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Guida per la chiusura perdite nelle reti ad aria compressa per uso industriale

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Guida per la chiusura perdite nelle reti ad aria compressa

per uso industriale

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Copyright 2014 SDT International n.v. s.a. Seconda edizione, versione italiana. Tutti i diritti riservati. Non è consentita la riproduzione né la duplicazione, in qualsiasi forma, integrale o parziale, del presente documento, senza l’autorizzazione scritta di: SDT International n.v. s.a. Bd. de l’Humanité 415, B – 1190 Brussels (BELGIUM) Tel: ++32.2.332.32.25 Fax: ++32.2.376.27.07 e-mail: [email protected] web page: http://www.sdt.eu

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L'obiettivo di SDT è fornire soluzioni ad ultrasuoni

che danno ai propri clienti una maggiore comprensione della salute della loro fabbrica

SDT li aiuta a prevedere i guasti, a controllare i costi energetici e a migliorare la qualità del prodotto, contribuendo alla riduzione del fermo macchina delle loro attività.

Il nostro know how copre una vasta gamma di applicazioni: prove di tenuta, rilevamento di

perdite di fluidi gassosi, monitoraggio di scaricatori di condensa, monitoraggio delle

macchine rotanti, follow-up di lubrificazione e il controllo delle apparecchiature elettriche ad alta tensione

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1. Qualche dato sull’aria compressa .......................................................................... 6 1.1 L'aria compressa è ampiamente utilizzata e energivora ..................................................... 6 1.2 Il rendimento è’ molto basso .............................................................................................. 7 1.3 Qual’e’ il costo dell’aria compressa? ................................................................................... 7 1.4 Qual’e’ il costo di una perdita? ........................................................................................... 8 1.5 Perdite: uno spreco inaccettabile ....................................................................................... 8 1.6 L' eliminazione delle perdite è una priorità assoluta .......................................................... 9

2. Rilevare le perdite ascoltando gli ultrasuoni che esse producono ....................... 10 2.1 Le perdite producono ultrasuoni ...................................................................................... 10 2.2 Principio di funzionamento del Rilevatore di Ultrasuoni SDT ........................................... 10 2.3 Quindi il sensore ad ultrasuoni è il miglior attrezzo .......................................................... 11

3. Rilevare le perdite con un kit SDT ........................................................................ 12 3.1 Guida alla selezione del sensore ....................................................................................... 12

Sensore intero ................................................................................................................... 12 Sensore Flessibile .............................................................................................................. 12 Cono Acustico o EDS (Extended Distance Sensor) ............................................................ 13 Sensore Parabolico............................................................................................................ 13

3.2 Utilizzando un Rilevatore SDT ........................................................................................... 14 Rilevare la perdita ............................................................................................................. 14 Localizzare la perdita......................................................................................................... 14 Misurare la perdita ........................................................................................................... 14

3.3 Alcuni consigli pratici ........................................................................................................ 15 Tecnica di schermatura ..................................................................................................... 15 Rilievo di ultrasuoni tramite la tecnica di riflessione ........................................................ 16

3.4 Kit rilevatori SDT disponibili in versione ATEX ................................................................... 16

4. Quantificare le perdite di aria compressa ............................................................ 17

5. Come implementare una campagna di rilevamento perdite ed ottenere il massimo beneficio da essa ................................................................................................. 18 5.1 Come ideare una strategia efficace................................................................................... 18 5.2 IDEARE LA PROCEDURA..................................................................................................... 19

6. Perdite....ma dove? ............................................................................................. 21

7. Registrando i dati ................................................................................................ 22

Contenuto

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1. Qualche dato sull’aria compressa

