HAPPY DAYS

Ca' Murà

HALLOWEEN

I l 31 Ottobre dell‛annoscorso abbiamo fe-

steggiato a scuola una fe-sta che piace ai bambini.Noi di classe seconda cisiamo travestiti e truccatiin modo spaventoso.Abbiamo ballato, cantato epreparato tanti dolcettibuoni: le dita della stregacon l‛unghia fatta di

THUMP! THUMP!THUMP! WHO‛STHERE??I HEAR STRANGESOUNDS OUTSIDEMY DOOR.MY HEART BEGINSTO POUND.IT‛S HALLOWEENAND SPOOKY THINGSARE HAPP‛NING ALLAROUND.

mandorle e sotto la marmellata alla ciliegie. Oltre a mangiarli a scuolaognuno di noi ne ha portati anche a casa per farli assaggiare ai nostrigenitori. Ci siamo diverti tantissimo, è stata una festa mostruosa!

Halloween è arrivato alla scuolaCa‛ Murà.Pipistrelli, piccoli ragni, gattineri, scheletri, fantasmi emostri a volontà hanno popolatola nostra comunità.Che spasso, che divertimento,impastare i biscotti deltormento!

Tra balli, scherzetti e dolcetti la giornata è volata via....All‛insegna dell‛allegria.

UUUUUUUUUUUUHHHHHHHHHHHH……………!!!!!!!!!!!!!!....UUUUUUUUUUUUHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!

Classi II

I l 2 Novembre del 2016 noibambini siamo andati in gita a

“Casa Marina” che si trova ai piedidel Monte Venda. Abbiamo fattouna bella passeggiata in mezzo albosco. Anna, la guida, ci hamostrato le castagne, le foglie, iricci, le bacche, il glicine e tantealtre cose. Ha raccontato inoltredelle leggende molto belle.Abbiamo ascoltato il cinguettìodegli uccelli; molti animali cispiavano da distante. Abbiamoanche fatto merenda nel bosco eci siamo divertiti a raccoglierepietre, foglie e ricci. E‛ stata unamattinata divertentissima.

La gita a Galzignano Terme

Classi II

IL NOSTRO EROE:ZORRO

S abato 13 novembre èvenuto trovarci un

grande eroe: Zorro. E‛stato simpaticissimo, ci haraccontato le sueavventure e prima diandare via ci ha regalatodelle caramelle e unbigliettino con la suamitica Z.

Z orro è venuto a trovarci ascuola , eravamo tutti contenti

ed emozionati. Indossava una camiciae un paio di pantaloni di colore nero.Le scarpe erano di colore marrone.Sopra la camicia aveva un mantellonero. Portava un cappello nero con alcentro una Z rossa. In viso aveva unamaschera nera ma i suoi occhi eranosimpatici, buoni e brillanti come deidiamanti. Aveva anche una spadamolto lunga e aguzza infilata nellacintura dei pantaloni.

Classi II

La maestra diceva “Bimbi miraccomando non coloratecome Zorro… solo lui coloracosì andando a destra asinistra in su e in giù….Vedrete un giorno verrà asalutarci per vedere sequalcuno lo imita”.Così un giorno è proprioarrivato ed era contentoguardando i nostri quaderni,perché nessuno coloravacome lui……… noi eravamo piùbravi e gli abbiamo insegnatocome si fa. Lui ci haringraziato.Ciao Zorro, ti aspettiamoancora!

Classi I

TUTTI IN MASCHERA!

Domenica 2 Aprile siamo andati alcarnevale di Conselve.

Eravamo bellissimi: noi bambinieravamo delle simpatiche api, inostri genitori delle divertentizanzare tigre, infatti eravamo i

BERTIPUNGENTI.

La maestra Claudia e la maestra Loriana erano le api regine.

Abbiamo fatto un bel balletto davanti alla giuria ed abbiamovinto: miglior gruppo scuola!

EVVIVA IL CARNEVALE….. EVVIVA LE MAMME CHE HANNOIDEATO IL NOSTRO BELLISSIMO VESTITO!

PROGETTO PER CRESCERE

Una bella mattina siamo entrati in classe e ….. sorpresa abbiamotrovato in classe POPPI un simpatico orsetto.

Giocando con lui abbiamo capito che:

• usando occhi e orecchie possiamo conoscere i nostri compagni e scoprireche come noi anche loro hanno le nostre paure;• la gentilezza è importante quando si sta insieme così come sono importantile regole del gruppo;• a scuola ci sono delle persone amiche che ci aiutano;• è bello ascoltare ed essere ascoltati;• lavorare in gruppo è bello ed anche più bello quando ognuno ha un lavorospeciale da svolgere;• si deve reagire in modo positivo quando un compagno di classe si arrabbiacon noi;• avere un amico è bellissimo.

Grazie POPPI con te è stato piacevole imparare… all‛anno prossimo!

Classi I

Un sabato nelle ore della maestra Cinzia abbiamo fatto il "Progetto perCrescere" e ci siamo divertiti ad intervistare due persone speciali:LAURA e BIANCA ROSA!

Tra una domanda e l'atra, tra una risposta e l'altra abbiamo scopertocose di loro che non sapevamo, arrivando allo scopo del gioco:CONOSCERCI MEGLIO!

Classi IV

CONOSCIAMOCI MEGLIO!

