I CONSIGLI DELLA NATUROPATA - Gruppo Dani...sei modelli: Feda, Alpina, Nemes e Nemes Mid, Bellamont...

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CETRIOLO: SALUTE E BELLEZZA Il cetriolo (Cucumis sativus) appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Cresce nei paesi caldi e temperati e le sue nobili origini sembrano arrivare dall’India. Di forma cilindrica e dal sapore tipicamente amarognolo, si distingue per la sua buccia verde scuro, ricoperta da piccole protuberanze, mentre la sua polpa interna di colore verde chiaro, racchiude piccoli semi bianchi. Il cetriolo non è solo un semplice ortaggio, ma si è rivelato un ottimo alleato per la nostra salute. Contiene una sostanza molto importante chiamata Acido tartarico, presente anche nella mela e nel cavolo cappuccio, che impedisce ai carboidrati di trasformarsi in grassi nel nostro corpo. È quindi un ottimo alleato nelle diete. Mangiatelo, però, crudo, perché la cottura elimina questo acido. Le proprietà del cetriolo sono moltissime: contiene pochissime calorie, è un ottimo idratante per il corpo, è utilizzato per alleviare scottature solari, è un antiossidante, è ricco di minerali come, potassio, magnesio, silicio e zolfo, ma è anche ricco di vitamine A, B, C. I cetrioli riducono l’acido urico nel nostro corpo, difendendo i reni, favoriscono, inoltre, la salute e il buon mantenimento delle articolazioni, prevengono il cancro a mammella, ovaie, utero e prostata. Un vegetale dai grandi benefici, che aiuta anche a contrastare il diabete, il colesterolo e l’ipertensione. Un’ottima bevanda che potete preparare è il succo di cetriolo, dal profumo fresco e primaverile, gradevole al palato, che soprattutto contiene un ormone necessario ad aiutare le cellule del pancreas nella formazione di insulina, positiva per chi soffre di diabete; inoltre, contiene steroli, composti chimici preziosi nel ridurre il colesterolo, mentre il potassio, il magnesio e la fibra aiutano a sorvegliare l’ipertensione. Ilaria Chionetti Pininfarina L Seguite “I consigli della naturopata” ogni settimana su www.rivistanatura.com PROGETTO RE BOX Contro lo spreco Nasce re Box, un progetto etico ed ecologico ideato dalla startup Malvida per commercializzare le scatole con cui asportare il cibo avanzato nei ristoranti. L’obiettivo è quello di combattere lo spreco di cibo. Secondo un’indagine presentata a Expo2015, in Italia ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari e una buona fetta proviene dalla ristorazione. Re Food, il contenitore riciclabile per il cibo che può essere conservato in frigo o messo direttamente nel microonde – a cui andrà ad aggiungersi a breve anche re Wine, per portarsi a casa la bottiglia di vino non finita – è anche un’opera d’arte: il progetto infatti ha coinvolto creativi e artisti emergenti chiamati a pensare il “vestito” di re Food, che cambierà di volta in volta, diventando collezionabile. L www.re-box.it, per richiedere re Box: numero verde 800628144 IDEA RIVOLUZIONARIA L’acqua dall’aria 880 milioni di persone sul Pianeta non hanno accesso all’acqua potabile e 3,4 milioni muoiono ogni anno per la sua mancanza o per malattie correlate. Per rispondere alla crisi globale dell’acqua a qualcuno è venuta un’idea geniale: produrre questo bene prezioso sfruttando un altro elemento fondamentale per la vita: l’aria. La start up SEAS, acronimo di Société de l’Eau Aérienne Suisse, è una società multinazionale che progetta e realizza impianti per produrre acqua potabile dall’aria, per uso umano, industriale , agricolo e per altri svariati impieghi. Il sistema, che vanta già quattro brevetti, si chiama AWA MODULA (Air to Water to Air) ed è in grado di catturare l’umidità presente nell’atmosfera e di trasformarla in acqua potabile di alta qualità. La tecnologia funziona ovunque, è alimentabile da qualsiasi fonte di energia rinnovabile e oltre all’acqua produce una grande quantità di energia termica che può essere a sua volta riutilizzata per altri scopi. SEAS ha finora portato la nuova tecnologia in Messico, Perù, Ecuador, Isole Caraibiche, Nord Africa, Sud Africa, Libano, Emirati Arabi. L www.seas-sa.co Eco NOMIA 91 I CONSIGLI DELLA NATUROPATA MR.NAKORN/SHUTTERSTOCK.COM tratto dal n.2/15 di © edinat atura atura n La Rivista deLLa AZIONI ATTENTE ALL’AMBIENTE Eco NOMIA 90 TECNOLOGIA SAVE THE WATER DI ROCK EXPERIENCE Niente più acqua per tingere Che siano capi per il trail running, il trekking, l’alpinismo tecnico o semplicemente il viaggio e l’avventura, il brand Rock Experience ha a cuore la qualità del prodotto ma anche l’ambiente e la sua tutela. A Ispo 2016 l’azienda lecchese ha posto il focus soprattutto sulla necessità di ridurre i consumi di acqua per garantire in futuro l’accesso a questo bene prezioso da parte di tutti. In tal senso, l’abbigliamento Rock Experience è realizzato con la tecnologia Save the Water, brevetto Drydye, che consente di produrre capi tecnici tinti senza l’impiego di acqua, il che significa una riduzione dell’inquinamento, dell’energia e delle materie prime. Mediamente vengono risparmiati 25 litri di acqua per ogni capo, con la riduzione del 50% dei consumi e l’eliminazione totale di additivi chimici. La tintura dei tessuti sfrutta l’anidride carbonica (di cui il 95% viene riciclato) che veicola il colore attraverso il tessuto, un processo che conferisce caratteristiche tecniche di alto livello in termini di traspirabilità, impermeabilità e resistenza all’usura. L www.rockexperience.it AKU PLUS PUNTA SU DANI SUSTAINABLE LEATHER Il futuro dipende dai passi che si fanno Da anni incamminata sulla strada della ecosostenibilità, con soluzioni progettuali e produttive di alto profilo qualitativo a ridotto impatto ambientale, l’azienza Aku ha recentemente presentato la nuova gamma di scarpe per l’outdoor Aku Plus, per la cui fodera interna è stato scelto il pellame di Dani Sustainable Leather, un innovativo prodotto Zero Impact che elimina dal processo di concia il cromo e i metalli pesanti. La collaborazione tra l’azienda di Montebelluna e la conceria Dani, altra eccellenza del Made in Italy, è iniziata negli anni ‘90 sulla scia del comune interesse per l’ecosostenibilità e ha dato vita a una partnership fondata sulla ricerca e l’innovazione, che ha portato allo sviluppo della prima pelle senza cromo. Inoltre, grazie alle innovative tecnologie introdotte in tutte le fasi del ciclo produttivo, Dani è stata in grado di abbassare le emissioni di circa il 5% per ogni metro quadro di pelle prodotto; la restante quota di CO2 viene compensata da progetti di riforestazione certificati internazionalmente. I modelli della linea Aku Plus vantano anche il battistrada Vibram® Eco Step, realizzato con il 20% di gomma riciclata, e sono assemblati con componenti esclusivamente di origine italiana ed europea. Aku ha, infatti, deciso di puntare sul Made in Europe, da dove proviene il 99% degli elementi che compongono i prodotti della gamma Plus. La cura del dettaglio arriva a comprendere perfino i lacci, realizzati in cotone naturale. La linea si compone di sei modelli: Feda, Alpina, Nemes e Nemes Mid, Bellamont e Bellamont Mid. L www.aku.it

