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GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE DI PONTEVICO Piazza del Comune, 1 25026 Pontevico Brescia VADEMECUM PER LA SICUREZZA DEL VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE

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GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE

DI PONTEVICO

Piazza del Comune, 1

25026 Pontevico Brescia

VADEMECUM PER LA SICUREZZA DEL

VOLONTARIO DI PROTEZIONE CIVILE

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PREMESSA La nuova Legge 81 cosiddetta “Testo Unico sulla sicurezza, salute e prevenzione sui luoghi di lavoro”, equipara i volontari ai lavoratori e i presidenti/responsabili legali, ai datori di lavoro. Una nota alquanto improponibile nel sistema del volontariato. Il 13 Aprile 2011 la presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento di Protezione Civile ha emanato delle modifiche al D.L. 81 che sono state pubblicate sulla gazzetta ufficiale n. 159 dell’11 Luglio del 2011. Riportiamo in sintesi le modifiche apportate: I volontari sono equiparati ai lavoratori solo ed esclusivamente per le attività specificate all’articolo 4, commi 1 e 2 (formazione, informazione e addestramento, controllo sanitario, dotazione di attrezzature e dispositivi di protezione individuale), fermo restando il dovere di prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti nelle sedi delle organizzazioni e sui luoghi di intervento, formazione e esercitazioni. Mentre l’articolo 3 comma 3 prevede, che al fine dell’applicazione del presente decreto, il legale rappresentante delle organizzazioni di volontariato di protezione civile è tenuto all’osservanza degli obblighi di formazione, informazione, addestramento, controllo sanitario e corretto equipaggiamento del volontario. In sintesi il legale rappresentante dell’associazione/gruppo è il diretto responsabile per quanto riguarda la sicurezza e ha l’obbligo di formare, informare e addestrare i volontari e di far osservare le disposizioni emanate. Per quanto riguarda invece il controllo sanitario del volontario al momento non si hanno disposizioni precise.

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Iniziamo quindi questo nostro percorso di informazione partendo dai Dispositivi di Protezione Individuale comunemente chiamati D.P.I.. Per Dispositivi di Protezione Individuale s’intende una qualsiasi attrezzatura destinata a essere indossata e tenuta dal volontario allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili a minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. E’ di fondamentale importanza che i volontari non considerino i D.P.I. come oggetti inutili cui è possibile rinunciare facendo affidamento sulla propria esperienza e capacità. I D.P.I. devono essere sempre impiegati quando i rischi non possono essere evitati o ridotti da: MEZZI DI PROTEZIONE COLLETTIVA MISURE TECNICHE DI PREVENZIONE MISURE, METODI E PROCEDIMENTI DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO. E’ obbligatorio per i volontari indossare e conservare correttamente i DPI loro forniti, non apporre modifiche di propria iniziativa e segnalare al responsabile la loro eventuale inadeguatezza o mancanza. E’ obbligatorio per i responsabili del gruppo/associazione vigilare affinché i DPI siano utilizzati correttamente. Tutti i DPI commercializzati dal 1 Luglio 1995, devono essere marcati CE e devono essere accompagnati dalla documentazione con le istruzioni di uso e manutenzione.

NON E’ LA LEGGE CHE CI OBBLIGA

A INDOSSARE I D. P. I. MA IL BUON SENSO.

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D. P. I.

Dispositivi di Protezione Individuale

Valutiamo ora la nostra realtà evitando, per il momento, di addentrarci nei particolari di costruzione e di funzionamento, ma evidenziando e mettendo in risalto i pericoli che possiamo incontrare utilizzando le nostre attrezzature.

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AUTOVEICOLI E AUTOCARRI SINO A 3,5 TON DI

PESO COMPLESSIVO

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Guidare significa dover porre una costante attenzione non solo a cosa facciamo, ma anche a ciò che ci circonda, consci del fatto che molto spesso il pericolo può non essere causato da una nostra imperizia nella guida, ma da uno sbaglio altrui. E' opportuno prestare molta attenzione a tutto ciò che ci circonda quando siamo alla guida di un autoveicolo. Per poter guidare qualsiasi autoveicolo bisogna essere in possesso della patente di guida.

La patente di guida tipo B:

Abilita a condurre gli autoveicoli di massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate e che abbiano un numero di posti a sedere non superiori a 8 escluso il conducente. È quindi consentita la conduzione di autocarri e di autocaravan (camper), purché non eccedenti la massa indicata e purché non siano veicoli eccezionali. È possibile trainare un rimorchio leggero, cioè che non superi nella massa complessiva i 750 kg.

Gli autoveicoli trainanti un rimorchio che supera i 750 kg nella massa complessiva, purché quest'ultimo non ecceda, a pieno carico, la massa a vuoto dell'autovettura e che il complesso non superi la massa di 3,5 tonnellate. La massa complessiva di 3,5 t può essere superata solo nel caso in cui il rimorchio non superi i 750 kg di PTT (peso

totale a terra.)

Tutte le macchine agricole, comprese quelle eccezionali.

Tutte le macchine operatrici purché non siano veicoli eccezionali.

Si possono anche condurre motocicli leggeri fino a 125 cm3 e di potenza fino a 11 kW, ma solo in Italia. Le patenti rilasciate prima del 25 aprile 1988 abilitano alla conduzione di tutti i motocicli sul territorio nazionale (per la guida all'estero è necessario superare un esame pratico; in Inghilterra si può guidare un motociclo 125cc. se la patente B è stata rilasciata prima dell’1 febbraio 2001).

Tricicli e quadri cicli (sul sito del Ministero dei Trasporti non si fa menzione a limiti massimi di cilindrata o potenza).

La patente di guida tipo B+E:

Conseguibile a 18 anni, abilita alla conduzione di autoveicoli conducibili con la patente B con agganciato un rimorchio con massa complessiva a pieno carico superiore a 750 kg quando il complesso (trattore + rimorchio) sia superiore a 3,5 t., nonché il traino quando il rimorchio superi, come massa complessiva, la massa a vuoto del veicolo trattore, anche se di massa inferiore complessivamente ai 3,5 t.. Essendo un'estensione della patente B, la patente B+E abilita anche alla conduzione dei veicoli conducibili con patente B.

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La patente di guida tipo C:

Conseguibile a 18 anni (con obbligo di aver conseguito la patente B), abilita alla conduzione di tutti gli autoveicoli e tutte le macchine operatrici (sgombraneve o spargisale) fino a 7,5 tonnellate. Se la massa supera le 7,5 t. il conducente deve avere 21 anni oppure un'età inferiore, ma solo se in possesso della Carta di Qualificazione del Conducente (C.Q.C. merci), conseguita a seguito del corso completo da 280 ore. È quindi consentita la conduzione di grossi autocarri, trattori stradali e di mezzi d'opera. È inoltre consentita la conduzione di autoveicoli trainanti rimorchi di massa non superiore a 750 kg.

La patente di guida tipo C+E:

Conseguibile a 18 anni (con obbligo di aver conseguito la patente di categoria C), abilita alla conduzione di veicoli conducibili con la patente C con agganciato un rimorchio pesante. Consente di condurre quindi autotreni e autoarticolati, limitatamente a 7,5 t di massa a pieno carico sino al compimento del 21º anno di età, salvo il caso in cui il conducente sia in possesso del CQC conseguito a seguito del corso completo di 280 ore. La patente C+E abilita anche alla conduzione dei veicoli conducibili con patente B+E e in caso si sia in possesso di patente D o si consegue in seguito, viene rilasciata automaticamente anche la D+E. La patente di categoria C+E non consente di guidare autotreni e autoarticolati la cui massa complessiva a pieno carico sia superiore a 20 t, ai conducenti che abbiano superato 65 anni di età, tale limite può essere elevato, anno per anno, fino a sessantotto anni (dall'art. 16 della legge 29.7.2010 n. 120) qualora il conducente consegua uno specifico attestato sui requisiti fisici e psichici a seguito di visita medica specialistica annuale. Si può rinnovare la patente C+E dopo i 68 anni, facendo domanda alla Commissione Medica Locale della propria provincia. Il rinnovo vale per 2 anni. Scaduti i 2 anni si può rifare la domanda.

Ricordiamo alcune regole fondamentali per quando siamo alla guida:

- Rispettare il codice della strada - Rispettare i limiti di velocità - Rispettare la distanza di sicurezza, specialmente quando si viaggia in colonna o

affiancati. - Adattare la velocità dell’autoveicolo alle diverse circostanze nel rispetto dei limiti

di sicurezza - Usare le cinture di sicurezza e farle usare ai passeggeri - Usare correttamente gli specchietti retrovisori e dove non arrivano usare lo

sguardo diretto - Attenzione all’acquaplaning ("slittamento sull'acqua")

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- Usare correttamente lampeggianti e sirene. - Porre particolare attenzione quando si viaggia di notte - Non utilizzare il telefono cellulare e nemmeno gli apparecchi ricetrasmittenti. - Conoscere la funzione dei dispositivi di servizio sul cruscotto, i comandi, i simboli

e le relative spie.