La visita alla Fattoria Didattica “MIELE PIU"

I eri mattina, 20marzo, noi bambini

delle classi seconde siamoandati in visitad‛istruzione alla fattoria didattica “Mielepiù” di Cartura. Appena arrivati ci haaccolto la signora Anna dandoci ilbenvenuto. Poi ci ha spiegato come le apifanno il miele. Ci ha mostrato la casa delle

api che si chiama arnia.Dentro c‛è l‛alveare fattodalla cera delle api con dellecellette esagonali dove le apiproducono il miele. Ci sono le

api nutrici che nutrono le larve, le api spazzine che puliscono, le apioperaie che lavorano sempre, le api bottinatrici che raccolgono il polline, leapi magazziniere che si occupano del nettare, le api guardiane che

difendono l‛alveare. Noi abbiamovisto anche l‛ape più importante:l‛ape regina. Si distingue dallealtre perché ha un puntinobianco sulla schiena ed è piùgrossa delle altre. A noi èpiaciuta moltissimo la gitaperché abbiamo imparato tantecose, fatto una candelina con lacera delle api e abbiamo ancheassaggiato i vari tipi di miele ela nocciolata con le fettebiscottate.

Classi II

CONCERTO DI NATALE A MASERA'CON I BAMBINI DELLA SCUOLA

I l 26 dicembre 2016 noi bambini della scuola “Cà Murà” di Bertipagliaabbiamo partecipato come coristi ad un concerto lirico organizzato

dall'Assessore Susanna Nicoletta”. Il sogno dell'Assessore era di avvicinarenoi bambini alla musica e di renderci protagonisti attivi della serata. Inostri genitori hanno accolto la proposta e con generosità ci hanno portatonella chiesa di Maserà in un giorno di festa, tralasciando impegni personaliper farci vivere un'esperienza molto formativa. Dopo gli artisti siamointervenuti noi coristi con il brano “Hail holy queen” dal celeberrimo film“Sister act”, diretti dalla nostra insegnante Tiziana Faccio che partecipavaanche come soprano all'interno della serata. Era presente anche la nostrasuper maestra e capogruppo della scuola, specialista nel canto e nelmovimento nella preparazione di noi bambini per la realizzazione dei variconcerti e spettacoli della scuola. Grazie a tutte le persone che hannocreduto in questa iniziativa, l'Assessore, il dirigente, le insegnanti, noibambini e I nostri genitori. Grazie

NATALE

IN ALLEGRIA

NATALE IN CLASSE SECONDA

Io immagino che nelvillaggio di Babbo Nataleci siano fontane dicioccolato, farfalle fattecon cannucce e un mondodi lego. Vorrei ancheinventare un elfo perchéun vero elfo mi ha chiestodi suonare la chitarra peril compleanno di BabboNatale. Babbo Natale èstato molto felice e poi miriportò a casa. Io mi

Era la vigilia di natale ed èvenuto a trovarmi babboNatale, non ci posso credere,aveva una lunga barba biancaed era vestito di rosso, eragrande e grosso proprio comenei libri. Gli ho chiesto se sonostato bravo quest‛anno e lui miha risposto di sì e proprio perquesto sono venuto a trovartie voglio portarti con me aconoscere la fabbrica deigiocattoli. Ho visto così i miei

Io sono un bambino di classe seconda e mi piacerebbe molto vedere BabboNatale , vorrei vedere la sua casa al polo Nord e anche le sue renne. Vorreianche vedere la sua fabbrica di giocattoli e mi piacerebbe conoscere anchegli elfi. Mi piacerebbe molto che la notte di Natale passasse nella miacameretta e mangiasse la merenda che gli preparo, sarebbe anche moltobello poterlo salutare e almeno un volta potergli parlare. La sua bontà egenerosità mi fa ricordare che in quella notte nasce Gesù che viene accoltoin una famiglia povera come il più grande dei doni.

addormentai e dopo un‛ora ho sentito un rumore che veniva dal camino. Eraproprio Babbo Natale e mi ha portato tanti giocattoli.

giochi preferiti. C‛era un grande laboratorio. Alla fine siamo andati avedere le renne. Ho visto Rudolf, la renna con il naso rosso e gli ho dettoche era proprio bella. E‛ stato un bel giro. Faceva molto freddo e BabboNatale con il suo mantello rosso mi ha riscaldato e io mi sonoaddormentato, che bel sogno!

Io ho sognato che BabboNatale mi ha fatto conoscereil suo villaggio dove abitainsieme alle sue renne , aglignomi e agli elfi. Lui ha labarba lunga e bianca e veste dirosso brillante, pare unnonnino . Le sue renne sonobelle e grandi. Rudolf è l‛unicarenna con il naso rosso, laslitta di Babbo Natale ègrande, piena di regali, tuttamagica. Poi mi ha portato nellasua fabbrica dove lavorano glignomi, fatine ed elfi. Loropreparano i giochi per farecontenti i bambini di tutto ilmondo. Che felice mi sonosentita gli ho detto a Babbo

Io sogno che il paese dibabbo Natale era fatto dicaramelle. La sua casa è supergrande e dentro c‛è la rennaRudolf. Ho visto tanti elfi etanti giochi e pure un castellodi carte e una volpe gigante.In quel paese c‛era di tutto edi più. Ho visto anche tantocioccolato e un bell‛albero diNatale dove sotto c‛eranotanti regali. Alla sera gli elfierano stanchi. Io ho fattouno spettacolo di danza e mi

Sto pensando cosa mi piacerebbe fare se Babbo Natale ora fosse qui. Mipiacerebbe salire sulla sua slitta e vorrei che mi portasse alla montagna delpolo nord e che mi facesse vedere la fabbrica dei giocattoli, vedere gli elfial lavoro senza distrarsi; gli uomini lì non possono entrare. Vorrei che mifacesse conoscere la renna Rudolf e vedere la neve sugli alberi. Poi, quandomi riporta a casa, gli direi “Grazie, spero di rivederti ancora…..” CiaoBarbone vorrei che tutti i bambini fossero felici, Buon Natale.