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  • CETRIOLO: SALUTE E BELLEZZA Il cetriolo (Cucumis sativus) appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee. Cresce nei paesi caldi e temperati e le sue nobili origini sembrano arrivare dall’India.Di forma cilindrica e dal sapore tipicamente amarognolo, si distingue per la sua buccia verde scuro, ricoperta da piccole protuberanze, mentre la sua polpa interna di colore verde chiaro, racchiude piccoli semi bianchi. Il cetriolo non è solo un semplice ortaggio, ma si è rivelato un ottimo alleato per la nostra salute.Contiene una sostanza molto importante chiamata Acido tartarico, presente anche nella mela e nel cavolo cappuccio, che impedisce ai carboidrati di trasformarsi in grassi nel nostro corpo. È quindi un ottimo alleato nelle diete. Mangiatelo, però, crudo, perché la cottura elimina questo acido.Le proprietà del cetriolo sono moltissime:contiene pochissime calorie, è un ottimo idratante per il corpo, è utilizzato per alleviare scottature solari, è un antiossidante, è ricco di minerali come, potassio, magnesio, silicio e zolfo, ma è anche ricco di vitamine A, B, C.I cetrioli riducono l’acido urico nel nostro corpo, difendendo i reni, favoriscono, inoltre, la salute e il buon mantenimento delle articolazioni, prevengono il cancro a mammella, ovaie, utero e prostata.Un vegetale dai grandi benefici, che aiuta anche a contrastare il diabete, il colesterolo e l’ipertensione.Un’ottima bevanda che potete preparare è il succo di cetriolo, dal profumo fresco e primaverile, gradevole al palato, che soprattutto contiene un ormone necessario ad aiutare le cellule del pancreas nella formazione di insulina, positiva per chi soffre di diabete; inoltre, contiene steroli, composti chimici preziosi nel ridurre il colesterolo, mentre il potassio, il magnesio e la fibra aiutano a sorvegliare l’ipertensione. Ilaria Chionetti Pininfarina

    Seguite “I consigli della naturopata” ogni settimana su www.rivistanatura.com

    PROGETTO RE BOX

    Contro lo sprecoNasce re Box, un progetto etico ed ecologico ideato dalla startup Malvida per commercializzare le scatole con cui asportare il cibo avanzato nei ristoranti. L’obiettivo è quello di combattere lo spreco di cibo. Secondo un’indagine presentata a Expo2015, in Italia ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari e una buona fetta proviene dalla ristorazione. Re Food, il contenitore riciclabile per il cibo che può essere conservato in frigo o messo direttamente nel microonde – a cui andrà ad aggiungersi a breve anche re Wine, per portarsi a casa la bottiglia di vino non finita – è anche un’opera d’arte: il progetto infatti ha coinvolto creativi e artisti emergenti chiamati a pensare il “vestito” di re Food, che cambierà di volta in volta, diventando collezionabile.

    www.re-box.it, per richiedere re Box: numero verde 800628144

    IDEA RIVOLUZIONARIA

    L’acqua dall’aria 880 milioni di persone sul Pianeta non hanno accesso all’acqua potabile e 3,4 milioni muoiono ogni anno per la sua mancanza o per malattie correlate. Per rispondere alla crisi globale dell’acqua a qualcuno è venuta un’idea geniale: produrre questo bene prezioso sfruttando un altro elemento fondamentale per la vita: l’aria.La start up SEAS, acronimo di Société de l’Eau Aérienne Suisse, è una società multinazionale che progetta e realizza impianti per produrre acqua potabile dall’aria, per uso umano, industriale , agricolo e per altri svariati impieghi. Il sistema, che vanta già quattro brevetti, si chiama AWA MODULA (Air to Water to Air) ed è in grado di catturare l’umidità presente nell’atmosfera e di trasformarla in acqua potabile di alta qualità. La tecnologia funziona ovunque, è alimentabile da qualsiasi fonte di energia rinnovabile e oltre all’acqua produce una grande quantità di energia termica che può essere a sua volta riutilizzata per altri scopi. SEAS ha finora portato la nuova tecnologia in Messico, Perù, Ecuador, Isole Caraibiche, Nord Africa, Sud Africa, Libano, Emirati Arabi.

    www.seas-sa.co

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    I CONSIGLI DELLA NATUROPATA

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    tratto dal n.2/15 di

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    Rivista

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    AZIONI ATTENTE ALL’AMBIENTE

    EcoNOMIA

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    TECNOLOGIA SAVE THE WATER DI ROCK EXPERIENCE

    Niente più acqua per tingere Che siano capi per il trail running, il trekking, l’alpinismo tecnico o semplicemente il viaggio e l’avventura, il brand Rock Experience ha a cuore la qualità del prodotto ma anche l’ambiente e la sua tutela. A Ispo 2016 l’azienda lecchese ha posto il focus soprattutto sulla necessità di ridurre i consumi di acqua per garantire in futuro l’accesso a questo bene prezioso da parte di tutti. In tal senso, l’abbigliamento Rock Experience è realizzato con la tecnologia Save the Water, brevetto Drydye, che consente di produrre capi tecnici tinti senza l’impiego di acqua, il che significa una riduzione dell’inquinamento, dell’energia e delle materie prime. Mediamente vengono risparmiati 25 litri di acqua per ogni capo, con la riduzione del 50% dei consumi e l’eliminazione totale di additivi chimici. La tintura dei tessuti sfrutta l’anidride carbonica (di cui il 95% viene riciclato) che veicola il colore attraverso il tessuto, un processo che conferisce caratteristiche tecniche di alto livello in termini di traspirabilità, impermeabilità e resistenza all’usura.

    www.rockexperience.it

    AKU PLUS PUNTA SU DANI SUSTAINABLE LEATHER

    Il futuro dipende dai passi che si fannoDa anni incamminata sulla strada della ecosostenibilità, con soluzioni progettuali e produttive di alto profilo qualitativoa ridotto impatto ambientale, l’azienza Aku ha recentemente presentato la nuova gamma di scarpe per l’outdoor Aku Plus, per la cui fodera interna è stato scelto il pellame di Dani Sustainable Leather, un innovativo prodotto Zero Impact che elimina dal processo di concia il cromo e i metalli pesanti. La collaborazione tra l’azienda di Montebelluna e la conceria Dani, altra eccellenza del Made in Italy, è iniziata negli anni ‘90 sulla scia del comune interesse per l’ecosostenibilità e ha dato vita a una partnership fondata sulla ricerca e l’innovazione, che ha portato allo sviluppo della prima pelle senza cromo. Inoltre, grazie alle innovative tecnologie introdotte in tutte le fasi del ciclo produttivo, Dani è stata in grado di abbassare le emissioni di circa il 5% per ogni metro quadro di pelle prodotto; la restante quota di CO2 viene compensata da progetti di riforestazione certificati internazionalmente.I modelli della linea Aku Plus vantano anche il battistrada Vibram® Eco Step, realizzato con il 20% di gomma riciclata, e sono assemblati con componenti esclusivamente di origine italiana ed europea. Aku ha, infatti, deciso di puntare sul Made in Europe, da dove proviene il 99% degli elementi che compongono i prodotti della gamma Plus. La cura del dettaglio arriva a comprendere perfino i lacci, realizzati in cotone naturale. La linea si compone di sei modelli: Feda, Alpina, Nemes e Nemes Mid, Bellamont e Bellamont Mid.

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  • LETTURE SULLA SOSTENIBILITÀPossiamo avvicinarci ai temi dell’ecologia anche in libreria. Gliscaffali sono pieni di saggi sul tema. Qui però vogliamo suggerie tre

    BUON COSTUME

    LETTURE SULLA SOSTENIBILITÀPossiamo avvicinarci ai temi dell’ecologia anche in libreria. Gliscaffali sono pieni di saggi sul tema. Qui però vogliamo suggerie tre

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    CANTIERISTICA E TUTELA DEL MARE

    aterWWaterevolutionOrientare la cantieristica mondiale verso un modelloproduttivo che abbia a cuore la salvaguardia deglioceani. Come? Parrivoluzionaria: risparp g

    È questo l’obiettivo del progetto Wmare È questo l’obiettivo del progetto Wprogrammi di responsabilità ambientale a tutela del

    CANTIERISTICA E TUTELA DEL MARE

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    tendo da un’idea semplice, quantooceani. Come? Parmiare risorse per rinvestirle inrivoluzionaria: rispar

    p aterevolution o l’obiettivo del progetto W Waterevolution

    responsabilità ambientale a tutela del

    scaffali sono pieni di saggi sul tema. Qui però vogliamo suggerie tretitoli di narrativa che affrontano la sostenibilità con piglio leggero,graffiante e canzonatorio. Perché saper ridere di noi stessi è forse ilprimo passo necessario per comprendere la nostra imper

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    LIBERTÀ di THAN FRANZEN JONA ATHAN FRANZENè un affresco sulla vita della middle classsuburbana che, alle nevrosi della famigliae della società, mescola una massicciadose di temi ambientali. Un percorso

    tente attraverso la storia e iricco e diver

    scaffali sono pieni di saggi sul tema. Qui però vogliamo suggerie tretitoli di narrativa che affrontano la sostenibilità con piglio leggero,graffiante e canzonatorio. Perché saper ridere di noi stessi è forse il

    fezione.primo passo necessario per comprendere la nostra imper

    THAN FRANZENè un affresco sulla vita della middle classsuburbana che, alle nevrosi della famigliae della società, mescola una massicciadose di temi ambientali. Un percorso

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    mare. È questo l’obiettivo del progetto Wideato dall’Istituto di Ricerca italo-nederlandeseEulabor Institute che vede, tra le imporstrategiche interla salvaguardia dei cetacei.Si tratta di un modello produttivo che consente aicantieri di migliorare la propria impronta ecologicaattraverso l’ottimizzazione dei processi industrali.Vienna Eleuteri, presidente di Eulabor Institute e animadel progetto, lo spiega con queste parole:«Si tratta di un programma basato sulla sostenibilitàcomputazionale incentrato sullo sviluppo di modelli

    matici applicati ai processi progettuali e produttivi,infor

    aterevolution o l obiettivo del progetto W Waterevolutionideato dall’Istituto di Ricerca italo-nederlandese

    tnershiptanti parEulabor Institute che vede, tra le imporethy nazionali, quella dell’Istituto T Tethys perstrategiche inter

    la salvaguardia dei cetacei.Si tratta di un modello produttivo che consente aicantieri di migliorare la propria impronta ecologicaattraverso l’ottimizzazione dei processi industrali.Vienna Eleuteri, presidente di Eulabor Institute e animadel progetto, lo spiega con queste parole:«Si tratta di un programma basato sulla sostenibilitàcomputazionale incentrato sullo sviluppo di modelli

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    tente attraverso la storia e iricco e divercostumi americani recenti, da Nixon aBush, dai figli dei fiori all’11 settembre.

    alter Berglund, passaIl protagonista, W Walter Berglund, passadall’ecologismo integralista al lavoro peruna multinazionale che spiana le collineper estrarre carbone.

    SOLAR di IAN Mc ANEWWANè una storia esilarante, ma profonda.Racconta di Micheal Beard, premio Nobel

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    Così applicato, questo approccio multidisciplinarebilancia le esigenze ambientali, economiche e socialipromuovendo reale sviluppo sostenibile».In linea con tutte le indicazioni definite nei recentiincontri dell’agenda interONU sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile di Nework del settembre scorso e COP21 a Parigi –YYork del settembre scorso e COP21 a Parigi –

    il lavoro di Eulabor Institute si propone di renderefacilmente accessibili tutti quegli strdell’innovazione tecnologica capaci di ripensare le

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    nazionale sul tema – Summitincontri dell’agenda interONU sui nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile di Nework del settembre scorso e COP21 a Parigi –

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    matici applicati ai processi progettuali e produttivi,to decisionale.

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    Racconta di Micheal Beard, premio Nobelper la Fisica, cinquantenne al quintomatrimonio e inguaribilmente infedele,sovrappeso, ma incapace di resistere alcibo spazzatura. Un uomo politicamentescorretto, a cui non affideresti nemmenola responsabilità di fare la raccoltadifferenziata. Eppure gli viene assegnatala direzione del Centro nazionale per leenergie rinnovabili. Il registro comico invitaa smascherare chi si professa por

    Racconta di Micheal Beard, premio Nobelper la Fisica, cinquantenne al quintomatrimonio e inguaribilmente infedele,sovrappeso, ma incapace di resistere alcibo spazzatura. Un uomo politicamentescorretto, a cui non affideresti nemmenola responsabilità di fare la raccoltadifferenziata. Eppure gli viene assegnatala direzione del Centro nazionale per leenergie rinnovabili. Il registro comico invita

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    attività umane in ottica di sostenibilità e realizzare unconcreto beneficio per l’uomo e l’ambiente naturale.

    aterevolution, il programma specificamente studiatoWWaterevolution, il programma specificamente studiatoper la gestione sostenibile della risorsa ‘acqua’ e perla salvaguardia del mare, ha ottenuto il riconoscimentodi Blue Solutions all’interdell’ONU e centra il 14° degli obiettivi dello sviluppo

    cui si uniscono il pianeta, le persone e la prosperità. Èsostenibile (SDG 14), : “ Gli oceani sono il punto in

    di questo che tratta lo sviluppo sostenibile. Riguardatutti noi in qualità di abitanti della Tconsapevoli di agire per la nostra responsabilità verso

    dell’innovazione tecnologica capaci di ripensare leattività umane in ottica di sostenibilità e realizzare unconcreto beneficio per l’uomo e l’ambiente naturale.

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    p o il pianeta, le persone e la prosperità. È

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    consapevoli di agire per la nostra responsabilità verso

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    no dei programmi ambientalidell’ONU e centra il 14° degli obiettivi dello sviluppo

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    di questo che tratta lo sviluppo sostenibile. Riguardaerra, coinvolti e

    consapevoli di agire per la nostra responsabilità verso

    verità assolute.

    ALDO MARCOVVALDO di ALO CAL IT TALO CALè un libro lieve, ma a tratti cinico che narrale vicende di un uomo dall’indole sognantee delle sue difficoltà a sopravvivere in unambiente cittadino. Pubblicato nel 1963,adatto anche all’infanzia per la freschezzadel linguaggio, propone venti storie che,se lette superficialmente, restituiscono unpersonaggio fumettistico e le sue vicende

    VINOO CAL LVINOè un libro lieve, ma a tratti cinico che narrale vicende di un uomo dall’indole sognantee delle sue difficoltà a sopravvivere in unambiente cittadino. Pubblicato nel 1963,adatto anche all’infanzia per la freschezzadel linguaggio, propone venti storie che,se lette superficialmente, restituiscono unpersonaggio fumettistico e le sue vicende

    consapevoli di agire per la nostra responsabilità versoil pianeta, i popoli e gli oceani.” (Elizabeth Thompson).Un lavoro che vede l’Italia e le sue eccellenzeprotagonisti nella ricerca e nella definizione di nuovimodelli, cuore vivo e pulsante dell’ agenda post-2015.

    .eulaborinstitute.org/wwww.eulaborinstitute.org/

    consapevoli di agire per la nostra responsabilità versoil pianeta, i popoli e gli oceani.” (Elizabeth Thompson).Un lavoro che vede l’Italia e le sue eccellenzeprotagonisti nella ricerca e nella definizione di nuovimodelli, cuore vivo e pulsante dell’ agenda post-2015.

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    consapevoli di agire per la nostra responsabilità versoil pianeta, i popoli e gli oceani.” (Elizabeth Thompson).

    protagonisti nella ricerca e nella definizione di nuovimodelli, cuore vivo e pulsante dell’ agenda post-2015.

    personaggio fumettistico e le sue vicendeparadossali, ma che inducono a rifletteresu molti temi contemporanei, quali gli effettialienanti della città, la disparità sociale, ilconsumismo, l’inquinamento.

    personaggio fumettistico e le sue vicendeparadossali, ma che inducono a rifletteresu molti temi contemporanei, quali gli effettialienanti della città, la disparità sociale, ilconsumismo, l’inquinamento.

    Michele Mauri

    tratto dal n.2/15 di

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    AZIONI ATTENTE ALL’AMBIENTE

    LA DIETA DEL GLADIATORENel 1993 un gruppo di ricercatori impegnati in un grande scavo nei pressi di Efeso rinvenne una grande fossa comune di gladiatori romani, vissuti fra I e III secolo a.C. In seguito a una spettroscopia sui loro scheletri, con grande sorpresa emerse che essi erano sostanzialmente vegetariani e che loro pasti erano costituiti sempre da orzo e fagioli. In effetti, da diversi scritti sappiamo che i gladiatori erano definiti hordearii, cioè “mangiatori di orzo” e questo cereale era fondamentale per la loro dieta, al punto da essere sempre associato a questa categoria sociale. L’orzo è il cereale che, secondo la Medicina Cinese, appartiene all’energia Legno, cioè alla primavera. Si tratta di un’energia nuova, ascendente, esplosiva ed espansiva, propulsiva per tutte le nuove forme di vita che nascono in questo periodo dell’anno. Ad essa si associano il fegato, il colore verde, il gusto acido e, non a caso, l’elasticità di muscoli e tendini. Dai mosaici e dalle opere murarie raffiguranti i gladiatori non si direbbe, ma quei corpi così tarchiati erano anche molto elastici. Ovviamente la loro dieta non si poteva dire bilanciata, mancando di prodotti freschi, ma era studiata per determinati scopi. L’orzo veniva sempre associato ai fagioli, che fornivano il grasso necessario a creare più massa possibile, così da rendere difficoltoso colpire a morte un gladiatore. Niente cibi animali super proteici dunque: bastava questa associazione di cereali e legumi, con un po’ di pane, polenta e formaggio o miele, per creare strutture ossee possenti e muscoli vigorosi ed elastici. È davvero stupefacente pensare che all’epoca i romani avessero già delle conoscenze tali da sapere perfettamente quali cibi usare per ottenere risultati diretti sul proprio corpo (e forse anche sulla mente?). Chissà come, con il passare dei secoli questo rapporto con la natura fondato sull’attenta osservazione, ma anche sulla profonda fiducia in essa, si è perso completamente e oggi dobbiamo affidarci a qualcun altro per sapere che cosa ci fa bene e cosa no.

    Silvia Bellano - www.umesapiens.comSeguite le “Confessioni di una macrobiotica”

    ogni settimana su www.rivistanatura.com

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    CONFESSIONI DI UNA MACROBIOTICA

    ACQUA SANT’ANNA

    Sant’Anna Realizzata unicamente con il biopolimero Ingeo™, che si ricava dalle piante, la nuova Sant’Anna Bio Bottle è la prima bottiglia di acqua minerale 100% vegetale, che non impiega neppure una goccia di petrolio pur mantenendo la stessa leggerezza, robustezza e praticità delle plastiche tradizionali. Gli studi dimostrano, inoltre, che questo particolare biopolimero, realizzato con risorse annualmente rinnovabili, non rilascia alcuna sostanza nell’acqua, pertanto il contenuto è fresco e puro come l’acqua imbottigliata in vetro. Sant’Anna Bio Bottle dopo il consumo si può conferire nella raccolta differenziata dell’organico, oppure avviare al compostaggio. Un test effettuato con AMIAT - Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino, ha dimostrato che dopo solo 8 settimane non resta più nessun frammento di Sant’Anna Bio Bottle, che ha già ottenuto il riconoscimento del marchio CIC dal Consorzio Italiano Compostatori.

    www.santanna.it

    RAPPORTO SUL RICICLO

    Trend positivo Secondo L’Italia del Riciclo 2015, rapporto annuale sul riciclo e il recupero dei rifiuti realizzato da FISEUNIRE (l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, nel 2014 sono cresciuti la circular economy e il riciclo degli imballaggi, con un + 2% rispetto al 2013. Il rapporto, presentato a Roma, evidenzia come nel 2014 il 66% degli imballaggi sia stato avviato a riciclo, una tendenza positiva confermata anche nel comparto dei RAEE (rifiuti elettronici), in quello della gestione della frazione organica e degli pneumatici. La crescita più significativa, però, si registra con il legno (+10%, da 1,4 mln di tonnellate a 1,539).

    www.fondazionesvilupposostenibile.org,www.associazione-unire.org

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  • UN MONDO... AL CONTRARIO!Le rivoluzioni si fanno dal basso e questo vale anche per la mobilità sostenibile. Come si possono biasimare le Case automobilistiche quando le scelte di noi consumatori vanno in direzioni folli? Nel 2015, in un mercato dell’auto asfittico, in Italia le uniche due tipologie di auto in crescita sono stati SUV e fuoristrada (rispettivamente +40,7% e +22%). Ognuno è libero di acquistare l’auto che vuole – per carità – ma vedere le città piene di fuoristrada mentre sulle stradine di campagna circolano tante piccole e funzionali citycar... è un insulto all’intelligenza!

    RUOTE E AMBIENTE

    I motori diesel sono al centro dell’economia globale e lo rimarranno ancora per lungo tempo, perché trasportano la maggioranza delle persone e delle merci nel mondo e fanno funzionare trattori, escavatori, navi e macchine agricole. Il motore diesel ha costruito il suo ruolo dominante basandosi sulla grande efficienza termica, la potenza, la durata, l’affidabilità, la flessibilità dimensionale. Grazie a decenni di innovazioni e di messe a punto, la tecnologia diesel è diventata oggi un attore essenziale per la riduzione delle emissioni dei gas serra; non senza alcuni problemi, però, da risolvere con urgenza. Il carburante diesel, in condizioni ideali, bruciando produce CO2 e vapore acqueo. Questi scarichi non sono dannosi per l’organismo e l’impatto della CO2 sull’effetto serra è quantitativamente inferiore a quello della benzina. Ma le emissioni “reali” dei motori diesel contengono inquinanti che si formano durante il normale funzionamento e sono idrocarburi non combusti (HC), monossido di carbonio (CO), ossido d’azoto (NOx) e polveri sottili (PM). Questi possono essere ridotti “a monte”, con l’utilizzo di biocombustibili più puliti e raffinati, o “a valle” per mezzo di filtri passivi e catalizzatori attivi. L’obiettivo per le motorizzazioni industriali è di raggiungere, quanto meno, lo standard attuale delle automobili.Sollecitate da questa ineludibile esigenza, anche le compagnie petrolifere investono nella ricerca per rendere più sostenibile il loro diesel. È notizia recente che l’italiana Eni ha reso disponibile un nuovo carburante, l’Eni Diesel +, costituito con il 15% di componente rinnovabile, prodotta da oli vegetali nella raffineria Eni di Venezia. Dalle prove effettuate nel Centro Ricerche Eni di San Donato Milanese e presso l’Istituto Motori del CNR di Napoli, si sono rilevate significative riduzioni delle emissioni inquinanti (idrocarburi incombusti e ossido di carbonio fino a –40 % e di particolato fino –20%).Uno dei principali pregi del motore diesel è la sua capacità di funzionare bene alimentato con biocarburanti. Il brevetto originale di Rudolph Diesel, cento anni fa, era infatti pensato per funzionare con olio di arachidi! Questa capacità, se da un lato apporta indubbi benefici in termini di emissioni, dall’altra apre il grande dibattito sull’utilizzo massivo di campi e colture per la produzione non di cibo, ma di carburanti. Luca Serafini

    SOSTENIBILITÀ

    PERCHÉ SERVEUN DIESEL PULITO

    GIÙ LE MANI DALLE BICI

    Rimaniamo a dir poco sconcertati nel leggere che un emendamento al Disegno di legge di riforma del Codice della strada prevederebbe targa e bollo per le bici (elettriche e non...). Se la diffusione di questo mezzo pratico ed ecologico è già difficile, sia per il prezzo di acquisto (delle elettriche), sia per la mancanza di infrastrutture (dalle piste riservate ai luoghi di parcheggio sicuri) il paventato provvedimento metterebbe la parola “fine” a questa interessante opzione di mobilità. Proprio mentre si cominciavano a vedere segnali incoraggianti e la mobilità cittadina si stava affidando alle due ruote (dal bike-sharing a iniziative quali “Bike the Nobel”) ecco l’ambigua richiesta di “un numero identificativo del telaio e l’annotazione dello stesso nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti” e di “un’idonea tariffa per i proprietari delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato”. Travolto dalle contestazioni sul web, il senatore Marco Filippi, autore dell’emendamento, ha preannunciato una nuova formulazione del testo, per specificare che la tariffa sarebbe riservata a chi utilizza biciclette per fini commerciali (dai risciò, alla consegna a domicilio delle pizze). Staremo a vedere... il percorso del DDL Delega di riforma del Codice della strada è ancora lungo: dopo la Commissione e l’approvazione al Senato, il testo dovrà tornare alla Camera e, infine, toccherà al Governo scrivere i Decreti legislativi. Ma il nostro pensiero è chiaro: la bici non si tocca!

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    AZIONI ATTENTE ALL’AMBIENTE

    ARIA BUONA... CERVELLO FINOIn un inverno orribile per lo stato dell’aria in Italia, uno studio coordinato dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio (www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26426942) suggerisce che l’esposizione agli inquinanti fa male all’intelligenza dei bambini.I ricercatori hanno seguito fin dalla nascita 719 bambini nati fra il 2003 e il 2004 in due grandi ospedali di Roma, esaminandone periodicamente la crescita e lo stato di salute. Allo stesso tempo, in base a modelli di concentrazione degli inquinanti sul territorio di Roma, si è stimata la storia di esposizione al particolato (PM2.5 e PM10) e al biossido di azoto (NO2) di ogni bambino a partire dalla nascita, tenendo conto di eventuali cambiamenti di domicilio. All’età di 7 anni, i quasi 500 bambini ancora disponibili a proseguire lo studio sono stati sottoposti a test di intelligenza che ne hanno misurato le capacità linguistiche, visuo-spaziali e motorie.Le analisi suggeriscono che l’esposizione agli inquinanti urbani influisce negativamente sullo sviluppo cognitivo, in particolare in ambito linguistico. È un effetto dell’ordine di 1-2 punti di QI, piccolo rispetto ad altri fattori come il livello di istruzione materna (che vale 7 punti di QI), ma comunque significativo. L’inquinante più strettamente associato allo sviluppo cognitivo è l’NO2, un marcatore di emissioni da traffico, in particolare dei motori diesel. A puntare il dito contro le emissioni veicolari anche l’associazione fra QI e la quantità di traffico entro 100 metri dalla casa dove vive il bambino. L’effetto dell’esposizione all’NO2 è particolarmente importante per i bambini figli di donne molto giovani e con minore livello di istruzione.

    Maria Cristina Saccuman

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    CALDAIE IMMERGAS

    Progetto per la scuola Immergas, azienda italiana tra i leader nella progettazione e realizzazione di caldaie a gas e sistemi ibridi per uso domestico con oltre 50 anni di esperienza alle spalle, ha presentato il progetto “Energie per la Scuola, produrre meglio, consumare meno”, nato con l’obiettivo di informare e formare circa i temi dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. L’iniziativa, gratuita e rivolta alle scuole elementari e medie, si focalizza anche sui processi produttivi dell’energia, evidenziando in modo particolare come sia possibile diminuire i consumi, risparmiare e ridurre le emissioni, per un futuro più pulito e sostenibile. www.immergas.com

    PROGETTO CMR IN CINA E INDONESIA

    L’Italia nel mondo Progetto CMR, società italiana specializzata nella progettazione integrata, sta portando avanti due importanti iniziative di grande impatto ambientale in Estremo Oriente. Per quanto riguarda l’Indonesia, Progetto CMR ha firmato un accordo per la progettazione, secondo i principi dello sviluppo sostenibile, di una nuova città industriale integrata a Takalar, nella costa Sud di Sulawesi. Si tratta di un’area quasi disabitata a 40 chilometri da Makassar dell’estensione di 25.000 ettari (una volta e mezza la citta di Milano), che potrebbe diventare il futuro polo industriale e logistico di tutto il Far East. In Cina, invece, la società di progettazione integrata italiana vince gli ambiti premi “Gold Award for Planning” e il “Gold Award for Environment” con due lavori completamente green: il progetto di Zhenjiang Park, che ha il compito di favorire lo sviluppo della produttività agricola nella provincia di Jiangsu, e la progettazione del primo “villaggio ecosostenibile” della provincia di Jilin, nell’area di Manjiangwan.

    www.progettocmr.comin collaborazione con

    www.cittadiniperlaria.org

    L’INQUINAMENTO NUOCE ALLA MENTEO

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    tratto dal n1/16 di

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