USARE LA TESTA E IL BUON SENSO SEMPRE

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TRATTORE AGRICOLO

Il trattore agricolo ( DEUTZ 6006) in dotazione del nostro gruppo è di tipo a due ruote motrici posteriori mentre le ruote anteriori sono direttrici. Il trattore agricolo presenta una molteplicità d’impieghi grazie anche alle diverse tipologie costruttive che sono comunque riconducibili ad un modello, tipo, composto da: - Telaio - Motore - Trasmissione - Ruote - Organi di direzioni - Freni - Dispositivi di collegamento e di trasmissione del moto alle macchine operatrici - Impianto oleodinamico - Posto guida - Dispositivo di scarico dei gas combusti - Dispositivi d’illuminazione e di segnalazione.

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I RISCHI NELLE DIVERSE FASI D’IMPIEGO DEL TRATTORE

Per quanto riguarda i rischi nelle diverse fasi d’impiego del trattore, le operazioni che si compiono nell’uso dello stesso, possono essere distinte in:

1) accesso al posto guida 2) collegamento trattore-operatrice 3) utilizzazione in campo 4) pulizia e manutenzione 5) circolazione stradale

Accesso al posto di guida

Molti infortuni nell’uso del trattore sono provocati dalla caduta o scivolamento del guidatore nel salire o scendere dal posto di guida; nella maggior parte dei casi ciò è dovuto alla mancanza di elementi di appoggio adeguati per i piedi ed elementi corrimano e/o maniglie o simili per le mani. Si capisce dunque l’importanza di: - disporre o installare scalini o predellini per i piedi (in materiale antisdrucciolo, di larghezza adeguata e muniti di bordi rialzati) ed elementi corrimano e/o maniglie per le mani, in modo che chi accede al posto di guida abbia sempre tre punti di contatto e appoggio alla cabina; - usare sempre gli specifici elementi di appoggio in salita e in discesa; - usare calzature antinfortunistiche, bene allacciate e con suola antiscivolo; - tenere puliti i gradini di accesso e le pedane della trattrice eliminando fango, neve o altro materiale che le renda scivolose. Collegamento trattore-attrezzatura o macchina operatrice

Un’altra frequente causa di infortuni è attribuibile alle operazioni di attacco e distacco delle macchine e attrezzature portate, semiportate e trainate dal trattore. Gli infortuni sono spesso dovuti a schiacciamenti, contratture o strappi muscolari da sforzo eccessivo. Per prevenire questo tipo di rischio con organi di traino (ganci e occhioni) è importante seguire le raccomandazioni sotto riportate: - Tutte le regolazioni siano eseguite con la macchina in piano e la trattrice frenata. - Per rendere agevoli e sicure le operazioni di aggancio e sgancio, controllare la

presenza e l’efficacia dei dispositivi che tengono sollevati i bracci dell’attacco a tre punti e ne consentono la regolazione in altezza.

- Se un operatore a terra prende parte alle operazioni di attacco e distacco, il conducente del trattore deve prestare attenzione e coordinarsi con l’operatore a terra.

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- Per evitare movimenti accidentali e ribaltamenti, accertarsi sempre che la macchina o l’attrezzatura sia posizionata e bloccata in modo sicuro.

- Preferire se possibile i sistemi di attacco rapido. - Quando l’accoppiamento è di tipo portato e semiportato, viene utilizzato il

sollevatore posteriore e/o anteriore e le macchine operatrici sono collegate alla trattrice mediante l’attacco a tre punti.

Nell’accoppiamento di tipo portato l’operatrice rimane vincolata in tutte le direzioni e il suo peso grava interamente sul trattore; nel caso semiportato, invece, il peso dell’operatrice è trasmesso parzialmente alla strada dalle ruote che equipaggiano l’operatrice stessa. Le precauzioni del caso consistono nel prevedere spazi minimi per evitare schiacciamenti. Le macchine operatrici portate e semiportate applicate posteriormente alla trattrice, in fase di sollevamento e di trasporto, gravano maggiormente sull’asse posteriore alleggerendo l’assale anteriore. Pertanto, le attrezzature e le macchine operatrici più lunghe e pesanti possono causare l’impennamento della trattrice o la sua perdita di stabilità nella guida. Il rimedio al rischio d’impennamento è la zavorratura del trattore. Trasmissione del moto attraverso la presa di potenza e albero cardanico.

Gli infortuni dovuti all’azione diretta o indiretta della presa di potenza sono spesso gravissimi. Per prevenire questo tipo di incidenti occorre innanzitutto verificare la presenza della protezione dell’albero della macchina accoppiata (una cuffia in materiale plastico o lamiera) e che questa si sovrapponga alla protezione dell’albero cardanico per almeno 5 cm. Controllare anche la protezione della presa di potenza del trattore, uno schermo in lamiera o plastica che chiude la presa di potenza sui tre lati. L’albero della presa di potenza, quando non utilizzato, deve essere sempre coperto da un cappuccio metallico fissato alla trattrice per evitarne il contatto accidentale. Quando la presa di potenza è in movimento si devono indossare indumenti aderenti come tute da lavoro con elastici a polsi e caviglie privi di pieghe o parti che diventino facile appiglio ad organi in movimento. Al pari della presa di potenza, l’albero cardanico rappresenta un potenziale rischio per infortuni anche gravi. Si deve pertanto verificare la presenza e il buono stato della protezione plastica e delle due semicuffie ai suoi estremi. Le semicuffie devono essere sempre fissate con delle catenelle per evitare la rotazione per trascinamento, dal momento che coprono elementi in rotazione. Utilizzare esclusivamente alberi cardanici di trasmissione marcati CE.

Ricordarsi sempre di spegnere il motore del trattore ed estrarre la chiave di avviamento dal quadro comandi, prima di agire sulla trasmissione cardanica e sulla macchina.

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Quando si è finito l’utilizzo dell’albero cardanico lo si deve riporre sull’apposito supporto dislocato nella macchina operatrice.

Protezione del posto di guida

La protezione del posto di guida è indispensabile per salvaguardare l’operatore in caso di ribaltamento della trattrice. Il ribaltamento, laterale, posteriore, della trattrice rappresentano uno dei rischi più gravi cui è esposto l’operatore. I danni all’operatore agricolo in caso di ribaltamento possono essere limitati solo attraverso l’uso di trattrici e macchine operatrici semoventi provviste di cabina o altro apparato, costruito solidamente alla macchina e debitamente montato. La presenza dei dispositivi di protezione antiribaltamento è obbligatoria per tutte le trattrici a ruote Le principali cause di ribaltamento sono prevalentemente dovute a :

- sovraccarico del trattore causato dalle attrezzature portate - cedimento del terreno soprattutto in vicinanza delle banchine stradali o fossi. - eccessivo sforzo di traino - eccessiva pendenza del terreno - manovre brusche anche in condizioni difficoltose (terreni fangosi) - sbilanciamento del carico o delle attrezzature portate

Protezione degli organi in movimento

La protezione da ventilatori, cinghie di trasmissione e organi rotanti deve assicurare l’eliminazione del rischio di contatto, impigliamento e trascinamento. Si raccomanda di verificare l’applicazione di:

- protezioni chiuse; - griglie, quando è necessario il passaggio dell’aria o se devono essere effettuati

frequenti controlli visivi; Si raccomanda inoltre di indossare abbigliamento idoneo come tute da lavoro aderenti con fermi a polsi e caviglie. Rumore

Nell’impiego di trattori agricoli, in particolare quelli privi di cabina, e quelli che compiono particolari lavorazioni, l’operatore è esposto ad un livello di rumore in grado di provocare, nel lungo termine, effetti sulla funzione uditiva. Si raccomanda di utilizzare i DPI appropriati. Pericolo di ustioni

Il pericolo di ustioni per il contatto con il tubo di scarico dei gas combusti ed altri punti caldi può essere ridotto installando una griglia di protezione e utilizzando

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idonee protezioni termiche per i silenziatori di scarico posizionati nella zona della trattrice.

Emissione di gas inquinanti in ambienti chiusi o poco ventilati

Il motore acceso in ambienti chiusi o poco ventilati come per esempio capannoni, officine, serre, ecc., comporta l’aumento della concentrazione nell’aria di gas di combustione a livelli anche pericolosi (principalmente il monossido di carbonio). Si raccomanda pertanto di tenere il motore acceso per il tempo strettamente necessario alle operazioni e consentire il ricambio d’aria locale. Pulizia e manutenzione

Una manutenzione puntuale ed accurata, oltre a rappresentare un risparmio perché aumenta la durata e l’efficienza della macchina, permette di diminuire sensibilmente l’incidenza di rotture e malfunzionamenti, prevedendo in tal caso incidenti ed infortuni. Circolazione stradale

Nella guida del trattore con o senza macchine o attrezzature accoppiate si devono sempre osservare le norme del codice della strada e delle regole di comportamento generali non specifiche ma che costituiscono la base per ridurre i rischi di incidenti anche gravi:

- Concentrarsi sulla guida (tenendo lo sguardo rivolto nella direzione di marcia) - Prestare attenzione ai cartelli di segnalazione e rispettare le loro indicazioni. - Non transitare su superfici(solai, pedane, tavolati, piattaforme ecc.) di cui si

ignora la portata - Non viaggiare affiancati a altre trattrici - Ridurre la velocità soprattutto quando si hanno accoppiate macchine e

attrezzature particolarmente pesanti e ingombranti - Ricordarsi che con le frenate brusche la forza di inerzia del carico

dell’attrezzature potrebbe rendere incontrollabile il complesso trattore-macchina.

