Guida dello Studente 2011-12

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE Sezione San Luigi GUIDA DELLO STUDENTE Anno Accademico 2011-2012 NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELL’ITALIA MERIDIONALE

Sezione San Luigi

GUIDA DELLO STUDENTE

Anno Accademico 2011-2012

NAPOLI - Via F. Petrarca, 115

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Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale www.pftim.it

Sede Legale Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli tf 081/7410000 - fax 081/7437580

Sezione San Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli www.pftim.it/sluigi

Segreteria della Vice Presidenza tf/fax 081/2460278 [email protected] Segreteria della Sezione tf 081/2460276 - tf/fax 081/2460277 [email protected] Amministrazione tf/fax 081/2460206 [email protected]

Presidenza della Facoltà Viale Colli Aminei, 2 - 80131 Napoli - tf 081/7410000 - fax 081/7437580 Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli [email protected]

Segreteria della Presidenza tf 081/2460264 - fax 081/7690854 [email protected]

Pontificio Seminario Interregionale Campano Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli tf 081/2466011 - fax 081/2466027 [email protected] www.gesuiti.it/seminariocampano La presente Guida è edita dal COLLEGIUM PROFESSORUM SECTIONIS SANCTI ALOISII - Napoli

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Presentazione

La Guida è pensata principalmente per introdurre lo studente alla proposta

formativa della Facoltà Teologica, Sezione San Luigi. Tale proposta è stata riconsiderata anche nello scorso anno accademico 2010-2011, non solo nell’ottica di una possibile revisione della didattica, ma nel ripensare gli obiettivi e le modalità formative per una seria preparazione teologica nella nostra area ecclesiale e nel nostro tempo, in vista di un servizio sempre più adeguato alla Chiesa.

Dopo una prima parte informativa su immatricolazioni e iscrizioni ai diversi Cicli, la seconda parte introduce in concreto all’organizzazione degli studi.

Il piano di studi del I Ciclo si articola, per il biennio filosofico, in due aeree, epistemologico-metafisica e antropologica; per il triennio teologico si articola in cinque aree: biblica, cristologico-fondamentale, antropologico-spirituale, ecclesio-logico-sacramentale, morale. Ogni area si configura in corsi, nuclei tematici, temi principali e approfondimenti, allo scopo di favorire un apprendimento più diretto e complessivo, ma anche specifico secondo le problematiche individuate, e interdisciplinare. Prima della descrizione delle aree, per il biennio filosofico e per il triennio teologico, una parte introduttiva aiuta a comprendere la ratio del piano di studi nella distribuzione dei corsi e della didattica. Nel contesto di tale suddivisione e organizzazione degli studi andrebbero consultati il quadro dei corsi, le descrizioni di essi e le relative bibliografie.

Con le medesime attenzioni sono presentati i bienni di Licenza in teologia (II Ciclo): teologia biblica, teologia fondamentale, teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). Lo scopo della Licenza è di integrare la formazione teologica di base e avviare gli studenti alla ricerca scientifica. I diversi settori di specializzazione hanno una loro propria autonomia e specificità. Essi sono tuttavia connessi con gli studi di I Ciclo, di fondo interdipendenti tra di loro. In particolare con la programmazione di corsi comuni, da quest’anno anche tematicamente coordinati, si intende favorire una comprensione unitaria e prospettica dei principali temi presentati nel I Ciclo, aiutandone l’approfondimento con la ricerca interdiscipli-nare. La Guida presenta un piano generale degli studi e, all’inzio della descrizione di ciascun biennio, le norme e indicazioni generali per ogni settore di specializza-zione. Segue il quadro dei corsi e poi la descrizione di essi.

Il III Ciclo è presentato nelle sue finalità di ricerca specifica nell’ambito della specializzazione già acquisita con la Licenza. Sono indicate condizioni, modalità e procedure per l’iscrizione, per le varie fasi del percorso e per il conseguimento del grado accademico. La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito delle specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata con le Licenze che offre.

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Nel quadro della Sezione e come espressione di essa sono presenti alcuni Istituti. La loro attività non si configura in espressioni didattiche e perciò non sono presenti nella Guida. Le loro linee di ricerca, con le pubblicazioni e gli eventi che offrono, appartengono all’azione formativa della Sezione e sono molto importanti per la vita della nostra comunità accademica, per gli studenti che svolgono la preparazione ordinaria nella Sezione e per gli esterni che con il loro specifico lavoro gli Istituti possono raggiungere. Le informazioni relative agli Istituti sono reperibili nel sito della Facoltà (www.pftim.it).

Confido che questa pubblicazione sia utile ai nostri studenti e a tutti coloro che vogliono conoscere la nostra offerta formativa. Ringrazio la Segretaria della Sezione per la cura nella preparazione di questo sussidio per noi necessario. Auguro a Docenti, Studenti e Collaboratori un buon anno accademico 2011/2012. Napoli, 29 giugno 2011

Prof. SERGIO BASTIANEL S.J. Vice Preside per la Sezione

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Cenni storici

Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 e ar-ricchito di scuole universitarie nell’anno 1565, non ha mai cessato di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia agli studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII e Pio IX hanno confermato.

Sospesa dall’anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno

delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita a Napoli nell’anno 1827 e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell’attuale sede del Colle-gio Massimo “San Luigi” a Posillipo. I suoi statuti, elaborati secondo le direttive del-la Costituzione Apostolica Deus Scientiarum Dominus del 1931, vennero approvati il 31 luglio 1937. Essa veniva riconosciuta come “Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata”, annessa al Collegio Massimo San Luigi e retta quanto agli studi dalla Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù.

In conformità alle direttive del Concilio Vaticano II e alle norme emanate dalla

Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica circa la pianificazione delle Facol-tà, nel 1969 è stata costituita la “Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meri-dionale”. Allo stato attuale essa è costituita da due Sezioni: la Sezione “San Tom-maso d’Aquino”, che corrisponde alla Facoltà già esistente nel Seminario Maggio-re Arcivescovile di Napoli, e la Sezione “San Luigi”, che corrisponde alla “Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum”. Gli Statuti Generali della Facoltà furo-no redatti in base alle Normae Quaedam e successivamente rivisti in conformità al-le norme della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana. Essi sono stati appro-vati in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni. La personalità giuridica civile della Facoltà è stata sancita dal D.M. del 2 febbraio 1995 (cf G.U. s.g. n° 217, 16.09.95).

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Parte Prima

L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

ISTITUZIONE ACCADEMICA

DOCENTI

INFORMAZIONI

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L’ISTITUZIONE ACCADEMICA

I. LA FACOLTÀ

DIREZIONE DELLA FACOLTÀ

Gran Cancelliere Card. Crescenzio SEPE Vice Gran Cancelliere Carlo CASALONE Preside Carlo GRECO Vice Preside Gaetano CASTELLO Segretario Generale Tiziana CAPUTO Direttore Amministrativo Gianluca GENTILE

MEMBRI DELLA SEZIONE AL CONSIGLIO DI FACOLTÀ

Carlo GRECO (Preside) Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Roberto DEL RICCIO Ettore FRANCO Nunzio GALANTINO Studenti Orazio F. PIAZZA Emilio SALVATORE Piercarlo DONATIELLO Donatella ABIGNENTE Mariano SIGNORE

II. LA SEZIONE S. LUIGI

DIREZIONE DELLA SEZIONE S. LUIGI

Vice Preside per la Sezione Sergio BASTIANEL Direttore del Settore filosofico Antonio TRUPIANO Direttore del Settore biblico Ettore FRANCO Direttore del Settore teologico fondamentale Carlo GRECO Direttore del Settore dogmatico Domenico MARAFIOTI Direttore del Settore vita cristiana Donatella ABIGNENTE Direttore Ammin. della Sezione Gianluca GENTILE Segretario della Sezione Luigi PUGLIESE

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CONSIGLIO DI SEZIONE

Membri di diritto Sergio BASTIANEL

Vice Preside e Rettore Collegio Professori S.I.

Antonio TRUPIANO Dir. Settore filosofico

Ettore FRANCO Dir. Settore biblico

Carlo GRECO Dir. Settore teologico fondamentale

Domenico MARAFIOTI Dir. Settore dogmatico

Donatella ABIGNENTE Dir. Settore vita cristiana

Roberto DEL RICCIO Rettore Pont. Seminario Campano

CONSIGLIO DELEGATO

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Ettore FRANCO Piercarlo DONATIELLO (Studente) Domenico MARAFIOTI Sergio FERRARO (Sostituto) Orazio F. PIAZZA Roberto DI CHIARA (Sostituto)

CONSIGLIO AMMINISTRATIVO

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Giuseppina DE SIMONE (Docente) Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Emilio SALVATORE (Docente) Giulio PARNOFIELLO (Dir. Biblioteca) Marco ULTO (Studente)

CONSIGLIO DI BIBLIOTECA

Sergio BASTIANEL (Vice Preside) Domenico MARAFIOTI Giulio PARNOFIELLO (Direttore) Emilio SALVATORE Gianluca GENTILE (Dir. Amministrativo) Antonio TRUPIANO Donatella ABIGNENTE Carlo GRECO Antonio FUCCI (Studente)

Docenti

Anna CARFORA Enrico CATTANEO Giuseppina DE SIMONE Sergio FERRARO Ettore FRANCO Nunzio GALANTINO Giuseppe GUGLIELMI Saturnino MURATORE Orazio F. PIAZZA Sergio TANZARELLA Giulio PARNOFIELLO

Studenti

Piercarlo DONATIELLO (Segretario) Giuseppe PEZZI Rocco PEZZULLO

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COORDINATORI D’AREA Biennio filosofico 1. Area epistemologico-metafisica: prof. Saturnino MURATORE 2. Area antropologica: prof. Nunzio GALANTINO

Triennio teologico 3. Area biblica: prof. Ettore FRANCO 4. Area cristologico-fondamentale: prof. Carlo GRECO 5. Area antropologico-spirituale: prof. Giuseppe MANCA 6. Area ecclesiologico-sacramentale: prof. Orazio F. PIAZZA 7. Area morale: prof.ssa Donatella ABIGNENTE

COLLABORATORI

Anna CIARDI Mariapia MANZONI Maria Cristina DE RUGGIERO Evelina MASTURZO Anna Maria DE RUVO Paola RIBATTI Giovanni DRAGO Gaetano SCHERILLO Vera GHIDELLI Matilde TIDONE Filomena IORIO

ISTITUTO DI FILOSOFIA

Direttore: Giuseppina DE SIMONE

Direttori dei Seminari: Epistemologia Saturnino MURATORE Filosofia della religione Giuseppina DE SIMONE

Consiglio di Istituto: Giuseppina DE SIMONE (Direttore), Sergio BASTIANEL (Vice Preside), Sergio FERRARO, Saturnino MURATORE, Antonio ORAZZO, Antonio TRUPIANO

Segreteria: Antonio TRUPIANO

ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO

«Mons. CATALDO NARO»

Direttore: Sergio TANZARELLA

Consiglieri: Anna CARFORA, Enrico CATTANEO, Dario GARRIBBA, Annalisa GUIDA, Giorgio JOSSA, Sylvia PRONIEVICZ, Marco VITELLI

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PUBBLICAZIONI DELLA SEZIONE

RASSEGNA DI TEOLOGIA Rivista trimestrale

Direttore: Paolo GAMBERINI

Vice Direttore: Nunzio GALANTINO

Consiglio di direzione: Enrico CATTANEO, Giuseppina DE SIMONE, Emilio SALVATORE, Giulio PARNOFIELLO

Consiglio di redazione: Giuseppe GUGLIELMI (caporedattore), Antonio CARAPELLESE, Annalisa GUIDA, Daniela DEL GAUDIO, Nicola SALATO, Emanuela PALMIERI

COLLANE

Direttore: Domenico MARAFIOTI

Comitato scientifico: Donatella ABIGNENTE, Giuseppina DE SIMONE, Emilio SALVATORE, Sergio TANZARELLA

ALOISIANA

Gregorian & Biblical Press (Roma)

AI CROCEVIA

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

INTELLECTUS FIDEI

Collana di manuali a cura della Sezione San Luigi Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)

RDT/LIBRARY

Edizioni San Paolo - Cinisello Balsamo (Mi)

COLLANA DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

Direttore: Giuseppe MANCA - Condirettore: Giorgio AGNISOLA

LE FORME E LA LUCE Percorsi di Arte e Teologia

Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

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COLLANE DELL’ISTITUTO DI STORIA DEL CRISTIANESIMO «Mons. CATALDO NARO»

Direttore: Sergio TANZARELLA

IL PELLICANO

Studi e testi di storia del cristianesimo Edizioni L’Epos - Palermo

OI CHRISTIANOI

Nuovi studi sul cristianesimo nella storia Edizioni Il pozzo di Giacobbe - Trapani

SEGRETERIA DEGLI STUDENTI Piercarlo DONATIELLO (Segretario Coordinatore) Roberto DI CHIARA (Vice Segretario) Giuseppe AVOLIO Rosario MARRANDINO Biagio BARRA Domenico PEZZELLA Daniele CANALI Giuseppe PEZZI Filippo CENTRELLA Rocco PEZZULLO Massimiliano COLLODI Enrico RUSSO Nicola DE SENA Mariano SIGNORE Antonio FUCCI Amedeo TOCCI Domenico IOVINO Marco ULTO Davide LEODATO Lorenzo ZAMBETTA Giulio PARNOFIELLO (Docente)

RAPPRESENTANTI DI CLASSE

Quinquennio:

1° anno: Biagio BARRA, Antonio FUCCI, Amedeo TOCCI 2° anno: Nicola DE SENA, Davide LEODATO, Marco ULTO 3° anno: Massimiliano COLLODI, Domenico IOVINO, Lorenzo ZAMBETTA 4° anno: Giuseppe AVOLIO, Daniele CANALI, Domenico PEZZELLA 5° anno: Filippo CENTRELLA, Rosario MARRANDINO, Enrico RUSSO

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ORGANICO DEI DOCENTI ABIGNENTE DONATELLA

associata Via Sibilla, 13a 80124 Napoli tf 081/6190295 [email protected]

AGNISOLA GIORGIO

incaricato Viale delle Querce, 6 81100 Caserta tf 0823/342853 [email protected]

AMARANTE ALFONSO VINCENZO

invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

APPELLA VINCENZO ANDREA

invitato Via Crispi, 8 85030 Fardella (Pz) tf 0973/572333 [email protected]

ASTI FRANCESCO

straordinario (presso Sez. San Tommaso) Viale Colli Aminei, 3 80145 Napoli tf 081/7413150 [email protected]

ATTADEMO GIANLUCA

assistente Salita Arenella, 13/A 80129 Napoli tf 081/5569055 [email protected]

BALCIUS VIDAS invitato tf 349/7544793 [email protected]

BASTIANEL SERGIO

ordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

CARFORA ANNA

incaricata Corso Garibaldi, 76 80055 Portici (Na) tf 081/6076026 [email protected]

CASALEGNO ALBERTO

emerito Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

CATTANEO ENRICO

ordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

D’ALARIO VITTORIA

incaricata Via dell’Epomeo, 257 80126 Napoli tf 081/7673486 [email protected]

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D’ANTUONO EMILIA invitata Via S. Antonio a Capodimonte, 46 P.co Villa Teresa Lotto 6/A 80131 Napoli tf 081/445387 [email protected]

DE GREGORIO VINCENZO invitato Via Speranzella, 86 80132 Napoli tf 081/413283 [email protected]

DE SIMONE GIUSEPPINA straordinaria Via E. Cantone, 104 80038 Pomigliano D’Arco (Na) tf 081/8035226 [email protected]

DEL RICCIO ROBERTO associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

DI FILIPPO CATERINA incaricata Viale delle Terme, 7 81035 Roccamonfina (Ce) tf 0823/920088 [email protected]

DI GENNARO GIACOMO invitato Via A. Manzoni, 50 80123 Napoli tf 081/7145289 [email protected]

DI NAPOLI GIOVANNI invitato Via S. Michele, 4 84050 Laureana Cilento (Sa) tf 0974/832235 [email protected]

FERRARO SERGIO associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111

FRANCO ETTORE straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

GALANTINO NUNZIO ordinario Via Consolare, 17 71042 Cerignola (Fg) tf 0885/423658 [email protected]

GAMBERINI PAOLO straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GARRIBBA DARIO invitato Via G. Gigante, 46 80134 Napoli Tf 081/5449787 [email protected]

GILLIO FLAVIO incaricato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GIRAUDO CESARE invitato Piazza S. Maria Maggiore, 7 00185 Roma tf 06/67013 [email protected]

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GRECO CARLO emerito Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

GUGLIELMI GIUSEPPE incaricato Via Marechiaro, 38 80123 Napoli tf 081/7690820 [email protected]

GUIDA ANNALISA assistente Corso Vittorio Emanuele, 110/1 80121 Napoli tf 081/7621499 [email protected]

JOSSA GIORGIO invitato Via G. Piscicelli, 77 80121 Napoli tf 081/682040 [email protected]

MAJORANO SABATINO invitato Via Merulana, 31 00185 Roma tf 06/494901 [email protected]

MANCA GIUSEPPE emerito Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2466011 [email protected]

MANUNZA CARLO invitato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111

MARAFIOTI DOMENICO straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

MARRA ORNELLA

invitata [email protected]

MASTANTUONO ANTONIO

associato Via Novelli, 37 86035 Larino (Cb) tf 0874/822771 [email protected]

MOSCATO LILIANA

incaricata Via Posillipo, 55 80122 Napoli tf 081/5754766

MOSSA VITO NICOLA

assistente Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

MURATORE SATURNINO

ordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

ORAZZO ANTONIO

straordinario Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

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PAGLIARA COSIMO incaricato Via Colanton Fiore, 1 80023 Caivano (Na) tf 081/8319460 [email protected]

PARNOFIELLO GIULIO

associato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PATAUNER ANDREA lettore Via A. Manzoni, 153/I 80123 Napoli tf 081/5755375 [email protected]

PEREIRA DE ALMEIDA JOSÉ MANUEL invitato Av. Conde de Valbom, 1 1 - 2C 1050-066 Lisboa (PT) [email protected]

PETITO VERONICA assistente Salita S. Nicola da Tolentino, 50 80132 Napoli tf 081/414789 [email protected]

PIAZZA ORAZIO FRANCESCO ordinario Corso Cusani, 251 82036 Solopaca (Bn) tf 0824/977827 [email protected]

PICCOLO GAETANO invitato Via D. Manin, 31 35139 Padova tf 049/8046693 [email protected]

PIEDADE JOÃO I. invitato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PIVA GIUSEPPE incaricato Via F. Petrarca, 115 80122 Napoli tf 081/2460111 [email protected]

PURCARO SALVATORE assistente via Seminario, 96 80035 Nola tf 339/4128647 [email protected]

SALATO NICOLA incaricato Piazza S. Eframo Vecchio, 21 80122 Napoli tf 081/7519371 [email protected]

SALVATORE EMILIO associato Via Roma, 164 81011 Alife (Ce) tf 0823/918102 [email protected]

TANZARELLA SERGIO ordinario Via Beneduce, 5 81100 Caserta tf 0823/471311 [email protected]

TODISCO VITO ANGELO incaricato Parrocchia Maria SS. di Montevergine Rione Mazzini 83100 Avellino tf 329/5913658 [email protected]

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TRUPIANO ANTONIO associato Corso Vittorio Emanuele, 18 80122 Napoli tf 081/7614170 [email protected]

PROFESSORI EMERITI BARRUFFO ANTONIO CASALEGNO ALBERTO DI PINTO LUIGI FERRARO GIUSEPPE GIUNCHEDI FRANCESCO GRECO CARLO MANCA GIUSEPPE MARRA BRUNO PIZZUTI DOMENICO PROPATI GIUSEPPE SCIBONA ROCCO

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informazioni

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INFORMAZIONI

STUDENTI

Sono ammessi come studenti della Sezione chierici diocesani, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

� ordinari: sono iscritti e frequentano i programmi dei cicli che conducono ai gradi accademici;

� straordinari: sono iscritti e ammessi, dietro consenso scritto del Vice Presi-de, a frequentare corsi secondo particolari “piani di studio” che non con-ducono a gradi accademici;

� uditori: dietro consenso scritto del Vice Preside sono iscritti e ammessi a frequentare solo determinati corsi;

� fuori corso: non hanno espletato gli esami e/o conseguito il grado accademi-co entro il tempo previsto dal ciclo di studi prescelto. Per ulteriori informa-zioni cf Interruzioni e Studenti fuori corso.

IMMATRICOLAZIONI E ISCRIZIONI

Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale, all’Anno pa-storale e al primo semestre dei Bienni di Specializzazione si effettuano presso l’Ufficio di Segreteria dal 1 settembre 2011 al 7 ottobre 2011. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segreteria entro il 7 ottobre 2011.

La seconda rata di versamento annuale delle tasse accademiche e l’iscrizione al secondo semestre si effettuano dal 16 gennaio 2012 al 24 febbraio 2012. Per non incorrere nei diritti di mora è necessario consegnare l’attestazione di versamento in Segreteria entro il 24 febbraio 2012.

Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contempora-neamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili.

Iscrizioni in ritardo: agli studenti che si iscrivono entro il 28 ottobre 2011 (per il primo semestre) o entro il 2 marzo 2012 (per il secondo semestre) è richiesta la compilazione di una domanda, il pagamento della tassa di mora stabilita dalle Au-torità competenti e l’approvazione per iscritto del Vice Preside.

N.B. Il pagamento dei diritti amministrativi per le tasse accademiche può avve-nire solo mediante versamento sul c/c postale n° 17647801 (intestato a: Pontificia Facoltà Teologica Italia Meridionale: Sezione San Luigi) o assegno bancario o bo-nifico bancario (codice IBAN: IT37O 01010 03497100000000643; dall’estero ag-giungere il codice BIC: IBSPITNA). Il pagamento in contanti è possibile solo per i diritti di Segreteria.

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informazioni

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Immatricolazione o prima iscrizione

Documenti richiesti: 1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. 2. Certificato di nascita in carta semplice. 3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-

versitarie nella propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore). 4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste. 5. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-

patello nome e cognome).

6. Nulla Osta del proprio Ordinario per sacerdoti, seminaristi, religiosi. Per i laici si richiede una lettera commendatizia dell’Autorità ecclesiastica.

7. Per l’iscrizione degli studenti di nazionalità non italiana è richiesta la documen-tazione stabilita dalle normative dello Stato Italiano.

8. Studenti di lingua non italiana: per ottenere l’iscrizione è richiesto il supera-mento dell’esame di idoneità linguistica, scritto e orale, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione (CdS 06.03.91).

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

N.B. Al momento dell’iscrizione a ogni studente sarà fornito il nome utente e la password per poter accedere alla Pagina Personale dello Stidente disponibile on line, a cui si accede dal sito della Sezione San Luigi (www.pftim.it/sluigi).

Rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

3. Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche degli anni precedenti.

Modulo d’iscrizione ai seminari, corsi integrativi, corsi tutoriali, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria. Prima iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo d’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Certificato di nascita in carta semplice.

3. Titolo di studio in originale tale da dare diritto all’iscrizione alle Facoltà uni-versitarie della propria nazione (in Italia: titolo di scuola media superiore).

4. Attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue classiche e moderne richieste.

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informazioni

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5. Attestato del curriculum del Quinquennio filosofico-teologico concluso con il Baccalaureato (per gli studenti che non lo hanno svolto presso la Sezione San Luigi).

6. Documentazione degli studi espletati nei singoli anni del sessennio filosofico-teologico (in questo ultimo caso si richiede l’attestato del superamento di un e-same di ammissione, secondo le modalità stabilite dalle Autorità della Sezione).

7. Cinque fotografie formato tessera, su fondo chiaro (sul retro scrivere in stam-patello nome e cognome).

8. Lettera di presentazione delle competenti Autorità ecclesiastiche.

Entro dieci giorni dall’inizio di ogni semestre gli studenti devono concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

La frequenza ai Bienni di specializzazione decorre unitariamente a partire dal semestre di iscrizione. Rinnovo semestrale dell’iscrizione ai Bienni di specializzazione

1. Modulo di rinnovo dell’iscrizione, seguendo le indicazioni fornite dalla Segreteria.

2. Comunicazione scritta di ogni eventuale variazione riguardante il proprio stato di sacerdote, chierico diocesano, religioso, laico e i dati anagrafici.

Entro dieci giorni dall’inizio del ogni semestre ciascun studente deve concordare con il Direttore di settore il Piano di studi semestrale. Tale Piano di studi, firmato dal Direttore di settore, deve essere approvato e contro-firmato dal Vice Preside.

Il rinnovo dell’iscrizione richiede che lo studente sia in regola con i versamenti delle tasse accademiche dei semestri precedenti. Iscrizione al terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede, oltre al titolo di Licenza in originale, un’adeguata e documentata conoscenza delle lingue antiche e di almeno tre delle lingue moderne ritenute indispensabili dalle Autorità accademiche.

L’accoglimento della domanda di iscrizione è condizionata all’effettiva possibi-lità di trovare un direttore di tesi nell’ambito del settore di specializzazione pre-scelto. Si ritengono legittimamente iscritti al terzo ciclo gli studenti che abbiano depositato in Segreteria il titolo e lo schema della dissertazione, approvati da una commissione nominata dal Vice Preside e di cui fa parte anche il Vice Preside stes-so, e che siano in regola con il pagamento delle tasse d’iscrizione.

L’iscrizione avverrà quando la commissione e il Vice Preside avranno approva-to il progetto di ricerca e lo studente avrà effettuato il pagamento delle tasse acca-demiche stabilite. Dal momento dell’iscrizione inizia la decorrenza dei due anni minimi richiesti per il conseguimento del Dottorato (cf più avanti la normativa ri-guardante il terzo ciclo).

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informazioni

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CORSI

1. Le discipline obbligatorie si distinguono in principali e complementari. I piani di studio dei vari cicli prevedono anche corsi tutoriali, dissertazioni, esercita-zioni scritte e seminari.

2. I seminari comportano un numero chiuso (normalmente non più di 10 parteci-panti), al fine di rendere effettivo il metodo seminariale. I seminari minori (di 1 credit) si concludono con una indicazione di “rite frequentavit” (R.F.), se svolti regolarmente. I seminari maggiori (di 2 o più credits) comportano di norma un elaborato scritto, la cui valutazione concorre a determinare il voto del semina-rio. Questo elaborato è distinto dalla esercitazione scritta di filosofia o di teolo-gia (cf n. 3).

3. A conclusione del biennio filosofico è prevista una esercitazione scritta di filoso-fia, concordata normalmente col docente del seminario maggiore. Essa dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dat-tiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme me-todologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Nel triennio teologico, quando la prova finale è il 1° modello, lo studente è tenuto a presentare una esercitazio-ne scritta di teologia, concordata con un docente. Essa dovrà constare orientati-vamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Copia di questi due elaborati deve essere conse-gnata in Segreteria entro i termini stabiliti.

4. A conclusione del triennio teologico è prevista, come alternativa al 1° modello, una dissertazione o tesi di almeno 60 cartelle dattiloscritte (cf Esami finali). Questa dissertazione è sostitutiva dell’esercitazione scritta di teologia (cf n. 3).

5. Possono essere ammessi agli esami solo gli studenti regolarmente iscritti, che abbiano partecipato ad almeno due terzi delle ore previste dai relativi corsi o seminari e ne abbiano ottenuto dal docente l’attestazione firmata.

ESAMI Esami di profitto

1. Tutti i corsi di insegnamento devono presentare, al termine del semestre o dell’annualità, oltre all’attestazione di frequenza sul libretto accademico, una valutazione positiva, attestata sullo statino fornito dalla Segreteria.

2. La possibilità di prenotare esami è subordinata all’avvenuto versamento delle tasse accademiche. La prenotazione degli esami avviene on line, direttamente dalla Pagina Personale di ciascun Studente. La prenotazione on line può essere effettuata sia da qualsiasi computer connesso a internet sia dal totem a disposi-zione nella Sezione San Luigi. Possono essere prenotati solo gli esami che fac-

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informazioni

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ciano parte del Piano di studi dello studente. Il periodo di prenotazione degli esami è indicato nel Calendario accademico della Sezione San Luigi. Ogni irregolarità nella lista di appelli d’esame o qualunque difficoltà di preno-tazione va segnalata prontamente alla Segreteria.

3. Gli statini di esame vengono consegnati direttamente dalla Segreteria ai docenti. 4. Non sono accettate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside, e solo per

gravi motivi, prenotazioni agli esami oltre i termini di prenotazione stabiliti. In ogni caso, la prenotazione fuori da termini stabiliti può essere effettuata solo dalla Segreteria e comporta una tassa di mora per ogni esame (cf Tasse acca-demiche). L’ordine di prenotazione determina l’ordine con il quale l’esame ver-rà sostenuto nella data di appello scelta.

5. Le sessioni di esame sono indicate nel Calendario accademico. La Segreteria fissa la data degli appelli: eventuali variazioni sono consentite solo da parte dei docenti e previo accordo con la Segreteria.

6. Il voto di un esame superato con esito positivo può essere ricusato una sola vol-ta, o in sede di esame – il docente annoterà la ricusazione sullo statino – o in Segreteria entro il termine della sessione. La ricusazione comporta la ripetizio-ne dell’esame.

7. La ripetizione di un esame non può avvenire nella stessa sessione. 8. Fino a tre giorni prima dell’appello di esame prenotato (inclusi sabato, domenica e

giorni festivi), lo studente può cancellare on line la sua prenotazione, direttamente dalla Pagina Personale o deve comunicarla personalmente alla Segreteria. La can-cellazione nei tre giorni immediatamente precedenti la data fissata per l’esame è assenza ingiustificata. In caso di assenza ingiustificata verrà applicata una penale per ogni assenza ingiustificata a un esame prenotato (cf Tasse accademiche).

9. Al termine della sessione gli studenti devono consegnare in Segreteria il libretto accademico: il periodo di restituzione verrà indicato dalla Segreteria stessa.

10. Per sostenere ogni esame lo studente ha a disposizione tre sessioni d’esame, compresa la sessione al termine della frequenza. I corsi/seminari frequentati nel primo semestre di un anno accademico saranno considerati arretrati nella ses-sione invernale d’esami dell’anno accademico successivo. I corsi/seminari fre-quentati nel secondo semestre di un anno accademico saranno considerati arre-trati nella sessione estiva d’esami dell’anno accademico successivo. Per sostene-re un esame arretrato è necessario il versamento previo della tassa specifica sta-bilita dall’Autorità accademica (cf Tasse accademiche).

Esami finali

Gli esami finali possono essere sostenuti solo dopo il completo espletamento del relativo ciclo di studi. Il modello di esame orale per la licenza è quello dell’anno accademico in corso (cf CdS 13.05.92).

Per essere ammessi alla sessione di giugno occorre aver superato l’ultimo esame entro e non oltre il venerdì della seconda settimana della sessione estiva di esami. Gli esami finali non possono essere sostenuti al di fuori delle sessioni indi-cate, salvo autorizzazione scritta del Vice Preside.

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informazioni

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1. Sessioni di esami finali nell’Anno Accademico 2011-2012:

10 - 14 ottobre 5 - 9 dicembre 6 - 10 febbraio

12 - 16 marzo 7 - 11 maggio

18 - 22 giugno 2. Baccalaureato

Con decisione del CdS del 26.5.2004 vengono proposti alla scelta dello studen-te due modelli di esame finale:

1° modello Si richiede: a) la partecipazione attiva a un seminario (2 cr. al 1° semestre e 2 cr. al 2° seme-

stre) avente per oggetto una categoria generale o una tematica teologica princi-pale, tenuto da tre docenti – rispettivamente, di area biblica, dogmatica e mora-le –, di cui uno fa da coordinatore;

b) una esercitazione scritta (20-30 pagine), conclusiva del seminario, come appro-fondimento di una delle prospettive trattate (biblica, dogmatica, morale), a scelta dello studente. La valutazione dell’esame finale risulterà dalla media del curriculum del Quin-

quennio, dal voto riguardante la partecipazione attiva al seminario e la esercitazio-ne scritta, dati dai tre docenti.

2° modello Si richiede in alternativa al seminario per l’esame finale (cf 1° modello): a) un corso tutoriale di 2/3 credits, preparatorio alla dissertazione, da svolgere con

il docente scelto come tutor; b) la dissertazione scritta di 60-100 pagine; c) la discussione del lavoro scritto in Commissione con un esame orale su una delle

tre focalizzazioni tematiche o tesi (di carattere biblico, dogmatico, morale) for-mulate dallo studente, d’intesa con il tutor, a partire dalla dissertazione stessa.

Per il 1° modello di esame finale, l’iscrizione a uno dei seminari proposti dovrà avvenire entro la prima settimana di lezioni del 5° semestre.

L’esercitazione scritta, che dovrà constare orientativamente da un minimo di 20 a un massimo di 30 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sini-stra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di di-mensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interlineari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere consegnata in quattro copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta, unitamente al versamento delle tasse accademiche.

Per il 2° modello di esame finale, lo studente dovrà consegnare in Segreteria: (1) il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-

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ziale, con la firma del docente che guiderà lo studente nella dissertazione; (2) l’indicazione del corso tutoriale di 2/3 credits, con relativo titolo, schema di svi-luppo e bibliografia essenziale, firmato dal docente con il quale lo studente effet-tuerà il corso tutoriale. Entrambi i documenti vanno consegnati in Segreteria:

• entro la fine del mese di ottobre del 5° semestre per gli studenti che intendono sostenere l’esame finale al termine della sessione estiva;

• 8 mesi prima delle date sopra indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esame. Si ricorda che sono esclusi dal computo i mesi dell’in-terruzione estiva (luglio e agosto).

La dissertazione dovrà constare orientativamente da un minimo di 60 a un massimo di 100 cartelle dattiloscritte (ogni cartella va redatta con margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interli-neari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi). Il te-sto finale rilegato, con la firma del docente e dello studente, deve essere consegna-to in 4 copie presso la Segreteria almeno un mese prima dell’inizio della sessione di esami finali prescelta. Ad esso vanno allegati la segnalazione scritta delle tre foca-lizzazioni tematiche (di carattere biblico, dogmatico e morale) e il versamento delle tasse accademiche. 3. Licenza di specializzazione

Il titolo della dissertazione, un breve schema di sviluppo e la bibliografia essen-ziale, firmati dal docente che guiderà lo studente nella ricerca e dal Direttore di Settore, devono essere consegnati in Segreteria entro l’ultima settimana del 3° se-mestre del Biennio per gli studenti che sostengono l’esame finale al termine della sessione estiva; 6 mesi prima delle date precedentemente indicate, per gli studenti che si avvalgono delle altre sessioni di esami. Si ricorda che sono esclusi dal com-puto i mesi dell’interruzione estiva (luglio e agosto).

Il testo finale rilegato della dissertazione, orientativamente da un minimo di 100 a un massimo di 200 cartelle dattiloscritte (ogni cartella ha margini di circa cm. 3 a sinistra, cm. 2,5 a destra, cm. 2,5 in alto, cm. 2,5 in basso; il carattere del testo è di dimensione 12 punti; le righe di testo vanno distanziate da spazi interli-neari di 1,5; cf le Norme metodologiche in uso presso la Sezione San Luigi) deve essere consegnato in Segreteria unitamente alla domanda di esame finale, all’indicazione scritta del modello di esame orale scelto e all’attestazione del ver-samento delle tasse accademiche. La dissertazione deve essere redatta in quattro copie. Ogni copia della dissertazione deve recare la firma del docente e dello stu-dente. Le quattro copie firmate vanno consegnate in Segreteria almeno un mese prima della sessione di esami finali prescelta. 4. Tesi dottorale

Le informazioni sono contenute nella introduzione relativa al Dottorato in Sacra Teologia.

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informazioni

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CERTIFICATI E DIPLOMI

– Certificati e attestati: possono essere richiesti in Segreteria, previo versamento dei diritti stabiliti per l’anno in corso. L’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di 7 giorni.

– Diplomi: al termine dei relativi corsi di studio e degli esami finali possono esse-re richiesti i diplomi di Studi Filosofici, di Baccalaureato in Sacra Teologia, di Anno Pastorale, di Licenza in Sacra Teologia.

Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubbli-cazione della tesi dottorale o di una sua parte, e la relativa consegna in Segreteria, secondo le norme indicate. Subito dopo la difesa della tesi dottorale è possibile ri-chiedere un attestato di Laurea.

All’atto della domanda per i diplomi si richiede il versamento della tassa acca-demica in vigore: l’intervallo minimo per l’espletamento della richiesta è di un mese.

Si ricorda che i Diplomi originali sono documenti non iterabili. Il ritiro può av-venire solo da parte dello studente titolare o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata.

INTERRUZIONI E STUDENTI FUORI CORSO

1. Sono considerati in situazione d’interruzione solo gli studenti che hanno comu-nicato per iscritto l’esigenza di interrompere momentaneamente il ciclo di studi. L’accettazione della comunicazione è subordinata al placet del Vice Preside.

2. Per gli studenti appartenenti al Clero diocesano o a Congregazioni religiose è ri-chiesta una comunicazione scritta da parte dei relativi Superiori. Tale comunica-zione è richiesta anche al momento della successiva ripresa degli studi.

3. Uno studente iscritto come ordinario al 1° ciclo (istituzionale) viene considera-to fuori corso quando non consegue il Baccalaureato entro il 5° anno dall’iscrizione. Le sessioni autunnale e invernale successive all’ultimo anno di iscrizione ordinaria sono assimilate all’anno accademico precedente.

4. Uno studente iscritto come straordinario al 1° ciclo viene considerato fuori cor-so quando non conclude il curriculum entro i termini previsti dal suo piano di studi. Le sessioni autunnale e invernale successive sono assimilate all’anno ac-cademico precedente.

5. Uno studente iscritto come ordinario al 2° ciclo (Licenza) viene considerato fuori corso quando non consegue il titolo accademico entro il 2° anno dall’iscrizione.

6. Le due sessioni di esami successive alla normale conclusione del curriculum so-no assimilate al semestre precedente.

7. Uno studente iscritto al 3° ciclo (Dottorato) viene considerato decaduto quando non ha discusso la tesi dottorale entro il 5° anno dall’iscrizione al Dottorato.

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8. Agli studenti del 1° e 2° ciclo viene richiesto il rinnovo semestrale/annuale dell’iscrizione anche durante i “periodi assimilati”.

Per sostenere gli esami arretrati, gli studenti fuori corso sono tenuti, all’atto del rinnovo dell’iscrizione, al versamento delle tasse accademiche degli anni o dei se-mestri pregressi, secondo le disposizioni delle Autorità accademiche (cf CdS 13.05.92). Sono inoltre tenuti al versamento delle tasse stabilite per gli esami di anni accademici precedenti.

DECADENZA DEI CORSI

Ai fini del conseguimento dei Gradi Accademici di 1° e 2° ciclo, la Facoltà con-sidera decaduti i corsi e i curricoli degli studenti che hanno superato i dieci anni di iscrizione fuori corso, salvo delibera del Consiglio di Sezione (cf CdF 17.03.1993).

RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMPIUTI ALTROVE

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede, può essere ammesso a continuarli, senza obbligo di ripetere gli anni in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Sta-tuti e dai programmi della Sezione San Luigi.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla Santa Sede, per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, soste-nendo gli esami e le altre prove che le Autorità Accademiche determineranno dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi, compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi, viene determinato, caso per ca-so, dal Vice Preside, secondo le direttive stabilite dal Consiglio di Facoltà.

4. Nessuno può essere ammesso a sostenere gli esami o le altre prove prescritte per il conseguimento di un grado accademico senza una regolare partecipazio-ne ai corsi accademici, da stabilirsi caso per caso.

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NOTA SUGLI EFFETTI CIVILI DEI TITOLI ACCADEMICI RILASCIATI

I titoli accademici di Baccalaureato, Licenza e Dottorato in teologia rilasciati dal-

la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme particolari delle singole Università o Istituti Universitari.

In Italia, in forza del D.P.R. 2.2.1994 n. 175, art. 2, a integrazione di quanto già stabilito negli Accordi di revisione del Concordato (18.2.1984, art. 10, rat. Legge 25.3.1985 n. 121), per Teologia e Sacra Scrittura vale quanto segue:

«I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a ri-chiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il ri-conoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italia-no per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 an-nualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universita-rio, e pari a non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da ricono-scere come laurea. Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla Facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede».

Rimangono inoltre invariate le precedenti disposizioni, che già prevedevano il

riconoscimento della validità dei Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dal-le competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili. In particolare, il titolo di Dottore in Sacra Teologia è dichiarato equipollente al titolo di dottore di ricerca dell’ordi-namento universitario italiano istituito dal D.P.R. n. 382 del 11/7/1980 (cf L. n. 28 del 21/2/1980; art. 74 del D.P.R. n. 382 del 11/7/1980; L. n. 168 del 9/5/1989; L. n. 341 del 19/11/1990: artt. 1 e 5; L. n. 210 del 3/7/1998: artt. 4 e 6; D.L.vo n. 300 del 30/7/1999).

Oltre a fregiarsi legittimamente del titolo di “Dottore”, i Diplomi di Licenza e di Dottorato, se vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili, consentono:

a) l’immatricolazione nelle Università e Istituti Universitari statali e liberi, salvi sempre i poteri discrezionali dei singoli Consigli di Facoltà degli Atenei e Isti-tuti Universitari;

b) l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a di-screzione delle Autorità Accademiche.

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Per ottenere la vidimazione del Diploma si richiede una domanda da parte del competente Superiore Ecclesiastico, in cui si specifichi l’uso che si intende fare del Diploma. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine:

1. Congregazione per l’Educazione Cattolica (P.zza Pio XII, 3 - Roma). 2. Segreteria di Stato di Sua Santità (Palazzo Apostolico - Città del Vaticano). 3. Nunziatura Apostolica in Italia (via Po, 27 - Roma). 4. Prefettura di Roma/Uff. Legalizzazioni (via Ostiense, 131 - Roma). 5. Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (P.le J.F. Kennedy, 20 -

00144 Roma EUR).

ORARIO DI SEGRETERIA

da lunedì a venerdì ore 8,45 - 12,30

ORARIO DI BIBLIOTECA

9,30 - 18, 30 (venerdì 17, 30) Sabato chiuso

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TASSE ACCADEMICHE

Quinquennio Immatricolazione � 230,00Iscrizione: I rata 500,00Iscrizione: II rata 500,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 450,00Esame di Baccalaureato 95,00Diploma di Studi Filosofici 55,00Diploma di Baccalaureato 85,00

Bienni di specializzazione

Immatricolazione 230,00Iscrizione semestrale 680,00Iscrizione Fuori corso (tassa annuale) 450,00Esame di Licenza 300,00Diploma di Licenza 180,00

Dottorato

Immatricolazione 230,00Iscrizione al Terzo Ciclo 920,00Esame di Laurea 450,00Diploma di Dottorato 260,00

Uditori

Immatricolazione 230,00Iscrizione semestrale 110,00

- (più) per ogni corso 30,00- (più) per ogni esame 25,00

Anno pastorale Immatricolazione 230,00Iscrizione: I rata 500,00Iscrizione: II rata 500,00Diploma di Anno pastorale 55,00

Diritti di Segreteria

Esame di anno accademico precedente 10,00Assenza ingiustificata all’esame 15,00Esame fuori sessione 20,00Attestati 6,00Attestati con punteggio 12,00Tassa mora per iscrizione in ritardo 26,00Tassa mora per prenotazione esame in ritardo 26,00Duplicato tesserino 10,00Duplicato libretto 22,00

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Parte Seconda

GLI STUDI

QUINQUENNIO ISTITUZIONALE (1° CICLO) Nuovo piano di studi

Piano generale degli studi Biennio filosofico

Triennio teologico

BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° CICLO) Biennio in teologia biblica

Biennio in teologia fondamentale Biennio in teologia dogmatica

Biennio in teologia della vita cristiana

DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° CICLO)

ANNO PASTORALE (CICLO COMPLEMENTARE)

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IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE

(1° ciclo)

NUOVO PIANO DI STUDI (Approvato ad experimentum dal CdS 31.05.2000)

1. Impostazione generale

1.0. Il nuovo Piano di studi del Quinquennio si ispira a tre esigenze fondamentali: a) unificare maggiormente la proposta dei contenuti, così da favorire un migliore

apprendimento e facilitare la sintesi al di dentro dell’attuale pluralismo filoso-fico-teologico;

b) rendere le didattiche più attive e appropriate, riducendo le lezioni cattedrati-che e incrementando forme seminariali, gruppi di studio, ecc.;

c) diminuire il numero dei corsi e degli esami. 1.1. Aree e corsi

1.1.1. Il Piano si struttura attualmente in 7 aree: 2 per il biennio filosofico e 5 per il triennio teologico.

1.1.2. Con lo spostamento dei corsi di Storia della Chiesa nel triennio teologico (delibera del CdS del 26.5.2004) l’area storica resta sospesa. I corsi di Storia della filosofia vengono incorporati nell’area antropologica e i corsi di Storia della Chiesa in quella cristologico-fondamentale.

1.1.3. Ogni area si suddivide in nuclei tematici e questi si esplicitano in temi prin-cipali e temi di approfondimento oppure in approfondimenti e integrazioni.

1.1.4. La strutturazione per nuclei tematici permette al Piano degli studi una di-screta flessibilità, perché consente diversi accorpamenti e una più chiara visibilità del legame dei contenuti sia nei temi principali sia in quelli integrativi o di appro-fondimento.

1.1.5. Ogni area prevede un’introduzione generale in cui si spiegano i diversi nu-clei e il loro collegamento e un riepilogo finale. Ogni nucleo tematico a sua volta richiede un’introduzione specifica.

1.1.6. Uno o più nuclei tematici compongono un corso. Ogni corso costituito da più nuclei tematici può essere svolto da uno o più docenti, secondo le esigenze del-la Sezione e le competenze specifiche, a giudizio del Vice Preside.

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nuovo piano di studi

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1.1.7. Un corso svolto da più docenti deve salvaguardare l’unità dei contenuti e i tipi di didattica, decisi dal Piano e concretizzati dal gruppo stesso dei docenti della materia con il coordinatore della rispettiva area tematica. 1.2. I coordinatori

1.2.1. Il Vice Preside, come autorità responsabile dell’applicazione del Piano, nomi-na un coordinatore per ogni area, previa consultazione dei docenti dell’area stessa.

1.2.2. I coordinatori sono scelti ordinariamente fra i docenti stabili, possibilmente fra gli ordinari o gli straordinari, eccezionalmente fra gli associati. La durata del lo-ro incarico è di tre anni, rinnovabili con la medesima procedura della nomina.

1.2.3. Essi costituiscono un Consiglio consultivo del Vice Preside, che questi con-voca quando lo riterrà utile per il coordinamento generale dell’insegnamento nel Quinquennio o per le verifiche del Piano nel suo svolgimento.

1.2.4. Il coordinatore ha il compito di: a) coordinare la didattica attraverso incontri periodici con i docenti assegnati

all’area e incontri sia collettivi (di corso) che personali con gli studenti; b) realizzare un raccordo con le altre aree, impegnate contemporaneamente nel

semestre o nell’anno, così da utilizzare al meglio le possibilità di luoghi e di tempi di cui la Sezione può disporre e favorire l’integrazione interdisciplinare;

c) coordinare la ricerca attraverso la struttura dei seminari permanenti esistenti o da creare.

1.2.5. Il coordinatore, in caso di rilevanti divergenze con uno o più docenti della sua area, a proposito dei contenuti, della didattica e delle verifiche, rimetterà la so-luzione al giudizio del Vice Preside, il quale potrà avvalersi del consiglio degli altri coordinatori. A tale parere superiore può appellarsi autonomamente ogni docente dell’area stessa.

1.2.6. Nel Consiglio dei coordinatori, avendo cura di sentire e riportare il parere degli studenti, ciascuno farà una relazione di bilancio annuale riguardante la pro-grammazione e la verifica della propria area. Su tale base il Vice Preside farà al Consiglio di Sezione un resoconto globale. 1.3. Didattica

1.3.1. Il Piano prevede forme diversificate di didattica: lezioni cattedratiche, semi-nari, gruppi di studio, di discussione e seminariali, assemblee di dibattito e di ap-profondimento, elaborati scritti, corsi tutoriali e semitutoriali.

1.3.2. Le lezioni cattedratiche indicano il senso generale dello studio in questione, il metodo da seguire e i nodi o le categorie più importanti. Orientativamente esse non

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nuovo piano di studi

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dovrebbero superare il numero di ore assegnate all’insieme delle altre forme più at-tive di didattica. Fanno eccezione, per la loro indole specifica, i corsi esegetico-teologici, quelli storici, di Diritto canonico e di scienze umane, che possono svolger-si in forma cattedratica per circa i due terzi dei credits complessivi assegnati.

1.3.3. I gruppi di studio sono finalizzati principalmente ad approfondire e assimila-re dei contenuti, specie in riferimento a un testo. I gruppi di discussione tendono in particolare alla problematizzazione e al confronto di opinioni, soprattutto attraver-so una bibliografia, assumendo in tal caso la forma seminariale, o almeno seguendo dei questionari di ricerca e di orientamento. Le assemblee di dibattito o di appro-fondimento tendono a scopi simili ai gruppi di discussione, ma si realizzano nell’ambito dell’intera classe. Gli elaborati scritti mirano all’espressione chiara di alcuni punti particolari della materia e possono coronare un lavoro di gruppo o as-sembleare da parte del singolo studente, secondo i suoi personali interessi.

1.3.4. I corsi tutoriali richiedono elaborati scritti, letture di approfondimento e ve-rifiche. Il corso semitutoriale esige la frequenza alle lezioni cattedratiche, un elabo-rato scritto di approfondimento personale e la verifica finale.

1.3.5. Per favorire un apprendimento proporzionato al tempo di studio degli stu-denti, i gruppi di studio o di discussione e seminariali

a) sono riservati ai corsi o ai nuclei tematici più ampi all’interno di ciascuna area e vengono decisi dall’area stessa;

b) in ogni classe e contemporaneamente non se ne potranno svolgere più di due.

1.3.6. A queste forme di didattica si aggiungono a) i seminari che le aree sono invitate a proporre nell’ambito dei credits asse-

gnati a ciascuna di esse, utilizzando i temi di approfondimento; b) un seminario maggiore che introduce l’esercitazione scritta di filosofia, un

seminario di sintesi che introduce l’esercitazione scritta di teologia. 1.4. Le verifiche

1.4.1. Le verifiche sono finali o “in itinere”. Le verifiche finali corrispondono al numero dei corsi e si svolgono perciò alla fine del semestre per i corsi semestrali e alla fine dell’anno per i corsi annuali. Per i corsi che si svolgono in tre semestri consecutivi la verifica finale può avvenire in due tempi.

1.4.2. Il contenuto dell’esame finale di ogni corso è costituito dalle parti esposte in forma cattedratica e viene determinato dall’area, in base a criteri di essenzialità e su proposta dei singoli docenti per la parte riguardante il proprio insegnamento. Possono essere riassunte in un tesario sintetico o in altre forme più idonee.

1.4.3. Gli esami finali dei corsi tenuti da più docenti si svolgono davanti a una commissione oppure, fatta salva l’unità di impostazione (cf sopra, 1.1.7), davanti a

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nuovo piano di studi

36

un singolo docente, a giudizio del Vice Preside. Nel primo caso la valutazione si computa con la media dei voti espressi da ciascun commissario.

1.4.4. Le verifiche effettuate in itinere riguardano le parti di ciascun corso sviluppate in forma diversa da quella cattedratica. Esse avvengono durante lo svolgimento del corso stesso e non in momenti particolari intesi come esami. Queste verifiche ri-guardano sia i risultati dell’apprendimento, che l’impegno e la partecipazione attiva.

1.4.5. La valutazione finale di ciascun corso viene calcolata facendo la media tra la votazione riguardante l’esame finale e tutte le altre verifiche effettuate in itinere.

1.4.6. La prova finale per il baccalaureato può avvenire secondo due modalità: a) un seminario di sintesi, che richiede la partecipazione attiva e introduce

all’esercitazione scritta di teologia; b) una dissertazione scritta o tesi, a norma degli Statuti Generali (cf art. 30,7).

1.5. Norme di applicazione

1.5.1. Il Piano è stato applicato con gradualità, a partire dall’anno accademico 2000-2001. L’applicazione è stata integrale iniziando con il primo anno di filosofia, per consentire la sperimentazione nell’arco di 5 anni. Il Consiglio di Sezione può operare modifiche parziali, in punti particolari, quando la sperimentazione lo ri-chieda. Dopo questo periodo la Sezione dovrà rivederlo e approvarlo definitiva-mente con le modifiche che l’esperienza avrà suggerito.

1.5.2. Negli anni del quinquennio nei quali non è entrato in vigore nella sua integra-lità, il Piano è stato applicato parzialmente. Sono restati i corsi, le verifiche, le didat-tiche e i contenuti del Piano precedente, ma i corsi e i relativi docenti si sono inseriti nelle aree, come previsto dal nuovo Piano. Sono entrate in vigore anche le funzioni dei coordinatori, come previsto nel numero 1.2.1 della impostazione generale.

1.5.3. Nella fase di applicazione parziale le aree hanno svolto il compito di: a) favorire la collaborazione tra i docenti in vista di una migliore conoscenza

dei rispettivi insegnamenti, di una proposta più organica dei contenuti (evi-tando anzitutto le ripetizioni) e di eventuali prospettive di ricerca;

b) promuovere e gestire, d’intesa con il Vice Preside, sperimentazioni didatti-che circostanziate e parziali, in previsione del nuovo Piano, tenendo conto dell’utilità e delle possibilità concrete degli studenti.

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nuovo piano di studi

37

2.1. IL BIENNIO FILOSOFICO 2.1.0. Premesse

2.1.1. Il biennio filosofico si articola in due aree tematiche: area epistemologico-metafisica e area antropologica. Nell’area epistemologico-metafisica sono confluite le seguenti discipline: Introduzione alla filosofia, Logica, Epistemologia, Metafisi-ca, Filosofia della natura, Ermeneutica, Estetica, Musica sacra, Arte sacra, Metodo-logia, il Seminario minore e il Seminario maggiore. Nell’area antropologica con-fluiscono l’Antropologia filosofica, l’Etica generale e speciale, la Filosofia della re-ligione e l’Introduzione alla storia delle religioni, la Sociologia, la Psicologia, la Storia della filosofia, il Seminario minore e il Seminario maggiore.

2.1.2. L’Area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario, che consente di legare insieme le tematiche delle discipline confluite nell’area; quella antropologica si sviluppa attorno alla domanda “chi è l’uomo?” e coinvolge non so-lo le materie strettamente filosofiche, ma anche la Psicologia e la Sociologia.

2.1.3. I corsi di Storia della filosofia si propongono inoltre: (a) di offrire agli stu-denti un’adeguata contestualizzazione degli Autori, cui si fa riferimento anche nei corsi sistematici; (b) un contatto diretto con i testi in cui si cristallizza il pensiero dei classici (lettura e commento di testi-chiave relativi alle diverse epoche); (c) mo-strare la valenza speculativa dell’evento Cristo come storicamente si dispiega nelle diverse figure teoretiche esaminate.

2.1.4. L’area epistemologico-metafisica e quella antropologica propongono ciascu-na un seminario minore di 1 credit e un seminario maggiore di 3 credits, per intro-durre gli studenti ad affrontare temi connessi con le problematiche delle rispettive aree. Tali temi possono essere ripresi e sviluppati nella prevista esercitazione scritta di filosofia.

