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Energia del legno alla ribalta Grande intervista a Christoph Rutschmann Moderni riscaldamenti a gasolio Efficienza energetica è la parola magica del futuro Le case prefabbricate diventano ecologiche Visita alla HomeExpo di Suhr La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 3, novembre 2007

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Moderni riscaldamenti a gasolio La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 3, novembre 2007 Grande intervista a Christoph Rutschmann Visita alla HomeExpo di Suhr Effi cienza energetica è la parola magica del futuro

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Energia del legno alla ribaltaGrande intervista a Christoph Rutschmann

Moderni riscaldamenti a gasolioEffi cienza energetica è la parola magica del futuro

Le case prefabbricate diventano ecologiche Visita alla HomeExpo di Suhr

La rivista del Gruppo Tobler con tobler dossier N. 3, novembre 2007

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Una sana combinazione! Nel settore

energetico si richiede ancora per molto

tempo una ragionevole coesistenza tra

energie fossili e rinnovabili. Il riscalda-

mento a legna, che negli ultimi anni ha

acquistato un’importanza sempre mag-

giore, diventerà ancora più interessante per i proprie-

tari di immobili in seguito all’introduzione della tassa

sul CO2. Tutti i dettagli sono riportati nell’intervista a

Christoph Rutschmann di Energia legno Svizzera.

I riscaldamenti a gasolio effi cienti sono tuttora un’op-

zione intelligente: è quanto illustra il nostro nuovo

opuscolo «Riscaldare con il gasolio», che si sofferma

anche sulle possibilità di migliorare l’effi cienza ener-

getica di impianti a gasolio e di case di abitazione con

provvedimenti in parte semplici.

Nella seconda puntata dedicata alle nuove disposi-

zioni di legge sugli impianti di deposito, Fredy Mark,

coordinatore del progetto, informa sullo stato dei la-

vori in merito alla messa in atto delle direttive di ese-

cuzione (a partire da pagina 17) e sul signifi cato delle

nuove normative per i revisori di cisterne.

Naturalmente, la parte tecnica ha ancora una volta

molte innovazioni in serbo per voi! Vi auguriamo un’in-

teressante lettura!

Marcel Stark

Direttore vendita e marketing

Editoriale Sommario

3 News Novità e aggiornamenti riguardanti Tobler

4 Energia del legno sul banco di prova Da un problema nasce un’opportunità!

7 Pompe di calore SATAG Un quartiere riscaldato con energia ambiente

8 Protezione sul lavoro Gli indumenti protettivi riducono i rischi

10 Esperienze dalla pratica - Pluggit Impiantistica ecologica per case prefabbricate

12 Tecnica del freddo Moderno deposito surgelati per un grande pa-

nifi cio

16 Riscaldare con il gasolio Nuova pubblicazione per i committenti!

17 Nuove direttive per impianti di deposito Revisori di cisterne chiamati in causa!

20 Tutto bilanciato Topmeter® di Taconova

22 Esperienze dalla pratica – SK 100 Un investimento presto ammortizzato

tobler dossier

24 Tecnica di ventilazione e di riscalda-mento

Apparecchi centralizzati AT4 di Orion

27 Sixmadun TG 22/32/52 Massimo comfort di regolazione con Siemens Albatros2

28 Nuovi apparecchi murali a gas Junkers Nuovo nome e comfort superiore

30 Accumulatori combinati WP/WPS Sixmadun

La nuova generazione

32 Collettori per caldaie e separatori idraulici Magra

Distribuzione ottimale del riscaldamento

33 Kamstrup Multical®

Visualizzazione dei dati di consumo

34 Separatori di aria e di impurità Spirovent Acqua pulita nell’impianto di riscaldamento

36 Radiatori scaldasalviette Rio Ambiente perfetto nella stanza da bagno

37 Hotboy HB 22 di Hotmobil Ausilio trasportabile in caso di tempi stretti

38 Hometronic di Honeywell Regolatore di zona per corpi riscaldanti

Impressum«domotecnica.ch» è una pubblicazione della

Tobler Domotecnica SA. Riproduzione solo

con il consenso dell’editore.

Layout/Testi: TBS Identity, Zurigo

Stampa: DieStar AG, San Gallo

Traduzione: Assofi de SA, Locarno

Tiratura complessiva: 20’000 copie

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News

Sixmadun amplia la serie TG 12 BWLa serie di caldaie a gasolio Sixmadun TG 12 BW, con recupero ecocompati-bile del calore dei gas combusti, è cre-sciuta. Il nuovo arrivo è una piccola caldaia da 17 kW che al pari degli altri due apparecchi TG 12 BW è ideale per nuove costruzioni e risanamenti. Con la sua potenza termica è in grado di ri-scaldare senza problemi una piccola casa unifamiliare. Lo scambiatore ter-mico a condensazione per gasolio le consente di sfruttare fi no al 60 % del ca-lore contenuto nei gas combusti. Il va-pore acqueo viene raffreddato da 160 °C a 40-50 °C e il calore recuperato ceduto al ritorno dell’acqua di riscaldamento.

Spazio fi ereLa stagione delle fiere 2007/2008

è iniziata. Tobler sarà presente alle

seguenti manifestazioni:

Ticino ImpiantisticaGiubiasco, 8–10.11.2007

Haus + EnergieBEA bern expo, 22–25.11.2007

Padiglione 220, stand 220-096

HilsaBasilea, 22–26.1.2008

Padiglione 1.1, stand A09

Habitat-JardinBeaulieu Lausanne,

23.2–2.3.2008

stand 120

Argilla e suoni a Uster

Argilla cotta o sonora. L’esposizione «TON 2007» nel Kunstdach di Uster mostra una combinazione di entrambe. Il progetto è stato sostenuto da Tobler, che per l’installazione congiunta di Theres Stämpfli e Peter K. Frey ha messo a disposizione anelli di tenuta. La ceramista Theres Stämpfli ha realiz-zato un gran numero di barre di cera-mica lunghe due metri, costituite da di-verse parti, e le ha collocate con una rigorosa disposizione geometrica in un

rettangolo. Le barre sono state cotte ad alta temperatura all’aperto in un forno a carta di propria costruzione. Attraverso altoparlanti si sentono voci umane che cantano sempre le stesse poche note. Queste note vengono ri-prodotte in una sequenza e a un volume sempre diversi grazie a un generatore di casualità basato su un software svi-luppato da Peter K. Frey. Anche la du-rata e gli intervalli delle note vengono generati di volta in volta. Con un ascolto superfi ciale, i cambiamenti non risultano praticamente percettibili, ma se si ascolta con maggiore attenzione si riescono a sentire chiaramente le di-verse combinazioni.

TON 20078–18 novembre 2007Kunstdach UsterAckerstrasse 468610 Uster

Anno del giubileo positivoDurante il 50° anniversario di fonda-zione Tobler ha organizzato diversi eventi: da aprile a giugno abbiamo visi-tato insieme a circa 1800 clienti la me-tropoli di Londra e in settembre tutti i collaboratori sono stati invitati alla grande festa sul Rigi.

Anche a livello di cifre l’esercizio 2006/2007 è stato molto positivo per Tobler. Il risultato ottenuto è frutto dell’applicazione coerente della strate-gia di crescita. Il Gruppo Tobler guarda

al prossimo esercizio con ottimismo, perché diversi progetti e il persegui-mento della nostra strategia creano i presupposti per un futuro all’insegna del successo.

La direzione del Gruppo Tobler rin-grazia di cuore tutti i partner, tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori per la buona collaborazione e augura loro un ottimo avvio nel nuovo esercizio 2007/2008!

Invito al simposio per progettisti di impianti tecnici

Il 14 novembre 2007 (dalle 15.00 alle 17.00), la Tobler Sistema SA organizza un simposio per progettisti di impianti presso il Technopark di Zurigo. Argo-mento principale sarà l’effi cienza ener-getica nei sistemi di climatizzazione centralizzata (monoblocco). Verrà inol-tre illustrata la relazione tra effi cienza energetica e i «Life-Cycle-Cost» come approccio globale al Facility Manage-ment.

I partecipanti potranno ad esempio scoprire come un investimento per la ventilazione e la climatizzazione possa essere recuperato in breve tempo sotto il profi lo sia ecologico, sia economico attraverso una mirata effi cienza ener-getica e un funzionamento a basso con-sumo.

I nostri relatori saranno Martin Törpe, ing. dipl. e direttore tecnica di sistema (tecnica di ventilazione AL-KO) ed esponenti di vari gruppi di lavoro. I temi trattati riguarderanno l’effi cienza energetica degli impianti tecnici di ae-razione, l’ottimizzazione energetica e i «Life-Cycle-Cost».

Al simposio interverrà anche Tho-mas Kresse, ing. dipl., in merito al ri-scaldamento e al raffrescamento a su-perfi cie (bioclima).

IscrizioniTel. 056 418 13 00 oppure [email protected].

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Energia del legno sul banco di prova

Da un problema nasce un’opportunità!I dibattiti sulla politica energetica sono in pieno corso. Ne sa qualcosa Christoph Rutschmann di Energia legno Svizzera. I telefoni continuano a squillare e ovunque c’è lavoro che aspetta. Domotecnica.ch ha ottenuto un colloquio per mettere a fuoco le questioni che attualmente preoccupano il settore dell’energia del legno. Ma come vedremo, non ce n’è motivo!

È appena stata varata la OIAt 07. Cosa cambia per il settore dell’energia del legno?I cambiamenti riguardano due aspetti. In primo luogo, tutti i riscaldamenti a legna con una potenza termica nomi-nale inferiore a 300 kW messi in com-mercio di serie a partire dal 1.1.2008 devono avere una dichiarazione di con-formità. In secondo luogo, per la prima volta sono stati introdotti valori limite di emissione riferiti alla polvere per i

piccoli impianti di combustione a le-gna. Il secondo aspetto non ha una par-ticolare importanza per il nostro set-

tore, visto che tutte le moderne caldaie a legna con il marchio di qualità di Energia legno Svizzera rispettano senza problemi questi valori limite e anche secondo le autorità non fanno parte del problema polveri fi ni.

Cosa si intende per dichiarazione di conformità?Ogni fabbricante o importatore deve presentare un certifi cato in cui attesta che il suo apparecchio è stato control-

lato da un organismo di prova accreditato secondo le norme europee in vigore e che le emissioni misurate rispettano i valori limite in vigore in Sviz-zera. Energia legno Svizzera

terrà un elenco degli apparecchi che di-spongono di tale dichiarazione di con-formità. I fornitori di apparecchi sono

responsabili della correttezza della propria dichiarazione di conformità. Ciò signifi ca che le autorità puntano sulla responsabilità individuale evi-tando dispendiose misure amministra-tive di controllo. Il relativo rapporto di esame viene richiesto a campione o in caso di sospetta non conformità. Gli organi di esecuzione faranno capo all’elenco aggiornato dei fornitori di apparecchi autorizzati pubblicato sul sito web di Energia legno Svizzera.

Il settore non verrà in questo modo ostacolato?Direi di no. Per gli operatori attenti alla qualità sarà l’esatto contrario: fi nora erano infatti penalizzati rispetto ai for-nitori a basso costo, che distribuiscono in grande stile riscaldamenti a legna tecnicamente insuffi cienti ad esempio

«Le moderne caldaie a legna con il nostro marchio di qualità sono estranee al problema delle polveri fini!»

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tramite i centri fai da te con un danno d’immagine per l’intero settore. La qua-lità ha il suo prezzo. La prova di confor-mità è una procedura onerosa e anche lo sviluppo tecnologico non va da sé. Se ora le autorità esigono che tutti gli apparecchi siano conformi all’attuale stato della tecnica, questo può solo gio-vare alla nostra causa. Non a caso ab-biamo da tempo introdotto il marchio di qualità di Energia legno Svizzera, con cui fi ssiamo chiari requisiti e li adattiamo costantemente allo stato

della tecnica. Sapevamo infatti che solo così facendo era possibile stimo-lare il progresso tecnologico. Oggi, tutti i principali fabbricanti e importa-tori hanno il nostro marchio di qualità. Per i fornitori seri, i nuovi requisiti non rappresentano pertanto alcun pro-blema. Va detto inoltre che il legisla-tore ha ripreso nella OIAt 07 le norme del marchio di qualità. E questo è per noi motivo di particolare orgoglio.

Inoltre, per noi è importante sapere che i riscaldamenti a legna con una po-tenza inferiore a 500 kW non saranno soggetti all’obbligo del fi ltro nemmeno con il prossimo inasprimento della OIAt, previsto a partire dal 2011. Un si-mile obbligo avrebbe infatti aumentato il prezzo dei piccoli impianti al punto

da ostacolarne il commercio. E tenuto conto dei severi valori limite di emis-sione, a cui siamo di fatto favorevoli, l’obbligo non è oggettivamente neces-sario.

La OIAt 07 è probabilmente solo una tappa intermedia. Dove si va a fi nire?Per fortuna lo sappiamo con preci-sione: già oggi sono noti i valori limite di emissione della OIAT 11. Noi ripren-diamo questi valori limite nei requisiti

del nostro marchio di qualità a partire dal 2008. Il tempe-stivo annuncio del quadro fu-turo da parte delle autorità ci dà una maggiore sicurezza.

