GUIDA DI FORMAZIONE PER GLI AGENTI DI SVILUPPO … · o La Macina Ambiente Piccola cooperativa...

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1 Regione Emilia Romagna Regione Marche Regione Basilicata GUIDA DI FORMAZIONE PER GLI AGENTI DI SVILUPPO RURALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO E DELL’ACCOGLIENZA GUIDE DE FORMATION POUR LES AGENTS DE DEVELOPPEMENT RURAL POUR LA VALORISATION DES RESSOURCES DU TERRITOIRE ET DE L’ACCUEIL A cura del Comune di Acqualagna The Comunity Initiative

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Regione Emilia Romagna

Regione Marche Regione Basilicata

GUIDA DI FORMAZIONE PER GLI AGENTI DI SVILUPPO RURALE

PER LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO E DELLACCOGLIENZA

GUIDE DE FORMATIONPOUR LES AGENTS DE DEVELOPPEMENT RURAL

POUR LA VALORISATION DES RESSOURCES DU TERRITOIRE ET DE LACCUEIL

A cura del Comune di Acqualagna

The Comunity Initiative

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PREMESSA Contesto Europeo: orientamenti strategici comunitari per lo sviluppo rurale. Periodo di programmazione 2007-2013 pag. 5

Capitolo 1 IL CONTESTO FORMATIVO 1.1 Il contesto italiano in tema di formazione in ambito di sviluppo rurale pag. 10 1.2 Il contesto francese in tema di formazione in ambito di sviluppo rurale pag. 14 1.3 Il contesto europeo in tema di formazione in ambito di sviluppo rurale pag. 17

Capitolo 2 LA FIGURA PROFESSIONALE EUROPEA: LAGENTE DI SVILUPPO RURALE 2.1 La formazione iniziale di qualifica dellagente di sviluppo rurale pag. 24 2.1.1 Caratteristiche del percorso formativo iniziale pag. 24 2.1.2 Unit formative pag. 26 2.2 La formazione continua dellagente di sviluppo rurale pag. 58 2.2.1 Caratteristiche del percorso formativo iniziale pag. 58 2.2.2 Unit formative pag. 59

Capitolo 3 DIFFUSIONE E IMPATTO 3.1 Analisi dei cambiamenti dovuti agli agenti gi esistenti pag. 77 3.2 Ipotesi di trasferimento pag. 78 CONCLUSIONI pag. 86

INTRODUCTION pag. 90

I. FORMATION DANS LE DOMAINE DU DEVELOPPEMENT RURAL 1. 1 Le contexte italien en terme de formation dans le domaine du dveloppement rural pag. 91

1.2 Le contexte franais en terme de formation dans le domaine du dveloppement rural pag. 92

II. AGENT DE DEVELOPPEMENT RURAL 2.1 Parcours de formation initiale

pag. 95

2.2 Parcours de formation continue pag. 101

III. TRANSFERIBILITE 3.1 Rapport de transferibilit pag. 106

PREMESSA

Idee, soluzioni, innovativit. Sono queste le parole chiave che ci introducono alla lettura dei progetti della seconda fase di Equal, laboratorio di idee, secondo la definizione della Commissione europea, che i Partenariati di Sviluppo con le loro sperimentazioni si apprestano a realizzare. Liniziativa comunitaria Equal, nata nellambito della Strategia Europea per lOccupazione e cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo per il periodo 2000-2006, promuove la sperimentazione di politiche ed approcci innovativi per contrastare il fenomeno della discriminazione e della disuguaglianza nel mercato del lavoro. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel suo ruolo di Autorit di Gestione, ha creduto e crede molto allIniziativa e al suo potenziale innovativo nella costruzione di nuove modalit di integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche di inclusione sociale. Il carattere sperimentale dellIniziativa consente di accogliere e sviluppare soluzioni ambiziose, che osano, rispetto agli interventi della programmazione ordinaria, con lobiettivo di relazionarsi con il sistema e le politiche a livello locale, nazionale ed europeo.

Il progetto transnazionale Laboratoire Savoir-Faire: Echange autour dune conomie sociale en milieu rural (versione: 2.0 ACT id: 3844 Round: 2) nasce da un partenariato composto da 4 PS, di cui i capofila sono :

Comunit Montana Unione dei Comuni Valle del Samoggia LaboratorioSamoggia : una terra accogliente e socialmente responsabile (cod. IT-G2-EMI-032)

FRCIVAM Panier: Pratiques ancienne et innovation pour des emplois ruraux (cod. FR-BRE-2004-42379)

Comunit Montana Melandro I giovani e lo sviluppo della montagna lucana (cod. IT-G2-BAS-007)

Comune di Acqualagna Il territorio montano e il suo rinnovamento (cod. IT-G2-MAR-028)

e dai partner delle PS, quali:

Partner del territorio della Comunit Montana Unione dei Comuni Valle del Samoggia:o Comune di Savignoo Comune di Castello di Serravalleo Comune di Crespellanoo Comune di Monte San Pietro

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o Comune di Monteveglioo Comune Bazzanoo Comune di Zola Predosao Centro agricoltura ambiente CAAo Dipartimento di Economia e ingegneria agraria DEIAgra

Partner di rete:o Confagricoltura Bologna, ufficio zona di Bazzano,o Confederazione italiana agricoltori,o Confederazione agricoltori diretti,o CRV Cassa di Risparmio di Vignola

Partner del progetto bretone di CIVAM (F):o Accueil Paysan Ille et Vilaineo Association de formation et dinformation pour le dveloppement dinitiatives ruraleso CEMPAMAo Centre de formation professionnelle et de promotion agricoleo Etudes et chantiers Bretagne - Pays de la Loire

Partner del territorio della Comunit Montana Melandro:o Associazione Proloco Picerno

Partner di rete:o Comune di Brienza o Comune di Picernoo Comune di SantAngelo le Fratteo Comune di Sasso di Castaldao Comune di Satriano di Lucania o Comune di Savoia di Lucaniao Comune di Vietri di Potenzao Comune di Tito

Partner del territorio del Comune di Acqualagna:o Comunit Montana del Catria e del Neroneo Arancia Blu Cooperativa sociale

Partner di rete:o Pro Loco Acqualagnao La Macina Ambiente Piccola cooperativa sociale arl ONLUS o Ambito Sociale Territoriale

Partner nazionali:o Istituto Nazionale della Montagna IMONTo Federagronomi Federforestalio Associazione culturale Tartufo e sviluppo ruraleo Associazione culturale Umbria Training Center UTC

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Pur non avendo un proprio asse, lAccordo di Cooperazione Transnazionale (ACT) nasce dai suddetti partner che hanno comunque come priorit tematica lasse 3.3 adattabilit misura 3.1 per promuovere lapprendimento lungo tutto larco della vita e delle pratiche di lavoro orientate allinserimento e per favorire lassunzione e il mantenimento in situazione di occupazione di coloro che sono vittime di discriminazione e disparit in relazione al mercato del lavoro. La scelta congiunta dei partner a cooperare tra loro nasce da una condivisione delle problematiche molto simili esistenti in ogni territorio a cui tutti insieme cercano di avanzare percorsi risolutivi. Principalmente rurali, i territori nei quali i partner conducono i loro interventi sono caratterizzati da poche opportunit di lavoro per i giovani e le donne con conseguente esodo dei giovani, basso tasso diniziativa imprenditoriale, difficolt nella valorizzazione delle risorse locali, offerta occupazionale scarsamente qualificata, lontananza dalle grandi reti di comunicazione. Le problematiche condivise che hanno portato i partner a cooperare sono quindi legate alla mancanza di strategie e politiche dinserimento poco adatte ed adattate ai territori.Gli ambiti di intervento sono la promozione di interventi a sostegno dei settori locali e delle vocazioni territoriali finalizzati ad adeguare o creare competenze professionali per la gestione dei processi di cambiamento ed evitare fenomeni di espulsione o di emarginazione e, non secondariamente, la promozione della cultura dellapprendimento e sperimentazione di metodologie e strumenti per linnalzamento delle competenze di base in soggetti a rischio di emarginazione.Le quattro PS lavorano al progetto al fine di lasciar emergere e valorizzare le potenzialit endogene delle aree rurali e per sviluppare delle competenze socio-professionali che garantiscano la crescita e lintegrazione socio-economica nel contesto locale. La promozione delle politiche di sviluppo locale finalizzata al mantenimento della popolazione locale e allaccoglienza delle nuove popolazioni. Linteresse comune quello di adattare le politiche nazionali, regionali e locali ai bisogni del territorio e in particolare per le popolazioni appena arrivate e portatrici di interesse per la creazione di attivit.La metodologia adottata verte sullo scambio di buone prassi sviluppate sui diversi territori, valorizzando un approccio multi-tematico che favorisca la creazione di legami forti tra i diversi attori territoriali. Il confronto a livello europeo su temi in ambito di sviluppo rurale sar la base poi della formalizzazione di una metodologia adattata che proviene dai lavori prodotti in ogni paese e converger nella stesura di una Guida di formazione per gli agenti di sviluppo rurale per la valorizzazione delle risorse del territorio e dellaccoglienza.La Guida nasce dallesigenza di colmare la mancanza di qualificazione degli attori del territorio che producono un servizio dutilit sociale e collettivo volto al miglioramento della qualit dellaccoglienza su territorio attraverso larricchimento dellattuale scenario in ambito formativo grazie allinnovazione pedagogica per la formazione degli agenti di sviluppo rurale.Di fronte al processo di scomposizione delle forme tradizionali del lavoro e alla progressiva internazionalizzazione delleconomia, necessario costruire localmente nuove reti di relazione e nuovi sistemi inclusivi di valori, forme di tutela e di rappresentanza.Si tratta di lavorare sul sistema locale come forma di incontro tra diversi attori, valorizzando la cultura locale grazie a quella figura professionale capace di promuovere le sue potenzialit.La figura al centro della Guida stata pensata per leggere il contesto socio-economico del territorio, programmare, gestire, valutare e valorizzare progetti di sviluppo locale, favorire le relazioni tra gli attori territoriali grazie anche alla creazione di un network. Lagente di sviluppo rurale occupa una posizione centrale nel processo della costruzione dellofferta di attivit e di richiamo di nuovi residenti. lui che attiva il percorso per la ricerca del potenziale locale, che anima e coordina la costruzione dellofferta dattivit, gestisce la ricerca dei candidati, utilizza tutti gli strumenti pi adatti per ciascun tipo di attivit che pu essere impiantata. Egli un divulgatore tecnico, un consulente, un animatore ma soprattutto un accompagnatore e promotore.Lagente di sviluppo locale una nuova figura professionale polivalente, che si occupa di progetti