1.1 L'ARIA COMPRESSA E AMPIAMENTE UTILIZZATA E ENERGIVORA L'aria compressa è facile da produrre. La produzione non genera inquinamento o rifiuti. Esso utilizza componenti poco costosi e robusti.E' facile da trasportare con una rete di tubazioni conveniente. Non vi è alcun rischio in caso di perdite accidentali. Questi punti di forza spiegano che l'aria compressa è la quarta energia più utilizzata nell'industria, dopo l’ elettricità, gas naturale e acqua. In media, rappresenta il 15 % del consumo di elettricità industriale in Italia . Tuttavia, il suo uso non è privo di inconvenienti. L'aria non è compressa allo stato naturale. Quindi l’uso dell’energia è necessaria per poter comprimerla artificialmente. Questa operazione è estremamente costosa a causa della spesa necessaria . L'ottimizzazione della produzione e distribuzione di aria compressa è quindi essenziale. In questo contesto , la ricerca di perdite e la loro eliminazione sono le operazioni che hanno il miglior ritorno a breve termine. La maggior spesa per produrre questo fluido, consiste nel consumo di energia elettrica. Ad esempio, usufruirne per 6.000 ore all'anno per 5 anni (5 giorni su 7), l'energia consumata è il 75% del costo totale. Si raggiunge l'80% durante l'uso intensivo di 8.000 ore all'anno per 5 anni.

Ripartizione dei costi di oltre 6.000 h / anno per 5 anni

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1.2 IL RENDIMENTO E’ MOLTO BASSO Ciò riguarda l’efficienza termodinamica. Attualmente più del 90% dell’energia elettrica consumata viene persa, in particolare sotto forma di calore. Nei casi migliori, il 10% di tale energia viene convertita in energia meccanica trasportata dal fluido. Normalmente, l’energia usata a mala pena arriva al 8%, specialmente quando non vengono messe in atto campagne di ricerca delle perdite. Ecco perché l’aria compressa è così cara.

Prestazioni generali di un impianto ottimizzato

1.3 QUAL’E’ IL COSTO DELL’ARIA COMPRESSA? Mentre tutti conoscono il prezzo al kWh di elettricità, gas o acqua, pochi produttori sono a conoscenza del prezzo del m3 di aria compressa. L’argomento è molto complesso perché tanti parametri devono essere considerati. Si prenda, ad esempio, il prezzo d’acquisto del kWh, il rendimento del compressore (controllo velocità variabile, recupero del calore, processo (asciugatura, condizionamento, filtraggio), distribuzione (perdite di pressione, struttura rete), per non parlare di un fattore chiave: la pressione operativa.

C'è un modo semplice e veloce per stimare l'onere finanziario dell’ aria compressa, sapendo che, in media, la produzione di un metro cubo di aria compressa a 7 bar richiede 200 Wh.

Conoscendo il Vostro consumo medio *(m3/h), il numero delle ore operative e il prezzo d’acquisto del kWh, puoi calcolare il costo annuale dell’aria compressa.

* se non sai il tuo consumo medio, considera, a compressore istallato, una produzione di 10 m3/h a kW.

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1.4 QUAL’E’ IL COSTO DI UNA PERDITA? Considerando un prezzo medio di € 0.085/kWh per 8.700 ore di utilizzo all’anno, la tabella sotto offre degli esempi di perdite economiche annuali:

Diametro (mm)

Pressione (bar)

Perdita (m3/anno)

Perdita (€/anno)

1 6 29,400 € 500

0.5 8 9,900 € 170

1.5 10 115,000 € 1,900

2 6 115,000 € 1,900

Ovviamente, questi numeri devono essere moltiplicati per il numero delle perdite

1.5 PERDITE: UNO SPRECO INACCETTABILE Generalmente parlando, le perdite non hanno un impatto sulla produzione e non rappresentano un pericolo per la salute. Sono inodori, incolori e solitamente non udibili negli ambienti industriali.

Tuttavia le perdite rappresentano il 30-40% della produzione di aria compressa. E in alcuni casi superano questa percentuale! Sono molto care e sono responsabili di perdite di energia e delle risorse economiche.

La media internazionale (fonte: Plant Support & Evaluation, Inc.) è il 34%.

Questo significa che un compressore su 3 lavora solamente per supplire alle perdite!

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Distribuzione media del consumo di aria compressa nell'industria

1.6 L' ELIMINAZIONE DELLE PERDITE E UNA PRIORITA ASSOLUTA L'eliminazione delle perdite non è l'unico modo per ottimizzare il costo dell’ aria compressa. Non bisogna trascurare l'ottimizzazione della produzione (controllo, velocità variabile e recupero di calore) e delle fasi di processo (asciugatrici, filtri e condensatori).

