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Manuale Gruppo Riflessione Mattutina MARTEDI 22 MERCOLEDI VENERDI 25 SABATO 26 1 San Giovanni Battista Parrocchia di San Giovann San Giovanni Battista Parrocchia di San Giovann Campo Estivo A Borno 22-26 luglio 2014

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Manuale GruppoRiflessione Mattutina

MARTEDI 22 (sera) MERCOLEDI 23 /GIOVEDI 24 VENERDI 25 SABATO 26

TEMA INCONTRO BUGIA- GRINTA & IL BUONO 1

Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Parrocchi

Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Parrocchi

Campo Estivo A Borno

22-26 luglio 2014

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FIDUCIA CORAGGIO CHE È IN NOI

OBIETTIVO

L’incontro, che sia bello o brutto, è importante, perché influisce sulla nostra vita e sulle nostre esperienze. Non bisogna sfuggire o temere nuovi incontri, ma anzi “lasciarsi incontrare” e dimostrare le proprie capacità nei rapporti con l’altro. È dall’incontro che si costruiscono nuove amicizie. L’incontro è il punto di partenza di tutto.

I rapporti basati sulla bugia non hanno alcun senso, perché manca la fiducia nell’altro. Con la menzogna perdiamo la fiducia che l’amico ha in noi e la possibilità di crescere collaborando insieme. Soltanto dicendo la verità, possiamo mostrare all’amico e agli altri come veramente siamo e permettere loro di conoscerci fino in fondo.

È proprio di fronte alle difficoltà più dure che si riesce a riscoprire se stessi, a capire veramente le proprie capacità e di che pasta si è fatti. Nei momenti in cui siamo soli, senza amici, e siamo in difficoltà o pericolo, non dobbiamo abbatterci, piangerci addosso, ma tirare fuori le palle. (metafora alquanto esplicativa ndr.)

Il contatto con l’altro ci permette di capire come una persona è fatta e di dimostrare agli altri come siamo fatti noi. Negli altri si può sempre trovare qualcosa di buono, come si può sempre trovare qualcosa di buono in noi stessi: quel bel tesoro che abbiamo dentro e che non dobbiamo tenere nascosto, ma condividere con tutti. Il buono che è in noi deve essere di tutti, non solo nostro.

BIBBIA Mt 4, 18-22 Mc 4, 35-41 Lc 11, 9-13 Lc 23, 39-43

CANZONESolo insieme saremo felici

(Gianni Morandi)

Che Amica Sei(Giorgia)

Il coraggio che non c’è

(Laura Pausini)

Cerca dentro di te(dal Mago di Oz

GTF)

RACCONTO

[Video] Incontro tra Timon

e Pumbaa

Il Bambino che raccontava Bugie

Due semi(Bruno Ferrero)

[Video] Credi nel Bene!

ATTIVITA’/ GIOCO

GIOCHIGRUPPO SERA

[Inizio Gioco degli Angeli]

PICCOLI: Un minestrone di fiducia

GRANDI: Un’impronta veraAll’occorrenza altri giochi sulla fiducia (e.g. Tapis Roulant)

PICCOLI: Che paura hai: Aldilà delle paure

GRANDI:1.TEST: Non è sempre coraggio2. Ho paura che…

[Fine Gioco degli Angeli]

PREGHIERA

Ho bisogno di incontrarti

Preghiera per amare la verità

Preghiera semplice (Ivan Brodrozic) È bello…

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Primo Giorno | IncontroINTRODUZIONE GENERALE | Il progetto del Campo Estivo che vi proponiamo quest’anno si slega un po’ da quello del Grest, senza però andare molto lontano, perché, come vedrete, le avventure in mare saranno comunque le protagoniste.Il titolo che abbiamo pensato è “Il tesoro che è in TE”. Partendo da qui e dal logo che vi proponiamo, un forziere aperto con sullo sfondo una mappa, vogliamo cercare insieme di capire che cosa c’è di buono in noi e come possiamo riuscire a tirarlo fuori.

IL TESOROIl tesoro è sicuramente qualcosa di prezioso, che migliora la vita di chi lo trova e di chi può servirsene. Anche noi nascondiamo, dentro, un vero e proprio tesoro... in che cosa consiste il nostro “tesoro interiore”? Un tesoro è qualcosa che va tenuto nascosto o va condiviso con gli altri? Cercheremo di capire anche questo…

LA MAPPAQuando si va alla ricerca di un tesoro, la mappa è fondamentale, perché è impossibile trovare qualcosa di nascosto senza le giuste indicazioni, senza un minimo di dritte che ci dicano da che parte andare.Il percorso che cercheremo di fare in questi giorni, si soffermerà soprattutto su come ci dimostriamo agli altri, su come riusciamo a comunicare quello che abbiamo dentro all’amico: lo sapete, no, esiste un detto che dice Chi trova un amico… trova un tesoro!Il rapporto con l’amico è un rapporto molto particolare, all’amico si può dire tutto, ma, delle volte, certe cose non gli si dicono… perché? Sarà uno dei temi che affronteremo…Come sapete, noi, ogni giorno avremo una parola o una frase che ci guiderà per le attività che svolgeremo, possiamo quindi estrarre dal nostro forziere la prima, per capire un po’ di cosa parleranno la nostra scenetta e la nostra riflessione di questa sera.

INTRODUZIONE AL TEMA | Nella vita si possono fare tanti incontri, gli incontri possono essere belli o brutti, ma una cosa è certa: incontrare una persona nuova, incontrare qualcosa di nuovo, cambierà sicuramente la nostra giornata, magari anche la nostra vita. La cosa più importante è di non avere paura di “incontrare”, ma di essere pronti a farlo, di essere pronti a “lasciarsi incontrare”, sempre e comunque, perché è questo il punto di partenza per capire e per dimostrare agli altri come siamo fatti, per iniziare a fare nuove esperienze, ma anche per iniziare nuove amicizie. Noi, oggi, ci siamo incontrati, qui, tutti insieme, per vivere un’esperienza di qualche giorno, che speriamo possa servire a cambiare in noi qualcosa, in meglio.

Anche la storia della nostra scenetta partirà proprio da un incontro, un incontro buono o cattivo? Lo vedremo… ma un incontro davvero importante, perché cambierà totalmente la vita del nostro protagonista.

Allora adesso io vado, vi lascio all’autore della storia che vedrete rappresentata, il Sig. Stevenson.

