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periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XIII numero 6 > GIUGNO-SETTEMBRE 2015 € 2,00 STAMPA REGGIANA F USIONI Il futuro di Provincia e Camera di Commercio Pronti per ricominciare Chiusa la finale scudetto, squadra e dirigenza pensano al futuro LAUDATO SI La nuova enciclica di Papa Francesco V IANO Nasce la “Via dei Vulcani” ANTONIO LIGABUE La mostra a Gualtieri a 50 anni dalla morte GRISSIN BON #totalmentedipendenti

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periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XIII numero 6 > GIUGNO-SETTEMBRE 2015 € 2,00

STAMPA REGGIANA

FUSIONIIl futuro di

Provincia e Camera di Commercio

Pronti per ricominciareChiusa la finale scudetto, squadra e dirigenza pensano al futuro

LAUDATO SILa nuova

enciclica di Papa Francesco

VIANONasce

la “Via dei Vulcani”

ANTONIO LIGABUE

La mostra a Gualtieria 50 anni dalla morte

GRISSIN BON #totalmentedipendenti

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SOMMAR

IO

RUBRICHEp. 5 – PRIMO PIANO Il PD e la questione morale di Dario Casellip. 7 – SOTTOSOPRA L’Italia è un paese scappato di mano di Enrico Pirondini

SERVIZI - ATTUALITA’p. 8-11 - NEWS DALL’ESAGONO e non solop. 12-15 – SPECIALE GRISSIN BONp. 16-19 – La Camera di Commercio verso la riforma. Intervista a Stefano Landi di Isabella Trovatop. 20 e 21 – La provincia fa cassa prima della riforma. Intervista a Gianmaria Manghi di Isabella Trovatop. 26 – Festa della Polizia. Si rafforza la figura del “poliziotto territoriale” di Isabella Trovatop. 27 – Festa dell’Arma. Indagini in corso contro la ‘ndrangheta di Isabella Trovatop. 28 e 29 – Un aiuto con un click. La nuova App SHAW p. 30 e 31 - “Divorzio all’italiana” di Giulia Mistip. 34 – La nuova enciclica di Papa Francesco “Proteggiamo la nostra casa comune”

ECONOMIAp. 23 – Economia Emilia Romagna. Presentato il rapporto annuale di Banca d’Italiap. 24 – Assemblea Generale Unindustria. Costruiamo l’area mediopadanap. 25 – 13ª Giornata dell’Economia. Ripresa o “ripresina”?

REGGIO CITTA’: STORIE, EVENTI, COSTUMEp. 32 – Concorso “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”. 90 i vini selezionati nella 6ª edizione p. 33 – Al mercoledi’ Reggio vive l’estatep. 35 – L’antica città romana rivive ai Musei Civicip. 37 – Rotary: è stato l’anno di Del Sante di Isabella Trovatop. 57 - L’attentato a Camillo Prampolini di Michela Rivetti

TERRITORIOp. 38 e 39 – Il ritorno di Antonio Ligabue, genio popolare di Enrico Pirondinip. 39-41 - “La mostra è la prima iniziativa della Fondazione Museo Antonio Ligabue”. Intervista a Sandro Parmiggianip. 42 e 43 – Viano, un teatro della naturap. 44-47 – Splendore nell’erba di Mariachiara Spallanzanip. 54 – Debbia e San Cassiano di Baiso di Danilo Morinip. 55 – Il rilancio del Cinema Corso di Dario Caselli

ARTE E CULTURAp. 56 – La LUC cerca una sedep. 58 – L’erede dell’arte dei Ceccati di Emanuele Filinip. 59 – La magia del mare tra legni e conchiglie di Monica Baldi

SCIENZAp. 60 e 61 – Sette brevi lezioni di fisica di Ivan Spelti

SPORTp. 48, 49, 53 – SPECIALE GRISSIN BON di Lorenzo Marcaccip. 50 e 51 – POSTER GRISSIN BONp. 67 – 17 volte gol di Spanò di Isabella Trovatop. 68 e 69 - La corsa di Eugert Zhupa di Romano Pezzi

SALUTE, PASSIONI, BENESSEREp. 62 e 63 – MUSICA I Migliori anni con Radioerre di Luigi Cocconcellip. 64 – MUSICA Prima edizione del Festival del Pianisti Italianip. 65 – IL PARERE DELLO PSICOLOGO L’esempio dei grandi di Riccardo Casellip. 70 – MODA Prepariamoci all’estate a cura di Biancamaria Tirellip. 72 e 73 – VERDE E DINTORNI Il giardino romantico di Giuseppe Baldip. 74 e 75 – La sentieristica reggiana ad una svolta a cura del CAIp. 76 – LIBRI RECENSIONIp. 77 – IL RACCONTO DEL MESE [email protected]. Sesta puntata di Franco Zanichellip78-81 – AGENDA Appuntamenti dedicati ai più piccolip. 82-93 – AGENDA Appuntamenti in città, a Teatro e nelle Galleria d’Artep. 94-98 – EVENTI IN CTTA’

STAMPA REGGIANADirettore responsabile: GIOVANNI MAZZONIProprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia

Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825

Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE)Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006Poste italiane spa - spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art. 1 comma 1, DCB Reggio Emilia - Iscrizione ROC nr. 4492 del 4/4/1997

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di DarioCaselli

primo piano n

Etica e politica

Il PD e la questione morale

Ci voleva il noioso film di Veltro-ni, per farci ricordare il campio-ne dell’etica in politica, Enrico Berlinguer. In quegli anni ormai

lontani, il Pci sbandierava la sua supe-riorità intellettuale e morale, o meglio, la sua diversità, nel suo ultimo discorso il Segretario contrapponeva l’Italia di sinistra a quella della P2. Era vero? Era credibile, come il futuro ci ha dimostra-to, ma non vero. Già allora il Pci, che pagava centinaia di funzionari per pro-vincia, non si finanziava solo con l’etica, cioè con i contributi dei militanti e delle feste dell’Unità. Arrivavano soldi da Mo-sca, sospesi dopo lo strappo di Berlin-guer, arrivavano soldi dal mondo coo-perativo, allora subordinato al partito, ma soprattutto poiché il Pci governava solo nelle regioni rosse, aveva poche tentazioni e si sa, è l’occasione che fa l’uomo ladro.

Ora Renzi rispolvera lo slogan: il PD presidio di legalità, non si sa se mettersi a ridere o a piangere. Non solo perchè gli esponenti del Pd indagati, arrestati, condannati e prescritti non si contano più, ma anche perchè la sinistra, da giu-stizialista è diventata triplopesista, non

solo i suoi esponenti sono compagni che sbagliano, mele marce in cesti che scoppiano di salute, ma la giustizia non si applica più, dura lex, sed lex, ma si interpreta. Il commissario anticorruzio-ne Cantone, sulla legge Severino, sem-bra l’avvocato Ghedini.

Le singole mele marce sono diventati cesti pieni, a Roma ne stanno cercan-do, senza risultati, una sana. La vicenda Buzzi, al di là dello schifo che fa vedere, ci dice anche come sia stretto il lega-me tra Enti Locali e cooperazione socia-le e tra cooperazione sociale e politici. Come gli scandali Mose, passante di Fi-renze, Expo, Ischia, ci dicono quanto sia stretto il legame tra grandi cooperative e politica. I nomi delle coinvolte sono di prima grandezza: Manutencoop, Cpl Concordia, Coopsette e altre ancora. Ora questo intreccio è sempre esisti-to, come il sistema di porte girevoli tra politica, sindacato, cooperative, parte-cipate, l’ultimo esempio è Moris Ferret-ti, magari ottima persona, passato dal consiglio comunale, alla cooperazione e oggi consigliere della municipalizza-ta Iren. Poi abbiamo gli scambi di ruolo come nelle commedie di Feydeau: Fer-

rari, ex sindaco di Fabbrico, poi segre-tario provinciale del Pd, un po’ azzoppa-to dalla scoperta che la camorra aveva costruito non poco nel suo comune, ovviamente a sua insaputa, è andato a Studio Alfa, mentre Alex Pratissoli, da Studio Alfa migrava in giunta a Reggio. L’intreccio dicevamo esisteva, ma ormai ognuno si è messo in proprio e lavora, si fa per dire, per sè. Questo spiega la moltiplicazione dei ladri e dei furti, so-prattutto a sinistra, visto che nel frat-tempo governa quasi tutte le regioni italiane, comprese quelle mafiose.

A proposito, al sud, vista la scomparsa di DC e Forza Italia, per chi vota la mafia? Se il Pd stravince o i mafiosi si asten-gono, o votano per chi comanda, allora la diversità dei tempi di Berlinguer era dovuta molto alla mancanza di occasio-ni. Non è difficile profetizzare che questa abbuffata di potere rischia di soffocare il PD e il maggior tributo alle indagini lo pagherà proprio il PD, anche se nel cen-trodestra, quando si tratta di corruzio-ne, concussione, abuso d’ufficio, ecc.., non rimangono mai indietro, m a almeno quelli non ci hanno “scassato” per de-cenni con la loro diversità. n

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sottosopra n

Emergenza sbarchi

di Enrico Pirondini

L’Italia è un Paese scappato di mano

L’Italia è un Paese scappato di mano. Siamo tornati una “nave sanza nocchiere in gran tempesta/non donna di province ma bordel-

lo”. Dante lo scriveva sette secoli fa. E’ cambiato qualcosa?Il caso clandestini è emblematico. Siamo nella melassa fin qua. Il buonismo tartu-fesco ci sta affogando. Pittibimbo e com-pagnia errante si aggrappano all’Europa (foglia di fico che nasconde le vergogne) eppoi proprio l’Europa ci prende per i fondelli e ci rifila schiaffoni: ad esempio, le bugie di Alfano sui permessi provvisori ai migranti (“mai proposti”) ci sono co-stati i sorrisetti ironici di Francia e Ger-mania giorni fa in Lussenburgo; triste replica del sorriso deridente della sciura Merkel del 2001 (insieme a Sarkozy) nei confronti del Cavaliere.L’Europa ha fallito. L’Ungheria sta alzan-do un muro di cemento anti-invasione, la Francia dice “non passa lo straniero” e ci riesce. L’Inghilterra i profughi pro-prio non li vuole, Cameron al massimo ci ha regalato alcuni 007. La Spagna non è diversa. Noi sì, siamo diversi. Hollande è venuto a visitare Expo, Renzi si è pre-cipitato ad omaggiarlo e tutto è finito a “baguette” e vino. La frase più “alta” re-gistrata dalle cronache è una battuta del Narciso di Firenze; quando il latin lover Hollande ha addentato una francesissi-ma “baguette”, Matteo gli ha detto “è

meglio con un po’ di Nutella”; cioè con la nostra crema alla nocciola messa all’in-dice dal ministro Ségolene Royal, vec-chio amorazzo di Hollande. Tutto qui. Un siparietto alla Panariello, niente di più.Intanto i profughi continuano ad accam-parsi nelle stazioni, arrivano da tutte le parti ed i raid anti-barconi per fermare i trafficanti di uomini – missione euro-pea guidata dall’Italia – sono una finta. Senza l’ok dell’Onu l’operazione è inutile. Ed il Consiglio di sicurezza non può fare molto, Russia e Cina sono pronte ad usa-re il veto. I clandestini, cifre alla mano, costano più degli italiani. La nostra buro-crazia è una palla al piede. Le domande di asilo vengono esaminate in 200 giorni anziché trenta. A Campobasso due poliziotti a fine turno hanno bloccato due clandestini ed il Que-store ha multato gli agenti solerti; fuori turno non si lavora, gli straordinari non valgono una mazza. A Forte dei Marmi il sindaco Buratti, vecchio socialista di marca laburista transitato nel Pd, dice che “al Forte la sicurezza è impossibile”. La stessa cosa la dicono i ferrovieri, pre-si di mira da latinos col machete e fan-cazzisti. Se non arriva la sicurezza sui convogli, quindici treni saranno cancella-ti per sempre. Sono treni di sette regio-ni, mezzo Paese. Stiamo retrocedendo al Far West.Il Paese è in grande confusione. A Roma

un milione di persone è sceso in piazza a difesa della famiglia ed il Governo ha detto che la manifestazione era “inaccet-tabile, omofoba”. Le lobby lesbo-gay-bi-sex-trans ringraziano. A Milano le sfilate di moda lo hanno confermato: tramonta il sesso forte, la moda è genderless; i maschietti indossano gli abiti più impro-babili, senza senso, l’identità si fa con-fusa. Avanzano maschi depilati, tatuati, lampadati, con sopracciglia degne della Tatangelo. Confesso: sono spiazzato. Fermate il mondo, voglio scendere.La CNN, prima tv americana, è venuta a riprendere “un Paese sotto scacco”. Ci ha fatti conoscere al mondo. Ha registra-to il degrado della Roma di “Ignaro” Ma-rino, il caos alle stazioni di Milano e Bol-zano, l’assalto alle coste (54mila sbarchi nei primi mesi del 2015) ed altro ancora.Intanto la Lega è tornata a Pontida, Sal-vini ha fatto tosare il pratone, ha messo in bella vista una ruspa (nuovo simbolo del partito). Ed ha tuonato: “Prima mandiamo a casa Renzi e poi sgombriamo i campi rom” E già che c’era ha ricordato che “il ma-trimonio si fa tra uomo e donna, via la legge Fornero, via gli studi di settore, il primo ladro in Italia è lo Stato, via l’Imu sui capannoni, su prima casa e negozi sfitti. Non siamo a Cuba”. La precisione è parsa necessaria. Vista la direzione che stiamo prendendo. O no? n

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NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

Abusivismo

Fondazione ManodoriRinnovato il Consigli di Amministrazione È stato rinnovato il consiglio d’amministrazione della Fondazione Manodori. Riccardo Faietti, Maria Licia Ferrarini, Leonida Grisendi, Gianni Vezzani sono stati eletti dal consiglio generale in sostituzione di Ildo Cigarini, Massimo Mussini ed Emilio Ricchetti.Il consiglio d’amministrazione della Fondazione è composto da cinque membri, ne fa parte anche il presidente Gianni Borghi che lo presiede. Riccardo Faietti è stato portavoce del Forum del Terzo Settore e coordinatore dell’Osservatorio del Terzo Settore e collabora con l’assessorato Città Internazionale e Progettazione Europea del Comune di Reggio Emilia. Ha maturato esperienze professionali in Arci Solidarietà, nel coordinamento provinciale degli enti di Servizio Civile e in altre realtà delle cooperazione e dell’associazionismo.Maria Licia Ferrarini è nel consiglio d’amministrazione del Gruppo agroalimentare Ferrarini. È stata vicepresidente di Unindustria Reggio Emilia con delega a Education e Rapporti con la scuola e presidente di Cis, Scuola per la gestione d’impresa, promuovendo la formazione dei giovani in raccordo con l’inserimento nel mondo del lavoro. Fa parte del consiglio d’indirizzo della facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia.Leonida Grisendi è stato per anni direttore amministrativo e poi generale dell’Azienda Ospeda-liera di Reggio Emilia e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, ha inoltre ricoperto l’in-carico di direttore generale dell’Agenzia Sanitaria della Regione Emilia-Romagna. Si è occupato, in particolare, di programmazione e coordinamento delle politiche sanitarie locali e nazionali e di investimenti nei servizi sociali e socio-sanitari. Gianni Vezzani, imprenditore, è presidente della Fondazione Vita Nova del Movimento per la Vita per realizzare Progetti Gemma di adozioni a di-stanza. È stato presidente di Confartigianato Apa Reggio Emilia, ha fatto parte della giunta della Camera di Commercio di Reggio Emilia e del consiglio generale della Fondazione Manodori. È stato membro del consiglio d’amministrazione di Bipop-Carire. Il 22 giugno si è poi concluso il riassetto degli organi dell’ente con la nomina dei consiglieri del consiglio generale della Fondazione Manodori. Sono Anna Maria Artoni, amministratore unico di Artoni Group, presidente di Fidindustria Emilia Romagna e consigliere di Unindustria e Luciano Rondanini, che è stato dirigente tecnico del Miur presso l’Ufficio Scolastico dell’Emilia-Romagna e dirigente amministrativo dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Piacenza. Hanno sostituiscono Maria Licia Ferrarini e Leonida Grisendi, nominati appunto nel consiglio d’amministrazione.

CNA in difesa di artigiani e pmiCNA è pronta a scendere in campo e “mettere la faccia” per difendere artigiani e pmi nella dura lotta all’abusivismo. Dopo la realizzazione della campagna immagine “Chi lavora abusiva-mente, abusa di te” per sensi-bilizzare i cittadini sui rischi per la salute e la sicurezza pubbli-ca, l’Associazione si è rivolta ai sindaci della provincia presen-tando, in una serie di incontri su tutto il territorio, il progetto “Siamo un’impresa vera”, che prevede la firma di un proto-collo d’intesa con gli enti locali e le altre Associazioni di cate-goria e l’esposizione di un mar-chio riconoscibile per valorizzare la buona reputazione delle imprese che aderiranno. “Il caso del barbiere abusivo nello scantinato di Via Turri a Reggio Emilia – sostiene Fabio Bezzi, direttore generale CNA - è solo l’ultimo esempio balzato alla cronaca di “professionisti improvvisati”, che andando contro ogni regola fiscale, igienico sanitaria ed urbanistica, pensano di farla franca sulla pelle di tanti professionisti e piccole e me-die imprese oneste e soprattutto dei consumatori, attratti da un ingannevole risparmio. CNA è da sempre in prima linea a sostegno della legalità e a tutela di tutte le imprese che operano in piena regola. In un momento di crisi drammati-ca ci è sembrato necessario avviare una stretta e sinergica collaborazione a più livelli per arginare un fenomeno deva-stante per tutti i settori dell’economia con danni gravissimi per imprese, consumatori e le casse dello Stato”. Il progetto di CNA “Siamo un’impresa vera”, che ha riscontrato grande interesse e condivisione da parte degli amministratori locali, si articola in diverse fasi e prevede: l’istituzione presso le sedi delle associazioni di un punto di raccolta delle segnalazioni di eventuali attività esercitate senza il rispetto delle vigenti di-sposizioni legislative e normative del settore di riferimento da inviare ad uno sportello specifico, che i sindaci si impegne-ranno ad individuare, e l’esposizione di un marchio di qualità presso le imprese aderenti, che attesti l’impegno ad agire in modo onesto e nel pieno rispetto delle regole.

IrenCda nomina Rocchi vice presidenteEttore Rocchi è stato nominato nuovo vice presidente di Iren Spa, in sostituzione di Andrea Viero, dimessosi il 30 aprile scorso. Ettore Rocchi, nato a Reggio Emilia nel 1964, e consigliere di amministrazione di Iren sin dal 2010, è stato designato dal Pat-to parasociale dei soci pubblici. Il consiglio di amministrazione ha nominato in sua sostituzione Moris Ferretti quale componente del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

Rabitti presidente delle Farmacie ComunaliAnnalisa Rabitti, boom di preferenze nelle ultime am-ministrative, è stata scelta dal sindaco Luca Vecchi per presiedere le Farmacie Comunali Riunite. La sua nomina non è passata inosservata all’onorevole Maria Edera Spadoni del Movimento 5 stelle che non la ritiene legittima in base alla legge anticorruzione della Seve-rino. Per la grillina, “non è possibile, per due anni dal mandato di consigliere comunale, essere nominati in enti controllati dall’amministrazione, quali sono le Farmacie Comunali di Reggio Emilia”.La Rabitti di contro ha risposto di essere stata consigliera per un solo anno. Di fatto dunque è già Presidente (si è dimessa dall’incarico di consigliera, ndr) e ha già convo-cato il primo cda entro la fine dell’estate. La Rabitti al momento si sta rapportando con il direttore ed il vicedirettore di Fcr per fare il punto su questa azienda che ha 170milioni di euro di fatturato, 24 negozi e un’azione importante nel mercato interno del farmaco. Ma per la Rabitti, Fcr è anche la sede ed il luogo dal quale inizierà a concretizzarsi il progetto ‘Reggio città senza barriere’ che si sommerà all’intera progettualità sociale in carico alle Farmacie comunali. Per Reggio città senza barriere sono già stati stanziati 250 mila euro. E a ottobre ci sarà una giornata di formazione con l’ordine degli architetti e dei geometri per selezionare i 20 giovani studenti futuri geometri ai quali sarà assegnato il compito di abbattere le barriere architettoniche di Reggio Emilia realizzando i progetti usciti dai tavoli di lavoro sul tema di questi ultimi mesi.

Nomine

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Acqua nello scavo del Park Vittoria

NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

Le precisazioni del ComuneA seguito delle polemiche comparse su giornali e social network riguardo alla poz-za d’acqua stagnante presente da qualche tempo nello scavo del parcheggio in Piazza della Vittoria, il Comune è intervenuto per fare le dovute precisazioni.In una nota il Comune specifica che l’ac-qua presente ad oggi nello scavo è l’acqua normalmente presente nei terreni di queste zone, che emerge abitualmente nei lavori di cantiere. Si tratta di infiltrazioni naturali, dovute al normale ripristino del livello di falda-lente d’acqua. Ogni qual volta si esegua uno scavo al di sotto del livello corrente, infatti, il vuoto creato dallo scavo viene gradualmente riempito nuovamente dall’acqua, fino a ripristina-re il livello uniforme presente nel terreno circostante. L’acqua attualmente presente non viene rimossa, poiché la sua rimozione non determinerebbe altro che ulteriore richiamo dall’esterno di acqua di falda. L’aspirazione dell’acqua per lo svuotamento dello scavo deve essere limitata al periodo strettamente necessario all’esecuzione delle lavorazioni di costruzione delle strutture di fondo, che realizzeranno una vasca impermeabile in grado di mantenere l’interno del parcheggio perfettamente asciutto pur con la presenza all’esterno dell’acqua di falda stabilizzata al suo naturale livello. Togliere l’acqua in questo momen-to dalla zona di cantiere non servirebbe a nulla, in quanto l’acqua filtrerebbe di nuovo dall’area attigua oggetto degli scavi archeologici: in quest’ultima area non è ovviamente possibile intervenire ora con operazioni di impermeabilizzazione. Per questa ragione si è deciso di concentrare le operazioni di pompaggio dell’acqua in un’unica fase al termine delle operazioni di scavo archeologico. Non vi è alcun pregiudizio per la salute pubblica, in quanto l’acqua presente nello scavo è soltanto acqua proveniente dal sottosuolo.Il cantiere – precisa il Comune - non è fermo: sono in atto i lavori di approfondimento degli scavi archeologici. Ad oggi la società risulta in attesa dell’autorizzazione alla rimozione dei pavimenti di epoca romana e delle indicazioni da parte della Sovrintendenza, per la com-pleta definizione delle modalità di rimozione delle stesse pavimentazioni.

Anche Gualtiero Marchesi gusta il Parmigiano Reggiano delle Vacche RosseÈ stato il Parmigiano Reggiano uno dei protagonisti di #ICC15Expo, International Chef Cup, una gara internazionali di Chef stellati che si sfidano forti delle loro tradizioni gastronomiche. Lo scorso 11 giugno a Milano, a Le Terrazze di via Palestro, si è svolta la seconda tappa della gara con lo showcooking della coppia in gara, formata da Stefano Cerveni e dal francese Julien Machet. Il direttore della Coldiretti di Reggio Emilia Assuero Zampini e il vice delegato confederale Vito Amendolara hanno accom-pagnato a Milano, in questa spedizione di promozione dei prodotti tipici del territorio reggiano, una delegazione di sindaci in rappresentanza dei comuni della provincia, tra cui Baiso, Canossa, Casina, Carpineti, Rio Saliceto, Sant’Ilario d’Enza, Vetto, Vezzano e Viano e un rappresentante del Parco dell’Appennino Toscoemiliano.Tra i presenti alla serata anche Gualtiero Marchesi che ha assaggiato il Parmigiano Reggiano delle vacche rosse e lo ha valuto un prodotto eccellente, da utilizzare bene e con equilibrio.Per questo viaggio nei sapori, come per tutta la manifestazione, è molto importante l’uso di materie prime naturali e traccia-bili anche nel rispetto della filosofia di Expo. Ed ecco che entra in gara anche il terzo protagonista della serata il Parmigiano Reggiano preparato con latte di Vacche Rosse di Razza Reggiana, una razza di origine antichissima, la cui presenza sulle terre della zona risale all’anno mille.La giuria, composta dalla nutrizionista Evelina Flachi, dalla giornalista Cristina Viggè e dal drammaturgo Massimiliano Fi-nazzer Flory, accoglie per questa tappa due nuovi membri: le sorelle Passera – Marisa, voce di Radio Deejay, e Gigi – autrici di un seguito blog di ricette, e Vito Amendolara, presidente dell’Osservatorio per la Dieta Mediterranea e vice delegato confederale della Coldiretti di Reggio Emilia, sponsor della serata, che ha portato un importante contributo con la degusta-zione del Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse accompagnato da varietà di Lambrusco reggiano Doc.

Coldiretti

La società Aeroporto ottiene la concessione ventennaleIl 23 giugno scorso Enac (L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha uf-ficialmente approvato la richiesta di Concessione totale ventennale dell’in-tero sedime demaniale aeroportuale alla società Aeroporto di Reggio Emilia srl. L’approvazio-ne è avvenuta a seguito dell’istanza - presentata nei mesi scorsi dalla stessa società Aeroporto in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia – di affidamento diretto dell’area, ai sensi del “Regolamento per affidamento aeroporti de-maniali per l’aviazione generale”, pubblicato da Enac il 24 novembre 2014. Dopo vari tentativi di raggiungere questo risultato, esperiti nel corso di almeno 15 anni, anche dai ge-stori privati intervenuti in passato, la società Aeropor-to ha ottenuto questa importante concessione che, ampliando notevolmente l’area sotto il proprio diretto controllo, migliorerà le prospettive reddituali, il livel-lo dei servizi offerti, la manutenzione e la sicurezza dell’area, la quantità degli investimenti, le opportunità possibili, soprattutto per quanto riguarda l’area non operativa, la quale potrà tornare a servizio della co-munità. Il sedime demaniale aeroportuale di Reggio Emilia è di circa 100 ettari, di cui due terzi area operativa e un terzo area non operativa, ai quali si aggiungono, non compresi dell’area aeroportuale, 75 ettari di Bosc o urbano.

Aeroporto di Reggio Emilia

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Lutto in città

Fusione dei Comuni del Crinale reggianoAl referendum vince il sìSi è svolto domenica 31 mag-gio 2015 il referendum consul-tivo sulla fusione dei Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, in provincia di Reg-gio Emilia. Il 69,90% dei cittadini residenti che si sono recati com-plessivamente al voto nei quattro Comuni si sono detti favorevoli alla fusione e nella consultazione si sono potuti esprimere anche sul nome dell’eventuale nuovo ente: con 588 voti è stato scelto Ventasso, (24,6%), contro i 383 di Alto Appennino Reggiano (16,03%).Dopo il referendum, il progetto di legge istitutivo del nuovo ente, predi-sposto dalla Giunta regionale su richiesta dei singoli Consigli comunali, potrà ora proseguire l’iter di approvazione che potrebbe portare alla fu-sione. Con decorrenza dal primo gennaio 2016, il Comune unico avreb-be una popolazione di circa 4.500 abitanti e una superficie di 257 Km quadrati. In base alla proposta di legge, il nuovo ente riceverebbe dalla Regione un contributo costante annuale di 247 mila e 500 euro per quin-dici anni. In aggiunta potrebbe contare su un contributo straordinario in conto capitale di 200 mila euro all’anno per un triennio. Tra i benefici an-che un contributo statale annuo di circa 403 mila euro per un decennio.

La scomparsa di Anna GerraE’ scomparsa a 91 anni la dotto-ressa Annamaria Ternelli, vedova del pittore reggiano Marco Gerra, profondamente legata alla città di Reggio, di cui è stata benefattri-ce. Annamaria Ternelli Gerra, nata nel 1924, è stata una delle poche donne del suo tempo a laurearsi, prima in Medicina e poi in Biologia. Insegnante in diverse scuole reg-giane, vivrà insieme a Marco Gerra fino alla scomparsa dell’artista, nel 2000. Nel 2002 si apre una nuova pagina della sua vita, che la porta a donare larga parte del suo patrimonio alle istituzioni cittadine, all’Ammini-strazione comunale con i sindaci Antonella Spaggiari e Graziano Delrio, all’Arcispedale Santa Maria Nuova, al Centro internazionale Loris Mala-guzzi, a numerose istituzioni, scuole pubbliche e private, chiese, musei fra cui il Palazzo dei Musei, biblioteche fra cui quella di San Pellegrino, associazioni del territorio. La prima donazione al Comune, cioè all’intera collettività, fu l’albergo Cairoli, poi trasformato con una sapiente riquali-ficazione nello Spazio per le arti visive Marco Gerra in piazza 25 Aprile; l’ultima in ordine di tempo, un’importante donazione per la costruzione di 21 appartamenti per anziani a Ospizio, inaugurati lo scorso 9 maggio, alla sua presenza. Nel 2012 il Comune la candida per l’Italian Fundraising Award, il premio nazionale, che la designerà “donatore dell’anno”. Il Sin-daco Luca Vecchi ha espresso il suo cordoglio ricordandone la grande generosità e il senso civico.

Attivo dall’8 giugno al 6 settembre il Centro di ascolto (tel. 0522 320666)Anche per quest’ anno il Comune di Reggio, l’Azienda Usl e Rete hanno definito un Piano di intervento, in vigore dal 8 giugno al 6 settembre 2015, per promuovere e sostenere azioni di aiuto e ascolto rivolte alle persone anziane, soprattutto rispetto a una possibile “emergenza caldo”. L’estate può portare infatti qualche difficoltà, do-vuta alla discontinuità dei riferimenti familiari e sociali, che possono indebolirsi o venir meno. Può presentarsi, d’altra parte, la sensazione di solitudine e il senso di insicu-rezza di fronte a piccole e grandi circostanze, che si possono presentare nella vita di tutti i giorni. Da qui la formulazione del un Piano di intervento, che prevede fra l’altro l’attivazione del Centro di ascolto al numero di telefono: 0522 320666, dal 8 giugno al 6 settembre. Le azioni messe in atto, tra le quali: centro d’ascolto, ingresso gratui-to nei centri sociali provvisti di aria condizionata, vigilanza nei parchi, distribuzione di materiale informativo, aumento dei posti letto nelle residenze per non autosufficienti, ingresso temporaneo nei centri diurni, produzione di pasti idonei al periodo estivo, sono realizzate grazie al lavoro indispensabile di Enti e Associazioni di volontariato presenti sul territorio disponibili a garantirle in modo mirato alle persone anziane che potrebbero vivere situazioni di disagio nel periodo estivo.Consigli utili - Di seguito riportiamo alcuni consigli che le persone anziane dovreb-bero adottare per fronteggiare il caldo. Bere molto e spesso acqua, the, succhi di frutta, anche in assenza di stimolo alla sete; consumare molta frutta e verdura, anche sotto forma di frullati e centrifugati; fare pasti leggeri e frequenti; evitare su-peralcolici, caffè ed in generale le bevande ghiacciate e alimenti troppo caldi; uscire di casa nelle ore meno calde, nelle prime ore del mattino e dopo le 19.00; quando si esce è consigliabile coprirsi il capo e proteggere gli occhi con occhiali da sole; indossare abiti comodi e leggeri, chiari, non aderenti e di fibre naturali (cotone e lino); fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea; se si usano ventilatori per far circolare l’aria, non rivolgerli direttamente sul corpo; arieg-giare la casa, in particolare durante le ore più fresche; se si utilizzano climatizzatori, regolare la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna.

Emergenza caldo

Mela d’oro a Lisa Ferrarini Lisa Ferrarini, Consigliere Dele-gato del Gruppo Agroalimentare Ferrarini, il 20 giugno scorso ha ri-cevuto una delle prestigiose Mele d’Oro della XXVII Edizione del Premio Marisa Bellisario, “Donne ad Alta quota”, insieme ad altre personalità femminili del mon-do imprenditoriale, manageriale, scientifico e politico, tra le quali la bolognese Giovanna Furlanetto del Gruppo Furla. “Anche quest’anno – dichiara Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario – abbiamo scelto le migliori energie e promesse del Paese. Le Mele d’Oro 2015 sono donne che hanno raggiunto grandi e importanti traguardi, rappresentano la speranza e il futuro della nostra economia, sono le migliori ambasciatrici nel mondo dell’Italia che produce e lavora. Quest’anno inoltre abbiamo istituito il premio “Azienda Women Friendly”: riceverà la Mela d’Oro un’impresa che si è impegnata concretamente per far crescere professionalmente le dipendenti in un ambiente lavorativo che ne riconosce i meriti e ne condivide le problematiche. Istituito nel 1989 per ricordare la figura dell’imprenditrice italiana Marisa Bellisario, il riconoscimento premia chi si è distinta nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia e nel sociale a livello nazionale ed internazionale. Oltre ad aziende che riservano un occhio di riguardo alle carriere in rosa.

Imprenditrici

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50 anni di sacerdozio

NEWS dall’esagono e non soloFatti, storie, notizie

Guastalla

Workers Buyout raccontato dagli studenti

L’Avis in festa al traguardo dei 65 anniL’Avis Guastalla ha festeggiato domenica 14 giugno il 65° Anni-versario di fondazione con una festa che ha coinvolto la città,i 970 donatori iscritti, i vertici pro-vinciali (Stefano Pavesi) e regionali (il vice presidente Ennio Cottafavi), le delegazioni Avis-Aido dei comu-ni della Bassa e di alcuni comuni mantovani (Suzzara,Villastrada) e modenesi (Camposanto). Dopo la messa nella chiesa dei Servi ce-lebrata da don Alberto Nicelli si è formato un corteo di donatori e cittadini che ha percorso le vie del centro storico preceduto dagli sbandieratori e musici “Maestà della Battaglia” di Quattro Castel-la. A Palazzo Ducale Nadia Truzzi, presidente Avis Guastalla, ha tenuto il discorso celebrativo ringraziando i volontari e annunciando i progetti futuri, che prevedono anche borse di studio per gli studenti degli Istituti Russell e Mario Carrara. E’ seguita la premiazione dei Soci Benemeriti alla presenza della dott.ssa Cristina Marchesi, responsabile del Polo ospedaliero reggiano, del sindaco Camilla Verona e del dottor Salvatore De Franco. Con il distintivo “Oro con diamante” sono stati premiati Cesare Alessandri e Ettore Anselmi,super donatori con 38 anni di ininterrotta atttività. (e.p.)

I dirigenti locali,provinciali e regionali Avis con i super donatori guastallesi premiati - Cesare Alessandri e Ettore Anselmi (Foto

Giorgio Pelli)

Menzione speciale in Senato al Galvani Iodi Gli studenti della IIB dell’IIS Galvani Iodi di Reggio hanno ricevuto una menzione spe-ciale in Senato, rientrando nella rosa dei vincitori, per avere realizzato un video su una storia locale che ha messo in risalto il tema del diritto al lavoro. Guidati dalle do-centi Laura Spallanzani e Romina Bravi, gli studenti hanno vestito i panni dei lavoratori di un’azienda di ceramica prossima al falli-mento. Fino a quando gli stessi dipendenti scoprono la formula del workers buyout che consente ai lavoratori di investire la propria indennità di mobilità nell’azienda rilevan-dola, trasformandola in cooperativa e diventando soci imprenditori. Sulla falsa riga dell’esperienza della Greslab di Scandiano, un’azienda ceramica che fa scuola nel campo del workers buyout, i giovanissi-mi studenti hanno recitato ciascuno il proprio ruolo proprio all’interno della Greslab che si è offerta di ospitare le riprese del video su questa grande Lezione di Costituzione. In realtà il progetto si è concluso con la realizzazione del cortometraggio muto, accompagnato solo dalle musiche del maestro Sandro Animini ma la prima parte del progetto è consistita nella preparazione al tema del Workers buyout, nella visita alle aziende reggiane che lo hanno applicato, e poi anche nella prepa-razione artistica degli studenti, ad opera di Daniele Franci del centro teatrale Etoile di Reggio. La sceneggiatura del video è stata scritta dalla stessa insegnante Laura Spallanzani che ne ha curato ogni dettaglio. Racconta la Spallanzani, <<Abbiamo avuto una menzione nella ca-tegoria ‘coinvolgimento e ricaduta sul territorio’ e questo ci fa onore perché volevamo radicare il nostro lavoro sul territorio. E il presidente del Senato Pietro Grasso ha appunto menzionato e dunque nominato il nostro progetto al termine della cerimonia conclusiva. >>

Festeggiamenti per Padre Paolo C’è un sacerdote a Reggio che è andato fino alle sorgenti del Danubio e poi da lì è ritornato a casa in bicicletta. E’ lo stesso frate che ha trascorso diversi anni in Afri-ca nel villaggio di Kabo, nella Savana, e ha aiutato una donna a partorire in auto men-tre la soccorreva per portarla in ospedale. E c’è un bambino in Africa che sia chiama Paul Koutoukoutou ( si legge kutukutù ) che vuol dire ‘nato in auto’ e Paul in onore al sacerdote. Quell’uomo chiamato da Dio a svolgere il suo sacerdozio al servizio degli altri è Padre Paolo Poli dell’ordine dei cap-puccini, cappellano dell’ospedale Santa Maria Nuova di Reggio. Padre Paolo ha recentemente compiuto 50 anni di sacerdozio e ne-anche a farlo apposta, l’anniversario coincide con il 50esimo del no-socomio locale. Punto di riferimento per i fedeli ma anche per i laici, Padre Paolo ha una capacità di relazionarsi probabilmente unico nel suo genere e frutto sicuramente anche delle sue missioni nei paesi po-veri. Per gli ammalati del Santa Maria Nuova è indubbiamente grande punto di riferimento.

La IIB dell’IIS Galvani Iodi

Chiude lo storico locale, ma non è un addio E’ un arrivederci e non un addio quello che lo staff della Pasticce-ria Torinese ha annunciato con la chiusura dello spazio di via Forna-ciari, lo scorso 21 giugno. Il pasticcere Stefano De Pietri ha ringraziato collaboratori, clienti e amici che l’hanno sostenuto e seguito negli anni, con una lettera sui social network e sulla stam-pa locale, in cui ha fatto anche sapere che la sua avventura non finisce qui. Il prossimo novembre infatti, aprirà i battenti un nuovo locale in via Crispi, nell’ex negozio Scout, che si estenderà per oltre 400 metri quadrati. Il nuovo locale, che avrà come cuore pulsante la pasticceria in una chiave in cui il classico va a fondersi con le nuove tendenze, offrirà, in un percorso del gu-sto, una speciale area dedicata al mondo del cioccolato, uno spazio caffet-teria, la champagneria con una ricca selezione delle più importanti bollicine d’oltralpe, il bistrot per la pausa pranzo (anche take-away), per poi ritornare dall’aperitivo e alla cena. A completare il gusto per il bello, un angolo floreale d’eccezione curato da “Il Té e la Rosa”.

Pasticceria Torinese

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Reggio, una seconda casaÈ unanime il giudizio dei giocatori al termi-ne di questa stagione: “Reggio? Non pen-savo potesse esistere una città di questo tipo per un giocatore” parole di Rimantas Kaukenas subito sottoscritte da tutti. “Reg-gio è per me una seconda casa” ribadiscono in coro Andrea Cinciarini e Amedeo Della Valle, non è da meno Darius Lavrinovic che si commuove davanti ai tanti tifosi. Non si può fare a meno di evidenziare come que-sta squadra sia entrata in simbiosi con la città. Per chi è sul piede di partenza tanto affetto fa affiorare dubbi: “Mi prendo ancora due giorni perché dopo stasera è ancora più difficile abbandonare Reggio” a dirlo è Federico Mussini ormai certo sul treno americano. Andrea Cinciarini e Riccardo Cervi hanno le sirene milanesi che li chiamano ma per il Cincia, 29 anni fra poco papà, il dubbio è amletico: “mi rinchiuderò in un albergo con mia moglie, lontano dove non mi conoscano, per pensare. Non potrò mai dimenticare Reggio, per me una seconda casa”. A cementare il grande affiatamento fra i giocatori ci pensa Giovanni Pini in gara 6 ha avuto momenti straordinari, di fronte un grande Lawal. Sara questo un ricordo per i tuoi nipoti? “No certo a loro racconterò che ho potuto giocare ed allenarmi insieme a Kaukenas, Lavrinovic e tutti gli altri”. Una testimonianza di come questa squadra sia affiatata e coesa. Max Menetti tralascia le origini friulane, “non ho dubbi sono Reggia-no”, e rivolge un pensiero al suo grande maestro Dado Lombardi un maestro di basket e vita. Reggio li guarda, li ammira, li apprezza ma senza assillarli, possono tranquilla-mente girare in piazza, fare selfie, farsi abbracciare e fermarsi con chiunque a parlare, come si fa in una grade famiglia. E’ questo che fa la differenza, loro hanno giocato con il cuore per la gente di Reggio e i Reggiani li hanno messi nel proprio cuore.

n speciale GRISSIN BON

Abbiamo perso la partita ma abbiamo vinto la gara del cuore

La ‘rabbia e l’orgoglio reggiano

La tenerezza della delusioneUn uomo av-vezzo a giocare grandi partite, a calcare i par-quet di tutta Europa, 38 anni di vita molti dei quali dedicati al basket passione e lavoro per un grande Riman-das Kaukenas. Dopo la finale risale dallo spo-gliatoio, al suo fianco le sue bellissime bambi-ne. Rimandas esce dal tunnel e alza lo sguar-do verso il cielo e con una tenerezza infinita le sue bambine accarezzano le sue braccia. Non si parlano ma lui si fa piccolo, bambino, pochi metri si siede e piange fra le braccia delle sue figlie. Quei capelli dorati diventa-no l’approdo su cui appoggiarsi per superare questa grande delusione. Non una delusione sportiva, di titoli ne ha vinti e persi tanti, ma la delusione di non aver potuto dare gioia alla gente di Reggio. Si, abbiamo perso la partita ma abbiamo vinto la gara del cuore che, per noi alla fine, conta molto di più

Si arriva a gara 7 con la Grissin Bon che aveva sprecato almeno due match ball in gara 6 a Sas-sari. Parte forte Reggio e aiutata

dal pubblico domina il primo quarto. Nel secondo Sassari reagisce e le gambe dei reggiani cominciano a flettere un po’. Ma Reggio si rialza sempre e man-tiene comunque un seppur esiguo van-taggio. Fino al quarto quarto quando Sassari pareggia e a meno di tre minuti dalla fine va in vantaggio. Un break di 5 punti ma ancora una volta l’immen-so cuore dei giocatori della Grissin Bon riesce a recuperare. Sembra che pos-siamo farcela. Ma ancora il tabellone e la straordinaria precisone dei giocatori della Dinamo ci mettono sotto di due

punti a pochi secondi dal termine. Non siamo sufficientemente lucidi e l’ultimo tiro sancisce la sconfitta. Tutto que-sto in una serie dei play off che sono stati un susseguirsi di emozioni intense con forti colpi al cuore, tanto che il Pa-tron Landi intervistato dalla Rai nell’in-tervallo di gara 7 dice “ fortuna che è l’ultima gara non penso di poter andare oltre con le emozioni”. Sono proprio le emozioni a cementare il tifo biancoros-so, la grande delusione finale porta il pubblico a fermarsi sulle gradinate a pensare e capire che sul campo c’erano due spiriti diversi. Da un lato la Dina-mo con giocatori che hanno svolto al meglio il loro lavoro. Hanno vinto per bravura e professionalità. Dall’altro la Pallacanestro Reggiana i cui giocato-ri si battevano per la città, per i tifosi,

i dirigenti e solo in second’ordine per loro stessi. Per questo ci hanno mes-so tanto carattere, tanto cuore e tante lacrime per il finale. Una parola anche per il corollario, il vetusto palasport di via Guasco mai si sarebbe sognato di poter essere, alla sua età e nelle sue condizioni, il palcoscenico nazionale per la finale, eppure è accaduto e diciamola tutta ha anche fatto la sua figura. Pre-miata la Dimano coriandoli tricolori per tutti, un solo rammarico quella coppa che poteva tingersi di Bianco Rosso ma è diventata Bianca e Blu.

