GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla...

38
GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA MENSA” IL VASELLAME “DA CUCINA” E GLI ALTRI MATERIALI DALLA RACCOLTA DI SUPERFICIE Giovanni Sommo (Gruppo Archeologico Vercellese) Estratti da: «Archeologia uomo territorio» n. 8 - 1989 pagg. 41-53, «Archeologia uomo territorio» n. 13 - 1994 pagg. 101-116 con note e aggiunte

Transcript of GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla...

Page 1: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

GREGGIO (VC): INSEDIAMENTORUSTICO.

IL VASELLAME “DA MENSA”

IL VASELLAME “DA CUCINA” EGLI ALTRI MATERIALI DALLA

RACCOLTA DI SUPERFICIE

Giovanni Sommo(Gruppo Archeologico Vercellese)

Estratti da: «Archeologia uomo territorio» n. 8 - 1989 pagg. 41-53,«Archeologia uomo territorio» n. 13 - 1994 pagg. 101-116

con note e aggiunte

Page 2: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

In copertina: Coppa emisferica a ventre rialzato in ceramica comune verniciata.

L’uso privato e a scopo di studio dei testi e delle immagini contenutinel presente volume è consentita.

La riproduzione anche parziale per altri scopi ed in contesti pubblici o commercialicostituisce violazione dei diritti d’autore.

© Archeovercelli 2013

Estratto da: «Archeologia uomo territorio» n. 8 - 1989 pagg. 41-53

Page 3: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

GREGGIO (VC): INSEDIAMENTORUSTICO.IL VASELLAME “DA MENSA”

Giovanni Sommo(Gruppo Archeologico Vercellese)

Il sito di Greggio, localizzato lungo la provinciale Vercelli-Valsesia, inprossimità del casello autostradale (tav. 1. a) e lungo l’antico percorso costeg-giante la riva destra della Sesia, era già noto per alcuni affioramenti dei primianni ‘70 (Tav. 2. 10) e per alcune emergenze del 1978, seguite ai primi lavoriper la messa a coltura di terreni allora improduttivi (tav. 1. b).

Nel marzo del 1985 le lavorazioni agricole profonde portarono in su-perficie una notevole quantità di materiali sconvolti e resti ben evidenti difondazioni, formate da regolari corsi di ciottoli fluviali apparentemente nonlegati da malta.

L’immediata segnalazione alla Soprintendenza Archeologica del Pie-monte ed il seguente sopralluogo non impedirono, purtroppo, che materialiceramici e resti murari fossero rapidamente cancellati dalle ripetute erpicatureche produssero un consistente accumulo di ciottoli ai margini del campo, de-stinato a coltura irrigua.

Il recupero degli abbondanti frammenti in superficie fu eseguito, per-tanto, con la massima rapidità anche per la contemporanea segnalazione disimili affioramenti ad Arborio e Lenta (1), quest’ultimo sito solamente a tut-t’oggi indagato dalla Soprintendenza (2).

L’impossibilità di eseguire più accurati rilevamenti della distribuzionedel materiale nelle varie centinaia di metri quadrati di terreno interessato dalleemergenze, rende oggi particolarmente difficile avere un quadro sufficiente-mente chiaro ed esauriente del sito. L’impressione generale, derivante dall’os-servazione diretta, permette solo di affacciare l’ipotesi che nel luogo fosseroalcuni edifici a pianta probabilmente rettangolare, sparsi e distribuiti lungouna linea di quota serpeggiante con andamento sud -nord. L’agglomerato sembrainoltre interessato ad ovest (Tav. 2. 6) da una piccola zona necropolare, suppostatale per la presenza fra i solchi di minuti frammenti di vetri, di macchie di terrenonerastro e carbonioso e dei frammenti della coppa decorata a bugne sulla spalla(tav. 4. 7) in gran parte ricomposta. Si tratta però di dati assai labili.

Ad ovest del sito, fra questo e l’attuale provinciale, sarebbe forse quin-di collocabile il percorso stradale antico costeggiante la sponda destra del fiu-me e costellato da analoghi trovamenti (3).

L’assoluta assenza di malte e la scarsa presenza di laterizi farebbesupporre che l’abitato rustico fosse molto simile , nelle caratteristichegenerali , agli impianti indagati a Carpignano (4) e a Biandrate (5), stretta-mente apparentati nell’individuare un tipo di appoderamento e di abitatosparso di tradizione celtica piuttosto diffuso lungo entrambe le sponde della

41

Page 4: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 1. A: Localizzazione del sito (CTR foglio 116090, Greggio) .B: Localizzazione del sitoin foto aerea zenitale Terra Italy 1989-Istella .

A

B

42

Page 5: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Sesia. Sono state recuperate alcune centinaia di frammenti ceramici, di lateri-zi, vetri, anforacei, oggetti metallici e la parte inferiore di una macina a manodi pietra.

La ceramica “da mensa”, percentualmente assai inferiore alla ceramica d’im-pasto grezzo , “da cucina” e “da dispensa”, offre alcuni dati cronologici essenzialiper una prima stima del periodo di frequentazione del sito, anche se rinvenuta perlo più in minuti frammenti molto abrasi che spesso non si sono potuti ricondurre aforme e tipologie note, del resto tuttora inesistenti per i prodotti di officine localiimitanti le classi ceramiche così dette “fini” (6) .

È presente un solo frammento di vernice nera, un bordo di grande patera,che presenta le caratteristiche di impasto e vernice riconducibili alle produzionitranspadane (tav. 5. 2) , cronologicamente attribuibili alla metà del I sec. a. C. e dicui non sono ancora ben chiari i limiti di durata (7). Numerose, per contro, leimitazioni, forse troppo semplicisticamente attribuibili ad officine locali a dif-fusione limitata, di prodotti a vernice nera con impasti imperfettamente depu-rati dai colori rosso - arancio , recanti vernici molto leggere e piuttosto chiare,attestanti forse il perdurare della produzione con forme di derivazione italica(tav. 6. 7) di cui il fondo di coppa o presa di coperchio con umbonatura centra-le sarebbe tipico esempio (8).

Due soli i frammenti di “pareti sottili” ad impasto grigio e nocciola, unfondo di coppa ed un bordo (tav. 3. 1) di coppa emisferica di produzione italo-settentrionale con decorazione a rotellatura ascrivibile alla metà del I sec. d. C.Di particolare interesse i due frammenti, riconducibili probabilmente ad una stessaforma (tav. 6. 1. 2), appartenenti ad una tipologia , individuata per la prima volta aCarpignano dalla G. Spagnolo (9), avente diffusione, per ora, strettamente locale.

Si tratta della ceramica comune ingubbiata, con decorazione a matrice o apunzone, alternativa ai prodotti fini di importazione e datata alla seconda metà delI - inizi del II sec. d. C. A questa classe appartiene pure un frammento decorato conrosellina applicata (tav. 4. 3), forse parte del corpo di una forma chiusa.

Sono documentate, inoltre, alcune imitazioni di terra sigillata nord-italicacon vari tipi di impasti imperfettamente depurati e con vernici spesso scrostate edopache, in molti casi presenti solo in piccole tracce su superfici abrase e polverose(Tav. 3. 2, Tav. 4. 4), in altri del tutto assenti (tav. 4. 6).

La difficoltà di inquadrare tali produzioni basando eventuali datazioni sul-l’analogia delle forme con le classi note, dovuta all’esiguità dei frammenti ed al-l’incertezza delle attribuzioni, non permette di assegnarle con sicurezza se non adun contesto genericamente riferibile alla metà del I -metà del II sec. d. C.

La frequentazione del sito, alla luce degli elementi emersi dall’esame delleclassi ceramiche qui considerate, sarebbe pertanto da collocarsi, se sono esatti iconfronti proposti, dalla metà del I sec. a. C. , alla metà, almeno, del II sec. d. C.

Le classi di ceramica “da cucina” o ,comunque di impasto grezzo, che sa-ranno oggetto di un prossimo contributo, sembrano confermare tali limiti cronologici.

43

Page 6: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 2. Catasto Comune di Greggio, f.n.4, scala 1: 2000.1-4-6-8: aree di minore densità dimateriali,3-5-7: aree di affioramento di strutture murarie, 2-9: aree di maggiore densità dimateriali, 10: ditta Garbero, affioramenti del 1973,6: probabile zona necropolare.