A questi tipi di interventi va data la massima priorità. L’investimento richiesto è minimo. Bastano 2 ore per diventare abili nell’uso di uno strumento SDT. La ricerca delle perdite è relativamente semplice. Risultato, notevole risparmio per un immediato ritorno dell'investimento. A differenza di altre azioni volte a migliorare le prestazioni di un sistema di aria compressa, come evudenziato dalin quanto questo grafico spettacoli, tratti dai "Impianti d'aria compressa nell'Unione europea" studio condotto dal programma europeo SAVE.

Risparmi potenzialmente realizzabili nei sistemi ad aria compressa

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2. Rilevare le perdite ascoltando gli ultrasuoni che esse producono

2.1 LE PERDITE PRODUCONO ULTRASUONI E' quindi fondamentale capire cosa sono gli ultrasuoni e come si relazionano alle perdite per rilevarle in modo corretto.

Suoni e ultrasuoni sono vibrazioni meccaniche della materia. L’ultrasuono è lo stesso tipo di vibrazione del suono, ma ad una frequenza maggiore di 20 kHz, che è non udibile dall’orecchio umano, il quale ascolta in una gamma compresa tra 15Hz e 20Hz.

Rispetto alla emissione diffusa del suono, gli ultrasuoni si distribuiscono in modo concentrato in una direzione. Essi possono essere confrontati con un fascio di luce la cui intensità diminuisce in funzione della distanza.

Gli ultrasuoni vengono generati naturalmente da fenomeni di turbolenza nei fluidi causati da problemi pneumatici o idraulici (perdite) o da fenomeni di attrito causati da problemi meccanici. Problemi elettrici, quali archi, effetti corona, ecc generano anch’essi ultrasuoni.

In caso di perdita da un sistema ad aria compressa, l'attrito dell'aria che esce genera ultrasuoni sui bordi della perforazione. E lo fa qualunque sia la dimensione della perdita, la sua portata e la dimensione del foro, per quanto piccola sia.

Gli ultrasuoni possono anche essere prodotti artificialmente usando un Emettitore per eseguire prove di tenuta, ad esempio.

Visto il limite di sensibilità dell'orecchio umano, è indispensabile utilizzare uno strumento di rilevazione per ascoltare gli ultrasuoni, per individuare da dove arrivano e conseguentemente individuare la perdita con precisione.

2.2 PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DEL RILEVATORE DI ULTRASUONI SDT

Il dispositivo rileva segnali ultrasonori, li converte in frequenze udibili e li amplifica. L'obiettivo è quello di tradurre il segnale ricevuto in un segnale acustico interpretabile tramite tecnologia eterodina. Questa soluzione estende la capacità dell'udito umano oltre la gamma udibile fino al campo ultrasonoro.

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La funzione principale del rilevatore SDT è di convertire segnali ad alta frequenza in segnali udibili. Si noti che la banda di frequenza centrale del rivelatore può essere regolato su una frequenza specifica tra 15,1 e 190,7 kHz; la frequenza di default è 38.4 kHz.

Le bande di frequenza sono utilizzati a seconda del tipo di suono da rilevare

Ai fini della rilevazione, un rilevatore SDT è sensibile solo alle vibrazioni ultrasonore. Si ripristina gli effetti di turbolenza, cioè il suono della perdita e quantifica questa perdita in dBuV.

2.3 QUINDI IL SENSORE AD ULTRASUONI È IL MIGLIOR ATTREZZO

La ricerca delle grosse perdite « a orecchio », possibile solo durante i fermi di produzione, e l'utilizzo di acqua e sapone, noiosa e inefficiente in zone di difficile accesso, non è redditizia in termini di numero di ore-uomo.

Soltanto il rilevatore di ultrasuoni è ampiamente riconosciuto come soluzione industriale, dai produttori di compressori e di apparecchiature pneumatiche e dai gestori del sistema. Bisogna individuare un dispositivo robusto, dotato dei sensori adatti a soddisfare ogni esigenza, e avendo una fabbricazione di qualità e un affermato servizio post-vendita.