Reggio palcoscenico della gara finale per lo scudetto

Foto servizio: Sergio Volo e Pallacanestro Reggiana

di Giovanni Mazzoni

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da destra: Dado Lombardi con Pino Brumatti

La storia del Basket a ReggioLa Pallacane-stro Reggiana nasce ufficial-mente il 3 set-tembre 1974 per volontà di 8 amici: Gior-gio Bertani, Alberto Ber-tolini, Pierlui-gi Codeluppi,

Gianni Pastarini, Mauro Ponzi, Enrico Prandi, Luigi Testa e Massimo Vernillo. Fino a quel momento la realtà cestistica più importante a Reggio era “La Torre” i cui fasti si fer-marono alla serie B nazionale. Sponsorizzata “Magazzini Jolly” la Pallacanestro Reggiana inizia dal campionato di promozione affidata in panchina a Marzio D’Arrigo che la porta al successo e alla conquista della serie D. La prima storica formazione vede schierati: Bigi, Celani, Grisanti , Occhipinti, Nobili, Grasselli, Campani, Guerrieri, Bel-politi e Filippini. Nella stagione 1976/77 la fusione con la società “Cestistica Tricolore” modificando i colori sociali negli attuali bianco e rosso. Nel 1979/80 la sponsorizzazio-ne “ Cantine Riunite” che caratterizzerà per lungo tempo il basket a Reggio. Nel 1982 la squadra centra la prima storica promozione in serie A con l’allenatore Gianni Zappi. Solo due anni prima si era disputata la partita storica con la Leone Mare che portò al palazzetto oltre 5000 persone, fu una beffa, con la promozione che sfuggi a pochi secondi dalla fine, ma consacrò Reggio come città del basket. Dopo diverse stagioni nel 1984 si conquista la promozione in se-rie e arrivano a Reggio di giocatori del calibro di Bob Mor-se, Joe Bryant, Rudy Hackett, Roosevelt Bouie e Pino Brumatti, nel 1992/93 arriva la stella americana Mike Mi-tchell, tuttora recordman di presenze e punti. Il giocatore, che aveva già disputato 10 campionati nella NBA, restò in biancorosso per sette stagioni fino a concludere la carriera proprio a Reggio Emilia al termine del campionato 1998-99. Sono gli anni di Dado Lombardi, il “Dadone” è carismatico e trascina con sé il popolo del basket. Reggio forgia an-che grandi giocatori italiani come Gentile e reggiani come Piero Montecchi, Sull’orlo del fallimento nel 1993 viene salvata per mediazione diretta dell’allora sindaco Antonel-la Spaggiari e dell’allora presidente della Reggiana Calcio Franco Dal Cin che promuovono una cordata tutta reggia-na al cui vertice siede Elio Monducci. Ai vertici societari si succedono diversi Presidenti e la storia della Pallacanestro procede con alti e bassi, il passaggio più importante avvie-ne nella stagione 2001/2002 fra Chiarino Cimurri e Ste-fano Landi. Inizia cosi una nuova era con l’imprenditore reggiano che sposa la linea dei giovani. Non mancano le de-lusioni come la retrocessione in A2 nella stagione 2006/07. Fra grandi campioni e molti allenatori, Ivan Paterlini di-venta Presidente sostituendo Landi ( per eccessivi impegni su vari fronti) che comunque resta il “Patron” della società. La svolta avviene nella stagione 2011/2012 con la vittoria del campionato di Legadue. Le stagioni successive sono un consolidamento della società affidata all’A.D. Alessandro Della Salda e della squadra, condotta da Max Menetti, con il raggiungimento del primo grande trofeo, la conquista di un titolo europeo. Il 27 aprile 2014, a Bologna, la Grissin Bon conquista l’Eurochallenge, battendo in finale i russi del Triumf Ljubercy (79-65). Sono i primi 40 anni di vita della società ed è il primo titolo europeo della storia della squadra. Arriviamo quindi ad oggi e alla prima finale per lo scudetto. Sconfitti a gara 7 da Sassari si è sfiorato il risul-tato storico ma, per detta di tutti, questo è solo l’inizio di una nuova era per basket reggiano.

Il futuroDopo una notte insonne al mattino il primo pensiero è rivolto al futuro. Nella mente dei dirigenti e dei tifosi si cerca subito di ipotizzare la nuova squadra per raggiungere l’obiettivo mancato seppur di poco. Si guardano le certezze ovvero i giocatori che si-curamente resteranno a Reggio a partire da Giovanni Pini e Ojars Silins, Amedeo Della Valle, Adam Pechacek e Achille Polonara. Una base certo ma nel basket il team vincente richiede una stra-tegia più che delle certezze di giocatori. I dubbi più importanti, ma in realtà si possono definire certezze, di uscita riguardano Mussini,(destinato all’esperienza americana) buon giocatore ma non fondamentale per il futuro diventerà un ottimo giocatore ma al momento non è certo l’uomo che può fare la differenza nel prossimo campionato. Discorso completamente diverso riguarda Andrea Cinciarini anche lui con ogni probabilità lascia. Ventinove anni sono una età nella quale se vuoi una grande squadra ( più di blasone e soldi che non per altro)devi prendere al volo il pri-

mo treno che passa e quel-lo di Milano e proprio un frecciarossa. La perdita di Cinciarini cam-bia totalmente l’assetto della squadra per cui vanno ri-pensati molti ruoli, con lui certa appare anche l’uscita di Drake Die-ner reduce da una stagione

non brillantissima. Ma se esce il “Cincia” sarebbe bene valutare ulteriormente la posizione di Diener, una stagione la può falli-re due no. Dobbiamo sottoscrivere con Kaukenas e Lavrinovic, sappiamo che l’età per il primo e gli infortuni per il secondo potrebbero indurre a rinunciarvi ma abbiamo bisogno di espe-rienza. Alla fine guardiamo al mercato, Frosini avrà il suo da fare non ci addentriamo ma sconsigliamo l’idea di David Logan che da tempo qualcuno ha in mente. E’ un grande giocatore sicuramen-te ma è un solista per metterlo nella giusta condizione si tratta di cambiare molte cose forse troppe per la testa dura dei reggiani.

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n speciale GRISSIN BON

La società

Stefano Landi è il fulcro su cui gira tutta la società e la struttura della Pallacanestro Reggiana. La delusione della sconfitta non lo fa retrocedere dal suo ruolo e dal suo impegno: “Io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno. Non mi ritiro di certo. Anzi siamo pronti a rilanciare per migliorare i risultati ottenuti”.Rinnova la fiducia a tutti: “Hanno fatto un grande stagione, meritano tutti la ri-conferma”. Non fa mistero Landi di aver sofferto molto in questa fase finale: “set-

Il sindaco e il Palasport

“La ristrutturazione dell’attuale Palasport è l’ipotesi più plausibile”

Il tema del palasport è dibattuto da tem-po. I successi del basket ripropongono la

necessità di un nuovo impianto o di una ristrutturazione di quello vecchio: “Sia-mo ben coscienti di questo fatto - dice Vecchi- ma vogliamo essere concreti. È il momento di passare dai plastici, dai

“Siamo pronti a rilanciare per migliorare i risultati ottenuti”

Il Palabigi “All white”Una delle caratteristiche di questa serie di play off è il colore bianco-rosso che domina sugli spalti ma le magliette distribuite ai tifosi con il bianco dominate hanno determinato una scenografia “all white “ all’interno del palasport in queste immagini ripercorriamo alcuni scorci delle varie gare.

La piazza

La Grissin Bon ha fattoinnamorare la città

Un time laps della piazza di Reggio mo-strerebbe come questa squadra abbia coinvolto, piano piano, una intera città.Erano pochi al primo maxi schermo in piazza San Prospero, erano per lo più passanti che si fermano incuriositi sor-seggiando una bibita o mangiando un ge-lato. Poi Reggio riscopre il piacere di vive-re insieme i grandi eventi sportivi con la Reggiana Calcio che si gioca la promozio-ne in serie B. Erano più di tremila in quel giorno in piazza. Ma il basket pareva non essere altrettanto attraente per la gen-te di Reggio fino a quando la Grissin Bon

disegni e dalle immagini virtuali ai fatti. Siamo anche coscienti dei problemi che una nuova struttura porrebbe. In primis il costo. Non dimentichiamo che grandi citta, Bologna, Cantù, Varese ecc. hanno fatto grandi impianti ma poi hanno perso la squadra. Noi vogliamo un cammino in-sieme e vorremmo una struttura che ser-va alla città, anche nel caso che un doma-ni la squadra non dovesse avere gli stessi risultati di oggi. Per questo riteniamo che la ristrutturazione dell’attuale palasport sia il progetto da preferire. Il sindaco si esprime e lo fa dunque in modo chiaro. Non una nuova struttura che potrebbe essere una cattedrale nel deserto ma la modifica di quella attuale. Non ci sono tutti soldi e per questo occorre l’appor-to anche dei privati. Gli scogli insomma sono sempre gli stessi ma, al contrario di qualche settimana fa, non siamo più solo alle parole ci pare di intravedere una vera volontà di agire. Sabato il Sindaco ha ri-cevuto la squadra in sala tricolore e l’ha ringraziata a nome della città: “Sento il bisogno di dire grazie a nome della città - dice Vecchi – per il vostro senso etico, la vostra passione e la vostra umanità. Al di là del risultato avete comunque scritto la storia”

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Teletricolore e il BasketCredere in un progetto a risultato ottenuto è facile. Molto più difficile farlo quando tutto sembra ostacolare e creare problemi. Parliamo di una decina di anni fa quando Teletricolore propone alla Lega basket di produrre le partite campionato per diffon-derle a livello locale. Sembrava una cosa impossibile. Trasmettere in diretta era cosa riservata alla Rai che a sua volta riservava nicchie di tempo alla palla a spicchi. Poi la retrocessione della Pallacanestro reggiana in Lega 2 sembrava far tramontare ogni velleità. Ma come spesso capita solo cadendo ci si può rialzare e ripartire. Così è acca-duto nel basket. Reggio in A2: le partite vengono trasmesse in diretta da Teletricolore e i risultati entusiasmano la Lega . Promossa la Grissin Bon anche la Lega maggiore capisce l’importanza di trasmettere le gare e da quel momento tutte le partite sono

in tv. Ma a Teletricolore non ba-sta e si cimenta in Europa, lo fa con L’Euro Challenger: affianca-ti alla struttura di Cast Televi-sion, produce per tutta Europa le finali di Bologna. La squadra vince la coppa e la tv sdogana definitivamente l’emittenza lo-cale che vince la propria pic-cola coppa fatta di costanza e velleità per portare in tutte le case un evento televisivamente complicato ma proprio per que-sto più bello.

te partite sono tante e alla fine non ce la facevo più. Ma que-sta squadra ha fatto cose s t raordina-rie, teniamo-lo presente”.Nessun dub-bio dunque sul futuro della Pallaca-

nestro Reggiana, adesso un po’ di ripo-so pronti a ripartire immediatamente a metà luglio per una nuova stagione.Perdendo il campionato e per effetto del-le wild card Reggio perde anche l’Euro-lega ma per Max Menetti non è negati-vo: “avremo cosi la possibilità di figurare bene anche in Europa. L’Eurolega sareb-be stata fuori della nostra portata in Eu-rocup possiamo porci obiettivi importan-ti e farci un’esperienza internazionale di primo livello”. Come dire abbiamo già di-segnato gli obiettivi per il prossimo anno.

La faccia

La ‘faccia cattiva’ di Della Valle diventa l’icona di gara 7

Amedeo Della Valle è protagonista di un fi-nale di stagione stra-ordinario. Ma oltre a suoi punti e alle sue prestazioni fa parlare e discutere la sua grinta, tutta racchiusa in una espressione di gara 5 che diventa un vero proprio cult. La faccia grintosa di Ame-deo diventa un’immagine da mostrare e i tifosi di Sassari, in gara sei lo bersagliano

con fischi ed insulti. Ma il po-polo bianco rosso adotta que-sta sua immagine a simbolo e il Palasport di via Guasco di-venta una unica immensa im-magine di Amedeo Della Valle. “Non potevo nemmeno imma-ginare una cosa del genere” dice lo stesso giocatore. Un po’ schivo, legato alle sue cuffie di colore improbabile per estra-niarsi dell’ambiente, Amedeo trova il suo volto esposto a simbolo “di tutto avrei potu-to pensare ma mai di entrare in un palasport cosi. Quando sono arrivato mi emozionavo sentendo il mio nome alla pre-sentazione e oggi…”.Anche questo è il basket…. a Reggio.

fa innamorare tutti. L’arma vin-cente è il Cuore, anche chi non è conoscitore del basket si ferma a guardare e vede che la squadra scalda l’animo, si fa voler bene perché sono bravi ma soprattut-to perché mettono in campo lo spirito reggiano fatto di cuore e testa dura. Ed allora la piazza si riempie e sono tremila per gara 6 con il cuore in gola e fino alla fine in pedi a soffrire e gioire. Quel-lo che non si credeva si realizza, la piazza del basket raggiunge quella del calcio e Reggio risco-pre di essere una grande città anche nel tifo, composta corret-ta e sempre contenta si vinca o si perda la partita.

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n l’intervista

La Camera di Commercio verso la riforma

Stefano Landi

di Isabella Trovato

La Camera di Commercio di Reggio va incontro ad una riforma sulla base di quella della Pubblica Amministra-zione che prevede una revisione del

sistema camerale e il dimezzamento degli enti presenti su tutto lo stivale e che pas-seranno da 105 a 60. L’ente reggiano si giocherà la partita sul piano patrimoniale piuttosto che su quello del personale ed è già al lavoro con le altre camere di com-mercio dell’Emilia Romagna per realizzare una sorta di autoriforma in cui decidere le aggregazioni. La Camera di Commercio di Reggio è piuttosto orientata verso l’accorpamen-to con Modena come spiega il Presidente Stefano Landi. Le considerazioni al vaglio dei vertici dell’ente camerale di Reggio, sebbene sia ancora prematuro entrare nel merito dell’eventuale aggregazio-ne, vertono più sull’aspetto patrimoniale dell’ente che su interventi sul personale. Infatti la Camera di Commercio di Reg-gio sta considerando di dismettere alcune partecipazioni e di rivedere il proprio pa-trimonio immobiliare. Intanto in questi giorni Landi ha fatto il quadro dello stato di salute delle nostre imprese in occasione appunto della XIII giornata dell’economia in un convegno che si è tenuto nella sala Specchi del te-atro Valli. Dal discorso del Presidente è emerso un quadro variegato del nostro sistema economico che porta a parlare di ripresina alla fine di questa lunga reces-sione per sottolineare che c’è una risali-

Si fa strada l’ipotesi di un’aggregazione a Modena

Allo studio dell’ente reggiano le dismissioni di partecipazioni e patrimonio immobiliare

ta di alcuni comparti mentre altri ancora stagnano, come ad esempio le costruzio-ni. Ma soprattutto, ha spiegato il Presiden-te, permane una criticità anche sul nostro territorio ed è quella della percentuale di disoccupati tra i 15 e i 24 anni. Per la provincia di Reggio , nel 2013 il tasso di disoccupazione era del 5,9% e nel 2014 è arrivato al 6,6%. Si parla di una percen-tuale pur sempre inferiore alla media re-gionale di due punti, ed è la metà di quella nazionale che ha raggiunto il 12,7%. Ma è un dato che su Reggio ha un suo peso, anche in fatto di coesione sociale. Landi ha ribadito la necessità di un’azione comune di tutti gli attori per il rilancio del-la nostra economia, dalle istituzioni alle associazioni di categoria. Punta di orgo-glio invece del nostro territorio è l’export che ha raggiunto valori record quest’anno nonostante a fronte di 56 mila imprese, sono solo 3 mila e 500 quelle che espor-tano. Per Landi però molte altre aziende reggiane potrebbero guardare ai mercati esteri, da qui la scelta degli investimenti dell’ente camerale sull’internazionalizza-zione.

Presidente prima di addentrarci nella riforma dell’ente camerale, ricordia-mo cosa rappresenta la Camera di Commercio?“La Camera di Commercio è per defini-zione la casa di tutte le imprese del terri-torio. A Reggio Emilia sono circa 56 mila le imprese iscritte, praticamente un’im-presa ogni dieci abitanti. Questo dimostra che nel nostro territorio c’è un’imprendi-toria molto sviluppata.”

E in che modo la nostra Camera di Commercio si avvicina alla riforma del sistema camerale?“A tutt’oggi non abbiamo ancora rife-rimenti precisi da parte del governo e delle regioni. Insieme ad Unioncamere nazionale e regionale stiamo ragionan-do su una sorta di autoriforma. Io per-sonalmente ritengo che come in tutte le

riforme ci siano degli aspetti positivi da valutare. Credo però che non si dovrebbe ragionare ad un accorpamento in termini esclusivamente quantitativi, come preve-de il testo della riforma che pone il paletto delle 80 mila aziende iscritte come soglia minima per non aggregarsi. Noi siamo at-torno alle 60 mila unità. Se il testo di leg-ge passasse così come è stato previsto, avremmo l’obbligo di accorparci. Ma non credo che il parametro della quantità sia sufficiente. Credo che bisognerebbe fare un ragionamento più qualitativo.”

Ma a cosa si riferisce quando parla di aspetto qualitativo?“La camera di commercio di Reggio, gra-zie al lavoro fatto dai miei predecessori, gode di ottima salute sia a livello finanzia-rio, sia a livello organizzativo: siamo un ente che dà risorse al territorio e abbia-mo le caratteristiche per andare avanti da soli. Il numero delle 80 mila imprese per noi non fa la differenza. Tornando dunque al discorso delle aggregazioni, ritengo che debbano essere tra territori possi-bilmente omogenei. Reggio per esempio potrebbe andare con Modena, e credo che questo sia un pensiero oggettivo perchè con il territorio modenese siamo uniti sot-to molteplici aspetti, abbiamo un tessuto industriale molto simile, dalla meccanica e la meccatronica avanzata, fino all’a-groalimentare, dal distretto tessile Carpi Correggio a quello delle ceramiche, e poi abbiamo la stessa università.”

Quindi siamo più indirizzati verso Modena che Parma?“Non ci sono ancora preaccordi sul tavolo né verso il Secchia né verso l’Enza. Con Modena tuttavia abbiamo già delle affinità e delle organizzazioni in comune. Anche con Parma abbiamo elementi di somi-glianza, ma non allo stesso modo. La linea che Unioncamere sta seguendo è quella di ragionare in sintonia e coordinamento con la Regione in funzione anche della riforma delle province: all’inizio si era pensato di seguire gli accorpamenti delle province.

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l’intervista n

“Il criterio dell’accorpamento non dovrebbe essere esclusivamente quantitativo: le aggregazioni devono avvenire tra territori possibilmente omogenei. Con il territorio modenese abbiamo un tessuto industriale molto simile e siamo legati anche dall’Università”

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Noi saremmo dovuti andare con Modena. Io credo che sarebbe difficile immaginare una nuova provincia Modena-Reggio con una camera di commercio che invece va con Parma. Dunque ritengo sia opportuno ragionare con il Presidente della Regione per vedere gli sviluppi della provincia e di conseguenza ragionare sulla nostra.”

Presidente ma la sede resterebbe questa?“Un accorpamento deve comunque ga-rantire e tutelare una presenza territoria-le forte. La CCIAA deve essere vicina e supportare le imprese del proprio terri-torio: se l’accorpamento si deve fare, e si farà, dobbiamo essere capaci di crea-re delle unità centrali per arrivare a otti-mizzare e risparmiare ma non possiamo pensare di smantellare una o l’altra. Il presidio territoriale è da tutelare. Poi per quanto riguarda l’alternanza della Presi-denza oppure la dislocazione della sede centrale, credo che il campanilismo sia un concetto da superare, le nostre imprese sono globalizzate, sono in tutto il mondo, dobbiamo andare oltre il campanile.”

Dunque i riferimenti territoriali re-steranno. “L’importante è il risultato. E cioè che le camere di commercio continuino a svol-gere questo ruolo di supporto fondamen-tale alle imprese. I primi effetti comun-que di un cambiamento dello status delle CCIAA lo abbiamo già avuto sul taglio dei contributi camerali del 35% che le impre-se versano all’ente. E potrebbe arrivare al 50% nel giro di un paio d’anni. Nonostan-te questi tagli per esempio, noi abbiamo destinato sei milioni di euro alle imprese.”Questa riforma servirà a tagliare i

n l’intervista

costi. Da cosa sono rappresentati? Ci saranno ricadute sul personale?“La nostra camera di commercio si trova in una condizione di efficienza gestiona-le buona. Io non ho ancora alcun merito su questo aspetto perchè fino ad oggi ho inciso ancora poco. E’ invece il frutto del lavoro del segretario generale Michelan-gelo Dalla Riva e dei suoi collaboratori. Abbiamo un rapporto numero di aziende e dipendenti che è molto favorevole. An-che nella nostra stessa regione ci sono camere di commercio meno efficienti sotto questo indicatore. Cosa succederà nell’eventualità di un accorpamento? È un po’ troppo presto per fare il nuovo orga-nigramma del personale. Comunque si guarderà a tutti gli strumenti in possesso dei dipendenti.”

Avete iniziato il processo di riorga-nizzazione interno?“Nulla di straordinario o meglio nulla in prospettiva di un’aggregazione futura. Stiamo valutando piuttosto le partecipa-zioni in tante altre società regionali o na-zionali. Nel nostro attuale contesto e in una prospettiva di accorpamento ci ser-vono ancora o non più? Stiamo valutando la parte immobiliare e come noi credo an-che gli altri enti stiano facendo le proprie considerazioni dunque non tanto sull’or-ganizzazione ma sull’assetto patrimoniale della camera di commercio”

Quando parla di partecipazioni a cosa fa riferimento?“Mi riferisco a società del mondo came-rale che non rappresentano più un valore aggiunto in termine di servizi per il no-stro ente. Per esempio siamo soci di una

percentuale minima dell’a-eroporto di Bologna che va verso la quotazione in Borsa e si può pensare di monetizzare. Discorso di-verso per le partecipazio-ni locali per esempio per Ifoa che controlliamo con oltre ‘80% o Reggio Emilia Innovazione, o ancora in aeroporto. Quando parlia-mo di alienazioni faccio ri-ferimento a partecipazioni fuori provincia.”

Lei ha parlato degli in-vestimenti nonostan-te le minori risorse. Ha spiegato che avete con-tinuato a investire sulle imprese locali attingen-do al tesoretto. Perchè Presidente? C’è un po’ la paura che con l’aggre-gazione, queste nostre riserve vadano perse rispetto al loro impiego sul territorio reggiano?

“Questo non è il motivo principale. Ab-biamo ritenuto di attingere al tesoretto perchè, come dicevo prima, da una parte registriamo un -35% di ricavi per il 2015 e poi siamo ancora in una fase economica difficile, e come ente abbiamo bisogno di investire energia e risorse per le nostre imprese. Mi sembra giusto investire ne-gli aiuti alle imprese. Non potevamo fare diversamente e siamo ben felici di poter-le utilizzare nel miglior modo, cioè come aiuto alle imprese.”

Sotto il profilo immobiliare pensate a delle dismissioni?“Non c’è dubbio che quando si pensa ad un accorpamento si pensa anche alle du-plicazioni che si devono evitare anche dal punto di vista immobiliare. L’ente camera-le reggiano oltre a questi uffici, ha la sede di rappresentanza in via Crispi. Abbiamo altri uffici vicini all’ente fiera e dunque, pensando a degli accorpamenti, se met-tiamo insieme Reggio e Modena, Parma o Piacenza, qualche ufficio potrebbe anche non essere più necessario.”

Le piacerebbe essere Presidente del nuovo ente?“Certo, è una possibilità evidente. Non so se sarò ancora Presidente della Cciaa di Reggio quando queste aggregazioni si faranno, però è chiaro che non mi dispia-cerebbe.”

Bilancio di un anno Presidente, par-liamo di export: lei dice che si può fare di più. Perchè certe aziende non fanno export anche se potrebbero farlo? “Partiamo dai nove miliardi di esportazioni delle nostre aziende pari al 60% del Pil. E’

Stefano Landi intervistato da Isabella Trovato (foto Sergio Volo)

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l’intervista n

un risultato che viene dalla capacità delle nostre imprese di internazionalizzarsi e offrirsi in tutto il mondo, dalla qualità dei loro prodotti e per i loro servizi. Ci sono anche aziende che ancora non avevano portato avanti dei programmi spinti di in-ternazionalizzazione perchè avevano co-munque un mercato locale che assorbiva prodotti. Poi purtroppo i consumi interni sono crollati e quindi per esigenza, tante imprese hanno dovuto investire all’estero. Con risultati lusinghieri. Che possono mi-gliorare. Noi abbiamo visto che questo volume di esportazioni viene fuori da 3 mila e 500 imprese su circa 60 mila che abbiamo a Reggio: è chiaro che tra queste ci sono anche bar e attività che mai po-trebbero esportare. Dietro queste 3500 però ci sono le filiere, e dunque la subfor-nitura locale. Quindi il numero delle imprese coinvolte nella internazionalizzazione è certamente superiore. Ciò nonostante esistono altre imprese che hanno caratteristiche per farlo. Questo è il nostro target di interes-se. Oltre all’attività di incoming abbiamo anche quella di coaching per dare a que-ste aziende i basilari supporti sul tema della internazionalizzazione.”

Le individuate voi?“Si possono anche presentare loro. Sono aziende che rientrano in determinate di-mensioni. D’altra parte la camera di com-

mercio supporta le piccole e medie impre-se. Abbiamo già dato il via a questi corsi di formazione, e anche io ho partecipato. La nostra esportazione è molto forte in termini di volume nel contesto europeo. Le aziende hanno la necessità di allargare questi orizzonti. E dobbiamo andare nel-le aree con i più alti tassi di sviluppi nel mondo: l’Asia e la Russia.”

Quali altri investimenti avete fatto?“Un altro filone su cui la Cciaa investe è l’innovazione, tema direttamente legato all’internazionalizzazione nel senso che le aziende hanno bisogno di innovarsi per essere competitive sul mercato globale. Innovazione di prodotto, di processo, di organizzazione e anche su questo filone abbiamo investito importanti risorse at-traverso Reggio Emilia Innovazione, no-stro centro di trasferimento tecnologico e soggetto deputato per gestire il Tecno-polo. E poi supporto diretto alle imprese attraverso bandi e concorsi. Oltre il 50% di questi sei milioni, che è l’ammontare delle risorse del 2015, vanno in questi due filoni e, parlando di innovazione e interna-zionalizzazione , è chiaro che tutto il terri-torio ne ha un beneficio. Andare all’estero vuol dire anche ricevere i fornitori, quindi ad esempio ristoranti e albergatori hanno il loro ritorno”

Presidente nel suo discorso lei ha dato una sorta di stoc-cata a tutti gli attori che operano nel no-stro territorio per fare squadra , non solo per l’Expo.“Non era una stoccata. Mai come in questo mo-mento abbiamo bisogno di lavorare ancora di più insieme, tutti insieme, dalle istituzoni alle asso-ciazioni di categoria. Ho voluto ribadire di non la-vorare insieme solo ora che abbiamo l’expo, ma sempre. Anche perchè le risorse sono sempre mi-nori, e nessuno può più permettersi di intervenire a pioggia su tutti gli ar-gomenti e tutte le attivi-tà del nostro territorio: ogni organismo si deve occupare di un aspetto. Impresa e territorio deve essere un binomio, de-vono viaggiare insieme. Prima l’impresa poteva prescindere dal territorio, oggi no. Le imprese devo-no avere un territorio fer-tile e che mette le stesse in condizione di lavorare bene.”L’ente camerale oggi

può fare di più per le imprese?“Certamente abbiamo la possibilità di portare avanti dei progetti sempre più importanti per le nostre imprese. La Cciaa sta già facendo, ma non so se tutte le imprese sono a conoscenza delle op-portunità che la stessa può offrire. Il con-vegno dell’altro giorno andava in questa direzione. Tutti sanno che la camera di commercio esiste ma non credo che tutte le aziende sanno quello che possono fare con l’ente. Credo che prima di tutto tocchi a noi come ente muoverci di più, raggiungere le imprese, e sempre in un’ottica che non sia di contrapposizione con le associazio-ni di categoria. Noi dobbiamo essere di supporto alle associazioni e dunque alle imprese. Abbiamo un sito in cui illustriamo le no-stre attività. Invito dunque le nostre im-prese a seguirci di più.”

Presidente lei è anche imprenditore. Non lo dimentichiamo. Che idea ha del Jobs Act?“Credo che il mondo del lavoro in gene-rale in Italia ha bisogno di riforme perchè il costo del lavoro per un’impresa oggi è tra i più alti nel mondo e a livello europeo, ed allo stesso tempo i nostri dipenden-ti guadagnano meno dei colleghi di altri Paesi. In questa differenza ci sta buona parte della inefficienza del nostro Stato e quindi bisogna lavorare su questo cuneo. Come imprenditore vedo in modo positivo questa riforma del lavoro che va verso la modernizzazione dello stesso e porterà dei risultati positivi in termini di contrasto al precariato. E quindi anche di tutela per i lavoratori in caso di interruzione del lavoro. Il go-verno dunque deve continuare con le ri-forme. Abbiamo bisogno di cambiamenti e riforme. Anche in termini di riduzione della buro-crazia che continua a rappresentare un fardello insostenibile e che porta anche ad aberrazioni come la corruzione. Abbia-mo bisogno di portare avanti delle rifor-me per tornare a essere il Paese che sia-mo, una nazione che per caratteristiche è sicuramente tra i primi al mondo.”

Quali sono per lei le criticità di Reg-gio oggi?“Le criticità ci sono anche a Reggio Emilia, sicuramente, ma credo che noi continuia-mo a vivere e a lavorare in un territorio positivo. Abbiamo delle questioni sul tavolo, ma soprattutto abbiamo delle opportunità che dobbiamo cogliere che vengono mol-to dal crocevia che è rappresentato dal-la mediopadana. Dobbiamo lavorare per allargare il nostro ruolo in un ambito di area vasta. Adesso abbiamo bisogno di svolgere un ruolo mediopadano.” n

Stefano LandiFoto servizio di Sergio Volo

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L’ente reggiano pronto a vendere alcuni immobili e cinque milioni di azioni dell’Autobrennero, prima di confluire in ‘Emilia’

Continua il cammino della Provincia di Reggio verso la riforma che por-ta la firma dell’ex sindaco Grazia-no Delrio sul riordino istituzionale,

la legge nazionale 56/2014. La riforma dell’ente è passata nelle mani della Regio-ne, come prevede la stessa legge Delrio e dunque ora è come se si dovessero i due tempi di una partita: nel primo l’ente di Corso Garibaldi continuerà ad esercitare determinate deleghe, dalle infrastrutture all’edilizia scolastica fino alla fine dell’an-no, nel secondo tempo invece occorrerà definirne i nuovi confini e le nuove funzio-ni, che non saranno più quelli del nostro territorio come fino ad oggi lo abbiamo immaginato, ma saranno più vasti. Pren-derà corpo l’area vasta di cui da tempo si parla, un agglomerato di realtà locali che potrebbe arrivare alla costituzione della provincia Emilia composta da Parma, Pia-cenza, Modena e Reggio. Intanto però Palazzo Allende che dal 12 ottobre 2014 è guidata dal sindaco di Po-viglio Giammaria Manghi, che riveste gra-tuitamente la carica di Presidente, ragio-na in termini di investimenti sul territorio, dimissioni di quote societarie e immobili, e sulla salvaguardia di alcune realtà loca-li come le Fondazioni che rappresentano la cultura, funzione questa che non è più nelle mani dell’ente. Anche la Camera di Commercio di Reggio andrà incontro ad una riforma, e le dinamiche di pensiero si incrociano non poco con quelle della Provincia. Prima di ogni accorpamento o aggregazione, Reggio è pronta a investire i propri tesoretti sul territorio, nel caso di

La provincia fa cassa prima della riforma

Intervista a Gianmaria Manghin attualità

di Isabella Trovato

palazzo Allende che sforerà il patto di stabilità ( già allen-tato ad onor del vero dallo stesso governo, ndr ) e della Cciaa che invece ha attinto a quello per investire sul-le imprese locali. Non solo, entrambi gli enti sono pronti a fare l’inventario e le valu-tazioni dei propri immobili e metterne alcuni sul mercato. Insomma tutti pronti a fare cassa, prima di vedere accor-pati gli enti reggiani a quelli dei vicini modenesi, piacenti-ni, o parmigiani. Ad entrare nel merito della riforma della Provincia è dun-que il Presidente Gianmaria ManghiPresidente a che punto siamo con il riordino del nostro ente?“Si sta compiendo il primo tempo della legge Delrio che si sta sostanziando nella co-struzione della legge regio-nale di riattribuzione delle funzioni delegate che ancora saranno esercitate dalla pro-vincia. La legge è stata ap-provata dalla giunta regionale l’8 giugno , adesso si avvia l’iter dell’assemblea legi-slativa e entro luglio avremo la legge. Da che poi dovranno passare 90 giorni per l’attuazione. La bozza che è stata appro-vata dalla giunta regionale difficilmente sarà rivisitata nel suo assetto.”Cosa prevede la legge regionale?“Ne condivido l’impianto perché ne esce una Provincia che continua a essere ente rilevante perché mantiene le funzioni fondamentali, cioè le infrastrutture, la viabilità e l’edilizia scolastica e ancora la pianificazione territoriale urbanistica, la protezione civile, un pezzo della gestio-ne dell’ambiente cioè quello che riguarda la parte istruttoria, e poi la Presidenza e la conduzione delle conferenze sanitarie territoriali in cui si programma l’aspetto sanitario di un territorio, la gestione del turismo e dunque la promozione del terri-

torio attraverso i Piani turistici di promo-zione locali, l’autorizzazione dei grandi in-sediamenti commerciali, tutto il trasporto pubblico locale, e appunto il comparto scolastico. La Provincia esce da questo primo tempo, quello della legge regionale, con una rile-vanza importanza.”E allora quali sono le funzioni che avete perso?“Le funzioni che abbiamo perso sono l’a-gricoltura la caccia e la pesca ora in mano alla Regione. Di fatto anche la cultura e la Provincia era protagonista in tal sen-so. Per quanto ci riguarda c’è però an-cora tutto il capitolo delle fondazioni da affrontare, da Palazzo Magnani ai teatri di cui siamo fondatori, all’istituto Cervi di cui siamo proprietari anche dell’immobi-le così come di palazzo Magnani. Stiamo cercando di approfondire questo aspetto in queste settimane.”

Sopra il Presidente Gianmaria Manghi

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attualità nCosa state facendo?“Siamo disponibili a un ridi-segno complessivo dell’of-ferta culturale che esiste nel territorio, e di mettere a sistema tutto il portato di un patrimonio che po-trebbe anche arricchirsi di ulteriori possibilità, cito ad esempio Palazzo da Mo-sto da poco riaperto e che ospita una mostra di Foto-grafia Europea. Palazzo da Mosto e Fndazione Mano-dori potrebbero star den-tro a un sistema culturale coordinato, non antago-nista ma di arricchimento culturale. Occorre una pro-posta coordinata e di arric-chimento collettiva.”Si può sottrarre qualco-sa al patrimonio comune delle pro-vince unite?“Ci sono luoghi che è bene che restino sul nostro territorio, come appunto quelli che rappresentano la cultura.”Ci sono immobili che volete dismet-tere?“Si. C’è Il magazzino ex car che vale cir-ca un milione e 600 mila euro. Abbiamo già tre manifestazioni d’interesse, faremo una gara d’asta e a breve lo metteremo in vendita. Poi stiamo facendo fare la stima di perizia a Palazzo Trivelli oggi sede del lavoro e della formazione professionale. Non abbiamo più queste funzioni, e dun-que si può pensare alla vendita. E infine c’è l’ex Opg. Oggi vendere un edificio del genere è impossibile perché ha un costo importante e poi c’è il problema di ridefi-nizione urbanistica, è di fianco al palaz-zetto di via Guasco già oggetto di dibat-tito sul suo futuro. Bisogna capire anche che cosa sarà del Palasport. E’ un’area cruciale per la città, davanti c’è la Basilica della Ghiara, dall’altra il palazzetto dello sport. Occorre anche in questo caso una visione coordinata.”E con le partecipazioni cosa pensate di fare?“Manteniamo quelle di società omogenee alle finalità della Provincia di oggi. Le fon-dazioni ripeto non le considero in questo discorso. Per quanto riguarda le quote dell’ Autobrennero abbiamo avuto un divi-dendo superiore a 800 mila euro dal 2014, e stiamo lavorando per dismettere cinque milioni di azioni per fare investimenti. In un paio di mesi dobbiamo arrivare alla vendita così potremmo usare quel denaro per opere da avviare nell’anno in corso. Entro la pausa agostana spero qualcosa si possa muovere.”Cosa ne farete?“Abbiamo due opere che erano già state oggetto di bando non finanziato, e cioè il secondo stralcio della variante di Ponte Rosso che riguarda i comuni della mon-tagna, e poi avremmo il polo scolastico di

via Fratelli Rosselli, opera che deconge-stionerebbe i circa 4 mila e 500 studenti del polo di Makallè.”Poi inizia il secondo tempo della ri-forma?“Si, arriveremo alle aree vaste, una sorta di aggregazione delle province. Dovrem-mo approdare al superamento dei confini attuali per arrivare a qualcosa di più gran-de. Siamo già alla fase del dibattito per definire il riassetto. La mia visione è che Reggio Emilia stia dentro ad un’area vasta i cui confini vadano da Modena a Piacen-za, dunque 4 province, e che si accosti a Bologna città metropolitana affiancata da Ferrara, che è provincia atipica, e la Romagna. Quindi io vedo tre poli. Emilia, Bologna più Ferrara e Romagna. L’ipotesi alternativa è quella di dividere in due blocchi l’Emilia. Parma con Piacenza, e Modena con Reggio. Io sono per la costi-tuzione di un unico blocco Emilia. Emilia è un brand. E’ già presente nell’immagina-rio collettivo da sempre. Su questo a Reg-gio c’è grande convergenza di opinioni, da Unindustria alla Camera di Commercio. Andiamo verso questo tipo di obiettivo.” Oggi l’area vasta non esiste. “Esatto. Le aree vaste vanno create. Bi-sogna capire come cercare di organizzare la governance, l’assetto amministrativo, e un impianto di programmazione finanzia-ria da poter dire che domani si spenderà meno rispetto ad oggi. E’ una suggestio-ne, è nella testa di tutti, dal governo alla Regione, ma per onestà intellettuale dob-biamo riconoscere che dobbiamo ragiona-re su quello che è.”Il secondo tempo quando?“Nel secondo semestre 2015 si può pro-grammare il progetto, dopo di che, l’at-tuazione sarà nel primo semestre del 2016.”Landi parlava di un ruolo mediopada-no per Reggio dettato dalla presenza della stazione mediopadana.“L’idea della stazione mediopadana per come è nata era una declinazione che

sconfinava dai territorio re-gionali, e pensavamo anche alla bassa Lombardia, cioè Mantova e Cremona. Penso che noi la dovremmo vedere sia in senso verticale verso questo territorio che oriz-zontale. In due direzioni dunque, verso l’Emilia geografica-mente intesa, e quella ver-ticale oltre il Po.”

Del Palazzo che vi ospita, della sua stessa Presi-denza, che ne sarà?“Saranno l’oggetto del di-battito che abbiamo da-vanti. Non c’è un manuale dell’area vasta al quale at-tingere.”Ci sono già stati incontri

con altre province?“Ci sono stati incontri parziali. Reggio si è confrontata con Modena, e poi con Parma e Piacenza. Modena predilige l’u-nione con Reggio. Nelle prossime settimane ci saranno dibattiti pubblici comunque. Parma e Piacenza accolgono l’idea del disegno dell’Emilia.”Lei diceva che vuole sforare il patto di stabilità“Siamo in difficoltà rispetto ai lavori pubblici, e penso di sforarlo. Abbiamo un tesoretto di 8 milioni di euro. E parlo di interventi primari. Per esempio abbiamo due milioni e mezzo a disposizione per la messa in sicurezza del Chierici sul piano sismico e non pos-siamo utilizzarli se rispettiamo i vincoli. Decideremo entro luglio. Il patto di stabilità comunque è in fase di rivisitazione. Bisogna vedere cosa suc-cede.”Che sarà del nostro patrimonio? Ri-uscirete a scorporare, a blindarlo?“Una risposta non c’è. O meglio, sta nella creazione dell’area vasta. Dovrebbero confluire nell’area vasta. Per ora continuo a considerarlo patrimonio di Reggio Emilia.”Si è pentito di lavorare gratis?“No perché sono sempre stato appassio-nato di istituzioni. Questa esperienza è anche bella perché mi permette di avere uno sguardo diver-so rispetto a quello del comune. E poi perché mi interessa molto il pro-cesso dell’Italia che cambia. Credo che abbiamo bisogno di una trasformazione delle istituzioni. Un discorso che vale anche per i comuni.”Che ne sarà del personale?“Non ci saranno esuberi. Il prepensio-namento invece fa parte di un accordo sindacale, e saranno in 22 per il 2015 e 11 per il 2016, fatta esclusione dei centri per l’impiego e la polizia provinciale che finiranno allo Stato.” n

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E’ stato presentato gio-vedì 11 giugno alle ore 17 presso la Sala degli Specchi del teatro Muni-

cipale “Valli” il rapporto annuale 2014 su “L’Economia dell’Emilia-Romagna ”. L’incontro è stato organizzato da Banca d’Italia, filiale di Reggio Emi-lia, in collaborazione con Unindustria Reggio Emilia. Il programma ha visto l’apertura dei lavori a cura di Mau-ro Severi, Presidente Unindustria Reggio Emilia e Giuseppe Rizzitello, Direttore Banca d’Italia di Reggio Emilia. I dati sono stati presentati da Fabio Quintiliani e Litterio Mirenda, Divisione Analisi e ricerca economica territoriale Banca d'Italia di Bologna. Ne hanno discusso gli imprenditori reggiani: Fausto Bellamico, Presidente e Amministra-tore Delegato di Emak, e Fabio Storchi, Pre-sidente Federmeccanica.Le conclusioni sono state tratte da Fran-cesco Trimarchi, Direttore Banca d’Italia di Bologna. L’economia regionale sta uscendo da una lunga fase recessiva. In base alle sti-me di Prometeia, nel 2014 il PIL regionale ha ristagnato (0,1 per cento). Le espor-tazioni, cresciute in misura consistente (4,3 per cento in termini nominali), hanno continuato a rappresentare il principale fat-tore di stimolo alla crescita economica; la domanda interna, al contrario, è stata ancora debole sebbene gli investimenti nella manifattura siano tornati a crescere. L’andamento economico è stato disomoge-neo tra i settori produttivi. L’industria ha mostrato segnali di ripresa, con risultati migliori della media per le imprese di mag-giori dimensioni, più orientate all’export e attive nella meccanica e nell’automotive. Nelle costruzioni, i livelli di attività si sono ulteriormente ridotti; il calo dei prezzi del-le case e i bassi livelli dei tassi di interesse hanno tuttavia stimolato le compravendite di abitazioni, contribuendo a un parziale rias-sorbimento dell’eccesso di offerta sul mer-cato immobiliare. Nei servizi, il quadro è frammentato: sono diminuite le presenze di turisti mentre sono aumentati i traffici di merci; nel commercio, al calo delle vendite al dettaglio si è affiancato l’aumento delle spese per beni durevoli. Sono migliorate le condizioni nel mercato del lavoro, ma non per tutti. L’occupazione ha segnato una modesta crescita (0,4 per cento) e si sono

Economia Emilia Romagna 2014

Verso la crescita ma pesa l’eredità della lunga recessione

Presentato il rapporto annuale di Banca d’Italia

ridotte le ore di Cassa integrazione guada-gni; il tasso di disoccupazione è leggermen-te diminuito, attestandosi all’8,3 per cento. Per i più giovani, tuttavia, l’occupazione si è ulteriormente ridotta; le difficoltà di accesso al mercato del lavoro sono accentuate so-prattutto per quelli meno istruiti.I prestiti bancari sono diminuiti del 2,4 per cento, in lieve attenuazione rispetto all’anno precedente, grazie a una maggiore domanda di nuovi finanziamenti e a condi-zioni di offerta di credito più favorevoli. I tassi di interesse sono scesi, soprattutto nella componente a medio-lungo termine, beneficiando delle politiche espansive della BCE. La dinamica dei prestiti alle imprese è stata eterogenea tra i settori produttivi e, soprattutto, in relazione al profilo di rischio dei prenditori. La flessione si è attenuata per le imprese manifatturiere e dei servi-zi, riflettendo una ripresa dei nuovi finan-ziamenti che rimangono tuttavia su livelli contenuti. Per il settore delle costruzioni, al contrario, il calo si è accentuato. Per le im-prese con una situazione economica più so-lida, il credito è aumentato, a fronte di una riduzione marcata per quelle più rischiose; anche gli spread sui tassi tra le due tipolo-gie di imprese si è ulteriormente ampliato. Per le famiglie consumatrici la diminuzione dei prestiti si è pressoché arrestata, anche grazie all’incremento dei nuovi mutui per l’acquisto di abitazioni. Il rischio di credito permane elevato, sebbene anche in questo caso il quadro sia molto eterogeneo per ti-pologia di debitore. Per le imprese, i tassi di ingresso in sofferenza sono ulteriormente aumentati nel settore delle costruzioni, at-

testandosi sui massimi storici, a fronte di un leggero miglioramento negli al-tri comparti produttivi. Per le famiglie consumatrici, gli indicatori di rischiosità rimangono più contenuti.Per il 2015, le stime di Prometeia indicano un tasso di crescita del PIL intorno all’1 per cento per la regione. Le indagini presso le imprese segnano un consolidamento della ripre-sa per il fatturato e per gli investimenti. Anche le attese delle banche suggeri-scono un rafforzamento della domanda di finanziamenti nella prima parte del 2015 alla quale si affiancherebbero con-dizioni di offerta di credito favorevoli. I dati disponibili sui primi mesi dell’anno in corso confermano il miglioramento

degli ordini alle imprese, un aumento della crescita dell’occupazione e una attenuazione del calo dei prestiti bancari. Il quadro con-giunturale indica, pertanto, il ritorno verso un sentiero di crescita ma l’eredità della lun-ga fase recessiva è pesante per le imprese, per le famiglie e per le banche. Fra il 2007 e il 2013, il valore aggiunto si è ridotto di oltre il 7 per cento. Nell’industria manifatturiera, comparto portante dell’economia regionale, la flessione è stata del 14 per cento. Durante la crisi, i redditi delle famiglie si sono ridotti in misura consistente. Ne è derivata una flessione dei consumi e una ricomposizione della spesa a favore del-le componenti non comprimibili, legate alla gestione dell’abitazione e ai consumi ali-mentari. Anche gli indicatori di povertà sono significativamente aumentati, pur restando al di sotto della media nazionale e di quel-la dell’Unione europea. Per le banche, la lunga fase recessiva ha comportato un rilevante aumento delle partite deterio-rate negli attivi dei loro bilanci; a fine 2014, rappresentavano quasi il 30 per cento dei prestiti alle imprese e circa il 13 di quelli alle famiglie. Il sistema bancario ha ridimen-sionato la propria articolazione territoriale, anche al fine di contenere i costi: rispetto al 2007, le banche attive in regione sono diminuite di 26 unità, gli sportelli di quasi 300. Negli anni della crisi si è ridotta anche la mobilità delle imprese fra le banche; le imprese che hanno cambiato banca, inoltre, hanno ottenuto tendenzialmente condizioni di costo meno favorevoli, segnalando che erano spinte soprattutto da motivi connessi con la disponibilità di credito. n

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Si è svolta il 19 giugno al Teatro Mu-nicipale l’Assemblea Generale di Unin-dustria Reggio Emilia, che rappresenta oltre mille imprese e quasi 50 mila di-

pendenti. Il tradizionale momento di rifles-sione sulla realtà economico-sociale locale è stato dedicato al tema “Costruire l’area me-diopadana” e si è aperto con la relazione del Presidente Mauro Severi. E’ seguita una con-versazione, moderata dalla giornalista e con-duttrice televisiva de LA7 Myrta Merlino, tra, Ugo Baldini, Presidente Cooperativa Architet-ti e Ingegneri di Reggio Emilia, Aldo Bonomi, sociologo e Presidente Consorzio AASTER, Germano Celant, critico e storico dell’Arte contemporanea e Stefano Paleari, Rettore dell’Università di Bergamo e Presidente Con-ferenza Rettori Università italiane. Nel corso della tavola rotonda sono state inserite anche due video-interviste e Piero Fassino, Sindaco di Torino e Presidente ANCI e a Graziano Del-rio, Ministro alle Infrastrutture e Trasporti.Nel suo intervento Mauro Severi, - di cui ri-portiamo alcuni stralci - facendo riferimento agli appuntamenti dedicati all’economia na-zionale, regionale e locale svoltisi nelle ultime settimane a Reggio, ha sottolineato come ci siano segnali di ripresa, seppur non ancora forti, e dunque tutti da consolidare. Richia-mando l’apprensione che destano le diverse crisi riguardanti alcune aree strategiche del mondo, il presidente di Unindustria ha analiz-zato la situazione problematica che le attuali difficoltà del Governo aggravano, facendo te-mere per le riforme già in programma o in fase d’attuazione. “Anche a Reggio Emilia i segni di ripresa s’intrecciano con situazioni che rimangono difficili: in particolare, cresce la forbice tra gli operatori attivi nel merca-to interno e quelli orientati all’export. I primi non riescono ancora a vedere la luce in fon-do al tunnel; i secondi, non solo hanno recu-perato i volumi pre-crisi, ma sono tornati a espandersi, come ben testimonia la cresci-ta superiore a quattro punti registrata dalle esportazioni reggiane nel 2014. Un risultato positivo, che tuttavia da solo non è riuscito a fermare il trend negativo dell’occupazione; nell’anno trascorso, infatti, abbiamo supera-to la soglia del 6% di persone senza lavoro. Un dato, preoccupante per il sistema locale, che deve essere confrontato con la media re-gionale pari a 8,7 %, e con quella nazionale che si avvicina ormai al 13%. Possiamo affer-mare che, nonostante l’andamento negativo del commercio, la durissima crisi del settore edile e le gravi difficoltà della cooperazione,

Assemblea Generale UnindustriaL’intervento del presidente Mauro Severi

Costruiamo l’area mediopadana“I sistemi locali devono imparare a connettersi per definire in maniera condivisa gli obiettivi

d’area vasta, mantenendo integre la proprie identità e le rispettive autonomie”

il sistema reggiano ha confermato, grazie alla manifattura, una elevata capacità di tenuta.Sono convinto – ha proseguito Severi - che l’incontro con una comunità, come quello al quale oggi partecipiamo, impone di dedica-re la massima attenzione alla dimensione più importante per ciascuno di noi: il futuro.E’ indispensabile sviluppare soluzioni coeren-ti con uno scenario caratterizzato da inelu-dibili novità. La prima è la globalizzazione, che enfatizza, tanto in positivo, quanto in negativo, le differenze di costo, di capacità e di cultura tra i diversi paesi. La seconda è la facilità di connessione, che collega in rete persone, imprese, istituzioni, macchine e ter-ritori. La terza è la tecnologia, che consente inedite soluzioni di processo, di prodotto e di servizio. La quarta è l’intelligenza delle per-sone, che attraverso l’innovazione permette di aumentare la complessità in ogni ambito delle attività e della vita delle persone. Il compito che ci tocca, non è rimediare a qual-che inconveniente, ma quello di ricostruire l’intero sistema secondo un disegno e regole diversi. Per fare questo è indispensabile pre-disporre un modello di futuro che sia non solo possibile, ma anche desiderabile e, dunque, condiviso. Persone, lavoratori, Sindacati, am-ministratori locali e sistemi territoriali devono apprendere ad agire come un imprenditore collettivo capace di produrre valore insieme alle imprese. Per affrontare il futuro serve sempre di più quella attitudine imprenditoria-le che una volta era limitata alle imprese e che ora va estesa all’intera società.Mi riferisco a una nuova dimensione – fonda-ta sulla collaborazione tra competenze com-plementari presenti nei territori e nelle azien-de – indispensabile per gestire la complessità della società, della tecnologia, dei mercati, delle filiere e delle stesse realtà aziendali.Oggi la produzione di valore dipende sempre di più dallo sviluppo di innovazioni di sistema. Soluzioni capaci di favorire la diffusione del-le idee, la trasmissione delle conoscenze, la trasformazione dei modelli di business e della cultura aziendale, in coerenza con la transi-zione in corso. La nostra società, che nel pas-sato ha dimostrato di sapersi “mettere al la-voro” spontaneamente, deve oggi rimettersi al lavoro, condividendo obiettivi, investimenti e rischi. Un buon esempio in tal senso è co-stituito dal progetto di Reggio Emilia Innova-zione. Ciò che lo rende originale è la visione che lo ispira: creare un soggetto territoriale dedicato al trasferimento delle conoscenze a vantaggio del sistema produttivo.