Verrà anche introdotta la tassa sul CO2 per i combustibili fossili, dunque gasolio e gas naturale. Questo darà nuovo slancio all’en-ergia del legno?Certamente! Abbiamo lottato per 15 lunghi anni a favore di questo stru-mento regolatore. Ora è stato adottato. In modo piuttosto moderato, ma senz’altro effi cace sul piano psicolo-gico. La tassa sul CO2 è prevista in tre tappe: a partire dal 2008, 12 franchi per

tonnellata di CO2, pari a 0,3 centesimi per chilowattora o 3 centesimi per litro di olio combustibile. Poi sarà di 0,6 centesimi per chilowattora a partire dal 2009. E di 0,9 centesimi a partire dal 2010. Non è molto se consideriamo l’attuale prezzo dell’energia di 9 cente-simi/kWh per l’olio combustibile e di 7–8 centesimi per il gas naturale. In fu-turo, prevedo comunque ulteriori au-menti della tassa. Nel quadro della no-stra legislazione in materia energetica, la Confederazione e il Parlamento po-trebbero infatti applicare una tassa massima di 210 franchi per tonnellata di CO2, pari a circa 5 centesimi per chi-lowattora e circa 50 centesimi per litro di olio combustibile.

Anche il prezzo della legna sta salendoIn generale, tutti i prezzi dell’energia sono al rialzo. Ri-tengo un lieve e progressivo aumento dei prezzi della le-

gna più che ragionevole e persino au-spicato da molto tempo, visto che va a benefi cio della nostra silvicoltura e della salute dei boschi svizzeri. Sono comunque certo che nei prossimi de-cenni questo aumento di prezzo risul-terà nettamente inferiore rispetto a quello delle energie fossili. E i prezzi dei pellet?Lo scorso inverno, il mercato dei pellet ha effettivamente vissuto una sorta di

«L’introduzione della tassa sul CO2 darà nuovo slancio all’ener-gia del legno.»

«Nei prossimi anni i prezzi della legna aumenteranno molto meno rispetto a quelli delle energie fossili.»

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Christoph Rutschmann, direttore di Energia legno Svizzera, a colloquio con domotecnica.ch.

Energia del legno sul banco di prova

massimo incidente ipotizzabile. In se-guito al boom del pellet in tutta Europa c’è stata un’improvvisa penuria di ma-teria prima. Un tempo le segherie erano ben contente di sbarazzarsi della sega-

tura e dei trucioli. Oggi invece non si tratta più di uno scarto, bensì di una pregiata materia prima e questo è senz’altro positivo. Il mercato è stato invece teatro di grandi speculazioni. Ecco una descrizione appropriata: il mercato dei pellet è nella pubertà, nota per i forti capovolgimenti emotivi. Ora si tratta di passare all’età adulta. Le ca-pacità vanno adattate e si dovranno mettere a punto dei meccanismi per frenare l’eccessivo aumento dei prezzi. Anche qui guardo al futuro con ottimi-smo.

I nostri boschi sopportano un aumento dei consumi di legna?Naturalmente! Il potenziale è enorme. Se consideriamo gli ultimi 15 anni con-statiamo quanto segue: sono stati in-vero installati 100’000 nuovi impianti, ma dalla statistica dei combustibili risulta che nello stesso periodo il consumo di cippato è aumentato di

1 milio ne di m3, mentre quello della le-gna in pezzi è calato di 750’000 m3. Questo consente di concludere che il riscaldamento a legna è diventato una moderna tecnologia. Le ineffi cienti

caldaie a ceppi spariscono e aumentano gli impianti auto-matici e i piccoli riscalda-menti ambiente a basso con-sumo.

Il potenziale annuo imme-diatamente disponibile è pari

a 2,5 milioni di m3 di legna, che oggi marcisce inutilizzata nei nostri boschi. Questo è infatti il quantitativo supple-mentare che potremmo sfruttare nell’ambito di un’economia forestale ecocompatibile.

Facciamo ora due calcoli: negli ul-timi 15 anni il consumo di legna da ar-dere è aumentato di circa 250’000 metri cubi; se tale incremento dovesse pro-gredire linearmente, passerebbero altri 150 anni prima di arrivare al punto di dover dire che un’ulteriore crescita non è più sostenibile. Il potenziale è dunque enorme e la penuria di materia prima, come quella verifi catasi per i

pellet, è un problema temporaneo do-vuto esclusivamente alle insuffi cienti capacità produttive. Tutto questo ci consente di essere ottimisti anche per quanto riguarda la domanda di pellet.

Cosa auspica per il futuro?Nel paniere delle nostre energie rinno-vabili, quella del legno va seriamente considerata in prospettiva futura. Mi auguro soprattutto cambiamenti più repentini nel settore dei risanamenti, perché i moderni impianti a legna uti-lizzati correttamente sono estranei al problema delle polveri fi ni. Il settore dovrebbe cogliere l’occasione e sosti-tuire gli impianti a legna obsoleti con apparecchi moderni e conformi allo stato della tecnica. Questo consenti-rebbe anche di eliminare un importante problema d’immagine, che in fi n dei conti non è nemmeno nostro. Con il giusto spirito si capisce che un pro-blema evitabile può in fondo diventare una grande opportunità per l’energia del legno. Ma per arrivare a tanto oc-corrono ancora notevoli sforzi di infor-mazione.

«Il settore dovrebbe cogliere l’occasione e sostituire gli impianti a legna obsoleti con apparecchi moderni e conformi allo stato della tecnica.»

«Il potenziale annuo immediata-mente disponibile è pari a 2,5 milioni di m3 di legna, che oggi rimane inutilizzata nei nostri boschi.»

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Esempi dalla pratica: pompe di calore SATAG

Insediamento per 80 persone riscaldato con energia ambienteNella valle della Töss, poco distante dal centro del villaggio di Zell, è sorto un nuovo quartiere con 29 case Pewi. Ognuna di esse è dotata di una pompa di calore, come impone da ormai quattro anni lo standard edilizio Pewi.

Da poco più di un anno, circa 80 persone hanno trovato la loro nuova dimora nel complesso edi-

lizio Zellerbach del Comune di Zell nel Cantone di Zurigo. L’insediamento, cir-condato dalla strada di accesso, ospita 26 case di nuova costruzione. Un’altra casa è in costruzione, mentre una dop-pia casa unifamiliare è in fase di proget-tazione. L’aspetto particolare è che nes-suna casa è uguale all’altra, ma tutte sono realizzate nello stesso stile archi-tettonico. La spiegazione è semplice: si tratta di case cosiddette «Pewi» (dagli inventori Peier e Wirz). L’architetto Pe-ter Manz spiega che le case Pewi sono disponibili in 16 modelli base, fra cui il committente può scegliere liberamente e ai quali può apportare i cambiamenti desiderati. «Ogni modello di casa porta il nome di una pietra preziosa: zaffi ro, citrino, rubino. Offriamo dunque una pietra grezza che in seguito viene ta-

gliata in base alle esigenze specifi che dei futuri abitanti», continua Manz. «Al termine si ottiene sempre un unicum.»

In una delle case «rubino» con tetto a due falde e persiane blu abita la fami-glia Hüttenmoser di quattro persone. Come in tutte le case circostanti, anche nel loro locale caldaia è installata una pompa di calore SATAG Natura. Il padre di famiglia, Cornel Hüttenmoser, è con-vinto dell’impianto a pompa di calore aria-acqua AW 106 (5,4 kW), affi ancato da uno scaldacqua Styleboiler da 400 li-tri ad alimentazione elettrica: «Finora non ho dovuto in pratica occuparmi del riscaldamento; funziona e basta e que-sto è estremamente pratico.»

Riscaldare con 50 franchi al meseDa ormai quattro anni, Peter Manz e i suoi partner si avvalgono delle pompe di calore SATAG per le case Pewi. Que-sto rientra infatti nella loro fi losofi a di costruire case con bassi costi di eserci-zio. E le spese di riscaldamento sono ef-fettivamente basse, come conferma Heinz Knecht, che abita in una casa tipo «citrino» con una superfi cie abitabile di circa 220 m2. L’informatico si diletta a ottimizzare la curva di riscaldamento af-fi nché le temperature corrispondano esattamente alle sue esigenze, con tempi di funzionamento il più brevi possibile. La sua pompa di calore si inserisce sol-tanto durante la notte e in tre periodi di un’ora durante il giorno. In questo modo

riscalda la casa durante tutto il periodo di riscaldamento per 600 franchi. La particolarità della sua pompa di calore è la combinazione con un collettore tubo-lare: 800 metri di tubo posati a una pro-fondità di 1,5 metri. A causa dell’acqua di falda presente nel sottosuolo, captata dalla Città di Winterthur, non è stato possibile optare per una sonda geoter-mica.

Heinz Knecht è entusiasta non solo delle spese contenute di energia elet-trica, ma anche della silenziosità della SATAG Natura BW 104 (4,8 kW): «Non si sente assolutamente niente». Vorrebbe comunque togliersi uno sfi zio: un colle-gamento in rete che gli consenta ulte-riori ottimizzazioni sulla base di precise statistiche. Tobler farà il possibile per soddisfare anche questo desiderio.

La pluriennale collaborazione unisce: Peter Manz, architetto, e Markus Lübbers, collaboratore del servizio esterno Tobler

Convince per l’uso semplice: la pompa di calore aria-acqua SATAG Natura AW 106.

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Protezione sul lavoro

Gli indumenti protettivi aiutano a evitare i rischiPer prevenire gli infortuni sui cantieri, tanto i datori di lavoro quanto i lavoratori de-vono attenersi alle direttive della legge sull’assicurazione contro gli infortuni. Tali prescrizioni prevedono in determinati casi l’utilizzo di equipaggiamenti personali di protezione. Tobler propone nei suoi marché un assortimento di articoli protettivi specifi ci per il settore delle installazioni. Per aumentare ulteriormente la motivazione, Tobler lancia ora una promozione sui caschi con tanto di logo della ditta e nome.

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Dopo un notevole calo registrato negli ultimi anni, nel 2006 il nu-mero di infortuni professionali

è di nuovo aumentato del 2,88 %. In me-rito a tale incremento, nel rapporto di gestione 2006 della SUVA si legge: «Vi hanno contribuito in primo luogo il buon andamento dell’economia e il conseguente aumento dell’occupazione e delle ore lavorate anche nei settori economici a forte rischio d’infortunio, tra cui l’edilizia.»

Prevenzione attraverso una buona informazioneNell’ambito della protezione sul lavoro esistono diritti e doveri sia per il datore di lavoro, sia per il lavoratore. Tuttavia, le persone interessate sono spesso troppo poco informate su tali direttive di sicurezza. Conformemente alla legge sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) e alla relativa ordinanza sulla prevenzione degli infortuni e delle ma-lattie professionali (OPI), il datore di lavoro deve informare i collaboratori sui pericoli cui sono esposti nell’eserci-zio della loro attività e istruirli sulle mi-sure di sicurezza (questo vale anche per lavoratori a tempo determinato). Inoltre, il datore di lavoro deve mettere a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale (DPI), il cui uso può essere ragionevolmente pre-teso, come elmetti, retine per i capelli, occhiali, cuffi e, calzature, guanti, indu-menti, ecc. laddove necessario. Natu-ralmente, l’azienda deve adottare tutte le misure necessarie per prevenire in-fortuni e danni alla salute.

Anche i lavoratori hanno l’obbligo di contribuire alla riduzione dei rischi. In questo senso, essi devono osservare le istruzioni del datore di lavoro in mate-ria di sicurezza sul lavoro e tener conto delle norme di sicurezza generalmente riconosciute, nonché delle regole di si-curezza aziendali.

Se i rischi di infortunio o di meno-mazione della salute non possono o possono essere eliminati soltanto par-zialmente mediante provvedimenti tec-nici o amministrativi, è necessario in-dossare un adeguato equipaggiamento di protezione individuale.

Obbligo di portare un cascoSoprattutto il casco di protezione ha un’importanza particolare. Dal 2000 è obbligatorio indossare il casco nei can-tieri. Un obbligo molto ragionevole: nel settore principale dell’edilizia, la per-centuale di traumi cranici è infatti no-tevolmente diminuita negli ultimi anni. Purtroppo sono ancora in molti a con-travvenire all’obbligo di indossare il ca-sco. Per sensibilizzare i datori di lavoro e i lavoratori, la SUVA ha lanciato nel 2007 la campagna «Sui cantieri: tutti col casco!», indirizzata alle imprese che operano nel settore principale dell’edilizia e nei settori affi ni, tra cui anche il settore delle installazioni (sa-nitarie, RVC ed elettriche).

Tobler sostiene questa iniziativa e nei suoi marché offre un assortimento di articoli per la protezione sul lavoro destinati al settore dell’installazione: caschi, scarpe, occhiali, guanti, ecc. da provare sul posto.

Promozione Tobler sui caschiPer motivare sia i datori di lavoro,

sia i lavoratori, dal 1° novembre

2007 al 29 febbraio 2008 Tobler

lancia una promozione sui caschi.

Ai clienti viene offerta la possibi-

lità di ordinare caschi con il logo

della ditta e il nome del collabora-

tore a condizioni vantaggiose.

Ordinazione minima: 10 caschi.

