Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37...

44
Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 Informativa al Pubblico al 31 dicembre 2008

Transcript of Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37...

Page 1: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 Informativa al Pubblico al 31 dicembre 2008

Page 2: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 2 di 44

Sommario

Introduzione ...............................................................................................................................................3

Tavola 1. Requisito informativo generale.............................................................................................3 Informativa qualitativa ............................................................................................................................3 1.1. Organizzazione della Funzione di Gestione del Rischio ............................................................5 1.2. Rischio di Credito e di controparte ...............................................................................................9 1.3. Rischio Operativo............................................................................................................................12 1.4. Rischi di Mercato .............................................................................................................................13 1.4.1 Rischio generico ............................................................................................................................16 1.4.2 Rischio specifico ............................................................................................................................16 1.4.3 Rischio di prezzo ............................................................................................................................16 1.4.4 Rischio di cambio..........................................................................................................................17 1.4.5 Backtesting .....................................................................................................................................17 1.5 Rischio di tasso di interesse.............................................................................................................17 1.6 Rischio liquidità..................................................................................................................................18

Tavola 2. Ambito di Applicazione........................................................................................................19 Area e metodi di consolidamento..................................................................................................19

Tavola 3. Composizione del Patrimonio di Vigilanza.......................................................................20 Patrimonio supplementare...................................................................................................................21

Tavola 4. Adeguatezza Patrimoniale..................................................................................................22 4.1. Informativa qualitativa...................................................................................................................22

Tavola 5. Rischio di Credito: Informazioni Generali Riguardanti tutte le Banche......................24 Informativa qualitativa ..........................................................................................................................24

Tavola 6. Rischio di credito: Informazioni Relative ai Portafogli Assoggettati al Metodo Standardizzato e alle Esposizioni Creditizie Specializzate e in Strumenti di Capitale nell’Ambito dei Metodi IRB .............................................................................................................................................32

Tavola 7. Rischio di credito: Informativa sui Portafogli cui si Applicano gli Approcci IRB........32

Tavola 8. Tecniche di Attenuazione del Rischio ...............................................................................32 Informativa qualitativa ..........................................................................................................................32

Tavola 9. Rischio di Controparte ..........................................................................................................34

Tavola 10. Operazioni di Cartolarizzazione......................................................................................35

Tavola 12. Rischio Operativo ..............................................................................................................36

Tavola 13. Esposizioni in Strumenti di Capitale: Informazioni sulle Posizioni Incluse nel Portafoglio Bancario ..................................................................................................................................37

Informativa qualitativa ..........................................................................................................................37 Informativa quantitativa .......................................................................................................................38

Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle Posizioni Incluse nel Portafoglio Bancario..........39 Glossario....................................................................................................................................................42

Elenco delle Tabelle...................................................................................................................................44

Page 3: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 3 di 44

Introduzione

Allo scopo di rafforzare la disciplina di mercato, la Circolare 263 di Banca d’Italia ha

introdotto alcuni obblighi di pubblicazione di informazioni riguardanti l’adeguatezza

patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti

all’identificazione, misurazione e gestione di tali rischi. Le informazioni, pubblicate in

ottemperanza alla suddetta disciplina, sono di natura qualitativa e quantitativa e seguono la

suddivisione in quadri sinottici definita nell’Allegato A, Titolo IV, Capitolo 1 della Circolare 263

del 27/12/2006.

Il Gruppo Carichieti rende disponibile questa informativa al pubblico (Risk Report Pillar 3) ed i

successivi aggiornamenti sui propri siti Internet agli indirizzi:

- www.carichieti.it

- www.flashbank.eu.

Tavola 1. Requisito informativo generale

Informativa qualitativa

I principi base che caratterizzano il processo di risk management all’interno del Gruppo

Carichieti si fondano su di una chiara e netta distinzione di ruoli e responsabilità tra le funzioni

di controllo di primo, secondo e terzo livello per le strategie di gestione dei rischi, la loro

misurazione e controllo ed infine per la verifica complessiva della adeguatezza del sistema di

misurazione e gestione dei rischi.

In sintesi il modello organizzativo prevede la seguente struttura:

- il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo definisce gli orientamenti strategici e

le politiche di gestione dei rischi con frequenza almeno annuale, approva le policy in

materia di risk management e verifica il complessivo rispetto dei limiti assegnati ai vari

livelli di operatività;

- il Collegio Sindacale ha invece la responsabilità di valutare il grado di efficienza e di

adeguatezza del sistema dei controlli interni, con particolare riguardo al controllo dei

rischi;

- il Direttore Generale garantisce il rispetto delle politiche e delle procedure in materia

di rischi, propone al Consiglio di Amministrazione la pianificazione del funding di

Gruppo e l’allocazione del capitale, individuando le iniziative da adottare per

Page 4: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 4 di 44

ottimizzare i profili di rischio rendimento dell’Asset & Liability Management e definendo

le azioni di Capital Management;

- il Servizio Audit/Ispettorato della Capogruppo ha il compito di definire le regole

inerenti il sistema di controlli interni verificandone l’effettiva applicazione e il rispetto

dello stesso;

- il Risk Management della Capogruppo definisce le metodologie integrate di analisi

per la misurazione del complesso dei rischi ai quali la banca può incorrere, al fine di

garantire un’accurata misurazione ed un costante monitoraggio dei rischi, e

quantifica il capitale economico. Sulla base dei modelli interni sviluppati per la

quantificazione del VaR e della sensibilità del valore economico delle esposizioni ai

diversi fattori di rischio considerati, il Risk Management produce la reportistica

periodica di controllo e verifica giornalmente il rispetto dei limiti operativi stabiliti dal

Consiglio di Amministrazione.

Il presidio del rischio è un obiettivo fondamentale per il Gruppo Bancario Carichieti al fine di

garantire:

- la salvaguardia del patrimonio aziendale, assicurando una congrua redditività del

capitale ed un efficacia ed efficienza del processo di creazione del valore;

- la coerenza dei processi operativi con le strategie, le politiche ed i regolamenti interni.

Il Gruppo Carichieti nel corso della sua operatività sui mercati incorre in varie tipologie di

rischio che possono schematicamente essere ricondotte alle seguenti:

- Rischio di Credito;

- Rischi di Mercato relativi al portafoglio di negoziazione;

- Rischi di Tasso del Banking Book (Asset & Liability Management);

- Rischio di Liquidità;

- Rischio di Controparte ed Emittente;

- Rischi Operativi;

- Rischio di Business (ovvero il rischio di perdite originato dalla volatilità della struttura dei costi

e dei ricavi);

- Rischi Reputazionali (ovvero l’eventualità di un deterioramento del rapporto fiduciario tra

cliente e banca).

Per quelli esplicitamente richiamati dal Primo Pilastro della normativa Banca d’Italia

sull’adeguatezza patrimoniale in precedenza citata nonché per taluni altri come ad esempio

Page 5: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 5 di 44

il rischio di concentrazione il Gruppo Carichieti utilizza per la quantificazione del capitale

interno il modello standard della Banca d’Italia. Per il rischio di tasso di Banking Book invece il

gruppo ha sviluppato un proprio modello interno di misurazione che viene utilizzato ai fini

della determinazione del capitale interno complessivo previsto dal Pillar II. Infine,

relativamente ai rischi di liquidità, è stato approntato un modello di misurazione secondo una

visione condivisa dalle strutture operative della banca. Questi fattori di rischio, che hanno un

impatto diretto sul patrimonio del Gruppo, sono oggetto di sistematica misurazione da parte

del Risk Management della Capogruppo Bancaria il quale provvede a predisporre la

documentazione nei tempi stabiliti per l’Alta Direzione e per il Consiglio di Amministrazione.

Nell’ambito della costante attività di indirizzo strategico il CdA definisce la propria

propensione al rischio delineando, per i rischi rilevanti, i livelli massimi entro i quali gestire

l’operatività, le modalità per contenere la crescita dei rischi (risk mitigation) ed eventuali

azioni in grado di fronteggiare situazioni contingenti di repentina crescita del grado di rischio

(contingency plan). La normativa relativa all’operatività e la struttura dei livelli di delega,

costantemente sottoposta a verifica nell’ambito del sistema dei controlli interni, assicurano

un valido presidio per il contenimento del rischio e per una sana e prudente gestione.

1.1. Organizzazione della Funzione di Gestione del Rischio

Il Risk Management presiede il funzionamento del sistema di gestione del rischio del Gruppo,

verificandone il rispetto e l’adeguatezza delle misure di mitigazione. Progetta e implementa il

sistema di misurazione e controllo dei rischi per la determinazione del capitale economico e

regolamentare, per le diverse tipologie di rischio e garantisce l’informativa attraverso

opportuni sistemi di reporting alle funzioni di business, agli Organi di Vertice e all’Alta

Direzione. Il Risk Management è una funzione con il compito di:

- validare/determinare le metodologie/criteri di pricing degli strumenti finanziari utilizzati

dal Gruppo;

- definire, sviluppare ed aggiornare i modelli gestionali per la misurazione dei rischi di

mercato;

- presidiare la formalizzazione dei limiti di esposizione ai rischi di mercato delegati dal

Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, verificando la coerenza

metodologica della struttura complessiva degli stessi;

Page 6: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 6 di 44

- presidiare le misurazioni di VaR a livello di singoli portafogli e di portafoglio

complessivo;

- eseguire il monitoraggio sul livello della capienza dei limiti stabiliti in riferimento alle

connesse misure di VaR, di Stop Loss (VaR e P&L) ed eventuali ulteriori metriche di

misurazione inerenti ai rischi di mercato del portafoglio di negoziazione a livello delle

singole unità di business e del Gruppo complessivamente;

- verificare l’applicazione delle linee correttive deliberate a fronte di superamento dei

limiti o di altre situazioni di vulnerabilità rilevate in sede di monitoraggio dei rischi;

- presidiare le misurazioni del Rischio Controparte a livello capogruppo e complessivo di

Gruppo;

- eseguire il monitoraggio sul livello della capienza dei limiti stabiliti in riferimento alle

connesse misure di rischio di controparte, a livello di capogruppo e di Gruppo

complessivamente;

- sviluppare ed aggiornare i modelli per la misurazione dei rischi operativi;

- definire, sviluppare ed aggiornare i modelli per la misurazione dei rischi inerenti al

profilo di rischio tasso d’interesse e di liquidità del Gruppo (ALM Banking Book);

- misurare le esposizioni di rischio di tasso d’interesse e di liquidità, controllare il rispetto

delle eventuali soglie di attenzione dei limiti stabiliti e attivare le opportune iniziative

finalizzate alla complessiva ottimizzazione, anche sulla base di opportune analisi di

scenario;

- sviluppare e manutenere le metodologie tese all’identificazione e mappatura dei

rischi del Gruppo, sia per unità operative che per entità legale;

- definire, sviluppare ed aggiornare i modelli di stima e valutazione dei rischi aziendali

rilevanti e non, così come definiti nella normativa di vigilanza;

- sviluppare, mantenere e implementare operativamente le metodologie di stress

testing su tutti i fattori di rischio, finalizzate alla determinazione del capitale interno

complessivo.

