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i concerti del conservatorio primavera_estate 2018 Divulgando Srl - Trieste Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini" Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969 www.conts.it

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i concerti del conservatorio

primavera_estate 2018

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Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste

T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

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i concerti del conservatorio

Conservatorio di Musica "Giuseppe Tartini"Via Carlo Ghega, 12 – 34132 Trieste

T. +39 040 6724911 – F. +39 040 6724969

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Mercoledì 2 maggio 2018 – ore 20.30

Il flauto francese nell'Europa del '900Daniela Petkoska – FlautoHiromi Arai – Pianoforte

Mercoledì 9 maggio 2018 – ore 20.30

Preludes for pianoNiklas Sivelöv – Pianoforte

In collaborazione con Royal Danish Music Academy - Copenhagen (Danimarca)

Venerdì 11 maggio 2018 – ore 20.30

Dal Lied all'OperaConcerto in omaggio al Meeting internazionale con la delegazione del China Conservatory of Music - Beijing (Pechino), guidata dal Presidente Wang Liguang

Hao Wang – BaritonoGabriele Avian – Pianoforte

Mercoledì 16 maggio 2018 – ore 20.30

Premio "Lilian Caraian"XXXII Edizione – Musica da cameraConcerto dei vincitori

Lunedì 21 maggio 2018 – ore 20.30

EmporGPT in ConcertoGruppo Percussioni TriesteDirettore: Fabián Pérez Tedesco

primavera_estate 2018Programma

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Mercoledì 30 maggio 2018 – ore 20.30

WiegenliedTrayana Nikolova – SopranoBrikela Backa – Pianoforte

Venerdì 1 giugno 2018 – ore 20.30

Romanian DancesFlorin Ionoaia – OboeCristina Popescu Stăneşti – Pianoforte

In collaborazione con Università Nazionale di Musica di Bucarest (Romania)

Mercoledì 13 giugno 2018 – ore 20.30

Serenata per un SatelliteViaggio nello "spazio" sonoro da Vivaldi a StockhausenTartini Nova Ensemble Pierluigi Maestri – Flauto e ottavino Pietro Milella – Oboe, oboe d'amore e corno inglese Sergio Lazzeri – Fagotto e controfagotto Sinead Nava – Violino Andrea Amendola – Viola Pietro Serafin – Violoncello Dimitri Romano – Pianoforte e Direzione

Mercoledì 20 giugno 2018 – ore 20.30

Premio "Roberto Di Cecco" 2018II Edizione In collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco"

Concerto dei vincitori

Mercoledì 27 giugno 2018 – ore 20.30

Evocación y danzaNostalgie iberiche e metamorfosi faustianeMarina Feruglio – Pianoforte

I concerti si terranno nella Sala Tartini

Programma primavera_estate 2018

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Mercoledì 2 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Il flauto francese nell'Europa del '900— Daniela Petkoska – FlautoHiromi Arai – Pianoforte

PROGRAMMA

Francis Poulenc Sonata per flauto e pianoforte FP 164(1899 - 1963) Allegretto malinconico Cantilena: Assez lent Presto giocoso

Alfredo Casella Sicilienne e Burlesque per flauto e pianoforte(1883 - 1947) Sicilienne - Andantino languido e dolce Burlesque - Presto vivace

César Franck Sonata in la maggiore per flauto e pianoforte(1822 - 1890) Allegretto ben moderato Allegro Recitativo-Fantasia: Ben moderato Allegretto poco mosso

Daniela PetkoskaNata a Ohrid (Macedonia) nel 1993, ha inizia-to lo studio del flauto con la madre, Olivera Petkoska, continuando gli studi presso la Scuola Superiore Musicale di Bitola con Alek-sandar Stefanovski. Ha proseguito quindi la sua formazione presso la Facoltà di Musica di Skopje e, grazie alla borsa di studio Erasmus, al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Giuseppina Mascheretti, ottenendo il Diploma Accademico di I livello. Ha frequentato numerose master classes in diversi paesi (Italia, Serbia, Germania, Ma-cedonia e Slovenia) con flautisti di fama in-ternazionale (J. Galway, L. Galway, E. Pahud, D. Formissano, C. Ferarrini, R. Trevisani, M. Zu-pan, D. Gavrich). Dal 2010 ad oggi ha svolto attività concertisti-ca esibendosi in recitals come solista e come primo flauto dell'Orchestra della Macedonia, collaborando inoltre con molte orchestre in vari paesi europei (Italia, Germania, Polo-nia e Serbia). Ha ottenuto il Premio speciale "Grandprix" dall' "European Union of Music Competitiotions for Youth", al "Concorso in-ternazionale di Valjevo" (Serbia). Attualmen-te è iscritta al Biennio Specialistico Interpre-tativo al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, sotto la guida di Giuseppina Mascheretti. Nel 2017 ha vinto il Primo premio al Concorso "Lillian Caraian" di Trieste.

Hiromi AraiNata a Tokorozawa, in Giappone, ha inizia-to lo studio del pianoforte all'età di 4 anni nella sua città natale. Ha proseguito gli studi a Tokyo al Liceo musicale "Kunitachi - Uni-versità della Musica" con Yasuhiro Yoshino e quindi si è laureata presso l'Università "Ku-nitachi" sotto la guida di Yuko Oshima. Ha approfondito anche lo studio della didattica insegnando in seguito presso la Scuola di musica Yamaha della sua città. Ha continua-to poi lo studio del pianoforte frequentando diversi corsi di perfezionamento. Dopo aver brillantemente ottenuto il Diplo-ma Accademico di I livello al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, ha proseguito gli stu-di al Biennio Specialistico Interpretativo ottenendo il Diploma Accademico di II li-vello con il massimo dei voti sotto la guida di Massimo Gon. Attualmente, nello stesso Conservatorio, frequenta il Biennio Speciali-stico (indirizzo Maestro collaboratore) sotto la guida di Fabrizio Del Bianco, Patrizia Tirin-delli e Silvano Zabeo.Ha collaborato con vari gruppi ed ensem-bles cameristici preparati da Fedra Florit. Si è esibita in diversi importanti festivals musi-cali, tra i quali il Mittelfest di Cividale del Friu-li (2013) in trio con clarinetto e violoncello.

NOTE DI SALALa musica di César Franck e dei compositori legati alla sua scuola si caratterizza per la ricca armonia densa di cromatismi, continue modulazioni, ampie frasi e movimenti lenti intensamente lirici, e per il particolare interesse verso la grande tradizione musicale germanica; invece per gli esponenti della "société matinal", convinti assertori dell'affermazione di uno stile francese in contrapposizione con il mondo romantico mit-teleuropeo, i tratti caratteristici vanno ritrovati nella leggerezza e trasparenza della tessitura sonora, nel carattere elegante e allusivo delle linee melodiche e in una conoscenza tecnica solida ma non esibita. Il programma mette a confronto queste realtà con la sonata di Poulenc, la Siciliana e Burlesca di Casella e la trascrizione per flauto della celebre sonata di Franck per violino e pianoforte, segno dell'importanza assunta dal flauto e della sua dignità cameristica ormai paragonabile a quelle dello strumento ad arco.