44

Page 7: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

CATALOGO

Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringraziosentitamente insieme con i molti membri del Gruppo che hanno partecipato alle varie fasidel recupero e della catalogazione. Le abbreviazioni usate nel catalogo sono le seguenti: d.= diametro, imb. = imboccatura, ric. = ricostruito, sp. = spessore, m. = medio. I colori degliimpasti e delle vernici sono espressi con i codici MUNSELL.

PARETI SOTTILI

Tav. 3.1 (GRE 293)Fr.di bordo e parete di coppa, orlo arrotondato e leggermente estroflesso sottolineato da unasolcatura, corpo emisferico. Decorazione costituita da due fasce di sottili incisioni verticalia rotellatura. D.imb.ric.cm 10, sp.m.cm 0,25. Impasto 2,5 YR 5/0 (grey), tenero, depurato.Resti di vernice nera. SIMONETT-LAMBOGLIA, p. 222; SENA CHIESA, t.82 b; ATLAN-TE II, tav. XCIII, p. 290.

VERNICE NERA

Tav. 5.2 (GRE 262)Fr.di bordo di patera, orlo arrotondato, parete inclinata, due fini solcature all’esterno.D.imb.ric.cm 30, sp.m.cm 0,6. Impasto 5YR 7/6 (reddish yellow), molto tenero, depurato.Vernice, sia all’interno che all’esterno, 5YR 3/1 (very dark grey), opaca e scrostata.La patera di grandi dimensioni la cui forma è richiamata dal fr. appartiene al gruppo diproduzioni italo-settentrionali che si collocano in età augusteo-tiberiana , anche se non siesclude la diffusione in area piemontese in periodo più tardo. (SPAGNOLO, p.91; SENA CHIE-SA, p.339, tav.78.) Un confronto assai aderente lo si trova in BRECCIAROLI TABORELLI,p. 84, Classe E, n. 148, datato al secondo quarto del I sec. a. C. (e poco dopo).

CERAMICA COMUNE IMITANTE LA TERRA SIGILLATA, VERNICIATA ,INGUBBIATA , DECORATA (10)

Tav. 3.2 (GRE 317)Fr.di bordo e parete di coppa emisferica, orlo a tesa orizzontale con solcatura sul labbro.Lasuperficie è molto abrasa ed è pressoché assente ogni residuo di vernice. D.imb. ric.cm 15,sp.m.0,9 cm. Impasto 5YR 7/8 (reddish yellow), tenero, piccoli inclusi quarzosi.Vernice intracce 2,5YR 4/8 (red). ATLANTE II, terra sigillata nord-italica, tav. LXIII, 11 (formaRitterling 12), p.204. Prima metà del I sec.d.C.Tav. 3.3 (GRE 318)Fr.di bordo di patera, orlo sottolineato da una solcatura, parete inclinata. D.imb.ric. D.cm 15,sp.m.cm 0,4. Impasto 5YR 8/4 (pink), tenero, depurato. Vernice sia all’interno che all’esterno2,5YR 5/8 (red). SIMONETT-LAMBOGLIA, p.217; SPAGNOLO, p.91, tav. XLIII, 1.Tav. 3.4 (GRE 313)Fr.di bordo di patera, orlo sottolineato da una solcatura, parete inclinata. D.imb.ric.cm 24,5,sp.m.cm 0,5. Impasto 2,5 YR 6/8 (light red), tenero, piccoli inclusi micacei. Assente lavernice.Tav. 3.5 (GRE 263)Fr.di parete con modanatura rilevata, pertinente a forma aperta. Decorazione costituita dafascia di incisioni verticali a rotellatura. D.ric.all’altezza della modanatura cm 18, sp.m.cm0,6.Impasto 5YR 5/8 (yellowish red), tenero, depurato.Vernice sia all’interno che all’ester-no scrostata 10R 5/8 (red).Tav. 3.6 (GRE 321)Fr.di parete probabilmente pertinente a forma aperta. Due solcature orizzontali e de-corazione costituita da incisioni verticali a rotellatura. Sp.m.cm 0,6. Impasto 10R 4/8 (red),tenero, depurato.Leggera vernice rossastra all’esterno, 2,5 YR 5/6 (red).

45

Page 8: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 3. 1: ceramica a pareti sottili, 2-3: imitazioni di terra sigillata, 4-5-6: comune verniciata.

46

Page 9: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 4. 1-2-4-5-6: imitazioni di terra sigillata, 3 -comune ingubbiata e decorata, 7 -comuneverniciata.

47

Page 10: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

I due frr.sopra elencati sembrano poter rientrare , per impasti e sintassi decorativa, nel grup-po di ceramiche verniciate documentato a Carpignano (SPAGNOLO, 1982, p.96, tav.XLVI,6-7, tav.XLIII, 11).Tav. 4.1 (GRE 292)Esiguo fr.di orlo riferibile a forma aperta. Sp.m.cm 0,4. Impasto 5YR 7/6 (reddish yellow),tenero, inclusi quarzosi. Assente la vernice ATLANTE II, terra sigillata nord-italica, tav.LX,4 (forma Dragendorff 24/25). SIMONETT-LAMBOGLIA, p.217 , (85-115 d.C.).Tav. 4.2 (GRE 284)Esiguo frammento di orlo e tesa riferibile a forma aperta. Sp.m.0,5 cm. Impasto 2,5YR 6/8(light red), tenero, depurato. Assente la vernice. SIMONETT-LAMBOGLIA, p.217, (formaRitterling 12).Tav. 4.3 (GRE 491)Fr.di parete probabilmente pertinente a forma aperta. Decorazione costituita da una rosellinaapplicata. Sp.m.cm 0,3. Impasto 10YR 6/4 (light yellowish brown), tenero con piccoli in-clusi. Resti di ingobbio brunastro. Decorazione analoga è presente ad Albintimilium(LAMBOGLIA, p.27, n.8, ) su di un frammento imitante la sigillata chiara in un contestoassegnato alla fine del II secolo d.C. Confronti più prossimi permettono di inquadrare il fr. ,insieme con i due (tav.6.1.2) altri attribuibili alla stessa classe , alle ceramiche comuniingubbiate e decorate a matrice o a punzone , attestate fin’ora a Vercelli, Carpignano, Trinoe al Villaro di Ticineto (SPAGNOLO, 1982, p.97; S. MICHELE DI TRINO, p.97, IV, tav.22n.4; GARERI , pp.191-194). Il fr.di Trino reca analoga decorazione a rosette applicate, neglialtri casi si tratta di pastiglie.Tav. 4.4 (GRE 265)Fr.di fondo di patera, piede ad anello. D.piede, ric.cm 13, sp.m.cm 1. Impasto 5YR 6/6(reddish yellow), tenero, depurato. Vernice 2,5YR 4/8 (red), molto scrostata.Tav. 4.5 (GRE 272)Fr.di fondo di patera, piede ad anello.Due solcature concentriche all’interno. D.piede, resi-duo, cm 9, sp.m.cm 0,9 .Impasto 2,5 YR 5/8 (red), tenero, piccoli inclusi.Vernice in tracce2,5 YR 4/8 (red).Tav. 4.6 (GRE 316)Fr.di fondo di patera, piede ad anello.Due solchi concentrici all’interno e bollo in “plantapedis” illeggibile.Sul fondo esterno l’attacco del piede al fondo appare segnato da un solco,cerchietto centrale. Altre due solcature sono pure all’interno del piede. D.piede cm 9,5,sp.m.cm 0,7. Impasto 5YR 4/4 (reddish brown), tenero con pochi piccoli inclusi quarzosi.Vernice rosso grigiastra molto porosa ed inconsistente, difficilmente definibile.I frr. di fondo di patera possono essere, per la loro esiguità , assegnati genericamente adimitazioni delle varie forme note la cui diffusione copre un vasto arco cronologico(SIMONETT- LAMBOGLIA, pp.216-217).Tav. 4.7 (GRE 403)Coppa emisferica a ventre rialzato ricostruita da molti frr., orlo leggermente estroflesso,spalla decorata con piccole bugne, due solcature sul corpo, piede ad anello lievemente svasato,fondo convesso. D.imb.ric.cm 13, h.cm 7,3, d.piede cm 6.Impasto 5YR 6/8 (reddish yellow),tenero, depurato.Vernice superstite solo all’interno 2,5 YR 5/8 (red). La coppa trova strin-gente confronto con quella del Museo di Novara: MUSEO NOVARESE, necropoli di Cesto,p.181, cat.191, SIMONETT-LAMBOGLIA, p.326 (seconda metà del I sec.d.C.).Tav. 5.1 (GRE 327-343)Due frr.di bordo, probabilmente appartenenti allo stesso vaso, orlo ingrossato ed arrotonda-to leggermente introflesso, probabile attacco di un’ansa, due ampie solcature sottolineantil’orlo. D.imb.ric.cm 32, sp.m.cm 0,5.Impasto 2,5 YR 6/8 (light red), tenero con inclusiquarzosi.Vernice, solo all’esterno, 7,5 R 3/0 (very gray dark), molto tenue ed opaca, scrosta-ta. La forma, purtroppo non ricostruibile, potrebbe riferirsi ad una grande coppa o catino aparete curvaed anse applicate al di sotto dell’orlo.Tav. 5.3 (GRE 270)Fr.di fondo di patera, piede ad anello. Due solchi concentrici all’interno. D.piede cm 9, sp.m.cm 0,6.Impasto 5YR 5/8 (yellowish red), tenero, depurato. Vernice, mancante sotto al piede, 2,5YR 5/8 (red).