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nuovo piano di studi

38

2.1.5. AREA EPISTEMOLOGICO - METAFISICA Coordinatore: prof. Saturnino MURATORE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI

Introduzione alla filosofia Cr. 1 Metodologia Cr. 1 Logica Cr. 2 EpistemologiaCr. 5 Estetica Cr. 2 Musica sacra Cr. 2 Arte sacra Cr. 2 Ermeneutica Cr. 2 Filosofia della natura Cr. 2 Filosofia dell’essere Cr. 6

1. Lettura problematica del presente culturale

2. Quadro storico della

problematica

2.1. I principali mo-delli interpretatividel reale

2.2. I modelli

epistemologici contemporanei

3. Il problema della verità 4. Il dinamismo intenzio-

nale della coscienza co-me metafisica implicita

5. La metafisica esplicita

come integrazione conoscitiva

6. Alla ricerca del Fon-

damento ultimo 7. Il quadro metafisico

creazionista

8. Metafisica e teologia

Introduzione generale al biennio filosofico

L’attuale frammenta-

zione dei saperi Temi di estetica e teorie

della comunicazione La coscienza storica e la

ragione ermeneutica La koiné scientifica

e tecnologica Le nuove cosmologie Evoluzionismo

e creazionismo

Responsabilità per il creato

Il difficile rapporto fides/ratio

Dalla logica sillogistica alla

logica formale: i limiti dei formalismi puri

Ebraismo e filosofia Variazioni della nozione

di natura Le scienze cognitive:

il rapporto mente-corpo

Il problema del male

Seminario minore Seminario maggiore Avvio dell’esercitazione

scritta

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nuovo piano di studi

39

2.1.6. AREA ANTROPOLOGICA Coordinatore: prof. Nunzio GALANTINO

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia filosofica

Costanti filosofiche dell’universo personale

A. Dall’ontologia sostanzialista all’ontologia relazionale

B. Reciprocità (pericòresi, pros-simità e co-esistenza)

C. Storicità, morte e futuro dell’uomo

D. Incarnazione (corpo-corporeità, impegno, presenza e azione)

E. Vocazione (libertà - trascen-denza - interiorità)

1. Fondamenti epistemologici dell’antropologia filosofica

2. La parabola anti-umanistica contemporanea

5

Etica Libertà incarnata e responsabilità dell’essere per-sonale

Temi e problemi

di etica sociale

A. La dimensione morale della persona

B. L’essenza della moralità C. Fondamento ontologico e

oggettività del valore morale

1. Originalità e spe-cificità dell’espe-rienza morale

2. Fenomenologia del valore morale

3. Il dovere come esigenza incondi- zionata di moralità

6

Storia e Filosofia della religione

Trascendenza della persona ed espe-rienza del sacro

A. Le scienze della religione B. La storia delle religioni C. La fenomenologia storica delle

religioni D. Fenomenologia dell’esperienza

religiosa E. Ermeneutica dell’esperienza

religiosa F. Fondamento ontologico-veri-

tativo dell’esperienza religiosa

1. Le religioni universali

2. Secolarizzazione e nuove religioni

3. La questione ermeneutica

4. Teologia filosofi-ca e filosofia della religione

8

Psicologia Natura e struttura della personalità psichica

A. Natura della personalità B. Attributi e processi dell’Io C. Psicodinamica della personalità

1. Principali teorie della personalità

2. Psicologia della religione

3

Sociologia L’uomo nella vita sociale

A. Premesse storico-fenomenolo-giche

B. I concetti fondamentali della vita sociale

C. Stratificazione e disuguaglianze sociali

1. Mappa delle teo-rie macro e micro-sociologiche con-temporanee

2. Sociologia della religione

3

Seminario minore

1

Seminario maggiore

3

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nuovo piano di studi

40

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia del-la filosofia antica e medievale

1. Lo spirito e il pensiero dell’antichità pagana e cristiana

2. Lo spirito e il pensiero della cristianità me-dievale

A. Le origini della filosofia occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero greco

C. Cristianesimo e filosofia D. Sviluppo e figure del pensiero

medievale

Filosofia e religione Filosofia e mitologia Monografia: uno dei

grandi maestri medievali

6

Storia del-la filosofia moderna e contempo- ranea

1. La modernità e il suo pensiero

2. Tra moderno e postmodento: il contemporaneo

A. Genesi della modernità occi-dentale

B. Sviluppo e figure del pensiero moderno

C. Sviluppo e figure del pensiero contemporaneo

Monografie su auto-ri o testi del pen-siero moderno e contemporaneo

6

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41

2.2. IL TRIENNIO TEOLOGICO 2.2.0. Premesse

2.2.1. Le aree del triennio teologico, a eccezione di quella biblica, sono di tipo te-matico.

2.2.2. L’area biblica si articola nei due corsi fondamentali di Antico Testamento (comprendente AT/1: Pentateuco, AT/2: Profeti, AT/3: Sapienziali e altri scritti) e Nuovo Testamento (comprendente NT/1: Sinottici-Atti, NT/2: Corpus Paulinum, NT/3: Corpus Johanneum), preceduti dai corsi complementari di Introduzione ge-nerale alla Bibbia e di Lingue (Ebraico A - B e Greco A).

2.2.2.1. Ciascuna parte dei due corsi biblici fondamentali, rispettando la pluralità dei metodi e degli approcci, si propone di introdurre gli studenti a “saper leggere” un testo e comporta perciò un’introduzione critica, esemplificazioni esegetiche e linee di teologia biblica. Non può esserci quindi sovrapposizione tra le parti dello stesso corso.

2.2.3. Le aree tematiche sono: l’area cristologico-fondamentale, l’antropologico-spirituale, l’ecclesiologico-sacramentale e la morale. Nell’area cristologico-fonda-mentale confluiscono l’Introduzione alla teologia e la Patrologia, la Teologia fonda-mentale (Rivelazione, Tradizione e Ispirazione), la Cristologia, l’Unità e Trinità di Dio e la Storia della Chiesa. L’area antropologico-spirituale comprende: l’Antropo-logia teologica, la Grazia e le Virtù teologali, l’Escatologia e la Teologia spirituale. L’area ecclesiologico-sacramentale include l’Ecclesiologia e la Mariologia, la Litur-gia, la Sacramentologia, il Diritto canonico, la Teologia pastorale e la Catechetica. L’area morale comprende la Morale fondamentale e la Morale speciale.

2.2.3.1. Ciascun nucleo tematico viene trattato in tre aspetti distinti e strutturati: a) biblico b) storico o storico-dogmatico c) sistematico e proposte di teologia contemporanea.

2.2.3.2. L’area antropologico-spirituale intende integrare in profondità, pur nel ri-spetto delle diverse metodologie, i contenuti dogmatici e l’esperienza spirituale, che diventa così non solo il culmine della riflessione teologica, ma anche una fonte di ispirazione.

2.2.3.3. I corsi di Storia della Chiesa si propongono di: (a) fornire agli studenti quadri di riferimento storico e storiografico per il futuro studio della teologia; (b) offrire un adeguato supporto allo studio delle discipline più propriamente positive; (c) proporre una congrua metodologia per l’acquisizione di una consapevolezza critica in ordine al superamento di luoghi comuni, anacronismi, facili generalizza-zioni; (d) porre lo studente in rapporto con i vissuti della comunità credente nei diversi periodi.

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nuovo piano di studi

42

2.2.4. AREA BIBLICA Coordinatore: prof. Ettore FRANCO

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Introduzione generale alla Bibbia

1. Ambiente 2. Testo 3. Ermeneutica

1. Linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele

2.1. Formazione e trasmissione del testo (AT, NT, Apocrifi)

2.2. Critica testuale (AT e NT) 3. Metodi, strumenti e sussidi

3

Antico Testamento

AT/1: Pentateuco AT/2: Profeti AT/3: Sapienziali e

altri scritti

1.1. I risultati della critica letteraria: composizio-ne, struttura e messaggio dei singoli libri

1.2. Gen 1-11, Es 19-20.24, Dt 6 1.3. Teologia delle tradizioni pentateucali 2.1. Storia dell’interpretazione e teologia ebraica

del profetismo; composizione, struttura e messaggio dei singoli libri (profeti anteriori e posteriori, compreso Dan e l’apocalittica)

2.2. Vocazione ed esistenza profetica; i canti del Servo; la nuova alleanza

2.3. Teologia delle tradizioni profetiche 3.1. La poesia ebraica e il libro dei Salmi: composi-

zione, struttura, generi letterari; la sapienza in Israele: apporto critico di Giobbe e Qohelet; scritti midrashici; ellenizzazione e libri dei Maccabei

3.2. Esegesi, teologia e lettura cristiana di alcuni Salmi

3.3. La giustizia di Dio in Giobbe; creazione, storia e salvezza nel libro della Sapienza; immortalità e risurrezione alle soglie dell’era cristiana

4 4 4

Page 43: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

43

CORSI NUCLEI PRINCIPALI TEMI PRINCIPALI CR.

Nuovo Testamento

NT/1: Sinottici e Atti

NT/2: Corpus

Paulinum NT/3: Corpus

Johanneum

1.1. Storia della ricerca, origine, natura, interpre-tazione, valore storico e teologico dei Vangeli sinottici e degli Atti; struttura e teologia di Mc, Mt, Lc-At

1.2. Esemplificazioni esegetiche della duplice e della triplice tradizione

1.3. Cristologia dei Sinottici 2.1. Vita e opera di Paolo; autenticità, composizio-

ne, struttura e teologia delle singole lettere 2.2. La parola della croce e la risurrezione dai

morti; la giustizia di Dio; Cristo nuovo Ada-mo, la vita nello Spirito

2.3. Linee di teologia e di cristologia paoline 3.1. Sfondo culturale, composizione e struttura

del IV Vangelo, delle Lettere (1-3 Gv) e dell’Apocalisse

3.2. Linee di cristologia ed ecclesiologia giovannea; tematiche teologiche fondamentali

3.3. Esemplificazioni esegetiche

4 4 4

Corsi complementarie propedeutici

Greco classico Greco A (biblico) Ebraico A Ebraico B

4 3 2 2

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nuovo piano di studi

44

2.2.5. AREA CRISTOLOGICO - FONDAMENTALE Coordinatore: prof. Carlo GRECO

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Introduzione alla teologia e Patrologia

1. Modelli storici di intellectus fidei

2. Oggetto e meto-do della teologia sistematica

A. La teologia dei Padri B. La teologia medievale C. La teologia nell’epoca

moderna D. La teologia nell’epoca

contemporanea

Figure significative della Patrologia

5

Teologia fondamentale

3. La rivelazione

4. La credibilità della rivelazione

5. Rivelazione e tradizione

A. La rivelazione di Dio nella creazione e nella storia

B. La rivelazione in Gesù Cristo(singolarità di Gesù; la pie-nezza della rivelazione nel mistero pasquale)

A. La credibilità: problematica e criteri

B. Mediazione dell’universalità della rivelazione e sua fon-dazione teologica

A. Rivelazione, tradizione e Scrittura (Ispirazione e Canone biblico)

B. Tradizione e magistero C. Il dogma e il concetto di

sviluppo dogmatico

La rivelazione di Dio nelle religioni

1. Tradizione viva e sensus fidelium

2. La tradizione nel dibattito ecumenico

7

Cristologia e Trinità

6. Il Dio di Gesù Cristo

7. Cristologia pneumatologica

8. Soteriologia cristologica

9. Gesù, il Cristo, Figlio incarnato

10. Lo Spirito, do-no del Risorto

11. La comunione della Trinità

A. Unicità di Dio B. Il Padre di Gesù Cristo

A. L’evento dello Spirito dai profeti all’avvento del Regno di Dio

B. Lo Spirito Santo nell’evento di Cristo

A. La passione e morte di Gesù Cristo

B. Significato soteriologico ed escatologico di Gesù risorto

A. Preesistenza di Cristo e Incarnazione

B. La persona di Cristo

L’evento dello Spirito fino alla Parusia

A. Teologia trinitaria e cristologiaB. Modelli di teologia trinitaria

L’ebreo Gesù

La fede di Gesù

Solidarietà e univer-salità della salvez-za in Gesù Cristo

I titoli cristologici

Spirito di Dio Spirito di Cristo

8

Page 45: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

45

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Storia della Chiesa antica e medievale

1. Genesi, diffu-sione e struttu-ra del Cristia-nesimo antico

2. Occidente lati-no e germani-co. Incultura-zione, istitu-zioni

3. Sviluppi e crisi dell’universa-lismo

A. Rapporti Cristianesimo-Impero

B. Cristianesimo, ellenismo e giudaismo

C. Migrazioni germaniche ed evangelizzazione

D. Respublica christiana E. Riforma gregoriana F. Teocrazia medievale

Archeologia cristiana

5

Storia della Chiesa moderna e contempora-nea

1. Riforma e con-troriforma

2. La Chiesa nell’età dei lumi

3. La Chiesa nell’Ottocento

4. La Chiesa nel Novecento

A. L’età dell’assolutismo B. Giansenismo e GallicanesimoC. La questione romana D. Il Sillabo e il Vaticano I E. La questione sociale F. Il modernismo G. La Chiesa e i conflitti mon-

diali H. Il Vaticano II e il postconci-

lio

Chiesa e totalitarismi

4

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nuovo piano di studi

46

2.2.6. AREA ANTROPOLOGICO - SPIRITUALE Coordinatore: prof. Giuseppe MANCA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR. Antropo-logia teo-logica

1. L’uomo creatura A. Teologia della creazione B. Unità dell’uomo (anima-corpo;

uomo-donna) C. L’uomo come persona D. L’uomo immagine di Dio

La creazione tra scienza e cultura

3

Grazia 2. L’uomo figlio di Dio

A. La grazia originale B. Inabitazione della Trinità

e figliolanza divina

La figliolanza divina in differenti mo-delli teologici contemporanei

5

3. L’uomo come libertà liberata

A. Situazione di peccato (originale, personale e sociale)

B. Libertà e grazia (giustificazione, elezione e predestinazione, vo-lontà salvifica universale)

Figliolanza divina e libertà nel con-fronto con modelli culturali dell’Italia meridionale

Virtù teologali

4. La vita dei figli di Dio nella fede, speranza e carità

A. Distinzione e unità nella vita teo-logale di fede, speranza e carità

B. Vita teologale e impegno nel mondo

Speranza cristiana e speranze intra-mondane

Escato-logia

5. Il compimento della figliolanza divina e della libertà

A. L’uomo tra storia ed eschaton (Regno, Parusia, Morte, Giudi-zio, Purificazione)

B. Eschaton e possibilità di falli-mento (vita-morte eterna)

Immortalità e risurre-zione nella teologia contemporanea

2

Teologia spirituale

6. La vita spirituale A. La vita spirituale come espe-rienza della grazia

B. Dinamica verso la santità

La mistica 2

Page 47: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

47

2.2.7. AREA ECCLESIOLOGICO - SACRAMENTALE Coordinatore: prof. Orazio F. PIAZZA

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Ecclesio-logia e Mario-logia

1. Identità origina-ria della Chiesa

2. Struttura della

Chiesa

3. Maria nel mi-

stero di Cristo e della Chiesa

A. Origine e natura teandrica B. Proprietà costitutive della Chiesa

A. La gerarchia B. I fedeli laici C. La vita consacrata

A. La madre di Dio nel rapporto

con Cristo e con la Chiesa B. I dogmi mariani

Modelli di rapporto Chiesa-mondo

Il dialogo ecumenico Indole escatologica

della Chiesa

Culto mariano

e pietà popolare

5

Liturgia e Sacramen-tologia

4. La liturgia della Chiesa

5. I sacramenti

dell’iniziazione cristiana

6. I sacramenti

della guarigione

7. I sacramenti del

servizio della comunione

A. Teologia del culto: simbolo e rito, parola e memoriale; litur-gia e storia salvifica

B. Struttura della celebrazione

A. La dinamica teologica

nell’economia sacramentale B. Il battesimo e la confermazioneC. L’eucaristia

A. Riconciliazione e penitenza B. Unzione degli infermi

A. Il ministero ordinato nella Chiesa B. Il matrimonio

Celebrare nel tempo e nello spazio

Il magistero della

lex orandi Proposte alternative

circa la genesi e la struttura della pre-ghiera eucaristica

Dottrina delle

indulgenze

Le preghiere

di ordinazione

Cultura del Mezzo-

giorno e teologia del matrimonio

3

5

2

2

Page 48: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

48

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Diritto canonico

8. Il diritto nella Chiesa

9. Funzioni

e potestà nel popolo di Dio

A. I fedeli laici B. I fedeli nel ministero sacro o

chierici C. I fedeli nella vita consacrata

A. Funzione e potestà di santificare B. Funzione e potestà di insegnareC. Funzione e potestà di governare

L’associazione dei fedeli

Gli organi di gover-

no della Chiesa universale e delle chiese particolari

5

Teologia pastorale

10. Teologia pastorale

11. Pastorale

giovanile

12. Catechetica

A. Questione epistemologica B. Modelli di teologia pastorale,

specialmente in area italiana C. I soggetti dell’azione pastorale

Progetti e prospettive di pastorale

giovanile, specialmente nell’Italia meridionale

A. Servizio della Parola e educa-

zione alla fede B. Contenuto, fonti, soggetto e

linguaggio della catechesi

L’insegnamento

della religione nelle scuole

2

1

1

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nuovo piano di studi

49

2.2.8. AREA MORALE Coordinatore: prof. Donatella ABIGNENTE

CORSI NUCLEI TEMATICI TEMI PRINCIPALI APPROFONDIMENTI CR.

Morale fonda-mentale e generale

1. Questioni fonda-tive di un’etica teologica

2. Principi etici

generali alla luce della fede cristiana

A. Carattere originario del feno-meno morale

B. Intelligenza nella fede dell’esperienza e della cono-scenza morale

C. Intelligenza dell’ethos e dell’etica

A. Norme morali: origine, signifi-

cato, valore e trasmissione B. Rapporto fra moralità personale

e opzioni concrete, tra dimensionesoggettiva e l’oggettività

C. Il peccato, la conversione, la vitacristiana

1. Carattere specifi-co della morale cristiana

2. Dialogo come virtù

1. Storicità delle

norme e plurali-smo culturale

2. Persona e strut-turazione della convivenza umana

5

Morale speciale

3. Etica della vita religiosa

4. Morale della

vita fisica

5. Morale della

vita sociale

A. La virtù della religione B. Culto e morale

A. La difesa della vita B. Problematiche morali della vita

sessuale e coniugale C. Temi di bioetica (aborto, euta-

nasia, trattamento dei malati terminali)

A. I principi etici dell’agire sociale

(sussidiarietà e solidarietà) B. Le virtù sociali: giustizia, carità,

verità C. Coscienza etica e istituzioni

politico-economiche

Religione ed evolu-zione della religio-sità nell’Italia me-ridionale

Razionalità morale

e biotecnologie

1. Diritti umani 2. Legalità, sviluppo

e occupazione nel meridione d’Italia

2

4

5

Page 50: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

50

PIANO GENERALE DEI CORSI

BIENNIO FILOSOFICO

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica

AEM Introduzione alla filosofia 1 2 AEM Epistemologia/1 2 3 AEM Metodologia 1 2 AEM Logica 2 3 AEM Estetica 2 3

Area antropologica

AA Psicologia 3 5 AA Sociologia 3 5 AA Storia della filosofia antica 3 5

IL Integrazione linguistica

—— —— 17 28

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Epistemologia/2 3 5 AEM Filosofia dell’essere/1 4 6

MS Musica sacra 2 3

Area antropologica AA Antropologia filosofica 5 8 AA Storia della filosofia patristica e medievale 3 5

SMI Seminario minore 1 2

IL Integrazione linguistica —— ——

18 29

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM Filosofia dell’essere/2 2 3 AEM Ermeneutica 2 3 AEM Filosofia della natura 2 3

Area antropologica AA Etica generale 4 6 AA Storia delle religioni 3 5 AA Storia della filosofia moderna 3 5

SMA Seminario maggiore/1 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 28

Page 51: Guida dello Studente 2011-12

nuovo piano di studi

51

credits ECTS 4° Semestre Area epistemologico-metafisica

AS Arte sacra 2 3

Area antropologica AA Etica speciale 2 3 AA Filosofia della religione 5 8 AA Storia della filosofia contemporanea 3 5

Area biblica AB Introduzione alla Sacra Scrittura 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF Introduzione alla teologia 2 3

SMA Seminario maggiore/2 1 2 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 29

Corsi integrativi

IL Lingua greca 4 6 IL Lingua latina 4 6 IL Lingua inglese 4 6 IL Lingua tedesca 4 6

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nuovo piano di studi

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TRIENNIO TEOLOGICO

I ANNO credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB AT/1: Pentateuco 4 6 AB NT/1: Sinottici-Atti 4 6 LM Greco A 2 3 LM Ebraico A 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF Teologia fondamentale 5 8 ACF Tradizione e ispirazione 2 3 ACF Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana 3 5

—— —— 22 34

2° Semestre Area biblica

AB AT/2: Profeti 4 6 AB NT/2: Corpus Paulinum 4 6 LM Ebraico B 2 3

Area cristologico-fondamentale AC Patrologia 3 5 AC Cristologia 5 8 AC Storia della Chiesa medievale 2 3

—— —— 20 31

II ANNO

3° Semestre Area biblica AB AT/3: Sapienziali e altri Scritti 4 6 AB NT/3: Corpus Johanneum 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF Trinità 3 5 ACF Storia della Chiesa moderna 2 3

Area antropologico-spirituale AAS Antropologia teologica 3 5

—— —— 16 25

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nuovo piano di studi

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credits ECTS 4° Semestre Area antropologico-spirituale

AAS Grazia e virtù teologali 5 8 AAS Escatologia 2 3 AAS Teologia spirituale 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES Ecclesiologia e mariologia 5 8

Area morale AM Teologia morale fondamentale e generale 5 8

Area cristologico-fondamentale ACF Storia della Chiesa contemporanea 2 3

—— —— 21 33

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima 5 8 AES Eucaristia 3 5 AES Liturgia 3 5 AES Diritto canonico/1 3 5

Area morale AM Teologia morale speciale/1: vita religiosa 2 3 AM Teologia morale speciale/2: vita fisica 4 6

SF Seminario per l’esame finale 2 3 —— —— 22 35

6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES Penitenza e Unzione degli infermi 2 3 AES Ordine e Matrimonio 2 3 AES Teologia pastorale 4 6 AES Diritto canonico/2 2 3

Area morale AM Teologia morale speciale/3: vita sociale 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3

T Tesi/esercitazione scritta —— —— 17 26

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biennio filosofico

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IL BIENNIO FILOSOFICO

Il piano di studi della Sezione San Luigi struttura il quinquennio istituzionale in un biennio filosofico e un triennio teologico. Questa distinzione ha carattere pedagogico in quanto mira a far acquisire allo studente quegli atteggiamenti e quelle conoscenze che consentono di affrontare in profondità le tematiche teologi-che. La distinzione intende, inoltre, rispettare l’autonomia metodologica delle due aree disciplinari: filosofica e teologica.

Ma “distinzione” non significa separazione o estraneità di discorso. Infatti, se l’itinerario filosofico può anche essere perseguito per se stesso, pure non è tale da esaurire la problematica di chi vive e vuol vivere un’esperienza di fede. Per il cre-dente c’è sempre l’esigenza di far confluire il discorso filosofico nell’ambito più va-sto e specifico del suo concreto orizzonte di esistenza. Proprio per questo, egli tro-verà profondamente inadeguata ogni impostazione che si presenti chiusa alla tra-scendenza o implicante una dicotomia insuperabile tra visione filosofica e visione di fede. In questa prospettiva, sia in ambito storico che teoretico, gli studenti ver-ranno messi in condizione di cogliere e di approfondire la rilevanza filosofica dell’evento Cristo, in modo da potersi rapportare alla parabola del pensiero occi-dentale senza complessi di inferiorità o cedimenti alle mode filosofiche ricorrenti.

Per parte sua la teologia avverte, oggi non meno che in passato, l’esigenza di un autentico pensiero filosofico, connesso all’urgenza di dover rendere ragione della fede e dei suoi contenuti all’interno di un contesto culturale pluralistico e se-colarizzato. Da questo punto di vista, quello cioè della necessità di integrare teolo-gia e filosofia, l’esempio della scolastica medievale e di San Tommaso resta sempre attuale (cf Fides et ratio, n. 78).

Il principale obiettivo cui mira la formazione filosofica è, comunque, il rag-giungimento dell’autonomia critica. Tale autonomia è tutt’altro che un dato origi-nario: essa rappresenta un livello di maturazione della persona, che si raggiunge at-traverso la riflessione e opportune decisioni. Il biennio filosofico intende favorire questa maturazione proponendo un duplice itinerario:

1. attraverso una ripresa e un approfondimento della storia della filosofia. È, in-fatti, accostandosi al pensiero di quegli Autori che sono stati in larga misura i maestri e gli artefici della cultura occidentale, che si possono acquisire i rife-rimenti culturali indispensabili per il maturare di una coscienza critica, pie-namente consapevole di sé, dei propri limiti e delle proprie possibilità;

2. affrontando direttamente quei problemi che stanno al centro di ogni auten-tica e seria riflessione.

Ovviamente, non si pretende che nel breve spazio di un biennio lo studente possa giungere a elaborare una compiuta filosofia. Gli insegnamenti storici e teore-tici hanno tuttavia il compito di iniziare a questo e rendere così concretamente possibile una ripresa e un approfondimento delle stesse tematiche filosofiche du-rante gli studi di teologia.

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biennio filosofico

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Il nuovo piano di studi struttura il biennio filosofico in due grandi aree tematiche:

1) l’area epistemologico-metafisica;

2) l’area antropologica.

L’intero arco formativo del quinquennio istituzionale giustifica, inoltre, la pre-senza, nel piano di studi del biennio filosofico, di insegnamenti complementari quali l’Introduzione alla storia delle religioni, la Psicologia, la Sociologia, l’Ermeneu-tica, il Corso introduttivo alla S. Scrittura. Lo stesso dicasi per i corsi integrativi di lingue classiche (greco e latino) e moderne (inglese e tedesco). Un contributo con-creto all’acquisizione di un proprio metodo e degli strumenti più idonei allo studio e alla ricerca in ambito filosofico e teologico viene offerto, nell’ambito della prima area tematica, dall’insegnamento di Metodologia.

Nel biennio filosofico lo studente è tenuto a redigere e a discutere l’esercitazione scritta di filosofia, da presentare entro il mese di giugno del quarto semestre. Il tema dell’esercitazione verrà introdotto da un Seminario maggiore che si distende per due semestri. Per gli studenti ordinari il biennio filosofico si conclude col conferimento del Diploma di Studi Filosofici, previsto dagli Statuti Generali (cf art. 33,1).

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QUADRO DEI CORSI DEL BIENNIO FILOSOFICO ANNO ACCADEMICO 2011-2012

I ANNO

credits ECTS 1° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM11011 Introduzione alla filosofia (A. Trupiano) 1 2 AEM11021 Epistemologia/1 (A. Trupiano) 2 3 AEM11031 Metodologia (A. Mastantuono) 1 2 AEM11051 Estetica (L. Moscato) 2 3

MS11011 Musica sacra (V. De Gregorio) 2 3

Area antropologica AA11011 Psicologia (C. Di Filippo) 3 5 AA11021 Sociologia (G. Di Gennaro) 3 5 AA11031 Storia della filosofia antica (A. Orazzo - V. Petito) 3 5

IL Integrazione linguistica —— ——

17 28

2° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM11022 Epistemologia/2 (A. Trupiano) 3 5 AEM11042 Logica (G. Piccolo) 2 3 AEM11062 Filosofia dell’essere/1 (S. Muratore) 4 6

Area antropologica AA11042 Antropologia filosofica (N. Galantino) 5 8 AA11052 Storia della filosofia patristica e medievale

(A. Orazzo - V. Petito) 3 5

SMI Seminario minore 1 2 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 29

II ANNO

3° Semestre Area epistemologico-metafisica AEM11071 Filosofia dell’essere/2 (S. Muratore) 2 3 AEM11081 Ermeneutica (A. Trupiano) 2 3 AEM11091 Filosofia della natura (S. Ferraro) 2 3

Area antropologica AA11061 Etica generale (G. De Simone) 4 6 AA11071 Storia delle religioni (G. De Simone - O. Marra) 3 5 AA11081 Storia della filosofia moderna

(E. D’Antuono - G. Attademo) 3 5

SMA Seminario maggiore 2 3 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 28

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biennio filosofico

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credits ECTS 4° Semestre Area epistemologico-metafisica

AS11012 Arte sacra (G. Agnisola) 2 3

Area antropologica AA11092 Etica speciale (G. Parnofiello) 2 3 AA11102 Filosofia della religione (G. De Simone) 5 8 AA11112 Storia della filosofia contemporanea

(E. D’Antuono - G. Attademo) 3 5

Area biblica AB11012 Introduzione alla Sacra Scrittura (E. Salvatore) 3 5

Area cristologico-fondamentale ACF11012 Introduzione alla teologia (C. Greco) 2 3

SMA Seminario maggiore 1 2 IL Integrazione linguistica

—— —— 18 29

Seminario minore

SMI11012 Lettura e commento di testi filosofici della Scuola di San Vittore (A. Orazzo)

SMI11022 Il concetto di causalità in Cartesio, Hume e Kant (J.I. Piedade)

Seminario maggiore

SMA11011-SMA11012 Il nostro universo: che cosa finora ne sappiamo, come provare a pensarlo (S. Ferraro)

SMA11021-SMA11022 Lo statuto epistemologico della verità e del fondamento nella filosofia contemporanea (J.I. Piedade)

Corsi integrativi

credits ECTS IL11011-IL11012 Lingua greca (D. Garribba) 4 6 IL11021-IL11022 Lingua latina (D. Garribba) 4 6 IL11041-IL11042 Lingua tedesca (A. Patauner) 4 6

Legenda codici Corsi:

Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (8 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO - A. MASTANTUONO -

L. MOSCATO - V. DE GREGORIO)

L’area epistemologico-metafisica propone un percorso teoretico unitario che si distende per tre semestri e mira a legare insieme le tematiche delle discipline con-fluite nell’area, con una strategia che comporta: (1) un’introduzione generale all’intero percorso; (2) l’illustrazione di alcuni nuclei tematici in sequenze molto compatte di lezioni, seguite da gruppi di studio/discussione per l’appropriazione dei principali temi (anche attraverso brevi scritti); (3) un certo numero di appro-fondimenti e, per quanti sceglieranno quest’area; (4) un elaborato scritto, di circa trenta pagine, introdotto dal seminario maggiore.

Nel primo semestre, dopo l’introduzione generale, tematica e metodologica, vengono proposti i primi due nuclei tematici concernenti: (a) una lettura proble-matica del presente culturale; (b) un quadro storico sintetico dei principali modelli interpretativi del reale. Vengono trattati, inoltre, i problemi relativi a: (1) l’attuale preoccupante frammentazione dei saperi; (2) il rapporto fides/ratio; (3) la moderna koiné scientifica e tecnologica. Contemporaneamente gli studenti vengono intro-dotti allo studio di temi di estetica in quanto connessi con la problematica episte-mologico-metafisica.

AEM11011. INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

Concentrato all’inizio del primo semestre, il Corso intende introdurre alla filo-sofia e al rapporto specifico filosofia/teologia sia quanti abbiano già compiuto un percorso di studi liceali sia quanti provengano da altri indirizzi di studi. Particolare attenzione è dedicata alla lettura problematica del presente culturale caratterizzato sia dal fenomeno della frammentazione dei saperi sia dal predominio di un model-lo di razionalità strumentale. Gli studenti saranno introdotti all’analisi di alcuni te-sti di autorevoli voci della filosofia contemporanea. BIBLIOGRAFIA

GIOVANNI PAOLO II, Fides et ratio. I rapporti tra fede e ragione, Roma 1998; S. MURATORE (ed.), Teologia e filosofia. Alla ricerca di un nuovo rapporto, AVE, Roma 1990; J. ORTEGA Y

GASSET, Cos’è filosofia, Marietti, Genova 1994; E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale, Il Saggiatore, Milano 1983; H.G. GADAMER, La ragione nell’età della scienza, Il Melangolo, Genova 1999; R. BODEI, Una scintilla di fuoco. Invito al-

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la filosofia, Zanichelli, Bologna 2005; M. FOUCAULT, Discorso e verità nella Grecia antica, Donzelli Editore, Roma 2005; K. JASPERS, Introduzione alla filosofia, Raffaello Cortina Edi-tore, Milano 2010. Dispense del Professore.

AEM11021. EPISTEMOLOGIA/1

(2 ore sett., 1° sem.: A. TRUPIANO)

Il Corso si propone di delineare – attraverso un quadro storico della problema-tica – i principali modelli interpretativi del reale delineatisi nel corso della filosofia occidentale. L’attenzione sarà concentrata, in modo particolare, sull’analisi del di-namismo intenzionale del soggetto e sui problemi relativi all’oggettività della cono-scenza nel quadro dell’attuale dibattito filosofico e scientifico sul realismo critico. BIBLIOGRAFIA

E. AGAZZI - F. MINAZZI - L. GEYMONAT, Filosofia, scienza e verità, Rusconi, Milano 1989; S. MURATORE, Intelligentia et esse. La dottrina tomista del conoscere, D’Auria, Napoli 1984; I. LAKATOS - A. MUSGRAVE (edd.), Critica e crescita della conoscenza, Feltrinelli, Milano 19933; P. WATZLAWICK (ed.), La realtà inventata. Contributi al costruttivismo, Feltrinelli, Milano 19923; G. BRIANESE (ed.), “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-popperiano, Paravia, Torino 1991; W. SCHULZ, Le nuove vie della filosofia contemporanea, vol. I: Scientificità, Marietti, Casale Monferrato 1986; D. DAVIDSON, Soggettivo, intersogget-tivo, oggettivo, Raffaello Cortina, Milano 2003; D. MARCONI, Per la verità. Relativismo e fi-losofia, Einaudi, Torino 2007. Dispense del Professore.

AEM11031. METODOLOGIA

(1 ora sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

Il Corso si propone di introdurre lo studente al corretto uso degli strumenti di-dattici e di ricerca al fine di iniziarlo al lavoro scientifico nelle discipline filosofiche e teologiche. Il Corso si conclude con un’esercitazione pratica. BIBLIOGRAFIA

J.M. PRELLEZO - J.M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 20043; G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Manuale di metodologia. Avviamento alla studio e alla ricerca multidisciplinare, San Paolo, Cinisello Balsamo 20043.

AEM11051. ESTETICA

(2 ore sett., 1° sem.: L. MOSCATO)

Il Corso indaga i risvolti epistemologici delle immagini, prendendo in conside-razione i contributi filosofici, teologici ed artistici e proponendo altresì la proble-matica estetica nel più ampio contesto dei processi comunicativi.

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BIBLIOGRAFIA

R. DE FUSCO, Storia dell’arte contemporanea, Laterza, Bari 1983; M. DE MICHELI, Le avan-guardie artistiche del ’900, Feltrinelli, Milano 1977; L. MOSCATO ESPOSITO, Immagini. Cor-so di estetica, Napoli 2004; E. PANOFSKY, Architettura gotica e Filosofia scolastica, Liguori, Napoli 1986; ID., La Prospettiva come forma simbolica, Feltrinelli, Milano 1990; W. TATARKIEWICZ, Storia dell’estetica, voll. I-II, Einaudi, Torino 1970.

MS11011. MUSICA SACRA

(2 ore sett., 1° sem.: V. DE GREGORIO)

Il Corso si riferisce alla storia dell’arte musicale con particolare attenzione all’uso della musica nella ritualità della Chiesa delle origini e alla organizzazione della musica nella liturgia sia in Oriente sia in Occidente e ai successivi sviluppi, in relazione con l’evoluzione dei linguaggi musicali nelle varie epoche e paesi dove è avvenuta l’inculturazione del Cristianesimo. L’inculturazione del linguaggio litur-gico è motivo di rimando alle diverse prospettive teologiche e delle conseguenti or-ganizzazioni della vita ecclesiale. Sono esaminati i progressivi passaggi dal Canto Gregoriano alla nascita della Polifonia, alla prassi musicale adottata nella Chiesa Cattolica della riforma pre e post tridentina e nelle Chiese riformate e alla crisi do-vuta all’adozione, nei riti, dei linguaggi musicali mutuati dal melodramma profano dal sec. XVII al XIX. L’ultima parte del Corso è dedicata allo studio dei movimen-ti di riforma della musica liturgica che nella seconda metà del XIX secolo prepara-no gli interventi del Magistero nel secolo XX e il decisivo ripensamento imposto, anche alla musica in chiesa, dalla costituzione Sacrosantum Concilium del Vaticano II. In appendice viene studiato l’uso degli strumenti musicali nel culto, in partico-lare l’organo, e le questioni legate alla conservazione degli esemplari storici di que-sto strumento e alla prassi per la loro schedatura e per le procedure di restauro. Il Corso si articola in una parte magistrale e in un’altra laboratoriale dedicata allo studio e all’esercizio pratico del repertorio fondamentale del Canto Gregoriano. BIBLIOGRAFIA

V. DONELLA, La Musica in chiesa nei secoli XVII - XVIII - XIX, Carrara-Bergamo 1995; S. CORBIN, La Musica Cristiana: dalle origini al gregoriano, Jaca Book, Milano 1987; F. RAINOLDI, Sentieri della Musica Sacra: dall’Ottocento al Concilio Vaticano II. Documenta-zione su ideologie e prassi, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1996; J. GELINEAU, Canto e Musica nel Culto Cristiano: principi, leggi e applicazioni, LDC, Torino 1963; V. DONELLA, Musica in chiesa nel terzo millennio, Urban, Saronno 2004; A.P. ERNETTI, Storia del Canto Gregoriano, Venezia 1990; AA.VV., Musica e Liturgia nella cultura mediterranea, P. ARCANGELI (ed.), Leo Olschki, Firenze 1988; M. FURST-WULLE, Il canto cristiano nella storia occidentale, Claudiana, Torino 1974; G. STEFANI, Musica e religione nell’Italia barocca, S.F. Flaccovio, Palermo 1975; G. BAROFFIO - EUN JU KIM ANASTASIA, Introduzione al Canto Gregoriano, Urban, Saronno 2003; A. BUGNINI, La riforma liturgica, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 1983; F. RAINOLDI, Tradi-tio Canendi. Appunti per una storia dei riti cristiani, CLV-Ed. Liturgiche, Roma 2000.

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AREA ANTROPOLOGICA

AA11011. PSICOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: C. DI FILIPPO)

Scopo: il Corso si articola in tre parti che hanno tre obiettivi specifici ma colle-gati tra loro: � inizialmente s’intende introdurre allo studio della Psicologia ed offrire agli stu-

denti i concetti basilari per orientarsi tra i tanti differenti modelli, scuole, indi-rizzi ed approcci esistenti;

� successivamente ci si focalizza sullo studio della Personalità, con l’intento di of-frire una basilare conoscenza degli aspetti che strutturano la personalità e dei meccanismi di funzionamento che la caratterizzano;

� la parte seminariale riguarda il tema “Personalità ed esperienza religiosa”. A par-tire da alcuni contributi significativi s’intende evidenziare i collegamenti ed i parallelismi esistenti tra il percorso di formazione alla maturità religiosa ed il percorso di crescita che porta alla maturità della persona.

Argomenti: Definizione, scopi e metodi della Psicologia. Scuole e Modelli: Psi-coanalisi, Comportamentismo, Cognitivismo, indirizzo Fenomenologico-Esisten-ziale. La Conoscenza Simbolica e i diversi livelli di consapevolezza. La Personalità come struttura-Razionalità, Fantasia, Emozioni, Corpo. Le Posizioni Relazionali: Genitore, Adulto, Bambino. Meccanismi di Funzionamento. Personalità ed espe-rienza religiosa. BIBLIOGRAFIA

A. CENCINI - A. MANENTI, Psicologia e formazione. Strutture e dinamismi, Dehoniane, Bo-logna 1985; A.M. RAVAGLIOLI, Psicologia. Studio interdisciplinare della personalità, Deho-niane, Bologna 2006; F. IMODA, Sviluppo umano psicologia e mistero, Piemme, Casale Mon-ferrato 1995; G. ARIANO, Diventare uomo. L’antropologia della psicoterapia d’integrazione strutturale, Armando Editore, Roma 2000; D. BRUZZONE, Autotrascendenza e formazione. Esperienza esistenziale, prospettive pedagogiche e sollecitazioni educative nel pensiero di V.E. Frankl, Vita e Pensiero-Univ. Cattolica Sacro Cuore, Milano 2001.

Per la parte seminariale: G. SOVERNIGO, Religione e persona. Psicologia dell’esperienza reli-giosa, Dehoniane, Bologna 1990; M. DIANA, Ciclo di vita ed esperienza religiosa. Aspetti psi-cologici e psicodinamici, Dehoniane, Bologna 2004; S. MARCIANÒ - P. PELLICANÒ, «…secondo il mio cuore…». Sessualità, affettività e vocazione all’amore: un itinerario forma-tivo, un cammino spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; E. FIZZOTTI, Introduzione alla Psicologia della Religione, Franco Angeli, Milano 2008.

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AA11021. SOCIOLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: G. DI GENNARO)

Il Corso offrirà gli elementi fondamentali di conoscenza della formazione delle società umane attraverso l’assunzione e l’approfondimento delle elementari cate-gorie concettuali che definiscono e spiegano le forme attraverso cui si realizzano le istituzioni, i gruppi sociali, l’interazione sociale, le regole e i processi sociali che ca-ratterizzano e hanno scandito le trasformazioni delle società e reso più complessa quella contemporanea. Con attenzione alla dimensione teorico-concettuale dell’analisi sociologica, si forniranno le nozioni e le varie interpretazioni maturate nel corso della storia della disciplina e che rimandano alle tradizioni teoriche clas-siche e contemporanee, con particolare attenzione anche al fenomeno religioso sia considerando gli elementi strutturali che ne determinano la persistenza, sia proces-suali che ne configurano le modificazioni.

Inoltre, un’altra parte del Corso sarà dedicata alle principali teorie sociologiche che configurano il contributo dei classici e dei contemporanei per spiegare la vita sociale e il funzionamento della società. Con attenzione ai modelli macro e micro così come sono andati formandosi, in quello che oggi risulta essere il contributo della sociologia alla conoscenza della realtà sociale, saranno tracciati i legami tra i vari modelli teorici e le altre scienze umane (filosofia, economia, antropologia, sto-ria, psicologia) collocando le differenti prospettive teoriche all’interno delle diver-se tradizioni storico-culturali. Per permettere una migliore comprensione degli e-lementi che caratterizzano l’attuale dibattito sociologico, sarà dato spazio ai più re-centi contributi di autori quali Giddens, Beck, Elster, Boudon. BIBLIOGRAFIA

H. REIMANN, Introduzione alla sociologia. Concetti fondamentali, Il Mulino, Bologna 2000; R.A. WALLACE - A. WOLF, La teoria sociologica contemporanea, Il Mulino, Bologna 2000, pp. 434 (escluso capp. 8 e 9); G. DI GENNARO, «Secolarizzazione/desecolarizzazione: ovve-ro il problema della modernità», in A. MILANO (ed.), La secolarizzazione in Italia nella se-conda metà del Novecento. Bilanci e prospettive, Morcelliana, Brescia 2010. Ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali saranno forniti durante il Corso.

AA11031. STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA

(3 ore sett., 1° sem.: A. ORAZZO - V. PETITO)

Il Corso intende percorrere la storia del pensiero dell’antichità greco-romana, collocando le tematiche nel contesto storico e culturale del loro tempo. Sarà privile-giata un’ottica che tende a far emergere il valore di praeparatio evangelica del pensie-ro antico, in vista degli sviluppi e della “novità” di cui il messaggio cristiano sarà portatore anche dal punto di vista strettamente filosofico. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a contatto diretto con i testi più significativi delle epoche e degli Autori, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate.

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BIBLIOGRAFIA

G. REALE, Il pensiero antico, Vita e Pensiero, Milano 2001; R. REALE - D. ANTISERI - M. BALDINI, Antologia filosofica, I. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 1995. H. KRÄMER, Platone e i fondamenti della metafisica, Vita e Pensiero, Milano 1982; K. GAISER, Platone co-me scrittore filosofico. Saggi sull’ermeneutica dei dialoghi platonici, Bibliopolis, Napoli 1984; ARISTOTELE, Metafisica, a cura di G. Reale, Milano 1998; G. REALE, Autotestimonianze e ri-mandi dei dialoghi di Platone alle “dottrine non scritte”, Bompiani, Milano 2008.

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

(9 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO - G. PICCOLO - S. MURATORE)

AEM11022. EPISTEMOLOGIA/2

(3 ore sett., 2° sem.: A. TRUPIANO)

Per la descrizione cf p. 59: AEM11021. EPISTEMOLOGIA/1

AEM11042. LOGICA

(2 ore sett., 2° sem.: G. PICCOLO)

Il Corso intende offrire strumenti utili per la corretta argomentazione e la verifica del ragionamento. A tal fine la prima parte del Corso sarà dedicata allo studio delle forme argomentative e alle possibili fallacie del ragionamento. Dopo aver collocato il linguaggio della logica all’interno della modalità simbolica del ragionamento, la par-te centrale del corso sarà dedicata allo studio della logica formale. Sarà proprio lo studio della logica formale a metterne in luce i limiti e i problemi: la presenza dei pa-radossi, la scoperta delle logiche non classiche, il rapporto tra logica e ontologia. BIBLIOGRAFIA

W. KNEALE - M. KNEALE, Storia della logica, Einaudi, Torino 1972; I.M. COPI - C. COHEN, Introduzione alla logica, Il Mulino, Bologna 1999; Ch. PERELMAN - L. OLBRECHTS-TYTECA, Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Torino, Einaudi 2001; G. BONIOLO - P. VIDALI, Strumenti per ragionare, Mondadori, Milano 2002; P. ODIFREDDI, Il diavolo in catte-dra. La logica da Aristotele a Gödel, Einaudi, Torino 2003; D. MASSARO, Questioni di verità, Liguori, Napoli 2005; F. BERTO, Logica da zero a Gõdel, Laterza, Roma-Bari 2010.

AEM11062. FILOSOFIA DELL’ESSERE/1

(4 ore sett., 2° sem.: S. MURATORE)

Nel secondo semestre la proposta teoretica concerne la possibilità di un discor-so integrato nei confronti dell’universo dell’esperienza. Dopo un veloce itinerario storico sia epistemologico che metafisico, questo obiettivo viene perseguito attra-

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biennio filosofico

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verso un processo di autoappropriazione delle fondamentali strutture operative della soggettività interrogante (= metafisica latente) e la formulazione di un teore-ma epistemologico, col quale si prende posizione nei confronti del problema dell’oggettività/verità del conoscere umano, in riferimento a recenti impostazioni epistemologiche del Novecento.

Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al superamento della fram-mentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così, anzitutto, come con-creta possibilità di un discorso unitario integrato nei confronti dell’universo dell’esperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo vengono sollevati gli inter-rogativi di senso nei confronti di un universo che si trova ad esistere come sempli-ce dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredito di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. Contemporaneamente gli studenti vengono introdotti allo studio della logica, attraverso la presentazione del suo sviluppo storico. BIBLIOGRAFIA

Dispense dei Professori. S. MURATORE, Filosofia dell’essere, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; B. LONERGAN, Comprendere e Essere. Le lezioni di Halifax su Insight, Città Nuova, Roma 1993; G. ANCONA (ed.), Cosmologia e antropologia. Per una scienza dell’uomo, EMP, Padova 1995; B. LONERGAN, Insight. Uno studio del comprendere umano, (Opere di B.J.F. Lonergan 3), Città Nuova, Roma 2007; S. MURATORE, L’evoluzione cosmologica e il proble-ma di Dio, AVE, Roma 1993; S. MURATORE (ed.), Futuro del cosmo, futuro dell’uomo, EMP, Padova 1997.

AREA ANTROPOLOGICA

AA11042. ANTROPOLOGIA FILOSOFICA (5 ore sett., 2° sem.: N. GALANTINO)

Il Corso si sviluppa su tre livelli. Il primo, di carattere storico-epistemologico, si propone di ricercare gli elementi indispensabili per rispondere a quanti trovano desueto interrogarsi oggi sull’essenza dell’uomo: dopo un’indagine di carattere semantico, si ripercorrono i momenti e i modelli più significativi della riflessione filosofica sull’uomo.

Il livello storico-teoretico concentra l’attenzione sugli elementi di carattere squi-sitamente filosofico che contribuiscono a rispondere alla domanda «chi è l’uomo?», spingendo la riflessione «oltre le strutture-di-pensiero impersonali» e dichiarando antropologicamente inadeguate le categorie classiche e quelle appar-tenenti allo schematismo kantiano. Il punto di forza di questo secondo momento è il passaggio da un’ontologia sostanzialistica a un’ontologia relazionale: non si tratta di decretare con superficialità il superamento del sostanzialismo aristotelico, quan-to di avanzare un’interpretazione personalistica di esso.

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Nella terza parte del Corso ci si confronta con figure e percorsi che più di altri hanno caratterizzato la “questione antropologica” in questi ultimi decenni. Va letta in quest’ottica l’attenzione riservata alla presentazione dell’antropologia neoebraica, al tema dell’identità personale e a quello della natura umana. BIBLIOGRAFIA

N. GALANTINO, Sulla via della persona. La riflessione sull’uomo: storia, epistemologia, figu-re e percorsi, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; G. FERRETTI - R. MANCINI (edd.), Essere umanità. L’antropologia nelle filosofie del mondo, EUM Edizioni Università Macerata, Ma-cerata 2009; M. BUBER, Il principio dialogico e altri saggi, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; E. MOUNIER, Il personalismo, AVE, Roma 19878; P. RICOEUR, La persona, Morcelliana 1997; R. GUARDINI, Persona e libertà, La Scuola, Brescia 1987; ID., Mondo e persona, Morcelliana, Brescia 2000; M. KILANI, Antropologia. Una introduzione, Dedalo, Bari 1994; S. PALUMBIERI, L’uomo, questa meraviglia. Antropologia filosofica I: Trattato sulla costituzio-ne antropologica,Urbaniana University Press, Roma 1999; ID., L’uomo questo paradosso. Antropologia filosofica II. Trattato sulla concentrazione e condizione antropologica, Urba-niana University Press, Roma 2000; M. TOSO - Z. FORMELLA - A. DANESE, (edd.), Emma-nuel Mounier. Persona e umanesimo relazionale. I, LAS, Roma 2005.

AA11052. STORIA DELLA FILOSOFIA PATRISTICA E MEDIEVALE

(3 ore sett., 2° sem.: A. ORAZZO - V. PETITO)

Il Corso intende percorrere la storia del pensiero filosofico medievale, a partire dalle sue origini patristiche. Esso si svilupperà in un arco di tempo che va da san Giustino a san Tommaso. L’ottica sarà quella della Fides et ratio, e tende a far ve-dere come il messaggio cristiano non solo non esoneri dal lavoro di ricerca intellet-tuale, ma lo stimoli e lo esiga. Fede e ragione sono fatte per collaborare, in vista di quell’intellectus fidei che ogni generazione è chiamata a costruire, se vuole presen-tare il messaggio cristiano in maniera significativa a credenti e non credenti. Nella parte seminariale, attraverso il lavoro di gruppo, gli studenti saranno posti a con-tatto diretto con alcuni tra i testi più eloquenti dei padri e degli autori medievali, e avranno la possibilità di elaborare, in forma critica e dialogica, una propria visione delle problematiche affrontate. BIBLIOGRAFIA

É. GILSON, La filosofia nel Medioevo: dalle origini patristiche alla fine del XIV secolo, (Pa-perbacks Classici 12), La Nuova Italia, Firenze 2005; C. MORESCHINI, Storia della filosofia patristica, Morcelliana, Brescia 2004; A. ORAZZO, Analogia libertatis. La libertà tra metafisi-ca e storia in sant’Anselmo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. REALE, Radici culturali e spirituali dell’Europa. Per una rinascita dell’“uomo europeo”, Cortina, Milano 2003.

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SECONDO ANNO

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA (6 ore sett., 3° sem.: S. MURATORE - S. FERRARO - A. TRUPIANO)

Con la formulazione del teorema epistemologico del realismo critico (cf seme-stre precedente) diventa possibile un esercizio della razionalità filosofica volto al superamento della frammentarietà dei saperi empirici. La metafisica si presenta così, anzitutto, come concreta possibilità di un discorso unitario integrato nei con-fronti dell’universo dell’esperienza (essere proporzionato). Allo stesso tempo ven-gono sollevati gli interrogativi di senso nei confronti di un universo che si trova a esistere come semplice dato di fatto. Lo sbocco di questo interrogare è il riaccredi-to di una metafisica creazionista, che prelude ai successivi sviluppi teologici. In questo contesto possono essere fatti confluire gli apporti specifici della filosofia della natura: le variazioni concernenti la nozione di natura lungo tutto l’arco della cultura occidentale, gli scenari dischiusi dalle più recenti teorie cosmologiche e il problema del rapporto mente-corpo, quale emerge dalle recenti scienze cognitive.

La centralità del problema dell’interpretazione, dal canto suo, sollecita la rifles-sione sugli apporti specifici dell’ermeneutica, che pone nuovi interrogativi alla filo-sofia occidentale, il cui ripensamento trae specifiche sollecitazioni dal confronto con il pensiero ebraico.

AEM11071. FILOSOFIA DELL’ESSERE/2

(2 ore sett., 3° sem.: S. MURATORE)

Per la descrizione cf p. 63: AEM11062. FILOSOFIA DELL’ESSERE/1

AEM11081. ERMENEUTICA

(2 ore sett., 3° sem.: A. TRUPIANO)

Nel quadro generale dell’area epistemologico-metafisica, la riflessione ermeneu-tica intende concentrare l’attenzione sulla specificità del comprendere e sulla centra-lità dell’interpretazione, valorizzando sia la consapevolezza della storicità del vivere umano sia la costitutiva dimensione di intersoggettività, con l’attenzione a tematizza-re l’universalità del problema ermeneutico nel contesto dei saperi contemporanei. BIBLIOGRAFIA

H.G. GADAMER, Verità e metodo, Bompiani, Milano 1983; ID., Il problema della coscienza storica, Guida, Napoli 1974; ID., La responsabilità del pensare. Saggi ermeneutici, Vita e Pensiero, Milano 2002; ID., Linguaggio, Laterza, Roma - Bari 2005; D. DI CESARE, Gadamer, Il Mulino, Bologna 2007; M. FERRARIS, Storia dell’ermeneutica, Bompiani, Milano 19974; F. ROSENZWEIG, La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; D. DAVIDSON, Soggettivo, intersoggettivo, oggettivo, Raffaello Cortina, Milano 2003; J. HABERMAS, Verità e giustificazione, Laterza, Roma - Bari 2001. Dispense del Professore.

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AEM11091. FILOSOFIA DELLA NATURA (2 ore sett., 3° sem.: S. FERRARO)

La riflessione sul rapporto uomo/mondo oggi impone un confronto tra un

complessivo modello interpretativo, affermato dalle scienze, gli impliciti epistemo-logici e, a volte, ideologici soggiacenti, e le possibilità di una razionalità filosofica adeguata. Il Corso propone un itinerario che: � attraverso il confronto con gli sviluppi dei modelli scientifici e filosofici della

lettura culturale occidentale, � riconfrontati con le attuali dimensioni spazio-temporali del modello cosmico-

evolutivo oggi prevalente, � raccogliendone consistenza, problemi, contrasti e ulteriorità prevedibili, � continui a ricercare una possibile fondazione critica, essa stessa consapevole

della propria dimensione euristica. BIBLIOGRAFIA

P. ROSSI (ed.), Storia della scienza moderna e contemporanea, 6 voll., TEA, Milano 2000, ried. 8 voll., L’Espresso-De Agostini, Roma-Novara 2006; I. PRIGOGINE, La fine delle certezze. Il tempo, il caos e le leggi della natura, Bollati Boringhieri, Torino 1997; L.A. RADICATI DI

BRONZOLO, Pensare la natura, Laterza, Roma - Bari 1999; E. BONCINELLI, Le forme della vita. L’evoluzione e l’origine dell’uomo, Einaudi, Torino 2000; S. ROSE, Il cervello del ventunesimo secolo. Spiegare, curare e manipolare la mente, Codice, Torino 2005. Ulteriori indicazioni bi-bliografiche, appunti e materiali, saranno presentati durante lo sviluppo del Corso.

AREA ANTROPOLOGICA

AA11061. ETICA GENERALE

(4 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE)

Il Corso intende proporre una trattazione dell’etica dal punto di vista della per-sona, costruendosi come fenomenologia dell’esperienza morale che apre a una ri-flessione critica sui fondamenti dell’agire etico. In tal senso sarà delineato un per-corso storico-teoretico che, nel confronto con le principali teorie etiche, affronterà le questioni inerenti al rapporto tra coscienza e norma, verità e pluralità dei valori, virtù e felicità, ragione e sentimento nella vita morale, autorità e libertà. Particolare attenzione sarà riservata alla dialettica tra etica dell’intenzione ed etica della re-sponsabilità nella attuale riscoperta della filosofia pratica e al rapporto tra storicità e oggettività dei valori nel concreto articolarsi dell’imprescindibile nesso che uni-sce etica, antropologia e ontologia. BIBLIOGRAFIA

A. DA RE, Filosofia morale, Bruno Mondadori, Milano 2003; C. VIGNA (ed.), Introduzione all’etica, Vita e pensiero, Milano 2001; M. IVALDO, Storia della filosofia morale, Editori Riu-

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niti, Roma 2006; J. DE FINANCE, Etica generale, Edizioni del Circito, Cassano-Bari 1975; A. RIGOBELLO (ed.), Persona e norma nell’esperienza morale, Japadre, L’Aquila 1982; I. SANNA (ed.), Legge di natura e interculturalità, Studium, Roma 2006; G. CANTILLO, Natura umana e senso della storia, Luciano, Napoli 2005; F. MIANO, Responsabilità, Guida, Napoli 2009; G. CAPOGRASSI, Introduzione alla vita etica, Studium, Roma 1976; P. PIOVANI, Posizioni e tra-sposizioni etiche, Morano, Napoli 1989; M. SCHELER, Il formalismo nell’etica e l’etica mate-riale dei valori, G. CARONELLO (ed.), San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; R. GUARDINI, Eti-ca, M. NICOLETTI - S. ZUCAL (edd.), Morcelliana, Brescia 2003². Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno date nello svolgimento del Corso.

AA11071. STORIA DELLE RELIGIONI

(3 ore sett., 3° sem.: G. DE SIMONE - O. MARRA)

Tenendo conto dell’indubbia centralità della religione per una comprensione dell’umano e del suo fondamento, nonché della problematicità posta dalla molte-plicità delle religioni, il Corso, nella sua parte generale, si propone di saggiare la complessità del fatto religioso e la diversità dei molteplici approcci, ma anche e soprattutto di cogliere le strutture espressive che caratterizzano il mondo delle re-ligioni, su cui nel successivo semestre si svilupperà la riflessione sistematica. In questa prospettiva si farà riferimento alle scienze empiriche della religione, in par-ticolare alla storia delle religioni e alla fenomenologia delle religioni, delle quali verranno ricostruiti l’origine, lo sviluppo storico e lo statuto epistemologico, valu-tando la possibilità di una fenomenologia storica delle religioni.

