Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dellIstruzione Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della...

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15-10-2002 15-10-2002 Giacomo Elias Giacomo Elias 1 Gruppo di Lavoro sulla Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dell’Istruzione Valutazione dell’Istruzione Ministero dell’Istruzione, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della dell’Università e della Ricerca Ricerca Presentazione del Progetto Pilota 1 sulla Valutazione (anno scolastico 2001-2002) Giacomo Elias Presidente del Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dell’Istruzione

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Presentazione del

Progetto Pilota 1 sulla Valutazione (anno scolastico 2001-2002)

Giacomo EliasPresidente del Gruppo di Lavoro sulla Valutazione dell’Istruzione

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a Valutazione

perché?• I servizi alla persona (istruzione, sanità) sono difficili da gestire dato che:

le variabili di d’input non sono costituite esclusivamente dalle risorse in ingresso, ma anche dagli utenti; questi, infatti, non sono solo i beneficiari del servizio, ma ne determinano anche l’efficacia;

la valutazione del solo output, ossia del risultato immediato dei processi produttivi, non è sufficiente, ma occorre prendere in considerazione anche l’outcome, vale a dire gli effetti a medio e lungo periodo.

• Per una gestione in qualità, ossia che raggiunga gli obiettivi e soddisfi i fruitori, è quindi necessario disporre di informazioni tempestive sull’efficienza e l’efficacia.

• Valutare significa acquisire tali informazioni in modo oggettivo, misurando periodicamente fino a che punto il sistema consegua gli

obiettivi prefissati.

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a Valutazione

la situazione nazionale• Il nostro Paese è ancora privo di un Servizio Nazionale di Valutazione

dell’Istruzione (SNVI) • L’attuale amministrazione intende colmare questa lacuna che penalizza la

gestione e ci distingue negativamente dai paesi più sviluppati.• L’Art. 3 (Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema

educativo di istruzione e di formazione) del D.L. di riforma infatti recita:ai fini del progressivo miglioramento della qualità del sistema di istruzione e di formazione, l’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INValSI) effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative; in funzione dei predetti compiti vengono rideterminate le funzioni e la struttura del predetto istituto …omissis …

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aValutazione

ruoli• L’Amministrazione Centrale, che ha la responsabilità della

efficienza ed efficacia dell’istruzione a livello nazionale, esplicita gli obiettivi nazionali.

• L’INValSI svolge una valutazione periodica e comunica ad ogni scuola il proprio grado di conseguimento di tali obiettivi.

• Le Scuole, nell’ambito della loro autonomia, hanno il compito di analizzare i risultati raggiunti e di individuare le azioni preventive e correttive necessarie per promuovere il miglioramento continuo del servizio reso alla comunità.

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a Progetto Pilota 1

scopo• Un Servizio che sia in grado di valutare annualmente tutte le scuole

italiane (di proprietà dello stato e paritarie) richiede, dati i numeri in gioco, mai trattati prima, una complessa e ben rodata organizzazione.

• Per verificare la capacità del Sistema dell’Istruzione Nazionale (amministrazione centrale, direzioni regionali, INValSI, scuole) di gestire questo Servizio si é ritenuta necessaria una sperimentazione sul campo coinvolgente un significativo numero di scuole.

• Scopo del Progetto Pilota 1 è stato quindi quello di provare la “macchina organizzativa”, piuttosto che di compiere una prima valutazione delle scuole.

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aProgetto Pilota 1

modello di valutazione• Il modello di valutazione sperimentato dal Progetto è

stato:Misurare su una popolazione di scuole prestatesi

volontariamente il grado di conseguimento degli obiettivi nazionali stabiliti dall’Alta Direzione (Ministro, Parlamento) in materia di apprendimento e di organizzazione (sistema).

Sottoporre alla riflessione di ciascuna delle scuole partecipanti i propri risultati, per consentirle di intervenire con le necessarie azioni correttive al fine di ottenere il miglioramento continuo del servizio reso.

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aProgetto Pilota 1

quali strumenti di valutazione?• Svolgendo un’indagine di sistema con un questionario sul

Pof (Piano Offerta Formativa) che le scuole dovevano compilare, per mezzo di un gruppo di discussionel composto da tutte le componenti interessate: dirigente, direttore Sga (Servizi Generali e Amministrativi) e rappresentanze dei docenti, del personale Ata (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario), delle famiglie e degli studenti.

