*US 13154 La Grande Guerra sul Carso. Segni di guerra..., luoghi di pace.
Guerra e Pace
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DALL’ASSENZA DI GUERRAALLA VERA PACE
11Geotrekking - Garzanti Scuola © 2010 - De Agostini Scuola - Novara
Nell’era atomicala pace
necessaria
22
Il 6 agosto 1945 venne sganciata dagli Stati Uniti sul Giappone la prima bomba atomica, che rase al suolo la città di Hiroshima. La seconda guerra mondiale finì poche settimane dopo, il 2 settembre.
Il 6 agosto 1945 venne sganciata dagli Stati Uniti sul Giappone la prima bomba atomica, che rase al suolo la città di Hiroshima. La seconda guerra mondiale finì poche settimane dopo, il 2 settembre.
La distruzione su Hiroshima dopo l’esplosione dell’ordigno atomico.La distruzione su Hiroshima dopo l’esplosione dell’ordigno atomico.
Il fungo atomico innalzatosi sulla città di Nagasaki (anch’essa bombardata) il 9 agosto 1945.
Il fungo atomico innalzatosi sulla città di Nagasaki (anch’essa bombardata) il 9 agosto 1945.
Da quel giorno l’umanità si è accorta che l’impegno per la difesa e la promozione della pace è diventato necessario e irrinunciabile. Le bombe atomiche, infatti, hanno il potere di distruggere l’umanità e persino la vita sulla Terra.
Da quel giorno l’umanità si è accorta che l’impegno per la difesa e la promozione della pace è diventato necessario e irrinunciabile. Le bombe atomiche, infatti, hanno il potere di distruggere l’umanità e persino la vita sulla Terra.
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Armi di distruzione di massa
33
Insieme alle armi biologiche e chimiche possedute da molti stati, le bombe atomiche (o nucleari) vengono chiamate «armi di distruzione di massa», in quanto sono in grado di uccidere centinaia di migliaia di persone con un solo «lancio».
Insieme alle armi biologiche e chimiche possedute da molti stati, le bombe atomiche (o nucleari) vengono chiamate «armi di distruzione di massa», in quanto sono in grado di uccidere centinaia di migliaia di persone con un solo «lancio».
Oggi nel mondo esistono ancora più di 25 000 testate atomiche.Oggi nel mondo esistono ancora più di 25 000 testate atomiche.
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Il rischio atomico esiste ancora
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Oggi la tensione tra le principali potenze atomiche mondiali è più bassa rispetto al trascorso periodo della guerra fredda.Grazie a ciò, il numero di bombe atomiche attive è da alcuni anni in lenta ma costante diminuzione.
Oggi la tensione tra le principali potenze atomiche mondiali è più bassa rispetto al trascorso periodo della guerra fredda.Grazie a ciò, il numero di bombe atomiche attive è da alcuni anni in lenta ma costante diminuzione.
Il rischio atomico tuttavia è ancora presente,soprattutto in rapporto a due fattori:• le forti tensioni esistenti tra potenze atomiche «minori» (nella regione indiana, nelle regioni dell’ex URSS, in
Medio Oriente...)• la possibilità che del materiale atomico entri in possesso di gruppi terroristici senza scrupoli.
Il rischio atomico tuttavia è ancora presente,soprattutto in rapporto a due fattori:• le forti tensioni esistenti tra potenze atomiche «minori» (nella regione indiana, nelle regioni dell’ex URSS, in
Medio Oriente...)• la possibilità che del materiale atomico entri in possesso di gruppi terroristici senza scrupoli.
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In guerra si muore ancora
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Le bombe atomiche, per fortuna, non sono più state usate in guerra dopo i tragici casi di Hiroshima e Nagasaki.Da allora ci sono state, invece, molte guerre e guerre civili, che hanno causato milioni di vittime, anche in tempi recenti.
Le bombe atomiche, per fortuna, non sono più state usate in guerra dopo i tragici casi di Hiroshima e Nagasaki.Da allora ci sono state, invece, molte guerre e guerre civili, che hanno causato milioni di vittime, anche in tempi recenti.
Dai soli anni Novanta a oggi più di 7 milioni di persone sono morte a causa di oltre 35 conflitti armati.Dai soli anni Novanta a oggi più di 7 milioni di persone sono morte a causa di oltre 35 conflitti armati.
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Caratteristichedei conflitti contemporanei 1/2
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La quasi totalità delle guerre attuali viene combattuta in paesi a basso sviluppo umano.In alcuni casi vi partecipano anche i paesi ricchi, inviando propri soldati anche a migliaia di
km di distanza dalla patria.