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mirati allo sviluppo locale attraverso azioni di analisi delle risorse locali, ascolto del territorio e sensibilizzazione.E intorno a questi temi che il connubio innovazione e formazione trova la sua massima espressione.Infatti il confronto di percorsi formativi innovativi su scala europea e la combinazione di competenze differenti e costituiscono il valore aggiunto di questa guida che propone un momento di incontro/confronto e di conoscenza tra esperienze provenienti da contesti europei diversi al fine di creare le condizioni per unazione comune e condivisa indirizzata allo sviluppo locale grazie a unadeguata proposta formativa.Proprio la conoscenza del territorio e delle potenzialit che offre, la capacit comunicativa e quella di accompagnare nellistallazione su loco nuovi progetti di vita e di lavoro rappresentano degli elementi focali dello sviluppo locale.La presente guida propone un approccio alla definizione e alla realizzazione di iniziative di formazione, incentrate sulle risorse del luogo e sui progetti di vita e imprenditoriali per lo sviluppo territoriale. Laccurata analisi delle proposte formative esistenti in Europa in tema di sviluppo rurale funzionale allelaborazione di un duplice percorso formativo: uno teso a formare aspiranti agenti di sviluppo rurale (formazione iniziale), laltro ad aggiornare agenti di sviluppo rurale gi formati (formazione continua). Per ogni percorso saranno individuati gli obiettivi perseguiti, la metodologia adottata, gli strumenti da utilizzare e i relativi materiali di riferimento.Seguir un capitolo riguardante la diffusione e limpatto dei risultati e dei cambiamenti apportati dagli agenti di sviluppo rurale gi esistenti.Infine saranno tracciate delle ipotesi di trasferimento, ovvero sia cosa faranno i rispettivi partner delle PS coinvolte dopo la fine del progetto rispetto ai percorsi formativi progettati.Le conclusioni saranno chiusura del lavoro fin qui elaborato e, al contempo, inizio per la sua applicazione. Le zone rurali sono caratterizzate da situazioni molto simili tra loro, come lo spopolamento che colpisce le zone pi isolate e il declino delle aree periurbane che risentono della crescente pressione esercitata dai centri urbani.Secondo la definizione dellOCSE, basata sulla densit di popolazione, le zone rurali rappresentano il 92% del territorio dellUnione Europea. Inoltre il 19% della popolazione vive in zone prevalentemente rurali e il 37% in zone significativamente rurali. Queste zone producono il 45% del valore aggiunto lordo (VAL) dellUE e forniscono il 53% dei posti di lavoro, ma tendono ad essere in ritardo per una serie di indicatori socioeconomici rispetto alle zone non rurali, inclusi gli indicatori strutturali. Nelle zone rurali il reddito pro capite di circa un terzo pi basso, con tassi di attivit femminile anchessi inferiori, il settore dei servizi meno sviluppato, listruzione superiore generalmente meno diffusa ed una percentuale inferiore di famiglie ha accesso ad internet in banda larga. In alcune regioni rurali i problemi pi acuti sono quelli della lontananza e della perifericit. Questi svantaggi tendono ad essere acuti nelle regioni prevalentemente rurali, bench la situazione generale a livello UE presenti notevoli variazioni da Stato membro a Stato membro. Un problema che colpisce particolarmente le donne e i giovani nelle aree rurali pi remote quello della mancanza di opportunit, di contatti e di infrastrutture.

CONTESTO EUROPEO: ORIENTAMENTI STRATEGICI COMUNITARI PER LO SVILUPPO RURALE PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2007-2013La futura politica dello sviluppo rurale si concentra su tre aree principali: leconomia della produzione

agroalimentare, lambiente e leconomia rurale e la popolazione nelle zone rurali. La nuova

generazione di strategie e programmi di sviluppo rurale sar imperniata intorno a quattro assi:

asse 1: miglioramento della competitivit del settore agricolo e forestale

asse 2: miglioramento dellambiente e dello spazio rurale

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asse 3: qualit della vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

asse 4: Leader

La politica dello sviluppo rurale deve aiutare le zone rurali a raggiungere questi obiettivi nel periodo

2007-2013. Per questo necessario un approccio pi strategico alla competitivit, alla creazione

di posti di lavoro e allinnovazione nelle zone rurali e una governance migliore dellattuazione dei

programmi. Nei settori agricolo e forestale occorre puntare maggiormente su investimenti lungimiranti

nel capitale umano, nella conoscenza e nei capitali, cercando nuove strade per conseguire servizi

ambientali vantaggiosi per tutti e per creare posti di lavoro migliori e pi numerosi attraverso la

diversificazione, con particolare riguardo per le donne e i giovani. Aiutando le zone rurali dellUnione

Europea ad esprimere appieno la loro attivit potenziale di luogo dove investire, vivere e lavorare, la

politica dello sviluppo rurale pu fare la sua parte nel processo di sviluppo sostenibile del territorio

europeo.

DECISIONE DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 FEBBRAIO 2006

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CAPITOLO 1IL CONTESTO FORMATIVO

1. 1 IL CONTESTO ITALIANO IN TEMA DI FORMAZIONE IN AMBITO DI SVILUPPO RURALE

LA FORMAZIONE AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO TERRITORIALELa formazione rappresenta un importante strumento per lo sviluppo del territorio dal punto di vista culturale e sociale oltre che economico e professionale. Tra le maggiori difficolt che hanno ostacolato la piena attuazione delle politiche di investimento nella formazione in Italia si pu certamente individuare lutilizzo indistinto delle opportunit offerte sul territorio, al di l delle reali esigenze locali. Con lultimo quadro comunitario di sostegno sono state per apportate sostanziali modifiche al sistema, cercando di coniugare unequit sociale della formazione con un principio della competitivit, inseguito attraverso una maggiore valorizzazione delle risorse umane. La Comunit Europea ha cercato infatti di promuovere interventi pi articolati che affrontassero il problema della competitivit su base territoriale pi che settoriale.Oggi unofferta formativa ben costruita deve saper rispondere alla poca spendibilit delle competenze di un gruppo di soggetti sul mercato locale e allesclusione di fasce di popolazione dalla partecipazione alla vita sociale del territorio. In altre parole, la formazione deve essere concepita come obiettivo da raggiungere pi che come attivit da proporre, pensata e realizzata in stretto rapporto con altri interventi di valorizzazione e promozione delle risorse umane, culturali ed economiche del territorio.Il territorio rappresenta il luogo della partecipazione dellazione formativa: nessuno meglio di chi vive in un territorio ne conosce i problemi, le esigenze ma anche le risorse e le possibilit. Il territorio anche il contenuto, loggetto stesso della formazione. Un territorio rurale e marginale, ad esempio, pu essere interessante dal punto di vista delle sue potenzialit. Infatti un territorio si caratterizza non solo per le sue mancanze, ma anche per le sue risorse e potenzialit che lo configurano in questo modo come unit economica, sociale e culturale. Per questo il territorio necessita allora di conoscenza e competenza e la politica attuata si sta orientando verso cardini della societ come la crescita, la competitivit e loccupazione. Dagli anni 90 anche in Italia al centro di ogni politica e intervento finalizzati allo sviluppo economico e sociale c la tendenza a investire nella formazione e nella gestione delle risorse umane. In Europa la stessa tendenza supportata da forme di cooperazione transnazionale che integrano sistemi di formazione.La maggior risorsa dellEuropa lo sviluppo del capitale umano, fondato sulla valorizzazione delle diversit di culture e tradizioni. Infatti la politica europea si basa sullo sviluppo della qualit e della quantit dei saperi posseduti dallindividuo e dalla societ e sul garantire accessibilit alla formazione lungo tutto larco della vita a tutte le persone di qualsiasi et e condizione. Il Libro bianco di Delors lanci per primo la proposta di una pi stretta integrazione delle strategie per la crescita economica, delloccupazione e della coesione sociale alle strategie di formazione permanente, intesa come politica attiva del lavoro.Ancora in Italia, l`esperienza condotta nel corso degli anni dai Gruppi di Azione Locale nella realizzazione di progetti di cooperazione nell`ambito del programma Leader ha confermato il ruolo positivo della cooperazione per il superamento dell`isolamento delle aree rurali.

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Il Leader+ (Liaisons entre actions de dveloppement de l`economi rurale) e` un Programma di Iniziativa Comunitaria finalizzato a promuovere lo sviluppo integrato, endogeno e sostenibile delle aree rurali. In Italia, il Leader+ promuove la realizzazione di 132 Piani di Sviluppo Locale (PSL) presentati da Gruppi di Azione Locale (GAL) ed il MIPAF ha affidato all`ATI INEA-Agriconsulting il compito di gestire l`Unit di Animazione della Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale. Poich i Leader costituisce uno strumento di sperimentazione delle politiche di sviluppo rurale, l`analisi delle Buone Prassi e la loro trasferibilit rappresenta un ambito di attivit rilevante.La comunicazione agli Stati Membri, infatti, assegna al Leader una funzione di laboratorio, allo scopo di elaborare e sperimentare nuove impostazioni di sviluppo integrate e sostenibili. I campi di innovazione previsti dal Leader nelle aree rurali si orientano prioritariamente verso:- la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale;- il potenziamento dellambiente economico, al fine di contribuire a creare posti di lavoro;- il miglioramento della capacit organizzativa delle rispettive comunit.Tali obiettivi rappresentano, pertanto, il campo di osservazione delle buone prassi e vanno letti in parallelo alle strategie di sviluppo promosse dal Leader, incentrate su temi catalizzatori e sul carattere pilota delliniziativa.Con le esperienze realizzate nellambito di LEADER II sono stati sperimentati percorsi di formazione nuovi e riproposte esperienze gi consolidate in altri settori, con lobiettivo di offrire a territori e fasce sociali raramente toccati dalla formazione tradizionale opportunit di crescita e formazione professionale. In alcuni casi, in particolare, i GAL hanno tentato di realizzare iniziative innovative di formazione, collegando realmente gli interventi ad una strategia complessiva di sviluppo del territorio e utilizzando approcci metodologici e organizzativi nuovi. Queste esperienze possono rappresentare un importante punto di riferimento per la realizzazione di interventi che facciano della formazione delle persone, o meglio della crescita della loro competenza, un obiettivo da raggiungere attraverso percorsi e metodi differenti. Il corso tradizionale al quale le nostre esperienze personali ci hanno abituato a pensare diventa cos solo una delle possibili iniziative, e forse non la migliore, da proporre per far crescere il potenziale umano in un territorio. Queste esperienze rappresentano un importante bagaglio per chi opera nello sviluppo rurale e rappresentano un buon punto di partenza per una ricca riflessione sul tema e per una progettazione futura.Formazione e territorio sono quindi i due concetti cardine su cui anche lesperienza Leader si concentrata.La facolt di Agraria dellUniversit di Pisa, invece, ha posto laccento sul coniugare formazione con internalizzazione dello sviluppo rurale. Infatti lo scorso 3 luglio 06 ha preso il via il corso intensivo internazionale sui temi dello sviluppo rurale rivolto a studenti universitari in formazione.Il corso, che avr durata bimestrale, frutto di due importanti programmi europei, rispettivamente International Master in Rural Development e European Module on Rural Development, che mirano a rafforzare i caratteri di innovazione della didattica universitaria, cos come le opportunit di mobilit e interscambio tra studenti di paesi diversi, europei ed extraeuropei. Oltre ai seminari teorici, costituir parte integrante del corso il lavoro sul campo, che porter i partecipanti a confrontarsi direttamente con alcuni casi di studio sul territorio rurale. In particolare questi riguarderanno alcune iniziative legate ai prodotti tipici dellarea della Lunigiana. Qui il gruppo avr modo di condurre un programma di incontri e visite nella terza settimana di luglio.Obiettivo del programma la produzione di report tematici sui casi di studio da parte dei