Natale, lui mi ha fatto un regalo e io gli ho detto grazie. Mi ha coperto conil suo mantello caldo e rosso.

sono divertita tanto. Poi Babbo Natale mi ha dato un altro regalo che mipiaceva molto.

PROGETTO SOLIDARIETA'

L a solidarietàdi noi bambini

della ScuolaPrimaria "Ca'Murà" diBertipaglia e dellenostre famiglie, siè distinta anchequest'anno. Inoccasione dellaPasqua, con lospirito di "donare"un nuovo inizio,fatto di speranza,

gioia e sorrisi, noi tutti abbiamo fatto una piccola rinuncia e abbiamoraccolto 711 Euro per poter regalare ai bambini del Burkina Faso, unSorriso. Grazie all'Associazione Wend Barka, una Onlus che da anni èimpegnata a combattere la povertà e l'esclusione sociale, promuovendol'assistenza educativa e sanitaria dei minori, senza distinzioni religiose,etniche o di altra natura, è stato possibile donare tre borse studio e generialimentari accompagnati da coloratissimi disegni e frasi di auguri scrittecon il cuore.

SCUOLA E SPORT

S cuola e sport nonpossono viaggiare

separati, e questo losappiamo bene anche noibambini della scuolaprimaria “Ca‛ Murà” diBertipaglia di Maserà che,in occasione delleGIORNATE DELLO SPORT(dal 2 al 4 marzo 2017),attraverso il gioco, il

divertimento e l‛attivitàmotoria, abbiamo riscopertoalcuni dei valori piùimportanti della vita, quali:amicizia, solidarietà, lealtà,lavoro di squadra, autostima,fiducia in sé e negli altri,interdipendenza, rispetto,dialogo, gioia. Giovedì 2marzo noi ragazzi delle classiquarta e quinta abbiamoincontrato anche un

giocatore (A.Sbraga), undirigente (F.Pagliani) e untifoso (G.Graziani) delCalcio Padova, i quali hannotenuto una lezione sul giocodel calcio, sul fair play, sucome il tifo possa essere unfattore aggreganteimportante e lo stadio unluogo di passione e dirispetto.

Lo sport e i suoi valori

I n occasione della “Settimana dello Sport” noi alunni della classe quartaabbiamo riflettuto insieme su alcuni valori che lo sport dovrebbe

promuovere e queste sono le domande che ci siamo posti e le riflessioni cheabbiamo tratto dalle nostre conversazioni. Il valore dello sport? Sportindividuale o di squadra? Lo sport unisce o divide? Quali valori lo sportdeve promuovere? Lo sport ebbe origine nell‛antica Grecia intorno al 776a. C., dapprima come manifestazione legata alla religione, in seguito come

manifestazione nella quale, attraverso la competizione, vengono affermati ivalori della lealtà e della fratellanza sportiva. Furono proprio i Greci aistituire le Olimpiadi, manifestazione che si svolge ogni quattro anni ecoinvolge gli atleti di tutte le Nazioni del mondo. Al giorno d‛oggi lo sport èpiuttosto diffuso perché prima di tutto contribuisce alla salute dell‛uomo,serve a migliorare l‛aspetto fisico e permette di scaricare le tensioniaccumulate nella giornata. L‛attività sportiva può essere svolta o attraversouno sport individuale o attraverso uno sport di squadra. Tra i due diversimodi di praticare sport ci sono importanti differenze: nello sportindividuale l‛atleta gareggia da solo per ottenere i migliori risultatiagonistici, rispettando le regole stabilite per quello sport e il tutto avviene

a livello personale, inoltre l‛atleta gareggia da solo contro avversari che,come lui, non desiderano altro che vincere. Lo sport di squadra invecepermette di fare nuove conoscenze e instaurare nuove amicizie, masoprattutto lo sport di squadra crea un legame che unisce tutti gli atletiche appartengono alla stessa squadra. Gareggiano tutti insieme come gruppoper arrivare alla vittoria finale che non è più individuale, ma è di tutta laformazione. Questo permette di far nascere fra tutti i membri del gruppouna collaborazione che riconosce le diversità, ma collabora per raggiungereil massimo del risultato contando sulla preparazione specifica di tutti gliatleti della squadra. La pratica di un‛attività sportiva è il mezzo perpromuovere alcuni valori fondamentali anche nella vita, i quali sono: ilrapporto con gli altri; lo spirito di squadra;il rispetto del compagno e anchedell‛avversario; l‛accettazione delle regole e delle sconfitte; l‛affermazionedella capacità degli altri e l‛accettare questa differenza mantenendosempre la lealtà.

Classi IV

LE GIORNATE DELLO SPORT

I n questi tre giorni ci siamoproprio divertiti, perché

abbiamo giocato, siamo stati inpalestra tanto, abbiamo fatto deibellissimi cartelloni che parlavanodello sport ed abbiamo visto anche ilavori fatti dai nostri compagni piùgrandi. Abbiamo cantato, ballatotutti insieme ed abbiamo capito chequando si gioca ci si diverte, quindinon ci si deve arrabbiare se non sivince, ma soprattutto abbiamocapito cosa serve per essere unasquadra vincente.