- Effettuare gli spostamenti in assenza di visibilità solo se guidati da personale d’ausilio a terra che fornisca indicazioni del percorso.

- Prima di fermare la trattrice: abbassare il sollevatore oleodinamico, fermare il trattore, togliere la chiave dal quadro comandi, tirare il freno di stazionamento.

- Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI) consoni alle lavorazioni che si compiono.

- Per guidare su strada le trattrici agricole è necessaria la patente di categoria B

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VEICOLI FUORISTRADA

Il nostro gruppo è attualmente in possesso di n. 3 fuoristrada n. 1 Land Rover Defender 2 posti n. 1 Land Rover Defender 5 posti n. 1 Land Rover Defender 9 posti Le caratteristiche del mezzo fuoristrada

Cosa distingue un fuoristrada dalle normali vetture?

- Trazione sulle 4 ruote - Altezza da terra maggiorata - Presenza di un riduttore/ripartitore - Angoli di attacco, dosso e uscita atti a garantire la mobilità su terreni

accidentati - Capacità di guado.

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Le auto fuoristrada, oltre ad avere una struttura più solida e “sovradimensionata” rispetto alle altre vetture, hanno le importanti caratteristiche di cui sopra, che ne garantiscono la motricità anche in condizioni più difficili. Ognuna di queste caratteristiche è a suo modo importante e fondamentale per ottenere la mobilità necessaria nelle diverse situazioni. L’angolo di attacco

E’ determinato dalla linea orizzontale del piano e dalla tangenziale tra la ruota anteriore e il punto inferiore più sporgente del veicolo; maggiore risulterà tale angolo, minori saranno le possibilità di toccare con la carrozzeria o il telaio nel corso di una ripida salita o nel superamento di un ostacolo. L’angolo di uscita

E’ determinato dalle stesse linee, riferite alla parte posteriore del veicolo, e presenta solitamente un valore minimo rispetto al precedente a causa della sporgenza del pianale di carico, ulteriormente esaltata nella versione pick-up (spesso penalizzati da un cassone di notevoli dimensioni) L’angolo di dosso

Come è facile intuire, indica l’altezza massima di una prominenza che un fuoristrada è in grado di superare senza rimanere “sospeso” con il telaio sulla superficie convessa del terreno; in questo caso le ruote, dopo avere eroso il fondo della pista nel tentativo da far avanzare il mezzo, si ritrovano a girare a vuoto senza esercitare alcuna aderenza sul terreno. Sicurezza

Il fattore sicurezza costituisce una componente essenziale ogni qualvolta ci si trova alla guida di un veicolo fuoristrada, sia nel caso della tranquilla esercitazione, sia nel corso di una vera e propria emergenza. - Attenersi scrupolosamente al codice della strada - Cinture di sicurezza allacciate (nessuno escluso) - Velocità con e senza rimorchio - Luci accese sia di giorno che di notte - Uso dei dispositivi supplementari di segnalazione acustici e visivi solo se

autorizzati. - Velocità moderata - Attenzioni agli angoli sopra riportati ma soprattutto all’angolo di inclinazione

laterale

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- Prudenza nei guadi meglio evitare - L’autista è responsabile dell’automezzo. - Leggere attentamente il manuale uso e manutenzione del veicolo - Assicurare sempre il carico che trasportate (tubazioni, ruota di scorta ecc.ecc.) - Verificare prima della partenza i ganci di sicurezza dei vari moduli.

( vedi Defender 2 e 5 posti)

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VERRICELLI

VERRICELLO ELETTRICO

Il verricello elettrico, considerato il più pratico e versatile tra quelli disponibili sul mercato, basa il suo funzionamento su un motorino elettrico di piccole dimensioni che sviluppa una potenza di traino (nei modelli riservati ai fuoristrada) compresa tra i 2.000 e i 5.000 Kg. I vantaggi offerti del verricello elettrico, oltre al peso e alle dimensioni contenute, sono rappresentati dal fatto che, essendo alimentato dalla corrente della batteria, può essere utilizzato anche con il motore spento. Il verricello elettrico è composto da : - Motore; - Tamburo; - Fune metallica; - Guida; - Ingranaggio o riduttore; - Sistema di frenatura; - Frizione; - Box solenoidi Control box; - Comando a distanza;

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NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Indossare sempre i guanti da lavoro in pelle e non far mai scorrere la fune metallica tra le mani

- Controllare periodicamente la fune e relativo gancio; - Non azionare mai il verricello con non meno di 8 giri di fune metallica intorno

al tamburo; - Durante il funzionamento e l’avvolgimento tenere sempre le mani e gli

indumenti lontani dalla fune metallica, dal gancio e dall’apertura della guida; - Dedicare sempre tutto il tempo necessario alla valutazione della situazione e

pianificare con cura le operazioni di trazione; - Agire sempre con calma durante l’uso del verricello; - Usare attrezzatura idonea alla specifica situazione; - L’operatore e solo l’operatore può maneggiare la fune metallica e azionare il

telecomando a distanza; E’ estremamente importante esercitarsi ripetendo le diverse fasi

- Non tentare mai di disinnescare la frizione quando la fune metallica è in tensione;

- Non innestare mai la frizione durante la rotazione del tamburo; - Accertarsi sempre che la frizione sia completamente innestata o disinnestata; - Quando la fune metallica è in tensione, tenersi a debita distanza; - Non scavalcare mai la fune metallica quando è in tensione: - Non usare mai e poi mai il verricello come paranco; - Non usare mai la fune metallica del verricello per rimorchiare un altro veicolo; - Dare sempre priorità alla sicurezza.

In alcune situazioni si potrebbe decidere di gettare una coperta pesante sulla fune metallica. Una coperta pesante del peso di almeno 1,5 chilogrammi, può assorbire l’energia in caso di rottura della fune metallica. Collocarla sulla fune a circa metà tra il verricello e il punto di ancoraggio, prima di mettere in tensione la fune stessa. Una volta messa in tensione non avvicinarsi o cercare di spostare la coperta. Evitare che venga tirata dentro la rulliera. Se è necessario spostare la coperta, allentare prima la tensione sulla fune metallica Manutenzione del verricello

- Ispezionare la fune metallica prima e dopo ciascuna operazione di recupero con il verricello. Se la fune metallica si è attorcigliata o sfrangiata, deve essere sostituita.

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- Accertarsi di ispezionare anche il gancio del verricello e il perno del gancio per verificare l’eventuale presenza di segni di usura o danno. Sostituire se necessario.

- Mantenere il verricello, la fune metallica e il comando a distanza privi di contaminati. Usare uno straccio o un asciugamano pulito per rimuovere qualsiasi traccia di sporco e detriti.

- Se necessario, svolgere completamente il verricello (lasciando un minimo di 5 giri sul tamburo di avvolgimento), pulire strofinando e riavvolgere correttamente prima del rimessaggio.

- L’uso di un fluido sulla fune metallica e sul gancio del verricello può prevenire la formazione di ruggine e la corrosione.

- Non usare grassi perché avrebbero effetto contrario, collante per detriti. - Se il verricello è rimasto a lungo sommerso in acqua, portarlo in un centro di

assistenza tecnica qualificata per la manutenzione. - L’utilizzo del verricello per lunghi periodi di tempo sottopone la batteria del

veicolo a uno sforzo che eccede l’uso normale. - Accertarsi di controllare e mantenere la batteria e i cavi della batteria secondo

le direttive del fabbricante. Queste sono le informazioni principali per il corretto uso in tutta sicurezza del verricello elettrico, impareremo più avanti le fasi di utilizzo vere e proprie.

LEGGERE SEMPRE E COMUNQUE IL MANUALE DI ISTRUZIONE E

USARE IL BUON SENSO

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VERRICELLO OLEODINAMICO

Il verricello oleodinamico trae il suo funzionamento dalla pressione dell’olio idraulico proveniente da una presa di forza e da una pompa oleodinamica montata direttamente sul cambio dell’autocarro; di conseguenza se il motore non gira il verricello non funziona. Le norme di sicurezza sono identiche a quelle del verricello elettrico, usare gli stessi DPI ma un’attenzione particolare, da non sottovalutare assolutamente, sono i comandi. Abbiamo visto che il verricello elettrico può essere manovrato con un comando a distanza, mentre sul verricello oleodinamico i comandi sono vicino al verricello stesso; quindi usare la massima attenzione per tutte le manovre.

