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HO’OPONOPONO MABEL KATZ la via più semplice Scopri

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HO’OPONOPONO

MABEL KATZ

la via più semplice

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BIS EDIZIONIè un marchio del

GRUPPO EDITORIALE MACRO1987-2011: 25 anni

www.bisedizioni.it € 12,90

E se il modo migliore per risolvere il problemi fosse lasciarli andare?

Ho’Oponopono è un’antichissima tecnica hawaiana che ci dona gli strumen-ti per prendere davvero decisioni libere e indipendenti. La via più semplice suggerita dall’autrice Mabel Katz ci permette di cancellare i ricordi negativi che ci condizionano, di scegliere a quali pensieri affidarci, di essere padroni di immaginare davvero la vita che vogliamo.

La vita può essere piena di amore, ricchezza, fede nel futuro. Ci basta scoprire il potere nascosto nelle tre formule chiave

dell’Ho’Oponopono: “mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo”.

Possiamo cancellare le nebbie che nascondono la verità, ripulire il nostro cuore da tutti i falsi problemi e prepararci ad accogliere tutto l’amore che la vita ci riserva.

Fai un bel respiro e IMMAGINA COSA È VERO.Allora tutto avrà un senso…

Come un’onda, Ho’Oponopono si sta diffondendo in tutto il mondo e sta aven-do sempre più sostenitori e fan, contribuendo a cambiare il nostro modo di pensare e di relazionarci con gli altri. Per essere sempre aggiornato visita il sito: www.ho-oponopono.it.

Scopri HO’OPONOPONO

MABEL KATZ

la via più semplice

ISBN 88-6228-126-9

9 7 8 8 8 6 2 2 8 1 2 6 3

Un professore fa visita a un maestro Zen e al suo arrivo gli dice, «Buongiorno, sono il Dr. Smith. Sono questo. Sono quello. Faccio questo e quello ecc., e mi piacerebbe imparare il buddhismo». Il maestro risponde, «Prego, ti vuoi sedere?». «Sì». «Vuoi una tazza di te?». «Sì». Così il maestro versa del te nella tazza e continua a farlo anche quando la tazza è piena e il te comincia a fuoriuscire. Il professore esclama, «La tazza trabocca! E il te fuo-riesce!». Il maestro risponde: «Esatto. Sei venuto con la tua tazza piena e sta traboccando. In questo modo, come posso darti qualche cosa? Sei già alla-gato con tutta quella conoscenza. Se non vieni da me vuoto e aperto non posso darti niente…».

Da Scopri Ho’Oponopono, la via più sempliceMabel Katz

MABEL KATZ è scrittrice e oratrice di succes-so. Ha aiutato migliaia di per-sone a realizzarsi e a trovare la propria strada nella vita. Allieva

del Dottor Ihaleakala Hew Len, M a b e l ha appreso direttamente dal più gran-de esperto i segreti dell’Ho’Oponopono. I suoi seminari, le sue conferenze, i suoi libri sono tutti improntati su una tecnica di insegnamento molto semplice che garantisce risultati eccezionali. Ha costituito nel 1997 la società Your Business Inc. tramite la quale aiuta quotidianamente aziende di qualsiasi genere ad espandersi e crescere.

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Mabel Katz

la via più semplice

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DedicaAi miei amati figli, Lyonel e Jonathan, che amo con tutto il cuore. Sono così orgogliosa di entrambi e spero sinceramente che possiate scoprire la via più semplice più in fretta di quanto abbia fatto io. Questo libro è per voi.

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PrefazioneSono cresciuta sapendo di avere un grande segreto. Sapevo

come ottenere ciò che volevo, ma avevo anche la “convinzione” che bisognasse lavorare duro per ottenerlo, che tutto avesse un prezzo e fosse molto costoso.

più tardi nel corso della mia vita avevo tutto ciò che una persona potesse desiderare dal punto di vista materiale ed emozionale: una nuova casa, auto nuove, abbastanza soldi da viaggiare e comprare ciò che volevo, un marito adorabile, due bellissimi bambini sani. Ep-pure non ero felice. Al contrario, ero una persona molto arrabbiata.

Un giorno riconobbi la mia stessa rabbia e risentimento in mio figlio maggiore, Jonathan.

Rendermene conto fu uno shock. Mi svegliò del tutto, tanto che mi dissi: «Mabel, devi fare qualcosa al riguardo. non puoi continuare così. Questo deve finire».