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partecipanti. Questi includeranno anche una documentazione (audio-)visiva prodotta dal gruppo come mezzo di elaborazione e restituzione del lavoro di ricerca. I partecipanti stessi presenteranno i risultati del loro lavoro in un incontro finale programmato nellarea di studio lunigianese.Sempre in ambito universitario, per l A.A. 2005/2006, lUniversit degli Studi di Siena ha organizzato un Master universitario di 1 livello in Economia e gestione dello sviluppo rurale di qualit. Lobiettivo formativo del suddetto Corso di alta formazione permanente e ricorrente quello di creare figure professionali specializzate nellanalisi e nella gestione degli strumenti di impresa e di intervento pubblico nelle aree rurali, che sappiano interpretare e valutare le dinamiche di sviluppo rurale e inserirsi in esse con specifiche capacit progettuali sotto vari profili: gestione pubblica, imprese, altre organizzazioni in special modo collettive.Se si volessero individuare degli obiettivi formativi specifici ad esempio per i laureati della classe specialistica Sviluppo rurale e tecniche sostenibili potrebbero essere: 1. la capacit di operare con ampia autonomia assumendo la responsabilit di progetto e di impresa; 2. la capacit di individuare, progettare, valutare e gestire programmi di sviluppo rurale integrato; 3. la capacit di agire come animatori dello sviluppo rurale locale, interagendo con soggetti singoli o associati, istituzioni e organizzazioni della produzione e del consumo; 4. la capacit di progettare, gestire e certificare sistemi e processi della produzione vegetale e animale anche a basso impatto ambientale; 5. lelevata preparazione scientifica e tecnologica per progettare e gestire linnovazione della produzione agraria vegetale qualitativa e quantitativa; 6. avere una impostazione multidisciplinare e olistica nellanalisi delle diverse competenze della produzione agraria; 7. essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dellUnione Europea oltre litaliano, con riferimento anche ai lessici disciplinari. La Laurea specialistica in sviluppo rurale e tecniche sostenibili in serie (riconoscimento totale dei crediti acquisiti) con la laurea di I livello in Scienze e Tecnologie agrarie della classe 20 Scienze e Tecnologie Agrarie, Agroalimentari e Forestali.Al di fuori dellambito universitario, il Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale (Ce.S.A.R.), associazione senza fini di lucro, promuove e realizza la progettazione ed erogazione di servizi di formazione, ricerca e consulenza, a livello nazionale e internazionale, nei settori dello sviluppo rurale e ambientale e agroalimentare. La finalit principale del Ce.S.A.R. promuovere la riflessione ed il dibattito scientifico, nonch azioni operative sui temi legati allo sviluppo territoriale, con particolare riferimento allo sviluppo rurale e agroindustriale, e alla conservazione e gestione delle risorse naturali, nei paesi dellUE e nei paesi in via di sviluppo, fornendo consulenza ed assistenza agli operatori rurali nei progetti di valorizzazione del contesto territoriale.Il corso Esperto in progetti comunitari per lo sviluppo agricolo e rurale organizzato da Ce.S.A.R., progetto cofinanziato dallUnione Europea- Fondo Sociale Europeo- nellambito del P.O.R. Obiettivo 3 (2000-2006) Misura C3.La Regione Umbria, con D.D. n. 6301 del 20.07.2005 ha inserito tra i progetti cofinanziati dallUnione Europea il corso per Esperto in progetti comunitari per lo sviluppo agricolo e rurale, che sar attuato dalla Associazione Temporanea di Scopo tra Ce.S.A.R. Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale (capofila) e I.R.I.P.A.A.T. Istituto Regionale Istruzione Professionale Agricola e Assistenza Tecnica dellUmbria.Il corso si pone lobiettivo di formare dei professionisti in grado di operare nelle fasi di programmazione, individuazione e progettazione delle risorse dei programmi nazionali e comunitari per lo sviluppo rurale e per il settore agricolo (PSR, patti territoriali, Leader, progetti di filiera, accordi di programma).Il soggetto formato acquisir competenze ed abilit per operare allinterno di societ di consulenza, studi professionali, enti territoriali, organizzazioni professionali.

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Il suddetto corso mira a formare una figura professionale versatile, che sar in grado di collocarsi sul mercato del lavoro sia come collaboratore allinterno di contesti organizzativi diversi, sia sfruttando le opportunit offerte dalla consulenza (predisposizione di programmi locali e/o regionali, progettazione per imprese o enti), anche attraverso la nascita e lo sviluppo di vere e proprie strutture private di consulenza organizzate in forma societaria e/o individuale.La regolare frequenza nonch il superamento degli esami finali danno diritto al rilascio di un attestato di frequenza con profitto per il profilo professionale di Esperto in progetti comunitari per lo sviluppo agricolo e rurale.Il corso, della durata complessiva di 300 ore, sar articolato in teoria (145 ore) e pratica (155 ore). In particolare la parte pratica prevede lalternanza tra esercitazioni/simulazioni di casi applicativi, e realizzazione di un Project Work assistito, che verr in parte frammentato allinterno dei singoli moduli, in una interazione continua tra fasi di apprendimento e fasi di sperimentazione/applicazione.Qual il percorso possibile quindi in Italia per immaginare percorsi formativi in grado di consentire lo sviluppo di competenze che hanno le caratteristiche richiamate?Occorre partire dagli elementi che concorrono alla formazione delle competenze degli agenti, che sono:a) la teoriaE sempre presente il richiamo ad elementi di teoria, vuoi con riferimento ad una formazione universitaria e post universitaria, vuoi con riferimento a percorsi di studio ed approfondimento contestuali alle esperienze lavorative;b) la praticaE del tutto evidente che le competenze richieste sono competenze che si sono formate nella pratica - politica, associazionistica, professionale - e come tali si presentano fortemente incardinate nei corsi di azione, difficilmente riproducibili al di fuori di percorsi esperenziali;c) la riflessioneTuttavia la pratica in quanto tale non sufficiente a conferire consapevolezza allagente. Non a caso stato definito da D. Schon the reflective practioner sullomonimo libro: un professionista che riflette sulle proprie pratiche e, nel confronto continuo con quadri teorici, matura una consapevolezza del ruolo che ricopre, dei contesti istituzionali in cui opera, delle conoscenze ed abilit che nel tempo viene maturando. Lagente produce una propria teoria della pratica.Quindi la formazione esistente in Italia per lagente di sviluppo rurale giustamente non concepita come trasferimento di tecniche e metodi ma trasformazione delle competenze degli agenti attraverso un percorso, inteso come processo sistematico di esplorazione di tali processi di apprendimento. Dal punto di vista formativo, infatti, gli obiettivi che si possono perseguire relativamente alla dimensione della pratica professionale riguardano anche lo sviluppo di capacit autoriflessive relative al sistema delle regole, delle routines e dei valori che governano lazione degli agenti.

INNOVARE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE, INNOVARE NELLA FORMAZIONE.Gli obiettivi dello sviluppo territoriale sono il favorire lattivit attraverso il collegamento fra progetti e territorio, la promozione di identit aperta, senso di innovazione, accoglienza.Gli obiettivi della formazione territoriale sono la pre-formazione / informazione, il sostegno allindividuazione delle persone e alla mobilitazione e lacquisizione di una cultura dello sviluppo.Lanalisi dei bisogni permette di elaborare una strategia finalizzata alla formazione di persone, gruppi e reti a livello locale, senza sprecare le risorse limitate del gruppo. Lattuazione disorganica ed episodica di iniziative come un corso di formazione sulla dinamica locale, o

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uno stage per i consiglieri comunali di un villaggio, ha scarse possibilit di essere efficace se queste iniziative non sono inserite in una visione pi ampia.La visione pi ampia permette di intercettare il percorso teoria - pratica riflessione attraverso il quale, nella formazione professionale, si formano le competenze.Il rapporto tra teoria e pratica il rapporto che intercorre tra assunzioni valide in generale, in ogni situazione, e lo specifico contesto degli attori, in cui quelle affermazioni vanno declinate e riclassificate. La teoria consente di dare senso alle proprie azioni, di collocarle dentro a sistemi di significato pi ampi, fonda la possibilit di trascendere la pratica, di riflettere sui corsi di azione, e quindi di apprendere dalla pratica; la pratica e poi la riflessione, include situazioni di scambio, confronto sulle esperienze, lettura di corsi di azione alla luce di quadri teorici.

1.2 CONTESTO FRANCESE IN TEMA DI FORMAZIONE IN AMBITO DI SVILUPPO RURALE La Francia un territorio essenzialmente rurale, in quanto lo spazio rurale rappresenta l80% della superficie totale. I lavoratori del settore agricolo, ittico e forestale rappresentano solo il 3,6% della popolazione attiva francese. Tuttavia lagricoltura rappresenta il 21,9% del fatturato dellimprenditoria francese, superando di gran lunga settori come automobilismo o aeronautica. Ugualmente dal 1979 la Francia il primo paese esportatore di prodotti agricoli e alimentari dellUnione europea ed il secondo a livello mondiale dopo gli Stati Uniti.Si capiscono dunque le ragioni che spingono il governo francese a promuovere e a sviluppare questo settore, visto che oggi il numero di agricoltori sta calando e la desertificazione delle campagne non pi una minaccia, ma una realt.Il concetto di sviluppo locale nato negli anni 60-70, in relazione con il rifiuto delle politiche direzionali e settoriali dello Stato Francese. Questo rifiuto stato evidenziato durante i progetti dinstallazione di centrale nucleari sul plateau du Larzac negli anni 70. Di seguito, la decentralizzazione e lo sviluppo locale hanno visto la loro quota di interesse aumentare. Si possono citare le leggi Defferre di 1982-1983 sulla decentralizzazione che hanno dato maggiore responsabilit alle collettivit locali per attuare progetti locali ed una politica di gestione del territorio pi pertinente, perch adattati alle particolarit di ogni area. Lobiettivo di questa strategia di sviluppare una logica territoriale che consideri la totalit delle risorse del territorio e le metta in sinergia, quando la logica settoriale e quella di realizzare progetti di territori che creano sinergie tra :

le potenzialit del territorio (risorse agricole, industriale, turistiche, culturali, ecologiche),

le risorse umane (dinamismo e qualificazione, ricchezza locale), gli orientamenti della gestione del territorio.

Per poter realizzare questi obiettivi, strumenti, metodologie e professionalit sono state sviluppate e migliorate poi con lesperienza. I punti salienti di un efficace sviluppo locale sono:

la ricerca o diagnosi del territorio, che il punto di partenza dei progetti di sviluppo, che si appoggia spesso su uno studio multidisciplinare delle forze e debolezze del territorio,

il progetto globale, che deve essere elaborato con tutti i partners, facendo emergere i punti di forza e le priorit a medio e lungo termine, integrando anche le diverse funzioni del territorio nellottica di uno sviluppo sostenibile,

lanimazione, realizzata da tecnici dello sviluppo, la cui missione consiste nel fare emergere i progetti, finanziarli ed accompagnarli attivando cos relazioni fra i

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partners in un territorio pi dinamico, la formazione-sviluppo, concetto di formazione multi-disciplinare, non sempre

qualificanti, ma creati su misura e poco a poco per accompagnare e realizzare dei progetti.