La parte monografica si propone di avvicinare lo studente a una comprensione generale dell’Islàm per coglierne le sfumature essenziali attraverso un percorso di analisi storico religiosa. Il principale obiettivo è l’acquisizione, in autonomia da ogni pregiudizio, di un contenuto religioso che per sua natura raggiunge tutte le al-tre dimensioni della realtà.

Il percorso di studio proposto si articolerà secondo il seguente programma: na-scita dell’Islàm; Comunità islamica e universalismo; Corano e lingua araba; Mu-hammad: profezia e rivelazione; pratica rituale; istituzioni della società civile; dirit-ti dell’uomo; Islàm e Cristianesimo: differenze e convergenze; l’Islàm moderno: movimenti fondamentalisti; rapporti con l’Occidente. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: R. CIPRIANI - G. MURA (edd.), Il fenomeno religioso oggi. Tradizione muta-mento negazione, Urbaniana University Press, Roma 2002; G. FILORAMO - C. PRANDI, Le scienze delle religioni, Morcelliana, Brescia 1991; G. LORIZIO (ed.), Religione e religioni. Metodologie e prospettive ermeneutiche, EMP, Padova 1998; A.N. TERRIN, Spiegare o com-prendere la religione?, EMP, Padova 1983; U. BIANCHI, «Storia delle religioni», in AA.VV., Dizionario teologico interdisciplinare, Marietti, Casale Monferrato 1977, 308-323; G. MAGNANI, Storia comparata delle religioni. Principi fenomenologici, Cittadella, Assisi 1999; M. ALIOTTA (ed.), Cristianesimo, religione, religioni, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; G. FILORAMO, Che cos’è la religione. Temi metodi problemi, Einaudi, Torino 2004.

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Parte monografica: A. BAUSANI (ed.), Il Corano, Rizzoli, Milano 1999; N.G. PERÍN, Manuale per conoscere l’Islàm. Storia, società, cultura, religione, EDUP, Roma 2003; A. BAUSANI, L’Islàm, Garzanti, Cernusco 1999; G. FILORAMO (ed.), Islàm, Laterza, Roma-Bari 2000; P. BRANCA, Introduzione all’Islàm, San Paolo, Milano 1995; B. PIRONE, La moschea e l’Islàm, Portalupi, Casale Monferrato 2004; G. LA TORRE, L’Islàm: conoscere per dialogare, Claudia-na, Torino 1991; W. MONTGOMERY WATT, Breve storia dell’Islam (Universale Paperbooks), Il Mulino, Bologna 2001.

AA11081. STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA

(3 ore sett., 3° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)

Il Corso, incentrato sul discorso filosofico della modernità, propone una rico-struzione degli snodi fondamentali della storia della filosofia moderna e dell’interpretazione che della “modernità” questa storia offre. Il filo conduttore è la configurazione del mondo e la progressiva perdita del mondo come esperienza centrale del moderno, i cui esiti drammatici segnano la contemporaneità. Perdita del mondo e diversa configurazione del rapporto uomo-Dio sono illuminati sia at-traverso la riflessione sulla «cristologia filosofica» dell’età moderna e contempora-nea ricostruita da X. Tilliette sia attraverso l’analisi di quello che E. Lévinas ha chiamato «pensiero ebraico moderno», latore di una peculiare esperienza e di un «nuovo» filosofare. BIBLIOGRAFIA

J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Bari 1987; G.F.W. HEGEL, Le-zioni di storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; K. LÖWITH, Dio Uomo e Mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; ID., Da Hegel a Nie-tzsche. La frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, Einaudi, Torino 1971; ID., Critica dell’esistenza storica, Morano, Napoli 1967 (i primi 3 capp.); F. ROSENZWEIG, «Il nuovo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; I. KAJON, Il pensiero ebraico del Novecento, Donzelli, Roma 2002; E. D’ANTUONO, Ebraismo e filosofia. Saggio su Franz Rosenzweig, Guida, Napoli 1999; X. TILLIETTE, La cristologia idealista, Queriniana, Brescia 1993; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cri-stiana, AVE, Roma 1994; ID., Il Cristo della filosofia. Prolegomeni ad una cristologia filoso-fica, Morcelliana, Brescia 1997.

AREA EPISTEMOLOGICO-METAFISICA

AS11012. ARTE SACRA (2 ore sett., 4° sem.: G. AGNISOLA)

Ripercorrendo le tappe fondamentali dell’arte connessa con il sacro cristiano, dalle origini alle ricerche dell’arte contemporanea, si intende sviluppare, attraver-so lo studio di immagini significative, una capacità interpretativa e critica median-te l’analisi dei significati espressivi, simbolici e teologici delle opere, anche con

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l’ausilio di tecniche e linguaggi transdisciplinari. Più in generale si intende testi-moniare come l’arte possa essere straordinariamente rivelativa del senso di Dio e linguaggio capace di alimentare spiritualmente e psicologicamente il personale universo religioso. Saranno in particolare “lette” alcune immagini celebri, dal Cri-sto morto di Masaccio alle Annunciazioni del Beato Angelico, alla Crocifissione di Grünewald, all’Annunciata di Antonello da Messina, alla Pietà di Michelangelo, alle opere di Caravaggio, all’Estasi di S.Teresa di Bernini, fino alle più significative testimonianze dell’arte religiosa dell’Ottocento e del Novecento, da quelle di Mil-let a quelle di Congdon. Saranno sviluppati anche percorsi tematici. All’arte con-temporanea, ai suoi linguaggi in relazione al sacro verrà dato ampio spazio, ap-profondendo anche le problematiche connesse con l’inserimento delle opere nei luoghi di culto. BIBLIOGRAFIA

J. PLAZAOLA, Arte Cristiana nel tempo. Storia e significato, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; T. VERDON, L’arte sacra in Italia, Mondadori, Milano 2001; G. DORFLES ET AL., Storia dell’arte, Atlas, Bergamo 2004; N. BENAZZI (edd.), Arte e Teologia. Dire e fare la bellezza nella chiesa, EDB, Bologna 2004; P.A. FLORENSKIJ, L’arte il simbolo e Dio, Medusa, Milano 2004; E. PANOFSKY, Studi di iconologia, Einaudi, Torino 1975 (o altra edizione); M. MARANGONI, Saper Vedere, Garzanti, Milano (edizioni varie); T. VERDON, Attraverso il ve-lo. Come leggere un’immagine sacra, Ancora, Milano 2007; M.L. MAZZARELLO - M.F. TRICARICO (edd.), Dentro e oltre l’immagine, Elledici, Torino 2007; G. AGNISOLA, L’oltran-za dello sguardo in Friedrich, Monet, Cézanne, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010; M. CECCHETTI, I cerchi delle betulle. Apocalisse. Medusa, Milano 2007; F. DEDUYST, Chiese, arte, architettura, liturgia dal 1920 al 2000, Silvana, Milano 2003; M. CECCHETTI, Pelle di ve-tro. Il libro dell’antiarchitettura, Medusa, Milano 2010; GIOVANNI PAOLO II, Lettera agli ar-tisti, 1999 (edizioni varie); Luoghi dell’infinito, inserto mensile del quotidiano “Avvenire”. Altri titoli verranno suggeriti durante il Corso.

AREA ANTROPOLOGICA

AA11092. ETICA SPECIALE

(2 ore sett., 4° sem.: G. PARNOFIELLO)

La varietà sconcertante di convinzioni, possibilità di scelte e criteri che il plurali-smo contemporaneo presenta può far assumere posizioni di contrasto a proposito di valori umani rilevanti. La diffusione mediatica di scenari su perdita di coesione, disin-tegrazione e conflitto tra popoli, culture e religioni è il segno più evidente di un cam-biamento su cui vale la pena indagare per scoprire le ragioni del fenomeno plurale, di fronte al quale si propongono diversi progetti sociali e politici. Confrontandosi con i testi della storia del pensiero antico, moderno e contemporaneo, si proverà a riflettere sul senso che la categoria del “riconoscimento” dischiude sul piano etico, quale per-corso di responsabilità di fronte ad esperienze di negazione e pregiudizio.

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BIBLIOGRAFIA

T. BONAZZI (ed.), Riconoscimento ed esclusione. Forme storiche e dibattiti contemporanei, Carocci, Roma 2003; Fenomenologia e società 1 (2004): Ragione e riconoscimento nell’età globale; Fenomenologia e società 2 (2005): Riconoscimento e solidarietà; J. HABERMAS - CH. TAYLOR, Multiculturalismo. Lotte per il riconoscimento, Feltrinelli, Milano 1998; M. MANFREDI, Teoria del riconoscimento. Antropologia, etica, filosofia sociale, Le Lettere, Fi-renze 2004; B. MAZZARA, Stereotipi e pregiudizi, Il Mulino, Bologna 1997; P. RICOEUR, Per-corsi del riconoscimento, Raffaello Cortina, Milano 2005; D. SPARTI, L’importanza di essere umani. Etica del riconoscimento, Feltrinelli, Milano 2003.

AA11102. FILOSOFIA DELLA RELIGIONE

(5 ore sett., 4° sem.: G. DE SIMONE)

La filosofia della religione, in quanto riflessione seconda all’esperienza religiosa, intende accertare criticamente ciò che costituisce l’essenza della religione e il suo fondamento ontologico. Dopo un’introduzione dedicata alla definizione su base storico-critica dello statuto epistemologico della disciplina, l’itinerario si articolerà in tre momenti fondamentali:

a) il momento fenomenologico, volto a rilevare l’essenza della religione (il lin-guaggio dell’esperienza religiosa, la sua struttura di correlazione asimmetri-ca, l’oggetto, il soggetto, l’atto religioso);

b) il momento ermeneutico rivelativo del valore della religione (il conflitto del-le ermeneutiche e la fondazione di un’ermeneutica dell’esperienza religiosa in chiave di trascendenza);

c) il momento critico-veritativo, inteso ad accertare la verità ontologica della esperienza religiosa quale autentica esperienza della trascendenza.

Quale approfondimento monografico verrà proposto il tema della conoscenza del divino, considerato attraverso la fenomenologia essenziale di Max Scheler e la fenomenologia radicale di Michel Henry. BIBLIOGRAFIA

F. SCHLEIERMACHER, Discorsi sulla religione, S. SPERA (ed.), Queriniana, Brescia 1989, G.W.F. HEGEL, Lezioni di filosofia della religione, I.R. GARAVENTA - S. ACHELLA (edd.), Guida, Napoli 2003; W. DILTHEY, «Il problema della religione», in ID., Ermeneutica e reli-gione, Patron, Bologna 1970; M. SCHELER, L’eterno nell’uomo, U. PELLEGRINO (ed.), Logos, Roma 1991; M. ELIADE, Il sacro e il profano, Boringhieri, Torino 1984; R. OTTO, Il sacro, Fel-trinelli, Milano 1987; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1984; M. HENRY, Parole del Cristo, trad. G. Sansonetti, Queriniana, Brescia 2003; I. MANCINI, Filosofia della religione, Marietti, Genova 19863; AA.VV., In lotta con l’angelo. La filosofia degli ultimi due secoli di fronte al cristianesimo, SEI, Torino1989; C. GRECO, L’esperienza religiosa. Essenza, valore, verità.Un itinerario di filosofia della religione, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004; G. DE SIMONE, L’amore fa vedere. Rivelazione e conoscenza nella filosofia della religione di Max Scheler, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., «Espe-rienza religiosa e filosofia della religione», in G. LORIZIO (ed.), Teologia Fondamentale-

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Contesto, vol. III, Città Nuova, Roma 2005; ID., La rivelazione della vita. Cristianesimo e fi-losofia in Michel Henry, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007; G. FERRETTI, Dialogare oggi tra fede e pensiero, Intervista con Giorgio Agnisola, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010.

AA11112. STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

(3 ore sett., 4° sem.: E. D’ANTUONO - G. ATTADEMO)

Il Corso, incentrato sul discorso filosofico della modernità, propone una rico-struzione degli snodi fondamentali della storia della filosofia contemporanea e dell’interpretazione che della “modernità” questa storia offre. Il filo conduttore è la configurazione del mondo e la progressiva perdita del mondo come esperienza centrale del moderno, i cui esiti drammatici segnano la contemporaneità. Perdita del mondo e diversa configurazione del rapporto uomo-Dio sono illuminati sia at-traverso la riflessione sulla «cristologia filosofica» dell’età moderna e contempora-nea ricostruita da X. Tilliette sia attraverso l’analisi di quello che E. Lévinas ha chiamato «pensiero ebraico moderno», latore di una peculiare esperienza e di un «nuovo» filosofare. BIBLIOGRAFIA

J. HABERMAS, Il discorso filosofico della modernità, Laterza, Bari 1987; G.F.W. HEGEL, Le-zioni di storia della filosofia, III/2, La Nuova Italia, Firenze 1981; K. LÖWITH, Dio Uomo e Mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, Donzelli, Roma 2000; ID., Da Hegel a Nie-tzsche. La frattura rivoluzionaria nel pensiero del secolo XIX, Einaudi, Torino 1971; ID., Critica dell’esistenza storica, Morano, Napoli 1967 (i primi 3 capp.); F. ROSENZWEIG, «Il nuovo pensiero», in ID., La Scrittura. Saggi dal 1914 al 1929, Città Nuova, Roma 1991; I. KAJON, Il pensiero ebraico del Novecento, Donzelli, Roma 2002; E. D’ANTUONO, Ebraismo e filosofia. Saggio su Franz Rosenzweig, Guida, Napoli 1999; X. TILLIETTE, La cristologia idealista, Queriniana, Brescia 1993; ID., Il Cristo dei non-credenti e altri saggi di filosofia cri-stiana, AVE, Roma 1994; ID., Il Cristo della filosofia. Prolegomeni ad una cristologia filoso-fica, Morcelliana, Brescia 1997.

AREA BIBLICA

AB11012. INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA

(3 ore sett., 4° sem.: E. SALVATORE)

Il Corso affronterà le seguenti tre chiavi di lettura per accedere al mondo della Bibbia:

1. l’ambiente (linee essenziali di geografia, archeologia e storia di Israele e del mondo greco-romano);

2. il testo: formazione e trasmissione dei testi (AT, NT, Apocrifi); cenni di criti-ca testuale (AT e NT);

3. ermeneutica (metodi, strumenti e sussidi).

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BIBLIOGRAFIA

Testo base: R. FABRIS (ed.), Introduzione generale alla Bibbia (Logos. Corso di studi biblici). I, Elledici, Torino 1994; può essere utile anche: V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro meto-do», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (edd.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 1994, 165-221. Dispense del Professore.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF11012. INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA

(2 ore sett., 4° sem.: C. GRECO)

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato, che si sviluppa lungo quattro semestri, prevalentemente nel triennio teologico, e comporta: (1) un’introduzione storica e sistematica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; (2) un’ampia trattazione della patrologia con le sue principali figure; (3) la teologia fondamentale nelle sue classiche articolazio-ni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); 4) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

Nell’ambito del 4° semestre del biennio filosofico questo percorso ha inizio con l’approfondimento della natura, dell’oggetto e del metodo della teologia, attraver-so una ricognizione storica dei principali modelli d’intelligenza della fede e una ri-flessione sistematica sulla natura della teologia, le sue molteplici articolazioni di-sciplinari e i suoi compiti.

1. Modelli storici d’intellectus fidei: la teologia nel NT; la teologia dei Padri (cf Corso di Patrologia); la teologia medievale; la teologia nell’epoca moderna; la teologia nell’epoca contemporanea.

2. Natura, oggetto e metodo della teologia sistematica. BIBLIOGRAFIA R. LATOURELLE, Teologia, scienza della salvezza, Cittadella, Assisi 19927; R. FISICHELLA - G. POZZO - G. LAFONT, La teologia tra rivelazione e storia, Dehoniane, Bologna 1999; E. DEL

COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA, Storia della teologia, II-III, Dehoniane, Bologna 1996; R. GIBELLINI, La teologia del XX secolo, Queriniana, Brescia 1992; ID., Prospettive teologiche per il XXI secolo, Queriniana, Brescia 2003. Dispense del Professore.

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SEMINARIO MINORE

SMI11012. LETTURA E COMMENTO DI TESTI FILOSOFICI DELLA SCUOLA DI SAN VITTORE

(1 ora sett., 2˚ sem.: A. ORAZZO) BIBLIOGRAFIA

I sussidi bibliografici (Testi e Studi) saranno dati in fotocopia all’inizio del seminario. Si ten-gano anche presenti le seguenti opere: AA.VV., L’École de Saint-Victor de Paris. Influence et rayonnement du Moyen Âge à l’époque moderne. Colloque international du C.N.R.S. pour le neuvième centenaire de la fondation (Paris 24-27 sept. 2008). Actes réunis par D. POIREL, Brepols, Paris-Turnhout 2010; AA.VV., L’Abbaye Parisienne de Saint-Victor au Moyen Âge. Communications présentées au XIII.e Colloque d’Humanisme médiéval de Paris (séances trimestrielles de 1986 à 1988) et réunies par J. Longère, Brepols, Paris-Turnhout 1991.

SMI11022. IL CONCETTO DI CAUSALITÀ IN CARTESIO, HUME E KANT

(1 ora sett., 2˚ sem.: J.I. PIEDADE)

Il concetto di causalità nella filosofia moderna costituisce un punto di partenza importante per comprendere tutto lo sviluppo epistemologico ulteriore. Già in Car-tesio la causalità svolgeva un ruolo essenziale come una delle vie d’uscita dalla chiu-sura del Cogito verso il mondo esterno in seguito al raggiungimento, tramite il dub-bio, della certezza assoluta della sostanza pensante. Tuttavia, questa nozione di cau-salità di stampo ontologico, non era in grado di spiegare il rapporto tra la conoscen-za e il suo oggetto all’interno della nuova corrente empirista, il che ha condotto Hume a rifiutare tale concetto nel suo valore universale e necessario.

Seguendo il principio generale humiano della riconduzione delle idee alle im-pressioni corrispondenti, l’idea di causalità proviene dall’impressione di una con-giunzione costante di due eventi, estrapolata in una congiunzione necessaria. Lo scetticismo di Hume che mette in causa non soltanto il concetto di causalità ma an-che la validità oggettiva della conoscenza, ha indotto Kant ad impostare la causalità come categoria o concetto a priori dell’intelletto che si applica ad un contenuto em-pirico. Il seminario che si svolgerà in concomitanza con il corso di epistemologia, si prefigge di introdurre gli studenti a questa problematica di grande importanza per le questioni epistemologiche e scientifiche, prendendo anche in considerazione le eser-citazioni metodologiche quali l’uso delle fonti, le citazioni corrette e la presentazione chiara e rigorosa del pensiero. BIBLIOGRAFIA

CARTESIO, Opere filosofiche 2. Meditazioni metafisiche. Obiezioni e risposte, trad. it. di M. GARIN, Laterza, Roma-Bari 2000; E. SCRIBANO, L’esistenza di Dio. Storia della prova onto-logica da Descartes a Kant, Laterza, Roma-Bari 1994; D. HUME, Trattato sulla natura uma-na, Laterza, Roma-Bari 1996; ID., Ricerca sull’intelletto umano, Laterza, Roma-Bari 1996.; I.

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KANT, Critica della ragion pura, trad. it di G. Gentile - G. Lombardo-Radice, Laterza, Roma 2000; R. CIAFARDONE, Critica della ragion pura. Introduzione alla lettura, Carocci Editore, Roma 2000; F. O’FARRELL S.J., Per leggere la Critica della ragion pura di Kant, Gregorian University Press, Roma 1989; J.I. PIEDADE, La sfida del sapere: dalla rappresentazione all’intenzionalità, Giuseppe Laterza, Bari 2006. Altre opere sussidiarie verranno indicate all’inizio del seminario.

SEMINARIO MAGGIORE

(2 ore sett., 3° sem. - 1 ora sett., 4° sem.)

I Seminari maggiori (che si prolungano nel semestre seguente) verranno propo-sti agli studenti del secondo anno con l’inizio del primo semestre dai coordinatori dell’area epistemologico-metafisica e dell’area antropologica. I Seminari, a numero chiuso, introducono allo studio e all’approfondimento di temi connessi con le problematiche delle rispettive aree e forniscono la base per la prevista esercita-zione scritta di filosofia, la prova più qualificante del biennio filosofico.

SMA11011-SMA11012. IL NOSTRO UNIVERSO: CHE COSA FINORA

NE SAPPIAMO, COME PROVARE A PENSARLO (2 ore sett., 3û sem. - 1 ora sett., 4û sem.: S. FERRARO)

Proseguendo nella linea dei confronti di confine tra sviluppi in campo scientifico

e problematizzazione filosofica, il lavoro negli incontri seminariali tenterà: - una sommaria ma più organica panoramica dell’attuale situazione delle cono-

scenze relative al “nostro universo”; - una ripresa meglio situata dei modelli fisici preferenziati per la sua comprensio-

ne...; - ... e della problematiche di “teorie del tutto” che ne sono state elaborate; - una riflessione metodologica e di contenuto, criticamente attenta alle epistemo-

logie e alle ideologie soggiacenti; - una ripresa di confronto con gli orientamenti, spesso antropocentrati, delle ri-

flessioni filosofiche attuali, in ordine ad una discussione su ‘realtà, identità uma-na, orizzonte dell’essere, possibilità di senso...’.

BIBLIOGRAFIA

F. MOTTA (ed.), Enciclopedia della Scienza. Storia - Idee - Tecnologia, Voll. I-II, Il Giornale - F. Motta ed., Milano 2005; M. HACK, L’universo alle soglie del terzo millennio, BUR, Mi-lano 2000; S. HAWKING - L. MLODINOW, Il grande disegno, Mondadori, Milano 2011; J.D. BARROW, Teorie del Tutto. La ricerca della spiegazione ultima, Adelphi, Milano 1992. Ulte-riori testi e materiali verranno acquisiti durante lo svolgimento del Seminario, anche in pre-parazione dell’esercitazione di fine biennio filosofico.

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SMA11021-SMA11022. LO STATUTO EPISTEMOLOGICO DELLA VERITÀ E DEL FONDAMENTO NELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 3û sem. - 1 ora sett., 4û sem.: J.I. PIEDADE)

La questione della verità nella filosofia contemporanea assume un nuovo statu-to epistemologico secondo cui essa non s’identifica semplicemente con la ragione come avveniva nel pensiero moderno, ma viene determinata dalla propria tradizio-ne storica al termine di una interrogazione critica. Si tratta della ricerca di una veri-tà più originaria e fondante al livello del sapere costituitosi nella storia.

In tale ambito il seminario ripercorrerà tre momenti decisivi. Il primo mo-mento comprende la messa a punto della nozione di verità e fondamento a parti-re dagli apporti della fenomenologia rigorosa di E. Husserl e M. Heidegger nella sua articolazione con la teoria ermeneutica e storica di H.-G. Gadamer. In un se-condo tempo ci si confronterà con la proposta di rifondare la fenomenologia come filosofia prima senza passare né per la riduzione trascendentale husserlia-na, né per la svolta ontologica heideggeriana. Si inquadrano in questa prospettiva i contributi dei pensatori della questione della verità e alterità come E. Levinas e di quella riguardante una fenomenologia senza soggetto riscontrabile nella no-zione di autoaffezione di M. Henry e di donazione di J.-L. Marion. Infine, il ter-zo e ultimo momento rappresenta un’impresa di ripensare la verità e il fonda-mento del senso nei termini del linguaggio dove quest’ultimo non è soltanto er-meneutica ma anche azione, attuazione di sé nel primato dell’ordine etico, come viene impostato da P. Ricoeur.

Gli apporti dei diversi filosofi dell’età contemporanea aprono orizzonti e piste che sboccano sulla riflessione teologica. La conclusione del seminario prenderà in considerazione questa articolazione dinamica tra il pensiero filosofico e quello teo-logico contemporaneo. BIBLIOGRAFIA

E. HUSSERL, Ricerche logiche, I, trad. it. a cura di G. Pina, Il Saggiatore, Milano 2005; ID., Ricerche logiche, II, trad. it. a cura di G. Pina, Il Saggiatore, Milano 2005; M. HEIDEGGER, Essere e tempo, trad. it. a cura di F. Volpi sulla versione di P. Chiodi, Longanesi, Milano 2009; H.-G. GADAMER, Verità e metodo, trad. it. di G. Vattimo, Bompiani, Milano 2001; E. LEVINAS, Totalità e infinito, trad. it. di S. Petrosino, Jaca Book, Milano 1990; M. HENRY, L’essenza della manifestazione, I, trad. it. a cura di F.C. Papparo, Filema, Napoli 2009; J.-L. MARION, Riduzione e donazione. Ricerche su Husserl, Heidegger e la fenomenologia, Mar-cianum Press, Venezia 2010; P. RICOEUR, Sé come un altro, trad. it. a cura di D. Iannotta, Jaca Book, Milano 2005. Altre opere sussidiarie verranno indicate all’inizio del seminario

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CORSI INTEGRATIVI

IL11011-IL11012. LINGUA GRECA (2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il Corso si propone di condurre alla comprensione letterale di brani del Nuovo

Testamento. Il primo contatto con la lingua greca avverrà attraverso la lettura e l’analisi di alcune pericopi del Nuovo Testamento, scelte come specimina per un corretto approccio metodologico e linguistico ai testi.

Obiettivi: – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

BIBLIOGRAFIA

B. CORSANI, Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 2005; Nuovo Testamento interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL11021-IL11022. LINGUA LATINA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: D. GARRIBBA)

Il Corso si propone di condurre alla comprensione letterale di alcune pericopi del Nuovo Testamento nella traduzione latina della Vulgata e di documenti del Magistero.

Obiettivi: – acquisizione di un vocabolario di base – conoscenza delle fondamentali strutture morfologiche e sintattiche – progressiva sistemazione di tali dati.

BIBLIOGRAFIA

F. CUPAIUOLO, Sermo Latinus (teoria ed esercizi), Loffredo, Napoli 2004; Nuovo Testamen-to interlineare greco - latino - italiano, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

IL11041-IL11042. LINGUA TEDESCA

(2 ore sett., 1° - 2° sem.: A. PATAUNER)

Il Corso, rivolto a principianti, mirerà allo sviluppo delle abilità fondamentali di comprensione e produzione scritta ed orale.

Sarà affrontato lo studio delle strutture morfologiche e sintattiche della lingua tedesca. Saranno introdotti elementi fonetici e lessicali, portando gli studenti a

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esprimersi in lingua tedesca con semplici espressioni. Un particolare riguardo sarà dato alla lettura e comprensione dei testi scritti.

- Costruzione della frase diretta, inversa, traspositiva - Proposizioni principali e secondarie (introduzione) - Sostantivi, articoli, pronomi, aggettivi e loro declinazioni - Pronomi e voci interrogative - Verbi ausiliari, deboli, forti, modali, separabili e inseparabili - Numeri cardinali

Per favorire la comprensione della lingua parlata sarà integrato con il videocor-so in DVD Treffpunkt Berlin della Editrice Zanichelli. BIBLIOGRAFIA

C. CATANI - H. GREINER - E. PEDRELLI, Fertig, los! Ein Lehrwerk für die deutsche Sprache, Vol. A con CD audio (con o senza CD-ROM), Zanichelli, Bologna 2009. Ulteriore materiale didattico verrà distribuito a integrazione nel corso dell’anno.

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triennio teologico

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IL TRIENNIO TEOLOGICO Il triennio teologico ha lo scopo di assicurare una solida formazione teologica

di base attraverso l’esposizione coordinata e sintetica di tutte le principali discipli-ne teologiche e una prima introduzione al metodo della ricerca scientifica. Esso perciò ha carattere istituzionale. La molteplicità e varietà dei corsi è orientata verso una progressiva conoscenza del mistero di Cristo, centro di tutta la Rivelazione.

Lo studente viene anzitutto introdotto alla conoscenza della Sacra Scrittura, che è l’anima di tutta la teologia, attraverso i corsi biblici che comprendono la qua-si totalità dei libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Questo studio, condotto mediante una diligente applicazione dei metodi della critica esegetica, si protrae per i primi due anni del triennio, in sincronia con i principali corsi dogmatici, ai quali fa riferimento. Lo studente ha così modo non solo di attingere il genuino messaggio della Scrittura, ma anche di fondare su di esso e sulla vivente Tradizione della Chiesa la riflessione teologica.

La riflessione teologica prende avvio già nel 1° semestre con i corsi di Teologia fondamentale (Teologia della Rivelazione, della Ispirazione e della Tradizione) e viene sviluppata, nei corsi dogmatici e sistematici dei semestri successivi, attorno a tematiche centrali quali la Cristologia, la Trinità, l’Antropologia teologica, l’Eccle-siologia. Mediante l’esercizio dell’intellectus fidei lo studente ha modo di appro-fondire la conoscenza dei misteri della salvezza e di cogliere l’intima connessione tra gli stessi e il fine dell’uomo; egli viene inoltre stimolato a ricercare i modi più appropriati per annunciare il messaggio di salvezza agli uomini del nostro tempo. La riflessione teologica è integrata e arricchita dallo studio della dimensione ecu-menica e delle problematiche inerenti al dialogo interreligioso.

Per un più ampio e diretto riferimento alla Sacra Scrittura, la trattazione della Teologia morale è introdotta da una riflessione sui “Fondamenti biblici della teolo-gia morale”; viene poi organicamente sviluppata nelle sue varie articolazioni: mora-le fondamentale, morale speciale e morale canonico-sacramentaria.

La formazione specificamente sacerdotale è assicurata – a livello accademico – dall’ampio spazio riservato alla Teologia sacramentaria e dai corsi di Liturgia, Diritto canonico, Teologia pastorale e catechetica, Teologia spirituale e spiritualità sacer-dotale. La dimensione pastorale, inoltre, è tenuta presente nella trattazione di tutte le discipline del quinquennio istituzionale. Infine, a complemento della stessa for-mazione al presbiterato, viene offerto agli studenti che non intendono proseguire gli studi accademici dopo il quinquennio, un sesto anno, detto “Anno pastorale”.

Per il conseguimento del primo grado accademico – Baccalaureato in Sacra Teo-logia – lo studente dovrà sostenere, al termine del triennio teologico, l’esame finale secondo uno dei due modelli proposti (cf Informazioni, p. 24). Gli studenti, infine, sono invitati a continuare lo studio delle lingue antiche e moderne intrapreso nel biennio filosofico. Ai teologi vengono offerti corsi integrativi di greco biblico e di lingua ebraica (obbligatori). Per quanti hanno seguito fin dall’inizio il piano di stu-di della Sezione, l’ammissione al triennio teologico suppone il completo espleta-mento del biennio filosofico (cf SL 21,4).

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QUADRO DEI CORSI DEL TRIENNIO TEOLOGICO ANNO ACCADEMICO 2011-2012

I ANNO

Credits ECTS 1° Semestre Area biblica

AB11021 AT/1: Pentateuco (F. Gillio) 4 6 AB11031 NT/1: Sinottici-Atti (E. Salvatore) 4 6 LM11011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3 LM11021 Greco A (C. Pagliara) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF11031 Tradizione e ispirazione (E. Cattaneo) 2 3 ACF11041 Storia della Chiesa antica e Archeologia cristiana

(S. Tanzarella) 3 5

ACF11051 Patrologia (E. Cattaneo - V. Mossa) 3 5 —— ——

20 31 2° Semestre Area biblica

AB11042 AT/2: Profeti (E. Franco) (con II anno) 4 6 AB11052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) (con II anno) 4 6 LM11062 Ebraico B (F. Gillio) 2 3

Area cristologico-fondamentale ACF11022 Teologia fondamentale (C. Greco) 5 8 ACF11062 Cristologia (P. Gamberini) 5 8 ACF11072 Storia della Chiesa medievale (A. Carfora) 2 3

—— —— 22 34

II ANNO

3° Semestre Area biblica AB11071 NT/3: Corpus Johanneum (A. Casalegno) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF11081 Trinità (P. Gamberini) 3 5 ACF11091 Storia della Chiesa moderna (A. Carfora) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS11031 Escatologia (N. Salato) 2 3

Area ecclesiologico-sacramentale AES11031 Eucaristia (C. Giraudo) (con III anno) 3 5

Area morale AM11011 Teologia morale fondamentale e generale

(D. Abignente) 5 8

—— —— 19 30

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credits ECTS 4° Semestre Area biblica

AB11042 AT/2: Profeti (E. Franco) (con I anno) 4 6 AB11052 NT/2: Corpus Paulinum (C. Manunza) (con I anno) 4 6

Area cristologico-fondamentale ACF11102 Storia della Chiesa contemporanea (S. Tanzarella) 2 3

Area antropologico-spirituale AAS11022 Grazia e virtù teologali (G. Guglielmi) 5 8

Area ecclesiologico-sacramentale AES11012 Ecclesiologia e Mariologia (O.F. Piazza) 5 8

—— —— 20 31

III ANNO

5° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale AES11021 Sacramentologia generale. Battesimo e Cresima

(G. Di Napoli) 2 3

AES11031 Eucaristia (C. Giraudo) (con II anno) 3 5 AES11041 Liturgia (G. Di Napoli) 3 5 AES11051 Diritto canonico/1 (V.A. Todisco) 3 5 AES11081 Teologia pastorale (A. Mastantuono) 4 6

Area morale AM11021 Teologia morale speciale/1: vita religiosa

(D. Abignente) 2 3

SF Seminario per l’esame finale 2 3 —— ——

19 30 6° Semestre Area ecclesiologico-sacramentale

AES11062 Penitenza e Unzione degli infermi (D. Marafioti) 2 3 AES11072 Ordine e Matrimonio (D. Marafioti) 2 3 AES11092 Diritto canonico/2 (V.A. Todisco) 2 3

Area morale AM11032 Teologia morale speciale/2: vita fisica (G. Parnofiello) 4 6 AM11042 Teologia morale speciale/3: vita sociale (S. Bastianel) 5 8

SF Seminario per l’esame finale 2 3 T01 Tesi/esercitazione scritta

—— —— 17 26

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Seminario per l’esame finale SF11011-SF11012 La categoria di “relazione”/A

(P. Gamberini - E. Franco - S. Bastianel)

SF11021-SF11022 La categoria di “relazione”/B (G. Parnofiello - E. Salvatore - G. Guglielmi)

Corsi non svolti nel presente anno (per la descrizione si veda la GdS 2010-2011):

AAS. Antropologia teologica AAS. Teologia spirituale AB. AT/3 Sapienziali e altri scritti

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

PRIMO ANNO

AREA BIBLICA

AB11021. AT/1: PENTATEUCO (4 ore sett., 1° sem.: F. GILLIO)

Lo scopo principale del corso è di aiutare gli studenti a familiarizzare con il corpus letterario del Pentateuco accostato non solo da una prospettiva letteraria e storico-archeologica, ma anche canonica e teologica. Il corso si strutturerà in quat-tro parti principali:

1. Il Pentateuco nella TaNaK e nel canone biblico cristiano 1.1. La struttura Toracentrica della Bibbia Ebraica (TaNaK) 1.2. Mosè e il Pentateuco nelle testimonianze intra ed extra-bibliche 1.3. Il Pentateuco e il Nuovo Testamento 2. Il Pentateuco al vaglio dell’Archeologia 2.1. Il Pentateuco tra “massimalisti” e “minimalisti” 2.2. Proiezione del video biblico-archeologico La Bibbia Rivelata 3. Il Pentateuco al vaglio del metodo storico-critico 3.1. Mosè, il Pentateuco e i problemi letterari 3.1.1. I testi narrativi 3.1.2. I testi legislativi 3.2. Dalla lettura “pre-critica” del Pentateuco a quella storico-critica 3.2.1. I podromi dell’Ipotesi Documentaria 3.2.2. Gli inizi dell’Ipotesi Documentaria 3.2.3. Gli sviluppi dell’Ipotesi Documentaria 3.3. Oltre l’Ipotesi Documentaria 4. Il Pentateuco nella sua forma finale e canonica 4.1. Disegno letterario e temi teologici dei singoli libri del Pentateuco 4.2. Lettura di testi scelti

BIBLIOGRAFIA

(a) Obbligatoria: in funzione degli argomenti affrontati durante il corso verrà indicata una bibliografia per lo studio personale dello studente e la cui preparazione verrà verificata me-diante brevi prove scritte. (b) Di approfondimento: F. CRÜSEMANN, La Torà. Teologia e storia sociale della legge nell’Antico Testamento, Paideia, Brescia 2008, F. GARCÍA LÓPEZ, Il Pentateuco, Paideia, Brescia 2004; A. DE PURY - T. RÖMER (edd.), Le Pentateuque en question. Les origines et la composition des cinq premiers livres de la Bible à la lumière des recherches récentes, Labor et Fides, Genève 2002; A. ROFE, La composizione del Pentateuco. Un’introduzione, EDB, Bologna 1999; J.-L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpreta-zione dei primi cinque libri della Bibbia, EDB, Bologna 2004; E. ZEnger (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, Queriniana, Brescia 2005.

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AB11031. NT/1: SINOTTICI-ATTI

(4 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il Corso si articola in tre elementi: 1. questioni introduttive: dal kerygma al racconto: la prima predicazione cri-

stiana; il genere letterario e la sua funzione, il problema sinottico e le diver-se ipotesi, la storicità dei vangeli, cenni di storia dell’esegesi

2. struttura e teologia dei vangeli di Marco e Matteo e dell’opera lucana 3. esegesi di testi scelti (della triplice tradizione: la tempesta sedata, Mc 4,35-41;

Mt 8,23-27; Lc 8,22-25; della duplice tradizione: l’apparizione agli undici, Mt 28,1-10; Lc 24,36-48) seguendo un approccio che integri il metodo storico-critico con le nuove metodologie letterarie.

BIBLIOGRAFIA

Per la parte preliminare: R.E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Bre-scia 2001 (orig. ingl. 1997); D. MARGUERAT (ed.), Introduzione al Nuovo Testamento, Clau-diana, Torino 2004; V. FUSCO, «Introduzione generale ai Vangeli sinottici», in M. LACONI (ed.), Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, (Logos. Corso di Studi Biblici 5), Elledici, Leu-mann 2002², 39-136; K.K. KRIEGER, I veri «detti di Gesù». Il messaggio della fonte Q, San Paolo, Milano 2006; F. PROSTMEIER, Breve introduzione ai vangeli sinottici, Queriniana, Brescia 2007. Per i singoli testi: J.N. ALETTI, L’arte di raccontare Gesù Cristo, Queriniana, Brescia 1991; ID., Il racconto come teologia, EDR, Roma 1996; F. BOVON, Vangelo di Luca, I-II, Paideia, Brescia 2002-2007; U. LUZ, Il Vangelo di Matteo, I-II, Paideia, Brescia 2007-2010; D. MARGUERAT, La prima storia del cristianesimo. Gli Atti degli apostoli, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; C. FOCANT, L’évangile selon Marc, Cerf, Paris 2004. Dispense del Professore.

LM11011. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base. BIBLIOGRAFIA

L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERAFINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006. Saranno forniti altri riferimenti bibliografici durante lo svolgimento del corso.

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LM11021. GRECO A (2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e del-la sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli esem-pi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un punto di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. - F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia. 1-2, C. RUSCONI (ed.), Dehoniane, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monfer-rato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, Dehoniane, Bologna 19982.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

L’area cristologico-fondamentale propone un percorso coerente e articolato che si sviluppa lungo tre semestri e comporta: (1) un’introduzione storica e siste-matica alla teologia con l’esame dei principali modelli d’intellectus fidei; (2) la teo-logia fondamentale nelle sue classiche articolazioni (la rivelazione, la tradizione e l’ispirazione); (3) una trattazione ampia e articolata della cristologia e del mistero trinitario, centro e fondamento dell’intera riflessione teologica.

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ACF11031. TRADIZIONE E ISPIRAZIONE

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)

Contenuto: Seguendo le indicazioni del Concilio Vaticano II, Dei Verbum, c. 2, si esamina dapprima il concetto di Tradizione, nella storia e nella teologia; quindi il rapporto Tradizione-Scrittura, con i problemi connessi: il senso dell’ispirazione biblica, la questione delle verità della Scrittura, le norme dell’interpretazione. Infi-ne, si tratterà del Magistero, nei suoi gradi di espressione (magistero autentico, in-fallibile, dogma) e nei rapporti con Tradizione e Scrittura.

Obiettivo del Corso è quello di dare le basi della conoscenza teologica.

Metodo: lezioni frontali e discussioni di gruppo. BIBLIOGRAFIA

CONCILIO VATICANO II, Cost. dogm. Dei Verbum; GIOVANNI PAOLO II, Motu proprio Ad tuendam fidem, 18.05.1998; CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLE FEDE, Professio fidei e Nota illustrativa, 29.06.1998; E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura e Magistero nella Chiesa. Percorso di teologia fondamentale (Intellectus fidei, 2), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; ID., «La tradizione liturgica alla luce della coppia semantica “rice-vere-trasmettere”, in C. GIRAUDO (ed.), Il Messale Romano. Tradizione, traduzione, adat-tamento. Associazione Professori di Liturgia, XXX settimana di studio, Ed. Liturgiche, Roma 2003, 9-35; ID., «Tradizione e Magistero “fonti” della teologia», in Lateranum 73 (2007) 101-112; ID., «Il mistero delle Scritture: l’ispirazione», in R. FABRIS (ed.), Introdu-zione generale alla Bibbia (Logos/1), LDC, Leumann 20062, 499-542; D. HERCSICK, Elemen-ti di teologia fondamentale. Concetti, contenuti, metodi, Dehoniane, Bologna 2006.

ACF11041. STORIA DELLA CHIESA ANTICA

E ARCHEOLOGIA CRISTIANA

(3 ore sett., 1° sem.: S. TANZARELLA)

Il Corso prevede una parte introduttiva sulle concezioni di storia e di storia della Chiesa, sul metodo storico, sulla storiografia religiosa e sul rapporto storia della Chiesa-teologia. Ci si accosterà poi al mondo giudaico e al mondo ellenistico-romano per una migliore comprensione sia della fondazione e della organizzazione interna della Chiesa, sia dei complessi problemi relativi alla diffusione del cristia-nesimo e alla sua distinzione dal giudaismo. Particolare attenzione sarà dedicata al rapporto del cristianesimo con l’impero romano fino alla svolta costantiniana. È prevista, infine, una sintetica introduzione alle controversie teologiche e agli svi-luppi della Chiesa dal IV all’VIII secolo.

La sezione monografica sarà dedicata al tema dell’ambiente storico del vangelo di Giovanni nella sua relazione con il mondo giudaico.

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BIBLIOGRAFIA

Introduzione: D. GARRIBBA - S. TANZARELLA (edd.), Giudei o cristiani? Quando nasce il cri-stianesimo?, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2005. Parte generale: M. SIMONETTI, Il Vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV), Ca-rocci, Roma 2010. Parte monografica: D. GARRIBBA - A. GUIDA (edd.), Giovanni e il giudaismo. Luoghi, tempi, protagonisti, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010.

ACF11051. PATROLOGIA

(3 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO - V. MOSSA)

Parte generale (E. Cattaneo) Contenuto: (A) il significato e l’importanza della Patrologia nella storia della

teologia; lo statuto epistemologico della Patrologia. (B) Profilo storico, dai Padri Apostolici a Giovanni Damasceno. (C) Parte monografica: vedi prof. Mossa.

Obiettivo: evidenziare lo sviluppo del discorso cristiano nelle sue varie articola-zioni: biblico-dogmatiche, istituzionali, ascetico-spirituali.

Metodo: lezioni frontali con PPT.

Parte monografica (V. Mossa) Nella controversia contro coloro che affermavano una sola volontà e opera-

zione in Cristo, quella divina, un contributo decisivo alla difesa della piena inte-grità della natura umana di Cristo è stato dato da Massimo il Confessore (580-662) con la sua riflessione sulle due volontà e operazioni, sviluppata nell’Op. 6, con particolare riferimento all’agonia nel Getsemani. Estratti della Disputatio cum Pyrro aiuteranno a delineare il quadro complessivo della controversia mono-telita e monoenergistica del VII secolo.

BIBLIOGRAFIA

Parte generale: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - G. DE SIMONE - L. LONGOBARDO, Patres Ecclesiae. Una introduzione alla teologia dei Padri della Chiesa, Il pozzo di Giacobbe, Tra-pani 2008; ATANASIO D’ALESSANDRIA, Lettere a Epitteto, ad Adelfio e a Massimo. Dispense del Professore.

Parte monografica: A. CERESA-GASTALDO, Massimo il Confessore. Umanità e divinità di Cristo, traduzione, introduzione e note, (Collana di testi patristici 19), Città Nuova, Roma 1979; ID., Massimo il Confessore. Meditazioni sull’agonia di Gesù, traduzione, introduzione e note, (Collana di testi patristici 50), Città Nuova, Roma 1985.

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AREA BIBLICA

AB11042. AT/2: PROFETI

(4 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO) (con II anno)

In una prospettiva esegetico-teologica, il corso ha un duplice obiettivo: a. introdurre alla conoscenza critica della profezia e degli scritti profetici (la sto-

ria profetica: Gs-2Re, i libri profetici: Is Ger Ez Os-Ml, l’apocalittica: Dn); b. far acquisire un metodo di lettura esegetica che abiliti a comprendere e at-

tualizzare il messaggio teologico.

Programma: L’introduzione generale e alcune questioni particolari saranno affrontate e di-

scusse in classe, mentre la lettura critica di una monografia sui profeti dal punto di vista ebraico e lo studio della composizione, struttura e messaggio dei singoli libri dei profeti anteriori e posteriori e di Dn sono affidate allo studio personale e sa-ranno verificate con incontri seminariali.

Le esemplificazioni, orientate all’acquisizione di un metodo esegetico e di una sintesi teologica, riguarderanno: vocazione ed esistenza profetica (Is 6; Ger 1; Ez 1-3); l’inizio e la fine del parlare (Is 40,1-11 e 55,1-13); i canti del Servo del Signore (Is 42,1-4; 49,1-6; 50,4-9; 52,13–53,12); la nuova alleanza (Ger 31); la simbolica di Sion (Is 62). BIBLIOGRAFIA

L. ALONSO SCHÖKEL - J.L. SICRE DIAZ, I Profeti, Borla, Roma 1984; M. BUBER, La fede dei profeti, Marietti, Casale Monferrato 1985; A. HESCHEL, Il messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; A. NEHER, L’essenza del profetismo, Marietti, Casale Monferrato 1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele, Paideia, Brescia 1974; R. RENDTORFF, Introduzione all’A.T. Storia, vita sociale e letteratura d’Israele in epoca biblica, Claudiana, Torino 20013; ID., Teologia dell’A.T. 1. I testi canonici, Claudiana, Torino 2001; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento, ed. it. a cura di F. Dalla Vecchia, Queriniana, Brescia 2005 (or. 1995. 22004).

AB11052. NT/2: CORPUS PAULINUM

(4 ore sett., 2° sem.: C. MANUNZA) (con II anno)

Obiettivo: Consegna di uno strumentario di base per entrare in contatto con il Corpus paulinum.

Programma: Dopo alcuni cenni introduttivi sulla figura di Paolo di Tarso e sui vari contesti delle diverse lettere, sarà offerta, soprattutto interagendo con diversi brani delle stesse, la proposta di una “struttura portante” di teologia paolina.

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BIBLIOGRAFIA

S.N. BRODEUR, Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo, Gregorian & Biblical Press, Roma 2010; C.M. MARTINI, Il Vangelo di Paolo, Àncora, Milano 2007; R. FABRIS - S. ROMANELLO, Intro-duzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 2009; U. VANNI, L’ebbrezza nello Spirito (1Cor 12,13; Ef 5,18). Una proposta di spiritualità paolina, Adp, Roma 2000; A. SACCHI, Lettere paoline e altre lettere, Elledici, Torino 1995. Bibliografia e programma orientativi. Entrambi saranno forniti in modo più dettagliato durante il Corso.

LM11062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

Il corso continuerà l’apprendimento della lingua ebraica approfondendo e svi-luppando il percorso di studio avviato attraverso il precedente livello (Ebraico A). Oltre ad incrementare la conoscenza lessicale, il corso si focalizzerà sullo studio del sistema verbale dell’ebraico biblico e introdurrà lo studente alla lettura e all’analisi grammaticale, morfologica e sintattica del libro di Ruth. BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPERAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004; L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERAFINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF11022. TEOLOGIA FONDAMENTALE

(5 ore sett., 2° sem.: C. GRECO)

La comprensione attuale della teologia fondamentale attribuisce a questa di-sciplina due compiti fondamentali: (a) l’individuazione della rivelazione e della sua essenza come fondamento della fede (momento fondativo); (b) l’argomenta-zione della sua credibilità (momento apologetico). Pertanto, il Corso si articola in due sezioni, ciascuna con un’adeguata metodologia.

La prima sezione – fenomenologico-ermeneutica – indagando nelle fonti bibli-che dell’AT e del NT e nel magistero conciliare (Vat. I e II), coglie l’essenza della rivelazione in una struttura costituita da parole ed eventi intimamente connessi nel quadro della creazione e della storia. Tale struttura conosce una singolare concen-trazione e intensificazione nella persona di Gesù Cristo, che nel suo particolare rapporto con il Padre, nei segni di misericordia e di potenza, e nel mistero pasqua-le, compie e completa tutta la rivelazione.

La seconda sezione – critico-veritativa – si ripropone di argomentare la credibili-tà della stessa rivelazione di fronte a tre possibili istanze del destinatario: quella del-la ragione critica, indagando lo statuto ontologico, epistemologico e teologico della

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relazione rivelativa; quella della ragione storica, determinando i criteri per il ricono-scimento di un evento storico dal significato definitivo e universale; quella della ra-gione etico-pratica, evidenziando le modalità concrete dell’efficacia salvifica della fe-de cristiana; ciò allo scopo di individuare e approfondire lo statuto antropologico e teologico dell’atto di fede, in quanto atto umano e responsabile e dono di Dio. BIBLIOGRAFIA

C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità della rivelazione, (Intellectus fidei 3), San Paolo, Cinisello Balsamo 2001; W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia fondamentale, 4. Trattato di gnoseologia teologica, Queriniana, Brescia 1981; M. ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli interrogativi», in La Scuola Cattolica 125 (1997) 3-4; H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. MOINGT, Dio che viene all’uomo. Dal lutto allo svelamento di Dio, Queriniana, Brescia 2005; M. EPIS, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2009.

ACF11062. CRISTOLOGIA

(5 ore sett., 2° sem.: P. GAMBERINI)

1. L’ebreo Gesù e la terza ricerca storica 2. Il Dio di Gesù Cristo e il Regno-che-viene 2.1. Il pathos del profeta escatologico 2.2. Lo Spirito di Dio nell’evento di Cristo 2.3. Il significato antropologico e teologico della morte di Gesù 3. Dalla cristologia neotestamentaria alla cristologia dogmatica 3.1. I titoli cristologici 3.2. La divinità di Gesù Cristo (Nicea) 3.3. La communicatio idiomatum 3.4. L’umanità di Gesù Cristo (Calcedonia) 4. Linee per una cristologia sistematica 4.1. La soteriologia cristologica 4.2. L’incarnazione di Dio nel dialogo inter-religioso 4.3. La preesistenza di Gesù Cristo 4.4. Essere figli nel Figlio BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, Questo Gesù. Pensare la singolarità di Gesù Cristo, Dehoniane, Bologna 2005; J. GNILKA, Gesù di Nazaret. Annuncio e storia, Paideia, Brescia 1993; A.J. HESCHEL, Il Messaggio dei profeti, Borla, Roma 1981; E. JÜNGEL, Dio Mistero del Mondo, Queriniana, Brescia 1982; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 1999; G. GRESHAKE, Il Dio uni-trino, Queriniana, Brescia 2000; C.M. LACUGNA, Dio per noi. La trinità e la vita cristiana, Queriniana, Brescia 1997; P. CODA, Dio Uno e Trino, Paoline, Cinisello Balsamo 1993. Appunti del Professore.

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ACF11072. STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE

(2 ore sett., 2° sem.: A. CARFORA)

Il corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle tematiche di storia della Chiesa in epoca medievale attraverso l’approccio alle fonti, la tratta-zione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Formazione della Christianitas nei suoi aspetti istituzionali e religiosi, conside-

rando la relazione tra potere spirituale e potere temporale, la spiritualità, la nascita e l’evoluzione della vita monastica e religiosa, la religiosità laicale.

Parte monografica: Verranno proposti percorsi di approfondimento tematico sulla vita monastica e

religiosa nel medioevo. BIBLIOGRAFIA

Parte generale: G. FILORAMO - D. MENOZZI (edd.), Storia del cristianesimo, II, Laterza, Ro-ma-Bari 2007-2009. Antologia di fonti e articoli di approfondimento distribuiti nel corso delle lezioni.

Parte monografica: si forniranno fonti e bibliografia durante il Corso.

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SECONDO ANNO

AREA BIBLICA

AB11071. NT/3: CORPUS JOHANNEUM

(4 ore sett., 3° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso si propone un’analisi approfondita del Vangelo, abbozzando sintetica-mente le principali linee di comprensione delle Lettere e dell’Apocalisse. Dopo a-ver messo in luce alcuni problemi storico-critici e l’organizzazione del testo del quarto vangelo, si delineano alcune sue caratteristiche essenziali: esso è un ricordo nello Spirito, una testimonianza di fede in un ambiente ostile, fatta da una comuni-tà che opera un sorprendente approfondimento cristologico e ripensa se stessa come segno di unità dinanzi al rischio delle eresie della fine del I secolo. Alla luce del tema della gloria e dell’innalzamento, si rileggono alcuni “segni”, mostrando l’importanza dell’opzione di fede. BIBLIOGRAFIA

A. CASALEGNO, Perché contemplino la mia gloria (Gv 17,24). Introduzione alla teologia del Vangelo di Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; alcune parti dei commentari di R.E. BROWN, Giovanni, Cittadella, Assisi 19913; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovan-ni, III voll., Paideia, Brescia 1973-1981; R. FABRIS, Giovanni, Borla, Roma 1992; V. MANNUCCI, Giovanni. Il Vangelo narrante, EDB, Bologna 1993.

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF11081. TRINITÀ

(3 ore sett., 3° sem.: P. GAMBERINI)

1. La dottrina della Trinità come Summa Evangelii 1.1. Dall’esperienza storico salvifica in Gesù alla comprensione trinitaria 1.2. Vestigia Trinitatis: le figure mediatrici nell’Antico Testamento 2. Sviluppi dogmatici, teologici ed ecumenici della dottrina trinitaria 2.1. La divinità e la persona dello Spirito nel confronto con la questione ariana 2.2. L’uso di ipostasi/persona nella dottrina trinitaria 2.3. La questione del filioque 3. Il linguaggio della Trinità 3.1. L’uso della metafora nella dottrina trinitaria 3.2. Modelli di teologia trinitaria 3.3. Modelli di unità di Dio-trinità 3.4. L’uso di assiomi nella comprensione della dottrina trinitaria 4. La logica trinitaria 5. La teo-logica trinitaria

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BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2008; K. RAHNER, La Trinità, Queriniana, Brescia 2000.

ACF11091. STORIA DELLA CHIESA MODERNA

(2 ore sett., 3° sem.: A. CARFORA)

Il Corso si propone di introdurre gli studenti alle problematiche e alle temati-che di storia della Chiesa in epoca moderna attraverso l’approccio alle fonti, la trattazione manualistica e l’approfondimento tematico.

Parte generale: Problematizzazione dei concetti storiografici di riforma e controriforma nel

XVI secolo. Riforma Luterana. Concilio di Trento. Inquisizione, confessionalizza-zione e disciplinamento. Missione ed evangelizzazione in epoca moderna. Santità e forme di vita religiosa e laicale. La Chiesa nell’età dell’assolutismo. Gallicanesimo. Giansenismo. Chiesa, Illuminismo e Rivoluzione francese.

Parte monografica: Verranno proposti percorsi di approfondimento tematico sulle questioni sto-

riografiche relative all’Inquisizione BIBLIOGRAFIA

Parte generale: G. FILORAMO - D. MENOZZI (edd.), Storia del cristianesimo, vol. 3, Laterza, Roma-Bari 2007-2009. Antologia di fonti e articoli di approfondimento distribuiti nel corso delle lezioni.

Parte monografica: si forniranno fonti e bibliografia durante il Corso.

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

Nel nuovo piano di studi l’area comprende i corsi che venivano indicati prece-dentemente come Antropologia teologica, Grazia e virtù teologali, Escatologia e Teologia spirituale. Questo insieme di discipline vengono ora unificate in un corso unico interdisciplinare nel quale i temi di spiritualità si inseriscono nel percorso dogmatico come ispirazione e modalità di realizzazione dell’uomo alla luce del Vangelo.

Il susseguirsi dei nuclei tematici, iniziando dall’uomo nella sua creaturalità, chiamata alla figliolanza divina, liberata dal peccato per vivere la libertà della fede, della speranza e dell’amore, tende a una pienezza escatologica. Le virtù teologali tendono perciò ad animare e a unificare l’insieme dello studio sia dogmatico che spirituale. A conclusione la teologia spirituale cercherà di esporre nella teologia mistica l’esperienza della grazia nella modalità più alta, collegandola tuttavia a quelle più ordinarie e sostanziali.

