GUIDA TEORICA · Il corso di formazione Tutti i docenti di ogni grado di ... L’educazione alla...

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GUIDA TEORICA PER I DOCENTI Il Risparmio che fa Scuola è il progetto educativo con il quale Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca intendono sostenere le scuole di ogni ordine e grado nell’educazione al risparmio come strumento di sviluppo per il Paese.

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GUIDA TEORICAPER I DOCENTIIl Risparmio che fa Scuola è il progetto educativo con il quale Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca intendono sostenere le scuole di ogni ordine e grado nell’educazione al risparmio come strumento di sviluppo per il Paese.

Strumenti di progetto Il percorso progettuale si articola in tre sessioni di lavoro corrispondenti a tre aree di contenuto

di Cittadinanza economica.

La Guida TeoricaLa presente Guida Teorica online propone a tutti i docenti, indipendentemente dal grado

scolastico e dall’area disciplinare di insegnamento, i riferimenti teorici dei contenuti

di Cittadinanza economica oggetto del presente percorso didattico sul risparmio.

L’approccio è divulgativo, scientificamente valido ma in forma non specialistica.

Le videolezioni per i Docenti La presente parte testuale è integrata da 8 videolezioni dedicate ai docenti.

Il Glossario l’ABC del risparmioIl percorso didattico è accompagnato da un glossario online che propone un elenco

di termini economico-finanziari attinenti al tema trattato.

La Guida OperativaAlla Guida Teorica online si affianca la Guida Operativa, diversa per ogni grado scolastico,

fornita nel kit didattico gratuito e scaricabile dal portale. La Guida Operativa ha lo

scopo di guidare il docente allo svolgimento delle attività didattiche con la classe,

finalizzate a promuovere comportamenti critici e responsabili di risparmio nei confronti

delle risorse che ciascun cittadino ha a disposizione.

Il corso di formazione Tutti i docenti di ogni grado di scuola possono iscriversi al corso gratuito di formazione

di 25 ore in modalità e-learning. Il corso si rivolge ai docenti di tutte le aree disciplinari

per metterli in grado di accompagnare gli studenti nel percorso di acquisizione di

competenze di Cittadinanza economica.

Per usufruire della formazione è necessaria l’iscrizione sul portale

www.ilrisparmiochefascuola.com nella sezione Docenti e sulla piattaforma S.O.F.I.A.

(sofia.istruzione.it) nelle modalità previste dal portale.

Al termine di ogni modulo il docente compila il questionario di verifica che dà l’accesso al

modulo successivo. Al termine dei tre moduli il docente compila il format di verifica finale

che dà diritto alla certificazione per 25 ore. Sul portale www.ilrisparmiochefascuola.com,

è a disposizione dei partecipanti un’area FAQ per condividere e socializzare le risposte

alle domande più frequenti.

Guida Teorica- INDICEPREMESSA

• EDUCAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA: UN PO’ DI STORIA

• IL RISPARMIO CHE FA SCUOLA: LA PROSPETTIVA EDUCATIVA

• UNA SCELTA: PROMUOVERE LA CITTADINANZA ECONOMICA

• QUANTO MI COSTA? QUAL È IL GUADAGNO?

• EDUCARE ALLA COMPLESSITÀ

• IL PERCORSO IN SINTESI

I CONTENUTI

• AREA 1: IL RISPARMIO

- Risparmio e Costituzione

- Risparmioedeffettieconomiciecivili

- Protagonistidellapropriastoria

- Perchéèimportanterisparmiare?Chirisparmia?Cosarisparmiamo?Cosasprechiamo?

- Risparmioeconsumo

- Tasso di interesse, TAN e TAEG

- C’èconsumoeconsumo

• AREA 2: LA CONDIVISIONE

- Lacondivisionedeirisparmi

- Gliintermediaridelrisparmio

- Gliintermediariistituzionali

- Comunità di risparmiatori

- Ifondidiinvestimento

- Idestinataridelrisparmio

- Trasparenzaeresponsabilità

• AREA 3: LA QUALITÀ DELLA VITA

- Cittadinidelmondoeresponsabilidelfuturo

- Risparmioeglobalizzazione

- Risparmioeresponsabilitàsocialedelterritorio

- LaCittadinanzaeconomicaitaliana: ilrapportoBES–BenessereEquoeSostenibile

- LaCittadinanzaeconomicaeuropea:Europa2020

- LaCittadinanzaeconomicamondiale:l’Agenda2030egliSDGs

GLOSSARIO

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Premessa

Educazione economico-finanziaria: un po’ di storiaIl bisogno di educazione economico-finanziaria dei cittadini, con focus sul risparmio, definita da

Acri “disciplina fondamentale di tutta la comunità, per un uso migliore, individuale e sociale, della

ricchezza” risale al 31 ottobre 1924, quando a Milano in occasione della giornata di chiusura del

Congresso Internazionale del Risparmio, le Casse di Risparmio di 26 Paesi decisero di proclamare la

“Giornata mondiale del risparmio”.

Nasceva già allora l’esigenza di una formazione economico-finanziaria ispirata a valori di cittadinanza:

partecipazione, equità, occupabilità.

Più recentemente, nel 2007, la Commissione UE pubblica la comunicazione “Un mercato unico per

l’Europa del XXI secolo” riguardante l’istruzione finanziaria nei Paesi aderenti.

Nello stesso 2007, la crisi dei mutui subprime aveva colpito gli Stati Uniti con le note ripercussioni

sui mercati finanziari globali e gli effetti in tutti i settori dell’economia. In questo documento, l’Unione

Europea sollecita ad attuare programmi di educazione economico-finanziaria per “i cittadini in tutte

le fasi della loro vita” e ne mette in evidenza i benefici:

• per i singoli (“far acquistare ai giovani e agli studenti abilità importanti per vivere in modo

indipendente”);

• per la società (“cittadini alfabetizzati si rivolgeranno più facilmente a istituzioni finanziarie

più solide e saranno meno propensi ad avvalersi di istituzioni più care e rischiose o a degli

usurai”);

• per l’economia (“cittadini a loro agio con gli investimenti possono fornire liquidità aggiuntiva

ai mercati dei capitali, che nella UE può essere utilizzata per il finanziamento delle piccole

imprese, un elemento essenziale a sostegno della crescita e dell’occupazione”).

Oggi, in Italia, la Legge 107/2015 pone il “potenziamento delle conoscenze in materia economico-

finanziaria” all’Articolo 1 comma 7.d tra gli obiettivi di Cittadinanza che le scuole, nella loro autonomia

e senza oneri finanziari per lo Stato, devono perseguire.

InquantotemadiCittadinanza,l’educazioneeconomico-finanziariadiventainsegnamento trasversalealledisciplineehacomeprimoobiettivoquellodiprepararecittadiniconsapevoli delfattocheogniloroattoha,inpositivooinnegativo,unrisvoltointerminidicosti/beneficieconomicisiapersestessisiaperlacomunità.

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Il Risparmio che fa Scuola: la prospettiva educativaIl Risparmio che fa Scuola è un programma educativo che consente la promozione di una cultura

economica e finanziaria intesa nel senso ampio e valoriale di Cittadinanza economica. È in questa

prospettiva che l’educazione economico-finanziaria si colloca tra gli obiettivi di Cittadinanza

e Costituzione, trasferendo il centro delle scelte economiche dall’individuo alla comunità e

sviluppando senso di appartenenza, spirito di iniziativa, orientamento al lavoro e all’imprenditoria,

disponibilità al cambiamento in un mondo in continua evoluzione.

Iltermine“economia”derivadalgrecoοἶκος(oikos),“casa”intesoinmodoampiocomel’insiemedei“benidatutelare”,eνόμος(nomos),“legge”eingenerale“regoledicomportamento”: cioèeco-nomiacomesaggiaeresponsabileamministrazionediquantoènecessario adassicurareneltempoilbenesseremioedellacomunitàacuiappartengo.

FOCUS ONIlrisparmio multidimensionaleèunconcettoinnovativocheapreunaprospettivadiletturacompletadellarealtàdelrisparmiooggi,finalizzatoaraggiungereunamigliorecondizionedibenessere.Nellavisionemultidimensionaledelrisparmiosiprestaattenzioneaglieffettieconomicidelrisparmioambientale,sociale,culturale,educativoetc.Ilrisparmiodiventacosì unostrumentocapacediforniresostenibilitànonsoloeconomicaallenostrevite, traducendolasuafunzionalitàdiazionelungimiranteintuttigliambitidell’agireumano, daesercitarenelpresenteperottenereunbeneficionelfuturo.Talemultidimensionalità sitraducenellaconsapevolezzacherisparmiareinunambitosignificaottenerebeneficifuturi intutteleareechecontaleambitoentranoinrelazione,compresaquellaeconomico-finanziaria.

Glistudentiimparanoausareiconcettieglistrumentieconomiciall’internodiunacorniceeticacheguidailmodoincuiscelgonodiagireinterminidicosti/beneficiriferitiaunamolteplicità didimensionidi“risparmio”attinentiallavitaquotidiana,tutteinterconnessel’unaconl’altra.Interminipedagogici,stimolareglistudentiaporsialcunedomandeintermini dicosti-beneficièintuttiigradidiscuolaunpotenteallenamentoaimportantilifeskills, qualiproblemfinding/setting/solvingeconseguentedecisionmaking.

Una scelta: promuovere la Cittadinanza economicaPer allenare i cittadini di oggi e di domani a una cultura economica che sia al contempo efficiente

ed equa, responsabile perché consapevole e partecipata, questo progetto sceglie di focalizzare

l’attenzione sullo strumento del risparmio, visto e proposto in maniera proattiva.

La sfida didattica è quella di far emergere il risparmio come modus operandi dinamico, leva capace

di generare valore in termini di progresso in più dimensioni della vita dei cittadini: finanziaria,

ambientale, relazionale, lavorativa etc.

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Quanto mi costa? Qual è il guadagno?L’analisi costi-benefici, propria e centrale della scienza economica, è prima ancora una forma

mentis capace di guidare le nostre scelte in una direzione di consapevolezza.

L’educazione alla Cittadinanza economica allena questa forma mentis. Aiuta a spostare il focus delle

scelte dalla soddisfazione del bisogno/desiderio immediato al come esse determinano risultati,

monetari e non solo. Permette di comprendere come dalle nostre scelte derivano conseguenze

in molte delle dimensioni della vita nostra e di altre persone, conseguenze che generano nuovi

costi/benefici economici; allena alla gestione della complessità.

Imparareadaffrontarelacomplessitàdellescelteinambitoeconomico-finanziarioinunmondoincontinuocambiamentoèpertutti,inparticolareperigiovanichedevonoavviarsiall’autonomiaeconomica,unaskillfondamentale.Qualisonoicostieibeneficidellemiesceltequandocomeconsumatoreacquistounprodottoochiedounprestito,oquandocomeinvestitoreaffido aunintermediarioaffidabileimieirisparmi,oquandocomeimprenditoreavvioun’impresa? Comeunaoun’altradecisioneinfluenzailmiofuturo?InchemisurailmiofuturoèinterconnessoconilprogressodelPaeseinterminidispintaall’innovazione,diimpattosull’ambiente deiprodottieprocessidiproduzione,dinuoveopportunitàdilavoro?

