SAPPADA LAGHI D’OLBE - La Soldanella...LAGHI D’OLBE Proposta da: Renzo Serafin e Tiziano...

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Domenica 23 Giugno 2013 SAPPADA LAGHI D’OLBE Proposta da: Renzo Serafin e Tiziano Michielin Tel. 348.9151872 Partenza: Domenica 23 Giugno 2013 ore 6.15 dal parcheggio della palestra di Dosson Rientro previsto: ore 19.00 Difficoltà: E Percorso di medio impegno con prima parte della salita su strada forestale e pista da sci, poi su sentiero. La pendenza è discontinua con tratti ripidi seguiti da falso piani. L’eventuale variante con salita alla cresta del Monte Lastroni è classificabile EE. Lunghezza: 10,5 km Dislivello: 980 m Quota massima: 2164 m ( Laghi d’Olbe ) Tempi: 6 ore Equipaggiamento: Completo da media montagna con scarponi, pile, giacca a vento, cappello, occhiali, crema solare, molto utili i bastoncini. Abbondanti bevande e pranzo al sacco Cartografia: Tabacco 01 - Sentiero n° 140 - 138 - 135 Costo pullman: 17,00 € a testa Costo auto: A/R 284 km x 0,20 + Autostrada 10,20 Totale= 67,00 € Avvicinamento: Dal parcheggio della palestra di Dosson ci si dirige verso il casello dell’autostrada A27 di Treviso Sud, la si percorre per intero fino a Pian di Vedoia e poi si prosegue per Pieve di Cadore fino a Cima Gogna, dove si prende la galleria che porta in Comelico. A Santo Stefano si svolta a destra e in breve si arriva a Sappada. Parcheggio nei pressi del ponte sul Rio dei Mulini. Tappe del percorso: Ponte sul Rio dei Mulini 1245 m – Bivio sentiero 140 con 4 1750 m - Bivio sentiero 140 con 138 1990 m – Laghi d’Olbe 2164 m – Bivio sentiero 135 con 140 1370 m – Ponte sul Rio dei Mulini 1245 m. Escursione: La partenza avviene dalla borgata Muhlbach; attraversato il ponte in legno sul Rio dei Mulini, si sale per la caratteristica via crucis, che finisce davanti alla chiesetta con le croci di Gesù e dei due ladroni. La strada sterrata sentiero n° 135, dopo un breve tratto si affaccia a sinistra sulle cascatelle, e subito dopo concede la vista del paese in direzione est, verso Cima Sappada, con i monti Siera, Creta Forata, Cimon e Tuglia che fanno da cornice. Al primo grande bivio si segue la pista di sci sulla destra, sent.n° 140, lungo un terreno compatto e largo con varietà di pendenze e tornanti che ci porteranno alla partenza-arrivo della seggiovia. Continuando, si trova una stradina che, dopo un paio di tornanti ed un breve tratto in diagonale, attraversa la pista da sci principale e continua fino ad un bivio: a destra il sent.n°4, a sinistra il sent.n° 140 più tortuoso e più ripido che sale nel bosco fino a sbucare sulla radura nei pressi del Rifugio 2000. Quì meritata sosta per ammirare il panorama su tutta la vallata di Sappada e sulla corona di monti che la circonda. Si continua sul sent.n° 140 che perde quota fino ad innestarsi sulla carrareccia che sale dal rifugio Gosse. Tenendo la destra si prosegue in falsopiano fino ad incontrare il sent.n° 138 proveniente dalla Val Sesis (indicazione per Baita Rododendro). In questo tratto risulta evidente il cambiamento della litologia del terreno, dalla formazione terrigena alla Dolomia Ladinica. L'ambiente naturale circostante è magnifico: lungo i prati contornati dalla cresta del Monte Ferro e dal Monte Lastroni, ci terranno compagnia i fischi e le corse delle numerose marmotte. Passata la casera d'Olbe, in poco tempo si arriva alla cappellina che sovrasta il maggiore dei tre laghi d'Olbe, in un incantevole scenario alpino. Quì è prevista una lunga sosta per pranzare e ammirare l'area circostante; in condizioni ottimali, chi volesse può salire i circa 180 m, che in meno di mezz'ora permettono di raggiungere la cresta del Monte Lastroni, da dove è possibile godere un magnifico panorama sul Monte Peralba, sul Ciadenis e sulla Val Sesis nonchè su tutta la corona di cime austriache. Per il ritorno, dal bivio presso la cappellina, si prende il sent.n° 135 che si inoltra nella valletta a lato del dosso morenico e svolta a destra scendendo la pala erbosa con veloci diagonali, per rientrare poi nel bosco poco prima di incrociare la pista da sci, poco sotto il Rifugio Gosse. Lungo il tracciato a tornanti della pista, che costeggia il Rio dei Mulini, si perde velocemente quota fino a tornare al bivio con il sent.n° 140 e quindi in breve alla chiesetta e alla via crucis che ci riporta al punto di partenza.

