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Secondo la cultura corrente, è facile pensare che le persone con un problema di abuso di alcol e con numerosi problemi alcol correlati facciano parte di alcune categorie sociali, abbiano caratteristiche di personalità particolari o addirittura che abbiano una predisposizione genetica: tutto ciò non è vero. In realtà la ricerca mostra che non esistono persone che per le loro caratteristiche psicologiche sociali, genetiche o di altra natura sono destinate all’alcolismo. Chiunque per una serie non prevedibile di fattori può correre il rischio di presentare problemi alcol correlati. Nel momento in cui ci si rende conto di essere portatori di un problema alcol correlato è bene chiedere aiuto: oltre al medico di famiglia che può indirizzare anche a specia-listi per esami ed indagini nel caso di patologie organiche alcolcorrelate, in Liguria esistono i Nuclei Operativi Alcologia in ciascuna ASL, all’interno dei Dipartimenti delle Dipendenze. Qui sono presenti professionalità diverse (medici, psicologi, infermieri) che lavorano in collaborazione con altre realtà del territorio (servizi, gruppi di auto aiuto, comunità multifamiliari, ecc.). La Liguria ha inoltre una tradizione molto impor-tante per quanto riguarda le esperienze promosse da persone che hanno un problema di alcolismo (gruppi di auto aiuto e comunità multifamiliari) quali gli Alcolisti anonimi ed i Club degli alcolisti in trattamento. L’abuso alcolico è un problema che riguarda molti ambiti e che richiede una serie di interventi a vario livello e la costituzione di una rete di strutture e servizi. Di recente la Regione Liguria ha posto le fondamenta per attivare una rete regionale per affrontare meglio i problemi alcol correlati. Si è operato molto in questo senso e in oggi si è raggiunta una buona collaborazione fra ospedale, servizi ambulatoriali del territorio, famiglie interessate al problema e associazioni di volontariato.Un progetto integrato Ospedale - Territorio per occuparsi del paziente affetto da patologia alcol correlata necessita, oltre all’intervento sanitario, di un pieno coinvol-gimento delle famiglie dei pazienti, di una indispensabile opera di sensibilizzazione della popolazione sui rischi e le conseguenze correlati all’uso di bevande alcoliche, nonchè il sostegno, lo sviluppo e la collaborazione con le associazioni di autotutela e promozione della salute.

Assessore AllA sAlute e Politiche dellA sicurezzA dei cittAdini claudio Montaldo

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Il consumo d’alcol è uno degli elementi importanti per la salute ed è ormai evidente a livello scientifico la correlazione tra l’elevato consumo d’alcol e l’aumento del rischio di danni alla salute psicofisica. In particolare, per quanto riguarda la popolazione giovanile, sono in aumento gli indicatori relativi agli episodi di ubriachezza (il 13% dei giovani italiani opera un’assunzione di alcol finalizzata all’ubriacatura) e sono circa 800.000 i giovani 14-16enni, al di sotto dell’età legale, che dichiarano di consumare bevande alcoliche, rappresentando il 40% dell’intera popolazione dei 14-16enni in Italia. Particolarmente grave appare l’associazione alcol e guida. In Italia nel 2005 si sono registrati 225.000 incidenti stradali di cui almeno il 30% è attribuibile al consumo di alcol. Per i giovani fra i 15 ai 24 anni l’incidente stradale costituisce la causa di più del 40% dei decessi ed è comunque la prima causa di morte (Fonte: ISTAT). Questa realtà non risparmia la Valle d’Aosta. In questa situazione, la Regione Autonoma Valle d’Aosta ha già avviato concrete azioni per contrastare il fenomeno del consumo/abuso di alcol nel proprio territorio ed è tra queste azioni e campagne informative che si colloca la collaborazione con Farmacia Amica per la realizzazione dell’opuscolo “Non bevetevi il cervello”.La pubblicazione aiuta a far comprendere se si ha un corretto atteggiamento di fronte all’alcol, se quelle che noi riteniamo quantità “sicure” lo sono realmente, aiuta a conoscere meglio i danni causati dall’assunzione d’elevate dosi d’alcol e a sfatare alcuni luoghi comuni. Non è vero, infatti, che l’alcol dà forza. L’alcol in realtà è un sedativo e produce soltanto una diminuzione del senso d’affaticamento e della percezione del dolore. Inoltre solo una parte delle calorie fornite dall’alcol può essere utilizzata per il lavoro muscolare. Una considerazione che dovrebbe indurre i lavoratori che consumano alcol per “riprendere le forze” ad abbandonare quest’insana abitudine…È con vivo piacere dunque che presento quest’opuscolo che propone uno stile di vita più sano, per ridurre il bere ed invito alla sua lettura attraverso la guida e gli edotti consigli del proprio farmacista di fiducia.