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Ciascun nucleo tematico previsto dal Piano sarà sviluppato anzitutto secondo la struttura di ogni studio che cerca i fondamenti biblici, esamina la riflessione sto-rico-dogmatica in alcuni esponenti principali, si confronta con il Magistero della Chiesa e indica le linee sistematiche di teologia contemporanea. Questo percorso cercherà di evidenziare però non solo gli aspetti dinamici della trasformazione o-perata dalla Grazia nell’uomo e lo scopo ultimo cui lo indirizza, ma anche la situa-zione e il contesto concreto in cui vivono sia gli studenti, sia l’ambiente meridiona-le ed europeo. Il percorso inizierà perciò da un approccio di contestualizzazione, usufruendo di mezzi audiovisivi e letterari e cercando una ripresa rapida dei risul-tati raggiunti nello studio di antropologia svolto nel biennio filosofico.

AAS11031. ESCATOLOGIA

(2 ore sett., 3° sem.: N. SALATO)

L’escatologia non è una delle dimensioni del cristianesimo, ma è, «in senso asso-luto, il tramite della fede cristiana» (J. Moltmann) e la traduzione/ripresentazione in chiave critica dell’annuncio della fede circa il futuro definitivo dell’uomo e della sua storia. L’escatologia/escatologico rilegge il presente-passato a partire dalla realtà fu-tura, non è però solo una docta ignorantia futuri, bensì suprema promessa del Cristo Risorto. In questa prospettiva si situa il passaggio da un oggetto (cose ultime – De Novissimis) indefinito e non decifrabile, ad una realtà, quella dell’eschaton, che di-venta uno spazio di libertà e di relazione empatica. Così anche gli éschata – avveni-menti ultimi (morte, giudizio, inferno, purgatorio, paradiso) sono dunque riconside-rati come éschaton – atteggiamento, stile (dimensione antropologica) e assumono in Cristo – éschatos (dimensione cristologico-trinitaria), una nuova ineludibile realtà. In questa prospettiva, la Chiesa, comunità escatologica (dimensione ecclesiologica), arricchita dei doni dello Spirito del Risorto che segnano in lei l’irruzione dei tempi ultimi (LG 48-49), guarda a Maria, «icona escatologica» (L. Bouyer) della Chiesa, quale anticipazione della chiamata di tutti i credenti alla gloria futura. BIBLIOGRAFIA

Parte Generale: CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Alcune questioni concer-nenti l’escatologia (17 maggio 1979), in EV 6/1528-1549; R. DE LA PEÑA, L’altra dimensione. Escatologia cristiana, trad. E. Lasagna, Borla, Città di Castello 1981; J. JOSÉ TAMAYO-ACOSTA, L’escatologia cristiana, trad. B. Pistocchi, Città di Castello 1986; F.J. NOCKE, Esca-tologia, trad. E. Gatti, Queriniana, Brescia 19904; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIO-NALE, Problemi attuali di escatologia (1992), in EV 13/448-571; J. MOLTMANN, L’avvento di Dio. Escatologia cristiana, trad. D. Pezzetta, Queriniana, Brescia 1998; O.F. PIAZZA, La spe-ranza. Logica dell’impossibile, Paoline, Milano 1998; A. CASALEGNO, «Tempo e momento escatologico nel Vangelo di Giovanni», in ID. (ed.), Tempo ed eternità. In dialogo con Ugo Vanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 165-194; G. ANCONA, Escatologia cristiana, Que-riniana, Brescia 20072.

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Parte Monografica: GIULIANO DI TOLEDO, Prognosticon futuri saeculi, in PL 96, 453-524; GIULIANO DI TOLEDO, Conoscere le ultime realtà, introd., trad. e note a cura di O.F. Piazza, L’Epos, Palermo 2005; O.F. PIAZZA, «Il prognosticon futuri saeculi di Giuliano, vescovo di Toledo. Alle radici del trattato di escatologia», in A. ASCIONE - M. GIOIA (edd.), Sicut flu-men pax tua. Studi in onore del cardinale Michele Giordano, D’Auria, Napoli 1997, 217-234; C. POZO, «La doctrina escatologica del Prognosticon futuri saeculi de san Juliàn de To-ledo», in Estudios Eclesiàsticos 45 (1970) 173-201; T. STANCATI, «Alle origini dell’Escatolo-gia cristiana sistematica: il Prognosticon futuri saeculi di San Giuliano di Toledo (sec. VII)», in Angelicum 73 (1996) 401-433.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES11031. EUCARISTIA

(3 ore sett., 3° sem.: C. GIRAUDO) (con III anno)

Per la descrizione cf p. 99

AREA MORALE

AM11011. TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE E GENERALE

(5 ore sett., 3° sem.: D. ABIGNENTE)

I. Senso, fondamenti e criteri di un’etica teologica (A) Contesto attuale della riflessione etico teologica. Dalla Optatam totius alla

Veritatis splendor: esperienza secolare-umana e fonte biblica nel quadro epistemo-logico della teologia morale. (B) Carattere originario della moralità. L’adesione di fede come evento di coscienza morale. Figure bibliche di incontro, di alleanza, di sequela. (C) Intelligenza nella fede dell’esperienza e della conoscenza morale, dell’ethos e dell’etica: disegno storico-genetico dell’ethos biblico nei suoi impulsi principali; rapporto tra morale, fede, storia, culture umane; rapporto tra morale, rivelazione e magistero.

II. Principi etici generali alla luce della fede cristiana (A) Legge naturale e coscienza; norme morali: origine, significato, storicità, tra-

smissione. (B) Rapporto tra moralità personale e opzioni concrete, tra dimensione soggettiva e oggettività. (C) Peccato e conversione; persona e strutturazione della convivenza umana; vita cristiana come sequela del Signore nel mondo secolarizzato.

Il Corso prevede l’alternanza di lezioni cattedratiche e gruppi di studio semina-riali, che favoriscano il confronto diretto sia con il testo biblico che con il pensiero di moralisti contemporanei.

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BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana (ad uso degli studenti), PUG, Roma 2001; ID., Autonomia morale del credente, Morcelliana, Brescia 1980; D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; J. FUCHS, Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; D. ABIGNENTE - S. BASTIANEL, Le vie del bene. Oggetti-vità, storicità, intersoggettività, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009. Le letture seminariali verranno indicate all’inizio del Corso.

AREA BIBLICA

AB11042. AT/2: PROFETI

(4 ore sett., 4° sem.: E. FRANCO) (con I anno)

Per la descrizione cf p. 88

AB11052. NT/2: CORPUS PAULINUM

(4 ore sett., 4° sem.: C. MANUNZA) (con I anno)

Per la descrizione cf p. 88

AREA CRISTOLOGICO-FONDAMENTALE

ACF11102. STORIA DELLA CHIESA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 4° sem.: S. TANZARELLA)

Introduzione: Metodo storico e conoscenza storica. Le politiche della memoria, le tentazioni dell’oblio, i pericoli dei revisionismi e la purificazione della memoria. Uso pubblico della storia.

Programma: Ricostruzione attraverso la lettura delle fonti di alcuni problemi sto-riografici relativi ai secoli XIX e XX; la Chiesa cattolica nel processo della Restau-razione; Rosmini e Delle cinque piaghe della Santa Chiesa; Pio IX e il Concilio Va-ticano I; genesi e sviluppi della “questione romana” e della “questione sociale”; Pio X e linee essenziali del modernismo; Benedetto XV e la I guerra mondiale; Pio XI, il fascismo e il nazismo; il sostegno della Chiesa italiana al fascismo e all’impegno coloniale; Pio XII, la II guerra mondiale e la questione della Shoah; Chiesa e società italiana negli anni ‘50; Primo Mazzolari; Giuseppe Dossetti; don Zeno Saltini; Giuseppe Lazzati; Giorgio La Pira; Lorenzo Milani; Giovanni XXIII e la pace; il Concilio Vaticano II; Paolo VI e il dopo Concilio.

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BIBLIOGRAFIA

Introduzione: R. REGOLI - S. TANZARELLA (edd.), Il pericoloso mestiere dello storico. L’uso pubblico della storia del cristianesimo del XX secolo, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011.

Parte generale: G. FILORAMO - D. MENOZZI, Storia del cristianesimo. L’età contemporanea, Laterza, Bari 20063

; S. TANZARELLA, «La Parrocchia: vita, morte e miracoli», in A. MELLONI (ed.), Cristiani d’Italia. Chiese, Società, Stato 1861-2011, vol. I, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2011, 359-376.

Parte monografica: J. PEZET, Tu non ucciderai. Diario di un obiettore di coscienza alla guerra di Algeria, edizione italiana a cura di S. Tanzarella, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010.

AREA ANTROPOLOGICO-SPIRITUALE

AAS11102. GRAZIA E VIRTÙ TEOLOGALI

(5 ore sett., 4° sem.: G. GUGLIELMI)

Il trattato denominato «Grazia e virtù teologali» si presenta come il naturale prosieguo del precedente trattato di «Antropologia teologica». Tuttavia, se già la previa riflessione teologica sulla creazione e sull’uomo è stata incentrata a partire dalla celebrazione dell’alleanza tra Dio e l’uomo in Cristo (cf GS 22), nel presente corso si procederà all’approfondimento esplicito della grazia come offerta origina-ria e permanente di partecipazione alla figliolanza divina di Cristo, e delle virtù teologali quali doni di Dio che costituiscono l’uomo nella condizione di vita nuova della giustificazione e che rendono altresì effettivi l’incontro, la comunione e la se-quela di Cristo. L’articolazione del corso si presenterà dunque secondo i due sud-detti nuclei tematici:

1. Teologia della grazia: a. La condizione originaria come destinazione dell’umanità a Cristo b. Il peccato originale come esclusione della libertà umana dall’alleanza in

Cristo c. Dio a favore dell’uomo: la grazia nella Scrittura e nella riflessione teologica d. La grazia come perdono dei peccati: la giustificazione e. La grazia come nuova relazione con Dio: l’inabitazione trinitaria

2. Virtù teologali: a. Fede-speranza-carità nel NT b. Proposta tomista: fede-speranza-carità come «virtù teologiche infuse» c. Proposta teologico-trascendentale: fede-speranza-carità come «infrastrut-

ture antropologiche» d. Proposta sistematica: fede-speranza-carità come «doni di Cristo» dati

all’uomo giustificato.

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BIBLIOGRAFIA

O.H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988; A. GANOCZY, Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto. Lineamenti fondamentali della dot-trina della grazia, Queriniana, Brescia 1991; L.F. LADARIA, Antropologia teologica, Piemme-PUG, Casale Monferrato-Roma 1995; T. SCHNEIDER, «Dottrina della grazia», in ID. (ed.), Nuovo corso di dogmatica 2. Queriniana, Brescia 1995, 9-58; G. MANCA, La grazia. Dialogo di comunione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; D. VITALI, Esistenza cristiana. Fede, spe-ranza e carità, Queriniana, Brescia 2001; G. GRESHAKE, Libertà donata. Breve trattato sulla grazia, Queriniana, Brescia 20022; F.G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Queriniana, Brescia 2005; D. VITALI (ed.), Le virtù teologali. La vita cri-stiana nella fede, speranza, carità, ATI-San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; G. GUGLIELMI - R. DEL RICCIO, «Il peccato originale. Riscoperta di un’intenzione», Filosofia e Teologia 23 (2009) 239-255; S.P. BONANNI, L’amore che spera e crede. Nella traccia della storia fra an-tropologia e teologia, Gregorian & Biblical Press, Roma 2010.

AES11012. ECCLESIOLOGIA E MARIOLOGIA

(5 ore sett., 4° sem.: O.F. PIAZZA)

La questione del metodo in ecclesiologia. Linguaggio e comunicazione. Cate-gorie utili. Contesti e collocazione del trattato. Chiesa come mistero della fede e il suo rapporto con il Regno di Dio. La rivelazione biblica: immagini e figure. Tratta-zione sistematica: la Chiesa come “mistero”; struttura teandrica; origine trascen-dente e storica; sacramento di comunione e sacramento di salvezza; dimensioni e proprietà essenziali della Chiesa; realtà ministeriale e carismatica; ministero petri-no e collegialità episcopale; le forme della Chiesa e la sua indole escatologica.

La mariologia nel complesso della teologia: la novità del Vaticano II. La piena partecipazione di Maria nel mistero della redenzione. Figura, modello e madre del-la Chiesa. Riferimenti biblici. Sviluppo storico-dogmatico. Riflessione sistematica: presupposti ermeneutici; Madre di Dio; la sempre Vergine; l’Immacolata Conce-zione; Assunta in cielo; il culto mariano. BIBLIOGRAFIA

Appunti del Professore. O.F. PIAZZA (ed.), La Trinità e la Chiesa, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2006; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; G. CANNOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Mor-celliana, Brescia 2001; E. MALNATI, La Chiesa: sviluppo storico dell’ecclesiologia, Piemme, Casale Monferrato 1998; S. PIÉ-NINOT, Ecclesiologia, Queriniana, Brescia 2008; C.I. GONZALEZ, Maria Madre e Discepola, Piemme, Casale Monferrato 1998.

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TERZO ANNO

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES11021. SACRAMENTOLOGIA GENERALE: BATTESIMO E CRESIMA

(2 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)

La presentazione del differente approccio ai sacramenti sviluppatosi nell’epoca dei Padri e nella riflessione della Scolastica consentirà di collocare in un contesto di-namico e di ampio respiro l’insegnamento del Magistero sui Sacramenti (specifica-mente: Concilio di Firenze, Trento e Vaticano II). In questa direzione si offriranno i seguenti approfondimenti: (1) Mysterion e sacramentum alla luce della Scrittura e dei Padri; (2) il mistero pasquale e la domanda circa l’istituzione dei sacramenti; (3) il termine sacramento riferito a Cristo, alla Chiesa e ai sacramenti; (4) l’intimo rap-porto tra Parola e Sacramento; (5) il legame inscindibile tra fede-celebrazione-vita.

I Sacramenti dell’Iniziazione cristiana: i dati biblici; la prassi celebrativa: dalla Didaché al RICA; la riflessione sistematica. Alcuni approfondimenti: (1) il carattere sacramentale; (2) il battesimo dei bambini; (3) aspetti ecumenici del Battesimo. BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2001; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «Mysterion» al «Sacramen-tum» (Corso di teologia sistematica 8), Dehoniane, Bologna 1990; M. AUGÉ, L’iniziazione Cristiana. Battesimo e confermazione, LAS, Roma 2004; A. GRILLO - M. PERRONI - P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di sacramentaria. 1. Metodi e prospettive; 2. I sacramenti della salvez-za, Queriniana, Brescia 2000.

AES11031. EUCARISTIA

(3 ore sett., 5° sem.: C. GIRAUDO) (con II anno)

Contenuto. Incominciando dalla Genesi e passando in rassegna tutte le Scrittu-re, si prospetta quale ermeneutica dei sacramenti il quadro teo-antropologico della redenzione vicaria. Quindi, alla luce dell’esperienza «per ritus et preces», si scopre come per mezzo dell’Eucaristia veniamo ripresentati al mistero di Cristo morto e risorto secondo i ritmi delle nostre pasque domenicali e quotidiane, in vista della nostra progressiva trasformazione nel corpo ecclesiale. Infine, si procede a un esa-me attento delle grandi conquiste della scolastica, delle definizioni tridentine e del-le successive dichiarazioni del magistero.

Scopo. Il Corso si propone di iniziare lo studente alle risorse della metodologia mistagogica, intesa come struttura permanente della pastorale e via maestra per una nuova evangelizzazione.

Metodo. La partecipazione attiva dello studente sarà stimolata dalla didattica audio-visiva.

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BIBLIOGRAFIA

C. GIRAUDO, «In unum corpus». Trattato mistagogico sull’eucaristia, Cinisello Balsamo 20072; ID., Preghiere eucaristiche per la Chiesa di oggi, Roma 1993; ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa alla luce dell’enciclica “Ecclesia de Eucharistia”, Città del Vaticano 2004.

AES11041. LITURGIA

(3 ore sett., 5° sem.: G. DI NAPOLI)

Con uno sguardo attento alla Tradizione liturgica sia in chiave diacronica (la li-turgia attraverso le epoche culturali), sia in chiave sincronica (la diversificata presen-za delle famiglie liturgiche), si accosterà la teologica del culto cristiano, attingendo alla ricchezza della dottrina conciliare. Si passerà poi ad evidenziare la natura e le di-namiche proprie della struttura della celebrazione, facendo ricorso, come a modello paradigmatico, all’Ordo Missae. L’ambito dell’approfondimento sarà invece riservato ai ritmi (anno liturgico/liturgia delle ore) e spazi (arte/architettura) celebrativi. BIBLIOGRAFIA

J. LOPEZ MARTIN, “In Spirito e verità”. Introduzione alla liturgia, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; A. DONGHI (ed.), I Praenotanda dei nuovi Testi Liturgici, Ancora, Milano 1988 e suc-cessive edizioni; C. GIRAUDO, «Irrepetibilità dell’evento fondatore e iterazione del rito: la mediazione del segno profetico», in Rassegna di Teologia 24 (1983) 385-402; ID., «La cele-brazione della Parola di Dio nella Scrittura», in Rivista Liturgica 73 (1986) 593-615; AA.VV., Anàmnesis 1. La Liturgia. Momento storico della salvezza, Marietti, Casale Monferrato 1979 (2a ed., con ristampa del 1981); AA.VV., Anàmnesis 2. Panorama storico generale, Ma-rietti, Casale Monferrato 1978; A.J. CHUPUNGO (ed.), Scientia Liturgica. Manuale di Litur-gia, voll. 5, Piemme, Casale Monferrato 1998; ASSOCIAZIONE PROFESSORI DI LITURGIA (ed.), Celebrare il mistero di Cristo, vol. I, La celebrazione: introduzione alla liturgia cristiana, Ed. Liturgiche, Roma 1993; vol. II, La celebrazione dei Sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1996; K.F. PECKLERS, Liturgia. La dimensione storica e teologica del culto cristiano e le sfide del domani (Giornale di Teologia 326), Queriniana, Brescia 2007.

AES11051. DIRITTO CANONICO/1 (3 ore sett., 5° sem.: V.A. TODISCO)

A. Introduzione:

1. il diritto nella realtà umana: alcune nozioni di filosofia del diritto; 2. natura particolare del diritto nella Chiesa; 3. breve storia del diritto canonico.

B. Illustrazione del diritto canonico vigente a partire dai primi tre libri del CIC del 1983. In particolare: 1. dal libro I: illustrazione di alcune nozioni generali;

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2. dal libro II: statuto giuridico dei fedeli, dei laici, dei ministri di culto, dei membri degli istituti di vita consacrata; norme sulla suprema autorità della Chiesa; le chiese particolari e le loro strutture;

3. dal libro III: scuole, università cattoliche, facoltà ecclesiastiche; strumenti di comunicazione sociale e libri.

BIBLIOGRAFIA

G. GHIRLANDA, Il diritto nella Chiesa mistero di comunione. Compendio di diritto ecclesia-le, Paoline - PUG, Roma 2000; AA.VV., Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 1986-1992, voll. I-III; Nuovo dizionario di diritto canonico, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993.

AES11081. TEOLOGIA PASTORALE

(4 ore sett., 5° sem.: A. MASTANTUONO)

1. Il Corso affronta e delinea, all’interno del cammino storico della disciplina, i punti-base per una riflessione fondativa di tipo teologico pastorale: - tappe storiche e modelli della teologia pastorale, con particolare riferimento

all’area italiana; - configurazione: la questione epistemologica, il nodo teoria/prassi, l’itinerario

metodologico; - compiti e prospettive della teologia pastorale nell’attuale contesto.

2. La catechesi come azione ecclesiale, servizio della Parola, educazione alla fede.

3. Laboratorio: Omelia come evento educativo. BIBLIOGRAFIA

G. TRENTIN - L. BORDIGNON (edd.), Teologia pastorale in Europa. Panoramica e approfon-dimenti, Messaggero, Padova 2002; M. MIDALI, Teologia pratica. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 2002-2011, 5 voll.; B. SEVESO, La pratica della fede. Teologia pastorale nel tempo della Chiesa, Glossa, Milano 2011; AA.VV., Andate e in-segnate. Manuale di catechetica, EllediCi, Leuman 2002.

AREA MORALE

AM11021. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/1: VITA RELIGIOSA

(2 ore sett., 5° sem.: D. ABIGNENTE)

La responsabilità morale in materia di fede richiede una particolare cura da parte del credente e l’incontro personale con Dio in Cristo risulta come il momen-to fondante di ogni percorso che voglia qualificarsi come sequela. Nei trattati etici questo ambito è tradizionalmente ricondotto alla morale religiosa, il cui discorso ruota attorno alla “virtù di religione” per supportare l’obbligo della preghiera, del culto e della veracità. Resta, comunque, da spiegare il senso e il valore della dimen-

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sione etica della fede che appare spesso scontata e poco esplicitata. Attraverso le lezioni e gli approfondimenti consigliati si tenterà di favorire una personale presa di coscienza dell’unità di esperienza implicata e affidata. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; ID., Figure di preghiera nella Bibbia, ADP, Roma 2005; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000; A. RIZZI, Il problema del senso e il tempo. Tempo, festa, pre-ghiera, Cittadella, Assisi 2006; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

AREA ECCLESIOLOGICO-SACRAMENTALE

AES11062. PENITENZA E UNZIONE DEGLI INFERMI

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Sacramento della Penitenza: Mistero del peccato nella vita del cristiano e neces-sità della riconciliazione con Dio e con la Chiesa. Cristo morto e risorto, sor-gente inesauribile di perdono. I fondamenti biblici nell’AT e nel NT. La prassi penitenziale nell’epoca patristica e sua evoluzione storica. La Riforma e il Con-cilio di Trento. Il Vaticano II, Reconciliatio et Poenitentia. Il Nuovo Rito della Penitenza. Rapporti del sacramento della Penitenza col Battesimo e l’Eucari-stia. Gli orientamenti della teologia attuale.

II. Unzione degli infermi: La sofferenza e la malattia nell’esperienza umana e nella storia della salvezza. Guarigione fisica e guarigione spirituale. Cristo salvatore, aiuto nella vita presente e nel passaggio alla vita eterna. L’intercessione della Chiesa e il Nuovo Rito dell’Unzione degli infermi.

BIBLIOGRAFIA

C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; M. MANZONI, La penitenza del cri-stiano. La radice sacramentale della riconciliazione, Cittadella, Assisi, 2004; AA.VV., Ricon-ciliazione. Dono per la Chiesa, Ancora, Milano 1999; AA. VV., L’unzione degli infermi. Sa-cramento di guarigione e di vita, Massimo, Milano 2007. Dispense del Professore.

AES11072. ORDINE E MATRIMONIO

(2 ore sett., 6° sem.: D. MARAFIOTI)

I. Ordine: Attuale problematica sul ministero ordinato. Fondamenti biblici. La teologia del ministero nella storia della Chiesa. Il sacramento dell’Ordine se-

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condo il Concilio di Trento e il Vaticano II. Collegialità episcopale e presbite-rale. La riflessione teologica postconciliare.

II. Matrimonio: Elementi di antropologia e significato del matrimonio. Crisi e va-lore dell’istituto familiare. Dati biblici. Evoluzione storica e sistemazione teolo-gica. L’insegnamento del Concilio Vaticano II e del Magistero.

BIBLIOGRAFIA

C. SCORDATO, Il settenario sacramentale, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007, 4 voll.; E. MALNATI, I ministeri nella Chiesa, Paoline, Milano 2008; PH. GOYRET, Chiamati, consacrati, inviati. Il sacramento dell’Ordine, LEV, Città del Vaticano 2003; R. LAVATORI - R. POLIERO, Mistero e identità del Presbitero. Ripresentazione sacramentale di Gesù Cristo, Urbaniana University Press, Roma 2002; A. VANHOYE - F. MANZI - U. VANNI, Il sacerdozio della Nuova Alleanza, Ancora, Milano 1999; AA.VV., Il Matrimonio. Quaderni del Seminario Teologico di Brescia, Morcelliana, Brescia 1999. Dispense del Professore.

AES11092. DIRITTO CANONICO/2

(2 ore sett., 6° sem.: V.A. TODISCO)

Il Corso, naturale proseguimento del Corso di “Diritto canonico/1”, segue lo schema dei libri IV-VII del Codice di diritto canonico, dei quali si tratterà in parti-colare: a) dal libro IV (la funzione di santificare della Chiesa): i sacramenti in genere, la

penitenza, l’ordine sacro, il matrimonio; b) dal libro V (i beni temporali della Chiesa): sostentamento del clero e gestione

dei beni culturali anche alla luce della disciplina concordataria; c) dal libro VI (le sanzioni della Chiesa): nozioni generali di diritto penale canonico; d) dal libro VII (i processi): nozioni generali di diritto processuale canonico, i

processi matrimoniali, i ricorsi amministrativi. BIBLIOGRAFIA

Oltre la bibliografia indicata per il Corso di “Diritto canonico/1” si consiglia: F. BERSINI, Il diritto canonico matrimoniale. Commento giuridico teologico pastorale, LDC, Leumann 1994; M. MARCHESI, Diritto canonico complementare italiano, Dehoniane, Bologna 1992.

AREA MORALE

AM11032. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/2: VITA FISICA (4 ore sett., 6° sem.: G. PARNOFIELLO)

Il quadro che ci viene offerto dalla situazione contemporanea è ricco di novità e sfide, come anche si riconosce autorevolmente nei documenti ufficiali: «Il pro-gresso tecnologico ha considerevolmente accresciuto la nostra capacità di control-

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lare e dirigere le forze della natura, ma ha anche finito con l’esercitare un impatto imprevisto e forse incontrollabile sul nostro ambiente e persino sullo stesso genere umano» (COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Comunione e servizio: la persona umana creata a immagine di Dio, 2). Di qui la necessità di riflettere a livello teologico-morale a proposito delle implicazioni della moderna ricerca medico-biologica sulla promozione e sulla tutela della vita dall’inizio al suo termine, sulle dimensioni riguardanti la salute e la malattia e sulle problematiche generali e parti-colari legate al matrimonio e alla sessualità. Imprescindibile è il confronto con gli insegnamenti magisteriali, l’ampio dibattito teologico in corso e i contributi delle scienze umane. BIBLIOGRAFIA

P. CARLOTTI, Questioni di bioetica, LAS, Roma 2001; D. MIETH, Che cosa vogliamo potere? Etica nell’epoca della biotecnica, Queriniana, Brescia 2003; CONGREGAZIONE PER LA

DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione Dignitatis Personae su alcune questioni di bioetica, LEV, Città del Vaticano 2008; S. LEONE, Nuovo manuale di bioetica, Città Nuova, Roma 2007; S. PRIVITERA - S. LEONE (ed.), Nuovo dizionario di bioetica, Città Nuova, Roma 2004; L. SOWLE

CAHILL, Sesso, genere ed etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; H. WEBER, Teologia mo-rale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

AM11042. TEOLOGIA MORALE SPECIALE/3: VITA SOCIALE

(5 ore sett., 6° sem.: S. BASTIANEL)

Il Corso presuppone una riflessione precedente sul punto di vista della moralità personale che sarà considerato nella dimensione dell’efficacia storica del bene e del male, avendo una particolare attenzione al peso delle relazioni strutturate. Si farà riferimento alla responsabilità dei credenti a livello sociale, politico ed economico e ai problemi legati alle “strutture di peccato”, alla fame nel mondo e agli squilibri dello sviluppo. Il Corso prevede lezioni cattedratiche circa le tematiche di base. Si prevede, tuttavia, anche il coinvolgimento attivo degli studenti per l’appro-fondimento dei singoli argomenti. BIBLIOGRAFIA

S. BASTIANEL, Morality in Social Life, Convivium Press, Miami 2010 (presto disponibile in italiano); P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; G. PIANA, Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi 2005; PONTI-FICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, LEV, Roma 2004; ID., Dizionario di dottrina sociale della Chiesa, LAS, Roma 2005.

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SEMINARIO PER L’ESAME FINALE/A

SF11011-SF11012. LA CATEGORIA DI “RELAZIONE”: PRINCIPIO E FONDAMENTO DEL PENSARE, AGIRE

E VIVERE L’EVENTO DI GESÙ CRISTO

(2 ore sett., 5° - 6° sem.: P. GAMBERINI - E. FRANCO - S. BASTIANEL)

Il Seminario finale di sintesi si propone di offrire agli studenti la possibilità di rileggere il proprio cammino di studio, compiuto nel quinquennio filosofico-teologico, alla luce della categoria di “relazione”, così come è stata declinata e arti-colata nell’area biblica, dogmatica ed etica. In particolare ci si soffermerà ad esa-minarne la ricaduta nella comprensione dell'alleanza, della filiazione e della comu-nione nella rivelazione biblica. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia specifica verrà indicata iniziando i lavori del seminario.

SEMINARIO PER L’ESAME FINALE/B

SF11021-SF11022. LA CATEGORIA DI “RELAZIONE”: PRINCIPIO E FONDAMENTO DEL PENSARE, AGIRE

E VIVERE L’EVENTO DI GESÙ CRISTO

(2 ore sett., 5° - 6° sem.: G. PARNOFIELLO - E. SALVATORE - G. GUGLIELMI)

Per la descrizione cf sopra: SEMINARIO PER L’ESAME FINALE/A

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I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (2° ciclo)

PIANO GENERALE DEGLI STUDI

Scopo del secondo ciclo è integrare la formazione teologica di base e avviare gli

studenti alla ricerca scientifica (cf SG 30,8). Di conseguenza, possono essere am-messi al Biennio per la Licenza in Sacra Teologia solo gli studenti che hanno con-seguito il Baccalaureato in Sacra Teologia – superando la mediocrità come media di tutti gli esami sostenuti (media di 24/30 o 88/110) – o, previo esame di ammis-sione, gli studenti che hanno completato il sessennio filosofico-teologico (cf SG 25,3). Nell’un caso come nell’altro, la Sezione si riserva di valutare l’effettiva atti-tudine dello studente a frequentare la specializzazione richiesta. Per l’ammissione si esige anche la conoscenza (da dimostrarsi con un certificato di studi fatti o con una prova) oltre che del latino e del greco – già richiesti per il triennio teologico – di due lingue moderne da scegliersi tra il francese, l’inglese, il tedesco e lo spagno-lo. Spetta al Consiglio del settore stabilire ulteriori requisiti secondo le finalità e le esigenze del settore.

Il secondo ciclo si conclude col 2° grado accademico: la Licenza in Sacra Teolo-gia. Questo titolo abilita all’insegnamento della teologia nei Seminari e negli Istituti superiori di scienze religiose e, più in generale, a funzioni specializzate di apostolato.

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale conferisce la Licenza spe-cializzata nei seguenti settori della teologia: (1) teologia dogmatica (indirizzo cristo-logico ed ecclesiologico), (2) teologia biblica, (3) teologia fondamentale, (4) teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità), (5) teologia mora-le sociale (con indirizzo epistemologico e pastorale), (6) teologia pastorale. Ciascun studente può iscriversi a uno solo dei settori e a un solo indirizzo.

Nella Sezione San Luigi si possono conseguire le specializzazioni in teologia biblica, in teologia fondamentale, in teologia dogmatica (indirizzo ecclesiologico), in teologia della vita cristiana (indirizzo di morale e indirizzo di spiritualità). I vari settori di specializzazione sono coordinati con gli studi del primo ciclo e sono strutturati sulla base di una interdipendenza di fondo. Ciascun settore conserva però una propria autonomia.

Per quanto riguarda gli studi, l’integrazione con il primo ciclo e l’interdipen-denza tra i vari settori è assicurata dalla programmazione di corsi comuni a tutti i settori di specializzazione e dalla ricerca interdisciplinare all’interno di ciascun set-tore. L’autonomia si attua con la programmazione di corsi e di seminari propri, of-ferti agli studenti che hanno scelto una determinata specializzazione.

Date le finalità e le caratteristiche del secondo ciclo, allo studente viene lasciata una discreta libertà nell’elaborazione di un proprio piano di studi. Questo “piano” deve essere approvato, all’inizio di ogni semestre, dal Direttore di settore e dal Vi-ce Preside.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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Salve restando le ulteriori modalità stabilite per ogni settore, nell’elaborare il piano di studi si tengano presenti le seguenti norme generali:

– i corsi e i seminari frequentati dallo studente vengono computati in punti o cre-dits. Un punto o credit corrisponde a un’ora settimanale per un intero semestre. Il numero minimo di credits richiesto per la Licenza è di 48;

– ogni studente deve frequentare, nell’ambito del biennio scelto, almeno due se-minari. Al termine di essi dovrà riportare una valutazione positiva da parte del professore che avrà diretto il seminario;

– i credits dei corsi comuni devono essere almeno dieci (cf SG, art. 30,8); – i credits dei corsi propri, richiesti per ciascun settore di specializzazione, posso-

no oscillare da un minimo di 24 a un massimo di 30. Ulteriori determinazioni (obbligatorietà di corsi, ecc.) spettano al Consiglio di settore. Vengono compu-tati nei credits dei corsi propri anche i credits dei seminari e dei corsi tutoriali;

– i credits rimanenti possono essere di corsi comuni o degli altri settori di specializ-zazione. Possono anche essere frequentati corsi esterni alla Sezione o alla Facoltà. In quest’ultimo caso si esige l’autorizzazione previa del Vice Preside. Per integrare il proprio piano di studio secondo una specifica linea di interesse,

sono ammessi anche dei corsi tutoriali. Per “corso tutoriale” si intende una ricerca proposta dallo studente nell’ambito della specializzazione prescelta e condotta sotto la guida e la responsabilità di un Tutor. Ogni richiesta di corso tutoriale, corredata dal programma e dalla relativa bibliografia, deve essere sottoscritta dal Tutor e dal Direttore di settore e rimessa per l’approvazione al Vice Preside. Non è ammesso più di un corso tutoriale per semestre. Ogni corso tutoriale è computato 2 credits. La dissertazione per la Licenza

La dissertazione è la prova più qualificante del biennio. L’argomento scelto de-ve essere approvato dal Direttore del settore sulla base non solo del titolo, ma an-che di una descrizione schematica del contenuto e del metodo, presentati per iscritto, con la firma del professore che ne ha accettato la direzione.

Nella dissertazione il candidato deve dimostrare rigore di metodo, giudizio cri-tico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado su-periore (cf SG 30,9). Non si esige però, necessariamente, un contributo originale allo sviluppo scientifico del tema trattato.

Nella sua stesura definitiva la dissertazione va presentata in quattro copie al Di-rettore del settore un mese prima della sua discussione (cf Informazioni, p. 25). La sua approvazione da parte del professore che l’ha diretta e di un altro professore, designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore del settore, è condizione per l’ammissione all’esame finale. Nel caso di mancata approvazione da parte del se-condo relatore, questi è tenuto a notificarne le motivazioni per iscritto. In questo caso è previsto un giudizio in seconda istanza da parte di un altro relatore scelto dal Vice Preside. Al nuovo relatore saranno rese note le ragioni della mancata ap-provazione in prima istanza.

Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

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bienni per la licenza in sacra teologia

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L’esame finale

Ciascun biennio di specializzazione si conclude con un esame generale orale, il cui programma viene definito dal Consiglio del settore secondo le finalità e le esi-genze specifiche del settore stesso. All’esame finale sono ammessi gli studenti che abbiano superato tutte le prove previste dal secondo ciclo e la cui dissertazione sia stata approvata.

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal direttore del-la dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. L’esame ha la durata di un’ora, inclusa la discussione della dissertazione. Ulteriori determinazioni spettano al Consiglio del settore.

La somma totale dei coefficienti per la valutazione finale della Licenza è di 110/110. Di essi 50/110 spettano al curriculum del biennio, 40/110 alla disserta-zione e 20/110 all’esame finale (cf SP 22,12).

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BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

NORME E INDICAZIONI GENERALI

1. Presentazione

Il biennio per la Licenza in teologia biblica si propone di condurre lo studente a una conoscenza diretta e globale, secondo accostamenti differenziati, della Sacra Scrittura, a un ripensamento sintetico della teologia nella sua dimensione biblica e all’acquisizione di una metodologia appropriata per lo studio esegetico personale, in vista dell’insegnamento biblico, dell’annuncio della Parola di Dio e della solu-zione, su base scritturistica, dei problemi teologico-morali che si pongono all’ope-ratore pastorale.

A questo scopo, il biennio biblico offre anzitutto alcuni strumenti essenziali: linguistici, di conoscenza dell’“ambiente”, e metodologici, come presupposto e in-troduzione a una corretta interpretazione del testo. In secondo luogo, il biennio programma dei corsi a carattere esegetico: percorrendo l’intero itinerario metodo-logico, lo studente impara a studiare un libro della Sacra Scrittura, o parti di esso, nella varietà dei contenuti e, possibilmente, nella totalità del messaggio. Alcuni corsi propongono l’esplorazione di temi unitari, nell’ambito di una teologia biblica che mostri anche il rapporto tra i due Testamenti. A questi corsi vengono affiancati degli insegnamenti che consentano allo studente di interrogare il testo biblico a partire da una tematica specifica, riguardante questioni di teologia dogmatica o problemi dell’esistenza cristiana. 2. Prerequisiti

Oltre al Baccalaureato, si richiede la conoscenza di 2 lingue moderne (tedesco, inglese, francese, spagnolo) e dell’ebraico e del greco biblico almeno a livello base. Quest’ultimo si verifica all’inizio con un esame di qualificazione per ciascuna lin-gua. Chi non supera o non sostiene l’esame di qualificazione deve frequentare i corsi di Ebraico A e di Greco A e non può iscriversi ai corsi esegetico-teologici. 3. Finalità

Per integrare la formazione biblica di base e avviare alla ricerca scientifica, si propongono i seguenti obiettivi:

− introduzione all’analisi filologico-esegetica di singoli testi biblici secondo i vari metodi e approcci;

− studio di un genere letterario, di un tema e/o del messaggio teologico pro-prio di un singolo libro o di un corpus di scritti;

− visione d’insieme o lettura unitaria dell’Antico e del Nuovo Testamento e reciproco rapporto;

− approfondimento metodologico per lo studio analitico e sintetico dei testi;

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− confronto interdisciplinare tra messaggio biblico e cultura-ambiente nel passato e nel presente;

− conoscenza della storia dell’interpretazione a partire dai Padri ebrei e cri-stiani.

4. Ambiti o aree

In continuità con l’articolazione dell’area biblica del Quinquennio, per favorire l’approfondimento e l’integrazione e per avviare alla ricerca scientifica, il Biennio si articola in tre ambiti o aree.

1. Area linguistico-metodologica (LM e SB). Articolata in 3 semestri con i corsi di ebraico e greco biblico, critica testuale, geografia-archeologia e storia, erme-neutica e i seminari (metodologico, storico-esegetico e teologico), costituisce la parte fissa del curriculum.

2. Area esegetico-teologica (ET). Ogni piano di studio individualizzato dovrà avere 8 corsi – di cui almeno uno in forma tutoriale – di esegesi e/o teologia bi-blica tra quelli annualmente proposti nei vari nuclei dell’AT (Pentateuco, Pro-feti, Scritti) e del NT (Sinottici-Atti, Paolo e altre lettere, Scritti giovannei) o nell’ambito della letteratura non-canonica e/o della storia dell’esegesi.

3. Area interdisciplinare (AI). Prevede quattro ambiti di confronto tra Bibbia e teologia fondamentale, dogmatica, morale e spiritualità, pastorale. Ciascun stu-dente dovrà scegliere nel proprio curriculum due corsi tra quelli proposti.

5. Didattica

Per favorire lo studio e l’approfondimento personale, ciascun alunno fin dall’inizio verrà affidato dal Direttore del Biennio, d’accordo col Vice Preside, a un tutor onde facilitare la scelta di un ambito specifico, l’organizzazione di un pia-no di studio individualizzato e l’elaborazione entro il primo anno di un’ipotesi di lavoro per la dissertazione finale.

Di conseguenza, le lezioni incideranno non più del 70% sull’intero monte ore (48 credits), mentre il restante 30% sarà riservato ai seminari e ai corsi tutoriali.

I corsi interdisciplinari sono offerti interagendo con gli altri settori (fondamen-tale, dogmatica, morale, spiritualità, pastorale) su temi e problematiche che, pro-vocando la riflessione teologica, interrogano la Scrittura.

La prova principale del biennio è la dissertazione scritta, discussa nell’esame finale. In essa il candidato deve manifestare una reale capacità di affrontare un te-ma, un genere letterario, un brano o un libro biblico con correttezza di metodo, buona conoscenza della relativa bibliografia, appropriata lettura critica, adeguata e coerente capacità di espressione.

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6. In sintesi CURRICULUM CR. DISTRIBUZIONE SEMESTRALE CR.

Area linguistico-metodologica (LM) 18 I semestre Ebraico A Ebraico A 2 Ebraico B Greco A 2 Ebraico C Geografia, archeologia e storia 2 Greco A Critica testuale dell’AT e del NT 2 Greco B SBM 2 Greco C Ermeneutica biblica 2 Geografia, archeologia e storia ET 2 d’Israele Critica testuale dell’AT e del NT II semestre Ermeneutica biblica Ebraico B 2 Greco B 2 Seminari (SB) 10 SBS 4 SBM Metodologico ET 2 SBS Storico-esegetico ET 2 SBT Teologico AI 2 Area esegetico-teologica (ET) 16 III semestre 8 corsi di esegesi e/o teologia biblica Ebraico C 2 scelti tra quelli proposti, di cui Greco C 2 almeno uno in forma tutoriale SBT 4 ET 2 Area interdisciplinare (AI) 4 ET 2 2 corsi tra quelli proposti

48 IV semestre ET 2 ET 2 ET 2 AI 2

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA BIBLICA

ANNO ACCADEMICO 2011-2012

1° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS

AI11021 “Io... tuo prossimo” (Es 20,2.17; Dt 5,6.21) per riscoprire l’identità (E. Franco)

2 3

D11011 Sentire cum ecclesia: la Chiesa, la Scrittura e la teologia alla luce della Verbum Domini (E. Cattaneo)

2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM11011 Ebraico A (V.A. Appella) 2 3 LM11021 Greco A (C. Pagliara) 2 3 LM11031 Geografia, archeologia e storia d’Israele (E. Franco) 2 3 LM11051 Ermeneutica biblica (E. Salvatore) 2 3

SBM11011 Metodologia biblica (E. Salvatore) 2 3

2° anno LM11081 Ebraico C (F. Gillio) 2 3 LM11091 Greco C (C. Pagliara) 2 3

Corsi propri - Area esegetico-teologica

ET11011 Giudei e Gentili nella missione degli Atti (A. Casalegno)

2 3

ET11021 Comunità ed anti-comunità: immagini “ecclesiali” nel Pentateuco (V. Appella)

2 3

ET11031 Gesù, storia di un uomo (G. Jossa) 2 3

Seminario

SBT11011 Povertà e ricchezza nel vangelo di Luca (C. Pagliara) 4 6

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2° SEMESTRE

Corsi comuni - Area interdisciplinare credits ECTS C11022 Alleanza: debolezza assunta (R. Del Riccio) 2 3 C11032 Chiamati alla comunione (S. Bastianel) 2 3

Corsi propri - Area linguistico-metodologica

1° anno LM11042 Critica testuale dell’AT e del NT (E. Franco) 2 3 LM11062 Ebraico B (F. Gillio) 2 3 LM11072 Greco B (C. Pagliara) 2 3 SBS11012 Una tragedia in tre atti. Ascesa e declino di un eroe:

Sansone (Giudici 13-16) (F. Gillio) 4 6

Corsi propri - Area esegetico-teologica

ET11042 Sofferenza dell’uomo e silenzio di Dio nei testi sapienziali (V. D’Alario)

2 3

ET11052 Discepoli e discepole singolari nel IV vangelo: quattro profili in Gv 1-12 (A. Guida - E. Salvatore)

2 3

ET11062 “Lampada per i miei passi è la tua Parola” (Sal 118,105).Scrittura, riscrittura ed esegesi nella Tradizione d’Israele (F. Gillio)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AI11021. “IO... TUO PROSSIMO” (ES 20,2.17; DT 5,6.21) PER RISCOPRIRE L’IDENTITÀ (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Il corso offre all’approfondimento sistematico e morale le seguenti tematiche

bibliche.

- L’inizio/fine delle “Dieci Parole” (Es 19-20 e Dt 5,1-6,3; cf anche Es 34 le se-conde tavole), attraverso il rispetto/amore verso i genitori, l’osservanza del sa-bato (Lev 19,1-3) e la riscoperta dei “rapporti parentali” (Lev 18), rivela e per-mette di accogliere consapevolmente la propria identità relazionale, confermata dal racconto di Gen 9,20-28.

- La relazione che segna e orienta l’essere a immagine del Figlio, “primogenito tra molti fratelli” (Rm 8,29) a partire dalla motivazione del precetto del “saba-to” (Dt 5,15 e Es 20,11), cuore del Decalogo (Liberare lo schiavo = redenzione, Liberare il lavoro = creazione). Di fronte all’idolo, cerchio di morte e immagine plastica della non-relazione orizzontale e verticale, discernere e scegliere tra l’immagine di Colui che ti fa essere e l’immagine di ciò che ti fai con l’illusione di esistere.

- Relazionalità e comunione nell’Alleanza secondo il paradigma dinamico berît (impegno) - rîv (litigio/processo) - todâ (riconoscimento/confessione/professio-ne) in una prospettiva personale, sociale e planetaria (uomo/donna, famiglie, gruppi e società, popolo e popoli, umanità e creato).

- Dall’alleanza d’Israele alla fraternità nel Corpo di Cristo: immagini, realtà e mi-stero.

BIBLIOGRAFIA

J.-N. ALETTI, Essai sur l’ecclesiologie des lettres de Saint Paul (Études Bibliques NS 60), Ga-balda, Paris 2009; P. BEAUCHAMP, «Le Dieu du décalogue», in Christus 18 (1971) 534-545; ID., La Legge di Dio, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2000 (or. fr. D’une montagne à l’autre. La Loi de Dieu, Seuil, Paris 1999); P. BOVATI, «La “Nuova Alleanza” (Ger 31,31-34», in ID., Così parla il Signore. Studi sul profetismo biblico (Collana Biblica), a cura di S. M. Sessa, EDB, Bologna 2008, 183-210; C. BROCCARDO, «Essere fratelli: una scelta», in Pa-role di Vita 52 (2007) 4,12-18: www.paroledivita.it/upload/2007/articolo4_12.asp [accesso 24.05. 2011]; L. DI PINTO, «Prossimo, straniero, nemico. Il comandamento dell’amore in Lv 19», in E. CATTANEO - A. TERRACCIANO (edd.), Credo Ecclesiam. Studi in onore di A. Barruffo s.j., D’Auria, Napoli 2000, 13-35; E. FRANCO, Comunione e partecipazione. La koi-nônia nell’epistolario paolino (Aloisiana 20), Morcelliana, Brescia 1986; ID., «Chiesa come koinônia: immagini, realtà, mistero», Rivista Biblica 46 (1996) 157-192; ID., «Uguali sì, ma diversi: uomini e donne nell’assemblea liturgica (1Cor 11,2-16)», in Parole di Vita 47 (2002) 3, 9-14: www.paroledivita.it/upload/2002/articolo3_9.asp [accesso 24.05.2011]; ID., «Il sa-bato nelle Scritture ebraiche. Come la tradizione sul sabato può vivificare la domenica?», in

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S. PALESE (ed.), Il giorno del Signore. Prospettive bibliche e patristiche (Quaderni RivScRel 8), Vivere In, Roma 2005, 77-101; R. MEYNET, «I due decaloghi, legge di libertà (Es 20,2-17 & Dt 5,6-21)», in Gregorianum 81 (2000) 659-692 (= «Les deux décalogues, loi de liberté (Ex 20,2-17 et Dt 5,6-21)», in Studia Rhetorica 08 = «Two Decalogues, Law of Freedom (Ex 20:2-17 & Dt 6:6-21)», in Studia Rhetorica 16 scaricabili in pdf da www.retoricabiblicaesemi-tica.org/Studia_Rhetorica_it.php [accesso 24.05.2011]); PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, Bibbia e Morale. Radici bibliche dell’agire cristiano, LEV, Città del Vaticano 2008: www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/pcb_documents/rc_con_cfaith_doc_20080511_bibbia-e-morale_it.html [accesso 24.05.2011]; A. WÉNIN, «Le décalogue, révélation de Dieu et chemin de bonheur?», in Revue Théologique de Louvain 25 (1994) 145-182 (= Stu-dia Rhetorica 03 = scaricabile in pdf da www.retoricabiblicaesemitica.org/Studia_Rheto-rica_it.php [accesso 24.05.2011]).

D11011. SENTIRE CUM ECCLESIA: LA CHIESA, LA SCRITTURA

E LA TEOLOGIA ALLA LUCE DELLA VERBUM DOMINI

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)

Obiettivo Capire in che direzione si sta muovendo il rapporto conflittuale tra esegesi e

teologia. Programma

Il Corso si propone di esaminare l’Esortazione Apostolica post-sinodale Ver-bum Domini nei suoi aspetti dogmatici: la Bibbia come “Parola di Dio”, il suo rapporto con la Chiesa e la Tradizione; il ruolo dell’esegesi e della teologia. Tutto questo alla luce della Dei Verbum e della riflessione successiva. BIBLIOGRAFIA

BENEDETTO XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale “Verbum Domini”, del 30 settem-bre 2010; G. DE ROSA, «La Parola di Dio - “Verbum Domini”», in La Civiltà Cattolica (2011/I) 279-288; N. CALDUCH-BENAGES, «Exégesis, teología y ermenéutica bíblica en la “Verbum Domini”, in Phase 51 (2011) 109-122; S. PIÉ-NINOT, «Los seis temas teológicos de la “Verbum Domini”, in Phase 51 (2011) 123-146; F. RAMÍREZ GUEYO, «Encontrarse con la Parabla de Dios, encontrarse con Cristo. Presentación de la Verbum Domini», in Ra-zón y Fé 263 (2011) 17-33.

LM11011. EBRAICO A

(2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Il corso si prefigge l’obiettivo di far gradualmente entrare in contatto lo studen-te con l’Ebraico biblico, mediante la memorizzazione dell’alfabeto e lo studio della morfologia di base.

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BIBLIOGRAFIA

L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERA-FINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006. Saranno for-niti altri riferimenti bibliografici durante lo svolgimento del corso.

LM11021. GRECO A

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di avviare gli studenti all’apprendimento del greco biblico in un tempo ragionevolmente breve. Gli elementi essenziali della grammatica e della sintassi verranno esposti in modo progressivo, più che sistematico, così che lo studente possa, fin dalle prime lezioni, tradurre frasi di senso compiuto e quindi leggere passi biblici semplici.

Per facilitare l’apprendimento del greco neotestamentario, gli esercizi e gli e-sempi proposti sono tratti soprattutto dal vangelo di Marco che, almeno da un pun-to di vista linguistico e stilistico, costituisce uno degli scritti più semplici del NT.

Il metodo intende valorizzare le capacità intuitive direttamente sui testi, non senza il supporto del ragionamento, per arrivare al possesso consapevole della lin-gua e leggere direttamente il vangelo di Marco sul proprio testo del NT. Inoltre, è previsto un breve ed essenziale esercizio sul confronto tra la propria diretta com-prensione (traduzione) di un testo marciano e le varie traduzioni in italiano, non-ché nelle lingue moderne conosciute dagli studenti. BIBLIOGRAFIA

F. SERAFINI, Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; ID. - F. POGGI, Esercizi per il Corso di Greco del Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; J. SWETNAM, Il Greco del Nuovo Testamento. Parte Prima. Morfologia. 1-2, C. RUSCONI (ed.), Dehoniane, Bologna 1995; M. ZERWICK, Graecitas biblica, Romae 19666 [= M. ZERWICK - J. SMITH, Biblical Greek Illustrated by Examples, Biblical Institute Press, Romae 19905]; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monfer-rato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; B.M. METZGER, Lexical Aids for Students of the New Testament Greek, Edinburg 19903; M. ZERWICK - M. GROSVENOR, A Grammatical Analysis of the Greek New Testament, Biblical Institute Press, Romae 19881; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 19982.

LM11031. GEOGRAFIA, ARCHEOLOGIA E STORIA D’ISRAELE

(2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Il Corso, svolto in modo seminariale, riguarda le culture e il territorio siro-palestinese oggi e ieri e affronta questi nuclei tematici: (1) lo Stato d’Israele e l’atteso Stato Palestinese nella Terra che Dio diede ai nostri padri; (2) le civiltà del

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Vicino Oriente dall’alba al tramonto (Egitto, Mesopotamia, Canaan); (3) il pro-blema delle origini d’Israele: dalle città del Tardo Bronzo agli Stati nazionali del periodo del Ferro; - Sinai, Negev e deserto di Giuda; (4) la monarchia o Israele u-nito e diviso; - Gerusalemme e dintorni; (5) Israele sotto le grandi potenze: dall’esi-lio all’età ellenistico-romana - la Samaria e la Galilea; (6) l’ambiente delle origini cristiane: siti e reperti, documenti e fonti, movimenti e istituzioni; (7) visione d’insieme: geografia, archeologia, storia, esegesi e teologia, ovvero la Parola sul po-sto. Ciascuno studente dovrà conoscere e utilizzare criticamente una storia d’Israele e uno dei sussidi tra quelli indicati. BIBLIOGRAFIA

A. Storie M. NOTH, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1975 (or. ted. Göttingen 1950. 61966); G. FOHRER, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 1980 (or. ted. Heidelberg 1977); R. ALBERTZ, Sto-ria della religione dell’Israele antico 1 e 2, Paideia, Brescia 2006 [= A History of Israelite Re-ligion in the Old Testament Period, I. From the Beginnings to the End of the Monarchy, II. From the Exile to the Maccabees, Westminster - John Knox Press, Louisville 1994 (or. ted. Göttingen 1992)]; ID., Israele in esilio. Storia e letteratura nel VI secolo a.C., Paideia, Brescia 2009 [=Israel in Exile: The History and Literature of the Sixth Century B.C.E., Brill, Leiden 2003(or. ted. 2001)]; J.A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 22002 (11984); I. FINKELSTEIN - N.A. SILBERMAN, Le tracce di Mosè. La Bibbia tra storia e mito (Saggi 14), Carocci Editore, Roma 2002 (or. ingl. 2001); M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele (Storia e società), Laterza, Roma-Bari 2003.

B. Sussidi P. ACQUISTAPACE - E. TURRI (edd.), Guida biblica e turistica della Terra Santa, dir. e coll. E. Galbiati, Istituto Propaganda Libraria, Milano 1992-1996; Y. AHARONI - M. AVI-YONAH, Atlante della Bibbia, Piemme, Casale Monferrato 1987 (or. ebr., ingl. 1968, 1977); Y. AHARONI, The Land of the Bible. A Historical Geography, Burns and Oates, London 1979 (ed. ted., Das Land der Bibel. Eine historische Geographie, Vorwort V. Fritz, Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1984); P. ARATA MANTOVANI, Introduzione all’archeologia pale-stinese. Dalla prima età del Ferro alla conquista di Alessandro Magno (1200 a.C. - 332 a.C.), (LoB 3.13), Queriniana, Brescia 1992; ID., «L’archeologia siro-palestinese e la storia d’Israele. Rassegna di studi archeologici IX», in Henoch 19 (1997) 95-113; M. AVI-YONAH, The Holy Land from the Persian to the Arab Conquest (566 B.C. - A.D. 640). A Historical Geography, Baker Books House, Grand Rapids 1979; V. FRITZ, Introduzione all’Archeologia biblica, Paideia, Brescia 1991 (or. ted. 1985); I. FINKELSTEIN - A. MAZAR, The Quest for the Historical Israel. Debating Archeology and the History of Early Israel, e-dited by B.B. SCHMIDT, (Society of Biblical Literature Archaeology and Biblical Studies 17), Society of Biblical Literature, Atlanta (GA) 2007; J. FONTAINE, La Bibbia nella sua terra. Metodo per leggere la Parola di Dio in Terra Santa, Ed. Messaggero, Padova 2010; E.R. GALBIATI - A. ALETTI, Atlante storico della Bibbia e dell’Antico Oriente. Dalla preistoria alla caduta di Gerusalemme nell’anno 70 d.C., Massimo - Jaca Book, Milano 1983; E. LOHSE, L’ambiente del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 19932; A. MARCHADOUR - D. NEUHAUS, La Terra, la Bibbia e la Storia, Jaca Book; Milano 2007 (or. fr. Paris 2006); J.P. MEIER, Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, 3. Compagni e antagonisti, (BTC 125), Queri-niana, Brescia 2003 (or. New York 2001), 287-649; J. MURPHY-O’CONNOR, La Terra Santa. Guida storico-archeologica, Dehoniane - Eteria, Bologna 1996; R. NORTH, «Problemi cru-ciali della storia biblica archeologica (cronologia - geografia)», in C.M. MARTINI - L. PACO-

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biennio in teologia biblica

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MIO (edd.), I libri di Dio. I, Marietti, Torino 1975, 366-494; IDA OGGIANO, Dal terreno al divino. Archeologia del culto nella Palestina del primo millennio, Carocci, Roma 2005; R. PENNA, «Che cosa significava essere giudeo al tempo e nella terra di Gesù. Problemi e pro-poste», in E. FRANCO (ed.), Mysterium Regni ministerium Verbi (Mc 4,11; At 6,4). Studi in onore di mons. V. FUSCO, (RivBib.S 38), EDB, Bologna 2001, 137-156; M. PICCIRILLO, La Palestina Cristiana I-VII secolo, EDB, Bologna 2008; M. PICCIRILLO - R. CLEAVE (edd.), La terra del Messaggio. Per un Atlante di Geografia Biblica, LDC, Torino 1991; B.J. PRITCHARD et al., Atlante del mondo biblico, LDC, Leumann 1991 (or. The Times Atlas of the Bible, Times Books Limited, London 1987).