Reggio Emilia Innovazione costituisce un ban-co di prova dal quale potrebbe svilupparsi un innovativo modello di governance. Possiamo affermare che la governance delle iniziative territoriali è ormai una tema vitale per la no-stra comunità. Un dato che trova conferma nel progetto del Parco dell’innovazione di Reggio Emilia e, in particolare, del suo cuore: il Tec-nopolo. Nel futuro, il sistema mediopadano non competerà solo con nuove fabbriche, ma sviluppando l’intelligenza che è dentro e intor-no alle sue fabbriche. Severi è poi giunto al tema dell’Assemblea: “Costruire l’area Medio-padana, - ha detto - rappresenta non solo una visione, ma un possibile banco di prova attra-verso cui imparare a risolvere nuovi problemi con nuove soluzioni. I sistemi locali di Piacen-za, Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova e Cremona, devono apprendere a connettersi per definire in maniera condivisa gli obiettivi d’area vasta, gli strumenti per raggiungerli e le conseguenti azioni di lobbying. Tutto ciò mantenendo integre la proprie identità e le ri-spettive autonomie. Guardare con nuovi occhi la soggettività mediopadana significa far si che ciascun attore, amministrativo, economi-co e sociale, inizi a considerare i propri vicini non come competitori, ma come parte di sé, del proprio futuro e del proprio destino. La lo-gistica di Piacenza è un valore d’area vasta; la Stazione Mediopadana e l’aeroporto di Parma sono infrastrutture condivise; i poli universi-tari e quelli della ricerca devono diventare i nodi di una rete di competenze mediopadane; l’Alta Velocità e la futura connessione con il Brennero sono un’occasione per tutti e tutti devono impegnarsi per far sì che si realizzi in coerenza con le esigenze mediopadane”. Se-veri ha poi spiegato che la fusione con altre associazioni confindustriali non è al momento una questione all’ordine del giorno. “Siamo convinti, infatti, - ha detto il presidente - che sia preliminarmente indispensabile valorizza-re l’autonomia e la soggettività delle diverse Associazioni emiliane impegnandoci per far sì che inizino a operare come una vera e propria rete. La consapevolezza di tutto ciò, del nostro ruolo e della nostra volontà di collaborazione, ci ha spinto alla predisposizione del progetto denominato Otto Azioni per Reggio Emilia che presenteremo nei prossimi giorni. Otto inizia-tive, pluriennali e complementari, attraverso le quali l’Associazione intende contribuire at-tivamente al rinnovamento del sistema locale. Uniamo le forze, le idee, le capacità di questa terra non per aspettare il momento migliore, ma per crearlo. Subito”. n

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Che sia ripresa o “ripresina” - come prudenzialmente indica il presi-dente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un dato è certo:

la fiducia sta riaffacciando sull’economia reggiana. E’ in tal senso, infatti, che si sono spinti gli interventi dei protagonisti della tredicesima Giornata dell’Economia organizzata dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia al Teatro Valli, lo scorso 8 giugno.Nella parole del presidente Landi, in aper-tura, l’analisi di un quadro ancora contrad-dittorio (export in aumento del 4% nel 2014%, il Pil provinciale verso un saldo attorno al +0,5%, con previsioni di un +1,2% per il 2015, valore aggiunto delle costruzioni a -1,3% e invece a +0,5% per l’industria, tasso di disoccupazione al 6,6% dal 5,9% del 2013, ma previsioni di aumento degli occupati dell’1% nel 2015), dal quale però emergono i segnali di una “ripresina” che va accompagnata, secondo Landi, da nuove scelte da parte dei diversi soggetti economici, sociali, politici e istituzionali.“Lo sguardo strategico che occorre in situazio-ni come questa, ma so-prattutto di fronte ad un cambiamento che rischia-mo di rincorrere e non di anticipare, è molto ampio, e non è più sufficiente che ciascuno faccia la propria parte, ma è necessario fare qualcosa di più in-

13ª Giornata dell’EconomiaSi riaffaccia la fiducia

Stefano Landi: “Occorrono scelte condivise e portate avanti con continuità”

Ripresa o “ripresina”?

sieme, adottando una scala di priorità non solo condivise, ma che abbiano a cuore una prospettiva, un futuro da costruire e non semplicemente la salvaguardia di risultati acquisiti e probabilmente irripetibili negli stessi modi”.“Le crisi - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - non sono un ele-mento insuperabile, ma non sono neppure una lunga e dolorosa stagione che prelude al ritorno di un tempo migliore che abbiamo conosciuto e vissuto”.E qui l’affondo di Landi: “questo territorio è cresciuto grazie ad un virtuoso rappor-to tra tutte le forze in campo, che non è mai stato esente da problemi e anche da conflittualità, ma nell’ambito del quale c’è sempre stata una vivacità nel costruire insieme che oggi mi pare molto affievolita”.E allora, dice Landi, “non bastano le ini-ziative comuni attorno ad Expo per ridare

slancio allo sviluppo locale, così come non bastano le pur lodevoli e recenti iniziative finalizzate ad attrarre nuovi investimenti sul nostro territorio”.“Questi - aggiunge il presidente della Ca-mera di Commercio - sono colpi di pennello su una tela che va riempita con metodo e continuità, perché non si può pensare di guardare alle opportunità nel mondo senza affrontare, ad esempio, il tema dell’irre-golarità del lavoro che scontiamo pesan-temente, o quello delle gare al massimo ribasso che inducono irregolarità, o quello di una burocrazia che diviene dissuasiva per gli investimenti e per quei giovani che con ben maggiore facilità dialogano con il mondo”.E attorno a questa ripresa che si affaccia, ma che ha bisogno di nuove condizioni per consolidarsi, si sono espressi Lucio Carac-ciolo (direttore di Limes, rivista italiana di

geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindu-stria ceramica) Roberto Nicastro, direttore genera-le di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.Landi ha infine ricordato che proprio su innovazio-ne tecnologica e ricerca (unitamente all’interna-zionalizzazione) si sono concentrati in misura parti-colarmente rilevante (com-plessivamente 4 milioni di euro) gli investimenti 2015 della Camera di Commer-cio. n

A sin: Stefano Landi - a destra: Lucio Caracciolo

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Si rafforza la figura del ‘poliziotto territoriale’

Oltre 81 mila chiamate al 113 nel 2014

La polizia di Stato ha festeggiato il 163° Anniversario della sua Fondazione. Un’occasione per fare il punto sul lavo-ro di un anno e questa volta all’insegna

della gestione del questore Isabella Fusiel-lo, la prima donna alla guida della questura di via Dante Alighieri. A parlare dell’attivi-tà svolta dai vari reparti sono i numeri e la qualità dei servizi. Complessivamente le telefonate arrivate al 113 sono state 81 mila e 90, gli interventi effettuati sono stati 14 mila 832, e tra questi sono stati registra-ti 686 interventi di soccorso pubblico, 511 furti in appartamento, 466 liti familiari, 77 rapine, 93 risse e 38 truffe. 96 le persone arrestate, 652 quelle denunciate, 105 sono state le perquisizioni e 301 i sequestri. A fronte di questi numeri, ai quali va aggiun-ta l’attività della polizia stradale con circa 13 mila controlli su strada, si somma quella della Digos. In particolare la Digos di Reg-gio, a maggio del 2014, a poche ore dall’ini-zio del comizio elettorale del presidente del Consiglio Matteo Renzi in piazza Prampolini, ha identificato e deferito all’autorità giudi-ziaria, l’autore di una telefonata anonima arrivata al 113 in cui si preannunciava un attentato al Premier. Sempre la Digos, tra agosto e settembre, ha rintracciato e de-nunciato il responsabile di alcuni striscio-ni inneggianti l’Isis. L’attività della polizia, dall’arrivo del nuovo questore, è fortemente

Festa della Polizia

incentrata sulla presenza fisica degli agen-ti tra la gente. E infatti sono stati istituiti diversi servizi, dai controlli delle scuole a quelli nei parchi pubblici. “Ho voluto rivol-gere una particolare attenzione, sin dal mio arrivo, al controllo del territorio, senten-do il dovere di restituire ai cittadini la loro strada, il loro giardino, i loro spazi, la loro serenità e la loro sicurezza, - ha detto la Fu-siello nel suo discorso, - A tal riguardo, con orgoglio voglio ricordare alcuni dei progetti messi in atto dalla Polizia di Stato reggiana dall’atto del mio insediamento, tesi a rende-re più vivibili quelle aree: progetto scuola; progetto parchi sicuri; progetto SMS sordi che consente la segnalazione di emergenza tramite smartphone; progetto per il contra-sto delle truffe agli anziani.” A pesare sul sentimento di sicurezza dei reggiani, anche per la polizia, sono i reati predatori, dagli scippi ai furti in abitazione. Per il Questore: “Numerosi sono stati gli arresti per furto in abitazione ad opera della squadra volante. Non possiamo tacere che nonostante si re-gistri una lieve riduzione delle denunce per furto rispetto all’analogo precedente perio-do, sono aumentati leggermente quelli nel-

le abitazioni: proprio quelli che destano il maggior allarme sociale tra la popolazione, incidendo significativamente sulla percezio-ne della sicurezza, in quanto ovviamente genera in chi lo subisce, oltre ad un danno economico, anche un forte coinvolgimento emotivo, spesso un vero e proprio trauma dovuto all’inaccettabile violazione della sfe-ra privata.” Altra voce pesante sul bilancio dell’attività della Polizia è quella dei mal-trattamenti in famiglia e la violenza sulle donne. “Numerose sono state le segnala-zioni da parte di vittime di atti persecutori pervenute alla Sezione minori e stalking, ha spiegato la Fusiello, - a tal riguardo sono stati adottati circa 20 provvedimenti di am-monimento; strumento quest’ultimo effi-cace per prevenire l’ulteriore escalation di violenze ai danni delle donne.” Al termine della cerimonia, alla quale hanno partecipa-to gli agenti, i rappresentanti delle istituzio-ni e infine i vertici delle forze dell’ordine, del comando dei vigili del fuoco, il Prefetto Raf-faele Ruberto e i vertici del tribunale, sono stati consegnati i riconoscimenti ai poliziotti che si sono distinti in particolari operazioni ed interventi. n

di Isabella Trovato

Il questore Isabella Fusiello insieme agli Agenti di Polizia premiati (foto servizio Sergio Volo)

Le premiazioni: da sin. Ass. Crispino - Ass. Nardella - Sov. Pennacchi

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attualità n

Bilancio dell’Arma 2015. In una cele-brazione piuttosto sommessa rispet-to a quelle degli anni passati, il co-mandante provinciale dei carabinieri

di Reggio, il colonnello Paolo Zito, ha an-nunciato che è pienamente in corso l’attivi-tà di indagine nei confronti della presenza ‘ndranghetista nel nostro territorio. Una dichiarazione che lascia pochi dubbi sulla possibilità che durante l’estate o poco dopo possa arrivare una nuova raffica di arresti. In particolare, ha precisato Zito parlando dell’operazione Aemilia dello scorso mese di gennaio e che ha portato all’arresto di 117 persone accusate a vario titolo di esse-re attigue alla criminalità organizzata cala-brese, c’è “ il rischio che si possa pensare che dopo questa operazione non ci sia più

Indagini in corso contro la ‘ndrangheta

Apprezzamento del colonnello Paolo Zito ai suoi uomini per il lavoro svolto contro la criminalità organizzata

Festa dell’Arma

nulla da fare o da scoprire e che sia stato definitivamente estirpato il male. Questo è l’errore più grave che forse può far comodo a qualche reggiano che potrebbe proporsi per offrire nuove sponde alla criminalità or-ganizzata”, - ha precisato il colonnello che poi ha aggiunto: “ i settori di interesse li co-nosciamo, edilizia, lavori pubblici, il settore alimentare dove si annidano le agromafie.” Da quando a Reggio si è insediato il colon-nello Zito e cioè dal 2012, i carabinieri di Reggio hanno prima aggredito i patrimoni immobiliari riconducibili secondo le loro indagini alla famiglia Grande Aracri, poi hanno sviluppato l’azione repressiva nei confronti della profanazione emiliana della ‘ndrangheta attraverso diverse operazioni come Zarina ed Octopus fino appunto ad

Aemilia, l’operazione coordinata dalla DDA di Bologna e nella quale sono confluite le operazioni Barracuda e Idra.Non solo ‘ndrangheta però nel rapporto del colonnello in occasione del 201esimo an-niversario dell’Arma. Zito ha fatto il pun-to anche sull’aumento delle liti famigliari e i maltrattamenti che si consumano tra le mura domestiche, e che vedono le donne spesso vittime.Nel bilancio complessivo dell’Arma, in un anno di lavoro che va da giugno del 2014 a giugno del 2015, sono state arrestate 421 persone, 4 mila e 100 sono quelle segnalate all’autorità giudi-ziaria, e sono stati effettuati 25 mila 658 servizi. In occasione della Festa dell’Arma, sono stati premiati i militari che si sono di-stinti in diversi interventi. n

Il Colonnello Paolo Zito insieme ai militari premiati

Da sin.: 1) Premiazione Zeoli, 2) Premiazione Pepe, 3) Premiazione Nucleo Informativo

di Isabella Trovato

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Un aiuto con un clickIdeata dal Soroptimist Club italiano, la nuova applicazione è uno strumento

chiaro ed efficace per le donne che vivono situazioni di violenza

Violenza sulle donnen attualità

Un passo avanti verso la prevenzio-ne dei crimini e della violenza sul-le donne si è compiuto grazie a un nuovo strumento ideato dal Sorop-

timist Club italiano. Lo scorso 28 maggio si è svolto nella Sala del Capitano del Popolo all’Hotel Posta l’incontro di presentazione di una nuova Applicazione per smartphone che il club femminile ha realizzato per offrire alle donne che vivono situazioni di violenza uno strumento chiaro ed efficace per agire sia sul versante della prevenzione che del supporto informativo e legale.A spiegare l’utilizzo e le potenzialità della nuova App che è stata nominata SHAW, acronimo per Soroptimist Help Appli-cation Women, è intervenuta Mariolina Coppola, Vice presidente nazionale del Soroptimist. “La App “ S.H.A.W.” è sta-ta ideata per la sicurezza delle donne, ma anche pensata e realizzata per risponde-re alla richiesta di informazioni e di stru-menti efficaci per la prevenzione. Ha come obiettivo quello di rendere gli smarthpho-ne strumenti utili per aiutare le donne a focalizzare l’attenzione sui temi della consa-pevolezza e della co-noscenza degli aspetti legislativi più importanti e innovativi. Dalla home page della App grazie a un semplice click è pos-sibile accedere alle di-verse sezioni. Un tasto immediato consente la chiamata diretta al 112, inoltre attraverso il numero 1522 è possibile met-tersi in contatto diretto con lo snodo operativo delle attività di contra-sto alla violenza di ge-nere e stalking. Istituito nel 2006, questo nume-ro di pubblica utilità, è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gra-

Presentazione della nuova App SHAW

tuitamente, sia da rete fissa sia da rete mobile, con un’accoglienza da parte di operatori specia-lizzati, disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e arabo. Un’altra sezione consente agli utenti di identifica-re i centri antiviolenza più vicini alla propria posizione sul territorio, a partire da una lista se-lezionata di più di 200 strutture. Le modalità di ricerca sono moltepli-ci: è possibile consultarli attraverso una lista, una mappa, o con la geoloca-lizzazione. Una sezione è dedicata agli aspetti legali. Si tratta infatti di uno strumento innova-

tivo e divulgativo per far conoscere alle donne i loro diritti. L’App è gratuita ed è tradotta in 12 lingue. Si può scaricare dall’App Store oppure per Android su Go-ogle play.” “Questa App – ha continuato Mariolina Coppola – è nata con l’obiettivo primario di rispondere alle richieste di in-formazioni in funzione di una prevenzione di questi crimini. Può essere usato come strumento per situazioni di emergenza ma è stato creato prima di tutto per ‘parlare’ di violenza in modo consapevole, per fare prevenzione e per fornire una sintesi degli aspetti legali. Le vittime della violenza de-vono conoscere i loro diritti e sapere quali

Sopra l’immagine della App SHAW. Sotto: il tavolo dei relatori, da sin: Silvia Grandi, Mariolina Coppola, Domenica Tassoni, Elisa Bianchi

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attualità n

strumenti la legge offre loro per proteg-gersi. Il fenomeno deve emergere ma non deve essere banalizzato, deve uscire dalle mura domestiche affinchè possa essere combattuto”.La Coppola ha inoltre parlato di un accordo fatto con Federfarma perché la locandina di App SHAW venga esposta nelle farma-cie: la comunicazione infatti è fondamen-tale per far conoscere questi strumenti. L’incontro, moderato da Domenica Tas-soni, presidente del Soroptimist di Reg-gio Emilia, è stato organizzato da Silvia Grandi, socia del club, che ha ricordato le parole di Benigni: “State molto attenti a non far piangere una donna: poi Dio conta le sue lacrime! La donna è uscita dalla co-stola dell’uomo, non dai suoi piedi perché debba essere pestata, né dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale… un po’ più in basso del braccio per essere protetta e dal lato del cuore per es-sere amata”. Silvia Grandi ha poi parlato dell’iniziativa Posto Occupato, che in oc-casione di manifestazioni o eventi pubblici tiene occupato attraverso un oggetto ros-so (una borsa, un foulard, una sciarpa) un posto in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio. Posto occupato è un ge-sto simbolico ma concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropo-litana, nella società. Questo posto viene riservato a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga. Perché la violenza sulle donne si deve combattere ogni giorno.Elisa Bianchi, dell’Associazione Nonda-sola, è intervenuta all’incontro illustrando l’importante lavoro di contrasto, sensibi-lizzazione, e prevenzione rispetto alla vio-lenza di genere che l’associazione svolge dal 1995, anno in cui è stata fondata. Dal 1997 Nondasola gestisce la Casa delle donne, per sostenere le donne che deci-dono di uscire da situazioni di violenza o maltrattamento. “Dal nostro osservatorio, non abbiamo purtroppo registrato una diminuzione della violenza dal ‘97 a oggi: ogni anno infatti riceviamo in media 280-300 richieste di aiuto. La violenza è un fenomeno trasversale, non riguarda solo situazioni di marginalità socio-economica

e/o disagio. Interroga piuttosto la relazio-ne tra uomini e donne e chiama quindi in causa tutti/e. Dal ’99 siamo presenti nel-le scuole con progetti di prevenzione alla violenza, grazie ai quali abbiamo incon-trato oltre 11.300 studenti. Siamo inoltre impegnate in progetti extra scolastici in spazi di aggregazione giovanile, percorsi formativi in collaborazione con l’Universi-tà di Modena e Reggio, attività di sensi-bilizzazione per la cittadinanza. Un altro fronte è poi quello della formazione agli operatori e del lavoro di rete, finalizzati a garantire, alle donne vittime, risposte il più possibile integrate e qualificate, a prescindere dal nodo delle rete a cui si rivolgono. In quest’ottica abbiamo accolto con fa-vore la App creata da Soroptimist, uno strumento semplice e immediato. E’ di strumenti semplici di cui c’è bisogno, che diano poche ma chiare informazioni. Quest’anno, tre studentesse, coinvolte nei nostri laboratori di prevenzione, han-no accompagnato le loro madri al nostro Centro, segnale forte di come una cor-retta informazione sulla violenza e sulle risorse per contrastarla produca cambia-mento. Il focus della App sulla violenza sessuale è altrettanto positivo dal mo-mento che è quella spesso più faticosa da raccontare, per la vergogna e il senso di colpa che molte donne sentono nono-stante la violenza subita. Ancora oggi il tema della provocazione femminile diven-ta una sorta di ‘attenuante’ per l’uomo che agisce violenza. Un ultimo aspetto che abbiamo apprezzato della App è la chiarezza nel veicolare i contenuti. Mai come negli ultimi anni si parla di violenza, ma come se ne parla? Si sente dire che gli episodi di violenza, i femminicidi, i crimini contro le donne da parte di partner o di ex, siano il frutto del troppo amore, della gelosia o di raptus. Questi sono argomen-ti pericolosi che banalizzano il problema, creano talvolta una curiosità morbosa che rischia di confondere anziché ‘approfondi-re’ e soprattutto remano in senso opposto a un clima di accoglienza e sostegno alle donne che subiscono. Investire in una co-municazione chiara rispetto alle cause e alle conseguenze della violenza di genere significa richiamare alla propria respon-sabilità la comunità, la città a partire da

coloro che la abi-tano”. Graziella Forna-ciari, dell’Ufficio Pari Opportuni-tà del Comune, ha confermato che la città si sta impegnando per focalizzare l’at-tenzione su que-sti problemi. “Da un’idea di Gina Pedroni e di altri con lei, - ha spie-

gato la Fornaciari - è nato un tavolo inte-ristituzionale a cui hanno aderito tutte le Istituzioni che, nell’ambito delle loro com-petenze, affrontano il tema della violenza: prefettura, tribunale, procura, questura, comando provinciale dei carabinieri, uf-ficio scolastico provinciale, ordine degli avvocati, Associazione Nondasola, Fo-rum delle donne giuriste. Istituzioni che, nel giugno 2007 hanno firmato un primo protocollo d’intenti e nel giugno 2008 un protocollo operativo, rivisitato nel 2011, per coordinare le rispettive competenze, con l’obiettivo di facilitare e rendere più efficace il percorso delle donne dopo l’e-mergere della violenza subita. I protocolli vengono aggiornati e i soggetti coinvolti si impegnano ad ascoltare per capire come migliorare”. E’ intervenuta all’incontro anche Gina Pe-droni, dell’Osservatorio Nazionale sulle famiglie, che ha sottolineato come le no-tizie relative a violenza e femminicidi fino a poco tempo fa creassero incredulità e stupore. Ora, anche a causa dell’escala-tion di episodi tragici, ci si è quasi ‘abitua-ti’ ad ascoltare notizie di questo genere, col rischio pericolosissimo, di una bana-lizzazione dell’argomento. “Il fenomeno è estremamente grave, e non è in via di remissione. La conoscenza dei dati dà la misura del fenomeno. Quattrocento don-ne ogni anno si rivolgono all’ospedale per aver subito violenza. Quaranta sono le de-nunce annuali fatte alle forze dell’ordine, quattro i casi segnalati alle politiche socia-li. Questo significa che ognuno degli ope-ratori coinvolti ha lavorato nel suo campo. Solo nel momento in cui i dati sono stati messi in rete si è capito che dietro a epi-sodi apparentemente scaturiti da proble-matiche diverse, come difficoltà economi-che, disagi minorili, contrasti famigliari, c’era un discorso di violenza”.L’app SHAW è stata presentata lo scorso novembre alla Camera dei Deputati, al Mi-nistero del Lavoro alle consigliere di parità e al Parlamento Europeo. Il Soroptimist, da sempre impegnato a sostenere i Dirit-ti Umani, la pace nel mondo, il potenziale delle donne, con la realizzazione di questa App ha portato a compimento un percorso di lavoro iniziato da qualche anno, sui temi della violenza sulle donne e sulla preven-zione del fenomeno. n

Da sin.: Gina Pedroni e Maria Lo ScoccoDa sin. Graziella Fornaciari, Deanna Veroni, Marina Zini

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di Giulia Misti

“Divorzio all’italiana”

n attualità

Dal 26 maggio scorso i tempi per lo scioglimento del matrimonio si sono ridotti da 3 anni a 6 mesi

Sopravvissuto al referendum del 1974 intenzionato ad abolirlo sol-tanto dopo quattro anni dalla sua introduzione (il 1° dicembre 1970),

il divorzio conquista nel 2015 l’appellativo di “breve”.La Legge 6 maggio 2015, n. 55 recante “Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matri-monio nonché di comunione tra i coniugi” che si affianca alle recenti misure acce-leratorie delle procedure di scioglimento del vincolo matrimoniale, come la nego-ziazione assistita da avvocati e gli accordi di separazione e divorzio dinanzi all’Uffi-ciale dello stato civile, interviene, infatti, sulla “Baslini – Fortuna”, la legge n. 898 del 1970 già modificata nel 1987. All’epo-ca la riduzione dei tempi fu da 5 a 3 anni, mentre dal 26 maggio 2015 è possibile anticipare ulteriormente la proposizione della domanda di divorzio, 6 mesi per la separazione consensuale e 12 per quella giudiziale. Stabilita anche l’anticipazione dell’effettivo scioglimento della comunio-ne dei beni tra i coniugi ed una disciplina transitoria che prevede l’applicabilità del-la nuova norma anche ai procedimenti in corso alla data della sua entrata in vigore.Una conquista accolta tra l’impazienza dei destinatari, le riserve e le perplessità degli addetti ai lavori, anche con giudizi antagonisti, e tra il malcontento dei dis-senzienti di parte del mondo cattolico.Allinearsi con gli altri Paesi riducendo lo spatium deliberandi per un’eventuale ri-conciliazione è la ratio della riforma che ha, tuttavia, evitato di eliminare l’obbli-

gatorietà della fase intermedia rappre-sentata dalla separazione accedendo direttamente al divorzio, nonostante la Commissione giustizia del Senato, in pre-senza di determinate condizioni, l’avesse proposta. La disposizione stralciata dal testo è divenuta un autonomo disegno di legge ancora pendente con un proprio iter.L’Italia, infatti, è tra i pochi paesi in Eu-ropa in cui ancora vige l’obbligo della successione temporale tra separazione e divorzio traducendosi in due cause da sostenere con conseguenti doppi tempi e costi.Essendo la norma farraginosa, pur nella distillata semplicità formale dei tre arti-coli che la compongono, la tendenza è di un cauto ma acclarato distinguo tra teoria e pratica.“Come spesso accade in Italia, il legi-slatore ha compiuto un lavoro a metà – afferma l’avvocatessa Marta Rovacchi, referente per Reggio Emilia dell’AIAF, l’Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori - . Siamo tra i pochi paesi in Europa ad avere ancora due fasi. È una legge che in sede di for-mulazione non ha dimenticato, tra l’altro, la presenza in Italia dello Stato Vaticano. Accorciare, comunque, i tempi è indubbio che sia positivo, teoricamente però. Tre anni erano eccessivi e i tempi lunghi pre-giudicanti ma, al contempo, nella pratica, ravviso un’inutilità della disposizione in un Paese i cui Tribunali, oberati e che già faticano ad assolvere ai propri compiti, sono impreparati ad accogliere l’enorme

mole di lavoro che si preannuncia.”Già dal giorno di entrata in vigore della legge, infatti, gli studi legali di Reggio Emilia sono stati subissati di telefonate e di conseguenti incarichi avallando le pre-visioni del triplicarsi e quadruplicarsi delle pratiche.L’effetto deflattivo, tanto promosso e pre-figurato dal Governo, avente lo scopo di evitare lungaggini e tensioni sociali anche nelle aule della giustizia, si teme, pertan-to, sortirà il suo omonimo contrario, con i Palazzi di Giustizia ingolfati e i tempi dila-tati anche alla luce della lentezza e della complessità endemica dei processi civili in Italia.Riguardo al Tribunale di Reggio Emilia l’avv. Rovacchi si dice, tuttavia, ottimista:“È molto efficiente nel diritto di famiglia e ha tempi adeguati. Non sono certa però che questa efficienza possa assicurare nella pratica i risultati sperati. I tempi non saranno veloci, al contrario. Ribadisco che si rallenteranno per tutti. Il problema maggiore per cui l’AIAF da sempre si bat-te è a monte: è necessaria l’istituzione di Sezioni specializzate in diritto di famiglia all’interno dei Tribunali con giudici toga-ti che si occupino esclusivamente della materia. La famiglia richiede urgenza per definizione.”Dopo un quarantennale immobilismo nel Diritto di famiglia, il legislatore dal 2012 l’ha rivoluzionato, dall’abolizione del Tri-bunale per i minori alla negoziazione as-sistita. “E con quest’ultima che, tra l’al-tro, considero incostituzionale, ci si dovrà coordinare - prosegue l’avv. Rovacchi.

Ne parliamo con Marta Rovacchi , referente per Reggio dell’AIAF

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attualità n

L’avvocatessa Marta Rovacchi, referente per Reggio Emilia dell’AIAF

L’Italia in EuropaPrevedendo il doppio dei tempi e dei costi per ottenere lo scioglimento del vincolo matrimoniale, l’Italia si è aggiu-dicata, tra i grandi Paesi europei, “la maglia nera” nel rapporto della commissione per l’efficienza della giustizia (Cepej) del Consiglio d’Europa. Lo riferisce il tesoriere della Lega per il divorzio breve, l’avvocato Alessandro Gerardi, come riporta una nota ANSA. Occorrono, infatti, media-mente e nelle più rosee previsioni, 4 – 5 anni per divorziare contro un anno della Germania, due dell’Inghilterra e sei mesi della Francia. A differenza della maggior parte dei Pa-esi comunitari in cui è possibile il divorzio diretto, in Italia vige ancora l’obbligo di sostenere due cause con un doppio impiego sia temporale che economico. Le fanno compagnia solo la Polonia, l’Irlanda del Nord e Malta. Francia, Spa-gna e Romania sono, invece, le mete preferite dalle coppie italiane determinate a porre fine alla propria unione per il cosiddetto “Forum shopping” o “Turismo divorzile”. Resi-denza temporanea e consensualità sono i requisiti richiesti per questo fenomeno in crescita negli ultimi anni.

La LeggeApprovata definitivamente lo scorso 22 aprile, pubblicata in G.U. n. 107 dell’11/05/2015 ed in vigore dal 26 maggio 2015, la legge n. 55/2015 introduce il cosiddetto “divorzio breve” e prevede:1. Anticipazione della domanda di divorzio- nelle separazioni giudiziali: si riduce da tre anni a dodici mesi la durata minima del periodo di separazione ininterrotta dei coniugi che legittima la domanda di divorzio. Il termine decorre - come attualmente già previsto - dalla comparsa degli stessi din-nanzi al Presidente del tribunale nella procedura di separazione personale;- nelle separazioni consensuali: si riduce a sei mesi la durata del periodo di sepa-razione ininterrotta dei coniugi che permette la proposizione della domanda di divor-zio. Tale termine viene riferito anche alle separazioni che, inizialmente contenziose, si trasformano in consensuali.2. Scioglimento anticipato della comunione legaleLo scioglimento della comunione dei beni tra i coniugi non si realizza più con il passag-gio in giudicato della sentenza di separazione ma:- nella separazione giudiziale, al momento in cui il presidente del tribunale, in sede di udienza di comparizione, autorizza i coniugi a vivere separati;- nella separazione consensuale, alla data di sottoscrizione del relativo verbale di separazione, purché omologato.E’ previsto, inoltre, che l’ordinanza che autorizza i coniugi a vivere separati debba essere comunicata all’Ufficio di stato civile per l’annotazione dello scioglimento della comunione sull’atto di matrimonio.3.Disciplina transitoria: viene statuito che le nuove norme si applicano anche ai pro-cedimenti in corso alla data di entrata in vigore della nuova legge (26 maggio 2015), anche laddove sia pendente a tale data il procedimento di separazione personale che ne costituisce il presupposto.

La Legge 162/2014, di conversione del decreto-legge 132/2014, si affianca alla nuo-va disposizione sul divorzio breve e, diretta a migliorare la complessiva efficienza del processo civile mediante misure di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato, prevede due procedure alternative per separazioni e divorzi.1. Negoziazione assistita da Avvocati: possibilità di ottenere separazioni, divorzi e cambiamenti delle condizioni degli stessi avvalendosi del patrocinio obbligatorio di un avvocato per coniuge purché in presenza di alcune condizioni quali l’assenza di figli minori, figli maggiorenni portatori di handicap o non economicamente autosufficienti;2. Accordi di separazione e divorzio conclusi dinanzi al Sindaco quale Ufficia-le dello stato civile: possibilità di ottenere separazioni, divorzi e cambiamenti delle condizioni degli stessi rivolgendosi congiuntamente e personalmente al Sindaco quale Ufficiale dello stato civile. Tale procedura non è prevista in presenza di figli minori, figli maggiorenni portatori di handicap o non economicamente autosufficienti.

- Se, inoltre, l’intenzione è di mantene-re l’istituto della separazione, avremo dei processi di divorzio e, quindi, sentenze di divorzio con ancora separazioni giudiziali pendenti. Non solo. Non avendo il legisla-tore specificato quale sarà il giudice del divorzio (problema cui si ovvierà tramite le consuete, innumerevoli circolari), si in-corre nel rischio di un conflitto di giudica-ti. No. Nel complesso non sono per nulla soddisfatta.”Ritenuta positiva è, comunque, la modifi-ca legislativa che, anticipando lo sciogli-mento della comunione legale, consente di definire sin da subito i rapporti patri-moniali tra i coniugi che possono, in tal modo, disporre dei propri beni a titolo personale.Nonostante i tempi lunghi non abbiano mai rappresentato un viatico per una soluzione salvifica della crisi matri-moniale - compunzione e riconciliazione, laddove vi siano, si manifestano, infatti, inizialmente - numerose e univoche sono le voci che, indignate dalla nuova legge, si sono levate dal mondo cattolico, dalla CEI in particolare. Apostrofato come un “au-tentico traguardo di inciviltà”, generatore di “unioni usa e getta”, “deriva agnostica, individualistica e libertaria”, il nuovo di-vorzio è stato categoricamente bocciato.“Dal punto di vista strettamente cattoli-co la posizione è coerente – chiosa l’avv. Rovacchi - . Si rivela come sempre non al passo con i tempi: adeguarsi alla nuova realtà sociale e alle nuove tipologie di fa-miglia e di filiazione, non significherebbe tradire un ideale cattolico bensì adattare l’ideologia cattolica a trasformazioni so-ciali tutt’altro che negative.”Bocciata, rimandata o promossa che sia, la legge n. 55/2015 pare dimostrarsi, al-meno sulla carta, pavida e poco fattiva. In proiezione nelle sale cinematografiche, “le regole del caos” sono di casa anche nelle sale della giustizia italiana. Nessuna novità: è in programmazione “il divorzio all’italiana”. n

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Giovedì 21 e venerdì 22 maggio 2015 si è svolta a Reggio Emilia la quinta edizione del Concorso Enologico “Matil-de di Canossa - Terre di Lambrusco”. La manifestazio-ne, indetta dalla Camera di Commercio di Reggio Emi-

lia, era riservata ai vini frizzanti Doc e Igt e vini spumanti Doc e Igt (Metodo Classico e Charmat) prodotti con prevalenza del vitigno Lambrusco per almeno l’85% delle seguenti denomina-zioni di origine controllata (o Dop) e indicazioni geografiche ti-piche (o Igp): Colli di Parma Doc; Colli di Scandiano e di Canos-sa Doc; Modena Doc; Lambrusco di Sorbara Doc; Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc; Lambrusco Mantovano Doc; Lambrusco Salamino di Santa Croce Doc; Reggiano Doc; Emilia Igt Lambrusco; Provincia di Mantova Igt Lambrusco; Quistello Igt Lambrusco; Sabbioneta Igt Lambrusco.90 i vini selezionati, di cui 49 reggiani, 29 modenesi, 8 mantovani e 4 parmensi.I campioni iscritti al Concorso sono pervenuti alla Camera di Commercio di Reggio Emilia, il cui personale ha provveduto a catalogarli; successivamente sono stati resi anonimi dall’avvo-cato Luigi Prosperini, quindi sono stati valutati con il metodo di valutazione “Union Internationale des Oenologues”. Le ope-razioni di selezione, divise in quattro sessioni, si sono ufficial-mente aperte giovedì 21 maggio 2015. I commissari, divisi in cinque commissioni composte ognuna da sei enologi e da un sommelier, hanno valutato in due giorni di lavori 225 campioni presentati da 64 aziende.Ai vini premiati è stato attribuito un diploma di merito e sono stati inseriti nella Guida “Terre di Lambrusco 2015”. Comples-sivamente sono stati selezionati 90 vini. Durante i due giorni del Concorso i commissari hanno compilato 1.575 schede di valutazione, attribuito 23.625 giudizi parziali e utilizzato 1.700 bicchieri.La proclamazione ufficiale dei vini vincitori si è svolta vener-dì 26 giugno 2015 nella Sala degli Specchi del Teatro Valli di Reggio Emilia. Nell’ambito della cerimonia, aperta al pubblico, sono stati allestiti banchi di assaggio ed è stata presentata uf-ficialmente la Guida “Terre di Lambrusco 2015” che contiene, tradotta in tre lingue per ciascuno dei vini vincitori, una pagina dedicata. n

90 i vini selezionati nella 6ª edizione

Concorso “Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco”

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attualità n

Il centro storico torna a tingersi di rosa. Fino al 22 luglio è in programma la sesta edizione dei Merco-

ledì Rosa a Reggio Emilia, con nuove serate di intrattenimen-to, pensate per grandi e piccini per vivere in modo creativo il centro storico.La manifestazione rappre-senta ormai un appuntamen-to fisso dell’estate reggiana nell’ambito di “C’entro Reggio Emilia’, il progetto di valo-rizzazione commerciale del centro storico, come cuore pulsante della città. Dal 2013 infatti, l’obiettivo del progetto C’entro Reggio Emilia è pro-muovere, in condivisione con le Associazioni del Settore e con gli operatori del centro storico, l’attrattività di un centro storico sempre più vivo, luogo di qualità, cultura, relazioni e di grande offerta commerciale, capace di attrarre un numero sempre più numeroso di persone provenienti anche da altre città ed offrire iniziative trasver-sali a tutti i target di pubblico.“Per quest’edizione dei Mercoledì Rosa – ha detto l’assessora Maramotti – abbia-mo ripreso il format, vincente, degli anni scorsi, arricchendolo con alcune novità in linea con l’offerta di qualità delle proposte legate alla musica e alla cultura. Abbiamo inoltre dato seguito alle indicazioni deri-vate dal Tavolo unico del commercio, per la valorizzazione di quegli spazi del centro storico meno frequentati, in modo da ge-nerare una situazione favorevole per tut-ti. Ancora una volta si è scelto di lavorare insieme, secondo una strategia condivisa che il Comune persegue da tempo e che diventa fondamentale per proporre eventi di qualità e successo”. Dopo il successo crescente che la ma-

nifestazione ha registrato di anno in anno, i Mercoledì Rosa 2015 sono stati inaugarati il 17 giugno scorso sulla scia del format vincente consolidato nel-le passate edizioni: fino al 22 luglio la kermesse propone serate dove, già a partire dalle ore 19.00, la città si ani-ma e dalle 21.00 strade, vicoli, piazze e cortili diventano il palcoscenico di arti-sti che si esibiscono lungo sei itinerari, per un totale di 122 eventi dislocati su 21 postazioni. A questi infatti si aggiungono altre ini-ziative private del così detto circuito OFF, frutto della partecipazione di ne-gozi, bar, ristoranti che offrono un loro repertorio e che, durante i Mercoledì Rosa, osserveranno l’apertura serale fino alle ore 24. Particolare attenzione è riservata a bambine e bambini, per i quali sono in programma circa 20 ap-puntamenti tra animazioni, laboratori e appuntamenti. Quest’anno non manca anche uno spa-

zio dedicato agli amici a 4 zam-pe. Durante le serate dei Mer-coledì Rosa (8, 15 e 22 luglio) i portici i Piazza Casotti diven-tano infatti la sede di “#Insta-bau - Vieni in centro col tuo migliore amico”: dalle ore 19, tutti coloro che verranno in centro con il proprio amico a 4 zampe, avranno la possibilità di posare davanti all’obietti-vo di un fotografo professio-nista per uno scatto d’autore su un set fotografico allestito per l’occasione. Sarà possibile avere subito una stampa d’au-tore con un’offerta di 10 euro, il cui ricavato sarà devoluto al Rifugio Rocky – sezione Reggio Emilia - Lega Nazionale per la Difesa del Cane. L’iniziativa è promossa dal Co-

mune di Reggio Emilia, in collaborazione con Rifugio Rocky e CNA Comunicazio-ne.