Classi I

IN VISITA ALLA REDAZIONEDEL MATTINO

I l giorno 23 Marzo 2017 alle ore 9:00 siamoarrivati davanti alla redazione del Mattino

di Padova. Appena siamo entrati una guida ci hafatto vedere un video su come viene fatto ungiornale, e successivamente ci ha spiegato comeviene organizzata la prima pagina. Il titolo delgiornale si chiama testata, l‛articolo principale sichiama articolo di apertura. A sinistradell‛articolo di apertura si trova l‛articolo difondo scritto dal Direttore, mentre a destra c‛èla spalla. Sotto l‛articolo di apertura c‛è il tagliomedio dove ci sono delle notizie moltoimportanti e sotto il taglio medio c‛è il tagliobasso dove vengono inserite delle notizie menoimportanti. La guida ci ha spiegato che ilDirettore, assieme ad altri suoi colleghi, devefare molte riunioni per organizzare la primapagina del giornale. Dopo circa un‛ora abbiamofatto, suddivisi a coppie, la prima pagina di ungiornale utilizzando dei vecchi quotidiani. Finitoquesto lavoro ci hanno dato il giornale di quelgiorno e un quaderno. Quando abbiamo finitoabbiamo fato merenda e siamo tornati a scuolastanchi, ma contenti. Per noi è bello fare ilgiornalista ed è anche molto impegnativo. Classi V

Classi V

La zuppa di sasso

I l giorno ventiseiAprile, sono venuti

presso la nostra scuola, ibambini della Scuoladell‛Infanzia di Bertipagliaper iniziare a conoscere lascuola che, il prossimoanno scolastico,frequenteranno. Questagiornata si chiama“Giornata dell‛Accoglienza”e si svolge nel seguentemodo: ogni anno gli alunnidelle classi quarte, insiemealle loro insegnanti,

allestiscono uno spettacoloche li coinvolge. Lospettacolo che abbiamoideato s‛intitola “Una zuppadi sasso”. Questa storiaparla di un lupo che siavvicina a un villaggio dovevivono tanti altri animali,anziché mangiarli costruisceun rapporto di amicizia

organizzando una cena, alla quale sono invitati tutti gli animali del villaggio,trasformando così la paura iniziale provocata dal suo arrivo in una serata didivertimento, di amicizia e di condivisione. Quando le insegnanti ci hannopresentato il progetto noi eravamo entusiasti di collaborare e di prepararetutto ciò che era necessario per la realizzazione della zuppa di sasso. Ilprimo step è stato l‛assegnazione dei vari ruoli tramite un‛estrazione asorteggio. Una volta assegnati i ruoli abbiamo iniziato a preparare lascenografia: il caminetto e le sagome degli animali prima dipinte, poi

incollate sul cartone. In ognisagoma abbiamo praticatouna piccola apertura, nellaquale gli attori inserivano ilbraccio così chenascondevano il loro voltomettendo in rilievo l‛animaleche rappresentavano.Seconda fase è stata farele prove della recita tantevolte per imparare aesprimerci al meglio. Il

giorno della recita eravamo tutti elettrizzati e intimoriti al pensiero direcitare in pubblico magari facendo brutta figura, ma questo non èsuccesso perché siamo stati proprio bravi! I bambini piccoli ascoltavano congrande interesse e partecipazione.Finita la recita abbiamo preso per mano ipiccolini e li abbiamo condotti a visitare i vari ambienti presenti nell‛edificioscolastico. Finito il giro li abbiamo portati nella nostra aula per svolgeredelle simpatiche attività di laboratorio. I bambini, una volta suddivisi inpiccoli gruppi, hanno trovato, posizionati sopra i tavoli, le verdure presenti

nella storia, tuttetagliate a pezzetti. Nelmezzo dei tavoli eranopresenti dei piatticontenenti tempere didiverso colore; ognibimbo aveva davanti séun cartoncino, sul qualeera stata disegnata lasagoma di una pentola,il pentolone della“zuppa”, ed ecco cheinizia il divertimento:

ogni bambino prendeva un pezzetto di verdura, lo intingeva nel colore atempera che preferiva, poi lo usava come stampino per riprodurre il cibonella pentola stessa. Il brusio e l‛eccitazione di tutti erano accompagnati daun intenso odore di porro e scalogno insieme a quello delle zucchine, carote,sedano,cavolfiore e ravanelli. Poi a ogni bambino è stato dato il simbolo diun animale presente nella storia da colorare, secondo i propri gusti poidovevano incollarlo accanto al pentolone. Finito con successo il laboratorio,abbiamo accompagnato i bambini al piano inferiore per consumare insiemeun piccolo rinfresco: panini con prosciutto, dolci e bibite. A questo puntoera arrivato il tempo di salutarci e così, dopo un grande ciao, ognuno ètornato alle proprie attività.È stata un‛esperienza bellissima, siamo statimolto bene e ci siamo divertiti.

Classi IV

La Fattoria "La Buona Terra"

I eri mattina siamo partitipresto per raggiungere la

fattoria “La Buona Terra”.

A rrivati abbiamo fatto una bellapasseggiata tra campi coltivati a

granturco e frumento.

A bbiamo visto tanti animali:oche, anatre, capre, asini,

cavalli, mucche, vitellini, galline,maiali, conigli, pavoni e fagiani.

A lla fine abbiamo fatto un bellissimo giro in carro, abbiamo riso tanto eurlato forte, è stato il momento migliore della gita.

Classi I

Questa mattina Tommaso ha portato ascuola una delle sue tre tartarughe perdescriverla.Tommaso si è alzato molto presto, alle7.20 era già con sciarpa e berrettoperché era molto emozionato e nonvedeva l‛ora di farla vedere ai suoicompagni.La tartaruga si chiama Franklin ed èacquatica. Ha cinque anni e è appena piùpiccola del mio libretto personale. Ha ungrosso guscio che si chiama carapace, èverde scuro con delle strisce gialle enere.Al tatto è liscio, ondulato e si sentono

Q uaglie, tartarughe, bengalini e coniglio "Palla di pelo" sono venuti ascuola per aiutarci a scrivere testi descrittivi con i 5 sensi ... anzi 4

perché non li abbiamo assaggiati.

