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Guerra e potere nel tardo medioevo Impero, Chiesa, Monarchie e Comuni tra il X e il XIV secolo copyleft:nicolazuin.2018 | nowxhere.wordpress.com

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Guerra e potere nel tardo medioevo

Impero, Chiesa, Monarchie e Comuni tra il X e il XIV secolo

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L’Impero di Carlo Magno: 800-924

• La notte di Natale dell’800 il Leone III incorona Carlo Magno imperatore dei Romani, fondando così l’Impero Carolingio.

• Garantitosi la sicurezza dei confini, organizza l'Impero, estende a tutti i territori il sistema di governo del regno franco.

• Impero suddiviso in 200 province, ognuna retta da un contee in un numero minore di diocesi (ciascuna delle quali può comprendere più province) affidate a vescovi e abati. Le aree di frontiera (che potevano comprendere più province) erano designate col nome di marche (limes).

• Gerarchicamente sotto i conti erano i vassalli (o ‘'vassi dominici’’): notabili e funzionari reclutati tra i fedeli del re.

• L’impero resiste fin quando fu in vita il figlio di Carlo, Ludovico il Pio: poi è diviso fra i suoi tre eredi.

• Il titolo imperiale si tramanda fino al 924, quando Berengario del Friuli è sconfitto dai nemici e ucciso da un complotto.

• Si apre in quel momento un periodo di vacanza del potere. copyleft:nicolazuin.2018 | nowxhere.wordpress.com

L’Impero di Carlo Magno: 800-924

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L’Impero di Ottone I

• 936 Ottone I di Sassonia è eletto Re di Germania: non un regno compatto, ma una fragile federazione di principati, contee, ducati, vescovadi e signorie dotati di ampie autonomie

• 951 interviene nel nord Italia a sedare le lotte tra i signori Diviene Re d’Italia sposando Adelaide di Borgogna, vedova dell’ultimo re

• 955 Ottone sconfigge gli Ungari, ottenendo grande prestigio

• 962 si impone su papa Giovanni XII facendosi incoronare Imperatore presentandosi come l’erede spirituale di Carlo(nasce così un impero che esisterà fino al 1806)

• Solo l’imperatore ha potere legislativo. I Re hanno potere militare e giudiziario

• 962 Privilegium Othonis: ‣ l’imperatore può approvare l’elezione del Papa‣ l’Imperatore è sovrano sulle terre della Chiesa (tranne Roma)‣ il Papa deve giurare fedeltà all’Imperatore‣ il Papa può consacrare solo Imperatori di stirpe Germanica

• Cerca inutilmente di strappare a Bisanzio l’Italia Meridionale

• 972 L’Imperatore di Bisanzio concede sua nipote Teofano in sposa a Ottone, figlio di Ottone I

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L’Impero di Ottone II e Ottone III

• 973 Muore Ottone I. Ottone II imperatore riprende il programma del padre

• 976 il nuovo imperatore di Bisanzio Basilio II disconosce l’alleanza con gli ottoni stabilita col matrimonio di Ottone e Teofano

• 983 Muore Ottone II. Il figlio Ottone III (3 anni) è incoronato Re d’Italia e Re di Germania. (Il potere è retto dalla mamma Teofano e dal 991 dalla nonna Adelaide)

• 996 Ottone III eletto Imperatore

• 999 Ottone III fa eleggere Papa (Silvestro II) il suo precettore

• Assieme a Silvestro avvia un piano di Renovatio Imperii che però non ha successo:- troppo vasto il territorio - inadeguate le capacità diplomatiche e militari

• Dopo una rivolta contro di lui scoppiata a Roma, Ottone III si rifugia in Monastero, dove muore nel 1002, senza eredi

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• L’indebolirsi dell’autorità imperiale aveva favorito in Europa il proliferare di regni, signorie, principati, comunità di villaggio…

• La penisola italiana rimase così articolata e frammentata tra l’888 e il 1130

• 888 nasce il Regno Italico Indipendente: non un regno nazionale (la conflittualità ostacola un processo di unificazione culturale e territoriale), ma con struttura feudaleil Re è eletto dai signori feudali

• La Chiesa Romana possiede il Patrimonio di San Pietro e formale signoria sul ducato di Benevento (Abruzzo)

• L’impero Bizantino controlla ampi territori tra Lucania, Calabria, Napoli, Capua, Salerno, Gaeta, Amalfi.

• Anche Venezia dipende da Bisanzio.