Per ulteriori informazioni od

ordinazioni:

[email protected]

044 735 50 00

Disponibili nei Tobler marché:

� Occhiali a masche-rina Univet 603 con lenti verdi DIN 5

� Guanti da lavoroin pelle Bespa

� Casco protettivo Articap II blu

� Cuffi a antirumore Arton 2200

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Esempi dalla pratica: ventilazione dinamica Pluggit

Kampa costruisce case eco-logiche prefabbricate con la tecnologia di ToblerI costruttori tedeschi di case prefabbricate scoprono il mercato svizzero. Il leader Kampa costruisce le proprie case con materiali ecologici nello standard Minergie o Minergie-P e utilizza il sistema di ventilazione dinamica Pluggit dell’assortimento Tobler.

Nell’ottobre 2007 ha aperto i bat-tenti la Home Expo a Suhr che presenta diciotto diverse case

prefabbricate e completamente arre-date, disposte su una superfi cie pari a quella di un campo di calcio. La prima esposizione svizzera di case prefabbri-cate, nata dalla collaborazione tra Home Expo Suhr GmbH, HOME EXPO

Marketing Services e Mobili Pfi ster, of-fre ai potenziali committenti una vi-sione d’insieme delle attuali tendenze nel settore delle costruzioni, dell’abi-tare e dell’arredo. Il visitatore ha la possibilità di muoversi liberamente ed esaminare da vicino le case dei diversi fornitori per farsi un’idea concreta della sua futura dimora.

Nuova immagine per le case prefabbricate Per molto tempo in Svizzera le case prefabbricate erano decisamente mal-viste, perché considerate costruzioni di scarsa qualità. In Germania, vera e propria patria delle case prefabbricate, esse godono da molti anni di un pe-riodo di alta congiuntura. Con queste

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premesse non stupisce quindi che alla Home Expo di Suhr 17 espositori su 18 provengono dalla vicina Germania. I fornitori tedeschi vedono un grande potenziale in Svizzera, perché negli ul-timi anni anche da noi l’immagine delle case prefabbricate in termini di qualità è notevolmente cambiata. Effettiva-mente, le case prefabbricate hanno vis-suto un notevole sviluppo sia dal pro-fi lo architettonico, sia dei materiali delle fi niture interne. Tenuto conto delle elevate esigenze della clientela svizzera, il fornitore tedesco Kampa costruisce case in grado di soddisfare anche i severi requisiti ecologici per raggiungere lo standard Minergie o Mi-nergie-P.

Aria fresca con PluggitUno dei requisiti fondamentali dello standard Minergie o Minergie-P è la ventilazione dinamica, che garantisce l’apporto di aria fresca senza dover aprire le fi nestre. In questo ambito, per le case costruite in Svizzera, la ditta

Kampa si avvale di Tobler, leader del mercato locale, e utilizza lo sperimen-tato sistema Pluggit. «Pluggit è un si-stema versatile, fl essibile, poco ingom-brante e molto semplice sotto il profi lo della tecnica di costruzione. Grazie allo sfruttamento dell’aria viziata calda per riscaldare l’aria fresca in entrata tra-mite uno scambiatore di calore, Pluggit vanta rendimenti ottimali», così Walter Egli, consulente tecnico di Kampa, mo-tiva la decisione a favore del sistema distribuito da Tobler. «Altri vantaggi sono la regolazione individuale dei dif-fusori sul collettore di distribuzione, il funzionamento silenzioso e la possibi-lità di integrare un fi ltro a carbone at-tivo per chi soffre di allergie», aggiunge Markus Lübbers, collaboratore del ser-vizio esterno Tobler. Inoltre, in estate Pluggit può essere utilizzato per raffre-scare gli ambienti, ad esempio in com-binazione con un collettore tubolare sotterraneo. Infi ne, per Walter Egli è anche fondamentale avere con Tobler un partner locale: l’organizza-

zione di servizio può infatti intervenire rapidamente in caso di manutenzione o guasto.

Ecologia applicata sistematica-menteCon la sua fi losofi a di utilizzare esclusi-vamente prodotti e materiali evoluti sotto il profi lo ecologico e offrire case ecologiche di elevato comfort abitativo a un prezzo moderato Kampa interpreta perfettamente i segni del nostro tempo. Soprattutto per la clientela svizzera, gli aspetti ecologici sono estremamente importanti. Anche il fattore tempo ha una valenza sempre maggiore per i committenti e in questo senso Kampa dispone di un’altra carta vincente: gra-zie agli elementi modulari, chi si rivolge oggi a Kampa con un permesso di co-struzione può prendere in consegna la nuova casa già dopo circa sei mesi.

Discreto ed effi cace: diffusore da pavimento/parete Pluggit

Generosa ed ecologica: la casa prefabbricata di Kampa (sotto)

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Tecnica del freddo Friosol

Moderno deposito surgelati per la «Romer’s Hausbäckerei»La Romer’s Hausbäckerei AG vanta una lunga tradizione nell’ambito dei prodotti da forno. Oggi è una delle aziende leader nel settore della pasticceria surgelata e occupa 320 collaboratori. Il costante aumento della produzione ha di recente reso necessario ampliare il magazzino frigorifero. Per questo intervento, i proprietari si sono affi dati ai prodotti Friosol.

I Romer riforniscono con i loro pro-dotti da forno, per la maggior parte privi di conservanti, circa 8000

clienti distribuiti su tutto il territorio svizzero. Mentre negli ultimi anni le vendite aumentavano progressiva-mente, la capacità del magazzino sur-gelati si avvicinava inesorabilmente al proprio limite. Per questo motivo, i

proprietari hanno deciso di creare i presupposti per affrontare al meglio il futuro: sono stati quindi realizzati un magazzino surgelati con 6400 posti pa-letta, organizzato secondo le più re-centi conoscenze di logistica, e un edi-fi cio amministrativo che accoglie an-che un bistrò e un negozio di fabbrica.

Il progettoDopo uno studio di sistema, che prevedeva diverse varianti (CO2, NH3, R404A), è stato realizzato un impianto con quattro compressori a vite Bitzer Economiser, ognuno con una potenza di 100 kW. Il magazzino surgelati è co-stituito da due aree funzionali, separate soltanto da un muro tagliafuoco. Nel

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cosiddetto «magazzino delle scorte» di 27500 m3, le palette vengono depositate e prelevate in modo completamente au-tomatizzato mediante trasloelevatori. Questo settore non è presidiato da per-sonale. Per contro, nel «deposito merci in commissione» di 23500 m3, disposto su quattro livelli, la merce viene prele-vata a mano e preparata per la spedi-zione. Qui si è dovuto prestare molta at-tenzione all’immissione e alla distribu-zione dell’aria in modo da ottenere con-dizioni ottimali per il personale nono-stante le basse temperature di lavoro. La distribuzione dell’aria avviene attra-verso condotte perfettamente integrate nei quattro montanti delle singole scaf-falature. Una progettazione e una ge-stione accurate sono fondamentali: in caso contrario i magazzini di prodotti surgelati si trasformano ben presto in veri e propri divoratori di energia. Il problema principale si crea durante le operazioni di immagazzinamento e di prelievo dei prodotti surgelati, non solo in termini di costo, ma anche di qualità. Ecco perché la soluzione realizzata pre-vede che i prodotti appena surgelati passino direttamente dall’abbattitore di temperatura al magazzino surgelati.

Magazzino frigorifero Per la produzione del freddo si utilizza il refrigerante senza cloro R404A. Le postazioni vengono raffreddate tramite un sistema vettore del freddo con una miscela di acqua e Antifrogen N. Il ca-lore di condensazione torna nel si-stema aerorefrigerante. Lo sbrina-mento delle postazioni avviene per circolazione di aria in combinazione con il riscaldamento del vettore refri-gerante. L’impianto misto utilizza quat-tro compressori semiermetici a pistoni da 6 cilindri (marca Bitzer). Il fl uido termovettore viene raffreddato da -2 °C

a -9 °C tramite evaporatori a piastre Alfa Laval di elevate prestazioni. La po-tenza del calore residuo di circa 320 kW viene anch’essa ceduta alla rete di raf-freddamento attraverso uno scambia-tore a piastre in acciaio inossidabile.

Magazzino surgelatiPer il magazzino surgelati sono stati in-stallati due impianti di refrigerazione separati, collegati a quattro unità di raffreddamento isolate Güntner. Le unità sono collocate sul tetto dell’avan-corpo. La produzione del freddo av-viene tramite due compressori a vite Bitzer per ogni impianto, che funzio-nano in regime eco. La potenza termica (freddo) di ogni impianto è di circa 200 kW a –36/+45 °C to/tc. I nuovi com-pressori semiermetici a vite della serie HS85 combinano le migliori qualità di due tipi di compressori: la nota conve-nienza e affi dabilità della tecnologia HS e le caratteristiche innovative della serie CSH, come: – regolazione continua o a gradini della

valvola a cassetto– Economiser con posizione di aspira-

zione sulla valvola a cassetto (attivo anche a carico parziale)

– nuova gestione dell’olio ottimizzata integrata nel compressore (valvola di non ritorno, fi ltro e fl ussostato)

– ideale per interconnessione parallela con minimo ingombro

– tre categorie di prestazione da 315 m3/h a 410 m3/h (110-140 CV a 50 Hz); in interconnessione parallela fi no a 2460 m3/h

– impiego universale per R404A/R507A, R22, R407C e R134a

– I primi compressori HSN 8571-110Y di nuova concezione sono stati utiliz-zati presso la «Romer’s Hausbäcke-rei» e funzionano ormai da diversi mesi senza problemi.

Recupero del calore residuoTutto il calore residuo dei raffreddatori dell’olio, nonché il calore dell’abbatti-mento termico e una parte del calore di condensazione della produzione del freddo è utilizzato per riscaldare l’ac-qua industriale. Vista la suffi ciente di-sponibilità di calore residuo, nei nuovi impianti installati se ne recupera sol-tanto una parte.

Sistema aerorefrigeranteIl calore residuo non utilizzato viene ce-duto all’aria esterna attraverso due gruppi aerorefrigeranti installati sul tetto. L’impiego di aerorefrigeranti al po-sto dei condensatori consente di ridurre di circa il 30–50 % la quantità di refrige-rante, pari in questo caso a circa 500 kg. Per queste categorie di prestazione, in Svizzera i circuiti dei vettori termici con unità aerorefrigeranti sono prescritti per legge.

Refrigeratori ed evaporatoriTenuto conto delle diverse esigenze po-ste alla refrigerazione dell’aria e agli evaporatori sono state utilizzate diverse tipologie di raffreddatore. Sono degni di nota, oltre ai raffreddatori d’aria di ele-vate prestazioni marca Güntner impie-gati per il raffreddamento delle infra-strutture, anche i raffreddatori nel reparto spedizione e le unità di raffred-damento isolate nel magazzino surge-lati.

Unità di raffreddamento isolatePer il raffreddamento del magazzino surgelati sono state impiegate le unità isolate della Güntner. Gli apparecchi non sono collocati come di consueto nella zona fredda del magazzino surge-lati, bensì all’esterno lungo la facciata dell’edifi cio. Tutti i componenti tecnici sono alloggiati in un corpo isolato e

� Due delle quattro unità di raffredda-mento isolate Güntner installate all’esterno

� La Romer’s Haus-bäckerei a Benken, San Gallo

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Tecnica del freddo Friosol

perfettamente accessibili per scopi di manutenzione. L’aria viene aspirata dal magazzino surgelati, raffreddata nell’evaporatore all’interno dell’unità e nuovamente soffi ata nel magazzino at-traverso canali. Per lo sbrinamento, le aperture verso il magazzino surgelati sono chiuse mediante serrande moto-rizzate. In questo modo, durante l’ope-razione il calore rimane all’interno dell’unità di raffreddamento. Lo sbrina-mento è così molto effi ciente e a basso consumo di energia.

Raffreddatori nella spedizione Negli ambienti presidiati, come ad esempio locali di lavoro e zone di ap-prontamento nella spedizione e nella logistica, i raffreddatori con ricircolo forzato dell’aria costituiscono spesso un problema per il personale. Per evi-tare fastidiose correnti d’aria sono stati utilizzati speciali raffreddatori che aspirano l’aria calda lungo il soffi tto del locale e, dopo averla fi ltrata e raf-freddata, la conducono nuovamente verso il basso attraverso un tubo fl essi-bile di distribuzione. Grazie ai tubi fl es-sibili forati, l’aria fuoriesce in modo uniforme e forma un strato di aria fredda privo di correnti nella zona in cui si trovano le persone e i prodotti.

Ottimizzazione energeticaPer la realizzazione di questo progetto sono state adottate diverse misure per ottenere il maggior risparmio di ener-

gia possibile. Le prestazioni di tutti gli apparecchi dovevano essere pertanto adattate sistematicamente alle condi-zioni effettivamente necessarie. Le pompe nel sistema vettore del freddo e in quello aerorefrigerante, nonché i ventilatori nelle unità di raffredda-mento isolate sono regolati mediante trasduttori. La potenza dei compres-sori a vite è a regolazione continua tra-mite valvola a cassetto. Il fl uido viene sottoraffreddato con l’Economiser. I compressori a pistoni sono inseriti in funzione della potenza richiesta. Tutte le valvole d’iniezione necessarie sono di tipo elettronico marca Siemens e funzionano con un surriscaldamento minimo. La temperatura di condensa-zione degli impianti è gestita in modo continuo in funzione della temperatura esterna e mantenuta il più possibile vi-cina alla temperatura ambiente. Il recu-pero del calore residuo degli impianti di refrigerazione è regolato in base al fabbisogno energetico della produ-zione.