l’Assessore AllA sAnitÀ, sAlute e Politiche sociAliAntonio Fosson

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L’alcol nella nostra cultura è tradizionalmente considerato come una bevanda di uso alimentare con valore conviviale.In alcune situazioni è possibile però che l’assunzione di alcol divenga un bere problematico. Sia per assunzioni episodiche sia per uso prolungato. In particolare è stato possibile registrare in Italia, accanto ad una netta riduzione del consumo pro-capite di alcol all’anno negli ultimi trent’anni, una variazione degli stili del bere, soprattutto fra i giovani. Si è, cioè, andato affermando un uso “nordico” dell’alcol: poco alimentare e più “intossicante” e “disinibente”.Nel nostro paese più di 4.000.000 di persone abusano di alcolici e almeno 1.5 milioni di queste risultano essere alcol dipendenti. In Italia la mortalità correlata all’alcol è di circa 30.000 decessi/anno e deriva da patologie croniche degenerative e neoplastiche, inci-denti stradali, omicidi e suicidi nei quali l’alcol costituisce un fattore determinante o come causa principale o come importante concausa.

Quanto alcol c’è nelle bevande alcoliche

L’alcol etilico è una sostanza con proprietà psico-attive contenuta a concentrazioni differenti in diverse bevande.

TIPO DI BEVANDA ALCOLICA VOLUME DI ALCOL ANIDRO/GRADO ALCOLICO

BIRRA 3-5 %

VINO 10-13%

APERITIVO 18%

AMARO 30%

LIQUORE 20-40%

COGNAC 40%

WHISKY 40%

GRAPPA 42%

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Per calcolare la quantità espressa in grammi di alcol assunto si può applicare la seguente formula:

grammi di alcol = ml di bevanda alcolica x grado alcolico x 0.80

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1 BICCHIERE dI VINO 12% = 125ml = 12 grammi di alcol

1 LATTINA dI BIRRA 4% = 330 ml = 11 grammi di alcol

1 BICCHIERINO dI SUPERALCOLICO 40% = 40 ml = 13 grammi di alcol

Sarebbero necessarie regole per controllare il contenuto alcolico delle bevande, per controllare il tipo di confezione in cui i prodotti alcolici vengono venduti e per assicurarsi che queste confezioni abbiano le ne-cessarie informazioni (come contenuto di etanolo della bevanda alcolica in questione).

le bevande alcoliche mascherate da bevande analcoliche, che sono pensate e messe sul mercato per attirare gli adolescenti, ad esempio, aumentano il rischio di dipendenza e di intossicazione.

Peso, sesso ed età influenzano il metabolismo dell’alcol e possono quindi anche essere determinanti nel raggiungimento o meno del limite previsto dalla legge.

Per superare i limiti massimi dunque basta poco. Ancora meno per le donne, la cui costituzione fisica le rende più vulnerabili all’alcol.

