Heos.it n. 574 venerdì 1 Agosto 2014
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo
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.it .it .it Anno XIII n. 574 Venerdì 1 Agosto 2014 Settimanale in pdf www.heos.it
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vai a pag. 3
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NORDNORDNORD OVESTOVESTOVEST CANADESECANADESECANADESE
In copertina, immagine artistica di un buco nero supermassiccio
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate bancarie. iban. IT26 C 05034 59630 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.106 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 574 | Venerdì 1 Agosto 2014 www.heos.it
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Sommario
PRIMO PIANO
4 L’ENEA ENTRA NELLA RICERCA UE SUL GAS DA SCISTO
CRONACHE
5 6
NASCE JUNO, IL GIGANTE CINESE SOTTERRANEO PER CATTURARE I NEUTRINI ENTRO IL 2020, L’EUROPA INSTALLERÀ OLTRE 75 GW DI CAPACITÀ FOTOVOLTAICA
AMBIENTE
7 8
UN “CASCADE” PER RIDURRE IL CONSUMO ENERGETICO DEGLI AEROPORTI DIAMANTI A CIELO APERTO NEL SELVAGGIO NORD OVEST CANADESE
TECNOLOGIA
9 10 11
SIMULATORE CLASSICO O QUANTISTICO? I FOTONI FANNO LA SPIA LE SCIENZE POLARI AL SERVIZIO DEL GPS IN FUTURO, IL TEMPO SARÀ SCANDITO DA OROLOGI OTTICI ULTRACOMPATTI
SCIENZE
12 13
“UN CUORE MATTO” PER LA FIBRA OTTICA DEL FUTURO AEGIS VEDE L’OMBRA DELLA MATERIA SULL’ANTIMATERIA
SALUTE
14 15
LIEVITO E UOMO, MECCANISMO TUMORALE COMUNE E L’ISTAMINA TI AVVERTE: “ADESSO NON HAI PIÙ FAME” MEDICINA RIGENERATIVA, VERSO LA FABBRICA DEI TESSUTI
SPAZIO
16 17
BUCHI BIANCHI, A CACCIA DELL’ALTRO LATO DEI BUCHI NERI “UN FARAONE” NELLO SPAZIO PER MISURARE I SEGRETI DEL TEMPO
FOCUS
18 TRASFORMARE I RIFIUTI ORGANICI IN IDROGENO
WEEKEND
20 LUSERNA, TRA FORTI E TRINCEE DELLA “GRANDE GUERRA” CORRE IL SENTIERO DELL’IMMAGINARIO
CULTURA
22 QUATTRO VERONESE VENUTI DA LONTANO LE ALLEGORIE RITROVATE
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REGALIAMOCI UN LIBRO
S ogni e tic, traumi e ambizioni degli aspiranti rottamatori che spingono, ma non troppo, alle porte del Paese. Cresciuti negli anni Ottanta, troppo
giovani per il vinile ma troppo vecchi per la rete, i quarantenni di oggi sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostitui‐to Che Guevara con l'Uomo Tigre, Martin Lu‐ther King con il professor Keating de "L'attimo fuggente", la rivoluzione con la desolazione. Condannati all'equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano, mugugnano, ma alla fine si assolvono. E si rassegnano al bordo campo, "come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e neanche toccano palla". UN RITRATTO IMPIETOSO e autoironico della “generazione di mezzo”, più rottamata che rottamatrice, sdrucita prima ancora di diventa‐re luminosa, di cui nessuno si permette di par‐lar male, tanto sembra di sparare sulla croce rossa. Allora se "non è tempo per noi", come in una canzone di Ligabue, "il complotto ce lo siamo fatti da soli. E vuol dire che ci va bene così. PERCHÉ È PROPRIO LA RETROVIA che ci piace: così possiamo lamentarci di quelli in prima fila che non si spostano mai e si tengono le luci della ribalta tutte per loro". Eppure un riscatto è possibile, anche per i nati negli anni Settanta. Forse. L’autore. Laureato in Lettere nel 2000 con una tesi sui cantautori della prima generazio‐ne. Giornalista dal 1997, ha cominciato a scri‐vere per il Mucchio Selvaggio. Successivamen‐te ha collaborato con Il Manifesto, Il Riformi‐sta, L’Espresso, Rigore, MicroMega, Tennis Magazine, etc. Su La Stampa scrive dal 2005 al 2011, per poi passare al Fatto Quotidiano. Ha vinto il premio Sporterme 2003, il Coni 2005, e il Durruti 2010. Il primo libro pubblica‐to è stato l’autobiografia di Roberto Baggio, dei cui testi Scanzi è stato fra i curatori. Ha pubblicato con Limina, PeQuod, Giunti, Mondadori e nel 2011 Feltrinelli, con I cani lo sanno.