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3. Rilevare le perdite con un kit SDT

3.1 GUIDA ALLA SELEZIONE DEL SENSORE Il sensore viene selezionato sulla base di due parametri: la distanza del punto da ispezionare dall'apparecchiatura e la facilità di accesso.

Sensore intero Sia il Rilevatore SDT200 che il SDT270 sono dotati di un sensore interno. È il sensore ideale quando le aree da ispezionare sono facilmente e direttamente accessibili e situate vicino all'operatore. In generale, quando la distanza area d’ispezione/sensore è meno di un metro. Il cono di precisione è particolarmente utile. La localizzazione delle perdite diventa più precisa riducendo la finestra di rilevamento del sensore. Agisce anche come barriera, riducendo il disturbo di perdite vicine.

Sensore Flessibile Il sensore flessibile può essere piegato, ruotato e orientato in tutte le direzioni. Come per il sensore interno, è utilizzato per ispezionare parti che sono direttamente accessibili e situate ad una distanza inferiore a un metro. Il suo design ergonomico consente di rilevare fughe in luoghi difficili da raggiungere e per aggirare gli ostacoli. Il sensore flessibile è essenziale quando si ispezionano zone ad alta densità di apparecchiature pneumatiche

Noterete che il sensore flessibile è completamente separato dall'unità. Questo permette di leggere comodamente le informazioni sullo schermo del vostro SDT in tutte le situazioni.

Il Sensore Flessibile è disponibile in 3 lunghezze: 350, 550 e 820 millimetri. L’ indicatore di precisione in gomma si può fissare sul sensore flessibile.

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Cono Acustico o EDS (Extended Distance Sensor) Il cono EDS si avvita sul sensore interno. Il cono acustico ha due proprietà che sono particolarmente utili per l'ispettore: aumenta la sensibilità del sensore interno di 12 dB (*) ed è altamente direzionale, il che significa che migliora la localizzazione della perdita rispetto al solo sensore interno.

(*) 12 dB significa che il sensore interno dotato di EDS è 4 volte più sensibile

Questo sostanziale aumento della sensibilità consente all'operatore di stare da 4 fino a 6 metri di distanza dalla zona da ispezionare. La direzionalità consente di determinare con precisione la direzione della fuga.

In breve, l'EDS può essere principalmente utilizzato per rilevare piccole perdite, come perdite di vuoto, che si trovano ad una distanza media rispetto all'operatore.

Sensore Parabolico Il sensore parabolico è lo strumento ideale quando la perdita si trova ad una distanza di oltre 6 metri. La sua sensibilità e direzionalità permettono di localizzare le perdite situate a più di 30 metri di distanza. Il suo mirino laser permette inoltre di individuare a distanza la posizione della perdita.

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Guida alla scelta del sensore a seconda della distanza e della densità di impianti pneumatici

Meno di 1 m

Da 1 a 6 m Più di 6 m Alta

densità

Sensore interno

Rilevazione

Localizzazione

Sensore Flessibile

Rilevazione

Localizzazione

EDS Rilevazione

Localizzazione

Sensore Parabolico

Rilevazione

Localizzazione

3.2 UTILIZZANDO UN RILEVATORE SDT

Rilevare la perdita Iniziare scandagliando l'area a media distanza utilizzando l’EDS o il Sensore Parabolico. Amplificazione impostata al massimo. Muovere il Rilevatore da destra a sinistra e dal basso verso l'alto per individuare il sibilo caratteristico di una perdita. Cercare nella direzione del segnale più forte per determinare da dove proviene la perdita. Per la vostra comodità, il volume in cuffia può essere aumentato o diminuito usando le frecce destra e sinistra. Il rilevamento è semplice ed intuitivo, non appena si sente il rumore della perdita.

Localizzare la perdita Se si utilizza il sensore parabolico, il laser indica a distanza il punto della perdita.

Se si utilizzano l'EDS, il Sensore flessibile o il Sensore interno, avvicinarsi alla fuga, pur continuando a « spazzare » l’area in tutte le direzioni. E' importante ridurre l'amplificazione mentre ci si avvicina al punto della perdita. Muoversi nella direzione del segnale più forte finché non si è in grado di determinare il punto della fuga.