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CONSIGLI DA TENERE A MENTE

I consigli dell’Organizzazione Mondialedella Sanità (OMS)

L’OMS indica come limite di consumo giornaliero di alcol: - per gli uomini una quantità non superiore a 40 gr- per le donne una quantità non superiore a 20 gr

Ciò significa non più di due bicchieri di vino a pranzo e due a cena per gli uomini e non più di un bicchiere di vino a pranzo ed uno a cena per le donne.Se si prevede l’aperitivo o l’assunzione di altre bevande alcoliche nell’arco della giornata è meglio allora rinunciare ad uno dei bicchieri di vino ai pasti principali.E’ sempre meglio assumere alcol a stomaco pieno, così come è meglio astenersi dall’assunzione di alcol quando si stiano assumendo farmaci di qualunque tipo (l’alcol modifica l’assorbimento dei farmaci e per alcuni anche il loro metabolismo, modifican-done pertanto l’efficacia).L’alcol è sconsigliato in età pediatrica. Ai bambini fa molto male poiché l’organismo infantile non è in grado di metabolizzarlo bene per immaturità dei sistemi enzimatici.Nel calcolo della quantità di alcol assunta durante la giornata ogni persona dovrebbe sempre ricordare che anche birra e pop-drinks contengono alcol in maniera significativa!

Alcol e gravidanza

L’uso inadeguato di alcol durante la gravidanza è tossico per il feto; studi più recenti hanno documentato una fetotossicità anche per piccole quantità di alcol (<12 gr die); pertanto, alle donne gravide o che hanno intenzione di iniziare una gravidanza si raccomanda la completa astinenza da bevande alcoliche.

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In Italia la mortalità per incidenti stradali è pari a circa 6.000 decessi/anno dei quali circa la metà è attribuibile all’uso di alcol. In generale, il 20-50% di incidenti stradali gravi o mortali è riconducibile all’uso inadeguato di bevande alcoliche. Il limite legale per non incorrere a sanzioni previsto dal nuovo codice della strada è di 0.5 gr/l di alcolemia che può essere raggiunto dopo il consumo di 1.5-2 unità alcoliche (18-24 gr di alcol).

Fonte: ISS-Osservatorio Nazionale Alcol

cosA dice lA leGGe

L’art.186 del Codice della Strada vieta di guidare in stato di ebbrezza alcolica (il fatto costituisce un reato di competenza del Tribunale):

1. con tasso alcolemico superiore a 0.5 g/l e non superiore a 0.8 g/l: ammenda da euro 500 a euro 2.000; sospensione della patente di guida da 3 a 6 mesi;2. con tasso alcolemico superiore a 0.8 g/l e non superiore a 1.5 g/l: ammenda da euro 800 a euro 3.200; arresto fino a 3 mesi; sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno;3. con tasso alcolemico superiore a 1.5 g/l: ammenda da 1.500 euro a 6.000 euro; arresto fino a 6 mesi; sospensione della patente di guida da 1 a 2 anni. Se la stessa persona compie più violazioni nel corso di un biennio, o quando la violazione è com-messa da conducente di autobus o di veicolo di massa complessiva superiore a 3.5 t o di complessi di veicoli, la patente viene revocata.

La guida in stato di ebbrezza e/o il rifiuto a sottoporsi all’accertamento dell’alcolemia comporta inoltre la decurtazione di 10 punti della patente; il doppio per i giovani che hanno preso la patente dopo l’1.10.2003 e da meno di tre anni.

Alcol e GuidA

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riFiuto di sottoPorsi All’AccertAMento AlcoliMetrico

La norma prevede che il conducente possa essere sottoposto ad un accertamento alcoli-metrico attraverso uno strumento chiamato etilometro che misura la quantità di alcol contenuta nell’aria espirata. L’esame viene ripetuto due volte a distanza di 5 minuti l’una dall’altra.Chi, senza giustificato motivo, si rifiuta di sottoporsi al controllo etilometrico commette un illecito amministrativo che prevede le seguenti sanzioni:

1. sanzione pecuniaria da euro 2.500 a euro 10.000;2. sospensione della patente di guida per un periodo da 6 mesi a 2 anni; 3. se vi sono più violazioni nello stesso biennio la patente viene revocata;4. fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni se il veicolo appartiene alla stessa persona responsabile dell’illecito;5. in tutti i casi, con l’ordinanza di sospensione il Prefetto ordina al conducente di sot-toporsi a visita medica di revisione della patente di guida presso la Commissione medica provinciale.

in cAso di incidente strAdAle

Quando una persona in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale le sanzioni sono raddoppiate; il giudice, con la sentenza di condanna, impone il fermo amministrativo del veicolo per 90 giorni se il veicolo appartiene alla stessa persona responsabile del reato.