48

Page 11: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 5. 2: vernice nera, 3: imitazione terra sigillata, 1-4-5: comune verniciata.

49

Page 12: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 6. 1-2: comune ingubbiata e decorata, 3-8: comune verniciata.

50

Page 13: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Tav. 5.4 (GRE 314)Fr.di fondo di coppa, corpo emisferico o tronco conico, piede ad anello svasato, modanato,con solcatura all’interno. D.piede cm 9,5, sp.cm 0,4-0,2. Impasto 10R 5|8 (red), tenero,depurato. Vernice grigiastra, molto porosa ed opaca, difficilmente definibile.Il tipo di piede presenta qualche analogia con la forma di sigillata nord-italica Ritterling 5(ATLANTE II, p.196 , tav.LVIII , n.7).Tav. 5.5 (GRE 273)Fr.di fondo di coppa, basso piede ad anello svasato. D.piede cm 11, sp.m.cm 0,7. Impasto2,5YR 5/8 (red), tenero, piccoli inclusi micacei. Superfici abrase.Tav. 6.1 (GRE 258)Fr.di bordo di coppa a corpo emisferico, orlo arrotondato ed ingrossato leggermente inclina-to verso l’interno, sottolineato da due solcature. Resti di decorazione a rilievo. D.imb.ric.cm17, sp.m.cm 0,6. Impasto 5YR 7/6 (reddish yellow), tenero con inclusi.Tav. 6.2 (GRE 014)Fr.di fondo di coppa, piede ad anello, corpo emisferico. D.piede cm 7,5, sp.m.cm 0,8.Impa-sto 5YR 7/6 (reddish yellow), tenero, con inclusi. I due frr.sopra elencati prsentano tutte lecaratteristiche tipiche della classe comune ingubbiata con decorazione a matrice o punzoneindividuata a Carpignano (SPAGNOLO, 1982, p.97). Essi potrebbero appartenere allo stes-so recipiente che si è tentato di ricostruire come grande coppa.Tav. 6.3 (GRE 342)Fr.di bordo pertinente a forma aperta (coppa), orlo ingrossato e sagomato, leggermente in-clinato verso l’interno, sottolineato da due solcature.D.imb.ric.cm 12, sp.m.cm 0,6.Impa-sto stratificato 5YR 5/6 (yellowish red) sup.esterne, 7,5 YR 5/8 (strong brown) interno,duro, con piccoli inclusi quarzosi.Resti di ingobbio nerastro all’esterno.Tav. 6.4 (GRE 278-285)Fr.di fondo, piede ad anello svasato, fondo convesso. D. piede cm 5,5, sp.m.cm 0,6.Impasto2,5 YR 4/8 (red), tenero con piccoli inclusi micacei.Tav. 6.5 (GRE 281)Fr.di fondo pertinente a forma aperta, piede ad anello svasato, due solcature sul corpo. D.piederic.cm 10, sp.m.cm 0,6. Impasto 2,5YR 5/8 (red), tenero, piccoli inclusi micacei.Vernice 2,5YR 5/4 (reddish brown), solo all’ esterno e sotto il piede, molto leggera.Tav. 6.6 (GRE 271)Fr.di fondo di coppa, piede ad anello svasato, fondo convesso. D.piede cm 9, sp.m.cm 0,5.Im-pasto 2,5 YR 5/8 (red), tenero, piccoli inclusi micacei.Vernice, alquanto scrostata, solo sullesuperfici esterne 7,5R 2,5/0 (black), con alcune sfumature rossastre.Tav. 6.7 (GRE 268)Fr.di fondo pertinente a forma aperta (coppa o coperchio), piede ad anello svasato, fondoumbonato. D.piede cm 6,5, sp.m.cm 0,6. Impasto 2,5YR 5/8 (red), tenero, piccoli inclusiquarzosi. Vernice o ingobbio nerastro all’esterno, rosso bruno all’interno, molto scrostato edifficilmente definibile. Le forme evocate da questo fr. potrebbero rientrare nella tipologiadi tradizione campana (FIORENTINI, 1963, fig.22,5-6).Tav. 6.8 (GRE 315)Fr.di fondo di coppetta, piede ad anello svasato. D.piede cm 5,4, sp.m 0,3.Impasto 2,5YR 6/8 (light red), tenero con inclusi quarzosi.Vernice, solo sulle superfici esterne, 7,5 R 3/0 (verygray dark), molto leggera ed opaca.

51

Page 14: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

NOTE

1 - AUT, n.5,1986, p.193. In questa sede si diede una prima notizia dei ritrovamenti.2 - QUADERNI DELLA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA DEL PIEMONTE, n.7, 1988, p.107.Si ringrazia la Soprintendenza regionale che ha gentilmente concesso al Gruppo Archeologico Vercelleseil materiale per una prima catalogazione e studio.3 - Sono molti i ritrovamenti di epoca romana attestati lungo la riva destra della Sesia (VIALE, 1971),dove sono pure documentate le antiche pievi di Albano, Lenta, Rado e Naula , segnalanti un anticopercorso stradale. E’in corso uno studio su quest’area di indubbio interesse, sia per gli insediamentiantichi che per i numerosi incastellamenti.4 - SPAGNOLO, 1982, p.89 sgg. ; SPAGNOLO, 1983, pp.167-169.5 - SPAGNOLO, 1983, pp.167-168.6 - Il recente lavoro della dottoressa L. BRECCIAROLI TABORELLI è appunto uno dei più recentie preziosi contributi in tal senso.7 - BRECCIAROLI TABORELLI, p. 948 - SPAGNOLO, 1982, p.96; FIORENTINI, 1963, p.40 sgg. , fig.22 n.5-6. La tradizione campana nellaproduzione a vernice nera in ambito nord-italico potrebbe essersi conservata ben oltre il limite dei primidecenni del I secolo d.C.9 - SPAGNOLO, 1982, p.97; S.MICHELE DI TRINO, p.97, IV.10 - In assenza di confronti con materiali provenienti da contesti stratigrafici geograficamente prossimi,si è preferito riunire sotto unico titolo i materiali che presentano caratteristiche di incerta attribuzione aclassi ben definite. Un’analisi più accurata potrà compiersi con la pubblicazione di materiali da contestidi scavo databili del Vercellese e dopo più approfonditi confronti eventualmente rintracciabili fra imateriali,tuttora in corso di analisi, provenienti da siti prossimi a quelllo di Greggio.