C. Links Cf scheda ECTS relativa dalla Pagina Personale del Docente dal sito www.pftim.it/sluigi.

Proposta alternativa: Viaggio Studio in Israele (14 giorni)

Agli studenti iscritti al biennio di specializzazione in Teologia Biblica è offerta la possibilità di sostituire il corso di Archeologia, Geografia e Storia dell’AT e del NT con un viaggio-studio in Israele della durata di 14 giorni. L’itinerario toccherà i principali siti biblici inerenti tanto all’Antico che al Nuovo Testamento, proce-dendo per aree geografiche e proponendo delle letture esegetiche relative ai siti vi-sitati*, cercando un dialogo fecondo tra esegesi biblica e archeologia. Di volta in volta le visite ai siti saranno preparate da delle lezioni introduttive e da proiezioni di documentari di carattere biblico-archeologico.

Agli studenti interessati è richiesto un lavoro personale, da concordarsi con il docente, prima e dopo il viaggio-studio.

Prima del viaggio-studio: è richiesto a ogni studente un percorso di studio in-troduttivo all’Archeologia e alla Storia biblica che sarà concordato e verificato con il docente prima della partenza.

Dopo il viaggio-studio: perché il viaggio-studio possa essere riconosciuto all’interno del piano di studi ogni studente dovrà stilare un lavoro scritto di ca. 20 cartelle relativo a uno dei luoghi visitati, dopo previo accordo con il docente.

Gli studenti interessati sono pregati di contattare il prof. Ettore Franco o il prof. Flavio Gillio entro il 31 ottobre 2011. Il costo del programma verrà comunicato du-rante il primo semestre, una volta raccolte le adesioni degli studenti interessati. * I siti inclusi nel programma saranno: Beersheva, Arad, Mitzpé Ramon, Eilat, Mar Morto, Masada, Ein Gedi, Qumran, Beth-Shean, Meghiddo, Sepphoris, Nazareth, Bet Guvrin, Ma-resha, Tell Hazor, Tell Dan, Banias/Cesarea di Filippo, Lago di Tiberiade [Cafarnao, Ta-bgha, Korazin], Cesarea Marittima, Gerusalemme, Betlemme, Herodium

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LM11051. ERMENEUTICA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il Corso sarà articolato in tre fasi:

a) la prima ripercorre alcuni tratti salienti della storia dell’esegesi ebraica e cristia-na, attraverso il contatto diretto con testi esemplificativi;

b) la seconda, dopo aver desunto una criteriologia dal confronto con i classici e con il documento della PCB, propone esercitazioni pratiche secondo i diversi metodi e approcci;

c) la terza si sofferma sul rapporto tra esegesi scientifica, teologia e “lettura nello Spirito” alla luce dell’Esortazione apostolica Verbum Domini

BIBLIOGRAFIA

A.M. ARTOLA - J.M. SÁNCHEZ CARO, Bibbia e parola di Dio (Introduzione allo studio della Bibbia 2), Brescia 1994; P. BEAUCHAMP, L’uno e l’altro Testamento. I, Paideia, Brescia 1985; ID., L’uno e l’altro Testamento. II, Compiere le Scritture, Glossa, Milano 2001; K. BERGER, Ermeneutica biblica del Nuovo Testamento (Biblioteca biblica 26), Queriniana, Brescia 2001; E. MANICARDI - G. BORGONOVO (edd.), Processo esegetico ed ermeneutica credente: una po-larità intrinseca alla Bibbia (40ª settimana biblica nazionale, Roma, 8-12 settembre 2008), (Ricerche storico-bibliche 1-2), EDB, Bologna 2010; P. BORI, L’interpretazione infinita. L’ermeneutica cristiana antica e le sue trasformazioni, Il Mulino, Bologna 1987; PONTIFICIA

COMMISSIONE BIBLICA, «L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa», in G. GHIBERTI - F. MOSETTO (edd.), Elledici, Leumann 1998; P. GRECH, Ermeneutica e teologia biblica, Borla, Roma 1993; P. RICOEUR, Ermeneutica filosofica ed ermeneutica biblica, Paideia, Brescia 1983; L.A. SCHÖKEL, La Parola ispirata. La Bibbia alla luce della scienza del linguaggio (Bi-blioteca di cultura religiosa 7), Paideia, Brescia 1987².

SBM11011. METODOLOGIA BIBLICA

(2 ore sett., 1° sem.: E. SALVATORE)

Il Seminario si propone, con una impostazione attiva, di aiutare lo studente:

– ad accostarsi ai principali strumenti di lavoro (testi biblici nelle lingue originali; edizioni critiche; sinossi, concordanze; grammatiche, lessici e dizionari; repertori bibliografici, collane, riviste, ecc.), e con esercitazioni pratiche verificarne l’uso;

– ad impostare una ricerca biblica di natura scientifica e a presentarlo secondo le norme metodologiche e grafiche corrette.

BIBLIOGRAFIA

J.A. FITZMYER, An Introductory Bibliography for the Study of Scripture (Subsidia Biblica 3), PIB, Rome 19903; S. BAZYLIÑSKI, Guida alla ricerca biblica (Subsidia biblica 35), San Paolo-Gregorian & Biblical Press, Cinisello Balsamo-Roma 2009; V. FUSCO, «Gli studi biblici e il loro metodo», in G. LORIZIO - N. GALANTINO (ed.), Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo 2004, 165-221.

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LM11081. EBRAICO C

(2 ore sett., 1° sem.: F. GILLIO)

Il Corso completerà lo studio dei verbi deboli per poi incentrarsi sulla sintassi dei testi narrativi attraverso una lectio cursiva del libro di Ruth e dei testi poetici con la lettura di alcuni salmi scelti. Possono frequentare il corso coloro che hanno superato l’esame di Ebraico B. Inoltre è necessaria e richiesta la conoscenza della lingua Inglese. Di lezione in lezione gli studenti dovranno preparare delle esercita-zioni indicate dal docente. BIBLIOGRAFIA

Obbligatoria per tutti: 1) A. NICCACCI, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem 1986; ID., Lettura sintattica della prosa ebraico-biblica, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem 1991. 2) A. NICCACCI - M. PAZZINI, Il rotolo di Rut. Analisi del testo ebraico (SBF Analecta 51), Edi-zioni Terra Santa, Milano 2008. Versione in Inglese disponibile in formato PDF per il down-load a questo indirizzo web: http://198.62.75.1/www1/ofm/sbf/Books/LA45/45069AN.pdf

Per approfondimento: T.O. LAMBDIN, Introduction to Biblical Hebrew, Darton-Longman and Todd, London 19909; E. KAUTZSCH - A.E. COWLEY, Gesenius’ Hebrew Grammar, Clarendon, Oxford 1909; P. JOÜON - T. MURAOKA, A Grammar of Biblical Hebrew, 2 voll., PIB, Roma 1996; A. NICCACCI, Sintassi del verbo ebraico nella prosa biblica classica, Studium Biblicum Franci-scanum, Jerusalem 1986; ID., Lettura sintattica della prosa ebraico-biblica, Studium Biblicum Franciscanum, Jerusalem 1991.

LM11091. GRECO C

(2 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

Il Corso si propone di introdurre e avviare gli studenti a tradurre testi del Cor-pus Paulinum e a valutare i vantaggi e i limiti delle principali traduzioni italiane. Con l’analisi sintattica e stilistica di alcuni testi paolini s’intende esaminare da vici-no alcuni espedienti stilistici delle lettere paoline: metafore, similitudini, immagini, antitesi e anacoluto, ecc.; e alcune forme letterarie, tipiche dell’epistolario: formule liturgiche tradizionali, invocazioni, preghiere, dossologie, inni, confessioni di fede, brani autobiografici, parenesi. Il procedimento di traduzione verrà favorito da uno specimen su di un testo del Corpus Paulinum preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione.

Inoltre, è prevista una breve ed essenziale trattazione della lingua della versione dei LXX in quei testi citati sia dai sinottici, sia da Paolo. La lingua greca del NT è debitrice dal punto di vista lessicale a quella dei LXX, specialmente per la termi-nologia tecnica teologica del giudaismo, e che il NT ha assunto e accresciuto di nuove accezioni.

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BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHKOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614; M. CIMOSA, Guida alla studio della Bibbia Greca (LXX). Storia - Lingua - Testi, Società biblica britannica & forestiera, Roma 1995.

ET11011. GENTILI E GIUDEI NELLA MISSIONE DEGLI ATTI

(2 ore sett., 1° sem.: A. CASALEGNO)

Il corso parte da una domanda: «Perché, oltre che il vangelo, Luca ha scritto anche gli Atti degli Apostoli»? Probabilmente perché ha voluto mostrare la moda-lità particolare con cui si è realizzata la missione nella chiesa primitiva. Di fatto egli evidenzia lungo tutta la sua opera che la buona novella è predicata prima ai giudei e in seguito anche ai pagani, rispettando il ruolo di Israele nella economia di sal-vezza. Il corso si propone di analizzare i passi più salienti relativi alla missione del libro degli Atti. BIBLIOGRAFIA

Uno dei seguenti commentari: R. FABRIS, Atti degli Apostoli, Borla, Roma 1977; J. ROLOFF, Gli Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 2002; J.A. FITZMYER, Gli Atti degli Apostoli, Queri-niana, Brescia 2003; R. PESCH, Atti degli Apostoli, Cittadella, Assisi 1992.

Alcuni articoli particolari: V. FUSCO, «Progetto storiografico e progetto teologico nell’opera lucana», in La storiografia nella Bibbia, EDB, Bologna 1986, 123-152; F. BOVON, «Israël, l’Église et les nations dans l’œuvre double de Luc», in ID., L’œuvre de Luc. Études d’exégèse et de théologie, Cerf, Paris 1987, 243-263; J. DUPONT, «La conclusione degli Atti e il suo rapporto con l’insieme dell’opera lucana», in ID., Nuovi Studi sugli Atti degli Aposto-li, Edizioni Paoline, Roma 1995, 411-464; J. JERVELL, «The divided People of God. The Re-storation of Israel and Salvation of Gentiles», in Luke and the People of God, Augsburg, Minneapolis (MN) 1972, 41-74.

ET11021. COMUNITÀ ED ANTI-COMUNITÀ:

IMMAGINI “ECCLESIALI” NEL PENTATEUCO (2 ore sett., 1° sem.: V.A. APPELLA)

Dopo aver analizzato termini quali qāhāl e ‘ēdâ – tradotti dalla LXX con ekklē-

sía e synagōgē – per un orientamento essenziale a riguardo della loro semantica, il corso si propone di leggerne pregnanza narrativa e caratura teologica in alcuni si-gnificativi racconti del Pentateuco e non solo, al fine di porre in evidenza la com-plessità della riflessione veterotestamentaria sulla realtà d’Israele come “popolo di yhwh”, e anche ciò che dell’AT può far da sfondo all’idea di “chiesa” così come compare nel NT.

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BIBLIOGRAFIA

H.J. FABRY - F.-L. HOSSFELD - E.-M. KINDL, «להק qāhāl», in GLAT, VII, 865-876; D. LEVY - J. MILGROM - H. RINGGREN - H.J. Fabry, «עדה ‘ēdâ», in GLAT, VI, 452-467; J. BARR, Se-mantica del linguaggio biblico, EDB, Bologna 1990 (orig. London 1961), 171-185; M.L. CONTE, Kaleo-ekklesìa: cammino semantico nella LXX, Padova 1993; H. SIMIAN-YOFRE, La Chiesa dell’Antico Testamento. Costituzione, crisi e speranza della comunità credente dell’Antico Testamento, EDB, Bologna 1997; M. NOBILE, Ecclesiologia biblica. Traiettorie storico-culturali e teologiche (SBib 30), EDB, Bologna 1996; J. SCHREINER (ed.), Unterwegs zur Kirche. Alttestamentliche Konzeptionem, Herder, Freiburg 1987; P. AZZI, «La notion de l’“Assemblée” dans l’Ancien Testament», in Recherches Orientales 1 (1965) 5-23; F. MONTAGNINI, «La comunità d’Israele, popolo di Dio nell’AT», in S.A. PANIMOLLE (ed.), Chiesa, Comunità, Popolo di Dio, Borla, Roma 1994; J.L. SKA, «Popolo sacerdotale e popolo dell’alleanza nell’Antico e Nuovo Testamento», in V. LIBERTI (ed.), I laici nel popolo di Dio, ISSRA, L’Aquila 1990, 19-38 (= J.L. SKA, Il libro sigillato e il libro aperto, EDB, Bologna 2005, 351-367); G. RINALDI, «Il “popolo di Dio” nel libro dei Numeri», in BeO 9 (1967) 165-182; O. BULKA, Il popolo di Dio come assemblea cultica alla luce del libro dell’Esodo, EPUG, Roma 1974 (particolarmente 9-37).

ET11031. GESÙ, STORIA DI UN UOMO

(2 ore sett., 1° sem.: G. JOSSA)

È possibile scrivere una storia di Gesù? La ricerca attuale sul Gesù storico ri-sponde abitualmente di no, per una ragione molto semplice e apparentemente in-discutibile: le nostre fonti principali, e cioè i vangeli canonici, hanno carattere dogmatico, non storico, né tanto meno biografico. Non consentono quindi di rico-struire la vita di Gesù. La ricerca sul Gesù storico è perciò quasi sempre una ricer-ca per temi: Gesù e il regno, Gesù e la legge, Gesù e i miracoli, Gesù e il tempio. E rinuncia a ogni ricostruzione della figura complessiva di Gesù e dello sviluppo del-la sua vicenda. Ma è proprio impossibile scrivere uno schizzo della vicenda di Ge-sù? Il Vangelo di Marco contiene una serie di snodi evidenti di questa vicenda e il suo carattere dogmatico non è così evidente come quello dei vangeli successivi. Un filo storico preciso sembra legare i vari aspetti della vicenda di Gesù. Il corso si propone di ricostruire, sia pure in via largamente ipotetica, questo filo, per dare una immagine complessiva della figura di Gesù. BIBLIOGRAFIA

G. JOSSA, Gesù. Storia di un uomo, Carocci, Roma 2010.

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SBT11011. POVERTÀ E RICCHEZZA NEL VANGELO DI LUCA (4 ore sett., 1° sem.: C. PAGLIARA)

1. Importanza del tema Uno dei temi più importanti nell’opera di Luca è quello della povertà e ric-

chezza. Il nostro itinerario di studio analizzerà dal punto di vista del metodo esege-tico della pragmalinguistica i testi centrali del vangelo di Luca e degli Atti degli Apostoli. L’analisi dei vari contesti lucani vuol dimostrare che Luca presenta una prospettiva molto differenziata della ricchezza e della povertà: non globalizza, né condanna, ma più propriamente propone alcuni modelli concreti di azione affin-ché ognuno possa usare in un contesto di solidarietà i propri beni.

2. Le fasi della ricerca Si seguirà il cammino del lettore lungo il racconto lucano del Vangelo e degli

Atti; saranno analizzati i seguenti contesti lucani nei quali il motivo della ricchezza e della povertà ritornano puntualmente: Lc 4,16-30; Lc 6,20-26; Lc 9,1-6; Lc 10,1-12; Lc 12,13-21; Lc 16,1-13; Lc 16,19-31; Lc 18,18-30; Lc 19,1-10; Lc 19,11-27; Lc 21,1-4; At 2,42-47; At 4,32-37.

Di ogni contesto lucano si affronterà: l’analisi letteraria (contesto e delimitazio-ne, articolazione o struttura, coesione e coerenza del testo, la strategia sintattico-narrativa); l’esame del potenziale “pragmatico” (strategia semantico-pragmatica della comunicazione) o dell’efficacia operativa del testo (attualizzazione, impulsi per l’azione).

3. Lo scopo del seminario L’itinerario che il seminario prevede aiuterà gli studenti ad acquisire il metodo

pragmalinguistico applicato a un macro contesto del Vangelo di Luca. Inoltre aiute-rà gli studenti a saper individuare il nuovo modello di lettore che Luca propone. In-fine lo studente potrà apprezzare la novità di applicare il lavoro pragmalinguistico in aggiunta all’analisi narrativa. Quest’ultima ha come primo scopo, quello di pene-trare nel mondo del racconto; i suoi strumenti sono meno adatti all’analisi dei rap-porti tra il racconto e il mondo dell’esperienza. Non mancano i tentativi di lavorare nell’ambito dell’analisi narrativa mettendo a fuoco l’aspetto pragmatico dei testi.

4. In sintesi La pragmalinguistica non parte da zero, ma assume molti dei risultati ottenuti

dai metodi storico-critici e da altri metodi. Non è un metodo alternativo ad altri approcci ma cerca d’integrare i risultati acquisiti, potenziandoli alla luce della con-cezione del testo come processo comunicativo. BIBLIOGRAFIA

M. GRILLI, «Autore e lettore: il problema della comunicazione nell’ambito dell’esegesi bi-blica», in Gregorianum 74 (1993) 447-459; F. LENTZEN-DEIS, Avances Metodológicos de la exégesis para la praxis de hoy, Paulinas, Bogotá 1990; ID., «Metodi dell’esegesi tra mito, sto-ricità e comunicazione: Prospettive “pragmalinguistiche” e conseguenze per la teologia e

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per la pastorale», in Gregorianum 73 (1992) 731-737; D. MARGUERAT, «La construction du lecteur par le texte (Marc et Matthieu)», in C. FOCANT (ed.), The Synoptic Gospels. Source Criticism and New Literary Criticism (BEThL 110), University Press, Leuven 1993, 239-262; C. MORA PAZ - M. GRILLI - R. DILMANN, Lectura pragmalingüistica de la Biblia. Teoría y applicación, Evangelio y cultura. Monografías 1, Estella (Navarra) 1999; H. SIMIAN-YOFRE, «Pragmálinguistica: communicación y exegesis», in RevBib 50 (1988) 75-95; U. BERGES, «Lectura pragmática como método de la exégesis bíblica», in RTLi 27 (1993) 64-90; W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento (CSB 16), EDB, Bologna 1989.

Commentari: J. ERNST, Il vangelo di Luca, Morcelliana, Brescia 1985; H. SCHÜRMANN, Il vangelo di Luca, Vol. I (commento ai capp. 1,1-9,50), Paideia, Brescia 1983; H. SCHÜRMANN, Il vangelo di Luca, Vol. II, tomo I (commento ai capp. 9,51-11,54), Paideia, Brescia 1998; W. GRUNDMANN, Das Evangelium nach Lukas, Theologischer Handkommen-tar zum Neuen Testament, Evangelische Verlagsanstalt, Berlin 1971; L.T. JOHNSON, The Gospel of Luke, Sacra Pagina 3, Liturgical Press, Collegeville (MN) 2006; J. SCHMID, L’evangelo secondo Luca, Morcelliana, Brescia 19653; E. SCHWEIZER, Il Vangelo secondo Lu-ca, Paideia, Brescia 2000; D.L. BOCK, 2 voll., Baker Exegetical Commentary on the New Testament (Series), Baker, Grand Rapids 1994, 1996; F. BOVON, Luc le théologien, Neuchâ-tel, Paris 1978 [tr. it. Luca 1, Nuovo Testamento 3.1, Paideia, Brescia 2005]; F. BOVON, L’évangile selon Saint Luc (1,1-9,50), Commentaire du Nouveau Testament IIIa, Labor et Fides, Genève 1991. [tr. it. Luca 1, Nuovo Testamento 3.1, Paideia, Brescia 2005]; F. BOVON, L’évangile selon Saint Luc (9,51-14,35), Commentaire du Nouveau Testament IIIb, Labor et Fides, Genève 1996; F. BOVON, L’évangile selon saint Luc (15,1-19,27), Commen-taire du Nouveau Testament, Deuxième série IIIc, Labor et Fides, Genève 2001.

Studi su Luca: M. GRILLI - D. LANDGRAVE GÁNDARA - C. LANGNER (eds.), Riqueza y solida-riedad en la obra de Lucas, Editorial Verbo Divino, Estella (Navarra) 2006; V. PETRACCA, Gott oder das Geld. Die Besitzethik des Lukas, TANZ 39, Tubinga 2003; K. MINHESHIGE, Besitzversicht und Almosen bei Lukas, WUNT 2/163, Tubinga; S. PELLEGRINI, «Ein “unge-greuer” o�konÒmoj (Lk 16,1-9)?», BZ 2 (2004) 161-178; CH. BÖTTRICH, «Ideal oder Zei-chen? Besitzverzicht bei Lukas am Beispiel der “Ausrüstungsregel”», NTS 49 (2003) 372-392; TH.E. PHILLIPS, «Reading recent readings of issues of wealth and poverty in Luke and Acts», Current in Biblical Research 1.2 (2003) 231-269; M. MÜLLER, «“...damit der Mam-mon Freu[n] de macht.” Eine Annäherung an die Parabel vom cleveren Verwalter in Lk 16», in M. KÜCHLER - P. REINI (edd.), Randfiguren in der Mitte. FS H.-J. Venetz, Friburgo 2003, 193-204; A.M. GALVAO, «O rico e o pobre. Estudo da parábola do rico insensível e do pobre Lázaro (Lc 16,19-31)», in Revista eclesiástica brasileira 62,245 (2002) 52-77; C.C. REYES, «The poor and rich in Luke», in M.E. LOCKER (ed.), Led by the spirit. In honor of H. Schneider SJ (Loyola school of Theology 2002), 141-154; F.O. REGALADO, «The Jewish background of the Parable of the rich Man and Lazarus», in Asia journal of theology 16,2 (2002) 341-348; S.H. RINGE, «Luke’s Gospel: “Good news to the poor” for the non-poor», in W. HOWARD-BROOK - S.H. RINGE (edd.), The New Testament. Introducing the way of discipleship, Maryknoll, Nueva York 2002, 62-79; J. GRIMSHAW, «Luke’s market exchange district: Decentering Luke’s rich urban center», in Semeia 86 (1999) 33-51; H.J. HELD, Den Reichen wird das Evangelium gepredigt. Die sozialen Zumutungen des Glaubens im Lukase-vangelium und in der Apostelgeschchte, Neukirchen-Vluny 1997; J.-P. GERARD, «Les riches dans la communauté luanienne», in Ephemerides theologicae Lovanienses 71 (1995) 71-106.

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C11022. ALLEANZA: DEBOLEZZA ASSUNTA (2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO)

Il corso si propone di riflettere sulla categoria di alleanza alla luce dell’unità del piano divino di creazione e salvezza in Cristo, per mettere in evidenza che, con l’incarnazione, Dio in Cristo restituisce all’uomo la possibilità di vivere la debolezza che lo caratterizza quale creatura come un dono fattogli in vista della relazione con gli altri e con Dio stesso. Si cercherà dunque di mostrare che la debolezza creaturale dell’uomo non è un motivo di vergogna e di colpa, ma sin dall’origine condizione insuperabile in vista dell’alleanza tra il Dio creatore e la sua creazione. BIBLIOGRAFIA

La bibliografia sarà fornita all’inizio del corso.

C11032. CHIAMATI ALLA COMUNIONE

(2 ore sett., 2° sem.: S. BASTIANEL)

Il corso intende favorire la consapevolezza anche riflessa della unità tra espe-rienza etica ed esperienza di fede e del compimento che la stessa esperienza di mo-ralità trova in forza della comunione compresa come fine e senso dell’esistenza ed affidata come compito storico di giustizia.

Programma L’operare “umano” nella storia come risposta e luogo dell’operare di Dio. Re-

lazione con Dio e onestà di coscienza. La comunione, come fondamento e télos dell’esistenza storica. Conflittualità e complessità della storia e del “mondo”, effi-cacia storica del bene e del male morale. L’ermeneutica morale nella vita dei di-scepoli: la persona di Gesù interpretante l’umano, portare “frutti per la vita del mondo” come grazia e comandamento.

Il corso ha carattere organico e sistematico e procede attraverso l’unità e la continuità di tematiche fondative della disciplina teologica tra loro connesse BIBLIOGRAFIA

M. BUBER - J.M. AGUIRRE, «De la verdadera comunicación a la comunicación de la verdad», in Iter 5 (1994) 45-52; S. BASTIANEL, «Coscienza: autonomia e comunità» in Separata da Revi-sta Didaskalia. Fasciculo 1, Vol. XXXI (2001) 1-20; ID., «Il presbitero e la vita morale», in AA.VV., I Preti. Da 2000 anni memoria di Cristo tra gli uomini, Piemme, Casale Monferrato 1991, 207 240; ID., «La carità anima della morale cristiana», in P. DONI (ed.), Diaconia della carità nella pastorale della Chiesa locale, Libreria Gregoriana Editrice, Padova 1986, 293-305; ID., Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; Z. BAUMAN, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli, Milano 2008; K. DEMMER, «La competenza norma-tiva del magistero ecclesiastico in morale», in K. DEMMER - B. SCHÜLLER (edd.), Fede cristia-na e agire morale, Cittadella, Assisi 1980, 144-170; R. DE MONTICELLI, La questione morale, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010; A. RIZZI, L’Europa e l’altro. Abbozzo di una teologia europea della liberazione, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1991.

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LM11042. CRITICA TESTUALE DELL’AT E DEL NT (2 ore sett., 2° sem.: E. FRANCO)

La critica testuale precede, nello studio di un testo biblico, ogni altra forma di indagine e consiste nell’accertare il grado di attendibilità del testo di cui si dispone, determinando gli eventuali cambiamenti verificatisi nella trasmissione del docu-mento.

Mediante lo studio e l’applicazione dei principi di critica interna e critica ester-na, il corso si propone di abilitare a stabilire il significato di questi cambiamenti e a ricostruire la forma del testo che ha maggiore probabilità di essere originale.

La prima parte sarà dedicata alla storia della trasmissione del testo biblico, la seconda invece a esercizi pratici sulle varianti del testo riportate nelle principali e-dizioni critiche dell’AT e del NT nelle lingue originali o nelle versioni antiche. BIBLIOGRAFIA

K. ELLIGER - W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Editio quinta emendata, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1997; A. RAHLFS (ed.), Septuaginta Id est Vetus Testa-mentum graece iuxta LXX interpretes, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 1935, 1979; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellshaft, Stuttgart 199327; P.D. WEGNER, Guida alla critica testuale della Bibbia. Storia, metodi e risultati, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; E. TOV, Textual Criticism of the Hebrew Bible. Third edition revised and expanded, Fortress Press, Minneapolis 2011; P.H. KELLEY - D.S. MYNATT - T.G. CRAWFORD, The Masorah of Biblia Hebraica Stuttgartensia. Introduction and Annota-ted Glossary, Eerdmans, Grand Rapids 1998; E. WÜRTHWEIN, The Text of the Old Testa-ment, Eerdmans, Grand Rapids 19952; N. FERNÁNDEZ MARCOS, La Bibbia dei Settanta. In-troduzione alle versioni greche della Bibbia (Introduzione allo studio della Bibbia: Supple-menti 6), Paideia, Brescia 2000 (orig. spagn. 1979); B.M. METZGER, A Textual Commentary on the Greek New Testament. A Companion Volume to the United Bible Societies’ Greek New Testament (Fourth Revised Edition), Leipzig 1994; K. ALAND - B. ALAND, Il testo del Nuovo Testamento (Commentario storico-esegetico dell’Antico e del Nuovo Testamento: Strumenti 2), Marietti, Genova 1987 (orig. ted. 1982); B.M. METZGER, Il testo del Nuovo Testamento. Trasmissione, corruzione e restituzione (Introduzione allo studio della Bibbia: Supplementi 1), Paideia, Brescia 1996 (orig. ingl. 1964); A. PASSONI DELL’ACQUA, Il Testo del Nuovo Testamento, LDC, Leumann 1994.

LM11062. EBRAICO B

(2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

Il corso continuerà l’apprendimento della lingua ebraica approfondendo e svi-luppando il percorso di studio avviato attraverso il precedente livello (Ebraico A). Oltre ad incrementare la conoscenza lessicale, il corso si focalizzerà sullo studio del sistema verbale dell’ebraico biblico e introdurrà lo studente alla lettura e all’analisi grammaticale, morfologica e sintattica del libro di Ruth.

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BIBLIOGRAFIA

G. DEIANA - A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’Ebraico Biblico, Società Biblica Britannica, Roma 20004; L. PEPI - F. SERAFINI, Corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; F. SERAFINI, Esercizi per il corso di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006.

LM11072. GRECO B

(2 ore sett., 2° sem.: C. PAGLIARA)

Scopo di questo Corso è d’introdurre alla teoria e alla prassi della traduzione del testo greco dei Sinottici e del vangelo di Giovanni. Il contatto col testo biblico inizia con la propria traduzione o quella degli altri. Pertanto il processo di tradu-zione dei testi sarà attento ad alcuni elementi della loro fisionomia stilistica (pre-senza di certe strutture grammaticali o sintattiche, uso di particolari risorse retori-che); alla funzione del verbo e al problema dei tempi e dei modi (i sinottici amano usare forme verbali passive, iniziare frasi con forme verbali non finite, ecc.). Inol-tre, nella traduzione dei Sinottici verranno suggeriti, mediante esercizi, principi-guida per capire le varie sfumature sinottiche (coincidenze, somiglianze, differen-ze) a livello formale e semantico. Tradurre è sempre un atto linguistico, un atto che presuppone l’esistenza di una lingua, ma anche l’esistenza di un testo. Il Corso si prefigge di aiutare lo studente a praticare una traduzione fedele e leggibile: fedele al contenuto e, nei limiti del possibile, alla forma del testo originale; leggibile a tut-ti i destinatari. Il nostro tirocinio di traduzione verrà favorito da uno specimen su alcuni testi dei Sinottici e di Giovanni preparato appositamente e distribuito agli studenti all’inizio di ogni lezione. BIBLIOGRAFIA

M. ZERWICK, Graecitas biblica, PIB, Romae 19666; E.G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. NESTLE - K. ALAND, Novum Testamen-tum graece, Stuttgart 199327; F. BLASS - A. DEBRUNNER - F. REHKOPF, Grammatica del Greco del Nuovo Testamento, Göttingen 197614. Per la teoria e la prassi della traduzione: W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento. Introduzione allo studio scientifico del Nuovo Testamento, (Studi Biblici 16), Dehoniane, Bologna 1989, 58-74; C. BUZZETTI, La Bibbia e la sua traduzione. Studi tra esegesi, pastorale e catechesi, LDC, Leumann 1993; ID., Tradu-zione e traduzioni. La via dell’uso-confronto, EMP, Padova 2001.

SBS11012. UNA TRAGEDIA IN TRE ATTI.

ASCESA E DICLINO DI UN EROE: SANSONE (GIUDICI 13-16) (4 ore sett. 2° sem.: F. GILLIO)

Il ciclo di Sansone si esaurisce in soli quattro capitoli. Eppure la sua storia è co-

stituita da un mosaico di eventi che lo rendono un personaggio dai tratti fortemen-te contrastanti e contraddittori, segnato da vendetta, amori passionali e bassi tra-

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dimenti, dalla vita e dalla morte. Il seminario, dopo avere presentato la struttura letteraria del libro dei Giudici e la storia della ricerca esegetica relativa ai capitoli 13-16, proporrà una lettura approfondita e dettagliata del ciclo di Sansone. Il se-minario integrerà un’indagine sulla storia della redazione con un’analisi narrativa dei capitoli in questione, in un continuo dialogo con le interpretazioni date dagli esegeti medioevali ebrei, sempre più apprezzati dall’esegesi contemporanea.

Programma Il seminario si propone di:

a) approfondire i tratti specifici delle narrazioni bibliche; b) aiutare gli studenti ad affinare la padronanza degli strumenti esegetici acquisiti

con il seminario d’introduzione all’analisi narrativa biblica (Anno Accademico 2010-2011);

c) incrementare la conoscenza dell’Ebraico biblico, con un’enfasi particolare alla sintassi.

Avvertenze Requisiti per partecipare al seminario: (a) sufficiente conoscenza della lingua Ingle-se per poter accedere alla bibliografia suggerita durante il seminario; (b) avere fre-quentato il seminario d’introduzione all’analisi narrativa tenuto dai docenti E. Sal-vatore e A. Guida durante l’anno accademico 2010-2011. Diversamente, gli stu-denti sono pregati di contattare il docente dopo la prima lezione. BIBLIOGRAFIA

Y. AMIT, The Book of Judges. The Art of Editing, E.J. Brill, Leiden-Boston-Koln 1998; T. BUTLER, Judges, Nelson, Nashville 2009; H.W. HERTZBERG, Giosuè, Giudici, Rut, Paideia, Brescia 2001; R.H. O’CONNELL, The Rhetoric of the Book of Judges, E.J. Brill, Leiden 1996; T.J. SCHNEIDER, Judges, The Liturgical Press, Collegeville 2000.

ET11042. SOFFERENZA DELL’UOMO

E SILENZIO DI DIO NEI TESTI SAPIENZIALI (2 ore sett., 2° sem.: V. D’ALARIO)

Il silenzio di Dio di fronte alla sofferenza dell’uomo è uno dei grandi temi della letteratura sapienziale. Esso trova nel libro dei Salmi la sua più alta espressione poetica; in Giobbe si fa protesta e dramma, nel Qohelet diventa oggetto di una ri-flessione critica, talora lucida e spietata. Durante il corso saranno analizzati i testi più significativi sull’argomento, tenendo conto anche delle problematiche del mondo contemporaneo. BIBLIOGRAFIA

V. D’ALARIO, «L’assurdità del male nella teodicea del Qohelet», in R. FABRIS (ed.), Initium sapientiae. Scritti in onore di Franco Festorazzi nel suo 70° compleanno, EDB, Bologna 2000, 179-197; A. PIERETTI, Giobbe: il problema del male nel pensiero contemporaneo,

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Cittadella, Assisi 1996; G. CAPPELLETTO, Giobbe. L’uomo e Dio si incontrano nella sofferenza, EMP, Padova 2006; G. TOLONI, La sofferenza del giusto. Giobbe e Tobia a confronto (Studi biblici, 159), Paideia, Brescia 2009. Ulteriore bibliografia sarà fornita durante il corso.

ET11052. DISCEPOLI E DISCEPOLE SINGOLARI NEL IV VANGELO:

QUATTRO PROFILI IN GV 1-12 (2 ore sett., 2° sem.: A. GUIDA - E. SALVATORE)

Nella prima metà del Quarto Vangelo alcune figure di discepoli e discepole emergono al di fuori della cerchia dei dodici in un rapporto di singolare costruzio-ne di intimità e conoscenza di Gesù, che ha come veicoli principali il tipico dialogo giovanneo, la strategia narrativa dell’agnizione e la dinamica del “segno”. Attraver-so l’esegesi di quattro episodi tratti da Gv 1-12 il corso si propone di analizzare, in dettaglio, le figure di Nicodemo, della samaritana, del paralitico alla piscina di Bet-zatà e del cieco nato come esemplificazioni di discepoli “potenziali”, strategica-mente collocati nella prima metà del racconto giovanneo, in interazione con i quali si compie l’arte della “persuasione cristologica” del Quarto Vangelo. BIBLIOGRAFIA

C. BENNEMA, «A Theory of Character in the Fourth Gospel with reference to Ancient and Modern Literature», in Biblical Interpretation 17 (2009) 375-421; T. THATCHER - S.D. MOORE (edd.), Anatomies of Narrative Criticism. The Past, Present, and Futures of the Fourth Gospel as Literature, SBL, Atlanta 2008; M.F. WHitters, «Discipleship in John: Four Profiles», in Word&World 18 (1998) 422-427; R. VIGNOLO, Personaggi del Quarto Vangelo. Figure della fede in san Giovanni, Glossa 20032; R.A. CULPEPPER, Anatomy of the Fourth Gospel. A Study in Literary Design, Fortress, Philadelphia 1983.

ET11062. “LAMPADA PER I MIEI PASSI È LA TUA PAROLA”

(SAL 118,105). SCRITTURA, RISCRITTURA ED ESEGESI NELLA TRADIZIONE D’ISRAELE

(2 ore sett., 2° sem.: F. GILLIO)

«Il Concilio Vaticano II, raccomandando tra ebrei e cristiani, “la mutua cono-scenza e stima”, ha dichiarato che questa conoscenza e questa stima “si ottengono soprattutto dagli studi biblici e teologici e da un fraterno dialogo”», Pontificia Commissione Biblica, Il popolo Ebraico e le sue Sacre Scritture nella Bibbia Cristia-na, IV, 86.

I saggi d’Israele, appassionati e appassionanti custodi del “Libro”, hanno fatto della Torah di Mosè e del suo studio uno dei pilastri fondamentali dell’identità del popolo ebraico. Nella linea auspicata dal Concilio Vaticano II e riproposta dalla Pontificia Commissione Biblica, il corso si propone d’introdurre gli studenti

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all’interpretazione rabbinica e alle modalità di lettura delle pagine bibliche che hanno attraversato la tradizione d’Israele e la cui ricchezza è ben espressa dal detto rabbinico: «La Torah ha 70 volti» (Nm Rabbah 13,5).

Programma Il corso si articolerà in due parti: (A) esegetica e (B) teologica.

A) Parte esegetica. Dopo avere presentato il fenomeno dell’esegesi intrabiblica qua-le “principio e fondamento” dell’interpretazione ebraica della Sacra Scrittura, saranno proposti alcuni testi scelti dalla Torah di Mosè (Pentateuco) per analiz-zare e studiare la loro comprensione e ricezione all’interno della tradizione ese-getica ebraica. Si prenderanno in considerazione: Flavio Giuseppe, i Targumim, le interpretazioni rabbiniche e quelle degli esegeti medioevali entrati a far parte delle Mikra’ot Gedolot. I testi biblici saranno presentati all’inizio del corso.

B) Parte teologica. A partire dalle interpretazioni precedentemente studiate e con-tinuando l’esercizio d’ascolto dei Saggi d’Israele, la seconda parte esaminerà dapprima i concetti di Rivelazione e Tradizione; successivamente il rapporto Scrittura-Tradizione; infine lo statuto della Torah e di Mosè in relazione agli al-tri libri biblici della TaNaK.

Oltre agli interventi del docente è richiesto un lavoro continuo degli studenti che, di volta in volta e in funzione dei contenuti affrontati, riceveranno del mate-riale bibliografico da studiare.

Requisiti per partecipare al corso: sufficiente conoscenza della lingua Inglese per poter usufruire della bibliografia che verrà suggerita durante il corso BIBLIOGRAFIA

a) Obbligatoria: indicata dal docente durante il corso. b) Di approfondimento: M. SÆBO (ed.), Hebrew Bible/Old Testament. The History of Its In-terpretation, I. From the Beginnings to the Middle Ages (Until 1300), Part 2. The Middle Ages, Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2000; D. STERN, Ancient Jewish Exegesis and Contemporary Literary Studies, Northwestern University Press, Evanston 1997; S.J. SIERRA (ed.), La lettura ebraica delle Scritture, EDB, Bologna 1996; E.E. URBACH, The Sages. Their Concepts and Beliefs, Magness Press, Jerusalem 1975.

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BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Criteri ispirativi

Il biennio in teologia fondamentale intende rispondere alle sollecitazioni che provengono dalla situazione attuale degli studi teologici (dimensione intraecclesia-le) e da quella della fede nell’attuale contesto storico (dimensione extraecclesiale).

Quanto al primo aspetto, occorre notare che il pluralismo teologico e la fram-mentazione disciplinare della teologia richiedono un maggiore dialogo e una reci-proca comprensione sulle stesse categorie fondamentali e sui modelli adottati nei diversi settori della riflessione teologica, così da ottenere una maggiore comunica-zione interdisciplinare e una più incisiva trasmissione della fede. Ciò esige che si sappia distinguere una fondazione della teologia in quanto tale (fondamentale ge-nerale) da una fondazione specifica che ciascuna disciplina o settore della riflessio-ne teologica deve costruirsi (fondamentale speciale). Questo biennio intende ap-profondire la fondamentale generale, centrata sulla credibilità della Rivelazione cristiana in quanto tale. La distinzione tra fondamentale generale e speciale emerge dal confronto delle categorie e dei modelli adottati nella fondazione specifica delle singole discipline.

Quanto al secondo aspetto è ormai chiaro che le profonde trasformazioni cul-turali in atto, caratterizzate da una tranquilla e silenziosa apostasia delle masse dal-la prassi ecclesiale (Instr. laboris X Sinodo dei Vescovi, n. 20) e che qualificano la nostra epoca come un’epoca postcristiana; il progresso scientifico e tecnologico, con la radicale trasformazione della visione dell’uomo, della sua identità e del suo destino; la crescente presenza di un pluralismo culturale e religioso, ecc., rendono sempre più urgente e necessario il dovere di riesprimere in maniera significativa l’annuncio cristiano (nuova evangelizzazione) e impongono alla teologia un rinno-vato impegno di giustificazione critica della fede. Ciò esige un dialogo profondo e critico con il destinatario del discorso teologico, che si esprime in particolare nella filosofia, nelle scienze, nel complesso artistico-letterario e mass-mediale e nelle re-ligioni non cristiane. Così la teologia stessa può comprendere in modo attuale e più ricco il messaggio cristiano di cui è portatrice. Poiché il nostro destinatario immediato e diretto vive nell’Italia meridionale, il dialogo dovrà assumere un ca-rattere di inculturazione in tale ambiente.

Per questi motivi il biennio in teologia fondamentale è interdisciplinare in sen-so intra ed extra teologico.

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biennio in teologia fondamentale

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II. Finalità e struttura

Il biennio di specializzazione in teologia fondamentale si ripropone tre compiti nei confronti della riflessione teologica, tenendo sempre conto del contesto in cui essa si svolge e dei destinatari cui si indirizza: la revisione e messa a punto delle ca-tegorie teologiche generali e speciali in uso nelle diverse discipline; l’elaborazione di nuovi modelli giustificativi della fede nell’attuale situazione storica e culturale; l’approfondimento critico di questioni controverse delle singole discipline o di pro-blemi di frontiera posti dall’attuale sviluppo culturale. In questo modo il biennio intende preparare lo studente a un servizio ecclesiale pastorale di più alto profilo e alla ricerca specificamente teologica.

Per brevità possiamo sintetizzare questi momenti in tre sezioni: contesto e de-stinatari, categorie e modelli, questioni controverse. A. Contesto e destinatari

1. Si studia il contesto socio-culturale, in particolare dell’Europa e dell’Italia e in modo specifico dell’Italia meridionale, in vista della ricostruzione della figu-ra culturale e religiosa del destinatario, che ci chiede ragione del senso della no-stra speranza (cf 1Pt 3,15) o che resta indifferente, perché, non credente o di altra religione, alla proposta cristiana.

2. A tale scopo si potranno seguire quattro piste privilegiate di indagine: (a) filo-sofica; (b) scientifica (ivi compresa la sociologia e la psicologia); (c) estetico-letteraria e massmediale; (d) religioni non cristiane, così da individuare catego-rie, mentalità, interrogativi, che favoriscono una nuova comprensione del mes-saggio cristiano o che mettono in questione la riflessione teologica e la fede.

B. Categorie e modelli

1. Identificazione delle categorie teologiche generali in uso nei diversi trattati (es. relazione, comunione, sostanza, intersoggettività, autonomia, immagine...), recu-perandone o accertandone i mutamenti di significato a causa delle trasformazio-ni culturali intervenute o dell’uso in contesti disciplinari diversi, e di quelle spe-ciali (es. rivelazione, grazia, sacramento, soprannaturale, resurrezione...).

2. Ricognizione e valutazione dei diversi modelli di giustificazione della credibi-lità della fede, a partire dall’avvento della modernità fino all’attuale fase po-stmoderna (modello neoscolastico, trascendentale, di correlazione, estetico, ermeneutico, contestuale...), indagando le precomprensioni storiche e teologi-che, le categorie e le procedure, attraverso lo studio diretto dei suoi principali autori. Questo lavoro previo è finalizzato a valorizzare gli elementi positivi di tali categorie e procedure e, al tempo stesso, a considerarne gli elementi ormai storicamente e culturalmente superati, in vista della costruzione di una metodo-logia giustificativa teologicamente e storicamente più adeguata.

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3. Il terzo momento sarà di sintesi, cioè l’elaborazione di uno o più modelli pre-ferenziali di giustificazione critica della fede per il contesto e i destinatari attuali, in particolare per il Sud Italia.

C. Questioni controverse

Tenendo conto dei punti precedenti, si approfondiranno nodi critici e que-stioni controverse nell’ambito della teologia o problemi posti alla teologia dall’attuale sviluppo storico, culturale e scientifico. Di fronte a questi problemi si mettono alla prova le categorie e i modelli antichi e nuovi che si vanno ap-profondendo.

III. Metodo e didattica

1. Il metodo è anzitutto induttivo. Si parte da un triplice ascolto: della fede che si vuole capire per poi trasmetterla, dei teologi che prima di noi hanno riflettuto su di essa e dei destinatari nel contesto storico culturale in cui viviamo.

2. Lo studio procede per integrazioni successive e viene verificato in questioni par-ticolarmente difficili. È importante perciò la dimensione storica nell’esame delle categorie e dei modelli e l’integrazione delle sezioni in cui il biennio si sviluppa.

3. Lo studio va concretizzato il più possibile attraverso il contatto diretto con Auto-ri, Teologi o Correnti rilevanti e ben determinati, con le loro opere più significative e tenendo sempre presente il contesto, specialmente contemporaneo e in particola-re quello italiano e meridionale.

4. Il metodo e la didattica sono prevalentemente attivi.

5. Per facilitare la personalizzazione:

a) All’inizio del secondo semestre lo studente individuerà il suo indirizzo prefe-renziale e al di dentro di esso sceglierà il tema della dissertazione scritta. A tale scopo e per aiutarlo nell’organizzazione degli studi, gli sarà assegnato un tutor. Tale scelta sarà concordata con il Direttore del biennio e il Vice Preside della Sezione alla cui gestione il biennio è affidato.

b) A partire dall’assegnazione del tutor e sotto la sua guida, lo studente seguirà un numero adeguato di corsi tutoriali per la preparazione della tesi finale. Ciò avverrà in accordo con il Direttore del biennio.

c) Nella scelta del piano personale di studio il tutor e le Autorità accademiche terranno presenti le concrete capacità dello studente e la destinazione dei suoi studi, così da permettere il perseguimento degli scopi del biennio a livelli diversi.

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IV. Norme per l’esame finale

La prova più qualificante del biennio è la dissertazione. Sulla scelta dell’argo-mento, la natura della dissertazione e la sua presentazione, cf il Piano generale de-gli studi (pp. 103-105) e le Informazioni (p. 25).

L’esame finale si svolge davanti ad una commissione composta oltre che dal re-latore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di Settore.

L’esame comprende: � la discussione della dissertazione (40 minuti); � l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei

modelli sotto indicati. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Diret-tore di Settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti mo-tivi, valutati dal Direttore di Settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede in ogni caso che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi (è possibile av-valersi di uno schema di punti da seguire).

MODELLI DI ESAME FINALE

I. Autori

Presentare la teologia fondamentale di un teologo contemporaneo in base ad una opera consistente o a più saggi significativi, evidenziandone sia i contenuti sia il metodo:

1. H.U. VON BALTHASAR, Gloria. Estetica Teologica. La percezione della forma, vol. I, Jaca Book, Milano 1975; ID., Solo l’amore è credibile, Borla, Roma 1977.

2. P.A. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di Teologia Fondamentale, Queriniana, Bre-scia 1996.

3. H. VERWEYEN, La parola definitiva di Dio. Compendio di Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2001.

4. S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002. 5. K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Alba 1977. 6. H. FRIES, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 1987. 7. R. LATOURELLE, Teologia della rivelazione, Cittadella, Assisi 1967; ID., A Gesù attra-

verso i Vangeli. Storia ed ermeneutica, Cittadella, Assisi 1979. 8. W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale/4, Que-

riniana, Brescia 1990. II. Tematiche teologico-fondamentali

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con sufficiente bibliografia (alme-no tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo. � La credibilità della rivelazione nel contesto attuale. � I principali modelli di giustificazione della fede.

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� La teologia fondamentale nei grandi manuali. � Problematica e limiti della ricerca storica su Gesù di Nazareth. � Storicità e natura dei miracoli. � La risurrezione di Gesù e la genesi della fede pasquale. � La testimonianza, categoria della conoscenza storica e segno ecclesiale di credi-

bilità. � La questione cristologica nel dibattito della teologia delle religioni. � La questione ecumenica della successione apostolica.

Bibliografia di riferimento

C. GRECO, La rivelazione. Fenomenologia, dottrina e credibilità, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2000; M. EPIS, Ratio fidei. I modelli della giustificazione della fede nella produzione manualistica cattolica della teologia fondamentale tedesca post-conciliare, Glossa, Milano 1995; M. ANTONELLI - M. EPIS, «Sulla credibilità del cristianesimo. Le questioni e gli inter-rogativi», in La Scuola Cattolica 125 (1997/3-4); W. KERN - H.J. POTTMEYER - M. SECKLER, Corso di Teologia Fondamentale, Queriniana, Brescia 1990; G. LORIZIO (ed.), Teologia fon-damentale, Città Nuova, Roma 2004; G. THEISSEN - A. MERZ, Il Gesù storico, Queriniana, Brescia 1999; G. RUGGIERI, Enciclopedia di Teologia Fondamentale. Storia - Progetto - Au-tori - Categorie, vol. I, Marietti, Genova 1987; H. KESSLER, La risurrezione di Gesù Cristo. Uno studio biblico, teologico-fondamentale e sistematico, Queriniana, Brescia 1999; B. KOLLMANN, Storie di miracoli del Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2005; S. PIE’-NINOT, La teologia fondamentale, Queriniana, Brescia 2002; J. DUPUIS, Verso una teologia del pluralismo religioso, Queriniana, Brescia 1997; J.-M. TILLARD, Chiesa di chiese. L’ec-clesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA FONDAMENTALE

ANNO ACCADEMICO 2011-2012

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS AI11021 “Io... tuo prossimo” (Es 20,2.17; Dt 5,6.21)

per riscoprire l’identità (E. Franco) 2 3

C11011 Quale comunione con Dio? Analisi dogmatico-fondamen-tale della categoria “alleanza” in un contesto di teologia comparata delle tre religioni monoteiste (P. Gamberini)

2 3

Corsi propri

F11011 Le categorie di storicità e trascendenza nella filosofia e nella teologia (N. Galantino)

2 3

D11011 Sentire cum ecclesia: la Chiesa, la Scrittura e la teologia alla luce della Verbum Domini (E. Cattaneo)

2 3

Seminario

VS11011 Dio alla ricerca dell’uomo. Linee di antropologia spirituale (G. Guglielmi)

2 3

2° SEMESTRE

Corsi comuni C11022 Alleanza: debolezza assunta (R. Del Riccio) 2 3 C11032 Chiamati alla comunione (S. Bastianel) 2 3

Corsi propri

F11022 Esperienza del sacro e architettura contemporanea (C. Greco - G. Agnisola)

2 3

D11052 La Chiesa di Cristo, Sacramento universale di salvezza (O.F. Piazza)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AI11021. “IO... TUO PROSSIMO” (ES 20,2.17; DT 5,6.21) PER RISCOPRIRE L’IDENTITÀ (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Per la descrizione cf p. 115

C11011. QUALE COMUNIONE CON DIO?

ANALISI DOGMATICO-FONDAMENTALE DELLA CATEGORIA “ALLEANZA” IN UN CONTESTO DI TEOLOGIA COMPARATA

DELLE TRE RELIGIONI MONOTEISTE (2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Il corso si propone di esaminare attraverso la metodologia della teologia compa-

rata delle religioni la categoria «alleanza» nelle tre religioni monoteiste: ebraismo, i-slam e cristianesimo. Nell’esaminare questa categoria all’interno di ciascun sistema «confessionale» e «dogmatico», attraverso l’esercizio della ratio theologica, se ne va-luterà la coerenza interna e l’adeguatezza nel dar ragione a ciò che le religioni mo-noteiste presumono di offrire e di garantire, ovvero la comunione con Dio. BIBLIOGRAFIA

P. GAMBERINI, «Giovanni Battista e Gesù Cristo. Tra Profezia e Parola di Dio: un dialogo tra islam e cristianesimo», in P. GAMBERINI (ed.), Giovanni Battista: un profeta e tre religio-ni, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011, 95-114; ID., «Incarnation at the Crossroad: The Doctrine of the Pre-existence of Jesus Christ in Dialogue with Judaism and Islam», in Irish Theological Quarterly, 73 (2008/1-2) 99-112; ID., «Adorano con noi il Dio unico», in Ho theologos, 26 (2008) 141-148; G. GÄDE, Cristo nelle religioni, Borla, Roma 2004; A. TORRES QUEIRUGA, Dialogo delle religioni e autocomprensione cristiana, EDB, Bologna 2007; A. TORRES QUEIRUGA, Repensar la revelación. La revelación divina en la realización humana, Editorial Trotta, Madrid 2008.

F11011. LE CATEGORIE DI STORICITÀ E TRASCENDENZA

NELLA FILOSOFIA E NELLA TEOLOGIA (2 ore sett., 1° sem.: N. GALANTINO)

Il corso si pone come prosieguo dell’indagine relativa alle “coppie concettuali”

comuni all’ambito filosofico ed a quello teologico. Dopo l’attenzione rivolta a “Persona - Comunione”, viene posta ad oggetto la coppia “Storicità - Trascenden-za”. Ad una prima parte del corso, di indole storico-epistemologica, tendente a mettere in luce la polisemanticità della coppia presa in esame, seguirà una parte di indole teoretica. Lo sviluppo della seconda parte poggia sulla documentata con-vinzione che nella fede, il fondamento trascendentale non nega la realtà storica: è

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nella creazione e nella storia che Dio rivela il suo essere e la sua volontà; in una pa-rola, è in esse che Dio rivela il suo progetto. BIBLIOGRAFIA

Le indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il corso.

D11011. SENTIRE CUM ECCLESIA: LA CHIESA, LA SCRITTURA

E LA TEOLOGIA ALLA LUCE DELLA VERBUM DOMINI

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)

Per la descrizione cf p. 116

VS11011. DIO ALLA RICERCA DELL’UOMO.

LINEE DI ANTROPOLOGIA SPIRITUALE (2 ore sett., 1° sem.: G. GUGLIELMI)

L’umanesimo biblico trova le sue coordinate nella categoria dell’alleanza e

nell’evento dell’incarnazione di Gesù Cristo. Nella Scrittura, infatti, ogni discorso è sempre e solo teo-antropo-cosmico. Dio, mondo e uomo sono perciò poli correlati che si coesigono e si definiscono reciprocamente. A partire da questa prospettiva, il corso intende offrire alcune riflessioni di antropologia teologica sottese all’esperienza spirituale: 1. la creazione: celebrazione dell’alleanza (Gn 1-3); 2. la liberazione e la prova: esperienza dell’Esodo di Israele come esperienza spiri-

tuale; 3. Gesù Cristo, nuovo Adamo, immagine del Padre; 4. antropologia di comunione alla luce di GS 32; 5. alcune questioni di antropologia spirituale: integrazione spirituale, crescita e

personalizzazione della fede, interiorizzazione. BIBLIOGRAFIA

AA.VV., L’antropologia dei maestri spirituali, Edizioni Paoline, Roma 1991; B. MORICONI (ed.), Antropologia cristiana. Bibbia, teologia, cultura, Città Nuova, Roma 2001; F. BRANCACCIO, Antropologia di comunione. L’attualità della Gaudium et Spes, Rubbettino, Soveria Mannelli 2006; C. DI SANTE, L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico, Queriniana, Brescia 2010.

C11022. ALLEANZA: DEBOLEZZA ASSUNTA

(2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO)

Per la descrizione cf p. 126

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C11032. CHIAMATI ALLA COMUNIONE (2 ore sett., 2° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 126

F11022. ESPERIENZA DEL SACRO

E ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO - G. AGNISOLA)

Il corso intende compiere con occhio critico una ricognizione dell’architettura di culto contemporanea, e in particolare di quella del dopoguerra in Italia, presen-tando alcuni dei suoi esempi più significativi, relativamente alle soluzioni estetico-progettuali, alla organizzazione dei luoghi liturgici, agli apparati artistici e decora-tivi. Verranno “lette” le chiese più note del Novecento da “La Sagrada Familia” di Antoni Gaudí alla “Cappella di Notre Dame du Haut” di Le Corbusier, a quelle di Rudolf Schwartz, ad alcune delle più recenti di Portoghesi, Piano, Botta, Fuxsas, Meier etc. Un approfondimento riguarderà le arti per la liturgia all’interno delle nuove chiese.