SCENETTA | PRIMA PUNTATA1

LETTURA | 3

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DAL VANGELO DI MATTEO (4, 18-22)Un giorno, mentre camminava lungo la riva del lago di Galilea, Gesù vide due pescatori che stavano gettando le reti nel lago: erano Simone (che poi sarà chiamato Pietro) e suo fratello Andrea. Disse loro: 'Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini'. E quelli, subito, abbandonarono le reti e lo seguirono.Poco più avanti, Gesù vide altri due fratelli: erano Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo. Essi stavano nella barca con il padre e riparavano le reti. Quando li vide, Gesù li chiamò. Essi lasciarono subito la barca e il padre, e seguirono Gesù.

Il Vangelo di Matteo ci presenta Andrea, sulle rive del lago, mentre, con Pietro suo fratello, è intento a gettare le reti nel mare per la pesca. Gesù lo vede e lo chiama a seguirlo. Questo è il momento in cui Gesù inizia a farsi conoscere al mondo, non attraverso grandi gestii, ma partendo da un incontro. Poco dopo si ripete la stessa scena con altri due fratelli. Gesù chiama tutti loro ad un'altra pesca, li chiama ad entrare in un altro mare, un mare fatto di uomini e di donne. I quattro, abbandonate subito le reti, lo seguono. Questa è la decisione della fede che fa lasciare le proprie abitudini per seguire l'unico capace di dare senso alla vita, Gesù. Anche noi, oggi, siamo chiamati a lasciarci incontrare da Gesù e dalla Sua parola, a seguire l’invito del Vangelo che continua ad incontrare tutti gli uomini che lo desiderano.

CANZONE | https://www.youtube.com/watch?v=0OuxhV5Kz8Y SOLO INSIEME SAREMO FELICI (GIANNI MORANDI)Io che ero un passo avanti e due indietro, Una foglia sospesa lì, così Tipo un pesce dietro un vetro, io Che osservavo le nuvole e il cielo Aspettavo un segnale o chissà Ma poi arrivi tu e scegli me, sorridi e mandi via le nuvole perché mai niente è impossibile Solo insieme saremo felici Tu trasparente sorgente per me Mi disegni come un' oasi in città Prima era una vita a metà Ma poi arrivi tu e scegli me, sorridi e vanno via le nuvole perché mai niente è impossibile In questo viaggio con te

Se io dovessi un giorno perdermi o diventare pazzo, insegnami le strade che comunque uniscono Solo insieme saremo felici Senti nelle mani ho il sapore di te Prendi tutto il cielo, l'ho rubato per te Puoi farne ciò che vuoi Ma poi arrivi tu e scegli me, sorridi e mandi via le nuvole perché mai niente è impossibile In questo viaggio con te E se dovessi un giorno perdermi o diventare pazzo, insegnami le strade che comunque uniscono Solo insieme saremo felici Noi, solo insieme saremo felici

Quando si è soli, ci si sente vuoti, come una foglia sospesa, che può cadere da un momento all’altro e non si sa dove andrà a posarsi: in un prato, bello, insieme ad altre foglie, oppure su un mucchio secco e verrà bruciata. (Così potrebbe essere la nostra vita)Nella canzone si dice che ci si può sentire anche come un pesce dietro ad un vetro, cioè in un acquario, costretto a vivere sempre lì dentro, senza la possibilità di poter uscire per il mondo e fare nuovi incontri, nuove esperienze.“Ma poi arrivi tu e scegli me”Ecco l’incontro con un’altra persona, un amico. Tu mi scegli, io mi lascio scegliere.Ed ecco che in due tutto è diverso, niente è impossibile, perché l’amico ti consiglia, ti aiuta, ti fa sentire importante e ti riporta sempre sulla strada giusta.

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RACCONTO [video] | https://www.youtube.com/watch?v=-piKcbV8bdg L’INCONTRO TRA TIMON E PUMBAATimon e Pumbaa sono due animali completamente diversi: uno è un suricata e l’altro un facocero, due animali che normalmente non potrebbero mai andare d’accordo, ma questo è un caso molto particolare.L’incontro tra i due è un momento importantissimo per loro, perché, da qui, la loro vita cambierà completamente. Sono tutti e due soli e in difficoltà: Timon perché è piccolo e indifeso e teme i grandi predatori, Pumbaa perché non emana un buon odore e gli altri non lo amano per questo. Sono quindi tutti e due alla ricerca di qualcuno di speciale, di qualcuno che possa star loro vicino, far loro compagnia e aiutarli: Timon trova qualcuno che lo può proteggere, Pumbaa qualcuno con cui passare piacevolmente il suo tempo. Anche se all’inizio ci sono un po’ di diffidenze e di difficoltà, non rimarranno semplici “conoscenti” come dice Timon, ma da questo incontro nascerà una vera amicizia, una amicizia sincera che porterà i due a vivere assieme mille esperienze e tante avventure. Cosa sarebbe successo se non si fossero incontrati? Timon sarebbe riuscito ad arrivare sano e salvo alla rupe che voleva raggiungere? Pumbaa avrebbe trovato una compagnia come la sua? Probabilmente no, senza questo incontro, nulla di tutto ciò si sarebbe potuto realizzare.

ATTIVITÀ/GIOCO

PREGHIERAHO BISOGNO DI INCONTRARTISignore, Tu mi conosci bene,Tu sai che in me c’è tanta voglia di amare,e tanto entusiasmoma c’è anche tanta pigrizia, paura di far fatica.Tu riempi la mia vita della gioia di incontrare i fratelli,della felicità di poter donare loro il mio amore…So che dovrei tenere gli occhi aperti,ma io preferisco fingere di non vedere,

di essere occupato da cose più importanti.Tu che doni tante cose,mi chiedi di farle conoscere agli altri.Ma questo significa prendersi delle responsabilità,e invece mi sento troppo legato alla mia libertà di poter fare ciò che voglio.Signore, tu mi conosci e sai tutto questo:ho bisogno di una mano. La Tua.Ho bisogno di un incontro: con Te!

Secondo Giorno | BugiaINTRODUZIONE AL TEMA |

La cosa più importante nel rapporto con gli altri è la sincerità, il dire a chi ci è più vicino la verità su ogni cosa. Tutti quei rapporti di amicizia, ma anche di amore, che si basano sulla bugia, sono dei rapporti che non possono continuare, perché manca la fiducia nell’altro.