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Domenica 23 Giugno 2013

SAPPADA LAGHI D’OLBE

Proposta da: Renzo Serafin e Tiziano Michielin Tel. 348.9151872

Partenza: Domenica 23 Giugno 2013 ore 6.15 dal parcheggio della palestra di Dosson

Rientro previsto: ore 19.00

Difficoltà: E Percorso di medio impegno con prima parte della salita su strada forestale e pista da sci, poi su sentiero. La pendenza è discontinua con tratti ripidi seguiti da falso piani. L’eventuale variante con salita alla cresta del Monte Lastroni è classificabile EE.

Lunghezza: 10,5 km

Dislivello: 980 m

Quota massima: 2164 m ( Laghi d’Olbe )

Tempi: 6 ore

Equipaggiamento: Completo da media montagna con scarponi, pile, giacca a vento, cappello, occhiali, crema solare, molto utili i bastoncini. Abbondanti bevande e pranzo al sacco

Cartografia: Tabacco 01 - Sentiero n° 140 - 138 - 135

Costo pullman: 17,00 € a testa Costo auto: A/R 284 km x 0,20 + Autostrada 10,20 Totale= 67,00 €

Avvicinamento: Dal parcheggio della palestra di Dosson ci si dirige verso il casello dell’autostrada A27 di Treviso Sud, la si percorre per intero fino a Pian di Vedoia e poi si prosegue per Pieve di Cadore fino a Cima Gogna, dove si prende la galleria che porta in Comelico. A Santo Stefano si svolta a destra e in breve si arriva a Sappada. Parcheggio nei pressi del ponte sul Rio dei Mulini. Tappe del percorso: Ponte sul Rio dei Mulini 1245 m – Bivio sentiero 140 con 4 1750 m - Bivio sentiero 140 con 138 1990 m – Laghi d’Olbe 2164 m – Bivio sentiero 135 con 140 1370 m – Ponte sul Rio dei Mulini 1245 m. Escursione: La partenza avviene dalla borgata Muhlbach; attraversato il ponte in legno sul Rio dei Mulini, si sale per la caratteristica via crucis, che finisce davanti alla chiesetta con le croci di Gesù e dei due ladroni. La strada sterrata sentiero n° 135, dopo un breve tratto si affaccia a sinistra sulle cascatelle, e subito dopo concede la vista del paese in direzione est, verso Cima Sappada, con i monti Siera, Creta Forata, Cimon e Tuglia che fanno da cornice. Al primo grande bivio si segue la pista di sci sulla destra, sent.n° 140, lungo un terreno compatto e largo con varietà di pendenze e tornanti che ci porteranno alla partenza-arrivo della seggiovia. Continuando, si trova una stradina che, dopo un paio di tornanti ed un breve tratto in diagonale, attraversa la pista da sci principale e continua fino ad un bivio: a destra il sent.n°4, a sinistra il sent.n° 140 più tortuoso e più ripido che sale nel bosco fino a sbucare sulla radura nei pressi del Rifugio 2000. Quì meritata sosta per ammirare il panorama su tutta la vallata di Sappada e sulla corona di monti che la circonda. Si continua sul sent.n° 140 che perde quota fino ad innestarsi sulla carrareccia che sale dal rifugio Gosse. Tenendo la destra si prosegue in falsopiano fino ad incontrare il sent.n° 138 proveniente dalla Val Sesis (indicazione per Baita Rododendro). In questo tratto risulta evidente il cambiamento della litologia del terreno, dalla formazione terrigena alla Dolomia Ladinica. L'ambiente naturale circostante è magnifico: lungo i prati contornati dalla cresta del Monte Ferro e dal Monte Lastroni, ci terranno compagnia i fischi e le corse delle numerose marmotte. Passata la casera d'Olbe, in poco tempo si arriva alla cappellina che sovrasta il maggiore dei tre laghi d'Olbe, in un incantevole scenario alpino. Quì è prevista una lunga sosta per pranzare e ammirare l'area circostante; in condizioni ottimali, chi volesse può salire i circa 180 m, che in meno di mezz'ora permettono di raggiungere la cresta del Monte Lastroni, da dove è possibile godere un magnifico panorama sul Monte Peralba, sul Ciadenis e sulla Val Sesis nonchè su tutta la corona di cime austriache. Per il ritorno, dal bivio presso la cappellina, si prende il sent.n° 135 che si inoltra nella valletta a lato del dosso morenico e svolta a destra scendendo la pala erbosa con veloci diagonali, per rientrare poi nel bosco poco prima di incrociare la pista da sci, poco sotto il Rifugio Gosse. Lungo il tracciato a tornanti della pista, che costeggia il Rio dei Mulini, si perde velocemente quota fino a tornare al bivio con il sent.n° 140 e quindi in breve alla chiesetta e alla via crucis che ci riporta al punto di partenza.