- redigere, per la parte relativa alla gestione dei rischi e del capitale interno

complessivo, il commento alla relazione di bilancio semestrale ed annuale per la

Capogruppo e per il Gruppo;

- determinare la misura di capitale interno e redigere il resoconto ICAAP al fine di

illustrare le evidenze del processo che il Gruppo Bancario Carichieti, nell’ottica del

processo di adeguamento ai requisiti regolamentari del Secondo Pilastro, ha

Page 7: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 7 di 44

sviluppato per la valutazione della propria adeguatezza patrimoniale, alla luce di

quanto disposto dalla circolare Banca d’Italia 263 del 27 Dicembre 2006, Titolo III,

“Processo di Controllo Prudenziale”. Il calcolo del capitale complessivo avviene

mediante una compiuta valutazione di tutti i rischi a cui la banca è o potrebbe essere

esposta, sia di quelli considerati ai fini del calcolo del requisito patrimoniale minimo sia

di quelli in esso non contemplati.

Nella tabella che segue si riporta il quadro di risk mapping relativo al gruppo Carichieti

con le metodologie utilizzate per la misurazione ai fini regolamentari:

Risk Map Metodologia calcolo Capitale Interno Complessivo

Credito-Controparte Standard

Mercato Standard

I pila

stro

Operativi Base

Concentrazione GA adjustement –

metodologia Bankit

Tasso di interesse Modello interno

? Capitale Interno

Liquidità Metodologia Bankit

Residuo N/A

Cartolarizzazione N/A

Strategico N/A

II p

ilast

ro

Reputazionale N/A

Valutazione qualitativa

Il Gruppo determina il capitale interno complessivo quale sommatoria “building block”

dei requisiti patrimoniali di primo pilastro, e dei capitali interni relativi al rischio di

concentrazione e rischio di tasso di interesse di secondo pilastro. Vengono inoltre

definite le componenti patrimoniali a copertura del capitale interno complessivo e il

buffer disponibile rispetto al livello di patrimonializzazione. A questo punto vengono

identificate le aree di miglioramento e pianificati gli interventi, il tutto sotto la

supervisione dell’Audit il quale procede con una autovalutazione interna dell’ICAAP;

- predisporre la redazione della seguente informativa obbligatoria definita dalla

normativa di Vigilanza, sub Pillar 3;

Page 8: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 8 di 44

- produrre, con le periodicità stabilite, la reportistica operativa a supporto del business

della Capogruppo;

- predisporre, per la materia di competenza, il materiale per gli incontri con le società di

rating e produrre la connessa reportistica di dettaglio per l’Alta Direzione e per le altre

Funzioni della Banca e del Gruppo Carichieti;

Rischi di Pillar 1

Tipologia di rischio Misurazione rischi vigilanza Modelli gestionali in essere o a tendere

Credito Modello Standard

Mercato (trading) Modello Standard Modello interno Var

Operativo BIA (Basic Indicator Approach) Metodo standardizzato (TSA)

Rischi di Pillar 2

Tipologia di rischio Misurazione rischi vigilanza Attività in essere o a tendere

Concentrazione Modello standard Modello di concentrazione settoriale

Mercato (ALM) Modello interno Alm-Prometeia

Liquidità Mitigazione e controllo in base alla Policy di

gestione dei rischi

In occasione delle periodiche riunioni del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo

viene redatto un “risk management report” per l’analisi e la misurazione del complesso dei

rischi. L’elaborato mensile contiene le seguenti evidenze:

- volumi e composizione del portafoglio

- report rischio cambio

- report rischio paese

- report rischio di controparte

- backtesting Var e report Var

- requisiti patriomoniali e ratios di vigilanza

- performance voce 80

- prospetti relativi agli strumenti finanziari derivati

- andamento indice di concentrazione H-H

- reportistica Alm

- Stress test (periodicità trimestrale)

Page 9: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 9 di 44

Per quanto riguarda l’ALM, le principali analisi svolte sono relative a valutare:

o l’ impatto sul valore economico;

o l’impatto sul Margine di Interesse a Rischio con e senza effetto vischiosità delle poste a

vista.

Per quanto riguarda il rischio di mercato, le principali analisi svolte sono relative a:

o l’andamento del profilo di rischio di mercato del Portafoglio di Negoziazione di Gruppo:

Var gestionale.

1.2. Rischio di Credito e di controparte

Il rischio di credito si riferisce all’inatteso conseguimento di una perdita o di una qualsiasi

riduzione di valore o di utili per inadempienza del debitore (default), ossia il “Rischio che

deriva da una esposizione creditizia nei confronti di un determinato soggetto a seguito di

una modificazione non prevista del merito creditizio che determini una variazione di valore

della esposizione stessa”.

La metodologia di misurazione del rischio di credito adottata dal Gruppo a fini regolamentari

segue le disposizioni previste dal modello Standard.

Il Gruppo ha predisposto un sistema di controllo gestionale del rischio di credito al fine di

garantire un’affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio

controllato, di proteggere la solidità finanziaria e la reputazione del Gruppo, nonché di

consentire una trasparente rappresentazione della rischiosità dei propri portafogli. Viene

attribuita una forte rilevanza alla gestione e al controllo dei rischi creditizi, che si fondano su

alcuni principi chiave:

1. chiara individuazione delle responsabilità di assunzione dei rischi;

2. separatezza organizzativa tra funzioni dedicate alla gestione e funzioni addette al

controllo dei rischi;

3. passaggio da una logica “tradizionale”, fondata su giudizi dicotomici del merito

creditizio ad una logica di “misurazione del rischio”, basata su modelli quantitativi di

stima del rischio di insolvenza e sullo sviluppo di modelli di portafoglio.

Le attività di definizione delle metodologie di misurazione, gestione e controllo dei rischi

creditizi sono accentrate nella Capogruppo; i rischi assunti dalle società del Gruppo sono

Page 10: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 10 di 44

misurati utilizzando le medesime metodologie e lo stesso apparato tecnologico. Sono

oggetto di misurazione tutte le esposizioni creditizie, in bilancio e fuori bilancio.

I sistemi interni di misurazione, gestione e controllo del rischio di credito, di seguito presentati,

consentono analisi a livello individuale e di portafoglio:

- AAR e CPC: l’Analisi Automatica del Rischio (AAR) e il Credit Position Control (CPC)

sono strumenti che consentono di monitorare tutti i clienti della Banca aventi

un’esposizione diretta e/o indiretta nei confronti della stessa. Il monitoraggio della

clientela è effettuato sulla base di modelli di analisi, che utilizzano la globalità delle

informazioni interne ed esterne all’Istituto. L’attendibilità delle informazioni e dei risultati

ottenuti nei modelli di analisi (AAR, CPC, SARA) è verificata a livello consortile

dall’outsourcer informatico sulla base della documentazione metodologica fornita.

- Matrice Y: al fine di un controllo periodico e sistematico di tutte le posizioni affidate dal

Gruppo che superano il 10% del Patrimonio di Vigilanza.

- Modello gestionale di rating interno, denominato “S.A.Ra”: strumento utilizzato per:

o l’analisi di tipo puntuale/andamentale e revisionale da proporre all’attenzione

dell’Alta Direzione;

o il monitoraggio della clientela affidata;

o il supporto nella valutazione del merito per posizioni affidate in sede di nuova

concessione o revisione degli affidamenti.

Il processo di misurazione del rischio di controparte a fini regolamentari rientra nel modello

standard adottato dal Gruppo per la rilevazione del rischio di credito. A fini gestionali viene

misurata e monitorata l’esposizione della banca al rischio di controparte attraverso la

procedura Master Finance.

Per la determinazione e il monitoraggio del rischio di controparte su derivati OTC, la

procedura utilizza un valore dato dalla sommatoria del valore di sostituzione (replacement)

aggiunto ad una percentuale (add-on) del nominale sottostante, determinata in funzione

dello strumento finanziario, della sua durata originaria e della controparte, in linea con le

indicazioni date dalle Istruzioni di Vigilanza, Tit. IV, Cap. 2, Allegato B, Paragrafo 2.2 in cui si

evidenzia nel calcolo dell’equivalente creditizio la metodologia per valutare la rischiosità in

base alla specifiche caratteristiche dello strumento finanziario e alla sua durata.

Page 11: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 11 di 44

A ciascuna controparte (emittente/cliente) viene assegnata una linea di credito operativa; il

sistema Master Finance elabora le operazioni effettuate dalla controparte e calcola il

relativo valore d’utilizzo rispetto alla linea di credito.

Il processo di determinazione del rischio di controparte prevede che l’utilizzo venga

calcolato considerando esclusivamente il valore di replacement in combinazione con quello

di add-on in funzione della suddivisione innanzi specificata.

Sono accentrate nella Capogruppo la responsabilità di sviluppare e definire le metodologie

di misurazione dei rischi, l’attività di controllo dei rischi assunti a livello consolidato e la

gestione strategica degli stessi. Alle società del Gruppo permane la responsabilità dei presidi

di primo livello (Servizio Crediti), con particolare riferimento alla verifica della compatibilità

del livello di rischiosità individuale con le indicazioni della Capogruppo, con la dotazione

patrimoniale e con le regole di vigilanza prudenziale.

Periodicamente, con la predisposizione del resoconto ICAAP, viene effettuato lo stress test

con analisi di sensitività che prevedono l’accentuarsi di alcuni fenomeni di criticità, quali il

tiraggio delle linee di credito o l’incremento delle posizioni in sofferenza.

L’iter della concessione del credito e della corretta individuazione del prenditore di denaro è

regolato da apposito manuale operativo, integrato da specifiche circolari riguardanti

l’erogazione di credito, l’acquisizione di garanzie e di tutti gli aspetti riguardanti la specifica

operatività di gestione creditizia.

Il processo di erogazione del credito è disciplinato dal documento sui poteri delegati,

prevedendo diversi livelli di autonomia sia presso le strutture decentrate della Rete, sia presso

la Direzione Generale.

