guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici...

52

Transcript of guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici...

Page 1: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),
Page 2: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),
Page 3: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

1

sommario

BAVIERADonauwörth, Augsburg, Landsberg

am Lech, Peiting, Steingaden, Auerberg,

Füssen, Schwangau, Deutsche Alpenstrasse

TIROLOPinswang, Reutte, Bichlbach, Fernpass, Imst,

Landeck, Fliess, Pfunds, Altfinstermünz,

Nauders

ALTO ADIGEMalles, Glorenza, Sluderno, Castelbello,

Castel Juval, Naturno, Rablà, Merano, Bolzano,

Ora, Termeno, Egna

TRENTINOFai, Mezzocorona e Mezzolombardo,

San Michele all’Adige, Trento

TRENTINO, VENETORAMO “ALTINATE”

Tenna e Levico, Novaledo, Marter,

Borgo Valsugana, Val di Sella, Castel Ivano,

Castello Tesino, Lamon, Feltre, Cesiomaggiore,

Passo di Praderadego, Follina, Mercatelli,

Treviso, Altino

TRENTINO, VENETO, LOMBARDIA

RAMO “PADANO”Rovereto,

Isera, Ala, Nogara, Verona,

Isola della Scala, Ostiglia

pag. 5

pag. 11

pag. 17

pag. 27

pag. 33

pag. 43

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 4: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

2

La Via Claudia Augusta è un’antica strada romana

imperiale che da 2000 anni rappresenta un corridoio

lungo il quale soldati, uomini, commercianti, pellegrini,

e con loro lingue, usanze e culture diverse, hanno

percorso ed attraversato la barriera alpina.

Negli ultimi anni, grazie al Progetto “Via Claudia

Augusta”, cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito

del Programma Interreg III B attraverso

il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), l’antica

strada romana e il territorio da essa attraversato

sono stati rivalutati e promossi, sviluppando per la

prima volta un’immagine comune della Via stessa.

La valorizzazione e il recupero sono stati possibili

grazie all’intuito e all’impegno profusi dai

partner europei interessati dal tracciato romano:

l’associazione Via Claudia Augusta della Baviera,

l’associazione MIAR del Tirolo, la Provincia Autonoma

di Bolzano, la Provincia Autonoma di Trento (Lead

Partner del Progetto), la Regione del Veneto, i Comuni

di Feltre e di Ostiglia.

La strategia di base del Progetto “Via Claudia

Augusta” è la promozione, su base transnazionale,

del territorio interessato dall’antica viabilità romana,

all’insegna dello sviluppo sostenibile e integrato delle

risorse territoriali. Per fare ciò si è deciso

di realizzare lungo il percorso Via Claudia Augusta,

azioni comuni in quattro settori di intervento che

meglio rispecchiano le potenzialità offerte dal

territorio: archeologia, cultura, turismo, marchio

ed attività economiche.

Questo opuscolo fa parte di una collana di 4 guide

tematiche realizzate nell’ambito delle attività del

Progetto. Lo scopo di queste pubblicazioni è quello

di presentare il variegato territorio attraversato

dalla Via Claudia Augusta sotto diversi punti di vista:

dalla cultura all’enogastronomia, dalla pista ciclabile

all’ambiente. In questa guida, dedicata alla cultura,

si troveranno informazioni legate a tutto ciò che

di storico-culturale si può trovare percorrendo la

Via Claudia Augusta: aree archeologiche che hanno

conservato per secoli e per millenni i reperti materiali

di epoche lontanissime; castelli e manieri che hanno

scritto pagine di storia spesso bellicosa

e cruenta; centri storici in cui le arti del Medioevo e del

Rinascimento, le estetiche filosofiche e monumentali

del Sei-Settecento sanno fondersi con gli stili più vicini

alla sensibilità moderna; musei, grandi e piccoli, della

tradizione e dell’innovazione, in cui la cultura si fa

“itinerario” e diventa momento didattico.

I Partner del Progetto

Page 5: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

IL PERCORSO

Page 6: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4

Page 7: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

5

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

BAVIERA

Page 8: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

6

Donauwörth,

città strategica sul LimesDonauwörth è una cittadina ricca di passato sulle

rive del fiume Danubio. Qui giungeva un tempo la

Via Claudia Augusta, che collegava l’Adriatico con il

Limes, il confine fortificato dell’Impero di Roma; da qui

transitavano i mercanti scandinavi che scendevano

verso Roma e quelli del Mediterraneo che utilizzavano

il tratto navigabile del Danubio.

Le vestigia romane sono conservate nel Museo

archeologico, mentre nel Museo delle Bambole

di Käthe-Kruse v’è una straordinaria raccolta di

bambole, ancora oggi prodotte a Donauwörth. Merita

una visita anche la Reichstrasse, la strada principale

con le caratteristiche case affrescate; su tutte

spicca la Fuggerhaus, che ospitò i famosi mercanti di

Augusta tra il Cinque-Seicento. Nel centro della città

il santuario Heilig Kreuz, in stile barocco, conserva un

frammento della Santa Croce.

Museo archeologico: tel. 0049 - (0)906 789 170

Informazioni Donauwörth: tel. 0049 - (0)906 789151

www.donauwoerth.de

Augsburg, la città più

settentrionale dell’ItaliaAugsburg è il capoluogo amministrativo della Svevia.

Fu fondata dai Romani nel 15 a.C. con il nome di

Augusta Vindelicorum, nel suo periodo “aureo” copriva

una superficie di 75 ettari con 10/15mila abitanti; la

sua storia è documentata nell’esauriente Römisches

Museum, il museo romano che espone bronzi,

maschere, utensili, statue e iscrizioni di origine

romana rinvenute nel corso di numerosi scavi. Verso il

Duecento divenne città libera dell’Impero, status che

le permise di espandersi economicamente nei secoli

del Rinascimento, grazie anche ai banchieri Welser

e Fugger, questi ultimi riconoscibili nella Fuggerei,

un pittoresco quartiere di casette bifamiliari fatte

costruire da Jacob Fugger agli inizi del Cinquecento

per ospitarvi il ceto meno abbiente della città.

Nel 1530 Martin Lutero rese qui pubblici i nuovi

dettami del Protestantesimo alla presenza

dell’imperatore Carlo V; tra il Sette-Ottocento

1

2

BAVIERA

Page 9: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

7

il Trentino si servì ampiamente dell’oreficeria di

Augsburg per abbellire le proprie chiese.

Fuggerei Museum: tel. 0049 - (0)821 3198810

www.fuggerei.de

Informazioni Augsburg: tel. 0049 - (0)821 502070

Landesberg am Lech:

la porta gotica della BavieraCittà fortificata sulla destra del fiume Lech,

Landsberg mostra la Bayertor, una delle più belle

porte gotiche della Germania (1425), munita di

piccole torri e ornata di statue gotiche tuttora

ben conservate. La città si presenta con una

caratteristica piazza circondata da palazzi

barocchi alti e stretti, segnata al centro da una

fontana: c’è il municipio settecentesco, pregevole

negli stucchi, e la Schmalzturn, la porta verso la

città alta chiamata anche “Torre bella”. Oltre alla

parrocchiale dell’Assunta, edificata nel Quattrocento

e rimaneggiata in stile barocco, interessante

è la Malteserkirche, chiesa fondata alla fine

del sedicesimo secolo dall’Ordine di Malta e poi

ricostruita secondo i dettami del rococò.