Il Ministero dellAgricoltura ha dunque scelto di mettere in evidenza alcune professioni dallavvenire promettente oltre che il semplice sviluppo dei mestieri tradizionali. Infatti, nel settore agricolo si stanno sviluppando sempre pi attivit, che richiedono una nuova formazione legata ai bisogni espressi dal territorio. La necessit di armonizzare lo sviluppo dei vari territori con persone capaci di sviluppare progetti ha spinto il Ministero dellAgricoltura e il Ministero della Formazione ad attuare corsi specifici di specializzazione su queste tematiche. Questo risponde anche ad una domanda, sul territorio, in sinergia con i processi di decentralizzazione delle collettivit locale e di altri organismi di sviluppo del territorio, per dei profili di agente di sviluppo locale. I percorsi formativi in tema di sviluppo rurale e di accoglienza si rivolgono a tutti quelli che auspicano di rivitalizzare i territori, creando o valorizzando attivit e progetti locali. Generalmente questo tipo di formazione si organizza nei seguenti moduli:

gli attori di servizio in ambito rurale; gestione degli organismi di servizi; conoscenza delle aspettative del pubblico; approccio e diagnosi del territorio; realizzazione di progetti; comunicazione e mediazione con gli attori del mondo rurale; ricerca ed identificazione degli attori locali; conoscenza del mercato; prospettive delle realt locali; animazione.

Ad oggi, la formazione per gli agenti di sviluppo locale sono sempre pi organizzate in quanto le esperienze precedenti hanno permesso di capire i veri bisogni e le qualifiche necessarie per poter agire con il territorio e gli uomini che lo popolano. Negli ultimi dieci anni molti corsi si sono sviluppati favorendo le tematiche legate al turismo, alla cooperazione, allimplementazione dei servizi, volti a dare al territorio strumenti di sviluppo vari e complementari. Di seguito uno schema che riassume i percorsi formativi e i diplomi esistenti in Francia:

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Insegnamento agricolo

Insegnamento agricolo ed educazione nazionale

Educazione nazionale

Diplme pouvant se prparer par la voie de lapprentissage ou de la formation professionnelle continue

Livello VI e V Bis

Livello V

Livello IV

Livello III

Livello II e I

17

La formazione scolastica organizzazione in cicli:

Cicli dorientamento (terzo e quarto) Ciclo di specializzazione Indirizzo generale e tecnologico : seconde Indirizzo professionale : CAPA et BEPA

Ciclo finale Indirizzo generale: Diploma di maturit S Indirizzo tecnologico : BTA e diploma di maturit tecnologica e STAE e STPA Indirizzo professionale : Diploma di maturit professionale

Primo ciclo dinsegnamento superiore BTSA e classi preparatorie

Secondo ciclo dinsegnamento superiore Licenza professionale

Ministero dellagricoltura, dellalimentazione, della pesca e degli affari rurali Direzione generale dellinsegnamento e della ricercaSotto la direzione della politica formativa dellinsegnamento tecnologico e professionale generale Ufficio formazione del personale-informazione (1ter avenue de Lowendal - 75700)

1.3 CONTESTO EUROPEO IN TEMA DI FORMAZIONE IN AMBITO DI SVILUPPO RURALESegnalazioni tratte dal documento dellINEA, a cura di Monica Caggiano, Stage, gemellaggi, visite, scambi di esperienze - Ricognizione di esperienze, realt operative, network. Trasposizione elettronica e aggiornamento a cura dellOsservatorio Innovazione.

I Servizi in Agricoltura - Ricognizione di esperienze, realt operative, network

Danimarca

Dinaassistenza tecnica, Information technology

Dina un network danese che unisce 7 nodi, rappresentati da enti che forniscono assistenza tecnica, istituti di ricerca, universit e consulenti privati, con lobiettivo principale di promuovere le applicazioni informatiche e linformation technology (IT) nel settore agricolo. Lattivit del network, iniziata nel 1991, si concentra su tre fronti:

la cooperazione in rete su aree tematiche specifiche, individuate periodicamente;

la Dina Research School, che si rivolge a PhD ed a giovani ricercatori interessati alle applicazioni dellIT in agricoltura;

i progetti di ricerca. Il network offre un esempio di eccellenza nella cooperazione tra istituti di ricerca ed enti che erogano assistenza tecnica in agricoltura su una tematica molto specifica ed attuale, come linformation technology.Per contatti: Dina, c/o Dept. of Mathematics and Physics, The Royal Veterinary and Agricultural University (KVL), Thorvaldsensvej 40 DK-1871 Frederiksberg , Denmark Telephone: +45 3528 2828 (direct: +45 3528 2330 /2338 /2343) Telefax: +45 3528 2350 Email: [email protected].

17

http://www.dina.kvl.dk/" \t "_blankmailto:[email protected]

18

Francia

CEPformazione rurale, metodologie pedagogiche innovative.

Il CEP (Centre dExprimentation Pdagogique) stato creato nel 1970 dal Ministero dellAgricoltura francese per la formazione continua del personale che si occupa di formazione, animazione e sviluppo dello spazio rurale.Il CEP svolge la sua attivit attraverso la collaborazione di numerosi istituti che si occupano di ricerca e formazione agricola e pedagogica, a livello nazionale e locale, nonch mediante il supporto del Parco Nazionale di Cvennes. Il CEP organizza numerose attivit di formazione e stages specialistici su metodologie pedagogiche innovative, mediante percorsi che possono essere anche concertati con gli utenti. Per contatti: e-mail: [email protected] , tel. + 04 66 65 65 54.

LInter-EPN de lenseignement agricole Parole chiave:formazione rurale, divulgazione, network.

LInter-EPN il risultato della collaborazione di numerosi istituti di ricerca, formazione e divulgazione agricola, alcuni dipendenti direttamente dal Ministero dellAgricoltura, dellAlimentazione, della Pesca e degli Affari Rurali francese. Lattivit dellInter-EPN esprime la complementariet delle diverse competenze afferenti e si rivolge principalmente al personale che si occupa di formazione rurale negli enti pubblici.Per contatti:[email protected], sul sito web sono disponibili i riferimenti dei singoli istituti coinvolti.

La Bergerie Nationaleazienda sperimentale, formazione continua, fattoria didattica

La Bergerie Nationale di Rambouillet unistituzione pubblica che opera dal 1785 come azienda di ricerca sperimentale, in seguito ha sviluppato un centro di ricerca e di formazione sullo sviluppo rurale sostenibile. Listituto offre un programma di formazione continua rivolto soprattutto ai formatori ed dotata, tra laltro, di una scuola per le inseminazioni artificiali dei bovini e di un centro ippico. La Bergerie, come fattoria didattica, organizza visite guidate a pagamento per gruppi e singoli.Per contatti: Bergerie Nationale -Parc du chteau - 78120 Rambouillet, tel 01 61 08 68 00 - Fax: 01 34 83 07 54.

Spagna

IFAPA Instituto Andaluz de Investigacin y Formacin Agraria, Pesquera, Alimentaria y de la Produccin Ecolgicaricerca e formazione, innovazione

LIFAPA si propone di promuovere i processi dinnovazione e modernizzazione agraria e rurale in Andalusia attraverso lo sviluppo di processi di ricerca e formazione di alta qualit. LIstituto dotato di unorganizzazione flessibile e comprende 18 centri di ricerca e formazione distribuiti in tutto il territorio andaluso, avvalendosi della collaborazione delle organizzazioni professionali locali, delle imprese, dei ricercatori e delle Universit.Per contatti: ogni istituto ha i propri riferimenti consultabili sul sito web dellIFAPA.

Regno Unito

FWAGassistenza tecnica, tutela del patrimonio ambientale e culturale

Il FWAG (Farming and Wildlife Advisory Group) unorganizzazione che opera nel Regno Unito al fine di fornire assistenza tecnica agli agricoltori e ad altri proprietari terrieri nelladozione di tecnologie, tecniche e pratiche che operano per la conservazione e nel rispetto dellambiente naturale e del patrimonio storico ed archeologico.Il FWAG composto da 66 gruppi locali e da 110 consulenti specializzati, che operano con un approccio integrale e modellato sulle esigenze del singolo utente, in modo da individuare le soluzioni pi efficaci ed in grado di minimizzare i costi di gestione. Per contatti: FWAG National Agricultural Centre, Stoneleigh, Kenilworth, WarwickshireCV8 2RX E-mail [email protected], Tel.02476 696 699 Fax.02476 696 760.

http://www.cep.educagri.fr/" \t "_blankmailto:[email protected]://www.inter-epn.educagri.fr/presentation/sommaire.cfm" \t "_blankmailto:[email protected]://www.bergerie-nationale.educagri.fr" \t "_blankhttp://www.juntadeandalucia.es/agriculturaypesca/pdgif/servlet/FrontController?action=Init&opcionMenu=0" \t "_blankhttp://www.juntadeandalucia.es/agriculturaypesca/pdgif/servlet/FrontController?action=Init&opcionMenu=0" \t "_blankhttp://www.juntadeandalucia.es/agriculturaypesca/pdgif/servlet/FrontController?action=Init&opcionMenu=0" \t "_blankhttp://www.juntadeandalucia.es/agriculturaypesca/pdgif/servlet/FrontController?action=Init&opcionMenu=0" \t "_blankhttp://www.juntadeandalucia.es/agriculturaypesca/pdgif/servlet/FrontController?action=Init&opcionMenu=0" \t "_blankhttp://www.fwag.org.uk/" \t "_blankmailto:[email protected]

19

LEAF - Linking Environment And Farmingassistenza tecnica, network, sostenibilit ambientale

LEAF (Linking Environment And Farming) un progetto iniziato nel 1991, in cui per la prima volta nel Regno Unito un gruppo di imprenditori agricoli, ambientalisti, associazioni agricole, consumatori, istituzioni governative ed enti di ricerca universitari si sono uniti per migliorare la sostenibilit ambientale delle produzioni agricole. Sulla scia di un approccio sviluppato in Germania sin dal 1986, LEAF ha provato ad identificare un sistema di gestione integrato delle aziende agricole, che potesse essere realisticamente adottato dalla maggior parte degli agricoltori.Per contatti: LEAF, The National Agricultural Centre, Stoneleigh, Warwickshire, CV8 2LZ, Tel: 0247 6413 911, Fax: 0247 6413 636, E-mail: [email protected].