La quasi totalità delle guerre attuali viene combattuta in paesi a basso sviluppo umano.In alcuni casi vi partecipano anche i paesi ricchi, inviando propri soldati anche a migliaia di
km di distanza dalla patria.
Le rovine di Grozny, capitale della Cecenia, repubblica della Federazione Russa che reclama l’indipendenza dal 1991 e in cui è in corso da quell’anno un sanguinoso conflitto armato.
Le rovine di Grozny, capitale della Cecenia, repubblica della Federazione Russa che reclama l’indipendenza dal 1991 e in cui è in corso da quell’anno un sanguinoso conflitto armato.
Le rovine dell’antico palazzo Reale a Kabul, capitale dell’Afghanistan, paese dell’Asia sud-occidentale dove si combatte una guerra dal 2001.
Le rovine dell’antico palazzo Reale a Kabul, capitale dell’Afghanistan, paese dell’Asia sud-occidentale dove si combatte una guerra dal 2001.
Le vittime di queste guerre sono soprattutto civili,spesso del tutto estranei ai combattimenti.
Le vittime di queste guerre sono soprattutto civili,spesso del tutto estranei ai combattimenti.
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Caratteristichedei conflitti contemporanei 2/2
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La gran parte delle vittime oggi perde la vita a causa delle armi leggere.Sono quelle che possono essere trasportate e usate da una sola persona (pistole, fucili,
mitragliette o mitragliatrici, bombe a mano, bazooka ecc.).
La gran parte delle vittime oggi perde la vita a causa delle armi leggere.Sono quelle che possono essere trasportate e usate da una sola persona (pistole, fucili,
mitragliette o mitragliatrici, bombe a mano, bazooka ecc.).
Circa 500 000 persone ogni anno muoiono colpite dalle armi leggere.Circa 500 000 persone ogni anno muoiono colpite dalle armi leggere.
A queste vanno aggiunte le circa25 000 persone uccise, sempre ogni anno, dalle mine antiuomo.
A queste vanno aggiunte le circa25 000 persone uccise, sempre ogni anno, dalle mine antiuomo.
Le mine antiuomo provocano non solo la morte di migliaia di persone, ma anche la mutilazione di altrettante migliaia, compromettendone così in modo irreversibile la qualità della vita.
Le mine antiuomo provocano non solo la morte di migliaia di persone, ma anche la mutilazione di altrettante migliaia, compromettendone così in modo irreversibile la qualità della vita.
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Conseguenze di lungo periodo
88
In gran parte dei Paesi interessati da un conflitto armatole condizioni di vita restano pessime anche molti anni dopo la sua conclusione:
lo sviluppo umano ed economico crolla, la povertà cresce e con essa aumentano la mortalità, la sottonutrizione, le malattie e l’analfabetismo.
In gran parte dei Paesi interessati da un conflitto armatole condizioni di vita restano pessime anche molti anni dopo la sua conclusione:
lo sviluppo umano ed economico crolla, la povertà cresce e con essa aumentano la mortalità, la sottonutrizione, le malattie e l’analfabetismo.
Degli ultimi 32 Paesi oggi al fondo della classifica dell’Indice di sviluppo umano, ben 22 sono stati interessati da almeno un conflitto armato successivo al 1990.Degli ultimi 32 Paesi oggi al fondo della classifica dell’Indice di sviluppo umano, ben 22 sono stati interessati da almeno un conflitto armato successivo al 1990.
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Le concausedei conflitti
contemporanei
99
Perché scoppiano le guerre oggi?Oltre alla volontà di conquistare territori governati da altri, le cause sono diverse e
complesse. Tra di esse possiamo citare:
Perché scoppiano le guerre oggi?Oltre alla volontà di conquistare territori governati da altri, le cause sono diverse e
complesse. Tra di esse possiamo citare:
la mancanza di un arbitro internazionale efficace
la povertà e le disuguaglianze
la volontà di acquisire materie prime e risorse energetiche a basso costo
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La mancanzadi un arbitro internazionale 1/2
1010
L’organismo internazionale che ha il compito di mantenere la pace tra le nazioni è l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).
L’organismo internazionale che ha il compito di mantenere la pace tra le nazioni è l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite).
L’ONU ha diverse prerogative. Tra queste, le più importanti sono:• il potere di imporre sanzioni economiche ai paesi che minacciano la pace internazionale;• il potere di inviare delle truppe armate (i caschi blu) allo scopo di impedire la ripresa dei combattimenti in zone di guerra.
L’ONU ha diverse prerogative. Tra queste, le più importanti sono:• il potere di imporre sanzioni economiche ai paesi che minacciano la pace internazionale;• il potere di inviare delle truppe armate (i caschi blu) allo scopo di impedire la ripresa dei combattimenti in zone di guerra.