Informazioni: tel. (0)8191 128246

www.landesberg.de

La villa rustica di PeitingTra Schongau e Peiting, nel 1956 sono state scoperte

le fondamenta di una villa rustica organizzata attorno

a un atrio con sala centrale e vani le cui pareti,

stando ai resti di pitture, dovevano essere decorati;

i bagni, inoltre, erano dotati di riscaldamento. Degna

di attenzione è inoltre una piccola targa di piombo

rinvenuta nelle fondamenta, recante, si presume, una

formula magica d’ispirazione amorosa, dedicata a una

donna di nome Gemella. Si tratta di un reperto unico

nel suo genere che a tutt’oggi non è stato possibile

interpretare a fondo.

www.excavate.de

3

4

1 Donauwörth

2 Augsburg

3 Landsberg am Lech

4 Peiting

BAVIERAC E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 10: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

8

Steingaden: il barocco

bavarese della WieskircheNei pressi di Steingaden, entro il cosiddetto

Pfaffenwinckel, “l’angolo dei preti”, una zona

caratterizzata dalla presenza di molte chiese, si trova

il santuario in der Wies, “nel prato”, (Wieskirche), in

quanto la sua origine è legata al luogo dell’apparizione

di Cristo a una contadina (1746-1754). L’esterno,

semplice e lineare, non lascia supporre lo sfarzo

dell’interno offerto da affreschi, stucchi, sculture. Il

santuario, capolavoro di Domenico Zimmermann, è il più

prezioso edificio sacro del rococò bavarese dell’intero

Land, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

Santuario in der Wies: tel. 0049 - (0)9962 200

Insediamento romano

sull’AuerbergSulla montagna dell’Auerberg, a 1055 metri d’altezza,

i Romani costruirono una “zona industriale”: circondati

da un terrapieno sono stati scoperti diversi edifici

aperti sul lato della strada. Si tratta di botteghe di

vasaio, altre per la lavorazione del vetro, altre ancora

del bronzo e del ferro; tra i reperti, interessanti sono le

matrici di bussole di serraggio in bronzo per catapulte.

Schwangau: il castello

di NeuschwansteinAi piedi del Tegelberg, dove sono state rinvenute

testimonianze di epoca preistorica e romana

(bagni, fattoria), il re di Baviera, Massimiliano II,

fece costruire il castello di Hohenschwangau; suo

figlio, Ludwig II, fece poi erigere a poca distanza

un altro castello, quello di Neuschwanstein, dallo

scenografo di corte Christian Jank (1869). È il tipico

castello delle favole: guglie turrite, tetti spioventi

e imbandierati, porte d’ingresso imponenti, bifore

e trifore sulla facciata del palazzo reale... Forse, è

proprio in questa identificazione “automatica”, che

risiede la sua fortuna turistica, più degli altri castelli

che Ludwig fece costruire: a Linderhof (1874-1878) e a

Herrenchiemsee (1878-1886).

Tel. (0)8362 81980; visite a pagamento

1

2

BAVIERA

Page 11: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

9

Füssen:

i resti della strada romanaLocalità di villeggiatura estiva e invernale, nonché

centro di cure termali (Bad Faulenbech), Füssen è

adagiata sulla sinistra del fiume Lech; da qui prende

avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti

archeologici documentano la presenza in zona della

civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino), attestata

anche dalla presenza della Via Claudia Augusta;

in giornate particolarmente terse è possibile

scorgere nelle acque del vicino lago, il Forggensee,

la linea retta dell’antica strada romana (nei pressi,

ritrovamento di alcune palizzate).

Nell’abbazia benedettina di St. Mang (in parte

trasformata in Municipio) è visitabile il Museo

comunale che, oltre a interessanti collezioni, mostra

gli ambienti eleganti della Sala dei Principi, della

biblioteca, il chiostro medioevale.

www.fuessen.de

La Deutsche AlpenstrasseLa “Deutsche Alpenstraße”, istituita nel 1927,

rappresenta - assieme alla Romantische Straße - uno

degli itinerari turistici più spettacolari della Germania

meridionale. Lunga 450 chilometri, prende le mosse

da Lindau im Bodensee, borgata distesa su un isolotto

del Lago di Costanza, e si snoda ai piedi delle Alpi

Bavaresi fino a giungere a Berchtesgaden.

Lungo la Deutsche Alpenstrasse s’incontrano 21 laghi

di grandi e piccole dimensioni - il Tegernsee è tra le

mete preferite, 64 stazioni termali e di cura - a Bad

Reichenhall c’è il richiamo delle antiche miniere di

salgemma, le cui acque vengono sfruttate anche da

beauty-farm -, 25 castelli (tra cui quelli spettacolari

di Ludwig, re di Baviera) e le due cime più alte della

Germania: lo Zugspitze (2963 m) e il Watzmann

(2713 m). Oltre a Lindau, incantevole città d’arte,

valgono una tappa la pittoresca Füssen adorna di

case affrescate, Garmisch-Partenkirchen, stazione di

sport invernali, Mittenwald, la città dei liutai.

www.german-alpine-road.com

3

4

1 Rosshaupten, Via Claudia Kunstpark

2 Castello di Neuschwanstein

3 Füssen, il ponte sul Lech

4 Forgensee, la Via Claudia Augusta

BAVIERAC E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 12: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

10

Page 13: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

11

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

TIROLO

Page 14: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

12

Pinswang: la guerra

contro gli Unni di AttilaIl piccolo centro di Pinswang merita una sosta

anche solo per ammirare lo straordinario affresco

settecentesco che campeggia sul soffitto della chiesa

parrocchiale, in cui è rappresentata la battaglia del

Lechfeld combattuta nel 955 dall’imperatore Ottone

e il vescovo Ulrico contro gli Unni di Attila. Altri dipinti

attribuiti alla scuola del Tiepolo, per cromia e ariosità

espressiva, sono visibili sugli altari laterali.

Reutte:

la Guerra dei Trent’anniReutte fu, tra i territori del Tirolo, quello che

maggiormente risentì dalla Guerra dei Trent’anni

(1618-1648) ed è per questo che qui si rintracciano

soprattutto resti di arte medievale. Spinti dalle allora

scarse risorse economiche, molti suoi abitanti si

dedicarono ad attività artigianali come l’intaglio del

legno, la decorazione a stucco, la pittura a imitazione

del prezioso marmo; tra questi vanno ricordati la

famiglia di pittori Zeiller (Zeiller-Haus, con pitture di F.

Anton Zeiller, 1770) e l’artista Josef Anton Koch (1768-

1839), che si conquistò una notevole fama a Roma. Il

Museo civico raccoglie una varia documentazione sul

folclore, la storia e l’arte della regione.

Museo civico, Reutte: tel. 0043 - (0)5672 72304

www.tirol.com/reutte-Kultur

Bichlbach: la chiesa

delle CorporazioniA Bichlbach è possibile visitare una chiesa unica nel suo

genere in Austria: è la chiesa delle Corporazioni voluta

da muratori, spaccapietre e falegnami della regione e

dedicata a S. Giuseppe. Costituisce un vero gioiello del

barocco anche se, dopo lo scioglimento delle Corporazioni

(1859), decadde fino al suo totale rifacimento attorno al

1970. Al suo interno sono godibili gli affreschi dedicati

al tema del lavoro (San Giuseppe carpentiere, Gesù

fanciullo nel laboratorio di Giuseppe), nonché lo stemma

della corporazione posto sull’altare, significativamente

fra gli stemmi del Tirolo e dell’Austria.

TIROLO

1

Page 15: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

13

Il FernpassIl Fernpass (m 1210) è un importante valico sulla

strada di comunicazione tra Germania, Austria

e Italia; una cappella del XVII secolo ne vigila il

“passaggio”. Caratterizzato da un ambiente di

fitte pinete, presenta anche due piccoli specchi

d’acqua limpidissima: il Blindsee a nord del passo e

il Fernsteinsee a sud, dove sono visibili le rovine del

Castello Sigmundsburg (XV secolo).

Sul Fernpass l’antica Via Claudia Augusta è ricalcata

dall’attuale strada, oggi un itinerario turistico molto

frequentato che collega le Prealpi con la valle dell’Inn.

La città medievale di ImstCitata per la prima volta nel 763 come oppidum

Humiste, Imst venne notevolmente ampliata nel

corso del Medioevo. Centro di villeggiatura, è base di

partenza per escursioni nell’Ötztal e nel Pitztal. Sul

territorio permangono diverse tradizioni folcloristiche

che costituiscono un ulteriore richiamo turistico: su

tutte il carnevale, qui chiamato Schemenlauf, la Corsa

dei fantasmi, le cui antiche maschere sono esposte,

unitamente a reperti preistorici, nel Museo civico.