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Preludes for piano — Niklas Sivelöv – Pianoforte In collaborazione con Royal Danish Music Academy - Copenhagen (Danimarca)

PROGRAMMA

Johann Sebastian Bach Partita n. 2 in do minore BWV 826(1685 – 1750) Sinfonia. Grave adagio. Andante Allemande Courante Sarabande Rondeau Capriccio

Ludwig van Beethoven Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109 (1770 - 1827) Vivace, ma non troppo Prestissimo Andante molto cantabile ed espressivo

Aleksandr Nikolaevič Skrjabin Sonata n. 2 "Sonate-fantaisie"(1872 – 1915) in sol diesis minore op. 19 Andante Presto Deux Morceaux op. 57 Désir Caresse dansée

Feuillet d'album op. 58 Con delicatezza 2 Pièces op. 59 Poème - Allegretto avec grâce et douceur Prélude - Sauvage, belliqueux

Mercoledì 9 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALALa Partita BWV 826 è la seconda di un gruppo di Sei Partite (ossia Suites di danze) che occupano una posi-zione di assoluto rilievo nel catalogo di J. S. Bach. Sono ordinate secondo un preciso percorso tonale, ma quella in do minore costituisce un'eccezione: si articola infatti in 6 movimenti con una Sinfonia iniziale ed un Rondeau e Capriccio in conclusione. Caratteristica comune a tutte le Partite è il il polistilismo, che av-vicina tra loro danze di tradizioni diverse per offrire una nuova fisionomia al ciclo della Suite. Nella Sonata op. 109 di Beethoven si individua una nuova razionalità strutturale e dialettica dei brani che la costituisco-no: non più tre o quattro movimenti, bensì l'apparente squilibrio tra il Vivace ma non troppo e il Prestissimo iniziali e la grande espansione del "Tema con variazioni", chiave di volta su cui è spostato il baricentro della Sonata, che rappresenta un primo esempio dell'arte della variazione beethoveniana. La musica di Skrjabin si evolve gradualmente lungo tutta la vita del compositore, le cui opere sono fortemente originali, con armonie e tessiture inusuali. Inizialmente tardo-romantico con chiare influenze chopiniane e lisztiane, lo stile di Skrjabin si evolve continuamente, testimoniando la continua ricerca di un nuovo linguaggio com-positivo. I 24 Preludi di Sivelöv sono stati scritti tra il 2010 e il 2015. Vi si individua una coscienza piena della tradizione di Chopin, Skrjabin e Debussy, senza dimenticare l'influenza di Bach e del jazz, e rappresentano un potenziamento stilistico che si snoda attraverso un virtuosismo brioso, un laconico romanticismo in miniatura, con dei "vagabondaggi" armonici e passaggi di atmosfera quasi improvvisativi.

Niklas Sivelöv 7 Preludes from 24 Preludes for piano (2012 - 15)(1968) 1. Allegro con brio 2. Andante fugato 3. Vivace 4. Adagio con dolore 5. Scherzando 6. Andante 7. Allegro molto

Aleksandr Nikolaevič Skrjabin

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Mercoledì 9 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Niklas SivelövIl temperamento artistico di Niklas Sivelöv, la sua tecnica impeccabile uniti ad una pre-senza affascinante sul palcoscenico, l'hanno reso uno degli interpreti favoriti dal pubblico dei Paesi Nordici e d'Europa.Il suo debutto nel mondo professionale è stato con la Royal Stockholm Philarmonic Orchestra nel 1991, con cui ha suonato il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra di Bartók alla Stockholm Concert Hall. Da allo-ra si è esibito come solista in tutto il mon-do suonando con numerose orchestre, tra le quali ricordiamo la Tonhalle di Zurigo e l'Orchestre de la Suisse Romande. Collabora con le principali orchestre scandinave ed è stato diretto da maestri quali Mario Venzago, Esa-Pekka Salonen, Jukka-Pekka Saraste, Leif Segerstam, Thomas Dausgaard, Paavo Berglund, Alan Gilbert, Sakari Oramo e Pa-trick Gallois.Schumann e SKrjabin sono figure centrali nella vita musicale di Niklas, ma il suo re-pertorio vastissimo si estende da Bach fino a Per Norgard. Nel 2010 ha eseguito, in tre concerti diversi al Bargermusic di New York, l'integrale del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach.Il suo repertorio comprende più di 50 con-certi per pianoforte e orchestra, tra i quali le opere più impegnative di Bartók e Prokofiev. La sua vasta discografia include i due con-certi per pianoforte di W. Stenhammar così come composizioni di Bach, Beethoven, Skrjabin, Berwald, Schumann, Englund e Liszt per etichette quali BIS, Caprice, Simax, Phono Suecia e Dux.

Le sue registrazioni hanno ottenuto nume-rosi riconoscimenti: Diapason d'Or, Penguin Rosette, Vox Populi Award e nomination ai Cannes Classical Awards e Independent Mu-sic Awards.Ha anche registrato un disco di sue com-posizioni per la casa discografica inglese Toccata. Molto prolifico anche in campo compositivo; fin dal 1985 ha scritto più di 40 opere, compresi tre concerti per pianoforte e orchestra e una raccolta di 24 Preludi. Le sue composizioni sono state registrate da Martin Frost, Oystein Baadsvik ed altri artisti.È conosciuto anche per la sua abilità nell'im-provvisare al pianoforte e nel 2008 ha realiz-zato un CD di sue improvvisazioni basate sulle melodie del compositore svedese Carl Michael Bellman.È cresciuto a Skelleftea nella Svezia setten-trionale dove ha iniziato a suonare l'orga-no a 6 anni. Si è poi dedicato al pianoforte studiando alla Royal Swedish Academy of Music con G. Amiras, M. Curcio, E. Bodin-Kar-pe e L. Pohjola, proseguendo i suoi studi a Helsinki, Bucarest, Trossingen e Londra. Vive a Malmö ed è professore alla Royal Danish Music Academy a Copenhagen.

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Dal Lied all'Opera — Hao Wang – BaritonoGabriele Avian – Pianoforte

PROGRAMMA

Robert Schumann da "Liederkreis" op. 24 (1810 – 1856) Morgens steh' ich auf frage Es treibt mich hin Schöne Wieder meiner Leiden Mit Myrten und Rosen

Hugo Wolf da "Mörike Lieder"(1860 – 1903) Der Tambour Verborgenheit Mausfallen - Sprüchlein da "Eichendorff Lieder" Der Musikant

Wolfgang Amadeus Mozart da "Così fan tutte"(1756 – 1791) Rivolgete a lui lo sguardo

Gaetano Donizetti da "Don Pasquale"(1797 – 1848) Bella siccome un angelo

Richard Wagner da "Tannhäuser"(1813 – 1883) Aria di Wolfram

Charles Gounod da "Faust"(1818 – 1893) Avant de quitter ces lieux

Gioachino Rossini da "La Cenerentola"(1792 – 1868) Come un'ape ne' giorni d'aprile