Misurare la perdita Questo passaggio è necessario se si desidera utilizzare l’ SDT Field Leak Estimator per determinare i risparmi realizzati seguendo la vostra campagna di rilevamento perdite.

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Stare a distanza (*) di 40 centimetri o 2 metri con il sensore flessibile, sensore interno con o senza EDS. Posizionarsi ad una distanza (*) di 2 o 5 metri con il sensore parabolico. Verificare e determinare la direzione del segnale più forte. Impostare l'amplificazione utilizzando le frecce su e giù finché l'indicatore di amplificazione non viene più visualizzato sullo schermo. Infine, annotate o memorizzate nello strumento il valore misurato in dBuV.

(*) La distanza ha un effetto sul risultato della misurazione. Se le distanze indicate non vengono rispettate, ci saranno errori significativi nei risultati delle misure.

Consigli pratici: si noti che, se la distanza raddoppia, la misurazione diminuirà di 6 dBuV. Ad esempio, se si ottiene una misurazione di 19 dBuV ad una distanza di 20 centimetri, diventerebbe di 13 dBuV a una distanza di 40 cm

(19 dBuV - 6 dBuV = 13 dBuV). All’opposto, se la distanza si dimezza, la misurazione viene aumentata di 6 dBuV. Questa regola è applicabile solamente ai Rilevatori e Sensori SDT.

3.3 ALCUNI CONSIGLI PRATICI Ci sono tre tecniche che possono facilitare il vostro lavoro sul campo: la tecnica di schermatura, la tecnica di copertura ela gestione della riflessione.

Tecnica di schermatura Questa tecnica riduce notevolmente l'influenza di perdite interferenti. Essa consiste nell'utilizzo di un pezzo di cartone e/o un foglio di carta (*) ... per creare una barriera tra il rumore della perdita "parassita'' e la posizione in cui si desidera rilevare/individuare una perdita.

(*) Qualsiasi materiale funzionerà. Si rifletterà circa il 90% dell'energia proveniente dalla perdita interferente.

Consigli pratici: l’indicatore di precisione in gomma posto sul sensore interno o sul flessibile agisce come uno scudo. Questa tecnica è molto utile quando le perdite sono molto vicine l'una all'altra.

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Tecnica di Copertura

Questa tecnica riduce drasticamente il disturbo prodotto da perdite parassite. Si applica con 2 modalita' differenti ma altrettanto efficaci a seconda dei casi :

-Mentre si ispeziona una zona, si copre la perdita che interferisce con il nostro monitoraggio con uno straccio oppure con un guanto.

-Oppure si copre il sensore che stiamo utilizzando con uno straccio mentre lo indirizziamo sulla zona oggetto di esame, cercando di non far passare parassiti dall' esterno.

Rilievo di ultrasuoni tramite la tecnica di riflessione Durante la ricerca di perdite, a volte si ha l'impressione che una perdita provenga da un luogo in cui chiaramente non c'è aria compressa, come un muro o una partizione. Ciò è dovuto al fenomeno della riflessione. Gli Ultrasuoni prodotti dalla perdita rimbalzano sulla superficie riflettente. Troverete la perdita seguendo l'angolo di riflessione. L'angolo di riflessione è uguale all'angolo della perdita di origine rispetto alla superficie di riflessione.

3.4 KIT RILEVATORI SDT DISPONIBILI IN VERSIONE ATEX I rivelatori SDT200 e SDT270 sono entrambi disponibili anche in versione ATEX per l' utilizzo in ambienti potenzialmente esplosivi, come lo sono ile cuffie, il sensore flessibile, il sensore parabolico, il sensore EDS, il sensore RS1 a contatto ed il Sensore magnetico filettato Direttiva ATEX 94/9/CE (II 1 G / Ex ia IIC T3/T2 Ga).