Mentire fa, infatti, perdere la fiducia che gli altri hanno in noi. La fiducia che gli amici ripongono in noi ci dà la possibilità di non essere soli di fronte alle difficoltà e di poter collaborare per crescere insieme. Voler risolvere tutto da soli è solo un’illusione, c’è sempre bisogno di qualcuno per condividere le gioie, ma anche i dolori, qualcuno dove riporre la propria fiducia, che è un grande dono che non va mai tradito con la menzogna: soltanto dicendo la verità, possiamo

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mostrare all’amico e agli altri come veramente siamo e permettere loro di conoscerci fino in fondo.Vedremo, tra poco, che neanche a bordo dell’Hispaniola c’è un grande rapporto di fiducia tra le persone, e questo non avrà sicuramente dei risvolti piacevoli…A voi, L’Isola del Tesoro…

SCENETTA | SECONDA PUNTATA

LETTURA | DAL VANGELO DI MARCO (4, 35-41)La sera di quello stesso giorno Gesù disse ai suoi discepoli: “Andiamo all'altra riva del lago”. Essi lasciarono la folla e portarono Gesù con la barca nella quale già si trovava. Anche altre barche lo accompagnarono.A un certo punto il vento si mise a soffiare con tale violenza che le onde si rovesciavano dentro la barca, e questa già si riempiva d'acqua. Gesù intanto dormiva in fondo alla barca, la testa appoggiata su un cuscino. Allora gli altri lo svegliarono e gli dissero: “Maestro, affondiamo! Non te ne importa nulla?”Egli si svegliò, sgridò il vento e disse all'acqua del lago: “Fa' silenzio! Càlmati!”.Allora il vento si fermò e ci fu una grande calma. Poi Gesù disse ai suoi discepoli: “Perché avete tanta paura? Non avete ancora fede?”Essi però si spaventarono molto e dicevano tra loro: “Chi è dunque costui? Anche il vento e le onde del lago gli ubbidiscono!”.

Quando non si accoglie il Signore, quando si vive nella menzogna e nella bugia e non si seguono i suoi insegnamenti, si solleva una gran tempesta. Come all’interno di una tempesta non si riesce a navigare sereni, anche una vita senza la fede in Dio risulta difficile e piena di difficoltà.Solo avendo fede, credendo e seguendo quello che Gesù la sua parola potremo salvarci da questa tempesta, Noi dobbiamo avere paura di Gesù, dobbiamo invece fidarci di Lui, perché Lui ci è amico e con Lui dobbiamo essere sinceri e fare lo stesso con gli altri, perché Lui ci ha insegnato così.

CANZONE | https://www.youtube.com/watch?v=d75TE-33_38 CHE AMICA SEI (GIORGIA)Che amica sei, non tradirmi mai gli amori vanno tu resterai Che amica sei, chiama quando vuoi se hai bisogno di ridere un po' Passa il tempo volando, noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altro, fidati di me, io mi fiderò di te e stare ore a parlare e raccontarsi di noi io ti sto vicina non sarai sola mai Che amica sei vuoi scappare dài andiamo lontano, non lo faremo mai Che amica sei non cambiare mai

se chiedo una mano so che ci sei Passa il tempo volando noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altro fidati di me io mi fiderò di te e stare ore a parlare e raccontarsi di noi io ti sto vicino non sarai sola mai Passa il tempo volando noi aspetteremo qui tra un segreto e l'altrofidati di me io mi fiderò di te e stare ore a parlare e raccontarsi di noi io ti sto vicino non sarai sola mai sola mai che amica sei.

La canzone ci parla del rapporto tra due amiche, che potrebbero anche essere due amici maschi.Tra amici non si dovrebbe mentirsi mai, dovrebbe esserci un rapporto di fiducia reciproca: io mi fido di te, e tu di me, perché siamo sinceri l’uno con l’altro. Fra amici non devono esserci segreti, ci si deve raccontare tutto. Se ci si accorge che il nostro amico sta sbagliando, dobbiamo essere pronti a dirgli sinceramente la verità, a costo anche magari di perderlo. Ma se è un vero amico, capirà che lo abbiamo fatto solo per il suo vero bene.

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RACCONTO | IL BAMBINO CHE RACCONTAVA BUGIEC’era una volta un bambino di nome Peppino che era un ragazzino bugiardo.Egli all’inizio era stato un bimbo come tutti gli altri, ma un giorno, per caso, aveva scoperto che inventando una bugia poteva liberarsi di ciò che gli dava fastidio e non gli piaceva.Poteva, cioè, allontanare rimproveri e punizioni scaricandole su qualcun altro, per esempio, suo fratello Pallino, grassottello e bonaccione, nonché cocco della mamma che dopo una sgridata lo perdonava e tutto finiva lì.Sì, la faccenda era cominciata quella volta in cortile quando, durante una gara di goal tra lui e il suo fratellino più piccolo, con un calcione ben assestato aveva spedito il pallone dritto nel vetro della finestra della signora Giovanna, l’inquilina del primo piano.La donna si era affacciata urlante ed era andata subito a lamentarsi dalla loro madre chiedendo danni e punizione.Era iniziata una serie di domande incalzanti poste dalla mamma arrabbiatissima:“Chi è stato? Di chi è la colpa? E’ modo di fare? Chi resterà senza gelato per una settimana?”Pallino si era messo subito a piangere e Peppino lo aveva seguito a ruota:Tra le lacrime protestavano entrambi: “Non sono stato io, non è colpa mia, è stato lui….”.La mamma, aveva strepitato, aveva minacciato, aveva pagato i danni e aveva lasciato passare la cosa.__Da quel momento per Peppino si erano aperti orizzonti sconosciuti: non era più costretto a dire la verità, poteva inventare bugie.Chi aveva scritto con i pennarelli sul muro del corridoio della scuola “La bidella Mariuccia è antipatica”?Chi aveva nascosto il libro di lettura di Marco nell’ultimo cassetto della cattedra?Chi aveva infilato il berretto di Paolo nella cartella di Simonetta?Chi aveva mangiato di nascosto la merendina al cioccolato di Marcella?Lui, sempre lui, Peppino.Ma Peppino negava, accusava qualcun altro che veniva punito al posto suo.Presto i compagni di classe si accorsero del suo modo di fare e cominciarono a prendere le distanze.Nessuno voleva più essergli amico.Così, Peppino si ritrovò solo. Nessun amico. Nessuno con cui chiacchierare, ridere, scherzare, giocare.Quando se ne rese conto, ne parlò con la sua mamma e le raccontò tutta la verità, anche la storia della pallonata nel vetro della signora Giovanna.“Avevo capito”, disse la mamma abbracciandolo, “che qualcosa tormentava il tuo cuoricino.Non eri più tu, non eri più il mio bambino, essendo tutto preso ad inventare scuse  e giustificazioni.Non avere paura di dire la verità, sempre, anche quando temi che io possa adirarmi o rimproverarti.Sii coraggioso, chiedi scusa. Vedrai che nessuno più ti metterà da parte e tutti torneranno ad esserti amici”. Peppino fu un vero ometto e obbedì alla sua mamma. Ritrovò la serenità e fu di nuovo felice.Questo racconto ci mostra che essere bugiardi è un difetto preoccupante e pericoloso, perché porta alla perdita della fiducia di chi ti sta vicino, visto che nessuno crede più a ciò che dici, ed è molto difficile riconquistarla.Nessuno, infatti, vuole avere come amico chi fa le cose di nascosto e non dice la verità, perché un amico è una persona di cui ti puoi fidare, a cui puoi aprire il tuo cuore, dirgli cosa pensi con la  sicurezza di essere compreso e difeso.