BIBLIOGRAFIA

ATLANTE II = AA.VV. , E. A. A. “Atlante delle forme ceramiche, II. Ceramica fine romananel bacino del Mediterraneo”. Istituto enciclopedico Italiano, Roma, 1985.AUT = «Archeologia uomo territorio».BRECCIAROLI TABORELLI = L. BRECCIAROLI TABORELLI, “La ceramica a vernicenera da Eporedia (Ivrea)”, Torino, 1988.FIORENTINI, 1963 = G. FIORENTINI, “Prime osservazioni sulla ceramica campana nellavalle del Po”, in «Rivista di studi liguri», 1963, pp.7-52.GARERI = E. GARERI, “Nota sul materiale ceramico dal Villaro di Ticineto (Alessan-dria)”, in «Studi di Archeologia dedicati a Pietro Barocelli», Torino, 1980, pp.190-194.MUNSELL = MUNSELL SOIL COLOR CHARTS , Baltimora, 1975.MUSEO NOVARESE = AA.VV. , “Museo Novarese. Documenti studi e progetti per unanuova immagine delle collezioni civiche”, Novara, 1987.S. MICHELE DI TRINO = AA.VV. , “S. Michele di Trino. Un villaggio, un castello, unapieve tra età romana e Medioevo”, Trino, 1989.SENA CHIESA = G. SENA CHIESA (a cura di), “Angera Romana. Scavi nella necropoli1970-1979”, Roma, 1985.SIMONETT - LAMBOGLIA = C. SIMONETT - N. LAMBOGLIA, “1967-1971. Necropoliromane nelle terre dell’attuale Canton Ticino”, in appendice: N. LAMBOGLIA, “Quadrogenerale della cronologia delle necropoli e dell’evoluzione delle forme”, estratto da «Archi-vio Storico Ticinese», 29-30.SPAGNOLO, 1982 = G. SPAGNOLO, “Alcune anticipazioni sullo scavo di un impianto

52

Page 15: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

rustico in località S.Spirito di Carpignano Sesia (Novara)”, in «Quaderni della Soprinten-denza Archeologica del Piemonte», n.1,1982, pp.89-102.SPAGNOLO, 1983 = G. SPAGNOLO, “Biandrate, loc. “Le Pievi”. Strutture di età romana”,in «Quaderni della Soprintendenza Archeologica del Piemonte», n. 2,1983, pp.167-168.VIALE, 1971 = V. VIALE, “Vercelli e il Vercellese nell’antichità”, Vercelli, 1971.

53

Page 16: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

Estratto da: «Archeologia uomo territorio» n. 13 - 1994 pagg. 101-116

Page 17: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

GREGGIO (VC): INSEDIAMENTORUSTICO. IL VASELLAME“DA CUCINA” E GLI ALTRIMATERIALI DALLA RACCOLTADI SUPERFICIE.Giovanni SommoGruppo Archeologico Vercellese.

Del sito di Greggio furono anni orsono pubblicati in questa stessa sede(Sommo 1989) i frammenti riferibili alla classe ceramica “da mensa”, privile-giati per il loro particolare interesse locale, essendo riferibili a produzioni diimitazione aventi limitata diffusione territoriale. Sulla base di tale classe dimateriali si ritenne di poter datare la frequentazione dell’insediamento dallametà del I sec. a. C. alla metà del II sec. d. C. Restavano tuttavia da analizzarecentinaia di frammenti appartenenti alla classe del vasellame “da cucina”, glianforacei e i pochi oggetti di vetro, i metalli e i laterizi. La presenza di vasel-lame lavorato manualmente, caratterizzato da impasti ricchi di inclusi di gros-sa grana e da decorazioni impresse a crudo, assegnabile al tardo La Téne, e dialcune tipologie vascolari più fini riferibili allo stesso periodo, nonché alcuneforme tipiche del tardoantico, facevano ritenere possibile un notevole allarga-mento dell’arco cronologico di frequentazione della località. Si è pertanto ese-guita un’analisi complessiva e una drastica selezione del notevole quantitativodi frammenti frutto della raccolta di superficie, per ordinare gli esemplarimaggiormente significativi appartenenti alla classe numericamente più rap-presentata nel sito, ricercando i possibili confronti con materiali datati, sia nelterritorio limitrofo, sia nell’ambito più vasto dei territori piemontese, lombar-do e ticinese. Naturalmente, data la difficoltà oggettiva di reperire sicuri ter-mini cronologici per una classe di materiali poco studiata e raramente datatada associazioni in strato, specie nel nostro territorio, i risultati non potrannoche essere indicativi e suscettibili di ulteriori approfondimenti.

Tuttavia, il repertorio di forme e decorazioni riguardante Greggio,per la notevole varietà di tipi, può rappresentare un effettivo contributoalla migliore conoscenza della ceramica locale.

Per tale ragione si è ritenuto di presentare in questa sede un campione ilpiù possibile esauriente, giustificando la scelta di una così abbondante pre-sentazione grafica con la possibilità di una serie di confronti con materiali analoghi

101

Page 18: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

provenienti da siti prossimi. Occorre da ultimo tener conto del fatto che i materialiprovenienti dalla raccolta di superficie di Greggio possono rappresentare, per quantoattiene alla produzione “comune”, un arco cronologico assai ampio, prefigurandola possibilità -piuttosto rara nel nostro territorio e verificata nella zona in parte soloa Biandrate in località Le Pievi (Spagnolo Garzoli 1983)- di intravvedere l’evolu-zione, in uno stesso sito, di forme e decorazioni dal I sec. a. C. al IV secolo d. C.Per motivi di spazio si è evitato di redigere un catalogo completo dei materiali, si èritenuto invece opportuno fornire dati esaurienti unicamente per i frammenti parti-colarmente significativi, rimandando alle didascalie e alle tavole la descrizionedelle caratteristiche generali degli altri frammenti. Per quanto attiene, infine, allalocalizzazione del sito e alle caratteristiche delle zona, si rimanda al precedentecontributo in questa stessa sede (Sommo 1989, p. 42).

VASELLAME “DA CUCINA”

Olle da fuoco e urne

Urne e urnette ad orlo diritto, leggermente estroflesso, con decorazioni a cordoni plastici o aimpressioni sulla spalla, furono rinvenute a Biandrate nello scavo di un impianto rusticosituato sulla sponda opposta del fiume Sesia (Spagnolo Garzoli 1983, p.168) affiancate aproduzioni del tardo La Téne padano, riscontrabili anche in contesti funerari di transizionedell’alto Novarese. In quell’occasione si rilevava inoltre la presenza di tale tradizione soloin oggetti di qualità “corrente”. Tale discriminante ritengo dovesse portare a non escluderela possibilità di una tradizione conservatrice che perdurasse, a Biandrate, nella seconda metàdel II sec. a. C e forse nel I secolo d. C. e oltre, nell’ambito di produzioni appunto di tipo“corrente”. A Greggio, dove purtroppo però i materiali provengono esclusivamente da rac-colta superficiale, sono almeno tre gli oggetti caratterizzati da lavorazione più fine e meno“corrente”, che riecheggiano la stessa tradizione: il frammento di urnetta piriforme con sca-nalature sulla spalla (tav. 5, 56) e due coppe carenate di non grandi dimensioni (tav. 5, 49-51) e di forme abbastanza tipiche. La compresenza di tali elementi fra i materiali di Greggiorende possibile proporre una datazione della frequentazione del sito, che, prudenzialmente,potrebbe interessare la prima metà del I sec. a. C. e forse anche la fine del II sec. a. C.Le forme e decorazioni delle urne di Greggio (tav. 1, nn 1,4, 5, 6 ,8, 10) trovano puntualeriscontro, come si è accennato, nei frammenti editi provenienti dallo scavo dell’impiantorustico in località Le Pievi presso Biandrate (Spagnolo Garzoli 1983, tav. XLIX), assai pros-simo a Greggio, sulla riva opposta del fiume. In particolare per le forme sono confrontabilii frr. nn. 14 e15 (Spagnolo Garzoli 1983, tav. XLIX), il primo assai simile nel profilo alnostro n. 1, tav. 1; il secondo assai ben confrontabile con l’urnetta n. 10, tav. 1. Per il tipo didecorazione, oltre che per il profilo, sono infine confrontabili al n. 17 (Spagnolo Garzoli1983, tav. XLIX) i nostri frammenti 5, 6, 8 tav. 1. Non è presente a Biandrate, a quanto risultadal materiale edito, il tipo di urna a orlo diritto con decorazione a impressioni digitali sul labbro(n. 4, tav. 1).

Tav. 1. 1 (GRE 399). Fr. di orlo e parete di olla. Orlo arrotondato e leggermente estroflesso,pareti leggermente inclinate. Cordonatura formata da decorazioni impresse alla spalla. Ø cm25 ca. ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 1,5. Impasto con vistosi inclusi, interno2,5 yr 3/0 (very dark grey), superficie esterna 5yr 4/4 (reddish brown), superficie interna10yr 5/8 (red).