Venerdì 11 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALAIl programma si articola in un itinerario musicale dal Lied all'Opera, con due grandi esponenti del genere liederistico, Schumann e Wolf. I lieder di Schumann sono tratti dal ciclo Liederkreis op. 24 su testi di Heine, composto nel 1840 e dedicato alla moglie Clara, in cui si evidenzia il classicismo dell'opera romantica del grande compositore, dove la musica si fonde in maniera perfetta con la poesia, esaltandone ed accentuan-done il significato profondo, passando dalla serena nostalgia di Morgens steh' ich auf und frage (Il mattino, quando mi alzo), all'impazienza scherzosa dell'amante in Es treibt mich hin (Io vado errando), arrivando all'estatica intensità di Schöne Wieder meiner Leiden (Bella culla della mia sofferenza) e concludendo con Mit Myrthen und Rosen (Con i mirti e le rose), in cui la fragile speranza del poeta e del musicista sembra voler prevalere. Nei tre lieder su poemi di Mörike, Wolf delinea con evidenza l'eredità ricevuta da Schumann, pur nella personalità della sua ispirazione che può raggiunge vertici assoluti di lirismo, come in Verborgenheit (Solitudine)o esprimersi semplicemente nella linearità della melodia popolare di Der Musikant (Il Musici-sta), ma che manifestano sempre la grandezza e la grande sensibilità del compositore. Si passa quindi al mondo dell'Opera con alcune arie del grande repertorio lirico: l'aria di Guglielmo, tratta da Così fan tutte di Mozart su libretto di Da Ponte, continuando poi con la famosa aria di Donizetti dall'opera buffa Don Pasquale, passando all'opera tedesca con il suo massimo esponente: Richard Wagner, che ha trasformato completamente l'idea dell'opera attraverso la concezione del Gesamt kunstverk (Opera totale, sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche). Concludono il programma l'aria di Valentine dal Faust di Gounod (che è stato il più importante esponente del Grand-Opéra francese), per concludere con un dove-roso omaggio a Rossini nel 150° anniversario della morte: l'aria di Dandini da La Cenerentola, in cui il genio operistico del grande compositore si evidenzia in tutta la sua grandezza.

Concerto in omaggio

al Meeting internazionale con la delegazione del

China Conservatory of Music - Beijing (Pechino),

guidata dal Presidente Wang Liguang.

本场音乐会特别感谢代表中国音乐学院 来访参加国际会议的王黎光院长

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Venerdì 11 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Hao Wang Nato a Kunming (Cina) ha iniziato gli studi musicali all'età di 4 anni, conseguendo sem-pre brillanti risultati. Dopo aver concluso gli studi liceali nel suo paese, si è trasferito a Padova dove ha frequentato la facoltà umanistica di Psicologia, perfezionando inoltre la conoscenza della lingua italiana. Ha continuato gli studi musicali presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di canto di Rita Susovsky, ottenendo prima il Diploma Accademico di I livello con la massima votazione e quindi la Laurea di II livello con il massimo dei voti e la lode. Svol-ge intensa attività concertistica in Italia e all'estero, anche in collaborazione con Enti e Associazioni culturali italiane e straniere. Nel 2016 ha svolto, tramite il progetto Erasmus, un anno di studio alla Hoschule di Hannover (Germania) seguendo i corsi di alto perfezio-namento di interpretazione operistica con Sabine Ritterbusch, Markus Schäfer, Peter Anton Ling, e di interpretazione liederisti-ca con Zeyen Justus, distinguendosi nelle produzioni teatrali e concertistiche allesti-te dall'Università stessa. Ha debuttato nei ruoli di Malatesta (Don Pasquale), Dandini (Cenerentola) e del Direttore (Les Mamelles des Tirésias), riscuotendo ampi consensi di pubblico e di critica.

Gabriele AvianInizia lo studio del pianoforte giovanissimo presso l'Associazione musicale e culturale di Farra d'Isonzo (GO) con Luisa Scattarregia e successivamente si iscrive al corso di Or-gano e Composizione organistica prima al Conservatorio "J. Tomadini" di Udine sotto la guida di Lino Falilone e quindi al Conser-vatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Marcello Girotto, dove si diploma brillante-mente nel febbraio 2013. Nell'ottobre 2014, nello stesso Conservatorio, ha concluso gli studi di Pianoforte con Rita Verardi, con il massimo dei voti. Nell'ottobre 2017 ha ot-tenuto il Diploma Accademico di II livello (Laurea) come Maestro collaboratore con il massimo dei voti e la lode al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste sotto la guida di Fabri-zio Del Bianco, Patrizia Tirindelli e Silvano Zabeo. Ha partecipato a numerosi concerti sia come organista che come pianista in Italia e all' estero, esibendosi anche come solista con orchestra. Ha partecipato come effettivo e come uditore a numerose ma-ster classes pianistiche e organistiche con docenti di fama internazionale. Nel 2011 è stato scelto per rappresentare a Mosca gli studenti della Regione FVG nelle iniziative promosse dal MIUR in ambito internaziona-le. Ha lavorato come maestro collaboratore per la messa in scena dell'opera "Un altro flauto magico", riadattamento del "Zauber-flöte" di Mozart, al Teatro "Giovanni da Udi-ne" e come korrepetitor per il "Zauberflöte" di Mozart presso l'Hochshule für Musik, Theater und Media di Hannover (Germania). Durante l'anno accademico 2016 - 2017, tramite il programma europeo Erasmus, ha frequentato l'Hochschule für Musik, Theater und Media di Hannover dove ha studiato

Opera-Korrepetition con Paul Weigold, dire-zione d'orchestra conMartin Brauß, pratiche del basso continuo con Bernward Lohr e repertorio liederistico. È insegnante di Pianoforte presso l'Associa-zione culturale e musicale di Farra d'Isonzo (GO) e all'Accademia "Città di Palmanova". Nel 2016 è stato chiamato a tenere delle lezioni di pianoforte per bambini a Pechino (Cina). Nel 2017 è stato ospite a Kunming (Cina) per eseguire alcuni concerti assieme al baritono Hao Wang, svolgendo anche del-le conferenze sul pianoforte e sulla pratica dell'accompagnamento pianistico. Prose-gue inoltre gli studi ed il perfezionamento pianistico con Federico Consoli.

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Premio "Lilian Caraian" XXXII Edizione – Musica da camera — Concerto dei vincitori

PROGRAMMA

Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala

Mercoledì 16 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Alla versatile, originalissima e benemerita artista Lilian Caraian è intitolato il Concorso musi-cale, dedicato quest'anno alla Musica da camera e giunto alla XXXII edizione. Il concerto dei vincitori renderà dunque omaggio alla polivalente artista, nata a Trieste nel 1914, capace di eccellere nelle arti figurative, in campo musicale e nella poesia, ottenendo significativi risultati e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. Diplomata in pia-noforte a Trieste nel 1934, Lilian Caraian perfezionò i suoi studi a Roma e a Parigi e fino al 1954 fu insigne concertista a livello internazionale. Dal 1952 iniziò ad insegnare Pianoforte presso il Conservatorio di musica "G. Tartini" di Trieste, impegno che si protrasse fino al 1979.Fu un lascito testamentario di Lilian Caraian a disporre la costituzione, dopo la sua scompar-sa, della Fondazione, che ha tuttora lo scopo di incoraggiare e premiare quei giovani che si dimostrino particolarmente meritevoli nelle arti figurative e nella musica.La Fondazione "Lilian Caraian" fu costituita nell'ottobre 1984 e la sua presidenza venne affi-data, nel primo ventennio di attività, a Bianca De Rosa Di Giorgio, attualmente è presieduta da Anna Rosa Rugliano e promuove concorsi dedicati sia alla musica che alle arti figurative fin dal 1986.Molti sono stati gli artisti e i musicisti di valore che hanno partecipato alle varie commissioni giudicatrici e numerosissimi i giovani concorrenti premiati dalla Fondazione nel corso dei suoi anni di attività, molti dei quali ormai affermati in campo artistico. Nell'ambito musicale la Fon-dazione Caraian ha indetto concorsi per pianoforte, flauto, composizione, musica da camera, canto, direzione d'orchestra, pianisti collaboratori e maestri di palcoscenico, chitarra, violino, oboe, clarinetto, fagotto, organo, jazz, percussioni, ottoni, contrabbasso e violoncello.