Taxi RosaIl Consorzio Radio Taxi di Reggio ha ade-rito all’iniziativa proponendo un “Taxi Rosa per il Centro“: durante le serate dei Mercoledì Rosa, per tutte le donne i Taxi di Reggio Emilia operano servizi di trasporto dai parcheggi al centro, e vice-versa, al prezzo fisso di 4 euro a corsa. Secondo il concetto di Taxi Collettivo, i 4 euro possono essere ripartiti, questo vuol dire che in quattro si paga solo 1 euro a testa.Il “Taxi Rosa per il Centro“ è riservato alle donne: è operativo dalle ore 20.30 alle 24 nelle date 8 – 15 – 22 luglio e copre i parcheggi via Cecati, Foro Boario, Polve-riera, Gasometro. Per attivare il servizio, chiamare Radio Taxi tel. 0522.452545. n

Centro cittàFino al 22 luglio continuano i Mercoledì Rosa

6 itinerari, 122 eventi e 117 iniziative off per vivere il centro storico

Al mercoledì Reggio vive l’estate

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n attualità

"Cercare un altro modo di in-tendere il progresso" aven-do "cura della casa comune". E' questo l'asse portante

della nuova enciclica di Papa Francesco, la "Laudato si'", pubblicata in Vaticano. Il pontefice tuona anche contro il dominio assolu-to della finanza. "Il salva-taggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema - avver-te - riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura".Dieci i punti-chiave del-la enciclica, indicati dallo stesso Francesco nella premessa: "l’intima re-lazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il sen-so umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave re-sponsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto; la pro-posta di un nuovo stile di vita".Jorge Mario Bergoglio lancia "un appel-lo, un invito urgente" al mondo intero: "Abbiamo bisogno di una nuova solida-rietà universale" e sottolinea che "la sfi-da urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ri-cerca di uno sviluppo sostenibile e inte-grale". Anche perché "l a Terra, nostra casa, sembra trasformarsi sempre più in un immenso deposito di immondizia. In molti luoghi del pianeta, gli anziani ricordano con nostalgia i paesaggi d’al-

tri tempi, che ora appaiono som-mersi da spazza-tura".Anche "i cambia-menti climatici sono un proble-ma globale con

gravi implicazioni ambientali, sociali, economiche, distributive e politiche. E costituiscono una delle principali sfide attuali per l’umanità", non dimentican-do che "gli impatti più pesanti probabil-mente ricadranno nei prossimi decenni sui Paesi in via di sviluppo". visto che "molti poveri non hanno altre disponibi-lità economiche e altre risorse che per-mettano loro di adattarsi agli impatti climatici o di far fronte a situazioni cata-strofiche e hanno poco accesso a servizi sociali e di tutela"."L’accesso all’acqua potabile e sicura" intesa come "un diritto umano essen-ziale, fondamentale e universale, per-ché determina la sopravvivenza delle persone ed è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani" è uno dei pas-saggi-chiave della nuova enciclica di Papa Francesco. "Si afferma poi che i problemi della fame e della miseria nel mondo si risolveranno semplicemente

con la crescita del mercato" ma "il mer-cato non garantisce da solo lo sviluppo umano integrale e l'inclusione sociale".Avverte poi Bergoglio: chi controlla la tecnologia è in grado di esercitare "un tremendo potere" e "un dominio im-pressionante". E mette in guardia: "Il paradigma tec-nocratico tende a esercitare il proprio dominio anche sull'economia e sulla politica". Infatti, "l’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano. La finanza soffoca l’e-conomia reale. Non si è imparata la le-zione della crisi finanziaria mondiale e con molta lentezza si impara quella del deterioramento ambientale".Anche "rinunciare a investire sulle per-sone, sul loro lavoro, per ottenere un maggior profitto immediato, è un pessi-mo affare per la società", osserva Fran-cesco. "Se tutto è in relazione - spiega ancora il Papa - anche lo stato di salute delle istituzioni di una società compor-ta conseguenze per l'ambiente e per la qualità della vita umana". Resta però il fatto che "le leggi volte a tutelare il ri-spetto dell'ambiente spesso rimangono come lettera morta". (adnkronos) n

“Laudato Si”

“Proteggiamo la nostra casa comune”

In breve i 10 punti chiave del documento

La nuova enciclica di Papa Francesco

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Oggi come allora, immersi nell’ar-chitettura dell’antica Regium Lepidi, quando i romani ne per-correvano le strade in toga e

calzari: un’esperienza senza precedenti, che dal 30 maggio è diventata possibile all’interno del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, dove un museo virtuale perma-nente, primo al mondo nel suo genere, consente una full immersion nella città antica grazie a sofisticate apparecchia-ture all’avanguardia a livello mondiale. È un progetto culturale straordinario, destinato a valorizzare ulteriormente Reggio Emilia e a porla sempre più in prima linea per capacità di innovazione: ribattezzato “Regium@Lepidi-Project 2200”, il progetto è stato elaborato e gestito dal prof. Maurizio Forte del-la Duke University di Duhram (North Carolina – USA). Si tratta di un lavoro articolato, che oltre alla realizzazione del museo virtuale ha previsto uno studio approfondito del patrimonio archeolo-gico di età romana presente a Reggio Emilia, poi trasposto in digitale

DNA della Reggio odierna: il piano urbanistico romano - In Europa è il primo museo virtuale con questa impostazione concepito all’interno delle attuali colle-zioni archeologiche, con un approccio particolarmente stimolante perché crea un forte rapporto fra gli oggetti del mu-seo, la collezione reale, il suo invisibile contesto storico (la città, intangibile) e le nuove percezioni dei manufatti che derivano dalla dimensione virtuale.Lo scopo finale di questa nuova narra-zione digitale è aprire nuove e diverse prospettive nell’immaginazione virtuale della città piuttosto che scegliere una ricostruzione indiscutibile. La ricerca basata su dati pubblicati e d’archivio ha prodotto nuove interpretazioni sul tessuto urbano. In particolare è risultato evidente come in età imperiale fra primo e secondo secolo dopo Cristo l’impianto urbano si sia evoluto in modo sontuoso con edifici di pregio e con una certa ostentazione dell’arredo architettonico che ha coinciso con un periodo di pro-sperità economica. Lo sviluppo attuale della città di Reggio Emilia è stato pro-

Regium Lepidi

L’antica città romana rivive ai Musei Civici

La Cyber-Archeologia è arrivata a Reggio Emilia con “Regium@Lepidi-Project 2200”

reggio città n

L’allestimento all’interno della “Sala dei mosaici” del Palazzo dei Musei consente al visitatore la visione in 3D

di una ricostruzione digitale di Regium Lepidi e la navigazione immersiva, sempre in 3D, al suo interno

22° centenario del momento fonda-tivo della città di Regium Lepidi - Il progetto Regium@Lepidi- Project 2200 è stato realizzato nel triennio 2013 (il 18 maggio di due anni fa si è infatti tenuta la conferenza inaugurale) - 2015, in coerenza con la forbice temporale 187 -175 a.C. (gli anni dei due consolati di Marco Emilio Lepido), nel ventiduesimo centenario del momento fondativo della via Aemilia (187 a.C.), da cui avrebbe preso forma anche Forum Lepidi (forse 175 a.C.). Tre anni scanditi da diversi eventi: dibattiti pubblici, rilievi di un’e-quipe della Duke University nella sede del Credito Emiliano, conferenze, fino al coinvolgimento delle scuole primarie e secondarie della città con un concorso letterario. Il Regium@Lepidi- Project 2200 si av-vale della collaborazione delle massime autorità scientifiche in ambito archeo-logico, sia in senso tradizionale che con riferimento alle più moderne applicazioni digitali alla ricerca archeologica e ai beni culturali in generale. n

fondamente influenzato dall’originale piano urbanistico romano. “È una sorta di DNA architettonico e urbano”, spiega il professor Maurizio Forte.

Le installazioni - L’allestimento all’in-terno della “Sala dei mosaici” del Palazzo dei Musei di Reggio Emilia consente al visitatore la visione in 3D di una rico-struzione digitale di Regium Lepidi e la navigazione immersiva, sempre in 3D, al suo interno. Il percorso del museo virtuale si articola in diverse installazioni virtuali che utilizzano tecnologie inno-vative per la prima volta presentate al grande pubblico come i caschi immersivi OculusRift, le postazioni olografiche di Z-space, le proiezioni 3D di Dreamoc, i QR code in realtà aumentata e la visualizzazione stereo-immersiva del paesaggio archeologico. Il Palazzo dei Musei è così arricchito di qualcosa che, ad oggi, è unico nel suo genere. E’ pertanto il primo in Europa a poter vantare un allestimento di que-sto tipo.

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attualità n

E’ un distretto rotariano ‘aperto al pubblico’ quel-lo che Ferdinando Del Sante, governatore del

distretto 2072 del Rotary, lascia in eredità da luglio al suo successore alla fine di un anno di mandato im-prontato come lui stesso ha dichiara-to alla concretezza e alla flessibilità. Reggiano a tutti gli effetti nonostante la sua nascita a Parma nel ’59, l’av-vocato cassazionista Ferdinando Del Sante del Rotary Club di Reggio Emi-lia, è stato dunque un anno alla guida del distretto rotariano che compren-de l’Emilia Romagna e la Repubblica di San Marino, 51 club (fatta esclu-sione di Piacenza, ndr) e conta più di tremila soci. A conclusione del suo mandato, ha organizzato a Reggio la tre giorni del Rotary, dal 19 al 21 giugno. Una serie di eventi ed iniziative anche per mo-strare la nostra provincia agli ospiti. Significativa la scelta del congresso del 20 giugno al Reggio Children per-ché si è trattato di un evento aperto al pubblico. In un anno di impegno sono stati di-versi i progetti per i quali il Rotary è protagonista. Si va dalla costruzione del Palarotary a Sant’Antonio di Mer-cadello, realtà modenese colpita dal sisma del 2012, allo scambio giovani, il programma che coinvolge giovani di vari paesi per promuovere pace e comprensione, alle borse di studio destinate anche a chi non è rotaria-no. E infine sul piano locale, la parte-cipazione al progetto Mire (Maternità Infanzia Reggio Emilia, ndr) dell’as-sociazione Curare Onlus, progetto scelto dalla signora Lorella Del Rio Del Sante quale progetto proposto dalle consorti dei soci, come prevede il Rotary.

Governatore Del Sante con que-sto congresso avete lanciato un messaggio chiaro quello cioè di ‘dare fiducia all’Italia’. Cosa è

Rotary: è stato l’anno di Del Sante

L’avvocato Cassazionista lascia la guida del distretto 2072 e un’eredità importante al suo successore: un Rotary più flessibile e comunicativo

Club e solidarietà

emerso dalla vostra tre giorni su questo tema? “Il mio intervento intro-duttivo è stato tutto im-prontato a ricordare la concretezza delle azioni e dei service rotariani compiute quest’anno nel Distretto, in conformi-tà delle linee guide da me proposte nella scorsa primavera, e che hanno trovato puntuale confer-ma nella tavola rotonda sul tema del Congresso e tema dell’anno “Diamo Fiducia all’Italia: i giova-ni l’innovazione, il con-tributo del Rotary” a cui hanno partecipato An-drea Pontremoli, Ammi-nistratore Delegato e Di-rettore Generale Dallara Automobili, componente CDA e Comitato Esecu-tivo di Barilla S.p.A. e Lead Indipendent Director nel CDA della Brunello Cucinelli S.p.A; An-drea Chiesi, Amministratore Delega-to e co-fondatore HoloStem Terapie Avanzate S.r.l.; componente del Con-siglio di Amministrazione e Direttore R&D Porfolio Management di Chiesi Farmaceutici S.p.A. e Maurizio Mar-chesini, Presidente di Confindustria Emilia Romagna, Amministratore Delegato di Marchesini Group, e al-tre eccellenti figure, da Paolo Verde, Maggiore dell’aeronautica Militare Italiana Medico Sperimentatore di volo e Space flight Surgeon , a Suor Laura Girotto che ha raccontato i rapporti tra il Distretto 2072 e quel-lo che fa il Rotary da 15 anni per ADWA, e cioè per la Missione in Etio-pia da lei guidata.Alla stessa stregua sono stati conse-gnaTi ufficialmente il Premio Marco Biagi, il Premio Franco Lombardini e il Premio Comer Industries.”

Il Rotary è pronto a investire sul-le start up. Ne avete premiate alcune, perchè questo tipo di ini-ziativa è così importante?“Proprio il Tema dell’anno da me prescelto è stato il punto di partenza dei lavori di una apposita Commissio-ne distrettuale presieduta da Angelo Oreste Andrisano, Rettore dell’Uni-versità di Modena e Reggio Emilia. Queste Imprese, che sono state se-lezionate da una Commissione di Ro-tariani eccellenti professionisti nei necessari e pertinenti settori , ver-ranno seguite nel loro percorso che auspichiamo di crescita da altri ro-tariani altrettanto competenti che ne saranno i mentori. Abbiamo voluto contribuire alla cre-scita di occasioni vere di lavoro, pre-miando le idee di giovani che fanno dell’innovazione vera il loro modo di fare impresa.” n

Ferdinando Del Sante (Foto Artioli)

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di Enrico Pirondini

Il ritorno di Antonio Ligabue, genio popolare

Allestimento dell’archistar svizzero Mario BottaLa mostra resterà aperta fino all’8 novembre

n territorio

Nel cinquantenario della morte, Palazzo Bentivoglio dedica una grande mostra antologica al maestro

E’ la mostra dell’anno. Almeno per la nostra provincia. Una rassegna corposa, inedita, ri-assuntiva di una vita - dispe-

rata - dedicata all’arte. A 50 anni dalla morte (27 maggio 1965) Toni Ligabue, “Toni al Matt”, torna alla ribalta con una straordinaria mostra a Palazzo Benti-voglio inaugurata il 30 maggio. Resterà aperta fino all’ 8 novembre. Nella reg-gia costruita dal generale Ippolito tra il 1594 ed il 1600 sono state spalmate ben 183 opere di cui 125 sono dipinti ad olio; molte di queste opere non sono mai state esposte in pubblico. Appar-tengono a collezionisti pubblici e privati.

Debito moraleScrive, nel bel catalogo Skira (curato da Sandro Parmiggiani) Livia Bianchi, Pre-

sidente della Fondazione “Museo Anto-nio Ligabue”: “Gualtieri aveva un debito morale nei confronti del suo più illustre concittadino, Antonio Ligabue: preser-vare e diffondere la memoria di uno dei più geniali e originali artisti del Novecento

italiano dedicandogli un museo degno di questo nome”. Aggiunge il sindaco Ren-zo Bergamini: “E se il debito morale non fosse compiutamente saldato, certo con questa grande mostra ci mettiamo una bella pezza”. Due giorni prima della aper-

In alto sin.: l’allestimento ideato dall’archistar Mario Botta - a destra: il folto pubblico nel Salone dei Giganti (Foto Franzosi) - Sopra: Antonio Liga-bue, Tigre reale, china e pastelli a cera su carta intestata dell’Ospedale Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, 1941, 36x50 cm

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territorio n

tura della mostra il sindaco ha guidato al-cune scolaresche al cimitero per rendere omaggio a Ligabue e ricordarne le soffe-renze di una vita disperata riscattata da una produzione artistica singolare, unica. Un artista che non “può essere chiuso nel ghetto o nel lager dei naifs” come diceva già nel 1975 Attilio Bertolucci. Concetto ripreso oggi con veemenza dall’assessore alla Cultura Marcello Stecco: “Basta con queste categorie devianti usate per Toni. Basta con le etichette di “naif” e “follia”. Antonio Ligabue è ben altro. E’ un espres-sionista tragico”.

Un grande allestimentoLa mostra di Antonio Ligabue è firmata dall’archistar Mario Botta, svizzero, lau-reato a Venezia, noto in tutto il mondo. Ha restaurato anche la Scala di Milano, ha costruito la Sinagoga di Tel Aviv. Attual-mente sta seguendo otto cantieri in Cina. Per Ligabue si è prestato gratuitamente. Ha visto il Salone dei Giganti, se ne è in-namorato, ha preso un foglio ed una ma-tita ed ha disegnato un allestimento da molti definito “geniale”. Spiega lo stesso Botta: “E’ vero. Appena sono arrivato qui nella Bassa sono stato colpito anzitutto da questa campagna strappata nei secoli agli acquitrini del Po. Poi ho visto la magia

della piazza. La realtà urbana “dimessa” di Gualtieri aggiunge ulteriore fascino a questo insieme architettonico dove il pas-sato viene declinato nella vita di ogni gior-no. L’allestimento? Ho inteso evidenziare la cromaticità delle pareti mettendone in risalto sfumature, toni, ripristini e lacune. Ho fatto una proposta che invita il visi-tatore ad una immersione totale dentro la spazialità di una cultura di altri tempi; un confronto tra la stridente solennità di uno spazio aulico con la forte precarietà primitiva del vivere di Ligabue”.

Film & libroA completare la mostra ci sono un do-cu-film ed un libro. Il docu film è stato realizzato dal regista Ezio Aldoni di Bre-scello. Un film di un’ora e venti minu-ti, presentato in anteprima nazionale a Gualtieri il 3 giugno, alla presenza di due attori che già avevano preso parte, 38 anni prima, al celebre sceneggiato Rai del regista Salvatore Nocita (e testi di Cesare Zavattini). Cioè Flavio Bucci e Giuseppe Pambieri. Splendida la colonna sonora critta da Beppe Carletti (con il contributo di Roberto Guerra). Nel cast anche Vit-torio Sgarbi, Pamela Villoresi, lo stesso Flavio Bucci. Protagonista l’attore reggia-no Armando Avanzi. La voce narrante è

di Alessandro Haber. ll film sta facendo il giro d’Italia. Lo scorso 12 giugno è stato presentato con successo a Saluzzo dove è in corso una mostra dedicata proprio a Ligabue e ai “candidi visionari”; cioè ai vari Ghizzardi, Rovesti e ai serbo-croati Generalic e Rabuzin. Il libro è stato scrit-to da Ezio Aldoni e Giuseppe Caleffi. Tito-lo: “Antonio Ligabue,l’uomo”. Sottotitolo: “La vita disperata e il genio artistico dal matt”. Il volume di 158 pagine è edito dal-la Imprimatur di Reggio e distribuito da Rizzoli.

Tanti visitatoriLa mostra di Antonio Ligabue è partita col piede giusto; centinaia i visitatori già nelle prime ore di apertura al pubblico. Tra i pri-mi i vari Rotary reggiani con il governatore del Distretto Rotary 2072 avv. Ferdinando Del Sante e l’assistente Luciano Alfieri; con loro il segretario distrettuale Gianandrea Degola. E gli attori Flavio Bucci e Giusep-pe Pambieri, giunti (insieme) da Roma. Molte le scolaresche che, prima della chiu-sura dell’anno scolastico, si sono recate a Palazzo Bentivoglio. Durante l’estate sono previsti “eventi collaterali” per portare altri visitatori nella reggia. Conclude il sindaco Renzo Bergamini. “Questa mostra è la no-stra piccola Expo”. n

“La mostra è la prima iniziativa della Fondazione Museo Antonio Ligabue”

Intervista al Direttore Sandro Parmiggiani

Direttore, come è nata l’idea di questa mostra?La mostra è il primo atto della Fondazione Museo Antonio Liga-

bue, costituita l’anno scorso da Comune di Gualtieri, Banco Emiliano, Girefin SpA, ai quali si è aggiunta, qualche mese fa, Boorea – Presidente della Fondazione è Livia Bianchi, e membri del Consiglio d’Amministrazione sono Achille Brunazzi, Stefano Landi e Luca Bosi. L’esposizione era un atto doveroso, giacché quest’anno ricorrono i cinquant’anni dalla morte di Li-gabue, avvenuta a Gualtieri il 27 maggio 1965. Non si poteva non tributargli que-sto omaggio nel paese dove lui visse dal 9 agosto 1919, quando vi giunse, scortato dai carabinieri, dopo essere stato espulso dalla Svizzera, dov’era nato il 18 dicem-bre 1899. La mostra, nel fastoso Salone dei Giganti, al quale fa da contrappunto il severo allestimento di Mario Botta, e nelle

A destra: L’archistar svizzero Mario Botta con il curatore della mostra Sandro Parmiggiani

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due sale antistanti di Palazzo Bentivoglio, è dunque la prima, simbolica iniziativa di un lungo, non semplice percorso desti-nato a rinsaldare, e a fare conoscere nel mondo, l’associazione tra Antonio Ligabue e Gualtieri.

Dalla definizione riduttiva di ‘poe-ta naif’, o di artista condizionato dai turbamenti della sua mente, oggi si tende a valutare l’opera di Ligabue in termini diversi. Quali aspetti della sua complessa personalità vengono posti in evidenza? Purtroppo si fatica a liberarsi da certi cliché interpretativi, anche se baste-rebbe guardare davvero i suoi dipinti, le sue straordinarie sculture, i disegni, le incisioni esposti nella nostra mostra per capire che siamo di fronte a un ar-tista che non gioca a fare l’ingenuo o che è meccanicamente mosso da sof-ferenze interiori, che pure segnarono la sua vita, accanto all’emarginazione di chi doveva sentirsi “straniero in terra straniera”. Ligabue studiava accuratamente l’ana-tomia degli animali che rappresentava, le loro posture desunte da varie fon-ti iconografiche (le figurine Liebig, “La vita degli animali” di Brehm, la frequen-tazione dei nostri Musei Civici), e rein-ventava il dato di partenza attraverso una pittura in cui si fondono visionarietà espressiva (sia nelle forme che nel colo-re) e ricorso a elementi puramente de-corativi (i mantelli degli animali, le car-te da parati negli interni, i tessuti delle giacche). E nei suoi paesaggi le citazioni dei castelli e delle case della natia Sviz-zera sono assolutamente reali, esito di una memoria che tenacemente ser-ba certe immagini perché quelle radici sono troppo importanti per la sua vita. Ci sono poi, in mostra, gli autoritratti, un capitolo di amarissima poesia nell’ar-te di Ligabue: se si pensa che, su circa 850 dipinti finora archiviati da Sergio Negri, gli autoritratti sono più di 150, ci si rende conto che per Ligabue essi rappresentavano un’esplicita, orgoglio-sa dichiarazione del suo valore d’arti-sta, proprio nel motivo del ritratto di sé, che pure non poteva avere partico-lare appeal presso i pochi che all’epoca s’interessavano alla sua pittura, e una riaffermazione della sua identità spes-so negata o irrisa; nello stesso tempo, sono l’impietosa descrizione dei tratti del suo volto, segnati da sentimenti di solitudine e disagio esistenziale, e il co-stante presagio dell’esito finale. C’è ancora molto da approfondire sul pianeta Ligabue, che deve avere visto e introiettato certe esperienze – ad esem-pio, la sua vegetazione pare riecheggia-re i filamenti di colore di Segantini, che all’inizio del Novecento era nei musei della Svizzera dove abitò Ligabue…

Rispetto all’esposizione allestita a Palazzo Magnani nel 2005, che novità presenta?L’esposizione del 2005, allestita nelle due sedi di Palazzo Magnani e di Palazzo Ben-tivoglio, s’intitolava non casualmente “An-tonio Ligabue, espressionista tragico”. In un qualche modo si riparte, in questa mo-stra, che conta più di 180 opere, da quel filone interpretativo. Ci sono poi alcune decine di dipinti e disegni inediti e c’è un percorso espositivo che coniuga l’evolu-zione della sua opera dalla fine degli anni Venti al 1962 con lo scavo in alcuni nuclei tematici, per vedere sia come variano nel tempo i centri di interesse dell’artista sia come si evolve un particolare motivo, e i reciproci transiti dall’uno all’altro. Negli ultimi anni, grazie anche alle importanti mostre che lo hanno visto protagonista, l’opera di Ligabue ha visto moltiplicarsi il numero di esti-matori. Quale fortuna ha all’estero la sua arte?Personalmente ritengo che le mostre che si sono susseguite in Italia da quarant’an-ni su Ligabue, sempre accompagnate da un sicuro successo di pubblico, abbiano sì diffuso la sua conoscenza ma non abbiano scavato abbastanza per affermare il suo ruolo di “viandante solitario” nell’arte del Novecento: un artista di valore europeo che deve necessariamente calcare certi palcoscenici, e non tutti quelli che gli si offrono per una sua mostra. All’estero Ligabue è conosciuto solo da al-cuni specialisti, e francamente se si cita il suo nome anche agli appassionati d’arte molti pensano al cantante, di straordina-rio valore, originario della nostra terra. Ecco perché la Fondazione intende lavo-rare soprattutto per promuovere mostre di Antonio Ligabue nelle grandi capita-li europee e per inserirlo in certi circuiti museali, con le conseguenze sul suo mer-cato e sulla sua diffusione che saranno tra gli indicatori di un salto di qualità nella

comprensione e nell’apprezzamento della sua opera.

A questo proposito, pensate di “esportare” questa esposizione an-che in altre sedi?Data l’ampiezza di questa mostra, non è facile esportarla in altri spazi: si può pensare a versioni più contenute della mostra, ma si deve comunque trattare di spazi qualificati e di prestigio. Soprattut-to, ci interessa, come dicevo, esportare Ligabue all’estero. Quali progetti ha la Fondazione Anto-nio Ligabue oltre a questa esposizione?La Fondazione, come del resto recita il suo nome di “Fondazione Museo Antonio Liga-bue”, intende realizzare, in tempi giusti, un Museo permanente dedicato all’artista, in Palazzo Bentivoglio, ricorrendo in partico-lare al contratto di deposito di cui si avval-gono felicemente molte strutture musea-li, quali il MART. Accanto a questo primo obiettivo la Fondazione se ne è data alcuni altri: promuovere lo studio dell’opera di Ligabue, approfondendo determinati filoni di ricerca e ricorrendo anche a campagne fotografiche realizzate da grandi fotografi; dotarsi di un Comitato Scientifico Interna-zionale di alto livello; promuovere la co-noscenza dell’opera dell’artista soprattutto all’estero, anche attraverso importanti sue mostre; realizzare nella sede di Palazzo Bentivoglio alcune mostre, di particolare interesse, associabili all’opera di Ligabue, che affianchino il Museo Ligabue (e la Do-nazione Tirelli) e che rinnovino costante-mente l’interesse del pubblico dei visitatori verso il connubio tra Ligabue e Gualtieri. Del resto, quando si va a Gualtieri per ve-dere la mostra, in corso fino all’8 novem-bre, non si possono solo ammirare 183 opere, ma anche un edificio, Palazzo Ben-tivoglio, con gli affreschi seicenteschi, nel Salone dei Giganti e nelle altre sale, final-mente visibili nel loro sfarzo, e una piazza davvero memorabili. n

Il curatore della mostra Sandro Parmiggiani con il critico d’arte Marco Cagnolati (Foto Franzosi)

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Viano gioiello della nostra provincia. A otto anni dalla crisi che ha logo-rato l’economia del posto legata principalmente alle ceramiche, il

Comune collocato nella valle del Tresinaro inverte la rotta e si rilancia sul mercato con il turismo mettendo a sistema tutta una serie di caratteristiche tipiche del ter-ritorio, a cominciare dai vulcanetti per poi passare ai mammelloni, conformazione di alcune rocce, alle aree ricettive, al Castello di Querciola fino alla nascita di un infopoint a Regnano per i suoi visitatori. E anticipa la futura stagione dell’area vasta, quella pre-vista per esempio dal riordino delle provin-ce. Lo fa siglando un patto con tre vicini comuni del modenese e fonda la via dei ‘vulcani di fango’. Inaugurata ufficialmente a Mirano lo scorso 14 giugno, un evento che nel reggiano si ripeterà il prossimo 13 settembre, la via dei vulcani abbraccia i comuni di Fiorano, Maranello, Sassuolo e appunto l’unico comune del reggiano, Via-no. Sono municipi che vantano importanti presenze.

Maranello con il museo della Ferrari fa 320 mila presenze, le salse di Mira-

TurismoViano, un teatro della natura

Nasce la ‘Via dei vulcani’, che collega le province di Modena a Reggio

Da sin.: Angela Bonacini - Assessore al Turismo, Giorgio Bedeschi - Sindaco e Nello Borghi - Assessore all’ambiente

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no richiamano 70 mila visitatori,e altre 200 mila presenze arrivano nel mode-nese con il museo delle ceramiche. Il rilancio sul turismo è un lavoro pensato e organizzato dalla prima giunta Bedeschi che è andato avanti anche nel secondo mandato del sindaco e che ha trasformato il piccolo comune in un teatro della natu-ra come spiegano gli assessori Bonacini e Borghi insieme al sindaco.

Angela Bonacini, assessore al turi-smo del comune di Viano, in campo per un progetto ambizioso finalizzato a richiamare tanti visitatori a Viano“Da quando siamo partiti col primo man-dato abbiamo capito che l’unica economia ancora possibile è il nostro stesso territo-rio e tutte le bellezze che abbiamo. La ceramica che era la protagonista prin-cipale della nostra economia e della ri-nascita di Viano, non esiste praticamen-

te più. Era necessario reinventarsi qualcosa che ridesse slancio al nostro co-mune: lo abbiamo individuato in questo e stiamo mettendo in campo gli strumenti per dare opportunità ai giovani, e prima di tutto per dare loro la consapevolezza del valore del proprio territorio. E’ un voler recuperare valori del passato su cui han-no vissuto i nostri genitori e i nonni e oggi vengono snobbati.”

Cosa avete fatto concretamente?“Abbiamo fatto un inventario di questi luoghi. Anche molti di noi non avevano la conoscenza così vasta delle oasi natura-listiche che ignoravamo e altre bellezze. Le abbiamo localizzate e rese note realiz-zando un libro fotografico, una mini guida, le cartine turistico escursionistiche in cui si segnala tutto quello che di bello si può trovare, anche a livello di ricettività. Que-sto è l’aspetto più carente e stiamo invi-

tando le persone che hanno dispobibilità a creare bed and bre-akfast. Con l’aper-tura dell’infopoint abbiamo creato un punto in cui dare tutte le informazioni su quanto abbiamo fatto e su tutto quel-lo che si può trovare qui. Per un turismo di valore.”

Nello Borghi, as-sessore all’am-biente, cosa sono le salse?“Le salse fanno par-te di quei fenomeni paravulcanici che abbiamo la fortuna

di avere sul nostro territorio, da quella di Regnano, di dimensione più importante, e quella di casella di Querciola, meno co-nosciuta ma non per questo meno impor-tante anche perché negli ultimi due anni abbiamo assistito a diversi fenomeni di emissioni.”

Di che emissioni parliamo?“Abbiamo delle formazioni nel sottosuo-lo e accumuli di gas metano e petrolio che per fenomeni naturali di gravitazione tendono a venire in superficie e attraver-sando giacimenti di acqua marina, crea-no fuoriscite di fango con la creazione di questi coni vulcanici. Sono stati studiati dal Vallisneri o dallo Spallanzani. E’ un fenomeno in comune con il modenese : l’idea di creare questa via dei vulcani di fango con i comuni del modenese, che prende e collega due provincie e quattro comuni, aggiunge valore al nostro territo-rio e l’arrivo di un turismo slow interes-sato a questi fenomeni.”

Giorgio Bedeschi, sindaco di Viano, dunque investite sul turismo. Una scelta ardua“Io e la mia giunta abbiamo portato avanti la cultura delle idee e del sapere, parten-do dall’idea di promuovere qualcosa per finire al sapere che si poteva raggiungere. Vorremmo aggiungere la cultura del red-dito per portare gente nel nostro territo-rio e non a caso la salsa di Casola che abbiamo messo a sistema è proprio per completare questa dorsale che deve pro-durre effetti importanti. E questo lo dico ai miei concittadini. A me basta una fami-glia che abbia due o tre bambini per sal-vaguardare tutti i servizi a Viano, e per questo credo che dobbiamo puntare sul turismo. Questo sarà il futuro di queste realtà territoriali.” n

Sopra i Vulcani di fango - a destra INFOPOINT - sotto: il Comune di Viano

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Incorniciato da una pianta secolare di fico e da alcuni maestosi esemplari di ippocastani, si apre all’occhio stupito e curioso del visitatore lo scorcio in-

cantato sul giardino del Castelletto di Villa Arnò, ad Albinea. A presentarci la filosofia con cui il giardino è stato pensato, è Caroline Salomon, che una decina di anni fa decise di realizzare il progetto, aiutata dalla paesaggista Silvia Ghirelli che ne curò il disegno e gli spazi. Dove un tempo sorgevano campi incolti, Caroline ha dato vita a uno spazio sen-soriale. Un percorso fiorito che si sno-da attraverso vialetti e bordure in cui la natura, sotto la guida attenta della sua curatrice, ha intrecciato infinite varietà di colori e profumi. La nostra visita inizia dall’antica cisterna di raccolta delle acque piovane, che ac-coglie una moltitudine di pesci rossi ed è circondata da una profusione di heme-rocallis fulva dal colore arancione. Il loro nome, hemerocallis, deriva dal greco e significa bellezza di un giorno, perché si

Splendore nell’erba

Sedere in un giardino è un sogno, il sogno della quiete e del riposo

dopo il lavoro compiuto di un giorno, dopo il lavoro compiuto di un anno,

dopo il lavoro compiuto di tutta una vita.(Gabriele Tergit)

Una passione da condividere

tratta di fiori che nascono al mattino e du-rano una sola giornata. Al limitare del morbido tappeto erboso che profuma di mentuccia spicca una ric-ca bordura di rose verso la fine della fiori-tura ormai, che a maggio hanno colorato il giardino in un’esplosione di tinte e ri-empito l’aria delle loro delicate fragranze. “Ho voluto creare un giardino che in ogni momento dell’anno potesse avere un angolo fiorito e profumato. – ci spiega Caroline - In un primo tempo il proget-to ha interessato la zona più vicina alla casa, dove sono state disposte le piante a fioritura invernale, come gli ellebori o l’edgeworthia, le rose (che qui crescono in oltre cento specie diverse), le peonie e vari arbusti o piccoli alberi. Poi ha pre-so vita l’area destinata all’orto-giardino, in cui coltivo diverse varietà di pomodori antichi, lattughe, zucche, fagiolini dalla curiosa colorazione violacea, melanzane, erbe officinali…. Alle coltivazioni, protette da bordi di ferro intrecciato a cassetta, ho accostato fiori e piante il cui intenso aro-

ma allontana i parassiti in modo natura-le senza bisogno di utilizzare trattamenti chimici”. Dai profumi dell’orto, Caroline ci accom-pagna in un piccolo luogo fresco e si-lenzioso, a cui si accede attraverso un pergolato in legno incorniciato da una profumatissima fioritura di gelsomino e rose rampicanti.“E’ il giardino belga, dove ho riproposto un po’ del mio paese d’origine. Qui si ri-trova il gusto del nord con il giardino del-la quiete, del bianco, del ‘non colore’, dei fogliami. Ho voluto proteggere dal sole questo piccolo angolo di tranquillità con quattro piante di catalpe, dal fusto sot-tile e dalla chioma folta che garantiscono l’ombra e la frescura anche quando l’orto vicino è caldo e assolato. In questo mo-mento, di sera, è pieno di lucciole”.“Circa tre anni fa mi sono dedicata alla zona più lontana dalla casa, dove ho vo-luto creare un giardino naturale, quasi ‘selvaggio’. Una sorta di giardino speri-mentale dove le piante possano crescere

di Mariachiara Spallanzani

Caroline Salomon ci apre le porte del suo giardino circondatodal paesaggio della campagna reggiana

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Percorsi guidati, visite, concerti, ma anche corsi di cucina, letture, lezioni di acquerello: questo e altro tra le proposte dell’Associazione Arte in Orto, nata per condividere l’amore per il giardino, l’arte, la natura

Caroline Salomon

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in modo autonomo, resistendo alle forti escursioni climatiche di questa zona, in cui gli inverni sono freddi e rigidi e le esta-ti calde e senza pioggia. Il risultato è un grande spazio dove hanno trovato posto splendidi cespugli di graminacee, dalie, aster, hemerocallis, perovskia, verbena, echinacea e tante altre varietà di piante perenni in fiore da giugno ad ottobre e che qui possono crescere indisturbate nel tempo. Ho piantato anche diversi meli da fiore che in autunno regalano agli uccel-li meline coloratissime delle quali vanno ghiotti. “Mi piace creare connubi di colori e di for-me e uno degli aspetti più gratificanti di questa mia passione è quello della sco-perta: quando al mattino passeggio per il giardino i miei fiori mi stupiscono con la fantasia dei loro colori, con un’inaspettata fioritura, con la vivacità delle loro forme”. Camminiamo tra le bordure fiorite men-tre api, farfalle e altri insetti impollinatori volano instancabili da uno stelo all’altro, indisturbati. Costeggiamo il vialetto delle

ortensie dove un profluvio di fiori bianchi e generosi appaga la vista e il cuore.Mentre Caroline Salomon continua il suo racconto appassionato, presenze curiose e divertenti ci ac-compagnano: immersi nel paesaggio svettano buffi spaventapasseri, graziose creature filiformi in ferro, annaffiatoi che costeggia-no in fila indiana un pon-ticello in legno, ma anche sfere di rami intrecciati realizzate in uno dei la-boratori tenuti durante un corso. “Quando nel 2006 iniziai ad avvicinarmi a questo progetto, cominciai a do-cumentarmi e a studiare. Cercavo giardini da cui trarre ispirazione, ma a differenza di Francia, Bel-gio, Inghilterra e Germa-nia, dove si trovano tanti circuiti di giardini privati aperti ai visita-

tori, in Italia è molto più difficile che la gente apra le porte delle proprie tenute. Questo mi ha suggerito l’idea di dare al luogo che stavo creando una connotazio-ne diversa, che mi permettesse di condi-videre con gli altri le emozioni che la na-tura può offrire. E’ nata così Arte in Orto,

q continua da pag.44

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territorio n

un’associazione di promozione sociale per la condivisione, lo scambio e la tra-smissione della passione per il giardino, le piante, gli animali e l’arte legata alla natura. La prima occasione è stata la fio-ritura delle rose a maggio, che ha coinciso con la prima visita guidata, e sono iniziate le prime iscrizioni all’associazione (che ha anche un gruppo molto seguito su Face-book, ndr). La mia sorpresa è stata nel constatare quanto i primi visitatori, spinti più che altro dalla curiosità, lentamente si appassionassero al giardino, facendo do-mande, apprezzando l’emozione suscitata dal luogo. La loro reazione esprimeva il bisogno che tutti noi abbiamo, di vivere un momento di evasione, immersi nel verde del giardino a contatto con la natu-ra, avvolti dai profumi dei fiori e accom-pagnati dal ronzio delle api o dal volo delle farfalle. Questo è lo spirito con cui orga-nizzo gli eventi di Arte in Orto: mettere a disposizione un luogo in cui poter “ricari-care le batterie” contemplando la bellezza della natura a due passi dalla città”.

Oltre alle visite guidate al giardino, sono tanti gli eventi proposti da Arte in Orto: dai concerti di musi-ca, alla lettura di brani o di poesie, ai corsi di cucina e

preparazione di piatti legati ai frutti o alle essenze del luogo, fino ai corsi di acque-rello e alle visite guidate nei dintorni. “Il giardino richiede cure costanti e duro lavoro, ma regala continue sorprese. Vor-rei che l’impegno e l’amore che metto in questa mia occupazione potessero esse-re di ispirazione per le mie figlie, perché quando si ama il proprio lavoro questo diventa una passione e un arricchimento. Lavorando ogni giorno nel verde, ho ri-scoperto sensazioni che si erano perdute nella mia memoria. Poi il profumo inatte-so di un fiore o il sapore di un frutto ap-pena colto, hanno risvegliato in me ricor-di lontani di infanzia, perché la memoria sensoriale è più forte e immediata di ogni altra. Il mio appagamento è pensare di poter suscitare queste emozioni in coloro che vengono a scoprire il mio giardino”.

Il prossimo appuntamento in pro-gramma dell’associazione Arte in Orto è il corso di acquarello botanico con Silvana Volpato che si terrà dal 18 al 20 settembre.

Poesie fioriteLo scorso 4 giugno, nel giardino del Ca-stelletto di Villa Arnò, Arte in Orto ha orga-nizzato Poesie fiorite, un incontro tra natu-ra e poesia, in cui l’attrice Monica Morini del Teatro dell’Orsa ha incantato il pubblico recitando alcuni versi ispirati alla natura ac-compagnata da suoni e percussioni nar-ranti di Luciano Bosi. Al termine dell’incontro agli ospiti è stato offerto un aperitivo realizzato dalla Pastic-ceria Mazzali di Albinea. Il ricavato dell’ini-ziativa è stato devoluto a Creare Onlus per il progetto MIRE

Le iniziative sono riservate ai soci. Per l’iscrizione

e altre informazioni contattare l’associazione all’indirizzo e-mail

[email protected] o telefonare al 347/56.36.595.

Sito internet: www.arteinorto.blogspot.com -

gruppo Facebook Arte in OrtoQui sotto e a sinistra: buffet realizzato dalla

Paticceria Torinese in occasione dell’evento Le erbe aromatiche nel mito. A destra: aperitivo

preparato dalla Pasticceria Mazzali di Albinea per Poesie fiorite

Foto servizio di Sergio Volo e Arte in Orto

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Dalla parte dei tifosi

di Lorenzo Marcacci

Grazie di tuttoDelusione, amarezza, lacrime, sconforto e tanti, tanti, tanti applausi

per una realtà come Pallacanestro Reggiana che è riuscita ad unire una città intera e ha prepotentemente dischiuso le ali sui cieli del basket di casa nostra, pronta a spiccare il salto definitivo

Finale amarissimo: Sassari espugna il palaBigi in gara 7 (75-73) portandosi a casa serie e Scudetto

Lo abbiamo accarezzato, lo abbiamo sognato, lo abbiamo sperato, lo ab-biamo agognato, lo avevamo qua-si in mano, purtroppo però il 2 su

2 ai tiri liberi di Dyson e la conseguente preghiera nel vuoto di Drake Diener (sic) hanno consegnato il tricolore alla forma-zione di Meo Sacchetti, scudetto storico per questo “ballo delle debuttanti”.Una serie finale ed un playoff che hanno consacrato Pallacanestro Reggiana come fiore all’occhiello dello sport professioni-stico a Reggio Emilia e, cosa non da poco, ha unito una città intera al grido di “Total-mente dipendenti”.Non è facile essere lucidi nel commenta-re qualcosa che, di fatto, hai stretto nelle mani e che ti è stato strappato via con forza nel modo più brutale; ci saranno modi e tempi per sviscerare quel che è successo e che davvero è stato sfiorato e toccato concretamente.Adesso però è il tempo di ringraziare e stare accanto a questo splendido gruppo che, difficilmente, rivedremo così com’è all’inizio della nuova stagione.E allora alziamoci in piedi e ringraziamoli, uno a uno, da coach Menetti e il suo staff; da Federico Mussini ad Andrea Cinciarini, da Alessandro Frosini fino al patron Ste-fano Landi: grazie a tutti voi per aver con-tribuito a questo splendido traguardo, ad aver gettato le basi per un florido futuro

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e per aver reso fiero un popolo di portare con gioia e onore i colori biancorossi a te-sta alta in giro per l’Italia.

Proviamoci ancora, ragazzi!