A titolo di prevenzione, per verificare il tuo livello di concentrazione alcolica, può essere utile tenere a portata di mano il test di alcolemia, che puoi acquistare in ogni farmacia.

Cos’è l’alcolismo?

Un disturbo che deriva da molti fattori (biologici-psicologici-sociali) associato all’assunzione protratta (episodica e cronica) di bevande alcoliche, con presenza o meno di dipen-denza, capace di provocare una sofferenza che si manifesta in maniera diversa da individuo a individuo.

L’alcolismo è definito dalla contemporanea presenza di:a) perdita di controllo sull’uso di alcolici; b) modificazione del modello di consumo alcolico con comparsa di desiderio compulsivo di bere anche in assenza di intossicazione in atto; c) dipendenza, incapacità di rinunciare all’assunzione di alcol e conseguente sforzo per procurarselo, dovuto all’irresistibile desiderio legato al piacere dell’assunzione (dipendenza psichica), con tendenza ad aumentare la dose per mantenere il medesimo effetto (tolleranza) e al timore dell’insorgenza della sintomatologia organica di priva-zione (astinenza) che caratterizza la dipendenza fisica;d) cambiamento dello stile di vita con tendenza all’isolamento, mal funzionamento o perdita delle abituali relazioni sociali e danni fisici e psichici;e) problemi familiari, o comunque della rete sociale personale, di diversa entità, che possono portare alla disgregazione del tessuto familiare e alla comparsa di manifestazioni di sofferenza psichica, emozionale e relazionale nel partner e negli altri conviventi.

La dipendenza alcolica dunque è uno stato psichico e generalmente anche fisico caratterizzato da una compulsione ad assumere alcolici in modo continuo o periodico allo scopo di provare i suoi effetti psichici ed evitare il disagio della sua assenza (definizione Organizzazione Mondiale della Sanità).

Cause

L’alcolismo può avere diverse cause: in esso interagiscono elementi biologici, ambientali, culturali, psicologici.

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Morbilità alcol-relata

Un importante studio ha confermato la stretta relazione tra assunzione di quantità di alcol >25 g/die e rischio di insorgenza di numerose patologie (neoplasie maligne, pancreatite cronica, ipertensione arteriosa, malattia coronaria, malattie cerebrovascolari, cirrosi epatica, traumatismi ed avvelenamenti).

L’intossicazione acuta

L’ubriachezza può essere definita come uno stato di intossicazione acuta.L’etanolo penetra rapidamente nel cervello e, nel giro di pochi minuti dall’assunzione, la sua concentrazione cerebrale appare analoga a quella del sangue.In soggetti non alcolisti, i primi sintomi compaiono ad una concentrazione ematica di 0,3 gr/lt:

Livelli di alcolemia e sintomi associati

ALCOLEMIA (g/l) SINTOMI0.3 LOQUACITà, EUFORIA, BENESSERE PSICOFISICO0.5 INCOORdINAzIONE MOTORIA LIEVE

0.6

UBRIACHEzzA: ATASSIA (PERdITA dELLA COORdINAzIONE MUSCOLARE), dISARTRIA (dIFFICOLTà NELL’ARTICOLARE LE PAROLE), TACHICARdIA (ACCELERAzIONE dEL BATTITO CARdIACO), VASOdILATAzIONE CUTANEA