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Empor GPT in Concerto — Gruppo Percussioni TriesteDirettore: Fabián Pérez Tedesco

PROGRAMMA

Carlos Chávez Tambuco(1899 - 1978)

Maurice Ohana Études chorégrafhiques pour percussion(1913 - 1992)

Dmitrij Šostakovič Intermezzo(1906 - 1975)

Fabián Pérez Tedesco Empor(1963)

Fabián Pérez Tedesco Geste(1963)

Lunedì 21 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALANel programma di questa sera, come avviene dal 2002 ad oggi, il GPT dimostra il lavoro svolto durante l'anno di studio, sempre nella ricerca costante di ampliare il proprio repertorio. In particolare quest'anno il programma è focalizzato su quattro compositori di diverse nazionalità, il messicano Chavez con il brano Tambuco, il francese Ohana con Etudes Chorégraphiques, un giovanile Intermezzo del russo Šostakovič e infine Empor e Geste, due composizioni dell'italo-argentino Perez Tedesco, docente al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.

Prima del concerto verrà consegnata una borsa di studio offerta da familiari ed amici del giovane pianista Samuele Orlando in sua memoria, e riservata al miglior diplomato nell'Anno Accademico 2016 - 2017 della scuola di Jazz del Conservatorio.

Formato dagli allievi dei corsi superiori delle classi di Strumenti a percussione del Con-servatorio "G. Tartini" di Trieste, nasce sotto la guida di Fabián Pérez Tedesco nell'ambito della programmazione del corso di Musica d'insieme per Strumenti a percussione. Il Gruppo si pone come obiettivo la cono-scenza e l'approfondimento interpretativo del repertorio d'insieme; repertorio che, in questi anni di attività, si è arricchito con l'inserimento di moltissimi brani originali e di numerosi arrangiamenti. Ha inoltre al suo attivo diverse prime esecuzioni assolute di vari compositori contemporanei.Si è presentato in pubblico per la prima vol-

ta a Buttrio (UD) e successivamente si è esi-bito a Trieste per l'Università e per l'ERDISU, al Teatro Romano, al Teatro "G. Verdi", nella Sala De Banfield - Tripcovich, in Piazza della Borsa, al Teatro Miela, al "Magazzino 26" del Porto Vecchio per la Biennale d'arte Friuli Ve-nezia Giulia. Si è esibito inoltre per i seguenti importanti festivals: Mittelfest di Cividale del Friuli, Nei Suoni dei Luoghi, Festival Satie. Ha suonato anche al Teatro Savoia di Campo-basso, al Palazzo "J. Peri" di Reggio Emilia, al Teatro Modena di Palmanova (UD), nella Sala Consiliare di Venzone (UD), in Piazza del Popolo a Sacile (PN) e in altre città e località quali Gorizia, Asolo (TV), Sagrado (GO), ecc..

GPT - Gruppo Percussioni Trieste

Ivan Boaro, Marko Bulajich, Mila Comel, Pierluigi Corvaglia, Matilde Cragnolini, Lorenzo Dari, Lorenzo Elia, Luca Gobbato, Karlo Kralj, Marco Mauri, Sebastiano Micheli, Alessio Morpurgo, Vito Muzević, Francesco Neri, Francesco Pandolfo, Nicola Pisano, Luca Vidonis, Marco Viel

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Wiegenlied — Trayana Nikolova – SopranoBrikela Backa – Pianoforte

PROGRAMMA

Johannes Brahms Fünf Lieder op. 49(1833 – 1897) Am Sonntag Morgen An ein Veilchen Sehnsucht Wiegenlied Abenddämmerung

Wolfgang Amadeus Mozart da "Don Giovanni"(1756 – 1791) Batti, batti bel Masetto

Vincenzo Bellini da "Il pirata"(1801 – 1835) Oh! S'io potessi.... Col sorriso d'innocenza

Gaetano Donizetti da "Don Pasquale"(1797 – 1848) Quel guardo il cavaliere

Pietro Mascagni da "Zanetto"(1863 – 1945) Non andar da Silvia

Mercoledì 30 maggio 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALAIl ciclo dei Fünf Lieder op. 49 di Brahms furono pubblicati nel 1868 e rispecchiano perfettamente lo stile compositivo del grande musicista nella lirica da camera: un elegiaco intimismo, venato di un malinco-nico e sognante rimpianto, unito ad una severa e tragica meditazione sulla solitudine dell'uomo. In Am Sonntag Morgen (La domenica mattina) il lamento passionale della donna tradita si traspone in una sorta di microdramma, intenso e conciso. L'esemplare e straordinaria semplicità di An ein Veilchen (Ad una vio-letta) prelude, nell'intima connivenza tra canto e pianoforte, alle successive prime due Sonate per violino e pianoforte (1878, 1886). Dal vistoso contrasto di Sehnsucht (Desiderio), anche enfaticamente teatrale, si passa alla tenerezza del celeberrimo Wiegenlied (Ninna nanna), per concludere con Abenddämmerung

Trayana NikolovaNata a Bourgas (Bulgaria) ha iniziato gli stu-di musicali al Conservatorio nazionale di musica "Pancho Vladigerov" della sua città, terminando gli studi nel 2014.Nel 2013, tramite il progetto Erasmus, ha studiato al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste per un semestre. Successivamente ha frequentato il Biennio Specialistico Inter-pretativo nello stesso istituto, nella classe di Rita Susovsky diplomandosi nel 2017 con il massimo dei voti. Ha partecipato a vari se-minari e master classes con importanti do-centi: Georgia Michaelides (Konservatorium di Vienna), Daniela Mazzucato e Max René Cosotti, Giorgio Surian, Martina Zadro (Acca-demia di musica di Zagabria), ecc.. Ha svolto alcuni mesi di studio a Salamanca (Spagna) presso il Conservatorio Superior de Musica de Castilla y Léon. Svolge attività concerti-stica in Italia, Bulgaria, Spagna e Repubblica Ceca.

Brikela BackaNata a Korca (Albania) ha iniziato lo studio del pianoforte all'età di sei anni nella Scuola media artistica "Tefta Tashko Koco" della sua città, nella classe di Kostaq Vrame.Nel 2005 ha iniziato gli studi all'Accademia delle belle Arti di Tirana nella classe di Kristina Laco, esibendosi in molti concerti e festivals musicali.Ha partecipato a master classes con diversi e famosi docenti a livello internazionale. Dal 2009 al 2014 ha lavorato come insegnante di Pianoforte e Accompagnatore pianistico nella Scuola media artistica di Korca.Nel 2014 ha iniziato il Biennio Specialistico Interpretativo al Conservatorio "G. Tartini" di Trieste nella classe di Teresa Trevisan.Ha partecipato a numerosi concerti e master classes come solista ed accompagnatore al pianoforte, collaborando anche come piani-sta per le classi di Canto del Conservatorio "G. Tartini".Attualmente è insegnante di Pianoforte presso la Scuola di Musica "Civica Orchestra di fiati Giuseppe Verdi" di Trieste.