Comando/TelecontrolloGli impianti di refrigerazione sono do-tati di comandi elettronici di ultima ge-nerazione e di un sistema di telecon-trollo per la consultazione a distanza dei dati operativi e l’invio di allarmi di guasto via modem. L’impianto può dun-que essere monitorato, controllato e regolato in qualsiasi momento dal for-nitore.

ConclusioneGrazie al lavoro congiunto di commit-tenti, progettisti, fabbricanti di im-pianti e di componenti, nonché instal-latori, è stato realizzato un impianto di altissima qualità e di lunga durata, che soddisfa pienamente le esigenze dell’azienda e con una tecnica intelli-gente tiene conto dei requisiti ambien-tali e del consumo energetico. Un per-fetto esempio di progetto riuscito grazie alla fattiva collaborazione di tutti i partner.

I partner del progetto

Fornitore componenti principaliFriosol, Egerkingenwww.friosol.ch

Progetto del freddoSSP Kälteplaner AG, Oensingenwww.kaelteplaner.ch

Ditta installatriceKälte 3000 AG, Landquartwww.kaelte3000.com

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� Speciale raffreddatore d’aria con diffusore a calza in tessuto

� Sala macchine con impianti misti Friosol

� Zona fredda commissionamento

� Aeroraffreddatore a glicole 2 x 545 kW sul tetto

� �

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Nuovo opuscolo per committenti

Lo scioglimento dei ghiacciai diso-rienta il settore: un committente che al momento di risanare il ri-

scaldamento punta ancora sull’olio combustibile deve sentirsi in colpa? Presto non ci saranno più caldaie a ga-solio? A queste domande occorre dare una risposta chiara e oggettiva: il gaso-lio è e rimarrà un’opzione irrinuncia-bile e vantaggiosa del nostro paniere energetico sia a breve, sia a medio ter-mine. Infatti, e su questo tutti gli esperti concordano, la completa sostituzione del petrolio e del gas naturale con fonti di energia alternativa non è fattibile in tempi brevi. Inoltre, questo passaggio rappresenta solo uno degli obiettivi. Il secondo obiettivo, ancora più impor-tante, si chiama effi cienza energetica.

Prima l’involucro dell’edifi cio!Visto così agisce in modo sensato sotto il profi lo della politica del clima anche chi sostituisce una caldaia a gasolio e nel contempo applica misure di risana-mento energetico all’edifi cio. La que-stione essenziale della politica clima-tica non è tanto la caldaia a gasolio, quanto l’alta ineffi cienza energetica dei

vecchi edifi ci. Con semplici interventi di risanamento si possono spesso otte-nere grandi risultati. Dopo il risana-mento, il dimensionamento della cal-daia può essere notevolmente ridotto con conseguenti minori consumi di ga-solio ed emissioni di CO2. Se inoltre si sceglie una moderna caldaia a conden-sazione, il potenziale di risparmio è particolarmente alto.

Paniere energetico diversifi catoÈ assurdo mettere i singoli vettori ener-getici uno contro l’altro. Attualmente sono giustifi cate sia le energie rinnova-bili (legna, pompe di calore, energia so-lare), sia le energie fossili (gasolio e gas naturale). Questa è anche la posi-zione uffi ciale della Confederazione (vedi intervista con Michael Kaufmann pubblicata lo scorso giugno in domo-tecnica.ch).

Nuovo manuale per i committentiDi fronte al bisogno di comunicazione di un’opinione pubblica insicura nei confronti dell’olio combustibile, al no-stro opuscolo «Riscaldare oggi», che fornisce una panoramica di tutti i vet-

L’olio combustibile rimane un’opzione importante!Attualmente le tematiche di maggiore impatto sono la politica climatica e il problema CO2. È dunque giunto il momento di accantonare i combustibili fossili come fonte di energia termica? Niente affatto! Il gasolio avrà un ruolo importante anche in futuro. La nostra nuova pubblicazione per committenti riassume gli argomenti essenziali.

tori energetici, abbiamo affi ancato una nuova pubblicazione: «Riscaldare con il gasolio: informazioni utili su combu-stibile, generatori di calore, cisterne e revisioni». Questo opuscolo è a dispo-sizione degli installatori, ma anche di progettisti di impianti tecnici e archi-tetti nell’ambito dei colloqui con i clienti, e può essere ordinato con la cartolina-risposta nel risvolto di coper-tina della rivista.

Il nostro nuovo opuscolo di 12 pagine «Riscaldare con il gasolio» informa il profano sull’opportunità di risanare un vecchio riscaldamento a gasolio, pre-senta la tecnica della condensazione, illustra le possibilità delle moderne ci-sterne per piccoli impianti e spiega la necessità di una revisione periodica delle cisterne.

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Riscaldare con il gasolioInformazioni utili su combustibile, generatori di calore, cisterne e revisioni

Il manuale «Riscaldare oggi» è inteso come supporto deci-sionale per i committenti e fornisce una visione d’insieme

completa di tutte le tecniche di riscalda-mento convenzionali, ne illustra i pro e i contro senza favorire l’una o l’altra tec-nologia o fonte energetica.

Riscaldareoggi.Manuale dell’energiae del calore

Passaggio a energie rinnovabili

Vecchio edifi cio: fabbisogno ener-getico elevato

Nuovo riscalda-mento, vecchio edifi cio: fabbiso-gno energetico elevato

Capitale di risanamento X

Passaggio a energie rinnovabili, p.e. pompa di calore. Smontaggio cisterna gasolio.

Risanamento di un vecchio riscaldamento a gasolio

Nuovo riscalda-mento: fabbiso-gno energetico ridotto

Capitale di risanamento X

Risanamento involucro edifi -cio

Edifi cio risanato: fabbisogno ener-getico ridotto

Risanamento riscaldamento a gasolio

Vecchio edifi cio: fabbisogno ener-getico elevato

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Nuove direttive di esecuzione per impianti di deposito

Nel suo uffi cio appenzellese, in-contriamo un Fredy Mark di ot-timo umore che entra subito in

materia e ci parla con entusiasmo della sua piccola «rivoluzione di palazzo». È interessante notare come sono andate le cose in materia di impianti per li-quidi nocivi alle acque. L’idea di una so-luzione settoriale rappresenta una svolta stupefacente e inattesa, ma in-telligente e moderna. Ma procediamo con ordine: come è noto, nell’ambito del programma di sgravio 2003 la Con-federazione ha deciso di ridurre al mi-

nimo il suo impegno nel settore dei ser-batoi a partire dal 1° gennaio 2007, abrogando la relativa ordinanza fede-rale e indicando soltanto alcuni prin-cipi fondamentali nella legge sulla pro-tezione delle acque sottoposta a revisione. La formulazione delle ordi-nanze e la loro esecuzione è stata dele-gata ai Cantoni. Si prospettava dunque un’accozzaglia di ordinanze cantonali, un quadro tutt’altro che roseo per il settore delle revisioni di cisterne. Per fortuna, i Cantoni hanno reagito con prontezza e nell’ambito della Confe-

renza dei capi dei servizi cantonali per la protezione dell’ambiente (CCA) hanno dato l’incarico di formulare delle direttive di esecuzione che servissero da riferimento per i Cantoni nell’elabo-razione delle loro ordinanze. Fredy Mark si è preso l’incombenza di occu-parsi risolutamente, oltre ai suoi nor-mali obblighi, di questo complesso la-voro.

Nuove vieAncora un anno fa sembrava che la normativa sarebbe stata pronta per

Il settore delle revisioni di cisterne è chiamato in causa!Esattamente un anno fa, in questa sede avevamo parlato degli imminenti cambiamenti le-gislativi nel settore degli impianti di deposito. A suo tempo ci eravamo rivolti a Fredy Mark, direttore dell’Uffi cio protezione ambiente del Cantone Appenzello Interno e coordi-natore delle nuove direttive di esecuzione. Ecco un aggiornamento della situazione.

Fredy Mark si rallegra del successo dell’opera pionieristica

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l’approvazione la scorsa primavera. Per diversi motivi, il tutto ha richiesto più tempo del previsto. Fredy Mark:

«Abbiamo sottovalutato l’intera que-stione. Basti solo pensare al fatto che abbiamo dovuto redigere le nostre di-rettive di esecuzione in due lingue. Poi ci siamo accordi che nell’ambito dell’esecuzione dovevamo adottare una soluzione completamente diversa. Infatti, con il ritiro della Confedera-zione, ai Cantoni incombevano note-voli costi. L’articolo 49 capoverso 3 della legge sulla protezione delle ac-que ha fornito la dritta decisiva: «La Confederazione e i Cantoni possono, per compiti d’esecuzione, in partico-lare per il controllo e la sorveglianza, far capo a corporazioni di diritto pub-blico e a privati.» Questo ci ha indotti a un approccio più moderno: nel bel mezzo dei lavori abbiamo appurato che serviva una soluzione settoriale.»

Procedura di consultazione conclusaA questo punto dobbiamo spiegare brevemente a che punto è oggi la que-stione. La Conferenza dei capi dei ser-vizi cantonali per la protezione dell’am-biente (CCA) è la commissione politica che approva le nuove direttive di ese-cuzione. I Cantoni, responsabili di ela-borare le ordinanze, possono far riferi-mento a queste direttive comuni e non devono sostanzialmente rivedere tutta la complessa materia sotto il profi lo tecnico e giuridico. Le direttive sono state messe a punto dal gruppo CITA,

una sorta di Conferenza degli incari-cati cantonali responsabili della sicu-rezza degli impianti di deposito. E per

non rischiare una perdita di know-how, Fredy Mark ha fatto una mossa intelligente: ha preso in squadra Daniel Rickli, il maggiore esperto

della Confederazione, con un incarico di consulente.

Siccome Rickli gode di un’eccel-lente reputazione, la notizia ha creato una generale ondata di goodwill. Ma dove si trova attualmente l’intero pro-cesso? Fredy Mark risponde: «Il nostro manuale di esecuzione è pronto, la procedura di consultazione degli uffi ci è conclusa, come pure quella del set-tore. I Cantoni sono concordi con la struttura di base e con tutte le que-stioni fondamentali, mentre per alcuni dettagli è ancora necessaria una pun-tualizzazione. Anche il settore ha ac-colto molto favorevolmente il nostro lavoro.»

Cosa signifi ca soluzione setto-rialePer mantenere l’attuale standard di si-curezza raggiunto negli impianti per li-quidi nocivi alle acque è richiesta la collaborazione di tutto il settore. Le associazioni professionali forniranno un importante contributo già in rela-zione alle stesse direttive elaborate. Infatti, tali direttive fi ssano condizioni

soggette a repentini cambiamenti nel tempo: quali sostanze devono essere considerate inquinanti per le acque? Cosa si intende per stato della tecnica negli impianti di deposito e di travaso che secondo le ordinanze deve essere rispettato? Nell’ambito dell’aggiorna-mento di tali questioni e della loro do-cumentazione sul web, l’Associazione svizzera ispezioni tecniche (ASIT), l’Associazione svizzera dei professio-nisti della protezione delle acque (VSA) o l’Associazione per l’assicura-zione della qualità nella protezione delle acque (VQSG) avranno un ruolo di spicco.

Il settore delle revisioni di cisterne è chiamato in causa anche per quanto riguarda l’esecuzione delle ordinanze cantonali. Ci saranno sempre ancora Cantoni che manterranno d’uffi cio lo svolgimento di tutti i compiti di con-trollo. Altri Cantoni invece deleghe-ranno tali compiti ai partner settoriali nel quadro di accordi di prestazione o

di contratti di cooperazione. Fredy Mark: i Cantoni di Lu-cerna e di Argovia hanno già adottato quest’ultima solu-zione di collaborazione per l’esecuzione e il controllo. Non dobbiamo pertanto par-

tire da zero. Per i Cantoni che lo desi-derano saranno messi a disposizione modelli di contratto corrispondenti. Stiamo dunque spianando la strada alla nuova prassi.»

Sfi da comunicativaFredy Mark sottolinea che il settore si presta ad affrontare una grande sfi da. Egli è molto soddisfatto dell’atteggia-mento aperto dimostrato dalle asso-ciazioni: «Per 30-40 anni, i revisori di

«Nel bel mezzo dei lavori abbiamo appurato che serviva un approc-cio più moderno e una soluzione settoriale.»

«Con il ritiro della Confedera-zione, ai Cantoni incombevano notevoli costi.»

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cisterne hanno in pratica ricevuto i loro incarichi automaticamente dallo Stato. Visto il disimpegno della Confe-

derazione, questo non signifi ca che ora diventano superfl ui, anzi. Dovranno tuttavia andare a prendere gli incarichi presso i proprietari di impianti. Questo richiede un cambiamento di mentalità e la creazione di un marketing. Di punto in bianco sono richieste capa-cità comunicative. Le associazioni, prime fra tutte l’Unione svizzera im-prese d’installazione, revisione ci-sterne e impianti idrocarburi (VTR) e il suo pendant romando (URCIT) – forni-ranno un supporto specifi co e assume-ranno importanti compiti di coaching. Ritengo che il settore sia perfetta-mente in grado di affrontare la sfi da. Nel nuovo contesto, l’attuale grande professionalità potrà essere ulterior-mente migliorata.»