Biodynamic Agricultural Associationassistenza tecnica, formazione, agricoltura biodinamica

LAssociazione di Agricoltura Biodinamica fornisce da oltre 80 anni informazione e consulenza sull`agricoltura Biodinamica. Lassociazione si occupa anche di formazione e fornisce un ampio e differenziato programma di corsi, teorici e pratici, di workshops, seminari e visite guidate presso le numerose aziende associate che praticano lagricoltura biodinamica in tutto il Regno Unito.Per contatti: The Biodynamic Agricultural Association (BDAA), Painswick Inn Project, Gloucester Street, Stroud, Glos GL5 1QG Tel/Fax: 01453 759501. E-mail: [email protected]

Irlanda

Teagasc, Irish Agriculture and Food Development Authority servizi di sviluppo, gestione del sistema di assistenza tecnica

Teagasc unagenzia semi-pubblica che gestisce in modo integrato e coordinato i servizi di assistenza tecnica, formazione e ricerca nel settore agroalimentare in Irlanda. LAgenzia offre servizi di assistenza tecnica con un approccio molto orientato al risultato ed alla gestione aziendale. Teagasc, inoltre, opera in stretto rapporto con le Universit irlandesi in cui finanzia direttamente dei progetti dinteresse.Per contatti: Teagasc, Oak Park, Carlow, Tel: +353 59 917 0200: Fax: +353 59 918 2097, E-mail: [email protected].

Scozia

SAC assistenza tecnica, ricerca, formazione, innovazione

The Scottish Agricultural College unorganizzazione che supporta i processi innovativi e lo sviluppo di imprese agricole e comunit rurali attraverso la propria attivit di ricerca, consulenza e formazione specializzata.SAC costituita da 3 istituti di ricerca principali (ad Aberdeen, Ayr ed Edinburgh), da 8 centri veterinari e da 5 aziende sperimentali di ricerca e da una societ associata, la SAC Commercial, che offre servizi di consulenza attraverso 23 uffici locali. La maggior parte dellattivit svolta in collaborazione con i dipartimenti governativi, autorit locali, centri di ricerca pubblici e privati ed Universit.Per contatti: Corporate Information Office, SAC - Scottish Agricultural College, Kings Buildings, West Mains Road, Edinburgh, EH9 3JG, T: +44 (0) 131 535 4000, E-mail: [email protected].

Svizzera

Institut Agricole de Grangeneuve formazione continua, azienda agricola

LInstitut Agricole de Grangeneuve un istituto dotato di unazienda agricola e di un laboratorio agroalimentare che si occupa di formazione agricola e forestale. LIstituto offre un programma formativo teorico e pratico, volto soprattutto agli agricoltori, ma interessante anche per chi si occupa di divulgazione, con una focalizzazione sulle metodologie di animazione rurale ed assistenza tecnica. Per contatti: Institut agricole de Grangeneuve, Grangeneuve, 1725 Posieux, Tl : +41 (0)26 305 55 00, Fax : +41 (0)26 305 55 04, E-mail: [email protected].

http://www.leafuk.org/leaf/" \t "_blankhttp://www.leafuk.org/leaf/" \t "_blankhttp://www.leafuk.org/leaf/" \t "_blankmailto:[email protected]://www.anth.org.uk/biodynamic/index.htm" \t "_blankhttp://www.anth.org.uk/biodynamic/index.htm" \t "_blankmailto:[email protected]://www.teagasc.ie/" \t "_blankhttp://www.teagasc.ie/" \t "_blankmailto:[email protected]://www.sac.ac.uk/" \t "_blankmailto:[email protected]" \o "Send email to Corporate Information Officehttp://www.fr.ch/grangeneuve/" \t "_blankhttp://www.fr.ch/grangeneuve/" \t "_blankmailto:[email protected]

20

CIEA - Centre international dtudes agricoles assistenza tecnica, formazione rurale

Il CIEA (Centre international dtudes agricoles) un centro internazionale di studi sulla formazione e lassistenza tecnica in agricoltura. Lattivit del Centro si rivolge a docenti, divulgatori, consulenti ed altri specialisti attivi in istituzioni che si occupano di servizi di sviluppo in agricoltura. Il CIEA organizza seminari internazionali ed offre un network di consulenti e formatori specializzati sulle tematiche della formazione e dellassistenza tecnica per le aree rurali. Per contatti: CIEA, c/o BLW, Mattenhofstrasse 5, 3003 Bern, Switzerland, Tel. +41 31 322 26 19, Fax +41 31 322 26 34, E-mail:[email protected].

LBL - Swiss Center for Agricultural Extension and Rural Developmentformazione rurale, divulgazione, metodologie partecipative

LBL unAgenzia svizzera che si occupa di servizi di sviluppo in ambito rurale ed ha un dipartimento specializzato nella cooperazione internazionale con una vasta esperienza sui servizi di sviluppo e sulle metodologie della divulgazione agricola. Opera nei cantoni di lingua tedesca. LBL offre unofferta formativa molto ampia e differenziata su vari argomenti, tra cui le metodologie partecipative. Sul sito web sono consultabili interessanti rapporti sulle metodologie divulgative ed i servizi di sviluppo.

Per contatti: LBL, Eschikon 28, CH-8315 Lindau, LBL ++41/ 52/ 354 97 00, Fax ++41/ 52/ 354 97 97, E-mail: [email protected].

SRVA - Service Romand de Vulgarizationformazione rurale, divulgazione, metodologie partecipative

SRVA omologo dellLBL per i cantoni di lingua francese e per il Canton Ticino. Per contatti: SRVA, Av. des Jordils 1, Case postale 128, 1000 Lausanne 6, Tl. ++41/21/619 44 00, Fax ++41/21/617 02 61, Email: [email protected]

Svezia

CUL - Centre for Sustainable Agriculture ricerca, sviluppo, formazione, agricoltura biologica

The Centre for Sustainable Agriculture - CUL un punto di riferimento fondamentale per i ricercatori e le istituzioni interessate allagricoltura biologica. Il centro, localizzato presso la Swedish University of Agricultural Sciences, si occupa di ricerca, sviluppo, formazione ed informazione sullagricoltura biologica, promuove e coordina numerose attivit sviluppando metodologie di ricerca interdisciplinari.Per contatti: CUL, Box 7047, S-750 07 Uppsala, Sweden, Fax: +46 (0)18-67 35 71 Street adress: Hampus von Posts vg 8.

Germania

GTZ - Deutsche Gesellschaft fr Technische Zusammenarbeitservizi di sviluppo, cooperazione internazionale

GTZ unimpresa che si occupa di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile che fa capo al Governo Federale Tedesco. GTZ, nellambito del progetto Knowledge Systems in Rural Areas, gestisce attivit di formazione, possibilit di scambi e di partnerships, nonch assistenza per la programmazione e limplementazione di progetti di sviluppo rurale. GTZ, inoltre, offre numerose informazioni, analisi di casi di studio, metodologie e strumenti sui servizi di sviluppo in agricoltura, sulluso degli strumenti di Information & Communication Technologies (ICT), sulla gestione dei canali di produzione e delle attivit di training in ambito rurale. Le informazioni sono consultabili sul sito web.Per contatti: Deutsche Gesellschaft fr Technische Zusammenarbeit (GTZ) GmbH, Dag-Hammarskjld-Weg 1-5, 65760 Eschborn, Telephone +49 6196 79-0, Telefax +49 6196 79-1115, E-mail: [email protected].

http://www.ciea.ch/" \t "_blankhttp://www.ciea.ch/" \t "_blankhttp://www.ciea.ch/" \t "_blankhttp://www.lbl.ch/internat/default.htm" \t "_blankhttp://www.lbl.ch/internat/default.htm" \t "_blankhttp://www.lbl.ch/internat/default.htm" \t "_blankmailto:[email protected]://www.srva.ch/pages/" \t "_blankhttp://www.srva.ch/pages/" \t "_blankmailto:[email protected]://www.cul.slu.se/english/index.html" \t "_blankhttp://www.cul.slu.se/english/index.html" \t "_blankhttp://www2.gtz.de/agriservice/" \t "_blankhttp://www2.gtz.de/agriservice/" \t "_blankhttp://www2.gtz.de/agriservice/" \t "_blankmailto:[email protected]

21

Andreas Hermes AkademieParole chiave: formazione rurale, progetti di successo.

LAndreas Hermes Akademie nasce nel 2001 dalla fusione di due istituzioni che si occupavano di formazione rurale ed ha unorganizzazione flessibile in grado di offrire dei programmi di formazione personalizzati e ritagliati sulle esigenze degli utenti. LAccademia organizza anche conferenze e seminari sui servizi di sviluppo e gestisce diversi progetti di successo, tra cui BUS Better initiate it yourself: Be a Better Entrepreneur un programma di formazione finalizzato ad accrescere le competenze manageriali degli agricoltori tedeschi.Per contatti: Andreas Hermes Akademie, Bewirtschaftungsgesellschaft mbH, In der Wehrhecke 1, 53125 Bonn-Rttgen, Tel.: 0228/91929-0, Fax: 0228/91929-75, E-mail: [email protected].

Reti e progetti europei

R.E.N.E. The Network for Information, Further Education and Counselling within Rural Regions in Europe

R.E.N.E. un progetto comunitario finanziato da un INTERREG III, che coinvolge numerosi partners europei ed offre una piattaforma sulle tematiche dello sviluppo rurale utile ad incoraggiare:

lo scambio di idee e il trasferimento di conoscenze attraverso conferenze, workshops, corsi di formazione e seminari, su educazione, assistenza tecnica e competenze metodologiche;

le sinergie per limplementazione dei programmi europei;

i contatti tra i responsabili dei programmi e delle politiche.

Agricultural Research and Extension Network (AgREN)

LAgricultural Research and Extension Network (AgREN) nato nella met degli anni 80 per creare un collegamento efficace tra politici, tecnici e ricercatori che operano nel settore agricolo nei Paesi in via di sviluppo. Il network coordinato dal Gruppo di ricerca sulle politiche rurali e lambiente dellOverseas Development Group (ODI).AgREN stato fondato nella convinzione che lo scambio di informazioni ed esperienze, negative e positive, riveste unimportanza cruciale per lo sviluppo rurale. A tal fine, il network offre unopportunit per stimolare e migliorare il dialogo tra chi coltiva degli interessi professionali simili. Attualmente AgREN ha circa 900 membri distribuiti in pi di 100 nazioni diverse, sebbene il network si focalizzi principalmente sui Paesi in via di sviluppo, tuttavia offre numerosi spunti ed opportunit di scambio ed apprendimento anche per chi si occupa di assistenza tecnica in UE.