(Crepuscolo), il cui punto di forza è l'elaborato accompagnamento pianistico che pare ispirato allo Studio n. 6 op. 25 di Chopin. Si passa quindi all'Opera, con la famosa aria di Zerlina tratta da Don Giovanni, il dram-ma giocoso per eccellenza, in cui Mozart riesce a fondere in maniera perfetta il linguaggio del teatro buffo con quello serio. Con l'opera Il pirata, Bellini esordì nel 1827 sulle scene del Teatro alla Scala di Milano, ottenendo uno strepitoso successo. La passionalità accentuata dei personaggi e la tragicità della vicenda rispondevano pienamente al gusto romantico dell'epoca. Nel Don Pasquale, Donizetti prende a riferimen-to i personaggi della Commedia dell'arte in cui l'interprete femminile Norina è Colombina, giovane vedova, impaziente e scaltra ma schietta ed affettuosa. Infine un'aria tratta dall'opera Zanetto di Mascagni, in cui l'autore, pur non raggiungendo le vette compositive di altre sue più note opere, sa esprimere nel canto e nella ricchezza dell'orchestrazione quella intensità espressiva che lo caratterizza.

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i concerti del conservatorio | primavera_estate 2018

Romanian Dances — Florin Ionoaia – OboeCristina Popescu Stăneşti – PianoforteIn collaborazione con Università Nazionale di Musica di Bucarest (Romania)

PROGRAMMA

Jean-Baptiste Loeillet Sonata in si bemolle maggiore per oboe e basso continuo(1688 – 1720)

Domenico Scarlatti Sonata in do diesis minore K. 247(1685 – 1757) Sonata in do maggiore K. 132 Sonata in mi maggiore K. 135

Benjamin Britten 6 Metamorphoses after Ovid per oboe(1913 – 1976) 1. Pan 2. Phaeton 3. Niobe 4. Bacchus 5. Narcissus 6. Arethusa

Sigismund Toduţă Sonata per oboe e pianoforte(1908 – 1991)

Venerdì 1 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALAJean-Baptiste Loeillet è stato un compositore e musicista belga. Studiò musica dapprima nella Cattedrale di Gand e successivamente a Parigi. Le sue opere sono state pubblicate da John Walsh a Londra con il nome di John Loeillet. Intorno al 1712 pubblicò una raccolta di Lessons for harpsichord e, dal 1722 al 1729, diverse raccolte di sonate. Domenico Scarlatti fu uno dei più grandi clavicembalisti italiani. La sua musica è peculiare al clavicembalo, come quella di Chopin lo è al pianoforte. Le Sonate risentono l'influsso della musica spagnola, come se lui avesse trasferito le sonorità della chitarra al clavicembalo. Il linguag-gio clavicembalistico di Scarlatti è molto originale, vario, ricco di inventiva melodica e con grande varietà ritmica. Sei metamorfosi dopo Ovidio op. 49 (Six Metamorphoses after Ovid) è una suite di sei pezzi per oboe, composta da Benjamin Britten nel 1951 e ispirata ad altrettanti episodi delle Metamorfosi ovidiane. L'opera è dedicata all'oboista Joy Boughton (1913-1963), figlia di Rutland Boughton, compositore e amico di Britten. Sigismund Toduţă, compositore, musicologo e professore rumeno, è il primo che, dopo Enescu e Costantinescu, raggiunge un vero stile personale nella muisca rumena del XX secolo. Le Danze popolari rumene (nome originale: Román népi táncok, in ungherese, Dansuri românesti in rumeno) sono una suite di sei danze (nella versione pianistica, sette nella versione orchestrale) composte da Béla Bartók nel 1915 elaborando altrettante danze popolari rumene, originarie della Transilvania. Scritte originariamente per pianoforte solo, nel 1917 furono trascritte anche per piccola orchestra.

Benjamin Britten

Béla Bartók Romanian Dances (trascr. per oboe e pianoforte)(1881 – 1945) 1. Jocul cu bâtă (Danza del bastone) Energico e festoso 2. Brăul (Danza della fascia) Allegro 3. Pe loc (Danza sul posto) Andante 4. Buciumeana (Danza del corno) Moderato 5. Poargă românească (Polka rumena) Allegro 6. Măruntel (Danza veloce) Allegro 7. Măruntel (Danza veloce) Più allegro

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i concerti del conservatorio | primavera_estate 2018

Venerdì 1 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Florin IonoaiaÈ stato per più di quattro decenni una delle figure di spicco nel panorama musicale della Romania. Dopo il diploma presso l'Università "G.Enescu" di Iassy, ha ottenuto il premio ATM e il Primo premio al Concorso "Gh. Dima" a Cluj Napoca (1986), il premio ATM e il "Premio per il più giovane esecutore" nel 1987. Nel 2004 la sua carriera artistica è stata ulterior-mente arricchita dalla medaglia di seconda classe "Cultural Merit". Inoltre, nel 2000 è sta-to nominato nell'Outstanding Intellectuals of the 21st century, Cambridge GB e nel 2006 nell'Enciclopedia dei Personaggi in Romania "Who'sWho". Fin dal 1980 ha ricoperto il ruolo di primo oboe presso la Filarmonica "Oltenia" di Craiova e dal 1989 è stato primo oboe so-lista presso l'orchestra sinfonica "G. Enescu Philharmonic" a Bucarest. Durante questo pe-riodo, l'orchestra ha tenuto centinaia di con-certi sui palcoscenici della scena rumena e all'estero, in paesi quali: Germania, Italia, Spa-gna, Francia, Belgio, Svizzera, Austria, Grecia, Bulgaria, Turchia, Portogallo, Singapore, Co-rea del Sud, Giappone, Gran Bretagna, Oman, Russia, Stati Uniti. Ha inoltre collaborato con numerose altre orchestre: Orchestra Virtuoses a Bucarest, l'Orchestra da camera della Radio Rumena, l'Orchestra da camera della Repub-blica Moldava, l' Orchestra Sinfonica Europea, l'Orchestra da camera "Filarmonia" a Buca-rest, l'Orchestra da Camera dell'Università di Musica "G. Enescu" a Iassy, l'Orchestra Sin-fonica Giovanile Internazionale di Bayreuth, l'Orchestra da camera "Brevis" del Centro Uni-versitario di Iassy e l'Orchestra da Camera "Ars Mundi" a Craiova. Dal 1996 al 2000 ha fatto parte dell'ensemble cameristico "Modus Trio". La sua attività comprende numerosi concerti e recitals solistici sui palcoscenici di tutte le Filarmoniche della Romania, così come regi-strazioni per Electrocord e V.D.E. Gallo-Sviz-zera. Molto attivo anche come insegnante,

è attualmente docente presso l'Università Nazionale di Musica di Bucarest e professore aggiunto all'Università delle Arti "G. Enescu" di Iassy. Durante la sua carriera accademica, ha ottenuto il livello più alto possibile nel si-stema scolastico rumeno (Pd. D), dimostra-to dai numerosi premi vinti dai suoi allievi, molti dei quali sono attualmente membri di prestigiose orchestre in Romania e all'estero. È costantemente invitato come membro di giuria in concorsi nazionali ed internazionali. Nel 2013 è stato "visiting professor" all'Acca-demia Musicale "K. Lipinski" di Wroclaw (Po-lonia) dove ha tenuto conferenze e master classes, partecipando anche alla Conferenza Internazionale per Strumenti a fiato con l'ar-ticolo "Il processo di una respirazione profes-sionale per gli strumenti a fiato, con partico-lare riguardo agli oboisti". Inoltre ha tenuto numerose altre master classes in Romania. Ha pubblicato due libri, editi da UNMB: "Sti-luri muzicale în repertoriul pentru oboi" (Stili musicali nel repertorio per oboe) e "Muzica şi desăvârşirea fiinţei umane" (Musica e la perfe-zione dell'essere umano).