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4. Quantificare le perdite di aria compressa

Il quesito che oggi sovente affligge molte aziende è : "la ricerca di perdite e' una attivita' positiva, ma come possiamo trarne beneficio? Vale davvero la pena?" Certo sarebbe ben più gratificante essere in grado di produrre una effettivo miglioramento nella gestione dell'efficienza energetica aziendale ed un rapido ritorno sugli investimenti, invece di preparare una relazione annuale o trimestrale che descrive i risparmi potenzialmente generati dai vostri servizi di manutenzione. Per soddisfare questa domanda, SDT ha sviluppato un calcolatore che è in grado di valutare il rapporto tra dBuV e m³ / h. E 'il risultato di tre decenni di esperienza SDT ed è stato progettato con partner come Atlas Copco, Electrabel e Laborelec. Esso Vi permette di quantificare ogni perdita rilevata, le priorità sulle riparazioni e calcolare il profitto generato da ogni riparazione. Il Calcolatore di perdite e' stato pensato e sviluppato per essere utilizzato esclusivamente assieme ai rivelatori di US SDT e ai sensori specifici dedicati. I kit per il monitoraggio di perdite SDT, sono singolarmente verificati in laboratorio al momento della fabbricazione e dopo ogni intervento di riparazione certificato a norme ISO e rispondono in maniera univoca al criterio e agli algoritmi di calcolo utilizzati dal Calcolatore di perdite aria compressa SDT. Scaricate gratuitamente L' SDT " FIELD Leak Estimator" dal nostro sito www.sdt.eu !!! Va notato che la conversione dBuV e m³ / h. è solo un'approssimazione. Di fatto si associano molti fattori nell' influenzare il risultato, ad esempio: -la dimensione dell'orifizio, la forma, -il profilo della superficie di provenienza della perdita, -il / rapporto sezione perimetro della perdita -la viscosità del fluido - la velocità di espulsione del fluido attraverso la perdita. Per non parlare dei criteri che influenzano la misura: -Il sensore utilizzato -la distanza tra la sorgente ed il sensore -la posizione del sensore rispetto alla sorgente. Il risultato per un perdita determinata quindi, può essere molto diverso. Tuttavia, l'esperienza pratica dimostra che i risultati ottenuti su una gamma sufficientemente ampia di perdite ha un margine di errore accettabile e comunque conservativa rispetto alle perdite effettive che andremo a finalmente a risolvere.

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5. Come implementare una campagna di rilevamento perdite ed ottenere il massimo beneficio da essa

Una campagna attiva per la ricerca di perdite richiede l'elaborazione di un programma per l'esecuzione di servizi ripetutamente nel corso del tempo. Questo è completamente diverso dal prompt, reazioni impreviste richieste da fughe di notizie che appaiono all'improvviso. Questa campagna proattiva comporta l'uso dello strumento e allegati più appropriato per ogni postazione, osservando una metodologia appropriata, la gestione dei dati relativi a ciascun perdita, documentati, misure di riparazione convalidati e, infine, per quanto possibile, quantificare perdite e facendo il calcolo risultante dalla la campagna.

5.1 COME IDEARE UNA STRATEGIA EFFICACE La gestione appropriata ed il successo di un programma manutentivo della vostra rete aria compressa, e' basato essenzialmente sulla qualita' del Vostro piano strategico.

• DEFINITE I VOSTRI OBBIETTIVI- Definire quali sono gli obbiettivi reali, a parte quello di ridurre drasticamente i costi energetici, accettando al tempo stesso la necessita' di un piccolo investimento per disporre di un rilevatore di perdite efficace, e' un fattore vitale.

Qualsiasi strategia manutentiva efficace e' necessariamente mirata al raggiungimento di obbiettivi ben definiti. Logicamente, la prima domanda da porsi e' : "Quali obbiettivi dobbiamo raggiungere attuando un piano di manutenzione alla nostra rete dell' aria compressa?"

Di seguito alcuni esempi:

- Ridurre drasticamente I costi energetici con un piccolo investimento - Individuare, quantificare e riparare tutte le perdite di aria compressa nel sistema esistente. - Ridurre la quantità totale di perdite al 5% del totale consumato. - Ridurre il lavoro per i Vostri compressori ed aumentarne la vita utile. - Sensibilizzare il Vostro personale circa il costo elevato dell' aria compressa. - Istruire gli utilizzatori circa le metodologie piu' efficaci per mantenere la massima efficienza della rete aria compressa. - Mantenere costanti nel tempo e/o ottimizzare ulteriormente i valori minimi di consumo raggiunti dopo le prime campagne di riduzione perdite.