Verrà abolita la regola dei 10 anni?Il settore si chiede giustamente se la soppressione dell’obbligo di sotto-porre a revisione un impianto di depo-sito ogni 10 anni non comporti un crollo degli incarichi. Effettivamente, la legge sulla protezione delle acque menziona esplicitamente l’obbligo di revisione a intervalli di 10 anni solo an-cora per gli impianti che si trovano nelle zone di protezione delle acque. Ma anche in questo caso Fredy Mark

lancia un segnale positivo al settore: «Sia la nuova legge federale sulla pro-tezione delle acque, sia le ordinanze

cantonali puntano sulla re-sponsabilità autonoma dei proprietari di impianti ed esi-gono da questi ultimi la con-formità allo stato della tec-nica.

Per i danni causati da im-pianti di deposito non con-

formi – che possono essere anche in-genti – risponde il proprietario.

Ora è molto interessante notare che gli assicuratori svizzeri di cose considerano la revisione di una ci-sterna a intervalli di dieci anni come stato della tecnica. Nell’ambito delle assicurazioni di responsabilità civile immobili, le prestazioni per gli im-pianti trascurati nella manutenzione possono pertanto essere ridotte o rifi u-tate. In linea di massima rimane tutto più o meno come prima, con la diffe-renza che non sono più degli uffi ci qualsiasi a prescrivere e a controllare il tutto. La responsabilità compete ai proprietari di impianti. E questo il set-tore lo deve comunicare – natural-mente con il supporto degli enti canto-nali. Una soluzione di questo genere dovrebbe mantenere l’alta qualità dell’attuale cultura della sicurezza, ma contenere i costi a carico dello Stato.»

La soluzione è prontaSecondo Fredy Mark, le direttive di esecuzione dovrebbero essere appro-

vate all’inizio del prossimo anno e le ordinanze cantonali elaborate in un contesto armonizzato. Con la parteci-pazione del settore: per tutti i Cantoni ci saranno i cosiddetti moduli base (elenco dei materiali, elenco dei liquidi nocivi alle acque, designazione dei pe-riti; aggiornamento e pubblicazione dello «stato della tecnica» per gli im-pianti di deposito e di travaso; forma-zione e perfezionamento di speciali-sti). E per i Cantoni che intendono delegare il controllo e l’esecuzione, il settore interverrà anche per i seguenti moduli supplementari: collaudo di im-pianti, controlling, revisioni, controlli a campione, ecc.

Al termine del colloquio ci ren-diamo conto che Fredy Mark ha per-fettamente ragione quando afferma che il suo gruppo di coordinamento ha svolto un lavoro di pioniere. Una cosa è certa: anche in altri settori si paventa un disimpegno della Confede-razione e dunque un passaggio delle consegne ai Cantoni. Si deve solo spe-rare che nel caso specifi co ci sia un coordinatore come Fredy Mark!

«Per i Cantoni che lo desiderano saranno messi a disposizione mo-delli di contratto corrispondenti. Stiamo dunque spianando la strada alla nuova prassi.»

«Per i danni causati da impianti di deposito non conformi, ri-sponde il proprietario. E questo può costare caro.»

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Bilanciamento idraulico

Tutto bilanciato: con TOPMETER® di Taconova!Il bilanciamento idraulico dei sistemi di riscaldamento richiama sempre più l’attenzione dei gestori di impianti, soprattutto nell’ambito della discussione riguardante l’utilizzo parsimonioso delle materie prime fos-sili e l’ordinanza sul risparmio energetico. Finora, l’argomento è stato trascurato in seguito all’assenza di documenti di progettazione e alla mancanza di comprensione. Con TOPMETER®, Taconova fornisce ora una soluzione semplice.

I l bilanciamento idraulico, detto in parole semplici, prevede l’assegna-zione di un fl usso volumetrico all’ac-

qua di riscaldamento o di raffredda-mento in funzione del fabbisogno termico calcolato del locale. All’epoca dei riscaldamenti a gravità, questa as-segnazione avveniva in base al calcolo

dei diametri nominali dei tubi. Un’altra possibilità per il bilanciamento idrau-lico è la confi gurazione della rete di tu-bazioni secondo il cosiddetto sistema Tichelmann. Ne risultano tubi di grandi dimensioni e tratti lunghi per ottenere le perdite di carico desiderate.

Bilanciamento idraulico per i riscaldamenti a superfi cieCome si effettua il bilanciamento idrau-lico negli impianti di riscaldamento o raffrescamento a superfi cie? In questo caso, alla superfi cie che deve trasmet-tere la potenza termica corrispondente (caldo/freddo) viene assegnata una di-

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stanza di posa e una dimensione di tubo. In altre parole, la capacità di trasmissione della superfi cie viene calcolata e determinata. Le superfi ci di trasmissione (riscaldamento/raffred-damento) sono collegate a un collet-tore di distribuzione dei circuiti, sul quale viene messa a disposizione l’in-tera potenza termica.

Siccome le condotte sono posate in varie lunghezze e generano pertanto perdite di carico diverse (resistenza dei tubi), per contrastare una sovralimenta-zione o sottoalimentazione di singole superfi ci di riscaldamento e raffresca-mento è necessario procedere a un bi-lanciamento idraulico sul collettore di distribuzione. Il fl usso volumetrico to-tale deve pertanto essere ripartito tra i singoli circuiti di riscaldamento e raffre-scamento. A tale scopo esistono vari metodi: sui collettori senza TOPME-TER® di Taconova si applica la compen-sazione della temperatura. Si tratta in questo caso di ottenere un differenziale termico unitario con lo strozzamento

delle valvole integrate. Il metodo è molto dispendioso e funziona soltanto quanto l’impianto di riscaldamento for-nisce calore. Il fattore tempo, entro il quale deve avvenire il bilanciamento, rappresenta inoltre un criterio fonda-mentale.

Diverse funzioni in un solo dispo-sitivoCon TOPMETER® di Taconova, il bilan-ciamento idraulico risulta più sem-plice. Il fl usso volumetrico effettivo può essere letto e controllato diretta-mente. Il corretto fl usso volumetrico viene impostato in litri al minuto in funzione del fabbisogno di calore o di freddo prestabilito. La regolazione va eseguita con gli attuatori completa-mente aperti o smontati.

TOPMETER® di Taconova svolge dunque più funzioni contemporanea-mente: organo di controllo, valvola di bilanciamento (sotto forma di valvola di strozzamento) e valvola di chiusura. Non occorre più procedere alla regola-zione del fl usso volumetrico desiderato partendo da tabelle e diagrammi.

Collettore con TOPMETER® di Taconova

TOPMETER® di Taconova è nel contempo organo di controllo, valvola di bilanciamento e valvola di chiusura. Sotto: l’intero assorti-mento di Taconova per il bilanciamento.

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Esempi dalla pratica: caldaia a gasolio Sixmadun SK 100

Maggior costo per la tecnica della condensazione totale ammortizzato in tre o quattro anniUna caldaia a gasolio a condensazione totale SK 100 riscalda uno stabile ammi-nistrativo e di abitazione di 2500 metri quadrati a Bösingen nel Cantone di Friburgo, con un consumo nettamente inferiore rispetto al precedente riscaldamento convenzionale a gasolio.

Bösingen è un piccolo Comune nel distretto della Singine e con-fi na con la graziosa cittadina

bernese di Laupen. Appena attraver-sato il fi ume Singine presso Laupen ci troviamo in terra friburghese: lo con-ferma il cartello stradale e il caratteri-

stico dialetto locale con cui ci saluta Bruno Baeriswyl, contitolare della ditta di riscaldamenti e sanitari Baeriswyl + Perler. Nello stabile amministrativo e di abitazione in cui ci sono anche gli uf-fi ci della ditta, Bruno Baeriswyl ha in-stallato una nuova caldaia a gasolio a

condensazione totale SK 100 in colla-borazione con Jakob Kunz, consulente di sistema Tobler.

Con una potenza di 70–100 kW, la caldaia riscalda i circa 2500 metri qua-drati di uffi ci e di appartamenti. In pre-cedenza, lo stabile costruito verso la

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fi ne degli anni Ottanta era riscaldato da un impianto convenzionale a gasolio. «La SK 100 di Tobler/Sixmadun offre in questo caso la soluzione migliore per il sistema a radiatori», spiega Bruno Bae-riswyl, «perché l’impianto è ideale an-che con elevate temperature di man-data».

Sono state prese in considerazione anche pompe di calore ad acqua glico-lata, ma l’idea è stata scartata a causa degli spazi ristretti. Decisivo è stato non da ultimo anche il prezzo. A detta di Jakob Kunz, una caldaia a condensa-zione totale come la SK 100 è più cara all’acquisto rispetto a un riscaldamento a gasolio convenzionale, ma il maggior costo risulta ammortizzato già dopo tre o quattro anni.

Emissioni contenuteUno dei vantaggi della tecnica della con-densazione totale è il preriscaldamento dell’aria per la combustione. Invece di affl uire direttamente dall’esterno, l’aria fredda passa attraverso uno scambia-

tore a fl usso incrociato in materiale sin-tetico (per prevenire la corrosione), dove viene preriscaldata a 50–60 °C dai gas combusti. Le temperature dei fumi scendono così da circa 130 °C a valori compresi tra 20 e 45 °C. La condensa che si forma viene raccolta, neutraliz-zata con un granulato naturale e smal-tita senza problemi tramite le canalizza-zioni. L’apparecchio ha dimostrato la sua praticità anche nella manutenzione: grazie alle emissioni ridotte, gli inter-venti si riducono al minimo. Un altro punto a favore della SK 100 è il funziona-mento a tiraggio forzato: l’aria fresca per la combustione viene aspirata tra-mite il camino, costituito da un sistema a tubo doppio concentrico, dove è ri-scaldata leggermente dai gas combusti evacuati attraverso il tubo interno.

Risparmi considerevoliGià dopo un solo periodo di riscalda-mento è possibile constatare una netta ottimizzazione nel consumo della pre-ziosa energia fossile: persino nell’in-

verno 2006/2007 eccezionalmente caldo il risparmio si è attestato al 28 per cento, pari a circa 4500–5000 litri di ga-solio in meno per ogni periodo di ri-scaldamento. Una cifra questa che si ri-fl ette in modo alquanto positivo sulle spese del combustibile. Siccome il ren-dimento della SK 100 aumenta con il calare delle temperature, in un inverno «normale» il risparmio dovrebbe risul-tare ancora superiore di alcuni punti percentuali. Tuttavia, i due specialisti non sono ancora del tutto soddisfatti di queste cifre: «Il nostro obiettivo è arri-vare a una quota di risparmio del 30-35 per cento. A tale scopo, nel prossimo inverno procederemo a un’ulteriore correzione della curva di riscalda-mento», spiega Baeriswyl. «I valori ot-timali si raggiungono di regola dopo circa tre periodi di riscaldamento», ag-giunge Kunz.

� Lo stabile amministrativo e di abitazione di 2500 m2 a Bösingen

� La nuova SK 100: l’obiettivo è un risparmio del 30–35%

� Jakob Kunz del servizio esterno Tobler (a sinistra) e Bruno Baeriswyl collaborano da oltre 20 anni.

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Tecnica di ventilazione effi ciente degli ambienti: con l’apparecchio centralizzato AT4 di OrionL’apparecchio di ventilazione centralizzato AT4 Orion crea un clima interno gradevole ed è effi ciente sotto il profi lo energetico. Componenti tecniche innovative aumentano il rendimento, riducono i costi del ciclo di vita (Life-Cycle-Cost LCC) e abbattono il consumo di energia. In altri termini: mag-giore economicità con spese d’investimento di un’inezia superiori.

Argomenti convincenti dell’AT4L’apparecchio di ventilazione centralizzato

AT4 di Orion soddisfa i massimi requisiti.

– Elevata effi cienza energetica per ridurre

sensibilmente le spese di esercizio.

– Protezione anticorrosione ottimale grazie ai

pannelli di rivestimento zincati e verniciati

con polveri.

– Pannelli di 47 mm di spessore combinati

con isolanti termici e acustici non combusti-

bili in lana minerale (classe materiale A1)

garantiscono un’eccellente isolamento ter-

mico e acustico.

– Il corpo dell’apparecchio AT4 dispone di

una desolidarizzazione termica brevettata

tra il guscio interno e quello esterno e di

un incapsulamento ottimizzato per ridurre

drasticamente i ponti termici.

– Adattamento ottimale alle condizioni co-

struttive specifi che grazie a una dimensione

modulare variabile di 76,5 mm per un per-

fetto trasporto in loco. Corpo scomponibile

nelle singole parti.

– Produzione del freddo integrata di serie.

– Gli apparecchi AT4 sono disponibili in

diverse varianti di materiale in funzione del

profi lo di requisiti.

– Tutti gli apparecchi sono certifi cati dalle

maggiori istituzioni europee per i sistemi di

ventilazione e climatizzazione.