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DECESPUGLIATORE

Il decespugliatore è un attrezzo utilizzato per tagliare cespugli, arbusti ed erba in luoghi non accessibili con altre macchine. Viene portato a tracolla o a spalla dall’operatore ed è dotato di motore di tipo elettrico o endotermico a due tempi, alimentato mediante una miscela benzina-olio, con cilindrata variabile, a seconda dei modelli, da 18 a 50 cc. Il motore, tramite un albero di trasmissione posto all’interno di un’asta, aziona un disco o un rotore che sostiene due fili di nylon. Sono reperibili in commercio due versioni: decespugliatore con asta fissa o spalleggiato. Il nostro Gruppo è in possesso del decespugliatore con asta fissa. DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO Il decespugliatore ad asta rigida è composto da un gruppo collegato direttamente ad una estremità dell’asta rigida su cui sono presenti:

- la manopola di presa con interruttore di marcia e arresto del motore nella parte superiore

- leva dell’acceleratore nella parte sottostante - l’anello di sostegno dell’attrezzo da collegare alle cinghie di supporto - l’impugnatura o manubrio di manovra dell’asta.

All’altra estremità dell’asta è presente il dispositivo composto da albero, flange e gruppo di trasmissione angolare per il collegamento dei vari utensili a disco o a testina con filo di nylon (del tipo flessibile monofilamento non metallico) nonchè la protezione di sicurezza contro le proiezioni.

Impareremo in seguito, anche in questo caso, il funzionamento del decespugliatore.

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CONSIGLI PER LA SICUREZZA Dobbiamo proteggere:

- IL VISO - IL CAPO - LE ORECCHIE - GLI ARTI SUPERIORI - GLI ARTI INFERIORI - TENERE UNA DISTANZA DI SICUREZZA (15 mt.) DA ALTRI

OPERATORI

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Tutte le operazioni di manutenzione, quali ingrassaggio, lubrificazione, rifornimento, o sostituzione di organi lavoranti, devono essere effettuate con la macchina appoggiata a terra, il motore fermo e lo “STOP” inserito. Effettuare un’accurata pulizia e lubrificazione prima del rimessaggio invernale NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Indossare sempre un’idonea protezione per il capo (visiera o occhialini) protezione per gli occhi e dispositivi di protezione per le orecchie (cuffie)

- Assicurarsi che i capelli non scendano al di sotto delle spalle. - Indossare sempre abbigliamento idoneo (tute, giacche con maniche strette

pantaloni lunghi, scarponcini o stivali e guanti di protezione). - Evitare abiti ampi, pantaloni corti, calzature non idonee (sandali, ciabatte ecc.) - Non utilizzare l’apparecchio quando si è stanchi o sotto l’effetto dell’alcool. - Non fumare durante l’utilizzo dell’attrezzo né durante le operazioni di

rifornimento. TABELLA ANALISI DEI RISCHI

- Eventuale contatto con il disco in rotazione durante il lavoro (da parte dell’operatore o di terzi).

- Pericolo di taglio da parte del disco durante le operazioni di manutenzione e trasporto.

- Pericolo di proiezione di materiali verso l’operatore (schegge, vetri, sassi e rischio di rottura del disco).

- Ustioni. - Rumore emesso dalla macchina. - Vibrazioni emessi dalla macchina. -

Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e manutenzione

della macchina.

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MOTOSEGHE

La motosega è una macchina utilizzata per effettuare il taglio del legno generalmente in direzione perpendicolare alle fibre nelle operazioni di abbattimento alberi, taglio di rami, di legna da ardere, ecc., azionata da motore elettrico o motore a scoppio. La macchina è sostenuta dall’operatore con entrambe le mani sulle apposite impugnature. In commercio sono reperibili motoseghe con motore a due tempi alimentato con una miscela di benzina e olio aventi cilindrate comprese tra i 30 e i 120 cm³; sono reperibili anche motoseghe azionate con motore elettrico con potenze che possono arrivare a circa 1500 W. Il primo per motivi pratici è il più impiegato.

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DESCRIZIONE E FUNZIONAMENTO

Da un punto di vista strutturale la motosega si compone di un gruppo motore, di un organo di taglio e di un sistema di impugnatura. Il gruppo motore è costituito generalmente da un motore a due tempi monocilindrico (12-14.000 giri/min); l’alimentazione avviene tramite un carburatore a membrana che funziona indipendentemente dalla posizione della macchina. Dall’albero motore, il moto, è trasmesso tramite un pignone ad una catena tagliente che scorre su una barra di guida scanalata; tra la ruota dentata e l’albero motore è interposta una frizione centrifuga che si innesta automaticamente quando il motore viene accelerato.

Dispositivi di Protezione Individuali minimi

per l’utilizzo delle motoseghe.

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- Casco con visiera per la protezione della testa dai rami di caduta e per la protezione di proiezioni di materiale;

- Cuffia insonorizzata per la protezione dell’udito; - Guanti antitaglio per la protezione delle mani - Salopette antitaglio - Stivali antitaglio con punta antischiacciamento e suola antiscivolo per la

protezione inferiore della gamba e la protezione del piede. TABELLA ANALISI DEI RISCHI

- Contatto con la catena in movimento. - Rottura della catena. - Investimento o urto causato dall’albero in abbattimento (rimbalzo, spostamento

incontrollato). - Caduta durante lo spostamento ( inciampo e/o scivolamento). - Rumore emesso dalla macchina. - Ustioni. - Vibrazioni emessi dalla macchina. - Proiezioni di materiale inerte. - Cadute dall’alto dell’operatore e della motosega. - Incendio o esplosione. - Contatto o inalazione di fluidi, gas vapori e polveri.

ULTERIORI CONSIGLI PRATICI PER L’UTILIZZO DELLA MOTOSEGA

- Non utilizzare l’apparecchio quando si è stanchi o sotto l’effetto dell’alcool. - Non fumare durante l’utilizzo dell’attrezzo né durante le operazioni di

rifornimento - Durante il taglio tenere saldamente la motosega con entrambe le mani. Una

presa salda contribuisce a mantenere il controllo della sega in caso di contraccolpo o altra reazione inattesa.

- Tagliare posizionandosi leggermente a lato, fuori dal piano di taglio della catena e della barra di guida per ridurre il rischio di lesioni in caso di perdita di controllo della sega.

- Per trasportare la motosega, arrestare il motore, tenere la barra di guida e la catena di taglio rivolte all’indietro e la marmitta lontana dal corpo.

- Non iniziare il taglio degli alberi finchè l’area di lavoro non è libera. - Non consentire ad altre persone di sostare vicino alla motosega all’avvio e

durante il taglio. Tenere gli astanti e gli animali lontano dall’area di lavoro.

Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e

manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.

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POMPE SOMMERSE ELETTRICHE

La pompa sommersa elettrica è adatta per la movimentazione di acque pulite, sporche e torbide, con particelle solide in sospensione. I più comuni impieghi sono i prosciugamenti di vasche di raccolta delle acque di scarico domestiche, di pozzetti fluviali, di ambienti allagati, di scavi e fosse nell’ambiente edilizio. Si chiamano pompe sommerse in quanto possono funzionare anche completamente inserite nell’acqua; tramite una ventola, che opportunamente collegata a un motore elettrico, aspira l’acqua e la convoglia nel tubo di scarico. Non hanno grandi capacità di svuotamento, ma possono travasare sino a 300 lt./min. di acqua.

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NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Il prodotto va sollevato e movimentato con cura tramite la maniglia o il golfare (eventualmente utilizzare una corda per l’immersione).

- La pompa non è adatta a pompare liquidi infiammabili o pericolosi. - Non utilizzare il cavo di alimentazione per il sollevamento e il trasporto. - Non usare la pompa a secco (fuori dall’acqua). - La spina, o presa di alimentazione, e l’eventuale condensatore, non possono

essere sommersi. - Accertarsi che la tensione di targa e quella di rete siano compatibili. - Impedire l’accesso alla pompa ai non addetti. - Togliere tensione all’elettropompa o staccare la spina dalla presa prima di ogni

operazione, manutenzione, pulizia o spostamento. - Attenzione alla formazione di ghiaccio. - Usare sempre i guanti di protezione per qualsiasi operazione.

Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e

manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.

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MOTOPOMPE O POMPE IDROVORE

Lo dice la parola stessa “motopompe” cioè pompe azionate da un motore a scoppio. Hanno la funzione e la capacità di spostare enormi masse d’acqua.

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NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Operando in prossimità della macchina, usare un abbigliamento adeguato evitando indumenti larghi con parti svolazzanti (cravatta, sciarpa, ecc.ecc.) che potrebbero impigliarsi negli organi in movimento. Utilizzare i normali DPI, tuta alta visibilità, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali, cuffie antirumore, ed elmetto.

- Non effettuare manutenzioni al motore quando è in moto - Non avvicinare le mani ad organi in movimento (cinghie, giunti ecc. ecc.) - Non salire sulle motopompe per interventi di qualsiasi genere - La marmitta di scarico si riscalda molto durante l’utilizzo e resta calda per un

certo periodo dopo lo spegnimento del motore. Attenzione a non toccare la marmitta quando è calda.

- Per motivi di sicurezza non pompate mai liquidi infiammabili o corrosivi come benzina o acidi. Inoltre per evitare la corrosione della pompa, non usate mai acqua di mare, soluzioni chimiche o liquidi come olio usato, vino o latte.

- Utilizzate la motopompa su una superficie piana e regolare. - Utilizzare la motopompa all’aperto o in locali molto areati onde evitare pericoli

di intossicazione. - Impedire l’accesso alla pompa ai non addetti - Fare rifornimento sempre con motore spento. - Non fumate e tenete lontane fiamme libere o scintille dalla zona in cui il

motore viene rifornito o laddove viene conservato il carburante. - Non riempite il serbatoio in eccedenza. Dopo aver fatto rifornimento,

assicuratevi che il coperchio del serbatoio sia ben chiuso e in modo appropriato.

Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e

manutenzione della macchina e utilizzare il BUON SENSO.

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GRUPPO ELETTROGENO O MOTOGENERATORE

Il gruppo elettrogeno o il motogeneratore è una macchina costituita da un motore termico accoppiato ad un generatore elettrico (alternatore) atta a produrre energia elettrica a partire da energia termica di combustione tramite opportuna conversione passando attraverso una conversione intermedia in energia meccanica. NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Non azionare mai il motore in presenza di pioggia o neve. - Non toccare mai la macchina con le mani bagnate o i piedi umidi per evitare il

rischio di scosse elettriche. - Assicurarsi che il generatore sia collegato con la massa a terra. - Il rumore può recare danni all’apparato uditivo in rapporto al suo livello ed al

tempo di esposizione. - Spegnere il motore e lasciarlo raffreddare almeno due minuti prima di fare

rifornimento. - Durante il rifornimento evitare di fumare e tenersi a debita distanza da fiamme

o scintille. - Avere cura di non versare carburante sul motore o sulla marmitta durante il

rifornimento. - Evitare il funzionamento se si evidenziano perdite di carburante o se sussistono

rischi di esplosione. - Qualora il carburante sia ingerito, inalato o venga a contatto con gli occhi,

rivolgersi immediatamente al medico.

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- Se il carburante viene versato accidentalmente sulla pelle o sugli indumenti,

lavare immediatamente la parte interessata con acqua e sapone, e cambiarsi d’abito.

- Non usare carburante contenente etanolo o alcool. - Non superare mai il livello massimo di carburante nel serbatoio. - Assicurarsi che la macchina si trovi sempre in posizione orizzontale, sia

durante il funzionamento che durante il trasporto. In caso di inclinazione si possono avere delle fuoriuscite di carburante dal carburatore o dal serbatoio.

- Collocare la macchina in luogo ben protetto onde evitare eventuali lesioni a passanti, bambini o animali.

- Non lasciare che i bambini facciano funzionare la macchina. - Evitare di collocare materiali infiammabili in prossimità del tubo di scarico

durante il funzionamento della macchina. - Non far scoccare scintille con la candela smontata. - Al termine di ogni periodo di funzionamento sia il motore che la marmitta

risulteranno molto caldi; evitare pertanto qualsiasi contatto diretto con il motore e con la marmitta in fase di controllo o di riparazione prima che gli stessi siano raffreddati.

- Non usare la macchina con i cofani e le pannellature aperti o smontati. - Assicurarsi che la macchina si trovi ad almeno un metro da strutture murarie o

da altre attrezzature al fine di evitare l’eventuale surriscaldamento del motore. - Non coprire la macchina durante il funzionamento. - Non manomettere le molle del generatore, i leveraggi o altre parti per variare la

velocità del motore. - Non pulire la macchina con acqua. - Non avviare il motore se manca il coperchio del filtro dell’aria o il filtro

dell’aria. - Non spostare il gruppo elettrogeno durante il funzionamento e appoggiarlo su

terreno solido o su adeguato supporto in materiale non infiammabile. - Non utilizzare il motore all’interno di abitazioni, in ambienti chiusi o poco

ventilati, a meno che si tratti di luoghi destinati ad uso esclusivo per il gruppo elettrogeno. I gas di scarico per l’uomo possono provocare la perdita di conoscenza e risultare letali in pochi minuti. In caso di utilizzo all’interno di ambienti chiusi predisporre mezzi per l’espulsione di gas di scarico all’esterno.

- Il gruppo elettrogeno deve essere posizionato ad una distanza di almeno un metro da ogni muro o dal soffitto e devono essere predisposte adeguate aperture che permettano un buon cambio dell’aria per non compromettere il raffreddamento ed una buona combustione del motore.

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- Usare guanti e occhiali protettivi per maneggiare la batteria, perché l’elettrolito

contiene acido solforico che può provocare ustioni. In caso di contatto con la pelle o gli abiti sciacquare con abbondante acqua. In caso di ingestione contattare direttamente il medico. Collegare sempre prima il morsetto positivo (+) e poi quello negativo (-).

- Controllare che non sia collegato nessun utilizzatore prima di avviare il motore.

- Se sono presenti ruote sotto il gruppo elettrogeno, controllare che esse siano bloccate per evitare movimenti indesiderati.

- Fare attenzione alle parti in movimento e alle parti soggette ad alte temperature.

LEGGERE SEMPRE IL MANUALE USO E MANUTENZIONE

DELLA MACCHINA.

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COLONNE TELESCOPICHE PNEUMATICHE

( COLONNA FARI)

Si definisce colonna fari la colonna telescopica a movimento pneumatico che consente, in presenza di aria compressa, di effettuare l’innalzamento dei quattro proiettori fino ad una altezza massima variabile fra i 5,4, 7 e 10 metri in relazione al numero di sfili che la costituisce. Gli sfili sono realizzati in profilato tubolare in alluminio estruso di sezione man mano decrescente, al cui interno agisce l’aria compressa tenuta da apposite guarnizioni. Le lampade supportate provvedono a fornire un servizio di illuminazione di diverso valore in relazione al tipo di proiettori installati.

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AVVERTENZE PRINCIPALI DURANTE L’UTILIZZO Prima di iniziare la manovra di messa in servizio della colonna fari in nostro possesso, è obbligatorio effettuare alcune importanti manovre. Inizialmente il rimorchio va scollegato elettricamente (spina multipolare nera per l’alimentazione di stop e luci di posizione posteriori) e si deve provvedere a liberare il moschettone che collega per emergenza la fune metallica al freno di stazionamento. In occasione di tale operazione, provvedere ad una verifica diretta del buono stato di conservazione sia della spina e dei relativi contatti, sia del moschettone e del cavetto ad esso collegato. Successivamente è obbligo effettuare l’azione frenante sulle due ruote con l’impiego del freno a mano. Quindi, sollevato il rimorchio liberandolo dall’automezzo trainante con l’impiego della manopola predisposta, si sposti lateralmente di qualche centimetro il gancio e si provveda all’appoggio del rimorchio a terra mediante la terza ruota (rotella anteriore in plastica gommata). Terminate le fasi di sgancio, si deve effettuare la messa in servizio dei quattro stabilizzatori laterali. Se il terreno si dovesse dimostrare cedevole, è possibile introdurre sotto il piedino un pezzo di asse o altro che possa determinare un aumento della superficie pressata. NORME DI SICUREZZA E PREVENZIONI INFORTUNI

- Prima di innalzare la colonna fari controllare che non ci siano interferenze (cavi elettrici, balconi, rami ecc. ecc.)

- Non lasciare che i bambini facciano funzionare la macchina. - Utilizzare i normali DPI (tuta alta visibilità, guanti, scarpe antinfortunistiche

cuffie antirumore ed elmetto). - Evitare l’avvicinamento di persone non in grado di valutare le condizioni di

rischio ed effettuare un uso improprio della macchina Leggere sempre e comunque prima dell’utilizzo il manuale uso e

manutenzione della macchina.

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CARRELLI ELEVATORI

I carrelli elevatori a forche, a trazione elettrica o diesel, rappresentano un mezzo di trasporto e di sollevamento molto diffuso, per la loro capacità di trasportare, in modo rapido, una gamma svariatissima di materiali per forma e dimensioni. Essi consentono di sfruttare bene gli spazi e facilitano le operazioni di immagazzinamento e di prelevamento. Il saper condurre con perizia e precisione un carrello elevatore costituisce una parte vitale nella velocità di smistamento dei materiali; peraltro la rapidità di esecuzione dei lavori non implica assolutamente gli eccessi di velocità del veicolo, la precipitazione e l’audacia della manovra. PRINCIPALI CONDIZIONI DI RISCHIO CONNESSE ALLA GUIDA DEI

CARRELLI ELEVATORI

La guida del mezzo, considerate le particolari possibili situazioni di percorrenza delle vie di circolazione (restringimenti di carreggiata, circolazione promiscua di persone e mezzi, ostacoli fissi, ecc.) presuppone le seguenti condizioni di rischio: - investimento delle persone a terra durante la guida del mezzo; - incidenti con altri veicoli o con strutture fisse, durante la guida del mezzo; - incidenti causati dall’utilizzo del carrello elevatore da parte di personale inesperto.

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REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE NELLE AREE ESTERNE

1. Il carrellista dovrà moderare la velocità di circolazione in relazione alle condizioni di percorribilità delle vie di transito (fondo sconnesso, eventuale presenza di persone e/o mezzi) e comunque non dovrà mai superare il limite imposto di 10 km/h;

2. evitare brusche sterzate del mezzo, specie se a pieno carico; 3. per la circolazione si dovranno rispettare le basilari regole del Codice della strada,

ed in particolare: - dare sempre la precedenza alle persone ed ai mezzi che agli incroci

provengono da destra; - mantenere la distanza di sicurezza da eventuali mezzi in transito nella stessa

via e/o direzione; - mantenere la distanza di sicurezza da eventuali mezzi in transito nella stessa

via con direzione opposta; - moderare la velocità in funzione delle condizioni del fondo

stradale e del carico trasportato; 4. utilizzare preventivamente il segnalatore acustico (clacson)

tutte le volte in cui si renda necessario per avvertire persone e mezzi della presenza del carrello;

5. durante la guida del carrello elevatore, si dovrà procedere

mantenendo una posizione corretta sul sedile, con la cintura

di sicurezza ben allacciata, non facendo sporgere parti del corpo fuori dalla sagoma laterale del mezzo (vedi disegno a lato).