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Ricorda che devi dire sempre la verità, costi quel che costi: nessuno vuol avere a che fare con chi è abituato a mentire, perché non può contare sulla parola data e sull’amicizia sincera, non devi abituarti a mentire. A volte chi mente per abitudine, si convince anche di essere nella ragione ed è difficile uscire da questa situazione.Certo, quando inventi una scusa, mentendo, per non fare le cose che ti vengono chieste di fare, ti senti furbo, perché magari qualcuno lo deve fare al posto tuo, ma: dai oggi, dai domani, nessuno più ti chiederà niente e tu ti ritroverai da solo, con le tue scuse e con le tue bugie.

ATTIVITÀ/GIOCO | INIZIO GIOCO DEGLI ANGELI2: Cerchiamo di essere leali e sinceri anche nello svolgimento di questo gioco, non sveliamo subito al nostro protetto di essere il suo angelo, lasciamo che sia lui a scoprirlo.PICCOLI – UN MINESTRONE DI FIDUCIA3: Dimostrare di avere fiducia negli altri e tirare fuori il proprio spirito di squadra, la prova d’accesso ci insegna già a distinguere la risposta giusta da quella sbagliata, il falso dal vero [vedi allegato A, pag. 14]GRANDI – UN’IMPRONTA VERA: Definire quali sono le caratteristiche di chi è sincero e capire che essere sinceri è impegnativo, ma lascerà nelle persone verso cui lo siamo, l’impronta del nostro passaggio. Impegniamoci non solo a non dire bugie, ma a “dire la verità per intero”.[vedi allegato B, pag. 15]

PREGHIERAPREGHIERA PER AMARE LA VERITÀSignore, tu sai quante maschere ogni giorno indosso,quante bugie dico e ascolto,quanta ipocrisia e falsità circonda,aiutami tu, fin da oggi, a diventare portatore di sincerità.Entra tu in me ed aiutami ad avere il coraggiodi fare verità nella mia anima;aiutami a dire sempre la veritàe ad essere sempre leale con me stessoe con gli altri.

Terzo Giorno | Grinta & CoraggioINTRODUZIONE AL TEMA |

La riscoperta di noi stessi, delle nostre potenzialità, passa proprio attraverso delle prove, attraverso dei momenti difficili e dipende tutto da come noi li affrontiamo.È proprio di fronte alle difficoltà più dure che si riesce a riscoprire se stessi, a capire veramente le proprie capacità e di che pasta si è fatti. Quando si è soli, perché l’amico non c’è, magari perché l’abbiamo abbandonato non volendo fidarci di lui, dobbiamo contare solo su noi stessi, solo sulle nostre forze.In questi momenti, non bisogna abbattersi, non bisogna piangersi addosso, bisogna anzi affrontare le situazioni difficili, pericolose o che ci ostacolano, con grinta: bisogna essere dei leoni, non dei conigli!

Vediamo quale sarà il comportamento di Jim nella nostra scenetta…

SCENETTA | TERZA PUNTATA

LETTURA | 8

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DAL VANGELO DI LUCA (11, 9-13)“Perciò io vi dico: Chiedete e riceverete! Cercate e troverete! Bussate e la porta vi sarà aperta. Perché, chiunque chiede riceve; chi cerca trova, a chi bussa sarà aperto.Se vostro figlio vi chiede un pesce, voi gli dareste un serpente? Oppure se vi chiede un uovo, voi gli dareste uno scorpione? Dunque, voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli. A maggior ragione il Padre, che è in cielo, darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono”.

Gesù ci invita a farci coraggio e a chiedere al Padre quello di cui abbiamo bisogno. Dio è sempre pronto ad accoglierci e ad aprirci la Sua porta, ma noi non dobbiamo temerlo, non dobbiamo essere spaventati davanti a Lui, e dobbiamo tenere ben presente che la chiave per parlargli è la preghiera e che solo da essa può partire la nostra ricerca di Dio.Il Padre, quindi, ci sarà sempre e non negherà mai il suo affetto a tutti quei figli che lo cercano nella preghiera. Lui ci ama e, come ci dice Gesù, se gli chiediamo un pesce, Lui non ci darà un serpente… e allora: perché avere paura di Lui, perché non parlare a Lui?

CANZONE | https://www.youtube.com/watch?v=BpviEQktzL0 IL CORAGGIO CHE NON C’È (LAURA PAUSINI)Ci sono giorni in cui la vita è piena di perché La speranza fa fatica a risolvere i tuoi se Perdi fede nell'amore nella gente e pensi che Sia impossibile soffrire più di te E sono giorni in cui ti arrendi al mondo in torno per Non sentire la paura di un coraggio che non c'è

E ti senti così solo da non poterne più Senza forza per lottare aspetti Una via di uscita un domani che Curi la ferita chiusa dentro te Se la cercherai, troverai il coraggio che non c'è E quando sbagli non importa ci riproverai Ci sarà sempre una porta un ostacolo per noi Quel che conta veramente è non rinunciare

mai Perché forse c'è soltanto a un passo Una via d'uscita, un domani che Porti un'altra vita per tutti anche per te Se ci crederai, troverai il coraggio che non c'è Per tutti quelli che non l'hanno più Per chi l'ha perso e lo sta cercando E per chi sta male come stavi tu Ma che ancora spera fino a che poi ci sarà (coro)Una via d'uscita un domani che Porti un'altra vita per tutti anche per te Una strada che non si perda nel dolore (coro)Non lasciati andare cerca dentro te Quella via d'uscita, il domani che Tu ritroverai dentro quel coraggio che ora c'è