L’intento non è propriamente quello di fornire un quadro storico, quanto quel-lo di avvicinare gli allievi con equilibrio e sensibilità alle problematiche dell’architettura sacra contemporanea, mediante la conoscenza e la “lettura” di al-cuni dei suoi esempi significativi, approfondendo il significato progettuale e i valo-ri spirituali dell’edificio-chiesa come luogo-segno della e nella comunità, alla luce delle innovazioni volute dal Concilio Vaticano II. BIBLIOGRAFIA

P. PORTOGHESI, Leggere L’architettura, Newton Compton Editori, Roma 1981; G. DORFLES, L’architettura moderna, Garzanti, Milano 1989; S. BENEDETTI, L’architettura sacra Contemporanea. Il caso italiano, Jaca Book, Milano 2000; AA.VV., Città di fondazione e plan-tatio ecclesiae, Compositori Editrice, Bologna 2007; G. DELLA LONGA - A. MARCHESI (edd.), Architettura e Liturgia nel Novecento. Esperienze europee a confronto, Nicolodi, Rovereto 2005; C. MILITELLO, La casa del popolo di Dio, Ed. Dehoniane, Bologna 2006; V. SANSON, L’edificio cristiano, Edizioni Messaggero, Padova 2004; V. SANSON, Lo spazio sa-cro, Messaggero, Padova 2002; M. BERGAMO - M. DEL PRETE, Lo spazio celebrativo, EDB, Bologna 2003; L. BOUYER, Architettura e Liturgia, Qiquajon, Magnano 2005; AA.VV., Segni del Novecento. Architettura e arti per la liturgia in Italia, CEI Ufficio Nazionale Beni Cultu-rali Ecclesiastici, Varese 2001; AA.VV., Chiesa e città, Qiquajon, Magnano 2010; G. ZANCHI, La forma della chiesa, Qiquajon, Magnano 2007; AA.VV., Assemblea santa, Forme, presenza, presidenza, Qiquajon, Magnano 2009; AA.VV., L’ambone, Tavola della parola di Dio, Qi-quajon, Magnano 2006; AA.VV., Spazio liturgico e orientamento, Qiquajon, Magnano 2007; AA.VV., Il battesimo, Qiquajon, Magnano 2008; G. CRESLERI - G. CRESLERI, Le Corbusier. Il programma liturgico, Editrice Compositori, Bologna 2001; AA.VV., Gaudí. La Sagrada Fa-milia, Jaca Book, Milano 2010; M. CECCHETTI, Pelle di vetro. Il libro dell’antiarchitettura, Medusa, Milano 2010.

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D11052. LA CHIESA DI CRISTO, SACRAMENTO UNIVERSALE DI SALVEZZA

(2 ore sett., 2˚sem.: O.F. PIAZZA)

Il percorso di studio e di approfondimento del dato conciliare si concentra su tre riferimenti fondativi (LG 1,9,48): la centralità di Cristo, la sacramentalità della Chiesa e il dono della salvezza. Questi tre rimandi, nella loro organica reciprocità, tracciano una strada decisamente innovativa e profetica soprattutto nel nostro con-testo storico. Rilevare la forza propositiva del dato conciliare e tracciarne le vie di una sua concreta ricezione nel vissuto ecclesiale è la proposta di una analisi che si vorrà situare tra due versanti: la memoria fidei e la lettura critica delle urgenze e-mergenti dai vari ambiti vitali della nostra realtà meridionale. BIBLIOGRAFIA

S. PIÉ-NINOT, “Sacramentalità”, in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 1242-1255; A. NITROLA, “Salvezza”, in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZZA, Dizionario di Ecclesiologia, cit., 1255-1269; B.-D. DE LA SOUJEOLE, Il sacramento della comunione, Piemme, Casale Monferrato 2000, 281-314, 173-202; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Testimoni di Gesù risorto, Atti del 4° convegno ecclesiale nazionale, EDB, Bologna 2008.

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BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA INDIRIZZO ECCLESIOLOGICO

Il tema generale è il rapporto tra la Chiesa e il Regno, tra presenza nella storia e

tensione e compimento escatologico. Il corso del prof. Piazza dà il tono a tutto il piano di studi, completato dal corso del prof. Salato sul valore della persona nella Chiesa.

I corsi dei proff. Marafioti e Di Napoli presentano la vita della Chiesa nel tem-po, nel progresso della vita cristiana e nell’anticipazione eucaristico liturgica della beatitudine del Regno. Il corso del prof. Todisco affronta le problematiche cano-niche relative ai comportamenti corretti e scorretti nell’ambito del Matrimonio e dell’Ordine.

La dimensione storica ed escatologica è presente anche nel corso del prof. Ca-salegno: tra la risurrezione di Cristo e la missione di Pietro; questo rimanda anche alla funzione del ministero petrino nella Chiesa.

Sul versante laicale si situano i corsi del prof. Mastantuono, che prende in esa-me l’emergenza educativa nel progetto catechetico di una parrocchia; e il corso del prof. Tanzarella sulla testimonianza della fede data dai laici nel secolo XX.

NORME E INDICAZIONI GENERALI

Scopo del biennio è promuovere nello studente una conoscenza approfondita

della teologia dogmatica con particolare attenzione all’ecclesiologia, in vista del con-seguimento di una specializzazione in questo settore. A tal fine si offre allo studente: � l’acquisizione di un’opportuna metodologia di ricerca; � le necessarie integrazioni alla formazione teologica di base; � l’analisi e l’approfondimento delle tematiche teologiche, soprattutto in campo

ecclesiologico. La prova più qualificante del secondo ciclo è la dissertazione. Sulla scelta

dell’argomento, la natura della dissertazione stessa e la sua presentazione, cf il Pia-no generale degli studi (pp. 107-109) e le Informazioni (p. 25).

L’esame finale si svolge davanti a una commissione composta dal relatore, dal correlatore e da un presidente, scelti dal Vice Preside, su proposta del Direttore di settore. L’esame comprende: � la discussione della dissertazione (40 minuti); � l’esposizione (20 minuti) su un Autore o su un tema scelto in base a uno dei

modelli sotto esposti. Tale scelta dovrà essere comunicata per iscritto al Di-rettore di settore e in Segreteria almeno un mese prima della prova. Per giusti motivi, valutati dal Direttore di settore, è possibile che lo studente proponga un tema e una bibliografia diversi da quelli sotto indicati. Si richiede che l’esposizione abbia le caratteristiche di chiarezza e di sintesi idonee a una lectio coram (è consentito avvalersi di uno schema di punti da seguire).

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biennio in teologia dogmatica

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MODELLI DI ESAME FINALE

I. Teologi delle principali correnti ecclesiologiche

Presentare l’ecclesiologia di un teologo contemporaneo in base a un’opera con-sistente o a più saggi significativi, evidenziando sia i contenuti sia il metodo.

1. H.U. VON BALTHASAR, Sponsa Verbi. Saggi teologici, vol. II, Morcelliana, Brescia 1970. 2. K. BARTH, La Chiesa, Città Nuova, Roma 1970. 3. Y. CONGAR, Un popolo messianico, Queriniana, Brescia 1976; Santa Chiesa. Saggi eccle-

siologici, Morcelliana, Brescia 1967; Ministeri e comunione ecclesiale, Dehoniane, Bolo-gna 1973.

4. B. FORTE, La Chiesa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995.

5. H. DE LUBAC, Meditazione sulla Chiesa, Paoline, Roma 1965; Cattolicismo, Jaca Book, Milano 1978; Paradosso e mistero della Chiesa, Jaca Book, Milano 1979.

6. K. RAHNER, Chiesa e sacramenti, Morcelliana, Brescia 1965; «Cristianesimo come chie-sa», in Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Roma 1978, 413-510.

7. J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989. 8. J. RATZINGER, Il nuovo popolo di Dio, Queriniana, Brescia 1971; La Chiesa, Paoline, Mi-

lano 1992. 9. S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Queriniana, Brescia 2002. II. Tematiche ecclesiologiche

Presentare uno dei seguenti temi, preparato con una sufficiente bibliografia (almeno tre titoli), di cui l’elenco allegato è solo indicativo.

a) La Chiesa mistero e sacramento. b) La Chiesa nella sua dimensione escatologica. c) La Chiesa come comunione. d) Chiesa universale e Chiesa locale. e) Carismi e ministeri. f) I ministeri nella problematica ecumenica. g) Magistero, sensus fidelium e teologia. h) Il rapporto Chiesa-mondo.

BIBLIOGRAFIA

J. AUER, La Chiesa universale sacramento di salvezza, Cittadella, Assisi 1988; J.M. TILLARD, Chiesa di Chiese. L’ecclesiologia di comunione, Queriniana, Brescia 1989; B. FORTE, La Chie-sa della Trinità. Saggio sul mistero della Chiesa, comunione e missione, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; F.A. SULLIVAN, Noi crediamo la Chiesa. Lineamenti di ecclesiologia sistemati-ca, Piemme, Casale Monferrato 1990; M. KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiolo-gia cattolica, San Paolo, Cinisello Balsamo 1995; S. DIANICH - S. NOCETI, Trattato sulla Chie-sa, Queriniana, Brescia 2002; A. BARRUFFO (ed.), Sui problemi del metodo in ecclesiologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Ecclesiologia, PFTIM, Napoli 1996 (dispense).

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DOGMATICA

ANNO ACCADEMICO 2011-2012

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

AI11021 “Io ... tuo prossimo” (Es 20,2.17; Dt 5,6.21) per riscoprire l’identità (E. Franco)

2 3

C11011 Quale comunione con Dio? Analisi dogmatico-fondamen-tale della categoria “alleanza” in un contesto di teologia comparata delle tre religioni monoteiste (P. Gamberini)

2 3

Corsi propri Area biblico-ecclesiologica

D11011 Sentire cum ecclesia: la Chiesa, la Scrittura e la teologia alla luce della Verbum Domini (E. Cattaneo)

2 3

Area sistematica

D11021 Lo Spirito Santo, anima della Chiesa, presiede alla forma-zione del corpo di Cristo che è la Chiesa (N. Salato)

2 3

Area sacramentale-spirituale

D11031 La spiritualità del presbitero, tra ministero pastorale e radicalismo evangelico (D. Marafioti)

2 3

Area ecclesiologico-pastorale

D11041 I luoghi del rapporto educativo: famiglia, scuola, parrocchia, gruppi di aggregazione (A. Mastantuono)

2 3

Seminario - Area metodologica

DS11011 La struttura teandrica della Chiesa nello sviluppo eccle-siologico/1. Parte storica (O.F. Piazza - N. Salato)

2 3

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biennio in teologia dogmatica

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2° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

C11022 Alleanza: debolezza assunta (R. Del Riccio) 2 3 C11032 Chiamati alla comunione (S. Bastianel) 2 3

Corsi propri Area sistematica

D11052 La Chiesa di Cristo, Sacramento universale di salvezza (O.F. Piazza)

2 3

Area antropologico-fondamentale D11062 I sacramenti dell’iniziazione cristiana,

come itinerario educativo (G. Di Napoli) 2 3

Area canonico-ecclesiologica D11072 Strutture di comunione e organismi di partecipazione

(Concilio, Sinodo, Conferenza episcopale; presbiterio, consiglio presbiterale, pastorale, parrocchiale, affari economici) (V.A. Todisco)

2 3

Area storico-testimoniale D11082 Figure significative di presbiteri e vescovi nel sec. XX

(S. Tanzarella) 2 3

Seminario - Area metodologica

DS11022 La struttura teandrica della Chiesa nello sviluppo eccle-siologico/2. Parte sistematica (O.F. Piazza - N. Salato)

2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia dogmatica

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AI11021. “IO... TUO PROSSIMO” (ES 20,2.17; DT 5,6.21) PER RISCOPRIRE L’IDENTITÀ (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Per la descrizione cf p. 115

C11011. QUALE COMUNIONE CON DIO?

ANALISI DOGMATICO-FONDAMENTALE DELLA CATEGORIA “ALLEANZA” IN UN CONTESTO DI TEOLOGIA COMPARATA

DELLE TRE RELIGIONI MONOTEISTE (2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Per la descrizione cf p. 138

D11011. SENTIRE CUM ECCLESIA: LA CHIESA, LA SCRITTURA

E LA TEOLOGIA ALLA LUCE DELLA VERBUM DOMINI

(2 ore sett., 1° sem.: E. CATTANEO)

Per la descrizione cf p. 116

D11021. LO SPIRITO SANTO, ANIMA DELLA CHIESA, PRESIEDE ALLA

FORMAZIONE DEL CORPO DI CRISTO CHE È LA CHIESA (2 ore sett., 1° sem.: N. SALATO)

Lo Spirito Santo, “anima” della Chiesa, abita nei credenti e fonda la Chiesa, Corpo di Cristo, producendo quell’intima comunione dei fedeli, tanto da essere principio di unità. La Chiesa, infatti, cresce e cammina nel «timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo» (At 9,31). La comunità, animata dallo Spi-rito quale guida e testimonianza, può affrontare le difficoltà del tempo e la distan-za sempre maggiore dall’evento fondante. Tutto ciò ha spinto i Padri ad affermare, con decisione, l’intima connessione dello Spirito con la Chiesa: dove c’è la Chiesa, lì c’è lo Spirito di Dio. In questo legame fra Spirito e Chiesa, i Padri concordano nella funzione che lo Spirito ha nella divinizzazione del credente. I credenti, incor-porati a Cristo, mediante i sacramenti, innanzitutto l’eucaristia, comunicano alla natura divina di Dio attraverso lo Spirito che inabita «l’anima dei santi» (Clemente Alessandrino).

Particolare attenzione verrà data al pensiero di H. Mühlen, che considera lo Spirito come il Noi ecclesiologico in persona, la sua distinzione e processione dal Padre e dal Figlio mostrerebbe che egli è l’unità assoluta di entrambi; lo Spirito è l’amor subsistens. La Chiesa, infatti, forma con Gesù, ricolmo di Spirito Santo, e-saltato alla destra del Padre e costituito Signore, un solo Corpo pneumatico. Lo Spirito di Cristo è unico ed identico in tutto il suo Corpo; l’identità dello Spirito di

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biennio in teologia dogmatica

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Cristo in tutte le membra del suo Corpo è la condizione di possibilità del Noi dei cristiani, il Noi ecclesiale. BIBLIOGRAFIA

H. MÜHLEN, Una mystica persona. La Chiesa come il mistero dello Spirito Santo in Cristo e nei cristiani: una persona in molte persone, trad. G. Corti, Città Nuova, Roma 1968; E. LANNE (ed.), Lo Spirito Santo e la Chiesa, Paoline, Roma 1970; J. MOLTMANN, La chiesa nel-la forza dello Spirito. Contributo per una ecclesiologia messianica, Queriniana, Brescia 1976; K. WALTER - G. SAUTER (edd.), La Chiesa luogo dello Spirito. Linee di ecclesiologia pneu-matica, Queriniana, Brescia 1980; P. CODA, «Lo Spirito Santo e il mistero della Chiesa», in Id., La Chiesa nel suo mistero, Città Nuova, Roma 1983, 169-199; M. SEMERARO, «Per una ecclesiologia pneumatologica. Linee e orientamenti nel magistero della Chiesa Cattolica», in Nicolaus 13 (1986) 243-264; J. MOLTMANN, Lo Spirito della vita. Per una pneumatologia in-tegrale, Queriniana, Brescia 1994; P. VASSILIADIS, «Ecclesiologia pneumatologica», in Studi Ecumenici 16 (1998) 411-420; I. TIEZZI, Il rapporto tra la pneumatologia e l’ecclesiologia nel-la teologia italiana post-conciliare, PUG, Roma 1999; C. MILITELLO, La Chiesa. Il Corpo Crismato, EDB, Bologna 2003.

D11031. LA SPIRITUALITÀ DEL PRESBITERO,

TRA MINISTERO PASTORALE E RADICALISMO EVANGELICO (2 ore sett., 1° sem.: D. MARAFIOTI)

Il corso si propone di presentare la spiritualità del presbitero delineata nel con-

cilio Vaticano II. L’identità determina la spiritualità. Perciò anzitutto si mette in evidenza la relazione del presbitero con Cristo e con la Chiesa, e la sua duplice di-mensione di discepolo, che condivide la vita del maestro, e di apostolo che si lascia mandare ad annunciare il vangelo. Quindi si riflette sui compiti fondamentali del ministero pastorale, evangelizzare, santificare e guidare la comunità, come forma concreta di esercizio della carità pastorale. La duplice vocazione alla santità, che deriva dal battesimo e dal sacramento dell’ordine, si concretizza nel ministero quo-tidiano, per cui «i presbiteri sono ordinati alla perfezione della vita in forza delle stesse sacre azioni che svolgono quotidianamente» (PO 12). Si terrà conto del con-testo attuale, delle difficoltà più comuni della vita presbiterale, delle opportunità per il progresso spirituale offerte dalla fraternità presbiterale. BIBLIOGRAFIA

Testi del Magistero: Lumen Gentium, Presbiterorum Ordinis; Optatam Totius, Pastores Dabo Vobis. G. GRESHAKE, Essere preti in questo tempo. Teologia, Prassi pastorale, Spiritualità, Queri-niana, Brescia 2008; D. MARAFIOTI, «La teologia del sacerdozio nel magistero di Giovanni Paolo II», in Theologia Viatorum 8 (2003) 57-78; ID. «L’Optatam Totius nel contesto del magistero conciliare e post-conciliare», in Seminarium 45 (2005) 547-593; ID. «La Preghie-ra, l’Eucaristia e la Penitenza nella formazione spirituale del seminarista», in Seminarium 50 (2010) 553-585. Dispense del Professore.

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biennio in teologia dogmatica

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D11041. I LUOGHI DEL RAPPORTO EDUCATIVO: FAMIGLIA, SCUOLA, PARROCCHIA, GRUPPI DI AGGREGAZIONE

(2 ore sett., 1° sem.: A. MASTANTUONO)

La crisi dei processi educativi tradizionali, sopraffatti dai profondi e accelerati cambiamenti che stanno caratterizzando la nostra società, più che un invito a “corre-re ai ripari” offre l’opportunità – soprattutto alle “tradizionali” agenzie educative – di recuperare un senso più alto e più maturo all’educazione e diventa un invito pressante a riscoprirne la responsabilità.

Alla luce delle indicazioni contenute negli Orientamenti pastorali Educare alla vita buona del Vangelo, il corso accosta alcuni contesti educativi (famiglia, scuola, comunità cristiana) evidenziandone lo specifico ruolo educativo, in relazione alla propria identità e alla propria funzione sociale. BIBLIOGRAFIA

G. ANGELINI, Educare si deve ma si può?, Vita e Pensiero, Milano 2002; I. LIZZOLA, Di ge-nerazione in generazione. L’esperienza educativa tra consegna e nuovo inizio, Franco Angeli, Milano 2009; V. ORLANDO - M. PACUCCI, La Chiesa come comunità educante. La qualità educativa della comunità cristiana, EDB, Bologna 2008; V. ANGIULI, Educazione come mi-stagogia, CLV, Roma 2010.

DS11011. LA STRUTTURA TEANDRICA DELLA CHIESA

NELLO SVILUPPO ECCLESIOLOGICO/1. PARTE STORICA

(2 ore sett., 1° sem.: O.F. PIAZZA - N. SALATO)

L’attenzione mirata alla struttura teandrica della Chiesa, dimensione essenziale per conoscerne natura e missione, aiuta a rileggere, in chiave diacronica, lo svilup-po storico-dogmatico dell’ecclesiologia che precede la stagione conciliare del Vati-cano II. Le varie tendenze ecclesiologiche, con le conseguenti variazioni di ap-proccio alla realtà della Chiesa, le spinte di rinnovamento teologico, i vari contesti socio culturali, che si manifestano attraversano due secoli di storia, chiariscono l’origine, le motivazioni e la finalità della svolta conciliare circa la comprensione della Chiesa e della missione. BIBLIOGRAFIA

R. AUBERT, «La geografia ecclesiologica del XIX secolo», in Sentire Ecclesiam, Paoline, Ro-ma 1964, 47-120; AA.VV., L’ecclesiologia dal Vaticano I al Vaticano II, La Scuola, Brescia 1973; A. ACERBI, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione nella Lumen Gentium, Dehoniane, Bologna 1975. Ulteriori indicazioni bibliografiche saran-no offerte durante lo svolgimento del Seminario.

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biennio in teologia dogmatica

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C11022. ALLEANZA: DEBOLEZZA ASSUNTA (2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO)

Per la descrizione cf p. 126

C11032. CHIAMATI ALLA COMUNIONE

(2 ore sett., 2° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 126

D11052. LA CHIESA DI CRISTO,

SACRAMENTO UNIVERSALE DI SALVEZZA (2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA)

Per la descrizione cf p. 141

D11062. I SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA,

COME ITINERARIO EDUCATIVO (2 ore sett., 2° sem.: G. DI NAPOLI)

Per un più fedele ed efficace adempimento della sua missione di Madre e Mae-stra, oggi la Chiesa guarda con rinnovato interesse alla struttura formativa che si è data nei primi secoli del suo cammino e che concretamente ripropone nel libro li-turgico postconciliare Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti. I Vescovi italiani nel pubblicarlo vi individuarono la “forma tipica per la formazione cristiana” e au-spicarono che diventasse “feconda sorgente ispiratrice di iniziative di evangelizza-zione, di catechesi e di esperienze comunitarie”. Il corso, attraverso un puntuale accostamento dei ricchi Praenotanda e della complessa struttura rituale, negli ele-menti verbali e non verbali, intende far emergere l’insostituibile valenza educativa per la trasmissione della fede nella catena delle generazioni. BIBLIOGRAFIA

Come fonti sono indispensabili: CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Rituale Romano ri-formato a norma dei Decreti del Concilio Ecumenico Vaticano II e promulgato da Papa Paolo VI, Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti, LEV, Città del Vaticano 1989 (e suc-cessive ristampe); le tre note del Consiglio Episcopale Permanente sull’Iniziazione Cristiana; CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Educare alla vita buona del Vangelo. Orientamenti pa-storali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020, Roma 04.10.2010. Altri docu-menti magisteriali e bibliografia di supporto sarà indicata all’inizio del corso.

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biennio in teologia dogmatica

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D11072. STRUTTURE DI COMUNIONE E ORGANISMI DI PARTECI-PAZIONE (CONCILIO, SINODO, CONFERENZA EPISCOPALE;

PRESBITERIO, CONSIGLIO PRESBITERALE, PASTORALE, PARROCCHIALE, AFFARI ECONOMICI)

(2 ore sett., 2° sem.: V.A. TODISCO)

Dalla comunione che vige tra i fedeli in virtù dei sacramenti dell’iniziazione cri-stiana, scaturisce una corresponsabilità fondamentale di tutti riguardo all’edificazione del Corpo di Cristo e all’adempimento della missione della Chiesa (cann. 204, 208).

Come è opera dello Spirito tale uguaglianza, è opera dello stesso Spirito anche la differenziazione tra i membri della comunione ecclesiale, in virtù del sacramento dell’ordine e delle diverse condizioni giuridiche, per cui sulla corresponsabilità ge-nerale fondamentale si innestano differenti responsabilità personali e varie forme di partecipazione. Nella Chiesa, dunque, la partecipazione comporta sempre re-sponsabilità diverse tra i soggetti implicati nel rapporto. In questo modo, essa, e-sprime ed attua la comunione tra le varie categorie di fedeli.

Il corso si propone di illustrare le strutture di comunione e gli organismi di par-tecipazione presenti nella Chiesa ed in particolare nella Diocesi e nella Parrocchia, costituiti non per venir incontro ad un’esigenza di rappresentatività sociologica, né per rispondere ad una strategia di maggior efficienza organizzativa, ma come la concretizzazione pratica della communio ecclesiale.

Descriverà, quindi, da un lato i vari organismi di partecipazione e la formulazio-ne giuridica che li regola per comprenderne meglio la loro sostanziale portata eccle-siologica, nella convinzione che è sempre quest’ultima, espressa dal Concilio Vati-cano II, il criterio ermeneutico fondamentale per comprendere e attualizzare in questi organismi la dimensione comunionale della Chiesa; dall’altro evidenzierà gli uffici che comportano una responsabilità personale particolare – con capacità, pote-ri, diritti e doveri propri – e con la loro tutela/sanzione disciplinare e pastorale. BIBLIOGRAFIA

Testi e sussidi verranno indicati nel corso delle lezioni.

D11082. FIGURE SIGNIFICATIVE

DI PRESBITERI E VESCOVI NEL SEC. XX (2 ore sett., 2° sem.: S. TANZARELLA)

Il corso si propone di individuare e porre a confronto il senso della Chiesa te-

stimoniato da alcuni sacerdoti del XX secolo, in particolare si considereranno il beato don Giovanni Calabria, don Primo Mazzolari, don Zeno Saltini, don Loren-zo Milani, card. Giacomo Lercaro, mons. Oscar Romero, don Luigi Di Liegro, mons. Tonino Bello. Di questi sacerdoti, dopo aver ricostruito biografia e opere, si

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leggeranno e commenteranno scritti significativi. Ogni studente preparerà un lavo-ro sotto forma di articolo dedicato ad una particolare figura studiata. BIBLIOGRAFIA

Si offrirà agli studenti una raccolta di fonti costituita da scritti delle singole figure conside-rate e da documenti del Magistero del XX secolo relativi al senso della Chiesa.

DS11022. LA STRUTTURA TEANDRICA DELLA CHIESA

NELLO SVILUPPO ECCLESIOLOGICO/2. PARTE SISTEMATICA

(2 ore sett., 2° sem.: O.F. PIAZZA - N. SALATO)

Il Seminario prevede due momenti di indagine e di confronto: il periodo conci-liare del Vaticano II e quello, articolato e frammentario, del dopo Concilio. L’analisi delle fasi preparatorie e la redazione del documento Lumen Gentium, at-traverso la chiave di lettura della struttura teandrica della Chiesa, consente di met-tere a fuoco la rilevanza delle categorie, dei modelli, del linguaggio e del metodo nell’ecclesiologia del Vaticano II. Il tema della ricezione della dottrina conciliare, il dibattito teologico nei vari autori, i documenti del Magistero, aiuteranno a immer-gersi e a orientarsi nella variegata stagione del dopo Concilio. BIBLIOGRAFIA

Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, Series I, II, Typis Polyglottis Vaticanis, MCMLX - MCMLXIX; G. CAPRILE (ed.), Il Concilio Vaticano II. Cronache del Concilio Vaticano II, edite da La Civiltà Cattolica, 5 voll., Roma 1965-1969; D. VALENTINI (ed.), L’ecclesiologia contemporanea, EMP, Padova 1994; G. CANOBBIO - F. DALLA VECCHIA - R. TONONI, Modelli di Chiesa, Morcelliana, Brescia 2001.

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BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA INDIRIZZI DI MORALE E DI SPIRITUALITÀ

Il biennio ha due indirizzi, morale e spirituale, secondo le istanze del Concilio

Vaticano II, di unità della vita di coscienza e di moralità intesa come ‘vocazione’ a portare frutti nella carità per la vita del mondo (OT,16).

NORME E INDICAZIONI GENERALI

I. Finalità e destinatari La licenza si propone di completare la formazione accademica degli studenti

(seminaristi, sacerdoti, religiosi e laici) che hanno concluso bene il primo ciclo isti-tuzionale di teologia, per aiutarli a vivere oggi il servizio ecclesiale a cui sono chia-mati, interpretando teologicamente la nostra realtà pluralistica. Prevalentemente i destinatari sono sacerdoti diocesani appartenenti al contesto del meridione d’Italia che si impegnano ad acquisire strumenti di carattere scientifico, integrandoli in una riflessione e in una cura personale di formazione. Ciò comporta:

a. ottenere un livello di formazione teologica che renda capaci di continuarla per-sonalmente, in rapporto ai propri impegni ecclesiali;

b. acquisire, nel campo della vita morale e spirituale, uno sguardo sintetico che valorizzi lo studio fatto nel quinquennio assumendolo personalmente;

c. condurre, programmandola su base biennale, una “specializzazione” ragione-vole che possa preparare anche ad un lavoro propriamente scientifico e di ri-cerca nel proprio ambito.

II. Struttura

Volendo collegare in profondità i due indirizzi (Morale e Spirituale) con l’attenzione a un nucleo unitario per tutte le licenze, la struttura del biennio è così composta:

1. Nucleo di base 4 corsi comuni [interdisciplinari] per anno in cui convergono, a partire da un tema e da un punto di vista sintetico, la riflessione etica, spirituale, biblica, an-tropologica, cristologica, ecclesiologica, con attenzione a istanze filosofiche, sociali e culturali contemporanee. I corsi potranno essere tenuti ciascuno da uno o più docenti, il carattere interdisciplinare è tendenzialmente assicurato dall’unità del tema e dal confronto previo tra i docenti.

Ogni anno: 6 cr., 9 ECTS - Totale biennio: 12 cr., 18 ECTS

Il nucleo unitario scelto per il biennio 2011-2013 è: “Alleanza-comunione come fine dell’esistenza”. [Possibili articolazioni: la relazione, l’alterità, l’Al-leanza, la Chiesa come comunione, comunione con Dio e condivisione umana dell’esistenza; dialogo come virtù nel mondo contemporaneo, ecc..]

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biennio in teologia della vita cristiana

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2. Seminari propri 1 seminario Morale o 1 seminario Spirituale ogni anno, connessi alla proposta del “nucleo” di base.

Ogni anno: 2 cr., 3 ECTS - Totale biennio: 4 cr., 6 ECTS

3. Corsi propri 7 corsi per anno.

Ogni anno: 14 cr., 21 ECTS - Totale biennio: 28 cr., 42 ECTS

Ogni semestre uno di questi corsi è scelto per includere un elaborato, con ag-giunta di 1 ECTS (totale biennio: 4 ECTS)

4. Corsi altro settore

2 corsi nell’arco del biennio.

Totale biennio: 4 cr., 6 ECTS

5. Corso tutoriale In vista della tesi e in funzione di essa è previsto uno specifico corso tutoriale, di letture guidate, con il Professore che guiderà la tesi (gli ECTS relativi ap-partengono a quelli attribuiti alla tesi).

6. Rimanenti ECTS

I rimanenti ECTS sono attribuiti alle prove finali (tesi ed esame orale).

Totale intera licenza: 120 ECTS III. Criteri per i programmi

a. Nell’arco del biennio sono previsti almeno: 2 corsi di storia della morale, 2 corsi di morale fondamentale, 2 corsi di Sacra Scrittura e morale, 2 corsi di morale sociale, 1 corso di morale sessuale, 1 corso di bioetica, 2 corsi di spiritualità bi-blica/patristica, 2 corsi di spiritualità ignaziana, 2 corsi di teologia spirituale fondamentale, 2 corsi di antropologia e spiritualità;

b. una parte consistente dell’impegno previsto per i corsi è dedicata alla ripresa di nuclei tematici (teologici e filosofici) coordinati da un lavoro interdisciplinare dei docenti;

c. le modalità di svolgimento dei corsi/seminari possono prevedere articolazioni diverse, con partecipazione di più docenti ad uno stesso corso, con unità didat-tiche “modulari”, con forme tutoriali che permettano di seguire/verificare il la-voro personale.

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biennio in teologia della vita cristiana

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IV. Norme operative

a. Poiché il biennio in teologia della vita cristiana si articola in due indirizzi (mora-le e spirituale) lo studente, all’atto dell’iscrizione, deve comunicare per iscritto l’indirizzo che intende frequentare;

b. nell’elaborazione del Piano di studi lo studente è tenuto a rispettare la specifici-tà dell’indirizzo scelto. Tuttavia, anche i corsi dell’altro indirizzo possono esse-re considerati come corsi “propri”;

c. la dissertazione è prova finale e qualificante del lavoro di licenza. L’argomento, scelto su proposta dello studente con il professore che ne accetta la direzione, deve essere approvato dal Direttore del settore. Per essere ammessa alla discus-sione, la dissertazione deve essere approvata dal professore che l’ha diretta e da un altro professore designato dal Vice Preside, su proposta del Direttore di set-tore;

d. l’esame finale comprende la discussione della dissertazione scritta e l’interroga-zione su un modello scelto dallo studente tra quelli proposti, notificato in Se-greteria all’atto di consegna della dissertazione.

MODELLI DI ESAME FINALE

1. Aspetti di teologia morale fondamentale

� Il rapporto tra la Sacra Scrittura e la teologia morale. � La specificità della morale cristiana: la legge morale naturale, autonomia - teo-

nomia - eteronomia, l’opzione fondamentale cristiana. � La storia della teologia morale [libera scelta di un periodo o un tema]. � La coscienza morale come unità interiore di consapevolezza, libertà e respon-

sabilità. � La genesi, il significato e il ruolo delle norme in campo morale. � La competenza del Magistero e della Tradizione in re morali. � Il peccato e la conversione nella dinamica della vita morale.

BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede. Una riflessione etico-teologica a partire da fi-gure di conversione del vangelo di Luca, Gregorian University Press - Morcelliana, Roma - Brescia 2000; A. AUER, Morale autonoma e fede cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1991; V. BALCIUS, Virtù e opzione fondamentale. Una riflessione a partire dal contributo di S. Pin-ckaers e J. Fuchs, PUG, Roma 2007; S. BASTIANEL, Autonomia morale del credente. Senso e motivazioni di un’attuale tendenza teologica, Morcelliana, Brescia 1980; P. CARLOTTI, Teo-logia morale e magistero. Documenti pontifici recenti, LAS, Roma 1997; ID., Veritatis Splen-dor. Aspetti della recezione teologica, LAS, Roma 2001; K. DEMMER, Interpretare e agire. Fondamenti della morale cristiana, Paoline, Cinisello Balsamo 1989; ID., Fondamenti di etica teologica, Cittadella, Assisi 2004; G. DE VECCHI, Etica o Scito te ipsum di Pietro Abelardo.

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biennio in teologia della vita cristiana

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Analisi critica di un progetto di teologia morale, PUG, Roma 2005; J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di mo-rale I. Vita nuova in Cristo. Morale fondamentale e generale, Queriniana, Brescia 1989; V. GÓMEZ MIER, La rifondazione della morale cattolica. Il cambiamento della matrice discipli-nare dopo il Concilio Vaticano II, Dehoniane, Bologna 1998; W. JANZEN, Etica dell’Antico Testamento. Un approccio paradigmatico, Claudiana, Torino 2004; E. LOHSE, Etica teologi-ca del Nuovo Testamento, Paideia, Brescia 1991; S. MAJORANO, La vita nuova in Cristo, De-honiane, Bologna 1988; ID., La coscienza. Per una lettura cristiana, San Paolo, Cinisello Bal-samo 2008; G. PARNOFIELLO, Azione comunicativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; G. PIANA, L’agire morale tra ri-cerca di senso e definizione normativa, Cittadella, Assisi 2001; R. SCHNACKENBURG, Il mes-saggio morale del Nuovo Testamento. I. Da Gesù alla Chiesa primitiva, Paideia, Brescia 1989; ID., Il messaggio morale del Nuovo Testamento. II. I primi predicatori cristiani, Pai-deia, Brescia 1990; B. SCHÜLLER, La fondazione dei giudizi morali. Tipi di argomentazione etica in teologia morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; L. VEREECKE, Da Guglielmo d’Ockam a Sant’Alfonso de’ Liguori. Saggi di storia della teologia morale moderna. 1300-1787, Paoline, Cinisello Balsamo 1990; M. VIDAL GARCÍA, Nuova morale fondamentale. La dimora teologica dell’etica, Dehoniane, Bologna 2004; H. WEBER, Teologia morale generale. L’appello di Dio, la risposta dell’uomo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996.

Si raccomanda lo studio di un manuale di teologia morale fondamentale e delle voci attinen-ti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magistero sui temi suddetti.

2. Aspetti di teologia morale speciale

� La verità e la veracità a livello personale e interpersonale. � Il corpo e la vita: le responsabilità personali e sociali (espianto/trapianto di or-

gani, suicidio, uccisione, pena di morte). � Le questioni di bioetica teologica: aborto, procreazione umana, ingegneria ge-

netica, eutanasia. � Le problematiche generali e particolari sulla sessualità umana: matrimonio e

coppie di fatto, pianificazione familiare, sviluppo demografico. � La relazione tra la moralità e le attività economiche. � Le strutture della vita sociale, la politica e il bene comune. � L’etica dello sviluppo, della salvaguardia ambientale e della pace.

BIBLIOGRAFIA

G.L. BRENA (ed.), Etica pubblica ed ecologia, EMP, Padova 2005; L. SOWLE CAHILL, Sesso, genere e etica cristiana, Queriniana, Brescia 2003; P. CARLOTTI, Etica cristiana, società ed economia, LAS, Roma 2000; D. GRACIA, Fondamenti di bioetica. Sviluppo storico e metodo, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993; W. HUBER - H.-R. REUTER, Etica della pace, Queriniana, Brescia 1993; G. MANZONE, Il mercato. Teorie economiche e dottrina sociale della Chiesa, Queriniana, Brescia 2001; G. PIANA, Nel segno della giustizia. Questioni di etica politica, Dehoniane, Bologna 2005; ID., Vangelo e società. I fondamenti dell’etica sociale cristiana, Cittadella, Assisi 2005; L. LORENZETTI - F. MARZANO - A. QUAGLIO, Economia/finanza. Per

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biennio in teologia della vita cristiana

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un’etica degli affari, Cittadella, Assisi 2000; G. PIANA, Bioetica. Alla ricerca di nuovi model-li, Garzanti, Milano 2002; C.-J. PINTO DE OLIVEIRA, La dimensione mondiale dell’etica. Si-tuazione e futuro del mondo umano, Dehoniane, Bologna 1986; E. SCHOCKENHOFF, Etica della vita. Un compendio teologico, Queriniana, Brescia 1997; D. TETTAMANZI, Nuova bio-etica cristiana, Piemme, Casale Monferrato, 2000; A.F. UTZ, Etica economica. Filosofia, teo-logia, sociologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; A. VICINI, Genetica umana e bene co-mune, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008; H. WEBER, Teologia morale speciale. Questioni fondamentali della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale speciale e delle voci attinenti di un dizionario di teologia morale, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Magi-stero sui temi suddetti.

3. La dimensione spirituale e morale della vita cristiana

� La vocazione alla santità in Cristo. � La sequela di Gesù nel contesto contemporaneo. � La relazione tra preghiera, liturgia e carità. � L’esperienza mistica e l’esigenza etica. � Il rapporto tra la morale e la spiritualità quali dimensioni della vita teologale

dei credenti. � Il metodo della teologia morale e della teologia spirituale. � La convergenza tra la morale e la spiritualità, due discipline autonome e com-

plementari. BIBLIOGRAFIA

E. ANCILLI (ed.), La preghiera. Bibbia, teologia, esperienze storiche, Città Nuova, Roma 1988; G. ANGELINI - E. COMBI - B. MAGGIONI - C. VAIANI, La cattiva fama della morale. Forma morale e forma spirituale: due interpretazioni concorrenti della vita cristiana?, Glos-sa, Milano 2005; G. ANGELINI - M. VERGOTTINI, Invito alla teologia. II. Teologia morale e spirituale, Glossa, Milano, 1999; S. BASTIANEL, Vita morale nella fede in Gesù Cristo, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; CH.A. BERNARD, Teologia spirituale, San Paolo, Cinisello Balsamo 2002; ID., Teologia mistica, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; D.J. BILLY - D.L. ORSUTO (edd.), Spirituality and Morality. Integrating Prayer and Action, Paulist Press, New York 1996; D. BONHÖFFER, Sequela, Queriniana, Brescia 2004; P. CARLOTTI, Le opere della fede. Spunti di etica cristiana, LAS, Roma 2002; M. COZZOLI, Etica teologale. Fede, carità, speranza, San Paolo, Cinisello Balsamo 1991; S. FRIGATO, Vita in Cristo e agire morale. Sag-gio di teologia morale fondamentale; LDC, Leumann 1994; T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale V. Liturgia. Etica della religione, Queriniana, Brescia 1995; R. GUARDINI, Fede, religione, esperienza. Saggi teologici, Morcelliana, Brescia 1995; ID., Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 2001; R. HAYS, La visione morale del Nuovo Testamento. Problematiche etiche contemporanee alla luce del messaggio evangelico, San Paolo, Cinisel-lo Balsamo 2000; A. MARIANI, Agire morale e vissuto spirituale. L’uomo: nuova creatura in Cristo, LEV, Roma 2004; P. MIRABELLA, Agire nello Spirito. Sull’esperienza morale della vi-ta spirituale, Cittadella, Assisi 2003; G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introdutti-ve, Glossa, Milano 1992; A. NIEMIRA, Religiosità e moralità. Vita morale come realizzazione

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biennio in teologia della vita cristiana

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della fondazione cristica dell’uomo secondo B. Häring e D. Capone, PUG, Roma 2003; X. THÉVENOT, Le ali e la brezza. Etica e vita spirituale, Qiqajon, Magnano 2002; U. VANNI, Con Gesù verso il Padre. Per una spiritualità della sequela, AdP, Roma 2003; M. VIDAL, Mo-rale e spiritualità. Dalla separazione alla convergenza, Cittadella, Assisi 1998.

Si raccomanda lo studio dei manuali di teologia morale e di teologia spirituale e delle voci attinenti dei dizionari relativi, oltre alla conoscenza dei documenti più significativi del Ma-gistero sui temi suddetti.

4. Visione sintetica della teologia spirituale nel novecento

� Sviluppi e trasformazioni dei temi della teologia spirituale durante il XX secolo. � La nozione di “esperienza” e la teologia spirituale. � Il problema del metodo nella teologia spirituale. � La teologia spirituale rivisitata agli inizi del XXI secolo. � Il modo di concepire oggi la teologia spirituale nel mondo anglosassone e

nell’ambito europeo (per esempio: Sorrentino e Waaijman). BIBLIOGRAFIA

AA.VV., La teologia spirituale. Atti del Congresso Internazionale OCD, Teresianum, Roma 2001; CH.-A. BERNARD (ed.), La spiritualità come teologia. Simposio organizzato dall’Istituto di Spiritualità dell’Università Gregoriana, Roma 25-28 Aprile 1991, Paoline, Milano 1993; A. BERTULETTI - E.L. BOLIS - C. STERCAL, L’idea di spiritualità, Glossa, Milano 1999; E. BOLIS, «La teologia spirituale nel ‘900», in Servitium III (1999) 627-632; L. BORRIELLO, «La teologia spirituale. Linee tematiche emergenti nel suo recente sviluppo bibliografico», in Teresianum 36 (1985) 189-202; M. GIOIA (ed.), La teologia spirituale, Ave, Roma 1991; E. JULIÀ, «Recenti studi di spiritualità», in Annales Teologici 5 (1991) 387-403; 6 (1992) 113-133; A.G. MATANIC, La spiritualità come scienza. Introduzione metodologica allo studio del-la vita spirituale cristiana, Paoline, Milano 1990; G. MOIOLI, Guida allo studio teologico del-la spiritualità cristiana. Materiali e problemi per la sintesi. Pro manuscripto, vol. I, Grafiche Stefanoni, Lecco 1983; ID., L’esperienza spirituale. Lezione introduttive, C. STERCAL (ed.), Glossa, Milano 1992; ID., «Teologia spirituale», in Nuovo Dizionario di Spiritualità, San Paolo, Cinisello Balsamo 19997, 1597-1609; J. MOUROUX, L’esperienza cristiana. Introduzio-ne a una teologia, Morcelliana, Brescia 1956; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, Fonda-menti, Metodi, Queriniana, Brescia 2007.

5. La teologia spirituale e la teologia mistica

� Individuazione dei percorsi storici: dai Padri ai nostri giorni. � Questioni metodologiche. � Nessi interdisciplinari. � Status questionis della problematicità del loro mutuo rapporto. � Mistica o spiritualità?

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BIBLIOGRAFIA

AA.VV., Sentieri illuminati dallo Spirito. Atti del Congresso internazionale di mistica. Abbazia di Münsterschawarzach, 3-10 settembre 2003, OCD, Roma 2006; F. ASTI, Spiritualità e misti-ca. Questioni metodologiche, LEV, Roma 2003; ID., Dalla spiritualità alla mistica, LEV, Roma 2005; ID., «Criteri fondanti della mistica cristiana secondo Ch.A. Bernard, S.I.», in Rivista di ascetica e mistica 1 (2008) 125-162; G. STRZELCZYK, L’esperienza mistica come locus theologi-cus. Status quaestionis, Eupress - FTL, Lugano 2005; L. ZAK, «Esperienza spirituale, mistica e teologia. Alcune questioni epistemologiche», in Rassegna di Teologia 47 (2006) 617-631; R. ZAS FRIZ DE COL, «A proposito del Congresso Internazionale di Mistica (Münsterschwarz-nach, 3-10 settembre 2003)», in Rassegna di Teologia 45 (2004) 761-774; ID., «Presente e fu-turo della pratica religiosa. Un’interpretazione», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 237-268; ID., «Verso una nuova teologia mistica?», in Rassegna di Teologia 46 (2005) 586-607; ID., «Teologia spirituale, mistica e filosofia. Il loro rapporto nella riflessione teologica di Ch.A. Bernard, S.I. (1923-2001)», in Mysterion 2 (2008) 94-121; ID., «Coscienza spirituale e co-scienza mistica. A proposito di due articoli di Charles André Bernard e della filosofia della mente», in AA.VV. Teologia e mistica in dialogo con le scienze umane: primo convegno inter-nazionale Charles André Bernard, San Paolo, Cinisello Balsamo 2008, 241-262.

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QUADRO DEI CORSI BIENNIO IN TEOLOGIA DELLA VITA CRISTIANA

ANNO ACCADEMICO 2011-2012

1° SEMESTRE

Corsi comuni credits ECTS

AI11021 “Io... tuo prossimo” (Es 20,2.17; Dt 5,6.21) per riscoprire l’identità (E. Franco)

2 3

C11011 Quale comunione con Dio? Analisi dogmatico-fondamen-tale della categoria “alleanza” in un contesto di teologia comparata delle tre religioni monoteiste (P. Gamberini)

2 3

Corsi propri - indirizzo di Morale VM11011 Ricercando la verità e il bene/1 (con elaborato)

(S. Bastianel - D. Abignente - V. Balcius - G. Parnofiello - J.M. Pereira De Almeida)

2 4

VM11021 Teologia morale come teoria critica della prassi cristiana (G. Parnofiello)

2 3

VM11031 Bioetiche a confronto (V. Balcius) 2 3 VM11061 Responsabilità dei credenti e bene comune

(S. Majorano) 2 3

Seminario VMS11011 Teologia morale: temi fondamentali

(D. Abignente - S. Purcaro) 2 3

Corsi propri - indirizzo di Spiritualità

VS11011 Dio alla ricerca dell’uomo. Linee di antropologia spirituale (G. Guglielmi)

2 3

VS11021 Teologia spirituale fondamentale (F. Asti) 2 3 VS11031 La preghiera: teologia, pratica (con elaborato) (G. Piva) 2 4 VS11041 La Sacra pagina, come fonte di teologia e spiritualità

in alcuni autori del Medioevo (A. Orazzo) 2 3

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biennio in teologia della vita cristiana

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2° SEMESTRE Corsi comuni credits ECTS

C11022 Alleanza: debolezza assunta (R. Del Riccio) 2 3 C11032 Chiamati alla comunione (S. Bastianel) 2 3

Corsi propri - indirizzo di Morale VM11042 La scelta di prossimi: alleanza e sequela (D. Abignente) 2 3 VM11052 Ricercando la verità e il bene/2

(S. Bastianel - D. Abignente - V. Balcius - G. Parnofiello - J.M. Pereira De Almeida)

2 3

VM11072 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità (con elaborato) (A. Amarante)

2 4

Corsi propri - indirizzo di Spiritualità

VS11052 Spiritualità ignaziana e mondo contemporaneo (G. Piva) 2 3 F11022 Esperienza del sacro e architettura contemporanea

(C. Greco - G. Agnisola) 2 3

VM11072 Storia della morale e lettura di testi di spiritualità (con elaborato) (A. Amarante)

2 4

Seminario VSS11012 Teologia spirituale: temi fondamentali (F. Asti) 2 3

Legenda codici Corsi: Parte alfabetica: identificativo dell’Area di pertinenza o del tipo di Corso Primi due numeri: ultime due cifre del primo anno dell’Anno Accademico Secondi due numeri: progressivo nell’Area di pertinenza Quinto e ultimo numero: semestre

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biennio in teologia della vita cristiana

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DESCRIZIONE DEI SINGOLI CORSI

AI11021. “IO... TUO PROSSIMO” (ES 20,2.17; DT 5,6.21) PER RISCOPRIRE L’IDENTITÀ (2 ore sett., 1° sem.: E. FRANCO)

Per la descrizione cf p. 115

C11011. QUALE COMUNIONE CON DIO?

ANALISI DOGMATICO-FONDAMENTALE DELLA CATEGORIA “ALLEANZA” IN UN CONTESTO DI TEOLOGIA COMPARATA

DELLE TRE RELIGIONI MONOTEISTE (2 ore sett., 1° sem.: P. GAMBERINI)

Per la descrizione cf p. 138

VM11011. RICERCANDO LA VERITÀ E IL BENE/1 (CON ELABORATO)

(2 ore sett., 1º sem.: S. BASTIANEL - D. ABIGNENTE - V. BALCIUS - G. PARNOFIELLO - J.M. PEREIRA DE ALMEIDA)

Come trovare la volontà di Dio? Come pensare la teologia morale in funzione del-

la vita cristiana? Il corso intende sviluppare una riflessione credente sull’esperienza di coscienza e sui criteri di lettura della realtà morale storica alla luce delle istanze etico-teologiche emerse dal Concilio Vaticano II. Attraverso la conoscenza critica si cercherà di favorire sia l’assunzione di consapevole e libera responsabilità di credenti precisamente nella ricerca di autenticità dell’umano, sia la capacità di dia-logo e di comunicazione all’interno di diversi contesti etici e religiosi.

Programma Il corso sviluppa i termini principali dell’esperienza e della riflessione morale a

livello fondativo. In particolare si prenderanno in considerazione i seguenti aspetti: Onestà morale umana e sequela cristiana. Discernimento, decisione, formazione morale. Oggettività del giudizio e della norma morale. Dimensione culturale, stori-ca, assoluta del vincolo al bene. Legge morale naturale e futuro “umano”.

Il corso sarà condotto a più voci, con alternanza di lezioni tematiche e letture seminariali. BIBLIOGRAFIA

J. FUCHS, Ricercando la verità morale, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996; Id., Etica cristiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; ID., Il Verbo si fa carne, Piemme, Casale Monferrato 1989. Letture specifiche su tematiche ed autori verranno pro-poste con l’apporto di schede bibliografiche.

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VM11021. TEOLOGIA MORALE COME TEORIA CRITICA DELLA PRASSI CRISTIANA

(2 ore sett., 1° sem.: G. PARNOFIELLO)

La Scuola di Francoforte ha posto l’attenzione sul senso di una prassi che sia a favore dell’essere umano e su un impegno teorico-critico in funzione di essa. La critica all’attuale convivenza umana, giudicata irrazionale, porta a proporre, con la ricerca delle radici teoriche, la tensione verso una pienezza di umanità mai total-mente realizzata. Sulla base delle riflessioni elaborate dai filosofi francofortesi e in particolare da Habermas, raccogliendo la provocazione che ne viene per la teologia morale, si cercherà di riflettere teologicamente sul senso e sul valore della storicità nella vita etica, sul dialogo e sulle possibili vie di consenso etico, sulla rilevanza del cambiamento razionalmente giustificato. BIBLIOGRAFIA

E. ARENS (ed.), Habermas e la teologia. Contributi per la ricezione, discussione e critica teo-logica della teoria dell’agire comunicativo, Queriniana, Brescia 1992; E. BACCARINI - L. THORSON (ed.), Il bene e il male dopo Auschwitz. Implicazioni etico-teologiche per l’oggi, Paoline, Milano 1998; R. CIPRIANI (ed.), La teoria critica della religione. Il fenomeno religio-so nell’analisi della Scuola di Francoforte, Borla, Città di Castello 1986; J. FUCHS, Etica cri-stiana in una società secolarizzata, Piemme, Casale Monferrato 1984; U. GALEAZZI, La teoria critica della Scuola di Francoforte. Diagnosi della società contemporanea e dialogo critico con il pensiero moderno, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2000; R. GEUSS, L’idea di una teoria critica. Habermas e la scuola di Francoforte, Armando, Roma 1989; J. HABERMAS, Tra scienza e fede, Laterza, Roma-Bari 2006; G. PARNOFIELLO, Azione comuni-cativa e teologia morale. La rilevanza etica della teoria di J. Habermas, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; S. PETRUCCIANI, Introduzione a Habermas, Laterza, Roma-Bari 2000; K. RAHNER, Dimensioni politiche del cristianesimo, Città Nuova, Roma 1992.

VM11031. BIOETICHE A CONFRONTO

(2 ore sett., 1° sem.: V. BALCIUS)

Obiettivo del corso è offrire una visione generale di fondazione, modi d’argomentare e definizioni concettuali nel campo dell’odierna bioetica, con un approfondimento e un confronto dei «progetti di lettura» della realtà e la scelta di alcune nozioni e tematiche peculiari. Si cercherà di porre in evidenza le conver-genze e le divergenze soprattutto a livello della valutazione morale.

Programma I. Argomento di bioetica e di bioetiche. II. Questioni di fondazione.

1. Bioetica senza fondazione (prassi prammatica del gentelman’s agreement, «vicolo cieco» dell’impossibilità di consenso, impossibilità di fondazione).

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2. Correnti principali delle teorie etiche: ontologica, deontologica utilitarista, assiologica, personalista, polimorfa.

3. Bioetica fondata sulla nozione di persona (ricerca dello «specificamente umano» e della visione «olistica») e di dignità (senso sociale e morale, stato o attributo della persona).

III. Linee generali delle due proposte fondamentali in campo di bioetica: approc-cio anglo-sassone e approccio latino.

IV. Riflessione conclusiva: bioetica o bioetiche? BIBLIOGRAFIA

T.L. BEAUCHAMP - J.F. CHILDRESS, Principles of Biomedical Ethics, Oxford University Press, New York - Oxford, 19944 (tr.it.: Principi di etica biomedica, Le Lettere, Firenze 1999); H.T. ENGELHARDT, The Foundation of Bioethics, Basic Books, New York 1986 (tr.it.: Ma-nuale di Bioetica, Il Saggiatore, Milano 1999); P. SINGER, Etica pratica, Liguori, Napoli 1989; X. THÉVENOT, La bioéthique. Début et fin de vie, Centurion, Paris 1989; C. ZUCCARO, Bioetica e valori nel postmoderno. In dialogo con la cultura liberale, GDT 297, Queriniana, Brescia 2003.

VM11061. RESPONSABILITÀ DEI CREDENTI E BENE COMUNE

(2 ore sett., 1° sem.: S. MAJORANO)

Il contesto pluralista e complesso della nostra società rende più difficile e al tempo stesso più urgente la partecipazione dei credenti alla individuazione e attua-zione del bene comune. Lasciandosi guidare dalle prospettive di Deus caritas est e Caritas in veritate, il corso mira a continuare l’impegno di superamento di «un’etica puramente individualistica» (Gaudium et spes, n. 30), approfondendo la corresponsabilità dei credenti nei riguardi del bene comune.

Programma 1) Il bene comune: possibilità e sfide. 2) La libertà cristiana come corresponsabilità: i dati biblici e magisteriali. 3) Il bene comune criterio fondamentale dell’impegno socio-politico. 4) Bene comune e ordinamento giuridico della società. 5) Il rapporto inscindibile tra giustizia e carità. 6) Alcune problematiche più urgenti.

BIBLIOGRAFIA

G. CAMPANINI, La dottrina sociale della Chiesa: le acquisizioni e le nuove sfide, EDB, Bologna 2007; D. CIOTTA, Scegliere la vita nella società del mercato, Cittadella, Assisi 2009; S. MORANDINI, Da credenti nella globalizzazione, Dehoniane, Bologna 2008; M. SIMONE (ed.), Il bene comune oggi: un impegno che viene da lontano. Atti della 45a Settimana sociale dei catto-lici italiani, EDB, Bologna 2008; G. QUINZI - U. MONTISCI - M. TOSO (ed.), Alla ricerca del bene comune. Prospettive teoretiche e implicazioni pedagogiche per una nuova solidarietà, Las, Roma 2008; S. ZAMAGNI, L’economia del bene comune, Città Nuova, Roma 2007.

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VMS1101. TEOLOGIA MORALE: TEMI FONDAMENTALI (2 ore sett., 1° sem.: D. ABIGNENTE - S. PURCARO)

Il seminario intende favorire lo studio critico della teologia morale e lo svilup-po di un personale punto di vista dello studente, attraverso la conoscenza di autori e problematiche presenti nel rinnovamento conciliare e post-conciliare.

Programma Saranno affrontati alcuni termini e concetti principali della disciplina, con spe-

cifica attenzione ai problemi di fondazione del discorso etico teologico.

Avvertenze L’esercizio della riflessione verrà condotto, di volta in volta ed in continuità di

tematica, sulla base di letture di testi, brevi relazioni degli studenti, discussione comune. BIBLIOGRAFIA

Letture specifiche per ogni tematica e autore verranno proposte all’inizio del seminario.

