“H2O: questa scuola fa sul SERIO!” - icpontenossa.gov.it · Costruzione di una MAPPA del testo...

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Scuola Primaria Statale Fiorano al Serio classi IV A-B “H2O: questa scuola fa sul SERIO!” dai testi al … testo informativo: comprensione e scrittura La scrittura del TESTO INFORMATIVO si inserisce al termine di un lungo percorso iniziato a settembre sul tema dell’ACQUA in concomitanza con l’Anno Internazionale proclamato dall’ONU per la salvaguardia e la tutela dell’acqua e l’equa distribuzione delle risorse idriche. I bambini hanno già letto, compreso e scritto testi narrativi, poetici e descrittivi inerenti alle esperienze avute o alle osservazioni aventi per tema l’acqua. Inoltre hanno assistito a un teatro sull’argomento, effettuato pitture e laboratori di materiale povero per costruire semplici barchette. Hanno effettuato uscite lungo il fiume Serio, facilmente raggiungibile dalla scuola e hanno visitato le sorgenti della Valle Nossana, bacino di risorsa idrica per importanti acquedotti della valle. Hanno visto il funzionamento di un vecchio maglio azionato dalla ruota di un mulino ad acqua e di un acquario ricco di pesci di ogni tipo. L’acqua è stata affrontata dal punto di vista scientifico analizzando le sue proprietà. L’intera scuola ha preso parte al progetto “A RUBINETTI CHIUSI!”, un’intera mattinata scolastica senza l’acqua corrente, dove i bambini hanno dovuto attivarsi con secchi e brocche per ogni necessità segnando su tabelle il consumo di acqua e analizzandone i risultati. Al termine del percorso è stato effettuato un intervento in classe della Polizia Provinciale settore “Caccia e pesca” ed un’uscita lungo il fiume per meglio conoscere i pesci di acqua dolce presenti nelle nostre acque. Ora i bambini devono raccogliere tutto il lavoro svolto e presentarlo aggiungendo le informazioni avute dal teatro, dalle varie uscite e dagli esperti ascoltati, scrivendo quindi dei TESTI INFORMATIVI. 1. L’ANALISI DEL TESTO ATTIVITA’ ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (strutture cooperative usate) MATERIALE - ALLEGATI a questo punto del lavoro: TANTI TESTI DIVERSI SULL’ACQUA Ai bambini vengono presentati su fogli individuali i vari testi letti o prodotti dall’inizio dell’anno ad oggi sul tema dell’acqua (narrativi, descrittivi e poetici); ROUNDTABLE la classe è suddivisa in gruppi di 4 bambini attorno ad un tavolo; su ogni tavolo vi sono le schede dei testi da analizzare; ad ogni gruppo vengono consegnati dei fogli da far girare con delle domande dove ogni bambino segnerà la sua risposta (più domande ad ogni gruppo); finito il momento dell’analisi i vari gruppi espongono le risposte, assegnando un INTERLOCUTORE ed uno SCOPO AD OGNI TESTO (grande cartellone ALLEGATI 1-2-3-4-5 ALLEGATO 6 (griglia analisi dei testi)

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Scuola Primaria Statale Fiorano al Serio classi IV A-B

“H2O: questa scuola fa sul SERIO!” dai testi al … testo informativo: comprensione e scrittura

La scrittura del TESTO INFORMATIVO si inserisce al termine di un lungo percorso iniziato a settembre sul tema dell’ACQUA in concomitanza con l’Anno Internazionale proclamato dall’ONU per la salvaguardia e la tutela dell’acqua e l’equa distribuzione delle risorse idriche. I bambini hanno già letto, compreso e scritto testi narrativi, poetici e descrittivi inerenti alle esperienze avute o alle osservazioni aventi per tema l’acqua. Inoltre hanno assistito a un teatro sull’argomento, effettuato pitture e laboratori di materiale povero per costruire semplici barchette. Hanno effettuato uscite lungo il fiume Serio, facilmente raggiungibile dalla scuola e hanno visitato le sorgenti della Valle Nossana, bacino di risorsa idrica per importanti acquedotti della valle. Hanno visto il funzionamento di un vecchio maglio azionato dalla ruota di un mulino ad acqua e di un acquario ricco di pesci di ogni tipo. L’acqua è stata affrontata dal punto di vista scientifico analizzando le sue proprietà. L’intera scuola ha preso parte al progetto “A RUBINETTI CHIUSI!”, un’intera mattinata scolastica senza l’acqua corrente, dove i bambini hanno dovuto attivarsi con secchi e brocche per ogni necessità segnando su tabelle il consumo di acqua e analizzandone i risultati. Al termine del percorso è stato effettuato un intervento in classe della Polizia Provinciale settore “Caccia e pesca” ed un’uscita lungo il fiume per meglio conoscere i pesci di acqua dolce presenti nelle nostre acque. Ora i bambini devono raccogliere tutto il lavoro svolto e presentarlo aggiungendo le informazioni avute dal teatro, dalle varie uscite e dagli esperti ascoltati, scrivendo quindi dei TESTI INFORMATIVI.

1. L’ANALISI DEL TESTO

ATTIVITA’

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

(strutture cooperative usate)

MATERIALE -

ALLEGATI

a questo punto del lavoro: TANTI TESTI DIVERSI SULL’ACQUA

Ai bambini vengono presentati su fogli individuali i vari testi letti o prodotti dall’inizio dell’anno ad oggi sul tema dell’acqua (narrativi, descrittivi e poetici); ROUNDTABLE

• la classe è suddivisa in gruppi di 4 bambini attorno ad un tavolo;

• su ogni tavolo vi sono le schede dei testi da analizzare;

• ad ogni gruppo vengono consegnati dei fogli da far girare con delle domande dove ogni bambino segnerà la sua risposta (più domande ad ogni gruppo);

finito il momento dell’analisi i vari gruppi espongono le risposte, assegnando un INTERLOCUTORE ed uno SCOPO AD OGNI TESTO (grande cartellone

ALLEGATI 1-2-3-4-5

ALLEGATO 6 (griglia analisi

dei testi)

comune con il disegno degli interlocutori, assegnazione del testo, scrittura delle varie osservazioni emerse dai gruppi…).

INFORMAZIONI SPARSE….

dalla prima parte tappa del lavoro emergerà che vi sono alcuni “testi-frasi-grafici” che non hanno avuto un interlocutore né una forma scritta:

• le informazioni date dall’esperto ARPA, • i dati ascoltati durante il teatro “Amare acque

dolci”, • le informazioni acquisite durante la visita alle

sorgenti dell’acquedotto; • i dati raccolti durante la mattinata “A rubinetti

chiusi!” e i relativi grafici elaborati. l’insegnante propone una riflessione: PENNE AL CENTRO

• elenco di domande al gruppo; • un gettone colorato per il ruolo di guida, a

rotazione; • giù le penne (in un barattolo al centro del

tavolo); • il conduttore legge la prima domanda; • discussione di gruppo sulla risposta; • controllo della guida sulla risposta; • penne in mano; • ognuno scrive la risposta a modo suo,

silenzio; • cambio di ruolo, lettura della seconda

domanda e così via…. le domande, lo scopo del testo, il destinatario e la sua struttura.

ALLEGATI 4-5

ANALISI DI UN TESTO INFORMATIVO sull’acqua

lavoro di classe e individuale: lettura del testo, RAGNATELA DI PAROLE IN GRUPPO

• l’insegnante consegna ai bambini dei post it adesivi dove scrivere le loro osservazioni sul testo letto, raccoglie tutte le informazioni alla lavagna, sparse,

• attraverso una discussione collettiva si riordinano i post it creando delle “categorie” che possano definire il testo letto ed analizzato,

• si trova un nome per questo tipo di scrittura: testo informativo.

ALLEGATO

7 + 7 bis

L’ARGOMENTO

presentazione di diversi tipi di testo informativo, individuare i vari argomenti proposti; tipologia degli argomenti: storico, scientifico, geografico; analisi dei testi attraverso la struttura cooperativa PENNE AL CENTRO ;

LE SEQUENZE

lavoro a coppie: lettura del testo assegnato e individuazione delle sequenze, informazioni principali;

LE PAROLE-CHIAVE (il lessico)

lavoro a coppie: lettura del testo assegnato e individuazione:

• parole non conosciute, • ricerca sul vocabolario, • evidenzazione delle parole chiave (tra cui

quelle di “nuova scoperta”).

LA MAPPATURA DEL TESTO

lavoro a gruppi di 4 bambini: con uso di cartoncini colorati, frecce, punti…. Costruzione di una MAPPA del testo informativo letto; GIRO IN GALLERIA con spiegazione

• ogni gruppo presenta la sua mappa, • i compagni la osservano e ne discutono

segnando su un foglio bianco posto vicino alla mappa le osservazioni (punti di forza, suggerimenti…),

• al termine del giro ogni gruppo legge le varie osservazioni ed eventualmente modifica/corregge la propria mappa.

ALLEGATi 8-9-10

ALLEGATO 11 (griglia analisi

del testo)

2. LA SCRITTURA DI UN TESTO INFORMATIVO: dagli appu nti al testo Si decide di scrivere n.3 testi informativi sui seguenti argomenti dei quali si possiedono alcuni dati da elaborare dopo l’intervento in classe dell’esperto Polizia provinciale settore “Caccia e pesca” sui pesci del fiume Serio:

• GHIACCIAI E SORGENTI • PESCI DI TORRENTE E DI LAGO • LA TROTA MARMORATA

ATTIVITA’

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO (strutture cooperative usate)

MATERIALE-

ALLEGATI

LE INFORMAZIONI

lavoro a gruppi di 4 alunni: • ad ogni gruppo viene data una scheda con

dei dati da inserire nella scrittura di un testo informativo, ogni gruppo uno specifico argomento rispetto all’acqua;

• il gruppo fa una prima raccolta di idee rispetto al testo da scrivere (uso di post it con idee individuali che generano una mappa del testo);

ALLEGATI 12

a-b-c

LA PRIMA STESURA

si procede ad una prima stesura: • riordino delle idee • stesura delle idee • uso di parole appropriate (lessico specifico) • scelta del titolo

LA REVISIONE del gruppo

usando una ceck list revisione del testo in gruppo;

LA SECONDA STESURA

ristesura del testo con discussione del gruppo, inserendo o correggendo parti mancanti o poco chiare evideziate attraverso la ceck list;

LA REVISIONE della classe

struttura cooperativa GIRO IN GALLERIA . Analisi e suggerimenti dei compagni;

LA STESURA DEFINITIVA

revisione finale del testo attraverso i suggerimenti dei compagni;

ALLEGATO 13

ALLEGATO 1

CORAGGIO DI TUFFARMI Dentro di me c’è coraggio. Dentro di me c’è un’onda che fa capriole. Dentro di me c’è azzurro. Dentro di me c’è il fiume profondo, un uccello che ha le ali ed un cristallo brillante. Dentro di me c’è uno squalo. Dentro di me c’è una nave che naviga. Quando mi tuffo nell’acqua alta dentro di me c’è la forza che mi fa venire il coraggio di tuffarmi. SOFIA

COME È LA PACE Dentro di me c’è la pace, la pace è l’azzurro, il rumore dell’acqua che ti culla, un fiore azzurro in un grande prato, il cielo azzurro senza nuvole, un delfino che fa i salti nell’acqua, un bosco d’estate pieno di animali. La pace è bellissima la pace la provo quando c’è davanti a me qualcosa di tranquillo, mi fa sdraiare sulla sabbia o sull’erba di un grandissimo prato. SONIA

ALLEGATO 2

QUEST’ESTATE HO INCONTRATO L’ACQUA IN CAMPEGGIO Io ad agosto sono andata a vedere le cascate a Valcanale con la mia famiglia, i miei zii e mio cugino. Siamo arrivati a Valcanale, abbiamo visto le cascate, erano belle grandi e luccicavano moltissimo. Era sera, allora abbiamo montato le tende, io ero emozionata perché era la .prima volta che facevo campeggio. Il giorno dopo mi sono svegliata e ho fatto colazione, io e mio cugino andavamo a lavare i piatti nel fiume più vicino. Il pomeriggio, io, mio cugino e mio fratello siamo andati nel fiume a fare un giro sui sassi, l’acqua era fredda; noi ci tiravamo l’acqua, ma non si riusciva perché avevamo solo le mani e con il secchiello saremmo riusciti meglio. Più tardi siamo tornati a rivedere il

lago che avevamo visto il giorno prima, era un po’ sporco, io ho trovato una rana nel lago e allora l’ho presa e l’ho portata fuori dall’acqua e lei era contenta. Alla fine siamo ritornati a casa. Quell’esperienza è stata proprio divertente. EMILY UN POMERIGGIO ALLA BUSCHINA Nelle vacanze sono andato alla Buschina con un mio amico che si chiama Lorenzo e con mio fratello Mohamed, mi era piaciuto molto ed era venuta anche mia mamma e Bachir. Siamo andati nell’acqua era bella calda, ci siamo spinti nell’acqua e abbiamo fatto la guerra schizzandoci l’acqua. Mi è piaciuto quando mio fratello aveva paura di entrare nel fiume. Più tardi siamo andati alla casa di Lorenzo e abbiamo giocato a calcio e dopo abbiamo giocato con l’acqua e con le bottiglie ci siamo spruzzati. Infine sono tornato a casa mia. SALIF I SASSI E IL FIUME. Durante l’estate sono andato al fiume Serio con i miei genitori. Appena arrivato ho steso la coperta e subito dopo io ei miei genitori siamo entrati nel fiume. Dentro il fiume c’erano dei sassi grossi che sporgevano e noi ci sedevamo sopra. Mio papà che non aveva il sasso ne ha preso uno dalla riva e l’ha messo nel fiume. Quando l’ha mollato mi ha schizzato tutto. Poi siamo usciti e abbiamo fatto merenda. Dopo io e mio papà siamo andati dove la corrente è più forte e siamo andati vicino alle cascate, lì ho raccolto un sasso verde scuro. È stato bellissimo soprattutto vicino alle cascate. MATTEO PERANI UN GIORNO AL MARE A fine giugno sono andata al mare con la mia famiglia, il primo giorno ero molto emozionata perché mio papà aveva detto che il pomeriggio andavamo al mare per vedere come erano le spiagge. Allora abbiamo seguito una mappa e siamo arrivati: la spiaggia si chiamava “Isuledda”e io ho detto: “Finalmente il mare!” Ho messo la crema solare e mi sono buttata in acqua insieme a mia sorella; mio papà ci ha lanciato le maschere col boccaglio e con lui abbiamo nuotato insieme fino ad una scogliera dove abbiamo visto

tanti pesciolini, un banco di pescioloni e poi alcuni pesci minuscoli che nuotavano tutti insieme e appena ti avvicinavi loro scappavano e si rimettevano tutti insieme. È stata una giornata bellissima e divertente. GAIA

ALLEGATO 3

Mi trovo in Valle Vertova, al Rifugio Roset, lungo il torrente Vertova. Sono proprio in riva al torrente, seduta su un sasso che da un lato è nell’acqua e dall’altro è appena appena sulla terraferma. Vicino a me posso vedere tanti sassi e il torrente che mi sorprende più di ogni cosa per la sua bellezza. Posso toccare l’acqua che scivola via dalle mie mani, i sassi, alcuni ruvidi e alcuni lisci, le radici che mi fanno solletico al tatto. Annuso il profumo dei fiori, simile a quello del miele, solo più dolce, sento il vento che mi porta tutti i profumi del bosco. Se guardo davanti a me, vedo una piccola spiaggia di sassi e una piccolissima cascata del fiume, invece alla mia sinistra posso osservare il torrente pacifico e dietro di me trovo lo stesso torrente pacifico e calmo, mentre in lontananza scorgo dei grandi boschi e tanti bei prati. Il torrente mi ricorda la vacanza in America ad una fattoria quando io, mio fratello e la mia amica, ci siamo avviati per tuffarci nel ruscello dove giocavamo. Il torrente mi sembra una strada per chi va a piedi o in bici, solo fatto di acqua; vorrei venirci tutti i giorni e tuffarmi dentro, perché non solo mi diverto, ma mi porta tantissimi ricordi!

Sonia E.

DATI STATISTICI FORNITI DAGLI ATTORI DURANTE IL TEATRO:

“Amare acque dolci” (ERBAMILL)

97% (? sui libri si trova 65%) ACQUA NEL CORPO UMANO ¾ superficie del pianeta ricoperta di acqua di cui il 97,5 % salata, 2,5% dolce (ghiacciai, nevai….) solo lo 0,2% acqua sorgiva potabile.

ACQUA DOLCE DISPONIBILE: 80% per irrigazione/agricoltura 2,7% fabbriche 7,5% acqua a pagamento 3,5% ad uso domestico 7% evapora

IL CONSUMO TOTALE MEDIO DI UN ITALIANO E’ DI 2690 L. DI ACQUA AL GIORNO IN CASA: 100 L. DI ACQUA A PERSONA in una giornata

NEGLI ULTIMI 50 ANNI LA DISPONIBILITA’ DI ACQUA POTABILE E’ CALATA DEL 50% a causa dell’aumento della popolazione, dell’inquinamento, dello spreco e dell’effetto serra. ISTITUTO COMPRENSIVO DI VERTOVA SCUOLA PRIMARIA DI FIORANO AL SERIO "A RUBINETTI CHIUSI!"

19-mar-13 litri di acqua usati ACQUA POTABILE ACQUA NON POTABILE CLASSE 1 A 6 38 CLASSE 1 B 6 28 CLASSE 2 U 5 28 CLASSE 3 A 5 21 CLASSE 3 B 5 16 CLASSE 4 A 6 48 CLASSE 4 B 7,5 16 CLASSE 5 A 7 36 CLASSE 5 B 8,5 53 BIDELLA LUISA 61 BIDELLA RAFFAELLA 60,5

ALLEGATO 6

ROUNDTABLE

LEGGI GLI ALLEGATI CHE TROVI SUL TAVOLO E RISPONDI

ALLEGATO

LETTO

CHE CARATTERISTICHE HA/ HANNO IL TESTO/I CHE HAI

LETTO?

A COSA PUO’/POSSONO

SERVIRE?

ALLEGATO

1

ALLEGATO

2

ALLEGATO

3

ALLEGATO

4

ALLEGATO

5

ALLEGATO 7

LA VITA E’ NATA NELL’ACQUA

La storia della vita, sul nostro pianeta, è cominciata più di un milardo e mezzo di anni fa, nell’acqua; nell’acqua delle paludi, degli oceani, dei fiumi. L’acqua è stata sempre il laboratorio straordinario dove è nata la vita. Una vita che in principio era microscopica, minuscola, invisibile. Poi è diventata sempre più grande, complessa. Gli animali si sono fatti giganteschi, forti; alcuni non si sono più nutriti di soli vegetali, di erbe e frutti, ma sono diventati carnivori. Eppure nemmeno quando sono diventati forti e giganteschi i mostri della preistoria si sono allontanati dall’acqua. E sono scomparsi per sempre dal nostro pianeta, sembra, proprio quando sono cominciate delle terribili siccità: ha cominciato a piovere poco o niente, le lagune si sono seccate, i laghi e i fiumi si sono trasformati in deserti. Solo in una piccola isola sopravvive qualche feroce esemplare di quei mostri, così come negli oceani di tutto il mondo nuotano, ultimi discendenti di altre mostruose famiglie, le lente testuggini, ossia le

tartarughe marine. Si tratta dei varani, che vivono nrella piccola e selvaggia isola dell’Indonesia chiamata Komodo. I varani si nascondono in grandi grotte, dando la caccia alle capre, e sono pericolosi per la gente dell’isola che li chiama dragoni perché sembrano proprio dei draghi.

(Folco Quilici, Pinin Carpi “Il libro dell’acqua” U tet)

ALLEGATO 7/bis

IL FIUME SERIO

Il Serio (Sère in dialetto bergamasco e cremasco) è un fiume che scorre interamente in Lombardia e attraversa le province di Bergamo e Cremona. Nasce dal Monte Torena e scende verso la pianura formando la valle Seriana. Complessivamente è lungo 124 km e si getta nell'Adda in località Bocca Serio, a sud di Montodine. Il nome Serio, antico e probabilmente di epoca preromana, starebbe a

significare flusso, corrente, oppure "cammina con l'acqua". Il nome latino del Serio era Sarius. In un documento dell'882 d.C. si legge ancora il nome Sarrio (Tertia pecia ubi dicitur Ad Sarrio apud ipso loco). Lo stesso toponimo entra poi in diversa misura nei nomi di alcuni paesi attraversati dal fiume: Valle Seriana, Villa di Serio, Fiorano al Serio, Orio al Serio, Seriate, Mornico al Serio, Cologno al Serio. Prende il nome di Serio anche il principale canale derivato da fiume, la Roggia Serio Grande, mentre i canali minori sono denominati seriòle. La sorgente del fiume si trova a circa 2.500 metri di

quota in una zona ricca di laghetti e polle chiamata Passo del Serio situata tra il Monte Torena (2.911 m) e il Pizzo del Diavolo della Malgina (2.926 m) nelle Alpi Oròbie bergamasche. È il lago Superiore del Barbellino a raccogliere le acque di diversi torrentelli, per poi riversarle in un vero e proprio fiume che percorre le province di Bergamo e Cremona fino all'Adda. Nei primi chilometri del suo percorso forma i laghi del Barbellino (Superiore e Inferiore) e attraversa la località turistica di Valbondione, nel cui territorio sono localizzate le celebri cascate: si tratta di un triplice salto per complessivi 315 metri, Lungo la Valle Seriana il fiume raccoglie le acque di numerosi affluenti come i torrenti Bondione, Fiume Nero, Sedornia, Goglio, Acqualina, Rino, Ogna, Nossana, Riso, Romna, Vertova, Asnina, Doppia, Albina, Lujo, Vallogna, Carso e Nesa; poi prosegue nella pianura bergamasca e cremasca.

ALLEGATO 8

IL FIUME NILO E LA NAVIGAZIONE DEGLI ANTICHI EGIZI Il popolo egiziano fu tra i primi, se non addirittura il primo, a sfruttare la navigazione come mezzo di trasporto per merci e informazioni. Il Nilo, che

attraversa l'intero Egitto, è infatti un'ottima via di comunicazione grazie alle sue acque calme e al vento che, soffiando prevalentemente da nord, permette la navigazione controcorrente. Fin dalle tombe più antiche si trovarono testimonianze di una praticata navigazione sul Nilo, mentre, per quanto riguarda i mari, non vi è alcuna prova documentata. I primi esempi di barca sono più simili a delle zattere fatte di papiri legati tra loro con delle corde. Esse permisero agli Egizi di effettuare già una buona esplorazione del Nilo e garantirono lo sviluppo del commercio. Questi primi esemplari sono da datarsi tra il 5000 a.C. e il 3500 a.C. La forma delle zattere di papiro era piatta con le estremità rialzate a curva. Sul corpo centrale della barca, probabilmente, c'era una specie di tenda. Venivano spinte da pagaie ed erano piuttosto difficile da manovrare. La vita di queste barche era di breve durata: infatti, una volta che i papiri erano inzuppati d'acqua, marcivano rendendo la barca inservibile. Questi tipi di barche potevano trasportare materiale abbastanza pesante che però doveva essere posizionate sui fianchi dell'imbarcazione stessa. Il corpo piatto era infatti la parte più fragile della barca. Quando fu introdotta la vela (verso il 5000 a.C.) fu necessario impiantare un albero sulla barca. Gli Antichi Egizi, che forse furono gli inventori della vela, vi impiantarono un albero bipode, ossia con due appoggi proprio sui fianchi della barca. Le prime vele furono probabilmente fatte di foglie di palma, ma, verso il 4000-3000 a.C., comparvero le prime vele quadrate munite di boma e pennone. Verso il 3000 a.C., gli Egizi iniziarono ad utilizzare il legno d'acacia per costruire le barche. Nonostante gli alberi fossero piuttosto rari in Egitto, essi venivano abbattuti per realizzare barche.

ALLEGATO 9

IL FIUME PO

Il Po è un fiume dell'Italia settentrionale. La sua lunghezza, 652 km[1], lo rende il più lungo fiume interamente compreso nel territorio italiano[2], quello con il bacino più esteso (circa 71 000 km²) e anche quello con la massima portata alla foce, sia essa minima (assoluta 270 m³/s), media (1 540 m³/s) o massima (13 000 m³/s).

La sua sorgente si trova in Piemonte in provincia di Cuneo sulle Alpi Cozie e precisamente in Località Pian del Re (comune di Crissolo) ai piedi del Monviso (3.841 m), sotto un grosso masso riportante la targa che ne indica l'origine. Arricchendosi notevolmente dell'apporto di altre innumerevoli sorgenti (non è errato affermare che "il Monviso stesso è la sorgente del Po"), prende a scorrere impetuoso nell'omonima valle

Bagna quattro capoluoghi di provincia (nell’ordine Torino, Piacenza, Cremona e Ferrara) e segna per lunghi tratti il confine tra Lombardia ed Emilia-Romagna, nonché tra quest’ultima e il Veneto, prima di sfociare nel mare Adriatico in un vasto delta con 6 rami. Per la maggior parte del suo percorso il Po scorre in territorio pianeggiante, che da esso prende il nome (pianura o valle padana).

Il Po è riconosciuto come il più importante corso fluviale italiano.

Il Po è alimentato da innumerevoli torrenti e fiumi che raggruppano un insieme di ben 141 affluenti. Il nome italiano attuale di Po deriva quindi, dalla contrazione del latino Padus > Pàus > Pàu > Pò.

Il Po attraversa con il suo corso gran parte dell'Italia settentrionale, da ovest verso est

percorrendo tutta la Pianura Padana.

Sulle sue rive abitano circa 16 milioni di persone e sono concentrate oltre un terzo delle industrie e della produzione agricola italiana, così come oltre la metà del patrimonio zootecnico.

ALLEGATO 10

L’ANGUILLA Anguilla anguilla, Linnaeus 1758), conosciuta comunemente come anguilla europea , è un pesce della famiglia Anguillidae. In alcune regioni italiane la femmina di grandi dimensioni (lunghe fino a un metro e mezzo) viene chiamata capitone mentre il giovanile, sottile e trasparente (40-60 mm), prende il nome di ceca. In genere popola ambienti a corrente debole o assente ma non si può

escludere di trovarla in acque anche molto mosse. I maschi stazionano spesso in acque salmastre senza risalire i fiumi come invece fanno regolarmente le femmine. Presenta un corpo allungato, cilindrico, serpentiforme; la pinna dorsale, di modesta altezza, è allungata fino a unirsi alle pinne caudale ed anale. La pinna anale è più lunga della dorsale. La mandibola è più sporgente della mascella, l'occhio è piccolo. Il colore cambia con le fasi vitali: bruno sul dorso e giallastro ventralmente per gli animali che vivono in acque dolci e nero sopra ed argentato sotto per quelli che risiedono in mare o che si apprestano ad effettuare la lunga migrazione. La femmina può raggiungere i 3 kg di peso. Tutte le anguille nascono nel mar dei Sargassi, unico posto noto dove avviene la riproduzione di tale specie. La migrazione degli esemplari inizia dalle acque dolci o salmastre dove questi pesci risiedono, in autunno. L'istinto riproduttivo è talmente forte che le anguille che vivono in laghi o stagni chiusi non esitano ad uscire dall'acqua ed a raggiungere il fiume o il mare strisciando come serpenti, questo avviene durante la notte, soprattutto in condizioni di pioggia (che consente ai pesci in migrazione di evitare la disidratazione) e di assenza di luna. In mare subiscono notevoli variazioni come l'aumento di dimensioni degli occhi (si suppone che la migrazione avvenga ad alte profondità, dove la luce è poca) e smette di nutrirsi. Attraverso itinerari poco noti questi pesci, che non sono di certo forti nuotatori, raggiungono l'area dell'Oceano Atlantico in cui avviene la deposizione, effettuata la quale muoiono. Alla schiusa dell'uovo il giovane (che ha una caratteristica forma fogliforme e che prende il nome di leptocefalo) fa il medesimo percorso fatto dalla madre per tornare in Europa nell'esatto luogo da dove essa proveniva, impiegando circa 3 anni per effettuare tutto il viaggio ed arrivando allo stadio di "ceca".

ALLEGATO 11

ANALISI DI UN TESTO INFORMATIVO LEGGI BENE IL TESTO E COMPLETA CON I TUOI COMPAGNI (modalità di lavoro in gruppo “PENNE AL CENTRO”) TITOLO DEL TESTO ANALIZZATO: ………………………………………… TEMA DEL TESTO (si parla di…) ………………………………….. SECONDO TE DURANTE QUALE MATERIA SCOLASTICA POTREBBE ESSERE USATO? (ARGOMENTO) …………………………………………….. DA COSA LO CAPISCI? ………………………………………………………………………

E’ UN TESTO SCRITTO IN o 1^ persona o 2^ persona o 3^ persona

IL LINGUAGGIO USATO (stile) E’

o Poetico o Narrativo o Descrittivo o Tecnico/informativo/scientifico

DA COSA LO CAPISCI?

…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… CI SONO TERMINI DIFFICILI SPECIFICI E PAROLE CHE NON CONOSCI? QUALI? ………………… ……………………… ……………………….. ………………… …………………….. ………………………. CERCA SUL VOCABOLARIO IL SIGNIFICATO DI QUESTE PAROLE. COLORA DI GIALLO LE “PAROLE CHIAVE” DEL TESTO, QUELLE CHE TI FANNO CAPIRE I CONCETTI PIU’ IMPORTANTI. SCRIVI CON ORDINE LE NOTIZIE (SEQUENZE)CHE RIPORTA IL TESTO (in breve) CONTROLLA DI AVER ESEGUITO OGNI CONSEGNA CON I TUOI COMPAGNI DI LAVORO.

ALLEGATO 12/ a

INTERVENTO IN CLASSE Polizia Provinciale “Caccia e Pesca”

- settore ittico venatorio- APPUNTI

GHIACCIAI E SORGENTI GHIACCIAI : alta Valle Brembana: l’acqua è a livello solido; RIALI : piccoli invasi che rilasciano acqua che inizia a scendere a valle; 199 laghi alpini in provincia di Bergamo, alcuni sono artificiali formati dalle dighe, vengono usati per produrre elettricità; TORRENTI: qui ci sono i pesci. Ci sono le trote (TROTA LARIO), l’acqua è molto fredda perché si è appena sciolta dai ghiacci, è anche molto ossigenata perché fa molti salti nel suo scendere e “rompendosi” sulle rocce “cattura” ossigeno; nel fondovalle il fiume si allarga e si può vedere la TROTA MARMORATA; FONATANILI E ROGGE : molto importanti per la pianura che è il 40% della Provincia di Bergamo, le rogge porta acqua ai campi; l’acqua che scorre sotto terra poi riemerge nei “fontanili”, ritorna in superficie; se l’acqua del fiume Serio è inquinata anche in pianura arriva nociva in pianura trasmettendo l’inquinamento alle coltivazioni; GRANDI FIUMI DI PIANURA con moltissimi pesci; MARE dove l’acqua dolce si unisce a quella salata, l’acqua che evapora non è salata

ALLEGATO 12/ b

INTERVENTO IN CLASSE Polizia Provinciale “Caccia e Pesca”

- settore ittico venatorio- APPUNTI

PESCI DI TORRENTE e di LAGO Barbo : ha dei baffi che li aiutano a cercare il cibo, sono come papille sensitive; Cavedano : mangia di tutto, anche le uova delle trote; Luccio : grande predatore dei fiumi e dei laghi, sembra un bastone di legno, si mimetizza, cattura il pesciolino con la sua bocca che ha circa 1000 denti in bocca molti piccoli ma taglienti, dappertutto anche sulla sua lingua! La femmina può pesare anche 20 kg per 1 metro di lunghezza, il maschio non supera il chilo di peso; Persico Reale : fiumi di grande portata o nei laghi, sul dorso ha delle spine che pungono molto, il dolore è molto forte; Persico Sole : pesce molto piccolo, si riproduce a giugno nei laghi ed è il maschio che prepara il nido, poi attira le femmine con i suoi colori vivaci, le fa entrare nel nido, le femmine depongono le uova e poi vanno via, lui le feconda e rimane a guardia del nido. Se deve scappare aspira le uova nella sua bocca e le porta via! Pesce Gatto : le due antenne superiori del pesce vibrano e se c’è un altro pesce nella zona loro riescono a percepirlo; Alborella : pesce del Lago d’Iseo, purtroppo in estinzione, è un pesce molto piccolo ma che dà da mangiare a tutti gli altri pesci; Ittiologo = veterinario che studia i pesci Autoctona = del posto, nata e cresciuta nello stesso ambiente; età dei pesci = si toglie una squama sulla linea dall’occhio alla coda, la mettiamo sotto il microscopio e si contano gli anelli di crescita; inquinamento genetico = quando si introducono specie di animali diverse negli ambienti, si riproducono e distruggono le specie autoctone (es. Trota Atlantica) La LINEA LATERALE del pesce che va dal’occhio alla coda è l’”orecchio” del pesce. MACRO VENTOS: animali piccolissimi che rimangono sul fondo, questi piccoli insetti mangiano le carcasse dei pesci morti; SELEZIONE NATURALE : i pesci che sono ammalati muoiono, rimangono solo quelli perfetti e sani.

ALLEGATO 12/ c

INTERVENTO IN CLASSE Polizia Provinciale “Caccia e Pesca”

- settore ittico venatorio- APPUNTI

LA TROTA MARMORATA Trota Marmorata , di fondo valle, arriva anche a 10 kg di peso, mangia pesci piccoli e uova di altri pesci o le sue stesse uova;

• una trota si riproduce a 3 anni, come quasi tutti i pesci, l’età media è di 10 anni; una trota di 1 kg di peso fa dalle 1600 al 2400 uova, quando l’acqua è molto fredda le uova maturano molto velocemente (nov. dic, gen,); mettono le uova in acqua e il maschio le feconda; dopo 45 giorni nasce il piccolo di trota.

• Le femmine prima di deporre le uova iniziano a pulire un tratto di ghiaie sulle rive del fiume, utilizzando la coda caudale; emette dal suo corpo degli odori come gocce di olio così i maschi li sentono e arrivano, anche quattro o cinque, la femmina rilascia le uova, il maschio lascia il suo liquido seminale bianco che feconda le uova.

• La femmina ricopre di ghiaia le sue uova sempre usando la coda e poi va via, circa il 50 % delle uova vengono mangiate dai predatori o dai pesci stessi che le hanno deposte.

• Solo l’8-10 % nascono e rimangono vive. • Le femmine, se non ci sono barriere, risalgono la corrente fino a dove loro sono

nate e depongono le uova.

ALLEGATO 13

DALLE INFORMAZIONI AL TESTO INFORMATIVO:

LA SCRITTURA

LISTA DI CONTROLLO

o PRIMA STESURA o SECONDA STESURA

LE INFORMAZIONI Riprendi gli appunti e controlla che tutte le informazioni siano presenti nel testo scritto:

o sono riportate tutte le informazioni;

o mancano le seguenti informazioni ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

L’ORDINE DELLE INFORMAZIONI Le informazioni sono messe con ordine;

o alcune informazioni sarebbe meglio inserirle in un posto diverso nel testo (contrassegna con asterisco e numero);

o il testo è molto confuso e va riscritto seguendo un ordine logico;

LE PAROLE-CHIAVE o Nel testo vi sono tutte le parole-chiave importanti o Mancano alcune parole-chiave :

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LA STRUTTURA DELLA FRASE o Il testo è scritto in terza persona; o non sono presenti opinioni personali; o non sono presenti dati soggettivi;

ALCUNI SUGGERIMENTI Se avessi scritto io questo testo informativo avrei… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………