GFAR - Global Forum on Agricultural Research - FAO - Roma

Il Global Forum on Agricultural Research uniniziativa gestita dagli stessi stakeholders interessati, che serve come un forum neutrale utile a stimolare dibattiti strategici per finalizzare la ricerca allo sviluppo rurale. GFAR facilita e promuove collaborazioni ed alleanze tra gli agenti interessati ad accrescere la sicurezza alimentare e luso sostenibile delle risorse naturali. A al fine, tra gli strumenti disponibili vi lElectronic Global Forum- EGFAR

Agricultural.Extension Agroextension un portale specializzato sullassistenza tecnica in agricoltura, che offre una serie di informazioni sulleducazione a distanza, la cooperazione internazionale, i programmi internazionali, le conferenze ed i workshops, le pubblicazioni elettroniche, gli istituti e le universit specializzate, i servizi di sviluppo in agricoltura, ecc.

http://www.andreas-hermes-akademie.de/" \t "_blankmailto:%[email protected]://www.rene-net.org" \t "_blankhttp://www.rene-net.org" \t "_blankhttp://www.rene-net.org" \t "_blankhttp://www.rene-net.org" \t "_blankhttp://www.rene-net.org" \t "_blankhttp://www.odi.org.uk/agren/" \t "_blankhttp://www.odi.org.uk/agren/" \t "_blankhttp://www.egfar.org" \t "_blankhttp://www.egfar.org" \t "_blankhttp://www.egfar.org" \t "_blankhttp://www.agroextension.net/" \t "_blank

22

e-Rural e-Rural e un portale multilingue specializzato in servizi informativi e formativi per il settore agricolo e rurale a livello europeo. Il portale nasce dal progetto pilota e-Rural, promosso e coordinato da INIPA-Coldiretti e realizzato nellambito del Programma dAzione Comunitaria Leonardo da Vinci. Lobiettivo del progetto quello di dar vita ad un portale europeo della formazione agricola in cui gli utenti potranno: informarsi sullofferta formativa, individuare informazioni e percorsi di aggiornamento professionale, avere a disposizione corsi e materiali utili per i fabbisogni formativi, disporre di servizi di informazione, consulenza ed assistenza specializzata forniti da tutor ed esperti.

Agrisupportal Agrisupportal un progetto, il cui project leader il Cipat (Centro di Istruzione Professionale e Assistenza Tecnica, C.I.A.), che rientra nellambito delliniziativa comunitaria Socrates Grundtving 2, per la formazione degli adulti.Agrisupportal si prefigge lobiettivo di creare un portale che possa divenire un punto di riferimento per coloro che si occupano di formazione e servizi in agricoltura.Partner di progetto sono Norwegian Association for Distance Learning, (Oslo, Norvegia), Cornwall College (St. Austell, Inghilterra) e University College of Agricolture (Jren. Norvegia). In questo progetto il Cipat ha attivato anche un partenariato interno con Agia ed Agrinform.

FormaTer FormaTer un portale che nasce dal progetto Formation-Territory realizzato nellambito del Programma Leonardo da Vinci con il coinvolgimento di numerosi partners in 5 nazioni. FormaTer ha lobiettivo principale di favorire lo scambio di informazioni e buone pratiche tra numerosi agenti dello sviluppo rurale e formatori che operano in territori lontani e differenti. Tra gli altri strumenti disponibili sul sito vi sono informazioni aggiornate riguardanti documenti e risorse bibliografiche, supporti pedagogici e buone pratiche di formazione.

Agroplan Agroplan uniniziativa finanziata dalla Comunit Europea che ha lo scopo di aiutare i paesi dellUnione Europea e quelli che si preparano ad entrarvi a sviluppare una formula comune ed una metodologia specifica che contribuir alla formazione professionale nel campo della gestione aziendale e della pianificazione della produzione in agricoltura. Agroplan mira anche a promuovere limprenditorialit e linnovazione in agricoltura. Agroplan sta sviluppando materiale formativo che include casi studio, esempi ed immagini che saranno disponibili sul sito Internet. Agroplan organizzer anche una serie di scambi tra formatori e divulgatori specializzati in queste aree ed una serie di seminari informativi, workshop tematici partecipativi e progetti pilota di supporto. Il materiale formativo che Agroplan sta sviluppando intende cambiare gli atteggiamenti e sviluppare le capacit dei divulgatori e formatori in aree chiave quali la pianificazione commerciale, il marketing, la diversificazione, lagricoltura sostenibile, le tematiche ambientali ed il ruolo delle associazioni di categoria. Il progetto si concentrer anche sulluso delle nuove tecnologie, incluse le tecnologie di commercio elettronico, e ladozione di sistemi di qualit.

http://www.erural.org/" \t "_blankhttp://www.agrisupportal.org/agrisupportal/index.jsp" \t "_blankhttp://www.formater.com" \t "_blankhttp://www.agroplan.org" \t "_blank

23

Rudolf project Il progetto Rudolf, cofinanziato dallUE nellambito del programma Leonardo da Vinci, prevede lideazione, la sperimentazione e la disseminazione di un modello di formazione continua per il comparto dellagricoltura biologica. Rudolf coinvolge 17 istituzioni (Universit, centri di ricerca e formazione, associazioni di categoria) di 9 Paesi europei, che si relazionano, tra laltro, mediante una piattaforma multimediale interattiva di net learning per la comunicazione a distanza ed un portale verticale.

http://www.rudolfproject.org/root/index.asp" \t "_blank

24

CAPITOLO 2LA FIGURA PROFESSIONALE EUROPEA:

LAGENTE DI SVILUPPO RURALE

2.1 PERCORSO FORMATIVO INIZIALE PER LAGENTE DI SVILUPPO RURALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE DEL TERRITORIO E DELLACCOGLIENZA

2.1.1 Caratteristiche del percorso formativo iniziale

OBIETTIVO DEL PERCORSO:Sviluppare le competenze necessarie per formare una figura in grado di animare in modo innovativo lo sviluppo dei territori rurali, perseguendo progetti di accoglienza e di valorizzazione delle risorse locali.

BENEFICIARI:Disoccupati, inoccupati, occupati;Coloro che abbiano conseguito il diploma e la laurea in discipline agrarie ed umanisticheSar titolo preferenziale operare nel settore

REQUISITI DACCESSO: diploma di scuola media superiore e diploma di laurea in discipline agrarie ed

umanistiche, quali Scienze Agrarie, Scienze Politiche, Geologia, Sociologia, Lettere, Filosofia, Scienze della Comunicazione

nel caso di cittadini stranieri dei titoli di studio equipollenti ed essere in regola con le norme vigenti in materia di soggiorno in Italia

TIPOLOGIA DEL PERCORSO:Percorso formativo iniziale

MODALITA DI SVOLGIMENTO:Lezioni frontali daula, analisi di casi, esercitazioni individuali, esercitazioni di gruppo, role playing, simulazioni, project work e stage

DURATA:Monte ore totale: 750Lezioni daula: 400 oreProject work: 50 oreStage: 300 ore COMPETENZE IN USCITA: Acquisire la capacit di:- Leggere ed analizzare le problematiche socio-economiche esistenti nei territori rurali e

25

montani- Progettare, coordinare e valutare un progetto territoriale- Accompagnare e promuovere processi di sviluppo territoriale grazie alla concertazione tra i diversi attori- Ricercare il candidato e costruire le condizioni per la sua installazione nei territori rurali e montani Individuare il potenziale locale (risorse economiche, umane, strutturali) per costruirne lofferta di attivit localeLa regolare frequenza nonch il superamento degli esami finali danno diritto al rilascio di un certificato di qualifica professionale legalmente riconosciuto ai sensi della L. 845/78.Il bando sar redatto anche ai sensi della L. 125/91 Azioni positive per la realizzazione della parit uomo-donna nel lavoro.

26

2.1.2 Unit formative

Nel dettaglio il percorso formativo sar articolato nelle seguenti unit formative:

UNITA FORMATIVA DURATA

INTRODUZIONE AL CORSO 8

ORIENTAMENTO AL RUOLO 30

RETI ED ANALISI DEI PROBLEMI DELLA MONTAGNA

60

ANTROPOLOGIA CULTURALE DEL TERRITORIO 20

METODOLOGIA DELLA RICERCA ED ANALISI SOCIALE

30

COMUNICAZIONE E MARKETING 60

POLITICHE COMUNITARIE E LOCALI PER LO SVILUPPO RURALE

22

FUNDRAISING 22

INFORMATICA 40

TURISMO E TURISMO SOCIALE 28

METODI DI VALUTAZIONE DI PROGETTI DI SVILUPPO

LOCALE

32

PIANIFICAZIONE POLITICA DELLACCOGLIENZA

28

STAGE 300

26

27

PROJECT WORK 50

TOTALE ORE: 750LEZIONI DAULA: 400 ORE

STAGE: 300 OREPROJECT WORK: 50 ORE

AREA DIDATTICA UNITA DI COMPETENZA

(MODULO FORMATIVO)

OBIETTIVO

INTRODUZIONE AL CORSO

NOZIONI BASE DELLOGGETTO

DEL CORSO

Introdurre gli allievi al corso e creare le basi per

una partecipazione attiva e proficua.

8

ORIENTAMENTO AL RUOLO

P.E.S. Permettere allutente di comprendere oltre alle conoscenze, alle abilit, alle competenze, come

pianificare il proprio futuro e prendere coscienza delle

proprie decisioni.

30

RETI ED ANALISI DEI PROBLEMI DELLA

MONTAGNA

LA MONTAGNA: OPPORTUNITA DI SVILUPPO E INTEGRAZIONE

EUROPEA

Trasferire le conoscenze relative alle reti di

montagna gi costituite e a come poter costituirne di

nuove su specifici argomenti o settori.

Analizzare le problematiche esistenti nei territori

montani, sia sotto il profilo socio-economico che dello

spopolamento.

60

27

28

ANTROPOLOGIA CULTURALE DEL

TERRITORIO

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE.

RICERCA DEL CANDIDATO.

DAL LOCALE AL GLOBALE.

Comprendere il contesto socio-culturale nel quale si

opera.Ricercare il candidato e

costruire le condizioni per la sua installazione nei territori

rurali e montani.Saper individuare le

opportunit e le ipotesi di miglioramento.

20

METODOLOGIA DELLA RICERCA ED ANALISI SOCIALE

EMERSIONE DEL POTENZIALE

TERRITORIALE.

Imparare a conoscere il territorio per realizzarne una

diagnosi dei bisogni, delle potenzialit da sviluppare.

Conoscere e fare una mappatura dei problemi del

territorio.Saper individuare e mappare i savoir faire e le competenze

di un territorio. Saper conservare i savoir faire e

le competenze (soprattutto quelle tradizionali) al fine di

valorizzare un territorio. Imparare ad individuare il potenziale locale (risorse

economiche, umane, strutturali) per costruirne lofferta di attivit locale.

30

28

29

COMUNICAZIONE E MARKETING

METODOLOGIA E TECNICHE DI

COMUNICAZIONE.PSICOLOGIA

SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE.

LOBBYING.PIANIFICAZIONE

STRATEGIA PROJECT

MANAGEMENT.BUSINESS PLAN.

ECONOMIA GESTIONALE.

ECONOMIA RURALE.

Comunicare in modo attrattivo il territorio.

Saper stendere un piano di comunicazione e un piano di

marketing.Saper organizzare e vendere

un evento locale.Comprendere qual il target

dei beneficiari con cui ci si vuole relazionare, le sue

caratteristiche, aspettative e bisogni.

Essere in grado di calibrare la comunicazione e gli interventi

sul target dei beneficiari.Apprendere a relazionarsi e comunicare efficacemente

con tutti gli attori del territorio (le istituzioni, le imprese, le

associazioni, i cittadini).Valorizzare i prodotti e le

specificit locali in unottica globale.

