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Ascoli Piceno Elezioni Amministrative 6 e 7 giugno 2009 GUIDO CASTELLI SINDACO La Pianificazione Strategica della Città di Ascoli Piceno Documento Programmatico Idee ed azioni per costruire insieme una città migliore Il presente elaborato costituisce un documento provvisorio di sintesi degli elementi emergenti durante la fase di ascolto e raccolta di informazioni ed istanze dei cittadini e delle associazioni cittadine a vario titolo ed è pertanto un documento per sua natura soggetto ad aggiornamento e integrazione periodici. 1

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Ascoli PicenoElezioni Amministrative

6 e 7 giugno 2009

GUIDO CASTELLI SINDACO

La Pianificazione Strategica della Città di Ascoli Piceno

Documento Programmatico

Idee ed azioni per costruire insieme una città migliore

Il presente elaborato costituisce un documento provvisorio di sintesi degli elementi emergenti durante la fase di ascolto e raccolta di informazioni ed istanze dei cittadini e delle associazioni cittadine a vario titolo

ed è pertanto un documento per sua natura soggetto ad aggiornamento e integrazione periodici.

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PremessaIl Centro destra si ripropone alla guida della città di Ascoli dopo un decennio che ha consentito il

raggiungimento di importanti risultati sia sul piano amministrativo che sociale. Molte cose sono avvenute e numerosi obiettivi sono stati raggiunti. Molte altre iniziative possono prendere

vita per rendere la nostra città migliore e capace di rispondere con maggiore incisività alla preoccupante crisi sociale e finanziaria che ha investito l'occidente negli ultimi mesi.

Negli anni passati sono stati posti in essere dall''Amministrazione Comunale diversi interventi strutturali, che hanno consentito di dare un contributo attivo alla crescita economica del territorio ascolano e delle aree ad esso adiacenti. Tali interventi si sono concretizzati in azioni che, sotto diversi profili, hanno coinvolto i molteplici attori del sistema ascolano e che oggi, grazie anche ai programmi di sviluppo nazionale promossi dall'attuale Governo, possono realizzare una modernizzazione degli apparati governativi locali. Tutto ciò in un'ottica di maggiore attenzione verso il cittadino portatore d'interessi, che la politica deve affiancare e sostenere nelle diverse fasi della sua esistenza, garantendo pari opportunità e pari dignità ad ognuno, nel rispetto dei Principi sanciti dalla nostra Costituzione.

Ma la strada virtuosa percorsa in questi anni dal nostro governo cittadino non è stata esente da difficoltà. Elementi di criticità riconducibili ad una limitata coesione politica ed alla conseguente instabilità delle coalizioni di governo della Città, oltre a problemi di relazione con il sistema delle autonomie di diverso colore politico (Regione e Provincia), hanno prodotto situazioni di conflittualità, determinando inevitabilmente degli impedimenti nell'azione amministrativa. Ascoli ha subìto gravi forme di ostruzionismo, caratterizzate da motivazioni ideologiche più che contingenti, con la conseguente perdita di importanti occasioni di crescita e la mortalità di progetti utili per la cittadinanza. Le conseguenze negative sono facilmente immaginabili. In molti casi tutto ciò ha contribuito a svilire i rapporti dell'Amministrazione comunale con gli stakeholders, come nel caso della mancata realizzazione del progetto della Casa del Volontariato .

Un ulteriore elemento di criticità, che ha caratterizzato l'ultimo periodo di governo della città, è rappresentato dalla grande crisi economica mondiale che, partendo dall'universo finanziario, ha prodotto importanti conseguenze in termini di economia reale, determinando tuttora una situazione di recessione generalizzata.

Da un'attenta riflessione sulla situazione contingente nasce l'esigenza di riadattare i paradigmi di gestione dei rapporti economici, istituzionali e sociali in maniera tale da ottimizzare l'utilizzo delle risorse impegnate nel sistema economico della nostra città.

Molte sono le risorse nascoste ed ancora sottovalutate del nostro straordinario territorio.Laboriosità, onestà, capacità e talento sono qualità e valori identificativi della nostra gente e saranno queste

le direttrici da cui la città di Ascoli deve ripartire per affrancarsi dai problemi della situazione attuale e raggiungere buoni livelli di sviluppo.

La grande crisi del momento va colta pertanto come una grande opportunità di cambiamento, per dimostrare che, se indirizzate nel giusto modo, le molteplici risorse presenti nel nostro sistema sono ancora in grado di garantire prosperità e sicurezza al nostro territorio.

Questo è il fondamento su cui progettare e costruire una visione comune della Polis vista come una vera “ Casa di tutti i cittadini”, in cui ognuno possa portare il proprio contributo, dando vita a quello spirito e a quella spinta necessari per affrontare le sfide della ripresa. E, soprattutto, per ambire ad un ruolo diverso che per tradizione, posizione, risorse e caratteristiche Ascoli Piceno merita in una visione non più soltanto provinciale, regionale e nazionale, ma proiettata verso l'Europa ed il mondo.

Perché ciò sia possibile è necessario riscoprire l’orgoglio della nostra identità e del nostrosenso di appartenenza, la voglia di fare, per intraprendere con rinnovato vigore un virtuoso percorso che

consenta di rispondere alle reali esigenze delle persone e di raggiungere i più ambiziosi obiettivi.Una classe dirigente che possa guidare la città verso la ripresa deve pertanto saper interpretare e valorizzare

questo patrimonio di valori condivisi, stabilendo un legame intimo ed essenziale tra amministratori e amministrati, basato su un sentimento di fiducia reciproca.

Questo recupero identitario deve partire dalla riscoperta delle idee e delle tradizioni della nostra straordinaria terra ascolana, per trasformarli in valore e dare vita ad una nuova epoca contraddistinta dalla vitalità del territorio, dall'intraprendenza dei giovani e dalla valorizzazione della nostra Città.

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Premessa 2

Principi e priorità per la città che vorremmo

L'etica della politica ed il Patto per AscoliUna società vale meno quando sono pochi a costruire per tutti. Una buona società è quella in cui ogni

persona ha la possibilità di cooperare a costruire il futuro.Da questa visione rinnovata della politica è nata la grande campagna di ascolto, da cui siamo partiti per poter

avere la visione più ampia possibile delle varie problematiche della nostra realtà contingente, e delle diverse esigenze che gli attori della vita cittadina a vario titolo manifestano. Dalle risultanze della lunga serie di incontri svolti in questa primissima fase della campagna elettorale sono state raccolte tante idee, che confluiscono nel programma di buon governo della città; esse si trasformeranno in azioni concrete attraverso la pianificazione strategica della città di Ascoli Piceno, punto di partenza e metodologia qualificante del programma della coalizione.

La riflessione finora condotta parte da una indispensabile premessa di carattere “ideale” e culturale: per realizzare il bene comune è necessario iniziare a muoversi dall'etica della politica.

In quest'ottica è pubblico ciò che mira al bene comune e non esclusivamente ciò che promana dall'azione dagli organi istituzionali e dello Stato. In questa logica la sussidiarietà va fatte assurgere a strumento permanente dell'agire amministrativo.

Per il futuro, il rapporto con la società - e segnatamente con il terzo settore - va reso strategico in virtù dell'applicazione del principio della pari dignità. In una relazione proficua con il Non Profit saranno le istituzioni a cedere una parte della loro autonomia decisionale beneficiando del valore e dei talenti offerti dal Terzo Settore.

Quest'ultimo, corrispondentemente, cederà una quota della sua autonomia funzionale, per definire insieme quelle politiche pubbliche che, a causa dei sempre più marcati vincoli finanziari, richiedono l'azione della società.

La città, come osservava Santa Caterina da Siena, è “data in prestito” ai governanti, i quali devono porre in essere azioni e comportamenti virtuosi, tali da restituire ai cittadini un bene accresciuto e migliore per i cittadini.

Il dovere di un buon amministratore, dunque, risiede nella capacità di restituire, al termine del suo mandato, una città più bella, più ricca e più giusta.

Il rilancio della città di Ascoli Piceno e il mantenimento degli standard di Welfare locale sono possibili solo in presenza di una forte coesione tra gli attori sociali e la fiducia è uno dei cardini principali su cui si muove il motore della mia proposta politica.

Da un esame della realtà contingente si avverte la necessità di generare una nuova forma di patto per il rilancio della politica percepita non più come avversaria, ma come lo strumento per il raggiungimento del bene comune. Per questo motivo tali premesse sono state volutamente anteposte allo studio strategico del mio programma per la città e confermate solennemente attraverso il “patto di responsabilità”, da me sottoscritto, anche a nome di tutti i candidati delle liste a sostegno della presente candidatura. Un patto che condensa in termini politici il contesto di valori entro cui costruire l'agire che si svilupperà nel corso del mandato.

Si impone una riflessione di carattere generale su come concepire il sistema nel suo complesso: la centralità dell'individuo e dell'impresa, sia pubblica che privata, e la civiltà del lavoro, sono presupposti necessari per guardare al futuro in termini costruttivi. E per guardare al domani non si può prescindere dalla considerazione di ogni elemento che possa aiutare i giovani a crescere con una mentalità sana e lontana da tutte le deviazioni che il mondo contemporaneo offre: i giovani sono il futuro della nostra società.

Soltanto una visione condivisa del futuro, in cui la cooperazione tra pubblico e privato viene costantemente perseguita, può prospettare maggiori possibilità di successo dei vari progetti in cui si articola l'attività programmatica dell'Ente Pubblico. Questo implica la sostanziale revisione dei rapporti tra i vari attori che operano nel sistema pubblico di gestione delle risorse a disposizione del nostro territorio: è essenziale che tali risorse siano allocate in modo da garantire al massima efficienza ed efficacia agli interventi in cui si concretizza la loro stessa destinazione. Ciò può realizzarsi, a mio avviso, soltanto se le risorse vengono preventivamente inserite in un quadro di piani a medio-lungo termine che, a loro volta, diano vita a piani di minore ampiezza temporale, caratterizzati da una maggiore specificità, che permetta eventualmente di effettuare eventuali interventi correttivi nel corso della loro attuazione. In questo modo, passo dopo passo, si può efficacemente percorrere la via per uscire dalla recessione che caratterizza l'attuale contesto economico della nostra città.

La politica del sì, quindi, la politica del fare, dell'agire, in una società dinamica, alla continua ricerca di innovazione e sviluppo.

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Premessa 3

Criteri di organizzazione dell'azione amministrativa

Partecipazione e trasparenza La Partecipazione e la Trasparenza rappresentano la priorità nell'ambito dei processi decisionali e vanno

intese come condizioni essenziali per la responsabilizzazione dell’attività amministrativa; elemento primario e bidirezionale dall’Amministrazione verso i cittadini e viceversa; valori di un sistema comunicativo che renda accessibili i procedimenti e trasparenti le scelte.

SussidiarietàSussidiarietà vuol dire che ognuno abbia la sua opportunità e che il desiderio di ciascuno possa liberamente

esprimersi. Un principio-valore che si fa strumento e mezzo reale per il perseguimento di tutti gli obiettivi di sviluppo della città attraverso l’elaborazione, in un contesto di pari dignità tra i settori della società, di proposte che applichino, in particolare, la sussidiarietà nei seguenti ambiti: attività produttive profit e no-profit, cultura, servizi di pubblica utilità, educazione, formazione, lavoro, sanità e servizi alla persona.

MeritocraziaLa meritocrazia deve essere il criterio principe del nuovo modo di intendere la politica e la vita. Essa deve

essere il vero motore dell'attività politica, applicando il principio dell'uguaglianza, in ordine al quale viene garantita ad ogni persona la possibilità di realizzare il proprio futuro, iniziando da un punto di partenza, inteso in termini di opportunità e di risorse fondamentali, uguale per tutti, lasciando però a tutti la libertà di poter migliorare le proprie condizioni di vita a seconda dello spirito di sacrificio e delle capacità che ognuno è in grado di trasfondere nelle attività in cui si cimenta. E' doveroso garantire a tutti un punto di partenza, ma all'arrivo è giusto che giunga solo chi dimostra di valere più degli altri.

Tutela della sicurezza Con la globalizzazione la percezione delle insicurezze aumenta, in quanto crescono la mobilità sociale, la

connessione tecnologica planetaria, e la stessa consapevolezza dei rischi complessivi a cui si è esposti. Uno dei primari compiti del sistema pubblico è proprio quello di tutelare la sicurezza del cittadino. Una

sicurezza che va garantita in ogni momento ed in ogni situazione. Dobbiamo essere capaci di dare risposte alla mancanza di sicurezza evitando il rischio che si crei una civiltà paralizzata dalla paura del presente e del futuro.

La sicurezza è un diritto del cittadino, un fondamentale diritto del cittadino moderno, di cui la politica deve necessariamente farsi carico.

E la politica deve tendere a garantire il cittadino nelle varie situazioni della sua vita.Garanzia di sicurezza in senso generale, quindi: in termini di ordine pubblico, di tutela del lavoratore nei

luoghi di lavoro, di garanzia della staticità degli immobili pubblici e delle scuole dove studiano i nostri figli, ecc. Un dovere di rendere sicuro il cittadino, in definitiva, in ogni ambito in cui si esprime la sua esistenza.

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Premessa 4

Metodologia di organizzazione dell'azione amministrativa

Effetto dominoL’approccio alle problematiche secondo una logica di sistema consente che alla soluzione della singola

problematica consegua automaticamente la realizzazione di altri obiettivi, innescando così un vero e proprio meccanismo virtuoso, una sorta di “effetto domino” positivo che darà lo slancio verso obiettivi sempre più ambiziosi.

La “rete”Per tornare ad essere attrattiva, polarizzare le funzioni e riqualificare il suo ruolo la città dovrà strutturarsi

come una “rete”, caratterizzata da connessioni non soltanto infrastrutturali e di trasporto, ma anche e soprattutto immateriali, attraverso un recupero identitario, la considerazione in termini di sistema di tutti i settori e delle strutture (sanità, industria, turismo, commercio,ecc.), una rinnovata metodologia amministrativa e gestionale dei processi organizzativi; la realizzazione di sinergie tra produttori di servizi ed utenti degli stessi, la valorizzazione in un’ottica sinergica delle singole vocazioni e delle peculiarità territoriali.

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Premessa 5

Idee ed azioni per costruire insieme una città migliore

La competitività del sistema Ascoli:consolidare le eccellenze, rilanciare l‘innovazione

La ricerca scientificaAppare indispensabile favorire e incrementare l’intero comparto della ricerca scientifica, strumento capace di

assicurare in modo costante la crescita e lo sviluppo del territorio, affinché possa fungere da interfaccia tra il mondo della ricerca e quello produttivo, allo scopo di agevolare il trasferimento a quest’ultimo delle conoscenze e delle tecnologie.

L’innovazione e la promozione delle Nuove Tecnologie della comunicazioneGli interventi di informatizzazione nella Pubblica Amministrazione, dovranno favorire: l’accesso ai servizi

offerti dalla macchina amministrativa, che deve oggi avvenire in maniera il più possibile autonoma, attraverso l'uso dei media tecnologici disponibili; il processo di informatizzazione dei servizi dell'amministrazione, in maniera da permettere ai cittadini e alle imprese, attraverso il miglioramento delle relazioni tra enti ed uffici, la trasmissione di atti formali, sia all’interno della regione che verso gli enti locali; l'implementazione di sistemi di protocollo informatico, firma digitale e, soprattutto, di un efficiente sistema informatizzato per i servizi sanitari.

La selezione su base meritocraticaSi applicherà un criterio selettivo, sulla base di professionalità e competenze, per l’individuazione dei soggetti

destinati ad assumere cariche di responsabilità amministrativa. Il metodo dello spoil system sarà un'operazione, un’occasione per garantire una reale spinta propulsiva all'attività di governo della città e un’adeguata competenza nella gestione degli enti strumentali e delle società partecipate.

La programmazione e la pianificazione strategica per il rilancio della cittàUn’attività amministrativa capace di rispondere alle esigenze della comunità deve necessariamente essere

coordinata in una logica di programmazione strategica che rappresenti il solco unitario sul quale innestare e collocare i singoli interventi. Si procederà, pertanto, alla definizione di prioritarie linee strategiche. La pianificazione strategica è una disciplina che addestra all’impiego di metodi mirati a migliorare la razionalità delle decisioni (o delle azioni) nella gestione sistematica e integrata degli affari pubblici. Essa rappresenta un nuovo modo di concepire la gestione degli affari nella Pubblica Amministrazione, un nuovo modo di pensare che si traduce nell’introduzione nella Pubblica amministrazione di una programmazione (o pianificazione) “strategica” - fondata sulla ristrutturazione di qualsiasi intervento secondo “programmi” - che diventa il nuovo modo di gestire le attività, di tutti i tipi.

La pianificazione strategica parte dalla definizione dei programmi. Il “Programma” diventa il punto di riferimento di ogni azione della PA. Programmazione e gestione diventano momenti di un unico agire, suggellato da una terza parola-chiave, che è quella della valutazione.

Il metodo della “pianificazione strategica” è basato sull’obiettivo di migliorare la qualità delle decisioni che vengono prese a qualsiasi livello di gestione di affari pubblici.

E’ bene rivedere i piani a lungo termine alla luce di nuove informazioni, valutazioni ed analisi, e trasferire i mutamenti dei piani nelle conseguenze legislative e di bilancio.

Pertanto, la progettazione di programmi dovrebbe prevedere una sufficiente flessibilità di gestione, tale da permettere agli Enti gestori di adattarli ai mutamenti esterni, alle circostanze impreviste, alle variazioni nei livelli di risorse necessarie, e ai mutamenti di programmazione temporale. In aggiunta, la progettazione dei programmi dovrebbe rendere libere le organizzazioni operative di “tagliare su misura” i programmi sulle circostanze locali.

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Premessa 6

Le idee contenute nel mio programma partono da queste premesse.

Guido Castelli

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Premessa 7

Organizzazione del Territorio, Nuovo PRG e Piano Casa Ogni area presenta risorse, problemi, dinamiche e potenzialità diverse, che compongono un sistema

originale, che richiede a sua volta una gestione articolata delle peculiarità.La rapida evoluzione ed il livello di complessità degli attuali sistemi territoriali, richiedono necessariamente

una forte sinergia tra Amministrazioni vicine, sia geograficamente che per affinità socio-economiche.Il concetto di rete, precedentemente esposto, individua un territorio caratterizzato da una stretta sinergia tra i

diversi livelli e da un elevato grado di relazione con le strutture ed i servizi di tutte le amministrazioni .Questo tipo di organizzazione territoriale richiede una visione più generale delle scelte amministrative: dalla

viabilità ai trasporti, dalla localizzazione di grandi infrastrutture alla salvaguardia ambientale e alla sanità, dalla dotazione di servizi alle politiche sociali.

Tale progetto dovrà porsi al centro di un’azione partecipata e coinvolgente tra i rappresentanti delle Istituzioni e degli organismi economici e sociali tesa ad individuare le scelte strategiche a livello territoriale e ad indirizzare su di esse le risorse disponibili, pubbliche e private.

Si dovranno quindi “guidare”, e non subire, i processi in atto, attraverso una reale programmazione dello sviluppo in chiave territoriale.

Il futuro di Ascoli Piceno, città e frazioni, si gioca nel suo comprensorio, nel suo hinterland e se si vogliono “guidare”, e non subire, i processi in atto occorre riprogrammare lo sviluppo in chiave territoriale con particolare riferimento alle frazioni.

In quest'ottica si ritiene che la muova amministrazione comunale debba giungere, entro 18 mesi dall'insediamento, all'adozione del nuovo Piano Regolatore Generale al fine di favorire lo sviluppo economico della città, di contrastare l'esodo verso EST dei giovani e delle coppie ascolane di più recente formazione, nonché di migliorare il livello qualitativo residenziale e dei servizi. Il tutto senza disconoscere, anzi, portando a compimento le iniziative pubblico-privato già intraprese dalla precedente amministrazione. All'esito della campagna di ascolto appare utile e doveroso assecondare l'esigenza di ampliare, attraverso un' adeguata pianificazione, le possibilità di intervento da parte delle piccole imprese, che sono state da sempre l'asse portante dell'economia del territorio e che oggi, stante la saturazione delle aree, si trovano in condizione di svantaggio per l'impossibilità di effettuare questi sia pur piccoli interventi che, nel loro insieme, hanno sempre offerto significative opportunità di lavoro. Naturalmente dovrà essere superata la concezione classica di un PRG fisso ed “ingessato”. Lo strumento urbanistico non può e non deve prevedere tutto in maniera rigida, ma al contrario ispirarsi ad un modello perequativo inteso come insieme di soluzioni che possa interpretare gli strumenti in senso evolutivo. Uno degli obiettivi ispiratori della pianificazione potrà dunque essere la realizzazione di un modello che superi il problema delle disparità delle aree, restando nel rispetto dei contesti geografici, ambientali e insediativi. Le frazioni dovranno essere perimetrate e munite della necessaria possibilità di riqualificazione ed espansione. Ciò soprattutto in relazione alla necessità di arginare i fenomeni di spopolamento e, al tempo stesso, di favorire il recupero della capacità abitativa dei territori limitrofi all'agglomerato urbano principale. Pur nella logica di un “piano aperto” si dovrà procedere al censimento dei fabbricati colonici ed a quanto propedeutico a sbloccarne le ristrutturazioni .Altro obiettivo fondamentale potrà essere quello diretto alla ricerca sistematica di un “corretto assetto ambientale” come contenuto sociale da richiedere ad ogni intervento. Il nuovo PRG, in questo senso, dovrà risultare espressivo di una politica di ecologia urbana, che tenda sempre a migliorare le condizioni ambientali della città anche attraverso l'esaltazione funzionale degli spazi non costruiti. Muovendo da questa premessa si renderà necessario procedere, oltre alla riqualificazione delle aree verdi esistenti, anche alla realizzazione di nuovi spazi attrezzati. Inoltre va programmata la rigenerazione di aree produttive dismesse e/o sottoutilizzate rispetto alla funzionalità originariamente prevista.

La bioarchitettura, il risparmio energetico, la qualità architettonica dovranno rappresentare delle costanti che, anche attraverso l'introduzione di premialità ed incentivi, possano permeare di valore quella politica del fare che il centro-destra vuole porre al centro del rilancio della città. Tutto ciò prendendo spunto anche dalla progettualità che già l'amministrazione comunale ha posto in essere per la realizzazione dei 27 alloggi di edilizia popolare contemplati nel contratto di quartiere di Monticelli.

In questo contesto dovranno esprimersi le potenzialità e gli indirizzi del piano casa, che grazie ai provvedimenti del Governo Nazionale potrà consentire nell'arco del mandato la realizzazione di 500 nuovi appartamenti in regime di Housing sociale (giovani coppie a basso reddito, anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate, studenti fuori sede ecc.),

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Premessa 8

Economia e sviluppoLa crisi finanziaria “globale” che stiamo attraversando sta determinando preoccupanti profili di criticità che

vanno emergendo ed interessando sempre più il nostro sistema produttivo nazionale e locale. Ma la crisi finanziaria ed economica di questi ultimi mesi, esplosa con tutta la sua forza, si è sovrapposta nella nostra nuova Provincia di Ascoli Piceno, quella dei 33 Comuni localizzati nella Vallata del Tronto, ad una situazione di rallentamento della crescita economica presente da almeno un decennio.

Viviamo attualmente nella nostra zona uno dei momenti più preoccupanti degli ultimi decenni: il tasso di disoccupazione è quasi il doppio rispetto a quello delle altre Province marchigiane, le ore di cassa integrazione richieste segnano nel 2008 un aumento del 218% rispetto al 2007, mentre le esportazioni nel quarto trimestre 2008 hanno fatto registrare un decremento del 43% rispetto allo stesso periodo del 2007.

Le percentuali al ribasso del P.I.L., gli aumenti percentuali di lavoratori in cassa integrazione, il segno meno davanti ai principali indicatori socio – economici, sono dati che purtroppo da alcuni anni si registrano nel Sud delle Marche.

Per questo motivo il riconoscimento di una Zona Franca Urbana, che possa dare nuovo slancio e attrattività al nostro territorio, sarebbe un vero toccasana; l’industria è stata ed è ancora la struttura portante della nostra economia: l’ex Casmez ha attratto importanti imprese multinazionali e/o multilocalizzate, creando valore aggiunto in termini economici, occupazionali e di cultura d'impresa.

Ancora oggi una percentuale rilevante dei nostri lavoratori sono occupati nelle grandi imprese localizzate nel Piceno: il nostro benessere dipende principalmente da loro ed è nostro dovere salvaguardare questi lavoratori.

Ma se da un lato il regime agevolato della Cassa del Mezzogiorno ha generato sviluppo dall’altro ha teso a non far nascere localmente una vocazione industriale, e di conseguenza non ha prodotto stimoli al vero spirito imprenditoriale, con un modello in cui è stato minore il gusto di fare impresa e la propensione al rischio rispetto ad altre zone della nostra Regione. In sostanza si è affermata una tendenziale ricerca del posto di lavoro dipendente, preferibilmente in fabbrica.

Gli imprenditori della nostra zona operano in un territorio in cui i costi diretti ed indiretti della burocrazia non agevolano il “fare impresa” e la situazione è ancora più appesantita dalla presenza di sovrastrutture burocratiche (vedi Consorzio per l’Industrializzazione) che si aggiungono a quelle esistenti,ostacolando nei fatti la creazione ed il mantenimento del tessuto produttivo locale.

Inoltre, se fino a qualche tempo fa, prima della grande crisi, l’internazionalizzazione era un' occasione di crescita per le nostre imprese, oggi non è più così. Questo è avvenuto per effetto della crisi globale che ha ridotto le opportunità presenti nei mercati di sbocco esteri. E' quindi indispensabile ripensare il futuro sviluppo della nostra economia, cercando soluzioni e risposte al nostro “interno”, nel nostro straordinario territorio e nelle nostre straordinarie persone.

Fatte queste premesse il rilancio della nostra economia passa anche attraverso le seguenti priorità: -

1. Riorganizzazione della macchina amministrativa comunale, così da ridurre le complessità burocratiche, i tempi amministrativi e i costi dell'inefficienza pubblica;

2. 2) Progetto di riqualificazione in chiave produttivo – occupazionale dell’area SGL CARBON di Ascoli Piceno.

3. 3) Riconoscimento di una Zona Franca Urbana ad Ascoli Piceno .La “Zona Franca” Urbana può rappresentare, per la temporaneità dell'intervento e la possibilità di disporre di ampie zone urbane da riconvertire, uno strumento straordinario, capace di rivitalizzare la competitività del territorio e di facilitare l’affermazione di una nuova generazione di imprenditori locali. L’individuazione di una “Zona Franca” attiverebbe, infatti, comportamenti virtuosi di sviluppo, capaci di “frenare” nel medio–lungo periodo la perdita di posti di lavoro, permettendo un riposizionamento competitivo delle imprese, che potrebbero tra l'altro agganciarsi ai trend di sviluppo più evoluti (nanotecnolgie, robotica, nuove energie, etc.).

4. Attivazione della nuova Legge 181 Inserimento della nuova Provincia di Ascoli Piceno tra le aree di crisi, le quali potranno beneficiare della nuova legge 181, che finanzia la reindustrializzazione ed il rilancio delle aree industriali depresse.

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Premessa 9

5. Accordo con INVITALIA Il punto merita un approfondimento perché può rappresentare il nodo dell’attrattività del territorio: dobbiamo renderci più competitivi come sistema-territorio ed essere capaci di richiamare nuovi investitori italiani e stranieri. Per far questo è indispensabile non solo che le Istituzioni e tutti gli enti strumentali contribuiscano a creare le condizioni di contesto che rendano più agevole il “fare impresa”, ma che ci sia qualcuno che svolga in modo autorevole l’attività di scouting e cioè l’attività di individuare potenziali investitori in Italia e nel mondo che vogliano insediarsi nel Piceno.

6. 5. Riattivazione del Tavolo Ministeriale Vallata del Tronto - Val Vibrata Riattivazione del Tavolo ministeriale finalizzato al “Rilancio produttivo ed occupazionale della Valle del Tronto e della Val Vibrata” (Protocollo siglato il 27 marzo 2008 presso il Ministero dello Sviluppo Economico).

Politiche di BilancioLe politiche di bilancio sono fortemente condizionate dai criteri e dalle regole introdotte a livello centrale in

relazione ai programmi di contenimento della spesa pubblica. E', dunque, il patto di stabilità a definire i ritmi della programmazione e della gestione, indicando i paletti, sempre più rigidi, entro i quali operare. In un simile quadro si rende necessario tendere al raggiungimento di un equilibrio tra “entrate e spese”, senza la necessità di “manovre di riequilibrio”.

Il nuovo scenario recentemente aperto dal federalismo fiscale impone di rafforzare questo proposito attraverso precise azioni dirette a sostenere lo sviluppo dell'economia locale dalla quale deriveranno le risorse che, via via, surrogheranno i trasferimenti locali.

L’avvento del federalismo fiscale potrà rappresentare, in questo modo, uno straordinario strumento di sviluppo se si diventerà interpreti della logica di efficienza e di efficacia della spesa pubblica ad esso sottesa. La corrispondenza tra la spesa e il prelievo fiscale investirà di grande responsabilità il governo locale, che dovrà rispondere di questo aspetto direttamente ai cittadini.

L’impegno maggiore sarà quello di tagliare in maniera massiccia la spesa corrente, che oggi ingessa in maniera drammatica il bilancio, per liberare risorse per gli investimenti.

La drastica riduzione delle disponibilità, pertanto, impone lo sviluppo della capacità di razionalizzare ed ottimizzare le risorse disponibili attraverso una logica non dispersiva, bensì finalizzata al sostegno di processi di reale sviluppo e innovazione.

E' nostra convinzione che l'esistenza di un Ufficio dedicato al reperimento delle risorse a livello europeo, con fondi e finanziamenti mirati, agevolerebbe una migliore politica di bilancio; in tal senso intende operare la nuova amministrazione, al fine di procurare quei mezzi indispensabili, a disposizione di quanti hanno cognizione e capacità per acquisirli, che permetteranno alla città di Ascoli Piceno di concretizzare una programmazione legata ad un reale progetto di sviluppo.

ViabilitàAscoli vive da oltre vent'anni una vera e propria emergenza infrastrutturale; è a tutti noto come la città si sia

sviluppata, per la presenza dei due fiumi che la delimitano e per il sistema collinare che la circonda, secondo un modello lineare, che ha privilegiato la direttrice Ascoli- San Benedetto del Tronto.

La crescita industriale ed economica del territorio non è stata infatti favorita da un'adeguata pianificazione e realizzazione delle diverse infrastrutture. Gli assi di comunicazione stradale strategica come la Ascoli – Roma, Ascoli -Teramo, sono da anni in embrione.

Le scelte relative alle grandi infrastrutture investono necessariamente la mobilità e l'accessibilità, e consistono innanzitutto in una azione politica immediata, forte, continua ed incalzante, con eventuale coinvolgimento dei media e delle competenze a livello nazionale, nei confronti degli attori tutti. Il nostro impegno è quello di sviluppare un' azione forte nei confronti dell'attuale governo per far sì che tale arretratezza, in questi collegamenti, venga quanto prima superata. Considerata la situazione della viabilità attuale riteniamo opportuno che vengano realizzati altri punti di entrata nella città dalle circonvallazioni esistenti.

In particolare nella parte sud della città, con ulteriori svincoli sull'Ascoli mare, oltre al progetto speciale del ponte di Monticelli. Nell'ingresso della città a Nord, presso Mozzano, l'impegno dell'amministrazione di concerto con l'ANAS sarà quello di realizzare un by-pass attraverso la realizzazione del punto sul Fluvione. Più in generale sarà

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Premessa 10

sviluppata una forte azione per concretizzare quanto previsto nell'Atto aggiuntivo all'Intesa generale quadro tra il Governo nazionale e la Regione Marche.

Mobilità e trasportiLa conformazione del centro storico, con le sue vie medievali, non consente un uso dell'auto che possa al

tempo stesso rispettare e lasciare liberi gli spazi di vivibilità urbana. Va dunque incentivato l'utilizzo dei mezzi alternativi, soprattutto per l'ingresso in centro. Il trasporto urbano va potenziato in maniera efficiente e conveniente in termini di tempo; oggi per raggiungere il centro si impiegano dai 20 ai 30 minuti partendo da vari quartieri. I vecchi e ingombranti autobus vanno gradualmente sostituiti da piccoli mezzi elettrici e/o a metano. I collegamenti tra i quartieri e centro devono essere diretti; il cittadino raggiungerà la zona storica in pochi minuti e anche il passaggio da un quartiere all'altro sarà più veloce anche se con un “cambio” di capolinea. Un trasporto con linee brevi e veloci, che sia realmente adeguato alle esigenze sociali della popolazione, specie quella più fragile o anziana.

Sosta, parcheggi e trafficoIl sistema della sosta e dei parcheggi rappresenta una gravosa eredità che il centro-destra ha dovuto

governare a seguito di alcune scelte profondamente antieconomiche assunte dall'amministrazione che ha guidato la città nel periodo 1995-1999. In ogni caso l'Amministrazione comunale uscente ha ritenuto di svolgere un'accurata analisi dei flussi del traffico attraverso il monitoraggio compiuto con la collaborazione esterna dell'ACI, che costituisce la base per il necessario confronto sul tema del traffico e della sosta. Ne sono scaturite sei ipotesi che, modulando in senso graduale i vincoli e il dimensionamento degli interventi possibili, saranno sottoposte al confronto con i cittadini e con gli operatori economici, per giungere alla definizione delle soluzioni da porre in termini definitivi. L'obiettiva portata strategica della materia impone, in ogni caso, l'adozione di misure a forte tasso di partecipazione e democraticità. In questo senso l'indizione di un Referendum Consultivo potrebbe rappresentare una modalità rispettosa del diritto/dovere del cittadino di scegliere in prima persona le soluzioni possibili ad uno dei problemi centrali del vivere cittadino ascolano

Commercio e artigianatoLa vitalità di una città è misurata in base alle proprie attività commerciali. Ad Ascoli Piceno ne sono presenti

di numerosi, sia al dettaglio che in forma associativa, come i centri commerciali. Attraverso alcuni progetti di promozione e abbellimento della città avremo modo di valorizzare le attività

commerciali ed artigianali sia del centro storico che nel resto della città. Per fare questo abbiamo diversi progetti aperti alle proposte degli stessi commercianti, o meglio associati. Un

“Progetto luminarie”, in relazione al quale si dovrà prevedere una formula di investimento che sarà durevole nei prossimi 5 anni. Il “Progetto Notte Bianca”, di cui, nonostante le molteplici pressioni orientate a realizzare altre manifestazioni di questo tipo, pensiamo che sia giusto, per diversi motivi, farne una sola, perché sia caratterizzante e non inflazionabile.

Inoltre, per completare e finanche migliorare alcune iniziative svolte in questi anni, avremo modo di calendarizzare con largo anticipo le molteplici iniziative presenti nella nostra città. In maniera da dare tempo e modo agli stessi operatori commerciali ed artigianali di partecipare attivamente alle stesse. La realizzazione di un “Centro Polivalente Artigianale e Artistico” presso i locali del comune di Corso Mazzini (ex caserma dei Vigili del Fuoco), in collaborazione con la Confartigianato e la CNA, Camera di Commercio ed altri istituzioni. Questo Centro Polivalente dovrebbe essere il laboratorio dove far conoscere, insegnare ed educare i nostri giovani alla bellezza, all'arte, all'estro ed alla nostra storia artistico e culturale, oltre che lavorativa.

AgricolturaLa città di Ascoli Piceno è posta al centro di un territorio con una forte vocazione agricola ed una notevole

valenza ambientale naturalistica.In collaborazione con le associazioni di riferimento e con altre organizzazioni territoriali si attuerà il progetto:

“Ascoli incontra le frazioni. Le frazioni incontrano Ascoli”Sarà utile promuovere l'organizzazione di fiere, mostre, volte a valorizzare il nostro patrimonio zootecnico e

soprattutto i prodotti alimentari tipici ascolani esaltandone le qualità e favorendone, quindi, la commercializzazione.

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Premessa 11

E' necessaria la riscoperta delle nostre tradizioni culinarie, organizzando nuovi percorsi enogastronomici così da creare le basi per un turismo territoriale e favorire la nascita nella nostra città di punti vendita di prodotti tipici di qualità.

Nel nostro comune, infine, opera da più di un secolo un Istituto Tecnico Agrario che rappresenta un'eccellenza nell'ambito dell'attività didattica, tecnica e scientifica rivolta al settore primario o ad esso collegate. Bisogna promuovere un'operazione di maggior coordinamento e collaborazione tra questo centro formativo e le Istituzioni, per unire gli sforzi e sfruttare le rispettive competenze, perseguendo obiettivi comuni attraverso azioni volte a migliorare e sviluppare la nostra realtà agricola.

Nuove tecnologie e digital divideLe azioni da attuare, relativamente ai servizi telematici ed alla banda larga, partono dal riferimento del

programma di governo del Popolo delle Libertà e ne abbracciano ben quattro missioni su sette: rilanciare lo sviluppo, sostenere la famiglia, più sicurezza e maggiori servizi ai cittadini.

La banda larga ed i servizi telematici rappresentano oggi ciò che la diffusione del gas metano e la creazione delle reti idriche hanno rappresentato nel secolo scorso. E' infatti innegabile che le famiglie e le aziende non possano più prescindere dal pieno utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, alla stregua degli altri servizi essenziali di “urbanizzazione”.

La città di Ascoli Piceno ha già una copertura ADSL terrestre, ma manca di reti senza fili, o in radio frequenza, che devono essere previste per una copertura integrale, anche in movimento. A tale scopo ci sarà un raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico e con gli operatori del settore per attivare nel territorio comunale reti di accesso tipo Wi-Fi e WI-Max. La presenza di reti senza fili di questo tipo è indispensabile per l'attivazione dei servizi di ultima generazione, basati sulla mobilità delle cose e delle persone. Durante il mandato amministrativo l'obiettivo sarà di coprire con reti Wi-Fi piazza del Popolo, piazza Arringo e la zona Universitaria.

Analogo impegno verrà profuso per garantire l'aggiornamento della rete terrestre.La stessa presenza della struttura di banda larga consente e favorisce lo sviluppo delle attività imprenditoriali.

Ma il turismo , la cultura, le tipicità del territorio possono essere un volano per lo sviluppo e fruire appieno delle possibilità informatiche. La presenza delle reti senza fili consentirà di offrire a turisti e visitatori non solo la possibilità di accedere in mobilità a servizi erogati mediante internet, ma anche di implementare progetti innovativi per la nostra città. Verranno attivati sistemi, già in uso in altre città, che mediante l'uso di palmari per pedoni e ciclisti consentiranno di visitare i monumenti ed i punti di interesse del centro storico attraverso percorsi guidati e descrizioni vocali.

L'uso dei servizi telematici è alla base dei servizi innovativi alla persona, che il Comune intende proseguire ed estendere. Tali servizi partiranno dalla formazione e dal supporto alle famiglie per l'educazione a un corretto utilizzo della rete (soprattutto per i cittadini più giovani), sia nella direzione di cogliere le opportunità di apprendimento offerte da questo strumento, sia nel minimizzare le sempre più preoccupanti minacce potenziali (desocializzazione, rischi di adescamento, siti con contenuti scabrosi). Lo sviluppo infrastrutturale delle reti con e senza fili permetterà inoltre di attuare piani di videosorveglianza e di controllo della città con un limitato investimento di risorse pubbliche; sarà potenziata l'installazione di telecamere che utilizzino la rete senza fili per riportare alle sale di controllo delle forze di Polizia la situazione relativa alla sicurezza cittadina. Si prevede di coinvolgere anche l'azienda di trasporto Start SpA, per provvedere all'installazione di apparecchi di controllo satellitare e di video-sorveglianza sui bus; tale controllo consentirebbe non solo di migliorare la sicurezza, ma di razionalizzare anche la frequenza del trasporto pubblico urbano. Gli stessi apparati saranno collegati ed interrogati mediante connessione alle reti senza fili.

Il programma di mandato prevedere di ampliare e potenziare gli strumenti informativi già esistenti per interloquire con l'Amministrazione comunale (sportelli telematici, stato pratiche, pagamenti on line). Verranno avviate le procedure per emettere la carta di identità elettronica ai cittadini ascolani. Verrà creato un Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP), che sfrutterà appieno, oltre ai canali tradizionali, anche i servizi telematici di comunicazione con l'utenza.

Sanità e servizi socialiIl Sindaco è la prima Autorità Sanitaria della città e ha il dovere di fare da tramite tra le esigenze dei cittadini e

le offerte dell'azienda sanitaria locale. E' quindi necessaria l'attenta analisi dei bisogni di salute della popolazione e

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Premessa 12

l'integrazione tra le risposte dei servizi sanitari con quelle dei servizi sociali. Alla centralità della persona e alla libertà di scelta si dovranno ispirare i principi di riferimento, il modello e gli strumenti per il welfare, a cominciare da quello socio-sanitario (minori, anziani, disabili, dipendenze), fino al welfare inteso come supporto allo sviluppo della persona (che va dai servizi all'impiego, alle politiche per la casa, a quelle per il sostegno e lo sviluppo della famiglia, fino alla formazione e all'accesso al mercato del lavoro).

Sul piano dell'organizzazione ospedaliera si ribadisce l'importanza strategica della costituzione dell'Azienda Ospedaliera del Piceno. Un'azienda rigorosamente articolata su due plessi, tra Ascoli Piceno e San Benedetto, che possa godere di autonomia finanziaria e organizzativa rispetto al sistema imperniato sull'Azienda Sanitaria Unica Regionale. L'azienda ospedaliera del Piceno, tuttavia, non può e non deve essere un pretesto per continuare l'incessante opera di razionamento dei servizi sanitari della nostra realtà, portata avanti dalla Regione Marche negli ultimi anni. Deve, al contrario, costituire il presupposto per un potenziamento dei servizi e dell'offerta di salute, attraverso l'attivazione di nuove eccellenze sanitarie, la stabilizzazione e l'estensione di quelle esistenti, il rafforzamento della dotazione di personale medico e paramedico, soprattutto nei servizi strategici dell'ospedale (medicina, chirurgia, pronto soccorso ecc.). In ogni caso sarà necessario che il Sindaco di Ascoli Piceno svolga con particolari determinazione e scrupolo il ruolo di Presidente della Conferenza dei Sindaci, in maniera tale da esercitare un'azione di controllo permanente delle performances e delle criticità dei servizi ospedalieri e territoriali, presidi fondamentali del vivere cittadino.

Il sistema, sul piano dei Servizi Sociali, dovrà basarsi su un'attenzione al soggetto ed al suo bisogno (un modello orientato all’utente e non al prodotto). Per questo il Comune dovrà rendere l'accesso ai servizi sempre più trasparente per i cittadini, mettendo a disposizione di tutti e nel minor tempo possibile le informazioni che consentono di avere risposte efficaci ai bisogni.

Per l' infanzia si promuoveranno supporti sanitari e sociali alle gestanti, alle coppie ed al nascituro, con particolare attenzione alle coppie in situazioni di disagio ed alle gravidanze a rischio per patologia o per diversa abilità; sono da potenziare le attività svolte a favore della preparazione alla nascita (corsi di preparazione al parto e gruppi post parto).

Deve essere curato l'inserimento dei bambini nelle comunità (asili nido, scuola dell'infanzia) con particolare attenzione ai bisogni effettivi e relazionali, collaborando con gli insegnanti e i pediatri di famiglia all'identificazione dei bambini con problemi e disagi scolastici.

Per l' adolescenza si osserva come i ragazzi presentino a volte difficoltà psichiche e relazionali di difficile identificazione, che hanno trovato finora risposte parziali o del tutto assenti perché polverizzate in servizi e funzioni non specifiche e poco orientate.

Verranno quindi attivati programmi di “promozione” della salute e specifiche iniziative per prevenire e contrastare i disturbi psicologici, le tossicodipendenze, l'alcolismo e i suicidi, sfruttando la promozione di una rete di servizi dedicati ai minori, con centri di ascolto per adolescenti e di supporto per individui e famiglie a rischio.

Particolare attenzione sarà rivolta ai soggetti portatori di diversa abilità, promuovendo servizi di trasporto pubblico dedicato e dando puntuale attuazione alle leggi esistenti per l'eliminazione delle barriere architettoniche (in prima istanza dagli edifici pubblici).

Il Comune si impegnerà ad avviare un'indagine per verificare lo stato di attuazione di queste norme e l'effettiva fruibilità delle strutture, prima di tutto pubbliche, anche avvalendosi delle associazioni impegnate nel settore. La reale integrazione andrà ricercata soprattutto curandone la formazione e l'avvio al lavoro attraverso progetti specifici e finalizzati.

Periodiche analisi dei bisogni dei cittadini portatori di diversa abilità saranno attuate per verificare puntualmente l'efficacia e l'efficienza delle misure attuate.

Per gli anziani osserviamo come Ascoli è una città che invecchia, quasi la metà dei capofamiglia ha più di 60 anni. Integrando le iniziative con quelle offerte dal privato sociale, si promuoveranno interventi finalizzati a favorirne l'integrazione con la comunità, coinvolgendo gli anziani in servizi di interesse sociale, per fornire servizi nei quartieri o nelle scuole, ad esempio per la riscoperta dei mestieri tradizionali. I servizi per gli anziani parzialmente autosufficienti o non autosufficienti avranno come obiettivo, ove possibile, la loro permanenza in famiglia, integrando l'offerta pubblica con quella privata, per fornire servizi quali la pulizia, la spesa, la cucina ed anche il sostegno relazionale. Per la Casa e la Famiglia si promuoveranno, in accordo con gli enti territoriali, un Piano per la costruzione e la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica ed una generale opera di riqualificazione dei quartieri.

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Premessa 13

Contestualmente, al fine di garantire adeguati strumenti di sostegno sociale in favore delle categorie meno abbienti, si incentiveranno iniziative di aiuto alimentare per le persone in stato di povertà e si adotteranno piani locali rivolti ad anziani non autosufficienti.

Tabagismo, alcolismo e tossicodipendenze. Secondo i dati ufficiali tre ragazzi su 100 hanno problemi di alcolismo o tossicodipendenza. L'analisi mette in evidenza l'alta percentuale di giovani che utilizzano superalcolici per combattere la tristezza e la depressione, nonché il legame tra uso di alcolici e sostanze stupefacenti; la famiglia ed i servizi sociali sono i principali riferimenti per gli adolescenti che possono trovarsi in difficoltà. E' nostra ferma intenzione affrontare in maniera organica il problema, in un'ottica di riduzione del danno. La prevenzione sarà basata principalmente su strategie di coinvolgimento dei giovani nella vita della città, promuovendo ogni occasione di aggregazione e partecipazione giovanile (nella scuola, nel mondo dello sport, nell'espressione artistica e nelle associazioni). La questione minori. Da più parti e in più occasioni si è rivelata la crescente complessità nella gestione dei minori in strutture residenziali (educative e di pronta accoglienza) sia per quanto riguarda la dimensione numerica del fenomeno, crescente e fortemente legata all’entità dei flussi migratori, sia in relazione alla conseguente spesa che i Comuni sono tenuti a sostenere. Solo per dare un’idea generale dell’impatto finanziario, i Comuni di Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Fermo corrispondono a tal fine una somma annuale che si aggira intorno ai 2.000.000,00 €. Le comunità educative sono imprescindibili, ma il loro numero crescente mette in evidenza l'incapacità delle istituzioni ad aprire nuovi campi di intervento come la promozione dell’affido familiare che, al contrario, dovrà essere massimante stimolato e sollecitato.

Ambiente e sostenibilità La conoscenza dei rischi dell’inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua si riflette sulla consapevolezza che

l’ambiente corre seri pericoli di cui si possono intuire le conseguenze dirette, soprattutto per le generazioni future. Nell’assunzione responsabile di un ruolo, l’Amministrazione è chiamata ad intervenire per salvaguardare il sistema ambientale e le risorse naturali, per il recupero del rapporto della città con i suoi fiumi, e per la gestione del verde e dei parchi urbani. L’Amministrazione è altresì chiamata ad orientare le politiche ambientali, ed anche i comportamenti degli operatori economici e dei cittadini, verso una sistematica riduzione delle cause d’inquinamento e, parallelamente, verso una gestione sostenibile ed eco-compatibile delle emissioni. In questa misura rientrano interventi puntuali legati alla produzione e al trattamento dei rifiuti, al consumo di energia, al controllo delle fonti di inquinamento acustico e atmosferico, alla verifica delle emissioni elettromagnetiche.

Il 16 febbraio 2009 il protocollo di Kyoto ha compiuto 4 anni. O meglio ha compiuto 4 anni la sua entrata in vigore. Le politiche di riduzione delle emissioni atmosferiche presentano dei costi di cui sarà chiamata a rispondere anche la comunità ascolana. Lo strumento per evitare che i costi del protocollo gravino sulla collettività in modo sproporzionato è rappresentato dall'adozione di strumenti di risparmio energetico che possono essere organizzati , in maniera sistematica, sia dal piano energetico comunale che da una riforma specifica dell'attuale regolamento edilizio. Quest'ultimo, in particolare, dovrà prevedere obblighi e premialità specifiche in riferimento alle performances di efficientamento energetico.

Sempre muovendo dal principio della sostenibilità ambientale, si rende ulteriormente necessario provvedere con tempestività: alla redazione del piano di localizzazione degli impianti di telecomunicazioni, al completamento del sistema delle piste ciclabili della città attraverso il ricongiungimento dei tratti sinora progettati e/o realizzati tra il Castellano e Monticelli, all'aumento degli spazi verdi attrezzati ed al completamento dei parchi urbani attualmente progettati o parzialmente realizzati (cfr. Parco dell'Annunziata), alla realizzazione delle aree di sgambamento per cani ed alla messa in esercizio del sistema delle spiagge del Castellano, nei pressi della cartiere papale, dove molti ascolani si recano in cerca di tranquillità e refrigerio estivo,

Centro StoricoIl centro rappresenta certamente una realtà di grande valore storico, artistico, economico ed anche affettivo

per Ascoli Piceno. Rivalutarlo, attraverso il valore aggiunto della vita vissuta e dell’uso quotidiano, significa recuperare aree degradate, antiche botteghe artigianali e mercati, nonché dotare la parte storica di aree di vivibilità, utilizzando il passato per dare più vita al presente, non per imbalsamare la tradizione, quanto piuttosto per reinventarla. Lo spostamento nell'area di San Pietro in Castello del parcheggio attualmente in esercizio in piazza Ventidio Basso rappresenta una plastica dimostrazione di questo intento, che sarà conseguito non appena sarà attivata la nuova caserma dei VV.UU. Il centro storico deve essere preservato dinamicamente, non come tessuto

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Premessa 14

mummificato: deve perciò essere rivitalizzato e non semplicemente conservato. In questo senso si rende necessario proseguire la notevole azione poste in essere dal centro-destra per il rilancio dell'agglomerato storico della città, intervenendo con lo consueta determinazione nell'ambito del restauro monumentale. Si prevede il completamento del teatro Filarmonici, il recupero del teatro Romano, il restauro del Tempio monumentale di San Francesco, il recupero dell'edificio ex-Fama e più in generale la riqualificazione delle strade e delle piazze del centro storico.

Una più sistematica organizzazione del sistema “centro storico” potrà in seguito derivare dall'attuazione del progetto per il Contratto di Quartiere Tre con, cui ci si prefigge la riqualificazione di via Trieste e delle zone limitrofe comprese tra via Lungo Tronto e il Filarmonici.

Azioni dirette allo sviluppo del Centro Commerciale Naturale nel centro storico. Promozione ed attivazione di azioni sinergiche tra i commercianti del centro storico e tra i commercianti ed il Comune per la creazione di servizi e strategie comuni finalizzate ad attrarre presenze nel centro storico (creazione di un baby parking, creazioni di associazioni di via, promozione e realizzazione di eventi, implementazione del sito web sul centro storico ed attività ivi presenti già attivato: www.Iloveascoli.com).

Promuovere una sinergia con gli stessi commercianti attraverso una formula che preveda finanziamenti pubblici e privati per eventi, manifestazioni e cartelloni stagionali sia culturali che enogastronomici.

Continuare la ricerca di finanziamenti europei, nazionali e regionali, affinché si possa proseguire nel lavoro profuso per ridare slancio al turismo e di conseguenza alle attività artigianali e commerciali.

Un'attenta regolamentazione dell'occupazione degli spazi pubblici, al fine di incentivare forme di arredo urbano compatibili alle aree circostanti, in maniera modulare e con un progetto a media scadenza capace di sviluppare in noi l'idea che la città è di tutti, dei cittadini e dei commercianti, cittadini a loro volta, dei turisti e degli avventori. Merita, pertanto, di essere salvaguardata, come pure di essere vissuta in ogni possibile forma.

Particolare attenzione sarà riservata al chiostro di San Francesco, come possibile vetrina di prodotti enogastronomici.

L’arredo urbano deve essere considerato una leva di coesione e socializzazione affinché, se ben progettato e realizzato, il Centro Storico non risulti ai suoi visitatori ed agli abitanti un contenitore vuoto, privo di caratterizzazione, vitalità e dinamismo.

L'obiettivo è quello di realizzare un progetto complessivo e partecipato che tenga conto delle esigenze dei residenti, degli operatori economici e dei cittadini nel loro complesso ed anche delle potenzialità per il turismo. In questo senso si intende favorire lo sviluppo di progetti armonici e coordinati non limitati semplicemente all’arredo urbano, né ragionando solamente in termini estetici o formali. Il commercio nel Centro Storico deve tornare ad assumere su di sé l’identità commerciale/artigianale della città, coerentemente con tutte le altre funzioni di servizi. Particolare attenzione sarà riservata all’individuazione delle unità immobiliari che possono essere adibite alla ricettività turistica, o per gli studenti fuori sede, ed alle incentivazioni per il loro recupero. La variante al Piano particolareggiato Esecutivo del centro storico consentirà, in questo senso, un aggiornamento delle aree per standards urbanistici ed una ridefinizione della normativa di piano, che sarà abbinata dalla predisposizione di una scheda di intervento per il Centro Storico da presentare unitamente alla denuncia di inizio attività edilizia per gli edifici siti all'interno del perimetro di piano.

L’Amministrazione dovrà, in ogni caso, ridurre sensibilmente i tempi di attesa per l’approvazione dei progetti ed il rilascio delle autorizzazioni di legge.

QuartieriDobbiamo cercare di considerare la vita nei quartieri a dimensione d'uomo, pertanto è necessario valorizzare

in maniera ancora di più incisiva i centri di aggregazione giovanile, culturale e sociale. Ogni quartiere, anche se inserito nel progetto città, dovrà avere maggiori servizi in grado di migliorare la vita dello stesso.

Sarà compito dell'amministrazione valutare attraverso la Giunta Itinerante i vari problemi da risolvere a breve, medio e lungo termine.

Ogni quartiere sarà valorizzato per le proprie peculiarità, tenendo conto di alcune caratteristiche, quali: la storia, le attività commerciali e artigianali, gli esercizi pubblici, gli uffici pubblici., le parrocchie e le associazioni culturali, giovanili, ricreative e sportive, nonché ogni altro punto aggregativo presente nel suo contesto.

Sono inoltre necessari interventi orientati a migliorare la viabilità, cercando di eliminare la pericolosità del traffico veicolare, come la realizzazione di un sistema di rotatorie lungo la circonvallazione nord, a partire dall'imbocco della città nel quartiere “Porta Romana”, all'incrocio con via Bengasi; come pure in altri incroci

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Premessa 15

particolarmente importanti per volume di traffico, quali: via S. Emidio alle Grotte, via delle Zeppelle, via Esino, Croce di Tolignano e la realizzazione di una rotatoria in viale Adriatico.

Si dovranno inoltre portare a completamento gli interventi di riqualificazione urbanistica e ambientale nei vari quartieri già programmati dall'amministrazione, quali ad esempio: Attuazione di quanto previsto nel Contratto di Quartiere Monticelli; Attuazione di quanto previsto nel piano di recupero dell'area “Sacro Cuore”; Recupero area antistante ex-Caserma Vellei; Recupero area “Case Minime”; Recupero area ex “Mercatino di Borgo Chiaro”; Recupero quartiere Castagneti; Recupero ex Tirassegno; Recupero ex FAMA.

QuintanaLa Quintana è una delle massime espressioni delle rievocazioni storiche in Italia. L'amministrazione si

impegnerà a sostenere tutte le iniziative necessarie alla sua ulteriore valorizzazione fino a farla diventare quello che merita, simbolo dell'intera regione.

Dopo la realizzazione della sede dell'Ente Quintana ed aver avviato la quasi totale definizione delle sedi dei sestieri che dovranno diventare sempre più dei centri di aggregazione, valorizzazione della storia anche attraverso mostre permanenti e luoghi per la promozione di prodotti tipici locali.

Obiettivo dell'amministrazione è quello di valutare ancora di più la possibilità di rendere fruibile la struttura finalmente dedicata alla Giostra oltre che a possibili manifestazioni.

FrazioniLe frazioni sono una grande ricchezza della Città e necessitano di un'attenzione particolare per la grande

potenzialità che esprimono in termini di coesione sociale e di identità territoriale. Le frazioni ascolane hanno una loro storia, una loro tipicità, un modo di vivere il luogo e che caratterizza la

vita sociale. Una realtà insomma che deve essere apprezzata, rispettata e sostenuta anche nell’ottica della cosiddetta “centralità diffusa” della città. Un piano di riqualificazione deve considerare adeguatamente le specificità territoriali e deve essere concepito in modo tale da soddisfare le diverse parti di territorio, riconoscere le diverse realtà da un punto di vista storico, geografico, architettonico, sociale ed economico, tenendo però ben presente le diverse problematiche che accomunano le frazioni di Ascoli Piceno. Il nuovo Piano Regolatore, come già osservato in precedenza, dovrà consentire sia la riqualificazione complessiva degli abitati periferici che il reperimento di idonei spazi onde consentire la realizzazione di nuovi insediamenti; specie di edilizia convenzionata per giovani.

La vivibilità delle frazioni è subordinata inoltre alla definizione di nuovi spazi verdi e di nuovi centri di aggregazione, sia giovanili che sociali.

A seguito della soppressione delle Circoscrizioni è ferma intenzione dell'amministrazione di centro-destra di mantenere l'esperienza sociale e di partecipazione rappresentata dal decentramento. In questo senso si ritiene di proporre il mantenimento di Consigli di Comunità, che potranno mantenere l'uso delle dotazioni strutturali e strumentali già a disposizione delle Circoscrizioni, avvalendosi del contributo libero e volontario delle espressioni sociali dei territori.

La Giunta Itinerante, con riunioni periodiche dell'esecutivo nelle frazioni, oltre a un segnale di vicinanza istituzionale alle popolazioni che vi risiedono, rappresenta uno stimolo costante per l’Amministrazione comunale nell’affrontare, con il concorso dei cittadini, le problematiche più urgenti nell'interesse delle realtà periferiche.

Sicurezza È sicura quella città che crea coraggiosamente nuovi spazi di libertà, che amplia e potenzia le possibilità

d’incontro fra le persone, bambini e anziani in primo piano.Al contrario, se la sicurezza è intesa unicamente come limitazione ed esclusione del pericolo dai luoghi o

dagli ambienti di vita sociale, dai percorsi pedonali e dai parcheggi, o nel raccogliere siringhe, tutto ciò è importante, ma non appare risolutivo.

L’idea “Ascoli città sicura” si propone di intervenire nei confronti dei fenomeni legati al senso di insicurezza, vale a dire alla percezione di essere più o meno sicuri nelle strutture e nei luoghi di lavoro, alla vittimizzazione, che misura o esprime la propensione ad essere vittime di reati o di atti di inciviltà, alla criminalità, alla devianza e agli atti incivili, intesi come continuum di comportamenti nei quali si realizzano situazioni d conflittualità o la rottura delle logiche di convivenza.

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Premessa 16

La nostra intenzione è quella di mantenere alta la guardia, non tanto perché la città soffra di una particolare delittuosità, ma per prevenire l’insorgere di quei fenomeni negativi già manifesti nelle località della costa. I primi germi di insicurezza si stanno inoculando nel tessuto della città.

Sarà importante lavorare anche nella direzione di creare consorzi per la vigilanza con i comuni limitrofi ed estendere il servizio del poliziotto/vigile di quartiere, oggi presente in città, a beneficio di tutti i cittadini ed in modo particolare a tutela dei luoghi sensibili (asili, scuole, banche, poste ecc.) della città. Si prevederà inoltre la stipula di apposite convenzioni assicurative per garantire gli anziani in caso di rapine subite in occasione della riscossione della pensione.

In ogni caso si rende indifferibile il rilancio ed il potenziamento, sia sul piano delle risorse umane che strumentali del servizio di Polizia Municipale.

Città Capoluogo e culturaNel corso degli ultimi 8 anni si è attuato un programma di valorizzazione del patrimonio storico artistico

cittadino accreditando l'immagine di Ascoli Piceno quale centro di grandi tradizioni culturali, di richiamo per il turismo internazionale e degno di figurare, per le sue unicità, nell'ambito delle città protette dall' UNESCO.

Attraverso interventi di restauro (complessivamente più di cento dipinti inclusi capolavori di Tiziano, Reni, Giordano, Pellizza da Voilpedo), mostre di grande richiamo dedicate all'arte moderna e contemporanea, prestiti qualificati concessi ai maggiori musei italiani e stranieri ( Scuderie del Quirinale, Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma,GAM di Torino, Musée des Beaux Arts de Montréal, Accademia Reale di Madrid...) i Musei Civici di Ascoli Piceno hanno acquistato un credito maggiore rispetto al passato.

La nuova gestione esternalizzata ha contribuito a dare l'immagine di una serie di musei modernamente gestiti, in linea con gli standard definiti in ambito nazionale.

Tutto ciò richiede un notevole impegno economico e progettuale anche per gli anni a venire, altrimenti molti degli sforzi sin qui compiuti rischiano di essere vanificati.

Pertanto una programmazione a lunga scadenza dovrebbe:proseguire nella strada dell'allargamento della rete museale cittadina, che arrivi ad includere anche il Museo

dell'Alto Medioevo e il Lapidarium presso il restaurato Forte Malatesta, per i quali è necessario velocizzare le procedure attuative;

rafforzare con una adeguata politica l'impegno nel campo della valorizzazione e del restauro, sfruttando meglio le potenzialità interne all'istituzione, richiedendo tuttavia anche alle Soprintendenze una maggiore presenza sul territorio attraverso l'apertura di un ufficio periferico ad Ascoli Piceno;

proseguire nella politica di contatto, per rafforzare il rapporto con le grandi istituzioni museali, attraverso prestiti e scambi;

rafforzare le relazioni fra le realtà museali, il mondo della scuola e le strutture universitarie dell' UNICAM presenti ad Ascoli Piceno;

perseguire con efficacia il completamento della pratica UNESCO, già avviata;attuare ogni misura utile per impostare la gestione della rete museale in una prospettiva europea, che possa

consentire di attingere ai fondi messi a disposizione dalla Comunità europea in questo settore.Nell'ambito del progetto culturale per Ascoli una particolare attenzione dovrà poi essere riservata al progetto

per il recupero della Fortezza Pia. Una struttura storica che merita di ritrovare la sua antica vocazione di Castello di Ascoli.

In realtà la nostra città rappresenta una fucina inesauribile di suggestioni storiche e culturali. Si pensi ad Ascoli Piceno, “Città delle 100 Torri”, che potrebbe beneficiare di un ulteriore richiamo grazie al progetto di restauro della Torre degli Ercolani. Oppure alla possibilità di valorizzare l'area dell'eremo di San Marco, attraverso la costituzione di un parco urbano che ne esalti la valenza storico-naturalistica, consentendo, del pari, la fruizione dell'ambiente da parte delle scolaresche, degli sportivi e degli appassionati naturalisti che già ne apprezzano la straordinaria bellezza.

Un discorso a parte, su un altro versante della vocazione culturale della città, merita il sistema dei teatri comunali (Ventidio Basso e Filarmonici ), che dovrà consentire il giusto bilanciamento delle offerte e delle vocazioni. Per la Stagione lirica si vuole proseguire l'esperienza della produzione e della coproduzione, anche in relazione alla capacità di reperimento di fondi e finanziamenti (ipotizzando l'eventuale ricorso alla figura giuridica della fondazione) si può valutare la nomina di un Direttore artistico. Per la stagione di prosa si intende: proseguire con

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Premessa 17

produzioni proprie, promuovere scuola di prosa, la consueta stagione sinfonica, nonché valorizzare le realtà territoriali che rappresentano un culturale straordinario della città (cori, danza, teatro). Tutto ciò non senza una particolare attenzione ai giovani (musica leggera) e al settore demoetnoantropologico ( progetto Fermo Posta Campolungo (centro con recupero ambienti, taverne e osteria d'epoca con museo), con il recupero filologico delle tradizioni musicali popolari.

TurismoLa valorizzazione del settore turistico può dare un contributo importante al rilancio economico ed

occupazionale della Città di Ascoli Piceno. Puntare sulla qualità dell’offerta turistica e dei servizi su una nuova visione distrettuale per la programmazione, coinvolgere sponsor nazionali ed internazionali, destagionalizzare, promuovere l’immagine della civitas in Italia e nel mondo, sono impegni atti a favorire il raggiungimento di quell’obiettivo che occorre conseguire per rendere più attrattivo e conveniente l’investimento nel turismo da parte degli operatori. È necessario rendere funzionale l’organizzazione turistica dettata dalla nuova legge quadro, avviando un processo di attuazione ancora non operativo. Attraverso un’attenta politica turistica comprensoriale che sappia favorire una seria programmazione dell’offerta, della pianificazione urbanistica, della promozione, dello sviluppo di turismo culturale ed enogastronomico. Una particolare menzione merita, in questo senso, il sistema San Marco e Monte Piselli, che dovrà essere oggetto di un'azione di rilancio e di programmazione dedicata, capace di valorizzare questa grande potenzialità in termini davvero adeguati. Ascoli Piceno deve divenire Città del turismo e non meta di escursioni turistiche da parte dei tradizionali bagnanti del litorale. Iniziative turistiche, diversificate per tipologie, destinatari e mete. Individuare iniziative qualificanti, distribuite nei vari periodi dell’anno, significa estendere le opportunità socio economiche che derivano dal turismo, favorendo una ricaduta sull’economia locale. Legare l’offerta turistica a quella culturale attraverso una programmazione semestrale (marzo/ottobre – novembre/febbraio), relazionandosi ad altre realtà limitrofe, con il coinvolgimento di grandi sponsor per l’organizzazione di eventi di portata nazionale ed internazionale (concerti, grandi mostre, spettacoli, fiere, concorsi, festival, convegni). Strutturare un’offerta turistica alle specialità enogastronomiche del territorio, investendo sulla nostra tradizione culinaria, tanto nella promozione quanto nell’organizzazione degli eventi. Garantire, dunque, al turista tutte le informazioni relative alla nostra città in tempi rapidi, in modo da proporgli una panoramica su tutte le opportunità presenti durante il suo periodo di permanenza, attraverso uffici al servizio del turista dislocati negli OASIP (Organi di Aggregazione, Servizi e Informazioni Periferici). La Legge Finanziaria prevede la possibilità di destinare il cinque per mille delle proprie imposte alle organizzazioni iscritte all'Albo dell'Agenzia delle Entrate. Nasce nel 2006 a titolo sperimentale, la normativa del 5x1000 che dà la possibilità al contribuente di destinare una quota pari a 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche a enti non profit che operino in settori socio economici di rilevanza. Tra questi rientra la promozione del territorio ed il turismo. Sarebbe opportuno poter avviare una ONLUS “Ascoli città turismo 5 x 1000”, i cui proventi siano destinati al sostegno delle varie iniziative di sviluppo turistico territoriale.

SportL’Amministrazione comunale ritiene indispensabile proporre i criteri che definiscano il funzionamento degli

organismi sportivi cittadini, per una corretta e sana gestione dello sport e della vita in genere.Sono molte le difficoltà da interpretare e le esigenze della città da soddisfare, soprattutto per gli alti valori

che lo sport esprime sia per i giovanissimi sia che per gli adulti.In collaborazione con gli organismi del CONI, della federazione sportiva ed enti promozionali, pur nella loro

autonomia, l’Amministrazione Comunale promuove la massima diffusione della pratica sportiva in ogni fascia d’età e popolazione, anche con le competenze di provincia e regione. Particolare attenzione viene posta e riconfermata l’attività motoria nella scuola primaria (gioco sport), attraverso la sottoscrizione di protocolli d’intesa comune, CONI, le direzioni didattiche cittadine e la collaborazione di enti partner. Sarà predisposto il monitoraggio dello stato degli impianti sportivi, la loro ristrutturazione periodica per quelli esistenti con le opportune migliorie. Creazione di nuovi impianti sportivi e spazi di quartiere e frazione.

L’Amministrazione comunale favorirà lo svolgimento di manifestazioni sportive dilettantistiche e promozionali, offrendo disponibilità per convegni, dibattiti e studi, finalizzati al miglioramento della proposta formativa sportiva, al fine di conseguire la più ampia diffusione della pratica.

E’ nota la vocazione sportiva cittadina, frutto di una tradizione e di una cultura che trae forza dal volontariato e dall’imprenditorialità sportiva di validi operatori economici e dell’alta professionalità tecnico sportiva di insegnanti

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Premessa 18

ed educatori. Preminente è l’aspetto dilettantistico della società sportiva, ma che opera in maniera altamente professionale.

Nello scenario nazionale Ascoli e la sua provincia è al ventesimo posto con 395 punti (prima nelle Marche) un posto di rilievo, che dovremmo conservare, consolidare e migliorare.

Lo sport è ormai entrato nello stile di vita dei cittadini, nelle varie fasce d’età e nella quotidianità; ne continueremo a divulgare la funzione sociale, nell’intento di contrastare la sedentarietà e promuovere il benessere individuale.

Ci saranno verifiche periodiche per accertare le nuove esigenze attraverso appositi comitati collegiali.Occorre dare sostegno al centro di medicina sportiva del CONI, trovando soluzione logistica anche con il

concorso di enti, estendendo i servizi e gli orari più rispondenti al mondo sportivo cittadino e non solo.Lo sport come volano turistico ci deve vedere impegnati a migliorare e ampliare il parco dell’impiantistica

sportiva e della sua gestione. In questo senso si dovrà valutare, dopo il fallimento della proposta dell'autodromo, la possibilità della creazione di spazi adeguati per lo svolgimento dei vari sport motoristici.

L’amministrazione comunale sarà vicina allo sport e agli sportivi, aprendo un dialogo e una collaborazione tra sportivi e amministrazione comunale con il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle realtà imprenditoriali, industriali e commerciali per supportare lo sport cittadino.

La pratica dello sport educa la gioventù alla mutua comprensione, spirito d’amicizia, solidarietà e socializzazione.

La pratica dello sport è un diritto dell’uomo, ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport secondo le proprie esigenze.

Lo sport educa al rispetto delle regole, di sé, degli altri ed alla società in risposta ai sempre più diffusi fenomeni di violenza, aggressività, emarginazione e bullismo.

MonticelliNon più quartiere dormitorio ma una città che vive.Ricercare la possibilità anche in termini urbanistici di utilizzare gli atri dei palazzi di Monticelli; al posto di

spazi vuoti, dovranno sorgere negozi, uffici e servizi, per dare una concreta e vera risposta a chi vive Monticelli. Il cuore di Monticelli batte essenzialmente tra le Chiese, l'ospedale, il campo sportivo-velodromo, i centri anziani, la palestra e le scuole. Dobbiamo collegare in rete questi sensibili punti di ascolto mettendo a disposizione dei cittadini alcuni servizi che possano migliorare la fruibilità dello stesso quartiere.

Una circolare per gli studenti del quartiere che talvolta non riescono a raggiungere agilmente la scuola. Uniformare l'ottima gestione delle aree verdi private e pubbliche.

Fare di Monticelli un unico progetto che vede tra gli altri il miglioramento della viabilità attraverso l'ultimazione di tutte le rotonde, il progetto del ponte che attraversa il Tronto e che dovrebbe decongestionare il quartiere di parte del traffico, l'utilizzo di altre aree verdi, piccoli aree adibite a sport o gioco bimbi, l'apertura di nuovi essenziali negozi, uffici e servizi.

Priorità di Monticelli è la sicurezza stradale, sopratutto per il pedone. Le aperture di nuove strade, infatti, nonché il miglioramento di alcune di esse, portano alcuni scellerati automobilisti a percorrerle a velocità sostenuta, mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Mettere in campo, quindi, ogni possibile accortezza per garantire una fluidità del traffico che non pregiudichi la sicurezza dei pedoni, in particolare in Via dei Platani, Via dei Gelsomini e lungo l’asse centrale.

Un utilizzo migliore, inoltre, delle strutture di proprietà comunale, come i locali MC Donald's, Villa Sabatucci, l’immobile ubicato tra l'ospedale e la casa di cura “Villa San Giuseppe”.

Una particolare attenzione è viene riservata al progetto che vede coinvolti Comune, Provincia e Asl per il progetto Alzahimer presso la Casa Cantoniera.

Amiamo concepire Monticelli come un tutt'uno per servizi, importanza e riferimento con Brecciarolo e Monticelli Alto. Un progetto che deve vedere coinvolti cittadini, strutture pubbliche, le Chiese e tutti i servizi presenti: centri anziani, centri giovanili e associazioni, per una Monticelli da vivere sempre ed in ogni condizione.

Uno dei punti strategici per la nuova amministrazione sarà il “Progetto di quartiere”, che porterà agli abitanti di Monticelli notevoli miglioramenti in tutta la zona a sud-est del quartiere, attualmente priva di una precisa fisionomia urbanistica.

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Premessa 19

Prevediamo l'apertura di centri di aggregazione culturale e giovanile, valutando diverse ipotesi d’intervento: la chiusura di locali idonei sulla pedonale oppure il reperimento di altri spazi comunali anche per mostre o doposcuola, da far gestire alle associazioni che contemplano tali scopi nell’ambito delle loro finalità statutarie.

Un progetto che sarà operativo entro il 2011, dopo aver ascoltato i cittadini e le associazioni sopracitate, con l’assegnazione di una delega esclusiva del Sindaco per lo stesso progetto.

Un assessore che gestisca una delega specifica per Monticelli, per curare i suoi problemi e seguire gli interventi attuati nel quartiere, affinché non ci sia una città nella città, ma sia tutt'uno nel contesto cittadino.

PatrimonioConoscere e rispettare il patrimonio del comune.Dopo aver censito le proprietà comunali si dovrà cercare di ottimizzare i costi e, laddove possibile,

incrementare le entrate.La gestione del patrimonio pubblico è stata sempre considerata un settore che produce costi. Siamo convinti,

invece, che lo stesso patrimonio debba essere considerato una risorsa per la città e possa avere una voce importante nei capitoli di entrata del comune se sarà ben valorizzato. Una particolare menzione merita poi la tematica della sicurezza dei fabbricati comunali, attraverso la realizzazione del Progetto “Libretto del Fabbricato”, che mira alla predisposizione di una garanzia di sicurezza del patrimonio pubblico comunale.

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Premessa 20

I progetti speciali per una città che vuole volare alto,un sasso di orgoglio cittadino nello stagno della routine amministrativa

Si tratta di obiettivi di grande respiro e significato, che non possono essere trattati in modo sintetico, pena la banalizzazione del problema. Vogliamo, in questa sede, semplicemente enunciarli

riservando al programma di mandato il compito di dettarne i contenuti, i tempi di possibile

attuazione e le auspicabili provviste finanziarie necessarie alla realizzazione. Ipotesi (qualcuno dirà “sogni”) su cui lavorare con fiducia, orgoglio e con quella voglia di “osare” che rappresenta il tratto

distintivo della buona politica. Quella che non vuole limitarsi ad amministrare, ma che vuole trasformare il mondo per renderlo migliore.

In questo senso, noi vogliamo batterci per realizzare:

- L'UNIVERSITA' AUTONOMA DEL PICENO

- LA GALLERIA ED IL NUOVO SISTEMA PARCHEGGIO DELL'ANNUNZIATA

- IL PONTE PER IL COLLEGAMENTO TRA MONTICELLI E CASTAGNETI

- LA CITTA' DELLO SPORT

Obbiettivi 21

Contenuti del documento programmatico

Il Documento Programmatico riporta lo stato dell’arte, in termini di elaborazioni strategiche, di quanto fin qui sviluppato nel corso del progetto di partecipazione cittadina (campagna di ascolto) promosso dal candidato sindaco e realizzato grazie al lavoro della segreteria tecnica di Guido Castelli .

Il Documento si articola in 3 Capitoli:

Capitolo 1 - Linee guida

Capitolo 2 - Misure

Capitolo 3 - Progetti

In ognuno dei tre Capitoli vengono riportati gli elementi programmatici afferenti alle aree:

1) Ambiente, territorio, infrastrutture

2) Attività produttive

3) Cultura

4) Welfare locale e servizi ai cittadini

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Contenuti del documento 22

Linee guidaNel corso delle conversazioni programmatiche sviluppate negli incontri con il candidato Sindaco , e nel

dibattito mediato che sta avendo luogo via internet, si è affermata l’ipotesi di considerare Linee guida alcune azioni afferenti alle caratteristiche strutturali della Città e del suo territorio, che la comunità ascolana ritiene utile perseguire, a prescindere dalle consiliature che si succederanno nei prossimi anni.

Si tratta quindi di un dibattito pre-politico, che attiene alla città “come vorremmo che fosse”, e intende dare un contributo allo sviluppo di una sempre maggiore coesione tra i cittadini della comunità ascolana, nella prospettiva di generare ed attrarre risorse sufficienti per realizzare gli obiettivi e avviare un percorso complessivo di sviluppo incrementale rispetto ai trend già in atto.

Una linea guida indicata da tutti come prioritaria, è quella di:Riflettere su una o più caratteristiche distintive di Ascoli Piceno.

Questa Linea guida sarà portata avanti con forti connessioni e collaborazioni dall’insieme della comunità dei Partecipanti al Piano Strategico.

Le Linee guida fin qui individuate nel corso del progetto afferenti alle tematiche Ambiente, territorio, infrastrutture sono le seguenti:

- Valorizzazione di Ascoli Piceno Capoluogo- Sviluppo del settore turistico- Potenziamento delle reti di servizi- Realizzazione di interventi di riqualificazione

Per quanto riguarda invece il dibattito sviluppatosi intorno alle tematiche dello sviluppo delle Attività produttive, le Linee guida fin qui individuate sono:

- Dare nuovo impulso alle filiere produttive- Attrarre persone e investimenti- Favorire la crescita delle imprese locali

Le Linee guida individuate sul Welfare locale e sui servizi ai cittadini sono:- Riduzione del disagio- Tutela dell’ambiente urbano- Contrasto ai problemi sociali- Tutela della famiglia e dei giovani

Il Gruppo di lavoro Cultura ha individuato invece, ad oggi, seguenti Linee guida:- Definire nuove strategie per lo sviluppo culturale della Città partendo

da analisi condivise della situazione attuale- Valorizzare il patrimonio artistico, storico, culturale, paesaggistico- Progettare e realizzare eventi culturali di alta qualità- Potenziare la gestione tecnica, economica, finanziaria della filiera culturale- Collegarsi a progetti di valenza europea e internazionale

Linee Guida 23

MisureLe Linee guida possono declinarsi in Obiettivi (traguardi esprimibili in termini quantitativi) eMisure (traguardi non espressi in termini quantitativi).

In queste prime fasi di lavoro sono ancora in corso acquisizioni conoscitive, dibattiti, osservazioni, che possono cambiare l’impianto programmatico ed è quindi prematuro scendere ad un livello di dettaglio maggiore sia nelle Misure che nei Progetti.

Le Misure in cui si articolano le singole Linee guida sono riportate di seguito.

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Misure 24

Ambiente, territorio, infrastrutture

Linea 1. Valorizzazione di Ascoli Piceno Capoluogo

- Linea 1 – Misura 1Miglioramento della viabilità e della mobilità in genere

- Linea 1 – Misura 1.BAttrazione degli investimenti dall’esterno

- Linea 1 – Misura 1.CValorizzazione delle peculiarità della Città

- Linea 1 – Misura 1.DRapporto con altre realtà territoriali

Linea 2. Sviluppo del settore turistico

- Linea 2 – Misura 2.APotenziare il turismo culturale

- Linea 2 – Misura 2.BIncrementare il flusso di turisti presenti sul territorio

- Linea 2 – Misura 2.CPotenziare le infrastrutture per il turismo e per la cultura

Linea 3. Potenziamento delle reti di servizi

- Linea 3 – Misura 3.AProgrammazione dei servizi per la qualità della vita

- Linea 3 – Misura 3.BSviluppo dei servizi generali per i cittadini

- Linea 3 – Misura 3.CDefinizione di progetti innovativi per la crescita locale

Linea 4. Realizzazione di Interventi di riqualificazione

- Linea 4 – Misura 4.ARiqualificazione delle strutture del Centro Storico

- Linea 4 – Misura 4.BRiqualificazione delle aree verdi e delle periferie

- Linea 4 – Misura 4.CRiqualificazione delle aree limitrofe al tessuto urbano centrale

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Misure_ Ambiente, territorio, infrastrutture 25

Attività produttive

Linea 1. Dare nuovo impulso alle filiere produttive

- Linea 1 – Misura 1.ASviluppare la filiera del turismo integrato

- Linea 1 – Misura 1.B

- Favorire filiere con alto impiego di capitale umano, organizzativo, tecnologico (in grado di creare barriere all’ingresso e quindi strutturalmente meno soggette alla concorrenza di produzioni provenienti da Paesi a basso costo del lavoro) nei settori:

- meccanica,- agro-bio-veterinario,- moda- agro-alimentare- energetico-ambientale

Linea 2. Attrarre persone e investimenti

- Linea 2 – Misura 2.ARendere il territorio ascolano attraente per persone, aziende, nuovi investitori

- Linea 2 – Misura 2.BRealizzare politiche coordinate di incentivazione degli investimenti in attività produttive

Linea 3. Favorire la crescita delle imprese locali

- Linea 3 – Misura 3.APromuovere la crescita delle professionalità per creare le basi per attività produttive a sempre più alto valore aggiunto e contenuto intellettuale e tecnologico

- Linea 3 – Misura 3.BFavorire l’allocazione dei capitali disponibili nel territorio e nei mercati finanziari sui sistemi produttivi ascolani

- Linea 3 – Misura 3.CValorizzazione e tutela dei nostri prodotti tipici e tradizionali

- Linea 3 – Misura 3.DIndurre ristrutturazioni e rispecializzazioni

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Misure_ Attività produttive 26

Welfare locale e servizi ai cittadini

Linea 1. Riduzione del disagio

- Linea 1 – Misura 1.AEliminazione delle difficoltà per la mobilità

- Linea 1 – Misura 1.BRazionalizzazione della spesa per la riduzione dei disagi

- Linea 1 – Misura 1.CMiglioramento della qualità della vita

- Linea 1 – Misura 1.DValutare i servizi offerti e proporre nuove strategie

Linea 2. Tutela dell’ambiente urbano

- Linea 2 – Misura 2.ACreazione di spazi urbani protetti

- Linea 2 – Misura 2.BMigliorare la qualità e la fruibilità delle aree verdi

- Linea 2 – Misura 2.CFavorire un maggiore utilizzo delle strutture sociali

Linea 3. Contrasto ai problemi sociali- Linea 3 – Obiettivo 3.A

Valutazione continua delle problematiche sociali

- Linea 3 – Obiettivo 3.BAccoglienza e inserimento degli immigrati

- Linea 3 – Misura 3.CIntervento sui problemi critici di inserimento sociale

Linea 4. Tutela della famiglia e dei giovani

- Linea 4 – Obiettivo 4.APolitiche di sostegno alle famiglie

- Linea 4 – Misura 4.BCoinvolgimento delle scuole nelle politiche giovanili

- Linea 4 – Obiettivo 4.CCoinvolgimento degli anziani nelle politiche sociali

- Linea 4 – Obiettivo 4.DAzioni di sostegno e tutela della gioventù

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Misure_ Welfare e servizi ai cittadini 27

Cultura

Linea 1. Definire nuove strategie per lo sviluppo culturale della Città partendo da analisi condivise della situazione attuale

- Linea 1 – Misura 1.ASperimentare modelli operativi complementari per rendere Ascoli Piceno un polo culturale rilevante a livello regionale

- Linea 1 – Misura 1.BPromozione della Città e del territorio

- Linea 1 – Misura 1.CEducazione e formazione

Linea 2. Valorizzare il patrimonio artistico, storico, culturale, paesaggistico

- Linea 2 – Misura 2.APromuovere la costituzione di una Soprintendenza a Ascoli Piceno

- Linea 2- Misura 2.BRealizzare interventi integrati di restauro

- Linea 2 – Misura 2.CRecupero e riqualificazione delle aree degradate

- Linea 2 – Misura 2.DValorizzazione di siti culturalmente strategici

- Linea 2 – Misura 2.ECreazione di collegamenti e studi di valutazione sulle fruizioni

Linea 3. Progettare e realizzare eventi culturali di alta qualità

- Linea 3 – Misura 3.AIniziative per lo sviluppo del turismo culturale

- Linea 3 – Misura 3.BIniziative di turismo integrato

- Linea 3 – Misura 3.CInnovazioni strategiche nella creazione di eventi culturali

- Linea 3 – Misura 3.DInterventi strutturali a servizio degli eventi

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Misure_ Cultura 28

Linea 4. Potenziare la gestione tecnica, economica, finanziaria della filiera culturale

- Linea 4 – Misura 4.ARistrutturazione della gestione ordinaria nella cultura

- Linea 4 – Misura 4.BNuove logiche per l’organizzazione degli eventi culturali

- Linea 4 – Misura 4.CPotenziamento delle risorse economiche per attivare una filiera culturale come fattore di slancio per le imprese e per la generazione di nuovi posti di lavoro

Linea 5. Collegarsi a progetti di valenza europea e internazionale

- Linea 5 – Misura 5.ACollegarsi a programmi e istituti culturali europei

- Linea 5 – Misura 5.BIncontrare i referenti per la cultura dei Piani Strategici di maggior successo in Italia e in Europa

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Misure_ Cultura 29

Progetti

I Progetti in cui si articolano le Misure, rappresentano le “cose da fare” per ottenere gli obiettiviauspicati seguendo le Linee guida strategiche condivise.

A questo stadio di sviluppo dell’illustrazione, che si è sviluppata intorno al Piano Strategico, non è possibile articolare i Progetti in modo completo. Per il momento, quindi, i Progetti sono stati solo enunciati, ma dietro questo passaggio vi sono analisi, studi, dibattiti, che li rendono già ora prospettive, ipotesi progettuali concretizzabili.

I Progetti saranno oggetto di valutazioni che tenderanno, ovviamente a una rigorosa selezione, o all’accorpamento con altre iniziative, pur mantenendo la logica che è prevalsa nei Gruppi di lavoro, ossia quella di rendere le progettazioni il più possibile compatibili tra loro. Ciò consentirà, infatti, di uscire dalla logica dell’ “aut-aut” (tipica degli ambienti ristretti, con forti vincoli di tempo e di risorse) per accogliere, invece, la logica del “e… e”, ovvero dell’accettazione di modifiche progettuali. In questo senso sarà possibile portare avanti un numero consistente di Progetti, nell’ambito di un quadro strategico definito.

Questa impostazione è possibile in un ambiente di pianificazione strategica, dove ci sono più variabili libere rispetto, ad esempio, ad un bilancio previsionale; si può lavorare, inoltre, su territori a geometria variabile, per superare il vincolo dello spazio; si possono ipotizzare anche priorità temporali, non esclusive, tra Progetti concorrenti con il posizionamento su una scala temporale lunga, in funzione delle priorità definite, al fine di attenuare il vincolo temporale; e non c’è, oltretutto, un vincolo ferreo di risorse, perché il Piano Strategico sarà esso stesso strumento di ricerca delle risorse necessarie per attuarsi.

I Progetti prioritari (che potranno avere una fase di ricerca delle fonti di finanziamento e/o di avvio in tempi brevi) saranno accompagnati da Schede di approfondimento, nelle quali saranno indicati ulteriori elementi descrittivi, e stime di investimenti necessari, tempi, responsabilità, costi di gestione.

I Progetti in cui si declinano le singole Linee guida sono riportati di seguito.

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Progetti 30

Ambiente, territorio, infrastrutture

Linea 1. Valorizzazione del Capoluogo

Linea 1 – Misura 1.AMiglioramento della viabilità e della mobilità in genere

- Progetto 1.A.1: Individuazione degli indicatori chiave per monitorare la situazione attuale e suggerire ipotesi di soluzione

- Progetto 1.A.2: Incentivazione del trasporto pubblico per consentire la riduzione del numero delle automobili private circolanti

- Progetto 1.A.3: Realizzazione rapida delle infrastrutture necessarie ai collegamenti

- Progetto 1.A.4: Approvazione degli strumenti programmatori relativi alla mobilità locale (Piano Urbano del Traffico, Piano Urbano di Mobilità)

- Progetto 1.A.5: Istituzione, nel Comune di , di un Tavolo Permanente di

- Concertazione per la programmazione delle infrastrutture da realizzare

- Progetto 1.A.9: Ristrutturazione dei ponti urbani

Linea 1 – Misura 1.BAttrazione degli investimenti dall’esterno

- Progetto 1.B.1: Definizione di un Piano Energetico per rendere possibili agevolazioni sui costi a carico delle imprese

- Progetto 1.B.2: Creazione di un sistema integrato ed efficiente di infrastrutture relative ai trasporti

Linea 1 – Misura 1.CValorizzazione delle peculiarità della Città

- Progetto 1.C.1: polo della gastronautica

- Progetto 1.C.2: Tutela delle aree verdi e del territorio

- Progetto 1.C.3: Definizione di progetti per la valorizzazione delle colline ascolane

- Progetto 1.C.4: Potenziamento dei servizi sociali, culturali ed economici a vantaggio della popolazione studentesca

Linea 1 – Misura 1.DRapporto con altre realtà territoriali

- Progetto 1.D.1: Collegamento con altre Città, dimensionalmente affini, aderenti al progetto delle Città Strategiche (ReCS)

- Progetto 1.D.2: Istituire una rete diversificata di professionalità con realtà territoriali vicine

- Progetto 1.D.3: Potenziamento dei collegamenti con la costa

- Progetto 1.D.4: Realizzazione di un collegamento complesso con Roma (sistema di trasporto su treno)

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Progetti _ Ambiente 31

Linea 2. Sviluppare il settore turistico

Linea 2 – Misura 2.APotenziare il turismo culturale

- Progetto 2.A.1: Interventi di sistemazione e pubblicizzazione delle strutture culturali indicate nel Piano Paesaggistico

- Progetto 2.A.2: Realizzazione del percorso delle Chiese romaniche

- Progetto 2.A.3: Realizzazione del Progetto Fermo Posta Campolungo

- Progetto 2.A.4: Definizione del Piano Archeologico nel territorio ascolano

Linea 2 – Misura 2.BIncrementare il flusso di turisti presenti sul territorio

- Progetto 2.B.1: Promuovere l’innovazione tecnologica per la fruizione dei beni artistici, naturali e archeologici

- Progetto 2.B.2: Migliorare il sistema globale delle infrastrutture di viabilità

- Progetto 2.B.3: Potenziare la rete ricettiva del territorio

- Progetto 2.B.4: Istituzione ad Ascoli Piceno degli OASIP

Linea 2 – Misura 2.CInfrastrutture per il turismo e la cultura

- Progetto 2.C.1: Restauro del Teatro Filarmonici

- Progetto 2.C.2: Costruzione di un nuovo sistema teatrale comunale

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Progetti _ Ambiente 32

Linea 3. Potenziamento dei servizi

Linea 3 – Misura 3.AProgrammazione dei servizi per la qualità della vita

- Progetto 3.A.1: Definizione di strumenti programmatori per l’innalzamento della qualità della vita in Città (piano verde, piano del rumore, piano della tipologia delle infrastrutture)

- Progetto 3.A.2: Studio delle esigenze relative al superamento della disabilità e conseguente attuazione delle misure necessarie

- Progetto 3.A.3: Incrementare gli spazi di aggregazione e a servizio degli anziani

Linea 3 – Misura 3.BSviluppo dei servizi generali per i cittadini

- Progetto 3.B.1: Realizzazione di aree di parcheggio

- Progetto 3.B.2: Creare un corridoio verde attraverso la realizzazione di piste ciclabili (analoga a quella esistente nei territori costieri) che colleghi, lungo i fiumi, la Città al mare e ai monti

- Progetto 3.B.3: Definire un Piano Energetico che consenta agevolazioni economiche a favore dei cittadini

Linea 3 – Misura 3.CDefinizione di progetti innovativi per la crescita locale

- Progetto 3.C.1: Incremento del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti

- Progetto 3.C.2: Definire progetti per l’utilizzo dell’energia solare

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Progetti _ Ambiente 33

Linea 4. Interventi di riqualificazione

Linea 4 – Misura 4.ARiqualificazione delle strutture del Centro Storico

- Progetto 4.A.1: Progettazione di una riqualificazione dei complessi pubblici dismessi

Linea 4 – Misura 4.BRiqualificazione delle aree verdi e delle periferie

- Progetto 4.B.1: Risistemazione dei Lungofiumi del Tronto e del Castellano e studio di un nuovo sistema di gestione delle aree

- Progetto 4.B.2: Progettazione di una riqualificazione generale dei quartieri

- Progetto 4.B.3: Realizzazione del progetto “Il parco degli orti”

Linea 4 – Misura 4.CRiqualificazione delle aree limitrofe al tessuto urbano centrale

- Progetto 4.C.1: Riqualificazione mirata delle strutture dei nuclei urbani delle Frazioni

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Progetti _ Ambiente 34

Attività produttive

Linea 1. Dare nuovo impulso alle filiere produttive

Linea 1 – Misura 1.ASviluppare la filiera del turismo integrato

- Progetto 1.A.1: Valorizzare il patrimonio storico - artistico del territorio trasformando le aree potenzialmente idonee in aree di richiamo

- Progetto 1.A.2. Potenziare la ricettività alberghiera e la rete infrastrutturale per il turista

- Progetto 1.A.3: Collegare strutture turistiche locali e grandi operatori (tour operator, catene alberghiere, grandi hotel sulla costa) per aumentare il flusso dei turisti dalla costa all’intero territorio teramano

- Progetto 1.A.4: Aumentare il tempo di permanenza dei turisti nel territorio ascolano

- sviluppando eventi di grande richiamo (nei periodi pre e post estivo) e diversificando l’offerta

- Progetto 1.A.5: Costituzione di circuiti turistici integrati che includano arte, storia, paesaggi, eno-gastronomia

Linea 1 – Misura 1.BFavorire filiere con alto impiego di capitale umano, organizzativo, tecnologico (in grado di creare

barriere all’ingresso, e quindi strutturalmente meno soggette alla concorrenza di produzioni provenienti da Paesi a basso costo del lavoro)

- Progetto 1.B.1: Favorire la crescita della filiera meccatronica (scuole superiori, università, aziende, collaborazioni tra aziende)

- Progetto 1.B.2: Indurre lo sviluppo di una filiera agro-bio-veterinaria

- Progetto 1.B.3: Ripensare il tessile-abbigliamento classico e favorire una filiera della moda (scuole, università, aziende, collaborazioni tra aziende)

- Progetto 1.B.4: Promuovere la filiera agro-alimentare: denominazioni di origine controllata, collegamento storia – tradizione – cultura – enogastronomia - turismo

- Progetto 1.B.5: Promuovere una filiera energetico - ambientale

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Progetti _ Attività produttive 35

Linea 2. Attrarre persone e investimenti

Linea 2 – Misura 2.ARendere il territorio ascolano attraente per persone, aziende, nuovi investitori

- Progetto 2.A.1: Rendere disponibili dati autorevoli ai potenziali investitori sul sistema socioeconomico ascolano (maggiore collegamento con centri di studio già esistenti, un Osservatorio sulle Attività Produttive del territorio)

- Progetto 2.A.2: Specializzare una struttura (eventualmente dando nuovi obiettivi a strutture già esistenti) sull’attrazione degli investimenti ad Ascoli Piceno

- Progetto 2.A.3: Individuazione di filiere di maggior potenzialità su cui concentrare incentivi e agevolazioni

- Progetto 2.A.4: Continuare a dotare di infrastrutture efficaci il territorio, collegando il territorio con le aree metropolitane limitrofe e con le grandi direttrici di comunicazione e di commercio

- Progetto 2.A.5: Recuperare e rifunzionalizzare gli edifici dismessi nel Centro Storico e nel territorio

Linea 2 – Misura 2.BRealizzare politiche coordinate di incentivazione degli investimenti in attività produttive

- Progetto 2.B.1: Agevolazioni all’installazione di imprese industriali

- Progetto 2.B.2: Agevolazioni sui costi di gestione per le imprese (energia elettrica, altre utilities, tasse locali)

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Progetti _ Attività produttive 36

Linea 3. Favorire la crescita delle imprese locali

Linea 3 – Misura 3.APromuovere la crescita delle professionalità per creare le basi per attività produttive a sempre più alto

contenuto intellettuale e valore aggiunto

- Progetto 3.A.1: Favorire collegamenti sempre più intensi tra scuola, università e impresa:

- Progetto 3.A.2: Promuovere la transizione dal modello a gestione familiare al modello

- manageriale orientato alla crescita delle imprese

- Progetto 3.A.3. Promuovere l’utilizzo integrato dei fondi interprofessionali per la formazione continua (con piani formativi territoriali, per filiera). Promuovere piani formativi utili per rendere le aziende più manageriali, internazionali, orientate alla crescita

Linea 3 – Misura 3.B

Favorire l’allocazione dei capitali disponibili nel territorio e nei mercati finanziari sui sistemi produttivi ascolani- Progetto 3.B.1: Promuovere i collegamenti funzionali (e non) fra piccole e medie imprese locali.

Promuovere fusioni, consorzi, associazioni tra imprese (collaborare e competere invece che competere solamente)

- Progetto 3.B.2: Promuovere una società di private equity che partecipi al capitale di rischio delle imprese ascolane

- Progetto 3.B.3: Aumentare le agevolazioni amministrative e fiscali per gli investimenti nelle imprese ascolane (sia di imprenditori locali che di altri imprenditori interessati a investire nel territorio ascolano)

- Progetto 3.B.4: Potenziamento dei sistemi di supporto finanziario alle imprese che investono nel territorio ascolano (consorzi fidi)

- Progetto 3.B.5: Promuovere patti di stabilità locale con le organizzazioni sindacali

Linea 3 – Misura 3.CValorizzazione e tutela dei nostri prodotti tipici e tradizionali

- Progetto 3.C.1: Tutela dei nostri prodotti locali (DOCG e DOP)

- Progetto 3.C.2: Promozione nazionale e internazionale dei prodotti locali

Linea 3 – Misura 3.DIndurre ristrutturazioni e rispecializzazioni

- Progetto 3.D.1: Politiche di sostegno alle riconversioni produttive, per il potenziamento dell’innovazione tecnologica e organizzativa, di processo e di prodotto

- Progetto 3.D.2: Sviluppo dell’occupabilità dei lavoratori e dei giovani nelle imprese ascolane attraverso la formazione continua (internet, inglese)

- Progetto 3.D.3: Favorire fusioni, consorzi e aggregazioni di imprese locali

- Progetto 3.D.4: Creazione di un Consorzio unico intersettoriale di garanzia

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Progetti _ Attività produttive 37

Welfare locale e servizi ai cittadini

Linea 1. Riduzione del disagio

Linea 1 – Misura 1.AEliminazione delle difficoltà per la mobilità

- Progetto 1.A.1: Abbattimento delle barriere architettoniche

- Progetto 1.A.2: Istituzione di percorsi attrezzati per il raggiungimento delle scuole a favore dei bambini affetti da fibrosi cistica

- Progetto 1.A.3: Miglioramento del trasporto pubblico (indicatori alle fermate degli autobus, indicatori all’interno delle vetture, riprogrammazione degli orari e delle corse, questionari di valutazione del servizio di trasporto)

Linea 1 – Misura 1.BRazionalizzazione della spesa per la riduzione dei disagio

- Progetto 1.B.1: Programmazione di interventi sinergici fra pubblico e privato (per ridurre l’onere finanziario a carico del settore pubblico)

- Progetto 1.B.2: Collaborazione fra organizzazioni per evitare la duplicazione delle azioni

- Progetto 1.B.3: Potenziare la logica della compartecipazione (organizzativa e di spesa)

- Progetto 1.B.4: Coinvolgimento finanziario della ASL nei progetti sociali e avvio di una progettualità per l’accesso ai fondi FSE

Linea 1 – Misura 1.CMiglioramento della qualità della vita

- Progetto 1.C.1: progetto per la consapevolezza nutrizionale

- Progetto 1.C.2: progetto fibrosi cistica

- Progetto 1.C.3: Rendere possibile la scelta, da parte del cittadino, tra diverse tipologie di sostegno sociale

- Progetto 1.C.4: Istituire, ad Ascoli Piceno e Provincia, ambulatori per la prevenzione di patologie tumoral

Linea 1 – Misura 1.DValutare i servizi offerti e proporre nuove strategie

- Progetto 1.D.1: Realizzazione di un portale web relativo al welfare e all’assistenza sociale

- Progetto 1.D.2: Istituire uno sportello per il dialogo fra erogatore del servizio e fruitore del medesimo (aperto anche al recepimento di proposte e progetti specifici)

- Progetto 1.D.3: Realizzare dichiarazioni generali, carte dei servizi e carte della qualità relative al welfare

- Progetto 1.D.4: Costruire un sistema di indicatori per valutare l’efficienza, l’efficacia e l’impatto dei servizi di welfare erogati

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Progetti _ Welfare e servizi ai cittadini 38

Linea 2. Tutela dell’ambiente urbano

Linea 2 – Misura 2.ACreazione di spazi urbani protetti

- Progetto 2.A.1: Istituzione di spazi di socializzazione specifica per precise categorie di soggetti (anziani e giovani, in particolare adolescenti)

- Progetto 2.A.2: Azione pubblica di sensibilizzazione generale al rispetto delle aree dedicate

Linea 2 – Misura 2.BMigliorare la qualità e la fruibilità delle aree verdi

- Progetto 2.B.1: Realizzazione di interventi strutturali atti ad una maggiore fruibilità degli spazi pubblici

- Progetto 2.B.2: Miglioramento della gestione ordinaria delle aree verdi e utilizzo delle stesse come sede di eventi culturali

- Progetto 2.B.3: Potenziamento del servizio di pulizia delle strade e dei marciapiedi

Linea 2 – Misura 2.CFavorire un maggiore utilizzo delle strutture sociali

- Progetto 2.C.1: Interventi strutturali di miglioramento estetico e funzionale delle strutture ad uso pubblico

- Progetto 2.C.2: Ampliare l’orario di apertura di talune strutture (asili nido e istituti scolastici)

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Progetti _ Welfare e servizi ai cittadini 39

Linea 3. Contrasto ai problemi sociali

Linea 3 – Misura 3.AValutazione continua delle problematiche sociali

- Progetto 3.A.1: Realizzazione di studi specifici relativi alle problematiche sociali presenti sul territorio e loro valutazione quantitativa

- Progetto 3.A.2: Istituzione di un Osservatorio stabile (composto da enti pubblici e operatori privati) sulle problematiche sociali del territorio e istituzione dell’Osservatorio sulla qualità della vita

Linea 3 – Misura 3.BAccoglienza e inserimento degli immigrati

- Progetto 3.B.1: Istituzione di un servizio di prima e di seconda accoglienza per gli immigrati, anche per l’espletamento dei servizi amministrativi relativi all’immigrazione

- Progetto 3.B.2: Potenziare il Consiglio territoriale per l’immigrazione, istituito presso la Prefettura

Linea 3 – Misura 3.CIntervento sui problemi critici di inserimento sociale

- Progetto 3.C.1: Potenziare ed ampliare i servizi relativi alla ricerca dell’occupazione

- Progetto 3.C.2: Creazione di un servizio per il trattamento dell’obesità infantile

- Progetto 3.C.3: Realizzazione di progetti di reintegrazione sociale a favore di soggetti con problemi di tossicodipendenza o alcolismo

- Progetto 3.C.4: Realizzazione di progetti per l’incrocio delle culture con gli immigrati presenti nel territorio (eventi socio-culturali, momenti di dialogo interreligioso, corsi di lingua italiana e corsi di lingua straniera), anche con l’ausilio di mediatori culturali

- Progetto 3.C.5: Introduzione del DURC per il rispetto della regolarità contabile

- Progetto 3.C.6: Istituzione della Commissione per i servizi sociali

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Progetti _ Welfare e servizi ai cittadini 40

Linea 4. Tutela della famiglia e dei giovani

Linea 4 – Misura 4.APolitiche di sostegno alle famiglie

- Progetto 4.A.1: Interventi finanziari a sostegno delle famiglie con minori e redditi bassi

- Progetto 4.A.2: Interventi socio-economici di incentivazione della genitorialità

- Progetto 4.A.3: Istituzione di un centro per genitori e bambini

Linea 4 – Misura 4.BCoinvolgimento delle scuole nelle politiche giovanili

- Progetto 4.B.1: Coinvolgere le scuole in tutte le discussioni relative alla strutturazione del territorio nel futuro

- Progetto 4.B.2: Istituzione di premi per le scuole che realizzano, ad opera degli studenti, i migliori progetti sul futuro della Città

- Progetto 4.B.3: Coinvolgimento costante delle Scuole nella progettazione e nell’esecuzione degli interventi di carattere sociale a favore della gioventù

Linea 4 – Misura 4.CCoinvolgimento degli anziani nelle politiche sociali

- Progetto 4.C.1: Collegare stabilmente i soggetti appartenenti alla terza età con la comunità dei servizi sociali

- Progetto 4.C.2: Interventi di reinserimento degli anziani nella vita sociale del territorio, attraverso la valorizzazione della loro attività a fini di utilità sociale

- Progetto 4.C.3: Costruire punti e momenti di incontro tra adolescenti e anziani (incontri tematici, eventi culturali, musicali, sportivi)

Linea 4 – Misura 4.DAzioni di sostegno e tutela della gioventù

- Progetto 4.D.1: Istituzione di nuove borse di studio e potenziamento di quelle esistenti a favore dei giovani autori di progetti e di studi sull’integrazione sociale

- Progetto 4.D.2: Istituzione di nuovi stages all’estero e potenziamento di quelli esistenti a favore dei giovani per lo sviluppo di una cultura comune europea

- Progetto 4.D.3: Realizzazione di progetti specifici a favore dell’età adolescenziale (scuole di giornalismo, scuole di modellismo)

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Progetti _ Welfare e servizi ai cittadini 41

Cultura

Linea 1. Definire nuove strategie per lo sviluppo culturale della Città

Linea 1 – Misura 1.ASperimentare modelli operativi complementari per rendere Ascoli Piceno un polo culturale rilevante a

livello regionale

- Progetto 1.A.1: Avviare una serie di iniziative volte a conoscere la realtà socio – culturale ascolana, le sue problematiche, e le possibili soluzioni per il suo continuo miglioramento (in stretta collaborazione con l’Università)

- Progetto 1.A.2: Accrescere la proposta culturale per rendere Ascoli Piceno un polo rilevante a livello regionale. Aumentare le interconnessioni tra le strutture culturali ascolane e favorire la loro autonomia gestionale

- Progetto 1.A.3: Pinacoteca: promuovere una campagna di ricerca e acquisizione di opere d’arte (favorendo donazioni, sponsorizzazioni) in modo da essere in linea con l’idea di polo rilevante a livello regionale e in linea con l’offerta culturale delle altre strutture (Museo, Biblioteca)

- Progetto 1.A.4: Promuovere iniziative bibliografiche ed editoriali su Ascoli Piceno: la Guida Verde Touring di Ascoli Piceno, la guida rossa, monografie, periodico sulla ricerca e la valorizzazione culturale ad Ascoli Piceno

- Progetto 1.A.5: Costituzione di una rete culturale internazionale collegata alla Città di

- Ascoli Piceno, al fine di valutare iniziative organizzate da altri territori, promuovere le nostre zone e attrarre investimenti stranieri. Istituire un Distretto Culturale

Linea 1 – Misura 1.BPromozione della Città e del territorio

- Progetto 1.B.1: Aumentare la capacità di comunicazione e la visibilità su patrimonio ed eventi culturali ascolani. Promuovere quindi:

- Progetto 1.B.2: Ricorso agli strumenti del marketing corrente per la promozione turistica del territorio

- Progetto 1.B.3: Coinvolgimento dell'Università nell’ambito dei progetti di promozione territoriale a scopo turistico.

- Progetto 1.B.4: Partecipazione del nostro territorio alle manifestazioni regionali e nazionali (Ecotour) di vetrina turistica

Linea 1 – Misura 1.CEducazione e formazione

- Progetto 1.C.1: Istituzione di corsi di formazione specifica a favore degli studenti delle scuole primarie aventi ad oggetto temi culturali, l’educazione civica e il patrimonio artistico

- Progetto 1.C.2: Creazione delle professionalità necessarie per gestire lo sviluppo culturale della Città e del turismo culturale. In particolare alcune professionalità necessarie sono legate a:

- Progetto 1.C.3: Aumentare i collegamenti con le università e in particolare con l’Università degli Studi di Camerino per indurre corsi di laurea in Scienze per il turismo integrato e culturale (gestione dei sistemi turistici)

- Progetto 1.C.4: Promuovere una filiera culturale in grado di generare conoscenza, posti di lavoro, valore aggiunto: collegamento integrato scuola, università, aziende, istituzioni

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Progetti _ Cultura 42

Linea 2. Valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico

Linea 2 – Misura 2.APromuovere la costituzione di una cultura demo-etno- antropologica ad Ascoli Piceno

- Progetto 2.A.1: Valorizzare dell’attuale patrimonio etno - antropologico e archeologico

- Progetto 2.A.2: Arricchire il patrimonio esistente sotto il profilo di usi, costumi, musica

- Progetto 2.A.3: Sensibilizzare istituzioni, organizzazioni, cittadini su rilevanza, benefici, opportunità nell’avere una Soprintendenza ad Ascoli Piceno

Linea 2 – Misura 2.BRealizzazione di interventi integrati di restauro

- Progetto 2.B.1: Avviare una collaborazione con l’ICR (Istituto centrale restauri) e avviare una serie di restauri in grado di valorizzare la storia e la cultura di Ascoli Piceno, e dare sostanza per il rilancio del turismo integrato e del turismo culturale:

- Progetto 2.B.2: Realizzare accordi con Università e scuole di restauro per avvicinare ragazzi e adolescenti ai progetti di restauro: il restauro come laboratorio, la scuola collegata al cantiere (cantiere-scuola, scuola-cantiere)

- Progetto 2.B.3: Realizzare accordi con aziende per stages, tirocini, formazione-lavoro nel settore artistico, archeologico

- Progetto 2.B.4: Realizzare progetti su programmi dell’Unione Europea (interreg) per

- cofinanziare gli interventi di restauro

Linea 2 – Misura 2.CRecupero e riqualificazione delle aree degradate

- Progetto 2.C.1: Risistemazione e valorizzazione dei due Parchi Fluviali

- Progetto 2.C.2: Riqualificazione e valorizzazione a fini turistici

- Progetto 2.C.3: Riqualificazione generale delle aree archeologiche

- Progetto 2.C.4: Riqualificazione del Parco dell'Annunziata

- Progetto 2.C.5: Risistemazione di edifici e per l' adattamento a sedi espositive

- Progetto 2.C.6: Riqualificazione generale del quartiere di Castagneti

Linea 2 – Misura 2.DValorizzazione dei siti culturalmente strategici

- Progetto 2.D.1: Valorizzazione del ruolo degli Osservatorio culturali.

- Progetto 2.D.3: Valorizzazione, apertura e pubblicizzazione scopo culturale e turistico dei siti archeologici della Città

- Progetto 2.D.4: Valorizzazione delle aree paesaggistiche di pregio e loro integrazione con il sistema del turismo culturale

Linea 2 – Misura 2.E

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Progetti _ Cultura 43

Creazione di collegamenti e studi di valutazione sulle fruizioni

- Progetto 2.E.1: Tracciare una mappa dell’offerta culturale derivante dal patrimonio

- Progetto 2.E.2: Redigere valutazioni periodiche sulla fruizione delle strutture culturali

- operative nel territorio .

- Progetto 2.E.3: Tracciare una schedatura completa con la catalogazione analitica di tutte le opere d’arte presenti nel territorio

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Progetti _ Cultura 44

Linea 3. Progettare e realizzare eventi culturali di alta qualità

Linea 3 – Misura 3.AIniziative per lo sviluppo del turismo culturale

- Progetto 3.A.1: Innalzamento degli standards qualitativi nel turismo culturale attraverso la realizzazione di Festival caratterizzati, con chiare specificità, percorsi integrati tematici (piazza – museo – cinema – dibattito – ristorante), con il coinvolgimento di personalità autorevoli

- Progetto 3.A.2: Collegamenti museo - territorio. Il museo come un centro del sistema culturale territoriale. Progettazione di iniziative e loro realizzazione, definizione di partnership culturali europee, adeguamento dei progetti ai programmi europei per cofinanziamento

- Progetto 3.A.3. Valorizzazione di “Ascoli Piceno Città aperta al mondo” e Città laboratorio

- Progetto 3.A.4: Valorizzazione del Premio culturali

Linea 3 – Misura 3.BIniziative di turismo integrato

- Progetto 3.B.1: Realizzare percorsi integrati di arte, storia, gastronomia e ambienti naturali (mari, valli, colline, monti)

- Progetto 3.B.2: Valorizzare e pubblicizzare il settore culturale - turistico costruendo una filiera connessa all’eno - gastronomia che colleghi saperi, ricerca, strutture, eventi, turismo.

Linea 3 – Misura 3.CInnovazioni strategiche nella creazione di eventi culturali

- Progetto 3.C.1: Studio analitico degli interventi culturali nelle Città limitrofe e nelle Città europee

- Progetto 3.C.2: Avvicinare i cittadini all’arte (moderna, contemporanea e di altro tipo) con progetti aperti e fruibili (con visite guidate, supporti audiovisivi, collegamenti crossculturali)

- Progetto 3.C.3: Riorganizzare il panorama culturale investendo sulle potenzialità dei giovani talenti

- Progetto 3.C.4: Potenziamento dell’ascolto e del confronto fra istituzioni ed operatori degli eventi culturali

- Progetto 3.C.5: Istituzione del Festival del cinema sui diritti umani

Linea 3 – Misura 3.DInterventi strutturali a servizio degli eventi culturali

- Progetto 3.D.1: Realizzazione di infrastrutture per la cultura: laboratori di arte, istituti di studio, luoghi per grandi eventi culturali

- Progetto 3.D.2: Potenziamento della ricettività alberghiera, promuovendo la realizzazione di una struttura alberghiera di alto livello

- Progetto 3.D.3: Costituzione di un collegamento funzionale con il sistema ricettivo della costa (e con i servizi turistici del territorio provinciale) con l’obiettivo di portare turisti dalla costa ad Ascoli Piceno. Iniziative (angoli con prodotti eno - gastronomici negli hotel della costa) e aspetti strutturali: accordi e convenzioni con i grandi operatori presenti sulla costa adriatica

- Progetto 3.D.4: Sviluppo del sistemi alternativi di accoglienza per il turismo culturale e giovanile (bed & breakfast, ostelli, collegamenti con compagnie aeree low cost)

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Progetti _ Cultura 45

Linea 4. Potenziare la gestione tecnica, economica, finanziaria della filiera culturale

Linea 4 – Misura 4.ARistrutturazione della gestione ordinaria della filiera culturale

- Progetto 4.A.1: Rafforzamento funzionale delle strutture culturali che già operano sul territorio.

- Progetto 4.A.2: Istituzione di un Tavolo permanente per la cultura e di una sua interfaccia nelle istituzioni locali (ad esempio, un Assessorato per i Rapporti con istituti culturali e università per favorire la progettazione e la realizzazione di iniziative nell’ambito delle disponibilità economiche e per aumentare i fondi a disposizione delle cultura con progetti europei, collegamenti con fondazioni, ricerca di donazioni)

Linea 4 – Misura 4.BNuove logiche per l’organizzazione degli eventi culturali

- Progetto 4.B.1: Istituzione di una Fondazione culturale per Ascoli Piceno

- Progetto 4.B.2: Collegare banche, istituzioni, imprese, filiere produttive e università nella programmazione e nella gestione di iniziative culturali

- Progetto 4.B.3: Costituire Enti di gestione per iniziative specifiche di grande impatto

- Progetto 4.B.4: Istituire un Gruppo di lavoro capace di generare costantemente progetti culturali fattibili, corredati di proposte per possibili partnership, sponsorizzazioni, cofinanziamenti italiani ed europei, per mettere in linea progettualità e disponibilità finanziarie

Linea 4 – Misura 4.CPotenziamento delle risorse economiche per attivare una filiera culturale come fattore di slancio per le

imprese e per la generazione di nuovi posti di lavoro

- Progetto 4.C.1: Potenziamento della collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio nella scelta, nella programmazione, nella progettazione e nell’esecuzione delle iniziative di carattere culturale

- Progetto 4.C.2: Indirizzare, tramite incentivi o altre forme, parte degli utili prodotti dal

- sistema finanziario (istituti di credito, assicurazioni, imprese) verso veri e propri

- investimenti di carattere culturale

- Progetto 4.C.3: Introduzione della realizzazione di iniziative culturali tramite finanziamenti congiunti del settore pubblico e del settore privato

- Progetto 4.C.4: Potenziamento della fase progettuale degli interventi culturali al fine di ottenere l’accesso ai fondi FSE dell’Unione europea

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Progetti _ Cultura 46

Linea 5. Collegarsi a progetti di valenza europea e internazionale

Linea 5 – Misura 5.ACollegarsi a programmi e istituti culturali europei

- Progetto 5.A.1: Collegarsi ai progetti già in corso. ROMIT (itinerari romani) in collaborazione con il Comune di Rimini, cofinanziato dal programma Interreg

- Progetto 5.A.2: Stabilire collaborazioni stabili con gli istituti europei in grado di fornire partnership internazionali (ad esempio, Institut europeen des itineraires culturels per la realizzazione di progetti su antichi itinerari culturali)

- Progetto 5.A.3: Realizzare (sull’esempio di altre Città italiane) progetti integrati cultura – arte – tradizione – enogastronomia: le vie del vino; le vie dell’olio ed altri percorsi)

Linea 5 – Misura 5.BIncontrare i referenti per la cultura dei Piani Strategici di maggior successo in Italia e in Europa

- Progetto 5.B.1: Meeting con i Gruppi di lavoro sulla cultura di altri Piani Strategici per collegarsi a programmi e istituti culturali europei

- Progetto 5.B.2: Adesione alle reti tra Città e monitoraggio via internet delle iniziative di maggior successo per presentarsi in modo sistematico come Città - partner di progetti in fase di avvio

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Progetti _ Cultura 47

Linea 6. Rendere Ascoli Piceno più riconoscibile, in collaborazione con gli altri Gruppi di lavoro, (immagini, evocazioni)

- Linea 6 – Misura 6.A: Ragionare su una o più caratteristiche distintive di Ascoli, basate su fatti concreti (anche se finora poco valorizzate).

Alcune prime proposte:

- Ascoli Città aperta- Ascoli Piceno Città del travertino

- Ascoli Piceno Città della Protezione Civile- Ascoli Piceno Città dell’accoglienza.

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Progetti _ Cultura 48