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• METTETE A CONOSCENZA TUTTO IL PERSONALE- Per raggiungere la massima efficienza nella vostra strategia risoluzione perdite, è importante rendere partecipe e sensibilizzare tutto il personale circa questa attività, rendendo visibili notizie e note aggiornate circa gli obbiettivi da raggiungere. Questi obbiettivi devono essere resi visibili ovunque all' interno dell' azienda, in modo che tutti li vedano in continuazione. • RICONSIDERATE LA RETE ARIA COMPRESSA GLOBALMENTE – Gestire un programma di manutenzione della rete aria compressa ha un significato ben piu' vasto del solo individuare e chiudere le perdite. E' fondamentale considerare la rete nel suo complesso ed affinare continuamente le migliorie vincenti per l' efficienza energetica.

5.2 IDEARE LA PROCEDURA La vostra procedura deve essere concepita in modo che siano raggiunti tre risultati: la sicurezza, l'affidabilità e l'efficacia del programma per la ricerca di perdite. Per la gestione ottimale della rete di aria compressa, alcune fasi meritano particolare attenzione:

• SICUREZZA - Compilate un manuale-procedura. Particolare attenzione deve essere prestata a questo documento. Sarà necessario specificare la frequenza delle ispezioni per ciascun punto di controllo così come i sensori più appropriati per ciascuno di questi punti. La procedura di controllo sarà dettagliata in cinque fasi: individuare, localizzare, quantificare, riparare e verificare la riparazione. E' necessario anche descrivere in che modo ogni persona coinvolta deve dare conferma che ha osservato la procedura per ogni fase e inoltre registrare le necessarie informazioni sulle fuga ..

• FREQUENZA - Un piano di manutenzione annuale efficace, richiede 3-4 ispezioni di tutti i punti della rete. Le parti mobili o quelle in ambiente pericoloso saranno controllati ogni mese. Ci si dovrà quindi assicurare di aver individuato tutte le nuove perdite il più presto possibile dopo aver verificato che le riparazioni necessarie delle ispezioni precedenti siano state effettuate.

• CONOSCERE TUTTO SULLA RETE - per te e per le persone coinvolte, la conoscenza della rete aria, i compressori, i vari livelli di pressione sono dati indispensabili per definire il piano di manutenzione e poterlo perseguire

• AGGIORNAMENTO DEI PIANI DI CONTROLLO - Mantenere gli schemi di installazione aggiornati vi permetterà di elaborare il piano più adatto per tutti i punti da controllare. Tutte le perdite saranno registrate con numero progressivo, con la loro precisa ubicazione, la loro frequenza, la loro grandezza, il tipo di riparazione effettuata e la verifica sulla riparazione.

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• SCELTA DELL’ATTREZZATURA – E' importante determinare i sensori e la tecnica piu' appropriata da utilizzare per ogni punto da rilievo.

• FORMAZIONE - Tutti gli utilizzatori di rilevatori di perdite a ultrasuoni avranno ricevuto una formazione pratica e teorica da una persona esperta prima di iniziare il lavoro. • RISPETTARE LE 4 FASI DELLA PROCEDURA - Le quattro fasi del programma per la ricerca di eventuali perdite devono essere rispettate; identificare, localizzare, riparazione, prova di nuovo.

• CONTROLLO RIPARAZIONE - devono essere inseriti nella procedura : -il controllo con Ultrasuoni di ogni perdita riparata -la verifica di non aver accidentalmente creato altre perdite dopo l' intervento sulla rete. • GESTIONE DEI DATI - Quantificare quanto si perde è una questione di difficile risoluzione. Dal feedback dei grandi utilizzatori e le Sue competenze specialistiche, SDT vi offre un approccio unico per la quantificazione. La registrazione dei dati con la storico di ogni perdita vi permetterà di compilare una tabella annuale dei risparmi generati dalla vostra manutenzione della rete. Essi potranno anche favorire il trasferimento di competenze all'interno della vostra azienda.

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6. Perdite....ma dove?