• Somministrando agli allievi di determinati livelli (V elementare, III media, II superiore) prove d’apprendimento sulla lingua italiana e sulla matematica.

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aProgetto Pilota 1: i numeri

• Scuole aderenti: 2832 di cui 2.653 (1.938 se si considerano gli Istituti Comprensivi)hanno portato a termine il percorso.

• Scuole che hanno sperimentato la somministrazione informatica delle prove di apprendimento: 90 su 228 dichiaratesi disponibili.

• Studenti partecipanti: circa 314.000. • Classi esaminate: 14.953• Sono stati elaborati dall’INValSI i seguenti dati:

per la V elementare: di 4.335 classi per Italiano e 4.305 classi per Matematica;

per la III media: 5.126 classi per Italiano e 5.085 classi per Matematica; per la II superiore: 5.497 classi per Italiano e 5.502 classi per Matematica; Complessivamente, circa 640.000 questionari

• Insegnanti coinvolti: circa 31.000 tra coordinatori e somministratori.

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aProgetto Pilota 1

i costi•I costi diretti (stampa dei questionari, spedizioni, lettura

ottica) sono ammontati a poco meno di 663.000. A questi si devono aggiungere i costi di personale INValSI stimabili in circa 150.000, per un totale di 813.000, pari a circa 25 per allievo.

•Tenendo conto che le scuole partecipanti sono state circa un quinto del totale nazionale e che i livelli provati sono state tre, si può ritenere che a regime il SNVI non dovrebbe costare più di 5÷7,5 milioni di euro/anno se i livelli provati fossero da quattro a sette e tenendo conto dell’effetto scala.

•Passando all’informatizzazione completa del processo di somministrazione degli strumenti di rilevazione queste cifre sarebbero ridotte in modo drastico.

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aProgetto Pilota 1

cosa abbiamo imparato?•Il Sistema dell’Istruzione (Amministrazione centrale,

Direzioni Generali, INValSI, Scuole) ha sostanzialmente retto bene alla prova.

•Appare molto critica la situazione informatica delle scuole.

•Deve essere anticipato il periodo di somministrazione (fine febbraio invece che aprile) per poter restituire i dati alle scuole prima della fine dell’anno scolastico.

•Fintato che la somministrazione delle prove di apprendimento sarà cartacea, i questionari dovranno essere inviati alle scuole direttamente dall’INValSI, evitando di farli transitare per le Direzioni Regionali.

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aProgetto Pilota 1

cosa abbiamo imparato? (segue)

•Alle Direzioni Regionali (eventualmente coadiuvate dagli IRRE) dovranno essere affidati compiti di formazione dei somministratori (con la consulenza dell’INValSI) e di controllo periferico dell’intero processo.

•Deve essere progettata e iniziata a sperimentare la procedura per la predisposizione delle prove di apprendimento ch nel caso del Progetto 1 sono state mutuateda precedenti esperienze.

•Devono essere resi più “user friendly” (più facili da utilizzare) i software INValSI per la somministrazione sia dei questionari di sistema che delle prove di apprendimento.

•Deve essere promossa ulteriormente tra docenti, allievi e famiglie la cultura della valutazione.

•Di tutto questo si sta tenendo conto nella preparazione del Progetto Pilota 2 che sta per iniziare.

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RisultatiAvvertenza

• Essendosi operato su una popolazione di scuole partecipanti volontariamente al Progetto, il campione non è statisticamente significativo a livello nazionale

• I dati che seguono non possono, pertanto, essere estrapolati al di là delle scuole partecipanti.

!Usare con cautela

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aProgetto Pilota 1

presentazione dei risultati

•Abbiamo precisato all’inizio che lo scopo del Progetto Pilota 1 è stato di provare “la macchina organizzativa”.

•Il campione casuale scelto (partecipazione volontaria) non consente pertanto estrapolazioni a livello regionale o nazionale non essendo statisticamente significativo.

•La presentazione che segue ha anch’essa lo scopo di simulare la presentazione dei dati complessivi, così come avverrà quando all’indagine parteciperanno tutte le scuole.

•Si tenga però presente che oggi stesso ogni scuola riceverà i propri risultati, che, in quanto tali, sono invece significativi e consentono di progettare e sperimentare le procedure per l’elaborazione interna.