L’attuale segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon.L’attuale segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon.
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La mancanzadi un arbitro internazionale 2/2
1111
L’ONU ha spesso fallito nel compito di prevenire e di far cessare i conflitti armati.Alcuni meccanismi alla base del suo funzionamento (ad esempio il diritto di veto di alcuni dei paesi membri; vedi Geotrekking vol. 3, p. 89) non le permettono di agire con la rapidità, l’efficacia e l’imparzialità necessarie.
L’ONU ha spesso fallito nel compito di prevenire e di far cessare i conflitti armati.Alcuni meccanismi alla base del suo funzionamento (ad esempio il diritto di veto di alcuni dei paesi membri; vedi Geotrekking vol. 3, p. 89) non le permettono di agire con la rapidità, l’efficacia e l’imparzialità necessarie.
Sono state presentate diverse propostedi riforma dell’ONU, ma finora nessunadi esse è stata recepita.
Sono state presentate diverse propostedi riforma dell’ONU, ma finora nessunadi esse è stata recepita.
Gli organi fondamentali dell’ONU sono l’Assemblea Generale (nella fotografia, una seduta) e il Consiglio di sicurezza, organo più ristretto che può prendere le decisioni più importanti.
Gli organi fondamentali dell’ONU sono l’Assemblea Generale (nella fotografia, una seduta) e il Consiglio di sicurezza, organo più ristretto che può prendere le decisioni più importanti.
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La povertà e le diseguaglianze
1212
La povertà e le pessime condizioni di vita rendono alcuni gruppi di popolazione più disposti ad imbracciare le armi e a rischiare la vita in combattimento, nella speranza di poter ottenere qualche miglioramento materiale con la violenza.
La povertà e le pessime condizioni di vita rendono alcuni gruppi di popolazione più disposti ad imbracciare le armi e a rischiare la vita in combattimento, nella speranza di poter ottenere qualche miglioramento materiale con la violenza.
Anche le eccessive differenze di reddito e di opportunità di progresso economico favoriscono le tensioni tra gruppi umani, e dunque i conflitti, specialmente se tali differenze si intrecciano a contrasti su base etnica o religiosa.
Anche le eccessive differenze di reddito e di opportunità di progresso economico favoriscono le tensioni tra gruppi umani, e dunque i conflitti, specialmente se tali differenze si intrecciano a contrasti su base etnica o religiosa.
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La «fame» di risorse
1313
Le materie prime e le fonti non rinnovabili di energia sono sempre più richieste e preziose.
Le materie prime e le fonti non rinnovabili di energia sono sempre più richieste e preziose.
La volontà di garantirsi un accesso esclusivo o privilegiato a tali risorse può spingere alcuni stati, gruppi etnici o di potere, e persino alcune imprese transnazionali, a favorire o a provocare lo scoppio delle guerre.
La volontà di garantirsi un accesso esclusivo o privilegiato a tali risorse può spingere alcuni stati, gruppi etnici o di potere, e persino alcune imprese transnazionali, a favorire o a provocare lo scoppio delle guerre.
Infatti, quando in una regione ricca di giacimenti di risorse naturali e a basso sviluppo umano scoppia la guerra, spesso alcuni soggetti senza scrupoli, alleandosi con chi controlla militarmente il territorio, riescono a sfruttare tali giacimenti in esclusiva e senza pagare le tasse e le concessioni dovute.
Infatti, quando in una regione ricca di giacimenti di risorse naturali e a basso sviluppo umano scoppia la guerra, spesso alcuni soggetti senza scrupoli, alleandosi con chi controlla militarmente il territorio, riescono a sfruttare tali giacimenti in esclusiva e senza pagare le tasse e le concessioni dovute.
Una miniera d’oro in Africa.Una miniera d’oro in Africa.
Impianti per l’estrazione di petrolio in Libia.Impianti per l’estrazione di petrolio in Libia.
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Guerre per l’acqua 1/2
1414
Anche l’acqua dolce sta diventando una risorsa tra le più ambite e contese.La quantità di acqua dolce disponibile scarseggia sempre più, anche a causa:• dei crescenti prelievi per l’irrigazione e le attività industriali;• delle grandi dighe costruite per la produzione dell’energia idroelettrica;• dell’aumento del riscaldamento globale e della desertificazione;• del crescente inquinamento.
Anche l’acqua dolce sta diventando una risorsa tra le più ambite e contese.La quantità di acqua dolce disponibile scarseggia sempre più, anche a causa:• dei crescenti prelievi per l’irrigazione e le attività industriali;• delle grandi dighe costruite per la produzione dell’energia idroelettrica;• dell’aumento del riscaldamento globale e della desertificazione;• del crescente inquinamento.