ANIMALI A SCUOLA

La tartaruga di Tommaso

anche delle piccole fessure. È duro come una roccia. La parte inferiore delcarapace è gialla con delle sfumature rossastre e ha un disegno moltooriginale che sembra una faccia felice con quattro occhi e sopra la facciasembra una pittura.La testa e le zampe sono nascoste dentro il guscio perché Franklin è moltospaventata. La testa e le zampe sono striate di verde e giallo, le sue zampehanno delle unghie molto lunghe e sono morbide come un budino.Franklin a casa con Tommaso e sua mamma è tranquillo e si muove con lealtre tartarughe. Quando invece vede e sente il papà di Tommaso, che èmolto frenetico, si nasconde dentro al guscio come a scuola. Franklin vive inuna grande vasca con acqua, roccie e qualche piantina nella cameretta diTommaso.Tommaso e la sua mamma gli danno da mangiare briciole di pane e mangime.

Stamattina Giordano ha portato isuoi bengalini in classe perdescriverli.I due bengalini sono maschio efemmina, il maschio si chiamaNerino perché ha le guance nere, lafemmina si chiama CipCip perchécinguetta tanto.CipCip e Nerino hanno circa tremesi.Sono circa grandi come la mia collastick e sono esili. I loro corpi sonoricoperti da piume morbide, sofficie lisce. CipCip ha le piume bianchecon una fascia marrone sul petto,mentre Nerino è grigio con leguance nere, petto nero e panciabianca.

I bengalini di Giordano

Hanno un becco piccolo e arancione,hanno due occhi neri che sembranopiccole perle di vetro. Dagli occhi diCipCip scendono due strisce nereche sembrano lacrime. Le zampettesono sottili, arancioni e bitorzolute.Hanno la coda a strisce, CipCipbianca e beige, Nerino bianca enera. I due bengalini mangiano semi.Hanno un cinguettio che sembra ilsuono dei giocattoli di gomma cheschiacciano i neonati e sembrano intanti.CipCip è più vivace e cinguetta tantoinvece Nerino è più tranquillo.Alla sera per stiracchiarsi CipCip eNerino aprono le ali.

Classi III

Plastico di Bertipaglia Immersione nel Giurassico

Paleontologi in erba

Scatole, scatoline e scatoloniinfiniti per orientarci aBertipaglia.

A bocca aperta e sguardo all‛insù,noi bambini di III incontriamoammirati il più grande dinosauroerbivoro scoperto al mondo.

A Cava Bomba con guanti, occhiali,martello e scalpello ci siamocimentati a trovare veri fossili. Cisiamo schiacciati qualche dito, ma conspirito di avventura e determinazioneabbiamo portato a casa tanti fossili egrande soddisfazione.

Dopo la mostra deidinosauri e nell'attesadi trovare veri fossili,li creiamo noi, finti masempre interessanti,con il das e la pasta!

Lettura animata in biblioteca

Che magnifica sorpresa!Ci ha accolto calorosamente con abbracci e baci la nostra maestra Cristina.Noi tutti di terza abbiamo avvolto in un unico abbraccio all‛unisono la nostracara maestra. Abbiamo ascoltato dalla sua voce il mito “Il vaso di Pandora”mentre Serenella muoveva i burattini e un grosso e vecchio baule giaceva alcentro della stanza, custodendo i sentimenti più brutti e le avversità.La curiosità di Pandora ha liberato dal baule tutte le bruttezze, per fortunauna farfalla luminosa e bianca che si chiama Speranza salva l‛umanità.Nel laboratorio abbiamo realizzato tante colorate farfalle piene di desidericon il prezioso aiuto della maestra Cristina.

Venerdì 24 febbraio tra galani,frittelle, dolci di ogni tipo,bibite, stelle filanti e musicache più ci piace, ci siamotravestiti e truccati da mostri,pirati, principesse, supereroi equanto altro la fantasiadesiderava! Abbiamo mangiato,giocato, ballato anche inpalestra. E‛ stata unapazzerella e festosa giornata dicondivisione e divertimento!

CARNEVALE

Noi di classe terza ci siamocatapultati nell‛arte primitivadell‛Homo Sapiens Sapiens, eSapiens del Paleolitico.Con i graffiti ci siamo divertiti ariprodurre, incidendo nei varistrati di cera, immagini di grandianimali selvaggi e immagini dicaccia, con pochi, semplici maefficaci segni!. Ciascuno di noi halavorato ascoltando la propriafantasia e creatività marispettando i principi e ilsignificato di questa prima arteprimitiva.Uno degli ultimi giorni di scuolaabbiamo prodotto le pitturerupestri seduti per terra, comepiù ci piaceva, nel campo sportivodietro l‛edificio scolastico.Sarebbe bello fare più spessolezione all‛aria aperta, ci sentiamopiù liberi, gratificati e motivati!Abbiamo stropicciato i nostrifogli, fino a farli diventare unapalla (che soddisfazione,rispondere a questa richiesta!), liabbiamo poi stirati con le mani, e,con i colori a cera, che più siavvicinano al colore della pietra epiù ci piacevano, abbiamo coloratocon uno strato leggero il foglio …aveva preso proprio l‛effetto dellapietra. Infine con la tempera cisiamo sporcati le mani, altragrandissima soddisfazione, eabbiamo realizzato impronte contutto il palmo e sagome con lapunta delle dita.Queste immagini nel Paleoliticoassumevano il significato di buonauspicio per la caccia e le improntedelle mani un modo di avvicinarsialle prime forme di spiritualità.