Essere in grado di creare e rafforzare dei legami tra gli

attori del territorioSaper pianificare gli strumenti e la strategia di valorizzazione

di un progetto. Dopo unanalisi dei problemi,

saper avanzare percorsi risolutivi (problem solving).

Valutare la fattibilit per lavvio di un progetto e la

sua sostenibilit a progetto avviato.

Potenziare lempowerment per lo sviluppo locale.

60

29

30

POLITICHE COMUNITARIE E LOCALI PER LO

SVILUPPO RURALE

INTERVENTO DEI POLITICI LOCALI.DIRITTO RURALE COMUNITARIO E

REGIONALE.LA LEGISLAZIONE E I PRINCIPI DI TECNICA

TURISTICA.ASPETTI LEGALI

ED ASSICURATIVI DELLACCOGLIENZA

Apprendere la concertazione con i politici locali.

Conoscere il quadro normativo e istituzionale nazionale e in generale il perimetro legale entro cui potersi muovere.

22

FUNDRAISING RICERCA DI FONDI Conoscere i canali, le modalit e le tecniche di ricerca di fondi europei e nazionali, pubblici e privati

32

INFORMATICA INFORMATICA DI BASE.

NOZIONI PER COSTRUIRE

STRUMENTI DI COMUNICAZIONE

IN AMBITO RURALE (DATA BASE,

SITO)

Costruire e gestire una rete informatica.Comunicare

telematicamente.

40

31

TURISMO ETURISMO SOCIALE

TURISMO PER TUTTI.PARI

OPPORTUNITA.

Apprendere le nozioni base del turismo e

dellaccoglienza in territori rurali e montani.

Marketing del turismo per tutti: i disabili come target, ai cui bisogni il mercato non ha ancora risposto appieno. Favorire laccessibilit di un

territorio.Le pari opportunit come leva di sviluppo rurale e

montano.

28

METODI DI VALUTAZIONE

DI PROGETTI DI SVILUPPO LOCALE

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Essere in grado di condurre un progetto

dalla sua formulazione alla realizzazione fino alla sua valutazione e verifica del

risultato.

32

PIANIFICAZIONE POLITICA

DELLACCOGLIENZA

DOCENZA TENUTA DA UN PARTNER

EUROPEO.ESEMPI DI BUONE

PRASSI

Entrare a conoscenza con esempi di buone prassi in

Europa.Apprendere la politica

dellaccoglienza applicata dagli altri paesi europei

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PROJECT WORKS E PRESENTAZIONE FINALE DEL LAVOROMonte ore: 50

AMBITO DI LAVORO OBIETTIVO

POLITICA DELLACCOGLIENZA Costruire le linee guida di unefficace politica

COSTRUZIONE DEL PIANO DELLOFFERTA LOCALE

Comprendere ed analizzare il potenziale locale finalizzato alla costruzione dellofferta di attivit

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COMUNICAZIONE Stendere un piano di comunicazione per la promozione del territorio

PROJECT MANAGEMENT Individuare ed analizzare i problemi del territorio e ipotizzare un piano

risolutivo

STAGEMonte ore: 300

AMBITO DI LAVORO OBIETTIVO

POLITICA DELLACCOGLIENZA Acquisire su campo le politiche daccoglienza adottate da enti pubblici

COSTRUZIONE DEL PIANO DELLOFFERTA LOCALE

Conoscere il piano di offerta locale di un territorio e come stata costruita

COMUNICAZIONE Entrare a contatto con il percorso comunicativo intrapreso da un

territorio per la sua promozione

PROJECT MANAGEMENT Apprendere una pianificazione strategica adattata a un territorio e

sulle sue evoluzioni

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UNITA DI COMPETENZEPERCORSO FORMATIVO INIZIALE

Scheda descrittiva di ciascun modulo

Titolo Modulo ORIENTAMENTO AL RUOLO

Modulo

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo Permettere allutente di comprendere oltre alle conoscenze, alle abilit, alle competenze, come pianificare il proprio futuro e prendere coscienza delle proprie decisioni. Introdurre gli allievi al corso e creare le basi di una partecipazione attiva e proficua che fornisca un concreto valore aggiunto al curriculum professionale di ognuno.

Contenuti del Modulo - Autovalutazione e bilancio delle competenze

- Il nuovo modello sperimentale Personal Emotional Setting P.E.S.

- Il bilancio delle competenze - La programmazione neurolinguistica

- Il P.E.S.: scopo e finalit del Personal

Emotional Setting P.E.S. - La sperimentazione a livello nazionale

- La sperimentazione a livello

transnazionale - Gruppi target del P.E.S.- Il P.E.S. per i portatori di progetto- Gli strumenti del Personal Emotional

Setting P.E.S.- Le fasi del P.E.S.- I Fase: accoglienza- II Fase: scoperta di se stessi- III Fase: analisi dei fabbisogni personali e

professionali- IV Fase: pianificazione degli obiettivi

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Competenze da acquisire

Conoscenze - Conoscenza del settore e conoscenze normative,

- Compiti e ruoli relativi alla figura professionale

Abilit operative - Capacit di relazionarsi e di comunicare con gli organi di competenza gli operatori del settore

Stili e comportamenti - Rispetto delle norme che regolano il settore

- Esercizio consapevole della propria professione

- spirito di iniziativa - ricerca delle informazioni- sensibilit interpersonale- orientamento al cliente- prestigio e influenza- sensibilit culturale- costruzione di rapporti- lavoro di gruppo- leadership del team- pianificazione- pensiero analitico- capacit tecniche- autocontrollo- fiducia in s

Modalit di valutazione e certificazione

- Esercitazioni individuali - Esercitazioni di gruppo- Simulazione

Metodologie didattiche La metodologia adottata prevede la costruzione di un progetto individuale per la partecipazione efficace al corso a partire dalle conoscenze di partenza dei singoli allievi.

Titolo Modulo RETI ED ANALISI DEI PROBLEMI DELLA MONTAGNA

Modulo 2 Competenze Tecnico Professionali

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Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del ModuloObiettivo principale del modulo quello di trasferire alle allieve le conoscenze relative alle reti di montagna gi costituite, a come poter costituirne di nuove su specifici argomenti o settori.Nellambito delle reti, si andranno ad analizzare le problematiche esistenti nei territori montani, sia sotto il profilo socio-economico che dello spopolamento.Acquisire conoscenze e competenze su tutte le opportunit di sviluppo che la Unione Europea a 27 pu favorire, vista in una ottica di collaborazione e di integrazione delle varie iniziative comunitarie a favore della montagna e dei territori rurali.

Contenuti del Modulo - Le reti come opportunit di sviluppo rurale e montano

- I soggetti che vi partecipano- La popolazione locale; analisi dei loro

problemi ed aspettative per il futuro- Il futuro delle reti nella nuova Europa;

punti di forza e di debolezza- Il ruolo dellEnte pubblico nella gestione

delle reti- Normative europee e nazionali sulla

montagna- La montagna come opportunit di

sviluppo economico e creazione di reddito- Le politiche dei paesi membri sulla

montagna- La Montagna e lo sviluppo rurale in Italia

a confronto con gli altri paesi europei

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Competenze da acquisire

Conoscenze - Analisi dei problemi delle montagna con particolare riferimento al fenomeno dello spopolamento

- Conoscere ed elaborare le informazioni disponibili nelle reti

- Saper lavorare in rete - Conoscere le opportunit di sviluppo

locale con lutilizzo delle reti- Conoscere le varie normative e

regolamenti europei sulla montagna- Saper creare opportunit di sviluppo

partendo dal potenziale esistente- Conoscere le politiche sulla montagna dei

paesi membri e come possono essere integrate e trasferite come buone prassi in Italia

- Creazione di reddito e attrazione di nuovi residenti nelle montagne europee; punti di forza e di debolezza

Abilit operative - Saper animare una rete con la partecipazione di soggetti anche molto diversi fra di loro

- Saper gestire il flusso di informazioni che vengono veicolate nelle reti

- Saper dialogare e gestire i vari soggetti pubblici e privati che vi partecipano

- Creare valore aggiunto per le popolazioni locali, dallutilizzo e gestione delle reti

- Lavorare con le normative europee- Capacit di costruire ed elaborare

opportunit imprenditoriali e di sviluppo socio-economico della montagna

- Capacit di sintesi ed integrazione delle varie realt ed opportunit di sviluppo della montagna esistenti a livello europeo

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Stili e comportamenti - spirito di iniziativa - ricerca delle informazioni- sensibilit interpersonale- sensibilit culturale- costruzione di rapporti- pianificazione- pensiero analitico- capacit tecniche- autocontrollo- spirito di iniziativa - ricerca delle informazioni- prestigio e influenza- sensibilit culturale- costruzione di rapporti- leadership del team- pianificazione- pensiero analitico- capacit tecniche- autocontrollo

Modalit di valutazione e certificazione

- Esercitazioni individuali - Esercitazioni di gruppo- Simulazione

Metodologie didattiche - Analisi di casi, - Lezione frontale- Role Playing- Lavoro di gruppo

Titolo Modulo ANTROPOLOGIA CULTURALE DEL TERRITORIO

Modulo 3. Competenze Tecnico Professionali

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo Analizzare il contesto dello sviluppo tanto come progetto sociale che riformula definizioni identitarie, quanto come strategia locale per accedere a risorse sociali ed economiche. Comprendere il contesto socio-culturale nel quale si opera.Ricercare il candidato e costruire le condizioni per la sua installazione nei territori rurali e montani.Saper individuare le opportunit e le ipotesi di miglioramento.

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Contenuti del Modulo - Storia della tradizione culturale- Antropologia dellinsediamento di una

comunit - Ricerca etnografica di una popolazione- Antropologia sociale e delle organizzazioni- Dal locale al globale. Mondi locali e

mondo globale- Antropologia delleconomia locale - Situazione attuale della montagna italiana

Competenze da acquisire

Conoscenze - Conoscenza dei processi di costruzione dellidentit e della differenza culturale nel territorio

- Conoscenze metodologiche attinenti la ricerca etnografica

- Compiti e ruoli relativi alla figura professionale

- Profonda conoscenza dei territori rurali e montani

- Le caratteristiche peculiari delle montagne e territori rurali italiani ed umbri

- Sistemi di rilevamento dati- Coinvolgimento della popolazione e degli

attori principali dello sviluppo a livello locale

- Saper leggere il territorio rurale per individuare le opportunit esistenti per la costruzione di una attivit imprenditoriale

Abilit operative - Capacit di saper leggere, ascoltare e analizzare un territorio.

