Heos.it n. 559 venerdì 18 Aprile 2014

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Abbonamento annuale 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo USS Z USS Z USS ZUMWALT UMWALT UMWALT, , , LA LA LA NAVE NAVE NAVE DA DA DA GUERRA GUERRA GUERRA PIÙ PIÙ PIÙ POTENTE POTENTE POTENTE AL AL AL MONDO MONDO MONDO UNA NA NA ZANNA ZANNA ZANNA DELEFANTE ELEFANTE ELEFANTE RACCONTA RACCONTA RACCONTA IL IL IL DESERTO DESERTO DESERTO DELL DELL DELL’A ’A ’ARABIA RABIA RABIA S S SAUDITA AUDITA AUDITA VERDE VERDE VERDE E RICCO RICCO RICCO DACQUA ACQUA ACQUA KEPLER EPLER EPLER HA HA HA TOVATO TOVATO TOVATO IL IL IL CUGINO CUGINO CUGINO DELLA DELLA DELLA T T TERRA ERRA ERRA IL CIBO CIBO CIBO E LA LA LA GLICEMIA GLICEMIA GLICEMIA FANNO FANNO FANNO ESPLODERE ESPLODERE ESPLODERE LA LA LA RABBIA RABBIA RABBIA NELLE NELLE NELLE COPPIE COPPIE COPPIE .it .it .it Anno XIII n. 559 Venerdì 18 Aprile 2014 Settimanale in pdf www.heos.it Scopri le nostre offerte vai a pag. 3

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E' uscito Heos.it n. 559 venerdì 18 Aprile 2014 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 22 pagine Si riceve in abbonamento € 17,00 all'anno http://www.heos.it/index.php/abbonamento

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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo

USS ZUSS ZUSS ZUMWALTUMWALTUMWALT, , , LALALA NAVENAVENAVE DADADA GUERRAGUERRAGUERRA

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In copertina, il cacciatorpediniere USS Zumwalt in navigazione (foto gdbiw.com/)

HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT26 C 05034 59630 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.102 copie spedite via e-mail www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

4 KEPLER HA TOVATO IL CUGINO DELLA TERRA

ATTUALITÀ

5 6

OPERATIVO IL PRIMO IMPIANTO SPERIMENTALE PER CONVERSIONE CO2 IN COMBUSTIBILE IL CIBO E LA GLICEMIA FANNO ESPLODERE LA RABBIA NELLE COPPIE

AMBIENTE

7 8

SENSORI NANOTECH PER COMBATTERE L'INQUINAMENTO DELL'ARIA INTERNA IL PARLAMENTO UE COPIA LA NORMATIVA ITALIANA IN MATERIA DI SHOPPER

TECNOLOGIA

9 10 11

È NATO “CLIPP”, PRIMO OSSERVATORE DI LUCE NON INVASIVO E SPIA GENTILE DI FOTONI MEMORIE MAGNETICHE: NUOVO MECCANISMO MINIMIZZA I CONSUMI ANTENNE DI GERMANIO PER LA SENSORISTICA AD INFRAROSSI

SCIENZE

12 13

UNA ZANNA D’ELEFANTE RACCONTA IL DESERTO DELL’ARABIA SAUDITA VERDE E RICCO D’ACQUA GRAVITÀ ALTERATA, ESPERIMENTI PER COLTIVARE “SUPER MUSCOLI”

SALUTE

14 15

DIABETE: SCOPERTA UNA COMBINAZIONE VINCENTE CONTRO LE INFEZIONI PROTESICHE NEL DNA MITOCONDRIALE C’È IL SEGRETO DELLA LONGEVITÀ

SPAZIO

16 17

PEGGY, LA NUOVA E PICCOLA LUNA DI SATURNO SATELLITI IN VERTICALE CON LA LEVITAZIONE

FOCUS

18 USS ZUMWALT, ECCO LA NAVE DA GUERRA PIÙ POTENTE AL MONDO

WEEKEND

20 LA VILLA ROMANA DI RUSSI, SPLENDORE E DECADENZA

CULTURA

22 “LA RAGAZZA CON L'ORECCHINO DI PERLA”

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REGALIAMOCI UN LIBRO

 

