1 Novembre 2005 Indicatori di attività economica nelle regioni italiane Andrea Brasili.
I costi economici e sociali della corruzione Gli italiani e la corruzione: “io non c’entro”...
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I costi economici e sociali della corruzioneGli italiani e la corruzione: “io non c’entro”
Cristina Brasili
Sabato 8 novembre, ore 17.30, Oratorio di OlivetoMonte Oliveto
Lezione per il corso di Sviluppo e Cooperazione Internazionale
A.A 2014-2015
I costi economici e sociali della corruzioneSommario
1. La cifra della corruzione2. Relazioni e correlazioni tra variabili economiche e
corruzione3. Consapevolezza e comprensione del fenomeno
corruttivo in Italia: la contraddizione nei dati4. Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo
ruolo5. Qualche considerazione conclusiva
Custos, quid noctis?I costi economici e sociali della corruzione
di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
1. La cifra della corruzione
Il febbraio scorso la Commissione europea ha pubblicato la prima "Relazione dell'Unione sulla Lotta alla Corruzione“, riportando l'attenzione sul tema.
La Relazione evidenzia due questioni:1) In Italia la corruzione stimata "costa" 60 miliardi di euro;2) In Europa la stima ammonta a 120 miliardi di euro.
Metà della corruzione europea si trova in Italia?
Custos, quid noctis?I costi economici e sociali della corruzione
di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
Dati oggettivi o soggettivi?I dati "oggettivi"
Il dato di 60 miliardi di euro l’anno nasce da una stima grossolana figlia di un passaparola: nel 2004 stime mondiali indicavano nel 3-4% del Pil il costo della corruzione. Applicando la percentuale al Pil italiano di quell’anno fu generata questa cifra, utilizzata e diffusa da politici, economisti e media.
Ciò segnala la bassa qualità dell’informazione e la difficoltà di quantificare un fenomeno che, in quanto illegale, è di difficile stima.
Custos, quid noctis?I costi economici e sociali della corruzione
di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
1. I dati oggettivi
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010
1714
12621331
809
1279
540466
654
434 454
239341
295354
263
Numero di condanne per reati di corruzione e concussione in Italia: 1996-2010
Fonte: La corruzione in Italia: cause, dimensioni, effetti, di Alberto Vannucci, in La legge anticorruzione. Prevenzione e repressione della corruzione, B.G. Mattarella e M. Pellissero (a cura di), Giappichelli Editore, Torino, 2013.
Custos, quid noctis?I costi economici e sociali della corruzione
di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
Indicatore di attività economica nazionale ed emersione di eventi corruttivi. Marzo 2003 - Giugno 2014
Fonte: RegiosS Cycles & Trends e siti web (grand corruption)
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di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
1. I dati oggettivi
I dati "soggettivi" Classifica europea CPI 2013
Paese Punteggio Classifica
Danimarca 91 1Finlandia 89 2Svezia 89 3Paesi Bassi 83 4Lussemburgo 80 5
Estonia 68 12Cipro 63 13Portogallo 62 14Polonia 60 15Spagna 59 16
Slovacchia 47 23
Italia 43 24Romania 43 25Bulgaria 41 26Grecia 40 27
Classifica internazionale CPI 2013
Paese Punteggio Classifica
Danimarca 91 1Nuova Zelanda 91 1Finlandia 89 3Svezia 89 3Norvegia 86 5
Macedonia 44 67Montenegro 44 67
Italia 43 69Kuwait 43 69Romania 43 69
Sud Sudan 14 173Sudan 11 174Afghanistan 8 175Corea del Nord 8 175Somalia 8 175
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di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
Dati oggettivi o soggettivi? I dati "soggettivi"
Anche per quel che riguarda il fenomeno corruttivo l’Italia presenta
enormi differenze a livello regionale.
L’Indicatore di Qualità Istituzionale regionale (proposto dal
Quality of Government Institute di Göteborg) evidenzia che le
regioni italiane si distribuiscono lungo tutta la gamma di valori
che l'indice può assumere.
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European Quality of Government Index, 2009
Fonte: Charron, Lapuente, Dijkstra (2012)
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European Quality of Government Index, 2009
Fonte: eleborazioni su dati Quality of Government Institute
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Bolzano
Campania
2. Relazioni e correlazioni tra variabili economiche e sociali e il fenomeno corruttivo
Risulta molto complesso quantificare la portata
economica della corruzione.