LE PAGELLEFederico MussiniPrima stagione da professionista, but-tato nella mischia come primo cambio di capitan Cinciari-ni. Federico ha stoffa, talento e grinta ma soprattutto margi-ni di miglioramen-to infiniti. La sua è stata complessi-vamente una buo-nissima stagione: decisivo in Eurocup, ha sfruttato i tanti infortuni del settore esterni per assaggiare il basket che conta ed è riuscito a stare ampiamente in linea di galleggiamento. Adesso per lui potrebbero spalancarsi le porte del College a stelle e strisce: qualsi-asi cosa decida di fare noi saremo sempre dalla parte del “Musso”.Voto: 6

Vitalis ChikokoL’ultimo arrivato in casa Grissin Bon, ha dovuto adattarsi in fretta alle diffe-renze tra il nostro basket e quello te-desco da cui prove-niva. Ragazzo dalla grande fisicità e verticalità ma spes-so acerbo nella metà campo offensivo così come ingenuo in quella difensiva. Ha dato sicuramente una grande mano a sopperire la mancanza dei lunghi falcidiati dagli infortuni e il potenziale intravisto è discreto; nei playoff è calato e la sensa-zione è che non fosse proprio un livello a lui congeniale. Nelle mani della società la sua riconferma.Voto: 6

Achille PolonaraArrivato a Reggio nel cono d’ombra creato dal roboante acquisto di Drake Diener, Achille ha risposto con un’an-nata sensazionale ed un playoff ancora più da protagonista:

i miglioramenti sono stati esaltanti così come la continuità di rendimento per la 23enne ala ex Varese. Ogni dubbio suscitato nel suo recente passato è stato spazzato via dalla qualità di pallacanestro che ha saputo produrre in questa ottima stagione.Il contratto c’è ed è lungo, ma occhio alle sirene di chi può offrire stipendi faraonici e partecipazione all’Eurolega.Voto: 9

Darjus LavrinovicIl gigante, il fuori-classe, il talismano: chiamatelo come volete, ma quando Darjus è stato in condizione di scen-dere in campo (po-che, per la verità) ha semplicemente spiegato pallacane-stro a chiunque si trovasse davanti. Tecnica e comprensione del gioco ad un livello talmente alto da far pensare e dire a tutti i reggiani di non aver mai avuto un centro così forte nell’intera storia del club. Magari averlo avuto sano e al top per tutta la stagione. Un tentativo per la ri-conferma speriamo sia fatto così come speriamo di poterlo rivedere al top per un’intera stagione, magari uscendo dalla panchina.Voto: 7

AmedeoDella ValleChe di stoffa ne avesse, il buon Amedeo, si era ca-pito subito. Che po-tesse esplodere in modo così fragoro-so sicuramente non ce lo aspettavamo. Una stagione fanta-stica quella del ta-lento di Alba: sfrut-tando al massimo i vari infortuni di Drake Diener ha potuto giocare con continuità e le risposte sono state più che positive. Ciliegina sulla torta le prestazioni che ha fornito durante i playoff, durante i quali ha dovuto convivere con un fastidioso in-fortunio al piede che però non gli ha mini-mamente impedito di disputare gare fan-tastiche, come l’epica gara 6 (quella dei tre supplementari) a Sassari nella quale ha bombardato il canestro sardo da ogni posizione. Una delle pietre su cui edificare la Grissin Bon del futuro.Voto: 8

Adam PechacekUltimo lungo della rotazione, il giovane ceco ha dimostra-to di avere buoni numeri nei pochi scampoli di gara che Menetti gli ha concesso: il fisico è di prima fascia così come i mezzi atletici e tecnici; sicuramen-te i 20 anni giocano a suo favore, un pò meno lo status di straniero. Potrebbe giovargli un anno in prestito per giocare con continuità, magari nella “nuo-va” Legadue.Voto: 6

Giovanni PiniL’utilità fatta per-sona, Giovanni è il classico giocatore che tutti gli alle-natori vorrebbero avere: umile, gran lavoratore e con la capacità di far-si sempre trovare pronto nel momen-to del bisogno. Por-terà sempre con se la prestazione in gara 6 delle finali Scu-detto in cui con 8 punti pressoché conse-cutivi ha tenuto la sua squadra in linea di galleggiamento nel secondo quarto. Ennesimo prodotto del vivaio biancorosso che, anche se difficilmente sarà un fuori-classe, potrà ambire ad una solida carrie-ra in serie A.Voto: 6

Rimantas KaukenasIl Dio della pallaca-nestro sceso nella città del Tricolore per miracol mostra-re: che dire di Ri-mas? La solita egregia e corposa stagione per uno dei guru del nostro campionato. Doveva essere il va-lore aggiunto degli esterni uscendo dalla panchina, causa infortuni è diventato il baluardo a cui appigliarsi nei momenti di difficoltà. Stagione monumentale per questo gio-vincello 38enne al quale sicuramente andrà dato il merito di aver contribuito allo sbocciare di talenti quali Della Valle e Mussini. Speriamo abbia voglia di giocare un’altra stagione.Voto: 7,5

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50 GRISSIN BON STAMPA REGGIANAGiugno 2015

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51Reggio Emilia 2014-2015

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Riccardo CerviOrmai Ricky lo co-nosciamo, con lui si vive tutto l’anno come sulle mon-tagne russe: sù e giù, sù e giù, sù e giù continuamente. Che dire? La solita annata fatta di cose buone e cose meno buo-ne con la macchia della soffiata dell’accordo con Milano per la prossima stagione. L’importanza di Cervi nella metà campo difensiva è indubbia ma sicuramente il lavoro che deve fare, soprattutto in attacco e dal punto di vista mentale, è tanto.La sensazione, purtroppo, è che a Mila-no ci andrà davvero.Voto: 6

Ojars SilinsL’emblema della stagione reggiana: rimasto ai box per una lesione mu-scolare dopo pochi giorni dall’avvio della preparazione, OJ ha dovuto con-vivere con altri due infortuni sempre di natura muscolare e la sua assenza, di fatto, è durata quasi tre mesi. Tutto questo nell’anno in cui il passag-gio ad ala piccola doveva trasformar-lo nell’asse portante dello scacchiere reggiano: tutto ciò lo si è potuto intra-vedere nei playoff, dove Ojars ha fat-to vedere cose egregie e dove, causa ennesimo infortunio, la sua assenza in gara 7 è stato un vero e proprio maci-gno sulle ambizioni di Cinciarini e com-pagni. Altro giocatore su cui poggiare la co-struzione della squadra che verrà.Voto: 6,5

Drake DienerL’acquisto a effetto del mercato esti-vo reggiano, la più grande delusione a fine stagione. Di Drake e del suo gioco si è detto, letto, discusso e scritto di tutto: in-fortuni a ripetizio-ne, nuovo modo di giocare, compiti di regia, forma e continuità mai trovate e probabilmente anche qualcosa di più (che lui di certo non ha mai voluto sot-tolineare, dal punto di vista professio-

nale la guardia di Fond Du Lac è stata inappuntabile). Un insieme di aspetti che hanno desta-bilizzato il giocatore, i compagni e l’an-damento globale della squadra. Ci ha provato Drake, con tutto quello che poteva dare, ma purtroppo l’anna-ta è andata ben al di sotto, dal punto di vista dell’impatto non delle cifre, di quello che era lecito aspettarsi. Ci sarebbe un’opzione per il secondo anno ma la riconferma sembra davvero utopia.Voto: 6

Andrea CinciariniChe fosse uno dei leader del gruppo è indubbio, che il legame con tifosi e città fosse forte è notorio, che po-tesse confezionare una delle migliori stagioni in car-riera non era così scontato. Investito dei gradi di capitano, Andrea si è pro-digato in una stagione che per impatto e numeri lo ha proclamato uno, se non il, playmaker più forte del nostro cam-pionato. Le sue lacrime e la sua incredulità a fine di gara 7 sono una delle immagini che ognuno di noi porterà sempre con se. Radiomercato lo vuole vicinissimo a Mi-lano, noi qualsiasi cosa decida di fare potremmo sempre e solo dirgli grazie.Voto: 8,5

Max MenettiAlla fine dei conti il vero vincitore di questa “fol-le” cavalcata è stato proprio lui, coach Me-netti. L’allenatore più giovane della serie A, il ragazzo di casa, colui al quale quasi sempre sono stati dati i demeriti delle sconfitte e dei periodi meno bril-lanti così come poche volte ne è stato riconosciuto il lavoro svolto in tutti que-sti anni. La realtà è che lo scudetto è andato in Sardegna, ma Max ha vinto su tutti i fronti anche se, fino a che sarà l’alle-natore della sua Reggio Emilia, difficil-mente metterà tutti d’accordo. In scadenza di contratto, la non confer-ma sarebbe un vero sacrilegio.Voto: 10

Alessandro FrosiniQuattro anni fa dominava sui parquet della Legadue al ter-mine di una fa-volosa carriera, oggi è uno dei direttori spor-tivi più solidi e competenti del basket italiano. Con quello a sua disposizione, Ale è riu-scito a costruire squadre competitive e in linea con la filosfia della società. Assolutamente da encomio la presa di Della Valle prima e Polonara poi. L’estate che lo attende sarà nuovamente bella tosta e movimentata. Buon lavoro, Alessandro.Voto: 8

DirigenzaLa cima della piramide, la stanza dei bot-toni, il triumvirato (Landi – Paterlini – Fer-rarini) con l’addizione dell’amministratore delegato Alessandro Dalla Salda, grazie al quale Pallacanestro Reggiana vive e cresce giorno dopo giorno. Una proprietà da sogno, gente che ha fatto dell’impe-gno, del duro lavoro e della dedizione gli elementi trainanti della propria vita. Se i biancorossi sono diventati una delle real-tà più solide e importanti del panorama del basket italiano il merito va a coloro che stanno in plancia di comando e ai quali, magari, proviamo a chiedere di fare l’ennesimo miracolo: missione ristruttu-razione palasport.Voto: 9

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di Danilo Morini

Storia e storie di paesi reggianin territorio

Debbia e San Cassiano di Baiso

Sono due frazioni e anche due par-rocchie del Comune di Baiso ma oggi possiamo considerarle in modo congiunto, stante la loro vicinanza

che ne fanno per certi versi un tutt’uno. Sono comunità ricche di un’antica storia: di Debbia è fatta menzione in una carta del monastero di Marola del 1144 mentre la Chiesa di San Cassiano, facente parte del Plebanato di San Vitale, è nominata in una carta del 1302.Debbia è un toponimo del tutto singolare che non ha alcun omologo a livello nazio-nale, mentre San Cassiano è un toponimo molto ricorrente: ci sono ben altre 16 lo-calità omonime e con la variante San Ca-sciano anche tre comuni, uno dei quali San Casciano dei Bagni è un importante centro termale in provincia di Siena.San Cassiano da un’antica dipendenza della Pieve di Carpineti passerà nel 1432, per de-cisione del Marchese di Ferrara Nicolò III°, sotto il governo di Iacopo Giglioli feudatario di Castellarano. Debbia invece sarà dappri-ma feudo della nobile e potente famiglia reggiana dei Da Fogliano, poi della essa pur nobile famiglia modenese dei Tassone. Debbia è collocata lunga la ottocentesca strada per il Passo delle Radici, strada ora sostituita per l’accesso ai comuni dell’alto appennino modenese ed anche per Toano e la Fondovalle Secchia dalla variante co-struita dall’ANAS nei passati anni settanta e consistente in un lungo viadotto con i pi-loni sul greto del fiume Secchia. San Cas-siano invece è in posizione sopraelevata e si raggiunge con una strada comunale che si diparte appunto da Debbia e che prose-gue verso monte collegandosi con Valestra e il Carpinetano. Si và infatti dai 242 mt. di altitudine della borgata Lugo, pratica-mente vicina al fiume Secchia, ai mt. 528

della borgata Castello e ai mt. 721, e non a caso, della località Torrazzo. Nel 1424 il Marchese estense Nicolò III° rilasciò con-cessioni agli abitanti a condizione che ben mantenessero il castello e sopratutto la sua torre. Il censimento del 1951 riconosceva a San Cassiano ed a tutte le sue borgate e località, ivi compresa anche Debbia, 1359 residenti, mentre attualmente le parroc-chie di San Cassiano e Debbia ne contano rispettivamente 220 e 95. La riduzione è comune a tutte le realtà abitative, sopra-tutto montane, a prevalente occupazione agricola. Tra le personalità nate e vissute in loco meritano di essere ricordate in parti-colare per gli anni passati Guido Bucciardi e per i tempi più vicini a noi sia Matteo Sche-netti che Emilio Schenetti. Guido Bucciardi (1876-1934) era nativo di San Cassiano ed ivi ha vissuto in un antica dimora gentilizia, tuttora abitata e ben conservata dall’at-tuale proprietario. Fu attento ai problemi sociali della montagna ma anche scrupo-loso ricercatore storico e curò una, tuttora letta e studiata ,storia in ben tre volumi su Montefiorino e le terre dell’antica Badia di Frassinoro. Venne per questo insignito del-la Commenda pontificia dell’Ordine di San Gregorio Magno. Altra personalità degna di ricordo è Car-lo Tincani, nato nel 1857 in località Luga-gnana. Laureatosi in Lettere a Bologna, dapprima si dedicò all’insegnamento poi abbracciò la carriera di Provveditore agli Studi. Morì nel 1940 a Teramo presso il figlio Antonio che ivi svolgeva il ruolo di Prefetto. Con il cognome Schenetti, il più diffuso in loco, dobbiamo ricordare il fran-cescano Padre Matteo Schenetti, apprezza-to ricercatore storico ed autore sia di una biografia di Ludovico Antonio Muratori sia delle storie di Sassuolo, Carpineti e Castel-

larano. Per i tempi attuali dobbiamo ricor-dare Emilio Schenetti, notissimo geologo tra i più esperti sulle problematiche delle cave di argilla ad uso del distretto cerami-co di Sassuolo ed anche efficiente Presi-dente provinciale della Associazione Alpini di Reggio Emilia, purtroppo recentemente scomparso nel pieno della sua attività pro-fessionale e sociale. Il suo funerale nella Chiesa di San Cassiano ha visto presenti delegazioni di alpini da tutta la provincia, ma anche da altre province come Berga-mo e Brescia, province queste di rilevante presenza di servizio militare negli Alpini. In località Case Poggioli, dove il ponte sul Secchia consente di raggiungere i territori dei comuni modenesi di Prignano sulla Sec-chia, Polinago e parte di Palagano, la antica e vecchia osteria è stata riadattata ad un efficiente ristorante ove si possono trovare i piatti tipici delle cucina reggiana, ma so-pratutto le carni di pecora, e cioè le “Bar-zigole”, una tipicità della cucina di Baiso di tradizione bizantina. Sempre attuali sono le sagre e le festività parrocchiali che trova-no presenti tutti i residenti ma anche chi, emigrato, torna volentieri al paese natio: il 13 Agosto si onora il patrono San Cassiano; nell’ultima domenica di Settembre si cele-bra la Madonna del Rosario e poi nella pri-ma domenica di Agosto si festeggia l’estate con un pranzo collettivo.Vale pertanto la pena abbandonare il lungo, e sicuramente comodo, viadotto delle nuo-va sede stradale, e tornare a percorrere la vecchia strada in modo da poter sostare e così conoscere gli abitati e gli abitanti sia di Debbia che di San Cassiano; salendo poi a San Cassiano non mancano vedute panora-miche sulla valle del Secchia e sul dirimpet-taio versante modenese che culmina con il Monte di Santa Giulia. n

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“Il Cineforum a Ri-valta: la discus-sione fa bene”, questo era il ti-

tolo con il quale si dava notizia dell’avvio del pri-mo Cineforum al Cinema Parrocchiale “Corso” di Rivalta nella primavera del 2013 , avvenuto con largo successo di pubblico al di la delle più ottimistiche aspettative, nell’ambito del ciclo “ Il senso della Fede”.Un ciclo promosso dal ACEC nazionale, in colla-borazione con il Proget-to Culturale della CEI e il Servizio per la promozio-ne del sostegno economi-co alla Chiesa Italiana. Il coordinamento culturale del Cineforum è affidato al Circolo di cultura “Giu-seppe Toniolo” di Reggio Emilia, in stretta collaborazione con la Parrocchia di Rivalta, l’ANSPI, l’ANTEAS, l’Azione Cattolica, i Maestri ed Insegnan-ti cattolici, l’ Associazione genitori ed il Centro Italiano Femminile, proprio per assicurare il più ampio coinvolgimento del mondo giovanile, della terza età e delle famiglie. Luigi Bottazzi, presidente del Circolo “G. Toniolo” sottolinea, con un poco di commozione, che “il cineforum è una esperienza che finalmente si rinnova a Rivalta, perchè nella stessa sala il 21 dicembre 1960, iniziammo allora, come Circolo cattolico “Galileo Galilei” di Rival-ta, l’esperienza – una delle prime assie-me a quella del Capitol di Regina Pacis - dei cineforum. E’ stato un lungo e sti-molante percorso culturale e partecipato, che ha caratterizzato in particolare l’as-sociazionismo cattolico dagli anni ‘60 agli anni ‘80 in provincia di Reggio Emilia e in molte altre parti”. Si è sempre sostenuto che le nostre Sale di Comunità, non sono un semplice luogo di proiezione di film, belli o brutti che sia-no, ma un punto di riferimento del e per il “paese”, specie se non molto vasto, come di una frazione periferica – sia pure ro-busta - del comune di Reggio Emilia. Il concetto di sala della comunità, come più volte hanno detto i nostri vescovi, non è solo un modo diverso per indicare la tra-dizionale sala parrocchiale. Esso racchiu-

Il rilancio del Cinema Corso

de la riscoperta di una vocazione propria della comunità ecclesiale, chiamata ad un dialogo franco e aperto nei confronti del mondo e della cultura di oggi.Quindi punto e luogo di confronto, di par-tecipazione e di testimonianza, espres-sione di una comunità viva e dinamica, con una azione educativa che travalica ed arricchisce l’azione pastorale, come eser-cizio, adeguato ai tempi, di una nuova- per usare una espressione cara al Beato Rosmini, di “carità dell’intelligenza”. Adesso poi che la forza di penetrazione delle realtà digitali, o meglio delle imma-gini belle, veloci, espressive, che sovra-stano ed interpretano il testo scritto o parlato, la lettura attenta, critica, avve-duta, di un film è fondamentale perché rappresenta una occasione di “nuova “ evangelizzazione. Nella nostra cultura l’immagine ha as-sunto infatti un ruolo fondamentale e il cinema diventa uno degli ambiti più im-portanti nei quali si forma il pensiero del-le persone. I film culturalmente importanti, aiuta-no i singoli e la famiglie a crescere nella ricerca e nella conferma del bene nella propria vita. I cicli fino ad ora proiettati sono tre: dopo Il senso della fede, La fede in dialogo: ci-nema e cultura e Terra senza promesse - Storie di emigrazioneLa serie dei film, presentati e poi com-mentati dal pubblico, a cui viene conse-

gnata assieme al bigliet-to una scheda-guida, con i dati tecnici della pellico-la e una lista esplicativa per le domande, mettono in scena la Fede nei suoi risvolti di amore (Tutti i santi giorni) di fiducia (La guerra è dichiarata), di sacrificio (Uomini di Dio) e di tradizione (La sposa promessa). L’animazione e il dibattito viene affida-to ad esperti, provenienti dalla scuola di formazio-ne (oggi CiSCS . Rivista Edav) del gesuita Padre Nazzareno Taddei, Euge-nio Bicocchi, Flavia Ros-si, Giovanna Bursi e Gian Lauro Rossi.Nel 2015 la programma-zione dei Cineforum, ha fatto un salto di quali-tà, sul tema generale “A cento anni dalla prima

guerra mondiale: inutile strage o sacri-ficio per la patria ?” allargando la platea delle associazioni che sostenevano la dif-fusione dell’inziativa, che ottenuto poi il patrocinio del Comune di Reggio, di Isto-reco e dell’Unuci-Associazioni d’Arma, ma soprattutto quello di unire in parallelo e settimanalmente alla rassegna dei film, proiettati e commentati, con delle confe-renze-dibattito presso il Centro Giovan-ni XXIII, storica sala di incontri in città dell’associazionismo cattolico reggiano. L’iniziativa si è proposta di favorire la valorizzazione del cinema di qualità, ma soprattutto creare occasioni di riflessione a più voci, soprattutto per giovani, che devono conoscere la storia del nostro Pa-ese, quella delle vicende di una guerra sanguinosa e devastante (il Papa Pio XI la definì allora “Inutile Strage !”) che ha colpito duramente molte famiglie di ogni contrada d’Italia, anche per aiutare a fare memoria del passato, perchè in fu-turo non capiti, mai e poi mai un evento bellico, uno scontro fra popoli e nazioni , come lo stesso Papa Francesco ha ricor-dato e ammonito il 1 gennaio 2015 nella 48° Giornata Mondiale della Pace.Proprio in questi ultimi due anni, sta prendendo piede lentamente e con ri-levante fatica, per gli eccessivi costi di noleggio dei film, la programmazione di rassegne di cineforum o di film d’essai commentati. n

Dario Caselli

Vecchi film di qualità e conferenze per creare occasioni di riflessione a più voci

territorio n

Rivalta

Luigi Bottazzi: “Il Cineforum è un esperienza che finalmente si rinnova a Rivalta. Nella stessa sala il 21 dicembre 1960 partì il progetto, uno dei primi insieme a quello del Capitol di Regina Pacis”

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C’è a Reggio, tra le cose buo-ne e belle, una realtà che onora la socialità e la cultu-ra: la LUC. Ne parliamo con

Susi Davoli, coordinatrice del Comita-to Scientifico dal quale scaturiscono le proposte dei corsi.

Susi, parlaci della LUC.La Libera Università nasce come pro-getto finalizzato all’educazione perma-nente degli adulti, ma sempre di più in questi ultimi anni si è configurata come un presidio per la difesa e la promo-zione della cultura intesa come bene comune e strumento di crescita civile ed è diventata uno spazio di relazioni, di confronto, condivisione e dialogo, aperto a tutta la collettività cittadina, senza distinzione di età, genere, appar-tenenze culturali e sociali. E’ inoltre un solido esempio di cittadinanza attiva, in quanto si regge sull’attività gratuita, libera, disinteressata di decine di per-sone che donano tempo e competenze alla comunità.L’attività è continuativa e capillare e si sviluppa lungo un intero anno, da set-tembre a giugno/luglio, e si declina in corsi che attraversano tutti i campi del sapere, laboratori, visite a mostre, musei, città d’arte, lezioni concerto, letture ad alta voce, presentazioni di libri, di eventi espositivi, di opere te-atrali, incontri con scienziati, scrittori, musicisti, artisti, conversazioni su temi di attualità. Le proposte culturali mol-to differenziate e articolate non solo nei contenuti, ma nelle forme, hanno consentito di raggiungere un pubblico sempre più vasto e differenziato per età e interessi.I numeri della nostra attività (riferiti all’anno 2014/15, che sta per conclu-dersi) sono importanti: sono 100 gli appuntamenti culturali in un anno (a cui si aggiungono i laboratori che dura-no l’intero anno); 55 i docenti (docenti universitari, scrittori, scienziati, docen-ti di scuole superiori, studiosi che ope-rano nelle nostre istituzioni culturali, musicisti, artisti….), 470 gli associati, 1.550 gli iscritti a corsi, laboratori, itinerari culturali, più di 1.000 le per-

Chiuso con grande successo l’A.A. 2014/2015, l’importante realtà culturale reggiana cerca un luogo in cui riunire tutte le attività

Libera Università Crostolo

La LUC cerca una sede

sone che hanno parteci-pato alle nostre attività libere, aperte a tutta la cit-tadinanza. Si è registrato un totale di 6.000 pre-senze a tutte le nostre attività.

Come si articola e si or-ganizza la vostra l’attivi-tà? i corsi, che sono l’ossatura del programma culturale, si tengono da settembre a giugno e sono frequentati, in media, da un minimo di 55 a 100 persone;i laboratori di scrittura, tea-tro, canto corale, acquerel-lo, pittura, inglese, spagno-lo, informatica, contano dai 10 ai 30 iscritti (non oltre, trattandosi di laboratori);i concerti lezione, per cui è indispensabile la presenza di un pianoforte sono sta-ti ‘ospitati’ nell’aula magna dell’Università;i MARTEDI’ della Libera Uni-versità Crostolo, aperti a tutta la cittadinanza e a in-gresso libero, senza iscrizione, si ten-gono il martedì con cadenza di uno o due appuntamenti al mese;la segreteria della Libera Università, che ha sede in Corso Garibaldi, che è aperta tutti i giorni dal lunedì al vener-di e nella quale sono impegnate socie volontarie.

Con una tale attività saranno emer-se esigenze generali e particolari. Quali ? Di fronte a una mole di attività come questa ci si può facilmente rendere conto che il problema più grave, prima ancora della ristrettezza delle risorse, è quello della mancanza di una sede per svolgere tutte le nostre attività. Dover affittare sale e location varie per i cor-si, per i Martedì, per alcuni laboratori, per i concerti lezione comporta prima di tutto un onere economico pesantis-simo, condiziona per orari, giornate,

date, causa una notevole dispersione di energie e rischia davvero di mette-re a repentaglio la ricchezza qualitati-va e quantitativa della nostra attività proprio nel momento della sua piena espansione e ricaduta sulla città. Stia-mo cercando di collocare tutta la nostra attività in un’unica sede per dare forza e visibilità ad un progetto di educazione e promozione culturale di ‘base’, che si offre alla città quotidianamente, stru-mento di crescita civile e coesione so-ciale, una sorta di università popolare, come hanno alcune grandi città italiane e come è consuetudine all’estero. Confidiamo a breve nella sensibilità e disponibilità di Enti qualificati della città che, ospitando tali attività ci consenti-rebbero di recuperare una delle fun-zioni che gli ha dato alla LUC una forte identità, quella di luogo vocato all’edu-cazione e alla promozione sociale e cul-turale di intere generazioni. n

Susi Davoli

cultura n

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n arte e cultura

di Emanuele Filini

L’erede dell’arte dei Ceccati

Un artista del nostro tempo con l’anima nel Seicento barocco

Già nel 500 la famiglia Ceccati, ori-ginaria di Stiano di Corneto, ave-va iniziato a disseminare capola-vori in legno e in arenaria, in tutte

quelle parrocchie dell’alta val di Secchia, che potevano permettersi i servigi di que-gli artigiani autoctoni, che col tempo si ri-velarono artisti magistrali, coi quali pochi erano i paragoni, nella penisola italica di allora, come scultori in pietra e intaglia-tori in legno, nell’arte della decorazione. Stiano è un piccolo borgo nel quale spic-cano una quattrocentesca “casa forte”, nella quale la storia pone la bottega dei Ceccati, e una bella seicentesca “casa torre”, tradizionalmente abitazione della famiglia stessa. Sul paesaggio circostante incombe l’elegante struttura del campa-nile di Corneto, opera di Antonio (1607-1686) un miracolo di raffinatezza, nel rispetto delle regole auree della propor-zione. Ho conosciuto Clodomiro Borgono-vi a Cavola di Toano, a pochi chilometri da Corneto, quando, nel 2001 stavo lavorando al primo volume del Dizionario degli Arti-sti Reggiani. Col fra-tello Giovanni (l’altro fratello Giuseppe era già scomparso da al-cuni anni), lavorava nella falegnameria di famiglia, all’ingresso di Cavola, e, lui per-sonalmente, si occu-pava principalmente del restauro e del ri-facimento degli intagli del periodo barocco, che sono la forma d’arte più diffusa in questa parte di mon-tagna reggiana, e non

Clodomiro Borgonovi

solo da parte dei Ceccati,. Parlando con Clodomiro ci misi poco a capire che non stavo col-loquiando con un semplice , se pur bravo, restaurato-re o decoratore di cose barocche e rococò, ma il mio interlocutore era uno che quando lavorava, non per-deva mai di vista il rapporto con la struttura spazia-le dell’opera, ogni singolo intervento, tendeva soprattut-to a trasmettere sensazioni di valore espressivo, non solo decorativo. Ciò che distingue l’artista dal semplice artigiano, è che la Decorazione è costituita dagli elementi di un’opera d’arte, che si riferiscono ai sensi, come forma, colore e movimento, in contrasto con l’illustrazione , che potenzia l’effetto plastico e volumetrico della forma stessa.

Clodomiro ha sem-pre tenuto in gran conto il “disegno”, non tanto a sem-plice contorno, ma quello chiaroscurato e “spaziale” cioè,il disegno nella sua funzione struttural-mente progettuale, come deve essere in una “scuola” degna di questo nome. Se poi rispolveriamo il vecchio termine di “maestri di legna-me”, il luogo dove il maestro insegnava ai “garzoni” non solo il disegno , ma anche le tecniche per ese-guire materialmente l’opera progettata ,

arriviamo al concetto di “Bottega”, ante-nato del termine Scuola, ma soprattutto affermazione di appartenenza stilistica.I fratelli Borgonovi, fecero esperienza in antiche falegnamerie locali, prima di apri-re l’attività in proprio. Clodomiro compie il suo primo restauro nel ’62, e da allora, è già completamente assorbito dall’arte dei Ceccati, che egli considera i suoi unici e veri Maestri, poi insegna intaglio per oltre vent’anni, in un ente di formazione professionale reggiano, infine trasmette la sua arte ai figli e ai nipoti, di modo che ha senso affermare che la “Bottega dei Borgonovi di Cavola” che fa riferimento a Clodomiro, continua , dopo oltre duecento anni la tradizione della “Scuola dei Cec-cati di Stiano” che faceva capo a France-sco Domenico. Clodomiro un giorno ebbe a dire “…mia madre Matilde Corbelli, era originaria di Stiano, mi piace pensare che qualche gene in comune coi maestri, ci sia realmente”. n

Bibliografia minimaMassimo Pirondini, “Arte del legno

nell’Appennino Reggiano”, Reggio E. 1978

Paolo Lazzaro Capanni, ”Sulle orme dei Ceccati”,

Centro studi I Ceccati 2014Clodomiro Borgonovi. Crocifisso in legno di bosso montato su croce in ciliegio. Notevole la potenza espressiva del Cristo

C. Borgonovi ricostruzione di una cimasa in perfetto stile Ceccatesco

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arte e cultura n

Corrado Askerz

di Monica Baldi

La magia del mare tra legni e conchiglie

Sembra quasi di sentirlo il profumo del mare o il rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, que-ste sono le sculture del reggiano

Corrado Askerz. Legni, conchiglie, pietre e metalli si fondono tra loro per dare vita a sculture che hanno un unico tema, gli elementi del mare e tutta la sua magia. Probabilmente ognuno di noi camminan-do sul bagnasciuga può aver osservato grandi tronchi o conchiglie portati a riva da una mareggiata ed è proprio da questi elementi che Askerz ne fa delle sculture. Nelle sue opere pochi sono gli elementi creati dall’uomo, solo qua e là qualche inserto di ferro, a giocare invece il ruo-lo principale sono i legni, i tronchi che tante volte già naturalmente creano del-le vere e proprie opere d’arte. Un tronco o una conchiglia spazzati dal mare e poi riportati a riva trovano nuova vita e nuo-ve forme nell’atelier dell’artista. Soprat-tutto d’inverno, quando le spiagge sono deserte, quando gli abitanti delle spiagge sono solo questi elementi naturali che ap-prodano a riva “Non è solo acqua, sole, estate. D’inverno è contemplazione. Uno spazio infinito di solitudine, di silenzio, di

Fondale

emozioni.” scrive l’artista e ancora dice “Interpreto, recupero, risano, consolido, assemblo e valorizzo tutti i materiali che raccolgo e con cui realizzo le mie opere, fino a trasmettere quell’emozione che porta alcuni a diventarne possessori.” Il legno, materia viva e ruvida, materia che muta con il passare del tempo così come il fondale marino, in eterno cambiamento. “Fondale” proprio è il titolo di una delle principali opere di Askerz, semplicemente un sasso e una conchiglia bianca riescono a dare vita ad un’opera unica. Ma il mare in tutte le sue sfumature è da sempre protagonista anche dell’arte, della lette-

ratura e delle favole per bambini, “Favo-la” è proprio il titolo di una delle principali opere, qua l’artista è stata la stessa natu-ra che ha plasmato e modellato un gran-de pezzo di legno che sembra quasi una crosta, una roccia frastagliata, levigata dalle onde. Un legno che ha una tonalità calda e nella parte centrale solo un picco-lo sasso che va a completare un’opera già perfetta naturalmente. Fino ad arrivare a “Sola nella tempesta”. “Ma questo è un grosso pesce!” questa l’affermazione del-la maggior parte delle persone davanti a questa scultura. Non è così, qua l’occhio deve cadere sul particolare, quel piccolo inserto di lamiera che rappresenta una vela in mezzo alla tempesta e la forma del legno che potrebbe essere un’immensa onda. Questo è ciò che l’artista ha voluto rappresentare. Definirei queste sculture quasi degli objet trouvè naturali. Il passo è breve da sem-plici rami sulla spiaggia ad opere d’arte ma che fungono anche da lampade. Ebbe-ne sì, l’artista concepisce le sue creazioni non semplicemente come scultura in sé e per sé ma opere che possono avere una funzione. Ecco la luce che si sprigiona da una piccola lampada. Una luce soffusa, una luce d’atmosfera ed ecco che la scul-tura prende vita e si sdoppia riflettendosi sul muro creando un perfetto gioco di luci e ombre. n

A sin. “Sola nella tempesta” - a destra “Favola”

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Bestseller scientificin la pagina della Scienza

Sette brevi lezioni di fisica

di Ivan Spelti

Da diverse settimane un li-bro di 79 pagine è ai ver-tici delle vendite a Reg-gio come in tutta Italia:

ha il titolo “Sette brevi lezioni di Fisica” (Piccola Biblioteca Adel-phi, Eur 10), scritto da Carlo Ro-velli. Un libro divulgativo, non un saggio o un romanzo che richia-mi sfumature di grigio o sesso siffrediano; il che rappresenta una rinnovata speranza per gli amanti della buona lettura.Carlo Rovelli, veronese, si è lau-reato in astrofisica a Bologna, dottorato a Padova, ha insegna-to all’università di Pittsburgh per 10 anni, ed è ora responsabile e docente dell’équipe di “Gravi-tà Quantistica” all’università di Aix-Marsiglia. Ha vinto una cattedra all’Uni-versità di Roma, ma sembra che non abbiano fretta a fargliela occupare, forse per i soliti tat-ticismi ed equilibri interni uni-versitari. In Italia tornerebbe volentieri.Da diversi anni è atti-vissimo nella divulgazione, con articoli su quotidiani nazionali (Repubblica, Sole 24 Ore,…) ed esteri: scrive bene, è chiaro, e si fa capire anche quando affron-ta concetti e contenuti scientifi-

Un fenomenale successo editoriale firmato da Carlo Rovelli

ci particolarmente ostici al grande pubblico.Il successo del libro viene dunque da lontano, da un amore per la scienza e in particolare per la Fisica che coltiva da una vita, in-crociandolo con l’amore per la Filo-sofia, a conferma che un buon fisi-co è in fondo anche un filosofo con conoscenze matematiche avanzate.Dice Carlo: “Queste lezioni sono state scritte per chi la scienza mo-derna non la conosce o la conosce poco ed insieme compongono una rapida carrellata su alcuni degli aspetti più rilevanti e affascinan-ti della grande rivoluzione che è avvenuta nella fisica del XX seco-lo, e soprattutto sulle questioni e i misteri che questa rivoluzione ha aperto. La scienza ci mostra come meglio comprendere il mondo, ma ci indica anche quanto vasto sia ciò che ancora non sappiamo”.Ed ecco che scrive sulla teoria del-la relatività generale di Einstein (la più bella delle teorie), sulla fisica quantistica ed i suoi aspetti scon-certanti, sull’architettura dell’uni-verso, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sui buchi neri. Nell’ultimo capitolo parla di noi, di come possiamo collocarci in questo mondo, descritto da questa fisica.

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la pagina della Scienza n

Ivan [email protected]

Gli argomenti trattati non sono semplici, rappresen-tano le idee di punta della fisica e vogliono essere un invito a meditare ed approfondire: se la natu-ra “granulare” dello spa-zio ha in fondo radici nei Greci, l’affermazione che il tempo “non esiste” ri-chiede un’ analisi che Ro-velli affronta senza timori di suscitare la perplessità del lettore, ma conducen-dolo a piccoli passi e con esempi a capire come la distinzione tra passato, presente e futuro sia per un fisico una “persistente, cocciuta illusione” nono-stante sia in apparenza palese per ognuno di noi che il tempo “scorre, pas-sa, fluisce”.Il suo ateismo non è ur-lato ma rispettoso delle libere scelte di ciascuno, al contrario di tanti cat-tedratici che ne menano vanto e per i quali ogni occasione è buona per rinnovarne in fondo uno speculare aspetto dogmatico rispetto a quello del credente.Il capitolo che chiude il libro è partico-larmente interessante, perché parla di noi. E’ una serie di riflessioni di matrice diversa (scientifica, filosofica, etica, cul-turale, socio-politica,…) che terminano

“Queste lezioni - racconta Carlo Rovelli - sono state scritte per chi la scienza moderna non la conosce o la conosce poco ed insieme compon-gono una rapida carrellata su alcuni degli aspetti più rilevanti e affasci-

nanti della grande rivoluzione che è avvenuta nella fisica del XX secolo...”

con un quadro pessimista: “penso che la nostra specie non durerà a lungo……. apparteniamo a un genere di specie a vita breve……i nostri cugini si sono già tutti estinti……. e noi facciamo danni… i cambiamenti climatici e ambientali che abbiamo innescato sono stati brutali e

difficilmente ci risparmieranno….siamo forse la sola specie sulla Terra consapevole dell’inevitabi-lità della nostra morte individua-le…..”Cosa decreta il successo di un li-bro come questo? Credo che, tra le altre cose, vi sia la percezione del lettore di una profonda one-stà intellettuale per gli argomen-ti affrontati e un’umiltà di fondo nel riconoscere i limiti della co-noscenza. L’autore ne rispetta tutte le caratteristiche.Rovelli sostiene che la scienza si nutre del dubbio, vi convive, che non può dare tutte le rispo-ste e che gli scienziati non sono dei saccenti ma solo persone che cercano di dare le migliori risposte su certi argomenti, in un determinato periodo storico. Il cuore del pensiero scientifico è la consapevolezza della nostra ignoranza ed è questa consape-volezza che ci ha fatto progredire ed abbiamo imparato così tante cose sul mondo che ci circonda. Fare scienza significa scontrar-si quotidianamente con i propri limiti, non fidarsi ciecamente

delle intuizioni o conoscenze che altri prima hanno determinato, non fidarsi ciecamente del passato. La scienza non è affidabile perché ci dà risposte cer-te, è affidabile perché ci dà le risposte migliori al tempo che stiamo vivendo: se domani troviamo risposte migliori, queste diventano la scienza. Affidabili-tà, non certezze! La natura del pensiero scientifico è critica, ribelle, insofferente ad ogni “a priori”, riverenza, o verità in-toccabile. Vivere immersi nell’ignoran-za, nell’incertezza e nella relatività del sapere è difficile. Ma è quanto siamo chiamati a fare.

Oltre a questo libro raccomando viva-mente la lettura di quello precedente (La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose-Raffa-ello Cortina Editore), molto più artico-lato e completo per il lettore che voglia approfondire, dal quale “Sette brevi di fisica” trae origine, insieme ai diversi articoli divulgativi.Carlo ed io ci siamo scritti diverse volte e avevo ricevuto tempo fa la promessa, tuttora in sospeso, di una sua presenza in Università a Reggio. I numerosi im-pegni non gli hanno ancora consentito di venire. Speriamo che un giorno possa essere tra noi: sicuramente gli faremo festa grande! n

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n musica

di Luigi Cocconcelli

2008Festival di SanremoPresentano Pippo Baudo e Piero Chiambretti con Bianca Guaccero e Andrea Osvart

1) “Colpo di fulmine” Giò di Tonno e Lola Ponce2) “Il mio amico” Anna Tatangelo3) “Eppure mi hai cambiato la vita” – Fabrizio Moro

Sezione “Giovani”: vince “L’amore”dei Sonora

Premio della critica: “Vita tranquilla” - Tricarico

2008La classifica di Radioerre1) “Non ti scordar mai di me” Giusy Ferreri2) “A te” – Jovanotti3) “Novembre” – Giusy Ferreri4) “Alla mia età” – Tiziano Ferro5) “Il mondo che vorrei” Vasco Rossi6) “Invece no” – Laura Pausini7) “Il mio pensiero” – Ligabue8) “Via le mani dagli occhi” Negramaro9) “Dalla pelle al cuore” Antonello Venditti10) “Il centro del mondo” Ligabue

I migliori anni con...

E’ stato certamente il festival di Sanremo meno seguito in tutta la storia della kermesse canora quello del 2008, l’an-

no oggetto dei nostri ricordi in questo nu-mero di “Stampa reggiana”.In quell’edizione a condurre c’erano Pippo Baudo e Piero Chiambretti con la parte-cipazione di Bianca Guaccero e Andrea Osvart. Per Baudo è stato ad oggi l’ulti-mo festival presentato e sinceramente si pensa che, vista l’età del presentatore, difficilmente si possa per lui presentare un’altra occasione.Il 36% medio di share nelle 5 serate non è stato certo un gran risultato se consi-deriamo anche che addirittura nella sera-ta di venerdi’il festival venne addirittura battuto dalla fiction “I Cesaroni” su Ca-nale 5.Uno dei motivi dell’insuccesso di quell’edizione fu un cast di cantan-

ti non propriamen-te esaltante, basti pensare alla canzone vincitrice (“Colpo di fulmine”, brano vici-no al genere musical interpretato da Giò di Tonno e Lola Ponce) nemmeno presente nella top ten di Ra-dio Erre, cosi’come del resto tutti gli al-tri brani presenti alla manifestazione.Peraltro, come annota-zione curiosa, rileviamo che per la prima volta nella storia fu una can-

20 08

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20 08

musica n

in ItaliaGennaio: n il Senato nega la fiducia al governo Prodi con 156 voti a favore e 161 contrari. Alle ore 21 il Presidente Prodi rimette il mandato nelle mani di NapolitanoFebbraio: n vengono ritrovati in fondo ad un poz-zo del paese i corpi dei due fratellini Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi nel 2006 a Gravi-na di PugliaMarzo: n a distanza di 102 anni, il BIE designa Milano ad ospitare l’edizione 2015 dell’esposizione universale superando, con 86 voti contro 65, la can-didatura di Smirne.Aprile: n nelle elezioni politiche in Italia vince alla Camera e al Senato la coalizione tra il Popolo della Libertà e la Lega NordOttobre: n vinti a Catania con il Superenalotto circa 100 milioni di euro, la cifra più alta in assoluto della storia di tutte le lotterie italianeDicembre: n a Venezia si verifica un’acqua record che raggiunge i 156 cm sopra il livello del mare.

nel mondoGennaio: n il prezzo del petrolio supera per la prima volta la quota di 100 dollari al barilen il presidente statunitense George

W.Bush inizia un viaggio in Medio Orien-t e , dove fa tappa (per la prima volta nel suo mandato) in IsraeleFebbraio: n il governo provvisorio del Kosovo pro-clama unilateralmente la propria indipendenza dalla Serbia, dando vita alla Repubblica del KosovoAprile: n visita a Ground Zero di papa Benedetto XVIGiugno: n la Spagna vince gli Europei di calcio bat-tendo a Vienna la Germania 1-0 con gol di Fernando TorresAgosto: n un aereo della SpanAir prende fuoco du-rante il decollo dall’aeroporto Barajas di Madrid, 153 morti e 19 feritiSettembre: n il fallimento della banca Lehman Brothers provoca un’ondata di ribassi fra gli indici del-le borse di tutto il mondoNovembre: n il Senatore Barack Obama viene eletto 44° Presidente degli Stati Uniti d’America, il primo afroamericano della storia

2008 cosa succedeva...

tante non italiana (Lola Ponce) a vincere la kermesse…Tornando alla nostra classifica, balza su-bito all’occhio che nelle primissime posi-zioni figurano ben due brani della quasi debuttante cantautrice palermitana Giusy Ferreri.Dopo diverse esperienze musicali, come solista e insieme ad alcune band, il suc-cesso arriva grazie alla sua partecipa-zione alla prima edizione del talent show italiano “X Factor” in cui si classifica se-conda firmando poi un contratto con Sony Music.“Non ti scordar mai di me” è un successo quasi inatteso: presentato per la prima volta in tv alla finale di “X Factor”, il sin-golo occuperà la prima posizione della hit parade per tre mesi mentre il cd diven-terà immediatamente disco d’oro.Un grazie particolare Giusy lo deve sicu-ramente a un asso come Tiziano Ferro autore delle musiche del brano insieme a Roberto Casalino.Ma aldilà di questa singola canzone, an-che tutti i successivi motivi lanciati in se-guito dalla Ferreri ebbero un buon suc-cesso di vendite a testimonianza di una buon commistione realizzata tra i generi pop, blues e rock ma soprattutto di come un timbro inconfondibile di voce a volte faccia davvero la differenza… n

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Prima edizione del Festival dei Pianisti Italiani

Ai Chiostri di San Pietron musica

Alla fine del mese di luglio, ed in par-

ticolare nei gior-ni 28, 29 e 30, si terrà quello che probabilmente diverrà l’even-to culturale più rilevante dell’e-state musicale reggiana: il Fe-stival dei Pia-nisti Italiani. Organizzato da Italian Classics in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con il patrocinio della Regione, questo festival, della durata di tre giorni, vuole portare all’attenzione del pubblico una generazione di pianisti veramente eccellente. L’obiettivo del direttore arti-stico Marcello Mazzoni e del presidente del comitato scientifico Sandro Ivo Bar-toli è stato quello di raccogliere attorno a sè amici e colleghi che condividessero gli stessi ideali e i medesimi obiettivi e, grazie alla disponibilità e competenza del Sindaco Luca Vecchi, di Giordano Gaspa-rini e di Laura Gasparini, è stato possibile realizzare una manifestazione che appare davvero interessante. Troppo spesso si tende ad amare apri-oristicamente ciò che viene dall’estero trascurando ciò che abbiamo già in casa e che tutto il mondo ci invidia. Complice la nascita e l’evoluzione dell’Accademia di Imola, la concomitante presenza di altre prestigiose scuole di perfezionamento pianistico, la congiuntura astrale che ha permesso di veder nascere talenti no-tevoli, ci troviamo oggi di fronte per la prima volta ad un’intera generazione di pianisti giovani e giovanissimi di levatura internazionale. Alcuni di questi fra l’altro sono osannati all’estero ma ancora poco conosciuti in Italia. L’edizione di quest’anno si può definire una sorta di episodio pilota che antici-perà l’evento dell’anno prossimo che ve-drà ospiti illustri quali Enrico Pace, Andrè Gallo, Francesco Libetta, Sandro Ivo Bar-toli, Maria Perrotta, I Virtuosi Italiani ed

I solisti dei Berliner Philarmoniker ed altri grandi musicisti saranno ospiti della neonata manifestazione

altri ancora. Ma l’asso nella manica di questo festi-val sarà la preparazione dei concerti at-traverso incontri con gli esecutori, con i compositori, con i trascrittori, con emi-nenti esponenti di altre discipline che, at-traverso percorsi sinestetici, proveranno ad illustrare ciò che il pubblico andrà poi ad ascoltare. L’obiettivo di questi eventi è avvicinare il grande pubblico alla musica classica e, già a cominciare da quest’an-no, gli spettacoli saranno concepiti in questo modo. Il 28 luglio, infatti, arri-veranno alcuni esponenti della più pre-stigiosa orchestra del mondo, i Berliner Philarmoniker. L’Ensemble Berlin, che an-novera fra le sue fila i solisti della grande orchestra tedesca, si esibirà con Marcello Mazzoni (pianista reggiano di fama inter-nazionale, artista Steinway). Il program-ma vedrà l’esecuzione del Totentanz di Li-szt (nella trascrizione di Corrado Sevardi allievo del Mº Maurizio Ferrari, direttore del nostro Conservatorio), di un quartetto di Dvorak e del quintetto con pianoforte di Schumann. Il tutto verrà preceduto nel tardo pomeriggio dalle prove aperte e da una conferenza tenuta dall’illustre stori-co dell’arte Valerio Deho, che, prendendo le mosse dell’affresco di Buffalmacco che ispirò la geniale composizione lisztiana, parlerà del rapporto fra arti visive e mu-sica. Nella seconda serata il noto pianista Sandro Ivo Bartoli si esibirà in un recital solistico dedicato al Liszt francescano, supportato dalle letture effettuate dall’at-trice reggiana Barbara Nicoli diretta del

grande regista Fran-co Brambilla, che cercherà di suggerire immagini che per-

mettano di comprendere in misura anco-ra superiore le note del pianista pisano. La terza sera il celeberrimo musicologo Sandro Cappelleto, con l’ausilio di Marco Scolastra al pianoforte, ci racconterà l’ul-timo anno di vita di Franz Schubert, of-frendo in anteprima uno spettacolo che in autunno verrà trasmesso sulle reti Rai. Gli eventi sono tutti di livello altissimo e pongono la manifestazione ad un livello di interesse perlomeno nazionale. La realizzazione del Festival è stata pos-sibile grazie all’opera di una serie di amici e sostenitori fra i quali vanno annoverati I Virtuosi Italiani, Steinway Italia, Aiarp, Imola Piano Academy Eindhoven talent development, Unimore, l’Associazione per il musicista Alberto Franchetti, Soli Deo Gloria, Reggio Iniziative Culturali, LUC e BUS74.Vanno ricordati i due sponsor: si tratta di Banca Profilo e di Baiauto, main sponsor, concessionario Audi, Wolksvagen, Seat e Skoda di Reggio Emilia che, complice la passione del proprietario Guido Buratti, non ha esitato a credere in questo ambi-zioso progetto. Va aggiunto che il prezzo del biglietto per i tre eventi sarà piuttosto popolare (10 euro) e che sarà possibile, al costo di 20 euro, acquistare un abbonamento per i tre eventi. Il ricavato sarà devoluto è divi-so equamente fra Istituto Musicale “Achil-le Peri” (per il ripristino dei pianoforti da concerto) e MIRE (ospedale della donna e del bambino). n

Da sin.:1) Ensemble Berlin - Insolisti dei Berliner Philarmoniker - 2) Sandro Ivo Bartoli - 3) Sandro Cappelletto

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costume e società n

di Riccardo Caselli

Il parere dello psicologoL’esempio dei grandi

Lasciamoci guidare da chi, con azioni e pensieri, è in grado di ispirarci

Se dovessi tornare indietro di alcuni anni e dare un consiglio al me stes-so più giovane, che si affacciava al mondo del lavoro e alla vita in ge-

nerale, ne sceglierei uno molto semplice: ispirati ai grandi. Ed è il consiglio che pos-so estendere a tutti i giovani di oggi, in un momento in cui in Italia serpeggia una certa sfiducia.

Il suggerimento può apparire banale, ma ciò che non è banale è invece il criterio con cui stabilire chi sono i “grandi”. Sfor-tunatamente figure storiche come Gan-dhi o Madre Teresa non sono di accesso diretto, quindi possono ispirare solo at-traverso scritti, biografie o aforismi che non hanno lo stesso impatto dell’esempio diretto. Perciò quando si tratta di ispirarsi a qualcuno di visibile, nella nostra cerchia di colleghi, capi, conoscenti o professori, ecco che le cose si complicano. Chi è ve-ramente un grande? Il fatto che qualcu-no sia in una posizione di potere o possa vantare titoli, non è di per se un criterio.. quanti individui mediocri e meschini han-no scalato la piramide sociale con i mezzi più biechi!

E allora negli anni ho appreso un criterio semplice. Un grande è colui che al termine di una conversazione, di una interazione, ti fa sentire carico, con maggiore energia e fiducia in te stesso anche se magari per-mane un pizzico di disagio, quel disagio che ti spinge a uscire dalla tua zona di comfort, che è appunto l’ispirazione. E’ importante imparare a distinguere questa forma di disagio, dal disagio che invece ti instilla un mediocre. A un giovane oggi consiglierei questo test. Al termine di una conversazione con un superiore, collega, amico o chi altri, domandati come ti senti.

Se c’è quel senso di disagio, ma ti sen-ti spinto a fare qualcosa, a prendere in mano le redini della tua vita e vedi possi-bilità dove prima vedevi sbarramenti, se i tuoi traguardi ti sembrano un passo più vicini, allora sei stato ispirato. Con ogni probabilità hai incontrato un grande.

Se invece quel senso di disagio non si tra-duce in una spinta all’azione, ma ti porti addosso confusione, uno sterile senso di frustrazione, come se le cose ti fossero

meno chiare di prima, è facile che tu ab-bia incontrato un mediocre. Un mediocre è uno spirito impantanato in sentimenti come l’invidia, pertanto non può esservi integrità nelle sue parole, perciò trasmet-te quel fastidioso sentimento di confusio-ne. Un grande non ha bisogno di sminuire gli altri perché è forte nello spirito che ha forgiato per sè. Un mediocre ha bisogno di abbattere gli altri per nutrire il suo ego. Chi ha fiducia in sè, vi trasmetterà quella sicurezza, mentre colui che vi fa sentire non abbastanza bravi è perchè egli stesso si sente così, a prescindere da qualsiasi medaglia, trofeo o promozione.

I grandi sono prima di tutto persone vere, normali, senza atteggiamenti costruiti che li allontanano da gli altri. E quindi può sembrare un paradosso, ma quando ho visto dal vivo giocare Messi, sentito parla-re Warren Buffett o chiacchierato con un fondatore di Groupon, non mi sono senti-to sminuito, ma solo ispirato a poter fare qualcosa di più grande, perché lì davanti non vedevo altro che persone normali, proprio come noi. n

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sport n

17 maggio stadio Del Duca di Ascoli, quarto di finale dei Play-Off. Mille tifosi grana-ta in trasferta, una città a

seguire la partita in televisione. La Reggia-na vince la partita nei tempi supplementari dopo aver raggiunto il pareggio al 92° minu-to. La voce di Franco Tosi, storico telecroni-sta delle gesta granata, rimbomba non solo nelle case attraverso la diretta di Teletri-colore ma anche in Piazza S.Prospero dove un maxischermo chiama a raccolta oltre un migliaio di tifosi per vivere la partita uno attaccato all’altro come allo stadio. La posta in palio è importante, la tensione è tanta, una tensione che coinvolge anche colui che dal 13 febbraio 1977 finge di essere un cro-nista imparziale. Riesce bene o male a con-tenere la sua malcelata passione granata fino al secondo minuto di recupero quando tale Alessandro Spanò, di professione di-fensore della Reggiana ma per l’occasione goleador inaspettato, segna una rete che rimarrà nella storia della società granata. Esplodono di gioia i tifosi, altrettanto fa l’or-mai cardiopatico telecronista che, come un vecchio disco che si incanta, urla d’istinto al microfono “gol di Spanò” per ben 17 volte, mai immaginando che sarebbe poi diventa-to un tormentone dei tifosi, una filastrocca ripetuta anche dai bambini e addirittura una suoneria per gli smartphone…Tosi, il commento ‘Gol di Spanò’ ha fatto storia. E’ diventato la suoneria di tantissimi di tifosi e lo ripetono an-che i bambini come una filastrocca. E’ uscito proprio dal cuore!“Non è un segreto per nessuno che io sia un tifoso della Reggiana ma chiaramen-te questa mia parte di cuore granata non può uscire durante le telecronache. L’uni-co momento in cui ci si può lasciare anda-re è il momento del gol. E’ chiaro che in quell’attimo si scaricano tutte le tensioni accumulate dall’inizio della partita, non puoi dire all’arbitro quello che diresti da ti-foso, non puoi dire ad un avversario quello che diresti sempre da tifoso. Così il mo-

17 volte gol di SpanòLa voce di Franco Tosi nelle suonerie dei cellulari

dopo la storica partita Ascoli Reggiana

Reggiana Calcio

di Isabella Trovato

mento del gol è quello in cui ti lasci andare sempre ovviamente controllato.”E quindi lo hai ripetuto 17 volte“Si l’ho ripetuto 17 volte ma me lo hanno detto, io sul momento non me ne sono nean-che reso conto. Quando al 92esimo minuto è arrivato il gol di Spanò, ho iniziato a urlare. Ma sono espressioni che nascono spontanee, non riusciresti mai a prepararle prima.”E poi è diventato virale al punto che è anche suoneria per alcuni tifosi.“La cosa peggiore è che non sono alcu-ni, sono tanti tifosi! La prima volta che un tifoso mi ha fermato per strada e mi ha fatto ascoltare la sua suoneria mi sono un po’ messo a ridere, la seconda ho sorriso , la terza un pò mi vergognavo. E se poi anche i bambini nascono con il granata nel cuore, c’è di peggio nella vita!”Il maxi schermo in piazza, la voce di Tosi che rimbombava in tutto il centro cittadino. Che effetto fa pensare di essere la ‘voce’ della Reggiana?“Non è la prima esperienza per Teletrico-lore. La prima volta andò male, eravamo in diretta da Pagani alla finale play off, perdemmo all’ultimo istante, qui invece all’ultimo istante ci siamo qualificati per il turno successivo. Per il tifoso, quello abi-tuato ad avere intorno la gente e dunque a

vivere il calcio in modo passionale, vedere la partita in casa davanti alla tv è forse riduttivo, il maxi schermo invece consente di vivere la partita quasi , ma quasi quasi, come fosse allo stadio.”Veniamo alla Reggiana, può essere ri-pescata?“Faccio parte ancora della categoria dei vecchi, quelli che pensano che i risultati si devono ottenere sul campo e non nelle aule giudiziarie. Però, se dovesse succe-dere, non mi metterei certo a piangere. E’ molto difficile il ripescaggio. Ripescaggio comunque vuol dire che dall’altra parte c’è il brutto del calcio, società che falliscono o peggio ancora società o personaggi che provano a comprare le partite o falsare i risultati nel campo.”Un rimpianto per questo campionato?“Sicuramente la semifinale con il Bassano, avevamo l’uomo in più e nel calcio que-sto può anche contare. Abbiamo perso ai rigori, ci è sfuggita una grande occasio-ne. Il momento più bello invece è stato a fine gara. In campo c’erano i giocatori che piangevano e i tifosi che li andavano a consolare. Mi sono sentito partecipe di un calcio inglese che in Italia non esiste.” n

Foto servizio di Sergio Volo

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Ciclismon sport

di Romano Pezzi

La corsa di Eugert Zhupa

Il corridore scandianese di adozione, ha conquistato il cuore di tutti

La nuova star del cicli-smo reggiano, viene dall’Albania ma con il cuore a Scandiano,

dove è stato accolto da giovanissimo ed ha iniziato a pedalare. Eugert Zhupa, 24 anni, scandianese di adozione, ha conquistato ormai il cuore di tutti gli appassionati del nostro ciclismo. Reduce dal suo primo Giro d’Italia, gli ex ciclisti di Scandiano, hanno tributato al giovane corri-dore festa e onori al “Bella Venezia Caffè” con Arman-do e Monia intenti a stap-pare bottiglie di Prosecco. C’erano tutti attorno al corridore e a papà Mirco, da Lauro Grazioli e Pietro Partesotti, professionisti negli anni Sessanta, Paolo Tedeschi per l’associazione degli ex corridori, quindi Gianna Gazzi-ni, Antonio Pregnolato, Gino Canepari, Primo Barbieri, Enrico Zanti, Willer Ber-tani, Giovanni Celia, Umberto Ruscelli per la locale Ciclistica, Mario Montanari della New Bike e Incerti Massimini della Sc Boiardo. Per completare questo status di festa, nei confronti del campione concittadi-no, ora si sta progettando l’ideazione di un Club in suo omaggio, per seguirlo quindi in ogni gara, con tanto di sup-porter ufficiali. In pratica il 1° Fans Club Eugert Zhupa. Sembra soltanto ieri, quando il piccolo Eugert, giunto in Italia, da migrante con la sua famiglia, si è inserito nel mon-

do ciclistico locale, iniziando a pedalare con i coetanei della Ciclistica 2000 di Rubiera. Poi la sua prima vittoria tra gli esordienti e le altre che seguirono nelle categorie superiori, gli hanno spianato la strada verso il ciclismo attuale, quello che conta e che ti fa guadagnare fama e quattrini. In pratica la realizzazione di una sorta di “sogno americano”.La storia sportiva di Eugert Zhupa d’al-tro canto, è ricca di episodi che mettono in evidenza il forte carattere del ciclista albanese, con la caratteristica di farsi volere bene da chi lo circonda. L’ultimo dei quali proprio in occasione della prima tappa del Giro d’Italia, la più importante corsa ciclistica nazionale, concluso il 31

maggio scorso. Il corridore, è stato autore della prima è importante fuga della “cor-sa rosa”, durata quasi cen-tosettanta chilometri e con-clusa proprio ad una decina di chilometri dal traguardo di Genova, posto in viale 20 Settembre, sotto le mura del Palazzo Ducale. Un po’ per doveri di squadra, la Southeast, che doveva pro-teggere il proprio capitano Alessandro Petacchi per un ipotetico arrivo allo sprint, ed anche seguire il suggeri-mento del proprio carattere garibaldino, Zhupa è entra-to in quella fuga di cinque corridori, avviata soltanto dopo dieci chilometri dalla partenza da San Lorenzo a Mare, e continuata poi attraverso l’Appennino Li-gure, con numerose salite spezza gambe. Tre ore di diretta televisiva, in quella occasione, hanno permesso a tutto il mondo di conoscere questo atleta. I cronisti quel giorno, han-no impegnato la loro abilità professionale, con la caccia di notizie riguardanti questo corridore passato profes-sionista soltanto qualche mese prima, sollevando l’interesse particolare, per-

fino sull’esatta pronuncia del suo nome. “Si è trattato di una esperienza unica per me – dice poi Zhupa agli amici di Scandiano- ma poi l’ho pagata in termi-ni di fatica. Quel giorno ho speso parec-chie energie. Ho lasciato in quella fuga, buona parte dei tre chili persi durante l’intero giro. Ma per me va bene così. “La classifica finale del Giro d’Italia, in-fatti, non è delle più esaltanti per Zhu-pa, ma il suo lavoro da ciclista duran-te i ventidue giorni di corsa, sono stati esclusivamente in aiuto alla squadra e soprattutto di Alessandro Petacchi lea-der della squadra, senza curare il pro-prio risultato. Al suo capitano, Zhupa non ha mai fatto mancare il suo apporto

Eugert Zhupa

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sport n

e il suo aiuto per portarlo alle volate. Non è riuscito a condurlo alla vittoria, ma le volate del gruppo compatto in questo giro non sono state molte, e so-prattutto con tanti avversari. Pare pro-prio che sia stato lo stesso Petacchi a volerlo al “Giro”. Quel suo nuovo coequi-pier, di poche parole ma efficace nelle azioni di pianura, che non dice mai di no ad ogni richieste di “chiudere” quando si pedala a sessanta all’ora, è piaciuto su-bito al campione spezzino. Fino a pochi

giorni dal via infatti Zhupa non era nel-la lista dei partenti al Giro d’Italia. Dopo il suo debutto tra i professioni-sti in Vene-zuela, aveva par tecipato

a molte gare del Nord. Poco prima del “Giro” inoltre, lo abbiamo visto in Tur-chia ed a disputare con i colori del suo paese, il Campionato dei Paesi Balcani, ove nella gara a cronometro, ha vinto poi la medaglia d’argento. Nei program-mi iniziali quindi, lo scandianese doveva saltare la più grande corsa italiana, per riposare. Poi con la richiesta di Petac-chi, Zhupa è stato allineato con la sua squadra. Un impatto al professionismo notevole, quindi per il nostro ciclista,

soprattutto un grande impegno atletico.Zhupa ha intravisto la possibilità di diventa-re corridore profes-sionista sin da junio-res, ossia a 18 anni, quando fu allineato al Giro della Lunigiana, una sorta di rassegna mondiale della cate-goria. Non era un mi-raggio il suo, ma una reale possibilità dovu-ta soprattutto alla sua forza di spingere sui pedali, del quale si è reso consapevole. Nel 2008 in questa gara,

si è trovato a fianco di Enrico Battaglin, Manuel Bongiorno, Peter Sagan e con l’attuale campione del mondo Michal Kwiatkowki, indossando pure in quella edizione del Lunigiana, la maglia del le-ader degli scalatori e dei Traguardi vo-lanti. Poi un lungo iter tra i dilettanti, ovvero gli under 23, con una decina di vittorie e nel novembre scorso, final-mente un contratto vero tra i profes-sionisti, con la Southeast, la squadra che ha primeggiato in Coppa Italia. Sa-rebbe potuto passare tra i prof, sin dal 2013, con una squadra Continental, ov-vero di seconda o terza fascia. Un grup-po danese. Ma al momento di partire tutto si sciolse come una bolla di sapone. Una delusio-ne da abbattere chiunque, ma Zhupa con rara forza di carattere, ricomincia da capo, con una nuova squadra dilet-tantistica. Nuove vittorie, altre promes-se da parte di manager per il profes-sionismo, ma questa volta ha firmato con tanto di garanzie. Il corridore ora è diventato esperto. Ormai conosce l’ambiente del grande ci-clismo con tutte le problematiche, tanto da saper giudicare egli stesso: cosa è bene e cosa è male.Ora Zhupa ha un altro traguardo da raggiungere. Vuole diventare italiano a tutti gli effetti. Naturalizzato. La sua origine d’altro canto, lo lega alla nostra storia. A Durazzo, dove è nato, esisto-no ancora testimonianze della famosa battaglia tra Giulio Cesare contro Pom-peo, avvenuta nel 48 a.c., che in pratica cambiò il destino di Roma. Un pezzo di storia conosciuto da Zhupa, che egli ri-corda in ogni circostanza quando parla del suo paese. Un’altro modo per sentir-si più legato a noi. n

Il corridore a fianco di Luca Mazzanti

Zhupa con Micol Campani

Al Bella Venezia Caffè

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a cura di Biancamaria TirelliStili e tendenze

Prepariamoci all’estate

È tempo di costumi, di colori e di fan-tasie, ci si veste di righe bianche nere e multicolor sia che si vada al mare, al lago, in campagna o sola-

mente in piscina anche solo per un week end.Ci sentiamo energiche e piene di entusiasmo nell’affrontare l’estate che verrà e nel pensare a cosa indosseremo nei luoghi che stiamo pro-gettando di visitare. Ci immaginiamo già su di una spiaggia, un prato, ad un aperitivo a bordo piscina con i nostri costumi ed i look estivi.Come ci immaginiamo ? Quali saranno i colori ed i capi must di questa stagione ?Cosa arricchirà il nostro guardaroba ?Quali i pezzi giusti che ci renderanno cool ?Lo stile mariniére si riconferma quello

più giusto anche per questa stagione per costumi, abiti, maglie e pantaloni magari da abbinare ad un bel Panama per riparar-ci dal sole, che chic !Pensiamo alla Costa Azzurra negli anni 70 di Brigitte Bardot ed alla mitica Coco Chanel nella sua Deauville che si ab-bronza sulla riviera ed indossa maglie rigate come quelle dei pescatori.Poche donne sono state più eleganti della ma-demoiselle !Accessori e capi in jeans non possono mancare come uno short od una salopette magari da abbi-nare alla riga.

Come colore, che poi non è un colore, il bianco che ci illumina ancor di più se abbinato all’oro ed all’argento di paillettes, pelle e tessuti particolari.Penso a quello dorato, argentato, lucido e cangiante che quest’anno viene chiamato “cioccolatino “ proprio perchè ne ricorda la carta da Tezuk.Bellissimo abbinamento di tessuti e colori che rievoca un pó gli anni ottanta rendendoci quasi “moderne wonder woman“ !Pizzo, magari sulle Espadrillas o sulle sneackers , trovo deliziosa la Superga in sangallo bian-ca.Diamo il benvenuto all’estate con il sorriso di uno simile, riemerso dal passato su maglie bor-se e scarpe, giallo e tondo come il sole !

moda n

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n verde e dintorni

di Giuseppe Baldi

... i saggi stanno nel giardino

Il giardino romantico

Ho avuto la fortuna di crescere in un vecchio giardino: mio padre, grande appassionato di giar-dinaggio, piano piano mi diede

piccoli compiti poi, visto il mio gradi-mento, lavori sempre più complessi e di responsabilità. Credo sia nata qui la mia passione che poi è divenuta il mio lavoro. Il giardino era, e lo è tutt’ora, un giardino romantico, fine ‘800, decisa-mente coerente con la tendenza stilistica del tempo, quella del giardino della villa emiliana: alberi sul perimetro a far da quinta vegetata, tale da creare un limi-te con la campagna agricola, senza per altro chiudersi, separarsi da essa. Era fondamentale lasciare delle “finestre” che permettevano di evadere verso il pa-esaggio grazie agli scorci più suggestivi. Più ci si dirigeva al centro del giardino, tipicamente di una forma regolare qua-drata o rettangolare, più la componente vegetale si distribuiva in più livelli decre-scenti: dagli alberi si passava ai grandi arbusti o piccoli alberi, come Buxus spp.,

Taxus spp, Ligustrum spp, Laurus nobilis raramente acidofile come Rhododendron spp, Azelea spp, Camellia spp.. Sotto i grandi arbusti, allevati anche in ars to-piaria con forme generalmente tondeg-gianti, gli arbusti più piccoli e le erbe tap-pezzanti, obbligatoriamente sciafile (da ombra) con grandi foglie come Acanthus spp, Hydrangea spp, Hedera spp, Hosta spp, Ophiopogon (sin. Convallaria), Ru-scus spp. e altre. Man mano che dal peri-metro il giardino si sviluppava al centro,

i volumi si abbassavano, si appiattivano per dar spazio ai parterre aiuole rigoro-samente mosse non solo da forme ton-deggianti, spesso biomorfe, ma anche da leggeri, quanto poco evidenti, variazioni di quota, come dei grandi cuscini inerbiti. Viottoli dal percorso tortuoso, contorna-vano le aiuole dando origine ad un diver-tente ed avventuroso itinerario, portan-do il visitatore alle sorprese, agli scherzi ed alle delizie del giardino. Panchine ap-partate, bersò (pergolato ad armatura

“Il giardino della mia famiglia era, e lo è tutt’ora, un giardino romantico,

fine ‘800, decisamente coerente con la tendenza stilistica del tempo, quella del giardino della villa emiliana:

alberi sul perimetro a far da quinta vegetata, tale da creare un limite con la campagna agricola,

senza per altro chiudersi, separarsi da essa”

Tipiche aiuole del giardino ottocentesco

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verde e dintorni n

curvilinea), rivestito da piante rampicanti orna-mentali che in genere nelle nostre terre era l’e-dera; ma anche vasche d’acqua e ninfei nascosti, oppure virtuosismi bota-nici come l’esposizione di piante esotiche come bambù, banani e agrumi. In tutto questo disegno e disposizione botanica, c’era un centro, un cen-tro disegnato con cura, con manufatti in cemen-to o pietra, generalmen-te a forma di conchiglia o foglia che infissi nel terreno delimitavano la cesta, aiuola circolare od ovale destinata alle piante da fiore stagiona-li. Il significato era for-te perchè rappresentava l’ombelico del giardino romantico, la porzione più or-namentale di tutte, perchè connotata da una forte nota di colore per tutta la sta-gione primaverile-estiva. Quel punto che potevi notare da ogni parte del giardino e soprattutto dall’alto, dagli affacci delle finestre di casa.L’autorevolezza di questa aiuola, nella

gestione del giardino, si faceva sentire per buona parte dell’anno: per godere a marzo della prima fioritura primaveri-le, in autunno, entro novembre, dove-vano essere messi a dimora i bulbi dei tulipani, con la relativa scelta del colore, dell’altezza e del fiore. Rimossi questi e ricoverati in un locale asciutto e buio per l’anno successivo, si apriva il confronto su cosa mettere a dimora per l’estate,

tra le così dette piantine stagionali: ovvero pian-te erbacee od al mas-simo semilegnose, di origine sempre esotica, prossima all’equatore e per questo capaci di fiorire di continuo: Sal-via splendes, Begonia spp., Tagete spp., Alys-sum spp., Coleus spp., Verbena spp., Ageratum spp., Canna indica, e al-tre. Era divertente, ma anche di responsabilità per la posta in gioco: l’effetto della scelta delle specie, del colore e del disegno con cui veniva-no messe a dimora, era sotto gli occhi di tutti da maggio ad ottobre, ed un errore anche banale

poteva rovinare una stagione intera e la reputazione del giardiniere.Oggi tali pratiche di giardineria, si stan-no perdendo perchè non fanno più parte della logica che dedica tempo al giardi-no: lavorare la terra, scegliere e cercare le piante, innaffiare, scerbare....e ammi-rare, troppo tempo che ormai non abbia-mo più. n

Da sin.: La Salvia splendida - l’Agerato con Coleus - i Tageti

Begoniette

A sin.: Aiuole di annuali da fiore - a destra: esempio di aiuola centrale

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n escursionismo

Con il CAI alla scoperta dell’Appennino

La sentieristica reggiana ad una svolta

Una delle attività che più quali-ficano il Cai di Reggio Emilia è quella della segnatura e del-la manutenzione dei sentieri.

Sull’Appennino reggiano, dalle prime colline fino al crinale, una fitta rete di sentieri ben segnalati permette agli escursionisti di fare passeggiate ed escursioni in sicurezza e tranquillità. Il 2015, dal punto di vista della rete sen-tieristica per gli escursionisti, per il Cai reggiano ha avuto un inizio intenso e ricco di soddisfazioni. Innanzitutto sono state sottoscritte due convenzioni con i Comuni di Viano e Baiso, interessanti anche perchè entrano nel merito del-le problematiche legate al passaggio dei mezzi fuoristrada. Poi è stato or-ganizzato il 2° Corso per addetti alla manutenzione sentieri, che ha avuto un successo di partecipazione del tut-to inaspettato, il che dimostra come sia sempre più diffusa la passione per il camminare in montagna e la voglia di impegnarsi volontariamente per gli altri. Infine il 24 maggio si è svolta la Giornata dei Sentieri, che ha visto im-pegnate 100 persone, soci del Cai di Reggio Emilia e delle sue Sottosezioni, del Cai di Castelnovo ne’ Monti, ma an-che non soci. Di queste iniziative ce ne parla il vicepresidente del Cai reggiano Elio Pelli, che è anche coordinatore del-la Commissione Sentieri.

Dalle convenzioni con i Comuni al successo della “Giornata dei Sentieri”

Per facilitare l’enorme lavoro legato alla segnaletica dei sentieri,

il CAI ha organizzato un corso per Addetti alla Manutenzione Sentieri (AMS).

Le iscrizioni sono andate al di là delle più rosee aspettative

Sopra il vicepresidente del Cai Elio Pelli

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escursionismo n

Per informazioni CAIviale dei Mille 32 - Reggio EmiliaOrari: merc., giov., ven. 18-19,30

sab. 17,30-19,00Tel. 0522.436685

[email protected]@ caireggioemilia.it

www.caireggioemilia.it

“Quando si parla di sentieri di montagna - spiega Pelli - si pensa ad una traccia che una volta intrapresa da una qual-che parte ci porterà; se poi il sentiero è segnato su alberi e massi in bianco rosso si pretende la certezza che ci porti nel punto indicato dalle frecce se-gnaletiche (se ci sono) o dalle cartine topografiche; ma se malauguratamen-te il sentiero sparisce perché mangiato dalla vegetazione o, peggio, franato, si inveisce contro chi il sentiero avrebbe dovuto tenerlo efficiente, dimenticando o non sapendo che i sentieri segnati dal Cai sono stati mantenuti fin ora da un manipolo di volontari che si sono fat-ti in quattro per cercare di tenere in efficienza i circa 1200 km di sentieri della nostra provincia. Per alleggerire e rendere più efficiente questo imma-ne lavoro e suddividere il carico su altri volontari, la Sezione del Cai di Reggio Emilia, con il supporto delle sottose-zioni di Cavriago, Novellara, Scandia-no, Guastalla, S. Ilario e Rubiera, per mezzo della sua Commissione Sentie-ri, ha organizzato un corso per Addetti alla Manutenzione Sentieri (AMS). Le iscrizioni sono andate al di là delle più rosee aspettative. Ad una previsione ottimistica di 40 iscritti - prosegue Pelli - si sono presentati 55 aspiranti volon-tari i quali hanno frequentato assidua-mente le quattro lezioni, due teoriche, in aprile, e due pratiche, in maggio. Nelle lezioni teoriche sono state trat-

tate materie come l’infortunistica, il pronto soccorso, i metodi di potatura e defrascamento, i metodi di segnatu-ra dei sentieri con i classici colori bian-co e rosso, la tracciatura con il Gps, la storia della sentieristica reggiana e la nuova legge regionale sulla Rete Escur-sionistica dell’Emilia-Romagna (REER). Nelle lezioni pratiche, sotto la guida dei volontari più esperti e dei capisquadra, si è insegnato ai corsisti il modo di se-gnare correttamente il sentiero, come preparare la corteccia degli alberi alla segnatura e come defrascare dalla ve-getazione invasiva. La seconda uscita del corso, il 24 maggio, è coincisa con la “Giornata nazionale dei sentieri”, e ai corsisti si sono aggiunti amici, paren-ti, simpatizzanti, il gruppo del Cral del Comune di Reggio Emilia. e un gruppo di boys scout di Regina Pacis. In tut-to in questa giornata hanno lavorato sui sentieri del nostro Appennino circa 100 volontari che suddivisi in 12 squa-dre con altrettanti capisquadra hanno formato una task force eccezionale, fa-cendo manutenzione nelle zone di loro competenza nell’alto, medio e basso Appennino Vorrei sottolineare - aggiun-ge il vicepresidente del Cai - il lavoro svolto dalle donne corsiste, veramente infaticabili, e dal gruppo di Montagna Terapia, (il progetto del Cai avviato con il Dipartimento di Salute Mentale e Di-pendenze Patologiche dell’Ausl) che si sono impegnati egregiamente”.

E’ lungo l’elenco dei sentieri su cui i vo-lontari hanno operato il 24 maggio: il 617 dalla Peschiera del Rifugio Zamboni all’uscita dal bosco; il 619 dallo Zam-boni al bivacco Rio Grande e il 623 dal Passo Cisa all’incrocio con il 635; il 611 da Pian del Monte alla Penna di Novella-no; il 661 da Busana al Lago Calamone; il Sentiero Spallanzani dal Ponte della Pianella a Cerrè Sologno ; il Sentiero Matilde da Toano a Quara; il 690 da Gazzano a Civago; il Sentiero dei Du-cati e il 670 nel tratto Crovara-Sca-lucchia-Spigone-Pineto-Legoreccio; il 639 dalla Presa Alta al Monte Sillano; il 667A,il 677 e il 667 dal Lago Cala-mone al rifugio Pratizzano e dal Lago Calamone. a Montemiscoso; il 622 sul Monte Duro; l’anello di Monte Barazzo-ne ; il 621 dal Rifugio Zamboni a Mon-teorsaro; e infine l’anello di Pecorile. La sezione “Bismantova” di Castelnovo ne’ Monti ha invece sistemato il severo sentiero “Barbarossa” che collega il Bi-vacco dei Ghiaccioni con il Rifugio Pao-lo Consiglio a Rio Pascolo, e il sentiero che da Succiso Nuovo sale al passo di Pietra Tagliata e al Monte Alto, tutti nel gruppo dell’Alpe di Succiso. In partico-lare sul “Barbarossa”, sono stati rimos-si i tronchi che lo ostruivano poco sopra Rio Pascolo, segnalandolo adeguata-mente, e rimuovendo le pietre instabili nel tratto più esposto.“Il CAI - conclude il vicepresidente Pelli - non pensa certamente di avere sempre 100 volontari sui sentieri, ma averne anche la metà è già un successo straordinario che fa ben sperare per il ricambio generazionale e per il futuro della manutenzione della sentieristica nel nostro Appennino”. n

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n recensioni e novità

“Uno sguardo tra le fiamme”

Tiziano Grandi I libri più vendutinegli ultimi 30 giornia Reggio Emilia

A cura della Libreria all’Arco

1 “Cari mostri” di Stefano Benni (Feltrinelli)

2 “Matilde” di Rita Coruzzi (Piemme)

3 “La giostra degli scambi” di Andrea Camilleri (Sellerio)

4 “Dimmi che credi al destino” di Luca Bianchini (Mondadori)

5 “Il magico potere del riordino” di Marie Kondo (Vallardi)

6 “Sette brevi lezioni di fisica” di Carlo Rovelli (Adelphi)

7 “Le mani della madre” di Massimo Recalcati (Feltrinelli)

8 “Mi sa che fuori è primavera” di Concita De Gregorio (Feltrinelli)

9 “L’amica geniale” di Elena Ferrante (e/o)

10 “La piuma” di Giorgio Faletti (Baldini & Castoldi)

“E’ l’alba del primo dell’anno a Reggio Emilia. In una strada deserta un in-cendio e un cadavere carbonizzato. Una tragica fatalità? un suicidio? o un

crudele assassini”o?Un vigile del fuoco indaga inseguendo i suoi incubi.E’ questa la premessa al giallo scritto da Tiziano Grandi, funzionario dei vigili del fuoco e anche responsabile del-le relazioni esterne del comando di via della Canalina a Reggio, dal titolo ‘Uno sguardo tra le fiamme’. A contatto tutti i giorni con le fiamme, dal rogo di un’auto a quello di un appartamento, agli incendi nelle fabbriche, quelli accidentali, quelli dolosi, Grandi ha preso spunto proprio dalla sua professione per dare alla luce il suo romanzo. Breve, leggero, non fa riferimento a fatti reali ma svela quella che forse a un certo punto, diventa il desiderio di un vigile del fuoco alle prese con un caso singolare, quel-lo cioè di farsi investigatore. Ma per scoprire cosa, oc-corre leggere il piccolo volume, in vendita alla Feltrinelli.

“Assi, come quando fuori piove”

Donato Vena

Esordio in libreria per Donato Vena, presidente dell’Associazione Lucana di Reggio Emilia, con un libro che l’autore stesso definisce un “rac-conto game”. Si intitola Assi, come quando fuori

piove. Il lettore, come in un video gioco, diventa da subito protagonista. Addirittura prima di acquistare il libro, dovrà leggere la premessa in quanto una sua scelta sbagliata modifica il futuro dei protagonisti del libro.Nelle due pagine della premessa viene spiegato che i libri in realtà sono due in quanto sono stati scritti due finali per i protagonisti. Il finale pari, che dovrà acqui-stare il lettore nato in un giorno pari ed il finale dispari che dovrà prenderlo il lettore nato in giorno dispari.La storia è racchiusa in tre capitoli e per la maggior parte è ambientata a Reggio Emilia e in Basilicata: il passato, che inizia il 29 febbraio del 1956 quando nasce Marina; il presente, che va dal 16 agosto del 2014 e dura un anno; il futuro che parte il giorno in cui il lettore acquista il libro e si conclude il 29 febbraio 2016, con un doppio finale, quando...

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il racconto del mese n

[email protected]

di Franco Zanichelli

6° PUNTATA

Romanzo di Franco Zanichelli

RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI Gianni, che ha perso la vita in un incidente stradale, è da oltre quarant’anni in Purgatorio.Un giorno viene avvicinato da San Pietro che, allarmato dal-le notizie provenienti dalla terra, gli fa una strana proposta: dovrà rivivere un altro spicchio di vita, ritornare sulla terra e relazionare, via Email, sullo stato delle cose. La missione pre-vede però la proibizione assoluta di ricercare le proprie radici e recuperare i propri affetti. Gianni accetta e, con una nuova identità e il nome di Paolo, inizia la sua missione.

Il romanzo è in vendita in tutte le librerie di Reggio e provincia o su www.ebookeditore.it

LUNEDÌ – 10 ottobre - PaoloLa scuola non era cambiata una virgola da quando se n’era andato quarant’anni pri-ma; aveva la stessa identica aria dimessa che caratterizza la maggior parte degli edifici pubblici, le scuole in particolare. Sembrava fosse passato un solo giorno da quando l’aveva vista l’ultima volta; una macchia di umidità a fianco della por-ta d’ingresso, già presente ai suoi tempi, confermava l’impressione.Il bidello che l’accolse sembrava anche lui trasportato lì, baffi compresi, direttamen-te dai suoi tempi. Se ha la passione per la bicicletta, pensò, è la copia esatta del bidello…come si chiamava?- Sono il supplente di educazione fisica - si presentò - c’è il Preside?- Buongiorno professore, l’accompagno.Il Preside era un ometto piccolo piccolo armato di un naso di proporzioni ragguar-devoli e di una folta chioma che teneva attaccata alla testa come se fosse un ca-sco. Anche questo sembra trasportato di peso dai miei tempi, non potè fare a meno di pensare mentre si dirigeva con lui ver-so la palestra.- Questa è la palestra, spero che le piac-cia. È attrezzata in tutto e per tutto. Pro-fessore, le presento la sua collega.La collega era notevole.Tanti anni in Purgatorio non gli avevano fatto dimenticare le caratteristiche utili a definire una donna una “bella donna” e la collega che il preside gli stava presen-tando rientrava pienamente in quei ca-noni: alta, un viso con lineamenti marcati (come son sempre piaciuti a me, non poté fare a meno di pensare), occhi scuri come la pece, capelli neri corvini: vestiva una tuta aderente che metteva in risalto un seno alto e sodo e due gambe lunghe ar-mate di due fianchi giusti.Grazie San Pietro, pensò Paolo, grazie per l’attenzione.- Piacere, Paolo.- Piacere, Anna. Neanche il tempo di abbozzare una con-

versazione, che un’orda sgangherata di ragazzi e ragazze lo riportarono immedia-tamente alla realtà.Si aspettava di far lezione a una classe di soli maschi, ma si trovò davanti a una classe mista. Questa è nuova, pensò, sa-rebbe stato meglio se qualcuno, da lassù, mi avesse avvisato.- Se vuoi vedere il libro che abbiamo adottato, lo trovi nel cassetto della scri-vania – gli disse la collega.- Il libro? Anche questa è nuova, pensò dissimilando a fatica la sorpresa: le clas-si-squadra miste e l’attività fisica “virtua-le” non lo convincevano affatto.Le tre ore di lezione in programma passa-rono in un lampo.Uscito dalla scuola, cercò un negozio di alimentari. Non ne trovò nelle vicinanze: chiese in giro e gli indicarono un super-mercato. E vada per il supermercato, pensò Paolo. Si procurò un carrello, che si rivelò sbilenco, e si avviò fra gli scaffali.

LUNEDÌ – 10 ottobre - MartaMarta tolse la confezione di biscotti e di merendine dallo scaffale e lesse le eti-chette degli ingredienti: lo faceva tutte le volte, quasi sperando che prima o poi scomparissero i vari carbonati acidi di so-dio e di ammonio che ne facevano parte integrante.- Quello che mi impressiona di più però è il “tartrato monopotassico” - aveva confi-dato una volta a un’amica.Si era detta tante volte che non avrebbe dovuto comprarli, ma piacevano troppo ai nipoti. Marta viveva da sola in un piccolo appar-tamento nella prima periferia dove si era trasferita dopo che i figli erano usciti di casa: non se la sentiva di stare nel grande appartamento in centro dove aveva vis-suto prima che il destino le portasse via il marito.Aveva solo trentatre anni quando, in una livida serata invernale, il suo Gianni aveva perso la vita in un incidente stradale.

Aveva voluto molto bene a Gianni e aveva deciso che nella sua vita ci sarebbe stato solo lui, che avrebbe voluto bene solo a lui, come si usava allora.Nonostante i suoi sessantotto anni, Marta era ancora una bella donna: alta, mora, con un viso dai lineamenti marcati, aveva avuto tanti corteggiatori ma si era mante-nuta fedele alla sua decisione. La mattina, quand’era libera dall’impegno della cura dei nipoti, la dedicava spes-so alla spesa. Conosceva un po’ tutti al supermercato e tutti la conoscevano: lì avrebbe incontrato Ines, la sua vecchia amica di gioventù, anche lei vedova; e il ragionier Filini che la corteggiava sempre con discrezione e buon garbo; e il prof D’Antonio, ex collega di scuola, sempre attaccato alle gonne della moglie, un don-none alto e massiccio con due baffi de-gni di altra sede. Si sentiva come a casa sua, fra vecchi amici e questo le piaceva, le dava sicurezza. Non riusciva quindi a spiegarsi l’agitazione che quella mattina le attanagliava lo stomaco e la faceva deglutire continuamente. In fondo tutto era uguale alle altre mattine: Ines si era lamentata come sempre per i dolori alle giunture, il ragionier Filini le aveva fatto la solita corte discreta e garbata, e il prof D’Antonio aveva come sempre seguito la moglie alta e baffuta spingendo diligente-mente il carrello della spesa. Si guardò in giro, ma tutto era esattamente come le altre mattine. C’era solo qualche cliente nuovo, ma non era la prima volta che succedeva.Bell’uomo, pensò Marta guardando uno dei nuovi che la stava travolgendo con il suo carrello sbilenco, bell’uomo. w continua.......sul prossimo numero

di “Stampa Reggiana” n

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APPUNTAMENTIdedicati ai più piccoli

1 luglioLa biblioteca nei parchiMamme, papà e nonne leggeranno, nei parchi di Campagnola Emilia (RE), racconti e favole per tutti i bimbi. Info: Tel. 0522.669844

2 luglioLe storie, gli autori,gli editoriPresso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- Ore 21.00 - incontro con Cor-rado Rabitti, ZOOlibri edizioni un viag-gio per “scoprire nuovi mondi e arriva-re là dove nessuno è mai giunto prima” attraverso libri illustrati per bambini e ragazzi- Info: Tel. 0522.585636

2 luglioBuonanotte in giardinoPresso Parco del Tasso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- Ore 21.00 - da 2 a 6 anni - Storie tenere e dormiglione da ascoltare con pigiama e cuscino a segui-re camomilla per tutti a cura di Natiper-Leggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.585636

2 luglioQua la zampa, amico! Presso il Giardino della Biblioteca Ro-sta Nuova - ore 9.30 - per bambini da 6 a 9 anni e genitori su prenotazione (0522585636) - Racconti e incontri con animali di diverse speciea cura di “L’Ar-ca di Sara” - Info: Tel. 0522.585636

2 luglioRacconti sotto il GelsoPresso Piccola Biblioteca-Spazio Cultu-rale Orologio. Cortile - ore 18,30 - da 2 a 6 anni - a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616

2 luglio“7 in un colpo” - Attori e pupazziOre 21,30 presso Cortile dell’Orologio via Massenet - Teatro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della città - Org. e info: tel. 0522382963

2 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

3 luglioDall’Expo a Castellarano... di natura ci nutriamoOre 17,00 - Età 4/7 anni - lettura sull’e-ducazione alimentare e laboratori di crea-tività vegetale. Attività a numero chiuso, max 20 partecipanti, prenotazione obbli-gatoria. A Roteglia di Castellarano - Casa Maffei - Info: 0536.850334

3 luglioLibri con la valigiaPresso Biblioteca Ospizio - ore 10,00 - da 3 a 8 anni - a cura di Alice Franchi per AR/S Archeosistemi Soc. Coop. - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616

3 luglio“Legni, diavoli e vecchiette”. Burattini, pupazzi e attoriOre 21,30 presso Giardino Circolo Arci a Barco di Bibbiano. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

6 luglioBuonanotte in giardinoPresso Parco del Tasso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- Ore 21.00 - da 2 a 6 anni - Storie tenere e dormiglione da ascol-tare con pigiama e cuscino a seguire camo-milla per tutti a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.585636

7 luglioLa Bella e la BestiaPresso il Cortile della Biblioteca Paniz-zi, via Farini, 3. Ore 21,30 da 5 anni - spettacolo a cura de Il Baule Volante di Roberto Anglisani e Liliana Letterese, con Liliana Letterese e Andrea Lugli. Regia di Roberto Anglisani - Info: Tel. 0522.456077

7 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

8 luglioFiabe e clownerie in rapPresso il Parco Gli ippocastani (Campo di Marte). Ore 17,30 da 3 a 8 anni - a cura di Annamaria Dall’aglio e Samia Joubrane - Info: Tel. 0522.456077

8 luglio“Favole in tavola”. Narrazione con oggettiOre 21,30 presso Parco della Biblioteca di Vezzano sul Crostolo. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Tel. 0522.671858

9 luglioMagie otticheOre 20,30 - Età 7/11 anni - labora-torio scientifico-creativo per la costru-zione di un caleidoscopio. Attività a numero chiuso, max 20 partecipanti, prenotazione obbligatoria. Polo Scola-stico di Tressano di Castellarano - Info: 0536.850334

9 luglioLa vita segreta dell’orto e del giardinoPresso il Parco Cervi. Ore 18,00 - per bambini, ragazzi e famiglie - a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica e Biblioteca Panizzi in collaborazione con il circolo Hortus Catomes Tot - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapa-nizzi.it

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9 luglio“Arlecchino e la casa stregata” - Burattini della tradizione venetaOre 21,30 presso - Centro sociale Fosca-to via Foscato (Re) - Teatro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della città - Org. e info: Ass. Cultu-rale 5T tel. 0522382963

9 luglio“Sisto, miserie e la creatura”. Burattini e pupazziOre 21,30 presso Parco del Multiplo di Ca-vriago. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

9 luglioPlay Park ludotecaall’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

10 luglio“Superchef !” Narrazione con oggetti e pupazziOre 21,30 presso il Cortile Risto-rante Turci di Grassano di San Polo d’Enza. Spettacolo del Festival “Ba-racca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

13 luglio“Che scotchatura” Burattini e clownerieOre 21,30 Giardino della Biblioteca di Rubiera. Spettacolo del Festival “Ba-racca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.622255

14 luglioTutti giù per TERRA!Presso il Cortile della Biblioteca Paniz-zi, via Farini, 3. Ore 21,30 per bam-bini e famiglie - Storie di mare, di cielo, di pietra e di fuoco a cura di Na-tiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapa-nizzi.it

14 luglioStorie sotto l’alberoPresso il Giardino della Biblioteca Ro-sta Nuova - ore 9.30 - da 4 a 6 anni - a cura di NatiperLeggere e Natiperla-Musica, della Biblioteca Rosta Nuova e Associazione Giro del cielo - Info: Tel. 0522.585636

14 luglio“Inseguendo le lucciole” Pupazzi, burattini e ombreOre 21,30 il Parco Lido di S. Polo d’Enza. Spettacolo del Festival “Ba-racca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.622255