U na  centenaria  a Marsiglia,  carattere difficile,  grilletto  facile,  dalla  lingua tagliente  di  chi  ha  saputo  e  dovuto vivere.  Il  romanzo    è  di  quelli 

''scomodi'' che non si dimenticano facilmente. Perché  la protagonista, Rose non passa  certo inosservata:  Quando  decide  che  è  giunto  il momento  di  scrivere  la  sua  storia,  Rose  ha quasi centocinque anni, ma lo spirito è intatto, l'appetito per il cibo e per il sesso sempre viva‐ce,  il  suo  ristorante a Marsiglia più pieno che mai  e  la  memoria  pronta  a  sfornare  ricordi ancora  caldi di una  lunghissima e  rocambole‐sca esistenza. Rose, da brava cuoca, ha un ol‐fatto straordinario. Ed è particolarmente sensi‐bile  al  fiato  degli  uomini.  Il  suo  incontro  con Hitler, per il quale si trova a cucinare, si svolge su questo piano.  “Il  suo alito mi ha  fatto  fre‐mere le narici. Penso di non aver sentito nien‐te di tanto immondo, nemmeno lungo il fiume Trebisonda durante il genocidio degli armeni”.  ROSE HA ATTRAVERSATO  IL NOVECENTO tra la Tur‐chia, la Provenza, Parigi, gli Stati Uniti, la Cina, e  vissuto  in  prima  persona  il massacro  degli armeni, la persecuzione degli ebrei, i deliri del maoismo;  nelle mille  tappe  delle  sue  picare‐sche avventure ha  servito  cene  spettacolari e funghi  avvelenati,  viaggiato  con  Simone  de Beauvoir,  premuto  il  grilletto  della  sua Glock 17  senza  rimorsi,  cucinato  per  Heinrich Him‐mler  e  per  il  Fuhrer,  amato  senza  riserve  e senza preconcetti, sostenuta da un solo credo: se la Storia è l’inferno, la vita è il paradiso. Lunga  e  variopinta  è  la  lista  dei  suoi  amori, così  come  quella  di  chi  le  ha  fatto  del male, custodita gelosamente fin da quando era bam‐bina e spuntata un nome dopo  l’altro, con or‐goglio  e  inesorabile  determinazione:  perché solo la vendetta gustata fino in fondo permet‐te di risollevarsi e rinascere.  L'autore.  Franz‐Olivier Giesbert  (Wilmington, USA 1949) vive in Francia da quando aveva tre anni. Giornalista politico, corrispondente dagli Stati Uniti, autore e presentatore televisivo, ha scritto  per  il  «Nouvel  Observateur», «L’Express» e «Le Figaro», è stato direttore di «Le Point» e ha  firmato diversi romanzi e bio‐grafie politiche. La cuoca di Himmler è stato un caso editoriale  in Francia e sarà pubblicato  in tutto il mondo. 

PRIMO PIANO

I l telescopio spaziale Kepler della Nasa ha scoperto il primo pia‐neta roccioso con dimensioni simili alla Terra. Sulla sua superfi‐cie potrebbe scorrere acqua allo stato  liquido. È  la condizione fondamentale per poter ospitare forme di vita. Il pianeta si tro‐

va nel nostro stesso angolo della Via Lattea. Chiamato Kepler‐186f, è più grande del 10% rispetto alla Terra ed è  il più esterno di cinque pianeti che ruotano intorno ad una nana rossa, una stella più piccola e  fredda del nostro  Sole.  Secondo  i  calcoli della Nasa, Kepler‐186f che si trova a 500 anni luce da noi completa la sua orbita in 130 gior‐ni, e la distanza che lo separa dalla sua stella è pari a quella che c'è tra  il Sole e Mercurio, quindi si trova dunque nella cosiddetta zona abitabile, ossia nella regione in cui riceve luce e calore tali da poter mantenere acqua liquida sulla sua superficie.  SECONDO LA COORDINATRICE DELLA RICERCA, Elisa Quintana, dell'istituto Seti e del Centro di  ricerche Ames della Nasa,  il pianeta potrebbe ricevere dalla sua stella  la giusta dose di  luce e calore, non  troppo né troppo poco, perché l'acqua possa esistere allo stato liquido.  Dato che  il pianeta ruota  intorno ad una stella piccola e piuttosto fredda viene considerato più come un cugino della Terra che non un suo  gemello.  Le  nane  rosse  sono  stelle molto  numerose  nella Via Lattea  e  sono molto  longeve. Questo  significa  che  c'è  più  tempo disponibile affinché sulla superficie dei pianeti orbitanti attorno ad essa  avvengano  le  reazioni  biochimiche  necessarie  alla  nascita  e all'evoluzione della vita. Va precisato che  le stelle più piccole come le nane rosse sono  in genere più attive ed emettono una maggiore  quantità  di radiazioni. (Red) Vedi  http://www.jpl.nasa.gov/ 