Graffiti e pitture rupestri

Classi III

IN GITA AL GIARDINO BOTANICOLITORANEO DI PORTO CALERI

Ieri siamo partiti a bordo di unautobus per il Giardino Botanico diPorto Caleri, vicino a Rosolina.

Arrivati, abbiamo fatto merendaall‛inizio del bosco, dove c‛eranodei grandi tavoli di legno con lepanchine e un‛enorme catena dilegno.

Poi siamo andati a fare unapasseggiata nel bosco con la guidaGiorgia che ci ha mostrato lepiante, gli uccelli che volavano, lerane e i rospi nello stagno.

Terminata la passeggiata, siamoandati a raccogliere le conchigliein riva al mare.

Dopo pranzo siamo corsi agiocare con la sabbia.

Verso le tredici, siamo andati apranzo in un bar vicinissimo allaspiaggia.

Dopo un po‛ siamo tornati al barper fare il laboratorio con leconchiglie sui tavolini.

Finito il laboratorio, siamoritornati sulla spiaggia doveabbiamo visto volare gli aquiloni.

Nel tardo pomeriggio, stanchima felici, siamo risaliti sulpullman per ritornare aBertipaglia.

Classi I

Visita didattica al Museo Atestino

G iovedì 9 marzo siamo andati a visitare il Museo di Este perapprofondire le nostre conoscenze sui Veneti Antichi. Abbiamo capito

che questo popolo si è sviluppato anche ad Este tra il 900 e il 300 a.c. (etàdel ferro). Ci sono poche fonti scritte, quindi gli archeologi e gli storicihanno potuto ricostruire la sua storia grazie soprattutto a fonti materiali evisive. Abbiamo visitato la sala degli abitanti dei villaggi, quella dellenecropoli e quella dei santuari.

Le cave erano a pianta quadrata orettangolare, erano di materiali deperibili(legno, paglie, foglie) quindi restano solo ibasimenti di cocci e argilla cotta.

Erano costituite da una sola stanza e alcentro c‛era il focolare su cui si cucinavagrazie agli alari (a forma di ariete) e aibracieri.

Alari a forma di ariete = allevavano lepecore.

Resti di cereali, contenitori di cereali,attrezzi agricoli vari = praticavanol‛agricoltura.

Macine con pietra = estrazione elavorazione della trachite dei ColliEuganei.

Pesi da telaio, rocchetti per il filo =filatura e tessitura della lana e fibrevegetali.

Ossuario (ossa e corredo funerario) =cremavano i defunti, gli appartenenti alleclassi sociali superiori nell‛ossuarioinserivano: gioielli, oggetti preziosi, spadee utensili usati in vita dal defunto. Daquesti oggetti si capisce il sesso deldefunto e il livello sociale.

L‛Ochetta Pelà = inizialmente ritenuta ungiocattolo poi si è capito che era unasitula (contenitore di ceneri) a forma diuccello acquatico con quattro ruote sottoa quattro zampe che rappresenta l‛unionedel cammino terreno e la vita nell‛aldilà.

Situla Benvenuti = vaso in bronzo checonteneva i resti di una bambina dai 0 ai3 anni. La lamina di bronzo lavorata congrande cura ci fa capire che i genitoridella bambina erano molto ricchi.Ex-voto trovati nei resti dei santuari =capiamo che credevano in alcune divinitàe che chiedevano la grazia di guarire.

Stili scrittori trovati nel santuario delladea Reitia = capiamo che usavano lascrittura, che la dea protettrice dellascrittura era Reitia e che il suosantuario era anche una scuola discrittura.

Classi V

GITA A PORTO CALERI

La mattina del giovedì 11 maggioeravamo insieme a tutta la scuolaemozionati, entusiasti, curiosi,trepidanti e frizzanti di andare aPorto Caleri a Rosolina.

Lì le guide ci hanno portato inun‛immensa spiaggia selvaggia araccogliere le conchiglie divisi insquadre. Ogni squadra aveva il suonome tipo: “5 coralli”, “Delfini”,“La vongola”, “Sea life”. Al via ècominciata la ricerca tra la sabbiabagnata ricoperta da tantissimeconchiglie, rametti e tronchi.

Era bellissimo correre liberi sullaspiaggia, sentire la carezza delvento sulla pelle, ascoltare il suonodolce del mare, inseguire con gliocchi i gabbiani leggeri, ridere ecollaborare con gli amici allascoperta di qualcosa di speciale.

Durante il laboratorio abbiamoimparato a classificare leconchiglie in gasteropodi,cefalopodi e bivalvi. Uno deimomenti più divertenti è stato,dopo il pranzo, quello trascorso apiedi nudi sulla spiaggia arincorrersi, a giocare sullegiostrine, a fare simpatichecreazioni sulla sabbia.

È stata un‛esperienza istruttiva, ricca di emozioni,indimenticabile, che ci sentiamo di consigliare a tutti.

EVVIVAAAAA ROSOLINAAAAAAAA!

Alle 14.30 circa abbiamo iniziatouna passeggiata in mezzo allanatura incontaminata del giardinobotanico, scoprendo tra i sentierie i ponti di legno, stagni, rospi,tartarughe, fiori particolari,tamerici e pini marittimi.

Classi III

C on la maestra di religione abbiamo trattato l‛Ebraismo nelmese di gennaio con l‛occasione della Giornata dell‛Ebraismo

(17/01) e della Giornata della Memoria (27/01). Con la tecnica dellaflipped-classroom (classe rovesciata) la maestra ci ha divisi ingruppi e ci ha assegnato un tema che riguardava la Palestina. Ognigruppo doveva compilare un volantino come fosse stata un‛agenziache promuoveva un viaggio o delle escursioni in Terra Santa, conprezzi, orari e recapiti. L‛attività è stata molto divertente!