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Molti osservatori sono preoccupati del fatto che l’accessoall’acqua possa diventare uno dei fattori scatenanti dei conflitti futuri.
Essa, comunque, è già oggi all’origine di molte tensioni internazionali, ad esempio nelle aree:• del lago dei Ciudi (fra Estonia e Russia);• del fiume Mekong (nel Sud-Est asiatico);• del fiume Giordano (nel Vicino Oriente);• delle falde sotterranee al confine fra Siria e Turchia.
Molti osservatori sono preoccupati del fatto che l’accessoall’acqua possa diventare uno dei fattori scatenanti dei conflitti futuri.
Essa, comunque, è già oggi all’origine di molte tensioni internazionali, ad esempio nelle aree:• del lago dei Ciudi (fra Estonia e Russia);• del fiume Mekong (nel Sud-Est asiatico);• del fiume Giordano (nel Vicino Oriente);• delle falde sotterranee al confine fra Siria e Turchia.
Guerre per l’acqua 2/2
1515
Le acque del Mekong.Le acque del Mekong.
Il Giordano attraversa i territori di Libano, Israele, Siria, Giordania, Palestina.
Il Giordano attraversa i territori di Libano, Israele, Siria, Giordania, Palestina.
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Per garantire la pace nel mondo e nelle sue regioni, dunque,non è sufficiente che non vi siano conflitti armati in corso.
È necessario che vi si instaurino condizioni di vita tali per cui nessuna delle parti in gioco possa credere conveniente armarsi e sparare per ottenere qualcosa.
Per garantire la pace nel mondo e nelle sue regioni, dunque,non è sufficiente che non vi siano conflitti armati in corso.
È necessario che vi si instaurino condizioni di vita tali per cui nessuna delle parti in gioco possa credere conveniente armarsi e sparare per ottenere qualcosa.
Un nuovo dato statistico:
l’Indice della pace 1/2
1616
Per contribuire a questo obiettivo un autorevole gruppo di studiosi e osservatori ha elaborato l’Indice statistico della pace (Global Peace Index, in inglese).
Per contribuire a questo obiettivo un autorevole gruppo di studiosi e osservatori ha elaborato l’Indice statistico della pace (Global Peace Index, in inglese).
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Il Global Peace Index intende misurare il «livello di pace» presente nei diversi paesi del mondo.
Il Global Peace Index intende misurare il «livello di pace» presente nei diversi paesi del mondo.
Un nuovo dato statistico:
l’Indice della pace 2/2
1717
Come puoi osservare dal planisfero tematico, esso può essere medio o basso anche dove per il momento non è presente alcun conflitto armato...
Come puoi osservare dal planisfero tematico, esso può essere medio o basso anche dove per il momento non è presente alcun conflitto armato...
A innalzare il GPI, infatti, concorrono anche fattori quali:• un basso livello di spese militari;• la presenza di limitazioni al
commercio delle armi;• il rispetto dei diritti umani;• un alto livello di finanziamenti a
favore dell’ONU.
A innalzare il GPI, infatti, concorrono anche fattori quali:• un basso livello di spese militari;• la presenza di limitazioni al
commercio delle armi;• il rispetto dei diritti umani;• un alto livello di finanziamenti a
favore dell’ONU.
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Per garantire e promuovere una pace vera e duratura, però, sono necessari altri provvedimenti. Tra questi citiamo:
Per garantire e promuovere una pace vera e duratura, però, sono necessari altri provvedimenti. Tra questi citiamo:
Altri provvedimentiper promuovere la
pace
1818
• una riforma dell’ONU che ne renda più efficaci ed equi i processi decisionali;• un impegno serio e concreto da parte dei paesi più ricchi a favorire lo sviluppo
economico e umano di quelli più poveri;• una ferma volontà da parte di tutti gli stati di concordare pacificamente modalità di
accesso giuste ed eque alle materie prime, all’acqua e alle fonti di energia;• una seria ricerca di un modello di sviluppo più sostenibile e rispettoso degli equilibri
ecologici (vedi anche Geotrekking vol. 3, Unità 7).
• una riforma dell’ONU che ne renda più efficaci ed equi i processi decisionali;• un impegno serio e concreto da parte dei paesi più ricchi a favorire lo sviluppo
economico e umano di quelli più poveri;• una ferma volontà da parte di tutti gli stati di concordare pacificamente modalità di
accesso giuste ed eque alle materie prime, all’acqua e alle fonti di energia;• una seria ricerca di un modello di sviluppo più sostenibile e rispettoso degli equilibri
ecologici (vedi anche Geotrekking vol. 3, Unità 7).
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