Fra i frammenti genericamente riferibili a urne, aventi caratteristiche di lavora-zione e di impasto simili a quelle descritte, sono inoltre presenti altri esempi didecorazioni riguardanti la spalla, il corpo e il piede (tav. 2 ), alcuni dei qualiriecheggiano le decorazioni delle urne ed olle rinvenute a Biandrate, dove nonsono però reperibili decorazioni riguardanti il piede. In particolare il frammento diparete tav. 2, n. 20, che presenta linee intersecantesi, nettamente incise a crudo, trova confronto

102

Page 19: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

103

Tav. 1. nn. 1 /12

Page 20: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

104

con una decorazione analoga presente a Carpignano su di un olla, attribuita al I-II secolo d.C. (Spagnolo 1982, tav. XLVII, n. 8). Va segnalato, infine, per la sua particolarità e per la suaprobabile estraneità alla tipologia delle urne, il frammento di impasto tav. 1, n. 9, che pre-senta una banda di colore nero stesa su di una superficie accuratamente lisciata.I due frammenti di urne (tav. 2 nn. 17, 20), che recano analoga decorazione , costituita daincisioni a spina di pesce, la prima sulla spalla e sul corpo, la seconda solo sulla spalla,differiscono per forma, impasto e lavorazione e attestano, probabilmente, il perdurare deltradizionale motivo decorativo in fasi cronologiche più recenti.Tav. 2. 17 (GRE 412). Fr. di bordo di urnetta. Orlo estroflesso e leggermente ingrossato,breve collo, corpo poco arrotondato e pareti poco inclinate. Decorazione formata da duebande di tratti incisi a crudo sulla spalla e sul corpo con opposto orientamento, a spina dipesce. Ø cm. 16 circa ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 1,2. Fattura manuale,impasto duro caratterizzato da grossi inclusi quarzosi in superficie, superficie esterna 2,5YR 5/6 (red), superficie interna 5 YR 3/1 (very dark gray). Il fr. trova confronto con un’urnettadi Biandrate (Spagnolo Garzoli 1983, tav. XLIX n. 17) avente decorazione assai simile.Tav. 2. 20 (GRE 366). Fr. di bordo di urna. Orlo estroflesso e arrotondato, breve collo, paretiinclinate. Decorazione formata da due serie di grandi tratti incisi sulla spalla con oppostoorientamento, a spina di pesce. Ø cm 26 circa, ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm0,9. Impasto tenero, lavorazione al tornio, piccoli inclusi uniformi, vacuoli e chamotte, 5 YR7/6 (reddish yellow). Il fr. trova confronto con un’urna di Carpignano Sesia (Spagnolo 1982,tav. XLVII, n. 8), avente forma simile e che reca decorazione analoga, con tratti più fini,regolari e distanziati. Lo stesso motivo decorativo è presente a Caselette (Rebaudo Greco1980, tav. XLIX) a partire dalla prima metà del I sec. d. C e per tutto l’arco cronologico dellavilla. I frammenti di urne descritti nelle tavole successive sono sicuramente inquadrabili,per forme e decorazioni, fra le produzioni meglio note e attestate in area nord occidentale frail I-II secolo d. C. e il tardoantico.Tav. 2. 13 (GRE 108). Fr. di bordo e parete di urna. Orlo estroflesso e inclinato, brevecollo, corpo arrotondato. Lavorazione al tornio. Decorazione a linea ondulata incisa a cru-do sulla spalla. Ø cm 22, ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 0,7. Impasto tenero,con inclusi omogenei, bicolore. Strato esterno 5 YR 3/1 (very dark grey), interno 5 YR 6/6 (reddish yellow). La decorazione non trova riscontro nella zona immediatamente prossi-ma a Greggio, ma è presente, ad esempio, su di un’urna facente parte di un corredo ditomba a cassetta rinvenuta a Borgosesia e datata da monete di Traiano (Conti 1931, fig. 20e pag. 55) alla prima metà del II secolo d. C. Decorazione analoga, pertinente però aurnette tondeggianti prive di collo, non confrontabili quindi per la forma, si riscontra an-cora fra i materiali romani (Calabrese Rinaudo Roncaglio 1989, fig. 24, n. 18) e tardo-antichi dallo scavo di S. Michele di Trino (Cortelazzo 1989, fig. 27, pag. 135).Tav. 2. 15 (GRE 173-134). Frr. ricomposti del bordo di grande olla, orlo estroflesso moltoingrossato e arrotondato, brevissimo collo, pareti poco inclinate. Lavorazione al tornio.Solcature orizzontali e lisciature sulla spalla. Ø cm 28 circa, ricostruito all’imboccatura.Spess. medio cm 1,2. Impasto duro con inclusi micacei e quarzosi, chamotte, 2,5 YR 6/6(light red). I frr. , caratterizzati da un orlo molto arrotondato e ingrossato, trovano, ad esem-pio, pertinente confronto con materiali lombardi di ambito tardo-romano o addirittura poste-riore (Perin Rampa 1982, tav. 5 nn. 516, 820; Rampa Sfredda 1984, pag. 107, n. 12) e con unorlo proveniente da Carpignano Sesia, località S. Spirito (Spagnolo Garzoli 1986, tav. LIXn. 2), abitato frequentato sino al VI sec. d. C.Molto numerosi i frr. riferibili a urne e olle di varia grandezza decorate con impressioni, rego-lari e orizzontali, ottenute a pettine sulla spalla. Tale decorazione è molto ben attestata a Ticineto(Gareri 1980, tav. LX), purtroppo in contesti stratigrafici di vasto arco cronologico, e a Trino S.Michele (Cortelazzo 1989, fig. 26, p. 134) in contesti tardoantichi. A Russi, in Emilia Romagna,(Bergamini 1973, tav. XVII) il motivo si trova, ad esempio, in contesti genericamente di I-IVsec. d. C., così come nella più vicina necropoli di via Cavour a Biella (Viale 1971, tav. 40),datata al I-II sec. d. C., ed è comunque assai comune in Italia settentrionale nell’ampio arcocronologico dall’epoca imperiale al tardoantico. Singolari e sempre ottenute a crudo con ilpettine sono, infine, le decorazioni di un’olla (tav. 2, n. 16; tav. 3, n. 28), eseguite sulla spalla delrecipiente con brevi tratti obliqui od orizzontali. Si tratta di una variante non molto diffusa,difficilmente confrontabile, e forse peculiare del Vercellese.

Page 21: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

105Tav. 2. nn 13/23

Page 22: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

106

Tav. 3. 28 (GRE 379). Fr. di bordo e parete di urna. Orlo estroflesso e arrotondato, breve collo,pareti inclinate, corpo allungato. Lavorazione al tornio e ritocco a stecca. Decorazione impres-sa a crudo sulla spalla con brevi tratti obliqui di pettine. Ø cm 17 ricostruito all’imboccatura.Spess. medio cm. 0,7. Impasto tenero con rari inclusi micacei 5 YR 7/6 (reddish yellow).Tav. 3. 29 (GRE 128). Fr. di bordo e parete di urna, orlo arrotondato ed estroflesso, breve colloverticale. Decorazione formata da linee orizzontali incise con il pettine sulla spalla. Lavorazio-ne al tornio. Ø cm. 19 ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 0,6. Impasto duro coninclusi medi, stratificato 5 YR 5/6 (yellowish red); all’interno zone 5 YR 6/1 (grey).Di particolare interesse i frr. , sempre riferibili a urne, (tav. 2 n. 14 tav. 3 n. 24) caratterizzati dadecorazioni a graticcio realizzate a stampigliatura. Un solo frammento di questo tipo provienedai materiali tardoantichi di S. Michele di Trino (Cortelazzo 1989, p. 111), per il quale nonfurono reperiti confronti. Esso reca «una serie di piccoli rettangoli paralleli uniti da un brevetratto al centro». Forti analogie con tali tipi di decorazioni presentano alcuni frr. di ceramicacomune dalla villa di Russi (Bergamini 1973, tav. XIII, nn. 110-111-112-113), il cui arco crono-logico di occupazione va dal I al IV secolo d. C. Essi recano triangoli o rettangoli allineati,stampigliati a crudo sulla spalla delle olle e sul corpo dei recipienti. Un fr. di olla con decorazio-ne a triangoli stampigliati sulla spalla è presente a Carpignano Sesia, cascina Tre confini (SpagnoloGarzoli 1986, tav. LIX, B, n. 1), in una zona occupata da un vasto insediamento sparso collocatocronologicamente dal I al VI secolo d. C. A questo stesso tipo di decorazioni a stampo andrebbe infineascritto il fr. di spalla (tav. 2, n. 19) con decorazione, del tutto particolare, a bugne quadrangolari arilievo, ottenute probabilmente premendo uno stampo cavo sull’impasto crudo.Tav. 5. 56. (GRE 320). Fr. di parete con accenno del bordo pertinente ad olletta piriforme.Bordo estroflesso, ampie solcature sulla spalla. Lavorazione al tornio. Impasto depurato 2,5YR 5/4 (reddish brown). Il fr., riferibile ad una tipologia di urnette tipiche della cultura di LaTène, costituisce uno dei termini più alti di datazione del sito di Greggio. Un esemplare, similenelle forme generali e nella lavorazione, proveniente dalla Lomellina, è al Museo Civico diNovara (Museo Novarese 1987 p. 146, n. cat. 81). Esso presenta impasto fine di colore«arancione-giallastro-grigio» e una sola cordonatura. Viene confrontato con materiali del IV-III sec. a. C. Nello stesso catalogo al n. 82 è descritto un vaso “pre trottola” che presenta duelievi cordonature, datato al II sec. a. C. Sicuramente l’esemplare di Greggio, che si riallacciaalla medesima tradizione, è stato prodotto in assenza di modelli introdotti dal mondo romano esi riferisce, nella forma e nel tipo lavorazione, direttamente a tipologie La Tène diffuse local-mente. Purtroppo, essendo parte di una semplice raccolta superficiale, non si associa ad altrimateriali per la datazione, ma credo possa essere inserito cronologicamente in epoca anteriorealla penetrazione romana nella zona e alla diffusione massiccia di prodotti ceramici centroitalici, fra la seconda metà del II e la prima metà del I sec. a. C.

Pentole, tegami, coperchi, coppe e contenitori da conserva.

Complessivamente si tratta di recipienti privi di decorazione; solo in un caso è presente un fascio dilinee parallele graffite sotto l’orlo di una pentola (tav. 4 n. 37) e decorazioni a pizzicato e a impressionidigitali sull’orlo compaiono nei due frr. di ciotole-coperchi (tav. 4 nn. 39-44) di tradizione protostorica,diffuse in zona in epoca romana. Un buon repertorio di confronti è costituito dai materiali dellanecropoli di Angera (Lavizzari Pedrazzini 1980), dove fra le urne e i contenitori sono alcuni orli assaisimili ad alcuni esemplari di Greggio, datati ad Angera al I secolo d. C. (Lavizzari Pedrazzini 1980,tav. 14 n. 2-15 n. 1), probabilmente riferibili ad olle biansate (tav. 3 nn. 27-32 tav. 4 n. 38) con orloestroflesso e sagomato. Un’urna a parete pressoché verticale (Lavizzari Pedrazzini 1980, tav. 13 n. 2),simile ad un grande bicchiere, è presente ad Angera, datata dal contesto alla seconda metà del I secolod. C. Essa ricorda nelle forme generali i frr. di pentole con bordi estroflessi e arrotondati, breve tesainclinata e pareti verticali (tav. 3 n. 35, tav. 4 nn. 37, 40), che non sono facilmente confrontabili in zona,ma che hanno stretta attinenza nelle forme con recipienti da fuoco presenti come produzioni locali, adesempio, nel complesso dei materiali della villa di Settefinestre (Papi 1985, tav. 25, nn. 6, 8, 9) in variefasi, dall’epoca imperiale al tardoantico.Tav. 4. 42 (GRE 137). Fr. di bordo e parete di tegame, orlo arrotondato ed estroflesso, pareti inclinate.Lisciature e ritocchi a stecca sulla superficie esterna, incrostazione nera brillante all’esterno. Ø cm 20

Page 23: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

107

Tav. 3. nn 24/35

Page 24: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

108

ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 0,6. Impasto tenero con inclusi di grossagrana, bicolore: 2,5 YR 5/6 (red) interno, 2,5 YR 3/2 (dusky red) esterno.Tav. 4. 46 (GRE 353). Fr. di tegame, fondo piano, orlo leggermente ingrossato ed estroflesso, paretiinclinate. Lavorato al tornio e ritoccato a stecca. Presenta incrostazioni annerite all’esterno . Ø cm 27ricostruito all’imboccatura, cm 11,5 al fondo. Altezza cm 7,2. Spess. medio cm 1.Impasto duro con inclusi 2,5 YR 5/8 (red).Le due forme di tegami (tav. 4 nn.42, 46) non trovano confronti locali, sono però avvicinabili amateriali ticinesi datati 80-115 d. C., aventi caratteristiche del profilo assai simili (SimonettLamboglia 1967-71, p. 224). Occorre notare a questo proposito come i bordi delle forme ditegame ticinesi nelle fasi cronologiche più tarde di III e IV secolo, tendano a rientrare, cosìcome avviene ad Angera già nel I-II secolo (Lavizzari Pedrazzini 1980, p. 220). Nei corredifunerari angeresi tali forme di tegami sostituiscono le grandi patere in terra sigillata e la tenden-za degli orli all’estroflessione, accompagnata dall’esecuzione con impasti poco depurati, simanifesta nella seconda metà del II secolo d. C., periodo al quale riteniamo possano essereattribuiti anche gli esemplari di Greggio. Le ciotole-coperchio sono documentate a Greggio indue varianti, con orlo diritto (tav. 4 n. 44) e con orlo rientrante e ingrossato (tav. 4 n. 36),entrambe attribuibili al I secolo d. C. (Lavizzari Pedrazzini 1980, p. 227). In particolare abbia-mo riscontrato una decorazione a impressioni digitali sull’orlo (tav. 4 n. 44) e una decora-zione a pizzicato sul piede-presa (tav. 4 n. 39) di tradizione celtica. La forma suggerita dalfr. n. 44, decorato a impressioni sull’orlo così come il n. 4 tav.1, fa ritenere possibilel’appartenenza di questa ciotola-coperchio ad un “corredo” comprendente le urne a orlodiritto con analoghe decorazioni, per le quali abbiamo ipotizzato una datazione più alta,che potrebbe spingersi al I sec. a. C.Tav. 4. 39 (GRE 328). Fr. di fondo pertinente a ciotola-coperchio, piede ad anello con decora-zione a pizzicato. Ø cm 10,5. Spess. medio cm 0,8. Impasto duro con inclusi 2,5 YR 4/6 (red).Alcune varianti della forma ciotola-coperchio sono inoltre suggerite dagli orli n. 47 e n. 51 tav.5, il primo caratterizzato da solcature orizzontali e da accentuata carenatura, il secondo da unaaccentuata curvatura del bordo. Tali tipi sembrano trovare confronto con alcune ciotole-coper-chio della necropoli di Angera (Lavizzari Pedrazzini 1980, p. 227, tav. 16 n. 5), anch’esse di Isec. d. C. Piccole coppe carenate con orlo estroflesso e breve tesa sono espresse nei frr. 41, 43,45 tav. 4. Per alcune di esse, come si è anticipato, sono possibili confronti con materiali diambito La Téne, che contribuiscono, insieme a pochi altri, alla datazione più alta dellafrequentazione dell’abitato di Greggio. I tre frammenti sono assimilabili ad un unico tipo diciotola carenata che si trova nei corredi funerari della Lomellina a partire dal II sec. a. C.(Vannacci Lunazzi 1983). In particolare il n. 45 è molto simile nella forma ad alcune cioto-le, di dimensioni ridotte, dalla necropoli di Groppello Cairoli (Vannacci Lunazzi 1983, fig.2 n. 8) in contesti di II sec. a. C. A tale tipologia certamente si ispira la ciotola di Greggio,che, tuttavia, potrebbe rappresentare un attardamento e rientrare in una produzione localecollocabile fra la fine del II e la prima metà del I sec. a. C.Tav. 5. 49 (GRE 372). Fr. di bordo di ciotola, orlo arrotondato e leggermente inclinato, brevetesa, accentuata carenatura. Lavorazione manuale, lisciatura delle superfici. Incrostazione neraall’interno. Ø cm. 26 ricostruito all’imboccatura. Spess. medio cm 0,8. Impasto tenero conuniformi inclusi di grana media, 2,5 YR 3/2 (dusky red).Coperchi di varia forma (tav. 5), con orlo bifido o semplice, con relative prese, sono generica-mente databili ad età romana e confrontabili nei profili ai tipi presenti fra i materiali dello scavodella villa di Caselette (Rebaudo Greco 1980). In particolare il n. 57, tav. 5 ha stretta attinenzacon una ciotola coperchio dalla necropoli di Angera (Lavizzari Pedrazzini 1980, tav. 16 n. 3)datata alla seconda metà del I sec. d. C.Le prese di coperchio (tav. 5 nn. 48-50) hanno pertinente confronto con analoghe forme presen-ti a Trino S. Michele fra i materiali tardo-antichi (Cortelazzo 1989, fig. 26 n. 9)La coppa rievocata dal fr. tav. 5 n. 51, con orlo arrotondato e modanatura immediatamente sottol’orlo, trova riscontro nel tipo presente a Carpignano Sesia (Spagnolo 1982 tav. XLVI n. 4), alvillaro di Ticineto (Gareri 1980 tav. LX F1a) e a Trino S. Michele (Calabrese Rinaudo Roncaglio1989, fig. 22 n. 4), spesso con decorazioni a pastiglie o roselline applicate, databile alla metàdel I-inizi II sec. d. C.