In quel momento cominciai la mia ricerca. Il primo seminario che frequentai era sul tema della rabbia. Era condotto dal dott. Bill, al

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quale sono immensamente grata per tutto ciò che ho imparato da lui. poi praticai yoga e la visualizzazione con Anna, che mi permise di entrare in contatto con l’incredibile potere che abbiamo dentro per creare e attrarre ciò che vogliamo. Ho sperimentato il cambia-mento più radicale quando la mia amica Mirta mi prestò un libro di metafisica. Incredibile! Quel libro mi svegliò davvero. Narrava molto di Gesù (io sono ebrea), ma mi sentivo bene a leggerlo. non volevo finirlo. Avrei voluto leggerlo in un giorno solo. Cominciai a praticare le tecniche che l’autore citava nel libro e funzionavano. Questo confermò ancora una volta che il potere di cambiare le cose era dentro di me e che non dipendeva né da qualcosa né da nessun altro. Pensavo: «C’è qualcosa di grande qui, molto grande» e il mio cuore cominciò a battere in modo diverso. Ero più felice di prima. Sentivo una felicità dentro che non si può descrivere a parole; biso-gna viverla, sentirla e sperimentata per conoscerla.

Dopo avere provato diversi cammini, fra cui il Rebirthing, tro-vai l’Ho’oponopono, un’antica arte hawaiana che insegna come risolvere i nostri problemi. Grazie ai suoi insegnamenti, scoprii che LA VITA PUÒ ESSERE FACILE, certamente più facile di quanto avessi immaginato. Dopo tanta ricerca, avevo finalmente trovato la mia strada. Era una strada che mi permetteva di essere in pace nel bel mezzo di una tempesta; mi permetteva di sentirmi libera indipendentemente da cosa stesse accadendo intorno a me o cosa dicessero o facessero gli altri. Ecco perché ho scelto di condi-videre in questo piccolo libro tutto ciò che ho imparato finora.

Sono immensamente grata per questa opportunità.

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IntroduzioneIl mio insegnante Ihaleakalá una volta mi raccontò una storia

hawaiana sulla creazione che più o meno narra: quando Dio creò la Terra e ci mise Adamo ed Eva, disse loro che quello era il paradiso e che non dovevano preoccuparsi di niente, perché Egli avrebbe prov-veduto a tutto ciò di cui avevano bisogno. Disse anche che avrebbe fatto loro un regalo, l’opportunità di scegliere, di prendere le loro de-cisioni, che avrebbe dato loro il dono del libero arbitrio. E così, Egli creò l’albero di mele. Disse loro: «Questo si chiama pensiero. non ne avete bisogno. posso procurarvi io tutto. non dovreste preoccuparvi, ma potete scegliere di stare con me o di fare la vostra strada».

Vorrei chiarire che il problema non era mangiare la mela, il pro-blema era non prendersi la responsabilità e dire «Mi dispiace». Quando Dio chiese, Adamo rispose «Mi ha costretto lei». E così Adamo dovette cercarsi il suo primo lavoro. proprio come Adamo, noi mordiamo la mela in continuazione. pensiamo di sapere cosa è meglio. non ci rendiamo conto che c’è un’altra strada, che c’è un cammino più facile.

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nel suo libro Il potere di Adesso, Eckhart Tolle scrive: «Le più comuni identificazioni dell’ego riguardano i beni mate-

riali, il lavoro che si svolge, la condizione sociale e il riconoscimen-to, la conoscenza e l’istruzione, l’aspetto fisico, le abilità speciali, i rapporti affettivi, le storie personali e familiari. (…) niente di tut-to questo siete voi. Tutto questo sembra spaventoso? oppure è un sollievo saperlo? Tutte queste cose dovrete abbandonarle, prima o poi. (…) ognuno conoscerà la verità per conto suo. La conoscerà al più tardi quando sentirà avvicinarsi la morte. La morte toglie via tutto ciò che non è voi. Il segreto della vita è “morire prima di morire” e scoprire che non è morte»�.

E poco prima chiarisce: «La buona notizia è che potete davvero li-berarvi dalla mente»2. Si riferisce a questa voce che ci parla tutto il tempo nella testa, «Questa voce commenta, opera congetture, giudica, confronta,silamenta,esprimepreferenzeeavversionieccetera.Lavocenonè necessariamente pertinente alla situazione in cui vi trovate in quel mo-mento; può rivivere il passato prossimo o remoto oppure preparare o imma-ginarepossibilisituazionifuture»3.

La vita è una ripetizione di ricordi che sono come dei chip o dei nastri in funzione nella nostra testa 24 ore al giorno. Ci gui-dano e ci influenzano senza nemmeno che ce ne rendiamo conto. non possiamo evitarli, ma possiamo scegliere di fermare i nastri. In questo libro uso una certa terminologia e dei concetti che vorrei chiarire. Molti di questi sono basati su Ho’oponopono, un’antica arte hawaiana. nell’ultimo capitolo del libro sono descritte spe-

� E. Tolle, Il potere di Adesso. Una guida all’illuminazione spirituale, Armenia, 2004, pag. 65.2 Ibid., pag. 37.3 Ibid.