Ca' Murà Viaggi

Classi V

LIBRI - AMO

Per attuare ilprogetto “Libriamo”ci siamo ispiratiall‛artista Van Gogh.La parte che mi èpiaciuta di più è stataquando abbiamocreato i lavoretti , equella che non mi èpiaciuta è che èdurata solo tre giorni,ma in ogni caso misono divertita molto.Le due persone chesono venute a insegnarci cosa fare si chiamano Sonia e Tiano. Nel primolaboratorio abbiamo disegnato il nostro migliore amico così come Van Goghdipinse Paul Gauguin, nel secondo abbiamo disegnato un vaso di girasoli e nelterzo abbiamo riprodotto La notte stellata. La pittrice Sonia ci ha spiegatotutte le caratteristiche pittoriche di Van Gogh mentre Tiano ha portato ilibri su cui dovevamo guardare e imparare. Mi è piaciuto il secondolaboratorio, riprodurre I girasoli, perché è uno dei miei quadri preferiti, peril giallo intenso della curcuma e il marrone del cacao mescolati con i colori atempera.Abbiamo usato dei fiori veri per dipingere i girasoli come fossero pennelli emi sono divertita tanto.

Questi tre giorni del laboratorio“LIBRIAMO” sono stati bellissimi cisiamo conosciuti come pittori.Abbiamo conosciuto la tecnicapittorica di Van Gogh e abbiamoscoperto che la sua cameretta l‛hadipinta più di quattro volte.

Le maestre ci hanno parlato di questoprogetto, noi eravamo molto agitati enon sapevamo cosa dire. Il giorno èarrivato e abbiamo conosciuto Sonia eTiano che ci hanno accolto in palestracon il libro di ”Vincent Van Gogh”.A me è piaciuta l‛ultima lezione,durante la quale abbiamo dipinto,utilizzando i cotton fioc, la carta dialluminio (io non credevo si potessefare); una lezione non mi è piaciuta: illaboratorio del ritratto di un amico inquanto sono rimasta male nel vedereche tra i nostri disegni appesi in atrionessuno dei miei compagni mi avevascelta.

Classe IV

L‛esperienza dei laboratori èstata importante perché mi hapermesso di scoprire l‛arte di unpittore dell‛Ottocento e mi hapermesso di realizzare unatecnica pittorica, cioè deitrattini.Nel primo laboratorio abbiamofatto il dipinto di un nostroamico utilizzando delle cosegialle che avevamo portato dacasa. Ho dipinto Francesco comemio amico, cosi come Van Goghha dipinto Paul Gauguin.Il secondo e il terzo sono stati imiei preferiti: nel secondoabbiamo dipinto “I girasoli” diVan Gogh con una spezia, lacannella; nel terzo abbiamodipinto, con dei cotton fiock, “Lanotte stellata” di Van Gogh.Ma quello che mi è piaciuto dipiù è stata “La cameretta di VanGogh” che abbiamo disegnato epoi ripassato con il tratto-pen.

I l giorno 27 maggio 2017 tutti gli alunni della scuola primaria Ca‛Muràsi sono esibiti nello spettacolo di fine anno presso la vicina

tensostruttura. I bambini si sono preparati molte settimane prima sia conla maestra Tiziana, per imparare le canzoni a più voci e gliaccompagnamenti con flauti, tastiere, xilofoni, melodiche, chitarre,strumentini, sia con la maestra Claudia per memorizzare tanti passi didanza e creare splendide coreografie. Tutte le canzoni e i balletti hanno

Festa di fineanno scolastico

entusiasmato edemozionato il pubblico chedurante l‛interospettacolo non ha maismesso di applaudire. Allafine della prima partemusicale, solo la classe Vsi è esibita, prima in “MyHeart Will Go On” (daTitanic) accompagnata daCarolina e Cristian alla

tastiera, e poi nel “Can Can” con moltissimi strumentini a percussione. E‛stato un grande successo! Subito dopo le sette divertenti coreografie, asorpresa, “Faded”, con Cristian alla tastiera accompagnato da quattro vocifemminili, che con un‛esecuzione eccellente, risultato di tante merende

sacrificate per le prove al pianoforte,hanno scatenato un boom di applausi.Per concludere, grazie all‛aiuto deigenitori di classe V, è stato preparatoun ringraziamento speciale per lemaestre che hanno affiancato iragazzi nell‛ultimo anno di scuolaprimaria: una lettera, un dono e uncolorato mazzo di ventisei fiori di

carta, uno per ogni alunno, con una foto. Alla fine dello spettacolo tutti ibambini e le loro famiglie si sono recati a scuola per un ricco rinfresco eper i saluti uniti a tanti complimenti. E‛ stato veramente un finale con ilbotto!

Classi V

GLI ALUNNI DI CA‛ MURA‛ ALLA FESTADELLA COMUNITA‛ DI BERTIPAGLIA.