14 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

15 luglioPianta un seme e spunta … un libroPresso il Cortile della Biblioteca Pa-nizzi, via Farini, 3. Ore 11,00 da 3 anni - Una lettura per andare alla ra-dice delle storiea cura di Alice Franchi per AR/S Archeosistemi Soc. Coop. - Info: Tel. 0522.456077 - www.biblio-tecapanizzi.it

15 luglioStorie con le zampe e con le aliPresso Musei Civici - Ore 21.00 - da 3 a 8 anni - Gli animali del museo escono di sera per raccontare, con le voci dei lettori volontari NatiperLeggere-NatiperlaMusica storie e leggende del bosco e della fatto-ria - Info: Tel. 0522.585636

16 luglio“Mengone torcicolli alla Ribalta” Burattini e attoriOre 21,30 presso - Centro sociale Tas-selli via Iotti - Roncocesi (Re)- Teatro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della città - Org. e info: Ass. Culturale 5T tel. 0522382963

16 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

17 luglioChi abita in biblioteca?Presso il Giardino della Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 10,00 - da 7 a 10 anni su prenotazione (0522585616 - Caccia al tesoro tra i libri a cura di Alice Franchi e Matteo Zi-veri per AR/S Archeosistemi Soc. Coop - Info: tel. 0522.585616

20 luglioBuonanotte in giardinoPresso Parco del Tasso Biblioteca San-ta Croce, via Adua, 57- Ore 21.00 - da 2 a 6 anni - Storie tenere e dormiglio-ne da ascoltare con pigiama e cuscino a seguire camomilla per tutti - Info: Tel. 0522.585636

21 luglioMarola a passo di bambino - Baby TrekOre 16,00 Marola Casa del pan d’Albero Via Dante Alighieri 8 - Per Informazio-ni Pro Marola: 0522813253 Ideanatura: 3386744818 [email protected]

21 luglioCoderdojo in PanizziPresso il Cortile della Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 21,30 Laboratorio per ragazzi dai 7 ai 13 anni per imparare a programmare con il computer videogiochi e animazioni in modo semplice e diver-tente - Info: Tel. 0522.456077

21 luglio“Gioppino e il mistero del castello” Burattini della tradizione bergamascaOre 21,30 presso Piazza Curiel (dietro il Municipio) di S. Ilario d’Enza. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

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21 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

22 luglioTi racconto… l’ortoPresso il Cortile della Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10.45 da 18 a 36 mesi - Ore 11.30 da 4 a 7 anni - a cura di Nati-perLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it

22 luglioL’estate e le sue storiePresso il Giardino della Biblioteca San Pel-legrino-Marco Gerra - ore 10,00 - da 3 a 10 anni - narrazione a cura del personale della biblioteca - Info: tel. 0522.585616

23 luglio… cammina cammina Storie in viaggioPresso il Parco della Pace - ore 18,30 - da 3 anni - a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica e della Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - Info: panizzi.co-mune.re.it/ - tel. 0522.585616

23 luglio“Omaggio a Sandrone” - Attori, pupazzi e burattiniOre 21,30 presso - Parco centro sociale Carrozzone via Gallinari (Re) - Teatro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardi-ni e nelle piazze della città - Org. e info: Ass. Culturale 5T tel. 0522382963

23 luglioPlay Park ludoteca all’apertoLudoteca all’aperto nel parco Croce Rossa, dalle 17.00 alle 19.00. Info: Tel 0522.622211

28 luglioMarola a passo di bambinoOre 16,00 Marola Casa del pan d’Albero Via Dante Alighieri 8 - Per Informazio-ni Pro Marola: 0522813253 Ideanatura: 3386744818 [email protected]

28 luglioRacconti e risate e… spade sguainatePresso il Parco delle Caprette. Ore 10,00 da 3 anni Storie di pirati alla riscossa a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica e della Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - Info: Tel. 0522.456077

28 luglio“Il pappagallo della contessa” - Burattini emilianiOre 21,30 presso Parco centro sociale Fogliano via Nervi - Fogliano (Re) - Te-atro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della cit-tà - Org. e info: Ass. Culturale 5T tel. 0522382963

28 luglio“L’incantesimo degli gnomi”. Burattini a guantoOre 21,30 presso Giardino del Castel-lo di Montecchio. Spettacolo del Fe-stival “Baracca e burattini”. Info: Tel. 0522.671858

28 luglio“Fanfurla”. Burattini a guantoOre 21,30 presso Cortile della Rocca di Novellara. Spettacolo del Festival “Barac-ca e burattini”. Info Tel. 0522.671858

4 agostoMarola a passo di bambinoOre 16,00 Marola Casa del pan d’Albero Via Dante Alighieri 8 - Per Informazio-ni Pro Marola: 0522813253 Ideanatura: 3386744818 [email protected]

6 agosto“Patatrac”. Oggetti, figure e musicaOre 21,30 presso Parco del Multiplo di Cavriago. Spettacolo del Festival “Ba-racca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

7 agostoIl castello dei piccoli - visita guidata animataOre 16.00 Castello delle Carpinete a Car-pineti (Re) - Ritrovo ingresso del castello - Ingresso € 3.00 adulti , € 1.50 bambini - Per informazioni Ideanatura 3386744818 [email protected]

7 agosto“Le quattro stagioni”. Narrazione con oggettiOre 21,30 presso il Parco dei Frassini, Biblio-teca di Albinea. Spettacolo del Festival “Ba-racca e burattini”. Info: Tel. 0522.671858

11 agostoMarola a passo di bambinoOre 16,00 Marola Casa del pan d’Albero Via Dante Alighieri 8 - Per Informazio-ni Pro Marola: 0522813253 Ideanatura: 3386744818 [email protected]

15 e 16 agostoAnimazione per bambiniDalle ore 15,00 a Marola (RE) in Piazza Lu-dovico Ariosto - Con trucca bimbi, pallonci-ni, giochi di una volta. Per informazioni Pro Marola 0522813253 [email protected]

18 agostoMarola a passo di bambinoOre 16,00 Marola Casa del pan d’Albero Via Dante Alighieri 8 - Per Informazio-ni Pro Marola: 0522813253 Ideanatura: 3386744818 [email protected]

18 agosto“Arlecchino e la strega rosegaramar-ri” Burattini della tradizione venetaOre 21,30 presso Piazza Curiel (dietro il Municipio) di S. Ilario d’Enza. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

19 agosto“Inseguendo le lucciole” Pupazzi, burattini e ombreOre 21,30 presso il Parco Pineta di Casi-na. Spettacolo del Festival “Baracca e bu-rattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

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26 agostoL’estate e le sue storiePresso il Giardino della Biblioteca San Pel-legrino-Marco Gerra - ore 10,00 - da 3 a 10 anni - narrazione a cura del personale della biblioteca - Info: tel. 0522.585616

26 agosto“Priscilla, storia divertente di una bim-ba impertinente” Burattini a guantoOre 21,30 presso Piazza Cervi di Campe-gine. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info: Comune Tel. 0522.671858

28 agostoIl castello dei piccoli - visita guidata animataOre 16.00 Castello delle Carpinete a Car-pineti (Re) - Ritrovo ingresso del castello - Ingresso € 3.00 adulti , € 1.50 bambini - Per informazioni Ideanatura 3386744818 [email protected]

28 agosto“Il pappagallo della contessa”. Burattini a guantoOre 21,30 presso Parco Circolo Arci del Ghiardo di Bibbiano. Spettacolo del Festival “Baracca e burattini”. Info:Tel. 0522.671858

3 settembreRacconti sotto il GelsoPresso Piccola Biblioteca-Spazio Culturale Orologio. Cortile. ore 18.00 - da 2 a 6 anni - a cura di NatiperLeggere e Nati-perlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 -

8 settembreTi leggo una storiaOre 17,30 e 18,30 - A cura delle Volonta-rie Nati Per Leggere. Presso la palestra gestanti della Casa della Salute Via Ros-sellini 27, Sant’Ilario d’Enza

12 settembreCome funziona la maestraPresso Circolo Sociale La Paradisa - Mas-senzatico. ore 17.30 - da 3 anni - Picco-le storie per tornare a scuola - Info: Tel. 0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it

13 settembreViaggiar per libriPresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore 10.45 da 3 anni - Storie per viaggiare tra im-maginazione e realtà - Info: Tel. 0522.456077

13 settembre“Nel teatro di Mangiafuoco” Burattini a guantoOre 18,00 presso Fiera di Villa Sesso Piaz-za Valiani - Sesso (Re) - Teatro per bam-bini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della città - Org. e info: Ass. Culturale 5T tel. 0522382963

14 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso Parco del Tasso Biblioteca Santa Croce, via Adua, 57- ore 17.00 da 18 a 36 mesi - ore 17.45 da 4 anni - Piccole storie per tornare a scuola - su prenotazione 0522585600 - Info: Tel. 0522.585636

15 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso Biblioteca Ospizio - ore 16.15 da 18 ai 36 mesi - ore 17.00 da 4 a 7 anni - Piccole storie per torna-re a scuola a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica - su prenotazione 0522585600 - Info: Tel. 0522.585636

16 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso il Giardino della Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - ore 16.45 da 18 ai 36 mesi e ore 17.30 da 4 a 7 anni su prenotazione (0522585616) - Piccole storie per tornare a scuo-la - Info: panizzi.comune.re.it/ - tel. 0522.585616

17 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso Piccola Biblioteca-Spazio Culturale Orologio - da 3 a 6 anni - Piccole storie per tornare a scuola a cura di NatiperLeg-gere e NatiperlaMusica - Info: panizzi.co-mune.re.it/ - tel. 0522.585616

18 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso la Biblioteca Rosta Nuova - ore 17,00 - da 3 a 6 anni - Piccole storie per tornare a scuola a cura di NatiperLeggere e NatiperlaMusica- Info: Tel. 0522.585636

19 settembreSono assolutamente troppo piccola per andare a scuola!Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore 10.45 da 18 a 36 mesi Ore 11.30 da 4 anni - Piccole storie per tornare a scuola a cura di NatiperLeggere e Nati-perlaMusica - Info: Tel. 0522.456077

20 settembreAll’ombra del grande cedroPresso Reggia di Rivalta - Ore 17,00 - da 3 anni - a cura di NatiperLegge-re e NatiperlaMusica e della Biblioteca San Pellegrino-Marco Gerra - Info: Tel. 0522.585636

20 settembre“L’acqua miracolosa”- Burattini della tradizione emilianaOre 18,00 presso Reggia di Rivalta via dei Combattenti - Rivalta (Re) - Teatro per bambini e ragazzi nei parchi, nei giardini e nelle piazze della città - Org. e info: Ass. Culturale 5T tel. 0522382963

27 settembreViaggio nel PaesaggioPresso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore 10.45 da 5 a 10 anni - laboratorio fotografico a cura di Renza Grossi su pre-notazione (0522456084) - Info: Tel. 0522.456077

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Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia29 giugno - REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Ore 21,00 presso il Tempio dei Santi Pie-tro Apostolo e Prospero Vescovo, via Emilia San Pietro - Canzoni da Sonar Paola Tala-mini organo - Coro della Cappella Musica-le San Francesco da Paola - Silvia Peruc-chetti direttore - Musiche di G. Cavazzoni, L. Luzzaschi, G. Gabrieli, N. Vicentino, C. Monteverdi, S. Patta, M. Cazzati, G. Belli, G. P. da Palestrina - Ingresso libero e limi-tato ai posti disponibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

29 giugno - REGGIO EMILIAGiovani dell’Orologio in festaOre 21,00 - Presso il Centro Sociale ‘Oro-logio’, via J.E. Massenet 19

30 giugno - REGGIO EMILIASerata danzante con Renato TabarroniPresso il Centro Sociale la Mirandola - Via F.lli Bandiera 12/a - ore 21,00 entra-ta gratuita - Organizzato da: Comune di Reggio Emilia, Centro Sociale la Mirandola

30 giugno - MONTECCHIO EMILIA (RE)Le notti del GustoDalle 19 alle 24 in piazza della Repubblica - Mercatino enogastronomico delle spe-cialità locali, con distese estive e negozi aperti. Info: tel. 0522.861861

30 giugno - CAVRIAGO (RE)Tafel Musik in concertoOre 21,30 presso la distesa estiva della Cantina Garibaldi in Piazza Zanti

30 giugno - GUALTIERI (RE)Acoustic AmericaConcerto con Cristiano Maramotti in Piaz-za Bentivoglio dalle 21,30

1 - 8 - 15 - 22 e 29 luglio - Loc. RONCOLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Mercatino dell’AntiquariatoSi svolge lungo la provinciale dalle 19 alle 24. Info: Ass. Roncolo Insieme, per preno-tazioni: Tel. 340/8037790 - 333/6837162

1, 8, 15 e 22 luglio - REGGIO EMILIAMercoledì rosa 2015A partire dalle ore 21, strade, vicoli, piazze e cortili diventeranno il palcoscenico di musi-cisti, performers, danzatori, artisti di strada che si esibiranno lungo in tantissimi luoghi del centro storico cittadino. Info: 0522.451152

1° luglio - RUBIERA (RE)LudobusGiochi in legno per grandi e piccini. Mer-catino serale. In Piazza del Popolo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

1, 8, 15 e 22 luglio - BRESCELLO (RE)Immagini sotto le stelleVideofotodocumentari d’autore. Ore 21,00 in Piazza Mingori

2 luglio - RIO SALICETO (RE)La biblioteca sotto torchi...o - Birra e JazzDrink, buon cibo e note musicali presso il giardino della Biblioteca Comunale dalle 20.30 - evento organizzato dal ristorante 2 Torchi

3 - 10 - 17 - 24 e 31 luglio - ALBINEA (RE)XV Mercato dell’Antiquariato...e dell’ArtigianatoSi svolge in Piazza Cavicchioni, dalle 20 alle 24. Circa 60 espositori. Info: Comune di Albinea, Tel. 0522/590211, Consorzio COM.RE 0522/562211

3 luglio - CARPINETI (RE)E...state con noiDalle ore 18.00 alle ore 01.00 Piazza della Repubblica - Per informazioni Associazio-ne Uniti per Carpineti Nanda 3383175303 – Gigi 3358792203

3, 4 e 5 luglio - CARPINETI (RE)Festa della Croce RossaPresso il Parco Matilde Largo Alpini 1. Per informazioni Alberto Ovi 3311519847

3, 4 e 5 luglio - REGGIO EMILIA#BlowUp20 Presso Camera Bianca, Albergo San Pie-tro viale Monte Grappa, 5 . Blow Up Maga-zine festeggia 20 anni d’attività - Festival in onore dei 20 anni di BLOW UP, la stori-ca rivista di critica musicale che ha scelto Reggio Emilia come sede dei festeggia-menti. - Tre giorni di mostre, conferenze e concerti in collaborazione con 2 fonda-mentali realtà per la storia musicale della nostra città: Dinamo & Red Noise

3 luglio - NOVELLARA (RE)Spettacolo dialettale “Quand a sé scaravultà la baraca”Ore 21,15. Presso le Scuole San Giovan-ni. Della compagnia dialettale “I Fiaschi”. Ingresso euro 5 – gratuito per minori di 9 anni e maggiori di 90. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Info: Comune 0522 655454

3, 4 e 5 luglio - NOVELLARA (RE)Sport & BenesserePresso la Piazza Unità d’Italia dalle ore 10.00 si terranno tornei sportivi di cal-cetto saponato, beach tennis, arrampica-ta su parete, beach volley, splash volley, young beach.

3 luglio - GUASTALLA (RE)Concerto Omaggio ai Genesis coi K2Presso Cortile di Palazzo Ducale ore 21,30. Info: Comune Tel. 0522-839711

3, 4 e 5 luglio - GUASTALLA (RE)“Fiumi di Birra”Presso Anello di Atletica a cura di Ru-gby Guastalla. Info: Comune Tel. 0522-8397113 luglio - CAVRIAGO (RE)Mascherando la notteIl Carnevale estivo di Cavriago con i carri allegorici e l’animazione dei Ballachetipassa.

3 luglio - FABBRICO (RE)Artisti in vetrina e cena sotto le stellePer le vie del centro cittadino.

4 luglio - CARPINETI (RE)Alla scoperta delle erbe spontaneePieve di San Vitale - Passeggiata alimurgi-ca con degustazione delle piante raccolte - Conduce i corsi Isy, Docente Universita-ria ed esperta botanica. - Per informazio-ni su iscrizione Ideanatura 3386744818 [email protected]

4 luglio - CASALGRANDE (RE)Musica al Castello“Zingari o Re” Le nostre Radici. Canzoni, documenti e immagini, con brani signifi-cativi dei diversi periodi storici della storia italiana. Con il gruppo musicale “Zingari o Re”. Ore 21 presso il Castello di Casal-grande Alto - Org.: tel. 0522.1880040; 334.2555352

4 luglio - SAN MARTINO IN RIO (RE)Note da non dimenticare - In ricordo di HenghelOre 21 nei prati della Rocca Estense, corso Umberto I - La C. B. Band Orchestra, insie-me a Marco Vezzani clarinetto solista, in-terpreta i brani più famosi del grande mu-sicista Henghel Gualdi. Info: 0522.636709

4 luglio - GUASTALLA (RE)VI Trofeo Sintofarm - XXIII Cammina-ta di Paese in Festa - Gara podisticaPresso San Rocco c/o sede di Paese in Fe-sta. Info: Comune Tel. 0522-839711

4 luglio - CAVRIAGO (RE)12ª ed. Sogno di una notte di mezz’estateGran grigliata e concerto dei RAS - Ra-gazzi anni sessanta. Cena e saggi dei cor-si di balli caraibici della scuola Damas y Caballeros. Ore 20,00 presso il Parco del Multiplo

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4 luglio - RIO SALICETO (RE)Festa d’EstateCena e intrattenimento musicale al Parco comunale - dalle ore 19.30 - evento orga-nizzato da Auser Rio Saliceto

4 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Festa dello SPI-CGIL di San PoloDalle 21,00 Folk Band “Tullio Candian” in concerto - piazza Matteotti.

4 luglio - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)ConcertoConcerto in Villa Cottafavi

4 luglio - REGGIO EMILIAMerQatino Eco & BioDalle 9,30 alle 19,30 in Piazza A. Casotti. Mercatino sull’ecosostenibilità e prodotti merceologici prodotti con materie prime biologiche.Info: 05221710031

4 e 5 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Campionato Italiano AutocrossPresso l’area ex Chiaviconi

4 e 5 luglio - Loc. Manno di TOANO (RE)Manno a tutta randaShow Bike Trial – 5’ Discesa goliardica delle carrette Info: Tel. 338 3592555

5 luglio - Loc. Manno di TOANO (RE)2º Enduro di CavolaGare di moto da Enduro.

5 luglio - NOVELLARA (RE)Mercatino dell’antiquariatoSi svolge in Viale Roma, Corso Garibaldi, Piazza Unità d’Italia e Borgonuovo. Circa 60 espositori. Orario 8-18. Info: Uff. Poli-zia Mun. Tel. 0522/655452

5 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Mercatino dell’antiquariatoIn P.za Carlo Sartori e P.za Matteotti circa 80 espositori, dall’alba al tramonto. Info: Comune: Tel. 0522/241711; Sig. Bigliardi 0522/873485 (orario negozio)

5 luglio - REGGIOLO (RE)“Matilde tra Spada e Preghiera”Spettacolo musicale “Matilde tra Spada e Preghiera”, presso Parco Sartoretti. Info: www.comune.reggiolo.re.it/

5 luglio - NOVELLARA (RE)Ritrovo auto e moto d’epocaIn Piazza Unità d’Italia dalle 8 alle 19. Spazio sosta riservato ai veicoli storici. Info: 340.9843446

5 luglio - REGGIO EMILIASerata danzante in beneficenza per L.I.L.T.Orchestra Enza e gli Harmony - Iniziativa organizzata da L.I.L.T. Lega Italiana Lotta contro i Tumori sezione di R.E. Presso il Centro Sociale “Orologio” via Massenet, 19 (RE). Info: Tel 0522.283844 - (347 2562620) - www.luoghidiprevenzione.it

5 luglio - CAVRIAGO (RE)Mercatino del riusoIn piazza Zanti e vie limitrofe.

6 luglio - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Matilde Junior«Matilde Junior»: appuntamento serale per i più giovani all’antico castello in fiam-me del Castellazzo.

6 luglio - REGGIO EMILIAAterballetto: Gala dal repertorio Bi-gonzettiOre 21,45 presso i Chiostri di S. Pietro - Reggio Emilia. Info: 0522/273011

6 luglio - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Pan di Notte a S.AndreaPresso Chiesa di S. Andrea al Castellazzo

7 luglio - MONTECCHIO EMILIA (RE)Le notti del GustoDalle 19 alle 24 in piazza della Repubblica - Mercatino enogastronomico delle spe-cialità locali, con distese estive e negozi aperti. Info: tel. 0522.861861

7 luglio - Loc. PUIANELLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Agrinotte - dalla terra alla tavolaMostra mercato dei prodotti agroalimen-tari dell’Emilia Romagna. Dalle 19 alle 24. Info: 0522.249211

7 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Teatro dialettale con Antonio GuidettiPresso Circolo ARCI Pontenovo

8 luglio - REGGIO EMILIAAterballetto: Rossini CardsOre 21,45 presso i Chiostri di S. Pietro - Reggio Emilia. Sonata in mi maggiore BWV 1055 per flauto e basso continuo di J. S. Bach con Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” Info: 0522/273011

8 luglio -CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Concerto a CognetoConcerto nell’am-bito della rasse-gna “Musica intor-no al Fiume

8 luglio -RUBIERA (RE)Bimbi in biciPercorso ludico-educativo per “ciclisti in erba” in collaborazione con la Polizia Mu-nicipale Tresinaro-Secchia Piazza XXIV Maggio – “FIESTA & FASHION” con San-dro e Enrico della “strana coppia” sfilata di modelle e modelli rubieresi Musica live con “Strega Nera Band”In Piazza del Po-polo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

dal 9 al 12 luglio - GUASTALLA (RE)Guastalla Baskers FestivalCentro cittadino. Info: Tel. 0522-839711

dal 10 al 15 luglio - LUZZARA (RE)Fiera di LuglioMercatino artistico, mercatino ambulante, mercatino artistico ed eno-gastronomico, luna park e spettacoli, esibizioni di gruppi musicali, stands di prodotti tipici, azien-de agricole, espositori commerciali, artisti dell’ingegno. Org.: tel. 0522.223850-223842

10 luglio - REGGIO EMILIAAterballetto: Pression e Cantata Ore 21,45 presso i Chiostri di S. Pietro - Reg-gio Emilia. Quartetto in re maggiore Kv 155 di W. A. Mozart con Istituto Superiore di Stu-di Musicali “Achille Peri” Info: 0522/273011

10 luglio - NOVELLARA (RE)Spettacolo dialettale “Dù galèt in d’al pòler”Ore 21,15. Presso le Scuole San Giovan-ni. Della compagnia dialettale “I Fiaschi”. Ingresso euro 5 – gratuito per minori di 9 anni e maggiori di 90. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Info: Comune 0522 655454

10 luglio - CAVRIAGO (RE)La notte delle chitarreSerata musicale quariaghina suonata solo con le mitiche chitarre di Wandrè. Ore 21 in Piazza Zanti

Mercoledì rosa 20151, 8, 15 e 22 luglio - REGGIO EMILIA

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Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia10 e 11 luglio - RIO SALICETO (RE)Riobue - 8ª edizione della festa del bueNel Parco Comunale - dalle ore 20.00

11 e 12 luglio - MAROLA di CARPINETI (RE)Scarpazzone in formaManifestazione gastronomica sul famo-so erbazzone montanaro con riso. 11 lu-glio: stands gastronomici con scarpazzo-ne, chizza del brigante, casagai, salumi, Parmigiano Reggiano, dolci; mercatini, musica, dimostrazioni di cucina, laghet-to con battelli e animazione per bambini, musica - dalle 16 alle 24; cena, sfilata di moda e balli - ore 21,30. Info: Comune tel. 0522.615089

11 luglio - TOANO (RE)Concerto Coro GospelCentro cittadino. Info: Tel. 0522/805255

12 luglio - SANT’ILARIO D’ENZAMercatino degli hobbisti e degli artigianiSi svolge in P.zza Repubblica e Piazza IV Novembre. Mercato riservato a titolari di licenza e hobbisti muniti di tesserino - espositori 120. Info: Antarte. Tel. e fax 0522/901134

12 luglio - Loc. PONTENOVO di SAN POLO D’ENZA (RE)Mostra-mercato di auto, moto e ricambi d’epocaPresso il Centro Commerciale - ore 8,30 - Info: Scuderie Terre Matildiche (sig. Gia-como) tel. 338.8216385

12 luglio - GUALTIERI (RE)“Mercato dell’Antiquariato e dell’usato”In P.za Bentivoglio. Orario 8-20. Aperto a collezionisti con licenza e hobbisti per cambio & scambio. Info.: Pro Loco Tel. 0522/828696

12 luglio - CARPINETI (RE)Raduno auto storicheIn Piazza della Repubblica - Per infor-mazioni Associazione Amici dei motori 3387414388 - 3884787508

12 luglio - REGGIO EMILIAMercatino di Santo StefanoIl mercatino di Santo Stefano, in Piazza Duca D’Aosta dalle 10 alle 12,30, dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni che vogliono di-ventare mercanti per in giorno!! Info e iscri-zioni: [email protected]

12 luglio - REGGIO EMILIAAterballetto: Certe NottiOre 21,45 presso i Chiostri di S. Pietro - Reggio Emilia. Info: 0522/273011

12 luglio - NOVELLARA (RE)Festa delle StregheSpettacoli Comici, Ban-carelle, Cena Al Parco, Palio Del Nocino. Pres-so il Centro Storico. Info: Comune Tel. 0522 655454

12 luglio - Loc. Grassano di SAN POLO D’EN-ZA (RE)Festa del Grano con balli countryPresso il Centro spor-tivo ricreativo di Gras-sano (in caso di maltempo la festa verrà rinviata al 19/7)

12 luglio - Loc. Regnano di VIANO (RE)Gara di EnduroCentro cittadino.

14 luglio - MONTECCHIO EMILIA (RE)Le notti del GustoDalle 19 alle 24 in piazza della Repubblica - Mercatino enogastronomico delle spe-cialità locali, con distese estive e negozi aperti. Info: tel. 0522.861861

14 luglio - Loc. PUIANELLOdi QUATTRO CASTELLA (RE)Agrinotte - dalla terra alla tavolaMostra mercato dei prodotti agroalimen-tari dell’Emilia Romagna. Dalle 19 alle 24. Info: 0522.249211

14 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Teatro dialettale con Antonio GuidettiPresso Circolo ARCI Pontenovo

15 luglio - RUBIERA (RE)PompieropoliFesta organizzata dall’Associazione Na-zionale dei Vigili del Fuoco pensata per i bambini in cui i “mini-pompieri” si cimen-teranno in un percorso di addestramento adatto a loro...con rilascio di “diploma”. Mercatino serale. In Piazza del Popolo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

16 luglio - RUBIERA (RE)Sfilata di moda per giovani promesseIn Piazza del Popolo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

16 luglio - CAVRIAGO (RE)24ª Gnoccata dei Cani ScioltiOre 20.30 al Circolo Area Feste di via Bassetta

16 luglio - CAVRIAGO (RE)Flaco Biondini Trio in concertoOre 21,30 presso la distesa estiva della Cantina Garibaldi in Piazza Zanti

16 luglio - RIO SALICETO (RE)La biblioteca sotto torchi...o - Wine e JazzDrink, buon cibo e note musicali presso il giardino della Biblioteca Comunale dalle 20.30

17 luglio - CARPINETI (RE)E...state con noiDalle ore 18.00 alle ore 01.00 Piazza della Repubblica - Per informazioni Associazio-ne Uniti per Carpineti Nanda 3383175303 – Gigi 3358792203

17 luglio - GUASTALLA (RE)Concerto Omaggio a The Beatles coi Cover GardenPresso Cortile di Palazzo Ducale ore 21,30. Info: Comune Tel. 0522-839711

Manno a tutta randa - Show Bike Trial – 5’ Discesa goliardica delle carrette

4 e 5 luglio - Loc. Manno di TOANO (RE)

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17 luglio - NOVELLARA (RE)Spettacolo dialettale “I Fiaschi & Friends”Ore 21,15. Presso le Scuole San Giovan-ni. Della compagnia dialettale “I Fiaschi”. Ingresso euro 5 – gratuito per minori di 9 anni e maggiori di 90. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Info: Comune 0522 655454

dal 17 al 19 luglio - GUASTALLA (RE)Festa Paesana di TagliataPresso Parco Tagliata. Info: Comune Tel. 0522-839711

17 luglio - CAVRIAGO (RE)Quariegh coi baffiSul palco, insieme alla musica dei Salvo imprevisti, i baffi più belli della provincia. Ore 21 in Piazza Zanti.

17 luglio - RIO SALICETO (RE)Concerto in cantina: Veravox Concerto e aperitivo - Cantina Sociale di Rio Saliceto ore 21.00

17, 18 e 19 luglio - Loc. Cerredolo di TOANO (RE)16ª Beer Music FestivalCentro cittadino. Info: Tel. 0522/809404 18 e 19 luglio - BAISO (RE)La tavola di BisanzioRievocazione storica e gastronomica di epoca bizantina. Degustazioni e assaggi di prodotti a base di pecora: barzigole, violino (cosciotto stagionato), pecora bol-lita, salumi di pecora, costine, dolci fatti col miele e il celebre croccante; corteo storico con sbandieratori, esibizione di arcieri, balestrieri e falconieri, mercatino medievale e rappresentazione di antichi mestieri. Org. Comune tel. 0522.993509

18 e 19 luglio - MAROLA di CARPINETI (RE)La notte di MatildeUn evento a forte connotazione religiosa come si addice al luogo. Intorno all’abba-zia, nei campi e tra i castagneti coltivati da contadini e da monaci ci sarà la piccola “corte itinerante di Matilde”: un accam-pamento fatto di tende, taverne, piazzole con rappresentazioni teatrali, cantasto-rie, clerici vagantes, e botteghe di anti-chi mestieri. – Convegno internazionale: “Da Matilde alla forma di Dio: nove secoli di eccellenza in Europa”. Info: Comune di Carpineti tel. 0522 615019 – 0522 615020

18 luglio - SCANDIANO (RE)Mercatino dell’antiquariatoIn P.za Spallanzani, Corso Vallisneri, via Tognoli, con circa 45 espositori. Orario 8 -18. Richiesta licenza e tesserino hobbisti. Info.: Tel. 0522/764273

18 luglio - CARPINETI (RE)Tortellata in piazzaOre 20.30 Velucciana - Prenotazione ob-bligatoria 339.1324775 0522.818254

18 luglio - CARPINETI (RE)Fuoco al Mito, il prodotto “reale” delle Terre di Canossa: il formadioOre 21.30 Badia Romanica di Marola - Cottura storica di una forma di Parmigia-no-Reggiano - Info: 0522 721821

18 luglio - CARPINETI (RE)Incontri d’arte al tramontoPieve di San Vitale - Per informazioni Ide-anatura 3386744818 [email protected]

18 luglio - VIANO (RE)Soli Deo Gloria Ore 18,00 presso Chiesa di Santa Maria Assunta, Località Castello Querciola - An-drew Cantrill organo - Corale Il Gigante di Villa Minozzo - Andrea Caselli tenore solista e direttore - Musiche di W. Byrd, J. P. Sweelinck, J. S. Bach, J. Cabanilles, S. Wesley - Al concerto farà seguito un gustoso momento conviviale - Il ricavato della cena andrà a favore delle spese di manutenzione dell’organo - Ingresso li-bero e limitato ai posti disponibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

18 luglio - RIO SALICETO (RE)Festa conclusiva del GrestPresso la Parrocchia di San Giorgio Martire

18 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Mandela DayIl cibo... è un diritto di tutti collette alimentari, pranzi ai centri diurni, concerto sera-le e proiezione film in P.zza IV Novembre

19 luglio - CAVRIAGO (RE)“Pulchra et Antiqua” Mercatino dell’antiqua-riatoSi svolge in P.zza Zanti con circa 200 espositori. Am-messi tesserini e licenze. Info: [email protected]

19 luglio - GUASTALLA (RE)Mercatino BrocantageSi svolge in piazza Mazzini. Circa 30 espo-sitori. Ammessi hobbisti. Info: UIT Infor-mazione Turistica 0522/839763; uff. cul-tura 0522/838923

19 luglio - Loc. Borzano di ALBINEA (RE)Moto IncontroRaduno motociclistico aperto a tutte le moto ante 1970 - escursione con le moto fino al Castello. Organizzato da: sig. Spadoni tel. 0522.591157; C.A.M.E.R. (Club Auto Moto d’Epoca Reggiano) tel. 0522.703531 (mercoledì dalle 21 alle 24)

19 luglio - CARPINETI (RE)Messa solenne con Canti GregorianiOre 11.00 Badia Romanica di Marola

19 luglio - CARPINETI (RE)Sagra di Santa Maria MaddalenaDalle ore 10.00 Valestra - Per informazio-ni Pro Loco Montevalestra 334.7863788

19 luglio - RIO SALICETO (RE)Angurie.. danzanti -4ª ed.Balliamo con il gruppo di ballo TIRA E MOLA rinfrescati dalle angurie dell’Azien-da Agricola Pietri Pierino. In Piazza Car-ducci – ore 21.00

19 luglio - FABBRICO (RE)Serata musicalePresso il Circolo Arci via Piave, ore 21,00.

21 luglio - Loc. PUIANELLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Agrinotte - dalla terra alla tavolaMostra mercato dei prodotti agroalimen-tari dell’Emilia Romagna. Dalle 19 alle 24. Info: 0522.249211

Aterballetto: Pression e Cantata10 luglio - REGGIO EMILIA

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n l’agenda da giugno a settembre

Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia21 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Teatro dialettale con Antonio GuidettiPresso Circolo ARCI Pontenovo

22 luglio - RUBIERA (RE)Diammy & the Crazy HorsesDJ Loris e Scuola di Ballo “Italian Country Family” Corner ristorante a tema. Mer-catino serale. In Piazza del Popolo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

22 luglio - Loc. Barcaccia di SAN POLO D’ENZA (RE)Bar CorridaDalle 21,00 presso Teatro Tenda di Barcaccia di San Polo. Dilettanti allo sbaraglio canto, danza e cabaret – gnocco e pesce fritto

23 luglio - CARPINETI (RE)Dialetto e dialettiOre 21.00 Piazza Matilde di Canossa - Per informazioni Associazione culturale Stana www.stana.biz

23 luglio - RIO SALICETO (RE)La biblioteca sotto torchi...o Surprises and MusicDrink, buon cibo e note musicali presso il giardino della Biblioteca Comunale dalle 20.30

24, 25 e 26 luglio - CARPINETI (RE)Festa brasilianaPresso il Parco Matilde Largo Alpini 1 - Per informazioni Bailando por la Vida 3355418530 3391500212

24 luglio - REGGIOLO (RE)Camminata da Via Pironda alla Corte BondanazzoOre 18,30. Info: www.comune.reggiolo.re.it/ Tel. 0522.213711-213713

dal 24 al 29 luglio -Loc. Villarotta di LUZZARA (RE)Sagra VillarottaCentro cittadino di Villarotta. Organizzata dalla parrocchia e dall’associazione la Treccia

24 luglio - RIO SALICETO (RE)Festa conclusiva del campo giochiPresso il Parco Comunale dalle ore 19,00.

25 e 26 luglio - NOVELLARA (RE)Miss AnguriaEcofesta del cocomero. Stands con espo-sizioni agro-alimentari, spettacoli, musi-ca, animazioni, laboratori creativi, punti ristoro, concorso per “Miss Anguria” riser-vato ai frutti più dolci e più grandi. Presso Piazza Unità d’Italia - Info: 0522655457

25 luglio - CARPINETI (RE)Incontri d’arte al tramontoPresso la Pieve di San Vitale - Per infor-mazioni Ideanatura 3386744818 [email protected]

25 luglio - CARPINETI (RE)Concerto del coro Bismantova di Castelnovo né MontiOre 21.00 Marola Villa la Palazzina - Per Informazioni Pro Marola: 0522813253 [email protected] luglio - REGGIO EMILIANegrita in concertoPresso lo Stadio Mirabello. Informazio-ni: City Medials Two tel. 0522.1473920; e-mail: [email protected]

dal 25 al 27 luglio -GUASTALLA (RE)Festa Paesana di TagliataPresso Parco Tagliata. Info: Comune Tel. 0522-839711

25 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Notte s’Enza FineCentro cittadino

25 luglio - loc. Pontenovo di SAN POLO D’ENZA (RE)Pastasciuttata antifascistaDalle 20,00 - Festa ANPI presso Circolo ARCI Pontenovo

25 e 26 luglio - BRE-SCELLO (RE)Festa della FiorentinaIn piazza Ghiarole

25 e 26 luglio - Loc. Cerrè Marabino di TOANO (RE)Cerrè in festaCentro cittadino. Info: Tel 0522-801864

25, 26 E 26 luglio - Loc. Rondinara di VIANO (RE)Fiera di Sant’AnnaCentro cittadino.

31 luglio - VIANO (RE)Fiera in PiazzaCentro cittadino.

26 luglio - RIO SALICETO (RE)Mercatino del PassatoOltre allo storico mercatino del passato saranno presenti anche i mercatini di arte e ingegno e un mercato agricolo a Km 0 di produttori locali. Presso Piazza G. Car-ducci. Info: Tel. 389.1892998

26 luglio - CARPINETI (RE)Caccia al tesoro automobilisticaIn Piazza della Repubblica - Per infor-mazioni Associazione Amici dei motori 3387414388 - 3884787508

26 luglio - CARPINETI (RE)Autori di casa nostra: Barbanti, Biagini, TincaniOre 17.30 Località Pignedolo - Per informa-zioni Ass culturale Stana www.stana.biz

dal 27 al 31 luglio -CARPINETI (RE)Torneo di calcetto su acquaOre 20.00 Marola Piazza Giovanni da Marola - Per informazioni Pro Marola: 0522813253 [email protected]

27 luglio - SAN POLO D’ENZA (RE)Sfilata di negozi sanpolesiDalle 21 presso il Parco Piscine Al Lido

27 luglio - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Concerto Jazz Musica in CastelloPresso Piazza Roma.

Concerto del coro Bismantova di Castelnovo né Monti25 luglio - CARPINETI (RE)

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l’agenda da giugno a settembre n

28 luglio - Loc. PUIANELLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Agrinotte - dalla terra alla tavolaMostra mercato dei prodotti agroalimen-tari dell’Emilia Romagna. Dalle 19 alle 24. Info: 0522.249211

29 luglio - RUBIERA (RE)Coriste per casoRepertorio internazionale di musiche po-polari Coro femminile diretto da Antonella Piccagliani. Mercatino serale. In Piazza del Popolo, ore 21,00. Info: Tel 0522.622211

30 luglio - CARPINETI (RE)Musica e parole d’AppenninoIn collaborazione con l’Associazione En-nesima di Baiso. Ore 21.00 Piazza Matilde di Canossa - Per informazioni Associazio-ne culturale Stana www.stana.biz

dal 30 luglio al 3 agosto - Loc. Codisotto di LUZZARA (RE)Festa della birraArea feste Codisotto

30 luglio - CAVRIAGO (RE)Sin fronteras in concertoOre 21,30 presso la distesa estiva della Cantina Garibaldi in Piazza Zanti

31 luglio - CARPINETI (RE)E...state con noiDalle ore 18.00 alle ore 01.00 Piazza della Repubblica - Per informazioni Associazio-ne Uniti per Carpineti Nanda 3383175303 – Gigi 3358792203

31 luglio - CAVRIAGO (RE)Serata FacebookFacce da selfie con DJ Enzo Persueder e la discoteca anni ‘90. Ore 21 in Piazza Zanti

31 luglio - FABBRICO (RE)Cagne pelose LiveConcerto live a cura dei Bar Melo, dalle ore 22 Pista Esterna Palazzetto.

31 luglio e 1-2 agosto - Loc. Quara di TOANO (RE)Festa d’estateCentro cittadino. Info: Tel. 339 5231761

1 e 2 agosto - Loc. Codisotto di LUZZARA (RE)VI° Marasma MotorFest - motoradunoArea feste Codisotto

1 agosto - Loc. Cavola di TOANO (RE)Festa della TrebbiaturaCentro cittadino. Info: Tel. 0522/614444

1, 2 e 5 agosto - Loc. Regnano di VIANO (RE)Fiera di RegnanoCentro cittadino.

2 agosto - CARPINETI (RE)Mostra a CarpinetiLa Pieve bizantina e il lapidarium matil-dico», mostra fotografica dei capitelli di San Vitale. Convegno sul tema «I rapporti tra la Chiesa e l’Impero nella età di Ma-tilde di Canossa». Info: tel. 0522 615019

2 agosto - CARPINETI (RE)Tra i castagni di Marola Gara di Mountain BikeOre 8,30 Marola - In collaborazione con Action Bike e Cicli Corradini - A seguire pasta party - Per informazioni Pro Marola 0522813253 [email protected] - Cicli Corra-dini: 0522 382393

2 agosto - CARPINETI (RE)Concerto per MatildeOre 21.00 Badia Romanica di Marola - Con Davide Burani (arpa), Giovani Mareggini (flauto). Nel 900° di Matilde di Canossa e per la raccolta fondi per una missione in Madagascar. Per informazioni Pro Marola: 0522813253 [email protected]

2 agosto - CARPINETI (RE)CorridaOre 21,00 Velicciana - Per informazioni 339.1324775 - 0522.818254

2 agosto - Loc. Monzone di TOANO (RE)Festa della Madonna dei PrevedelliPranzo. Centro cittadino. Info: Tel. 328 7348451

dal 3 al 9 agosto -SAN POLO D’ENZA (RE)8^ Edizione Rocchi Open Chamber Music Festival Presso la Chiesa del Castello e altri luoghi

5 - 12 - 19 - 26 agosto - Loc. RONCOLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Mercatino dell’AntiquariatoSi svolge lungo la provinciale dalle 19 alle 24. Info: Ass. Roncolo Insieme, per preno-tazioni: Tel. 340/8037790 - 333/6837162

5 agosto - CARPINETI (RE)Luci ed ombre tra le antiche muraOre 21.00 Castello delle Carpinete - Visita guidata notturna al castello, ritrovo ore 21 Biglietto di ingresso euro 3 - Per in-formazioni Ideanatura 3386744818 [email protected]

5 agosto - CARPINETI (RE)Il pesce di montagnaDalle ore 19.00 Marola Piazza Giovanni da Marola - Cena a base di frittura mista di pesce a cura dello “chef Mario” dell’omo-nimo ristorante. A seguire musica e ballo con orchestra - Per informazioni Pro Ma-rola: 0522813253 [email protected]

5 agosto - Loc. Cavola di TOANO (RE)Misteri viventi. Madonna della neveCentro cittadino. Info: Tel. 0522/614444

7 - 14 - 21 e 28 agosto - ALBINEA (RE)XV Mercato dell’Antiquariato...e dell’ArtigianatoSi svolge in Piazza Cavicchioni, dalle 20 alle 24. Circa 60 espositori. Info: Comune di Albinea, Tel. 0522/590211, Consorzio COM.RE 0522/562211

7 agosto - CARPINETI (RE)E...state con noiDalle ore 18.00 alle ore 01.00 Piazza della Repubblica - Per informazioni Associazio-ne Uniti per Carpineti Nanda 3383175303 – Gigi 3358792203

7 agosto - CARPINETI (RE)Matilde torna a MarolaOre 21.00 Marola Località Canova - Spet-tacolo di recitazione, canto e musica a cura di Renato Borghi. Sabrina Gasparini voce - Claudio Ughetti fisarmonica - Gen Llukaci violino - Faustino Stigliani voce narrante - 0522813253 [email protected]

7 agosto - CARPINETI (RE)Tortellata in piazzaOre 20.30 Velucciana - Prenotazione ob-bligatoria 339.1324775 - 0522.818254

7 agosto - CAVRIAGO (RE)Estaterock con i Cover GardenOre 21 in Piazza Zanti

7 agosto - RIO SALICETO (RE)Calici sotto le stelleDegustazione guidata alla scoperta delle tipicità del territorio. Presso il Parco di Vil-la Capretti ore 21,00

7, 8 e 9 agosto - Loc. Cornetodi TOANO (RE)30ª Festa dell’AgricolturaCentro cittadino. Info: Tel. 339 5449743

8 agosto - CARPINETI (RE)L’Agenseja di putt - Commedia dialettale Ore 21.00 Marola Via Dante Alighieri 74 - La Compagnia di S. Vitale Presenta - Prenotazione biglietti presso la sede di Pro Marola in Via D Alighieri 74 - Per in-formazioni Pro Marola 0522813253 [email protected]

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n l’agenda da giugno a settembre

Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia8 e 9 agosto - CARPINETI (RE)Savognatica per l’Africa -10ª Ed. Festa del paese per beneficenza pro GaomDalle ore 17.00 alle ore 24.00 Savogna-tica - Dalle ore 17,00 apertura ristorante con menu gnocco fritto, salumi, casagai /salita&discesa in mongolfiera / musica dal vivo e pista da ballo/gioco dei tappi/pesca di beneficenza/ bancarella etiope Lancio delle lanterne cinesi - Per informazioni Michela Gilioli 3397442037 [email protected]

8 agosto - Loc. Borgo Corte di VIANO (RE)Concerto a CorteCentro cittadino.