Le perdite possono verificarsi dovunque nel sistema dell’aria compressa! Vediamo i 12 casi più comuni:

1. Connessioni sulla linea di alimentazione.

2. Attacchi rapidi.

3. Filtri

4. Cilindri pneumatici.

5. Montaggio regolatore essiccatore.

6. Regolatori di pressione

7. Tubi di gomma

8. Montaggio regolatore lubrificazione.

9. Valvole di isolamento.

10. Valvole di controllo.

11. Scaricatori automatici di condensa.

12. Tubi vari

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7. Registrando i dati

Registrare i dati di ogni perdita rilevata è un passo fondamentale nella campagna di ricerca delle perdite. Deve essere incorporato nel tuo piano di manutenzione con la possibilità di aggiungere voci adatte alla tua strategia e che rispetteranno gli obiettivi della tua campagna.

Esempio di un foglio di registrazione di una perdita rilevata.

Date and

inspector

Department

Leak

number

Description

and location

Size of the leak in dBµV

Loss of air

in L/h

Air loss �/y

Person

responsible and date of

repair

Person

responsible and date of

second check

COMPANY LOGO DEPARTMENT: ................................................ MACHINE (or premises): .................................. INSPECTOR: ……………………………………. SENSOR: ………………………………………… MEASURING DISTANCE: ………………………

Detecting compressed air leaks:

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Registrazione dei dati per l’ispezione delle perdite:

Data e Ispettore

Data e nome delle persona che ha effettuato la rilevazione

Settore Punto dell’impianto dove è stata effettuata l’ispezione (e.g. laboratorio di produzione, reparto confezionamento, ecc.).

Numerazione perdita Numero della perdita sul tag di localizzazione.

Descrizione/Localizzazione Descrizione e localizzazione della perdita (e.g: parte sinistra del T all’uscita del boiler no. XXX o all’ingresso della pompa no. YYY, vedere diagramma Z).

Misura delle perdite in dBµV Il valore misurato e visualizzato sullo schermo del rilevatore.

Perdite aria in L/ora Vedere pag. 17 "Quantificare la perdita di aria compressa".

Perdite aria in €/anno Se conosci il costo dell’aria compressa puoi stimare facilmente la perdita economica annuale dovuta alle perdite di aria compressa.

Persona responsabile e data della riparazione Data della riparazione e nome della persona che l’ha eseguita.

Persona responsabile e data della verifica Data della verifica e nome dell’ispettore.

Identificare sempre l’elemento con una completa “leak tag”. La parte staccabile del leak tag verrà registrata a garanzia che le riparazioni vengano processate.

Leak tag

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Rilevare perdite nei sistemi di aria compressa è un’arma a doppio taglio: ambientale per ognuno di noi ed economica per ogni azienda. Sarà perché viene visto come un problema ambientale che così pochi manager aziendali sono preoccupati per l'argomento? Allora cerchiamo di affrontare questo problema sulla base dei notevoli risparmi che possono essere raggiunti eliminando questi tremendi sprechi. Una campagna pro attiva di rilevazione delle perdite, quantificando l’importo delle perdite di aria compressa, può essere usata per calcolare l’importo dei risparmi che verranno fatti. Le cifre poi parleranno da sole e ti convinceranno a implementare un programma migliore della gestione energetica. L’eliminazione delle perdite porterà dei benefici sia per l’ambiente che per le finanze. Generalmente, in verità, le misure prese per la protezione ambientale ti portano a sostenere dei costi. In questo caso, al contrario, questi sono bilanciati dai benefici. E cosa c’è di più motivante della combinazione di questo fatto con il futuro delle generazioni a venire! La rilevazione delle perdite nei sistemi di aria compressa, attività alla portata di ogni azienda, è una passo molto importante verso l’impegno di una politica attiva nella gestione dell’energia. La soluzione è qui. Ed è facile e semplice da realizzare. Ti permette di realizzare notevoli risparmi e va ben al di là, eliminando un grande spreco di energia. Ma tuttavia, l’aria compressa viene spesso dimenticata quando vengono progettati programmi per la riduzione dei costi di produzione. André DEGRAEVE, Manager SDT International SDT International s.a. Bd. de l’Humanité 415, B – 1190 Bruxelles (BELGIUM) Tel: ++32.2.332.32.25 Fax: ++32.2.376.27.07 e-mail: [email protected] web page: http://www.sdt.eu