Da visitare è la parrocchiale gotica dell’Assunta,

riconoscibile per l’alto campanile (86 m), uno dei

più imponenti del Tirolo; il cimitero è segnato dalla

cappella di S. Michele, con affreschi risalenti al 1480.

Museo civico, Imst: tel. 0043 - (0) 5412 6910 0

www.imst.at

Il castello di LandeckSituata nel punto d’incontro delle strade che provengono

da Arlberg, da Reschen (Resia) e dal Fernpass,

Landeck è la tipica cittadina di snodo commerciale e di

comunicazione. Anticamente era divisa su tre borgate

- Angedair, Perfuchs e Perjen - raggruppate in un’unica

municipalità nel 1904, elevata a rango di città nel 1923.

Meritevole di una visita è il castello, costruito nel 1250

dai Conti del Tirolo che oggi ospita il Bezirkmuseum di

arte barocca e folklore locale. Non lontano si scorge la

chiesa parrocchiale gotica dell’Assunta, custode di un

prezioso portale a rilievi del Cinquecento. Circondata

da un suggestivo paesaggio alpino, Landeck offre

passeggiate e sentieri ben segnati per raggiungere il

TIROLO

2

3

1 Reutte, Zeilerhaus

2 Imst, “Schemenlauf”, il carnevale

3 Landeck, il castello

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 16: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

14

TIROLOKrahnberg e le vette delle Lechtaler Alpen, fra cui la più

alta è il “Parseier” (3040 m).

Castello di Landeck: tel. 0043 - (0)5442 63202

Il museo archeologico

di FliessFliess, gemellato con Meano sobborgo di Trento, è

degno di menzione per il Museo regionale che raccoglie

importanti ritrovamenti di reperti archeologici

(utensili, recipienti, gioielli) risalenti all’età del

Ferro e all’epoca romana; prezioso è il “tesoro di

bronzo hallstattiano” (VII-VI sec. a.C.) comprendente

385 oggetti tra cinturoni, asce, situle e tazze. Qui

trova spazio anche il Centro di documentazione

Via Claudia Augusta, che ne mostra le diverse

ricerche archeologiche e i relativi reperti. Presso la

Maasskirche sono visitabili gli scavi archeologici che

hanno restituito fondamenta paleocristiane; la chiesa

in stile barocco-neoclassico riconoscibile per le doppie

torri è dedicata a S. Barbara.

Museo archeologico: tel. 0043 - (0)5449 20065

web: www.museum.fliess.at

Pfunds, antico vicus romanoCaratteristico villaggio dell’alta valle dell’Inn che

mantiene nel toponimo il ricordo dell’occupazione

romana avvenuta nel 15-14 a.C. (fundus, territorio,

possedimento), è diviso in due frazioni: Pfunds-Dorf,

a destra dell’Inn, e Pfunds-Stuben, sulla sinistra.

Stazione turistica, è il paradiso dei pescatori, degli

amanti della canoa e del parapendio, delle escursioni a

piedi o in mountain-bike, nonché degli alpinisti e degli

sciatori. Da visitare sono la chiesa parrocchiale dei

Ss. Pietro e Paolo (1482), la chiesa di Nostra Signora

a Stuben, custode di affreschi quattrocenteschi, e un

piccolo museo etnografico.

Il Castello di AltfinstermünzPer la sua posizione geografica la chiusa di

Finstermünz - con il castello di Altfinstermünz a

controllo della valle ove l’Inn scorre in una stretta gola

- rappresenta da sempre un passaggio importante

sulle strade che da Landeck portano in Val Venosta e

nell’Engadina; il castello si trova dunque al centro del

2

1

Page 17: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

15

“Dreiländereck”, ovvero il punto d’incontro tra l’Italia,

la Svizzera e l’Austria. Per secoli vi sorse uno dei più

importanti e redditizi passaggi di confine e posti di

dogana fra sud e nord; la Via Claudia Augusta passava

proprio in questo territorio, sotto al castello.

La prima menzione legata al fortilizio risale all’anno

1263, in un documento che parla di un castrum

Luech in Vinstermincz. A seguito della riforma del

sistema doganale del 1779, Finstermünz perse la sua

importanza; oggi il Castello di Altfinstermünz ospita

una trattoria. Ad Altfinstermünz si vogliono restaurare

le antiche strutture di fortificazione della chiusa

per renderle accessibili ai visitatori (l’associazione

Altfinstermünz organizza visite guidate ogni

settimana). Tra le manifestazioni in programma molto

suggestiva è la festa in costumi storici che rievoca

l’epoca dei cavalieri. Si prevede inoltre di creare un

parco di divertimenti che dia modo a bambini, giovani e

famiglie di rivivere il mondo medievale.

Tel. 0043 (0)5474 20042

Nauders,

in epoca romana InutriumNauders è nota come stazione turistica estiva e

invernale. Di rilievo sono la chiesa parrocchiale gotica

di S. Valentino (1512) e il Castello di Naudersberg,

una roccaforte risalente al XIII secolo, sede, fin dalle

sue origini, di un tribunale principesco per l’Alta Valle

dell’Inn, l’Alta Val Venosta e la Bassa Engadina. Oggi

nel Castello sono allestite varie sale d’esposizione

dove si possono vedere opere di artisti del luogo,

l’antica cancelleria del tribunale e attrezzi agricoli. La

struttura ospita inoltre una cappella e un ristorante.

La cappella di S. Leonardo, con affreschi romanici

e gotici, è una delle più antiche chiese del Tirolo e

si presenta come una tipica chiesa di campagna

dell’epoca. La Fortezza di Nauders, costruita fra il

1834 e il 1840 per difendere la strada del Passo di

Resia, è l’unico esempio in territorio austriaco di

fortificazione tipica dell’impero austro-ungarico. Oggi

è divenuta museo di se stessa (77 stanze, alcune

delle quali si spingono fino a 20 metri all’interno della

roccia) e sede di mostre temporanee.

Castello di Naudersberg: tel. 0043 - (0)5473 87252

Fortezza di Nauders: tel. 0043 - (0)5473 87242;

ingresso a pagamento

TIROLO

3

4

1 Fliess, museo archeologico

2 Pfunds, alpinismo

3 Alfinstermünz, il castello

4 Nauders, il castello

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 18: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

16

Page 19: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

17

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

ALTO ADIGE

Page 20: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

18

ALTO ADIGETorri e campanili di MallesCapoluogo dell’Alta Val Venosta Malles (Mals) si

caratterizza per le numerose torri - come quella

cilindrica di Castel Fröhlich - e i campanili delle chiese;

tra queste vanno ricordate la gotica parrocchiale

dedicata all’Assunta, la chiesa di S. Michele, quella

di S. Martino, di S. Benedetto che conserva un

significativo ciclo di pitture altomedioevali costituito

da frammenti di storia del santo patrono e dai mirabili

ritratti dei due probabili fondatori della chiesa (il

conte Hunfriend e il vescovo di Coira, Remedius).

Splendida è la testa di Venere in marmo qui rinvenuta

e oggi conservata presso il Museo di Archeologia di

Bolzano: si tratta della copia romana di una statua

greca di Afrodite, della scuola di Fidia. Dal vicino

abitato di Burgusio (Burgeis) si raggiunge la luminosa

abbazia di S. Maria, eretta dai Benedettini, un ordine

religioso promotore di diversi interventi agricoli sul

territorio; è la più alta d’Europa.

Per la visita all’abbazia di S. Maria: tel. 0473 831306

APT di Malles: tel. 0473 831190

www.ferienregion-obervinschgau.it

Glorenza:

la città dei mercantiGlorenza (Glurns) è la città più piccola dell’Alto

Adige e di tutta Italia (800 ab. ca.). Chiusa entro

un’imponente cinta muraria con torrioni, è un

“gioiello” dell’Alto Adige che ha saputo mantenere

intatto il suo caratteristico aspetto medievale.

Tra gli aspetti più interessanti vi sono i portici (XIII

sec.), le numerose case nobiliari del Cinquecento,

il muro di cinta perfettamente conservato e, in

parte, percorribile. Di particolare pregio è la chiesa

parrocchiale di S. Pancrazio, edificio tardo gotico con

campanile barocco a bulbo, un prezioso affresco in

tre parti, risalente al XII secolo e interessanti oggetti

di arredamento, nonché pietre sepolcrali. Da non

perdere, agli inizi del mese di agosto, la tradizionale

festa sotto i portici che riecheggia gli antichi e

frequentatissimi mercati.