Page 25: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

109Tav. 4. nn 36/46

Page 26: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

110

Tav. 5. nn 47/59

Page 27: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

111

Tav. 6. nn 60/63

Page 28: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

112

Catini e bacili.

Questi grandi recipienti (tav. 6) sono tutti ascrivibili a forme di ambito tardoantico. Il grossoframmento di catino tronco-conico (tav. 6 n. 60), diametro all’imboccatura di circa cm 45,con orlo sagomato, pareti inclinate e prese sporgenti larghe e piatte, trova stringente con-fronto, anche nel tipo di impasto, con orlo analogo, dalla Cava Portalupa a Vigevano (Ram-pa Sfredda 1984, p. 110 n. 23), attribuito al tardo-doano. La forma è inedita.Il fr. di bacino tav. 6, n. 63, con decorazione a fasci ondulati di linee incise a pettine sul corpoe decorazione a punti e tratti sull’orlo, trova pure confronto nello stesso repertorio (RampaSfredda 1984, p. 107, n. 11) in un frammento che, tuttavia, non appare decorato sull’orlo.Molto diffusi a Greggio i bacili a listello rappresentati dai frr. 61 e 62 tav. 6, fra i più comple-ti nel profilo. In particolare il n. 62 presenta un foro, eseguito a crudo poco sopra il listello,che fa supporre l’utilizzazione del recipiente, con tale modifica, ad esempio per la produzio-ne casearia. Il fr. di bordo (tav. 6 n. 61), riferibile alla stessa forma dei bacili a listello,presenta un’ingubbiatura grigiastra che conserva soprattutto all’interno, dove sono ben visi-bili ritocchi a stecca che formanti una decorazione a graticcio.Tav. 6. 63 (GRE 411). Fr. di bordo e parete di grande bacino emisferico, orlo orizzontalesporgente e arrotondato. Decorazione a fasci di linee ondulate a pettine poco sotto il bordo.Sull’orlo serie di punti e tratti, in sequenza alternata, ottenuti a pettine. Ø cm 44 circa,ricostruibile all’imboccatura. Spess. medio cm 1,2. Impasto stratificato duro con rari inclusidi grana media. Superfici 10 YR 7/4 (very pale brown), strato interno 10 YR 6/1 (gray).

Anforacei

La presenza di anfore non è molto abbondante e pochi i frammenti significativi recuperati.Tav. 7. 67 (GRE 527). Anfora. Fr. di collarino privo del bordo. Corte anse a sezione ovoidaleimpostate alla base del labbro e del coIlo. Impasto tenero depurato 5 YR 6/8 (reddish yellow).L’assenza del bordo rende incerta l’identificazione. Nelle forme generali, tuttavia, caratte-rizzate da grosse e corte anse a sezione ovoidale, impostate alla base del labbro e del collo,il fr. ricorda il gruppo delle «anfore brindisine», adibite al trasporto dell’olio fra la secondametà del II e la fine del I sec. a. C. , attestate nel territorio da vari esemplari conservati alMuseo C. Leone di Vercelli (Brecciaroli Taborelli 1987, pp. 132-133, tav. XIV, 5).Tav. 7. 70 (GRE 322). Anfora. Fr. di bordo, orlo arrotondato e leggermente rientrante. Impa-sto tenero, depurato con sporadici inclusi, 5 YR 6/8 (reddish yellow). L’orlo arrotondato eleggermente rientrante evoca il gruppo di anfore Dressel 6B (Brecciaroli Taborelli 1987, p.142, tav. XIX, 1), di fabbricazione istriana, diffuse in area cisalpina e padano veneta, pertrasporti polivalenti, fra la seconda metà del I sec. d. C. e la prima metà del II sec. d. C.Il fr. di bordo tav. 7, n. 72, trova confronto con un bordo dalla villa di Settefinestre (CambiVolpe 1985, p. 86, tav. 22, 8), collocato fra i tipi non identificati. Il fr. di bordo tav. 7, n. 69,ricorda nel profilo e nell’impasto le anfore di forma Dressel 1, ma l’esiguità dello spessoree le proporzioni non permettono di identificare con sicurezza nel fr. un anforaceo.

Laterizi, vetri, metalli, materiali vari.

Fra i frr. di ceramica comune presenti a Greggio non sono state identificate forme chiuse,tuttavia attestate da due anse certamente riferibili ad olpi (tav. 7 nn. 65, 66). Non si sono reperiteurne biansate, comunque presenti, date le numerose anse verticali raccolte, prive però di ele-menti del corpo (tav. 7 n. 64).Particolarmente numerosi, con forme e dimensioni diverse, gli elementi di impasto a forma ditoroide (tav. 7 n. 68), molto diffusi nei siti di ambito rustico, il cui uso permane incerto.Tav. 7. 68 (GRE 300). Fr. di toroide d’impasto. Argilla tenera con inclusi 2,5 YR 6/8(light red).I laterizi sono presenti a Greggio soprattutto con embrici, spesso recanti segniimpressi manualmente (tav. 7 n. 71) e in misura molto minore con mattoni, co-munque assai frammentati. Una fuseruola d’impasto (tav. 8 n.77) e la parte infe-

Page 29: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

113Tav. 7. nn 64/72

Page 30: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

114

riore di una macina a mano (Ø cm 45) in sarizzo evocano lavori femminili legati alla tessi-tura e alla macinatura dei cereali.I vetri, presenti in due esemplari (tav. 8 nn. 73 A, B), di forma rispettivamente aperta echiusa, sono genericamente databili al I-II sec. d. C. I metalli, infine, sono rappresentati faun ragguardevole numero di chiodi di ferro a sezione quadrata di varie dimensioni (tav. 8 nn.75, 76), riferibili certamente alle parti lignee delle costruzioni e delle abitazioni del sito.Esse, probabilmente, non avendo lasciato tracce di pavimentazioni e di calce, potevano ve-rosimilmente avere strutture prevalentemente lignee, basate su fondazioni realizzate inciottoloni di fiume. Gli embrici dovevano essere utilizzati soprattutto per le pavimentazionie i tetti avevano forse coperture prevalentemente lignee e vegetali. Un unico fr. di bronzo(tav. 8 n.74) sembra, da ultimo, riferibile ad un piccolo contenitore o alla parte metallica diun mobile ligneo.

CONCLUSIONI

Un confronto fra la tipologia dei materiali presenti a Greggio può essere fatto coni siti di Carpignano e Biandrate, scavati negli ultimi anni, e geograficamente assaiprossimi. Purtroppo per tali località non si è provveduto alla pubblicazione di tuttele classi di materiali e, pertanto, il confronto appare incompleto, anche se è possibi-le e in qualche modo utile per le assenze e presenze di alcune tipologie specifiche.La correlazione fra le datazioni proposte per il vasellame “da mensa” (Sommo1989) e per la ceramica “da cucina” e “da trasporto”, qui considerate, permette diallargare notevolmente il periodo di frequentazione del sito di Greggio, facendonerisalire la formazione ad un periodo, difficilmente precisabile, anteriore o contem-poraneo alla romanizzazione (fine II- inizi I sec. a. C.) e il probabile abbandono alIV-V sec. d. C. L’abitato, composto probabilmente da costruzioni lignee sparse,richiamanti i modelli della tradizione pre-romana, presenta tracce di attività legateall’agricoltura e all’allevamento, che sembrano sostanzialmente perpetuarsi, conlimitate influenze esterne, sino al tardo-anico. L’esistenza di contatti commercialie di scambio, attestata dagli anforacei e dalle ceramiche fini “da mensa”, nonchèdalla presenza di un percorso stradale diretto all’imbocco della Valsesia, lungo lasponda destra del fiume (Sommo 1990), consente di ritenere che la comunità delluogo fosse partecipe del flusso di merci diretto alla zona alpina ed avesse rapportidi scambio con il mercato urbano.Si tratterebbe dunque di un piccolo insediamento, di una comunità apparentementelibera, con un proprio territorio, forse concessole dalle istituzioni locali pre-roma-ne della città-stato. Indubbiamente non sembra possibile inquadrare il sito di Greg-gio come un semplice impianto rustico legato ad un fundus e alla produzione agri-cola di epoca romana.

Hanno collaborato alla stesura dei disegni M. GUILLA e P. DELLAVALLE , che ringraziosentitamente, insieme con i molti membri del Gruppo che hanno partecipato alle varie fasidel recupero e della catalogazione. Un particolare ringraziamento devo alla dottoressa EMA-NUELA ZANDA della Soprintendenza Archeologica del Piemonte, che a suo tempo permi-se al GAV di catalogare e studiare i materiali raccolti a Greggio.

Abbreviazioni usate nelle schede: Fr.=frammento Frr.= frammenti, Ø=diametro,Spess.=Spessore.

Page 31: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

115

Tav. 8. nn 73/77

Page 32: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

116

BIBLIOGRAFIA

Bergamini 1973 Bergamini M. La ceramica romana di Russi, in «StudiRomagnoli», 8, 1973, p. 7

Brecciaroli 1987 Brecciaroli Taborelli L. Per una ricerca sul commercio nella Transpadana occidentale in età romana: ricognizione sulleanfore di Vercellae, in «Atti del Convegno di studi nel cente-nario della morte di Luigi Bruzza 1883-1983», Vercelli1987, p. 129

Calabrese et.al. 1989 Calabrese V. Rinaudo B. Roncaglio M. Frammenti ceramicidi età romana, in «S. Michele di Trino», Trino 1989, p. 95

Cambi Volpe 1985 Cambi F. Volpe G. Anfore in «Settefinestre», III, La villa ei suoi reperti, p. 72

Conti 1931 Conti C. Valsesia archeologica, Casale Monferrato 1931Cortelazzo 1989 Cortelazzo M. La ceramica tardo-antica e medievale, in

«S. Michele di Trino», Trino 1989, p. 104Gareri 1980 Gareri E. Nota sul materiale ceramico dal Villaro di Ticineto

(AL), in «Studi di archeologia dedicati a Pietro Barocelli1»1980, p. 191

Lavizzari Pedrazzini Lavizzari Pedrazzini A. P. 1980 Terra sigillata e ceramicacomune dalla necropoli romana di Angera, in «Annalidella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studidi Milano», XXXIII, fasc. I-II, 1980, p. 205

Museo Novarese AAVV Museo Novarese, Novara 1987Papi 1985 Papi E. Ceramica comune in «Settefinestre», III, La villa e i

suoi reperti, p. 93Perin Rampa 1982 Perin A. Rampa P. Gravellona: evoluzione di un sito, in

«AUT», 1,1982, p. 61Rampa Sfredda 1984 Rampa P. Sfredda N. Ritrovamenti a Cava Portalupa

(Vigevano): materiale tardo antico, in «AUT», 3, 1984, p.105

Rebaudo Greco 1980 Rebaudo Greco G. La decorazione della ceramica comunedi Caselette, in «Studi di Archeologia dedicati a PietroBarocelli», 1980, p. 135

Simonett Lamboglia 1967 Simonett C. Lamboglia N. Necropoli romane nelle terre dell’attuale Canton Ticino, in «Archivio Storico Ticinese», 29-30, 1967-71

Sommo 1989 Sommo G. Greggio (VC): insediamento rustico. Il vasella-me “da mensa”, in «AUT» n. 8, 1989, p. 41

Sommo 1990 Sommo G. Insediamenti rustici di epoca romana, percorsi,pievi e luoghi fortificati lungo la riva destra della Sesia. ilcaso di Rado, in «AA. VV. Castrum Radi», Vercelli 1990,p.1

Spagnolo 1982 Spagnolo G. Alcune anticipazioni sullo scavo di un impian-to rustico in località S. Spirito di Carpignano sesia (NO), in«Quaderni Soprintendenza Archeologica del Piemonte», 1,1982, p. 89

Spagnolo 1983 Spagnolo Garzoli G. Biandrate loc. Le Pievi. Strutture diEtà romana, in «Quaderni Soprintendenza Archeologica delPiemonte», 2, 1983, p. 167

Spagnolo 1986 Spagnolo Garzoli G. Carpignano Sesia (NO), Cascina TreConfini. Rinvenimenti di Età romana, in «Quaderni Soprintendenza Archeologica del Piemonte», 5, 1986, p. 200

Vannacci Lunazzi 1983 Vannacci Lunazzi G. Intervento al Colloquio Internaziona-le Popoli e facies culturali celtiche a nord e a sud delle Alpidal V al I secolo a. C., Milano 1983, p. 178

Viale 1971 Viale V. Vercelli e il Vercellese nell’antichità, Milano 1971

Page 33: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

NOTE E AGGIUNTE

Tra il 2001 e il 2003 sono stati effettuati importanti ritrovamenti poco asud del sito indagato dal GAV, durante i lavori per la TAV (Si vedano : CristinaAmbrosini, Michela Ruffa, “Insediamenti rurali lungo il fiume Sesia” in «For-me e tempi dell’urbanizzazione nella Cisalpina (II secolo a.C. - I sec. d. C.)»Firenze 2007, pag. 330-332 e Cristina Ambrosini, Michela Ruffa “Greggio,località Cascina Nuova. Insediamento rustico e necropoli di età romana”, in«Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte», 22, 2007 pag.282-286 - Tavole CVII-CVIII).

Ne risulta ora un quadro molto più dettagliato che riguarda unostanziamento attivo dal I sec. a. C. ad un imprecisato momento posteriore allafine del II secolo d. C. Si sono individuati inoltre tre assi stradali, uno direttoal nord-est lungo il fiume, largo 2,80 m, uno diretto a nord-ovest, largo 2 m,uno, glareato, con andamento est-ovest, largo m 6, databile alla fine I sec. a.C.- inizio I sec. d. C., che presuppone l’attraversamento del fiume.

Il percorso lungo il fiume era stato ipotizzato, sulla base dei ritrovamentinoti nella zona, in: Giovanni Sommo “Il territorio” in «Castrum Radi. Studi ericerche sulla struttura materiale di un castello di pianura dell’alto Vercellese»,Vercelli 1990, pag. 1-24.

La grande strada, presumibilmente proveniente da Novaria e diretta aovest in direzione di Cerrione, delle Aurifodinae e dei passi alpini, è inveceuna sorpresa imprevista che pone numerosi interrogativi sulla viabilità nel-l’alto Vercellese, non descritta dagli itinerari noti e non documentatata sino adoggi da altri ritrovamenti e miliari.

Greggio. Particolare di uno degli edifici emersi dallo scavo.

Page 34: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i

La situazione complessiva è riassunta dalla tavola qui sopra, nella qua-le sono stati evidenziati ed idealmente prolungati gli assi viari individuati eriportati i dati dello scavo TAV, insieme alle aree di affioramento segnalate dalGAV. L’insediamento, piuttosto vasto e sparso, si articola principalmente lun-go l’asse nord est diretto alla Valsesia, concentrandosi nell’area del crocevia.

Per quanto riguarda la periodizzazione e descrizione delle strutture sirimanda agli articoli citati del 2007.

Indubbiamente la zona conserva un notevole interesse archeologico epotrebbe rivelare nuove emergenze. Una pubblicazione esaustiva dello scavoe dei materiali sarebbe auspicabile.

[G.S.]

Aree GAV:1-4-6-8: aree di minore densità di materiali,3-5-7: aree di affioramento di strutture murarie, 2-9: aree dimaggiore densità di materiali, 10: ditta Garbero, affioramenti del 1973, 6: probabile zona necropolare. Aree TAV: d:edifici, e: aree necropolari.

e

d

d

de

Page 35: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i
Page 36: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i
Page 37: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i
Page 38: GREGGIO (VC): INSEDIAMENTO RUSTICO. IL VASELLAME “DA … · CATALOGO Hanno collaborato alla stesura dei disegni M.GUILLA e P.DELLAVALLE che ringrazio sentitamente insieme con i