Nella vita ci sono giorni pieni di “perché”, di problemi. Voi siete ancora piccoli, avete i vostri piccoli “perché”, ma man mano che si cresce, i “perché” aumentano, crescendo con noi.Può essere che si perda la fiducia nella gente, che ci si senta tristi e soli, che non si abbia la forza di riuscire a superare tanti ostacoli, tanti problemi.Ma c’è sempre una via d’uscita. Dovremmo sempre ripeterci: Cerca il coraggio che c’è in te! Tiralo fuori!Non bisogna lasciarsi andare, bisogna credere in se stessi, cercare quelle cose che veramente contano e ritroveremo quel coraggio che c’è in noi. RACCONTO | DUE SEMI (BRUNO FERRERO) Due semi si trovavano fianco a fianco nel fertile terreno autunnale. Il primo seme disse: "Voglio crescere! Voglio spingere le mie radici in profondità nel terreno sotto di me e fare spuntare i miei germogli sopra la crosta della terra sopra di me... Voglio dispiegare le mie gemme tenere come bandiere per annunciare l'arrivo della primavera... Voglio sentire il calore del sole sul mio volto e la benedizione della rugiada mattutina sui miei petali!".

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E crebbe. L'altro seme disse: "Che razza di destino, il mio! Ho paura. Se spingo le mie radici nel terreno sotto di me, non so cosa incontrerò nel buio. Se mi apro la strada attraverso il terreno duro sopra di me posso danneggiare i miei delicati germogli... E se apro le mie gemme e una lumaca cerca di mangiarsele? E se dischiudessi i miei fiori, un bambino potrebbe strapparmi da terra. No, è meglio che aspetti finché ci sarà sicurezza". E aspettò. Una gallina che raschiava il terreno d'inizio primavera in cerca di cibo trovò il seme che aspettava e subito se lo mangiò.

Questo racconto vuole farci capire, che se vogliamo crescere bene, come il primo seme, dobbiamo osare, non dobbiamo avere paura di affrontare le prove e i doveri che ci si presentano. Dobbiamo metterci in gioco, sempre! Per esempio, a scuola, non devo abbattermi se devo studiare, ma lo devo fare bene, così avrò dei buoni risultati. Al catechismo, non devo vergognarmi di imparare le preghiere e di come ci si deve comportare in chiesa, ma devo essere orgoglioso, perché questo mi fa crescere bene davanti a Dio. Con gli amici, non devo lasciarmi trascinare in situazioni pericolose solo per non essere estromesso, buttato fuori, dal gruppo, ma devo sapere valutare bene come comportarmi e avere il coraggio di dire “no!”: questo mi farà maturare e crescere forte.Se non avremo il coraggio di buttarci con grinta nelle situazioni, ma staremo così, impassibili ed inerti senza far nulla, non daremo mai nessun frutto e, come successo al seme, qualche gallina potrebbe beccarci.

ATTIVITÀ/GIOCO |

PICCOLI

CHE PAURA HAI, ALDILÀ DELLE PAURE4: Cercare di dare un nome alle proprie paure. Avere il coraggio di dire le proprie paure e cercare la soluzione per superarle. I ragazzi nonostante la paura (chi più chi meno) sono entrati in quella cosa così misteriosa [vedi allegato C, pag. 16]

GRANDI

1. TEST, NON È SEMPRE CORAGGIO: Far riflettere i ragazzi sul valore del coraggio e sulla sua effettiva natura. Distinguere quando il coraggio diventa imprudenza e quando invece è indispensabile [vedi allegato D1, pag. 17]2. HO PAURA CHE…: Riflettere sulle proprie paure e su come affrontarle, anche grazie all’aiuto degli altri [vedi allegato D2, pag. 19]

PREGHIERAPREGHIERA SEMPLICEDammi semplicità, Signore,la giusta ingenuità per correrti incontro senza timori.Dammi il mio sorriso, Signore,l'unica ricchezza che posso donare a mio fratello.Dammi la disponibilità, Signore,rendimi sereno davanti al tuo progetto.Dammi autenticità, Signore:fa' che io sappia baciare il lebbroso.

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E infine, Signore, dammi coraggio,perché sento le gambe tremaree il cuore battere forte.Ho tanta paura Signore,ma so che tu sei vicino a me.

Quarto Giorno | Il Buono che è in NOIINTRODUZIONE AL TEMA |

Oggi è il nostro ultimo giorno qui, speriamo che i tre momenti di riflessione e i tre temi che abbiamo toccato, ci abbiano permesso di conoscerci meglio e scoprire come davvero siamo. Ora non ci resta che chiudere il cerchio e capire che cosa portarci a casa dopo questa esperienza.Abbiamo visto che gli incontri possono cambiarci la vita, che un rapporto di amicizia fondato sulla bugia non è un vero rapporto di amicizia e che è quando rimaniamo soli davanti alle difficoltà, che riscopriamo davvero noi stessi.Abbiamo vissuto questa esperienza, questo viaggio per mare assieme, abbiamo imparato a conoscere meglio noi stessi, ma soprattutto abbiamo imparato a conoscere meglio gli altri: gli amici che ci hanno accompagnato in questi giorni.Il contatto con l’altro, il vivere a fianco di un’altra persona, ci permette di capire davvero come una persona è fatta e permette a noi stessi di dimostrare agli altri come siamo fatti noi, di comunicare loro cosa c’è di bello in noi. Tutti noi abbiamo delle buone qualità, dei talenti: c’è chi è bravo a giocare a pallone, chi ha una bella voce, chi sa suonare, chi sa cucinare, chi sa fare bene l’educatore, chi sa inventare dei bei giochi, chi sa giocare onestamente e con entusiasmo e tante altre buone doti.Dentro tutti, anche nelle persone più dure, nelle persone più chiuse, si può sempre trovare qualcosa di buono, come si può sempre trovare qualcosa di buono in noi stessi, quel bel tesoro che abbiamo dentro, il tesoro che c’è in te non lo devi tenere nascosto, ma condividerlo con tutti. Il buono che è in noi deve essere di tutti, non solo nostro.Il nostro tesoro va investito, va fatto fruttare, altrimenti si rischia di fargli perdere il suo vero valore.