APT di Glorenza: tel. 0473 737073

www.ferienregion-obervinschgau.it

Malles 1

Glorenza, i portici 2

Campione avelignese 3

Castelbello 4

Castel Juval 5

1

2

Page 21: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

19

ALTO ADIGESluderno, là dove nacque

l’avelignesePatria del cavallo avelignese (monumento nella piazza

principale), Sluderno (Schluderns) può contare su

un clima assai mite che consente la coltivazione

di frutteti e vigneti. La chiesa parrocchiale di S.

Caterina è una costruzione in stile tardo gotico

(1493) poi ampliata agli inizi del Novecento. Di pregio

sono le statue lignee di Christian Greiner, conservate

nella chiesa di S. Michele. Di recente ha cominciato a

operare il Museo della Val Venosta (tel. 0473 615590;

ingresso a pagamento); di rilievo è il materiale

raccolto nel sito archeologico di Ganglegg (età del

Bronzo, del Ferro ed epoca romana), che documenta

l’attività quotidiana della comunità. Sluderno è

dominata da Castel Coira (Churburg) trasformato

in residenza rinascimentale dai Conti Trapp; la ricca

armeria è la più grande collezione privata d’Europa.

Museo della Val Venosta: tel. 0473 615590;

ingresso a pagamento

APT di Sluderno: tel. 0473 737074

www.ferienregion-obervinschgau.it

La Via Claudia Augusta

a Castelbello-CiàrdesPosto all’imbocco della Val Venosta, in una zona fertile

e intensamente coltivata (mele, albicocche, uva,

asparagi), il paese di Castelbello-Ciàrdes (Kastelbell-

Tschars) deve il nome al castello che lo sovrasta,

citato per la prima volta nel 1238 (signori di Montalban)

ma certamente più antico. Dal 1999 la conduzione è

del Curatorio del Castello di Castelbello che, oltre alla

Mostra permanente Via Claudia Augusta, lo propone

per coinvolgenti avvenimenti culturali. Da vedere è la

cappella decorata con affreschi trecenteschi.

Ufficio turistico Castelbello Ciàrdes: tel. 0473 737020

www.kastelbell-tschars.com

Il Tibet a Castel JuvalAntica fortezza sulla strada che un tempo portava in

Val Senales, Castel Juval fungeva anche da dazio; oggi

è raggiungibile a piedi o con servizio navetta. Costruito

agli inizi del Trecento, nel corso dei secoli passò per

4

5

3

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 22: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

20

Page 23: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

21

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 24: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

22

ALTO ADIGEinvestiture ed eredità a diversi signorotti locali;

dopo un periodo di abbandono venne acquistato da un

olandese nel 1913 e nel 1983 da Reinhold Messner, che

elesse Juval a propria dimora estiva trasferendovi molti

ricordi delle proprie spedizioni nel lontano Oriente oltre

a una galleria di quadri a soggetto alpinistico.

Tel. 348 4433871; ingresso a pagamento

Ufficio turistico Castelbello-Ciàrdes: tel. 0473 737020

La chiesa di S. Procolo

a NaturnoPresso i margini orientali di Naturno (Naturns),

immersa nei frutteti, si delinea la chiesa dedicata al

vescovo veronese, Procolo (anche la parrocchiale di

Naturno è dedicata a un vescovo veronese, S. Zeno).

Qui è conservata la più antica opera pittorica della

regione: si tratta di affreschi d’epoca carolingia (VIII-

IX sec.), per taluni realizzati al seguito di monaci

irlandesi scesi per evangelizzare le valli dell’arco

alpino, per altri attribuibili a un’area culturale

longobarda diffusa sia in ambiente veronese, sia

trentino, sia altoatesino. Altre pitture, sulla facciata e

sulle pareti interne, sono databili al Tre-Quattrocento.

Il pregio della chiesa di S. Procolo risiede nell’essere

stata rinnovata solo una volta, nel XIV secolo, nel

rispetto del suo assetto originale.

Tel. fax 0473 667312 (fam. Koch)

Associazione turistica Naturno: tel. 0473 666077

Il cippo romano di RablàDavanti a un albergo di Rablà (Rabland), frazione di

Parcines, è esposta una copia del miliare romano datato

46 d.C. che, come quella rinvenuto a Cesiomaggiore

(Belluno), riporta l’iscrizione che parla della Via Claudia

Augusta. L’originale del cippo è conservato presso

il Museo civico di Bolzano. Di seguito la traduzione

del testo latino: «Tiberio Claudio Cesare Augusto

Germanico, pontefice massimo, insignito della tribunicia

potestas per la sesta volta, console designato per la

quarta, imperatore per l’undicesima, padre della patria,

la via Claudia Augusta che il padre Druso, aperte le Alpi

con la guerra, aveva tracciato, munì dal fiume Po al

fiume Danubio per miglia 350 (CC[CL])».

Bolzano, Museo civico: tel. 0471 974625;

ingresso a pagamento1

Page 25: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

23

ALTO ADIGEMerano:

la città delle passeggiateAdagiata in una conca assolata, Merano (Meran) è una

stazione di cura (acque oligominerali e radioattive) e

di soggiorno di fama internazionale (tradizione ippica,

ippodromo). È città di passeggiate (Passeggiata

d’Estate, Passeggiata Tappeiner, Passeggiata Gilf,

Passeggiata Sissi), di parchi e giardini botanici

(Castel Trauttmansdorff con il Museo del Turismo) e di

monumenti: il Duomo gotico di S. Nicolò con la cappella

di S. Barbara; il Castello Principesco, residenza dei

Principi del Tirolo dal 1470 in poi; la città vecchia con

i portici e le porte del borgo medievale. Non mancano

i musei: quello Civico, con collezioni di archeologia

(preziosa raccolta di monete romane rinvenute a Maia

Bassa), di arte, di artigianato; il museo della donna

Evelyn Ortner e il Museo ebraico.

Nei dintorni, Castel Tirolo, culla del conte Mainardo II,

è oggi sede di importanti mostre.

Museo del Turismo, Castel Trauttsmansdorff:

tel. 0473 232350

Castel Tirolo: tel. 0473 220221; ingresso a pagamento

Bolzano: nodo commercialeCapoluogo dell’Alto Adige, Bolzano (Bozen) è un

importante centro commerciale, industriale e turistico

abitato da italiani e tedeschi. Nota ancora ai Romani

col nome di Pons Drusi, Bolzano vide aumentare la

propria importanza soprattutto in epoca medievale,

con l’affermarsi della strada del Brennero.

Il centro storico si distende attorno alla pittoresca

piazza Walther, chiusa su un lato dall’imponente

Duomo gotico dedicato all’Assunta; attigua è la chiesa

dei Domenicani, mirabile nella cappella affrescata di

S. Giovanni (XIV sec.). Frequentata dai turisti è via

Portici, oggi fiancheggiata da eleganti negozi ma

in origine (XII sec.) da semplici botteghe artigiane;

interessanti sono il Museo di scienze naturali dell’Alto

Adige, il Museo civico e il Museo di Archeologia

custode della mummia del Similaun (Ötzi).

Piacevoli sono i dintorni, come l’Altopiano del Renón

(piramidi di terra), raggiungibile anche in funivia; la Val

Sarentino, fedele ancora ai suoi costumi tradizionali;

Castel Róncolo, alto su uno sperone roccioso.

Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano: tel. 0471 307000

2

3

1 Naturno, chiesa di S. Procolo

2 Merano, Castel Tirolo

3 Naturno, chiesa di S. Procolo, affresco

4 Rablà, il cippo romano

4

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 26: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

2424

ALTO ADIGECastel Vètere di OraRaggiungibile per un sentiero che si stacca dalla

statale delle Dolomiti, Castel Vètere (Castelfeder)

è oggi rappresentato da pochi ruderi su un dosso

(biotopo provinciale), ma nei secoli passati ha

rappresentato un importante centro di riferimento

per la Bassa Atesina: la Grossen Kral sul lato

meridionale, ha restituito i resti di un villaggio retico.