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cifiche tecniche e strumenti relativi a quest’arte. Ho’oponopono insegna come cancellare i sopracitati nastri, come eliminare i chip che non sono utili per noi o che non lavorano più nella nostra vita. Ci mostra come alzare la nebbia. Solo quando cancelliamo e puliamo questi programmi possiamo scoprire chi siamo veramente e il potere che possediamo. Cancellando, pulendo e rimuovendo i vecchi ricordi, permettiamo che questi vengano trasformati e co-minciamo a fare esperienza del nostro vero Sé.

Ho’oponopono è un processo di perdono, pentimento e trasfor-mazione. ogni volta che usiamo uno dei suoi strumenti, ci pren-diamo il cento per cento della responsabilità chiedendo perdono (per noi stessi). Impariamo che tutto ciò che compare nella nostra vita è solo una proiezione dei nostri “programmi”. possiamo sce-gliere di lasciarli andare e osservarli, o di reagire ed essere trasci-nati al loro interno.

Tutti noi abbiamo una gomma incorporata dentro di noi, una chiave per cancellare, ma ci dimentichiamo come usarla. Ho’opo-nopono ci aiuta a ricordare il potere che abbiamo di scegliere fra cancellare (lasciar andare) o reagire, essere felici o sofferenti. È solo una questione di scelta in ogni momento della nostra vita. Quando nel libro sono indicati i termini “pulire” o “cancellare”, mi riferisco all’uso delle tecniche di Ho’oponopono per cancellare i ricordi e i pensieri che creano i nostri problemi.

Inoltre, nel testo faccio riferimento ai bambini indaco. Si trat-ta di bambini che sono nati in diverse parti del pianeta che sanno alla perfezione chi sono e che sono molto chiari sul perché sono qui e quale sia la loro missione. Sono consapevoli dell’esistenza di altri bambini come loro e possono comunicare telepaticamente fra

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di loro. Hanno doni paranormali. Ci parlano di vero Amore. Ci dicono che noi stessi siamo Amore.

Vorrei anche chiarire che quando uso la parola Dio, non lo faccio in un contesto religioso. per me Dio è quella parte di noi che sa tut-to. Non può essere davvero definito, non ha nome, è solo un’espe-rienza. noterete anche che uso la parola Dio come sinonimo della parola Amore. Mi riferisco all’Amore incondizionato, quello che può guarire tutto. È quell’amore che ha tutte le risposte.

nemmeno i proverbi di Gesù sono citati in un contesto religio-so. Lo scopo è di ricordare al lettore che abbiamo sempre avuto in-segnanti che hanno cercato di svegliarci e di farci vedere la verità. per esempio, Gesù parlava di porgere l’altra guancia, ma questo è un concetto con il quale abbiamo ancora oggi delle difficoltà. Non di meno, quando cancelliamo (lasciamo andare) invece di reagire, stiamo porgendo l’altra guancia, la guancia dell’Amore. Lasciare andare invece di reagire è porgere l’altra guancia.

Lo scopo di questo breve sommario di concetti basilari che spe-ro di trasmettere e usare è di chiarire il mio punto di partenza. La mia speranza è che il lettore trovi in questo libro una cascata di tecniche, strumenti e conoscenze che gli permetteranno di sentire, prendere decisioni e vivere con libertà interiore, pace e amore, che sono l’eredità di ogni essere umano.

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Capitolo1Chi sono?

L’unica ragione della nostra esistenza

è scoprire chi siamo.

Dr. Ihaleakalá hew len

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U n professore fa visita a un maestro Zen e al suo arrivo gli dice: «Buongiorno, sono il Dr. Smith. Sono questo. Sono quello. Faccio questo e quello

ecc., e mi piacerebbe imparare il buddhismo». Il maestro risponde: «Prego, ti vuoi sedere?». «Sì». «Vuoi una tazza di tè?». «Sì». Così il maestro versa del te nella tazza e continua a farlo anche quando la tazza è piena e il tè comincia a fuoriuscire. Il professore esclama: «La tazza trabocca! E il tè fuoriesce!». Il maestro risponde: «Esat-to. Sei venuto con la tua tazza piena e sta traboccando. In questo modo, come posso darti qualche cosa? Sei già allagato con tutta quella conoscenza. Se non vieni da me vuoto e aperto non posso darti niente…».