Nelle strategie di erogazione assume particolare importanza la definizione delle regole

(policy) di accettazione della clientela, incentrate sulle caratteristiche di analisi della

solvibilità prospettica del cliente. Solo dopo aver individuato il cliente con i requisiti di merito

di credito stabiliti sono presi in considerazione altri fattori di attenuazione del rischio di credito

(garanzie). Le informazioni sulle qualità del cliente e sulle caratteristiche di rischio

dell’operazione determinano l’individuazione dell’organo deliberante competente per la

concessione creditizia. Le strategie di monitoraggio sono invece composte da tutti i sistemi di

rilevazione delle mutate caratteristiche del cliente. La rilevazione di eventi in grado di

Page 12: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 12 di 44

modificare il rischio di credito innesca una serie di adempimenti da parte della rete

commerciale, a cui viene assegnato l’importante compito di mantenere aperto il canale di

comunicazione con il cliente e reperire tutte le informazioni utili alla verifica della variazione

del rischio di credito. Le politiche in ambito di attenuazione del rischio sono riferite a tre

insiemi di garanzie che rispettano i requisiti di mitigazione: Personali, Reali Finanziarie, Reali

Ipotecarie. Altri tipi di garanzia a protezione del credito non producono alcun effetto di

attenuazione del rischio di credito. In particolare, per le garanzie reali è in fase di

realizzazione un sistema di monitoraggio del valore del bene in garanzia, basato sulla

rilevazione del valore di mercato, giornaliero per i titoli (già attivo) e annuale per gli immobili.

Nei casi in cui il valore del bene in garanzia sia soggetto a rischi di mercato o di cambio si

utilizza il concetto dello scarto di garanzia, misura espressa in percentuale sul valore puntuale

della garanzia offerta, che è in funzione della tipologia di titolo. In fase di delibera viene

considerata come garantita la sola parte del finanziamento coperta dal valore del bene al

netto dello scarto. Nelle fasi di monitoraggio viene richiesto l’adeguamento delle garanzie

per le quali il valore di mercato risulti inferiore al valore di delibera al netto dello scarto; la

notifica di tale adempimento viene canalizzata nei processi realizzativi delle strategie di

monitoraggio del credito.

1.3. Rischio Operativo

La rilevazione del capitale interno ai fini del rischio operativo viene effettuata secondo il

modello BIA (Basic Indicator Approach) che determina il requisito patrimoniale applicando

un coefficiente del 15% alla media triennale del Margine di intermediazione, se risultato

positivo.

Nell’ambito della rilevazione dei rischi operativi il Gruppo sta avviando un progetto teso alla

misurazione e alla gestione integrata degli stessi, attraverso il software gestionale OL

(Operational Losses), gestito a livello consortile dall’outsourcer CSE. Attività propedeutica

all’avvio del processo di rilevazione e di monitoraggio dei rischi operativi è la mappatura di

tutti i processi aziendali; in tal senso è in corso di implementazione la procedura PRM (Process

and Risk Mapping), che interagisce con il modulo OL e valuta i rischi operativi partendo dal

singolo processo aziendale. Questa procedura consentirà quindi di impostare il processo di

raccolta dei dati di perdita operativa (loss data collection) e di quantificare correttamente i

rischi operativi. Inoltre, come sviluppo successivo, verrà implementato un ulteriore modulo

Page 13: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 13 di 44

che attraverso l’elaborazione delle informazioni recepite da OL, sarà in grado di fornire una

misura del Capitale a Rischio (Operational VaR). Tale modello genera distribuzioni statistiche

relative alle stime di perdita per ogni Area di business integrando le informazioni rivenienti da:

- dati interni sulle perdite operative;

- dati sulle perdite potenziali (Self Assessment, analisi di scenario);

- fattori rappresentativi del contesto aziendale e del sistema dei controlli interni;

- dati di perdita di sistema (ottenuti da fonti esterne).

L’esame delle informazioni sugli eventi di perdita registrati, sulle perdite potenziali, sui fattori di

rischio e sul sistema dei controlli nelle Aree di business consentirà inoltre di ottenere

indicazioni di natura gestionale utili per:

- quantificare i rischi operativi delle varie aree di business;

- predisporre interventi di mitigazione delle perdite, rafforzamento dei controlli, riduzione

dei rischi;

- rendere più efficiente il trasferimento dei rischi operativi attraverso l’ottimizzazione del

ricorso al mercato assicurativo.

1.4. Rischi di Mercato

Il Portafoglio di Negoziazione del Gruppo Carichieti risulta costituito dall’insieme dei Portafogli

di Negoziazione di Vigilanza gestiti dalla Capogruppo ed in misura residuale da Flashbank. I

Rischi di Mercato del Portafoglio di Negoziazione rappresentano la perdita finanziaria

potenziale che potrebbe verificarsi sulle posizioni detenute dal Gruppo Carichieti, a seguito

di variazioni sfavorevoli nei parametri di mercato (risk factor). I risk factor alla cui variazione il

portafoglio è soggetto sono:

- tassi di interesse

- tassi di cambio

- prezzi di azioni

- indici

- valore di merci

- credit spread

- volatilità

I Rischi di Mercato del trading book vengono determinati, ai fini delle segnalazioni di

vigilanza, secondo la metodologia standard, che prevede una approccio “building block”.

Page 14: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 14 di 44

Tale modalità determina l’assorbimento patrimoniale come sommatoria delle risultanze delle

valutazioni di singoli risk factor. Per consentire un monitoraggio più efficiente del rischio di

mercato, ai fini gestionali vengono valutati in termini di ValueatRisk (VaR), sia per quanto

concerne la Capogruppo sia per Flashbank. In particolare con riferimento al Portafoglio di

Negoziazione della Capogruppo, si precisa che l’aggregato monitorato con metodologie

integrate VaR è più ampio di quello rilevante a fini di Vigilanza, poiché ricomprende anche

alcune posizioni del Portafoglio Bancario che dal punto di vista gestionale sono sotto la

responsabilità operativa delle Aree di Business che svolgono attività di negoziazione. Si tratta

sostanzialmente di posizioni di natura direzionale, assunte direttamente sulla base di

disposizioni del Consiglio di Amministrazione o di posizioni gestionalmente riconducibili

all’Area Finanza della Capogruppo, non aventi i requisiti per poter essere considerate nel

Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (es. titoli azionari ed obbligazionari di tipo AFS).

I rischi di mercato sono misurati giornalmente utilizzando il calcolo del VaR (Value at risk). Il

VaR si definisce come la massima perdita potenziale che il portafoglio può incorrere con un

determinato livello di probabilità (intervallo di confidenza) ed un prefissato orizzonte di

detenzione delle posizioni (holding period). Le metodologie di calcolo adottate sono

varianza-covarianza per gli strumenti finanziari lineari e delta plus per quelli derivati, sulla base

delle quali viene determinata, sia per ciascun fattore di rischio sia in modo aggregato, la

massima perdita potenziale (VaR) con un intervallo di confidenza del 99% e con un holding

period di 1 giorno e di 10 gg (Basilea II). La metodologia utilizzata permette di valutare la

vulnerabilità dei portafogli di trading a movimenti avversi di mercato, relativamente alle

variazioni dei seguenti fattori di rischio: tassi di interesse ed indici azionari, tassi di cambio,

volatilità implicite. Le performance del modello vengono valutate attraverso una regolare

confronto con le misure giornaliere di profitti/perdite effettivamente realizzati dalle unità di

trading per consentire il backtesting del modello.

Il calcolo del Var viene effettuato tramite la procedura Master Finance ed il Risk

Management provvede con periodicità annuale alla verifica dei parametri di pricing e delle

relative risultanze. Con periodicità trimestrale vengono effettuate analisi di stress test che

evidenziano l’impatto sul portafoglio determinato da variazioni di alcuni fattori,

singolarmente presi. In particolare gli stress vengono applicati ai tassi di interesse, con

variazioni positive e negative della curva, alle volatilità e ai prezzi di mercato.

Page 15: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 15 di 44

Il CdA ha definito una struttura di limiti operativi in termini di VaR per Il portafoglio Held for

trading ed Avaible for Sale, coerentemente con una serie di margini di operatività che

permettono una misurazione rigorosa e tempestiva dei rischi di mercato, dei rischi di tasso e

di cambio, del rischio paese e di controparte, e regolamenta in modo uniforme e globale

l’intera attività di trading. Giornalmente viene effettuato un controllo del rispetto di tali limiti e

di tale verifica viene data periodica informativa agli organi amministrativi.

Il Portafoglio di Negoziazione del Gruppo Carichieti è oggetto di monitoraggio e reporting

giornaliero da parte dell’Area Risk Management della Capogruppo, sulla base di sistemi

proprietari. Il VaR gestionale viene calcolato in maniera autonoma rispetto alle funzioni

operative, servendosi del modello interno di misurazione dei rischi implementato dalla

funzione di Risk Management stessa, in linea con le principali best practices internazionali. I

limiti operativi all’attività di negoziazione, sono espressi per ciascun livello di delega in termini

di VaR diversificato tra fattori di rischio e portafogli e di Stop Loss mensile ed annuo. In

particolare per il rischio di credito del trading book, oltre ad essere ricompreso nelle

elaborazioni VaR e nei rispettivi limiti per la parte di rischio credit spread, viene assoggettato

anche a specifici limiti operativi di rischio emittente e concentrazione obbligazionaria, che

prevedono massimali nozionali per macrotipologie di controparti e classi di rating.

Periodicamente, il flusso di reporting sui Rischi di Mercato viene portato all’attenzione del

Consiglio di Amministrazione della Capogruppo all’interno del Risk Management Report. Le

macrotipologie di fattori di rischio considerate all’interno del Report Var per i Rischi di

Mercato sono le seguenti:

- IR: tassi di interesse su tutte le curve rilevanti e relative volatilità;

- EQ: prezzi azionari, indici, basket e relative volatilità;

- FX: tassi di cambio e relative volatilità.

Il VaR (o VaR diversificato, o Net VaR, cioè al netto di tutti gli effetti di diversificazione)

comunque calcolato come misura unica ed integrata, viene tuttavia disaggregato

quotidianamente almeno lungo due dimensioni principali di analisi:

- per Portafogli Gestionali;

- per fattori di rischio.

Nel corso del 2008 il valore medio del VaR a 10 giorni (intervallo di confidenza 99%) è stato di

832 mgl, con una punta massima di 1.297 mgl ed un valore minimo di 698 mgl.

Page 16: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 16 di 44

Il grafico seguente riporta l’andamento del VaR nel corso dell’anno 2008.