Anche le persone che hanno accompagnato Jim hanno un tesoro dentro di loro? Jim avrà cambiato idea su qualcuna di loro dopo averle conosciute meglio? Vediamo un po’ …

SCENETTA | QUARTA PUNTATA

LETTURA | DAL VANGELO DI LUCA (23, 39-43)I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo, diceva: “Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi”.L'altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: “Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male”.Poi aggiunse: “Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo regno”.Gesù gli rispose: “Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso”.

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Luca ci racconta il momento appena prima della morte di Gesù, Lui è in croce e vicino a Lui ci sono due ladroni, anche loro condannati a morte, ma per vere colpe gravi e non senza colpa come Gesù. Il secondo ladrone dice proprio questo, sa che Gesù non ha fatto nulla di male e sa che Lui è il figlio di Dio e capisce che solo pentendosi e chiedendo scusa per quello che ha fatto potrà entrare nel Regno dei Cieli. C’è, quindi, anche in lui qualcosa di molto buono, questo ladrone, che per tutta la vita è stato cattivo e ha disubbidito non solo alla legge dell’uomo, ma anche a quella di Dio, riesce a farsi perdonare, dimostrando che anche nel più malvagio di noi, c’è qualcosa di buono e che se riusciamo a tirarlo fuori, Dio sarà pronto a premiarci con un posto in paradiso, vicino a Lui.

CANZONE | CERCA DENTRO DI TE5 (DAL MAGO DI OZ “GTF”)Apro gli occhi e mi accorgo chequesto lungo viaggio è stato solo un sognoLe persone e quel po’ di magiasono apparse forse frutto di un mio bisognoSto crescendo in fretta e a volte non socosa decidereHo molte strade aperte davanti a mela mia quale saràper non sbagliare

Certe volte insegui sogni e realtàluoghi lontani dove tutto è funzionaleDimenticandoti che è dentro di teil punto giusto di partenza dove cercareOgni situazione nuova ti daSempre qualcosa in piùe che per sempre ti accompagneràe un segno traccerànella tua vita

Lascia che il cuore ti consigli la via,che sia facile o noci vuol coraggio per difender un’idea,

in cui tu credi e poicon la ragione valutarla e che mai,ti allontaneràdall’esser te stesso.

Ho creduto fosse semplicesistemarmi un posto in mezzo alle personeMa il futuro non è facilee va costruito oggi e con attenzioneOgni passo giusto mi porteràAvanti insieme a voiUn po’ di aiuto e di solidarietàe avremo anche quiun posto migliore

Prendi coraggio e trova dentro di te,quel che serviràSe la ragione un dubbio ti scioglierà,potrai trovar la viaUn cuore generoso ti guideràe porterà armoniaIn te e nella tua vita

Dobbiamo cercare di capire quali sono i nostri talenti e non tenerli per noi, ma condividerli, metterli al servizio degli altri.Anche la canzone di ieri diceva di tirare fuori il coraggio che c’è in noi, magari per difendere un’idea in cui crediamo. Se ognuno di noi sfrutterà bene le sue doti, i suoi talenti, traccerà un segno nel cammino della sua vita, perché il futuro non è facile, ma va costruito bene. Chi avrà un cuore generoso, porterà armonia nella sua vita e in quella di chi gli sta accanto.

RACCONTO [video] | https://www.youtube.com/watch?v=sqrFE92CEpc CREDI NEL BENE!Il video dice già quasi tutto da solo, ma non guasta evidenziare e puntualizzare due piccole cose.Sapete che noi dovremmo prendere esempio da questo ragazzo? Avete visto cosa è riuscito a fare con dei piccoli gesti? È riuscito a donare se stesso agli altri e a far vedere loro il vero tesoro che ha dentro di sé. Lui è riuscito a tirar fuori il bene che è in lui e facendo questo è riuscito a far felici delle persone, un animale, una

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pianta…Ma la cosa più importante è che lui non ha chiesto niente a queste persone, ha dato se stesso a loro senza volere nulla in cambio, ma è comunque stato contento del risultato che ha ottenuto: è riuscito a dar da mangiare, a mandare a scuola una bambina a far crescere una pianta, con quelle piccole azioni, che anche noi, ogni giorno, potremmo fare… Anche la gente che è qui, anche noi animatori che vi abbiamo guidato in questa breve esperienza, come il ragazzo del video, abbiamo cercato di tirare fuori il meglio che c’è in noi, di fare qualcosa di buono e di utile per voi e speriamo che questo sia stato, sia e sarà apprezzato, ricordato e preso da esempio da tutti voi che siete qui e avete passato il vostro tempo con noi. Grazie a tutti.

ATTIVITÀ/GIOCO CONCLUSIONE GIOCO DEGLI ANGELI2

PREGHIERAÈ BELLO…È bello imparare a conoscere me stesso,e vedere le energie che Dio mi ha dato,quanto sono amato da Luie quanti doni ha posto nel mio cuore.

È bello imparare a conoscere gli altrie scoprire tutti i doni preziosi che hannoe scambiarceli l’un l’altro,costruendo una comunità accogliente.È bello imparare a conoscerci e accorgerci che insieme formiamo come un giardino pieno di fiori diversicome un frutteto di piante variegatedove ciascun frutto si offre come qualcosa di speciale!

È bello essere uno scorcio di paradiso, un anticipo di felicità!

ATTIVITÀ DI RIFLESSIONE[Allegato A] – 2° Giorno | Bugia (PICCOLI)UN MINESTRONE DI FIDUCIA3

GIOCO DA GIOCARE... all'apertoN. GIOCATORI: da 3 a 999ETÀ: da 8 a 12DURATA MEDIA: 30 minutiTIPO GIOCO: a squadre, gara

MATERIALE NECESSARIO:- cartellone per formare la bocca della verità

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- foglio con domande- bende - foglietti colorati - tracciati per i percorsi.

REGOLE: il gioco si divide in 4 parti.

1^ PARTE: i bambini divisi in due squadre dovranno mettere la mano nella bocca della verità e dovranno rispondere a delle domande attinenti ad argomenti a scelta degli animatori.A ogni risposta esatta verrà consegnato al bambino un foglietto con il colore relativo a quello della squadra di appartenenza (vale due punti) Allo stesso tempo, il giocatore regalerà un punto alla squadra avversaria, che così avrà fiducia nella sua squadra. In caso di risposta errata, sulla mano del bambino, ancora all'interno della bocca, verrà applicata qualche 'schifezza' (qui entra in gioco l'inventiva degli animatori). Una volta terminato il tempo che si mette a disposizione, si passa alla seconda fase.