Ho vissuto la maggior parte della mia vita pensando di essere Mabel, argentina, ebrea, moglie, madre, ragioniera ecc. Definivo

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me stessa attraverso i titoli e i miei ruoli. La mia tazza era piena di conoscenze che mi separavano da me stessa. Credevo solo in ciò che potevo toccare o vedere. per me, tutti coloro che parlavano di esoterico erano “pazzi” o “bohemienne” che non avevano idea di quello che dicevano e che non facevano parte di questo mondo. Questo modo di pensare mi ha causato molta sofferenza. Comun-que, quando ho scoperto di essere molto più del mio solo corpo fisico, si è aperto un nuovo mondo di infinite possibilità, un mondo senza barriere. Quando mi resi conto del potere dei miei pensieri, capii il perché e il per come della vita.

Molti di noi vivono con queste barriere. Le sentiamo, ma non le vediamo perché sono invisibili. Le barriere sono le nostre cre-denze, i nostri giudizi e le opinioni, e più di tutto ciò che pensiamo di noi stessi. nel preciso istante in cui decidiamo di diventare co-scienti di chi siamo, le barriere si aprono, e noi ci rendiamo conto di essere liberi e di esserlo sempre stati. In questo modo siamo in grado di uscire dalla prigione che noi stessi ci siamo creati.

Ci è stato detto che siamo esseri umani e abbiamo deciso di cre-derlo. Se pensiamo di essere persone indifese senza alcun potere, è questo quello che manifesteremo nella nostra vita. Siamo i re del nostro stesso reame e possiamo costruire e manifestare tutto ciò che possiamo immaginare. Dipende solo da noi.

Siamo tutti figli di Dio e tutti siamo stati creati a Sua immagine. Siamo dei creatori. Come creiamo? Con i nostri pensieri. È così semplice.

nell’introduzione ho citato i Bambini Indaco. Molti dei mes-saggi che questi bambini mandano arrivano attraverso James Twyman, che comunica con loro per la maggior parte del tempo

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attraverso la telepatia. Essi ci parlano della necessità di “immagi-nare” e ci dicono: «Immagina di essere illuminato. Immagina di essere amato da Dio. Immagina di essere perfetto così come sei. Fai un bel respiro e IMMAGINA COSA È VERO. Allora tutto avrà un senso… Se immagini qualcosa che è reale, allora la verità di quell’esperienza è automaticamente catapultata nella tua vita».

Chi sono? Questa è l’unica domanda che dobbiamo chieder-ci nella vita. La scoperta della nostra vera essenza e identità è la ragione della nostra esistenza. Dovrebbe essere la nostra unica preoccupazione, il nostro unico obiettivo. È molto importante sco-prire chi siamo.

Attraverso Ho’oponopono, un’antica arte hawaiana che adesso pratico e insegno, ho imparato che la nostra mente è formata da tre parti: la superconscia, la conscia e la subconscia. Questo mi ha aiutata a capire un po’ meglio come funzioniamo. n La parte superconscia è la nostra parte spirituale. È la parte

che, accada quel che accada, è sempre perfetta. È la parte che sa, e soprattutto ha ben chiaro chi sia per tutto il tempo.

n La nostra parte conscia è la parte mentale, ciò che noi chiamia-mo intelletto o mente. È l’aspetto più importante del nostro es-sere, perché è quella parte che ha la facoltà di scegliere, dato che abbiamo il dono del libero arbitrio. In ogni momento della nostra vita scegliamo. Cosa scegliamo? Scegliamo se reagire o impe-gnarci quando si presenta un problema, o se preferiamo lasciarlo andare e lasciare che venga risolto dalla parte di noi che sa come fare. Scegliamo anche se accetteremo il fatto di non sapere tutto (e che non abbiamo bisogno di sapere), o al contrario, se prefe-riamo pensare di sapere meglio di Dio e di risolvere tutto da soli.

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La parte conscia è quella parte di noi che decide se assumerci il cento per cento delle responsabilità dicendo: «Mi dispiace, per favore perdonami per qualsiasi cosa ci sia in me che ha creato ciò» (Ho’oponopono), o puntare il dito e incolpare qualcun altro. L’intelletto non fu creato per sapere. non ha necessità di sapere tutto. L’intelletto è un dono. Il dono che dobbiamo scegliere.