Stili e comportamenti - Spirito analitico - Capacit di osservazione- Senso critico- spirito di iniziativa - ricerca delle informazioni- sensibilit culturale- lavoro di gruppo- capacit tecniche

Modalit di valutazione e certificazione

- Esercitazioni individuali - Esercitazioni di gruppo- Simulazione

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Metodologie didattiche - Analisi di casi, - Lezione frontale- Role Playing- Lavoro di gruppo

Titolo Modulo METODOLOGIA DELLA RICERCA ED ANALISI SOCIALE

Modulo 4. Competenze Tecnico Professionali

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo Imparare a conoscere il territorio per realizzarne una diagnosi dei bisogni, delle potenzialit da sviluppare.Conoscere e fare una mappatura dei problemi del territorio.Saper individuare e mappare i savoir faire e le competenze di un territorio. Saper conservare i savoir faire e le competenze (soprattutto quelle tradizionali) al fine di valorizzare un territorio. Imparare ad individuare il potenziale locale (risorse economiche, umane, strutturali) per costruirne lofferta di attivit locale. Lobiettivo principale di questo modulo quello di far acquisire agli allievi le giuste metodologie e competenze per la individuazione del potenziale locale dei territori rurali e montani, finalizzato alla costruzione della offerta di attivit locale per lattrazione di nuovi residenti; in sintesi capire perch un residente della citt, dovrebbe trasferirsi a vivere in campagna, costruendovi una attivit imprenditoriale.

Contenuti del Modulo - Potenziali di sviluppo dei territori rurali e montani

- Situazione attuale della montagna - Coinvolgimento della popolazione, delle

imprese e delle Amministrazioni locali- Creazione di impresa sostenibile nei

territori rurali e montani- Messa a sistema del potenziale individuato

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Competenze da acquisire

Conoscenze - Conoscenza del settore e conoscenze normative,

- Compiti e ruoli relativi alla figura professionale

- Profonda conoscenza dei territori rurali e montani

- Le caratteristiche peculiari delle montagne e territori rurali

- Sistemi di rilevamento dati- Coinvolgimento della popolazione e degli

attori principali dello sviluppo a livello locale- Saper leggere il territorio rurale per

individuare le opportunit esistenti per la ostruzione di una attivit imprenditoriale

Abilit operative - Capacit di relazionarsi e di comunicare con gli organi di competenza gli operatori del settore

Stili e comportamenti - Rispetto delle norme che regolano il settore- Esercizio consapevole della propria

professione- spirito di iniziativa - ricerca delle informazioni- sensibilit interpersonale- orientamento al cliente- prestigio e influenza- sensibilit culturale- costruzione di rapporti- lavoro di gruppo- leadership del team- pianificazione- pensiero analitico- capacit tecniche- autocontrollo- fiducia in s

Modalit di valutazione e certificazione

- Esercitazioni individuali - Esercitazioni di gruppo- Simulazione

Metodologie didattiche - Analisi di casi, - Lezione frontale- Role Playing- Lavoro di gruppo

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Titolo Modulo COMUNICAZIONE E MARKETING

Modulo 5. Competenze Trasversali

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo

Il presente modulo formativo si propone di far acquisire o accrescere nei partecipanti la consapevolezza dellimportanza di una corretta impostazione delle relazioni interpersonali per unefficace gestione dei flussi comunicativi e relazionali. Mira inoltre allapprendimento dellottimizzazione delle risorse umane e materiali da impiegare e pi in generale a gestire correttamente la parte economica del progetto.Saper pianificare gli strumenti e la strategia di valorizzazione di un progetto. Dopo unanalisi dei problemi, saper avanzare percorsi risolutivi (problem solving).Valutare la fattibilit per lavvio di un progetto e la sua sostenibilit a progetto avviato.Potenziare lempowerment per lo sviluppo locale.

Comunicare in modo attrattivo il territorio.Saper stendere un piano di comunicazione e un piano di marketing.Saper organizzare e vendere un evento locale.Comprendere qual il target dei beneficiari con cui ci si vuole relazionare, le sue caratteristiche, aspettative e bisogni.Essere in grado di calibrare la comunicazione e gli interventi sul target dei beneficiari.Apprendere a relazionarsi e comunicare efficacemente con tutti gli attori del territorio (le istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini).Valorizzare i prodotti e le specificit locali in unottica globale.Essere in grado di creare e rafforzare dei legami tra gli attori del territorio.

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Contenuti del Modulo

- La comunicazione efficace;- Gli aspetti psicologici della comunicazione;- Funzioni e limiti dellautodiagnosi;- Immagine di s ed identit;- Le componenti della competenza: risorse, abilit, esperienze;- Analisi transazionale e comunicazione;- Programmazione neurolinguistica e comunicazione;- Costruzione di un percorso individuale per la partecipazione;- Costruttiva al corso (autovalutazione delle competenze)- Motivazioni ed aspettative- La comunicazione interpersonale e verbale- La comunicazione come processo relazionale. - Comunicazione, comportamento, apprendimento. - La comunicazione a una e a due vie. - Il feed-back come momento di verifica della comprensione. - I flussi dinformazione. - La gestione efficace del messaggio e i codici linguistici di

riferimento. - Definizione, assunzione e scambio di ruoli nella comunicazione

verbale.- Limmagine personale e aziendale- Tecniche di comunicazione- Il colloquio come strumento di lavoro. - Metodologie dascolto attivo: percezione, osservazione ed

ascolto dei segnali. - Motivazione e coinvolgimento nella comunicazione. - Esprimersi efficacemente. - La gestione del conflitto. - Comunicare nel gruppo- Diagnosticare e risolvere problemi di gruppo- Produrre soluzioni e risultati collettivi- Strutture e reti di comunicazione- Strutture affettive- Struttura dei ruoli e funzioni di leadership- Cooperazione e conflitto- Produttivit di gruppo- Diagnosi collettiva e tecniche di problem solving collettivo- Processi di decisione di gruppo- Metodologia e tecniche di comunicazione - Psicologia sociale della comunicazione - Lobbying

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Competenze da acquisire

Conoscenze - Conoscere le tecniche di elaborazione di un piano di comunicazione;

- Saper redigere un piano di marketing- Saper redigere un business plan- Saper comunicare limmagine e i prodotti/

servizi del territorio;- Essere in grado di interloquire con

potenziali ed attuali soggetti interessati.- Definire le linee guida di una campagna

dinformazione - Saper selezionare i canali per la diffusione

della campagna- Analisi dei possibili target dutenza- Conoscere le tecniche di elaborazione di

una strategia di promozione del territorio a medio-lungo periodo

Abilit operative - Creare un rapporto armonico e coerente fra parole e gesti

- Creare coerenza fra forma e contenuto- Applicare positivamente tecniche per

trasmettere al meglio comunicazioni (verbali e scritte) ed ottenere i risultati cercati

- Comunicare efficacemente allinterno del proprio gruppo di lavoro

- Cooperare per produrre un risultato collettivo gestendo positivamente i conflitti

- Adottare procedure di decisione efficaci- Redigere il Communication Plan - Collaborare nella realizzazione della

comunicazione istituzionale.- Supportare la realizzazione di eventi.- Realizzare lettere, telefonate e mail di

primo contatto nel rispetto delle norme vigenti

- Gestire le varie fasi del processo comunicativo

- Sviluppare una strategia di promozione del territorio a medio-lungo periodo

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Stili e comportamenti - Esprimere verbalmente in modo chiaro ed adeguato al contesto e saper argomentare

- Ascoltare e sapersi decentrare nella comunicazione

- Riconoscere ed utilizzare stili comunicativi differenziati

- Valutare gli effetti del proprio stile comunicativo sul comportamento degli interlocutori ed eventualmente modificarlo

- Cooperare per produrre un risultato collettivo

- Riconoscere situazioni di conflitto ed utilizzare modalit di comunicazione persuasiva

- Accettare le opinioni diverse dalle proprie, discuterle con civilt e argomentazioni coerenti

Modalit di valutazione e certificazione

- Esercitazioni individuali - Esercitazioni di gruppo- Simulazione

Metodologie didattiche - Analisi di casi, - Lezione frontale- Role Playing- Lavoro di gruppo

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Titolo Modulo POLITICHE COMUNITARIE E LOCALI PER LO SVILUPPO RURALE

Modulo 6 Competenze Tecnico Professionali

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo Fornire ai corsisti l`esatta conoscenza delle politiche e delle startegie comunitarie sottese al sistema dei finanziamenti.Le procedure di erogazione dei finanziamentiLe priorit e gli obiettivi d`intervento;Conoscere il quadro normativo e istituzionale nazionale e in generale il perimetro legale entro cui potersi muovere.Anticipazione sulla programmazione finanziaria europea 2007- 2013: i nuovi strumenti finanziari e la loro applicazione sui territori d`intervento; Apprendere la concertazione con i politici locali.

Contenuti del Modulo 1. Il meccanismo dei finanziamentiIl bilancio dell`UE;I Fondi diretti;I Fondi indiretti;2. Le modalita di erogazione dei fondi direttiGli strumenti utilizzatiGli appalti pubbliciLe sovvenzioni;3. I Fondi indiretti e gli altri strumenti di finanziamento comunitari;La politica strutturale; principi e strumenti;La BEI, il FEI la BERS e gli altri strumenti 4. Le procedure dellUE per la presentazione e selezione dei progettiLe calls for tender e le calls for proposals;i criteri generali per la presentazioni delle domande di sovvenzione;I criteri generali per la partecipazione allappalto (procedura aperta, procedura ristretta, la manifestazione dinteresse, la procedura negoziata e il concorso di progettazione)5. Focus sulla Programmazione 2007 2013:- intervento dei politici locali- diritto rurale comunitario e regionale- legislazione e i principi di tecnica turistica- aspetti legali ed assicurativi dellaccoglienza

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Competenze da acquisire

Conoscenze Le conoscenze sono relative al funzionamento dei finanziamenti e delle loro modalit di erogazione, in particolare per quanto riguarda lesatta interpretazione degli atti e dei documenti ufficiali e delle strategie dintervento

Abilit operative Orientarsi nel sistema delle procedure relative allerogazione dei finanziamenti, utilizzare proficuamente atti e documenti ufficiali

Stili e comportamenti - Concertare per produrre un risultato collettivo

- Argomentare con cognizione di causa e conoscenza legislativa

Modalit di valutazione e certificazione

Somministrazione e valutazione di un breve questionario di feedback

Metodologie didattiche - Lezione frontale- Analisi di casi, - Lezione frontale- Role Playing- Lavoro di gruppo

Titolo Modulo INFORMATICA DI BASE. NOZIONI PER COSTRUIRE STRUMENTI DI COMUNICAZIONE IN AMBITO RURALE

Modulo 7 Competenze di base

Obiettivi, contenuti, metodologie e verifiche previste

Obiettivi formativi del Modulo

Con questo modulo si intende fornire ai partecipanti un insieme di conoscenze dei concetti di base e della terminologia tecnico-informatica, dellutilizzo dei sistemi operativi, delluso di collegamenti fra computer; poich trattasi di fondamentali conoscenze per poter affrontare il modulo didattico specialistico. Questo modulo inoltre mira ad insegnare a costruire e gestire una rete informatica per saper comunicare telematicamente.

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Contenuti del Modulo - Informatica di base.- Nozioni per costruire strumenti di comunicazione in

ambito rurale (data base, sito)- Cenni introduttivi- Architettura funzionale di un personal computer- Classificazione dellhardware e del software- Il sistema operativo in ambiente Windows - Il file system- Introduzione ai sistemi operativi- Gestione di dischi, file e pe