2-2.5MEdIA GRAVITà: CONFUSIONE MENTALE, IPERATTIVITà PSICHICA, IPERATTIVITà OSTEOTENdINEA

>3

ELEVATA GRAVITà: STUPORE, IPOTONIA MUSCOLARE, CRISI CONVULSIONE, BRAdIPNEA (dIMINUzIONE dELLA FREQUENzA dEGLI ATTI RESPIRATORI), TACHICARdIA, ARITMIE

5 RISCHIO dI MORTE PER ARRESTO CARdIOCIRCOLATORIO

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Il bere problematico

Per poter diagnosticare lo stato di alcol dipendenza devono essere riscontrate, in un qualunque periodo dell’ultimo anno, almeno tre delle seguenti condizioni (dSM-IV-R):

1) presenza di tolleranza: cioè necessità di aumentare il consumo per raggiungere gli stessi effetti psichici, oppure effetti clinici ridotti mantenendo costante il consumo;2) sintomi di astinenza (tremore grossolano alle mani, alla lingua o alle palpebre, sudorazione, nausea o vomito, astenia, iperattività automatica, ansietà, umore depresso o irritabilità, allucinazioni transitorie, cefalea, insonnia, convulsioni epilettiche, ecc.) e assunzione della sostanza per ridurre i sintomi di astinenza;3) assunzione della sostanza per periodi prolungati o in quantità maggiori di quelle previste dal soggetto;4) persistente desiderio di smettere o ridurre il consumo di alcolici con insuccesso;5) grande quantità di tempo spesa in attività necessarie a procurarsi alcol, ad assumerlo o a riprendersi dagli effetti;6) interruzione e riduzione di attività sociali, lavorative o ricreative a causa dell’alcol.

Provate a rispondere (CAGE)...

Quattro semplici domande:1. Hai mai sentito la necessità di ridurre il bere?2. Sei mai stato infastidito da critiche sul tuo modo di bere?3. Hai mai provato disagio o senso di colpa per il tuo modo di bere?4. Hai mai bevuto alcolici appena alzato?

Una risposta positiva = sospettoDue risposte positive = alta probabilitàTre risposte positive = certezza

di avere problemi alcol correlati.

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P.A.C. (Problemi Alcol Correlati)

Apparato gastroenterico

Fegato - Steatosi epatica: (accumulo di grassi nel fegato) riscontrabile nel 60-100% dei soggetti che abusano di alcol.- Epatite acuta alcolica: si manifesta dopo assunzione acuta di una elevata quantità di alcolici con aggravamento di una sofferenza epatica preesistente in soggetti dediti ad abuso cronico di alcol; può progredire verso insufficienza epatica con encefalopatia ed ascite. - Cirrosi epatica: è la malattia di fegato più grave, consiste nella distruzione progres-siva della struttura del fegato. Questa malattia per molti anni non presenta alcuna sintomatologia, ma, quando si manifesta con le sue complicazioni, la maggioranza delle cellule del fegato è già andata distrutta. - Carcinoma epatocellulare: la cirrosi epatica costituisce la principale condizione predispo-nente l’insorgenza di ciò con una incidenza annuale nel soggetto cirrotico dal 1,5 al 5%. - Alcol e Virus dell’epatite: negli alcolisti la prevalenza di infezioni da virus dell’epatite B (HBV) è 2 – 4 volte maggiore rispetto la popolazione di controllo, mentre gli alcolisti che presentano un’infezione da virus dell’epatite C (HCV) oscilla tra il 15-40%. L’alcol favorisce la replicazione dell’HCV ed aumenta l’eterogeneità del menoma virale acce-lerando tempi e ritmi dell’infezione. L’alcol inibisce la rigenerazione epatica e rende il trattamento antivirale meno efficace.

PancreasL’abuso alcolico costituisce la seconda causa più frequente di Pancreatite acuta dopo la calcolosi biliare. E’ una patologia ad elevata mortalità determinata da infiammazione e necrosi delle cellule pancreatiche.

EsofagoL’abuso cronico favorisce l’insorgenza di reflusso gastroesofageo e di esofagite cronica. Il danno infiammatorio cronico della mucosa distale dell’esofago può facilitare l’insorgenza di una lesione precancerosa e dell’adenocarcinoma.