Meno difficile è individuare quali siano i “costi”
della corruzione in termini di impatto su variabili
economiche e sociali
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Corruzione e investimenti
Fonte: elaborazione su dati World Bank e Penn World Table (University of Pennsylvania). Anno 2008, 182 paesi
2. Effetti economici e sociali della corruzione
Corruzione e business environment
Fonte: elaborazione su dati WGI e World Bank. Anno 2009, 169 paesi
2. Effetti economici e sociali della corruzione
Corruzione e spesa pubblica per sanità
Fonte: elaborazione su dati WGI e WDI, 188 paesi
2. Effetti economici e sociali della corruzione
Corruzione e istruzione
Fonte: elaborazione su dati WGI e UNESCO. Anno 2011, 187 paesi
2. Effetti economici e sociali della corruzione
Corruzione e gender gap
Fonte: elaborazione su dati WGI e UNDP, Human Development Report, per 148 paesi
2. Effetti economici e sociali della corruzione
Corruzione e mobilità sociale
Note: dati Corak (2012), World Development Indicators e Worldwide Governance Indicators, World Bank.
2. Effetti economici e sociali della corruzione
3. Consapevolezza e comprensione del fenomeno corruttivo in Italia: la contraddizione nei dati
Il “Foglio per l’Italia” (Rapporto anticorruzione UE, 2014),
evidenzia che il 97% degli italiani, contro una media
dell’Unione europea del 76%, ritiene che la corruzione
sia molto diffusa e solo la Grecia ha un valore più
elevato, 99%.
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di Cristina Brasili – Oratorio di Oliveto, Sabato 8 novembre
LE OPINIONI DEGLI ITALIANI Nel 2007 la corruzione era ritenuta un problema nazionale per
84 italiani su 100, oggi lo ritiene il 97%; Il 93% degli italiani ritiene corrotte le istituzioni politiche
nazionali, contro una media europea dell’80%. Le istituzioni
regionali e locali sarebbero corrotte secondo il 92% degli
italiani, contro il 77% degli europei; Meno negative le opinioni sulle istituzioni europee, dove vi è
corruzione secondo il 75% degli intervistati.
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LA CONTRADDIZIONELa percezione della corruzione nel nostro paese è sempre più forte. Il 74% degli italiani, oggi, ritiene che la corruzione sia aumentata negli ultimi tre anni.MA solo il 2% degli italiani dichiara di aver avuto una richiesta di pagamento di una tangente, rispetto a una media europea del 4%. Nel 2011 questa percentuale era pari al 13% e nel 2009 al 17%. (Global Corruption Barometer di Transparency International ).
Contrariamente alle percezioni di maggiore diffusione, allora, la corruzione sta diminuendo?
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L’analisi dei dati sulle risposte negative e sulle non risposte evidenzia una rilevante relazione negativa (correlazione pari a -0.58) con l’indice di corruzione percepita di Transparency International
Cittadini italiani che hanno dichiarato di non aver avuto alcun contatto con le istituzioni
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Opinioni riguardanti l’affermazione “Se lei volesse qualcosa da un membro della Pa, quanto riterrebbe accettabile ricorrere a questi comportamenti?”
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In una scala da 0 a 100, dove a valori più elevati corrisponde una maggiore intolleranza, l'Italia ottiene un punteggio pari a 69 (contro una media europea di 64) risultando più intransigente persino di paesi a bassa corruzione come Danimarca, Inghilterra e Olanda.
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Sebbene il 97% degli intervistati ritenga la corruzione un problema fondamentale per l'Italia, solo meno della metà (42%) pensa di esserne personalmente colpito nella vita quotidiana
Opinioni riguardanti l’affermazione “Lei è personalmente colpito dalla corruzione nella vita quotidiana”. Italia, cerchio interno dati 2011, cerchio esterno dati 2013
Fonte: elaborazione su dati Special Eurobarometer 397
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Questa la grande contraddizione che emerge dai dati di Eurobarometer: la corruzione è presente nel Paese ma è percepita come distante dai singoli cittadini.
E allora cosa fare?
“Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo ruolo”. Progetto realizzato nel 2012 da un gruppo di docenti e dottorandi dell’Università di Bologna nell’ambito dell’iniziativa “I ricercatori parlano alla città”, ha “trasformato” la ricerca sulla corruzione in un gioco di ruolo proposto a studenti di alcuni istituti superiori bolognesi.
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3. Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo ruolo
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Le caratteristiche del gioco
Alla ricerca della legalità perduta. Gioca il tuo ruolo è un gioco di ruolo ambientato in una città immaginaria, Corruttopoly, dove si fronteggiano una minoranza informata di persone “corrotte” e una maggioranza disinformata di cittadini “onesti”.
L’obiettivo degli onesti è scovare i corruttori ed “eliminarli” uno per uno, l’obiettivo dei corrotti è “eliminare” dal gioco gli onesti senza farsi scoprire.