Var a 10 gg

600.000

900.000

1.200.000

Vengono infine condotte regolarmente analisi di stress sui vari fattori di rischio con frequenza

trimestrale che ipotizzano situazioni di variazioni della volatilità, dei tassi di interesse o dei

prezzi in relazione al portafoglio strumenti finanziari oggetto di analisi.

1.4.1 Rischio generico

Il rischio generico è il rischio di incorrere in perdite causate da un andamento sfavorevole dei

prezzi della generalità degli strumenti finanziari negoziati. Per i titoli di debito questo rischio

dipende da una avversa variazione del livello dei tassi di interesse; per i titoli di capitale da

uno sfavorevole movimento generale del mercato.

1.4.2 Rischio specifico

Il rischio specifico è il rischio di perdite causate da una sfavorevole variazione del prezzo degli

strumenti finanziari negoziati dovuta a fattori connessi con la situazione dell’emittente.

Il rischio specifico viene calcolato sulla base delle ponderazioni di vigilanza.

1.4.3 Rischio di prezzo

Nell’ambito del “portafoglio di negoziazione di vigilanza” la principale fonte di rischio di

prezzo è costituita dai titoli azionari, fondi e dai relativi strumenti derivati.

Page 17: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 17 di 44

L’attività svolta sui mercati azionari, che attualmente riveste carattere marginale, prevede

l’assunzione di posizioni gestite e controllate tramite massimali di posizione.

Nell’ambito del portafoglio bancario, il rischio di prezzo è legato essenzialmente alla

presenza di partecipazioni e titoli presenti all’interno del portafoglio “disponibili per la

vendita”. Con riferimento alle partecipazioni quotate in mercati regolamentati, il rischio viene

monitorato giornalmente attraverso il calcolo del Value at Risk.

1.4.4 Rischio di cambio

L’attività svolta sui mercati dei cambi prevede l’assunzione di posizioni gestite e controllate

tramite massimali di posizione e massimali di concentrazione per divisa.

Il rischio di mercato “currency” viene calcolato con la stessa frequenza e metodologia

indicata per il rischio tasso ed equity.

1.4.5 Backtesting

A livello di unità di trading i dati di VaR daily ex-ante (al tempo t-1) vengono giornalmente

confrontati con i P&L effettivamente conseguiti ex-post (al tempo t), per una verifica

dell’efficacia dei modelli di VaR.

1.5 Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse nel portafoglio bancario è generato dagli sbilanci rivenienti

dall’attività caratteristica come conseguenza di differenza nelle scadenze e dei periodi di

ridefinizione delle condizioni di tasso di interesse delle poste attive e passive e viene

monitorato tramite l’ALM.

Il rischio tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di vigilanza è generato dall’attività

svolta sui mercati obbligazionari e derivati su tasso a medio-lungo termine tramite

l’assunzione di posizioni direzionali, di spread di curva e spread di base su titoli e strumenti

derivati. Di conseguenza il rischio di mercato generato da tale attività è gestito e controllato

tramite massimali di rischio tasso e di posizione.

Page 18: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 18 di 44

Il Risk Management produce report di rischio con frequenza giornaliera, mensile e trimestrale

in relazione alla funzione indirizzataria, indicando gli eventuali sconfini rispetto ai massimali

assegnati dal regolamento.

1.6 Rischio liquidità

Il rischio di liquidità può essere suddiviso fra:

- gestione della liquidità di breve termine: il cui obiettivo è quello di garantire che i flussi

di liquidità in uscita siano fronteggiabili attraverso i flussi di liquidità in entrata nell’ottica

di sostenere la normale continuità operativa dell’attività bancaria;

- gestione della liquidità strutturale: il cui obiettivo è quello di mantenere un equilibrio tra

passività complessive e attività a medio-lungo termine finalizzato a garantire un

adeguato livello di liquidità in ottica di medio lungo periodo.

L’attività di gestione della liquidità a breve e del funding strutturale è svolta dall’Area Finanza

della Capogruppo di concerto con l’Alta Direzione, che complessivamente:

- gestisce i flussi di liquidità infragruppo rivenienti dai fabbisogni/surplus di liquidità netti

delle Società del Gruppo;

- coordina ed effettua la raccolta sul mercato interbancario al fine di mantenere

condizioni adeguate di liquidità per il Gruppo;

- determina periodicamente gli interventi finanziari utili per conseguire gli equilibri nel

medio e lungo termine, la sostenibilità della crescita e la maggior efficienza della

provvista.

Page 19: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 19 di 44

Tavola 2. Ambito di Applicazione

Quanto riportato nel presente documento di Informativa al Pubblico è riferito al Gruppo

Bancario Carichieti. Si precisa che all’interno del Gruppo non vi sono impedimenti che

ostacolino il rapido trasferimento di risorse patrimoniali o di fondi.

In ottemperanza a quanto previsto dal regolatore, le banche del gruppo, non presentando

deficienze patrimoniali a livello consolidato, riducono il loro requisito patrimoniale individuale

del 25%.

GRUPPO BANCARIO CARICHIETI

Carichieti Real Estate

100%

Creso 1 Srl70%

Teti IAM SA99%

Genesi SpA100%FlashBank Spa

100%CARICHIETI SpA

Capogruppo

Area e metodi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Carichieti Spa e delle società da questa

direttamente controllate; la società Genesi Spa non è inclusa nel perimetro di

consolidamento, come previsto dai principi contabili internazionali, in quanto opera in un

settore di attività dissimile da quello di appartenenza della Consolidante.

Sono considerate controllate le imprese nelle quali la Capogruppo, direttamente o

indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando, pur con una quota di

diritti di voto inferiore, la Capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli

amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della

stessa. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti “potenziali” che siano

correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento.

Page 20: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 20 di 44

Tab. 1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e collegate

Consolidamento Società Denominazione imprese Sede

Tipo di

rapporto Bilancio Prudenziali

FlashBank SpA Milano 1 Integrale Integrale

Teti IAM SA Lussemburgo 1 Integrale Integrale

Carichieti Real Estate Chieti 1 Integrale Integrale

Creso 1 Srl Chieti 1 Controllo congiunto Controllo congiunto

Genesi SpA Chieti 1 Integrale Escluso

1 = Maggioranza diritti di voto

Tavola 3. Composizione del Patrimonio di Vigilanza

La gestione del patrimonio riguarda l’insieme delle politiche e delle scelte necessarie per

definire la dimensione del patrimonio stesso, nonché la combinazione ottimale tra i diversi

strumenti alternativi di capitalizzazione, in modo da assicurare che il patrimonio ed i ratios del

Gruppo siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza. Sotto

questo profilo sempre più fondamentale e strategica è divenuta la gestione del patrimonio a

livello Consolidato di Gruppo. La qualità ed il dimensionamento delle risorse patrimoniali delle

singole aziende del Gruppo sono definite di conseguenza nell’ambito degli obiettivi più

generali di Gruppo.

Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono calcolati sulla base dei valori

patrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione dei principi contabili

internazionali IAS/IFRS e tenendo conto delle istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca

d’Italia con la Circolare n. 263 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”. Il

patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma di componenti positive e negative, in

base alla loro qualità patrimoniale. Le componenti positive devono essere nella piena

disponibilità della banca, al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti

patrimoniali. Il patrimonio di vigilanza del gruppo bancario Carichieti è costituito dal

patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcune deduzioni; in

particolare:

- il patrimonio di base comprende il capitale versato, il sovrapprezzo di emissione, le

riserve di utili e di capitale, l’utile di periodo al netto di eventuali azioni proprie in

portafoglio, delle attività immateriali compresi gli avviamenti, e di altre correzioni

minori;

Page 21: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 21 di 44

- il patrimonio supplementare include le riserve da valutazione, le passività subordinate

di secondo livello, al netto di altri elementi negativi.

Le disposizioni previste dalla citata Circolare sono finalizzate ad armonizzare i criteri di

determinazione del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti con i principi contabili

internazionali. In particolare esse prevedono dei cosiddetti “filtri prudenziali” indicati dal

Comitato di Basilea nel disciplinare i criteri a cui gli organismi di vigilanza nazionali devono

attenersi per l’armonizzazione delle norme regolamentari con i nuovi criteri di bilancio.

I filtri prudenziali, che hanno lo scopo di salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e

di ridurne la potenziale volatilità indotta dall’applicazione dei nuovi principi, si sostanziano in

alcune correzioni dei dati contabili prima del loro utilizzo ai fini di vigilanza.

In base alla Istruzioni di Vigilanza, il patrimonio del Gruppo deve rappresentare almeno l’8%

del totale delle attività ponderate (total capital ratio) in relazione al profilo di rischio

creditizio, valutato in base alla categoria delle controparti debitrici, alla durata, al rischio

paese ed alle garanzie ricevute. Il Gruppo è inoltre tenuto a rispettare i requisiti patrimoniali

connessi all’attività di intermediazione: tali rischi di mercato sono calcolati sull’intero

portafoglio di negoziazione di Vigilanza distintamente per i diversi tipi di rischio: rischio di

posizione su titoli di debito e di capitale, rischio di regolamento, rischio di controparte e

rischio di concentrazione. Con riferimento all’intero bilancio, vengono inoltre determinati il

rischio cambio ed il rischio di posizione su merci. Si riportano nella seguente tabella, le

caratteristiche delle passività subordinate di 2° livello, che contribuiscono alla formazione del

patrimonio supplementare.

Tab. 2 Caratteristiche delle passività subordinate di 2° livello

Denominazione Tasso di interesse Data di emissione Data di scadenza Nominale

Carichieti subordinate t.v. Euribor 3m + 0,48% 30/09/2008 30/09/2013 30 mln di euro

Carichieti subordinate t.v Euribor 3m + 0,48% 20/11/2008 20/11/2013 20 mln di euro

Patrimonio supplementare

Di seguito si riportano sotto forma tabellare le principali caratteristiche degli strumenti che

entrano nel calcolo del patrimonio supplementare ed in particolare, quindi, delle passività

subordinate.