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aProve di apprendimento:

partecipazione degli studenti

È interessante notare che gli studenti esclusi (disabili o di lingua madre diversa da quella delle prove) diminuiscono con l’ordine di studi, mentre crescono con quest’ultimo i ritirati non ufficialmente e gli assenti (soprattutto per la prova di matematica). La partecipazione è buona per elementari e medie, meno per le superiori.

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aProve d’apprendimento:

i numeri in dettaglio

• Sono stati elaborati dall’INValSI i seguenti dati:per la V elementare: di 4.335 classi per Italiano e 4.305

classi per Matematica; per la III media: 5.126 classi per Italiano e 5.085 classi

per Matematica;per la II superiore: 5.497 classi per Italiano e 5.502

classi per Matematica;

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aProve di apprendimento:

criteri di allestimento

contenimento in 60 minuti dei tempi d’impegno per gli studenti coinvolti nell’indagine;

numero limitato di obiettivi specifici per ogni prova disciplinare

semplicità delle procedure di somministrazione per addestrare progressivamente i somministratori

uniformità della struttura delle prove, per assicurare semplicità e rapidità nella immissione dei dati e nella elaborazione.

struttura delle prove tale da permettere oltre alla somministrazione cartacea tradizionale anche una somministrazione elettronica.

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aProve di apprendimento:

mezzi di somministrazione

• La quasi totalità della somministrazione è avvenuta per via cartacea, utilizzando prove oggettive con quesiti a scelta multipla.

• Su un numero limitato di scuole (circa 228), che hanno dichiarato di disporre di strutture adeguate, il metodo di somministrazione informatica diretta (compilazione a schermo delle prove da parte degli studenti) ed indiretta (compilazione cartacea delle prove ed immissione dei dati su apposite maschere da parte del referente amministrativo).

• L’esperimento non ha dato esito positivo, posto che soltanto 90 scuole (39%) hanno aderito alla somministrazione informatica; di queste 41 hanno provveduto alla compilazione diretta, 40 a quella indiretta e di 9

sono andati persi i dati registrati in loco.

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a Prove di apprendimento:risultati globali dei rispondenti per materia e regolarità negli

studi

* * *

Le cifre, dette indice di difficoltà, rappresentano le percentuali delle risposte corrette sui quesiti posti (in numero).

* Con riferimento alla regolarità negli studi

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a Prove di apprendimento: elementari-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per

regolarità, per tipologia

l’indice di facilità complessivo, ovvero per tutti i rispondenti, si attesta sul 67% di risposte corrette;

non vi è differenza significativa fra le aree territoriali (67% per sud e centro e 68% per nord)

non vi è differenza significativa fra maschi e femmine (68% femmine e 67% maschi),

si osserva una notevole differenza (circa 14 punti) fra chi è in anticipo (71%) e chi è in ritardo (57%),

l’analisi della facilità per tipologia dei quesiti mostra un certo equilibrio fra comprensione specifica e conoscenze lessicali, oscillando fra il 69% e il 67%, mentre sale al 76% per la comprensione dei collegamenti e scende al 59% per la comprensione globale.

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a Prove di apprendimento: elementari-matematica: indici di facilità per area, per sesso

e per regolarità

La prova è risultata molto facile: 82% in media di risposte corrette e sottodimensionata rispetto al tempo concesso agli studenti (60 minuti).

nessuna differenza significativa fra aree territoriali, anche se il sud precede il nord di 2 punti (rispettivamente 84% e 82%),

nessuna differenza fra sessi (82% per ambedue) modesta differenza fra chi è andato a scuola anticipatamente

(85%) e chi è regolare (82%). L’unica differenza sensibile è fra gli studenti in anticipo e gli

studenti in ritardo: 12 punti di differenza (rispettivamente 85% e 73%).

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a Prove di apprendimento: medie-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per

regolarità, per tipologia

L’indice di facilità complessivo della prova è intorno al 62% non vi sono differenze fra nord e sud: l’indice di facilità varia

fra il 64% nel nord est e il 61% al sud. la differenza fra maschi e femmine è di soli 3 punti a favore

delle femmine (rispettivamente 64% e 61%), la differenza fra studenti in anticipo e in ritardo è di 14 punti

(rispettivamente 67% e 53%).Più omogeneo che nelle elementari l’indice di facilità per

tipologia: oscilla fra il 67% della comprensione dei collegamenti e il 60% della comprensione lessicale e della conoscenza grammaticale. L’indice si attesta intorno al 63% per la comprensione globale e al 62% per la comprensione particolare.

