Guerra dei trent'anni
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La guerra dei Trent’anni.I cambiamenti nella geopolitica europea.
Le cause religiose e geopolitiche scatenanti.
Motivo scatenante del conflitto furono i duri contrasti religiosi presenti nella zona della Boemia nella quale le religioni riformate erano penetrate profondamente. Ebbe un peso non indifferente anche il fatto che si diffondesse con ampiezza la confessione calvinista, che la pacificazione di Augusta non aveva considerato nel suo documento finale.
Si formarono in Boemia qui due schieramenti:Unione evangelica (principi protestanti)Lega cattolica (principi cattolici)
I protestanti spinsero l’imperatore Rodolfo, cattolico, a concedere le Lettere di maestà, 1609, con le quali era garantita la libertà di culto.
La defenestrazione di Praga (1618)Nel 1618 si verificò il grave
episodio della defenestrazione di Praga.
I due messi imperiali, mandati dall’imperatore Mattia per pacificare le fazioni religiose in lotta, furono gettati dalla finestra del palazzo reale nel fossato sottostante. Venne istituito un governo provvisorio di matrice riformata.
I protestanti riconobbero come nuovo re Federico V del Palatinato, mentre i cattolici sostenevano il nuovo imperatore Ferdinando di Stiria.
La defenestrazione di Praga
I contendenti.
SpagnaPoloniaStati tedeschi
cattolicisi schierarono
con gli Asburgo
InghilterraOlandaStati tedeschi
protestantiDanimarcaSvezia
si schierarono con
Federico V
I fase : boemo – palatina , 1618 - 1624
I fase: boemo - palatina, 1618 - 1624
La prima fase della guerra fu detta boemo – palatina
Durò dal 1618 al 1624Le truppe imperiali guidate da von Wallenstein
ebbero la meglio sui riformati con la battaglia della Montagna Bianca (presso Praga), 1620.
Le Lettere di maestà furono soppresseFederico V fu costretto all’esilioLe truppe spagnole (imperiali) penetravano in
Germania settentrionale
truppe schieratedurante la battagliadella Montagna Bianca
II fase: danese, 1625 - 1629
La Danimarca, guidata dal re Cristiano IV, luterano, entrò in guerra contro le truppe degli Asburgo.
Le truppe danesi furono più volte sconfitte da quelle asburgiche.
Il re Cristiano IV di Danimarca dovette firmare la pace di Lubecca (1629)
L’imperatore Ferdinando di Stiria promulgò l’editto di Restituzione con il quale i beni ecclesiastici ceduti a privati dopo il 1552, dovevano essere restituiti alla Chiesa cattolica
III fase: svedese, 1630 - 1635
Gustavo Adolfo, re di Svezia, ottenne diverse vittorie tra 1630 e 1632, contro le truppe asburgiche, con l’aiuto economico della Francia. Si unirono a lui Sassonia e Brandeburgo, luterani.
Gustavo Adolfo perse la vita nella battaglia di Lützen, che gli svedesi vinsero, 1632.
Senza più una guida valida, gli svedesi vennero sconfitti dagli imperiali nel 1634.
Nel 1635 l’imperatore firmò con gli stati tedeschi protestanti la pace di Praga
Sassonia e Brandeburgo lasciarono la corona svedese, l’editto di restituzione fu revocato dall’imperatore.
III fase: svedese, 1630 - 35
Battaglia di Lützen
IV fase: francese, 1636 – 1648.
IV fase: francese, 1636 - 1648
La Francia, cattolica, si pose a capo della coalizione antimperiale formata da: Olanda, Svezia, Stati tedeschi protestanti.
Dopo un avvio non favorevole, la coalizione guidata dai francesi ottenne una vittoria fondamentale a Rocroi (1643)
L’impero non poteva più avanzare pretese sugli Stati tedeschi.
Lo schieramentodi forze a Rocroi
Epilogo: la pace di Westfalia
Le trattative di pace trovarono un epilogo a Munster e Osnabrück, in Westfalia (1648), durante un congresso diplomatico che ebbe come esito principale il ripiegamento della Spagna e delle pretese imperiali degli Asburgo sulla Germania.
Pace di Westfalia (1648)
La Spagna dovette firmare la pace con le Province Unite L’impero rinunciò a molti territori, perse autorità sugli stati
tedeschi e non potè più riunificare la Germania. Le clausole della pace di Augusta (cuius regio eius religio) furono
estese a tutte le confessioni protestanti (quindi anche al calvinismo)
La Confederazione svizzera viene riconosciuta come indipendente La Svezia ebbe il riconoscimento di potenza egemonica nella zona
del Baltico e nel Mare del Nord.
La guerra dei trent’anni in Italia: la questione della Valtellina (1620 – 1626).
La Spagna occupò la Valtellina, col pretesto di difenderne la popolazione dominata dal cantone svizzero dei Grigioni (protestante)
La Valle era un corridoio militare fondamentale per il passaggio dal Mediterraneo ai territori tedeschi attraverso il Tirolo.
La pace di Monzon (1626) rese la Valtellina ai Grigioni, con l’impegno di rispettarne la religione cattolica.
La guerra dei Trent’anni in Italia: Mantova, I fase
A Mantova il duca Vincenzo Gonzaga morì senza eredi.
La Francia rivendicò il ducato per Carlo di Nevers, parente dei Gonzaga.
Ma sul ducato avevano mire sia gli Asburgo, suoi formali signori, sia i Savoia.
L’esercito degli Asburgo occupò Mantova ne 1629, saccheggiando la città.
I francesi occuparono allora Pinerolo, città dei Savoia, alleati degli Asburgo, per premere su di essi.
Gli Asburgo furono costretti dai francesi a lasciare Mantova (1630)
La guerra dei Trent’anni in Italia: Mantova, II fase.La pace di Cherasco.
La Francia era alle prese con la fronda.La Spagna era in gravi difficoltà economiche.Era scoppiata un’epidemia virulenta di peste.Si arrivò alla pace di Cherasco (1631)
I Gonzaga – Nevers ebbero Mantova e il Monferrato
I Savoia recuperarono il proprio ducato, a parte Pinerolo rimasta francese
Spagnoli e Asburgo dovettero sgombrare dalla Valtellina.
La pace di Westfalia confermò la dipendenza formale dei ducati di Mantova e Savoia dall’impero.