Unodegliobiettividelprogettoèfarcomprendereaglistudentidellediverseetàquantoipersonalicomportamentidirisparmionellediversedimensionidivitasonointerconnessiconilbenessereeilprogressoalivelloglobale.Temadigrandevalenzacivileeinterculturalechesaràaffrontatonellaterzaareadelpercorsodidattico,dedicataatreimportantiapprofondimenti:

• idatichel’ISTATraccoglienelsuorapportoBenessereEquoeSostenibilesu12dimensionidelbenessere(Salute;IstruzioneeFormazione;LavoroeConciliazionedeiTempidiVita;BenessereEconomico;RelazioniSociali;PoliticaeIstituzioni;Sicurezza;BenessereSoggettivo;PaesaggioePatrimonioCulturale;Ambiente;RicercaeInnovazione;QualitàdeiServizi);

• i5ambitidisviluppoindicatidall’EuropanellaStrategiaEuropa2020 (Occupazione;Ricercaesviluppo;Cambiamenticlimaticiesostenibilitàenergetica;Istruzione;Lottaallapovertàeall’emarginazione);

• i 17 SustainableDevelopmentGoals(SDGs)chel’ONUelencanell’Agenda2030(Povertàzero;Famezero;Saluteebenessere;Istruzionediqualità;Paritàdigenere;Acquapulitaeigiene;Energiapulitaeaccessibile;Lavorodignitosoecrescitaeconomica;Industria,innovazione einfrastrutture;Ridurreledisuguaglianze;Cittàecomunitàsostenibili;Consumoeproduzioneresponsabili;Agireperilclima;Floraefaunaacquatica;Floraefaunaterrestre;Pace,giustizia eistituzioniforti;Partnershippergliobiettivi).

Educare alla complessitàLa consapevolezza di dover formare cittadini che fanno parte di un sistema economico complesso

è il motivo per cui i docenti di ogni ordine e grado di scuola impegnano le classi in attività di tutela

ambientale, riciclo dei rifiuti, risparmio energetico, mobilità sostenibile e sicura, in iniziative contro lo

spreco del cibo e, sempre più spesso, di volontariato e solidarietà.

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Il percorso in sintesiIl percorso si sviluppa per moduli su tre aree di contenuto economico-finanziario:

AREA 1: IL RISPARMIOApprofondimento del concetto di risparmio come responsabilità individuale.

Obiettivo: raggiungere la capacità di valutare i costi e i benefici del risparmio nei diversi ambiti di vita

e di gestire le risorse finanziarie personali in termini di scelte di spesa.

AREA 2: LA CONDIVISIONEApprofondimento sulle modalità in cui le risorse risparmiate, messe in comune e investite si

traducono in vantaggi economici per la comunità.

Obiettivo: raggiungere la capacità di gestire i propri risparmi, da condividere e investire per un

obiettivo criticamente scelto, in un rapporto proattivo con gli esperti intermediari del settore.

AREA 3: LA QUALITÀ DELLA VITAApprofondimenti sugli obiettivi in termini di progresso della comunità nazionale, europea, mondiale

e miglioramento della qualità della vita e benessere di ciascuno.

Obiettivo: raggiungere la capacità di valutare le scelte di risparmio/investimento in termini

di costi/benefici globali con un orientamento alla responsabilità e al contributo al progresso

economico e sociale di ciascun individuo.

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I contenuti

Area 1Il risparmio

La Costituzione Italiana nella sua dinamica di rapporto fra diritti e doveri ciricordacheilrisparmioèvirtùcivile,checometalenecessitadiesserecoltivataperchépossagiungereamaturazione:tantopiùglistudentisaranno“allenati”permezzodell’educazioneaesercitareilrisparmiointuttigliambitidivitaeavalutarnegliaspettiinterminidicostiebeneficieconomiciesociali,tantopiùquestolirenderàpartecipidell’obiettivodisapergenerareprogressoperséeperlacomunità.

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Risparmio e CostituzioneArticolo 47: “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina,

coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà

dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei

grandi complessi produttivi del Paese”.

Il risparmio è valore costituzionale attinente ai Rapporti economici tra i cittadini.

L’articolo 47 ne delinea la visione etica di strumento di promozione dello sviluppo, individuale e

sociale. In questo senso, l’articolo 47 va letto insieme a tutti gli articoli che prefigurano fin dall’inizio

della Repubblica la visione multidimensionale dell’eco-nomia che è alla base del presente progetto:

capacità di amministrare i propri “beni” in tutti gli ambiti di vita.

In classe, introdurre il risparmio come attività multidimensionale è l’occasione per rileggere alcuni

articoli della Costituzione Italiana, a partire dai Principi fondamentali (Articolo 1 - Repubblica

democratica fondata sul lavoro e Articolo 9 - Promozione della cultura e ricerca e tutela del

paesaggio e del patrimonio artistico della Nazione) e dai Rapporti etico-sociali (Articolo 32 - Tutela

della salute e gli Articoli 33 e 34 – Libertà e diritto all’istruzione).

Tornando ai Rapporti economici, l’articolo 41 sottolinea che l’attività economica, della quale il

risparmio è una componente centrale, non deve essere svolta “in contrasto con l’utilità sociale o

in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, ma deve anche “essere

indirizzata e coordinata a fini sociali”, dunque al bene comune.

La condivisione delle risorse individuali di risparmio consente la realizzazione di obiettivi di utilità

sociale, in una relazione di mutuo vantaggio per tutta la comunità.

FOCUS ONRisparmio e Costituzione Oltreaigiàcitatisiindicanoaltripossibiliarticolicollegabilialrisparmiointesocomevalutazionedicosti/beneficiinmodomultidimensionale.Dirittoavivereinunambientesano-Art. 9, 32 e 117sDirittoallaretribuzione-Art. 36.1Dirittoaservizipubbliciessenziali-Art. 43Promozionedellaricercascientifica-Art. 9 e 33Partecipazioneeconomica-Art. 3, 4, 35Partecipazionepolitica-Art. 48Partecipazionecivile-Art. 17, 18, 19Parità di genere - Art. 37

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Risparmio ed effetti economici e civiliCaratteristica fondamentale del risparmio, anche in una dimensione puramente finanziaria, è la sua

capacità di fornire sostenibilità (e benessere) alla nostra vita.

Da qui derivano due considerazioni fondamentali: l’azione economica implica sempre un trade-off

costi/benefici, ossia il raggiungimento di un beneficio a fronte di un costo da sostenere.

Questa chiave di lettura si può applicare, senza alcuna forzatura, anche al risparmio in dimensioni

della vita come l’ambiente, il cibo, la mobilità.

Il progetto Il Risparmio che fa Scuola richiede un esplicito collegamento con i programmi in corso o

sviluppati dalla classe su altri temi educativi di Cittadinanza e Costituzione (educazione alimentare,

sicurezza stradale, intercultura) o sviluppati nei diversi ambiti disciplinari (energia, tecnologia…), con

l’obiettivo di mettere in evidenza gli effetti economici dei comportamenti di risparmio/spreco.

A titolo esemplificativo: porre attenzione ai consumi di energia e di acqua nella propria abitazione,

con comportamenti antispreco o con l’acquisto di elettrodomestici di ultima generazione, significa

risparmiare risorse preziose il cui uso ha un impatto economico tanto nella nostra vita, quanto

in quella dell’ambiente in termini di costi di ripristino e di mantenimento delle risorse per le

generazioni future.

Altro esempio: l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico e risparmio dei costi della benzina.

In prospettiva futura, questo contribuisce ad abbassare il livello di inquinamento.

Si genera inoltre “beneficio relazionale” grazie al tempo trascorso con altre persone durante la

condivisione del percorso. Oppure la scelta di un’auto di maggior costo perché dotata dei nuovi

strumenti tecnologici per la sicurezza messi a punto dall’azienda produttrice, come i sistemi di

frenata automatica in caso di ostacolo improvviso: la spesa è maggiore all’acquisto ma il risparmio

può incidere sui costi sanitari che potrebbe avere lo Stato (e quindi tutti i contribuenti) a causa di un

eventuale incidente.

Un simile ragionamento si può sviluppare per le scelte antispreco presenti e future legate all’acquisto

degli alimenti.

Lavalutazionecosti/beneficipermettedicompieresceltedirisparmiomultidimensionale cheproducononellungoperiodobeneficieconomici,esattamentecomeunvero eproprioinvestimento(risparmiooggipergoderedelcapitalerisparmiato, maggioratodegliinteressi,domani).

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Protagonistidella propria storiaIl risparmio dinamico e multidimensionale è un valore etico e una palestra di vita in quanto sviluppa

una capacità di guardare al futuro, una consapevolezza di limiti/opportunità dell’essere umano e

dunque delle scelte e delle valutazioni che deve fare prima di agire.

Il risparmio, a livello individuale, ci interroga sulle nostre aspirazioni aiutandoci a costruire un ponte

verso il futuro, ossia un progetto costituito da una serie di azioni che ci permette di raggiungere

l’obiettivo che abbiamo prefissato o ridefinito in corso d’opera.

Il Risparmio che fa Scuola, in questo suo primo modulo, si pone l’obiettivo di fornire agli studenti gli

strumenti idonei per maturare la consapevolezza della propria identità di cittadini, facendo scoprire

loro la molteplicità delle aree dell’agire nelle quali possono realizzare azioni di risparmio in contrasto

con le più praticate azioni di spreco.

Perché è importante risparmiare? Chi risparmia? Cosa risparmiamo? Cosa sprechiamo?La narrazione del risparmio, inteso come insieme di scelte personali di uso senza sprechi di risorse

in campo finanziario, ambientale, alimentare o della mobilità, parte dall’individuo, responsabilizzato

fin da piccolo e per tutto il corso della vita sulle scelte che determineranno il suo futuro, prima come

semplice consumatore, in prospettiva anche come lavoratore/investitore/imprenditore.

Alle quattro domande del titolo devono rispondere prima di tutto gli studenti, per mettere

a confronto le personali convinzioni, conoscenze ed esperienze.

L’educazionealrisparmiodinamicoemultidimensionaleèun’educazioneaunaforma mentis cherendeigiovaniprotagonistidellapropriastoria:puòesserevistacomel’energiachealimentailorosognirendendolipossibili.

Lascienzaeconomicaèscienzadel“fare”aseguitodiunascelta:ènatacomedisciplina cheaiutalepersoneaprenderedelledecisioniinmeritoallagestionedeipropribeni, cioèrisorsefinitechedevonorispondereaunapluralitàdibisogni.

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Risparmio e consumoIl tema del risparmio è strettamente legato a quello del consumo.

La somma di risparmi e consumi ci dà la grandezza del nostro budget. Conseguenza di ciò è che,

a parità di budget, tanto più sono alti i consumi, tanto più piccoli saranno i risparmi.

Si tratta di un aspetto dell’educazione finanziaria che coinvolge direttamente le relazioni affettive

tra minorenni e adulti familiari: il rapporto educativo dovrebbe essere improntato all’educazione a

distinguere tra valore attribuito e valore reale di un oggetto desiderato o di un progetto da realizzare

e alla condivisione di responsabilità sul budget familiare – quando possibile con l’attribuzione della

famosa “paghetta” da gestire in proprio – in termini di risparmio/accantonamento per un consumo

futuro e non sulla soddisfazione acritica e immediata dei desideri.

FOCUS ONCredito al consumo e prestiti personaliNellaformulazionedelladefinizionedicreditoalconsumosiintendeil“contrattoconilquale vienedilazionatoilpagamentodelprezzoovveroconcessounprestitooaltraanalogafacilitazionefinanziariaalconsumatoreperl’acquistodibeniediserviziperfinidiversidaquelliprofessionali”.Inaltreparoleèunamodalitàdiprestitocheunprivatoounafamigliapossonoutilizzarepersoddisfareunbisognoprimadiaverrisparmiatolasommadidenaronecessaria.Ilprestitoèerogatodaistituzionifinanziarieautorizzate,direttamenteo,nelcasodiacquisto dibenicomeauto,elettrodomesticioaltro,attraversolaconvenzionechel’istituzionefinanziariastabilisceconilvenditoredelbene,cheinquestocasovieneacquistato“arate”.Sitrattadiunamodalitàdisoddisfazionedeibisogniodesidericheèentratanellavitaquotidiana,attraversolepubblicitàtelevisiveeonlinechemettonoinevidenzaacquistia“piccolerate”mensiliofinanziamenti“immediati”atutti.Maunconcettoessenzialechedevematurare nelpercorsodieducazionefinanziariaèchenonesistono“soldifacili”.Primadidecideredirateizzareunacquistoodiaccedereaunprestitopersonaleènecessarioaverbenmonitoratoilpropriobudgetperfareunpiano di ammortamento,cioècapire quantoognimesesipuòaccantonareperpagarelarata.Questoperevitareilrischio di sovraindebitamentoacuilefamigliesonoesposteaccedendoamutuioprestitiripetuti. Inoltreèindispensabileconoscereesattamentelecondizionidelcontrattochesisottoscrive econtrollarel’affidabilitàdichiconcedeilcredito.Glientifinanziatoriautorizzati dallaBanca d’Italia, bancaofinanziaria,controllanol’affidabilità del richiedente tramite i SIC, Sistemi di Informazione Creditiziaesoloincasodiaffidabilitàpossonoconcederemoratorie.

FOCUS ONBudget personale/familiare Nellinguaggiocorrente,ilbudget personaleèl’ammontaredidenarochel’individuohaadisposizioneperraggiungereundeterminatoobiettivo(ilredditoalnettodellespesechedevonoesseresostenute);ilbudget familiareèdatodallasommadidenaroresadisponibiledatuttiicomponentidiunafamiglia.Inmodopiùcorrettoilbudgetèilbilancio di previsionecostruitosugliobiettivipersonaliodellafamigliaevalutandolerisorseadisposizione,tenendocontodellediversevocidientrataeuscita,spese ordinarie,fisseevariabili,spese straordinarieoccasionali.Esempidivocidientrata:stipendio,guadagnidabeniimmobiliari,guadagnidabenimobiliarietc.Esempidivocidiuscita:affitto,mutuo,assicurazionecasa,bolloeassicurazioneauto,tassasuirifiuti,telefonocellulare,spesecondominiali,abbonamentoaimezzipubblici,ratedielettrodomestici,gas,energiaelettrica,alimenti,spesevariediabbigliamento,speseperl’igienedellacasa,spesescolastiche,consumazionialbar,ristorante,spesesanitarie,speseveterinarie,sportecultura,regali,imprevistivarietc.

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Tasso di interesse, TAN e TAEGIl tasso di interesse è la percentuale di denaro che deve essere pagata come costo del servizio

di intermediazione calcolata sull’importo del prestito. In altri termini è il costo del denaro.

Il valore dipende da molti fattori: l’ammontare del prestito, la durata, le condizioni di mercato, il

Tasso Ufficiale di Riferimento - TUR determinato dalla Banca Centrale Europea - BCE, e il rischio.

Fra i diversi intermediari finanziari emergono delle differenze in termini di tassi di interesse perché

operano in regime di concorrenza. TAN e TAEG sono gli indicatori che determineranno la quota

interesse all’interno della rata di rimborso: ci permettono di capire il reale costo dell’operazione

finanziaria e quindi ci consentono di valutarne la convenienza.

Il TAN (Tasso Annuo Nominale), è espresso in percentuale e rappresenta il tasso di interesse puro

che viene applicato alla somma erogata ogni anno: più basso è il TAN più sostenibili saranno le rate

(C = il Capitale ottenuto in prestito dall’istituto di credito; i = il tasso di interesse a cui ci è concesso,

appunto il TAN; t = il tempo entro cui restituire il denaro).

Accanto al TAN, per la valutazione complessiva del costo dell’operazione, bisogna prestare

attenzione al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) che rappresenta l’effettivo costo del prestito su

base annua, comprese le spese accessorie obbligatorie a carico del richiedente del finanziamento,

esclusi i costi accessori facoltativi da concordare con chi concede il prestito.

C’è consumo e consumoCosti e benefici devono essere valutati prendendo in considerazione una pluralità di aspetti che hanno

comunque un riscontro anche economico. Il risparmio e la scelta del suo utilizzo, in quanto attività

economica, è inevitabilmente un’azione che implica un trade-off e una valutazione multidimensionale.

A prima vista si potrebbe affermare che a differenza delle risorse risparmiate quelle consumate non

rispondono a una scelta che abbia uno sguardo sul futuro, occupandosi di soddisfare i bisogni del

tempo presente. Nella realtà questa dinamica descrive solo parzialmente il processo economico che

da essa deriva: le nostre scelte di consumo hanno un impatto che non si esaurisce nell’oggi e che non

riguarda solo la nostra vita.

A partire da questa consapevolezza si apre lo spazio per un’altra forma di consumo, o meglio per un

modo diverso di approcciarsi allo stesso: il consumo diventa critico quando è responsabile, cioè quando

il consumatore è capace di valutare costi diretti e costi indiretti, cioè di guardare all’impatto della propria

scelta non solo in termini economici, ma multidimensionali, non solo guardando al proprio benessere,

ma a quello, per esempio, del produttore e dei lavoratori che da esso dipendono. È bene specificare che

un consumo responsabile non è in alcun modo un consumo che profetizza la diminuzione dell’attività

produttiva, auspicando al contrario una sua innovazione e una gestione maggiormente efficiente delle

risorse, limitandone gli sprechi.

Le certificazioni, le etichette e le attestazioni di conformità attribuite a prodotti o processi di produzione

da enti di certificazione riconosciuti e indipendenti aiutano gli acquirenti a valutare la qualità di un

prodotto, garantendo l’effettiva presenza degli standard previsti dall’UE o dal Governo del Paese. La

loro presenza è un elemento distintivo del prodotto e crea fiducia da parte del consumatore. Numerose

sono le certificazioni di prodotto, con riferimento alla qualità, alla sostenibilità ambientale ma anche alla

tutela dei diritti dei lavoratori. Saper leggere e riconoscere i marchi delle diverse certificazioni è una

competenza importante per compiere scelte consapevoli di consumo.

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Area 2:La Condivisione

La condivisione dei risparmi individuali, accomunati da una logica di “un risparmio odierno per un investimento futuro”, genera sviluppo in una relazione di mutuo vantaggio per tutta la comunità, con il miglioramento della condizione di vita anche di chi la pone in essere (il singolo risparmiatore). Per l’utilizzo etico e sociale del risparmio finanziario, emerge l’importanza della scelta dell’intermediario a cui affidare i propri risparmi.

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La condivisionedei risparmiIl risparmio individuale permette di realizzare un progetto che porta benefici diretti nella sfera privata

del risparmiatore.

La prospettiva della condivisione dei risparmi in un unico fondo suggerisce che la somma dei

risparmi individuali può generare un effetto moltiplicativo del miglioramento del benessere di chi

partecipa, che si concretizza in una pluralità di effetti positivi:

• gli effetti diretti privati (interessi del conto corrente o del proprio portafoglio di investimenti

in prodotti finanziari a rischio come azioni e obbligazioni o garantiti dallo Stato come Titoli di

Stato e Buoni Fruttiferi Postali-BFP);

• gli effetti indiretti sociali (l’aumento delle possibilità di prestito permette la realizzazione di

progetti personali e familiari, la nascita di nuove imprese con nuovi posti di lavoro, riduce le

difficoltà o il rischio di fallimento di imprese esistenti e le condizioni di povertà, mantenendo

produttivo il sistema economico ed efficiente il mercato);

• gli effetti diretti sociali (possibilità di finanziare progetti di utilità sociale multidimensionale:

nuove scuole, recupero ambientale, inclusione, etc.);

• gli effetti indiretti privati (l’implementazione del bene comune aumenta la qualità della mia vita).

Risparmio-investimentoevoca,nellinguaggiocomune,immaginidiremunerazioneintermini diinteressilimitandonelalogicaalsolocontestofinanziario.Mal’investimentoèmoltodipiùeriguardatutteleazionifattenelpresenteeaventi comeaspettativaunmiglioramentofuturo.Noioperiamointerminidiinvestimentoognivolta chescegliamocomeimpiegarelenostrerisorse(finanziarie,temporali,ambientali,dienergia, dispiritodiiniziativaeimprenditorialità…)valutandoi“beneficiprossimi”piùdei“costi”attuali,comenell’esempiodimaggiorspesaoggiperunelettrodomesticopiùefficienteinvista diunrisparmiodomani:dallespesedibollettaelettricaaicostidelcambiamentoclimatico.Altriesempidiinvestimento“multidimensionale”sonoiltempospesonellapropriaformazione invistadiunlavoromiglioreoperaccrescerelepropriecompetenze;iltempodedicato aunosportpermantenerebuonelepropriecondizionifisiche;ilcostodiunbiglietto perunavisitaguidatainunmuseoperampliarelapropriacultura;lasceltadiunrisparmio dautilizzareperfinanziareprogettidiriqualificazionesociale(l’adeguamentoantisismico dellascuola)cheavrannounimpattodirettoeindirettosulnostrobenessere.

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Gli intermediari del risparmioIl risparmio dinamico e condiviso non potrebbe dare i suoi frutti in modalità efficace e diffusa senza

la presenza di istituzioni di intermediazione finanziaria/creditizia capaci di raccogliere e coordinare

le diverse “individualità di risparmio”, dando loro la forma di “comunità di risparmio”.

L’educazione finanziaria non ha come obiettivo quello di eliminare la necessità di intermediari, ma

quello duplice di:

• rendere i futuri cittadini, come investitori, protagonisti del dialogo con gli intermediari nel

modo più efficiente e trasparente possibile;

• orientare gli studenti che decidono di intraprendere professioni in ambito finanziario a vivere

la futura professione in modo etico.

Nel panorama italiano sono presenti una pluralità di intermediari che svolgono la funzione di

“facilitatori” dell’incontro fra offerta (il risparmiatore) di risorse finanziarie e domanda (il richiedente

del prestito).

Le banche (tradizionali, popolari, di credito cooperativo, Etica) sono l’unico intermediario finanziario

abilitato a svolgere tanto la funzione di raccolta fondi e di risparmio direttamente dal pubblico,

quanto la funzione di erogazione del credito.

Alcune realtà svolgono funzioni più circoscritte, quali le società di gestione dei fondi comuni di

investimento, le società di intermediazione mobiliare (SIM), le SICAV, le società di leasing e di

factoring, le società di credito al consumo.

In Italia, la Banca d’Italia ha poteri di vigilanza sugli intermediari bancari.

Gli intermediari istituzionaliCorreo Postal in Spagna, La Poste in Francia, Poste Italiane in Italia… II risparmio attraverso le Poste

è diffuso in tutto il mondo.

In Italia, Poste Italiane e Cassa depositi e prestiti costituiscono un unicum nel panorama

dell’intermediazione finanziaria.

FOCUS ONPoste Italiane e Cassa depositi e prestitiPosteItalianeeCassa depositi e prestitirappresentanoilpuntodiriferimentoperilpassaggio dalrisparmioindividualeaquellocondiviso:

• iBuonieLibretti Postali,finanzianol’attivitàdiCassadepositieprestiti,promuovendo unaculturadelrisparmiochediventaunaculturadiprogetto;

• lescelteeconomichedeidueIstitutisonoorientateall’utilitàsocialeinpienoaccordo conlamissionaziendale,inquantoilloroprincipalesoggettodiriferimento èilMinisterodell’EconomiaedellaFinanza.

Tra gli interventi di utilità sociale che Cassa depositi e prestiti promuove grazie al risparmio degli

italiani, come Buoni e Libretti Postali, si possono citare il finanziamento di imprese sociali, cooperative

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sociali, consorzi e società cooperative con qualifica di ONLUS presenti su tutto il territorio nazionale

e la concessione di prestiti alle realtà territoriali. Per esempio a Montecompatri, a pochi chilometri

da Roma, Cassa depositi e prestiti ha contribuito alla realizzazione di una palestra polifunzionale

per la scuola primaria Borsellino, aperta anche a corsi sportivi per ragazzi; alla ristrutturazione

dell’ascensore “Passetto”, edificio storico e simbolo della città di Ancona, costruito negli anni

Cinquanta a picco sul mare per collegare il grande viale alberato del centro direttamente alla

spiaggia, con un salto mozzafiato di 46 metri; alla realizzazione di Skyway, la nuova funivia del Monte

Bianco, un’infrastruttura ingegneristica di alto valore che, con una cabina rotante a 360°, consente di

arrivare a 3.500 metri di altitudine per godere di un panorama eccezionale (cdp.it/progetti).

FOCUS ONGestione digitale del denaro e rischi del contanteL’innovazionetecnologicahapermessoun’evoluzionenotevoleinterminidipossibilitàdigestionedelpropriodenaro,siainterminidipagamento,siainterminidirisparmio.Inentrambeleopzioniilvantaggioprincipaleèlariduzionedeirischiderivantidalpossesso edall’utilizzodelcontante.Perquantoconcernequestoaspettovasottolineatocomel’utilizzodiffusodi carte di credito, carte di debito (bancomat)ecarteprepagatepermettadieliminarequasideltuttoiproblemilegatiallapericolositàdigirareconnotevolisommedidenaroneipropriportafogli:rubarecartedipagamentononèlastessacosacherubaredeicontanti,inquanto,adifferenza diquestiultimi,leprimenonsonoimmediatamentespendibili,necessitanodicodiciedipasswordperl’effettuazionedelleoperazioniepossonoesserebloccateistantaneamenteincasodifurto.Perquantoriguardainvecel’aspettodell’utilizzodistrumentialternativialcontante, comeperesempiobonificiafavorediterzi,bisognasottolinearecomequestamodalitàpermettalatracciabilitàdeldenaro,generandoundoppiovantaggio:daunlatolapossibilitàdivisionare edimonitorarelespeseeffettuate(tenendosottocontrolloiconti);dall’altrolariduzione deifenomenidielusioneedievasionefiscale.Ildenarodigitalenonvieneutilizzatosoloperacquistisuinternet,maintutteleoperazioni diconsumoquotidiano.Lasfidaèquelladirenderetaleapproccioalconsumopossibile econvenienteancheperunsemplicecaffè.

La banca digitaleGliintermediarifinanziarisistannoadeguandorapidamenteallarivoluzionedigitaleconservizi di home banking,fornitisiadabanchetradizionalisiadabanche digitali.Unabancadigitaleèunistitutodicreditoprivodeiclassicisportelli,latradizionalerete diintermediazione,cheoffrelapossibilitàdifruiredeiservizibancariattraversolarete, ovunquecisipossacollegareeinqualunquemomentodellagiornata.L’ideacentraledellabancadigitaleèquelladiabbattereicostidistrutturadegliistitutidicreditoeconseguentementedeiclienti,puntandoadavereunaclientelasemprepiùautonoma nellosvolgimentodelleoperazionibancarie,conconseguenteriduzionedell’usodidenarocontante. Ancheleconsulenzevengonopredisposteinformatoonline.

MicrofinanzaLamicrofinanzaèuntemadigrandeinteressedaproporreaglistudentiasostegnodell’approcciovalorialeall’economiaefinanza.Lamicrofinanzaèstrumentodiespansionedell’accessoaiservizifinanziariefavoriscel’inclusionesocialedichipiùhabisognodiessereincluso.Inaltriterminirisolveilparadossomoderno delcreditopercuisolochipuòoffrireadeguategaranziepuòottenereunprestito.Lamicrofinanzaècostituitadall’insiemedeiservizifinanziarichemercatieistituzionioffrono aquantisitrovanonelleseguentitrecondizioni:

• sonosoggettinonbancabili(relativamentealcontestodiriferimento);• necessitanodioperazionid’importopiccolo(sempreinrelazionealcontesto);

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• utilizzanogliimportiottenutiperoperazionifunzionaliasceltedinaturareale.

L’ultimacondizioneèfondamentale:eliminadalcircuitodellamicrofinanzatutteleoperazionimeramentespeculative,inquantoleoperazionifinanziabilisonoquellecheincidonodirettamentesuconsumi,risparmieinvestimentiechequindihannounimpattosignificativo sullevariabilirealidell’economia(impresa,produzione,lavoro,benidiconsumodurevole ebenicapitali).Dallacombinazionedelleultimeduecondizioniderivalanaturadilocalitàdellamicrofinanza, chenesottolinealabontàcomestrumentodisvilupposocio-economicodiunterritoriodefinito.Ibeneficidiquestanuovaformadifinanzasonosiadinaturaeconomica,siadinaturaextra-economica.Inparticolarecontribuisce,attraversoglistrumentispecificidelsuofunzionamentoadaccrescerelafiducia,lareciprocità,laresponsabilità,icomportamentivirtuosiinsenoaunacomunità diriferimento,tuttequalitàchesonocorrelateaunlivellomaturodieducazionefinanziaria eaunusoconsapevole,perchécondivisoemultidimensionale,delpropriorisparmio.

IlComitatoItalianoPermanenteperilMicrocreditoaffermachela“microfinanzaèungrandeammortizzatoresocialedinuovotipochemiraafavorireilpassaggiodalledinamichedell’assistenzapubblicaedeifinanziamentiafondoperduto,allalogicadellaresponsabilità edell’iniziativaindividualechel’allargamentodell’accessoalcreditopropone”.L’esperienzadellamicrofinanzacomprende:

• ilmicrocredito-prestitidiimportoridottoconcessiasoggettiinapparenzanonaffidabili interminieconomici;

• ilmicrorisparmio-raccoltadisommerisparmiated’importomoltopiccolo;

• leROSCAs,RotatingCreditandSavingsAssociation-condivisionedipiccolirisparmi dautilizzareaturno;

• lemicroassicurazioni-assicurazioniattivateperbreviperiodiefinalizzatearischispecifici.

Comunitàdi risparmiatoriIl risparmio condiviso è più della semplice somma dei risparmi individuali: la condivisione è prima di

tutto condivisione di un progetto, di una visione, di una possibilità di futuro.

Il risparmio condiviso è quindi la modalità con la quale i risparmiatori si incontrano intorno a una

pluralità di valori e di prospettive che con le rispettive risorse vogliono promuovere.

Ma quali sono gli strumenti per mezzo dei quali si possono costituire le comunità di risparmiatori?

I fondidi investimentoI fondi economici di investimento sono lo spazio finanziario nel quale i risparmi individuali, e con

loro i risparmiatori, si incontrano. Ma non tutti i fondi sono uguali. Si differenziano per obiettivi, per

soggetti ai quali si rivolgono, per strumenti di remunerazione presenti, e per attività specifica e

prioritaria dell’istituto che li promuove.

Per un investimento che risponda ai valori etici della Cittadinanza economica sono richieste quattro

caratteristiche: l’assenza di perdite multidimensionali, la presenza di benefici multidimensionali

privati, la presenza di benefici multidimensionali pubblici e l’assenza di speculazione.

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FOCUS ONAsimmetria informativaUnasceltaconsapevoleecondivisadirisparmiopresupponel’analisidettagliata dellecaratteristichedelfondostesso.Èintuitivalamolediinformazionicheoccorreraccogliere,comprendereeanalizzareperriuscireainvestirenelmodomiglioreipropririsparmi. Diventaopportuno,quindi,rivolgersiaprofessionistiingradodiridurreleasimmetrieinformative,eindividuareleopportunitàdiinvestimentichepiùsiavvicinanoaidesideridiinvestimento ealleaspettativedelrisparmiatore.Appositesocietàdirating e di rating eticofornisconovalutazionidiperformanceintermini disostenibilitàeconomica,maanchesocialeeambientalepermezzodispecificistrumenticontabili(bilancio, conto economico, bilancio sociale...).

CrowdfundingIlcrowdfunding,secondoladefinizionepresentesulsitodiItalianCrowdfunding,“èunaraccoltafondi,attuatanormalmenteonline,grazieallaqualeungruppodiindividui,contribuendo conpiccolimapreziosisforzi,rendepossibileilfinanziamentodiprogettie/oiniziativedipersoneo di organizzazioni”.Inaltriterminièunaformadifinanziamentodalbassochehacomeelementofondamentale lacondivisionediunasceltamotivatadaunpiano di fattibilitàedaunprecisopiano industriale:“tanteazioniorientateallostessofinediventanounavoceunicacapacedicreareilcambiamento”.Ilcrowdfundingsicomponeditreingredienti:

• lacrowd(lafolla),che“rappresentaunacomunitàdiindividuiche,aggregandosisupiattaformeonline,spontaneamentedecidedicontribuirefinanziariamenteaunprogettooaunainiziativa,supportandonelarealizzazione”;

• ilfunding(ilfinanziamento)resopossibiledallacondivisionedirisorsemonetarieprivate;

• ilwebchepermezzodiundialogoimmediatofraideatori/pionierielafolla,permette unaraccoltavelocedeifondinecessari.

Aoggiesistonoquattromodellidicrowdfunding:

• donationcrowdfunding,conilqualesipromuovonoraccoltefondiasostegnodicausefilantropiche,socialioetiche,nellaqualeildonatorenonricevealcunaricompensamonetaria;

• rewardcrowdfundingchevieneutilizzatoperavviareprogettidiideazionediservizi/prodottieprevedeunapiccolaremunerazioneperildonatore(emozionaleomateriale),comunqueinferioreaquantoconferito;

• lendingcrowdfundingpermezzodelqualeirisparmiatoriprivatisiprestanorisorseatassiagevolati,senzafarricorsoaintermediarifinanziari;

• equitycrowdfundingcheconsisteinunfinanziamentodalbassodelcapitaled’impresanecessarioperavviarel’attivitàdistart-upesupportarefinanziariamentepiccole emedieimprese.Inquest’ultimocasoilfinanziatoreacquisiscetitolipartecipativialcapitaled’impresastesso.

In generale, il rendimento dei fondi è generato dal successo delle attività che finanziano.

In caso di insuccesso non ci sono interessi e anche il capitale investito è a rischio.

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I destinatari del risparmioIn una prospettiva di condivisione, si genera tra i risparmiatori una relazione economica: la scelta di

investire a favore di un beneficiario.

Il risparmio permette il sostegno allo sviluppo, contribuendo al miglioramento della qualità della vita

non solo della persona che risparmia, che dal punto di vista monetario viene remunerata nel lungo

periodo per mezzo degli interessi maturati, ma anche di chi beneficia di tale risparmio trasformato

in finanziamento a terzi.

I soggetti che ricevono il prestito finanziario possono essere molteplici andando dalle amministrazioni

pubbliche, alle giovani start-up, a iniziative di coworking; dagli operatori impegnati nel welfare

sussidiario, a quelli che lavorano per la riqualificazione ambientale e per la tutela storico-paesaggistica.

IlrisparmiodiventaopportunitàdiCittadinanzaeconomicadirettapoichépermette aisingolicittadinidirenderesostenibili,inprimoluogoeconomicamente, progettiaventifinidiutilitàsociale.InquestadirezionelaCittadinanzaeconomicaacquistaiconnotatidellapartecipazione.

FOCUS ONPrevenzione dell’usuraLedinamicheeconomichecheportanocittadini,impreseeistituzioniprivateepubbliche aricercareformediprestitosonospessocondizionatedaattivitàillegali,unasututtel’usura.Comprenderequest’ultimofenomeno,leggerlonellachiavepiùarticolatadiun’economiasommersaecriminaleericonoscerelanecessitàdinuoveformedituteladeidirittiumanioffreaglistudentilapanoramicaconcretadelleragionidiunrisparmioindividualechediventacondivisoeresponsabile.Piùirisparmidiventanoconsistentipiùilnumerodicolorochepossonoricevereunprestitoaumenta,riducendoilnumerodipersonechepossonoessereportate dalladisperazioneagiocarelacartadell’usura.

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FOCUS ONGioco d’azzardoL’educazionealrisparmioèunostrumentodiprevenzionedelcosiddetto“giocod’azzardo”.L’azzardononèun“gioco”epresentarloinquestiterminièdeleterioediseducativoperbambini,preadolescentieadolescenti(maancheadulti).Ilfenomenostadiventandodilagante:l’Italiaèilprimomercatodell’azzardoinEuropaeilterzonelmondo.L’adolescentecheiniziaavederenel“grattaevinci”onellosportun’occasione perguadagnareinvestendopochieuro,ritenendooltretuttocheciòsiasoloungioco, èunadolescentecheaumentalesueprobabilitàdirimanerevittimadiunadipendenzadrammatica.Ilgiocogeneravalorirelazionali,adifferenzadell’azzardodovenonsononecessarierelazioniumanedialcuntipo.Ilgiocod’azzardopatologico(GAP)èunafrale“dipendenzecomportamentali”chepossonocondurreall’isolamento,all’aggressività,alladepressione.L’azzardoonlinehaeliminato anchel’incontroconilgestore/proprietariodiunnegoziodislotoconilvenditoredibigliettigrattaevinci.L’educazionefinanziariapuòcontribuireinmisuraimportanteallariduzionedelfenomenofacendocomprendereabambini,ragazziegiovanichedalpuntodivistaeconomicodevonovalutare“ilgioco”comeuninvestimentoadaltissimorischio:lepossibilitàdivincitasuperioreall’importospesosonobassissime–vincerealsuperenalottohalastessaprobabilitàdiesserecolpitidaunfulmine-ediminuisconoconilcresceredellasommadidenaroimpiegata.Dalpuntodivistaeticoèdoverosofarmaturareneigiovanilaconvinzionecheildenarofacile nonesisteecheilrisparmiodinamicoeresponsabileèilpontefrapresenteefuturo.

Trasparenzae responsabilitàLa crisi dei mutui subprime – prestiti pari anche al 100% del bene di consumo concessi per l’acquisto

di beni durevoli, case in particolare, erogati a soggetti privi di garanzia a un tasso nettamente

superiore a quello di mercato – dalla quale si è originata la crisi finanziaria mondiale, affonda le radici

nell’insostenibilità dell’investimento tanto da parte del finanziato (acquisto di un bene superiore alle

proprie capacità finanziarie e incapacità di mantenere l’impegno economico preso, come detto nella

prima sezione) quanto da parte del finanziatore che non ha valutato il rischio di insolvibilità da parte

del debitore o ha operato secondo una dinamica puramente speculativa (concessione del prestito

per avere un ritorno elevato in termini di interessi).

Un importante tema di riflessione e di ricerca è come la crisi del 2007, partita dal settore immobiliare

e dei mutui, abbia generato effetti a cascata nelle banche e da qui su tutti i settori dell’economia.

La lezione che gli studenti dovrebbero imparare è che solo investimenti progettati con criteri di

sostenibilità economica e multidimensionale possono generare un benessere duraturo e condiviso.

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Area 3:La qualità della vita

Il percorso crea consapevolezza del fatto che l’investimento responsabile delrisparmioindividualeèazionedirilevanzasocialee,inquantotale,strumentodipromozionedellosviluppo.Una visione di Cittadinanza economica che in termini di comportamenti eloro conseguenze si allargadalla famiglia al territoriodi appartenenza in livellisuccessivi–Italia,Europa-finoadabbracciarel’interopianeta:siamopartediunacomunitàglobalechedovrebbeimpegnarsiall’unisonoperilmiglioramentodellaqualitàdellavita.

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Cittadini del mondo e responsabili del futuroIn questa fase diventa fondamentale rispondere alla seguente domanda: quali sono le dimensioni

nelle quali può essere articolato il benessere delle persone? In altri termini, quali sono i criteri per

comprendere se un determinato investimento, reso possibile da una scelta di risparmio dinamico e

condiviso, genera effetti positivi per lo sviluppo integrale di tutti e di ciascuno?

La prima fase dell’area 3 si pone l’obiettivo di coniugare in un unico modello operativo, nella

prospettiva del risparmio dinamico condiviso e multidimensionale, la responsabilità sociale del

territorio e la dimensione globale dell’economia.

La seconda fase dell’area 3 si pone l’obiettivo di dare un quadro di riferimento ampio per le scelte

che gli studenti si preparano a fare in quanto risparmiatori, mostrando come la comunità nazionale,

europea e internazionale apre la Cittadinanza economica alla multidimensionalità del benessere.

Risparmio e globalizzazioneLe nuove tecnologie e la globalizzazione si sostengono a vicenda e offrono opportunità di crescita

importanti per le imprese che sanno aprire la propria attività produttiva anche oltre i confini nazionali.

Con riferimento ai singoli Paesi (quindi anche al nostro), ciò è vero in una duplice direzione: gli

investimenti delle aziende italiane all’estero e quelli delle aziende estere in Italia.

Il risparmio condiviso permette investimenti volti alla crescita dimensionale e valoriale della

realtà produttiva che ne beneficia. La concorrenza giocata a livello globale esclusivamente sulla

riduzione dei costi di produzione crea esternalità negative, dalla violazione dei diritti dei lavoratori

all’inquinamento ambientale.

La sfida è quella di riuscire a generare benessere tanto per l’impresa quanto per la comunità

che con quest’ultima si relaziona: aumento dei posti di lavoro, riduzione dell’impatto ambientale,

miglioramento dei servizi di welfare aziendale, contributo in termini di tutela del territorio nel quale

si svolge l’attività produttiva etc.

I dati dell’ultimo rapporto della Global Sustainable Investment Alleance certificano il primato

dell’Europa in termini di realizzazione di investimenti mossi dal principio dell’impact investment:

+146% di investimenti che - oltre a un rendimento - generano un impatto positivo e misurabile

per la collettività, sia in termini di prodotti di qualità intrinseca ed estrinseca, sia in termini di

esternalità positive.

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Risparmio e responsabilità sociale del territorioIl territorio diventa sempre di più l’unità di riferimento per porre in essere programmi di promozione

socio-economica efficaci.

La cultura di un risparmio dinamico condiviso e multidimensionale, specchio di una competenza

finanziaria responsabile e matura, permette la realizzazione di un processo di sviluppo del territorio

di riferimento che vede coinvolti tutti gli attori presenti. Vale a dire che se per mezzo delle scelte di

risparmio condivise si riescono a realizzare sul territorio azioni di riqualificazione, progetti di sviluppo,

imprese innovative, si attiva un processo che porta, nel lungo periodo, ma con significativi risultati

già nel breve, a un miglioramento diffuso della qualità della vita.

I cambiamenti positivi e negativi a livello globale iniziano e sono mossi da azioni realizzate a livello

locale. La possibilità di raggiungere gli SDGs dipende dalla nostra capacità di implementare la

vivibilità del nostro territorio, sotto ogni dimensione costitutiva del benessere.

La cittadinanza economica italiana:il rapporto BES – Benessere Equo e SostenibileOrmai sono numerosi i tentativi che si sono sviluppati in tutto il mondo di superare il PIL come

indicatore sintetico dello stato di salute dell’economia di un Paese.

L’Italia in questo campo è all’avanguardia: nel 2013 ha visto la luce il primo Rapporto BES, frutto di un

progetto Istat e CNEL nato con l’obiettivo di misurare il progresso italiano non solo sotto un profilo

economico, ma anche sociale e ambientale.

“Con la nuova Legge di bilancio approvata il 28 luglio 2016 - come si legge sul sito Istat - il BES entra

per la prima volta nel Bilancio dello Stato e consente di rendere misurabile la qualità della vita e

valutare l’effetto delle politiche pubbliche su alcune dimensioni sociali fondamentali”.

Vale a dire che da quell’anno la Cittadinanza economica degli italiani passa attraverso le dinamiche

evolutive degli indicatori BES.

L’Istat ha promosso altre due iniziative nel campo della misurazione del benessere equo e sostenibile:

UrBES, avente l’obiettivo di valutare le città, che aderiscono al progetto su base volontaria, secondo

il paradigma dei dodici domini del benessere; il BES delle Province, avente l’obiettivo di offrire anche

per questa ripartizione geografica un quadro delle performance in termini multidimensionali.

IlBESècostituitoda12dimensionidelbenessere(Salute,IstruzioneeFormazione,Lavoro eConciliazionedeiTempidiVita,BenessereEconomico,RelazioniSociali,PoliticaeIstituzioni,Sicurezza,BenessereSoggettivo,PaesaggioePatrimonioCulturale,Ambiente,Ricerca eInnovazione,QualitàdeiServizi)eda130indicatorichemisuranole12dimensioniintermini siadilivellosiadidiseguaglianze.

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FOCUS ONFinanziamenti europeiIfinanziamentieuropeisonofraipiùimportantieattualistrumentiperconcretizzare ipropriprogettidiutilitàsociale,ancheimprenditoriali.L’UnioneEuropeaconsideraiFondi comunitariuncanalefondamentaleperlarealizzazione degliobiettivichestrutturanolestrategieperlacrescitadiEuropa2020.Inquestadirezionel’Unionehastanziatoperilperiodo2014-2020circail20%delpropriobilanciodadestinarealfinanziamentodirettodientipubblici,impreseeassociazioni.Talifondisiaggiungonoaicosiddetti“Fondistrutturalied’investimento”esonodestinatiaprogettidicooperazioneinunapluralitàdisettori:ricercaeinnovazione,cultura,energia,istruzione.L’accessoaifinanziamenti2020prevede,dinorma,lapartecipazionedialmenotrepartnerprovenientidatredifferentiStatimembri.

La cittadinanza economica europea: Europa 2020La crisi finanziaria ha fatto interrogare la comunità internazionale sull’adeguatezza delle misure con

le quali vengono valutati gli impatti dell’economia e della finanza e ha aperto la strada alla ricerca di

nuove politiche di sviluppo.

In particolare l’Unione Europea con la Strategia Europa 2020 si pone l’obiettivo di una crescita che

sia: “intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell’istruzione, la ricerca e l’innovazione; sostenibile,

grazie alla decisa scelta a favore di un’economia a basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata

sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà”.

La Strategia 2020 si muove nella direzione della multidimensionalità del benessere e contribuisce

a disegnare un’Unione Europea più vicina alle persone, definendo quali siano i valori centrali della

cittadinanza e quale sia il paradigma sulla base del quale valutare la bontà delle scelte (fra le quali

naturalmente c’è anche il risparmio) individuali e collettive.

Gliobiettividellastrategiasonocinque:l’aumento dell’occupazionefinoal75%; l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppofinoal3%delPILdell’UE; ilcontenimento dei cambiamenti climaticiecentralitàdellasostenibilità energetica (riduzionedelleemissionedeigasserradel20%-30%rispettoal1990;20%delfabbisognodienergiaricavatodafontirinnovabili;aumentodel20%dell’efficienzaenergetica);l’implementazione dell’istruzione(riduzionedeitassidiabbandonoscolasticoprecoce aldisottodel10%;aumentodel40%dei30-34enniconuntitolouniversitario);lariduzione dialmeno20milionidipersonearischiooinsituazionedipovertà ed emarginazione.

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La cittadinanza economica mondiale: l’Agenda 2030 e gli SDGsL’ONU ha deciso di dare seguito agli impegni riassunti negli obiettivi di sviluppo del millennio

(Millennium Development Goals) promuovendo a livello internazionale una nuova sfida composta

da 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs).

I 17 SDGs vanno a definire il perimetro d’azione dell’Agenda 2030 che ha preso ufficialmente inizio

nel gennaio 2016.

Gli obiettivi individuati si riferiscono a molteplici ambiti dello sviluppo, con l’intento di rendere chiare

le componenti irrinunciabili del benessere delle persone.

La qualifica principale degli SDGs è quella di “obiettivi comuni” che in quanto tali riguardano sia

i Paesi, sia i cittadini: il loro conseguimento si inserisce nella dinamica dei diritti-doveri, secondo

cui tutti hanno il diritto di veder realizzati questi obiettivi e tutti hanno il dovere di impegnarsi per

tale finalità.

I17SDGssono:1. sconfiggerelapovertà;2. sconfiggerelafame;3. saluteebenessere;4. istruzionediqualità;5. paritàdigenere;6. acquapulitaeserviziigienico-sanitari;7. energiapulitaeaccessibile;8. lavorodignitosoecrescitaeconomica;9. impreseeinnovazione;10.riduzionedelledisuguaglianze;11.cittàecomunitàsostenibili;12.consumoeproduzioneresponsabili;13.lottacontroilcambiamentoclimatico;14.vitasott’acqua;15.vitasullaTerra;16.pace,giustiziaeistituzionisolide;17.partnershippergliobiettivi.

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Glossario

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Affidabilità del richiedente L’affidabilità di chi chiede un prestito che l’intermediario valuterà per decidere se concede o meno

un finanziamento. Riguarda tre aspetti. Primo: il fatto di essere un soggetto idoneo e degno di fiducia.

Secondo: la serietà, la bontà e la fattibilità del progetto per il quale si sta chiedendo il finanziamento.

Terzo: la capacità di restituire il prestito. Per la concessione di mutui la garanzia spesso riguarda

l’ipoteca stessa del bene oggetto del contratto e la presenza di un altro soggetto che si incarica di

pagare le rate qualora l’intestatario non dovesse assolvere ai compiti stabiliti dal contratto.

Analisi costi-benefici L’analisi dei costi (monetari e non monetari) e dei benefici (monetari e non monetari) che ha ogni

scelta economica. I costi/benefici possono essere anche indiretti, cioè possono essere sostenuti/

ricevuti in un secondo momento, oppure possono coinvolgere altri soggetti (per esempio l’ambiente).

Se i benefici complessivi superano i costi complessivi allora conviene fare la scelta, altrimenti no.

Azioni Una possibilità di investimento dei risparmi. Acquistando un’azione divento proprietario (azionista)

di un’azienda, ovviamente per la quota di azioni che acquisto. In quanto azionista posso partecipare

all’Assemblea avendo un peso decisionale pari alla quota di proprietà. Quando la gestione

dell’azienda produce utili (i ricavi superano i costi) l’azionista riceve una parte degli stessi in rapporto

al numero delle azioni possedute (dividendi). Se la società è quotata le azioni si comprano in borsa

a prezzi che variano costantemente a seconda della richiesta.

Banca Un istituto che esercita congiuntamente l’attività di raccolta del risparmio tra il pubblico e di esercizio

del credito (attività bancaria); costituisce raccolta del risparmio l’acquisizione di somme di denaro

con obbligo di rimborso. La banca svolge pertanto un’attività di intermediazione finanziaria.

Banca Centrale Europea (BCE) Banca che controlla tutte le banche dell’eurozona (composta dai Paesi che hanno l’euro). La BCE

presta denaro alle banche nazionali, produce le banconote e le monete, garantisce la stabilità dei

prezzi. La sua sede è a Francoforte. La BCE stabilisce periodicamente il TUR (Tasso Ufficiale di

Riferimento).

Banca d’Italia Banca centrale della Repubblica Italiana. Il suo compito principale è quello di vigilare sulle altre

banche, fornendo indicazioni e istruzioni su una moltitudine di norme che devono essere rispettate.

Contribuisce anche a determinare le scelte di politica monetaria tramite la sua presenza nella Banca

Centrale Europea.

Banca digitale Istituto di credito privo della tradizionale rete di intermediazione, cioè dei classici sportelli. La banca

digitale permette sia una riduzione dei costi sia la possibilità di avere dei tassi di interesse più

elevati. Per le operazioni fisiche di deposito e di prelievo le banche digitali si servono di una serie di

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operatori (promoter) con i quali è possibile fissare degli appuntamenti. L’idea centrale della banca

digitale è quella di abbattere i costi di gestione degli istituti di credito e conseguentemente dei

clienti, puntando ad avere una clientela quanto più autonoma nello svolgimento delle operazioni

bancarie, riducendo anche l’utilizzo del denaro contante. Anche le consulenze vengono predisposte

in formato online. I costi ai quali si va incontro sono diretti (se ho l’urgenza di effettuare un’operazione

fisica mi dovrò avvalere dello sportello di una banca tradizionale con dei costi aggiuntivi) e indiretti

(riduzione dei posti di lavoro).

BES Modello Istat di misurazione del benessere italiano con un approccio multidimensionale. Trae spunto

dal lavoro della Commissione Stiglitz-Sen-Fitoussì intitolato “Oltre il PIL”. Acronimo di Benessere

Equo e Sostenibile, il BES è diviso in 12 aree di benessere (Salute, Istruzione e Formazione, Lavoro

e Conciliazione dei Tempi di Vita, Benessere Economico, Relazioni Sociali, Politica e Istituzioni,

Sicurezza, Benessere Soggettivo, Paesaggio e Patrimonio Culturale, Ambiente, Ricerca e Innovazione,

Qualità dei Servizi) e 130 indicatori. Esiste una versione del BES anche a livello Provinciale (BES delle

Province) e a livello cittadino (UrBES). A differenza di quello Nazionale e Regionale a questi ultimi

due progetti si aderisce solo su base volontaria delle singole amministrazioni.

Bilancio Il documento contabile che fa vedere se un’azienda guadagna dalla propria attività, recuperando i

costi sostenuti. Dunque permette di valutare la salute della stessa, individuandone la sostenibilità

futura, la sua consistenza economica e patrimoniale. È un documento complesso diviso in Stato

Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della redditività complessiva, Prospetto della variazione

del patrimonio netto, Rendiconto finanziario e Nota Integrativa.

Bilancio di previsione La somma delle spese ordinarie previste e di quelle straordinarie previste.

Bilancio sociale o di sostenibilità Il documento con il quale un’organizzazione, di qualsiasi natura, comunica annualmente e

volontariamente i risultati della propria attività prendendo in considerazione non solo gli aspetti

finanziari ed economici ma anche quelli ambientali, di gestione interna del personale, sociali. È un

documento fondamentale per iniziare a certificare la propria Responsabilità Sociale.

Bonifico L’operazione bancaria con la quale posso trasferire il denaro dal mio conto corrente a quello di un

altro soggetto. Si usa per i pagamenti di fatture ma anche semplicemente per accrediti di ragioni

personali. È uno strumento di pagamento tracciato in quanto lascia una prova della sua effettuazione

che può essere elettronica e/o cartacea.

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Budget familiare L’ammontare di denaro, dato dalla somma dei budget personali di tutti i componenti di una famiglia,

che la famiglia stessa ha a disposizione per raggiungere un determinato obiettivo. In modo più

corretto il budget familiare è il bilancio di previsione della famiglia, costruito sugli obiettivi della

famiglia stessa e valutando le risorse familiari a disposizione.

Budget personale L’ammontare di denaro che ho a disposizione per raggiungere un determinato obiettivo. In modo

più corretto il budget è il bilancio di previsione: quali risultati si propone la società, quali gli obiettivi,

quali le risorse necessarie e a disposizione. Dunque il budget personale è un vero e proprio bilancio

di previsione costruito sui propri obiettivi e valutando le proprie risorse a disposizione.

Buoni Fruttiferi Postali Strumenti di investimento del risparmio. Emessi da Cassa depositi e prestiti e garantiti dallo Stato

Italiano hanno un rischio praticamente nullo. Se ne può chiedere il rimborso in ogni momento

ricevendo l’intera quota di capitale investito e gli interessi maturati fino a quel momento al netto

degli oneri fiscali. I Buoni Fruttiferi Postali sono gratuiti in quanto non presentano alcun costo di

sottoscrizione e di gestione.

Capitale Sinonimo di patrimonio. Ciò che uno possiede: somma di denaro e proprietà. Per iniziare un’attività

occorre disporre di una somma, chiamata appunto capitale. I capitali si realizzano risparmiando e

investendo. Il capitale di un’impresa è dato da tutto ciò che la stessa possiede.

Carta di credito Una carta plastificata contenente, in un microchip, i dati del proprietario. Viene utilizzata per comprare

nei negozi o fare altri tipi di pagamento o prelevare, è necessaria per i pagamenti via internet. A

differenza del bancomat permette di prelevare o pagare anche se al momento dell’operazione non

si hanno i soldi necessari. Si chiama di credito perché la banca provvede al pagamento. Il totale delle

spese viene addebitato sul conto corrente del proprietario in un’unica soluzione o a rate il mese

successivo a quello in cui è stato fatto il pagamento/prelievo.

Carta di debito (Bancomat) Una carta plastificata collegata tramite un microchip al conto corrente del proprietario. Può essere

utilizzata negli sportelli della banca per prelevare (anche quando la banca è chiusa) e nei negozi

per pagare (come una carta di credito). Per utilizzarla è necessario conoscere un codice segreto

(PIN) che non deve mai essere tenuto insieme alla tessera. Le somme prelevate o pagate vengono

immediatamente addebitate sul conto corrente del proprietario.

Cassa depositi e prestiti (Cdp) L’Istituto Nazionale di Promozione che dal 1850 accompagna la crescita del Paese. La sua missione

è promuovere lo sviluppo del sistema economico e industriale italiano, finanziando gli investimenti

pubblici, sostenendo la cooperazione internazionale, catalizzando lo sviluppo delle infrastrutture

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del Paese, accompagnando le imprese lungo il loro ciclo di vita, favorendo la nascita di start-up,

investendo in imprese di rilevanza nazionale. Cdp inoltre sostiene l’export e l’internazionalizzazione

e contribuisce allo sviluppo del mercato immobiliare italiano quale principale operatore del social

and affordable housing (abitazioni a prezzo accessibile) e la riqualificazione di aree strategiche per

il Paese. Tutto questo è reso possibile per mezzo dei Buoni e Libretti Postali, garantiti dallo Stato, e

l’emissione di titoli obbligazionari.

Conto corrente Lo strumento bancario che permette alle persone e alle imprese di depositare denaro in banca

e di fare diverse operazioni senza utilizzare denaro contante (bonifici, accredito dello stipendio,

addebito delle bollette, ecc.). Le aziende lo utilizzano per ricevere ed effettuare i pagamenti sia a

livello nazionale che internazionale. In Italia il conto corrente (C/C) è disciplinato in due articoli del

codice civile: il C/C ordinario articolo 1823, il C/C bancario articolo 1852. In Italia l’identificazione del

conto corrente dal 1º gennaio 2008 è fatta con il codice IBAN (codice alfanumerico di 27 caratteri)

composto dal codice ISO 3166-1 dello Stato, dal codice identificativo bancario e dal numero di C/C.

Al conto corrente possono essere associati servizi come: gli assegni, il RID (domiciliazione delle

utenze), pagamenti e prelievi con bancomat e carte di credito.

Conto economico Una dei prospetti che compongono il bilancio. Da tale documento emerge l’utile o la perdita che la

società ha conseguito in un anno. Tale risultato è determinato dalla differenza fra i costi sostenuti e

i ricavi ottenuti in un periodo di gestione, di solito un anno solare.

Costi diretti I costi di cui mi rendo conto immediatamente. I più comuni sono quelli monetari: un determinato

prodotto ha un valore reale (prezzo) che io devo pagare se ne voglio diventare proprietario. Nelle

aziende sono i costi attribuibili direttamente e oggettivamente alla singola unità di prodotto (per

esempio le materie prime necessarie per la sua realizzazione).

Costi indiretti I costi di cui non mi rendo conto immediatamente perché non si manifestano qui e ora e spesso non

sono immediatamente quantificabili in termini monetari. Per esempio i gas inquinanti che produce

la mia automobile sono un costo indiretto dell’utilizzo dell’auto che va a peggiorare le condizioni

ambientali e di salute anche se io non pago immediatamente niente per questo costo. Nelle aziende

sono i costi che possono essere attribuiti alla singola unità di prodotto solo applicando una base di

ripartizione. In economia, per esempio per quanto riguarda l’inquinamento o le retribuzioni basse,

si parla anche di esternalità negative, ossia dei costi che l’azienda esternalizza su altri soggetti

(ambiente, comunità locale, lavoratori...).

Costo del denaro L’interesse che bisogna pagare quando si ottiene un prestito da una banca è il costo del denaro.

Su quest’ultimo influiscono diversi fattori economici: l’andamento dei mercati, le garanzie date dal

richiedente, la tipologia di erogazione e l’istituto al quale mi sono rivolto.

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Coworking L’incontro tra persone che lavorano in maniera separata ma che grazie alla condivisione degli stessi

spazi e valori ritengono la relazione e la messa in comune delle proprie competenze e talenti. Una

strada ottimale non solo per attivare nuove sinergie ma anche per migliorarsi nel proprio lavoro.

Crowdfunding “Una raccolta fondi, attuata normalmente online, grazie alla quale un gruppo di individui, contribuendo

con piccoli ma preziosi sforzi, rende possibile il finanziamento di progetti e/o iniziative di persone

o di organizzazioni” (secondo la definizione presente sul sito di ItalianCrowdfunding). In altri termini

è la prima forma di finanziamento dal basso, avente come elemento fondamentale la condivisione

di una scelta: “tante azioni orientate allo stesso fine diventano una voce unica capace di creare il

cambiamento”. Il crowdfunding si compone di tre ingredienti: la crowd (la folla), che “rappresenta

una comunità di individui che, aggregandosi su piattaforme online, spontaneamente decide di

contribuire finanziariamente a un progetto o a una iniziativa, supportandone la realizzazione”; il

funding (il finanziamento) reso possibile dalla condivisione di quantità di risorse monetarie private;

il web che per mezzo di un dialogo immediato fra ideatori/pionieri e la folla, permette una raccolta

veloce dei fondi necessari.

Europa 2020 Strategia che si pone l’obiettivo di una crescita che sia: “intelligente, grazie a investimenti più efficaci

nell’istruzione, la ricerca e l’innovazione; sostenibile, grazie alla decisa scelta a favore di un’economia

a basse emissioni di CO2; e solidale, ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione

della povertà”. Gli obiettivi della strategia sono cinque: l’aumento dell’occupazione fino al 75%;

l’aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo fino al 3% del PIL dell’UE; il contenimento dei

cambiamenti climatici e la centralità della sostenibilità energetica (riduzione delle emissione dei

gas serra del 20%-30% rispetto al 1990, 20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili,

aumento del 20% dell’efficienza energetica); l’implementazione dell’istruzione (riduzione dei tassi

di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10%, aumento del 40% dei 30-34enni con un titolo

universitario); la riduzione di almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed

emarginazione. Tali obiettivi devono essere recepiti e adeguati (tradotti) a livello nazionale, pur

mantenendo una base comune.

Fondi comunitari Risorse che la Comunità Europea mette a disposizione per promuovere dei progetti dedicati a

specifici obiettivi (salute, cultura, agricoltura, ecc.). Per tale ragione sono organizzati in programmi

tematici. Per ogni fondo vengono emanati i bandi, che delineano le caratteristiche dei progetti

meritevoli di finanziamento e le scadenze per la presentazione delle domande. I fondi si dividono

in: diretti (erogati e gestiti direttamente dalla Comunità Europea) e strutturali (erogati dalla comunità

ma gestiti dai Paesi membri tramite i PON-Programmi Operativi Nazionali e i POR-Piani Operativi

Regionali). In Italia sono gestiti direttamente dalle Regioni. I fondi diretti inoltre si dividono in:

programmi intracomunitari (che coinvolgono i Paesi membri dell’Unione e riguardano politiche

interne di interesse europeo, per esempio le politiche giovanili, la giustizia, l’ambiente e soprattutto

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l’innovazione) e programmi di cooperazione esterna (che promuovono la cooperazione dei Paesi

membri con Paesi terzi rispetto all’Unione e devono riguardare un’idea innovativa e meritevole di

applicazione industriale, ossia remunerativa, e coinvolgere almeno tre partner di 3 Paesi differenti).

Tutte le informazioni su fondi diretti e relativi bandi sono reperibili sul sito della Comunità Europea:

http://ec.europa.eu/index_it.htm. I fondi strutturali (o indiretti) finanziano progetti più specificamente

legati al territorio. Le somme erogate sono più modeste rispetto ai fondi diretti perché pensate

per progetti più semplici. I bandi relativi ai fondi strutturali sono normalmente reperibili sui siti

delle singole Regioni. Questi si dividono in: fondo europeo di sviluppo regionale (che riguarda i

settori della comunicazione, dell’energia, dell’istruzione, della sanità, della ricerca e dell’evoluzione

tecnologica e tutti i progetti che hanno riflessi occupazionali sul territorio) e fondo sociale europeo

(che concerne interventi in campo sociale con particolare riferimento all’istruzione).

Fondi economici (di investimento) Istituti di intermediazione finanziaria finalizzati all’investimento dei risparmi raccolti. L’obiettivo è

quello di creare valore monetario, per gli investitori e per i gestori, tramite la gestione di portafogli

di attività finanziarie. Le componenti di un fondo sono: i partecipanti (risparmiatori) che con i loro

risparmi investono nelle attività del fondo acquistandone delle quote; la società di gestione, che

crea il fondo, lo gestisce e lo regola; le banche depositarie, che hanno in custodia titoli e liquidità del

fondo ma che assolvono anche a un ruolo di controllo di legittimità dell’operato del fondo stesso

sulla base delle normative vigenti. Le più note tipologie di fondi sono quelli azionari (investono in

azioni o in obbligazioni convertibili: sono più redditizi ma anche più rischiosi), quelli obbligazionari

(investono in obbligazioni ordinarie e in titoli di Stato: sono meno vantaggiosi ma anche meno

rischiosi), quelli bilanciati (bilanciano le diverse forme di investimento ottenendo profili intermedi di

rischiosità e di redditività).

Home banking (internet banking) Strumento che permette di gestire il proprio conto corrente, per esempio facendo bonifici, con un

dispositivo elettronico (computer, tablet, smartphone) senza andare in banca. Solitamente sono

richiesti due codici: il PIN e un ulteriore codice, sempre diverso, generato automaticamente da una

chiavetta elettronica fornita dalla banca.

Libretti Postali Strumenti di risparmio emessi da Cassa depositi e prestiti e collocati da Poste Italiane. I Libretti Postali

nascono nel 1875 con la creazione nello Stato italiano, su iniziativa dell’allora Ministro delle Finanze

Quintino Sella, di una Cassa di risparmio postale centrale, poi ricompresa nella Cassa depositi e

prestiti. I Libretti Postali erano e sono ancora oggi garantiti dallo Stato e sono stati il primo servizio di

raccolta dei risparmi dedicato in particolare ai piccoli risparmiatori. Cassa depositi e prestiti raccoglie

i risparmi depositati sui Libretti Postali e li indirizza a opere di pubblica utilità. I libretti Postali hanno

varie tipologie e, secondo le diverse esigenze, permettono di effettuare le operazioni presso tutti gli

uffici postali e anche on line.

Sono emessi in forma cartacea e dematerializzata; in quest’ultimo caso i versamenti e i prelevamenti

sono effettuati attraverso l’utilizzo esclusivo di “Carta Libretto”.

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Microcredito Un prestito di importo ridotto concesso a persone che vogliono iniziare un’attività ma che non sono

abbastanza ricche da “garantire” la restituzione del denaro prestato se l’attività dovesse andare

male (cosiddetti soggetti non bancabili). Viene spesso concesso a piccoli gruppi per aumentare

la possibilità di successo del prestito e l’attivazione di forme di controllo sociale sull’utilizzo delle

somme date.

Microrisparmio La raccolta da parte di un istituto di somme risparmiate d’importo molto piccolo che unite possono

dare vita a progetti molto importanti. È la forma più istituzionale del crowdfunding.

Moratoria La possibilità di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per un certo periodo di tempo

sostenendo solo il pagamento degli interessi. Al termine della moratoria si torna al pagamento

regolare. È stata proposta dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) per permettere di dare un po’ di

ossigeno alle famiglie e alle imprese in difficoltà che non riescono a sostenere i costi di restituzione

degli importi ricevuti in prestito.

Mutuo e restituzione Un finanziamento di importo elevato che la banca concede per sostenere una spesa ingente (in

genere l’acquisto di una casa). Tale importo sarà restituito in un tempo variabile ma comunque

lungo, stabilito nel contratto stipulato con la banca. In genere la banca presta la somma necessaria

per completare l’acquisto della casa ponendo su questa l’ipoteca come garanzia. Al termine della

restituzione del finanziamento (maggiorato degli interessi pattuiti) la banca toglie l’ipoteca e la casa

diventa pienamente di proprietà dell’acquirente. La concessione del mutuo è legata all’età del

richiedente, all’importo richiesto, alla scelta di un tasso fisso o variabile (dipendente dall’andamento

del mercato). Il mutuo può avere durata decennale, ventennale, trentennale e in alcuni casi anche

quarantennale. Le rate possono essere mensili, trimestrali o semestrali.

Obbligazioni Strumento con cui Stato, aziende e banche possono raccogliere denaro. Tali titoli vengono acquistati

dai risparmiatori a cui viene garantito un interesse (cedola). Alla loro scadenza l’ente emittente

restituisce il capitale all’investitore. Le obbligazioni più famose sono quelle dello Stato (Bot, Btp, Cct,

ecc.) che hanno diverse scadenze per rispondere a differenti necessità di investimento. Acquistando

tali titoli si diventa “creditori dello Stato”. Solitamente questi titoli, a meno di forti crisi finanziarie che

mettono a rischio la sostenibilità finanziaria di un Paese portandolo al default, sono fra quelli più sicuri.

ONU L’acronimo di Organizzazione delle Nazioni Unite: un’organizzazione intergovernativa a carattere

internazionale. All’organizzazione, nata il 24 ottobre 1945 subito dopo la fine della seconda guerra

mondiale e la firma dello Statuto delle Nazioni, aderiscono 193 Stati sul totale dei 196 riconosciuti

sovrani. L’articolo 1 e 2 dello Statuto riassumono gli scopi e i principi che l’organizzazione internazionale

si è prefissata:

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Piano di ammortamento Il programma concordato con l’intermediario per l’estinzione di un debito. Stabilisce l’importo delle

rate che devono essere pagate (la rata è composta da una parte di capitale e da una parte di

interesse). Il piano di ammortamento è concordato con la banca e cerca di rispondere alle esigenze

del soggetto debitore. Serve per sapere qual è il costo dell’investimento per il quale sto chiedendo

il finanziamento e mi aiuta a capire se sarà in grado di rispettare l’impegno che sto assumendo.

• mantenere la pace e la sicurezza internazionale;

• promuovere la soluzione delle controversie internazionali e risolvere pacificamente

le situazioni che potrebbero portare a una rottura della pace;

• sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni sulla base del rispetto del principio di

uguaglianza tra gli Stati e l’autodeterminazione dei popoli mondiali;

• promuovere la cooperazione economica e sociale;

• promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli

individui;

• promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti;

• promuovere il rispetto per il diritto internazionale e incoraggiarne lo sviluppo progressivo e

la sua codificazione.

È composta da diverse agenzie (UNICEF, UNHCR, ecc.) che svolgono specifiche funzioni e agiscono

in aree funzionali alla realizzazione degli obiettivi.

Piano di fattibilità Lo studio che viene fatto prima di iniziare l’attività nell’ambito della progettazione. È funzionale a

definire il perimetro e gli obiettivi della stessa (lo scopo), la strategia da adottare, le stime di massima

e le valutazioni sui costi e le risorse non monetarie necessarie, sui tempi di realizzazione e sulle

opportunità che il progetto potrebbe creare anche in termini di impatto su tutti gli stakeholder

coinvolti, ovvero soggetti interessati più o meno direttamente dall’attività dell’impresa. Sarebbero

inoltre opportuni: il confronto con altri progetti simili e, se è suddiviso in più sotto-progetti, la

valutazione del contributo specifico di ciascuno con relativi investimenti e stima della sostenibilità.

Piano industriale Il documento nel quale vengono presentate le strategie dell’impresa e gli obiettivi che il manager

vuole raggiungere. È conosciuto anche come business plan e serve come strumento per attrarre

investimenti: senza piano industriale non è possibile ottenere finanziamenti. In altri termini ci dice

dove vuole andare l’impresa.

PIL PIL (Prodotto Interno Lordo): è la misura dell’economia di un Paese in un dato periodo secondo

indicatori relativi alle attività economiche svolte all’interno del Paese (PNL - Prodotto Nazionale

Lordo se si considerano anche le attività economiche svolte all’estero da operatori nazionali).

L’utilizzo del PIL come indicatore del grado di sviluppo di un Paese è oggetto di dibattito, in quanto

non tiene conto in senso ampio e del livello di benessere della popolazione. In Italia da questo ne è

derivato il nuovo indice di Benessere Economico Sostenibile (BES) misurato dall’ISTAT.

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Portafoglio Insieme di investimenti finanziari. È buona norma diversificare la tipologia di investimenti (obbligazioni,

azioni...) e l’ente di emissione degli stessi, al fine di ridurre il rischio. il rischio diminuisce perché

se un’azione perde valore, un’altra potrebbe aumentarlo. La scelta di come costruire il proprio

portafoglio dipende sia dalla propensione al rischio, sia dalla sensibilità etica dell’investitore e

dell’intermediario che gestisce i nostri risparmi.

Poste Italiane Poste Italiane è la più grande infrastruttura di servizi in Italia. Opera nel recapito, nella logistica e

offre servizi e prodotti di risparmio, investimento, assicurativi e di pagamento ai cittadini, alle imprese

e alla pubblica amministrazione; adotta un approccio multicanale che si avvale di tutti i suoi punti

di contatto: dalla rete dei 12.845 uffici postali agli oltre 30 mila portalettere, fino alle applicazioni

digitali. La sua offerta di prodotti incontra da sempre il gradimento degli investitori, tanto da farle

meritare l’appellativo di “cassaforte” sicura del risparmio degli italiani. Grazie alla presenza capillare

su tutto il territorio nazionale e ai grandi investimenti in tecnologie ha un ruolo centrale nel processo

di crescita e modernizzazione del Paese. Poste Italiane sostiene, inoltre, iniziative di solidarietà

e sviluppo in ambito culturale, realizza progetti per la tutela dell’ambiente e l’ottimizzazione del

consumo energetico. L’azienda è anche impegnata nel ridurre l’impatto ambientale delle sue attività:

possiede oltre mille veicoli elettrici e adotta una serie di iniziative di mobility management tra le più

avanzate che consentono di risparmiare ogni anno 8 mila tonnellate di CO2.

Dal 2015 Poste Italiane è quotata alla Borsa di Milano; i suoi maggiori azionisti sono il Ministero

dell’Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti.

Rating Un giudizio che viene espresso da un soggetto esterno e indipendente, l’agenzia di rating, sulle capacità

di una società di pagare o meno i propri debiti. L’agenzia di rating valuta quindi la solvibilità di un soggetto

emittente obbligazioni; in altri termini attribuisce un giudizio circa la capacità dell’impresa di generare le

risorse necessarie per adempiere agli impegni presi nei confronti dei creditori. Vi sono poi altre tipologie

di rating: i rating di credito internazionale che valutano i rischi di un investitore che vuole trasferire nella

valuta della propria nazione i titoli espressi nella valuta di un altro Stato; i rating sul debito delle nazioni; il

“country ceiling rating” che valuta i rischi di un investimento in uno Stato che possa attuare delle misure

per bloccare eventuali uscite di capitale dai propri confini. La procedura di assegnazione del rating è, di

norma, la seguente: analisi dei fattori quantitativi (quali le caratteristiche della società, il bilancio in tutti i

suoi elementi e i relativi indicatori, il confronto con le altre società del settore, l’andamento del mercato)

e analisi dei fattori qualitativi (affidabilità e capacità del management dell’azienda, credibilità dei progetti

e degli obiettivi). L’agenzia si avvale sia del materiale direttamente fornito dall’impresa sia di questionari

preparati ad hoc sia ancora delle informazioni reperibili per mezzo della consultazione della Centrale

dei Rischi. Infine è necessario il sopralluogo fisico e l’incontro con dirigenza e lavoratori. L’intero iter dura

solitamente 90 giorni. La valutazione finale è espressa tramite delle scale di valori alfabetiche, diverse a

seconda dell’agenzia che la produce. Per esempio, i giudizi di Standard & Poor’s, una delle agenzie più

importanti, variano dalla tripla A (AAA), che indica il risultato migliore, alla D, risultato peggiore. In base al

rating gli investitori decidono dove e come destinare i propri capitali, ricordando che a un rating più basso

corrisponde sì una maggiore remunerazione dell’investimento ma anche un rischio più alto e viceversa.

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Rating etico Giudizi emessi da specifiche agenzie di rating che hanno l’obiettivo di valutare la capacità dell’impresa

non solo in termini economici ma anche sociali e ambientali.

Reddito Tutte le entrate di denaro (guadagni, compensi, interessi, ecc.) che ho in un anno (reddito annuale)

o in un mese (reddito mensile). Il reddito deve essere regolarmente denunciato per consentire il

calcolo delle imposte. La mancata denuncia del reddito o di parte di esso (denaro percepito “a/in

nero”) genera l’evasione fiscale, un reato perseguito e punito.

Risparmio – accantonamento Uscite minori delle entrate: non si consuma tutto il reddito e si genera risparmio. Se il risparmio è

tenuto in casa senza un progetto chiaro lo si sta accantonando.

Risparmio – consumo futuro Uscite minori delle entrate: non si consuma tutto il reddito e si genera risparmio. Il risparmio viene

spesso realizzato per raggiungere un obiettivo di consumo futuro: se voglio fare una vacanza con gli

amici dovrò risparmiare piano piano i soldi necessari per pagarmela.

Risparmio – investimento Uscite minori delle entrate: non si consuma tutto il reddito e si genera risparmio. Il risparmio

diventa investimento quando lo affido a un intermediario finanziario (come la banca) che lo utilizza

per finanziare progetti o per acquistare dei prodotti finanziari (titoli, azioni, ecc.). Questa forma di

risparmio è quella che permette di aumentare il valore del risparmio stesso sia in termini monetari

(interessi) che in termini sociali (maggiore possibilità di prestiti per altri soggetti).

SDG L’acronimo di Sustainable Development Goals - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite

che vanno a definire il perimetro d’azione dell’Agenda 2030. Questo programma d’azione è stato

sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi e ha preso ufficialmente inizio nel gennaio 2016. Gli

obiettivi individuati, che si riferiscono a molteplici ambiti dello sviluppo con l’intento di rendere chiare

le componenti irrinunciabili del benessere delle persone e la necessità di un’equa distribuzione

delle risorse e dei benefici dello sviluppo stesso, devono essere considerati in maniera integrata

e ognuno è ulteriormente illustrato con obiettivi specifici da raggiungere nel corso dei prossimi

15 anni. In particolare i 17 SDGs sono: povertà zero; fame zero; salute e benessere; istruzione di

qualità; uguaglianza di genere; acqua pulita e igiene; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso

e crescita economica; industria, innovazione e infrastrutture; ridurre le diseguaglianze; città e

comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; agire per il clima; la vita sott’acqua; la vita

sulla terra; pace, giustizia e istituzioni forti; partnership per gli obiettivi. La qualifica principale degli

SDGs è quella di “obiettivi comuni”, che in quanto tali riguardano sia tutti i Paesi sia tutti i cittadini dei

Paesi stessi.

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SIC Sistemi di Informazione Creditizia Agenzie accreditate che conservano i dati aggiornati dei richiedenti prestito, in modo che gli istituti

che concedono crediti possano controllare l’affidabilità del richiedente.

Società di revisioneSocietà che certificano i bilanci delle aziende, delle banche e anche degli Stati, attestandone la

veridicità e stabilendone la solidità finanziaria anche in termini di sostenibilità futura. Per molte

aziende c’è l’obbligo di revisione ma in ogni caso la certificazione garantisce una migliore reputazione

sul mercato. Si stanno sempre più affermando anche le società di revisione etiche che producono

certificazioni in materia di sostenibilità sociale e ambientale. I mercati sono sempre più sensibili alle

questioni della responsabilità sociale d’impresa, vista come un elemento di affidabilità e quindi di

sicurezza di investimento. L’operato di tali società dovrebbe contribuire alla trasparenza dell’operato

dell’azienda oggetto di revisione.

Sovraindebitamento Accensione di prestiti che superano le possibilità di restituzione. Quando le entrate attuali non sono

sufficienti a coprire costi di restituzioni di prestiti già ottenuti in precedenza il ricorso a un nuovo

debito deve essere adeguatamente inserito un progetto di rilancio concordato con la banca, per

evitare una spirale di insostenibilità finanziaria.

Spese ordinarie (fisse e variabili) Le spese che si ripetono frequentemente e/o periodicamente e che quindi sono prevedibili. Spesso

hanno cadenza mensile o bimestrale (bollette, rata di rimborso del mutuo, rata della macchina...),

semestrale (assicurazione, tasse...) o annuale (abbonamenti...).

Spese straordinarie (occasionali) Le spese impreviste (rottura di un elettrodomestico) o che non si ripetono costantemente nel tempo

(acquisto di un mobile). Il risparmio di accantonamento può servire per coprire questa tipologia di

spese.

Spreco Il consumo eccessivo, senza criterio e inutile delle risorse (monetarie, ambientali, sociali...).

Start-up Una nuova impresa che propone una forte innovazione. Il primo elemento è la scalabilità, ossia il

fatto che la start-up abbia delle potenzialità per realizzare una crescita molto rapida ed esponenziale

rispetto alle risorse investite. Il secondo elemento è la replicabilità del modello di business proposto:

la possibilità di ripetere in tempi e spazi diversi senza bisogno di rivoluzioni, ma solo di piccole

modifiche, il modo di operare dell’impresa, cioè l’idea stessa dalla quale nasce l’attività di start-up.

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Tan/Taeg Il tasso di interesse puro Tan (Tasso Annuo Nominale) che viene applicato alla somma erogata ogni

anno: più basso è il TAN più sostenibili saranno le rate (C = il Capitale ottenuto in prestito dall’istituto di

credito; i = il tasso di interesse a cui ci é concesso, appunto il TAN; t = il tempo entro cui restituire il denaro).

Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) rappresenta l’effettivo costo del prestito su base annua,

comprese le spese accessorie obbligatorie a carico del richiedente del finanziamento, esclusi i costi

accessori facoltativi da concordare con chi concede il prestito. Accanto al Tan, per la valutazione

complessiva del costo dell’operazione, bisogna prestare attenzione al Taeg.

Tasso di interesse La percentuale di denaro calcolata sull’importo del prestito che deve essere pagata come costo del

servizio di intermediazione. In altri termini è il costo del denaro. Naturalmente se sono io a depositare i

soldi in banca riceverò un interesse. Il valore del tasso di interesse dipende da molti fattori: l’ammontare

del denaro, la durata, le condizioni di mercato e il rischio. Fra i diversi intermediari finanziari emergono

delle differenze in termini di tassi di interesse perché esse operano in regime di concorrenza.

Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR) L’interesse che viene pagato dalle banche quando prendono euro dalla BCE. Se il TUR si abbassa,

anche gli interessi stabiliti dalle singole banche si riducono (in molti casi avviene anche il contrario).

Un livello basso del TUR è indice di un’economia in crisi che necessita di un costo del denaro più

basso per garantire prestiti più sostenibili a imprese e famiglie.

Unione Europea (UE) Organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, composta da 28

Stati indipendenti e democratici. Nasce con il Trattato di Maastricht nel 1992. Essa garantisce la libera

circolazione di persone, merci, servizi e capitali all’interno del suo territorio grazie alla costituzione di

un mercato europeo comune e alla cittadinanza dell’UE. Promuove la pace, i valori e il benessere dei

suoi popoli, lotta contro l’esclusione sociale e la discriminazione, favorendo il progresso e mirando

alla stabilità politica, alla crescita economica in una prospettiva di attenuazione delle disuguaglianze

fra i veri Stati membri. Le politiche di unione economica e monetaria hanno permesso l’introduzione

(nel 1999) di una moneta unica: l’euro, adottato oggi da 19 Stati membri, che formano la cosiddetta

eurozona con una propria politica monetaria regolata dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Valore attribuito Il valore soggettivo attribuito a un oggetto o a un progetto. Dipende dalle nostre emozioni, sensibilità,

attitudini, motivazioni. Cambia da persona a persona e da oggetto a oggetto. Può cambiare anche

nel corso del tempo.

Valore reale Il valore oggettivo di un oggetto o di un progetto. Coincide con il suo prezzo di mercato o con i

suoi costi di realizzazione. Non dipende dai miei stati d’animo ma dalle leggi del mercato (costi di

produzione, costi di trasporto, quantità domandata, quantità offerta). Ogni oggetto ne ha uno ed è

uguale per tutti. Varia nel tempo.

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