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a Prove di apprendimento: medie-matematica: indici di facilità per area, per sesso e

per regolarità

indice di facilità complessivo del 69%, risultando quindi medio facile. Punto di forza della preparazione in matematica degli studenti è

rappresentazione, analisi dei dati e probabilità, che comprende la lettura e l’interpretazione di grafici (istogrammi ed aerogrammi) ed esercizi numerici sulla probabilità semplice, con una percentuale media di risposte corrette del 79%.

Non presentano particolari problemi l’area della geometria e dell’algebra i cui risultati sono simili alla percentuale media di risposte corrette sulla prova, e l’area frazioni e numeri di poco inferiore (-3%).

Gli studenti hanno invece necessità di approfondire le proprie conoscenze nell’area delle misure (indice di facilità 58%), soprattutto nel calcolo indiretto (rettangolo, noti il perimetro e un lato calcolare l’altro lato, ecc.) dove scende al 55% di risposte medie.

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a Prove di apprendimento: superiori-italiano: indici di facilità per area, per sesso, per

regolarità, per tipologia di corso di studi

L’indice di facilità complessivo della prova è intorno al 55% di risposte corrette (calcolato sul totale dei rispondenti),

non vi sono sensibili differenze fra nord e sud (rispettivamente 56% e 53%)

né fra maschi e femmine (rispettivamente 53% e 56%) con quest’ultime in leggero vantaggio di 3 punti. Diversa è la situazione se consideriamo

l’indice di facilità per regolarità presente una differenza di 9 punti fra gli studenti in anticipo e in ritardo (rispettivamente 58% e 49%),

vi sono 18 punti fra scuole dell’Istruzione Classica e dell’Istruzione Professionale (rispettivamente 61% e 43%), e 10 punti fra le scuole degli altri tipi di Istruzione e quelle dell’Istruzione Professionale (rispettivamente 53% e 43%).

Non vi è differenza per le scuole dell’Istruzione Tecnica, Artistica e per gli Istituti Superiori: per tutti vale 53%.

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a Prove di apprendimento: superiori-matematica: indici di facilità per area, per sesso,

per regolarità, per tipologia di corso di studi

indice di facilità medio del 59%, di 10 punti inferiore all’indice medio della III media,

rispetto alle aree territoriali oscilla tra il 63% del nord est e il 56% del sud ed isole

rispetto al sesso fra il 61% dei maschi e il 57% delle femmine. L’indice di facilità varia di 13 punti fra gli studenti in anticipo e gli

studenti in ritardo (rispettivamente 63% e 50%). La differenza fra i vari tipi di scuola risulta più sensibile: - 21% fra

istituti professionale e licei (rispettivamente 43% e 64%), - 12% fra le scuole dell’istruzione artistica e i licei, - 6% fra gli istituti superiori ed i licei ed infine solo - 4% fra gli istituti tecnici e i licei.

Rispetto alla prova di matematica è interessante notare che maschi e femmine hanno lo stesso indice di facilità medio in V elementare (82%), in III media una differenza di +1% in favore dei maschi (rispettivamente 69% e 68%) che diventa del 4% in II superiore.

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Questionario di sistema modalità di somministrazione alle scuole

• Il questionario di sistema è stato somministrato e restituito dalle scuole completamente per via informatica.

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aQuestionario di sistema:

questionari restituiti dalle scuole

Ordine scolasticoQuestionari

restituiti%

Materne 17 0,9

Elementari 370 19,1

Medie 340 17,5

Superiori 771 39,8

IC elementari-medie 288 14,9

IC altri 152 7,8

Totali 1938 100

N.B. Gli Istituti Comprensivi (IC) hanno restituito un solo questionario per tutti gli ordini.