n La parte subconscia è la parte emotiva. È il nostro bambino in-teriore. È la parte che registra tutti i nostri ricordi. Questa parte molto importante è costantemente trascurata. nonostante ciò, è responsabile per ciò che manifestiamo nella nostra vita. È la par-te che regola il nostro corpo, quella che respira automaticamente senza dover “pensare” di farlo. È la nostra parte intuitiva. Ti sei mai sentito nervoso senza sapere il perché? Il subconscio ci allerta (se facciamo attenzione) quando percepisce che qualcosa di brutto sta per accadere. Se fossimo più collegati al subconscio, potremmo evitare molti episodi spiacevoli. Questa parte è il mi-glior partner che potremmo avere. È molto importante che co-munichiamo con essa. Dobbiamo imparare ad amarla e prender-cene cura. Quando decidiamo di continuare su questo cammino del prenderci la responsabilità e ne siamo consapevoli, il nostro bambino interiore cancellerà (Ho’oponopono) al posto nostro in modo automatico, senza che noi dobbiamo pensarci. nei corsi di Ho’oponopono lavoriamo molto con il bambino interiore. Impa-riamo a comunicare con lui, come prendercene cura, e soprattut-to, come lavorare con lui per “lasciar andare”.

nel libro The teaching of Buddha (L’insegnamento di Buddha, n.d.T.), si legge: «Anche se un uomo conquista migliaia di uomini sul cam-po di battaglia, solo colui che conquista se stesso vincerà la sua battaglia».

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E una volta ho letto la storia che segue. Molto tempo fa, in un posto che avrebbe potuto essere un posto qualsiasi, in un tem-po che avrebbe potuto essere tempo qualsiasi, c’era un bellissimo giardino con alberi di mele e arance, bellissime rose, tutti contenti e soddisfatti. Tutti erano felici nel giardino, eccetto un albero che era molto triste. Il povero albero aveva un problema: non sapeva chi fosse!

«Ciò che ti manca è la concentrazione», gli diceva il melo. «Se provi davvero, potrai avere mele deliziose. Guarda com’è facile». «non ascoltarlo», supplicava il roseto. «È più facile avere rose, e guarda quanto siamo belle!». L’albero disperato provava tutto ciò che gli veniva suggerito, ma poiché non poteva essere come gli altri, ogni volta si sentiva sempre più frustrato.

Un giorno nel giardino arrivò un gufo, il più saggio di tutti gli uccelli, e al sentire la disperazione dell’albero disse: «non ti preoc-cupare. Il tuo problema non è così serio. È lo stesso di cui soffrono molti esseri umani sulla terra! Ti darò la soluzione: non dedicare la tua vita ad essere ciò che gli altri vogliono che tu sia. Sii te stesso. Conosci te stesso, e fallo, ascolta la tua voce interiore». E detto questo, il gufo scomparve.

«La mia voce interiore? Essere me stesso? Conoscere me stes-so?» si chiedeva l’albero disperato, quando all’improvviso capì. Chiuse le orecchie e aprì il suo cuore finché udì la sua voce in-teriore dirgli: «non farai mai mele perché non sei un melo, e non fiorirai mai ogni primavera perché non sei un roseto. Sei una se-quoia, e il tuo destino è di crescere alto e maestoso. Sei qui per dare riparo agli uccelli, ombra ai viaggiatori, bellezza al paesag-gio! Tu hai una missione! Vai!». E l’albero si sentì forte e sicuro

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di sé e si convinse di essere tutto ciò che voleva essere. In questo modo riempì in fretta lo spazio e fu ammirato e rispettato da tutti. Solo allora il giardino fu completamente felice.

Quando mi guardo intorno mi chiedo: «Quanti sono sequoie che non permettono a se stessi di crescere? Quanti sono roseti che per paura mettono fuori solo le spine? Quanti alberi di arancio ci sono che non sanno come sbocciare?». Tutti noi abbiamo un desti-no da compiere nella vita, uno spazio da riempire. non lasciamo che niente e nessuno ci impedisca di sapere e condividere la mera-vigliosa essenza del nostro essere.

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IndiceDedica ............................................................................................. 7Ringraziamenti ............................................................................... 9prefazione .................................................................................... �3Introduzione ................................................................................. �7

Capitolo I. Chi sono? ................................................................... 23Capitolo II. Cos’è un problema? .................................................. 33Capitolo III. Fede ......................................................................... 43Capitolo IV. Denaro ..................................................................... 53Capitolo V. paure ......................................................................... 63Capitolo VI. Amore ...................................................................... 7�Capitolo VII. La via più semplice e più breve ............................. 79

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La via più semplice per comprendere Ho’oponopono. Le risposte più chiare alle vostre domande più frequenti ..............93

Crediti ......................................................................................... 121L’autrice ...................................................................................... 123Strumenti di Ho’oponopono da Mabel Katz ............................ 127Come contattare l’Autrice .......................................................... 131

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