• La Sicilia è sotto il controllo degli Arabi

Il policentrismo della penisola italiana

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• In generale, «normanni» erano chiamati tutti i popoli scandinavi

• 911 i Vichinghi si stanziano nelle pianure della Senna: Carlo III il Semplice è costretto a cedere loro il ducato che si chiamerà Normandia

• Qui si convertono al cristianesimo, accettano il sistema feudale e fanno loro lingua e tradizioni dei franchi

• Da qui alcuni gruppi si muovono verso l’Inghilterra e verso l’Italia meridionale

• Si propongono come mercenari e poi come accompagnatori di pellegrini

• 1030 ricevono in pagamento per i loro servizi la contea di Aversa, nel 1043 MelfiUmfredo e Roberto d’Altavilla assumono il comando

• In pochi anni conquistano tutta l’Italia meridionale e catturano papa Leone IX

L’espansione dei Normanni

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• 1059 l’Accordo di Melfi tra Roberto d’Altavilla (Guiscardo) e papa Niccolò II (con la mediazione di Ildebrando di Soana, futuro Gregorio VII):‣ Il papa riconosce legittimi i possedimenti normanni‣ Roberto Duca di Puglia, Calabria e Sicilia‣ Roberto e Ruggero si dichiarano vassalli del Papa‣ Al Papa la giurisdizione della città di Benevento

• Il papa ci guadagna l’allontanamento di bizantini e l’affermazione del cattolicesimo nel sud Italia e l’affrancamento dal potere imperiale

• 1092 completano la conquista dei territori e della Sicilia

• 1130 Ruggero II unifica i territori di qua e di là dello stretto

• 1139 Ruggero II conquista anche Napoli. E poi Tripoli e Tunisi.

• Il regno degli Altavilla non ricalca il modello carolingio‣ è uno stato efficiente, con un’amministrazione capillare e

organizzata‣ spirito di tolleranza, integrazione di popolazioni diverse

e proficui scambio commerciali ‣ la prosperità economica si riflette nella fioritura artistica

• MA: si sovrappongono e configgono poteri feudali e regi ‣ non si favorisce lo sviluppo di nuovi ceti produttivi ‣ condizioni della popolazione rurale particolarmente dure

Il Regno Normanno nell’Italia Meridionale

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• Anche la Chiesa è caratterizzata da disordine e anarchia: corruzione, simonia, concubinato: è l’«età del ferro del papato», aggravata dalla pratica di nominare vescovi-conti e dal Privilegium Othonis

• In reazione a questa deriva, Tra il X e l’XI sec. si sviluppano nuove forme di monachesimo eremita e benedettino che cercano un ritorno alle origini evangeliche• Cluniacensi: preghiera, elaborazione nuovi culti e riti,

arti liberali e opere caritatevoli (ma troppe ricchezze e prestigio li fecero invisi alle gerarchie)

• Cistercensi: rigore e sobrietà, povertàanche monasteri femminiliavversati dal clero e appagogiati dalle plebi

• Anche il papato, già con Niccolò II avvia un programma di riforma (Riforma romana)

• 1059 Gregorio VII convoca un Concilio in Laterano:

• Il papa deve essere eletto da un collegio cardinalizio (Cardinali + vescovi delle diocesi vicine a Roma) e acclamato dal clero e dal popolo:

• il papa è liberato dal potere dell’aristocrazia romana e dell’Imperatore

• La Chiesa cerca ora l’appoggio politico dei Normanni (accordo di Melfi)

La chiesa tra decadenza e rinnovamento

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• 1075 Gregorio VII emana il Dictatus Papae

• superiorità del papa su ogni autorità terrena• superiorità della Chiesa romana su ogni altra• Diritto del papa di deporre i vescovi e l’Imperatore• infallibilità della Chiesa Romana• insindacabilità del papa

• 1076 Enrico IV convoca i vescovi tedeschi alla Dieta di Worms, che dichiara il papa decaduto

• Gregorio VII scomunica Enrico IV

• ne approfittano i feudatari laici

• 1077 Enrico IV si umilia a Canossa. Gregorio ritira la scomunica

• 1080 Enrico IV a Bressanone fa eleggere un antipapa: Clemente III

• seconda scomunica

• 1083 Enrico IV occupa Roma con l’esercito

• 1084 Roberto il Guiscardo mette in fuga Enrico Ma saccheggia Roma: i romani accusano il papa e lo costringono a lasciare la città

• 1111. Patto di Sutri, l'imperatore rinuncia alle investiture e i vescovi restituiscono tutti i territori

• 1122, Concordato di Worms tra Callisto II ed Enrico V, la Chiesa ha il diritto di nominare i vescovi (Le nomine, tuttavia, dovevano avvenire alla presenza dell'imperatore, o di un suo rappresentante, che attribuiva incarichi di ordine temporale ai nuovi vescovi)

• Nonostante il concordato di Worms, la Chiesa nel Medioevo non ottenne mai un controllo completo nella nomina dei vescovi

lo scontro tra papa e imperatore

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1057. Gregorio VII, Dictatus Papae

1157. Federico I, Il potere imperiale discende da Dio 

1198. Innocenzo III, Il sole e la luna

1231. Federico II, Il potere dell’Imperatore

1308. Bonifacio VIII, Le due spade di Dio

La lotta per le investiture

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• 1125 muore Enrico V, senza eredi. Si apre un lungo periodo di vuoto di potere. Si scontrano i duchi di Baviera (Welfen) e di Svevia (Weiblighen)

• 1152 eletto Federico I Hohenstaufen (di Svevia imparentato coi Welfen). detto Barbarossa

• Dominium Mundi: vuole sottomettere tutte le monarchie europee

• in Italia vuole riprendere il controllo dei comuni (invocato dai signori feudali e aiutato dai comuni minori) e conquistare il meridione (sollecitato dal papa contro i Normanni)

• 1154 scende in Italia. Dieta di Roncaglia. (rivendica i diritti signorili)

• 1155 a Roma cattura e uccide Arnaldo da Brescia e restituisce la città al papa, che lo incorona imperatore.