2^PARTE: i bambini dovranno seguire un percorso in fila indiana. Il primo di ogni fila sarà bendato. Chi arriva per primo alla meta, conquista un punto.

3^PARTE: ogni componente della squadra dovrà eseguire un percorso trasportando i compagni a sedia. La squadra che avrà trasportato più componenti a destinazione, guadagnerà un punteggio pari al numero dei compagni trasportati.

4^PARTE: in questa fase del gioco vengono sommati i punti regalati dalla squadra avversaria nella prima parte del gioco, i foglietti conquistati e i punti della seconda e della terza parte, dopo di che i bambini dovranno disporsi a serpente, dovranno essere attaccati l'uno all'altro e seguire un percorso camminando su un piede solo.

La squadra che ha totalizzato più punti nelle fasi precedenti del gioco parte più avanti delle altre.

VINCE CHI... Vince la squadra che arriva prima al traguardo.

VALORI EDUCATIVI: Fiducia, spirito di squadra

[Allegato B] – 2° Giorno | Bugia (GRANDI)UN’IMPRONTA VERA

OBIETTIVO: Definire quali sono le caratteristiche di chi è sincero

MATERIALE: 1 foglio A3 per ogni ragazzo, matite, tempere, 1 cartellone.

ISTRUZIONI: ogni ragazzo si toglie le scarpe e disegna sul foglio con la matita l’impronta dei suoi due piedi. Con le tempere colora le sue impronte usando i colori che ritiene richiamino il concetto di sincerità (ad esempio, bianco e azzurro come l’acqua, perché credo che la sincerità sia trasparenza). Nella parte di foglio esterna, invece, con un unico colore, ogni ragazzo può fare dei disegni che rappresentino oggetti o azioni che gli ricordano la sincerità (il sole, perché essere sinceri significa non far le cose di nascosto, ma “alla luce del sole”, una bilancia a simbolo della giustizia che deve avere chi è leale…).

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CONDIVISIONE: quando tutti hanno terminato, i ragazzi mettono i disegni in fila uno dietro l’altro in modo che formino una strada di impronte che vanno tutte nella stessa direzione; in fondo all’ultimo disegno, un animatore sistema il cartellone su cui sono disegnate due grandi impronte di piedi. Percorrendo la strada, ogni ragazzo a turno spiegherà il significato dei suoi colori e dei suoi disegni; man mano che vengono detti valori e significati nuovi, l’animatore li scrive dentro le impronte grandi, che in questo modo saranno un riassunto di tutto ciò che per i ragazzi significa “sincerità” e indicheranno la strada che tutti dovranno seguire per vivere in lealtà i loro rapporti all’interno dell’attività estiva, della loro famiglia, della loro vita.

MORALE: essere sinceri è impegnativo, ma lascerà nelle persone verso cui lo sarete, l’impronta del vostro passaggio.

IMPEGNO: impegnati non solo a non dire bugie, ma a “dire la verità per intero”

[Allegato C] – 3° Giorno | Grinta & Coraggio (PICCOLI)

CHE PAURA HAI: ALDILÀ DELLE PAURE4

OBIETTIVO: Cercare di dare un nome alle proprie paure; avere il coraggio di dire le proprie paure e cercare la soluzione per superarle. I ragazzi nonostante la paura (chi più chi meno) sono entrati in quella cosa così misteriosa

MATERIALE: Un cartellone con disegnato un muro con tante mattonelle, lista di paure possibili, gioco dell’oca, dado, fogli e biro

SVOLGIMENTO: Far dire ai ragazzi di cosa hanno paura e scrivere quello che dicono sulle mattonelle disegnate sul cartellone. Si prepara, poi, un percorso come il gioco dell’oca. Si lancia il dado, ad ogni casella corrisponde una paura (di quelle scritte sul muro e altre preparate dagli animatori) a cui il ragazzo deve dare una possibile soluzione e il modo di superarla. La soluzione verrà scritta su un foglietto, che verrà successivamente appallottolato. Se la risposta soddisfa va avanti, altrimenti resta fermo un turno.

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Terminato il gioco dell’oca, si passa alla fase del buttare giù il muro tutti assieme: insieme si sconfiggono le paure

[Allegato D1] – 3° Giorno | Grinta & Coraggio (GRANDI)TEST: NON È SEMPRE CORAGGIO

OBIETTIVO: Cercare

MATERIALE: Test

SVOLGIMENTO: Viene dato ai ragazzi il test e in base alla tabella si assegna un punteggio per ogni risposta. Sommando i punteggi si delinea un profilo per il ragazzo. Il profilo di ognuno sarà spunto per iniziare una discussione sul coraggio.

TEST1. Stai giocando la partita decisiva di un torneo, siete all’ultimo minuto con un risultato di parità. Ti ritrovi vicino all’area di rigore ma sei marcato da due giocatori e poco più in là c’è un tuo compagno libero. Tu:

A. Ti lanci in un dribbling tra gli avversari e ti immagini già esultante dopo un goal spettacolare.B. Capsici che da quella posizione il tiro non avrebbe sicuramente il risultato sperato e provi a

spostarti in un’altra posizione e se anche da lì capisci che non sarebbe la soluzione ideale provi a passare la palla al compagno.

C. Ti senti sotto pressione e rischi di sbagliare2. Giocando con gli amici in montagna a pallavolo, la palla rotola giù da un burrone, tu:

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A. Aspetti che la palla si sia fermata e poi valuti se il recupero è possibile e sicuro o se è meglio lasciarla lì.

B. Tiri fuori dallo zaino un mazzo di carte proponendo di cambiare gioco, tornati in paese si comprerà un’altra palla… tu non scenderesti giù a recuperarla e le gambe ti tremano solo al pensiero che possa farlo anche un amico/a.

C. Cerchi di correrle dietro il più in fretta possibile senza guardare troppo dove sta scivolando.3. A scuola la prof interroga a sorpresa e ti chiama alla lavagna, tu:

A. Vai anche se non hai studiato niente, almeno non chiama qualcun altro.B. Fingi di stare male, tanto sai che gli altri hanno studiato più di te.C. Cerchi di convincere la prof a non interrogare, ma se fallisci tenti la fortuna

4. Un ragazzo per strada ti chiama con l’evidente intenzione di attaccar briga, tu:A. Fingi di non sentire e vai avanti per la tua strada.B. Non è ancora nato quello che ti può provocare. Ti fermi e lo affronti.C. Corri via il più veloce possibile.