Cristina Popescu Stăneşti Ha conseguito il bachelor nel 1991 presso l'Università Nazionale di Musica di Bucarest ed il master nel 1998 presso la Staatliche Ho-chschule für Musik di Trossingen (Germania), dove ha studiato con G. Amiraş (uno dei disce-poli di H. Neuhaus). Ha concluso la sua tesi di dottorato nel 2011 e sulla scia della sua ricerca e del suo lavoro artistico, ha pubblicato un li-bro sul concetto interpretativo in alcune delle composizioni pianistiche di M. Ravel (Miroirs e Gaspard de la Nuit). Il suo vasto repertorio comprende composizioni solistiche e cameri-stiche. Ha tenuto recitals in Romania, Grecia, Spagna, Germania e Stati Uniti; numerose le registrazioni per la Radio Rumena e per Euro-star Records. È costantemente invitata come pianista accompagnatore ufficiale in master classes (durante il Festival Internazionale S. Celibidache e il Festival KSB Academica), così come in concorsi nazionali e internazio-nali (tra i quali "Jeunesse Musicale Internatio-nal Competition", il Concorso internazionale per strumenti a fiato di Bayreuth, il Concorso Yamaha Scholarship e il Concorso internazio-nale "G. Enescu" - sezione violino). Durante la sua carriera accademica si è preoccupata di applicare i vari aspetti della semiotica musi-cale nel processo dell'insegnamento e nelle esibizioni pubbliche, ed ha anche pubblicato alcuni articoli su questo tema.

È invitata regolarmente in giurie e monitora la qualità dell'attività didattica dei giovani docenti di pianoforte, cercando di migliorare le relazioni e le comunicazioni tra università e scuole di musica. Attualmente, è professo-re associato (Ph. D) presso il Dipartimento di tastiere e Musica da camera; inoltre è rettore della facoltà di Musical Performance dell'Uni-versità Nazionale di Musica di Bucarest.

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Serenata per un SatelliteViaggio nello "spazio" sonoro da Vivaldi a Stockhausen — Tartini Nova Ensemble Pierluigi Maestri – Flauto e ottavino Pietro Milella – Oboe, oboe d'amore e corno inglese Sergio Lazzeri – Fagotto e controfagotto Sinead Nava – Violino Andrea Amendola – Viola Pietro Serafin – Violoncello Dimitri Romano – Pianoforte e Direzione

PROGRAMMA

Antonio Vivaldi Concerto in re maggiore RV 95 "La pastorella"(1678 – 1741) Allegro Largo Allegro

Bruno Maderna Serenata per un Satellite (1969)(1920 – 1973) versione a cura di Dimitri Romano

Antonio Vivaldi Concerto in sol maggiore RV 101(1678 – 1741) Allegro moderato Largo Allegro molto Concerto in re maggiore RV 90 "Il gardellino" Allegro Largo Allegro

Mercoledì 13 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Karlheinz Stockhausen/Dimitri Romano Tierkreis (1974 - 2018)(1928 – 2007) (1961) 1. Acquario - Urano 2. Pesci - Nettuno 3. Ariete - Marte 4. Toro - Venere 5. Gemelli - Mercurio 6. Cancro - Luna 7. Leone - Sole 8. Vergine - Mercurio 9. Bilancia - Venere 10. Scorpione - Marte/Plutone 11. Sagittario - Giove 12. Capricorno - Saturno

NOTE DI SALAI tre concerti di Vivaldi qui proposti, rientrano nei cosiddetti Concerti da camera, casi unici nel panorama italiano del primo Settecento. Vivaldi reinterpreta il genere del concerto, legato tradizionalmente ad una dimensione orchestrale, restringendone l'organico e inserendolo nell'ambito cameristico. Composti per circostanze e occasioni diverse, i concerti da camera risalgono al periodo tra il 1715 e il 1730 e prediligono un organico per strumenti a fiato, soprattutto legni, e qualche arco.Scritta nel 1969 in occasione del lancio del satellite europeo Estro I, Serenata per un Satellite rappresenta l'apice lirico e formale della ricerca aleatoria di Bruno Maderna.Come altre partiture della musica aleatoria del '900, la Serenata è composta da un unico foglio, sul quale i pentagrammi sono disegnati anche diagonalmente, "magneticamente" attratti o respinti: un reticolato di righi musicali da montare liberamente, ma notati con indicazioni esecutive molto precise.Tierkreis (1974) è una composizione unica nell'universo di Stockhausen perché, da un lato fa un passo deciso verso una semplicità fino a quel momento sconosciuta nella sua produzione, mentre dall'altro è collegata allo Stockhausen più visionario e radicale, quello che si diceva in contatto diretto con il cosmo, si tratta infatti di un ciclo di 12 melodie, collegate ai segni zodiacali e ai pianeti da eseguirsi con un qualsiasi strumento melodico, a tastiera o combinazione dei due.Di conseguenza, ne furono create molte versioni e in questo modo ha assunto il carattere di opera semiaperta. Tierkreis si propone come una nuova "Musica delle Sfere", un'unità che va dalla singola nota emessa da uno strumento musicale, fino all'armonia dell'universo.

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i concerti del conservatorio | primavera_estate 2018

Mercoledì 13 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Serenata per un Satellite - Manoscritto autografo di Bruno Maderna

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i concerti del conservatorio | primavera_estate 2018

Roberto Di CeccoNato a Bologna nel 1977 e prematuramente scomparso nel 2105, è stato compositore, musicologo e docente di Armonia. Diplo-matosi in Chitarra classica presso il Con-servatorio "G. B. Martini" di Bologna con Armando Cristini, ha studiato Composizione presso il medesimo Istituto inizialmente con Bianca Maria Furgeri e successivamente con Adriano Guarnieri ottenendo il Diploma. Si è inoltre diplomato in Musica corale e Direzio-ne di coro e in Strumentazione per banda. Dal 2004 al 2005 ha intrapreso il Biennio di tirocinio nello stesso Conservatorio parteci-pando anche al corso di specializzazione in Composizione con live-electronics di Alvise Vidolin.Sue composizioni sono state eseguite in diversi paesi europei (Italia, Germania, Fran-cia, Spagna, Belgio ecc..) ed ha collabora-to, in ambito concertistico, con specialisti nel campo della musica antica (Francesco Tasini, Luigi Ferdinando Tagliavini, Hilliard Ensemble, ecc..) e della musica contempo-ranea (Annamaria Morini, Enzo Porta, Ric-cardo Piacentini, Alessandro Solbiati, ecc..). All'estero ha affiancato sempre in ambito compositivo l'attività musicologico-didat-tica di studiosi quali Susan F. Weiss (Johns Hopkins University - Maryland), Russell E. Murray (University of Delaware), Joel Hoffmann (Cincinnati University) ed altri. Ha collaborato con riviste musicologiche e

filosofiche su temi storici e contemporanei dell'estetica, della filosofia della musica, della filosofia della scienza e delle scienze dell'arte. Ha collaborato in campo concerti-stico e musicologico con l'Accademia Filar-monica e la Fondazione CARISBO di Bolo-gna, il Ravenna Festival, il Teatro dell'Opera di Roma e varie altre associazioni concerti-stiche e centri di studio.È stato docente di Armonia presso il Con-servatorio "O. Respighi" di Latina, l'I.S.S.M. "G. Verdi" di Ravenna ed il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste.