• Rinuncia a muovere verso sud. Il papa torna a allearsi coi normanni

• 1157 Dieta di Besançon. Qui dichiara la sua concezione del potere

l’impero degli Svevi: Barbarossa

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• 1167 Lega Lombarda (giuramento di Pontida)

• Il papa si schiera con la lega e scomunica l’Imperatore. Fonda una nuova città: Alessandria

• Si uniscono alla lega anche Bisanzio, Venezia e i Normanni

• 1174 Battaglia di Legnano. L’imperatore è sconfitto

• 1176 Accordo di Anagni tra papa e imperatore

• 1183 pace di Costanza: Federico riconosce le regalie ai comuni che però gli giurano fedeltà.

• 1186 Federico combina il matrimonio tra suo figlio Enrico e Costanza d’Altavilla, erede dei normanni

• 1190 Federico I muore durante la terza crociata

l’impero degli Svevi: Barbarossa

• 1158 riscende in Italia con l’esercito: seconda dieta di Roncaglia. Ristabilisce le Regalie. Impone la pace tra i comuni. sostituisce le autorità comunali con podestà imperiali.

• reazione dei comuni (Crema e Milano) sconfitta.

• Alessandro III si oppone. Federico nomina un antipapa (Vittorio IV). Alessandro fugge da Roma

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• nell’XI secolo

• - il risveglio dei commerci,- la crescita economica e demografica,- la debolezza del potere centrale favoriscono in alcune città lo sviluppo di nuove forme di autogoverno

• i cittadini più ricchi e influenti (piccola nobiltà urbana: vassalli vescovili, proprietari terrieri) per tutelare i propri interessi creano delle consorterie, associazioni private fondate sul giuramento (coniuratio) di agire in comune.

• soprattutto in Italia settentrionale e in alcune città delle Fiandre, in Inghilterra, in Provenza e nella Francia del nord

I Comuni

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• In Italia settentrionale ‣ l’esercizio delle funzioni pubbliche giunge a comprendere

anche le regalie (prerogative reali): monetazione, esazione fiscale…‣progressivamente le consorterie si allargano ai magnati:

ricchi mercanti, professionisti, ecc ‣ imponendo la loro autorità su tutti gli abitanti, le consorterie si

trasformano da associazione privata in istituzione pubblica ‣ attraverso accordi pacifici o incursioni armate

i comuni allargano la loro autorità territoriale sul contado (a danno dei signori feudali… e del feudalesimo)

• In Italia meridionale, dove manca un forte ceto borghese, i Normanni concedono alle città solo qualche franchigia, ma negano ogni autonomia.

• In Europa: i comuni nascono come associazioni di cittadini (borghesi) a cui il principe concede (con i diplomi) alcuni poteri pubblici, ma solo entro le mura

• In area germanica, invece le città rimasero sotto il controllo dei vescovi e dei conti

• I comuni rustici sono comunità di villaggio sviluppate nelle campagne e valli montane: formate dai soli contadini, ottengono dietro riscatto, alcuni specifici diritti (bosco, acqua, forni, mulini…

I Comuni

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• il Comune «consolare» i coniurati formano assemblee non elettive dette Arenghi o Concioni gli Arenghi nominano come loro rappresentanti i consoli: (il numero varia da 2 a 24 e il mandato dura un anno),giurano di operare per il bene comune: comandano l’esercito, fanno rispettare le leggi, promuovono opere pubbliche, riscuotono le tasse…

• il Comune «podestarile»alla fine del XII sec., di solito in fasi di emergenza (guerra, disordini, squilibri) in alcuni comuni si ricorre alla nomina di un podestà: magistrato unico, spesso un forestiero, ha un ruolo tecnico e amministrativo, giura fedeltà allo statuto comunale e ha un mandato da 6 mesi a 2 anni.

• il Comune «popolare» (sistema di governo «doppio»)nello stesso periodo il «popolo grasso» (ricca borghesia) si organizza nelle Arti (associazioni di mestiere): da associazioni private, le arti si trasformano in organi del ComuneNel corso del XIII sec., al comune podestarile si affianca così il comune del popolo, costituito dagli anziani delle arti, che poi nomineranno il loro capitano del popolo, con compiti analoghi a quelli del podestà

I Comuni

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conflitti interni ai comuni opponevano:

• il popolo grasso al popolo minuto

• consorterie a consorterie

• guelfi (filo-papali) a ghibellini (filo-imperiali)

• arti maggiori a arti minori (caso di Firenze, tumulto dei Ciompi (1378)

Un caso particolare è quello delle Repubbliche marinare:

• nessun rapporto col contado

• governo stabilmente in mano all’aristocrazia mercantile

• rispetto anche degli interessi delle classi inferiori

• forte coesione interna

I Comuni

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una mappa dei comuni italiani attorno al 1200