Page 22: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 22 di 44

Tab. 3 Composizione del Patrimonio di Vigilanza

Elementi positivi del patrimonio di base Capitale 52.000.000 Sovrapprezzo di emissione 32.536.785 Riserve 58.133.962 Utile del periodo 6.462.742 Totale elementi positivi del patrimonio di base 149.134.739

Elementi negativi del patrimonio di base Avviamento 1.375.204 Altre immobilizzazioni immateriali 1.495.938 Filtri prudenziali: deduzioni del patrimonio di base 1.052.935 Totale elementi negativi del patrimonio di base 3.924.078 Patrimonio di base a lordo degli elementi da dedurre 145.210.661

Deduzioni del patrimonio di base Interessenze azionarie in enti creditizi e finanziari pari o superiori al 20% del capitale dell'ente partecipato

78

Totale elementi da dedurre 78 PATRIMONIO DI BASE 145.210.583

Elementi positivi del patrimonio supplementare Riserve da valutazione 37.759.258 Passività subordinate 49.072.000 Totale elementi positivi del patrimonio supplementare 86.831.258 PATRIMONIO SUPPLEMENTARE 86.831.258

PATRIMONIO DI VIGILANZA 232.041.841

Tavola 4. Adeguatezza Patrimoniale

4.1. Informativa qualitativa

L’adeguatezza del capitale interno è oggetto di costante monitoraggio da parte della

Capogruppo sia nelle fasi di rendicontazione degli andamenti gestionali (verifiche di budget

e documenti contabili annuali e infrannuali) sia nell’ambito del processo di Pianificazione che

si esplica con l’approvazione del Budget annuale e del Piano Industriale in arco triennale. I

momenti di verifica di rendicontazione e di programmazione sono tra loro strettamente

connessi in quanto la fase previsionale non può prescindere dalla conoscenza della

situazione in essere per quanto attiene in particolare alla misurazione dei Risk Weighted Asset

(RWA), dei rischi di mercato e operativi e delle poste patrimoniali.

La funzione di Risk Management gestisce il processo interno di valutazione dell’adeguatezza

patrimoniale (processo ICAAP) e definisce le metodologie per le proposte di capital

allocation. Periodicamente vengono determinati i requisiti regolamentari calcolati su base

Page 23: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 23 di 44

individuale e consolidata e gli assorbimenti patrimoniali che generano le medesime

esposizioni, il patrimonio di vigilanza ed il patrimonio effettivamente disponibile a copertura di

tutti i rischi. L’analisi viene portata all’attenzione dell’Alta Direzione e del CdA.

Il Gruppo Carichieti, facendo utilizzo di strumenti simulativi realizza apposite stime di capitale

interno complessivo e assorbimento regolamentare, valutando anche gli impatti sul

patrimonio di vigilanza, relativamente ai piani di sviluppo indicati in piano industriale o inseriti

in ulteriori operazioni di carattere strategico o di business che dovessero intervenire nel

tempo. Tale modalità consente di poter determinare gli aggregati assoluti ed i connessi ratios

patrimoniali target nonché di procedere all’analisi degli scostamenti che protempore

dovessero verificarsi rispetto ai dati di consuntivo, consentendo così l’attivazione di

opportune policy di correzione delle dinamiche in corso di realizzazione.

Il processo di autovalutazione, gestito dalla Capogruppo, è composto da quattro fasi

distinte:

1. individuazione dei rischi da sottoporre a valutazione;

2. misurazione/valutazione dei singoli rischi e del relativo capitale interno;

3. misurazione del capitale interno complessivo;

4. determinazione del capitale complessivo e riconciliazione con il patrimonio di vigilanza.

5.

Tab. 4 Adeguatezza patrimoniale

REQUISITI PATRIMONIALI RISCHIO DI CREDITO

Metodologia Standard 145.033.000 Esposizioni verso amministrazioni e banche centrali - Esposizioni verso enti territoriali 299.000 Esposizioni verso enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico 716.000 Esposizioni verso banche multilaterali di sviluppo - Esposizioni verso organizzazioni internazionali - Esposizioni verso intermediari vigilati 6.194.000 Esposizioni verso imprese 56.788.000 Esposizioni al dettaglio 32.284.000 Esposizioni garantite da immobili 22.410.000 Esposizioni scadute 14.172.000 Esposizioni appartenenti a categorie ad alto rischio per fini regolamentati - Esposizioni sotto forma di obbligazioni bancarie garantite - Esposizioni a breve termine verso imprese - Esposizioni verso organismi i investimento collettivo del risparmio (OICR) 801.000 Altre esposizioni 9.480.000 Esposizioni verso cartolarizzazioni 1.468.000 Operazioni fuori bilancio 421.000 TOTALE RISCHIO DI CREDITO 145.033.000

Page 24: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 24 di 44

RISCHIO DI MERCATO

Metodologia Standardizzata 3.808.000 Rischio generico 2.351.000 Rischio specifico 1.456.000 Rischio di posizione dei certificati di partecipazioni a OICR - Opzioni 1.000 Rischio di cambio - Rischio di posizione in merci - TOTALE RISCHI DI MERCATO 3.808.000

RISCHIO OPERATIVO Rischi operativi

metodo Base 14.007.000 TOTALE RISCHI OPERATIVI 14.007.000 REQUISITO PATRIMONIALE COMPLESSIVO 162.848.000 Coefficiente patrimoniale di base (Tier 1 ratio) 7,13% Coefficiente patrimoniale totale (Total capital ratio) 11,40%

Tavola 5. Rischio di Credito: Informazioni Generali Riguardanti tutte le Banche

Informativa qualitativa

Per la classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse categorie di rischio il Gruppo

fa riferimento alla normativa emanata dalla Banca D’Italia, integrata con disposizioni interne

che fissano criteri e regole automatiche per il passaggio dei crediti nell’ambito delle distinte

categorie di rischio. Per crediti deteriorati, in analogia con la definizione di vigilanza, si

intendono:

• Crediti definiti in Past due da oltre 180 giorni;

• Crediti ristrutturati o in corso di ristrutturazione;

• Crediti incagliati;

• Crediti in sofferenza.

La classificazione viene effettuata dalle strutture in autonomia, ad eccezione dei crediti

scaduti e/o sconfinanti da oltre 180 giorni per i quali la rilevazione avviene mediante l’utilizzo

di procedure automatizzate. Le altre sono oggetto di un processo puntuale di classificazione

e di valutazione analitica. Al momento della classificazione ad incaglio o sofferenza, viene

determinata, sulla base degli elementi di giudizio a propria disposizione, una misura attesa di

mancato recupero, distinta per la parte di esposizione dovuta al credito e per la parte

dovuta ad interessi e competenze. Successivamente le strutture accentrate specializzate

Page 25: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 25 di 44

nella gestione del credito anomalo monitorano e rivedono periodicamente le posizioni

problematiche e le relative stime di mancato recupero, inserendo eventuali variazioni di

stime di perdita. Queste stime costituiscono la base di calcolo per la valutazione analitica e

per la successiva determinazione delle rettifiche ai valori di bilancio. Per quanto riguarda gli

accantonamenti effettuati a fronte delle garanzie rilasciate e gli impegni assunti nei confronti

di terzi, se questi sono classificati come posizioni in default, si seguono le medesime modalità

indicate precedentemente.

Ai fini della determinazione delle rettifiche da apportare ai valori di bilancio dei crediti, si

procede, tenendo conto del diverso livello di deterioramento, alla valutazione analitica o

collettiva, come di seguito riportato. Sono oggetto di valutazione analitica le sofferenze, le

esposizioni incagliate, le esposizioni ristrutturate e le esposizioni scadute e/o sconfinanti da

oltre 180 giorni, mentre sono oggetto di valutazione collettiva le esposizioni soggette al rischio

paese e le esposizioni in bonis. Per i crediti oggetto di valutazione analitica l’ammontare

della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello

stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti

flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di

cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo

delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero

dell’esposizione creditizia. La rettifica di valore è iscritta a conto economico nella voce 130

rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento. La componente della rettifica

riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il

meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore. Qualora la

qualità del credito deteriorato risulti migliorata a tal punto che esiste una ragionevole

certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, il valore originario dei crediti

viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne

hanno determinato la rettifica purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un

evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel

conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito

avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita

sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene

per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di

Page 26: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 26 di 44

perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla

data della valutazione, che consentono di stimare il valore della perdita latente in ciascuna

categoria di crediti.

Il modello, per tale tipo di valutazione prevede i seguenti passaggi:

- segmentazione del portafoglio crediti in funzione del settore economico di attività;

- determinazione del tasso di perdita dei singoli segmenti di portafoglio, assumendo

come riferimento l’esperienza storica del Gruppo. Le rettifiche di valore determinate

collettivamente sono imputate nel conto economico. Ad ogni data di chiusura del

bilancio e delle situazioni infrannuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di

valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio

di crediti in bonis alla stessa data.

Tab. 5 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia

Gruppo Bancario Altre imprese

Portafogli/qualità

Soff

ere

nze

Inc

ag

li

Esp

osiz

ioni

ris

trut

tura

te

Esp

osiz

ioni

sc

ad

ute

Risc

hio

p

ae

se

Altr

e a

ttiv

ità

De

terio

rate

Altr

e

Totale

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione

1 120.627 120.628 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita

103.619 103.619 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

4. Crediti verso banche

135.101 135.101 5. Crediti verso clientela

29.155 44.532

66.622 1.502 2.022.410 2.164.221 6. Attività finanziarie valutate al fair value

18.000 18.000 7. Attività finanziarie in corso di dismissione

8. Derivati di copertura

Totale 31/12/2008 29.155 44.532 66.622 1.502 2.399.757 2.541.569

Totale 31/12/2007 29.190 13.871 22.448 6 2.457.078 2.522.593

Valori medi di periodo 29.173 29.202 44.535 754 2.428.418 2.532.081

Page 27: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 27 di 44

Tab. 6 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela

Italia

Altri Paesi Europei America Asia

Resto del Mondo

Esposizioni/Aree geografiche Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 76.469 29.155

A.2 Incagli 51.210 44.530

A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute 69.302 66.622

A.5 Altre esposizioni 2.167.865 2.161.432 2.285 2.284 59 59 1 1 8.158 8.158

Totale A 2.364.846 2.301.739 2.285 2.284 59 59 1 1 8.158 8.158

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze 119 119

B.2 Incagli 2.697 2.697

B.3 Altre attività deteriorate 77 77

B.4 Altre esposizioni 91.027 91.027 14.783 14.783

Totale B 93.920 93.920 14.783 14.783

Totale (A+B) 31/12/2008 2.458.766 2.395.659 17.068 17.067 59 59 1 1 8.158 8.158

Totale (A+B) 31/12/2007 2.151.526 2.102.457 2.913 2.913 18 18 1 1 8.042 8.042

Tab. 7 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso banche

Italia

Altri Paesi Europei America Asia Resto del

Mondo Esposizioni/Aree geografiche

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Esposiz. lorda

Esposiz. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

Espos.. lorda

Espos. netta

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze

A.2 Incagli

A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute

A.5 Altre esposizioni 315.579 315.579 8.260 8.260 458 458 105 105 1.070 1.070

Totale A 315.579 315.579 8.260 8.260 458 458 105 105 1.070 1.070

B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze

B.2 Incagli

B.3 Altre attività deteriorate

B.4 Altre esposizioni 35.690 35.690 6.927 6.927

Totale B 35.690 35.690 6.927 6.927

Totale (A+B) 31/12/2008 351.269 351.269 15.187 15.187 458 458 105 105 1.070 1.070 Totale (A+B) 31/12/2007 411.960 411.960 22.459 22.459 1.660 1.660 258 258 2.883 2.883

Page 28: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 28 di 44

Tab. 8 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela

Esposizione netta

3.87

5

19.0

87

13.7

73

732.