G iovedì 1 giungotutta la nostra

scuola ha partecipatoalla “Festa dellaComunità” di Bertipaglia,la nostra comunità.E‛ stato moltoemozionante esibirci difronte ai genitori,parenti, amici ma anchealle tante persone delpaese venute adapplaudirci.Dopo un‛entrata al suonodi marcia, abbiamocantato, suonato eballato con grandesoddisfazione.Alla fine molti di noihanno potuto finalmentefare tanti giri ingiostra, concludendo inmodo divertente unaserata speciale

Classi I

Ciao maestra Mariolina noi bambini di classeseconda vogliamo salutarti e ringraziarti pertutto quello che hai fatto per noi. Ci seisempre piaciuta tanto perché il tuo sguardosevero e sincero ci fa capire che tu sei unabrava Maestra. Tu sei speciale perché ci haiinsegnato cose interessanti, lavori utili,divertenti e ci hai dato sempre dei buoniconsigli; ci hai anche fatto mangiare i pop-corn e quando toglievi il coperchio saltavanoin aria e noi ci divertivamo un sacco. Ci haifatto guardare i film e ci hai insegnato icartelli stradali; ci hai fatto fare laricreazione fuori in giardino e ci hai fattoridere. Tu sei capace a fare un mucchio dicose: storia, scienze, geografia e pure italiano.Sei la maestra più preziosa perché sei statacon noi dalla prima elementare. Ci piacciono ituoi vestiti eleganti soprattutto quandoindossi la gonna e la collana colorata. I tuoicapelli sono bellissimi e profumano di biscottialla fragola. Sei sempre allegra e profumata;sei buona, gentile, ordinata, affettuosa e il tuosorriso ci dà gioia. Ci hai insegnato ad essereeducati e a volerci bene. Ci dispiace molto chetu vada in pensione perché ti perderemo manon ti dimenticheremo mai. Ti mandiamotanti baci sicuri che anche tu ci ricorderai persempre.

Grazie maestra Mariolina

UN SALUTO ALLA NOSTRACARA MAESTRA MARIOLINA

Classi II

Un caro saluto alla Collega Mariolinala cui meritata pensione si avvicina.

Possa godere della gioia e della fantasiache ogni libertà porta per la via.

Lo spazio della vita che si apre avanti ci fa pensarea tutte le speranze, le avventure e qualche sogno nel

cassetto che di sicuro è ancora da realizzare.Con un abbraccio e i nostri auguri la lasciamo andare

sicuri che qualche volta la vedremo tornare.

GRAZIE

Le tue Colleghe

Classi II

Bilanci e ricordi di Cinque anni insieme

Siamo arrivati agli ultimi giorni di scuola e per noi è questo un momentoveramente speciale, perché rappresenta la fine di un ciclo di studi.Il prossimo anno dovremo affrontare le medie e siamo spaventati come loeravamo il primo giorno di scuola in prima elementare.Abbiamo lasciato il mondo di giochi della Scuola dell‛Infanzia per un nuovomondo, di cui non conoscevamo niente e la paura era tanta.

Adesso lasciamo un ambientedove ci siamo sentiti protettiper uno che ancora nonconosciamo e si ripresenta lastessa paura.Andrea si ricorda ancora delprimo posto che ha occupatonella classe. Tutti quantiricordiamo l‛accoglienza che ciè stata fatta il primo giorno discuola. La scenetta allestitadagli alunni della classe quintadi allora (quanto ci sembravanograndi), il pesciolino rosso checi ha dato il “benvenuto” e poi,in classe, la caccia ai pesciolini.E‛ rimasta nei nostri cuori la

nostra compagna Altuna, arrivata dopo qualche mese e con la quale abbiamosubito fatto amicizia. Purtroppo non l‛abbiamo ritrovata il seconda perché isuoi genitori hanno dovuto trasferirsi per motivi di lavoro.E‛ stata una gioia immensa ritrovarla qualche anno dopo, eravamo già interza, quando siamo andati al teatro per assistere ad unarappresentazione.Non basterebbe una pagina per raccontare tutte le esperienze vissute inquesti anni, come quando in terza abbiamo visto l‛eclissi e la maestra Ericaci ha fatto fare un bellissimo lavoro legato all‛evento.La nostra prima gita è ancora nelle nostre menti. A Casa Marina, sui ColliEuganei. Quanto ci siamo divertiti! E poi ancora gite: l‛orto botanico, laCappella degli Scrovegni, il museo Muse e in quest‛ultimo anno il Planetario,la mostra dei Giganti dell‛Argentina, la visita alla redazione de “Il Mattino”e finalmente “Rosolina” una giornata al mare. Ricordiamo ancora i visispauriti di Edoardo ed Alex, arrivati quando eravamo in quarta.Abbiamo cercato di metterli a proprio agio fin da subito e adesso sonoparte del nostro gruppo.Bellissima, in classe quarta l‛accoglienza che abbiamo preparato per lenuove classi prime. La maestra Erica ci ha letto una storia: “La balena Mea”e, con il suo aiuto abbiamo costruito delle marionette che raccontavano lastoria ai bambini di prima.

SCUOLA MEDIAARRIVIAMO!

In questi cinque anni ci sono stati anche momenti di tristezza. Quando allafine della classe terza la maestra Tiziana ci ha detto che non ci avrebbepiù insegnato Storia, Geografia e Scienze.Quando alla fine della classe quarta la maestra Erica ci ha detto che nonl‛avremmo ritrovata in quinta.E le nuove maestre come saranno?Per fortuna ci è andata bene! E adesso?Ogni tanto ci coglie la tristezza. Non vorremmo lasciare questa nostrascuola.Ci abbiamo vissuto cinque anni, è diventata in questi anni la nostra secondacasa.Ci siamo sentiti curati, coccolati, confortati.Ma siamo cresciuti, siamo diventati più maturi, abbiamo imparato tantecose, ma non bastano. Per continuare a crescere dobbiamo impararne dialtre che questa scuola non può darci.Siamo tristi, ma nello stesso tempo siamo curiosi per quello che andremo ascoprire dal prossimo anno in poi.