Acropoli cinta da possenti mura, sotto i Romani

controllava il passaggio della Via Claudia Augusta

(tegola romana con il marchio di fornace auresis,

miliare degli imperatori Valente e Graziano); attorno al

XIV secolo cadde in rovina.

Associazione turistica Castelfelder: tel. 0471 810231

I “menhir” di Termeno

e LagundoNella Bassa Atesina diverse sono le testimonianze di

insediamenti stabili in età eneolitica. A Ronchi, presso

Termeno, nell’Ottocento venne trovata una statua-

stele figurata risalente all’età del Rame iniziale,

mentre a Lagundo i “menhir” ammontano a quattro;

altre statue-stele furono scoperte, una per sito, a

Laces, a Renón-S. Verena, a Velturno, a Bressanone-

Tecelinga, a Fié. La stele di Termeno - conservata

presso il Museo Ferdinandeum di Innsbruck - mostra

una collana a grani come quella rinvenuta presso

la chiesa di S. Verena e alla cintura reca incisi tre

pugnali e due asce, alla pari di tre delle quattro stele

di Lagundo: rientra, infatti, nel canone tipologico

delle figure maschili. La testa è sommariamente

accennata, come in tutte le statue stele dell’Alto

Adige, ed è alta 183 centimetri.

1

2

Page 27: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

2525

ALTO ADIGEEgna: la statio lungo

la Via Claudia AugustaIl pittoresco paese medioevale di Egna (Neumarkt,

Endidae per i Romani), circondato da vigneti e

frutteti, rivela il suo fascino nel centro storico e nei

suoi suggestivi portici. Nella cittadina sono emersi

i resti di una grande struttura d’epoca romana che

si ipotizza esser stata una stazione di sosta e

rifornimento lungo la Via Claudia Augusta (visibile;

tabelle); presso il Municipio è aperto un piccolo spazio

espositivo che descrive Egna in epoca romana (tel.

0471 829111). Interessante è altresì il Museo di

cultura popolare (tel. 0471 812472).

Municipio di Egna: tel. 0471 829111

Museo di cultura popolare: tel. 0471 812472

Associazione Turistica: Tel. 0471 812373

3

1 Ora, Castel Vetere

2 Termeno

3 Appiano, Kreithof tra i vigneti

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 28: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

26

Page 29: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

27

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

TRENTINO

Page 30: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

2828

TRENTINOL’abitato fortificato di FaiL’area archeologica attrezzata sul Doss Castel, a

20 minuti dal paese di Fai, è ubicata su uno sperone

roccioso a picco sulla Valle dell’Adige, difeso

naturalmente su tre lati e dotato, sul quarto, di un

possente muro di fortificazione. Il sito, scoperto

nel 1979, mostra i resti di un villaggio retico del V-IV

secolo a.C., ma sviluppatosi su preesistenze dell’età

del Bronzo. Suggestivi sono i muri perimetrali di

abitazioni di tipo “a schiera” costruiti sulla roccia;

dalla loro diversa dimensione emerge un’articolata

struttura. Attrezzi, strumenti in metallo, oggetti

ornamentali, resti botanici e faunistici informano

sugli aspetti della vita quotidiana, sorretta da

un’economia di autosufficienza agricolo-pastorale. Un

violento incendio (tracce), ne determinò l’abbandono

repentino.

APT Dolomiti di Brenta, Andalo, Lago di Molveno, Fai

della Paganella, Cavedago, Spormaggiore:

tel. 0461 583130

www.aptdolomitipaganella.it

Gli scavi di Mezzocorona

e di MezzolombardoAi piedi di un grande conoide si situa Mezzocorona,

un territorio molto interessante sotto il profilo

archeologico, con tracce di frequentazione a

partire dal Mesolitico (IX-metà VI millennio a.C.) per

proseguire al periodo romano (località Giontec, area

di 4000 mq, I-VI sec. d.C.) e alto medioevale. Visitabile

a richiesta è l’Antiquarium sotto il complesso delle

Cantine Mezzacorona, che comprende una parte

dei resti di una “fattoria agricola” d’età romana (in

origine estesa su 1000 mq di superficie), sviluppatasi

a partire dalla fine del I secolo d.C. Ne emerge la

fertilità di questa terra (pestini e macine in pietra,

pesi decorati per telai, numerosi vinaccioli) già allora

intensamente coltivata a vite e generosa di quel vino

decantato da storici quali Plinio e Svetonio.

Nella vicina località Nogarole di Mezzolombardo, un

riparo sottoroccia in prossimità del torrente Noce,

ha restituito un sepolcreto riferibile all’età del Rame

e all’età del Bronzo (cuspidi in selce, frammenti

ceramici, elementi di collana, resti di inumazioni di

1

2

Page 31: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

2929

TRENTINOneonati in vasi, tracce di piccoli focolari).

Antiquarium: tel. 0461 381711

www.pianarotaliana.it

Museo Etnografico

degli Usi e Costumi della

Gente Trentina

di San Michele all’AdigeRiconoscibile per i due torrioni cilindrici, il monastero

fortificato degli Agostiniani (XII sec.) domina il paese

di San Michele all’Adige. Fondato da monaci tedeschi

provenienti dal convento di Novacella (Bressanone),

rappresentò per secoli un ospizio per i pellegrini.

Sul finire del Settecento venne saccheggiato da

parte delle truppe francesi e quindi soppresso. Dal

1972 vi trova sede il Museo Etnografico degli Usi

e Costumi della Gente Trentina, dedicato “all’uomo

della montagna alpina”: il percorso espositivo prende

avvio dalle attività agricole quotidiane (fienagione,

coltura dei cereali e molitura, coltura della vite e

distillazione, allevamento e alpeggio); prosegue con

i lavori artigianali legati al ferro, al rame, al legno,

alla ceramica, alle fibre tessili e si conclude con

allestimenti legati alla socialità (costumi, strumenti

musicali, religiosità...).

Tel. 0461 650314

www.museosanmichele.it

Ingresso a pagamento

Il legato Marcus Appuleius

a TrentoLa chiesa di S. Apollinare ai piedi del Doss Trento

rappresenta un prezioso elemento del paesaggio

trentino. Le svettanti linee gotiche, coperte da

un tetto con ripidi spioventi, sono segnate da un

portale strombato tardo-romanico (1319) eseguito

da maestranze lombarde, come il sarcofago

benedettino che lo affianca. Annessa v’era infatti

un’abbazia benedettina: sui muri esterni sono visibili

le pietre provenienti da edifici romano-imperiali, che

i Benedettini impiegarono per l’erezione della loro

chiesa. Tra queste, di rilevanza storica è l’epigrafe

3

4

1 Fai, area archeologica

2 Mezzocorona , scavi archeologici

3, 4 San Michele all’Adige, Museo

5 Trento, chiesa di S. Apollinare

5

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 32: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

30

Page 33: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3131

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

TRENTINOsulla lastra di calcare murata nella lesena, che ricorda

un’opera (una fortificazione o un’impresa, non è dato

sapere) eseguita dal legato Marcus Appuleius per

ordine di Augusto, nel 23 a.C.

Tridentum : la città romana

sotterraneaTrento, l’allora Tridentum, era certo una bella città se

l’imperatore romano Claudio la definisce splendidum

municipium nel suo editto del 46 d.C.

A pianta quadrangolare, raccolta in un’ansa del

fiume Adige, ha un ordinato reticolo urbano scandito

dalle vie principali di cardi e decumani. Tra gli scavi

archeologici si distingue la villa sub-urbana (I-IV

sec. d.C.) con pavimento musivo raffigurante il mito

d’Orfeo, la porta urbica Veronensis sotto la Torre

civica, il S.A.S.S. - Spazio Archeologico Sotterraneo

del Sas - che mostra un tratto della cinta muraria con

i resti di una torre poi trasformata in porta urbica,

un lungo segmento di strada pavimentata con grandi

lastre di pietra fiancheggiate dal marciapiede e

con sottostante rete fognaria, pavimenti e parti

di abitazioni con cortili, cucine, vani riscaldati con

funzioni anche termali, botteghe artigiane (I a.C.-

VI d.C.).

Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas:

tel. 0461 230171

www.trentinocultura.net/archeologia.asp

APT di Trento e Monte Bondone: tel. 0461 983880

www.apt.trento.it

Ingresso a pagamento

1 Trento, S.A.S.S.

A fianco, Trento, via Rosmini, Villa Romana

1

Page 34: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

32

Page 35: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

33

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

TRENTINOVENETO

RAMO“ALTINATE”

Page 36: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3434

TRENTINOI Romani a Tenna e a LevicoIl boscoso rilievo che divide il Lago di Caldonazzo dal

Lago di Levico è il colle di Tenna. Qui, nel 1878, venne

alla luce un miliare appartenente probabilmente

alla strada romana Via Claudia Augusta “Altinate” -

oggi esposto in Piazza S. Rocco a Tenna - con inciso

XXXXI, le 41 miglia (milia passum), necessarie per

raggiungere Feltre da Tenna. È probabile che questa

via di comunicazione da Pergine risalisse il colle di

Tenna per ridiscendere poi in direzione di Levico. E

proprio a Levico, nei pressi della stazione ferroviaria,

nel 1858 è stato scoperto un sarcofago romano in

pietra, decorato da bassorilievi a soggetto rituale ma

privo di iscrizione epigrafica (III - IV sec. d.C.); oggi, è

visibile in via Marconi.

www.valsugana.info

Valsugana Vacanze: tel. 0461 706101

Torre Quadra e Torre Tonda

in ValsuganaLa Valsugana, fin dall’antichità, era attraversata

da percorsi stradali che probabilmente correvano

a mezza montagna per evitare il fondovalle spesso

paludoso: in età medioevale un cospicuo numero di

castelli e torri vigilava sui transiti.

Uscendo da Novaledo, a sud lungo la vecchia strada

statale n. 47, s’incontra la Torre Quadra: formata da

due elementi rettangolari di pietre ben squadrate e

con la via passante nel mezzo, un tempo era munita

di ponte levatoio. Forse su d’una base più antica

s’inserisce l’aspetto medioevale oggi visibile: nel

1385 venne abbattuta dai Vicentini.

La Torre Tonda, nel paese di Marter (frazione di

Roncegno), appare invece come un suggestivo

mozzicone che col tempo ha fatto da spalla a un

edificio pubblico; poco sotto, il vecchio ponte sul

Brenta, chiamato “ponte della bastìa”, dà anche

l’accesso a un antico mulino ristrutturato.

1

2

RAMO “ALTINATE”

Page 37: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3535

RAMO “ALTINATE”

Borgo Valsugana, l’antica

AusugumForse identificabile nella stazione romana di

Ausugum, Borgo - attraversata dal fiume Brenta

che vi conferisce una piacevole impronta veneta -

ha restituito oggetti del lontano passato. Domina

l’abitato Castel Telvana, sorto in età medioevale

(proprietà privata, in parte abitato). Tra i palazzi

vanno ricordati Palazzo Baldessari con portale

bugnato, Palazzo Ippoliti con imponenti portali

in pietra grigia e Palazzo Ceschi, oggi sede del

Comprensorio. Didascalie in volgare commentano gli

affreschi cinquecenteschi dedicati alle Storie di S.

Rocco nell’omonima chiesa (per la visita rivolgersi

alla biblioteca). Tra i musei merita menzione la Mostra

Permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul

Lagorai e la Sala Alcide Degasperi, il politico trentino

che fu a capo del governo italiano dal 1945 al 1953.

Biblioteca di Borgo Valsugana: tel. 0461 754052

Mostra Permanente della Grande Guerra in Valsugana:

tel. 0461 757195; ingresso a pagamento

Sala Alcide Degasperi: tel. 0461 754052; ingresso

gratuito

Artesella in Val di SellaDa Olle, frazione di Borgo Valsugana, si raggiunge

la Val di Sella, mèta di villeggiatura della borghesia

di Borgo nell’Otto-Novecento (Ponte della Strobela,

parcheggio veicoli, da qui proseguimento con bus-

navetta nei mesi estivi fino a Malga Costa). Dal 1986

vi si tiene Artesella, una rassegna internazionale

di arte contemporanea grazie alla quale gli artisti

interpretano la bellezza della natura, ostentando un

rifiuto verso la tecnologia. Passeggiando lungo la

strada forestale chiamata Percorso Artenatura, si

scorgono opere d’arte (fiumi di fascine, totem dipinti,

libri sepolti, dipinti appesi tra il fogliame...) create

con sassi, fogliame, rami, tronchi. Nei pressi di Malga

Costa - spazio espositivo e luogo di incontri culturali

- è visibile una “cattedrale vegetale” a tre navate

realizzata con piante di carpino.

APT Lagorai-Valsugana Orientale e Tesino

Borgo Valsugana: Tel. 0461 752393

www.artesella.it

Accesso a pagamento - Visite guidate

3

4

1 Il miliare di Tenna

2 Marter, Torre Tonda

3 Borgo Valsugana, Chiesa di S. Rocco

4 Val di Sella, Artesella

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 38: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3636

RAMO “ALTINATE”

Personaggi illustri

a Castel IvanoL’elegante mole di Castel Ivano è ben visibile

sull’altura solatia tra Ivano e Fracena; evidente

appare la sua genesi medioevale, probabilmente a

guardia della Via Paulina, coi secoli passata a più

ariose forme rinascimentali. Al termine della prima

guerra mondiale, che lo vide occupato dal Comando

delle truppe italiane in Valsugana, venne acquistato

dalla famiglia milanese Staudacher che ne promosse

un attento restauro. Il castello ha visto ospiti

illustri come l’imperatrice Augusta Vittoria, l’attrice

Eleonora Duse; qui furono benedette, nel 1982, le

nozze del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in

seguito ucciso dalla mafia.

Proprietà privata; visitabile in occasione di eventi cul-

turali. Sede del Centro Culturale “Castel Ivano Incon-

tri”; tel. 0461 763432

www.castelivano.it

Castello Tesino: un villaggio

protostoricoSul Dosso di Sant’Ippolito, sopra l’abitato di Castello

Tesino, si distende un’area archeologica costituita

da un agglomerato di abitazioni, ricavate in parte

nella roccia, risalente all’età preistorica (IV sec. a.C.-

metà I sec. d.C.). Poco discosto si delinea il profilo

romanico della chiesa cimiteriale di S. Ippolito,

decorata all’interno con affreschi quattrocenteschi

di cultura lombarda, tra i quali si distingue la

Leggenda dell’Impiccato, uno dei racconti agiografici

dell’apostolo S. Giacomo maggiore.

Sotto Castello Tesino, lungo una vecchia via, è visibile

un ponte a tutto sesto sul rio Governolo: definito

“romano”, facilmente ricalca in tempi storici recenti

un modello antico.

APT Lagorai-Valsugana Orientale e Tesino, Castello

Tesino: tel. 0461 593322

1

2

Castel Ivano 1

Castello Tesino 2

Castello Tesino, ponte “romano” 3

Feltre, Porta Oria 4

Page 39: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3737

RAMO “ALTINATE”

VENETOIl calice del diacono Orso e

il ponte “romano” di LamónLa forra del torrente Senàiga separa il territorio di

Castello Tesino dai paesi veneti di San Donato e Lamón.

In questo tratto di strada è stato rinvenuto uno dei più

antichi calici paleocristiani dell’Occidente (VI sec.), oggi

custodito nella chiesa parrocchiale di Lamón. Alto 35

centimetri, con una coppa capace di un litro e mezzo, è

completamente in argento; attorno, un’epigrafe niellata

attribuisce il calice al diacono Orso. A completare

questo quadro storico-geografico v’è il ponte

cosiddetto “romano” sul rio Stalena, presso Lamón,

sulla strada che porta a San Donato; ma se il sito

d’attraversamento può dirsi romano, le sottostrutture

(fondazione e spalle) sembrano risalire al XVIII secolo.