456

769.

191

1.93

1

1.93

1

771.

122

609.

650

Rettifiche valore di portafoglio

490

490

490

2.20

4

Rettifiche valore specifiche

5.31

1

3061

518

8.89

0

8.89

0

5.50

2

Altr

i so

gg

ett

i

Esposizione lorda

9.18

6

22.1

48

14.2

91

732.

946

778.

571

1.93

1

1.93

1

780.

502

617.

356

Esposizione netta

25.2

02

24.9

79

52.7

70

1.24

2.71

2

1.34

5.66

3

119

189 77

47.2

63

47.6

48

1.39

3.31

1

1.20

0.21

7

Rettifiche valore di portafoglio

6.45

8

6.45

8

6.45

8

6.40

8

Rettifiche valore specifiche

41.9

54

3581

2.15

5

47.6

90

47.6

90

34.9

34

Imp

rese

no

n fin

anz

iarie

Esposizione lorda

67.1

56

28.5

60

54.9

25

1.24

9.17

0

1.39

9.81

1

119

189 77

47.2

63

47.6

48

1.44

7.45

9

1.24

1.55

9

Esposizione netta

10.9

18

10.9

18

10.9

18

10.7

41

Rettifiche valore di portafoglio

Rettifiche valore specifiche

Imp

rese

di

ass

icur

azi

one

Esposizione lorda

10.9

18

10.9

18

10.9

18

10.7

41

Esposizione netta

78

172

80

56.1

34

56.4

64 8

492

500

56.9

64

50.5

23

Rettifiche valore di portafoglio

9 9 9 5

Rettifiche valore specifiche

49

37 5

91

91

12

Soc

ietà

fina

nzia

rie

Esposizione lorda

127

209

85

56.1

43

56.5

64 8

492

500

57.0

64

50.5

40

Esposizione netta

293

16.8

12

17.1

05

2.50

0

41.1

99

43.6

99

60.8

04

68.7

40

Rettifiche valore di portafoglio

1 1 1 1

Rettifiche valore specifiche

2

Altr

i Ent

i Pub

blic

i

Esposizione lorda

293

16.8

13

17.1

06

2.50

0

41.1

99

43.6

99

60.8

05

68.7

43

Esposizione netta

112.

481

112.

481

14.7

95

14.7

95

127.

276

173.

351

Rettifiche valore di portafoglio

Rettifiche valore specifiche

Go

vern

i e B

anc

he

Ce

ntra

li

Esposizione lorda

112.

481

112.

481

14.7

95

14.7

95

127.

276

173.

351

Esp

osi

zio

ni/C

ont

ro

pa

rti

A.E

spo

sizi

oni

pe

r

ca

ssa

A.1

So

ffe

renz

a

A.2

Inc

ag

li

A.3

Esp

osiz

ion

i ris

tru

ttu

rate

A.4

Esp

osiz

ion

i sc

ad

ute

A.5

Altr

e

esp

osiz

ioni

TOTA

LE A

B. E

spo

sizi

oni

“fu

ori

bila

ncio

B.1

Soff

ere

nza

B.2

Inc

ag

li

B.3A

ltre

att

ività

d

ete

riora

te

B.4

Altr

e e

spo

sizio

ni

TOTA

LE B

TOTA

LE (

A+B

) 31

/12/

2008

TOTA

LE (

A+B

) 31

/12/

2007

Page 29: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 29 di 44

Tab. 9 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività finanziarie

Voci/Scaglioni temporali

a vista

da oltre 1 giorno

a 7 giorni

da oltre 7 giorni

a 15 giorni

da oltre 15 giorni a

1 mese

da oltre 1 mese fino a 3 mesi

da oltre 3 mesi

fino a 6 mesi

da oltre 6 mesi fino a

1 anno

da oltre 1 anno fino a 5 anni

Oltre 5 anni

Durata indeterminata

Attività per cassa 532.358 19.448 17.597 45.032 112.734 110.127 176.040 634.376 809.560 173.452

A.1 Titoli di Stato 75 15.978 49.942 46.374 107 A.2 Titoli di debito quotati 974 636 10.817 18.866 13.412

A.3 Altri titoli di debito 5.190 21 464 4.078 22.573 71.260 18.478

A.4 Quote di O.I.C.R. 10.010

A.5 Finanziamenti 517.158 19.448 17.597 44.936 111.296 89.435 92.708 497.876 777.563 173.452 - banche 124.711 17.882 9.428 32.795

- clientela 392.447 1.566 8.169 44.936 111.296 89.435 92.708 497.876 777.563 140.657

Operazioni "fuori bilancio"

117.682 62.476 2.228 6.037 10.275 49.581 36.848 16.697 6.082

C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale

33.406 2.228

6.037 10.275 49.581 36.848 16.697

- posizioni lunghe 17.561 1.113 3.019 5.141 24.793 18.499 7.409

- posizioni corte 15.845 1.115 3.018 5.134 24.788 18.349 9.288

C.2 Depositi e finanziamenti da ricevere

190

- posizioni lunghe 95

- posizioni corte 95

C.3 Impegni irrevocabili a erogare fondi 117.682

28.880 6.082

- posizioni lunghe 44.401 28.880 3.041

- posizioni corte 73.281 3.041

Page 30: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 30 di 44

Tab. 10 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessivo

Causali/categorie Sofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Esposizioni

scadute

Rischio

Paese Totale

A. Rettifiche complessive iniziali 36.116 3.835 1.627 0 41.578 - di cui: esposizioni cedute non cancellate

B. Variazioni in aumento 13.821 4.618 2.681 1 21.121 B.1 rettifiche di valore 13.007 3.931 2.537 1 19.476 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate

755 532 3 1.290

B.3 altre variazioni in aumento 59 155 141 355 C. Variazioni in diminuzione 2.623 1.774 1.628 6.025 C.1 riprese di valore da valutazione

1.212 673 181 2.066 C.2 riprese di valore da incasso 568 117 265 950 C.3 cancellazioni 743 743 C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate

760 530 1.290

C.5 altre variazioni in diminuzione

100 224 652 976

D. Rettifiche complessive finali 47.314 6.679 2.680 1 56.674 - di cui: esposizioni cedute non cancellate

Page 31: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 31 di 44

Tab. 11 Esposizioni verso banche e verso clientela garantite

Garanzie personali (2) Garanzie reali

(1) Derivati su crediti

Crediti di firma

Va

lore

esp

osi

zio

ne

Imm

ob

ili

Tito

li

Altr

i b

eni

Sta

ti

Altr

i Ent

i Pub

blic

i

Banc

he

Altr

i so

gg

etti

Sta

ti

Altr

i Ent

i Pub

blic

i

Banc

he

Altr

i so

gg

etti

Totale (1) + (2)

Esposizioni per cassa

1. Esposizioni verso banche garantite:

1.1 totalmente garantite

1.2 parzialmente garantite

2. Esposizioni verso clientela garantite:

1.667.802 1.148.740 28.383 52.691 416.295 1.646.109 2.1 totalmente

garantite 1.610.671 1.148.493 20.891 51.694 389.757 1.610.835. 2.2 parzialmente

garantite 57.131 247 7.492 997 26.538 35.274 Esposizioni fuori bilancio

1. Esposizioni verso banche garantite:

1.1 totalmente garantite

1.2 parzialmente garantite

2. Esposizioni verso clientela garantite:

26.196 5.153 3.786 12.784 21.723

2.1 totalmente garantite 18.703 2.221 3.770 12.712 18.703

2.2 parzialmente garantite 7.493 2.932 16 72 3.020

Page 32: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 32 di 44

Tavola 6. Rischio di credito: Informazioni Relative ai Portafogli Assoggettati al Metodo Standardizzato e alle Esposizioni Creditizie Specializzate e in Strumenti di Capitale nell’Ambito dei Metodi IRB

La nuova disciplina prudenziale per le banche e i gruppi bancari prevede di utilizzare il

metodo Standardizzato. Questo criterio contempla, inoltre:

- la suddivisione delle esposizioni in diverse classi (“portafogli”), a seconda della

natura della controparte ovvero delle caratteristiche tecniche del rapporto o delle

modalità di svolgimento di quest’ultimo;

- l’applicazione a ciascun portafoglio di coefficienti di ponderazione diversificati,

eventualmente anche in funzione di valutazioni del merito creditizio rilasciate da

un soggetto terzo riconosciuto dalla Banca d’Italia (External Credit Assesment

Institution – ECAI) ovvero da agenzie di credito alle esportazioni (Export Credit

Agency – ECA) riconosciute dalla Banca d’Italia o da un’autorità competente di

un altro Stato comunitario.

Ove le banche non intendano avvalersi delle valutazioni delle agenzie di rating riconosciute,

applicano in via generale alle esposizioni creditizie un fattore di ponderazione del 100%, fatte

salve specifiche eccezioni, previste dalla già citata normativa di riferimento.

Il Gruppo Carichieti applica il metodo Standardizzato senza avvalersi delle agenzie di rating

riconosciute.

Tavola 7. Rischio di credito: Informativa sui Portafogli cui si Applicano gli Approcci IRB

Informazioni non esposte in quanto il Gruppo bancario non si avvale di sistemi di rating

avanzati per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito ed

operativi.

Tavola 8. Tecniche di Attenuazione del Rischio

Informativa qualitativa

Il Gruppo Carichieti non applica processi di compensazione delle esposizioni a rischio di

credito con partite di segno opposto in ambito di bilancio o “fuori bilancio”, per quanto

concerne il portafoglio commerciale.