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25

Qualità superiore per tutti gli ambiti d’impiegoAT4 si distingue per la qualità dei suoi com-

ponenti e materiali, nonché per una lavorazione

perfetta e precisa. L’apparecchio di ventila-

zione centralizzato Orion serve quale base per

tutti i campi di applicazione nel segmento

ventilazione e climatizzazione. Industrie chimi-

che o farmaceutiche, ospedali (esecuzione

«igiene»), centri commerciali, ristoranti, audi-

tori, padiglioni di fi ere e palestre, ventilazione

di locali antidefl agranti o con funzione inversa

come impianto di evacuazione del fumo in

caso d’incendio: AT4 è utilizzato per l’installa-

zione interna ed esterna in edifi ci non abitativi

e può essere fornito come grande apparecchio

o apparecchio speciale (scomponibile).

Apparecchio centralizzato AT4: base per l’ottimizzazione energeticaLa simulazione e l’analisi dei «Life-Cycle-Cost»

consentono di ridurre drasticamente il con-

sumo di energia nel funzionamento operativo.

Già nella versione base, AT4 si distingue per

un’alta effi cienza energetica ed economicità. I

fl ussi di aria ottimizzati delle unità funzionali

contribuiscono di serie a minimizzare le perdite

di carico interne e dunque a ridurre il consumo

di energia. I ventilatori integrati sono adattati

ai punti di funzionamento. Naturalmente, è

possibile utilizzare tutti i sistemi di recupero del

calore convenzionali conformi all’applicazione

specifi ca.

I pannelli di 47 mm di spessore garantiscono

l’isolamento termico e acustico

Aria pulita grazie ai fi ltri

Vasca di raccolta condensa (esecuzione «igiene») Costruzione del corpo scomponibile

Sempre più beni d’investimento (p.e. mac-

chinari e impianti) vengono sottoposti a

un’analisi dei costi della durata o del ciclo

di vita (Life-Cycle-Cost; LCC) per valutarne

l’economicità. Per costi della durata o del

ciclo di vita si intende la somma di tutti i

costi generati da un oggetto (anche p.e. un

edifi cio) o, considerata separatamente,

dall’impiantistica di un edifi cio durante la

fase di utilizzo. Tali costi includono l’inve-

stimento iniziale e tutte le spese di proget-

tazione, acquisizione, realizzazione e

messa in servizio. Poi ci sono le spese di

utilizzo: riparazione, manutenzione, eserci-

zio, amministrazione e gestione degli inve-

stimenti sostitutivi o di rinnovamento,

come pure il consumo di energia. Sono an-

che compresi i costi di dismissione e

smaltimento.

Cosa signifi ca «Life Cycle Cost» (LCC)?

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26

SAVE ENERGY: la soluzione di sistema innovativa ed effi cienteL’unità funzionale per il recupero di energia

ha un’importanza particolare soprattutto

in caso di lunghi tempi di esercizio (7x24 ore).

Lo stesso vale per le dimensioni dell’appa-

recchio, la potenza assorbita dai ventilatori o

l’effi cienza della produzione di freddo inte-

grata, tanto per menzionare alcuni aspetti es-

senziali. Per ridurre in modo signifi cativo le

spese di consumo energetico degli apparec-

chi di ventilazione centralizzati vale dunque la

pena progettare accuratamente questi punti.

L’impiego di uno scambiatore termico a rota-

zione o di un sistema d’interconnessione

dei circuiti come unità di recupero energetico

consente ad esempio di ottenere indici di

recupero del calore nettamente superiori ri-

spetto a un sistema standard. Nella maggior

parte dei casi, questo si traduce in una spesa

d’investimento di poco superiore, ma soprat-

tutto in un risparmio sui costi dell’energia per

il gestore e l’utente fi nale su tutto il periodo

di esercizio.

AirQualitizer: fl usso volumetrico variabile e ricircolo di aria certifi catoNegli edifi ci con un’alta frequentazione, come

ad esempio centri commerciali, ristoranti,

auditori o padiglioni di fi ere, AirQualitizer ha

saputo affermarsi: attraverso l’alimentazione

di un singolo ambiente, il fl usso volumetrico

di aria può essere impostato in modo varia-

bile con AirQualitizer in funzione delle per-

sone presenti. Inoltre, se l’aria viziata è giudi-

cata buona da AirQualitizer, è possibile un

regime con un maggiore ricircolo di aria. Gra-

zie a queste prestazioni in funzione del fabbi-

sogno, AirQualitizer fornisce anche un impor-

tante contributo al risparmio energetico.

Riduzione dei costi del ciclo

di vita degli apparecchi di

ventilazione centralizzati: in

questo caso con recupero

di energia tramite uno scambia-

tore termico a rotazione per

un rendimento elevato

Tutti gli apparecchi Orion

sono omologati e certifi -

cati

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Sixmadun TG 22/32/52: comfort di regolazione di classe superiore con Siemens Albatros2

Anche le grandi centrali termiche compatte di Sixmadun sono state ottimizzate e dotate del regolatore di alta gamma Siemens Albatros2, con guida a menu, testo per esteso, display di grandi dimensioni, impiego semplice e funzioni globali. La dotazione ideale per questa generazione di caldaie.

Nuovo nome, maggiori possibilitàDopo l’ottimizzazione delle piccole caldaie

TG di Sixmadun (TG12) è giunto anche il

turno delle grandi centrali termiche compatte

TG 22, 32 e 52 (fi nora TG 21/31/51) da 45

a 480 kW di potenza, ora conformi allo stato

della tecnica grazie al nuovo regolatore

Siemens Albatros2. La regolazione offre nu-

merose possibilità.

Grande display con testo per estesoL’apparecchio base con morsetti di ingresso e

di uscita onnipolari è il regolatore vero e pro-

prio; il comando avviene tramite l’interfaccia

utente o tramite il telecomando opzionale.

L’interfaccia utente visualizza le impostazioni

e le funzioni dell’apparecchio base su un

grande display digitale con testo per esteso,

ergonomico e di facile impiego. Siemens Al-

batros2 di nuova concezione è disponibile per

due circuiti riscaldamento (RVS 63.283).

Albatros2 in breve– Guida a menu con testo per esteso

– Compatibilità EMI; elemento di comando

separato dal regolatore

– Funzionalità ampliate

– Grande display digitale

– Impiego semplice

– Numerose soluzioni idrauliche standard

Il nuovo regolatore Siemens

Albatros2 con grande

display e testo per esteso.

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28

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Apparecchi murali a gas Junkers: nuovo nome e comfort superioreJunkers ha ristrutturato il suo assortimento di apparecchi murali a gas fino a 42 kW, rinominandoli e ottimizzandoli. Tutti gli apparecchi a condensazione sono ora dotati di una regolazione ancora più sem-plice e sono perfettamente compatibili con gli impianti solari. Inol-tre, sono stati adattati anche il design e la designazione del tipo.

CerapurComfort: effi ciente, conforte-vole, silenziosa– Novità: pompa a risparmio energetico per

un consumo di elettricità ancora più basso

– Novità: regolatore Heatronic 3 e nuova

comunicazione bus

– Novità: grande silenziosità grazie al pannello

fonoassorbente supplementare

– Ottimizzazione brevettata della produzione

solare

– Installazione semplice grazie al bus HT

a 2 fi li codifi cati e agli sperimentati raccordi

idraulici Junkers

– Emissioni particolarmente basse di ossidi di

azoto (NOx) e di anidride carbonica (CO2)

– Raccordi compatibili con molti modelli

Junkers precedenti

– Nuovo design con l’«occhio Junkers»

blu quale marchio

– Dimensioni compatte: 440x850x350 mm

(L/A/P)

– 2 modelli in esecuzione compatta

(con pompa, vaso di espansione e valvola

a 3 vie): 16 kW e 28 kW

– 1 modello con dotazione base fi no a 42 kW

Per informazioni dettagliate, ordinate i nostri nuovi prospetti Junkers. (Cartolina in fondo alla rivista)

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29

JetathermCompact: alta tecnologia in uno spazio minimo– Installazione semplice grazie alle dimensioni

e al peso minimi

– Riparazioni rapide e diagnosi errori tramite

display LCD e codici di errore

– A basso consumo di energia, senza fi amma

pilota grazie alla tecnologia HydroPower

– Geometria dei raccordi invariata grazie al

tubo fl essibile

– Nuovo design con l’«occhio Junkers»

blu quale marchio

– 3 modelli diversi: 11 l/min., 14 l/min.

e 18 l/min.

I vantaggi della nuova regolazione in breve

– Orientamento al futuro grazie

all’integrazione di tutte le

funzioni solari nel sistema di

regolazione

– Algoritmi brevettati di ottimiz-

zazione della produzione

solare per l’acqua calda e il ri-

scaldamento

– Risparmio di tempo grazie a

premontaggio, messa in servi-

zio con guida a menu, mon-

taggio semplice a parete o a

incasso e allacciamento codi-

fi cato con nuovo bus HT

– Impiego versatile grazie al si-

stema modulare che offre

una soluzione per tutti i tipi di

impianto

– Manutenzione semplifi cata

con visualizzazione degli er-

rori sul display

– Montaggio a scelta dei rego-

latori climatici nella caldaia

– Facilità d’impiego grazie alla

manopola-pulsante

– Diversi componenti (p.e.

sonda per separatore idrau-

lico o pompa di circolazione)

possono essere allacciati di-

rettamente all’apparecchio

Cerapur: risparmiaenergia, facile da usare e a basse emissioni– Ottimizzazione brevettata della produzione

solare

– Regolatore Heatronic 3 e nuova comunica-

zione bus

– Installazione semplice: bus HT a 2 fi li codifi -

cati, sperimentati raccordi idraulici Junkers

e autoriconoscimento dei componenti

– Emissioni particolarmente basse di ossidi di

azoto (NOx) e di anidride carbonica (CO2)

– Raccordi compatibili con molti modelli

Junkers precedenti

– Nuovo design con l’«occhio Junkers» blu

quale marchio

– Dimensioni compatte: 440x850x350 mm

(L/A/P)

– 2 modelli in esecuzione compatta: 14 e 22 kW

– 1 modello combinato fi no a 28 kW per

produzione ACS

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Accumulatori combinati WP/WPS di Sixmadun: la soluzione per qualsiasi applicazione!Con i nuovi accumulatori combinati WP e WPS di Sixmadun, l’acqua calda sanitaria e l’acqua di riscaldamento sono prodotte in un unico accumulatore. Disponibili in diverse dimensioni, gli accumula-tori sono ideali per qualsiasi forma di energia e si installano in modo rapido.

WP e WPA: gli accumulatori combinati per tutte le forme di energiaPer ottenere un piano energetico ottimale con

una produzione e uno sfruttamento possibil-

mente effi cienti dell’energia è indispensabile

integrare un accumulatore di energia corretta-

mente dimensionato. Il nuovo accumulatore

combinato WP è la soluzione ideale per im-

pianti che funzionano con calore ambiente,

combustibili solidi, gasolio o gas. L’accumula-

tore è predisposto sia per l’acqua calda, sia

per il riscaldamento. Tra il generatore di ca-

lore e la distruzione di calore è integrata una

separazione idraulica. Dotato di uno scambia-

tore termico nella parte inferiore, l’accumula-

tore combinato WPS è ideale anche per l’inte-

grazione solare.

Anche per basse temperatureLa produzione di acqua calda avviene tramite

uno scaldacqua integrato in acciaio inossida-

bile di suffi ciente capienza. Questo sistema è

particolarmente adatto anche per la produ-

zione di calore con basse temperature o po-

tenze, come ad esempio nel caso delle

pompe di calore. Accumulatore e accessori

sono ottimizzati al punto da rendere il mon-

taggio in cantiere semplice ed effi ciente.

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31

Esecuzione– Accumulatore di energia in acciaio ST37/2

– Pressione di esercizio/prova 3,0/4,5 bar

– Scaldacqua interno in acciaio inossidabile

1.4571 V4A

– Pressione di esercizio/prova 6/12 bar

– Pressione di implosione 4,5 bar

– Profi li stratigrafi ci nella mandata per un ca-

rico senza turbolenze dell’accumulatore

– Raccordi per l’integrazione di qualsiasi

forma di energia (apporto e prelievo)

– Raccordi per resistenze elettriche a vite

– L’esecuzione con due resistenze elettriche

a vite consente il carico integrativo di acqua

calda e il riscaldamento di emergenza.

IsolamentoPoliuretano espanso morbido (esente da

CFC), spessore 130 mm, con mantello in ma-

teriale sintetico nel colore standard grigio-

argento. I raccordi nell’isolamento sono già

ritagliati in fabbrica.

Accumulatore/Scaldacqua Diametro mm Altezza mm Misura per trasporto in loco mmWP 650/180 700 1870 1940

WP 750/220 750 1890 1960

WP 850/260 750 2090 2190

WP 950/320 790 2040 2110

Dimensioni accumulatore combinato WP

Accumulatore/Scaldacqua Diametro mm Altezza mm Misura per trasporto Scambiatore m2

in loco mmWPS 650/180 700 1870 1940 1,2

WPS 750/220 750 1890 1960 1,2

WPS 850/260 750 2090 2190 1,5

WPS 950/320 790 2040 2110 1,8

WPS 1200/320 900 2040 2150 2,4

WPS 1450/320 1000 2020 2150 2,4

Dimensioni accumulatore combinato WPS

ACCUMULATORI COMBINATI WP E WPS (A DESTRA) IN SEZIONE

� Attacco per mandata (carico stratifi cato)

accumulatore 11/2”

� Attacco per ritorno (scarico) accumulatore 11/2”

� Attacco per mandata (carico stratifi cato)

riscaldamento 11/2”

� Attacco per ritorno (scarico) riscaldamento 11/2”

� Attacco per resistenza elettrica acqua calda 2”

� Attacco per resistenza elettrica riscaldamento 2”

� Scambiatore termico a tubi lisci parte solare 1”

Attacchi per sonde 1/2”

Attacchi per termometro 1/2”

� Acqua calda sanitaria 1”

� Circolazione 1/2”

Acqua fredda sanitaria 11/2”

� Sfi ato 1”

� Ritorno supplementare 11/2”

� Manicotto 1” (chiuso ermeticamente)

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32

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Collettori per caldaie e separatori idraulici MAGRA: distribuzione ottimale del riscaldamentoTobler offre un ampio assortimento di prodotti MAGRA: collettori di distribuzione e separatori idraulici in diverse dimensioni ed esecu-zioni, come pure una vasta gamma di accessori. Tutto questo per una distribuzione ineccepibile del fl uido termovettore.

Collettore per caldaia tipo 60/85/87/122:per un’installazione sistematicaNel sistema di distribuzione MAGRA, adatto

per qualsiasi portata, le camere di mandata e

di ritorno sono disposte una sopra l’altra.

Questo consente una posa sistematica e senza

incroci delle tubazioni. Grazie alla netta ridu-

zione delle condutture e dunque alla minore

quantità di acqua nella rete di tubi si ottiene un

risparmio energetico e sui costi.

Dati tecnici– Lamiera di acciaio, primerizzata in fabbrica

– Portate: 3–11 m3/h

– 2–8 gruppi di riscaldamento, secondo il tipo

di collettore

– Dimensioni camere: da 60/60 a 122/122 mm

– Distanza raccordi: 125–200 mm

– Ideale per gruppi di montaggio, montaggio a

parete e montaggio diretto sulla caldaia

Separatore idraulico WST60/80:ideale per impianti a più caldaieNegli impianti di riscaldamento con una o più

caldaie, il regolatore gestisce il coordinamento

tra i generatori e la distribuzione di calore.

Lo svolgimento ottimale dell’inserimento in ca-

scata delle caldaie premette una confi gura-

zione idraulica funzionale sia dei generatori di

calore, sia della distribuzione di calore. Il

separatore idraulico serve a disgiungere il cir-

cuito dei generatori di calore dai circuiti di ri-

scaldamento a valle. Il vantaggio: il fl usso volu-

metrico nelle caldaie è indipendente da quello

nella distribuzione. I generatori non inseriti

sono disaccoppiabili idraulicamente e per ogni

caldaia la temperatura di ritorno può essere

adattata di conseguenza.

� Raccordo per sonda

termica

� Valvola di sfi ato

� Rubinetto con

raccordo per tubo

fl essibile

� Collettore MAGRA

per caldaia

Integrazione di un separatore idraulico

Separatore idraulico

Generatori di calore

Distribuzione calore

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33

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Multical® 601 di Kamstrup: tutti i dati di consumo sempre a portata di manoIl nuovo Multical® 601 di Kamstrup è uno strumento di alta tecnolo-gia per la registrazione effi ciente, continua e precisa dei dati di consumo. L’apparecchio vanta un impiego versatile sia negli apparta-menti privati, sia nell’industria.

Contatore di calore elettronico per tutti gli impiantiMultical® 601 è l’ultimo nato della famiglia

di contatori di calore elettronici di Kamstrup.

È ideale per tutti gli impianti e padroneggia

la misurazione del calore e del freddo, anche

in combinazione. Inoltre, è predisposto per

la misurazione dell’energia in sistemi mono-

tubo e multitubo, nonché in sistemi aperti

e chiusi. Utilizzabile nel settore abitativo e in-

dustriale; fornibile con raccordo per sonde

a due o a quattro fi li.

All’insegna dell’ecologiaMultical® 601 fornisce una visione d’insieme

completa dell’attuale consumo di energia.

Sul display possono essere visualizzati non

solo i valori sommati ed effettivi, ma anche

i valori storici annui e mensili a una determi-

nata data, nonché le temperature medie.

Nella confi gurazione di lettura ottica,

senza fi li o via cavo, Multical® 601 garantisce

una comunicazione sicura, veloce e traspa-

rente. Inoltre, Kamstrup ha applicato estesi

criteri ecologici per la produzione di Multical®

601: basso consumo di elettricità, materiali

riciclabili e un imballaggio ecocompatibile per

un impatto ambientale minimo.

> Comando: premendo semplicemente un

tasto si seleziona il tipo di dati desiderato,

attuali o storici. La selezione e l’unità di mi-

sura sono visualizzate sull’ampio display.

> Ultrasuoni: oltre 15 anni di esperienza

attestano che il principio degli ultrasuoni è

il più stabile a lungo termine.

> Memoria: Multical® 601 salva tutti i dati

di consumo in modo preciso. 460 giorni,

36 mesi e 15 anni. In opzione è fornibile un

data logger per i dati orari.

> Espansione: Multical® 601 può essere

dotato di moduli supplementari per la

comunicazione, la regolazione e il calcolo.

> Lettura remota: Multical® 601 è fornibile

con funzioni di rete che consentono nume-

rose possibilità per il rilevamento dati senza

fi li. Onde radio, GSM/GPRS, M-Bus,

LONWorks o una delle altre soluzioni di

rete: Multical® 601 garantisce in qualsiasi

momento una lettura remota affi dabile.

Multical® 601 è dotato di

un sensore di fl usso Ultraflow®

(principio degli ultrasuoni).

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Separatori di aria e di impurità Spirovent: acqua pulita nell’impianto di riscaldamentoLa qualità dell’acqua di riscaldamento determina in ampia misura l’affi dabi-lità, il funzionamento e la durata d’esercizio di tutti i componenti dell’im-pianto e non da ultimo anche il rendimento della trasmissione del calore. Con Spirovent «Air», «Dirt» e «Air & Dirt» l’acqua dell’impianto di riscaldamento è priva di sostanze indesiderate.

Più alta è la qualità dell’acqua e più alta è la

qualità di tutto l’impianto. Il riempimento

degli impianti con acqua corrente pulita non

garantisce tuttavia un funzionamento senza

problemi. L’acqua, circolando nell’impianto,

porta con sé una parte delle microbolle, men-

tre altre si fermano nella caldaia, nella pompa,

nelle condotte e nei radiatori. Questo pena-

lizza la trasmissione del calore, la prevalenza

della pompa diminuisce; la prematura usura

dei cuscinetti delle pompe lubrifi cate ad ac-

qua e le microbolle presenti nell’acqua cau-

sano erosione per cavitazione dei giranti.

L’ossigeno genera impurità. Nell’impianto

rimane infatti aria, e quindi ossigeno, che at-

tiva il processo di corrosione e il conseguente

insudiciamento del sistema. La magnetite

(fanghiglia nera) si forma con una reazione tra

ferro, acqua e ossigeno. La corrosione pre-

giudica il funzionamento dell’impianto con

conseguente riduzione del rendimento e au-

mento dell’usura.

Ne consegue uno spreco di energia,

inutili spese di manutenzione, la sostituzione

precoce di componenti e ripetute lamentele.

Le particelle di ruggine, sabbia, metallo, resi-

dui di saldatura e vernici possono inoltre

causare intasamenti.

90 % di impurità in menoDa test effettuati dall’istituto olandese per

la ricerca scientifi ca applicata (TNO) è risul-

tato che i separatori di impurità Spirovent

eliminano perfi no le particelle di sporco più

piccole senza ridurre la capacità di fl usso

dell’impianto. Nel grafi co (pagina successiva)

si vede chiaramente la netta diminuzione

delle particelle di impurità dopo l’installazione

di Spirovent. Già dopo 10 cicli di circolazione,

le impurità sono calate del 90 % circa.

Il fatto che l’acqua dell’impianto non risulti

completamente priva di particelle di sporco

mostra che la corrosione è un processo conti-

nuo durante il quale si formano costante-

mente nuove impurità. Il separatore di impu-

rità installato continua a sottrarre particelle

di sporco e garantisce così un’acqua di si-

stema pulita.

Page 35: haustechnik_07_3_it

35

FunzionamentoSpirovent «Air» deve la sua eccezionale effi -

cienza alle caratteristiche del nucleo: lo

Spirotube, composto da un tubo sul quale è

stata brasata una fi nissima griglia di rame

che trattiene anche le più piccole microbolle

presenti nel fl usso d’acqua, impedendo

loro di affi orare. Tramite una valvola automa-

tica, l’aria separata dall’acqua viene poi

espulsa attraverso una camera d’aria.

Benefi ci per l’utente e l’installatore– Nessuno spurgo manuale dopo la messa

in servizio

– Trasmissione ottimale del calore

– Maggiore durata di esercizio dei compo-

nenti che trasportano acqua.

– Nessuna cavitazione e corrosione nell’im-

pianto

– Assenza di fastidiosi rumori nelle condotte,

nei corpi riscaldanti e raffreddanti

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Impianto di una casa unifamiliare prima e dopo il montaggio del separatore di impurità Spirovent

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Dimensione delle particelle [micron]

Condotta principale prima del montaggio di Spirovent

Condotta principale dopo il montaggio di Spirovent

Eliminazione dello sporco dopo il montaggio del separatore di impurità Spirovent

Spirovent «Air»

Il separatore di aria e di impurità Spirovent

garantisce impianti privi di aria e di impurità.

La doppia azione del separatore consente

di eliminare automaticamente le microbolle

(anche i gas disciolti) e persino le microscopi-

che particelle di sporco. Questo avviene

senza l’ausilio di fi ltri; la manutenzione e la

sostituzione di questi ultimi non è dunque

necessaria. Ciò si traduce anche in un sensi-

bile risparmio di tempo e di costi. (È dispo-

nibile anche Spirovent «Dirt», un separatore

utilizzato per eliminare esclusivamente le

impurità.)

FunzionamentoL’effi cienza di questo apparecchio combinato

è resa possibile dall’intelligente costruzione.

Lo Spirotube di speciale concezione svolge

un ruolo essenziale: l’effetto frenante sul

fl usso principale provoca l’affi oramento delle

bolle d’aria nell’apposita camera e nel con-

tempo fa sì che le particelle di sporco pre-

senti nell’acqua si depositino nella sezione di

raccolta delle impurità. All’apertura della val-

vola di scarico, le impurità raccolte vengono

espulse con forza. Questa operazione ri-

chiede solo pochi secondi, e l’impianto può

rimanere in funzione. L’aria viene automatica-

mente espulsa dall’impianto attraverso la

speciale valvola di sfi ato.

Benefi ci per l’utente e l’installatore– Massima protezione dell’impianto e alta

qualità dell’acqua di sistema

– Trasmissione ottimale del calore

– Rischio minimo di guasti

– Eliminazione delle cause di corrosione

– Nessun rumore fastidioso

– Nessuno spurgo manuale dopo la messa

in servizio

– Non occorre prevedere né un bypass, né

valvole di chiusura supplementari. Nessuna

manutenzione di fi ltri

– Scarico delle impurità mentre l’impianto

è in funzione

Spirovent «Air & Dirt»

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Cicli di circolazione dell’acqua di sistema

0,5 m/s

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36

Il nuovo radiatore scaldasalviette Alliance Rio: ambiente perfetto in ogni stanza da bagno

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La nuova linea di radiatori scaldasalviette Rio dell’assortimento Tobler non solo dà un tocco elegante alla stanza da bagno, ma ne consente un riscaldamento ottimale grazie alle diverse funzioni. Rio è disponibile con raccordo al riscaldamento centralizzato o con cartuccia riscaldante per un funzionamento solo elettrico.

Grazie al clima accogliente e ai materiali

scelti, con i nuovi radiatori scaldasalviette Rio

la stanza da bagno si trasforma in un’oasi di

benessere. L’ampia scelta di modelli Rio offre

soluzioni per qualsiasi situazione. Sono di-

sponibili esecuzioni bianche o cromate in di-

verse dimensioni, per raccordo al riscalda-

mento centralizzato o funzionamento solo

elettrico.

La cartuccia riscaldante da 230 V dispone di

una centralina a tre funzioni:

Modalità comfortPermette di impostare in modo semplice la

temperatura nella stanza da bagno.

Modalità timerPer asciugare più in fretta gli asciugamani o

per aumentare in breve tempo la temperatura

ambiente è possibile incrementare il fl usso

(timer). La modalità timer ha una durata fi ssa

di 2 ore, ma può essere interrotta manual-

mente in qualsiasi momento.

Modalità ecoIn questa modalità, la temperatura viene

automaticamente ridotta di 3,5 °C rispetto alla

temperatura «comfort» impostata.

Cartuccia riscaldante con modalità comfort, timer ed eco

Verniciatura: RAL 9016. Le superfi ci sono trattate chimicamente, primerizzate e verniciate con

polveri per un’elevata protezione anticorrosione in una perfetta fi nitura

Esecuzione cromata: Le superfi ci sono trattate chimicamente, lucidate e cromate (secondo RoHS)

Pressione di esercizio max.: 8 bar

Temperatura di esercizio max.: 110 °C

Raccordi: 2 x 1/2” FF per mandata/ritorno, 1 x 1/2” per valvola di sfi ato

Cartuccia di riscaldamento: Cavo di allacciamento con spina, protezione IP34, tensione di rete 1x230 V

Dati tecnici

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Hotboy HB 22 di Hotmobil: un ausilio traspor-tabile in caso di tempi strettiNel segmento delle centrali termiche mobili, le caldaie trasportabili di Hotmobil sono un passo avanti. L’ambito d’impiego del riscalda-mento elettrico Hotboy comprende gli interventi di emergenza e tutte le situazioni in cui è richiesta una soluzione rapida.

Potenza: 22 kW

Campo di regolazione potenza: 14,4 kW–21,5 kW

Funzionamento: elettrico

Regolazione riscaldamento: 30 °C–90 °C

Temperatura di esercizio max.: 85 °C

Produzione acqua calda: opzionale

Pompa principale: sì

Espansione: 10 litri

Protezione: riscaldamento 3 bar

Allacciamento elettrico: CEE 400 V/32 A

Tubi fl essibili di raccordo: mandata/ritorno

Dimensioni: L = 600/P = 550/A = 1100

Peso: circa 50 kg (senza acqua)

Con riserva di modifi che tecniche!

Dati tecnici Hotboy HB 22

Riscaldamento elettrico carrellato da 22 kWIl riscaldamento mobile Hotboy è utilizzato

laddove si richiede un supporto immediato: in

caso di guasti, sostituzione della caldaia, es-

siccazione dei massetti, riscaldamento di

cantiere, riscaldamento provvisorio o di ri-

serva, oppure come riscaldamento di emer-

genza. La caldaia elettrica pronta per l’allac-

ciamento dispone di tutti i raccordi elettrici e

idraulici. Grazie a un termostato a due stadi

per la regolazione termica interna è possibile

adattare la potenza di riscaldamento all’effet-

tivo fabbisogno di calore. Per alimentare ri-

scaldamenti a pavimento, Hotboy è dotato di

un termostato con un campo d’intervento

compreso tra 0 e 90 °C. La caldaia è preca-

blata per il comando di un accumulatore ACS

a riscaldamento indiretto. In opzione è possi-

bile anche alimentare un accumulatore o un

secondo circuito riscaldamento.

Impiego versatilePer l’essiccazione dei massetti, Hotboy ha un

vantaggio rispetto al sistema di riscaldamento

installato: la regolazione può essere impostata

esattamente in funzione della temperatura ri-

chiesta e permette un ciclo termico accurato.

Con una fascia di potenza da 14,4 a 21,5 kW

(22 kW di potenza nominale), il riscaldamento

elettrico fornisce energia suffi ciente anche per

un fabbisogno di calore superiore.

Le caratteristiche di Hotboy– Impiego immediato

– Maggiore potenza a pari intensità

di corrente

– Uso semplice

– Costruzione compatta e chiusa

– Scheda non soggetta a guasti

– Lavorazione solida e resistente

– Design accattivante

– Accessori supplementari (optional)

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L’abitare intelligente con un comfort superiore: Hometronic di HoneywellHometronic di Honeywell è un nuovo sistema a radiofrequenza che offre tutte le possibilità per regolare la temperatura in funzione del fabbisogno e gestisce altre 32 funzioni supplementari.

Con Hometronic, Honeywell ha ridefi nito

il modo di abitare: regolazione della tempera-

tura fi no a 16 zone e comando di massimo

32 applicazioni. Il nuovo e innovativo sistema

consente di risparmiare fi no al 30% di ener-

gia. Chi opta per Hometronic di Honeywell

non deve più temere le spese accessorie. Il

sistema, controllato via onde radio, utilizza

l’energia in modo mirato laddove è effettiva-

mente necessaria e aumenta così il comfort

abitativo, la sicurezza e l’economicità.

Centralina radiocomandataIl sistema regola individualmente le tempera-

ture nei singoli locali tramite l’unità centrale

Hometronic Manager HCM200d. Quest’ultima

coordina via onde radio la temperatura nei lo-

cali all’orario e al valore desiderati. Siccome

Hometronic non necessita di grandi cablaggi,

è ideale per riscaldare a basso consumo di

energia sia nuove costruzioni, sia edifi ci esi-

stenti.

Programmi fl essibili secondo necessitàGrazie a cosiddetti scenari «lifestyle», i pro-

grammi orari possono essere gestiti in modo

fl essibile. Quando si parte in vacanza, basta

premere un pulsante sulla centralina per atti-

vare la funzione corrispondente: il riscalda-

mento si porta al minimo e poco prima del

rientro previsto i locali vengono riscaldati alla

temperatura desiderata. Hometronic si è da

tempo affermato come sistema modulare in-

telligente per comandare automaticamente

l’illuminazione, il riscaldamento e altri appa-

recchi elettrici. Il sistema è stato ora comple-

tato con il modulo aggiuntivo HX10 che per-

mette l’integrazione in tutti gli impianti di

allarme normalmente in commercio per una

sicurezza ottimale.

Funzioni gestite da Hometronic Manager HCM200d– Regolazione corpi riscaldanti e riscalda-

mento a pavimento

– Regolazione fi no a 16 zone e 32 indirizzi

– Programmi giornalieri, settimanali, vacanze

e lifestyle

– Accesso remoto tramite interfaccia

supplementare

– Comando luci, tende e tapparelle

– Simulazione di presenza con giochi di luce

e movimenti di tapparelle

– Comando dell’impianto di allarme (HX10)

– Chiusura della valvola principale dell’acqua

per prevenire danni

– ecc.

Unità di comando

centrale con fi no a 16

programmi orari

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– Ideali per tutte le forme di energia

– In esecuzione WPS anche per l’integrazione solare

– Produzione di acqua calda e di riscaldamento in uno

– Montaggio veloce

Accumulatori combinati WP/WPS Sixmadun:la soluzione per qualsiasi applicazione

Stampe separate dei prospetti:per convincere i vostri clienti Le principali novità presentate nella parte tecnica sono disponibili anche sotto forma di stampe separate. Queste documentazioni vi saranno di grande aiuto nelle attività di informazione alla clientela, soprattutto nel caso di argomenti di interesse per l’utente fi nale. Con la cartolina allegata potete ordinare gratuitamente i prospetti.

Prospetto riassuntivo accumulatori combinati

WP/WPS, 4 pagine

– Dati di consumo desiderati premendo un tasto

– Registrazione continua e precisa

– Ideale per l’industria e per appartamenti privati

– Consultazione di dati storici

Multical® 601 di Kamstrup:tutti i dati di consumo sempre a portata di mano

Prospetto Kamstrup Multical® 601, 2 pagine

– Riduzione del 90 % circa di impurità in tre mesi

– Nessuna cavitazione e corro-sione nell’impianto

– Separazione di macrobolle, microbolle e di gas disciolti nell’acqua

Separatori di aria e di impurità Spirovent:acqua pulita nell’impianto di riscaldamento

Prospetto separatori di aria e di impurità

Spirovent, 4 pagine

– Con raccordo al riscal-damento centralizzato o cartuccia riscaldante

– Clima accogliente grazie alla centralina con tre diverse modalità di funzionamento

– In esecuzione bianca o cromata e in varie misure

Il nuovo radiatore scaldasalviette Alliance Rio: ambiente perfetto in ogni stanza da bagno

Prospetto riassuntivo radiatori scaldasalviette

Rio, 4 pagine

– Riscaldamento elettrico carrellato da 22 kW

– Fornito pronto per l’allacciamento

– Esatta regolazione della temperatura

– Ideale anche per grandi fabbisogni di calore

Hotboy HB 22 di Hotmobil: un ausilio trasportabile in caso di tempi stretti

Prospetto Hotboy HB 22, 2 pagine

– Regolazione individuale della temperatura fi no a 16 zone

– Programmi giornalieri, setti-manali e vacanze

– 32 funzioni supplementari– Risparmio di energia possi-

bile fi no al 30 %– Centralina radiocomandata

L’abitare intelligente con un comfort superiore: Hometronic di Honeywell

Prospetto riassuntivo Hometronic di Honeywell,

2 pagine

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Determinate la valvola giusta: con il regolo Acvatix™ di Siemens!

Sono finiti i tempi delle valvole sbagliate! Il nuovo regolo per valvole Siemens Acvatix™ è infatti un ausilio perfetto che fa risparmiare molto lavoro ed evita parecchi fastidi agli installatori. Con il pratico regolo Acvatix™, determinare la corretta dimensione della valvola diventa un gioco da ragazzi. Ordinatelo ora, è gratuito!

Per poter stabilire il coeffi ciente kvs devono essere noti tre valori– Perdita di pressione pv100 nella parte

di portata variabile

– Potenza Q [kW]

– Differenziale termico ΔT [K]

Trovate altre informazioni sul dimensiona-

mento delle valvole nell’edizione 1/2007 di

domotecnica.ch. Sul regolo sono inoltre

riportate ulteriori indicazioni per la scelta

dell’attuatore corrispondente. Avete do-

mande? Rivolgetevi al vostro consulente

clientela Tobler.

Modo d’uso semplice

Noti: Q = 28 kW, ΔT = 20 K,

Δpv100 10 kPa,

Δpmax circa 20 kPa

Da determinare: valvola fi lettata;

coeffi ciente kvs

Metodo: Con la parte superiore del

regolo posizionare

Q = 28 kW sotto ΔT = 20

K e sotto Δpv100 = 10

kPa leggere il valore

kvs 3.8; il valore kvs più

vicino è 4 Δpmax 9 kPa

Si prosegue con la parte inferiore del

regolo Nella fi nestrella impostare kvs 4

Valvole possibili:

VVG41.15, VXG41.15 attuatore SQX…

VVG44.15-4, VXG44.15-4 attuatore SQS…

VVP45.20-4, VXP45.20-4 attuatore SSC…

Ordinatelo, è gratuito!

(vedi cartolina-risposta)

Tobler Domotecnica SA8902 Urdorf Steinackerstrasse 10

Telefon 044 735 50 00

Telefax 044 735 50 10

Regionalcenter3053 Münchenbuchsee Moosrainweg 15

Telefon 031 868 56 00

Telefax 031 868 56 10

Regionalcenter5036 Oberentfelden Industriestrasse 23

Telefon 062 737 60 60

Telefax 062 737 60 61

Regionalcenter7320 Sargans Langgrabenweg

Telefon 081 720 41 41

Telefax 081 720 41 68

Regionalcenter8404 Winterthur Harzach-Strasse 1

Telefon 052 235 88 70

Telefax 052 235 88 89

Centre Régional1023 Crissier Ch. de la Gottrause

Téléphone 021 637 30 30

Téléfax 021 637 30 31

Centro regionale6814 Lamone Ostarietta - via Serta 8

Telefono 091 935 42 42

Telefax 091 935 42 43

Tobler marché: Bachenbülach, Basilea, Berna,

Berna-Liebefeld, Biberist,

Birmenstorf, Brügg, Carouge,

Castione, Coira, Crissier,

Dübendorf, Givisiez, Jona,

Kriens, Lamone, Littau,

Losanna, Marin-Epagnier,

Martigny, Oberentfelden,

Oensingen, Pratteln, San Gallo,

Sargans, Sciaffusa, Sion,

St. Margrethen, Sursee, Thun,

Urdorf, Visp, Wil, Winterthur,

Zugo, Zurigo

Tobler Sistema SA8902 Urdorf Steinackerstrasse 10

Telefon 044 735 53 80

Telefax 044 735 53 90

Il servizio riscaldamento

del Gruppo Tobler con

20 centri di assistenza e

140 ubicazioni di servizio.

Sixmadun SA4450 Sissach Bahnhofstrasse 25

Telefon 061 975 57 11

Telefax 061 971 54 88

Hotline di servizio:

0842 840 840

www.domotecnica.chwww.sixmadun.ch

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Cartolina di ordinazioneDesideriamo una consulenza personale sui seguenti argomenti:

Listino prezzi Consulenza

Tecnica di ventilazione e di A riscaldamento di Orion

Sixmadun TG 22/32/52 A

Kamstrup Multical® A

Separatori di aria e di impurità Spirovent A

Radiatori scaldasalviette Rio A

Hotboy HB 22 di Hotmobil A

Hometronic di Honeywell A

A: listino prezzi allegato

B: vedi ultimo listino prezzi Tobler

C: prezzi su richiesta

Cognome Nome

Ditta

Via/n° NPA/Località

Telefono Telefax

Data/Firma

Cartolina di ordinazioneOrdiniamo le seguenti stampe separate dei prospetti(offerta gratuita per clienti Tobler con numero di cliente)

Accumulatori combinati WP/WPS Sixmadun _________ copie

Kamstrup Multical® 601 _________ copie

Separatori di aria e di impurità Spirovent _________ copie

Radiatore scaldasalviette Rio _________ copie

Riscaldamento mobile Hotboy di Hotmobil _________ copie

Hometronic di Honeywell _________ copie

Riscaldamenti a gas Junkers _________ copie

Ordiniamo le seguenti informazioni per clienti fi nali

Vogliate inviarci il manuale Tobler «Riscaldare con il gasolio»

Vogliate inviarci il manuale Tobler «Riscaldare oggi»

Vogliate inviarci _____ esemplari del regolo Siemens per valvole

(gratuito)

Cognome Nome

Ditta

Via/n° NPA/Località

Telefono Telefax

Numero cliente

Indirizzo e-mail

Data/Firma