REGOLE PER LA CIRCOLAZIONE ALL’INTERNO

Valgono le stesse regole comportamentali elencate per la circolazione nelle aree esterne, ma in aggiunta deve essere considerata la seguente istruzione: 1. in caso di transito all’interno di corridoi normalmente percorsi anche dai

lavoratori, utilizzare preventivamente il segnalatore acustico per avvertire il personale della presenza del mezzo. Procedere successivamente con la massima cautela, ed evitare il sollevamento del materiale in caso siano presenti delle persone nelle vicinanze, che potrebbero essere esposte al rischio di schiacciamento nel caso di un’eventuale caduta del carico trasportato o sollevato.

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MOVIMENTAZIONE DEI MATERIALI

1. Normalmente i carichi trasportati non dovranno superare un’altezza tale da impedire la normale visibilità al conducente del mezzo. Quando per la natura del carico tale procedura non possa essere rispettata, il carrello dovrà essere condotto solamente in retromarcia, a velocità adeguatamente ridotta;

2. durante la movimentazione dei materiali, le forche del carrello dovranno essere mantenute inclinate verso l’alto ed ad un’altezza dalla pavimentazione pari all’incirca a 15 / 20 cm, misurati nella parte più bassa delle forche stesse;

3. in caso di temporaneo abbandono del mezzo, abbassare le forche sino a terra ed

azionare il freno manuale di stazionamento; 4. le operazioni di carico e scarico del proprio mezzo, se non coordinate da persone

responsabili, sono autonomamente decise dal carrellista: egli deve perciò essere in grado di eseguire diverse valutazioni riguardanti il posizionamento del mezzo, le sue capacità di sollevamento, le condizioni di staticità del carico, le aree di manovra e l’esecuzione di queste in condizioni di stabilità, tenuto conto del “traffico” delle aree di transito e di deposito. È quindi da evitare qualsiasi comportamento che possa condizionare in modo negativo la sicurezza, come ad esempio l’uso improprio del mezzo o l’esecuzione di azioni o manovre non di competenza (es. spingere altri carrelli o asportare e manomettere dei dispositivi di sicurezza), che comunque possano compromettere la sicurezza delle persone;

5. nel caso in cui sia necessario operare temporaneamente in maniera difforme rispetto alle disposizioni elencate nella presente procedura, avvisare preventivamente il preposto.

IMMAGAZZINAMENTO DEI MATERIALI

1. Durante le operazioni di prelievo ed accatastamento dei carichi, il carrellista dovrà accertarsi visivamente che nei pressi del mezzo non sostino persone, che potrebbero essere investite in caso di caduta accidentale del carico stesso, a seguito di un’errata manovra;

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2. Il carrellista inoltre dovrà conoscere ed attuare le seguenti regole comportamentali: - non depositare materiali sui passaggi, davanti alle porte od agli estintori,

nemmeno in maniera temporanea; - sovrapporre solamente i carichi con analoghe dimensioni di base o con

superfici a scalare rispetto alla base; - prima di qualsiasi manovra, verificare che il carico sia poggiato alla base dello

squadro di attacco delle forche, quando possibile.

L’EQUILIBRIO DEI CARRELLI ELEVATORI A FORCHE

Le cause principali che portano i carrelli elevatori all’instabilità si verificano quando essi sono in movimento. Le due cause principali, che possono provocare il ribaltamento del carrello sono:

- il sovraccarico; - lo spostamento del baricentro.

La perdita dell’equilibrio in senso trasversale non può essere causata dal carico, ma solo da una manovra sbagliata: la più frequente è costituita dall’errore di frenare il carrello mentre esso sta percorrendo una traiettoria curvilinea. Tanto più alto è il baricentro del carrello, tanto più facilmente si può ribaltare, per cui durante la marcia in curva del carrello, sia a vuoto che a carico, è assolutamente necessario marciare con forche a 15/20 cm da terra. Analogamente, percorrere una discesa in marcia avanti equivale a marciare in condizioni di massimo pericolo, sia con il carico sollevato da terra, sia con il carico in posizione regolamentare di 15/20 cm da terra (aumento della distanza del baricentro del carico dal punto di appoggio delle ruote anteriori, diminuzione del peso gravante sulle ruote posteriori). Percorrendo invece una discesa in marcia indietro, tutte le variazioni sopra riportate avvengono in senso contrario e quindi in sicurezza.

OBBLIGHI E DIVIETI

- non trasportare, né sollevare persone sul

carrello;

- non utilizzare il carrello per usi diversi da quelli previsti dal costruttore;

- non abbassare od alzare bruscamente il carico durante il trasporto;

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- non utilizzare accessori di sollevamento non regolamentari o non omologati per il carrello in uso (es. prolunghe delle forche);

- in caso di trasporto di materiali pericolosi (es. bombole di gas inerti od

infiammabili, lubrificanti, ecc.) sarà necessario disporre a bordo di un estintore e nel contempo provvedere a fissare adeguatamente i carichi prima della loro movimentazione o, nel caso delle bombole, ad utilizzare gli accessori di carico previsti (ceste) che permettono il trasporto in sicurezza;

- è assolutamente vietato fumare e/o usare fiamme libere nei pressi della zona di

ricarica delle batterie o durante il rifornimento di gasolio;

- nel caso di spanti di gasolio a terra, durante il rifornimento del mezzo, occorre immediatamente provvedere alla bonifica secondo le indicazioni della relativa procedura aziendale;

- evitare di accedere ai reparti di lavorazione coi carrelli diesel o comunque

limitare al massimo i tempi dell’operatività, ad esempio non lasciando inutilmente accesi i mezzi quando non temporaneamente utilizzati;

- segnalare immediatamente al preposto le eventuali anomalie o

malfunzionamenti di cui si venga a conoscenza durante l’espletamento delle proprie funzioni;

- la guida dei carrelli elevatori deve essere autorizzata esclusivamente al

personale addetto e specificatamente addestrato, nonché in possesso della copia della procedura in oggetto;

- per ulteriori dettagli tecnici o di sicurezza fare riferimento al libretto d’uso e

manutenzione rilasciato dai costruttori dei singoli carrelli elevatori;

- non sollevare carichi eccedenti la portata massima del carrello elevatore utilizzato. Per il sollevamento dei carichi tenere sempre in considerazione la targhetta delle portate variabili delle forche applicata sul mezzo;

- non manomettere il segnalatore acustico di retromarcia, né il lampeggiante, ne

gli altri dispositivi di sicurezza e segnalazione.

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IL RISCHIO ELETTRICO

L’energia elettrica è presente nelle industrie, nei posti di lavoro, nelle nostre case con le più svariate applicazioni e per merito delle sue eccezionali caratteristiche di flessibilità e se correttamente utilizzata è la fonte di energia più sicura tra quelle di comune impiego. Per ottenere ciò è necessario che siano predisposte opportune difese a protezione da possibili rischi. L’assenza di protezioni adeguate può portare a situazioni di pericolo. I pericoli connessi con l’uso dell’elettricità possono essere presenti nell’ambiente o legati al comportamento dell’uomo. Quindi i pericoli presenti nell’ambiente fisico possono essere definiti come situazioni idonee a produrre infortuni, per difetti di isolamento di un’apparecchiatura, cavo in tensione senza rivestimento isolante ecc ecc.; mentre i pericoli legati al comportamento dell’uomo si possono definire come azioni di pericolo suscettibili a produrre infortuni: mancanza di esperienza, scarsa preparazione ecc ecc. In generale i pericoli legati alla corrente elettrica sono: - Contatto diretto - Contatto indiretto - Arco elettrico - Incendio di origine elettrico

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CONTATTO DIRETTO Toccando, ad esempio, due contatti di una presa (due fili elettrici scoperti) il corpo umano è sottoposto al passaggio di una corrente elettrica, provocando una “scossa elettrica”, la quale produce una sensazione che è sempre dolorosa e talvolta mortale. Quando il corpo umano è in collegamento più o meno diretto con il terreno, per esempio indossando scarpe non isolanti, toccando un solo contatto della presa o un solo filo scoperto o qualsiasi elemento in tensione si verifica lo stesso fenomeno sopra descritto; in tal caso la corrente elettrica passa dall’elemento in tensione attraverso il corpo umano a terra.. CONTATTO INDIRETTO I contatti indiretti sono quelli che avvengono con parti normalmente non in tensione per un guasto interno o per la perdita di isolamento; tali contatti sono i più pericolosi in questi casi toccando l’involucro dell’apparecchio guasto, il corpo umano è sottoposto al passaggio di una corrente verso terra sempre che il corpo non sia adeguatamente isolato dal suolo. L’involucro metallico interessato, in seguito al guasto, assume un valore di tensione rispetto a terra che può raggiungere il limite di 220Volt, di conseguenza la “tensione di contatto” è maggiore quanto più alto è il valore di corrente e quanto più lungo è il tempo per cui tale contatto permane. ARCO ELETTRICO È costituito da una sorgente di calore assai intensa e concentrata, con immissioni di gas e di colori surriscaldati e tossici, irraggiamento termico e raggi ultravioletti che si manifestano in caso di guasto o di manovre su apparecchiature elettriche es. corto circuito. INCENDIO DI ORIGINE ELETTRICO È un incendio dovuto ad una anomalia dell’impianto elettrico che causa un innesco della combustione, ad es. sovraccarico sotto dimensionamento dei cavi elettrici ecc ecc. TIPICHE SITUAZIONI A RISCHIO - Impianto elettrico sprovvisto di impianto di messa a terra. - Conduttore di protezione (colore giallo/verde) interrotto a causa di maltrattamento

del cavo.