5. Un signore che non conosci ti invita a fermarti un attimo, tu:A. Lo ignori, potrebbe essere un malintenzionato.B. Ti fermi e ascolti cosa vuole, magari ha solo bisogno di un’indicazioneC. Ti fermi, scopri che aveva bisogno di un’indicazione e lo accompagni.

6. In gita scolastica per andare nella stanza vicina alla tua devi uscire dal balcone e scavalcare una ringhiera, tu:

A. Sei sportivo/a e la salti senza problemi.B. Forse è meglio andare a dormire o passare per strade più sicureC. Soffri di vertigini ma non puoi farti vedere dagli altri che hai paura e la scavalchi

7. E' notte fonda e con gli amici avete appena finito di guardare un film horror molto cruento:A. Ogni minimo rumore ti spaventa!B. Non mi fa nessun effettoC. Non mi sento molto tranquillo/a, ma mi addormento subito

8. Sei solo/a a casa e senti un rumore strano:A. Saranno i vicini, o il gatto! B. Cerco di capire da dove arrivi, ma rimango tranquillo/a C. Vado subito nel panico!

9. Puoi dormire in un castello fantastico, ma si dice sia infestato dai fantasmi:A. Sono curioso/a!B. Tutte sciocchezze, preparo i bagagli! C. Mi preoccupa un po'…

10. Ci sono degli animali che ti fanno paura?A. Sì, perché velenosi o decisamente troppo grossi! B. Sì, anche animali innocui! C. No

11. Nelle situazioni di emergenza:A. Mantengo il sangue freddo B. Perdo il controlloC. Cerco di controllare l'ansia

12. Vedi una vecchietta rapinata della sua borsa da un ladro, più basso di te e minuto:A. Penso alla vecchietta, non dico niente al ladro, potrebbe essere armato B. Gli urlo qualcosa, ma soccorro la vecchietta C. Gli corro dietro e cerco di fermarlo!

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PUNTEGGI

1. A (2), B (1) C (0,5) 2. A (1), B (0,5) C (2)3. A (2), B (0,5) C (1)4. A (1), B (2), C (0,5)5. A (0,5), B (1), C (2)6. A (2), B (0,5), C (1)

7. A (0,5), B (2), C (1)8. A (2), B (1), C (0,5)9. A (1), B (2), C (0,5)10. A (1), B (0,5), C (2)11. A (2), B (0,5), C (1)12. A (0,5), B (1), C (2)

Da 0 a 8: CONIGLIOMolto spesso ti fai impaurire più del necessario. La tua reazione più frequente è quella di non affrontare i problemi. In questo modo non ti trovi a sbagliare, ma allo stesso tempo sei sempre in fuga da qualcosa. Va bene la cautela, ma ogni tanto bisogna prendere in mano la situazione: in alcuni casi i tuoi comportamenti possono essere dettati dalla prudenza e dalla responsabilità, ma in altri siamo vicini alla codardia!

Da 9 a 16: CANENella vita ci si trova davanti a numerose scelte e a volte le situazioni più gravi o importanti mettono a dura prova il tuo coraggio, ma in generale cerchi di essere impavido quanto basta!Sei attento a ciò che ti succede attorno e sai valutare la cosa giusta da fare. Trovi sempre un giusto equilibrio fra prudenza e azione.

Da 17 a 24: LEONESei una persona molto decisa. Ogni tanto rischi di farti prendere la mano. Attenzione che il coraggio non deve trasformarsi in spericolatezza. Abbi anche il coraggio di avere paura qualche volta: niente ti spaventa e a volte rischi davvero grosso per il puro gusto del rischio. Cerca di non esagerare, però, coraggioso sì, imprudente in modo irresponsabile no![Allegato D2] – 3° Giorno | Grinta & Coraggio (GRANDI)HO PAURA CHE…

OBIETTIVO: Riflettere sulle proprie paure e su come affrontarle, anche grazie all’aiuto degli altri

MATERIALE: Fogli e biro

SVOLGIMENTO: L’animatore chiede ai ragazzi di scrivere sul foglio una loro paura e di chiuderlo. Poi raccoglie i fogli, li mischia e in forma anonima, li consegna ai ragazzi. Ciascuno riceve un foglio. Poi a turno ogni ragazzo apre il foglio ricevuto, legge quale paura è stata scritta e propone, con l’aiuto degli altri, un modo per superarla. Quando tutti hanno letto e proposto, l’animatore fa notare come le paure degli altri siano meno spaventose delle proprie. Per questo è indispensabile condividere le proprie paure con qualcuno che le sappia affrontare con mente più lucida. Con l’aiuto degli altri risulta più facile superare le proprie paure.

[Allegato E] – Suddivisione Letture e Ruoli Scenetta

PRIMO GIORNO

- Introduzione: - Lettura Bibbia:

Commento Bibbia: - Commento Canzone: - Commento Racconto:

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SECONDO GÌORNO

- Introduzione: - Lettura Bibbia: Commento Bibbia: - Commento Canzone: - Lettura Racconto: Commento Racconto: - Giochi Piccoli: - Giochi Grandi:

TERZO GIORNO

- Introduzione:

- Lettura Bibbia: Commento Bibbia: - Commento Canzone: - Lettura Racconto: Commento Racconto: - Giochi Piccoli: GABRY: - Giochi Grandi: CRISTIAN:

QUARTO GIORNO

- Introduzione: - Lettura Bibbia: Commento Bibbia: - Commento Canzone: - Commento Racconto:

NOTE:1. Per il testo completo della scenetta/drammatizzazione, consultare l’apposita cartella allegata.2. Per l’illustrazione completa dell’attività, consultare il file nella cartella “ATTIVITÀ”.3. Per alcuni materiali a completamento dell’attività, consultare il file nella cartella “ATTIVITÀ”.4. Per alcuni materiali a completamento dell’attività, consultare il file nella cartella “ATTIVITÀ”.5. Il video e la musica della canzone non sono disponibili online, se interessati contattare l’autore.6. Alcuni dei materiali presenti in questo libretto sono stati tratti dal sito www.qumran2.net

Per ulteriori informazioni e scambio di altri materiali è possibile scrivere all’indirizzo:

[email protected]

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Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Parrocchia di San Parrocchia di San Giovanni

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A cura della Parrocchia di San Giovanni Battista

Polaveno - Brescia© Borno 2014

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Parrocchia di San Giovanni