Page 33: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 33 di 44

Il Gruppo Carichieti ha posto in essere i requisiti previsti dalle Nuove Disposizioni di Vigilanza

Prudenziale ai fini del riconoscimento degli effetti di attenuazione del rischio prodotti dalla

presenza di garanzie reali a protezione del credito.

L’erogazione del credito con acquisizione di garanzie reali è soggetta a specifiche misure di

controllo, differenziate per la tipologia di garanzia, applicate in sede di erogazione e di

monitoraggio. Si possono individuare due tipologie di garanzie principali, sia per volumi di

credito sia per numerosità della clientela, soggette a normative differenti: Ipoteca e Pegno

(denaro e titoli).

In merito al rispetto dei requisiti organizzativi principali per l’attenuazione del rischio sono stati

assicurati:

- la presenza di un sistema informativo a supporto delle fasi del ciclo di vita della

garanzia (acquisizione, valutazione, gestione, rivalutazione, escussione);

- la formulazione di politiche di gestione delle garanzie (principi, modalità, processi)

normate e disponibili per gli utenti;

- la presenza di procedure documentate di gestione delle garanzie (principi, modalità,

processi) normate e disponibili per gli utenti;

- nel caso di garanzia ipotecaria, l’acquisizione del diritto accompagnata dalla

sottoscrizione di polizze assicurative sul bene oggetto della garanzia e perizia

effettuata da tecnici di fiducia;

- nel caso di pegno, in presenza di svalutazione del bene in pegno la ricostituzione del

valore originario (garantendo la continuità della garanzia attraverso documenti

modificativi della garanzia originaria), mentre in caso di estinzione del titolo è richiesta

la canalizzazione del rimborso presso la Banca (riscossione).

È attivo un sistema di monitoraggio del valore delle garanzie reali in base ai valori di mercato.

Per le operazioni di pegno tale monitoraggio avviene giornalmente per i titoli quotati e

mensilmente per quelli non quotati, mentre per le ipoteche è in fase di predisposizione l’iter

procedurale per la verifica del valore degli immobili che deve avvenire con periodicità

annuale per gli immobili industriali e triennale per quelli civili e rivalutazione in base ai valori

medi di mercato.

Il Gruppo Carichieti accetta le seguenti categorie di strumenti a protezione del credito:

Page 34: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 34 di 44

• OICR;

• Obbligazioni Gruppo CariChieti;

• Obbligazioni altri Istituti bancari con rating emittente = BBB-, indipendentemente se

quotate o meno;

• Titoli di Stato;

• Titoli di debito di Organismi Internazionali e Banche multilaterali di sviluppo;

• Polizze assicurative (previste nel tit. II cap. II sez. III punto 4.2-Circ. Bankit).

Nel caso in cui le misure di monitoraggio sulle garanzie reali evidenzino eventuali

inadeguatezze/perdite dei valori ricevuti in pegno vengono alimentati eventi appartenenti

alle policy di monitoraggio del credito che innescano adempimenti operativi di valutazione

del rischio di credito.

Tavola 9. Rischio di Controparte

Il Gruppo Carichieti pone attenzione al monitoraggio del rischio di controparte inteso come il

rischio che la controparte di una transazione, avente ad oggetto determinati strumenti

finanziari (quali derivati OTC, operazioni SFT e operazioni con regolamento a termine), risulti

inadempiente prima del regolamento della transazione.

Sul modello delle disposizioni normative, il Gruppo Carichieti basa la propria modalità di

rilevazione secondo la metodologia “del valore corrente”. Tale metodo, in estrema sintesi,

consiste nella determinazione dell’esposizione corrente e potenziale attraverso la modalità

standard regolamentare, utilizzando il valore di mercato (mark to market) come esposizione

attuale dello strumento e l’add-on per rappresentare, in modo semplificato, proprio

l’esposizione potenziale futura.

La banca non ha in essere operazioni in derivati che prevedono accordi di compensazione.

Relativamente all’operatività caratteristica di finanza, posta in essere con istituzioni

finanziarie, il monitoraggio giornaliero dell’esposizione per rischio controparte viene

effettuata dal Risk Management.

Nelle tabelle di seguito riportate viene rappresentata l’esposizione del Gruppo al rischio di

controparte per gli strumenti derivati negoziati OTC.

Page 35: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 35 di 44

Tab. 12 Rischio di controparte: derivati

Fair value lordo

positivo

(valori di bilancio)

Fair value netto

compensato

Esposizione

Derivati portafoglio di negoziazione 12.656 - 12.656

Tab. 13 Distribuzione del fair value positivo per tipo di sottostante

Tassi

d’interesse

Valute e

oro

Titoli di

capitale

Crediti Altro Totale

Derivati 9.834 2.822 - - - 12.656

Valori in migliaia di euro.

Tavola 10. Operazioni di Cartolarizzazione

Il Gruppo ha effettuato un’unica operazione di cartolarizzazione nel 1999, anteriormente

all’entrata in vigore dei principi contabili internazionali. I crediti sottostanti sono stati

cancellati dal bilancio del cedente, nel quale sono state rilevate soltanto le eventuali forme

di credit enhancement da questo sottoscritte. L’eventuale consolidamento della Special

Purpose Entity (SPE) relativa a questa operazione ha riguardato soltanto il capitale di

funzionamento dei medesimi; i crediti ceduti, iscritti “sotto la riga” nel bilancio della

medesima SPE, non sono stati oggetto di consolidamento nel bilancio del Gruppo. In sede di

prima applicazione dei principi contabili internazionali, il Gruppo si è avvalso della facoltà di

non iscrivere in bilancio gli attivi sottostanti alle operazioni effettuate prima del 1° gennaio

2004, cancellati in base ai precedenti principi nazionali; tali attivi, pertanto, non figurano mai

nel bilancio consolidato, anche nei casi in cui essi non sarebbero stati cancellati dal bilancio

se fossero state applicate le regole previste dallo IAS 39 per la derecognition.

L’operazione di cartolarizzazione è stata strutturata con l’obiettivo di conseguire vantaggi

economici riguardanti l’ottimizzazione della gestione del portafoglio crediti, la diversificazione

delle fonti di finanziamento e la riduzione del loro costo. Di seguito riassumiamo la principale

operazione di cartolarizzazione del Gruppo, effettuata nel 1999:

• le cartolarizzazioni di crediti performing;

Page 36: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 36 di 44

• le cartolarizzazioni di crediti non performing.

Con l’operazione di securitisation del ’99 la banca ha proceduto alla trasformazione ed allo

smobilizzo di crediti performing (in bonis) e non performing (su posizioni in sofferenza)

contabilizzati al 31.12.1999.

La gestione del portafoglio e delle relative procedure di recupero è stata affidata alla

Carichieti dalla Creso 1 Srl, la special purpouse vehicle appositamente costituita e di cui la

banca detiene, a tutt’oggi, il 70% del Capitale Sociale. I dati economici ed andamentali

hanno dimostrato la validità e l’efficacia della strategia operativa perseguita e realizzata nel

corso degli ultimi anni.

Nel 2005 l’operazione performing è stata estinta anticipatamente con il riacquisto da parte

della banca dei residui crediti in precedenza cartolarizzati e l’estinzione delle obbligazioni

subordinate.

Relativamente all’operazione non performing, nel corso del 2008 si è proseguito nell’attività di

riscossione dei crediti, senza particolari problemi di gestione.

Nel corso del 2008 è stato effettuato il rimborso della 16ª e 17ª cedola relativa al comparto

non performing; il rimborso delle spese legali e degli interessi sul titolo junior sono stati

integralmente effettuati rispettivamente per 0,72 mln e 0,78 mln.

Nel mese di marzo 2009, con la scadenza della 18ª cedola è stato eseguito anche il

pagamento della V tranche del titolo per 0,4 mln di euro; pertanto il valore residuo da

rimborsare ammonta a 12,2 mln.

Tavola 12. Rischio Operativo

Nell’ambito della rilevazione dei rischi operativi la Banca determina il capitale interno con il

metodo BIA (Basic Indicator Approach). Secondo il metodo Base il calcolo del requisito

patrimoniale complessivo è determinato applicando un coefficiente del 15% alla media

triennale del Margine di Intermediazione.

La media triennale è calcolata in base alle tre ultime osservazioni su base annuale effettuate

alla fine dell’esercizio. Qualora l’indicatore utilizzato in un dato anno risulti negativo o nullo,

tale dato non viene preso in considerazione nel calcolo del requisito patrimoniale

Page 37: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 37 di 44

complessivo. In tale caso, il requisito viene determinato come media delle osservazioni

annuali aventi risultato positivo.

Al 31 dicembre 2008 il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, calcolati secondo il

metodo BIA, è pari a14 mln di euro.

Tavola 13. Esposizioni in Strumenti di Capitale: Informazioni sulle Posizioni Incluse nel Portafoglio Bancario

Informativa qualitativa

Nell’ambito del portafoglio bancario, il rischio di prezzo è legato essenzialmente alla

presenza di titoli di capitale e quote di OICR presenti all’interno del portafoglio “disponibili

per la vendita”. Con riferimento ai titoli quotati in mercati regolamentati, il rischio viene

monitorato giornalmente attraverso il calcolo del Value at Risk.

Successivamente alla rilevazione iniziale, i titoli di capitale inclusi nel portafoglio bancario,

contabilizzati nel portafoglio “Attività disponibili per la vendita”, sono valutati al fair value.

Il processo di acquisizione delle informazioni relative al pricing prevede nel caso di strumenti

quotati su mercati regolamentati l’utilizzo del valore ufficiale registrato in detti mercati.

I titoli di capitale non quotati, la cui esposizione risulta non significativa, sono mantenuti al

costo.

La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni

chiusura di bilancio o di situazione infrannuale.

Gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica

Riserva di patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene

rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita

di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono contabilizzati a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi

successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di

valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, ed a

patrimonio netto nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso

Page 38: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 38 di 44

superare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti

rettifiche.

Informativa quantitativa

Esposizioni in strumenti di capitale classificati nel portafoglio “attività disponibili per la

vendita”

Tab. 14 Attività disponibili per la vendita

Voci/Valori Quotati Non quotati

Titoli di capitale 6.716

Valutati al fair value 6.716

Valutati al costo

Quote di O.I.C.R. 10.010

Totale 16.726

I titoli di capitale classificati nelle attività finanziarie “disponibili per la vendita” sono

principalmente rappresentati da partecipazioni non qualificate.

Gli investimenti azionari classificati nella categoria “Attività disponibili per la vendita” sono

valutati al fair value. Alcuni titoli di capitale non quotati, per i quali il fair value non risulta

verificabile, sono iscritti al costo, rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per

riduzione di valore.