PRIMO PIANO
L ’ENEA è entrata a far parte del programma di ricerca sul gas da scisto (shale gas) dell’Alleanza Europea per la Ricerca sull’Energia (EERA ‐ European Energy Research Alliance). Il Joint Programme sullo shale gas di EERA intende creare una
piattaforma di ricerca sul potenziale, sull’impatto e sulla sicurezza delle attività di esplorazione e produzione di gas da scisto in Europa. Lo sfruttamento dei giacimenti di gas da scisto è un tema controver‐so a causa dell’impatto ambientale legato alle pratiche estrattive che richiedono il ricorso alla tecnica del fracking, ossia la frantuma‐zione fino a 1 km di profondità della roccia madre nel quale il gas da scisto è intrappolato, attraverso l’immissione di considerevoli quan‐tità di acqua ad alta pressione e di additivi chimici per facilitare il processo. Le preoccupazioni riguardano la contaminazione delle falde acquifere, l’emissione di gas serra e l’insorgere di fenomeni microsismici. LE CONCLUSIONI A CUI APPRODERÀ il programma serviranno sia all’opinione pubblica sia alle istituzioni nazionali ed europee chiama‐te a decidere sulle normative che regoleranno le attività produttive dello shale gas. Il contributo dell’ENEA riguarderà lo sviluppo di si‐stemi di prospezioni geologiche e analisi di laboratorio per identifi‐care e classificare le riserve di shale gas, oltre allo studio dell’impatto ambientale e delle emissioni di gas serra associate alle pratiche di esplorazione e produzione. Il Joint Programme riunisce 26 partner di 15 Stati dell’Ue; il Dipartimento di Geologia dell’Università Roma Tre e il Dipartimento di Fisica e Geologia dell’Università di Perugia sono gli altri partner che collaboreranno con l’ENEA. (Red) Vedi www.eera‐shalegas.eu
LA NASA ANNUNCIA IL MARS ROVER 2020
I l prossimo rover che la NASA invierà su Marte nel 2020 porterà sette stru-menti attentamente selezionati per condurre sul Pianeta Rosso indagini
scientifiche e tecnologiche senza precedenti in vista dello sbarco degli astro-nauti previsto verso il 2035
L’ENEA ENTRA NELLA RICERCA UE SUL GAS DA SCISTO
NON È TEMPO PER NOI QUARANTENNI: UNA GENERAZIONE IN PANCHINA di Andrea Scanzi Rizzoli pp 178 € 17,00
CRONACHE
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RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
http://vauro.globalist.it/
NASCE JUNO, IL GIGANTE CINESE SOTTERRANEO PER CATTURARE I NEUTRINI
È stato firmato l’accordo inter‐nazionale che sancisce la nasci‐ta in Cina del Jiangmen Under‐ground Neutrino Observatory
(JUNO), al quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Centinaia di scienziati prove‐nienti da tutto il mondo, riuniti in que‐
sti giorni all’Istituto di Fisica delle Alte Energie (IHEP) di Pechino, hanno dato così vita a una collaborazione interna‐zionale per la costruzione di un gigan‐tesco rivelatore sotterraneo di neutrini a scintillatore liquido, che sfrutterà cioè una tecnologia analoga a quella utilizzata dall’esperimento Borexino ai
Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN. On merito, Gioacchino Ra‐nucci dell’INFN appena nominato vice‐coordinatore della nuova collaborazio‐ne, commenta: «Siamo davvero entu‐siasti di questo esperimento, è un me‐raviglioso e completo programma di fisica. Metteremo tutto il nostro impe‐gno per il successo di JUNO, grazie anche alla lunga esperienza che abbia‐mo ai Laboratori del Gran Sasso, dove da quasi due decenni ci dedichiamo allo studio dei neutrini con gli apparati Borexino e Opera». Il nuovo esperimento studierà la co‐