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- Utilizzo di materiali elettrici non identificato da un contrassegno internazionale o

un simbolo di un ente nazionale di formazione. - Inserimento di un oggetto conduttore in una presa elettrica ( chiodo, filo metallico

ecc) - Inserimento di una spina in una presa elettrica mantenendo le dita sugli spinotti - Contatto con una spina rotta o un cavo elettrico danneggiato - Riparazione di apparecchiature elettriche alla presa di corrente - Interventi non autorizzati di impianti elettrici o quadri elettrici in tensione da

personale non qualificato PREVENZIONI E DIVIETI - È vietato effettuare qualsiasi riparazione o intervento su impianti elettrici, quadri

elettrici o apparecchiature prima di aver tolto l’alimentazione elettrica - E’ vietato l’uso di adattatori di spine-prese, cavi voltanti di prolunghe, prese

multiple non fisse in modo stabile in quanto causa di possibile contatti diretti accidentali.

- E’ vietato disinserire la spina elettrica dalla presa di corrente tirando il cavo di alimentazione

- E’ vietato operare su apparecchiature elettriche con mani bagnate - E’ vietato estinguere incendi utilizzando acqua o schiume a base acquosa quando

questi interessano impianti o apparecchiature in tensione

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SPARGISALE SNO-WAY

La macchina, a funzionamento elettrico, è composta da una tramoggia, da un motore a12 Volt, puleggia scanalata del motore, cinghia di trasmissione, tendicinghia regolabile, puleggia condotta, albero di trasmissione e cuscinetti di supporto albero. Il comando del motore viene eseguito dall’unità di comando montata in cabina di pilotaggio.

SICUREZZA RICORDATE

L’operatore attento è il miglior operatore. La maggior parte di incidenti è provocata dall’errore umano. Certe precauzioni devono essere osservate per prevenire la possibilità di lesioni all’operatore o a persone vicine a/o danneggiare l’attrezzatura. AVVERTENZE IMPORTANTI

- Mai superare i limiti di peso lordo del veicolo, i limiti di peso lordo per asse e i limiti di peso consentiti per il giunto di attacco del veicolo.

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- Mai utilizzare lo spargisale sotto l’effetto del’alcool, sostanze stupefacenti o

altri farmaci che possano ostacolare la vostra capacità di valutazione e reazione. Un incidente potrebbe provocare lesioni gravi o morte ad altre persone o a voi stessi.

- Utilizzare sempre il veicolo in un’area ben ventilata. Il monossido di carbonio contenuto nei gas di scarico è altamente tossico e può provocare gravi lesioni o morte

- Mai avvicinare mani, capelli o vestiti a parti mobili come le pale della ventola, cinghie e pulegge.

- Mai indossare cravatte o abiti svolazzanti quando si lavora sul veicolo o sullo spargisale.

- Mai indossare orologi da polso, anelli o altra gioielleria quando si lavora sul veicolo o sulle singole attrezzature. Questi oggetti possono agganciarsi a parti mobili e causare un corto circuito elettrico che potrebbe provocare lesioni personali gravi.

- Indossare sempre occhiali di sicurezza quando si lavora sul veicolo in modo da proteggere la vista da acido di batteria, benzina, e polvere o sporco che si solleva dalle parti mobili del motore.

- Fare sempre attenzione ad evitare contatto con superfici molto calde come motore, radiatore e flessibili.

- Non permettere a bambini o persone non autorizzate di mettere in funzione lo spargisale.

- Non superare i 70 Km/h quando lo spargisale è carico e collegato al veicolo. Le distanze di frenata potrebbero ridursi e le caratteristiche di manovrabilità potrebbero essere compromesse a velocità superiori a 70Km/h, E’ fortemente consigliabile caricare lo spargisale nella sede di lavoro e distribuire i materiali internamente nella sede di lavoro. Il trasporto di uno spargisale carico provoca impatto sui materiali e può causare problemi al flusso di spargitura.

- Eseguire sempre il blocco del veicolo quando non presidiato per prevenirne l’utilizzo non autorizzato.

- Controllare sempre eventuali rischi, ostruzioni e persone presenti sulla sede di lavoro.

- Controllare sempre eventuali ostacoli pericolosi presenti nell’area circostante prima di mettere in funzione la presente unità.

- Ispezionare sempre periodicamente l’unità per verificare la presenza di eventuali difetti. Le parti guaste,mancanti o visibilmente usurate devono essere immediatamente sostituite. L’unità, o qualsiasi sua parte , non dovrà essere modificata senza previa autorizzazione scritta da parte del produttore.

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- Spegnere sempre il motore del veicolo, posizionare la trasmissione in

parcheggio, ruotare l’interruttore di accensione in posizione “OFF” e applicare saldamente il freno di parcheggio del veicolo prima di collegare o rimuovere lo spargisale al veicolo, durante la regolazione dei sistemi di flusso e/o deflettori.

- Assicurarsi sempre che il personale sia lontano dall’area in cui viene eseguita la spargitura. Il materiale viene scaricato dallo spargisale ad un’elevata velocità e potrebbe provocare lesioni alle persone vicine.

- Ispezionare sempre bulloni e perni ogni qualvolta si collega o si stacca lo spargisale, e prima della marcia. Eventuali componenti usurati o danneggiati potrebbero cadere sulla superficie stradale mentre si circola. Provocando un incidente.

- Mai introdurre le dita nel telaio o nei fori delle alette di supporto per controllare l’allineamento quando si collega lo spargisale. Il moto improvviso del telaio dello spargisale potrebbe provocare lesioni gravi alle dita.

- Mai utilizzare nello spargisale materiale contenente tralci, sterpaglia, plastica, lattine o altri rifiuti. Materiali estranei potrebbero ostruire la trasmissione e lo scarico e danneggiare l’unità.

- Non utilizzare mai materiali umidi nello spargisale. Questa unità non è progettata per lavorare con materiali umidi. Utilizzare esclusivamente materiali asciutti che scorrono liberamente. ( a flusso libero)

- Non lasciare mai materiali nella tramoggia per lunghi periodi di tempo. Ricordare che il sale è igroscopio e che assorbirà l’umidità atmosferica sufficiente per poi solidificarsi.

-

Leggere attentamente il manuale d’uso prima di mettere in

funzione lo spargisale.

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ATTREZZATURA SCARRABILE

Il dispositivo, per i veicoli industriali atto ad incarrare e scarrare carrozzerie intercambiabili, è stato progettato ed è prodotto allo scopo di permettere ad un unico veicolo, sul quale è allestito, la possibilità di utilizzare svariate carrozzerie intercambiabili, anche se diverse fra loro, purchè compatibili, dimensionalmente, con il dispositivo ed il veicolo INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA

L'attenta visione dei consigli, riportati nel manuale uso e manutenzione, e il rispetto delle norme vigenti sarà senz'altro di grande aiuto per lavorare nella massima sicurezza. La massima prudenza è il requisito primario e insostituibile per prevenire gli eventuali incidenti. L'operatore è l’unica persona responsabile della sicurezza propria e di chi lo circonda; deve agire da professionista seguendo meticolosamente tutte le norme di sicurezza. Ricordate sempre che la mancata osservanza di una sola norma di sicurezza può causare danni alle persone e/o al veicolo. L'operatore deve assicurarsi che tutti coloro che collaborano con lui siano consapevoli dei pericoli connessi al funzionamento della macchina e per questo devono essere adeguatamente istruiti.

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L'operatore deve, in ogni momento, essere consapevole della sua responsabilità per la sicurezza anche nei confronti del veicolo e di tutto ciò che è nelle vicinanze. Le precauzioni che devono adottare l'operatore ed i manutentori del veicolo nelle fasi di utilizzo o manutenzione saranno indicate in modo dettagliato nel manuale uso e manutenzione. LIMITAZIONI D'USO

- L'attrezzatura è idonea al trasporto di carrozzerie intercambiabili, purchè siano - interfacciabili. - Le carrozzerie, dovranno essere munite di ogni accessorio possibile per

garantire il sicuro trasposto su strada. - La movimentazione delle carrozzerie, fasi di incarramento e scarramento,

devono avvenire con le carrozzerie VUOTE, ogni movimentazione non contemplata nel manuale è da considerarsi vietata

- L'utilizzatore è tenuto a verificare la compatibilità del materiale da trasportare con le carrozzerie e determinare le modalità di carico.

- Il carico non deve superare la portata del veicolo e non superare le masse massime ammesse sugli assi dell'autocarro.

Leggere sempre e comunque, prima dell’utilizzo, il manuale uso e

manutenzione della macchina.

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RIBALTABILE TRILATERALE

Innanzitutto che cos’è un ribaltabile? Il cassone ribaltabile è una sovrastruttura con sponde apribili su tutti i lati, in cui il pianale è fissato al telaio mediante cerniere. Questa costruzione consente di scaricare posteriormente e lateralmente ribaltando il cassone. La sponda posteriore mobile in un cassone ribaltabile può essere incernierata in alto in modo tale da rendere più semplice lo scarico delle merci trasportate

PREVENZIONE INFORTUNI

- Non superare mai il carico consentito - Assicurarsi che durante la marcia le sponde siano regolarmente chiuse - Caricare il cassone in modo uniforme - Ribaltare solo con veicolo in posizione orizzontale e posto su terreno solido - In fase di ribaltamento cassone accertarsi sempre che non vi siano interferenze

con soffitti , travi, linee elettriche aeree e/o altri ostacoli. - Durante il ribaltamento assicurarsi sempre che la sponda corrispondente al lato

di scarico sia aperta. - Accertarsi che non vi siano persone nel raggio d’azione della macchina. - Non sostare per nessun motivo sotto il cassone ribaltabile sollevato e non

puntellato.

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- Il puntello e in dotazione al veicolo. - L’uso del puntello deve avvenire a cassone scarico.

NORME PER LA SICUREZZA

Prima di iniziare il ribaltamento del cassone l’operatore deve accertarsi che tutte le protezioni ed i dispositivi di sicurezza siano in ordine.

- Accertarsi che nel raggio d’azione della macchina non ci siano persone e che la zona dove si intende ribaltare sia sgombra.

- Accertarsi che le spine di manovra siano inserite negli appositi alloggiamenti sferici dalla parte dove si intende ribaltare. (La sagoma diversa delle spine di

manovra non permetta l’incrociamento in diagonale delle spine stesse; inoltre

un dispositivo meccanico manuale impedisce l’inserimento in contemporanea

delle spine di manovra nelle sedi anteriori). - Accertarsi che il terreno sottostante alle ruote del veicolo sia possibilmente

omogeneo e compatto. - Non effettuare manovre con terreno in pendenza. - Durante la manovra di ribaltamento del cassone non distrarsi ne allontanarsi

del veicolo. - Non effettuare manovre di ribaltamento in caso di temporali con forti raffiche

di vento laterale. - Nessuno deve sostare sotto il cassone sollevato se non puntellato.

IMPORTANTE

Accertarsi sempre dell’avvenuto sblocco della sponda dal lato in cui si intende ribaltare. Il ribaltabile, come tutte le macchine, ha bisogno di manutenzione e di controlli periodici. Trascurando e/o omettendo questi si abbrevia la durata della vita della macchina e se ne compromette la sicurezza.

Leggere sempre e comunque, prima dell’utilizzo, il manuale uso e

manutenzione della macchina.

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IMBARCAZIONI CON MOTORE FUORIBORDO

I motori fuoribordo sono motori marini concepiti per essere installati sulle imbarcazioni in maniera non permanente e nella maggioranza dei casi possono essere rimossi con molta facilità. In base alla potenza possono essere utilizzati su barche anche di notevoli dimensioni ed esiste la possibilità di un utilizzo combinato di più motori sulla stessa imbarcazione. La struttura tipica di un motore fuoribordo è costituita da un involucro esterno contenente nella parte superiore il motore vero e proprio, nella parte centrale un sistema di trasmissione, e nella parte inferiore, che viene immersa in acqua, l'elica. Esistono variazioni a seconda della tipologia, ma in generale altre parti funzionali che costituiscono i motori fuoribordo classici sono il sistema di accensione, i circuiti di alimentazione e lubrificazione, il carburatore, e il sistema di raffreddamento con presa in acqua.

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AVVERTENZE PRINCIPALI PER L’USO DI MOTORI FUORIBORDO

- Tenere mani, capelli ed i vestiti lontano dalle parti rotanti quando il motore è

avviato - Non toccare o rimuovere le parti elettriche quando il motore è in funzione. - Assicurarsi che la leva del cambio sia in folle prima di avviare il motore. - Spegnere il motore prima del rifornimento di carburante - Tenere lontano il serbatoio del carburante scintille, fiamme libere e fonti di

accensione. - Fare rifornimento in zone molto areate - Fare attenzione a non rovesciare il carburante. Se il carburante si rovescia,

pulire immediatamente con degli stracci asciutti. - Non riempire troppo il serbatoio del carburante - Serrare saldamente il tappo di riempimento dopo il rifornimento di carburante. - Se il carburante venisse inalato o venisse a contatto con gli occhi chiamare

immediatamente il pronto soccorso. - Se il carburante si rovescia sulla pelle o sugli abiti, lavare con acqua e sapone. - Controllare di tanto in tanto le viti di fissaggio del motore alla barca. - Il motore emette gas di scarico che contengono ossido di carbonio, un gas

incolore e inodore quale può causare lesioni cerebrali o la morte una volta inalato.

- Assicurarsi che non vi siano persone vicino al motore fuoribordo quando viene inclinato su e giù, e prestare attenzione a non avvicinare parti del corpo fra l’unità di azionamento e il sostegno del motore.

NORME DI SICUREZZA PER L’USO DEI NATANTI

Dotazione minima obbligatori per la navigazione nei fiumi, nei torrenti e corsi d’acqua.

- Giubbetto di salvataggio certificato per ogni persona a bordo - Salvagente anulare con 20/25 metri di cima galleggiante

Dotazione minima obbligatoria per la navigazione entro i 300 metri dalla costa.

- Non sono previsti ulteriori mezzi di salvataggio.

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NOTA GENERALE

In qualsiasi tipo di imbarcazione, su qualsiasi tipo di imbarcazione ed in ogni circostanza, quantunque non menzionati fra le dotazioni di sicurezza obbligatorie, sono indispensabili:

- Coppia di remi o altro mezzo ausiliario - Ancora adeguata al natante con cima/catena di idonea lunghezza (min. 10/25

metri). - Mezzo marinaio - Dispositivo ausiliario di svuotamento (sassola o pompa sentina manuale o

automatica). D. P. I. obbligatori

- Calzature stagne antinfortunistiche. - Stivali antinfortunistici (lontani dall’acqua). - Giubbetto di salvataggio indossato correttamente. - Elmetto di protezione indossato correttamente. - Guanti di protezione.

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Doveri del conducente del natante

- Indossare il giubbetto di salvataggio - Non fare manovre sconsiderate, fare particolare attenzione agli approdi e

mettere in atto tutte le precauzioni a seconda delle situazioni. - Verificare che i trasportati indossino il giubbetto di sicurezza. - Verificare che trasportati stiano seduti nel posto a loro assegnato quando il

natante è in movimento e fino ad attracco avvenuto. - Rimanere a distanza di sicurezza (100 metri) da boe, gavitelli o palloni segna

sub che segnalano un sommozzatore in immersione; assolutamente non salpare i suddetti.

- Se di supporto a sommozzatori in immersione, gli spostamenti devono essere fatti a motore spento e con l’uso di remi.

- Non sovraccaricare il natante. - In caso di guida a barra, il conducente avrà fissato al posto il cordino di

spegnimento motore in caso di caduta accidentale in acqua. Doveri del trasportato

- Seguire sempre le indicazioni del conduttore del natante su cui si imbarca. - Indossare il giubbetto di salvataggio. - Una volta a bordo, non fare bruschi movimenti e stare in posizione seduta nel

posto assegnato fino ad attracco avvenuto. - Su incarico del conducente solo una persona a prua avrà il compito di osservare

e segnalare con modalità convenute eventuali ostacoli.

USARE LA TESTA E IL BUON SENSO SEMPRE

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CONCLUSIONI

Nonostante il titolo possa trarre in inganno, questo documento non ha la

presunzione di insegnare il comportamento corretto o ideale durante i vari

eventi, si limita a fornire poche indicazioni pratiche, raccolte dai vari

Istituti, Organizzazioni e privati durante la fase di stesura.

Spero che tutti voi troviate queste indicazioni ovvie e banali, perché, in

questo caso, il corso di informazione che stiamo portando a termine è

riuscito a fornire le basi per eseguire, in sicurezza, il lavoro che andremo

a svolgere. Grazie per l’attenzione e la vostra preziosa collaborazione.

ClaudioClaudioClaudioClaudio

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Gruppo Volontari di Protezione Civile di Pontevico (Brescia)

Sede Amministrativa: Piazza del Comune, 1 – 25026 Pontevico (BS)

Sede Operativa: Via G. Feroldi, 9 – 25026 Pontevico (BS)

Telefono e Fax: +390309930510

Telefono H 24:+393485808628

Sito internet: www.protezionecivilepontevico.it

Indirizzo mail: [email protected]