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Stomaco Il consumo di bevande alcoliche determina un aumento di produzione di gastrina e della secrezione gastrica. E’ possibile che l’abuso alcolico possa indurre insorgenza di gastrite cronica atrofica e sintomi quali dolori, nausea e vomito.

Intestino L’assunzione di elevate dosi di etanolo riduce l’assorbimento di tiamina, acido folico, acido ascorbico e numerosi principi nutritivi; ciò si manifesta con dimagramento e diarrea.

Alcol e apparato cardiovascolare

Esistono incontrovertibili evidenze di danno cardiovascolare prodotto dall’abuso alcolico:

Cardiomiopatia alcolica (malattia che colpisce selettivamente il muscolo cardiaco)

Di norma è associato ad un consumo di alcol >80 gr al giorno protratto per molti anni. La sintomatologia è costituita da: aritmie soprattutto di tipo ipercinetico, anomalie dell’onda T, insufficienza cardiaca.

AritmiaÈ un evento piuttosto comune sia in corso di intossicazione acuta alcolica che nell’abuso cronico. Si è anche riscontrato un aumento del rischio di morte improvvisa da aritmia fra gli etilisti.

Ipertensione arteriosaL’abuso cronico di etanolo favorisce la comparsa di ipertensione arteriosa che a sua volta rappresenta uno dei fattori di rischio di cardiopatia ischemica.

Ictus emorragicoNei forti bevitori l’incidenza di emorragia cerebrale è circa 4 volte superiore rispetto alla norma.

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Alcol e cancro

L’alcol è un fattore favorente l’insorgenza di numerose neoplasie maligne quali: il cancro della bocca, della faringe, della laringe, dell’esofago e del fegato, della mammella, del colon retto.

Alcol e s.n.c. (sistema nervoso centrale) e Periferico

L’alcol può provocare numerosi disturbi neurologici e possono essere interessati sia il Sistema Nervoso Centrale sia quello Periferico. Sono inoltre numerosi i disturbi psichiatrici indotti dall’alcol: il Delirium, la Demenza, il Disturbo Depressivo, il Disturbo d’Ansia, ecc.

I problemi indiretti

FamiliariConflitti, gelosie, deterioramento del rapporto di coppia, separazione, difficoltà nella vita affettiva e sentimentale, carente progettazione.

Lavorativi/sociali- Problemi nel lavoro: calo del rendimento, assenze, infortuni frequenti, ricorso a certificati di malattia, conflittualità con i colleghi, instabilità lavorativa. - Problemi relazionali: oltre alla famiglia e all’ambiente lavorativo scarse e/o superficiali relazionali sociali, solitudine.- Comportamentali: l’alcol può indurre atteggiamenti o comportamenti violenti per la riduzione del controllo degli impulsi.

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Farmacia Amica è il marchio istituzionale che riunisce le oltre 2.500 farmacie di Piemonte, Valle d’Aosta, Provincie di Imperia, La Spezia, Savona e Pisa. La farmacia per la tua salute.

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Il trattamento

Il Disturbo da Dipendenza da Alcol coinvolge numerosi soggetti: la famiglia, il Medico di Medicina Generale, i Servizi Alcologici territoriali, i Gruppi di Automutuo Aiuto (CAT, A.A., ecc…), la Comunità Pubblica (Educazione, Informazione, Supporto sociale), l’Ospedale.

Identificare correttamente i problemi alcol correlati può essere difficoltoso perché i portatori di tali problemi possono essere soggetti che spesso negano o minimizzano. Inoltre i problemi alcol correlati sono spesso sottovalutati anche dalla famiglia e dagli amici.

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Si ringraziano: il dottor Augusto Consoli e la dottoressa Paola damiano, dipartimento di Patologia delle dipendenze - Servizio di Alcologia, ASL4 Torino e la Questura di Torino, Compartimento Polizia Stradale.