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Gli obiettivi del giocoPromuovere la cultura della legalità e lo sviluppo della coscienza civile e della cittadinanza responsabile attraverso:
la comprensione dei costi economici e sociali della corruzione e dell’illegalità e dell’importanza di un sano ambiente socio-economico improntato all’etica pubblica e al rispetto delle regole;
la comprensione dei principali strumenti economici e giuridici di contrasto all’illegalità;
il riconoscimento dell’importanza degli strumenti di prevenzione sociale tra cui, in particolare, una cittadinanza attiva e partecipata;
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Perché un gioco?
I giocatori, vestendo i panni di figure-chiave del crimine (corruttore, intermediario, ecc.) o della legalità (magistrato, giornalista, ecc.), hanno la possibilità di comprendere le dinamiche attraverso cui l’illegalità si genera e si diffonde in una società e di conoscere i principali e più efficaci mezzi di prevenzione e di contrasto della corruzione.
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(grafica del gioco a cura di Fabio Sera)
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Elementi chiave (1)Le storie
Perché il camionista di Corruttopoly ha perso la vista e non può più lavorare? Perché un brillante studente non riesce ad intraprendere la carriera universitaria che desidera? Perché la squadra di mini-volley non può più partecipare al campionato?
Le storie raccontate nel corso del gioco sono ispirate a episodi di corruzione realmente avvenuti. I giocatori comprenderanno la capillarità e gli effetti devastanti della corruzione in tutti gli ambiti della società, dalle attività economiche più complesse e sofisticate fino alla privazione dei diritti fondamentali di ogni cittadino.
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Elementi chiave (2)Il Tabellone
Il tabellone del gioco è composto, oltre che dal profilo della città e dalle carte, dal Termometro della legalità: l’indicatore che rappresenta il livello di legalità della città di Corruttopoly. Il termometro della legalità ha la stessa scala del noto Corruption Perceptions Index di Transparency International.
Le variazioni del termometro determinano l’entrata in vigore di strumenti legislativi anti-corruzione (es. Piano Speciale Anti-Corruzione, Istituzione agenti provocatori) o pro-corruzione (Legge contro la libertà di stampa e Legge per il dimezzamento dei tempi di prescrizione), che agiscono sui poteri speciali di cui sono dotati i giocatori, favorendo l’una o l’altra fazione.
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Elementi chiave (3)L’Assemblea
Ogni giorno, tutti i giocatori prendono parte all’Assemblea della città, durante la quale tutti hanno diritto di parola e tutti concorrono all’individuazione dei sospetti.
L’esercizio di una cittadinanza attiva come mezzo di contrasto alla diffusione della corruzione.
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4. Qualche considerazione conclusiva (1)
La contraddizione
La corruzione è presente nel Paese è percepita come rilevante ma, allo stesso tempo, distante dai singoli cittadini.E’ un male che investe tutte le sue istituzioni, ma si situa al di fuori della portata del singolo e della sua quotidianità.
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4. Qualche considerazione conclusiva (2)
Quali azioni mettere in atto?
Quantificare il fenomeno è necessario…Da un lato rilevazioni più precise, che partano dal potenziamento delle statistiche giudiziarie, che istituiscano indagini di vittimizzazione, indagini campionarie sugli appalti pubblici e che attribuiscano alla Corte dei Conti poteri ispettivi sui soggetti che spendono denaro pubblico.
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4. Qualche considerazione conclusiva – 3
Quali azioni mettere in atto?
“alfabetizzazione alla legalità”….…e dall’altro accrescere la conoscenza sul fenomeno corruttivo: capire cos’è, come si manifesta nella vita di tutti i giorni e quali gravose conseguenze comporti per tutti i cittadini. Partendo dal basso, dai giovani come nel “gioco di ruolo” e spendendo in tutte le occasioni possibili il concetto di “legalità” come valore fondante.
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Da studiare:
-Valentina Aiello, Cristina Brasili e Pierre Maurice Reverberi
Gli italiani e la corruzione: io non c’entro- lavoce.info (11/03/2014)
- Quanto pesa la corruzione sul debito pubblico07.10.14 Alfredo Del Monte
-Polo M., Vannucci A., "I gattopardi delle mazzette", lavoce.info, 20 maggio 2014
-Brasili C., "I numeri della corruzione", ERE - Socialmente, (12), 2012
-Commissione europea, "Relazione dell'Unione europea sulla lotta alla corruzione", 3 Febbraio 2014
Da consultare:
www.allaricercadellalegalitaperduta.it
(progetto a cura di Brasili C., Aiello V., Fanti J., Reverberi P.M.)
Custos, quid noctis?I costi economici e sociali della corruzione
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