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aQuestionario di sistema: risultati

Contesto esterno: rilevazione dei fabbisogni formativi

• Il 97% delle scuole rileva i fabbisogni formativi dell’utenza il 73,9% utilizza i colloqui con le famiglie (nel 37% dei casi nelle

superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie) il 72,4 instaura rapporti con le scuole di provenienza (nel 38,5%

dei casi nelle superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie) il 48,1 % effettua indagini socio-economiche del territorio e

delle famiglie (nel 32% dei casi nelle superiori e attorno al 20% nelle elementari e medie)

Il 45% attiva colloqui con gli studenti (nel 65% dei casi nelle superiori, nel 14,4% nelle medie e nel 4,4 nelle elementari)

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aQuestionario di sistema: risultati

Contesto interno: rilevazione delle risorse

• Le risorse a disposizione delle scuole sono state suddivise in quattro aree: umane, finanziarie, strutturali e strumentali. il 99% delle scuole rileva le proprie risorse e il

95%÷98% in tutte le aree; in particolare il 98% rileva le risorse umane.

il 72% circa rileva l’obsolescenza delle risorse strutturali e strumentali, con punte del 74% e 81% rispettivamente nelle scuole elementari.

il 79% formalizza queste rilevazioni

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aQuestionario di sistema: risultati

Contesto interno-esterno: partecipazione a reti di scuole

il 55% circa di scuole é collegato in rete con altri istituti (il 58% con meno di 10, il 19,6% con meno di 20, il 22,5% con più di 20)

il numero di scuole collegate a una rete è maggiore nelle regioni centrali e tra le scuole superiori

Le reti di dimensioni maggiori sono collocate nelle regioni settentrionali.

Circa il 36% delle scuole materne rispondenti partecipa a reti con più di 20 unità

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aQuestionario di sistema: risultati

Organizzazione scolastica: accoglienza nelle classi iniziali

il 73% delle scuole adotta procedure per l’accoglienza degli studenti delle classi iniziali

il 68,4% effettua prove di ingresso nelle singole discipline

meno del 40% effettua prove comuni suddivise per areepoco meno del 40% effettua corsi di recupero per gli

studenti che presentano lacune; il 68% di queste sono scuole superiori, mentre sono decisamente poche quelle medie e elementari

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aQuestionario di sistema: risultati Organizzazione scolastica: formazione delle classi

Il 38,1% delle scuole forma le classi distribuendo gli allievi uniformemente secondo fasce di livelli diversi (modalità scelta dal 92% delle scuole, soprattutto medie e superiori)

il 28,2% cerca di soddisfare le richieste delle famiglie il 21,4% adotta “metodi ritenuti efficaci” senza definirli

(soprattutto nelle scuole elementari) il metodo “casuale” è applicato solo nel 4,1% delle scuole, quello

di “testare la potenzialità degli studenti” con questionari, giudizi o colloqui solo nel 1,7% (soprattutto negli istituti comprensivi), e quello di “tenere conto degli atteggiamenti verso la scuola” solo nel 4,2% dei casi

la casualità è adottata prevalentemente dalle scuole materne.

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aQuestionario di sistema: risultati

Organizzazione scolastica: attività di recupero

Il 92,8% delle scuole realizza modalità di recupero curricolare; in generale le scuole lo realizzano per tutte le classi (85,2%), per tutte le materie (48%), prevalentemente con classi chiuse (73,4%), fuori dell’orario delle lezioni (62%), con supporti didattici individualizzati (66,6%), con cadenza prevalentemente quadrimestrale (44,7%, trimestrale nelle superiori) e con una valutazione personalizzata (82%)

L’81,7% delle scuole realizza modalità di recupero che riguardano gli aspetti metodologici

il 73,6% delle scuole realizza modalità di recupero che riguardano gli aspetti motivazionali, affrontando la “demotivazione” con tecniche appropriate sviluppate all’interno (58,2% dei casi) o da esperti esterni (38,1%, soprattutto nelle scuole superiori), con colloqui con gli studenti (64%) o con i genitori (68,8%, scuole elementari).

In generale le scuole utilizzano contemporaneamente più metodologie di recupero.

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a Questionario di sistema: risultatiOrganizzazione scolastica: attività facoltative ed

extracurricolari

• Le attività facoltative avviate dalle scuole riguardano principalmente:Corsi per adulti (28,3% dei casi) e genitori (35,6%),

soprattutto alle superiori e al NordCorsi di lingue (84,4%), d’informatica (86,5%), di

musica(58,7)%.• Queste attività possono essere anche finanziate dalle

Regioni (48% dei casi), dalle Province (40%), dai Comuni (64,2%, soprattutto al Nord)), dal Fondo Sociale Europeo (programmi nazionali 18,6%, programmi regionali 11,4%, soprattutto al Sud e nelle isole.