KEPLER HA TOVATO IL CUGINO DELLA TERRA È ROCCIOSO, SI TROVA A 500 ANNI LUCE DA NOI E SULLA SUA SUPERFICIE POTREBBE SCORRERE ACQUA LIQUIDA

LA CUOCA DI HIMMLER di Franz - Oliver Giesbert Rizzoli pp 336- euro 18.00

Immagine artistica di Kepler-186f, il primo pianeta extra solare scoperto con dimensioni simili alla Terra e che orbita attorno alla sua stella nella zona abitabile (foto NASA Ames/SETI Institute/JPL-CalTech)

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ATTUALITÀ

5 - n. 559 | Venerdì 18 Aprile 2014 www.heos.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

http://vauro.globalist.it/ Italiaoggi.it 17 Aprile

AL CENTRO RICERCHE CASACCIA DELL’ENEA  

OPERATIVO IL PRIMO IMPIANTO SPERIMENTALE PER CONVERSIONE CO2 IN COMBUSTIBILE

È  diventato operativo  FENICE,  il primo  impianto  dimostrativo  italiano  per  la  trasformazione di  CO2  in  combustibile.  È  en‐

trato  in  funzione  al  Centro  Ricerche Casaccia  dell’Enea.  La  possibilità  di convertire  la  CO2  in  combustibile  è una delle soluzioni per limitare le emis‐sioni  in atmosfera di anidride carboni‐ca (CO2).  L’ENEA  è  tra  i  principali  attori  nello 

studio sul   trattamento della CO2, e  in particolare, al Laboratorio Processi per la Combustione Sostenibile   è da tem‐po attivo un gruppo di ricerca che stu‐dia  la  conversione  di  CO2  in metano, combustibile  fra i meno  inquinanti.   FENICE È STATO REALIZZATO dopo attivi‐

tà  condotte  su  piccoli  sistemi  speri‐mentali in scala di laboratorio. Si tratta di un  impianto  che,  lavorando ad alte pressioni e a temperature di circa 200 °C,  rivitalizza  il carbonio presente nella 

CO2  attraverso  la  sua  riduzione  con idrogeno: dalla reazione si ottiene me‐tano  ed  acqua.  L’elettrolizzatore,  che l’impianto FENICE utilizza per la produ‐zione di  idrogeno, può essere  alimen‐tato da  fonte rinnovabile, come  i pan‐nelli  fotovoltaici  o  i  generatori  eolici, consentendo  l’immagazzinamento dell’energia  solare  sotto  forma  chimi‐ca.  Questa metodologia  di  stoccaggio presenta,  oltre  ai  benefici  di  natura ambientale,    significativi  vantaggi    in termini di versatilità, in quanto il meta‐no  prodotto  può  essere  utilizzato  in vari modi sia  per uso locale  sia per la distribuzione in rete.    ATTUALMENTE L’IMPIANTO può produrre 

250 NL/h di metano, ma  le sue poten‐zialità sono molto superiori. Inoltre,  nello  stesso  impianto,  utiliz‐

zando  opportuni  catalizzatori,  si  può produrre  anche  metanolo  e  dimetil‐etere  (DME). Questi ultimi sono consi‐

derati  combustibili  alternativi  per  au‐toveicoli dalle ottime qualità e dal bas‐so impatto ambientale.   IL  SISTEMA  È  CARATTERIZZATO  da 

un’elevata  flessibilità ed è  in  grado di sperimentare  la tecnologia per diverse applicazioni,  tra  cui  la  valorizzazione energetica di  siti di  rilascio  spontaneo delle CO2 , di cui l’Italia è ricca per pre‐senza di vulcani sul suo territorio.  Il nome di questo impianto si ispira al 

mitologico  uccello  dell’Araba  fenice, che  rinasce  dalle  proprie  ceneri  dopo la morte, a voler così simboleggiare  la rigenerazione del combustibile a parti‐re  dal  principale  prodotto  di  combu‐stione. (Red)  Vedi www.enea.it  