Premio "Roberto Di Cecco" 2018II Edizione — Concerto dei vincitoriIn collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco"

PROGRAMMA

Interpreti e programma saranno resi noti nello specifico programma di sala

Mercoledì 20 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

NOTE DI SALAUn estratto dalla prefazione di un volume di Armonia scritto da Roberto Di Cecco per i suoi allievi:«...quando una dissonanza si manifesta (momento cosiddetto della "percussione"), il senso d'instabilità dato da questo urto spinge il nostro intelletto a cercare un appoggio, una distensione. Tutto ciò mette in luce dun-que la dimensione dinamica della musica: un moto in avanti in attesa del momento della risoluzione della tensione, una dissonanza che ricerca la consonanza, un'instabilità che ricerca stabilità e distensione. È la dissonanza dunque la forza propulsiva del discorso musicale: una successione di consonanze sarebbe in-sopportabilmente statica e priva d'ogni interesse intellettuale, poiché priva di qualsiasi aspettativa. Sono queste aspettative che devono essere rese palesi alla coscienza, alla vostra coscienza: in quel momento le note assumeranno movimento autonomo ed il fluire musicale la massima naturalezza. Pare illuminante il parallelo: Perché il comfort sfugge ogni moto, senza con questo iniziare la ricerca. [...] poco importa che si parta dal moto per giungere alla ricerca o viceversa: perché solo il moto produce ciò che potremmo davvero chiamare "educazione", istruzione completa, insomma cultura». (Roberto Di Cecco)

Il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste, in collaborazione con l'Associazione Culturale "Roberto Di Cec-co", ha indetto un Concorso di esecuzione strumentale riservato a tutti gli studenti dell'Istituto, dedi-cato alla valorizzazione dei repertori strumentali composti a partire dal secondo '900 sino alla con-temporaneità e finalizzato all'assegnazione di una borsa di studio offerta dall'Associazione Culturale "Roberto Di Cecco", che verrà assegnata durante la serata in occasione del concerto dei vincitori.

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i concerti del conservatorio | primavera_estate 2018

Evocación y danzaNostalgie iberiche e metamorfosi faustiane— Marina Feruglio – Pianoforte

PROGRAMMA

Isaac Albéniz dal I quaderno della Suite Iberia - n. 1 - Evocation (1860 - 1909)

Claude Debussy dal I libro dei Préludes - n. 9 - La sérénade interrompue(1862 - 1918)

Enrique Granados Allegro de concierto op. 46(1867 - 1916)

Manuel de Falla da El Amor Brujo - Danza ritual del fuego (1876 - 1946)

Maurice Ravel da Miroirs - n. 4 - Alborada del gracioso(1875 - 1937)

Franz Liszt Sonata in si minore(1811 - 1886) Lento assai Allegro energico Agitato Grandioso, dolce con grazia Cantando espressivo Andante sostenuto

Mercoledì 27 giugno 2018 – ore 20.30 Sala Tartini

Marina FeruglioNata a Trieste nel 1992, incomincia lo studio del pianoforte a sette anni sotto la guida di Tamara Razem.Nel 2003, dopo aver vinto il Primo premio al "Concorso per giovani pianisti del lito-rale adriatico", si iscrive al Conservatorio "G. Tartini", dove prosegue gli studi con Lo-renzo Baldini e Gabriele Maria Vianello.Prende parte a numerose esibizioni pubbli-che e concorsi in regione, tra cui spiccano i Primi premi assoluti al Concorso "Spincich" di Trieste (2005) e alla "Linussio Competi-tion" di Tolmezzo (2008).Dal 2010 è allieva di Maria Letizia Michie-lon e nel corso dei suoi studi partecipa a diverse master classes tenute da importanti maestri quali: S. Gadjiev, P. de Maria, R. Kin-ka, K. Barth, R. Smilkov, T. Razem, A. Cesni-jevar, V. Zupin, I. Lo Porto, R. Bogdanova, W. Watzinger, C. Karajeva, R. Yovchev, B. Pötsch, J. Kropfitsch, M. Damerini, A. Brendel, P. Badura-Skoda e J. P. Floristán.Viene invitata a suonare a Rovigno alla "Se-conda rassegna di giovani pianisti" e prende parte a festivals pianistici a Topolò, Favaro Veneto, Trieste, Mestre, Sacile e Venezia (nel-la prestigiosa sala dell'Ateneo Veneto).Nel luglio 2014 e 2016 viene selezionata per partecipare al Festival pianistico "Musica Sostenibile nell'Appennino Toscano", dove si esibisce assieme ad altri 20 musicisti ita-liani nelle piazze e per le strade di un antico borgo medievale.Nel 2015 si diploma con il massimo dei voti ed in seguito, grazie al progetto Erasmus di mobilità internazionale, studia per un anno a Vienna presso il "MUK - Musik und Kunst Privatuniversität der Stadt Wien", nella clas-

se di Johannes Kropfitsch.Nel luglio 2016 viene selezionata tra i 18 mi-gliori diplomati di tutta Italia per partecipare alla "XX Rassegna dei Migliori Diplomati dei Conservatori" di Castrocaro - Classica.Appassionata di musica spagnola, approfon-disce questo repertorio nel "Conservatorio Superior de Música" di Las Palmas de Gran Canaria dove svolge un tirocinio con José Maria Curbelo, allievo di Alicia de Larrocha.In marzo di quest'anno conclude il Biennio Specialistico Interpretativo presso il Conser-vatorio "G. Tartini" sotto la guida di Letizia Michielon ottenendo il Diploma Accademico di II livello con il massimo dei voti, la lode e menzione d'onore.Ha al suo attivo collaborazioni a Las Palmas de Gran Canaria con gruppi da camera e con l' "Orquesta Universitaria Maestro Valle della ULPGC", progetti seguiti rispettivamente da Sara Verona e dalla bacchetta di José Brito, con cui ha appena concluso un tour di con-certi nelle Isole Canarie.

NOTE DI SALALa cultura iberica si materializza in un'atmosfera nostalgica ed evocatrice attraverso la forza dei suoi ritmi travolgenti, la piacevolezza delle tiepide nottate andaluse e la spensieratezza delle serenate gitane. I colori e i profumi dell'Andalusia trapelano dalle melodie del cante jondo tra echi di dolcezza sognante e languidi pensieri d'amore.

Sonorità pizzicate, arpeggi rapidi e secchi e note ribattute rimandano ai tipici rasgueados chitarristici, al crepitio ostinato delle nacchere e al battito cadenzato di mani e piedi del baile flamenco andaluso.Questo repertorio, affine alla poetica chopiniana per la sua sensualità armonica e il rubato, si caratterizza per una raffinata ricerca sonora, arricchita da varietà timbriche atte a trarre dal pianoforte sonorità orche-strali inattese e un inguaribile gusto romantico carico di fantasia e di immaginazione.L'evocazione di scene di danza alternate al canto, di gusto popolare e zingaresco nella musica spagnola, conserva l'intensa emozione del flamenco accesa dal duende e può essere posta a confronto con le atmo-sfere esoteriche e appassionate da cui prende l'avvio il mito faustiano.Il rito stregonesco volto a fugare le superstizioni gitane e ad allontanare gli spiriti del male nella Danza ritual del fuego anticipa le continue trasformazioni di forze oscure e demoniache della Sonata di Liszt, i cui ritmi ossessivi sembrano ipnotizzare l'ascoltatore in una visione che scorre al confine tra sogno e realtà.In queste pagine di diabolica brillantezza e di virtuosismo dalla scrittura sensazionale, la libertà improv-visativa e l'estro creativo, fatto di accensioni subitanee ed impressioni coloristiche, si snodano, al pari di quell'immediatezza gitana della musica spagnola, in movimenti continui ed ondeggianti nel fuggitivo, nell'infinito.