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aQuestionario di sistema: risultati

Monitoraggio e valutazione interna

• Il monitoraggio e la valutazione interna sono attuate dal 86,8% delle scuole, soprattutto al Nord

• si effettuano con una commissione interna nel 58,5% dei casi, da una singola persona nel 20,9%

• la cadenza è annuale nel 56,7% dei casi, in itinere nel 29,4% e ogni due anni solo nel 4,8%

• Il dirigente scolastico è responsabile diretto dell’attività nel7,9% dei casi, mentre intervengono soggetti esterni solo nel 2,4% dei casi.

• Si utilizzano prevalentemente questionari (75,2% dei casi, superiori e medie), riunioni con il dirigente (57,2%), nel Consiglio di Istituto (14,4%), con la responsabilità dei genitori (14,3% dei casi, elementari)

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aQuestionario di sistema: risultati

Soddisfazioni degli utenti e azioni di miglioramento

• i colloqui sono la principale modalità utilizzata e sono realizzati con gli alunni nel 37,2% dei casi, con i genitori nel 49,8%, con i docenti nel 41,1% e con il dirigente scolastico nel 35,5%

• i questionari sono utilizzati per gli alunni nel 62,3% dei casi, per i genitori nel 70,6%, per i docenti nel 63,8% e per i dirigenti scolastici nel 12,7%

• l’attività di analisi dei reclami viene realizzata dal 36% circa delle scuole (soprattutto nelle superiori).

• le azioni correttive e di miglioramento sono adottate rispettivamente dal 65,4% e dal 90,0% delle scuole.

• le azioni correttive sono applicate annualmente dal 21,7% delle scuole, in itinere dal 48,2% e infine solo nello 0,4% dei casi ogni due anni

• per quanto riguarda le azioni di miglioramento, queste sono realizzate in itinere nel 49,4% dei casi, annualmente nel 40,% e ogni due anni nello 0,9% (soprattutto nelle superiori e al Nord)

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aQuestionario di sistema: risultati

Attività formative: alternanza scuola-lavoro

Per quanto attiene alle attività di alternanza scuola-lavoro (i dati riguardano in prevalenza istituti superiori e professionali) le caratteristiche analizzate sono state:

Tipo di attività: le principali riguardano i tirocini di orientamento per il 63,5% dei casi e i tirocini formativi per il 87,6%.

Cadenza: le attività sono svolte annualmente nel 76,5% dei casi, biennalmente nel 5,1% e all’interno dell’anno di corso nel il 26,9%.

Durata: la durata della formazione è minore di due settimane nel 23,0% dei casi e maggiore nel 83,6%

Periodo di svolgimento: le attività sono svolte nel periodo scolastico nel 78,2% dei casi e intorno al 70% nel periodo extrascolastico

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aQuestionario di sistema: risultati

Attività formative: alternanza scuola-lavoro

Per quanto attiene alle attività di collaborazione con la formazione professionale regionale le caratteristiche analizzate sono state:

Tipo di attività: le attività principali sono quelle legate all’assolvimento dell’obbligo formativo nel 79,2% dei casi, alla formazione post secondaria nel 46,8% e all’educazione permanente degli adulti nel 30%

Collaborazione assolvimento obbligo: in questo caso le attività riguardano l’orientamento nel 98% dei casi, la realizzazione di percorsi integrati nel 57,8% e la realizzazione di corsi per apprendisti nel 15,8%

Collaborazione formazione post-secondaria: le azioni dichiarate riguardano principalmente i corsi IFTS nel 49,3% dei casi e i corsi professionali di II livello nel 20,6%

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aQuestionario di sistema

Monitoraggio della somministrazione

La somministrazione del questionario è stata monitorata in itinere con specifici questionari e assistita con un help desk

212 dirigenti, che hanno compilato il questionario di sistema da soli, hanno motivato questa scelta con le piccole dimensioni della scuola, i troppi impegni, l’autoreferenzialità, la mancanza di tempo (138)

68 dirigenti hanno lamentato, relativamente al questionario, difficoltà di interpretazione (30) e di riferimento ai diversi ordini presenti negli istituti comprensivi (15), risposte non rappresentative della realtà esistente (3), altro (20)

Altre osservazioni hanno riguardato problemi con la somministrazione informatica del questionario.

Molti hanno espresso vivo interesse per il Progetto e ne hanno riconosciuto la validità ai fini dell’autovalutazione delle scuole.