Recente è poi la scoperta di un altro ponte sul fondo

della valle del torrente Senaiga, anche questo definito

“romano”, ma più probabilmente medioevale.

Area archeologica

e Museo civico di FeltreLa Feltria romana, municipium ascritto alla tribù

Menenia a partire dal 42 a.C., è leggibile nell’area

archeologica ricavata sotto la piazza del Duomo:

pavimenti in marmo e in mosaico e un tratto di strada

lastricata sulla quale si aprono vari ambienti adibiti

a botteghe. In età medioevale vi si sovrapposero

importanti edifici connessi con la sede episcopale.

Presso il Museo civico, ospitato nel cinquecentesco

Palazzo Villabruna, sono raccolti diversi manufatti

romani (iscrizioni, bronzetti, monete) e la collezione

epigrafica. Dedicata a oggetti artistici in ferro battuto

è la Galleria d’Arte Moderna “C. Rizzarda”, intitolata

a questo grande maestro artigiano dei primi del

Novecento.

Area archeologica: tel. 0439 83879, ingresso gratuito

Museo civico: tel. 0439 885241, ingresso a pagamento

Galleria d’Arte moderna “C. Rizzarda”:

tel. 0439 885234, ingresso a pagamento

www.comune.feltre.bl.it

3

4

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 40: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3838

RAMO “ALTINATE”

Cesiomaggiore: il cippo

della Via Claudia AugustaA Cesiomaggiore presso Feltre, nella settecentesca

Villa Tauro alle Centenère, è custodito un cippo miliare

ritrovato nel 1786 nella chiesa di S. Maria Maggiore,

riferito alla Via Claudia Augusta. La datazione, inizi

46 d.C., è di un anno successiva a quella del cippo

miliare di Rablà (Merano), anch’esso elemento base

a supporto dell’esistenza della Via Claudia Augusta

ma con la differenza che indica il Po come punto di

partenza anziché Altino. Il testo così riporta nella

sua traduzione: «Tiberio Claudio Cesare Augusto

Germanico, figlio di Druso, pontefice massimo,

insignito della tribunicia potestas per la sesta volta,

console per la quarta, imperatore per l’undicesima,

padre della patria, censore, la via Claudia Augusta,

che il padre Druso, aperte le Alpi con la guerra, aveva

tracciato, munì da Altino fino al fiume Danubio per

miglia 350».

La strada “romana”

al Passo di PraderadegoSituato a 910 m di quota, il Passo di Praderadego

mette in comunicazione la valle del fiume Piave con

quella di Soligo. Il passo è segnato dalla piccola

chiesa dedicata a S. Fermo e da pochi edifici (rifugio-

ristorante). L’aspetto più coinvolgente è però dato

dalla strada cosiddetta “romana” (più probabilmente

di età medioevale), uno stretto percorso scalinato

direttamente scavato nella roccia che scende verso

Valmareno (indicazioni turistiche), tagliando la

panoramica strada carrozzabile.

Le storie raccontano di una torre, a Praderadego,

poi distrutta dai Feltrini e Bellunesi alleati contro i

Trevigiani (1196). Oggi, nei pressi, si erge il Castello di

Zumelle (visitabile; iniziative culturali).

Castello di Zumelle: tel. 043 7747049

L’abbazia di FollinaA Follina (Treviso), tradizionale centro della lavorazione

della lana (da follare), emerge l’abbazia di S. Maria

Sanavalle, fondata dai Cistercensi nel XII secolo su una

preesistente badia benedettina; condotta in seguito

1

2

Page 41: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

3939

RAMO “ALTINATE”da frati Camaldolesi, è oggi retta da una comunità di

frati Servi di Maria. Coinvolgente è la chiesa romanico-

gotica (1335) e ancor più il chiostro (1268), la cui

lettura delle colonnine binate e dei relativi capitelli

racchiude un affascinante universo semiologico. Il

maestoso polittico al centro dell’abside accoglie la

statua in pietra grigia della Madonna col Bambino,

Regina Duplavis, la regina delle due sponde del Piave,

realizzata ancora prima del Mille.

Tel. 0438 970231

La strada romana

dei MercatelliIn prossimità del Ponte della Priula sul Piave si cammina

sulla “Via dei Mercatelli”: qui, secondo una delle ipotesi

sul tracciato della Via Claudia Augusta “Altinate”, la

via, provenendo da sud, incrociava la strada romana

Opitergium-Tridentum, la Oderzo-Trento citata

nell’Itinerarium Antonini del III secolo, che correva

parallela alle Prealpi per unire tra di loro le terre del

nord-est con quelle dell’asta dell’Adige. Il placido e

tranquillo scorrere del Piave, mai dimentico degli orrori

della Grande Guerra (Nervesa della Battaglia: Ossario

monumentale; Museo dei soldati), sembra accarezzare

con discrezione i terrapieni e il ponte romano visibili

vicino alla chiesa di S. Anna di Soligo.

Museo dei soldati, Nervesa della Battaglia (TV):

tel. 0422 779996

Le ville veneteLe ville venete rappresentano un segno distintivo

dell’ampio territorio del Padovano, del Bellunese e

del Trevisano: a volte maestose a volte decadenti,

nascoste dal verde dei giardini o ben visibili dalla

strada, fanno parte integrante di un paesaggio che ha

subìto profonde variazioni nel corso del tempo. Databili

dalla fine del quindicesimo alla fine del diciottesimo

secolo ostentano ancora i fasti delle famiglie nobili

che le abitarono. La Via Claudia Augusta, da Feltre

ad Altino, consente, con qualche deviazione, di

incontrarne più d’una: Villa Artén di Fonzaso (visitabile

previo accordi con i proprietari) e Villa Pasole a

Pedavena (ospita la filiale di un’industria di birra)

entrambe nella provincia di Belluno; Villa Barbaro a

Masèr (visitabile), Villa Agostini a Cusignano di Giavera

3

1 Cesiomaggiore, il cippo

2 Passo di Praderadego

3 Follina, abbazia S. Maria Sanavalle

4 Villa Cà Riva a Silea (TV)

4

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 42: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4040

RAMO “ALTINATE”e Villa (Castello) Giustinian a Roncade (visitabili previo

accordi con i proprietari), tutte in provincia di Treviso.

Treviso, dove strade e corsi

d’acqua s’incontranoOltre a restituire testimonianze risalenti all’età del

Bronzo (XIV-XIII sec. a.C.), Tarvisium racconta con

generosità dalla sua età romana all’età paleocristiana

(sala circolare attribuita a un battistero, con mosaico

policromo del IV sec.), al dominio dei Goti. Distesa alla

confluenza del Botteniga nel Sile, mostra un pittoresco

reticolo viario intervallato da corsi d’acqua; l’antica

porta urbica Altinia apriva proprio verso Altinum. Il

centro storico ruota attorno al Duomo, alla medioevale

Piazza dei Signori con il Palazzo dei Trecento e quello

del Podestà. Il Museo civico, che comprende materiale

archeologico e una preziosa pinacoteca (opere dal

XII al XX sec.), è custode della Collezione Salce, più

di 24.000 manifesti pubblicitari dal richiamo turistico

europeo, raccolti durante la prima metà del Novecento.

Museo civico: tel. 0422 658442;

ingresso a pagamento

Altino: il museo archeologicoDa Musestre (frazione di Roncade ma poco distante

da Quarto d’Altino) la Via Claudia Augusta proseguiva

forse diritta, a guisa di argine in molti tratti ancora

visibile, fino al borgo rurale di Altino. Altinum, già

insediamento paleo-veneto, fu fiorente municipium con

relativa necropoli in epoca romana, all’incrocio tra la

Via Annia (131 a.C.) e la Via Claudia Augusta (47 d.C.),

nei pressi del fiume Sile. Una ricca documentazione

dell’abitato romano (I sec. a.C.-I sec. d.C.) con il relativo

porto emerge dalle sale del Museo archeologico

nazionale: mosaici, frammenti architettonici, le

statue acefale di Icaro e Attis, monumenti funerari,

cippi, balsamari, monete... Assai interessante è

l’area archeologica che circonda il museo: resti di

pavimentazioni musive, lastricati di strade, perimetri

di abitazioni, le fondamenta di una porta-approdo.