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OrganigrammaDIRETTORE Roberto Turrin

DIRETTORE VICARIOSilvia Tarabocchia

CONSIGLIO ACCADEMICO

Componenti designati dal Collegio dei professoriNicola Buso Sergio LazzeriAdriano Martinolli Sinead Nava Sandro Torlontano Marco Maria TosoliniTeresa Maria TrevisanMaria Rita Verardi

COORDINATORI DEI DIPARTIMENTI

Canto, coralità e teatro musicaleGualtiero Lo Nigro

Didattica della musica e dello strumentoCristina Fedrigo

Direzione d'orchestra, musica da camera e d'insiemeRomolo Gessi

Strumenti a fiatoMassimiliano Morosini

Strumenti ad arcoPietro Serafin

Strumenti armoniciFabrizio Del Bianco

Nuovi linguaggi, percussioni e tecnologie musicaliPietro Polotti

Teoria della musica, armonia, analisi, musicologiaEnrico Perrini

DELEGATI DALLA DIREZIONE PER LE ATTIVITÀ DEL CONSERVATORIO

Coordinamento della didattica e servizi agli studentiPierluigi Maestri

Coordinamento e programmazione delle attività di produzione artisticaAndrea Amendola

Realizzazione e organizzazione delle attività di produzione artisticaRita Susovsky

Coordinamento e realizzazione del programma "Erasmus+" e relazioni internazionaliNicoletta Sanzin

Coordinamento, aggiornamento e sviluppo dei servizi informatici d'istitutoMassimo Parovel

PRESIDENTE Lorenzo Capaldo

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Esperto designato dal MinisteroDomenico Balzani

Direttore amministrativoFrancesco Gabrielli

Direttore di ragioneriaSerena Trocca

CollaboratoriRossella Lucchini Alex Zuliani

AssistentiMassimo BiancoGiovanna Bordin Federica CecottiMartina Furlanich Giulia Piccini Katia Salvato RotaPaola Trevisan

Personale tecnicoAlessandro Capuzzo, Isabella Cecotti, Cristina Costanzo, Filomena Mangiafave, Martina Marin, Salvatore Napolano, Marzia Opassich, Sabrina Penzo, Lucia Prato, Claudia Radivo, Vittorio Rizzian, Fulvio Salvetat, Boris Suspize, Maurizio Wallner

Collegio dei revisori Carla CasolaroMaria Antonietta Scalera

Consulta degli studentiSerena ArnòIvan BoaroMatteo BragagnoloMichela SabadinNiccolò Zampiron

RSUMargherita Canale Martina Furlanich Massimiliano Morosini

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* a contratto

DOCENTI PER SETTORE ARTISTICO-DISCIPLINARE (al 15 gennaio 2018)

Accompagnamento pianistico Fabrizio Del BiancoSilvio SirsenSilvano Zabeo

ArpaNicoletta Sanzin

Batteria e percussioni jazz Stefano Peretto

Bibliografia e biblioteconomia musicale Paolo Da Col

CantoCinzia De Mola Rita Susovsky

Canto jazzFrancesco Forges-Davanzati *

Chitarra Pier Luigi Corona Lucio DossoSandro Torlontano

Chitarra jazz Riccardo Chiarion

ClarinettoElena FerrofinoDomenico Foschini

Clavicembalo e tastiere storichePaola Erdas *

ComposizioneFilippo Del CornoFabio Nieder

Composizione musicale elettroacusticaPaolo Pachini

Contrabbasso Stefano Sciascia

Contrabbasso jazz Giovanni Maier

CornoImerio Prina Tagliaferri

Direzione di coro e composizione corale Adriano Martinolli

Direzione d'orchestra Elisabetta Maschio

Direzione di coro e repertorio corale per Didattica della musicaRomano Vettori

Elementi di composizione per Didattica della musicaStefano Bellon

Esecuzione e interpretazione della musica elettroacusticaNicola Buso

Esercitazioni corali Gualtiero Lo Nigro

Esercitazioni orchestrali Stojan Kuret

Fagotto Sergio Lazzeri

FisarmonicaCorrado RojacMikela Ursič *

FlautoPierluigi MaestriGiuseppina MascherettiLuisa Sello

Flauto dolce Stefano Casaccia

Informatica musicalePietro Polotti

Lettura della partitura Daniele Proni

Multimedialità Stefano Bonetti

Musica d'insieme per strumenti a fiatoGiuseppe Falco

Musica d'insieme per strumenti ad arco Fabio Pirona

Musica da cameraAlessandra CaraniFedra FloritRomolo GessiPaola La Raja

OboePietro Milella

OrganoWladimir Matesic Manuel Tomadin

Pedagogia musicale per Didattica della musica Cristina Fedrigo

PianoforteGiuseppe AlbanesePaolo BidoliTiziana BortolinClaudio Crismani Elisa D'AuriaMassimo GonIrene GrattonMaria Letizia MichielonAlessandro PaparoTeresa Maria TrevisanMaria Rita VerardiFlavio Zaccaria

Pianoforte jazz Matteo Alfonso

Pratica della lettura vocale e pianistica per Didattica della musica Patrizia Tirindelli

Pratica e lettura pianisticaPaolo ChiarandiniDimitri RomanoSilvia TarabocchiaMichela Urdido

SaxofonoMassimiliano Donninelli

Saxofono jazz Klaus Gesing

Storia della musicaGiulio Aldo D'AngeloMarco Maria Tosolini

Storia della musica per Didattica della musica Margherita Canale

Strumenti a percussioneIvan MancinelliGiorgio ZiraldoFabián Pérez Tedesco

Tecniche di consapevolezzaed espressione corporeaDomenica Di Vittorio *

Teoria dell'armonia e analisi Massimo ParovelFilippo PeroccoDario Regattin

Teoria e tecnica dell'interpretazione scenicaRosalba Trevisan

Teoria, ritmica e percezione musicaleRoberto De NicolòMarco FeruglioEnrico PerriniVittoriano Vinciguerra

TrombaMassimiliano Morosini

Tromba jazzMassimo Greco *

Trombone Mauro Ferrari

ViolaAndrea AmendolaMaurizio Malaridotti

ViolinoMassimo BelliDiana MusteaGiancarlo NadaiSinead NavaPaolo Rodda

VioloncelloPietro Serafin

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Accesso ai concertiLa serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Con-servatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Isti-tuto.

Alle manifestazioni possono ac-cedere, con ingresso libero, do-centi e allievi del Conservato-rio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa preno-tazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio.

T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.

Accesso ai concertiLa serie di manifestazioni di cui al presente programma, rientra nell'attività didattica del Con-servatorio e costituisce parte integrante del Progetto d'Isti-tuto.

Alle manifestazioni possono ac-cedere, con ingresso libero, do-centi e allievi del Conservato-rio, e contestualmente anche il pubblico esterno, previa preno-tazione dal giorno precedente il concerto presso la portineria del Conservatorio.

T. +39 040 6724911 Info: www.conts.it

Le registrazioni dei concerti sono effettuate per uso didattico e di documentazione dagli studenti della Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio.