I BENANDANTI Corso di Antropologia Culturale Martedì 13 marzo 2012.
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I BENANDANTI
Corso di Antropologia
Culturale
Martedì’ 13 marzo 2012
Cosa riportano i due benandanti
1Partecipazione a convegni notturni in cui non c’è traccia del diavolo
2
Durante questi convegni i benandanti combattono contro le streghe (rami di sorgo) con rami di finocchio
Convegni ogni giovedì delle quattro tempora
3
4Per andare ai convegni, i benandanti lasciano il corpo terreno in uno stato di catalessi
Chi sono i benandanti?
Non sono streghe, ma
usano terminologia
inedita (benandandi/mal
andanti)
Sorta di setta con a capo un comandante.
Importanza di essere nati con la camicia
Chi nasce con la camicia può vedere i morti,
legata al mondo dei
morti
Camicia come elemento di
passaggio tra due
dimensioni
Sdoppiamento anima-corpo
per andare alle battaglie notturne
Nascere con la Camicia = anima esterna
Le feste dei morti nella contemporaneità
Attenzione da parte dei più
anziani a rispettare
determinate usanze
(lasciare letto libero per i defunti o
preparazione cibo per loro
Quasi totale scomparsa
della credenza secondo la
quale tra il 1 e il 2 novembre le anime dei morti
vaghino in processione
Presenza sempre più
importante di streghe, vampiri, mostri.
Prime conclusioni di Ginzburg: tre nuclei originari che riguardano i benandanti (fino al 1600 circa)
Culto agrario, più antico (forse)
Culto cristiano
Alcuni elementi assimilabili alla
stregoneria
Evoluzione nella considerazione dei benandanti
Inquisizione (1575-1610 circa)
Ignoranza del fenomeno. Mancanza totale di linguaggio
condiviso tra benandanti e inquisitori
Ambiguità,orientamento sempre più chiaro verso la “prassi stregonesca”
Inquisizione (1610-1640 circa)
Due motivi scatenanti:
Benandanti come guaritori delle malie
stregonesche
Benandanti come smascheratori delle
streghe
1 Benandanti come guaritori dalle malie
Presenza costante di fattucchieri,
maliardi, guaritori
Confusione benandanti con altre categorie
Guaritori = streghe
Benandanti = stregoni buoni, ma sempre stregoni
2 Benandanti come smascheratori di streghe
Ostilità manifesta verso
streghe
Condizione di ambiguità
La condizione ambigua dei benandanti
Assimilazione lessicale alle
streghe (es. storia di ….)
Atteggiamento classe colta (cittadini benestanti, preti di campagna ecc) (v. caso di
Alessandro Marchetto, del Cut ecc)
Benandanti = streghe VS Benandanti = malandrini
Reazione degli Inquisitori e classe
colta
Primo nucleo (agrario) non compreso, secondo (cristiano) rifiutato, terzo dato per buono
Benandanti = non compresi nello schema teologico dominante: o incasellabili, o da estirpare
I benandanti tra il 1620 e il 1640
Ambiguità si sposta
gradualmente verso la
stregoneria
Confessioni di benandanti che partecipano al
sabba
Modello opposto all’inizio: confessioni
aderenti allo stereotipo
stregonesco, con qualche elemento
proprio dei benandanti
Ultimo processo “ideale” ad un
benandante: 1644
Benandanti “scoperti” stregoni
troppo tardi
Diffusione atteggiamento più
razionale e scettico su stregoneria e fenomeni magici
Sempre più mancanza di radici e di autonomia della credenza dei/nei
benandanti
“Sai perché non sei stato stregato? Perché non hai
creduto”
I benandanti al di fuori del Friuli
Dalmazia, 1600Credenza nei Kerstniki,
collegamento a divinità arboree femminili, le Vily
Vily: legate agli alberi
Vile (Romania): streghe/connes-sione con alberi
Vily/Rusalki
(Russia), esseri collegati agli alberi
Confessioni metà 1600, Ragusa: villenize, rimedi per curare gli stregati
Interpretazioni di Ginzburg sui benandanti
Dubbio su effettiva
invenzione testimonianze dei benandanti
e del sabba
Benandanti: espressione magia e culti
agrari di natura popolare
Dubbio su effettiva natura dotta del sabba
e della stregoneria
Problema interpreta-zione dei dati (caso
della lingua)