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Grafico del percorso:

Escursionando con… La Soldanella

Curiosità, aneddoti, leggende e tradizioni dalle montagne STORIA E FOLKLORE DI SAPPADA

Sappada / Plodn: piccolo paese di montagna con una storia, una tradizione ed un paesaggio unico rispetto alle altre realtà dolomitiche, una isola linguistica di matrice tedesca tra Austria, Veneto e Friuli Venezia Giulia. L'origine di Sappada vede, secondo l'ipotesi più accreditata, alcune famiglie partire dall'Austria, per insediarsi nella vallata del Piave, la datazione è incerta (X-XI secolo): la valle allora era disabitata, le famiglie iniziarono così opere di disboscamento e di coltivazione. Lentamente il paese prese forma: le quindici famiglie originarie andarono a formare le altrettante borgate che ancora oggi costituiscono Sappada. Nel 1500, ad affiancarsi all'agricoltura e alla pastorizia, arriva il commercio del legname, principalmente con la Repubblica di Venezia. La nascita delle prime opere pubbliche e delle scuole è da attribuire alla dominazione austriaca nel 1800. Nel 1852 Sappada passa dalla provincia di Udine a quella di Belluno, questa poi annessa all'Italia nel 1866. Il relativo isolamento del paese, ha fatto si che alcune vecchie tradizioni si siano conservate quasi intatte fino ai giorni nostri; fra quelle più sentite e conosciute, sicuramente il carnevale, le cui origini si perdono nella notte dei tempi, quando il momento più freddo dell'inverno è anche il momento dell'evocazione degli spiriti protettori della fertilità. Occorre richiamarli perchè la primavera ritorni come tutti gli anni. E nello stesso tempo occorre dar libero sfogo alle forze altrimenti assopite durante l'anno, attraverso il travisamento, la maschera, i comportamenti più trasgressivi. La maschera tradizionale del carnevale di Sappada è il rollate, il cui nome deriva dalle sfere in bronzo contenenti biglie legate alla vita da una catena, che rumorosamente annunciano il suo arrivo.

Cartina: Scala 1:30.000

Prossima escursione: Domenica 7 Luglio 2013 CIME D’AUTA – FERRATA PAOLIN PICCOLIN Proposta da: Enrico Porcellato / tel. 349.5381449 Presentazione: Giovedì 4 Luglio 2013 ore 21,00

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