siddetta “oscillazione” dei neutrini, quel fenomeno per cui i neutrini, di cui sappiamo che ne esistono tre tipi, “oscillano” mutando da un tipo in un altro. Nello specifico, JUNO indagherà la questione della “gerarchia di massa dei neutrini”, cioè dell’ordine in cui sono disposte le masse dei tre tipi di neutrino. JUNO SARÀ, assieme a HYPER‐
KAMIOKANDE in Giappone e LBNF al FERMILAB, al quale partecipa l’INFN, uno dei tre grandi esperimenti con rivelatori giganti di neutrini, prodotti artificialmente in reattori o con accele‐ratori, che saranno costruiti nei prossi‐mi anni. Della collaborazione JUNO, oltre a Cina e Italia, fanno parte anche Repubblica Ceca, Francia, Finlandia, Germania, Russia e Stati Uniti. Vedi www.infn.it In alto, nella foto, gli scienziati partecipa‐
ti ai lavori che si sono svolti all’Istituto di Fisica delle Alte Energie (IHEP) di Pechino (foto infn.it)
http://vauro.globalist.it/
Corriere.it 01 Agosto
Corriere.it 31 Luglio Italiaoggi.it 01 Agosto
della gravità su atomi di anti‐idrogeno. Non esiste infatti ad oggi una misura
diretta del fatto che l'antimateria subi‐sca la forza gravitazionale in modo del tutto equivalente alla materia. «È mol‐to probabile che questa equivalenza sia vera ‐ ha commentato Gemma Te‐stera, viceresponsabile di AEgIS e coor‐dinatrice INFN della collaborazione italiana ‐ ma la nostra misura fornirà in ogni caso un'indicazione molto utile per capire come costruire una teoria quantistica della gravità e quindi una visione unitaria delle forze fondamen‐tali della natura, di cui ancora non disponiamo». IL “DEFLETTOMETRO DI MOIRÉ” usato da
AEgIS è costituito da due grate paralle‐le tra di loro poste in successione ad una certa distanza, formate da fenditu‐re orizzontali e seguite da un rivelatore (una emulsione) che registra la posizio‐ne di arrivo delle particelle. Le scanala‐ture delle grate provocano un “effetto ombra” (deflessione di moiré) e fanno in modo che le particelle possano arri‐
I r i c e r c a t o r i c o i n v o l t i ne l l ’ e s p e r imen to AEg I S (Antimatter Experiment: Gravity Interferometry and Spectroscopy)
realizzato al CERN con la collaborazio‐ne dell’INFN, hanno annuncia su Natu‐re Communications di aver misurato, grazie allo strumento chiamato “deflettometro di moiré”, la deflessio‐ne di un fascio di antiprotoni sotto l'effetto di una debolissima forza ma‐gnetica. SI TRATTA DI UN PRIMO TEST dello stru‐
mento che ne ha verificato l’efficienza e la sensibilità, nella prospettiva di eseguire in futuro misure degli effetti
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vare sul rivelatore solo in certe specifi‐che posizioni verticali, selezionando la direzione del raggio incidente. Se una debole forza agisce sulle par‐
ticelle durante il volo tra le grate la forma dell'ombra si modifica e si può risalire al valore della forza. È con que‐sto dispositivo che la collaborazione AEgIS è riuscita a misurare gli effetti di una debolissima forza magnetica sugli antiprotoni. «QUESTO RISULTATO RAPPRESENTA la
prima misura della deflessione di moi‐ré con antimateria ‐ ha concluso Gem‐ma Testera. AEgIS si prepara in futuro a misurare l'effetto della forza di gravi‐tà su atomi di anti‐idrogeno, con un dispositivo simile a questo, ma molto più grande, che provocherà uno spo‐stamento della forma dell’ombra, ana‐logo a quello ottenuto ora con il cam‐po magnetico su antiprotoni». (Red) vedi www.infn.it
L’ESPERIMENTO È STATO REALIZZATO AL CERN
AEGIS VEDE L’OMBRA DELLA MATERIA SULL’ANTIMATERIA
L’ombra dell’antimateria nell’esperimento AEgIS (foto infn.it)