VS11011. DIO ALLA RICERCA DELL’UOMO.

LINEE DI ANTROPOLOGIA SPIRITUALE (2 ore sett., 1° sem.: G. GUGLIELMI)

Per la descrizione cf p. 139

VS11021. TEOLOGIA SPIRITUALE FONDAMENTALE

(2 ore sett., 1° sem.: F. ASTI)

Il corso intende evidenziare lo sviluppo storico della teologia spirituale avvenu-to nel secolo scorso, mostrando le tappe fondamentali del suo rinnovamento (Moioli-Bernard; spiritualità vs mistica degli anni ‘90). L’evoluzione epistemologi-ca della disciplina in questione apre nuove piste di riflessione sulla natura forte-mente multidisciplinare e interdisciplinari della stessa. Ad esempio rapporti con la sociologia, con la psicologia e con le scienze neurali possono essere di aiuto a ridi-segnare l’esperienza spirituale cristiana, come le relazioni con le diverse aree della teologia mostrano il suo contributo. La proposta del docente è osservare la novità della teologia spirituale dal punto di vista della comunicazione fra Dio e il credente che si specifica in una vita mistica. Infine si esamineranno le dinamiche e i mezzi di una vita mistica. BIBLIOGRAFIA

F. ASTI, Teologia della vita mistica, LEV, Città del Vaticano 2009; R. ZAS FRIZ DE COL, Teo-logia della vita cristiana, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010; L. BORRIELLO, Esperienza mistica e teologia mistica, LEV, Città del Vaticano 2009; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio, disegno di teologia spirituale, Cittadella Editrice, Assisi 2007; F. ASTI, Spiritualità e mistica. Questioni

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metodologiche, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2003; ID., Dalla spiritualità alla mistica. Percorsi storici e nessi interdisciplinari, Libreria Editrice Vaticana, Roma 2005.

VS11031. LA PREGHIERA: TEOLOGIA, PRATICA (CON ELABORATO)

(2 ore sett., 1° sem.: G. PIVA)

Obiettivo Aiutare gli studenti ad acquisire una competenza teorica e pratica sul tema del-

la Preghiera, cristiana in particolare.

Programma A partire da una prima considerazione generica della fenomenologia della pre-

ghiera come atteggiamento religioso fondamentale attivo in tutte le religioni, il Corso presenterà l’importanza, le condizioni e i diversi tipi della preghiera cristia-na. Si accennerà, inoltre, anche al rapporto tra preghiera e sviluppo della vita spiri-tuale cristiana, in riferimento a diverse tradizioni spirituali cristiane. BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel Corso, si può consultare: E. ANCILLI (ed.), La pre-ghiera, 2 voll., Città Nuova, Roma 1988; J. CASTELLANO CERVERA, Pedagogia della preghiera. Mistagogia pastorale dell’orazione personale e comunitaria, Teresianum, Roma 1993; R. GUARDINI, Introduzione alla preghiera, Morcelliana, Brescia 1948 (e molte edizioni successi-ve); J.M. MARTINEZ - P. MARTINEZ VILA, Abbà, Padre. Teologia e psicologia della preghiera, GBU, Roma 1998; A. PRONZATO, Pregare dove come quando perché, Gribaudi, Torino 1992.

VS11041. LA SACRA PAGINA, COME FONTE DI TEOLOGIA

E SPIRITUALITÀ IN ALCUNI AUTORI DEL MEDIOEVO (2 ore sett., 1° sem.: A. ORAZZO)

A partire dalla dottrina esegetica degli autori cristiani dei primi secoli, il Corso si propone due obiettivi. Il primo è di mostrare come nella tradizione la S. Scrittura sia sempre stata interpretata fondamentalmente a un duplice livello, storico-letterale e allegorico-spirituale, che si sono variamente intrecciati e fecondati. Per questa via si intende evidenziare come da queste modalità interpretative siano scaturiti i con-tenuti dottrinali – cristologici-eclesiologici-morali-escatologici – e spirituali della teologia medievale, secondo i due indirizzi che da più di uno studioso sono stati chiamati “teologia monastica” e “teologia scolastica”. Il secondo obiettivo è di far emergere significativi temi teologici e spirituali presenti del commento biblico di al-cuni Autori, che con accentuazioni diverse hanno saputo adattare alle esigenze e agli stimoli nuovi i percorsi ermeneutici ereditati dall’antichità. BIBLIOGRAFIA

B. SMALLEY, Lo studio della Bibbia nel Medioevo, Il Mulino, Bologna 1972; M. SIMONETTI, Lettera e/o allegoria. Un contributo alla storia dell’esegesi patristica, Augustinianum, Roma

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1985; G.I. GARGANO, Il sapore dei padri della Chiesa nell’esegesi biblica. Introduzione a una lettura sapienziale della Scrittura, San Paolo, Cinisello Balsamo 2009; P. RICHÉ - J. CHÂTILLON - J. VERGER, Lo studio della Bibbia nel Medioevo Latino, Paideia, Brescia 1989; G. CREMASCOLI - C. LEONARDI (a cura di), La Bibbia nel Medioevo, Dehoniane, Bologna 1996; J. LECLERCQ, Cultura umanistica e desiderio di Dio, Sansoni, Firenze 2002; H. DE

LUBAC, Exégèse médiévale. Les quatre sens de l’Écriture, voll. 1-4, Aubier, Paris 1959-1964; M.-D. CHENU, Introduction à l’étude de Saint Thomas d’Aquin, Librairie Philosophique J. Vrin, Paris 1974.

C11022. ALLEANZA: DEBOLEZZA ASSUNTA

(2 ore sett., 2° sem.: R. DEL RICCIO)

Per la descrizione cf p. 126

C11032. CHIAMATI ALLA COMUNIONE

(2 ore sett., 2° sem.: S. BASTIANEL)

Per la descrizione cf p. 126

VM11042. LA SCELTA DI PROSSIMI: ALLEANZA E SEQUELA

(2 ore sett., 2° sem.: D. ABIGNENTE)

Obiettivo Sequela del Signore e realtà di alleanza verranno lette in unità, dal punto di vi-

sta etico dell’esperienza di prossimità implicata, nel suo senso e nella sua efficacia storica. Il corso intende favorire una unitaria e distinta riflessione ermeneutica del testo biblico e del fenomeno morale che lasci riconoscere ed assuma, in termini di ‘nutrimento’, la fondazione biblica della teologia morale.

Programma Sulla base di studi esegetici specifici verrà analizzata qualche unità letteraria

biblica antico e neotestamentaria, assumendone e interpretandone il senso alla luce di domande e comprensioni morali che maturano nella storia. Accanto a narrazio-ni, si considereranno “figure” bibliche di fede, conversione, sequela.

Metodo La riflessione procederà in prospettiva ermeneutico-sistematica, attraverso le-

zioni e approfondimenti personali. BIBLIOGRAFIA

D. ABIGNENTE, Conversione morale nella fede, Gregorian University Press-Morcelliana, Roma-Brescia 2000; S. BASTIANEL, Figure di preghiera nella Bibbia, AdP, Roma 2005; L. DI PINTO, «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini» (Mc 1,16-20), in Parola Spirito e Vita (1980/2) 83-104; ID., «Prossimo, straniero, nemico: il comandamento dell’amore in Lv 19», in E. CATTANEO - A. TERRACCIANO (edd.), Credo Ecclesiam, M. D’Auria, Napoli 2000,

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13-35; M. GRILLI, Quale rapporto tra i due Testamenti?, EDB, Bologna 2007; N. LOHFINK, «Il concetto di “alleanza” nella teologia biblica», in La Civiltà Cattolica 142 (1991/III) 353-367; D.J. MCCARTHY - G.E. MENDENHALL - R. SMEND, Per una teologia del patto nell’Antico Testamento, Marietti, Torino 1972; R. SCHNACKENBURG, Il messaggio morale del Nuovo Testamento I-II, Paideia, Brescia 1989-1990.

VM11052. RICERCANDO LA VERITÀ E IL BENE/2

(2 ore sett., 2º sem.: S. BASTIANEL - D. ABIGNENTE - V. BALCIUS - G. PARNOFIELLO - J.M. PEREIRA DE ALMEIDA)

Per la descrizione cf p. 161: VM11011. RICERCANDO LA VERITÀ E IL BENE/1

VM11072. STORIA DELLA MORALE

E LETTURA DI TESTI DI SPIRITUALITÀ (CON ELABORATO) (2 ore sett., 2° sem.: A. AMARANTE)

Il corso si propone di seguire l’evoluzione del pensiero morale e della proposta

spirituale così come si è sviluppata nel primo millennio della Storia della Chiesa. La morale e la spiritualità sono due discipline autonome ma esse convergono e si com-pletano. Durante il corso si darà risalto ad alcuni momenti della storia di queste due branche teologiche come: la recezione del vangelo da parte delle prime comunità cristiane; l’elaborazione dell’ethos primitivo; dalle catechesi alla elaborazione dei padri; le grandi sintesi morali e spirituali dei Padri della Chiesa; l’affermarsi dell’oggettività; la proposta morale e spirituale della teologia monastica.

Il corso prevede lezioni frontali e letture obbligatorie da concordare con il do-cente. BIBLIOGRAFIA

Per Spiritualità: CH.A. BERNARD (ed.), La Spiritualità come Teologia, Paoline, Cinisello Bal-samo 1993; L. BOUYER - E. ANCILLI - B. SECONDIN (edd.), Storia della Spiritualità: Vol. 3A, L. BOUYER - L. DATTRINO (edd.), La Spiritualità dei Padri (II-V Secolo). Martirio, verginità, gnosi cristiana, EDB, Bologna 2008 rist.; Vol. 3B, L. BOUYER - L. DATTRINO - P. TAMBURRINO, La Spiritulità dei Padri (III-VI secolo). Monachesimo antico e i Padri, EDB, Bologna 1999 rist.; Vol. 3C, C. BRUNI e E. CAVALCANTI (edd.), La Spiritualità della vita quo-tidiana negli scritti dei Padri, EDB, Bologna 1988; V. GROSSI - L. BORRIELLO - B. SECONDIN (edd.), Storia della Spiritualità: Vol. 3A, T. SPIDLÍK - I. GARGANO (edd.), La spiritualità dei padri greci e orientali, Borla, Roma 1983; Vol. 3B, V. GROSSI, La spiritualità dei padri latini, Borla, Roma 2002.

Per Morale: R. GERARDI, Storia della Morale, EDB, Bologna 2003; T. GOFFI, «Per una fon-dazione storica dell’etica», in T. GOFFI - G. PIANA (edd.), Corso di morale, 1, Brescia 19892, 174-200; S. LORICI, Storia delle dottrine morali, Gualandi, Vicenza 1981; J. ROHLS, Storia dell’etica, Il mulino, Bologna 1995; L. VEREECKE, «Storia della teologia morale», in F. COMPAGNONI - G. PIANA - S. PRIVITERA (edd.), Nuovo Dizionario di Teologia Morale, Pao-

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line, Cinisello Balsamo 1990, 1314-1338; E. DAL COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA (edd.), Storia della teologia, 3 Voll., EDB-EDR, Bologna-Roma 1995-1996; A. DI BERARDINO - B. STUDER (edd.), Storia della teologia, Vol. 1, Piemme, Casale Monferrato 1993; E. VILANOVA, Storia della teologia cristiana, 3 Voll., Borla, Roma 1987-1995.

VS11052. SPIRITUALITÀ IGNAZIANA E MONDO CONTEMPORANEO

(2 ore sett., 2° sem.: G. PIVA)

Obiettivo Fornire agli studenti una competenza minima nella Spiritualità Ignaziana, e in-

dicare alcune prospettive di incarnazione nel contesto contemporaneo.

Programma Il Corso partirà da una breve analisi del contesto religioso, sociale e culturale

del XVI, per vedere a quali esigenze la Spiritualità Ignaziana, nel suo sorgere, vo-leva e poteva rispondere. Si cercherà di usare lo stesso metodo in riferimento al contesto religioso, sociale e culturale contemporaneo che, ovviamente, pone alla Spiritualità Ignaziana domande diverse rispetto al passato; nel Corso si cercherà di rispondere a tale questione: questa spiritualità ha in sé elementi che ancora posso-no accompagnare l’uomo contemporaneo nell’attuale contesto? BIBLIOGRAFIA

Oltre alla bibliografia che si indicherà nel Corso, si può consultare: Z. BAUMAN, Il disagio della modernità. Mondadori, Milano 2002; ID., Vita liquida. Laterza, Bari 2009; J.-C., DHÔTEL, La Spiritualità Ignaziana. Punti di riferimento, ADP, Roma 2004; J. PLAZAOLA (ed.), Ignacio de Loyola y su tiempo, Congreso Iternacional de Historia, Mensajero, Bilbao 1991; R. REMOND, La secolarizzazione. Religione e società nell’Europa contemporanea, La-terza, Roma-Bari 2003.

F11022. ESPERIENZA DEL SACRO

E ARCHITETTURA CONTEMPORANEA

(2 ore sett., 2° sem.: C. GRECO - G. AGNISOLA)

Per la descrizione cf p. 140

VM11072. STORIA DELLA MORALE

E LETTURA DI TESTI DI SPIRITUALITÀ (CON ELABORATO) (2 ore sett., 2° sem.: A. AMARANTE)

Per la descrizione cf p. 167

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VSS11012. TEOLOGIA SPIRITUALE: TEMI FONDAMENTALI (2 ore sett., 2° sem.: F. ASTI)

Il seminario intende guidare lo studente ad un approfondimento del campo spirituale, prendendo in esame i principali nodi di discussione, quali il rapporto fra l’attività sensibile e l’unione a Dio, il linguaggio simbolico, l’esperienza spirituale coniugata al maschile e al femminile. Si proporrà la nozione di itinerario spirituale in cui hanno un ruolo fondamentale i doni dello Spirito Santo. La presenza della Vergine Maria nel cammino spirituale viene sottolineato dai mistici cristiani ripresi ed approfonditi per inquadrare il discepolato cristiano. BIBLIOGRAFIA

CH.A. BERNARD, Il Dio dei mistici, 4 voll., Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 1996-2000; ID., Teologia mistica, Edizioni Paoline, Cinisello Balsamo 2005; ID., Teologia spirituale, Edi-zioni Paoline, Cinisello Balsamo 20026. C. GARCÌA, Teología espiritual contemporanea, Mon-te Carmelo, Burgos 2002.

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DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA (3° ciclo)

Il terzo ciclo – ad doctoratum – ha di mira il conseguimento di una vera maturi-

tà scientifica nell’ambito della specializzazione già conseguita nel secondo ciclo, soprattutto mediante l’elaborazione di una tesi dottorale che rechi un reale contri-buto al progresso teologico. Il terzo ciclo si conclude col conferimento dell’ultimo grado accademico (Dottorato in Sacra Teologia), che abilita all’insegnamento delle discipline teologiche – relativamente al settore di specializzazione nel quale è stato conseguito – presso Facoltà ecclesiastiche o altri Centri universitari, o Istituti Su-periori a carattere accademico.

La Sezione San Luigi conferisce il Dottorato in Sacra Teologia nell’ambito del-le specializzazioni in cui la Sezione stessa è qualificata.

Modalità del terzo ciclo

Per accedere al terzo ciclo si richiede:

1. La Licenza in Sacra Teologia, con votazione non inferiore al cum laude probatus. Oppure, se questa votazione non è stata raggiunta, che il candidato sia presen-tato da due professori ordinari o straordinari della Sezione.

2. La conoscenza, oltre che delle lingue classiche, di almeno tre lingue straniere moderne, in maniera sufficiente da poterne leggere i testi.

3. Un colloquio col Vice Preside, previo all’iscrizione regolare al terzo ciclo pres-so l’Ufficio di Segreteria.

N.B. – Possono accedere al 3° ciclo anche coloro che hanno conseguito la Licenza generica secondo la “Deus scientiarum Dominus”. Anche in questo caso si ri-chiede la conoscenza di almeno tre lingue straniere moderne e la presentazione da parte di due professori ordinari o straordinari della Sezione, qualora la vo-tazione risulti inferiore al cum laude probatus. Essi inoltre: a) devono scegliere, all’atto dell’iscrizione, uno dei settori di specializzazione

della Sezione; b) devono conseguire un minimo di 14 credits frequentando i corsi del rispet-

tivo settore e superare gli esami con votazione complessiva non inferiore al 27/30.

Per il conseguimento del Dottorato si richiede:

1. La scelta di un direttore di tesi tra i professori del settore di specializzazione nel quale si è iscritti.

2. La determinazione del tema di ricerca il cui schema, concordato col proprio di-rettore, deve essere approvato da una commissione istituita dal Vice Preside. Una volta approvato, il tema rimarrà riservato per cinque anni.

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3. L’iscrizione in Segreteria, con la consegna del titolo e dello schema di sviluppo della dissertazione, entrambi con la firma di approvazione del docente respon-sabile e del Vice Preside. Dalla data della consegna e della regolazione dei pre-visti diritti amministrativi inizia la decorrenza del corso per il dottorato (cf CdS 13.5.1992).

4. Che trascorrano non meno di due anni dall’iscrizione, durante i quali il candi-dato attuerà un piano di lavoro concordato col proprio direttore e approvato dal Vice Preside. Il piano può includere: a) un tirocinio didattico (corsi, seminari, ecc.) in cui il candidato dia prova di

attitudine all’insegnamento; b) la frequenza di corsi speciali, presso la nostra Facoltà oppure presso altre

Facoltà ecclesiastiche o statali; c) l’elaborazione e la pubblicazione di articoli, note, recensioni di libri, comu-

nicazioni a convegni e congressi, ecc. 5. Che lo studente elabori, difenda nell’esame di Laurea, e pubblichi (almeno par-

zialmente) la tesi dottorale. La tesi dottorale

Previo consenso scritto del relatore, la tesi viene in un primo tempo depositata in Segreteria senza essere ancora rilegata. Il Vice Preside incarica due altri docenti i quali esprimono per iscritto il loro parere sull’ammissibilità della tesi stessa alla discussione. La decisione definitiva spetta al Vice Preside.

La tesi viene quindi presentata alla Segreteria della Sezione in cinque copie firmate dal direttore. La sua difesa è prevista entro due mesi dalla presentazione. Per questo computo non si tiene conto dei mesi di chiusura estiva, delle vacanze natalizie e di quelle pasquali.

La difesa della tesi si svolge davanti a una commissione di quattro membri no-minata dal Vice Preside. La durata della difesa è di un’ora e un quarto. Il voto fi-nale viene calcolato attribuendo 50/110 al direttore della tesi, 20/110 al primo re-latore, 20/110 al secondo relatore, 20/110 alla valutazione collegiale della difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri sei punti per integrare, even-tualmente, il coefficiente finale.

La pubblicazione di almeno cinquanta pagine del testo della tesi – necessaria per il conseguimento del titolo dottorale – dovrà portare il nulla osta del professo-re direttore e dei correlatori, i quali potranno esigere le modifiche e le correzioni che riterranno opportune. Decadenza degli studi

Uno studente di terzo ciclo decade dagli studi se non discute la tesi entro il 5° anno dall’iscrizione. Lo studente perde ogni diritto a discutere la tesi, a meno che non abbia rinnovata l’iscrizione al ciclo di dottorato e non siano stati opportuna-mente confermati titolo e progetto della tesi.

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ANNO PASTORALE

NORME E INDICAZIONI GENERALI

A completamento della formazione pastorale per il presbiterato, la Sezione San Luigi istituisce il sesto anno detto Anno pastorale richiesto, dopo il compi-mento del quinquennio istituzionale, a coloro che non proseguono gli studi acca-demici (cf SC 74,2).

L’Anno pastorale è aperto anche ai Sacerdoti e agli Operatori pastorali (reli-giosi, religiose, laici) che, dopo un certo periodo di tempo trascorso nel ministero e nell’attività apostolica, sentono il bisogno di un periodo di riflessione e di ri-qualificazione pastorale. Agli studenti che superano gli esami e le altre prove pre-viste per l’Anno pastorale viene rilasciato un Diploma di pastorale.

Gli studenti dell’Anno pastorale, che intendessero in seguito proseguire gli studi accademici, potranno iscriversi regolarmente ai Bienni di specializzazione, beneficiando delle eventuali omologazioni degli esami sostenuti.

Nell’Anno pastorale, lo studente viene anzitutto aiutato a ripensare, in chiave pastorale, le principali tematiche teologiche. Attraverso specifici insegnamenti ed esperienze guidate egli viene inoltre preparato ad affrontare convenientemente il ministero pastorale.

I corsi/seminari per l’Anno Pastorale potranno essere scelti nell’ambito dell’offerta formativa dei bienni di specializzazione del corrente anno accademi-co, previa autorizzazione del Vice Preside.

Per il conseguimento del Diploma ogni studente è tenuto a frequentare, supe-rando i relativi esami, 6 corsi propri, 5 corsi opzionali e 2 seminari (= 24 credits; cf SL, art. 21,19). Egli, inoltre, dovrà svolgere almeno un’esperienza pastorale guidata e discutere un elaborato scritto.

I corsi propri e quelli opzionali sono di due ore settimanali per la durata di un semestre; i seminari sono di due ore settimanali per un semestre. Le ore di lezioni settimanali sono almeno 12 per semestre. I giorni settimanali di frequenza richie-sti sono almeno tre.

Il piano di studi degli studenti iscritti all’Anno pastorale verrà precisato,

singolarmente, dalle Autorità Accademiche.

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SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA

1. Percorsi di arte e teologia

2. Proposte per una nuova architettura sacra 3. Beni culturali

La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia intende promuovere la cono-

scenza della dimensione estetica della teologia e della dimensione teologica dell’arte. È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’arte sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra arte e teologia.

DESTINATARI

La Scuola è aperta a coloro che sono in possesso di laurea o di titolo equipol-lente. In particolare, la Scuola si rivolge: � a quanti per motivi di studio, di aggiornamento culturale, di indirizzo lavora-

tivo sono interessati ad approfondire il rapporto tra arte e teologia; � ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Beni Culturali Ecclesiastici

diocesani; � ai direttori e/o ai responsabili o membri degli Uffici Tecnici delle Diocesi; � ai responsabili e operatori delle strutture museali o a quanti sono a vario titolo

impegnati nella promozione e valorizzazione dei beni artistici, soprattutto sacri; � ai progettisti, tecnici, artisti, restauratori qualificati, impegnati o che intendono

impegnarsi nel campo dell’arte sacra e della edificazione, ristrutturazione, ade-guamento dei luoghi di culto;

� agli insegnanti di religione; � ai responsabili dell’orientamento nelle scuole medie e superiori e della forma-

zione dei docenti nelle Università.

Eventuali ulteriori richieste di iscrizione saranno valutate caso per caso dalla Direzione della Scuola.

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PATROCINI

Ogni anno, prima dell’inizio dei corsi, la Scuola chiede vari patrocini alla Con-ferenza Episcopale Italiana. Nell’anno accademico 2010-2011 la Scuola ha ottenu-to il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per l’Edilizia di Culto, dell’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Eccelsiastici e dell’Ufficio Liturgico Nazionale. Per il corso i-nerente ai beni culturali i patrocini e le collaborazioni sono stati numerosi e hanno riguardato sia enti privati, editori, aziende, organismi culturali e di categoria, sia università.

TRE INDIRIZZI

Per l’anno accademico 2011-2012 sono previsti tre indirizzi di studio:

1. Percorsi di arte e teologia

2. Proposte per una nuova architettura sacra

3. Beni culturali

ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

L’attività didattica è articolata in moduli, lezioni specialistiche, visite guidate, in-contri, attività laboratoriali. Sono altresì previste tavole rotonde, gite di istruzione. Sono previste lezioni in sede e lezioni esterne.

I corsi avranno inizio con la cerimonia inaugurale nella seconda metà di no-vembre 2011 e proseguiranno fino a giugno 2012. Si svolgeranno in genere presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi (Via F. Petrarca, 115 - Napoli) due volte al mese, di norma il venerdì, dalle 15,30 alle 19,15. Le lezioni che verranno svolte il venerdì potranno essere comuni ai primi due primi indirizzi di studio della scuola. Le lezioni inerenti al secondo indirizzo e relative agli argomenti di carattere squisitamente tecnico si terranno il sabato mat-tina, sempre due volte al mese, dalle 9.30 alle 13.15, nel giorno successivo alle le-zioni del venerdì. Quelle del terzo indirizzo, saranno articolate con incontri mensi-li, visite guidate, attività laboratoriali e/o di stage, accompagnamento on-line.

L’articolazione dettagliata dei corsi, con la indicazione dei relativi docenti, dei tutor e degli orari verrà resa nota all’inizio delle lezioni. I docenti della Scuola sono professori universitari, provenienti da varie Facoltà italiane, ed esperti delle speci-fiche discipline.

È previsto per ciascun indirizzo un colloquio finale teso a evidenziare l’interesse e le ricadute culturali della Scuola, soprattutto in relazione al personale curriculum di studi e alle specifiche competenze professionali. Il colloquio per l’indirizzo “Proposte per una nuova architettura sacra” potrà essere sostituito dalla attività laboratoriale.

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GLI INDIRIZZI

A) Percorsi di arte e teologia Il primo indirizzo riguarderà secondo un organico e unitario progetto didattico

il rapporto tra la teologia e le arti, l’arte visiva innanzitutto, ma anche la musica, il cinema, la letteratura, il teatro, la danza, in un’ottica transdisciplinare.

Per l’anno accademico 2011-2012 il tema specifico e trasversale dei corsi sarà “La luce: luogo artistico e teologico”. Le ore di lezione sono 60, a cui si aggiungo-no non meno di tre visite guidate e una gita di istruzione. Accanto alle lezioni teo-riche sono altresì previsti: dibattiti, incontri con artisti, scrittori, musicisti e registi.

Le lezioni si terranno, a partire dalla seconda metà di novembre 2011, il vener-dì pomeriggio, due volte al mese, dalle 15,30 alle 19,15. Gli allievi che hanno già frequentato la Scuola nell’anno accademico 2010-2011 e che si riscriveranno nell’anno 2011-2012 riceveranno un attestato biennale.

Agli allievi, su supporto cartaceo o elettronico o on-line, verrà regolarmente fornito il materiale didattico della Scuola, nonché pubblicazioni inerenti agli ar-gomenti delle lezioni.

Il dettaglio, l’articolazione dei moduli e l’indicazione dei docenti verrà resa no-ta prima dell’inizio dei corsi.

B) Proposte per una nuova architettura sacra

Sono previsti due percorsi di studio:

1) Come progettare una chiesa? I corsi (articolati con cadenza quindicinale dalla seconda metà di novembre

2011 fino a giugno 2012, il venerdì pomeriggio e il seguente sabato mattina) sono destinati in particolare ai tecnici che vogliano introdursi nelle problematiche tecni-che e teologico-liturgico-artistiche inerenti alla progettazione, al recupero e all’adeguamento liturgico di un edificio di culto. Riguarderanno i fondamenti di base pratici e teorici della progettazione di una chiesa, del recupero, dell’adegua-mento liturgico, nonché la conoscenza delle norme CEI relative alla costruzione. Le ore di lezione sono 120. Si terranno inoltre non meno di tre visite guidate e una gita di istruzione. Previsti inoltre incontri con protagonisti dell’architettura sacra contemporanea, incontri, dibattiti.

Agli allievi, su supporto cartaceo o elettronico o on-line, verrà regolarmente fornito il materiale didattico della Scuola, nonché pubblicazioni inerenti agli ar-gomenti delle lezioni.

L’ultima fase dei corsi verrà in parte dedicata ad un tema specifico, La luce e gli edifici di culto, che costituirà un vero e proprio corso specialistico. Tale corso sarà aperta anche ad altri allievi che intendono seguire solo questo segmento di studi e in particolare agli allievi che hanno già frequentato la scuola negli anni passati.

Gli insegnamenti e gli argomenti di riferimento fondamentali dei corsi riguar-deranno: le linee guida per la progettazione e il recupero delle chiese; l’organizza-zione funzionale e tecnologica delle chiese e in particolare gli aspetti costruttivi e funzionali dell’architettura sacra contemporanea, il Concilio Vaticano II e le nor-me CEI.

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Il dettaglio delle lezioni, con la indicazione degli insegnamenti, dei docenti, dei tutor, dei giorni di lezione verrà reso noto prima dell’inizio delle lezioni.

2) La luce e gli edifici di culto. Il corso, della durata di 24 ore, e che si configura come segmento del percorso

annuale della Scuola di architettura, ha una sua struttura autonoma. Ad esso ci si potrà iscrivere anche senza aver frequentato il percorso annuale.

Si terrà con cadenza quindicinale tra Aprile e Maggio 2012, il venerdì pomerig-gio e il sabato mattina. Il corso riguarderà una tematica di ampio interesse nella costruzione di un edificio di culto e altresì nei lavori di adeguamento delle chiese esistenti, quello della luce, da leggersi sia sotto il profilo tecnico-visivo e artistico, sia sotto quello teologico e liturgico.

Gli allievi del percorso specialistico possono partecipare alla gita di istruzione e alle visite guidate, nonché agli incontri promossi dalla Scuola.

Per i corsi del secondo indirizzo, limitatamente alle risorse finanziarie, è previ-sta la redazione di un elaborato progettuale finale, secondo le indicazioni che ver-ranno fornite dal Comitato Scientifico della Scuola e la pubblicazione dei lavori più significativi. L’articolazione del corso, l’indicazione degli argomenti e degli in-segnanti verrà resa nota prima dell’inizio delle lezioni.

C) Beni culturali

Il corso è comprensivo di lezioni teoriche e di attività pratiche e laboratoriali, articolate nel corso dell’anno, dalla seconda metà di novembre 2011 a giugno 2012. Intende rispondere alla sempre più frequente richiesta di competenze speci-fiche inerenti alla organizzazione e promozione di eventi, alla valorizzazione e ge-stione di beni architettonici, artistici, storici, librari e culturali in genere, partico-larmente di pertinenza ecclesiastica, per i quali occorre una preparazione specifica sia sul piano culturale, sia religioso, sia tecnico-amministrativo. Il corso è rivolto agli alunni interni alla scuola e si configura come terzo anno di un triennale ciclo di studi, ma può essere aperto, come specifico percorso annuale, anche ad alunni e-sterni nella misura massima di 1/3 dei posti disponibili. Il corso riguarderà quest’anno i temi della comunicazione e della promozione culturale e si articolerà in un numero complessivo di non meno di 50 ore mediante incontri di lezione frontale mensili, visite guidate, attività pratiche e laboratoriali, accompagnamento on-line. Gli allievi frequentanti il corso possono partecipare alla gita di istruzione promossa dalla Scuola.

Il calendario degli incontri, con la indicazione dei docenti e dei temi e delle at-tività verrà reso noto prima dell’inizio delle lezioni.

D) Altri corsi e iniziative

Limitatamente alle disponibilità economiche e organizzative la Scuola, su pro-posta e approvazione del Comitato Scientifico della Scuola, potrà promuovere nel corrente anno accademico:

a) Corsi compatti per insegnanti di religione b) Incontri o seminari con artisti

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PROGRAMMI

Primo indirizzo Percorsi di Arte e Teologia

Le lezioni sono raggruppate in moduli articolati all’interno di quattro aree di

approfondimento, e sono relative agli insegnamenti che seguono:

a) Area storica - Archeologia cristiana - Arte, architettura e Chiesa contemporanea

b) Area teologica - Teologia dell’arte e dell’architettura - Temi di arte e ecclesiologia - Antropologia teologica - Segni e simboli dell’arte e dello spazio sacro nella Bibbia

c) Area estetica - Il limite, la materia, i paradossi come fondamenti dell’estetica - L’estetica tra filosofia e religione - L’arte tra soggettività e oggettività - Problemi di interpretazione

d) Area artistica - Percorsi e temi di iconografia cristiana - L’avvertimento dell’oltre nell’arte contemporanea - Spiritualità dello sguardo - Musica sacra contemporanea - Leggere un’opera d’arte sacra

Accanto o all’interno delle aree e dei moduli sopra indicati saranno ricomprese

lezioni o tematiche specifiche e specialistiche: - I Vangeli e il cinema - Danza come espressione dello spirito - Arte e Chiesa: problemi di committenza - Paesaggio sacro in Campania - Teatro sacro del Novecento - Insegnare religione con le immagini - Teologia dell’arte per i bambini - Lo spazio sacro e la città - Percorsi dell’umorismo cattolico - Letteratura cristiana del Novecento - Laboratorio di arte sacra

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Secondo indirizzo Proposte per una nuova architettura sacra

Le lezioni sono raggruppate in moduli, articolati all’interno di cinque aree di

approfondimento, e sono relative agli insegnamenti che seguono:

a) Area storica - Archeologia cristiana - Arte, architettura e Chiesa contemporanea

b) Area teologica - Teologia dell’arte e dell’architettura - Temi di arte e ecclesiologia - Antropologia teologica - Segni e simboli dell’arte e dello spazio sacro nella Bibbia

c) Area estetica - Il limite, la materia, i paradossi come fondamenti dell’estetica - L’estetica tra filosofia e religione - L’arte tra soggettività e oggettività - Problemi di interpretazione

d) Area artistica - Percorsi di iconografia cristiana - Temi e prospettive dell’arte sacra contemporanea - Musica sacra contemporanea - Leggere un’opera d’arte sacra

e) Area specialistica - Linee guida per la progettazione e il recupero di chiese - Percorsi di architettura sacra contemporanea - Il Concilio Vaticano II e gli indirizzi progettuali dello spazio sacro - L’adeguamento liturgico nelle chiese esistenti - Arti applicate nei luoghi di culto - Aspetti funzionali e tecnologici nella costruzione di chiese - Problemi di tutela e conservazione

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ISCRIZIONI

Le richieste di ammissione vanno indirizzate al Direttore della Scuola via posta elettronica ([email protected]). Ottenuta l’ammissione da parte del Direttore, verrano inseriti i dati anagrafici degli iscritti presso il totem disponibile presso la Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridio-nale, selezionando: Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia. L’inserimento dei dati è possibile effettuarlo anche da casa via internet. Si può demandare alla segreteria della Scuola questa fase operativa. L’iscrizione deve essere perfezionata presso gli Uffici della Segreteria entro e non oltre il 30 ottobre 2011 mediante:

• la presentazione del certificato di laurea o di un titolo di studio equipollente e/o l’indicazione dell’ufficio professionale esercitato e/o di altri documenti che possano costituire titolo di ammissione; solo per coloro che hanno già frequentato la scuola è consentito di non ripresentare la documentazione già presente in segreteria.

• la presentazione dell’attestazione di pagamento della prima rata di � 200,00 per il primo indirizzo, � 400,00 per il secondo indirizzo, � 200,00 per il terzo indirizzo. Il pagamento può essere effettuato su conto corrente postale n° 17647801 intestato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi oppure mediante bonifico bancario, codice IBAN n° IT37O 01010 03497100000000643, Agenzia Banco di Napoli, o mediante as-segno bancario. Non è possibile effettuare pagamenti mediante contanti, ec-cetto per i diritti di Segreteria.

• l’intera quota stabilita per la frequenza della Scuola ammonta a � 300,00 per il primo indirizzo, � 1000,00 per il secondo indirizzo, � 350,00 per il terzo indirizzo. Per coloro che intendono iscriversi al segmento specialistico di ar-chitettura sacra La luce e i luoghi di culto la quota richiesta è di euro 200 da versarsi in un’unica soluzione entro il 15 marzo 2012. In pari data devono pervenire le relative richieste di iscrizione.

• per gli allievi che hanno già frequentato la Scuola e intendono iscriversi di nuovo e per gli allievi delle due Sezioni (San Luigi e San Tommaso) della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, le quote di iscrizione so-no ridotte e sono così fissate: � 200,00 per il primo indirizzo � 500,00 per il secondo. Per gli allievi interni partecipanti al corso beni culturali il costo complessivo è di euro 250, da versarsi in un’unica soluzione.

• la seconda rata dei versamenti deve essere effettuata entro e non oltre il 15 marzo 2012.

Ai fini della validità della iscrizione e della inclusione nel numero dei posti di-sponibili (30 per ciascun indirizzo) farà fede il momento in cui l’iscrizione sarà perfezionata presso gli uffici di Segreteria della Sez. San Luigi della Pontificia Fa-coltà Teologica dell’Italia Meridionale, con la consegna dei documenti richiesti per l’ammissione ai corsi e della ricevuta attestante il versamento della prima rata. La consegna può essere effettuata dal diretto interessato o da persona da lui delegata.

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Ai fini dell’iscrizione, hanno precedenza assoluta coloro che hanno già frequentato la Scuola di Arte e Teologia e sono in possesso dei titoli di ammissione richiesti.

I corsi potranno non essere attivati se non verrà raggiunto un numero minimo di iscrizioni (15 per il primo indirizzo, 20 per i corsi del secondo indirizzo e del terzo indirizzo).

FREQUENZA, ATTESTATO, VALIDITÀ DEI CORSI

Ai fini della validità dei corsi, per il conseguimento dell’attestato, si richiede la presenza inderogabile ai 2/3 del numero complessivo delle ore di lezione. In casi particolari, dietro approvazione della Direzione, può essere consentito per il solo primo indirizzo il recupero delle assenze frequentando a titolo gratuito, corrispon-dendo le sole spese di Segreteria (� 30,00), i corsi della Scuola dell’anno accademi-co successivo o i corsi di recupero eventualmente promossi dalla Scuola.

Per gli insegnanti, dietro richiesta, verrà rilasciata attestazione valida come ag-giornamento riconosciuto dal MIUR ai sensi del DM 177/2000.

La partecipazione alla Scuola verrà attestata da un diploma specifico. L’attesta-to è titolo significativo nel curriculum professionale (attribuzione di credits univer-sitari). L’elenco nominativo di coloro che avranno conseguito l’attestato finale ver-rà inviato alle Soprintendenze Italiane e alle Diocesi, con l’indicazione del persona-le curriculum di studi e/o delle specifiche competenze professionali.

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Direzione della Scuola: GIUSEPPE MANCA S.I.

Condirettore: GIORGIO AGNISOLA [email protected]

Comitato Scientifico: GIORGIO AGNISOLA, VINCENZO DE GREGORIO, GIOVANNI LICCARDO, LILIANA MOSCATO ESPOSITO, FRANCO PIAZZA, LUIGI RAZZANO, EMILIO SALVATORE, ANDREA DALL’ASTA

Segreteria scientifica: GUSTAVO ARBELLINO [email protected]

Direttori di area Storica (GIOVANNI LICCARDO) Teologica (FRANCO PIAZZA) Artistica (GIORGIO AGNISOLA) Filosofica (LILIANA MOSCATO ESPOSITO)

Coordinamento Corsi beni culturali ROBERTA POLIDORO

Tutor MATTEO ADINOLFI, ANGELA AMALFITANO, MARIO DE LUCA, GAETANO RUOCCO

Coordinamento attività didattica MATTEO ADINOLFI

Coordinamento viaggi GAETANO RUOCCO e gite di istruzione

Coordinamento rapporti ANGELA AMALFITANO con gli allievi

Pubblicazioni EMILIA MUSELLA

Ufficio Stampa e Comunicazione MARY ATTENTO

Sede e segreteria della Scuola: Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Sezione San Luigi Via F. Petrarca, 115 - 80122 Napoli tf (lun.-ven. ore 9-13/15-18) 338.1527842 [email protected] www.scuolaarteteologia.it

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Parte Terza

APPENDICE

STATUTI

NORMATIVE PARTICOLARI

TESI DI DOTTORATO - LICENZA - BACCALAUREATO

PUBBLICAZIONI

CALENDARIO ACCADEMICO

INDICE

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statuti generali

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STATUTI GENERALI DELLA FACOLTÀ*

Art. 1 Natura e finalità della Facoltà

La Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma dei presenti Statuti, i gradi acca-demici in Sacra Teologia, ha le seguenti finalità:

a. approfondire, mediante la ricerca scientifica, la conoscenza della verità rivelata; b. contribuire all’evangelizzazione, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea; c. promuovere le discipline teologiche e le altre con queste connesse per l’inculturazione

del messaggio cristiano, soprattutto nell’Italia Meridionale, in stretta collaborazione con le Chiese locali;

d. curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, a servizio del Popolo di Dio e di tutta la famiglia umana;

e. contribuire alla formazione permanente del clero, dei religiosi e degli altri operatori pastorali.

Per meglio raggiungere questi fini la Facoltà collabora con gli altri Centri di studi eccle-siastici e con le Università civili, ed è aperta al dialogo con le altre Chiese e comunità eccle-siali, con i non cristiani e i non credenti.

Nella particolare struttura della Facoltà (cf. artt. 2-3), le iniziative atte a promuovere questi rapporti si svolgono con carattere unitario, in modo da rendere più efficace la sua a-zione specifica nell’area socio-culturale nella quale si trova inserita.

Art. 2

Struttura della Facoltà

La Facoltà consta di due Sezioni: Sezione S. Tommaso, affidata all’Archidiocesi di Napoli, e Sezione S. Luigi, presso il Collegio Massimo “San Luigi”, affidata alla Compagnia di Gesù.

Art. 3

Articolazione e sede degli studi

La Facoltà ha, in ciascuna delle due Sezioni, un proprio corso istituzionale completo per il conferimento del primo grado accademico (1° ciclo). Per il conferimento del secondo e terzo grado accademico essa si articola nei seguenti settori di specializzazione: a. Teologia dogmatica a indirizzo cristologico e Teologia pastorale, presso la Sezione S.

Tommaso; b. Teologia dogmatica a indirizzo ecclesiologico, Teologia biblica e Teologia della vita cri-

stiana, presso la Sezione S. Luigi.

Art. 6 La Comunità accademica

Tutte le persone che a titolo diverso partecipano alla vita della Facoltà sono, ciascuna secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del bene dell’intera Comunità ac-cademica e contribuiscono al conseguimento delle sue finalità.

* Pubblichiamo quelle parti degli Statuti Generali e Particolari che sono d’interesse più immediato e

concreto per gli studenti.

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statuti generali

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Art. 7 Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens”; il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore maggiore, delegato dal Preposito Genera-le della Compagnia di Gesù “pro tempore existens”.

Art. 9

Le Autorità accademiche della Facoltà

1. Le Autorità accademiche della Facoltà sono personali e collegiali. Le Autorità personali sono: il Preside, il Vice Preside della Facoltà (cf. art. 14,1), il Vice Preside per la Sezione da cui proviene il Preside. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Facoltà, i Consigli delle Sezioni S. Tommaso e S. Luigi.

2. Il governo della Facoltà spetta alle Autorità personali e agli Organi collegiali, secondo le

modalità indicate nei documenti della S. Sede, nei presenti Statuti generali e in quelli particolari.

Art. 16

I vari ordini di Docenti

1. Il Corpo accademico è composto da Docenti stabili e non stabili e dagli Assistenti. 2. I Docenti stabili sono i Professori Ordinari, Straordinari e Associati. 3. I Docenti non stabili sono gli Aggiunti, gli Incaricati e gli Invitati. 4. Gli Assistenti sono assunti in aiuto dei Docenti stabili e degli Studenti.

Art. 24

I vari ordini di studenti

1. La Facoltà è aperta a tutti: chierici, religiosi e laici. Gli studenti si distinguono in:

a. ordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici; b. straordinari, cioè gli iscritti a frequentare i corsi, con piani di studi che non condu-

cono ai gradi accademici; c. ospiti, cioè studenti che frequentano solo qualche corso.

2. Gli studenti che hanno iniziato gli studi del primo ciclo in una delle due Sezioni di Fa-

coltà e non raggiungono la votazione sufficiente, secondo i rispettivi Statuti, per conti-nuarli come ordinari, possono essere ammessi ai successivi corsi dello stesso ciclo e della stessa Sezione come straordinari.

3. Gli Statuti particolari determinano in che modo può avvenire il passaggio da studente

straordinario e ospite a ordinario, secondo le direttive del Consiglio di Facoltà.

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statuti generali

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Art. 32 Descrizione dei gradi accademici

1. I gradi accademici in Sacra Teologia, che la Facoltà conferisce a nome del Sommo Pon-tefice e secondo le indicazioni dell’art. 3 dei presenti Statuti, sono:

a. Baccalaureato in Sacra Teologia, a chi ha superato gli esami e le altre prove richieste nel primo ciclo;

b. Licenza in Sacra Teologia, nei settori di cui all’art. 3, a chi ha superato gli esami e le altre prove del secondo ciclo;

c. Dottorato in Sacra Teologia, a chi ha superato le prove prescritte nel terzo ciclo, ha discusso la dissertazione dottorale e l’ha pubblicata secondo le norme stabilite dal Consiglio di Facoltà.

2. Col conferimento del grado accademico la Facoltà dichiara:

a. chi ha conseguito il primo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teologi-che o discipline con queste connesse nelle scuole secondarie, inferiori e superiori;

b. chi ha conseguito il secondo grado accademico, idoneo a insegnare discipline teolo-giche o discipline con queste connesse in Istituti o Centri non universitari e ad esse-re assunto nelle Facoltà ecclesiastiche come Assistente;

c. chi ha conseguito il terzo grado accademico, atto a insegnare discipline teologiche, nell’ambito della specializzazione conseguita, in Facoltà ecclesiastiche o altri Centri Universitari.

3. Nei diplomi dei rispettivi gradi, oltre al nome della Facoltà, viene indicato il nome della Sezione in cui sono stati conferiti. Per il secondo e il terzo grado viene indicata anche la specializzazione conseguita.

4. I documenti autentici attestanti il conferimento dei gradi sono sottoscritti dalle compe-tenti Autorità accademiche, secondo la prassi vigente. Per il riconoscimento civile i Diplomi devono essere vidimati dalle competenti Autorità Ecclesiastiche e Civili.

5. Il Dottorato “ad honorem” può essere conferito, su delibera del Consiglio di Facoltà, per speciali meriti scientifici o culturali, acquisiti nella promozione delle scienze eccle-siastiche, in conformità con l’art. 38 delle Norme applicative di Sapientia Christiana.

Art. 33

Altri diplomi universitari

1. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste dal biennio filosofico viene rilasciato un Diploma di Studi Filosofici.

2. Agli studenti che hanno superato gli esami e le altre prove previste per l’Anno pastorale (cf. art. 29,2) viene rilasciato un Diploma di Pastorale.

3. L’istituzione di altri curricula di studi nelle discipline teologiche o nelle discipline con queste connesse per il conseguimento di particolari diplomi universitari spetta al Consi-glio di Facoltà, che delibera in questa materia a maggioranza dei due terzi dei voti.

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STATUTI PARTICOLARI DELLA SEZIONE SAN LUIGI

Art. 1

Natura e finalità della Sezione San Luigi

1. La Sezione San Luigi, eretta presso il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù “San Luigi”, è Sezione costituente della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale1. Essa ha il diritto di conferire, a norma degli Statuti Generali della Facoltà, i gradi acca-demici in Sacra Teologia2 e persegue, unitamente alla Sezione San Tommaso, le finalità proprie della Facoltà3.

2. La Sezione San Luigi, in quanto istituzione accademica dello Scolasticato della Com-pagnia di Gesù4, fa proprie le esigenze di serietà e profondità negli studi volute dalla Compagnia nella formazione dei suoi membri5 e dalla Chiesa per la formazione dei presbiteri e dei laici6. Tali note sono garantite da una Facoltà che persegue esplicita-mente gli obiettivi della ricerca e della produzione scientifica7.

3. Nel curare la formazione degli aspiranti al ministero sacerdotale e di quanti, religiosi e laici, si preparano all’insegnamento nelle scienze sacre o ad altri compiti apostolici8, la Sezione San Luigi è attenta ai problemi posti dall’inculturazione della fede nell’area dell’Italia Meridionale e conserva vivo il senso dell’universalità della Chiesa, caratteri-stico della Compagnia di Gesù9.

Art. 3

Il Gran Cancelliere e il Vice Gran Cancelliere

1. A norma degli Statuti Generali13 il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Napoli “pro tempore existens” e il Vice Gran Cancelliere della Facoltà è il Superiore Maggiore, delegato del Padre Generale della Compagnia di Gesù “pro tempore exi-stens”. In quanto garanti e responsabili di tutta la Facoltà i loro compiti sono definiti dagli Statuti Generali14.

2. La diretta soprintendenza e responsabilità della Sezione San Luigi spetta al Vice Gran Cancelliere15. Per quanto riguarda, tuttavia, il conferimento ai Docenti della missione canonica o dell’autorizzazione a insegnare, la nomina del Vice Preside per la Sezione, eventuali provvedimenti disciplinari di sospensione o di allontanamento, la revoca del-la missione canonica e dell’autorizzazione a insegnare, il Vice Gran Cancelliere agisce a norma degli Statuti Generali16.

3. Oltre le attribuzioni di cui agli articoli 8,1.6b; 16,3.5; 26,2; 28,1; 29,1 dei presenti Sta-tuti, spetta, in particolare, al Vice Gran Cancelliere:

1 Cf. Statuti Generali (=SG), art. 2. 7 Cf. SG art. 1; NG n. 42. 2 Cf. SG artt. 1; 3; 32; 33. 8 Cf. SG art. 1. 3 Cf. SG art. 1. 9 Cf. NG nn. 22-24. 4 Cf. SG Premesse storiche, III. 13 Cf. SG art. 7. 5 Cf. Normae Generales de Studiis (=NG),

nn. 3; 16.

14

15

Cf. SG art. 8. Cf. SG art. 8,4.

6 Cf. Codex Iuris Canonici, can. 248-252; 254; 229 par. 2.

16 Cf. SG artt. 8,5-6; 23,5.7.

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statuti particolari

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a) promuovere l’unione e la collaborazione fra tutti i membri della Comunità acca-demica della Sezione;

b) curare la formazione scientifica e l’incremento del Corpo docente della Sezione; c) vigilare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e siano fedelmente os-

servati gli Statuti e le norme emanate o approvate dalla S. Sede; d) procurare di rendere sempre più qualificato e incisivo il servizio reso dalla Sezione

alle Diocesi dell’Italia Meridionale.

4. In quanto Superiore Maggiore e delegato del P. Generale della Compagnia di Gesù, il Vice Gran Cancelliere si assicura che la formazione intellettuale impartita dalla Sezione agli Studenti gesuiti sia conforme alle indicazioni delle Normae Generales de Studiis e all’Ordo Regionalis Formationis Provinciae Italiae.

Art. 4

Autorità accademiche della Sezione

1. Le Autorità accademiche della Sezione San Luigi sono personali e collegiali. Le Autori-tà personali sono: il Vice Preside per la Sezione17, i Direttori dei settori Filosofico, Bi-blico, Dogmatico, Vita cristiana18. Le Autorità collegiali sono: il Consiglio di Sezione19, il Consiglio delegato20, il Consiglio dei Direttori di settore21, i Consigli dei settori Filo-sofico, Biblico, Dogmatico e Vita cristiana22.

Art. 17

Condizioni per l’ammissione degli studenti

1. A norma degli Statuti Generali l’iscrizione come studente ordinario della Sezione è a-perta a chierici, religiosi e laici che risultino idonei per condotta morale e abbiano con-seguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università civili114.

2. La Sezione accoglie come straordinari studenti con piani di studi che non conducono ai gradi accademici115, e come ospiti studenti che, col consenso del Vice Preside, sono ammessi a frequentare qualche corso116.

3. La Sezione esamina se dall’attestato degli studi compiuti risultano soddisfatte tutte le condizioni ritenute indispensabili dalla Facoltà per l’iscrizione. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche e moderne ritenute indispen-sabili dalla Facoltà117, la Sezione esige dagli studenti ordinari di supplire tempestiva-mente, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Per l’iscrizione al se-condo e terzo ciclo la conoscenza delle lingue ritenute, dai singoli Settori, indispensabi-li, è condizione previa118.

4. L’iscrizione al sesto anno, o Anno pastorale, esigito come complemento della forma-zione teologico-pastorale per il presbiterato da tutti coloro che non proseguono gli studi accademici119, comporta il pieno espletamento del quinquennio filosofico-teologico. L’Anno pastorale si conclude col conferimento di uno speciale Diploma120.

17 Cf. SP art. 8. 115 Cf. SG artt. 24,1b; 25,1. 18 Cf. SP art. 10. 116 Cf. SG art. 24,1c. 19 Cf. SP artt. 5-6. 117 Cf. SG art. 25,1b. 20 Cf. SP art. 7. 118 Cf. SG art. 25,2; SP art. 21,7.14. 21 Cf. SP art. 10. 119 Cf. SG art. 29,2. 22 Cf. SP art. 9. 120 Cf. SG art. 33,2; SP art. 23,7. 114 Cf. SG artt. 24,1; 25,1.

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statuti particolari

190

5. Per il conseguimento del secondo e terzo grado accademico la Sezione accoglie soltanto gli studenti che, in possesso dei requisiti richiesti dagli Statuti Generali121, intendano i-scriversi in uno dei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata122.

6. Le immatricolazioni e le iscrizioni al Quinquennio istituzionale e all’Anno pastorale si effettuano presso l’Ufficio della Segreteria, prima dell’inizio dell’Anno accademico. Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dal Vice Preside. Le iscrizioni ai Bienni di specializzazione si effettuano anche all’inizio del secondo semestre.

7. Gli studenti iscritti in questa Sezione come ordinari non possono contemporaneamente iscriversi ad altre Facoltà ecclesiastiche o civili123.

Art. 18

Passaggio degli studenti a straordinari e ordinari

1. [Gli studenti straordinari iscritti al Quinquennio istituzionale che, a partire dalla con-clusione del primo biennio, avessero riportato, nelle discipline previste dal loro piano di studi, la media dei 27/30, possono accedere al corso accademico su delibera del Consi-glio dei Direttori di settore, il quale stabilisce le eventuali integrazioni da apportarsi al piano di studi124] (Sospeso, cf. Lettera Congr. Ed. Catt., 30.05.1998).

2. Gli studenti ospiti che, in possesso dei requisiti richiesti125, intendessero iscriversi come ordinari o come straordinari, possono ottenere la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti a giudizio del Vice Preside, udito il Consiglio dei Direttori di settore.

Art. 19

Riconoscimento degli studi compiuti altrove

1. Chi ha iniziato gli studi filosofico-teologici in una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede può essere ammesso a continuarli, senza l’obbligo di ripetere gli esami in essa compiuti; non può, tuttavia, conseguire alcun grado accademico senza aver soddisfatto a tutte le condizioni prescritte per detto grado dagli Statuti della Facoltà e dai programmi di questa Sezione126.

2. Chi ha iniziato gli stessi studi fuori di una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede per essere ammesso deve integrare i corsi del primo ciclo, sostenendo gli esami e le altre prove che il Vice Preside, dopo aver esaminato i programmi svolti e i voti riportati dal candidato, determinerà, udito il Consiglio dei Direttori di settore127.

3. Il riconoscimento di discipline e di corsi compiuti con successo nelle Università civili o in altri Istituti o Centri qualificati di studi viene determinato caso per caso dal Vice Pre-side. In particolare:

a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio istituzio-nale, con l’obbligo, tuttavia, di recuperare, entro la fine del primo ciclo, i principali corsi filosofici teoretici, qualora il Vice Preside ritenga insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti;

121 Cf. art. 25,2-4. 125 Cf. SG art. 25,1. 122 Cf. SG art. 3; SP art. 2,1. 126 Cf. SG art. 26,1; SP art. 21. 123 Cf. SG art. 25,5. 127 Cf. SG artt. 26,2; 25,3; SP art. 8,6f. 124 Cf. SG artt. 24,3; 25,1.

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statuti particolari

191

b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio, con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e di recupe-rare i corsi storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero ade-guata corrispondenza negli studi compiuti;

c) per i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie col piano di studi della Sezione, l’iscrizione è al primo anno del quinquennio istituzionale. A giudizio del Vice Preside, tuttavia, possono essere omologati quegli esami che trovassero suf-ficiente corrispondenza col piano di studi della Sezione;

d) il diploma di laurea, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale del bi-ennio filosofico, da un seminario e dall’obbligo dell’esercitazione scritta in filosofia;

e) a norma dell’art. 26,3 degli Statuti Generali, inoltre, possono essere omologati, in-dipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che, a giudizio del Vice Preside128, trovassero sostanziale corrispondenza coi programmi della Se-zione. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione.

4. I corsi frequentati presso Scuole o Istituti Superiori di Scienze Religiose vengono presi in considerazione per un’eventuale omologazione solo se dette Scuole o Istituti risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà Teologica129.

Art. 22

Gli esami

1. A norma dell’art. 31,2 degli Statuti Generali possono essere ammessi a sostenere gli e-sami di una disciplina o di un corso solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal Docente al ter-mine del corso. La partecipazione alle lectiones magistrales, agli incontri seminariali o ai gruppi di studio, non deve essere inferiore ai due terzi del totale167. L’esame, inoltre, non viene omologato se lo studente non è in regola con la Segreteria.

2. Gli esami sono pubblici e la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. Nel caso sia prevista una commissione, il voto finale sarà la media delle singole votazioni, a meno che non sia stabilito altrimenti168.

3. Le sessioni ordinarie di esami sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di que-ste sessioni vengono indetti, per ogni singola disciplina, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Eventuali preappelli o postappelli possono essere concessi in via straordinaria dal Vice Preside, udito il Docente interessato169.