Nel portafoglio bancario sono ricomprese anche le partecipazioni non gestite con finalità di

negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento o controllo congiunto.

Ammontare delle plus/minus totali non realizzate incluse nel patrimonio di base ovvero in

quello supplementare

L’ammontare complessivo delle minusvalenze non realizzate sui titoli di capitale, al netto

della fiscalità differita, è pari a 1.053 mila euro ed è stato iscritto in una riserva di patrimonio

netto. Tale riserva negativa concorre alla formazione degli elementi negatiivi del patrimonio

di base.

Page 39: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 39 di 44

Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle Posizioni Incluse nel Portafoglio Bancario

La metodologia di misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book a fini

regolamentari adottata dal Gruppo è quella del modello interno AlmPro di Prometeia,

società leader del settore delle previsioni ed elaborazioni economiche relative al mondo

bancario, così da determinare una misura di capitale interno relativo al rischio di tasso di

interesse sul Banking Book. L’elaborazione dei dati di Asset Liability Management viene

effettuata mensilmente tramite il suddetto applicativo; il modello è stato adottato da

numerose aziende di credito e la Carichieti ha prodotto le prime elaborazioni nel dicembre

2006, con i risultati mensilmente portati all’attenzione del CdA da gennaio 2007 e validati

dalla funzione di Internal/Auditing.

La Banca utilizza tecniche di Gap Management che permettono di analizzare l’impatto che

mutamenti inattesi nelle condizioni esterne del mercato determinano sulla profittabilità della

Banca.

L’obiettivo delle tecniche di Gap Management consiste nel valutare l’impatto che variazioni

inattese dei tassi di interesse determinano sui profitti correnti e sul valore del patrimonio netto,

al fine di individuare opportune azioni di gestione che consentano di controllare l’esposizione

della banca a questa tipologia di rischio.

Le tecniche che misurano la sensibilità dei profitti correnti (precisamente del margine di

interesse) sono rappresentate dai modelli di maturity gap, mentre la sensibilità del valore

economico delle attività e passività in bilancio nonché delle posizioni fuori bilancio è

misurata attraverso analisi di sensitivity.

La pianificazione dell’esposizione al rischio di tasso di interesse viene effettuata in funzione

del budget annuale e del piano strategico aziendale. Tale prospettiva è strettamente legata

alle previsioni di crescita sui vari comparti del banking book. Infatti attraverso il modulo

dinamico di ALMPro è possibile effettuare elaborazioni che tengano in considerazione

l’effetto di produzione prospettica simulata sui vari comparti. Il software determina il

decalage delle poste dell’attivo e del passivo dalla data di valutazione fino alla scadenza di

tutte le poste, in particolare dei prodotti di raccolta e impieghi. Le prospettive di nuova

produzione definite nel rispetto dei budget previsionali e degli scenari di variazione delle

Page 40: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 40 di 44

curve di tasso di interesse, sviluppano i flussi futuri rettificati di tutte le poste. In tal modo è

possibile simulare l’impatto delle ipotesi di crescita sul valore patrimoniale (sensitivity analysis)

e sui risultati economici correnti (maturity gap).

L’attività di controllo del rischio di tasso di interesse viene effettuata con periodicità mensile

attraverso il Risk Management Reports. La suddetta reportistica comprende:

- analisi di sensitività (escluso il portafoglio trading) simulando l’effetto di uno shift

immediato della curva di ± 100 e 200 bp sul patrimonio netto,

- maturity gap dove viene simulato l’effetto di una variazione dei tassi sul margine di

interesse della Banca.

Nel corso del 2007 il Gruppo Carichieti si è dotato di un modello di valutazione delle poste a

vista o “core deposits”, le cui caratteristiche di stabilità e parziale insensibilità alla variazione

dei tassi di interesse sono state descritte nei sistemi con un modello statistico/predittivo

(replicating portfolio) che incorpora, attraverso l’utilizzo di serie storiche di adeguata

profondità, gli aspetti comportamentali registrati in passato dalla clientela. La duration delle

poste a vista attive, al cui interno è modellizzato il “replicating portfolio”, attualmente per la

Capogruppo supera un anno e mezzo e quella delle poste passive è di circa 2 anni.

La sensitivity del Gruppo Carichieti, nel primo semestre 2008, presenta un profilo di

esposizione al rischio di tasso in crescita. L’entità del valore economico a rischio risulta in ogni

caso perfettamente compatibile sia con l’ammontare del Tier 1 sia con il Patrimonio di

Viglianza ed al di sotto del livello considerato come soglia di attenzione (fissato al 20% per

uno shock di tassi pari a 200 bp) dal Nuovo Accordo sul Capitale.

Nel corso del secondo semestre 2008 sono state adottate politiche di riduzione del rischio di

tasso di interesse che porteranno nel 2009 ad una progressiva inversione del fenomeno in

crescita per l’intero esercizio. Per consentire la mitigazione del fenomeno rischio di tasso sono

stati esaminati e sviluppati tecnicamente e contabilmente tutti gli aspetti inerenti una

eventuale operazione di copertura di macrohedging. Tuttavia gli interventi operativi attuati

hanno consentito di determinare a fine esercizio una inversione del trend di incremento del

rischio riportando il dato nei primi mesi del 2009, entro valori sensibilmente più contenuti. Ciò

Page 41: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 41 di 44

ha permesso di evitare il ricorso a tale operazione che avrebbe potuto incidere sulla

immediata redditività della banca.

In particolare la scelta è stata effettuata in base alle seguenti considerazioni:

- nel quarto trimestre 2008 sono state drasticamente ridotte le erogazioni di mutui a

tasso fisso in previsione di uno scenario dei tassi di interesse in calo. La politica

adottata è stata apprezzata dalla nostra clientela, che già a fine anno ha beneficiato

di una consistente riduzione delle rate di mutuo;

- nel 2009 il decalage dei mutui a tasso fisso, non sostituito da nuovi mutui con

medesime caratteristiche, contribuirà ad una ulteriore riduzione dell’assorbimento

patrimoniale;

- l’incremento del capitale complessivo, determinato oltre che dall’emissione avvenuta

nel quarto trimestre 2008 di prestiti subordinati per 50 mln, anche dalla

patrimonializzazione delle quote di utili non distribuiti, ha creato una maggiore

disponibilità per la copertura del capitale interno complessivo.

Le rilevazioni dell’assorbimento patrimoniale effettuate nella prima parte dell’anno 2009

evidenzia valori già ampiamente in calo.

A fine dicembre 2008 i risultati delle analisi sul modulo statico evidenziano un’esposizione al

rischio di tasso di interesse che rientra nei parametri stabiliti dall’organo di vigilanza.

L’impatto di uno shift di ± 200 basis point sul valore del patrimonio netto evidenzia il seguente

risultato:

Shock +2% Impatto sul valore del

Patrimonio Netto

rispetto al Patrimonio di

Vigilanza -39.475.155 17,01%

Page 42: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 42 di 44

Glossario

Add on

Esposizione creditizia futura, determinata come percentuale del valore nominale del

contratto.

ALM – Asset and Liability Management

Procedura per la gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata al controllo del rischio

di tasso di interesse.

BIA – Basic Indicator Approach

Metodologia di calcolo del requisito a fronte del rischio operativo, che lo determina nella

misura del 15% della media del margine di intermediazione rilevato negli ultimi 3 esercizi.

Core Tier 1 Ratio

Rapporto tra patrimonio di base al netto delle preference shares e totale delle attività a

rischio ponderate.

Duration

Durata media finanziaria.

Duration Analysis

Analisi della durata media finanziaria per l’analisi di sensitività al rischio di tasso del patrimonio

netto.

Fair value

Corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una

transazione libera tra parti consapevoli e indipendenti.

Fair value option

Facoltà, introdotta dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, di valutare al fair value attività

e passività finanziarie che soddisfino determinate caratteristiche.

Gap analysis

Analisi degli sbilanci per l’analisi di sensitività al rischio di tasso del margine di interesse.

ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process

Processo interno di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale, che, sulla base della

disciplina di “secondo Pilastro”, le banche sono tenute a realizzare per determinare il livello di

capitale interno adeguato a fronteggiare, pure in ottica prospettica, ogni tipologia di rischio.

Page 43: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 43 di 44

Impairment

Situazione in cui un’attività finanziaria presenta un valore superiore alla stima dell’ammontare

recuperabile dalla stessa.

IRB – Internal Ratings Based approach

Sistema di calcolo del requisito a fronte del rischio di credito basato su rating interni.

Mark to market

Processo di valutazione di strumenti finanziari sulla base dei prezzi di mercato.

OICR

Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio.

OTC – Over The Counter

Attributo proprio delle operazioni concluse direttamente tra le parti senza l’utilizzo di un

mercato organizzato.

PCT

Operazione di Pronti Contro Termine.

PD – Probability of Default

Probabilità di insolvenza.

PV

Patrimonio di Vigilanza.

Rating

Valutazione del merito di credito di una società o delle sue emissioni rilasciata, sulla base di

aspetti quali solidità patrimoniale e prospettive di sviluppo, da agenzie specializzate (agenzie

di rating) o dalla banca (rating interno).

SFT – Securities Financing Transactions

Operazioni pronti contro termine attive e passive su titoli o merci, operazioni di concessione o

assunzione di titoli o merci in prestito e finanziamenti con margini.

Page 44: Gruppo Bancario Carichieti Pillar 3 · Portafoglio Bancario .....37 Informativa qualitativa .....37 Informativa quantitativa .....38 Tavola 14. Rischio di tasso di Interesse sulle

Informativa al pubblico al 31/12/2008

Pagina 44 di 44

Elenco delle Tabelle Tab. 1 Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e collegate....................................................20 Tab. 2 Caratteristiche delle passività subordinate di 2° livello.......................................................................21 Tab. 3 Composizione del Patrimonio di Vigilanza ............................................................................................22 Tab. 4 Adeguatezza patrimoniale.......................................................................................................................23 Tab. 5 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia..26 Tab. 6 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela.................27 Tab. 7 Distribuzione territoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso banche ..................27 Tab. 8 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” verso clientela...................28 Tab. 9 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività finanziarie ......................29 Tab. 10 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessivo ...............30 Tab. 11 Esposizioni verso banche e verso clientela garantite .........................................................................31 Tab. 12 Rischio di controparte: derivati ................................................................................................................35 Tab. 13 Distribuzione del fair value positivo per tipo di sottostante ................................................................35 Tab. 14 Attività disponibili per la vendita .............................................................................................................38