Tel. 0422 829008; ingresso a pagamento

1

2

Treviso 1

Altino, Museo archeologico 2

A fianco, Altino, la Via Claudia Augusta

Page 43: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

41

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 44: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

42

Page 45: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

43

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

TRENTINOVENETO

LOMBARDIARAMO“PADANO”

Page 46: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4444

RAMO “PADANO”

TRENTINORovereto: la seta e il MARTL’industria serica, attiva per tutto il Settecento

in Vallagarina, promosse la costruzione di filatoi

e filande, ma anche canali d’acqua derivati dal

torrente Leno, tintorie, fabbriche per la tessitura

che conferirono benessere alla popolazione (pannelli

illustrativi lungo le vie). Rovereto Venexiana, la

manifestazione in costume che vi si tiene a fine luglio,

fa rivivere l’atmosfera di quel tempo, che anche W.A.

Mozart ebbe modo di apprezzare (al compositore

austriaco Rovereto dedica ogni anno un Festival

internazionale). Tra questi palazzi settecenteschi si

inserisce con una cupola in vetro e acciaio il MART,

Museo d’arte moderna e contemporanea, a cui fa

riferimento anche la Casa Museo Depero (attualmente

in restauro), sempre a Rovereto, che raccoglie il

patrimonio di questo grande artista del Futurismo.

Il Museo Civico, aperto sul territorio in sezioni

distaccate, promuove un’importante Rassegna

internazionale del Cinema archeologico.

MART: tel. 0464 438887 Call center 800 397760

www.mart.trento.it; ingresso a pagamento

Museo Civico: tel. 0464 439055

www.museocivico.rovereto.tn.it

Isera:

dai Romani alle cartolineIsera, borgata che si distingue per un susseguirsi

di palazzi borghesi del Sette-Ottocento, mostra nei

pressi della chiesa parrocchiale i resti di una villa

romana del I secolo d.C. i cui reperti - monete, anfore,

brocche, tegoloni - sono conservati presso il Museo

Civico di Rovereto.

Dal passato al presente, il Museo della Cartolina “C.

Nuvoli” espone cartoline che spaziano da panorami

turistici locali alla prima guerra mondiale, dalla figura

di Andreas Hofer alle cartoline firmate da artisti dello

Jugendstil, dal soggetto caricaturale alle cartoline

ricamate, dalle cartoline “a valigetta” ad altre più

pubblicitarie.

Museo civico Rovereto: tel. 0464 439055

Comune di Isera: tel. 0464 420840

Ingresso gratuito

1

2

Page 47: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4545

RAMO “PADANO”

Il santuario

di San Valentino di AlaDeviando dalla statale del Brennero, si sale al

santuario di S. Valentino, panoramico sui vigneti della

Bassa Vallagarina. Anche se oggi è conosciuto come

il patrono degli innamorati, S. Valentino un tempo era

invocato dai contadini a protezione del bestiame e a

salvaguardia dei campi. Dal 1645 vi sono custodite

alcune sue reliquie (processioni il 14 febbraio e la

prima domenica di settembre). Retto da una comunità

laica, può ospitare gruppi di più persone desiderose di

una pausa di silenzio e di preghiera

Santuario di S. Valentino: tel. 0464 671510

3

1 Rovereto, il MART

2 Opera di Fortunato Depero

3 Rovereto, centro storico

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 48: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4646

VENETONogaraIniziale villaggio palafitticolo, poi centro etrusco

quindi romano sulla via Claudia Augusta, Nogara

nel Medioevo segnò il confine tra il mantovano e il

veronese (Museo archeologico); in seguito divenne

motivo di scontro tra la casa d’Austria e Venezia.

Verona: un’arena romana

regalata all’operaDistesa su entrambe le sponde dell’Adige, Verona

venne fondata da popolazioni euganee sottomesse

da Etruschi prima e Galli poi. Nell’89 a.C. vi si

stanziarono i Romani che ne fecero un caposaldo

stradale. Cuore della città è Piazza Brà con la

celebre Arena, l’anfiteatro romano (I sec. d.C.): 152

metri per 123, capace di 25.000 posti, conserva il

tratto detto “Ala” della facciata esterna - quattro

arcate a tre ordini - mentre la seconda cinta è di 72

arcate a due ordini. In età romana vi si disputavano

naumachie e combattimenti tra gladiatori, ma già nel

Settecento si tenevano rappresentazioni teatrali;

oggi è un ambìto palcoscenico musicale e teatrale

e appuntamento fisso della stagione lirica. La poco

distante Piazza delle Erbe, sul luogo dell’antico forum,

rappresenta una parte pittoresca, così come la

duecentesca casa di Giulietta, l’amante di Romeo della

tragedia shakespeariana. Oltre al Duomo, segnato da

un grandioso protiro a due piani, pregevole è la chiesa

di S. Zeno Maggiore, capolavoro dell’arte romanica.

APT Verona: tel. 045 8000065

www.tourism.verona.it

RAMO “PADANO”

1

2

Page 49: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

4747

Museo archeologico

di Isola della ScalaPresso l’ex chiesa di S. Maria Maddalena è visitabile,

dal 1978, un museo archeologico che espone reperti

rinvenuti in loco e nei comuni vicini. Appartenenti

all’età del Bronzo (XVI-X sec. a.C.) sono alcune ciotole

carenate, un frammento in terracotta di statuetta

a forma di bue, macine, pestelli, lame di falcetto

ecc.; poche, come in generale in tutta la pianura

veronese, sono le testimonianze riferibili all’età del

Ferro e provengono dalla necropoli di Palazzina e da

quella vicina di Castion di Erbè. Gran parte dei reperti

sono databili all’età romana: la torbiera di San Carlo

di Pellegrina ha restituito manufatti di raffinata

esecuzione come lucerne, unguentari, anfore.

Tel. 045 7302553

Ingresso gratuito

RAMO “PADANO”

3

1 Verona, l’Arena

2 Verona, il balcone di Giulietta

3 Acquasantiera

4 Verona, il fiume Adige e Ponte Pietra

4

C E N T R I S T O R I C I , C U L T U R A , A R C H E O L O G I A

Page 50: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

48

OSTIGLIA(MANTOVA)L’antica OstigliaOstium, Ostiglia, nel significato di “bocca”, “foce”,

è una cittadina assai antica, come comprovano i

reperti - strumenti in selce, oggetti in bronzo e in

osso, laterizi romani con marchi di fornace e monete,

urne funerarie, vasi rinascimentali in ceramica

invetriata - oggi conservati nel Museo archeologico

presso l’ottocentesco Palazzo Foglia. In epoca

romana è ricordata da Plinio per la coltivazione delle

Api, da Tacito che la chiama Vicus Veronensium e da

Cassiodoro che la considera un autentico granaio per

le truppe. Il cippo miliare ritrovato a Rablà (Merano),

che riporta la dicitura “a flumine Pado”, probabilmente

confermerebbe che la strada romana - la Via Claudia

Augusta “Padana” risalente verso il Danubio -

proveniva appunto dal Po, da Ostiglia.

I resti delle mura del castello scaligero sulle rive

del Po rappresentano la testimonianza visibile più

antica (1182), mentre i numerosi palazzi nobiliari

del Settecento - come Palazzo Bonazzi, oggi sede

del Municipio, dove è esposto un ben conservato

sarcofago paleocristiano - raccontano del dominio

austriaco succeduto a quello dei Gonzaga, signori

di Mantova. La chiesa parrocchiale dell’Assunta è

custode di un pregevole ciborio in marmo di Francesco

di Simone Ferrucci (1486).

Uficio Cultura/Biblioteca: tel. 0386 302537 - 31338

RAMO “PADANO”

1

Ostiglia, il Museo archeologico 1

Ostiglia 2

2

Page 51: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

cop interno.ai 3-11-2005 10:23:03cop interno.ai 3-11-2005 10:23:03

Page 52: guida 1 STORICA NUOVA - Alpine Space...avvio la “Romantische Strasse”. Ritrovamenti archeologici documentano la presenza in zona della civiltà romana (l’antica Foetibus, fortino),