4. L’esaminatore competente per ogni disciplina è il Professore della stessa o il suo Assi-stente. In casi eccezionali il Vice Preside può nominare una commissione esaminatrice con o senza il titolare del corso. Possono essere invitati a far parte di commissioni esa-minatrici anche membri esterni particolarmente qualificati170.

5. Gli esami possono essere orali o scritti171, a discrezione del Docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti, e si ritengono superati con la votazione di 18/30. Chi, avendo iniziato l’esame, si ritira o viene giudicato insufficiente, non può ripetere l’esame nella stessa sessione, salva autorizzazione del Vice Preside a norma dell’art. 8,6g.

128 Cf. SP art. 8,6f. 169 Cf. SP art. 8,6g. 129 Cf. SG art. 42,3; Appendice 2a. 170 Cf. SP art. 8,6h. 167 Cf. SG art. 31,2. 171 Cf. SG art. 31,1. 168 Cf. SP art. 22,14.

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statuti particolari

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6. Nell’esprimere le votazioni sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri: a) capacità di analisi nonché di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni.

7. L’esame finale per il Baccalaureato può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Nel caso sia prevista la discussione di una tesi172, deve essere tra-scorso almeno un mese dalla sua effettiva consegna in Segreteria.

8. Il programma dell’esame comprensivo orale173 include tre aree tematiche: bibbia, dogma, morale. Il programma viene elaborato dal Consiglio dei Direttori di settore e approvato anno per anno dal Consiglio di Facoltà, prima dell’inizio del secondo semestre.

9. La commissione per l’esame comprensivo orale che conclude il ciclo istituzionale si com-pone di tre membri, uno per ogni area tematica174. La commissione e il suo presidente so-no designati dal Vice Preside. La durata dell’esame è di circa 60 minuti. Nel caso sia pre-vista la discussione di una tesi175, la commissione risulta formata dal relatore, dal correla-tore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La durata dell’esame è di un’ora.

10. Il punteggio per il Baccalaureato si struttura come segue: a) quando la prova conclusiva è l’esame comprensivo orale:

80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 30/110: all’esame comprensivo;

b) quando la prova conclusiva prevede la discussione di una tesi: 80/110: all’intero curriculum del quinquennio istituzionale 20/110: all’elaborato scritto 10/110: alla discussione.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale176.

11. I bienni di specializzazione si concludono con un esame generale orale, il cui program-ma viene definito dal Consiglio di settore, secondo le finalità e le esigenze del settore stesso. Vi sono ammessi gli studenti che hanno soddisfatto tutte le prescrizioni del piano di studi e la cui dissertazione risulti approvata. L’esame, della durata di un’ora, si svolge davanti a una commissione composta dal direttore della dissertazione, dal correlatore e dal presidente, designato dal Vice Preside. La prima parte consiste nella discussione della dissertazione; la seconda parte verte sul programma, secondo norme approvate dal Consiglio di Sezione.

12. Il punteggio per la Licenza si articola come segue:

50/110: al curriculum del biennio 40/110: alla dissertazione 20/110: all’esame finale.

La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmen-te, il coefficiente finale177.

13. La difesa della tesi dottorale avviene davanti a una commissione di quattro membri, nominata dal Vice Preside, comprendente il direttore, il primo e secondo relatore e il presidente della commissione. La difesa dura un’ora e un quarto.

172 Cf. SG artt. 29,1; 30,7; 31,8. 71,6 a 82,5 = bene probatus 173 Cf. SG art. 29,1; 31,8. 82,6 a 93,5 = cum laude probatus 174 Cf. SP art. 22,8. 93,6 a 104,5 = magna cum l. probatus 175 Cf. SP art. 22,7. 104,6 a 110 = summa vel maxima cum 176 Equivalenze con la dizione latina: laude probatus da 66 a 71,5 = probatus 177 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176.

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statuti particolari

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14. Il punteggio per il Dottorato si articola come segue: 50/110: al direttore della tesi 20/110: al primo relatore 20/110: al secondo relatore 20/110: voto collegiale sulla difesa. La commissione esaminatrice ha a disposizione altri 6 punti per integrare, eventualmente, il coefficiente finale178.

Art. 24

La ricerca scientifica

1. La Comunità accademica della Sezione San Luigi promuove la ricerca scientifica nelle discipline teologiche e in quelle connesse, in conformità con gli Statuti e le direttive im-partite dai Consigli di Facoltà e di Sezione189.

2. Soprattutto nei settori di specializzazione nei quali la Sezione è qualificata, vengono co-stituiti “Istituti di ricerca”, retti da statuti approvati dal Consiglio di Sezione190.

Art. 25

Le pubblicazioni

1. L’attività scientifica della Sezione ha una sua espressione nella Collana Aloisiana e nella rivista Rassegna di Teologia i cui statuti sono approvati dal Consiglio di Sezione.

2. La Sezione favorisce l’attività pubblicistica dei Docenti, soprattutto quando è frutto di progetti comuni, e collabora alle iniziative editoriali della Facoltà192.

3. La Sezione favorisce la pubblicazione di studi e ricerche di studenti che risultassero par-ticolarmente meritevoli.

Art. 26

La Biblioteca

1. La Biblioteca della Sezione S. Luigi193 è retta da un Direttore, coadiuvato da un Consi-glio di Biblioteca.

2. Il Direttore è nominato dal Vice Gran Cancelliere, su proposta del Vice Preside, udito il Consiglio di Sezione.

3. Il Consiglio di Biblioteca comprende il Direttore, il Vice Preside, il Direttore Ammini-strativo della Sezione, i Direttori di settore e un rappresentante degli studenti194.

4. La durata in carica del Direttore, le sue attribuzioni e quelle del Consiglio di Biblioteca sono fissate negli statuti della Biblioteca, approvati, assieme al regolamento, dal Consi-glio di Sezione.

5. Il Direttore partecipa, su invito del Vice Preside, al Consiglio di Sezione, con voto deli-berativo nelle questioni di sua competenza195.

6. La Biblioteca è aperta al pubblico secondo modalità indicate nel regolamento196.

178 Per le equivalenze con la dizione latina cf. nota 176. 193 Cf. SG art. 38.

189 Cf. SG art. 1; 11,1-b; SP artt. 2; 6,1. 194 Cf. SP artt. 10,1; 20,2.

190 Cf. SG artt. 3; 39; SP art. 2. 195 Cf. SP art. 5,6. 192 Cf. SP artt. 10,3c; 15,6; 24,2. 196 Cf. SG art. 38,3.

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statuti particolari

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7. Le Autorità accademiche della Sezione assicurano l’incremento del patrimonio librario e delle attrezzature della Biblioteca, al fine di renderla uno strumento sempre più idoneo allo studio e alla ricerca scientifica197.

Art. 32

Attività culturale della Sezione

1. Nell’ambito dell’unica Facoltà la Comunità accademica della Sezione San Luigi parte-cipa alla vita culturale dell’area nella quale è inserita207.

2. Le iniziative culturali della Sezione sono programmate secondo gli orientamenti del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Sezione.

197 Cf. SG art. 38,1

207 Cf. SG artt. 1; 43; SP art. 1,1.3.

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NORMATIVE PARTICOLARI

REGOLAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI ALLA VITA E AL GOVERNO DELLA COMUNITÀ ACCADEMICA

(Approvato dal Consiglio di Sezione il 9 marzo 1994)

Art. 1

Finalità e disciplina dell’attività degli studenti

Gli studenti, sia singolarmente che associati, partecipano alla vita e al governo della Comunità accademica per contribuire al bene comune della Sezione e della Facoltà. La par-tecipazione si esplica mediante:

a) la Segreteria degli studenti; b) le Assemblee di classe e i rappresentanti di classe; c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà.

Tale attività è disciplinata dagli Statuti Generali della Facoltà (cf. SG artt. 6; 27), dagli Statuti Particolari della Sez. S. Luigi (cf. SP artt. 12; 20) e dal presente Regolamento.

Art. 2

La Segreteria degli studenti

1. La Segreteria degli studenti è un comitato studentesco che tratta, delibera e porta a ese-cuzione tutte le attività atte al conseguimento delle finalità di cui all’art. 1. Inoltre pro-muove iniziative miranti a un adeguato, costante e approfondito rapporto con la realtà religiosa, culturale, sociale e politica in cui è inserita la Sezione.

2. La Segreteria è composta da: a) un Segretario coordinatore e un vice Segretario; b) i rappresentanti di classe del quinquennio (cf. art. 5) e il rappresentante unico del

2°ciclo e dell’anno pastorale (cf. art. 6); c) i rappresentanti degli studenti nei vari organi collegiali e commissioni della Sezione

e della Facoltà; d) due studenti eletti dalla Segreteria su proposta del Segretario coordinatore.

3. La Segreteria degli studenti è convocata e presieduta dal Segretario coordinatore: a) all’inizio di ogni anno accademico, entro il mese di ottobre, per assolvere gli adem-

pimenti necessari al suo funzionamento; b) tutte le volte che il Segretario coordinatore lo ritenga opportuno; c) quando un terzo dei suoi membri ne faccia richiesta.

L’ordine del giorno è stabilito dal Segretario coordinatore. Egli redige il verbale delle riunioni, lo rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne tra-smette copia al Vice Preside per la Sezione.

4. Le riunioni della Segreteria sono validamente convocate quando sono presenti i due ter-zi dei membri.

5. Le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguardanti persone ed elezioni, da regolarsi secondo l’art. 9.

6. Alle riunioni è presente anche un Docente, nominato dal Vice Preside per la Sezione, con funzione consultiva (cf. SG art. 27,2; SP art. 8,6d).

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normative particolari

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Art. 3 Il Segretario coordinatore e il vice Segretario

1. Il Segretario coordinatore e il vice Segretario sono eletti dall’Assemblea generale (cf.art. 4,7) e restano in carica due anni.

2. Il Segretario coordinatore: a) promuove e coordina l’attività della Segreteria degli studenti; b) convoca e presiede le riunioni; c) ne stabilisce l’ordine del giorno insieme al vice Segretario e ne redige il verbale, lo

rende pubblico mediante affissione sulla bacheca degli studenti e ne trasmette copia al Vice Preside per la Sezione;

d) nei casi di urgenza, nei quali è impossibile convocare la Segreteria, prende iniziative decisionali ed esecutive nell’ambito delle competenze della Segreteria, col consenso del vice Segretario e di uno dei rappresentanti al Consiglio di Sezione;

e) è membro di diritto del Consiglio Delegato (cf. SP art. 7,1); f) cura i rapporti con le autorità accademiche e con gli studenti della Sezione S. Tom-

maso su orientamento della Segreteria; g) è membro di diritto del Consiglio di Sezione.

3. In assenza del Segretario coordinatore le sue funzioni sono svolte dal vice Segretario.

Art. 4

Assemblea generale

1. L’Assemblea generale è aperta a tutti gli studenti ordinari e straordinari della Sezione. Hanno voce passiva solo gli studenti ordinari.

2. L’Assemblea generale è convocata dal Segretario coordinatore, udita la Segreteria degli studenti, mediante affissione sulla bacheca degli studenti, dopo che sia stato informato il Vice Preside per la Sezione.

3. L’indizione dell’Assemblea deve precedere di almeno sette giorni la sua convocazione. Qualora un quinto degli studenti ne faccia richiesta, il Segretario è tenuto a spostare l’Assemblea in altra data.

4. Per l’Assemblea generale può essere utilizzata qualche ora dell’orario scolastico comune al 1° e al 2° ciclo, previa intesa con il Vice Preside per la Sezione in tempi utili.

5. L’Assemblea è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti ordi-nari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo. In seconda convocazione l’Assemblea è va-lidamente convocata se è presente il 40% degli studenti ordinari e straordinari in corso del 1° e 2° ciclo.

6. L’Assemblea è presieduta dal Segretario coordinatore. All’Assemblea viene invitato il Docente delegato (cf. SP 8,6d).

7. Ogni due anni l’Assemblea generale elegge, a scrutino segreto e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il Segretario coordinatore; con vo-tazione distinta, e a maggioranza assoluta per le prime due votazioni, a ballottaggio nella terza, il vice Segretario (cf. art. 9).

8. Salvo i casi della elezione del Segretario e del vice Segretario e quelli regolati dall’art. 9, le votazioni sono a scrutinio palese e a maggioranza semplice.

9. L’Assemblea per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione, ai sensi degli SP art. 5,3, è indetta dal Vice Preside per la Sezione. L’Assemblea generale elegge a questa funzione due studenti da una rosa di candidati presentata dalla Segreteria Studenti.

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normative particolari

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Art. 5 Assemblee di classe e rappresentanti di classe

1. Ogni classe dibatte i problemi di interesse studentesco in Assemblee di classe, per le quali è prevista un’ora nell’orario scolastico settimanale.

2. L’Assemblea di classe è indetta dai rappresentanti, quando essi lo ritengano opportuno o quando ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima della sua convocazione. Essa è validamente convo-cata se è presente la maggioranza degli studenti iscritti all’anno di corso.

3. Le decisioni sono prese a scrutinio palese e a maggioranza semplice, salvi i casi riguar-danti persone ed elezioni per i quali ci si regola secondo l’art. 9.

4. All’inizio dell’anno accademico ogni classe, riunita in Assemblea, elegge tre rappresentan-ti, dei quali uno scelto, possibilmente, tra i due rappresentanti uscenti. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari iscritti al corso; hanno voce passiva solo gli ordinari.

5. I rappresentanti di classe durano in carica un anno. Essi fanno parte della Segreteria de-gli studenti, convocano e presiedono le Assemblee di classe e ne stabiliscono l’ordine del giorno; promuovono iniziative dirette ad affrontare i problemi della classe; a metà di ogni semestre verificano con la classe l’andamento didattico dei corsi; sono portavoce delle istanze degli studenti della propria classe presso i professori e negli altri ambiti in cui operano i rappresentanti degli studenti.

Art. 6

Rappresentanza del 2° ciclo e dell’Anno pastorale

1. All’inizio dell’anno accademico, gli studenti in corso del secondo ciclo e dell’Anno di pastorale sono convocati dal Segretario coordinatore in un’unica Assemblea. Essi eleg-gono un rappresentante unico del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce attiva gli studenti ordinari e straordinari del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Hanno voce passiva solo gli ordinari iscritti al 2° ciclo e all’Anno pastorale.

2. Il rappresentante unico dura in carica un anno ed è rieleggibile; fa parte della Segreteria degli studenti; è portavoce presso le Autorità e negli organismi accademici del 2° ciclo delle istanze e dei problemi degli studenti.

3. Quando il rappresentante unico lo ritenga opportuno, o ne faccia richiesta almeno un quinto degli studenti in corso, egli convoca e presiede l’Assemblea del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. L’Assemblea è prevista in orario scolastico. Essa è indetta, previo ac-cordo con il Vice Preside, mediante avviso sulla bacheca degli studenti almeno tre giorni prima. Essa è validamente convocata se è presente la maggioranza degli studenti in corso del 2° ciclo e dell’Anno pastorale. Le decisioni sono prese a norma dell’art. 5,3.

4. All’inizio dell’Anno accademico, nell’Assemblea di cui al primo comma, gli studenti in corso del 2° ciclo eleggono anche altri due studenti, iscritti rispettivamente ai due bienni di specializzazione ai quali non appartiene il rappresentante unico. Essi e il rappresentante unico hanno il compito di curare i rapporti tra il Direttore di settore, i docenti e gli stu-denti del proprio biennio di specializzazione in ordine alla definizione dei piani di studio, la programmazione dei corsi, e gli altri problemi specifici che potessero sorgere.

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normative particolari

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Art. 7 Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà

Gli studenti della Sezione S. Luigi inviano al Consiglio di Facoltà due studenti eletti dal Consiglio di Sezione (cf. SG art. 10) sulla base di una rosa di nomi proposta dalla Segreteria degli studenti.

I rappresentanti degli studenti al Consiglio di Facoltà durano in carica due anni (cf. SG art. 10,3).

Art. 8

Rappresentanti degli studenti al Consiglio di Biblioteca, al Consiglio di Amministrazione, alle commissioni

1. La Segreteria degli studenti elegge rappresentanti degli studenti in tutti gli organi collegiali e commissioni, permanenti e temporanee, della Sezione S. Luigi e della Facoltà, quando sia prevista la partecipazione di una rappresentanza studentesca (cf. SP art. 20,2).

2. Per l’elezione dei rappresentanti al Consiglio di Sezione ci si regola in base all’art. 4,9.

3. Rappresentante degli studenti al Consiglio Delegato è il Segretario coordinatore.

4. La Segreteria degli studenti elegge un rappresentante al Consiglio di Biblioteca e uno al Consiglio di Amministrazione della Sezione (cf. SP art. 30,1). Essi durano in carica due anni. Il rappresentante al Consiglio di Amministrazione svolge anche la funzione di e-conomo della Segreteria degli studenti.

Art. 9

Maggioranza per votazioni riguardanti persone ed elezioni

1. Nei casi riguardanti persone si vota a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta.

2. Le elezioni si svolgono a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta nelle prime due vo-tazioni, a ballottaggio nella terza (cf. SP art. 5,3).

Art. 10

Durata in carica dei rappresentanti degli studenti

1. Salvo disposizioni speciali (cf. art. 6,2), i rappresentanti degli studenti durano in carica due anni e possono essere rieletti.

2. In caso di impossibilità, accertata dalla Segreteria degli studenti, di portare a termine il mandato di rappresentante, subentra nella stessa funzione il primo dei non eletti, a me-no che la Segreteria degli studenti non decida di effettuare una nuova elezione.

Art. 11

Regime economico della Segreteria degli studenti

1. Ogni studente è tenuto a contribuire alla costituzione di un fondo per il finanziamento delle attività di cui all’art. 2,1, conferendo una quota annualmente determinata dalla Se-greteria degli studenti.

2. L’economo della Segreteria amministra tale fondo, ne dà conto alla Segreteria e rende pubblico il bilancio.

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Art. 12 Pubblicità

1. La Segreteria degli studenti, al fine di favorire il più possibile la comunicazione tra le va-rie componenti della Comunità accademica, provvede ad informare, con mezzi adegua-ti, il Vice Preside per la Sezione ed eventualmente le altre Autorità accademiche, dei progetti e delle decisioni prese dagli studenti.

2. La Segreteria, mediante affissione su bacheca, informa gli studenti circa la sua attività e ogni altra questione di interesse studentesco.

Art. 13

Modifiche al presente Regolamento

Modifiche al presente regolamento sono apportate con delibera del Consiglio di Sezio-ne prese a maggioranza assoluta, su proposta della Segreteria degli studenti o di un’Autorità accademica della Sezione (cf. SP art. 4).

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TESI DIFESE NELL’ANNO ACCADEMICO 2010-2011

TESI DI LICENZA

SETTORE BIBLICO

CAPASSO Salvatore (dioc. Aversa), Gesù e Pilato in Gv 18,28-19,16a. Analisi esegetica e sto-ria degli effetti (pp. 122). Relatore: Cosimo Pagliara. Difesa: 20/06/2011. KOFFI Kossi (dioc. Atakpamé), “Una voce nel deserto”. Analisi narrativa comparativa di Lc 3,4-6 e Is 40,3-5 (pp. 103). Relatore: Cosimo Pagliara. Difesa: 20/06/2011.

SETTORE VITA CRISTIANA-MORALE

COSTANZA Cristian (dioc. Tursi-Lagonegro), Peccato e conversione nelle prediche del Beato Domenico Lentini (pp. 126). Relatore: Sabatino Majorano. Difesa: 16/06/2011. JONADOSS Anthoni Samy (relig. HGN), Ethics of population control: India as a case study. An enquiry on the image of man and the significance of human dignity in light of Roman Ca-tholic faith (pp. 172). Relatore: Andrea Vicini. Difesa: 16/11/2010.

SETTORE VITA CRISTIANA-SPIRITUALITÀ

GUIDA Roberto (dioc. Vallo della Lucania), Il Signore Gesù, specchio di perfezione di ogni virtù, nella vita spirituale di Chiara d’Assisi (pp. 102). Relatore: Francesco Asti. Difesa: 25/02/2011.

TESI DI BACCALAUREATO

SCORDARI Gilberto (laico), La toccata e fuga Bwv 538 e la pericope di Gv 20,3-10. Fra interpre-tazione bachiana ed esegesi biblica (pp. 57). Relatore: Emilio Salvatore. Difesa: 21/06/2011.

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PUBBLICAZIONI 2010-2011

I. Pubblicazioni della Sezione

CARFORA A. - GALIANO C. - IANNIELLO A. - LICCARDO G. - TANZARELLA S. (edd.), Dizionario storico delle diocesi: Campania, L’Epos, Palermo 2010.

Ai Crocevia IMPELLIZZERI V., Omnia nobis est Christus. L’umanesimo dell’incarnazione in Gio-

vanni Battista Montini, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011. TADDEI FERRETTI C., Scienza cognitiva. Un approccio interdisciplinare, Il pozzo di

Giacobbe, Trapani 2011.

Le forme e la luce SANTI G., Architettura e teologia. La Chiesa committente di architettura (Le forme

e la luce 4), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011.

Oi Christianoi - Sezione antica GAMBERINI P., Giovanni Battista. Un profeta e tre religioni. (Oi Christianoi 12), Il

pozzo di Giacobbe, Trapani 2011. ARCIPRETE P., Apocalittica e violenza politica nelle tre grandi religioni abramitiche,

(Oi Christianoi 13), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011.

Oi Christianoi - Sezione moderna/contemporanea DRAGO A. (ed.), Il pensiero di Lanza Del Vasto. Una risposta al XX secolo. Memo-

ria e risorsa per una nuova cittadinanza (Oi Christianoi 6), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010.

II. Pubblicazioni dei Docenti

AGNISOLA G., «Lo spirito leggero di Azuma», in Avvenire, 20 luglio 2010, pagina Arte.

ID., «Pistoletto a Scolacium», in Avvenire, 27 luglio 2010, pagina Arte. ID., «Bill Viola a Capodimonte», in Avvenire, 9 Ottobre 2010, pagina Arte. ID., «Munch, l’orizzonte oltre il grido», in Luoghi dell’infinito, dicembre

2010. ID., «Iconografia del Mitreo di Santa Maria Capua Vetere», in Atti del con-

vegno “Sol invictus”, Santa Maria Capua Vetere dicembre 2010. ID., «Ottocento a Bari», in Avvenire, 22 dicembre 2010, pagina Arte. ID., «Nel cerchio del sacro», mostra presso la Galleria Incontro d’arte, Roma

dicembre 2010. ID., In principio è l’incontro, mostra presso il Centro Movimento Aperto,

Napoli febbraio 2011.

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ID., «Canti sull’onda: da Omero a Ritsos», in Luoghi dell’Infinito, febbraio 2011.

ID., «Coste d’artista: l’altro Grand Tour», in Luoghi dell’infinito, febbraio 2011.

ID., «L’arte sacra e i musei diocesani», in Scatti di Vita, Saletta dell’Uva, Ca-serta febbraio 2011.

ID., «Sulle orme del sacro», mostra di Venanzio Manciocchi presso l’Ab-bazia di Valvisciolo, aprile 2011.

ID., «Gli “espressionisti” e la caduta del muro di Berlino», in Avvenire, 24 maggio 2011, pagina Arte.

ID., «Nel nome di Virgilio», in Luoghi dell’Infinito, giugno 2011. ID., «La bellezza ritrovata», in Rassegna di Teologia 52 (2011) 501-507. ID., In natura, mostra nel Parco di Fogliano, Foglianoarte, Latina luglio

2011.

AMARANTE V., «La direzione spirituale nell’epistolario di Cesare Sportelli», in Spi-cilegium Historicum Congregationis SSmi Redemptoris 59/1 (2011) 157-179.

ASTI F., «La scienza sperimentale in Jean Joseph Surin, S.J.», in Archivum Histori-cum S.I. 157 (2010) 45-87.

ID., «Maria nell’esperienza mistica: una questione terminologica e di media-zione?» (prima parte), in Marianum 72 (2010) 227-317.

ID., «Maria nella mistica femminile del XII secolo: Ildegarda di Bingen», in Theotokos XVIII (2010) 395-431.

ID., «La santità come ottimismo cristiano per rinnovare l’umanità: l’esempio del Beato Giovanni XXIII», in Mysterion 4 (2011) 17-28, www.myste-rion.it.

BALCIUS V., «Apie objektyvumą moralėje», in V. BALČIUS - M. ČEPONIS - P. SUBAČIUS (edd.), Kunigas, FS, Vilniaus Arkivyskupo kardinolo Audrio Juozo Bačkio tarnystės penkiasdešimtmečiui, Lietuvos katalikų mokslų akademija, Vilnius 2011, 13-62 (in lituano) [traduzione: «Sull’oggettività morale», in V. BALČIUS - M. ČEPONIS - P. SUBAČIUS (edd.), Il sacerdote, FS all’occasione del 50° anniversario di servizio sacerdotale dell’Arci-vescovo di Vilnius, Cardinale A.J. Bačkis, Lietuvos katalikų mokslų aka-demija, Vilnius 2011, 13-62].

ID., «Dichiarazioni anticipate di trattamento: nuclei di attenzione per una decisione etica», in Euntes Docete LXIV (2011/1) 195-222.

ID., «Per una fondazione dell’agire morale cristiano: fra persona e atto», in Rogate (giugno 2011), 14 cartelle (in corso di pubblicazione).

ID., «L’opzione fondamentale nel Magistero recente», in Euntes Docete LXIV (2011/2), 14 cartelle (in corso di pubblicazione).

ID., «Legge italiana n. 40 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita”: status questionis e prospettive etiche future», in Soter (settem-bre 2011), 16 cartelle (in corso di pubblicazione sulla rivista della facoltà

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teologica dell’Università di Vytautas Magnus di Kaunas, Lituania; il te-sto sarà pubblicato in italiano).

BASTIANEL S., «Questioni di fondazione biblica e teologica», in C. BRESCIANI - L. EUSEBI (edd.), Ha ancora senso parlare di guerra giusta? Le recenti ela-borazioni della teologia morale, EDB, Bologna 2010, 21-49.

ID., Teologia morale fondamentale. Moralità personale, ethos, etica cristiana, nuova edizione ad uso degli studenti, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale Sez. San Luigi, Napoli 2010.

ID., Morality in social life, Convivium Press, Miami 2010. ID., Moralità personale nella storia. Temi di morale sociale, Il pozzo di

Giacobbe, Trapani 2011.

CARFORA A., «Montevergine», in Dizionario storico delle diocesi: Campania, a cura di A. CARFORA - C. GALIANO - A. IANNIELLO - G. LICCARDO - S. TANZARELLA, L’Epos, Palermo 2010, 360-373.

ID. (ed.), Dizionario storico delle diocesi: Campania, a cura di A. CARFORA - C. GALIANO - A. IANNIELLO - G. LICCARDO - S. TANZARELLA, L’Epos, Pa-lermo 2010.

D’ALARIO V., Recensione a: P.R. ANAYA LUENGO, El ombre, destinatario de los dones de Dios en el Qohélet (Biblioteca Salmanticensis, Estudios 296), Publicaciones Universitad de Salamanca, Salamanca 2007, in Biblica 91 (2010) 3, 452-456.

DE SIMONE G. (ed.), Le vie dell’interiorità. Percorsi di pensiero a partire dalla ri-scoperta contemporanea dell’interiorità, Cittadella, Assisi 2011.

ID. - BIANCHI L., Il cielo sulla terra. Lettura spirituale della celebrazione eucaris-tica per la vita quotidiana, Città Nuova, Roma 2011.

ID., «Appunti per una antropologia del sentire», in Orientamenti Pastorali (2010/11) 33-38.

ID., «Della verità del mito: il contributo di Georges Gusdorf», in AA.VV., Attualità del mito, Hermeneutica, Annuario di filosofia e teologia fonda-to da Italo Mancini (Nuova serie), 2011 (in corso di pubblicazione).

DI NAPOLI G., «La solennità di Maria Madre di Dio al 1 Gennaio. Analisi del formulario della Messa», in G. DI NAPOLI (ed.), «Affinché si conosca sul-la terra la tua via (Sal 67/66,3)». Annunciare, celebrare, Testimoniare il Risorto, Studi in onore di S.E. mons. Giuseppe Rocco Favale, con pre-fazione di p. C. Greco sj, Preside PFTIM, Istituto Superiore di Scienze Religiose, Vallo della Lucania 2010, 25-87.

ID., «Dall’ipotesi di revisione del Canone Romano all’elaborazione di nuove preghiere eucaristiche: l’apporto determinante di Cipriano Vagaggini», in Rivista Liturgica 96 (2009) 385-396.

ID., «Formare le competenze: i ministri ordinati», in Rivista di Pastorale Liturgica 48 (5/2010) 30-37.

Page 206: Guida dello Studente 2011-12

206

ID., «Pacis concludentis signaculo. Lo scambio del bacio di pace nella liturgia eucaristica tra limitazioni e ri-significazione», in Rivista Liturgica 97 (2010) 497-517.

ID., «L’antifona Adorna thalamum tuum tra Oriente e Occidente», in Maria-num 78 (2011) (in corso di pubblicazione).

FRANCO E., «L’universalità della profezia postesilica (Is 56-66)», in Biblia Notizia-rio 23 (2009/3) 7-10 approfondimenti culturali 48, www.biblia.org/in-dex.php/component/docman/doc_download/18-n-3-ottobre.html [accesso 27.05.2011]

ID., «Coloro che seguono l’Agnello dovunque vada (Ap 14)» e «Beati gli in-vitati al banchetto di nozze dell’Agnello (Ap 17,1-19,10)», in UFFICIO DIOCESANO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI (ed.), Mi fu detto devi pro-fetizzare ancora... (Ap 10,11). La missione della chiesa di Nardò-Gallipoli per la gioia e la speranza del mondo contemporaneo, Diocesi di Nardò-Gallipoli anno pastorale 2009-2010, GrafiCart, Copertino (Le) 2009, 51-54 e 55-58.

ID., «Esegesi scientifica ed esegesi teologica in mons. Vittorio Fusco credente, biblista e pastore», in Rivista di Scienze Religiose 23 (2009) 553-564.

ID., «Il modello per trasmettere la fede: Dio come padre educa e istruisce il suo popolo», in UFFICIO DIOCESANO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI (ed.), La famiglia cristiana trasmette la fede, Diocesi di Nardò-Gallipoli Anno pastorale 2010-2011, Nardò (Le) 2010, 21-26.

ID., «L’unità nella diversità e la diversità per l’edificazione. Lo sviluppo del pensiero paolino: dalla chiamata alla comunione col Figlio (1Cor 1,9) all’unità dello Spirito nell’amore (Ef 4,2-3)», in R. SCOGNAMIGLIO - M. GIRARDI (ed.), L’insegnamento di Paolo sull’unità della Chiesa (1Cor 1; Ef 4). X seminario di esegesi patristica realizzato a Corinto (Grecia), 14-20 aprile 2009 (Analecta Nicolaiana 10), Ecumenica Editrice, Bari 2010, 19-30.

ID., «Giovanni Battista secondo i vangeli: profeta, precursore, testimone o amico dello sposo?», in P. GAMBERINI (ed.), Giovanni Battista: un profe-ta e tre religioni (Oi Christianoi 12), Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011, 49-75

ID., «Uomini, bestie e salvezza del creato» Schedario/Bibbia aperta, Aggior-namenti Sociali 62 (2011/04) 309-312.

GALANTINO N., «Postfazione» a A. TRUPIANO, La via della sapienza in Josef Pieper e Dietrich Bonhoeffer. Interpretazione della realtà e discernimento del bene, Cittadella, Assisi, 451-458.

ID., «La teologia e la pastorale nella vita del prete. Per un servizio all’esigenza di fecondare la postmodernità con la vita buona del Vange-lo», in D. MARRONE, Il tesoro dello scriba, Editrice Rotas, Barletta 2011, 9-16.

Page 207: Guida dello Studente 2011-12

207

ID., «I sogni di un Vescovo nella vita di una comunità», presentazione a F. DI PALO, La bellezza ritrovata, Claudio Grenzi Editore, Foggia 2010, 7-11.

ID. (ed.), Sull’anima. È in gioco l’uomo e la sua libertà, Cittadella, Assisi 2011. ID., «Introduzione» a N. GALANTINO (ed.), Sull’anima, cit., 5-16. ID., «Dall’anima alla mente: nomi, concetti e tappe di un itinerario», in N.

GALANTINO (ed.), Sull’anima, cit., 19-54. ID., «La sfida educativa in un mondo che cambia», in Rassegna di Teologia

52 (2011) 18-39. ID. - DIBISCEGLIA A.G., La Chiesa Madre di Cerignola. Storia e documenti per la

vita e nella vita di una comunità credente, Grenzi Editore, Foggia 2011.

GAMBERINI P., «Il naufragio dell’identità cattolica”, in Rassegna di Teologia 51 (2010) 5-25.

ID., «L’apporto della teologia asiatica e la comprensione della “perso-na/ipostasi” in teologia», in La Scuola Cattolica 138 (2010) 447-477.

ID., «La croce nella recente teologia occidentale», in AA.VV., ‘La Parola della croce’. Interrogativi e speranze per l’ecumenismo e il dialogo, Ancora, Milano 2010, 88-105.

ID., «La teologia della croce: dall’evento al senso di Dio», in G. CAPUTO (ed.), Crossing World. La croce e il mondo. 7° Convegno Internazionale, Il Prato Casa Editrice, Padova 2010, 7-14.

ID., «“Giovanni Battista e Gesù Cristo”. Tra Profezia e Parola di Dio: un dialogo tra islam e cristianesimo», in P. GAMBERINI (ed.), Giovanni Bat-tista: un profeta e tre religioni, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011, 95-114.

ID., «Erik Peterson a cinquant’anni dalla morte», in La Civiltà Cattolica 162 (2011) I, 107-112.

ID., «The Concept of “Person”: A Dialogue with Contemporary Asian The-ology», in Irish Theological Quarterly 76 (2011) (in corso di pubblica-zione).

GIRAUDO C., «Ite, missa est! L’Eucaristia come impegno per la missione», in J. MIMEAULT - S. ZAMBONI - A. CHENDI (ed.), Nella luce del Figlio. Scritti in onore di Réal Tremblay nel suo 70° genetliaco, EDB, Bologna 2011, 321-339.

ID., «In unum corpus. L’assemblea che celebra diventa Chiesa», in Parola e Tempo, Annale dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Rimini 9 (2010) 105-115.

ID., «La preghiera dei fedeli tra eclissi e clandestinità. La sopravvivenza uffi-ciosa delle suppliche dopo le letture», in Rivista Liturgica 97 (2010) 876-892.

ID., «In persona Christi - In persona Ecclesiæ. Fórmulas eucarísticas à la luz da lex orandi», in Perspectiva Teológica 42 (2010) 187-203.

ID., «Il presbitero in cerca di identità. Teologia e spiritualità di un ministe-ro», in La Civiltà Cattolica (2010/III) 29-41 (quaderno 3841).

Page 208: Guida dello Studente 2011-12

208

ID., «In persona Christi - In persona Ecclesiæ. Formule eucaristiche alla luce della lex orandi», in Frontiere 2011. Rivista di Filosofia e Teologia (2011) 339-358.

ID., Stupore eucaristico. Per una mistagogia della Messa «attraverso i riti e le preghiere», LEV, Roma 20112.

GRECO C., «Chiesa e Mezzogiorno: prospettive pastorali», in Rassegna di Teologia 50 (2009) 403-424.

ID., «Prossimità, profezia, servizio: le prospettive pastorali», in Chiesa nel Sud, Chiese del Sud. Nel futuro da credenti responsabili, EDB, Bologna 2009, 95-122.

ID., A experiência religiosa. Essência, valor, verdade. Um Roteino de filosofia de Religiáo (trad. dall’it.), Ed. Loyola, São Paulo (BR) 2009.

ID., «Introduzione», in G. PARNOFIELLO (ed.) La persona nella città. Per un nuovo progetto di convivenza, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009, 9-12.

ID., «Laudatio per il conferimento del dottorato ad honorem in teologia a S.Beatitudine, Arc. Anastasios Janullatos, primate di Albania», in An-nuario Generale 2009-2010, PFTIM, Napoli 2009, 143-147.

ID., «Coscienza morale ed esperienza di fede: il discernimento della volontà di Dio», in Filosofia e Teologia XXV (2011/2) 267-278.

GUIDA A., «Luca narratore. Zaccheo», in Parole di vita 55 (2010/5) 43-46; ID., «Luca narratore. Il “buon” ladrone», in Parole di vita 55 (2010/6) 43-46; ID., «Introduzione all’analisi narrativa. Storia di un metodo», in Parole di vi-

ta 56 (2011/1) 50-53; ID., «Introduzione all’analisi narrativa. Fabula, intreccio, trame», in Parole di

vita 56 (2011/2) 51-54; ID., Recensione di: J.L. RESSEGUIE, Narratologia del Nuovo Testamento (In-

troduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 38), Paideia, Brescia 2008, in Parole di vita 56 (2011/1) 51.

ID., «Dai vangeli apocrifi una nuova immagine di Gesù e delle prime comu-nità?», in Esodo (2011/2) (in corso di pubblicazione)

ID., «Introduzione all’analisi narrativa. Spazio e tempo nel racconto», in Pa-role di vita 56 (2011/3) (in corso di pubblicazione)

ID., «Seduzione, inganno, violenza, vittoria: Giuditta nell’arte», in Parole di vita 56 (2011/4) (in corso di pubblicazione)

ID., «Introduzione all’analisi narrativa. Il tempo del racconto», in Parole di vita 56 (2011/4) (in corso di pubblicazione)

ID., «Un eroe di fede, di spada, di parola: Giuda Maccabeo», in Parole di vi-ta 56 (2011/5) (in corso di pubblicazione)

ID., «Introduzione all’analisi narrativa. I personaggi biblici», in Parole di vita 56 (2011/5) (in corso di pubblicazione)

GUGLIELMI G., recensione di: R. PITITTO, Cervello, mente, linguaggio. Una intro-duzione alle scienze cognitive, Cartman, Torino 2009, in Rassegna di Teologia 52 (2011) 343-345.

Page 209: Guida dello Studente 2011-12

209

JOSSA G., La condanna del Messia. Problemi storici della ricerca su Gesù, Paideia, Brescia 2010.

ID., Gesù. Storia di un uomo, Carocci, Roma 2010.

MAJORANO S., «Abbandonati e poveri»; «Comunità»; «Redentore»; «Teologia morale», in A. AMARANTE - A. DONATO (edd.), Lessico familiare di Pa-storale Giovanile Vocazionale Redentorista, Editrice San Gerardo, Ma-terdomini 2010, 6-7.18-19.71-72.84-86.

ID., «Esperienza trinitaria e cristocentrica nella contemplazione di Maria Ce-leste Crostarosa», in Una perla nascosta 24 (2010/3) 24-29.

ID., «L’impegno nel mondo», in Via, verità e vita 59 (2010/5) 12-15. ID., «La croce: la carità come dono incondizionato», in Una perla nascosta

24 (2010/4) 11-17. ID., «Rinnovare la testimonianza del senso del peccato», in Culmine e fonte

17 (2010/6) 19-23. ID., «Una diaconia alla verità dell’amore », in Religiosi in Italia 377 (2010)

63-69. ID., Recensione di: L. VEREECKE, «Alphonsus de Liguori, St.», in R.L. FAS-

TIGGI (ed.), New Catholic Encyclopedia Supplement 2010, Vol. 1, Gale, Detroit 2010, 29-35.

ID., «La carità anima di ogni vera educazione», in Lo spirito di S. Gerardo Maiella in mezzo al popolo 64 (2011/1) 16-30.

ID., «La gioia di poter riprendere il cammino», in Culmine e fonte 18 (2011/1) 15-18.

ID., Recensione di: M. COZZOLI, Etica teologale. Fede Carità Speranza, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010, in Studia Moralia 49 (2011/1) 223-227.

MARAFIOTI D., «Agostino e Varrone. La teologia tripartita e la critica al paganesi-mo nel De civitate Dei», in G. DI PALMA (ed.), Deum et animam scire cupio. Agostino alla ricerca del vero su Dio e l’uomo, PFTIM Sez. S. Tommaso, Napoli 2010, 95-138;

ID., «Agostino e l’antropologia tripartita nel De civitate Dei», ib., 227-266. ID., «La visione agostiniana della città terrestre», in V. GROSSI - R. RONZANI

(edd.), Goti, Romani, Cristiani e la caduta di Roma del 410, Centro cul-turale Agostiniano, Roma 2010, 89-121.

ID., L’amore si fa dono. Eucaristia, comunione con Cristo e con la Chiesa, AdP, Roma 2010.

ID., «La preghiera, l’eucaristia e la penitenza nella formazione spirituale del seminarista», in Seminarium 50 (2010) 553-585;

ID., Sant’Agostino, La Città di Dio, a cura di D. MARAFIOTI, Oscar Monda-dori, Milano 2011, 2 voll.

MASTANTUONO A. (ed.), Un prete che educa, Ave, Roma 2010. ID., «Mazzolari prete e parroco», in Orientamenti Pastorali 57 (2009/8-9)

112-124. ID., «Le tentazioni del prete», in Orientamenti Pastorali 57 (2009/10) 73-80. ID., «Emozione religione fede», in Orientamenti Pastorali 58 (2010/11) 22-32.

Page 210: Guida dello Studente 2011-12

210

MOSCATO ESPOSITO L., «Sunt aliquid Manes. Anime e corpi nella tradizione clas-sica greca e romana», in N. GALANTINO (ed.), Sull’anima. È in gioco l’uomo e la sua libertà, Cittadella Editrice, Assisi 2011, 55-74.

MURATORE S., «Il ruolo della Scrittura all’interno del lavoro teologico globale», in Rassegna di Teologia 51 (2010) 141-144.

ID., «Modelli cosmologici e concezione del mondo: il principio antropico», in Rassegna di Teologia 51 (2010) 629-637.

ID., «La base dell’universalità dei diritti dell’uomo e la struttura cognitiva umana», in C. TADDEI FERRETTI (ed.), Bernard J.F. Lonergan tra filosofia e teologia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2010, 15-20.

ID., «L’anima in Tommaso d’Aquino», in N. GALANTINO (ed.), Sull’anima. È in gioco l’uomo e la sua libertà, Cittadella, Assisi 2011, 221-228.

ID., «L’attività cognitiva secondo Bernard Lonergan», in C. TADDEI FER-RETTI (ed.), Scienza cognitiva. Un approccio interdisciplinare, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011.

ORAZZO. A., Introduzione (5-111), traduzione e note di: ILARIO DI POITIERS, La Trinità, voll. 1-2, Città Nuova, Roma 2011.

ID., «Anselmo d’Aosta: per un’antropologia del magis», in Atti del Congresso Internazionale tenuto alla Pontificia Università Gregoriana (25-27 nov. 2010) dal titolo “La partecipazione di Anselmo al processo di costruzio-ne della ‘nuova’ Europa” (in corso di pubblicazione).

PAGLIARA C., «Ricezione della Dei Verbum nell’Ordine Carmelitano», in Carme-lus 57 (2010) 7-38.

ID., «La figura di Elia e la domanda cristologica (Lc 9,7-9)», in Studi storici e religiosi 19 (2010/1) 147-167.

PARNOFIELLO G., «Fede e impegno civile. La testimonianza dei credenti nell’attuale società pluralistica», in G. BOMENUTO (ed.), Cittadini della terra. Amare nella verità, Rubbettino, Soveria Mannelli 2011, 181-197.

PIAZZA O.F. - CALABRESE G. - GOYRET PH. (edd.), Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010.

ID., «Collegialità Episcopale», in G. CALABRESE - PH. GOYRET - O.F. PIAZ-ZA (edd.), Dizionario di Ecclesiologia, Città Nuova, Roma 2010, 246-261.

ID., La sopravvivenza della famiglia, Franco Angeli, Milano 2010.

TADDEI FERRETTI C., Bernard J.F. Lonergan tra filosofia e teologia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2010.

ID., L’esercizio della filosofia. Pensiero, meditazione, ragionamento: il counse-ling filosofico tra “differenti” pratiche e culture, Mimesis, Milano 2010.

ID., Going Beyond Essentialism: Bernard J.F. Lonergan, an Atypical Neo-Scholastic, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2011.

TANZARELLA S., «Algeria: la nonviolenza alla prova di una guerra senza nome», in J. PEZET, Tu non ucciderai. Diario di un obiettore di coscienza alla guer-

Page 211: Guida dello Studente 2011-12

211

ra di Algeria, ed. it. a cura di S. Tanzarella, Il pozzo di Giacobbe, Tra-pani 2010, 113-153.

ID., «Introduzione» a A. CARFORA - S. TANZARELLA (edd.), Teologhe in Ita-lia. Indagine su una tenace minoranza, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 5-18.

ID., «Introduzione» a Dizionario storico delle diocesi: Campania, diretto da S. Tanzarella, L’Epos, Palermo 2010, 11-34 (coautori A. Carfora - C. Ga-liano - A. Ianniello - G. Liccardo).

ID., «Caserta contemporanea», in Dizionario storico delle diocesi: Campania, cit., 269-280.

ID., «Un invito a rompere gli ormeggi: “Per un Paese solidale. Chiesa italia-na e Mezzogiorno”», in MARTIRANI G. - NOGARO R. - TANZARELLA S., Rompere gli ormeggi, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2010, 21-45.

ID., «Il Mediterraneo: attese e speranze», in P. LACORTE - A. ARESTA (edd.), Il Mediterraneo: etica del dialogo e cultura della solidarietà, Pensa Multi-media Editore, Lecce-Isonzo 2010, 37-58.

ID., «La Parrocchia: vita, morte e miracoli», in Cristiani d’Italia. Chiese, So-cietà, Stato 1861-2011, Vol. I, Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Roma 2011, 359-376

ID., «Danilo Dolci», in G. TURRUS - L. CAPALBO (edd.), Per l’Italia. 150 an-ni di cittadinanze attive, Esedra, Padova 2011, 355-381.

TRUPIANO A., «Oggettività della conoscenza e autenticità del vivere umano nell’itinerario di Bernard Lonergan», in C. TADDEI FERRETTI (ed.), Ber-nard J.F. Lonergan tra filosofia e teologia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Napoli 2010, 33-66.

ID., La via della sapienza in Josef Pieper e Dietrich Bonhoeffer. Interpretazio-ne della realtà e discernimento del bene, Cittadella, Assisi 2010.

ID., «Esistenza, arte e verità. La rilevanza dell’esperienza estetica nell’erme-neutica di Gadamer», in Rassegna di Teologia 52 (2011) 261-285.

Page 212: Guida dello Studente 2011-12

212

CALENDARIO ACCADEMICO 2011 - 2012

SETTEMBRE

1 G - 2 V 3 S

4 D

5 L 6 M 7 M - Termine prenotazione esami8 G 9 V

10 S

11 D

12 L Esami - Sessione autunnale13 M Esami14 M Esami15 G Esami16 V Esami17 S

18 D

19 L S. Gennaro 20 M Esami21 M Esami22 G Esami23 V Esami24 S

25 D

26 L Esami27 M Esami28 M Esami29 G Esami30 V Esami - Termine ordinario iscrizioni

OTTOBRE

1 S

2 D

3 L Lezione - Apertura Anno Accademico 4 M Lezione5 M Lezione6 G Lezione7 V Lezione -8 S

9 D

10 L Lezione11 M Lezione12 M Lezione13 G Lezione14 V Lezione15 S

16 D

17 L Lezione18 M Lezione19 M Lezione20 G Lezione21 V Lezione22 S

23 D

24 L Lezione25 M Lezione26 M Lezione27 G Lezione28 V Lezione -29 S

30 D

31 L

Apertura iscrizioni Inizio prenotazione esami

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Termine iscrizioni seminario finale 1° modello

Termine iscrizioni con mora Termine consegna schemi 2° modello esame finale a giugno

Page 213: Guida dello Studente 2011-12

213

NOVEMBRE

1 M Tutti i Santi 2 M Commemorazione Defunti 3 G Lezione 4 V Lezione 5 S

6 D

7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione - Consiglio di Sezione

10 G Lezione 11 V Lezione 12 S

13 D

14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V Lezione 19 S

20 D

21 L Lezione 22 M Lezione 23 M Lezione - Consiglio di Facoltà 24 G Lezione 25 V Lezione 26 S

27 D I Dom. di Avvento

28 L Lezione 29 M Lezione 30 M Lezione

DICEMBRE

1 G Lezione - Inizio prenotazione esami 2 V Lezione 3 S

4 D II Dom. di Avvento

5 L Lezione 6 M Lezione 7 M Lezione 8 G Immacolata 9 V Termine prenotazione esami

10 S

11 D III Dom. di Avvento

12 L Lezione 13 M Lezione 14 M Lezione 15 G Lezione 16 V Lezione 17 S

18 D IV Dom. di Avvento

19 L Lezione 20 M Lezione 21 M Lezione 22 G Lezione 23 V 24 S

25 D Natale

26 L Sacra Famiglia 27 M 28 M 29 G 30 V 31 S

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Page 214: Guida dello Studente 2011-12

214

GENNAIO

1 D Maria SS.ma Madre di Dio

2 L 3 M 4 M 5 G 6 V Epifania 7 S

8 D

9 L Lezione

10 M Lezione 11 M Lezione 12 G Lezione 13 V Lezione 14 S

15 D

16 L Lezione - 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V Lezione - 21 S

22 D

23 L Esami - Sessione invernale 24 M Esami 25 M Esami 26 G Esami 27 V Esami 28 S

29 D

30 L Esami 31 M Esami

FEBBRAIO

1 M Esami 2 G Esami 3 V Esami 4 S

5 D

6 L Esami 7 M Esami8 M Esami 9 G Esami

10 V Esami 11 S

12 D

13 L 14 M 15 M 16 G 17 V 18 S

19 D

20 L Lezione - Inizio 2° semestre 21 M Lezione 22 M Lezione 23 G Lezione 24 V Lezione - 25 S

26 D I Dom. di Quaresima

27 L Lezione 28 M Lezione 29 M Lezione

Apertura iscrizioni 2° semestre

Termine consegna schemi Licenza per giugno

Termine iscrizioni 2° semestre

Sessioni esami Baccalaureato e Licenza

Page 215: Guida dello Studente 2011-12

215

MARZO

1 G Lezione 2 V Lezione - Termine iscrizioni con mora 3 S

4 D II Dom. di Quaresima

5 L Lezione 6 M Lezione 7 M Lezione - Consiglio di Sezione 8 G Lezione 9 V Lezione

10 S

11 D III Dom. di Quaresima

12 L Lezione 13 M Lezione 14 M Lezione 15 G Lezione 16 V Lezione 17 S

18 D IV Dom. di Quaresima

19 L Lezione 20 M Lezione 21 M Lezione - Consiglio di Facoltà 22 G Lezione 23 V Lezione 24 S

25 D V Dom. di Quaresima

26 L Lezione 27 M Lezione 28 M Lezione 29 G Lezione 30 V Lezione 31 S

APRILE

1 D Dom. delle Palme

2 L 3 M 4 M 5 G 6 V 7 S

8 D Pasqua

9 L Dell’Angelo

10 M 11 M 12 G 13 V 14 S

15 D II di Pasqua

16 L Lezione 17 M Lezione 18 M Lezione 19 G Lezione 20 V Lezione 21 S

22 D III di Pasqua

23 L Lezione 24 M Lezione 25 M Ann. Liberazione 26 G Lezione 27 V Lezione 28 S

29 D IV di Pasqua

30 L

Sessione esamiBaccalaureato e Licenza

Page 216: Guida dello Studente 2011-12

216

MAGGIO

1 M S. Giuseppe lavoratore 2 M Lezione - 3 G Lezione 4 V Lezione 5 S

6 D V Dom. di Pasqua

7 L Lezione 8 M Lezione 9 M Lezione - Consiglio di Sezione

10 G Lezione 11 V Lezione - 12 S

13 D VI Dom. di Pasqua

14 L Lezione 15 M Lezione 16 M Lezione 17 G Lezione 18 V Lezione 19 S

20 D Ascensione

21 L Lezione 22 M Lezione 23 M Lezione - Consiglio di Facoltà 24 G Lezione 25 V Lezione 26 S

27 D Pentecoste

28 L Lezione 29 M Lezione 30 M Lezione 31 G Lezione

GIUGNO

1 V Lezione 2 S Festa della Repubblica

3 D SS. Trinità

4 L Esami - Sessione estiva 5 M Esami 6 M Esami 7 G Esami 8 V Esami 9 S

10 D Corpus Domini

11 L Esami 12 M Esami 13 M Esami 14 G Esami 15 V Esami 16 S

17 D

18 L Esami 19 M Esami 20 M Esami 21 G Esami (S. Luigi) 22 V Esami 23 S

24 D

25 L 26 M 27 M 28 G 29 V SS. Pietro e Paolo 30 S

Inizio prenotazione esamie termine consegna elaborati di filosofia

Termine prenotazione esami, domande esami finali Bacca-laureato e Licenza per giugno

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

Sessione esami Baccalaureato e Licenza

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SETTEMBRE 2012

1 S -

3 L - Apertura iscrizioni A.A. 2011-2012

5 Me - Termine prenotazione esami

10 L - Inizio esami sessione autunnale

28 V -

Note Settimane di lezione: 14 (1° semestre) + 13 (2° semestre) Giorni di lezione: 65 (1° semestre) + 62 (2° semestre) Giorni di vacanza (ponti): 31 ottobre 2011 9 dicembre 2011 30 aprile 2012 Consiglio di Facoltà: 23 novembre 2011 21 marzo 2012 23 maggio 2012 Consiglio di Sezione: 9 novembre 2011 7 marzo 2012 9 maggio 2012

Inizio prenotazione esami A.A. 2010-2011

Termine esami sessione autunnaleTermine ordinario iscrizioni

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INDICE

Presentazione ................................................................................................. Pag. 3

Cenni storici ................................................................................................... 5 Parte Prima: L’Istituzione Accademica .................................................... 7

I. La Facoltà .................................................................................................... 9

II. La Sezione S. Luigi .................................................................................... 9 – Organico dei docenti ........................................................................... 14 – Informazioni ........................................................................................ 19 – Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati ......................... 28 – Tasse accademiche .............................................................................. 30

Parte Seconda: Gli Studi ............................................................................. 31

IL QUINQUENNIO ISTITUZIONALE: NUOVO PIANO DI STUDI.................................... 33 1. Impostazione generale .......................................................................... 33

1.1. Aree e corsi ................................................................................... 33 1.2. I coordinatori ................................................................................ 34 1.3. Didattica ........................................................................................ 34 1.4. Le verifiche..................................................................................... 35 1.5. Norme di applicazione ................................................................. 36

2.1. Il biennio filosofico ........................................................................... 37 2.2. Il triennio teologico ........................................................................... 41

IL BIENNIO FILOSOFICO ..................................................................................... 54 – Quadro dei corsi ................................................................................. 56 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 58

Primo Anno.................................................................................... 58 Secondo Anno................................................................................ 66

IL TRIENNIO TEOLOGICO ................................................................................... 79 – Quadro dei corsi ................................................................................. 80 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 83

Primo Anno.................................................................................... 83 Secondo Anno................................................................................ 92 Terzo Anno .................................................................................... 99

I BIENNI PER LA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA ..................................................... 107 – Piano generale degli studi.................................................................... 107

Biennio in teologia biblica .............................................................................. 110 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 110 – Quadro dei corsi ................................................................................. 113 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 115

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Biennio in teologia fondamentale .................................................................... 132 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 132 – Quadro dei corsi ................................................................................. 137 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 138

Biennio in teologia dogmatica: indirizzo ecclesiologico .................................. 142 – Norme e indicazioni generali .............................................................. 142 – Modelli di esame finale ....................................................................... 143 – Quadro dei corsi ................................................................................. 144 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 146

Biennio in teologia della vita cristiana: indirizzi di morale e di spiritualità ... 152 – Norme e indicazioni generali............................................................... 152 – Modelli di esame finale ....................................................................... 154 – Quadro dei corsi .................................................................................. 159 – Descrizione dei singoli corsi ............................................................... 161

IL DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA ................................................................... 170 – Modalità del terzo ciclo ...................................................................... 170 – La tesi dottorale .................................................................................. 171 – Decadenza degli studi.......................................................................... 171

ANNO PASTORALE ............................................................................................. 172

SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DI ARTE E TEOLOGIA ............................................ 173 – Organizzazione dell’attività didattica ................................................. 174

Parte Terza: Appendice ............................................................................... 183

Statuti Generali della Facoltà .................................................................. 185 Statuti Particolari della Sezione San Luigi .............................................. 188 Normative Particolari ............................................................................... 195

� Regolamento della partecipazione degli Studenti alla vita e al governo della Comunità accademica ............................. 195

Tesi difese nell’Anno Accademico 2010-2011 ........................................ 201 – Tesi di Licenza .................................................................................... 201 – Tesi di Baccalaureato .......................................................................... 201

Pubblicazioni 2010-2011 .......................................................................... 203 – Pubblicazioni della Sezione ................................................................ 203 – Pubblicazioni dei Docenti .................................................................. 203

Calendario Accademico 2011-2012 ......................................................... 212

INDICE .............................................................................................................. 219

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Tipolitografia “La Laurenziana” Via Luigi Lanza, 7 – Barra (Napoli)

Telefax 081.572.13.85 Finito di stampare il mese di luglio 2011