9 agosto - CARPINETI (RE)Raduno di moto e scooter d’epocaOre 8.30 Marola Piazza Giovanni da Marola - A seguire, pranzo insieme - 0522813253

10 agosto - BAISO (RE)“Sagra di San Lorenzo”Ristorante, spettacolo teatrale, ballo li-scio – in concomitanza “giornata dedi-cata all’anziano e all’ammalato” - tel. 0522.993509

10 agosto - Loc. Cerredolo di TOANO (RE)Spettacolo comico musicale: Nessun dormaCompagnia: Il buffone di corte. Centro cittadino.Info: Tel. 0522/809404

11 agosto - CARPINETI (RE)100 barzellette per EmergencyOre 21.00 Marola Via Dante Alighieri 74 - Di Camillo Canovi. Incasso della serata a favore di Emergency

12 agosto - CARPINETI (RE)Un sax sotto le stelleOre 21.00 Marola Loc Ai monchi - Concer-to di Enzo Barbanti - Per informazioni Pro Marola 0522813253 [email protected] agosto -CARPINETI (RE)Merulo Big Band: ancora una sera con BioneOre 21.00 Piazza Matilde di Canossa ( Parco Matilde in caso di maltempo) - Per informazioni www.merulobigband.com

12 agosto - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)La notte delle stelleCentro cittadino di Campagnola (RE)

13 agosto - CARPINETI (RE)La voce dei classici: LeopardiOre 21.00 Corte Matilde - Per informa-zioni Associazione culturale Stana www.stana.biz

13 agosto - TOANO (RE)Festa del VilleggianteCentro cittadino.Info: Tel. 0522/805255

14, 15, 16 agosto - TOANO (RE)Matilde a ToanoI focolari di Manno e la corte di Toano ac-colgono Matilde (convivio storico a base di pietanze tipiche dell’epoca)- sfilata in co-stume d’epoca da Manno alla pieve Matil-dica di Toano – rappresentazione teatrale basata su un racconto (“il Sigillo”) che vede come protagonista la contessa Ma-tilde.. Info: Comune tel. 0522.805110

14 agosto - FABBRICO (RE)Serata musicale e penne arrabbiateOre 21,00 presso il Circolo Arci via Piave

14, 15 e 16 agosto - CARPINETI (RE)Festa dei CasagaiPresso Valestra - Venerdì 14 ore 21.00 commedia dialettale con Silvia Razzoli ed Enzo Fontanesi Sab.15 agosto serata musicale con i Fadabbi – Dom. 16 ago-sto serata con l’orchestra Barbara Lucchi e Massimo Venturi . Per informazioni Pro Loco Montevalestra 334 7863788

14 agosto - CAVRIAGO (RE)Kalimba de luna - a notte dell’accappatoioLa musica degli “80Minchia Party-Band”, mentre si batterà il record del mondo di persone in accappatoio ad assistere ad un concerto. Ore 21 in Piazza Zanti

15 e 16 agosto - CARPINETI (RE)Mercato dei prodotti tipici dell’Appen-nino e arte ingegno, pesca a premiDalle ore 8.30 alle ore 19.00 Marola Piaz-za Giovanni da Marola - Per informazioni Pro Marola 0522813253 [email protected]

15 agosto - RIO SALICETO (RE)Spaghetti sotto le stelleCena e intrattenimento musicale al Parco Comunale – dalle ore 20.30

15 agosto - Loc. Grassano di SAN POLO D’ENZA (RE)Fiera di GrassanoBallo liscio con Nicola Marchese Centro sportivo ricreativo di Grassano

15 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Grande Festa di FerragostoPresso Piscina Parco Lido

15 e 16 agosto - BRESCELLO (RE)Festa del PesceIn piazza Ghiarole

16 agosto - CARPINETI (RE)6º Camminata per CarpinetiOre 15.00 Carpineti Parco Matilde - ma-nifestazione podistica circuito della Mon-tagna CSI - Per informazioni AC Carpineti 0522718046 [email protected]

16 agosto - Loc. Teneggia di Levizzano di BAISO (RE)“Fiera di Levizzano” Fiera con esposizione di attrezzi agrico-li, animazione, musica e cena. Info: tel. 0522.993509

dal 16 al 19 agosto - Loc. Villarotta di LUZZARA (RE)Sagra VillarottaCentro cittadino di Villarotta. Organizza-ta dalla parrocchia e dall’associazione la Treccia

16 agosto - TOANO (RE)3ª festa in piazza per bambiniCentro cittadino. Dalle ore 16,30 giochi di altri tempi Info: Tel. 0522/805255

16 agosto - Loc. Monzone di TOANO (RE)Sagra di San RoccoCentro cittadino. Info: Tel. 328 7348451

19 agosto - CARPINETI (RE)La paella in montagnaOre 21.00 Marola Piazza Giovanni da Ma-rola - Cena a base di paella a cura dello chef Mario dell’omonimo ristorante A se-guire musica e balli latino-americani in collaborazione con Caribe Per informazio-ni Pro Marola 0522813253 [email protected]

dal 20 al 25 agosto - BRESCELLO (RE)Sagra di San GenesioOrganizzata dalla Proloco Brescello

dal 21 al 24 agosto - RIO SALICETO (RE)Sagra di San LodovicoCena, ballo liscio, intrattenimenti vari - Località San Lodovico

22 agosto - CARPINETI (RE)Commedia dialettale L’Agenseja di PuttOre 21.00 Parco Matilde Largo Alpini 1- Per informazioni Argo Pignedoli 335226006

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l’agenda da giugno a settembre n

22 agosto - CAVRIAGO (RE)Cena sotto le stelleOre 20.00 all’Oratorio di San Giovanni

22 e 23 agosto - TOANO (RE)Festa della C.R.I.Centro cittadino. Info: Tel. 0522/805255

23 agosto - CARPINETI (RE)24ª camminata attraverso MarolaOre 8.45 Marola con ritrovo in Via Dan-te Alighieri 74 - gara competitiva per il trofeo provinciale di corsa in salita UISP - Info: 0522813253 [email protected]

24 agosto - BRESCELLO (RE)Festa del volontariatoCentro cittadino

dal 25 al 30 agosto - REGGIO EMILIAGiochi Sportivi Internazionali del TricoloreSi svolgono a Reggio Emilia e nei vari Comuni della Provincia di Reggio Emilia. Info: E-MAIL: [email protected]

26 agosto - CARPINETI (RE)Luci ed ombre tra le antiche mura...Ore 21.00 Castello delle Carpinete - Visita guidata notturna al castello - Biglietto di ingresso euro 3 Per informazioni Ideana-tura 3386744818 [email protected]

27 agosto - CARPINETI (RE)Serata musicale: Barbanti, Migliari, MunariOre ore 21.00 Corte Matilde - Per infor-mazioni www.stana.biz

28 agosto - ROLO (RE)Tutt in piasaRolo, Corso Repubblica - La grande cena in piazza con musica e animazioni dedicata alle Associazioni e rivolta a tutti. Giro pizza fin che ce n’è; canzoni emiliane e napoleta-ne si sfidano. Org.: ONLUS Roloinfesta

28, 29 e 30 agosto - CARPINETI (RE)Fiera di San VitalePer informazioni :servizio attività produt-tive Comune Carpineti 0522615098 www.comune.carpineti.re.it

28 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Festa dello Sport Dal pomeriggio in Piazza Matteotti

29 agosto - CARPINETI (RE)«Concilium dignum Carpineti fuit istud» RievocazioneRievocazione e narrazione degli eventi che hanno portato al Concilio di Carpineti (1092) che ha cambiato la storia dell’Eu-ropa. Corteo storico, dal castello a San Vitale fino al mercatum, vale a dire l’o-dierna Carpineti. tel. 0522 615019

29 agosto - FABBRICO (RE)La sabra - Vª ed.Dalle 19,30 in Piazza V. Veneto - Gastrono-mia e musica. Gruppo volontari per Fabbrico

29 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Color Vibe 5K RUN Vibe Village Dalle ore 10 presso Piscina Parco Lido - Direttamente dagli Stati Uniti l’esperienza sensoriale più coinvolgente dell’estate

29 e 30 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Fiera MedievaleDal sab. pomeriggio Borso d’Este e il Ca-nale Ducale nell’antico borgo del castello organizzata dalle contrade matildiche.

30 agosto - SABBIONE (RE)Soli Deo Gloria Ore 18,00 presso Chiesa dei Santi Sigi-smondo e Genesio, via Mons. Torreggiani - Mario Duella organo - Coro della Cap-pella Musicale San Francesco da Paola - Silvia Perucchetti direttore - Musiche di G. Guami, G. Frescobaldi, D. Cimarosa, D. Puccini, W. A. Mozart, M. Cazzati, O. di Lasso, F. Guerrero, Canto gregoriano - Concerto in memoria di Romeo Tarasconi - Ingresso libero e limitato ai posti dispo-nibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

30 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Fiera delle Arti e dei MestieriTradizionale sagra d’agosto nel centro cit-tadino

30 agosto - Loc. Castello di Quercio-la di VIANO (RE)Festa MediovaleCentro cittadino.

31 agosto - SAN POLO D’ENZA (RE)Festa dell’ANPI sampoleseOre 21,00 Presso Piazza Matteotti

2 settembre - Loc. RONCOLO di QUATTRO CASTELLA (RE)Mercatino dell’AntiquariatoSi svolge lungo la provinciale dalle 19 alle 24. Info: Ass. Roncolo Insieme, per preno-tazioni: Tel. 340/8037790 - 333/6837162

3-8 settembre - REGGIO EMILIASagra della GiaredaMostra mercato dell’artigianato artistico e dei mestieri tradizionali. Sagra dedi-cata alla Beata Vergine della Ghiara, che prevede solenni funzioni liturgiche e la mostra mercato dell’artigianato artistico e dei mestieri tradizionali. Info: tel. Co-mune 0522/456316

3 settembre - CAVRIAGO (RE)Gara di pinnacolo in piazzaOre 21,00 Presso i portici di Piazza Zanti

dal 4 al 6 settembre - Loc. Villarotta di LUZZARA (RE)Festa della solidarietàCentro cittadino di Villarotta. Organizza-ta dalla parrocchia e dall’associazione la Treccia

5 settembre - CARPINETI (RE)Visita guidata al Palazzo Ducale di Sassuolo e cena a VeluccianaOre 14.00 - Per informazioni Associazione culturale Stana www.stana.biz

5 settembre - CAVRIAGO (RE)Country nightOre 20.00 al Circolo Area Feste di via Bas-setta. Cena e balli country.

5 settembre - TOANO (RE)Festa della patataCentro cittadino. Cena a base di patate e ballo. Info: Tel. 0522/805255

5 settembre - REGGIO EMILIAMerQatino Eco & BioDalle 9,30 alle 19,30 in Piazza A. Casotti. Mercatino sull’ecosostenibilità e prodotti merceologici prodotti con materie prime biologiche.Info: 05221710031

6 settembre - CAMPEGINE (RE)Moto d’epoca in passerellaRaduno riservato a moto storiche ante 1940. Dal mattino in centro storico. Or-ganizzato da: sig.Erasmo Armani tel. 333.1459309; Club Auto e Moto d’Epoca Reggiano tel. 0522.703531

6 settembre - CANOSSA (RE)XXV Rievocazione storica CanossanaNella stupenda cornice dei castelli che si affacciano sulla Val d’Enza, le piazze del paese rievocheranno il famoso incontro tra Papa Gregorio VII, l’imperatore Enrico IV e la Grancontessa Matilde di Canossa.

6 settembre - NOVELLARA (RE)Mercatino dell’antiquariatoSi svolge in Viale Roma, Corso Garibaldi, Piazza Unità d’Italia e Borgonuovo. Circa 60 espositori. Orario 8-18. Info: Uff. Poli-zia Mun. Tel. 0522/655452

6 settembre - SAN POLO D’ENZA (RE)Mercatino dell’antiquariatoIn P.za Carlo Sartori e P.za Matteotti circa 80 espositori, dall’alba al tramonto. Info: Comune: Tel. 0522/241711; Sig. Bigliardi 0522/873485 (orario negozio)

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n l’agenda da giugno a settembre

Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e provincia6 settembre - CARPINETI (RE)2º Amorotto TrailOre 08.00 Parco Matilde - manifestazio-ne podistica internazionale (65km e 20km ) sui sentieri del territorio Carpinetano (Carpineti, Marola, Valcavia, Valestra, San Vitale, Castello, Colliolla, Velluciana, Fosola, Carpineti) Per informazioni AC CARPINETI 0522718046 [email protected]

6 settembre - REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Dalle ore 9 alle ore 12.30; dalle ore 15.30 alle ore 19 presso Piazza Prampolini - Ras-segna regionale Campanari: omaggio alla Madonna della Ghiara - A cura di Unione Campanari Reggiani - Nell’ambito di XXXVI Sagra della Giareda - Ingresso libero e limi-tato ai posti disponibili - Info: 0522.456249

6 settembre - RONCOCESI (RE)Soli Deo Gloria Ore 17,00 presso Chiesa di San Biagio, via Iotti di Roncocesi (RE) - Giovanna Emanuela Fornari organo - Corale EsseTi Major - Matteo Grulli direttore - Musiche di F. Bellomi, J. S. Bach, G. E. Fornari, R. Padoin, G. Malatesta, B. De Marzi - In-gresso libero e limitato ai posti disponibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249

6 settembre - REGGIO EMILIARassegna Regionale di CampanariI rintocchi modulati e solenni delle cam-pane mobili, eseguiti da maestri campa-nari internazionali in Piazza Prampolini, e le campane della Basilica di Corso Gari-baldi, festeggiano la Madonna della Ghia-ra (festa della “Giareda”).

6 settembre - RIO SALICETO (RE)Festa di fine EstateI ricordi dell’orto: una giornata di condivi-sione, di antiche ricette e sapori - Casa Re-sidenza Anziani di Rio Saliceto - ore 16.00

6 settembre - FABBRICO (RE)5º Torneo città di FabbricoTorneo a 16 squadre professioniste anna-ta 2004 a seguire cena al Parco Cascina A.C. Fabbrico Calcio dalle 8 alle 20 presso il Campo Sportivo

6 settembre - FABBRICO (RE)Serata musicale di fine estateOre 21,00 presso il Circolo Arci via Piave

6 settembre - SAN POLO D’ENZA (RE)21ª Superpedalata San Polo – Mare 6º Memorial BillyInfo: Comune Tel 0522.241711-77

6 settembre - Loc. Grassano di SAN POLO D’ENZA (RE)Sagra di GrassanoDal pomeriggio presso Centro Sportivo di Grassano Vario programma di iniziative

6 settembre - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Concerto a S.AndreaOre 17,00 presso la Chiesa di S. Andrea del Castellazzo. Concerto nell’ambito del-la rassegna “Musica intorno al Fiume” con il Coro Polifonico “La Corbella”

11, 12 e 13 settembre - CAVRIAGO (RE)Sagra di San TerenzianoDalle 19 area Gran Pino. Organizzano: Unità Pastorale San Giovanni Battista e Gruppo Volontariato Vincenziano.

12 settembre - REGGIO EMILIA“Viaromantiquaria”Mercato di cose vecchie e antiquariato. Si svolge in via Roma nel tratto da Via Emilia a Via Alighieri. Organizzazione: Comune

12 e 13 settembre - CORREGGIO (RE)FricandòPartecipazione di equilibristi, giocolieri, musicisti, circensi, maghi, clowns, mimi. Esposizione e vendita di specialità gastro-nomiche, apertura dei negozi. In centro storico. XIV Edizione. Orario: sab. 18-24, dom. 16-21. Org e info: Pro Loco tel. 0522.641817 - Comune 0522.630711

12 settembre - RUBIERA (RE)Soli Deo Gloria Ore 21,00 presso Chiesa dei Santi Faustino e Giovita Martiri, via Araldi di Rubiera (RE) - Daniele Dori organo - Coro Mundura di Montalto - Paola Garavaldi direttore - Mu-siche di G. Frescobaldi, G. F. Haendel, D. Zipoli, J. C. F. Bach - Ingresso libero e limi-tato ai posti disponibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

12 settembre - GUASTALLA (RE)Hungry Foolish Festival - Live music contestEsibizione di band musicali emergenti. Presso Cortile di Palazzo Ducale dalle 15. Info: Comune Tel. 0522-839711

12 e 13 settembre - CAVRIAGO (RE)Antica Fiera dei ToriIn Piazza Zanti e vie limitrofe.

12 settembre - FABBRICO (RE)Serata PizzaGastronomia e musica dalle 19,30 al Par-co Cascina.

12 settembre - CAMPAGNOLA EMILIA (RE)Festa dell’UvaOrario: 14:30 – 18:30 Presso la Casa Pro-tetta “Domenica Baccarini”, Via Grande, 2, 42012 Campagnola Emilia

13 settembre - Loc. PONTENOVO di SAN POLO D’ENZA (RE)Mostra-mercato di auto, moto e ri-cambi d’epocaPresso il Centro Commerciale - ore 8,30 - Info: Scuderie Terre Matildiche (sig. Gia-como) tel. 338.8216385

13 settembre - GUALTIERI (RE)“Mercato dell’Antiquariato e dell’usato”In P.za Bentivoglio. Orario 8-20. Aperto a collezionisti con licenza e hobbisti per cam-bio & scambio. Info.: Tel. 0522/828696

13 settembre - SANT’ILARIO D’ENZAMercatino degli hobbisti Si svolge in P.zza Repubblica e Piazza IV Novembre. Mercato riservato a titolari di licenza e hobbisti muniti di tesserino - espositori 120. Info: Tel. 0522/901134

13 settembre - Loc. Pontenovo di SAN POLO D’ENZA (RE)Sagra di PontenovoDal pomeriggio vario programma di iniziative

13 settembre - REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Ore 18,00 presso Chiesa di San Francesco da Paola, via Emilia all’Ospizio (RE) - An-drea Macinanti organo - Musiche di M. E. Bossi (nel 90° della scomparsa) - Concerto in memoria dei coniugi Paolo e Maria Grazia Simonazzi - Ingresso libero e limitato ai po-sti disponibili - Info: 0522.456249

13 settembre - Loc. Grassano di SAN POLO D’ENZA (RE)Raduno dei TrattoriPresso Centro Sportivo di Grassano

13 settembre - Loc. Lentigione di BRESCELLO (RE)Festa della prugna zucchellaCentro cittadino

18, 19 e 20 settembre - REGGIO EMILIASaga - Il canto dei CantiOpera equestre con letture e musiche sull’antico sodalizio tra uomini e cavalli. A cura di Giovanni Lindo Ferretti e della Corte Transumante di Nasseta. Presso i Chiostri di San Pietro, Via Emilia San Pie-tro 44/C. - Ingresso a pagamento - Infor-mazioni: tel. 0522/451152

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l’agenda da giugno a settembre n

19 settembre -SCANDIANO (RE)Mercatino dell’antiquariatoIn P.za Spallanzani, Corso Vallisneri, via Tognoli, con circa 45 espositori. Ora-rio 8 -18. Richiesta licenza e tesserino hobbisti. Info.: Ufficio Commercio Tel. 0522/764273

19 settembre - CORREGGIO (RE)“Ai portici dell’Antico” Mercatino di antiquariato, modernariato, collezionismo ed artisti dell’ingegno - Con 80/100 espositori - Sotto i portici del cen-tro storico - Info: Pro loco 0522641817 - www.prolococorreggio.it

19 e 20 settembre -REGGIOLO (RE)Fiera regionale della ZuccaManifestazione gastronomica dedicata alla zucca. Stands enogastronomici con prodotti tipici, iniziative culturali, rievoca-zioni storiche e degustazioni. Degustazio-ne di specialità gastronomiche a base di zucca nei ristoranti locali e possibilità di cena (sabato) e pranzo (domenica) in co-stume nella Rocca medievale. Spettacoli di giocolieri e folklore, sfilate in abiti me-dievali, falconeria, tiro con l’arco, tornei cavallereschi. Organizzato da: Pro Loco tel. 338.6188748 Info: tel. 0522.213713

19 settembre - CARPINETI (RE)Visita guidata ai Beni Culturali di Toano e cena a VeluccianaOre 14,00 - INFO: www.stana.biz

19 settembre - REGGIO EMILIACampovolo - Luciano LigabueConcerto per festeggiare i 25 anni di car-riera presso il Campovolo, via dell’Aero-nautica. Info: www.ticketone.it

19 settembre - RIO SALICETO (RE)Notte biancaCentro cittadino

19 settembre - VIANO (RE)Festa dell’OratorioPresso Oratorio di Viano.

20 settembre - CAVRIAGO (RE)“Pulchra et Antiqua” Mercatino dell’antiquariatoSi svolge in P.zza Zanti con circa 200 espositori. Ammessi tesserini e licenze. Info: Quarieg Proloco e-mail: [email protected]

20 settembre - GUASTALLA (RE)Mercatino BrocantageSi svolge in piazza Mazzini. Circa 30 espo-sitori. Ammessi hobbisti. Info: UIT Infor-mazione Turistica 0522/839763; uff. cul-tura 0522/838923

20 settembre - REGGIO EMILIASoli Deo Gloria Ore 18,00 presso Chiesa di San Francesco da Paola, via Emilia all’Ospizio - Kathari-na Schröder organo - Musiche di P. Cor-ner, J. S. Bach - Ingresso libero e limita-to ai posti disponibili - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]

20 settembre - SAN POLO D’ENZA (RE)Raduno auto d’epoca con prova abilitàDal pomeriggio - Scuderia Terre Matildi-che - Info: Comune Tel 0522.241711-77

26 settembre - CORREGGIO (RE)“Al cuarcin d’or” e giochi del passatoCentro storico - tutto il giorno - Info: Pro Loco tel. 0522.641817

26 e 27 settembre - GUASTALLA (RE)Piante e Animali PerdutiMostra mercato di varietà tradizionali di frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali. Mostra mercato di pro-dotti eno-gastronomici, biologici, tipici e dimenticati. Mostra mercato di prodotti artigianali. Bric à brac, il mercatino del tempo perduto. Animazioni, giochi, in-contri e laboratori. Ingresso 3 euro (gra-tuito per residenti). Centro cittadino. Info: Ufficio UIT tel. 0522.839763; Co-mune tel. 0522.839711;

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n l’agenda da giugno a settembre

Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e ProvinciaPALAZZO CORTINA ED ALTRE SEDI di CARPINETI (RE) -dal 1° maggio“I cento volti di Matilde”Apertura della mostra didattico documen-taria, su tre sedi (Palazzo di Cortina, Col-legiata di San Vitale, Castello), dedicata a «I cento volti di Matilde» (Maggio – Ot-tobre). Info: www.comune.carpineti.re.it/

ATELIER DUE GOBBI TRE - fino al 1° luglioIn progress - Milla MarianiIn occasione della decima edizione di Foto-grafia Europea, intitolata “Effetto Terra”, la fotografa parmigiana Milla Mariani presen-ta il progetto “In progress”. Presso Atelier Due Gobbi Tre, via dei Due Gobbi, 3

PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO (RE) - dal 4 al 26 luglioFranca Simonazzi (Franzi). Oniriche realtàMostra antologica di Franca Simonazzi nella Galleria Esposizione del Palazzo dei Principi. Esposte opere di varie dimensio-ni dal 1982 ad oggi. Orari: sab. e dom. 10-12,30 e 15,30 – 18,30. Info: Museo “Il Correggio”, tel. 0522-691806-museo(et)comune.correggio.re.it

VILLA ROVERE di CORREGGIO (RE) - fino al 5 lugliogArten“gARTen”: rassegna culturale dedicata ad arte, cinema, fotografia e musica, che ha il suo fulcro nell’esposizione di opere a carattere monumentale. Il giardino della dimora tardo-ottocentesca, trasformato per l’occasione in galleria a cielo aperto, ospiterà, dal 5 giugno al 5 luglio 2015, le sculture di Daniela Barzaghi, Giacomo Cossio, Michelangelo Galliani, Giovan-ni Menada e Luca Prandini. Presso Villa Rovere, via San Martino, 3. Visitabile su appuntamento da lunedì a giovedì, saba-to e domenica con orario 19.00-23.00. L’ingresso agli eventi è riservato ai soci ARCI.

SALA CIVICA di ALBINEA (RE) - fino al 5 luglioIntrospezione donnaPersonale di pittura di Yuri Casali, nato nel 1970 a Reggio Emilia dove vive e lavora. Le opere sono realizzate con una tecnica personalizzata dall’artista, i colori sono stesi con i polpastrelli e con particolari spatole, senza l’uso del pennello. Orari: lunedì-sabato 9-13; martedì, giovedì e sa-bato 16-19; venerdì 20,30-23; domenica 10-13 e 17-19,30; visite anche su appun-tamento (tel. 338 8477011). Presso Sala Civica, via Morandi 9 - Albinea - Info: tel. 0522 590262

GALLERIA D’ARTE ZANNONI - fino al 5 luglioMade in Giappone26 Artisti dalla terra del sole espongono in quattro Gallerie di Reggio. Esposizio-ne curata, realizzata, allestita da David Parenti. Info: lun – sab 9,30.00-12.30 e 16.30-19.30, chiuso giov. e dom.. Info: Galleria d’Arte Zannoni – Via Guido da Castello 3 – Tel. 0522/434169 [email protected]

GALLERIA SAN FRANCESCO - fino al 5 luglioMade in Giappone26 Artisti dalla terra del sole espongono in quattro Gallerie di Reggio. Orari: pom.16-19,30, chiuso lun.-giov. Info: Galleria San Francesco via Bardi, 4/B Tel. 0522440458

8,75 ARTECONTEMPORANEA - fino al 5 luglioMade in Giappone26 Artisti dalla terra del sole espongono in quattro Gallerie di Reggio. Orari: mart., merc., ven. e sab. 17,30-19,30 - dom. e festivi su appuntamento. Info: 8,75 Ar-tecontemporanea, Corso Garibaldi, 4 Tel. 340.3545183

ASSOCIAZIONE CULTURALE ART YOU - fino al 5 luglioMade in Giappone26 Artisti dalla terra del sole espongono in quattro Gallerie di Reggio. Orari: lun-sab. 10,30-12,30 e 16-19,30. Info: Asso-ciazione Culturale Art You via Gazzata n. 16/B - Tel. 340.3545183

CHIOSTRI DI SAN PIETRO -fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Emilia San Pietro n.44/C - Mostre al-lestite in questa sede di: 1) Olivo Barbie-ri, Ersatz lights. Case study #1 east west - 2) Luca Gilli: Blank - 3) Le cose che si vedono in cielo - 4) A Noor Journal on the changing planet, 2009 – 2015 - 5) Specia-le diciottoventicinque, Per terra. Info. Tel. 0522/456249 www.fotografiaeuropea.it

CHIOSTRI DI SAN DOMENICO - fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Dante Alighieri, 11. Mostre allestite in questa sede di: 1) Arianna Arcara e Luca Santese, found photos in Detroit - 2) Alessandro Calabrese e Milo Montelli, a Ddrop in theOocean – Sergio Romagnoli - 3) Daniele Lisi, Custer - 4) Bruno Pulici, St()ma - 5) Jules Spinatsch, Aasynchro-nous. Info. Tel. 0522/456249 www.foto-grafiaeuropea.it

MUSEI CIVICI - fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Spallanzani, 1. Mostre allestite in questa sede: 1) Joan Fontcuberta, fauna secreta - 2) Joan Fontcuberta, gastropoda. Info. Tel. 0522/456249 www.fotografiaeuropea.it

SPAZIO GERRA - fino al 26 luglioFotografia EuropeaPiazza XXV Aprile, 2. Mostre allesti-te in questa sede: 1) Riccardo Schwa-menthal, e lo chiamano jazz…. Info. Tel. 0522/456249 www.fotografiaeuropea.it

SINAGOGA - fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia dell’Aquila 3/A. Mostre allestite in questa sede: 1) Erik Kessels, unfinished father. Info. Tel. 0522/456249 www.foto-grafiaeuropea.it

BIBLIOTECA PANIZZI - fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Farini n.3 - Mostre allestite in que-sta sede di: 1) Natura e paesaggio nelle collezioni della fototeca della Biblioteca Panizzi. Info. Tel. 0522/456249 www.foto-grafiaeuropea.it

Mostra: Made in Giapponen ASSOCIAZIONE

CULTURALE ART YOUn 8,75 ARTECONTEMPORANEA

n GALLERIA SAN FRANCESCOn GALLERIA D’ARTE ZANNONI

Quattro sedi espositive fino al 5 luglio

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l’agenda da giugno a settembre nGALLERIA PARMEGGIANI - fino al 26 luglioFotografia EuropeaCorso Cairoli, 2 - Mostre allestite in que-sta sede: 1) Alessandra Calò, Fotoscopia 2) Gábor Kerekes, un alchimista della ter-ra. Info. Tel. 0522/456249

MUSEO DEI CAPPUCCINI -fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Ferrari Bonini, 6 - Mostre allestite in questa sede: 1) Marcello Grassi, Hercula-neum. Info. Tel. 0522/456249

PALAZZO DA MOSTO -fino al 26 luglioFotografia EuropeaVia Mari n.7 - Mostre allestite in questa sede: 1) Darren Almond, night+fog - 2) En-rico Bedolo, life in file - 3) Ricardo Cases, la caza del lobo congelado - 4) Pierluigi Fresia, why did you lie to me? - 5) Stephen Gill, hackney flowers - 6) Mishka Henner, beef and oil - 7) Dominique Gonzalez-Fo-erster e Ange Leccia, ile de beauté - 8) Amedeo Martegani, Savigno - 9) Richard Mosse, nomads - 10) Thomas Ruff, sub-strat, ma.rs. e jpeg - 11) Batia Suter - 12) Carlo Valsecchi - 13) Helmut Völter, Cloud studies. Info. Tel. 0522/456249

ERBORISTERIA COSMONATURA - fino al 31 luglioLimonaie Orangerie SerrePersonale fotografica di Angelo Sgan-zerla. Orari: 9-13 e 16-19,30, chiuso giov. pom. e dom. Presso Erboristeria Cosmonauta, via Roma 27/B - Reggio Emilia Tel. 0522.434217

DISPARI&DISPARI PROJECT - fino al 20 settembreDynasty - Patrick Tuttofuoco“Dynasty”, esposizione di Patrick Tutto-fuoco che continua il percorso di ricerca iniziato con l’intervento d’arte pubblica “…Mom, Dad”, realizzato questo aprile a Milano in occasione di MiArt 2015. Ora-ri: mart.-ven. 15-19,30, sab. e dom. su appuntamento, lun. chiuso. Info: www.dispariedispari.org

COLLEZIONE MARAMOTTI - fino al 27 settembreEsko Männikkö | Time Flies.A highlightUna cinquantina di fotografie di Esko Männikkö, selezionate per enfatiz-zare le affinità e le consonanze della sua ricerca con la Collezione. Giov. e ven. 14.30 – 18.30 Sab.e dom. 10.30 – 18.30 (chiuso: dall’1 al 25 agosto) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

ARCHIVIO DI STATO - fino al 9 ottobre“Hai scelto il ritmo, quello del canno-ne ...”. Mortai, obici, coperte: i tanti volti della Grande guerraAttraverso le immagini provenienti da un album fotografico si potranno osservare le armi di artiglieria impiegate nei com-battimenti da vari eserciti e le opere di ingegneria connesse al conflitto. Presso Archivio di Stato di Reggio Emilia, Cor-so Cairoli 6. Orario: Lunedì-Venerdì dalle ore 9.30 alle ore 14.30. Info.: Tel.: 0522 451328 - e-mail: [email protected]

COLLEZIONE MARAMOTTI - fino al 18 ottobreEnrico “La Caduta” DavidLa mostra di Enrico David si compone di ope-re che evidenziano una stretta connessione, un naturale dialogo tra linguaggio pittorico e scultoreo, anche grazie alla modalità con cui vengono allestite nello spazio.. Giov. e ven. 14.30 – 18.30 Sab.e dom. 10.30 – 18.30 (chiuso: dall’1 al 25 agosto) Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - [email protected]

PALAZZO CASOTTI - fino al 24 ottobreMonstraMostra di varietà tradizionali di mele, pere, uva e ortaggi di sementi. “La via delle galline”, mostra di acquerelli. “Fa-gioli”, mostra fotografica del fotografo naturalista Daniele Cavadini. Selezione di antichi frumenti dell’Azienda sperimenta-le Stuard di Parma. Mostra di varietà tra-dizionali di piante di Enzo Maioli (nel corti-le interno di Palazzo Casotti). Esposizione di giganteschi attrezzi rurali dell’Antica Ferriera Barsi di Camaiore: la vanga, la zappa e la roncola (nel cortile interno di Palazzo Casotti). Orari: lun-sab. 9-13 e 15-18, dom. 9-12

MUSEI CIVICI - fino al 31 ottobre Gli Etruschi e gli altri. Reggio Emilia terra d’incontriPalazzo dei Musei Via Spallanzani, 1. Orari di apertura del museo: giovedì 1 gennaio 2015 aperto solo al pomeriggio ore 16.00 - 19.00; sabato da sabato 20 dicembre alle 16.30. Tutti i sabati, visite guidate alla mostra

REZARTE CONTEMPORANEA - fino al 31 ottobreThe Art of Food ValleyUn tour attraverso le forme, i sapori e i colori del distretto territoriale del-la Food Valley emiliana. Orari: mart., ven. e sab. 9-12,30 e 16-19,30, merc. e giov. 9-12,30, dom. su app., lun. chiu-so. Info: RezArte Contemporanea Via Emilia Ospizio, 34/D - Reggio Emilia Tel. 0522/333351 - 393.9222135- www.galle-riarezarte.it

CATTEDRALE - MUSEO DIOCESANO -fino al 31 ottobreTesserae versicolores. Il mosaico poli-cromo dalla Cattedrale di Reggio EmiliaOrari: fino al 7 giugno e dal 5 sett. al 31 ottobre: mart. - ven. 9,30-12,30 - sab. e dom. 9,30-12,30 e 15,30-18,30 - Dal 10 giugno al 26 luglio: Merc. 21.00 – 22.30, Ven. 9.30-12.30 e 21.00-22.30, Sab. e Dom. 9.30-12. Presso Cattedrale in Piazza Duomo. Info. Tel. 0522.541323

PALAZZO BENTIVOGLIOdi GUALTIERI (RE) - fino all’8 novembreAntologica Antonio LigabueLa mostra propone oltre 100 opere, alcune inedite, tra cui 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e 10 sculture in bronzo e terracotta. Orari: mart.-dom. 10-13 e 15-19, chiuso lun. Presso Pa-lazzo Bentivoglio, Piazza Bentivoglio. Info: Comune Tel. 0522 221811

STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI COMMERCIALISTI - fino al 27 novembreCarlo Vannini. Cupi fantasmi di una vita perdutaCurata da Sandro Parmiggiani, la mostra presenta la nuova produzione del foto-grafo reggiano, dedicata ai villaggi, alle tonnare e ai complessi industriali abban-donati della Sardegna meridionale. Ora-ri: lun.-ven. 10-12 e 16-18. Info.: Studio BFMR & Partners Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri, 4 - Tel. 0522 455000

Mostra: “Hai scelto il ritmo, quello del can-none ...”. Mortai, obici, coperte: i tanti volti

della Grande guerrafino al 9 ottobre

presso l’ ARCHIVIO DI STATO

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EVENTI

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GIORNATA DELLA DANTE ALIGHIERI

Premiati i ragazzi delle scuole reggiane

Si è svolta anche quest’anno in Sala del Tricolore, la Giornata della Dante, appuntamento annuale con le istituzioni e le scuole reggiane promosso dalla Società Dante Alighieri - ente morale nazionale, fondato nel 1889 da Giosuè Carducci e altri intellet-

tuali per “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mon-do”. All’incontro sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Emanuela Caselli, il prefetto Raffaele Ruberto e, oltre ad altre autori-tà, la presidente della Società Dante Alighieri – Reggio Emilia, Edmea Sorrivi Guidetti. E non sono mancati gli studenti delle classi vincitrici dei vari concorsi indetti per l’anno 2015 e la premiazione degli studenti eccellenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Reggio Emilia. Diversi i concorsi che sono stati affrontati nel corso dell’anno: le scuole primarie sono state coinvolte nel concorso - dettato “Lingua nostra”, le scuole secondarie di primo e secondo grado nel concorso “Il tema più bello” Premio Vanna Barbieri Tedeschi, ed esclusivamente le scuole secondarie di secondo grado nella competizione “Una voce per la poesia” Premio Marta Spallanzani, dedicata alla lettura e recitazione di versi di un canto del Purgatorio. Su questo tema, fuori concorso, la professoressa Nunzia Carlini, docente di Italiano del Liceo scienti-fico “Russell” di Guastalla e appassionata della Divina Commedia, ha presentato un lavoro realizzato dalla classe terza A per celebrare i 750 anni della nascita del Sommo poeta: per l’occasione gli studenti reciteranno a memoria il XXXII canto dell’Inferno.Consegnati anche premi riservati al miglior studente dell’Istituto al-berghiero Motti, al miglior allievo di violino dell’Istituto musicale “Pe-ri-Merulo”, nonché il premio “Storia dell’arte” riservato all’Istituto statale d’arte “Chierici” di Reggio Emilia. I primi classificati rispet-tivamente per le Olimpiadi di matematica, fisica e chimica, scienze naturali sono stati invece premiati nell’ambito del concorso “Le menti donate alla scienza”. Nel corso della giornata, consegnato anche il premio Laerte Guidetti dedicato ad una giovane voce giornalistica per lo sport. Numerosi gli sponsor dell’iniziativa, dal Banco Popolare di Ve-rona e Novara alla Fondazione Manodori e all’Hotel Astoria–Mercure, così come le famiglie che sostengono l’iniziativa: famiglia Spaggiari Leda, famiglia Spallanzani, famiglia Tedeschi e famiglia Lombardini, famiglia Motti e famiglia Camparini.

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EVENTI

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ASSOCIAZIONE PROTEO E MENSA DEL VESCOVO

I dipendenti del Credem al lavoro

per la Mensa del Povero

Si è svolta alla Mensa del Vescovo la seconda Giornata di Condivisione e Solidarietà 2015, organizzata da Proteo Associazione fra i Di-pendenti del Gruppo Credito Emiliano.

Una ventina di colleghi hanno preparato il pasto del mezzogiorno e consegnato agli oltre 400 ospiti della Mensa anche la borsina con il pasto serale. Sono alcuni anni che Proteo ha iniziato questa attività benefica volta al sostentamento delle mense locali attivando queste giornate che vedono una numero-sa ed entusiastica partecipazione anche attraverso l’acquisto di generi di prima necessità come carne e olio.

Cos’è ProteoE’ l’associazione fra dipendenti del gruppo Credem, la cui mission è l’aggregazione e il benessere dei colleghi. Per anni ha curato il settore sportivo con particola-re attenzione a calcio, calcetto, sci, pallacanestro. Proteo organizza inoltre viaggi culturali, visite alla grandi mostre, itinerari enogastronomici.

Nelle fotografie momenti di lavoro dei colleghi del CREDEM, impegnati in cucina e nella distribuzione dei pasti, coordinati dal loro presidente Marco Donelli

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EVENTI

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STUDIO PPI&PARTNERS

Con la mostra “Birthplace” inaugurata la nuova sede

Ben al di sopra delle attese il successo dell’inaugurazione di “Birthplace” di AquaAura presso lo Studio PPI &Partners - Peroni Poldi Iori Romersa - Dottori Commercialisti. L’ar-tista, rivelatosi poi finalista nel circuito off della fotografia

europea 2015, ha esposto più di 10 opere nella nuova sede dello Studio in Via F.lli Cervi n. 80. Per PPI & Partners Dottori Com-mercialisti è stata l’occasione per celebrare, oltre alla vernice della mostra, l’inaugurazione nella nuova sede; evento che, a nove anni dalla fondazione dello Studio, i soci e i collaboratori hanno voluto condividere e festeggiare con tutti coloro i quali hanno reso possibile la creazione di una realtà come quella che PPI & Partners Dottori Commercialisti rappresenta. E allora lo Studio ha accolto, con la consueta collaborazione di “I love my kitchen”, più di quattrocento persone tra imprenditori, colleghi, clienti, amici, che hanno visitato in anteprima la mostra e hanno condiviso con lo Studio la gioia per il traguardo raggiunto e ogni auspicio per le ambizioni future. Nella serata che il meteo non ha voluto risparmiare, con tutti i problemi e gli eventi annullati nel centro della città, anche presso lo Studio il maltempo ha reso inagibile il bellissimo e illuminato parco della villa di inizio secolo scorso, costringendo lo Studio a promettere a tutti un prossimo evento in cui poter fruire anche degli spazi esterni della nuova sede.

La nuova sede di Studio PPI&Partners

da sin.: Alberto Peroni, Alberto Iori, Cristian Poldi Allai, Andrea Romersa

Nelle immagini il pubblico presente all’inaugurazione

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EVENTI

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41º TROFEO SANDRO ROSSIVince il suzzarese

Alessandro Castelfranco

Si sono concluse nello scorso mese di maggio diverse finali nel 41° torneo di tennis giovanile dedicato a Sandro Rossi, sui campi del Circolo Tennis Reggio a Canali. Nel tabellone maschile “under 16” (48 iscritti), la finale che ha assegnato il Trofeo Rossi ha visto

di fronte Alessandro Castelfranco (4.2, AT Suzzara) ed Emanuele Valora (4.1, CT Aeroporto Bologna). Nella finale, giocata dinanzi ad un folto pub-blico assiepato sul terrazzo-bar panoramico del circolo cittadino, primo parziale equilibrato con Castelfranco che, grazie al potente diritto, riusci-va a far suo il parziale per 6/3. Secondo set, complice anche un leggero infortunio di Valora, tutto in discesa per il giocatore di Suzzara che faceva suo match e 41° Trofeo Rossi. Nella premiazione di rito il direttore del club Francesco Gambetti ha tenuto a ringraziare la famiglia Rossi, la dirigenza del circolo nelle persone di Enrico Sansone e Matteo Sassi, da sempre at-tenta al mantenimento delle tradizioni tennistiche e tutto lo staff tecnico, in particolare Alessandro Tosi, per aver seguito assieme al Giudice Arbitro Tiziano Gozzi tutto il torneo ed i 274 partecipanti. Nel tabellone “under 16” femminile atto finale disputatosi fra Alessia Morgotti (3.5, CT Reggio), e Sarah Speroni (4.1, Sporting Club Parma). Andamento a senso unico in questa finale con la Morgotti che ha conquistato il titolo under 16 con un eloquente 6/1 6/0. Nella finale femminile “under 14” Caterina Greco (3.5, CT Reggio) ha affrontato Alessia Eberini (3.5, CT Albinea). A spuntarla è stata la giocatrice di casa dopo quasi due ore di gioco per 7/5 6/3. Nel ta-bellone “under 10” femminile è riuscita a prevalere, partendo addirittura dalle qualificazioni, la giovanissima (9 anni) Sofia Carpi (figlia del forte ex giocatore di tennis parmigiano Michele Carpi) del TC Parma sull’altra gio-catrice di oltre Enza Elena Naydenova (CT Castellazzo Parma) per 6/3 6/0.

Alessandro Castelfranco, l’arbitro Stoppa ed Emanuele Valora

Elena Naydenova, l’arbitro Carra e Sofia Carpi

Patrizia Rossi premia Alessandro Castelfranco

Alessia Morgotti e Caterina Greco, entrambe del CT Reggio

Patrizia Rossi e Francesco Gambetti, direttore CT Reggio

Sarah Speroni, l’arbitro Stoppa ed Alessia Morgotti

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EVENTI

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LUC

Corso di Astronomia con il Prof. Spelti

Straordinario successo per il corso di Astronomia della LUC te-nuto dal prof. Ivan Spelti in aprile e maggio. Un pubblico di 80 persone, entusiasta e partecipe, ha affollato le 5 conferenze del corso. Sono stati trattati i temi dell’astronomia antica, della ri-

voluzione copernicana, stelle-nebulose-galassie, le odierne conoscenze sull’universo e le ipotesi di vita extraterrestre. Una importante novità è stata la documentazione completa fornita agli iscritti, per un totale di 800 diapositive organizzate in PowerPoint. Segnaliamo l’evento anche perché il prof. Spelti è un costante collaboratore di Stampa Reggiana, per la quale gestisce da quest’anno le “pagine della scienza” ed i suoi articoli sono sempre accolti dal grande favore dei nostri lettori.

Sopra: immagini della lezione del Prof. Spelti - a destra: il numeroso pubblico presente

Grande successo per la 50ª edizione del Corteo Storico Ma-tildico del 31 maggio scorso. Quest’anno l’amministrazio-ne comunale di Quattro Castella, il comitato matildico e gli interpreti della manifestazione hanno scelto di sostenere

l’associazione Curare Onlus impegnata per la realizzazione del progetto di costruzione del MIRE. Avverrà lo stesso anche per la edizione 2016. La consegna formale dell’assegno per un importo di 7.000 euro è avvenuta l’11 giugno nella sede del Reparto di Pediatria del Santa Maria Nuova alla presenza del Direttore gene-rale Antonella Messori, del Sindaco di Quattro Castella Andrea Ta-gliavini, della Presidente di CuraRe Onlus Deanna Ferretti. Erano presenti, inoltre, l’Assessore alla Cultura Danilo Morini, gli artisti Mariantonietta Centoducati e Matteo Setti, interpreti del corteo, il direttore della Pediatria Sergio Amarri e della Neonatologia Gian-carlo Gargano nella loro veste di soci fondatori di CuraRe Onlus.

50º CORTEO MATILDICO

Il ricavato è per il MIRE

Da sin: Matteo Setti, Prof Giovanni La Sala, Maria Antonietta Centoducati, Andrea Tagliavini, Deanna Ferretti, e il comitato matildico di Quattro Castella cappeggiato da Danilo Morini e Giacomo Bertani Pecorari

Da sin.: Dr Giancarlo Gargano, Daniela Spallanzani, Andrea Tagliavini (sindaco di Quat-tro Castella), Maria Antonietta Centoducati, Deanna Ferretti, Matteo Setti,

Antonella Messori, Sergio Amarri.

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