Corriere.it 17 Aprile

http://vauro.globalist.it/

Corriere.it 18 Aprile

L’impianto “Fenice” dell’Enea

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della “Large Diameter Centrifuge”, che si  trova al  “Centro Europeo di Ricerca Spaziale  e  Tecnologica”  dell’Agenzia Spaziale  Europea,  a  Noordwijk,  nei Paesi Bassi. Gli  esperimenti  in Olanda sono già stati  fissati  fra  l’8 e  il 19 set‐tembre , mentre le analisi sui campioni da utilizzare sulla “Large Diameter Cen‐trifuge” saranno effettuate a Pontede‐ra,  al  Centro  di  MicroBioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia. «L’esperimento  selezionato  –  spiega 

Gianni  Ciofani,  a  nome  del  gruppo  ‐ mira ad approfittare degli effetti della gravità  superiore  a  quella  terrestre 

T estare  gli  effetti  di  gravità superiore  rispetto  a  quella terrestre  in  esperimenti  per trasferire geni utili nella ricer‐

ca  contro malattie  di  origine  genetica quali le distrofie muscolari, oppure per ottenere  tessuti muscolari più reattivi, “super muscoli”,  utilizzabili  in  vitro  e dall’elevata  capacità  contrattile.  Sono  questi gli obiettivi con cui  il gruppo di ricerca  “Transformers”,  coordinato  da Gianni Ciofani, ricercatore team leader del  Centro  di  MicroBioRobotica (CMBR)  dell’Istituto  Italiano  di  Tecno‐logia  (IIT)  a  Pontedera  (Pisa)  è  stato selezionato – insieme ad altri tre grup‐pi  in  tutta  Europa  –  dall’Agenzia  Spa‐ziale  Europea  (ESA),  nell’ambito  della quinta  edizione  della  campagna  “Spin your  thesis!”,  che permetterà di  com‐piere esperimenti in gravità alterata. Il gruppo “Transfromers” è composto 

da  allievi  dottorandi  che  afferiscono dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore  Sant’Anna  e  al  Centro  di MicroBioRobotica  (CMBR)  dell’Istituto Italiano  di  Tecnologia  (IIT):  Agostina Grillone, Silvia Gualtieri, Attilio Marino, Antonella Rocca e Giada Genchi.  PER  IL  SECONDO  ANNO  CONSECUTIVO,  il 

gruppo  coordinato  da  Gianni  Ciofani, ex  allievo  della  Scuola  Superiore Sant’Anna,  ha  superato  le  rigorose procedure  di  selezione  a  livello  euro‐peo. Il gruppo ha superato tutte le fasi della selezione che, adesso,  lo porterà a eseguire gli esperimenti all’interno di una  “centrifuga”  dal  diametro  di  otto metri,  in grado di creare un ambiente con  gravità  fino  a  20  volte  superiore rispetto  a  quella  terrestre.  Si  tratta 

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sull’esecuzione  di  una  tecnica  impor‐tante  per  aiutare  il  trasferimento  di geni  che  potranno  dimostrarsi  utili nella  lotta a malattie genetiche, come le  distrofie  muscolari,  ma  anche nell'ottenimento di costrutti muscolari utilizzabili in vitro caratterizzati da ele‐vata capacità contrattile». (Red)  Info Lo sviluppo del progetto può essere segui‐

to anche su Facebook: www.facebook.com/SYT14Transformers. http://www.sssup.it/ 

LA RICERCA CONTRO LE DISTROFIE GRAVITÀ ALTERATA, ESPERIMENTI PER COLTIVARE “SUPER MUSCOLI”

A sinistra la grande centrifuga “Large Diameter Centrifuge”, in azione. Si trova al “Centro Europeo di Ricerca Spaziale e Tecnologica” dell’Agenzia Spaziale Europea, a Noordwijk, nei Paesi Bassi