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Graziano Delrio Sindaco di Reggio Emilia

Chi conosce un bambino Chi conosce un bambino Chi conosce un bambino Chi conosce un bambino

conosce il futuroconosce il futuroconosce il futuroconosce il futuro

Nessuno educa nessuno, e neppure se stesso:

gli uomini si educano in comunione,

attraverso la mediazione del mondo.

Paulo Freire

Se è vero che la società del futuro si baserà

sull’economia della conoscenza,

allora la possibilità di accesso alla conoscenza

è l’obiettivo per le persone della società

contemporanea

L’educazione è un diritto

L’educazione di qualità è un diritto

L’educazione è centrale per la vita di una comunità

L’educazione è pratica di cittadinanza

L’educazione è una competenza strategica e

fondante l’ idea della città e di futuro

E’ anche grazie a questa peculiarità che Reggio Emilia

oggi può definirsi una città aperta, accogliente e

comunitaria

0-60-290-99 anni

Reggio Emilia oggi

e il sistema educativo

28 nidi, 1.800 bambini

65 scuole infanzia, 4.800 bambini

43 scuole primarie, 8.300 alunni, 1.500 alunni in più in 10 anni

(23% stranieri, 3% disabili)

14 scuole secondarie di primo grado,4.800 studenti, 1.000 allievi

in più in 10 anni (21% stranieri, 3% disabili)

Nelle scuole secondarie di secondo grado vi sono 20.200

studenti

Università Modena e Reggio, sede di Reggio: 6.500 studenti

Un sistema ricco

La situazione di Reggio Emilia

Reggio Emilia, popolazione al 31/12/2011

172.000 ab

130.000 ab

Fonte: Ufficio Statistica Comune Reggio E.

149.000 ab

POPOLAZIONEIn 10 anni a Reggio Emilia (2001-2011):

• la popolazione è cresciuta del 16%

• i bambini (0-14) sono cresciuti del 29%

• i ragazzi (10-14) sono cresciuti del 41%Fonte: Ufficio Statistica Comune Reggio E.

Reggio Emilia, il nucleo famigliare

Anno 1996: 57mila famiglie di 2,4 componenti

Anno 2011: 78mila famiglie di 2,2 componenti

Il 41% delle famiglie sono monopersonali

Fonte: Ufficio Statistica Comune Reggio E.

Reggio Emilia, gli stranieri

Anno 2003: Reggio Emilia 11,3% (Italia 4,2%)

Anno 2010: Reggio Emilia 27,1% (Italia 9,7%)

I residenti di origine non comunitaria sono il 16% della

popolazione, il 21% nella popolazione scolastica (0-18)

Il 30% dei nuovi nati sono figli di coppie di genitori immigrati

Fonte: elaborazione Cittalia su dati ISTAT

41,90%40,90%

40,60%40,20% 40,10%

41,30%

36,60%

39,40%40,00%

2001/2002 2005/06 2006/07 2007/08 2008/09 2009/2010 2010/2011 2011/12 2012/13

86,70% 86,30%88,00%

89,40%90,00%

89,70%

91,60%91,00%

94,77%

2 0 0 1/ 0 2 2 0 0 5 / 0 6 2 0 0 6 / 0 7 2 0 0 7 / 0 8 2 0 0 8 / 0 9 2 0 0 9 / 2 0 10 2 0 10 / 2 011 2 0 11/ 2 0 12 2 0 12 / 2 0 13

Scolarizzazione (2012)

Nidi: 40,1%

Scuola infanzia: 86,3%

Nidi

Scuole infanzia

Fonte: istituzione Scuole e Nidi

Valutazione delle competenze

su bambini di IV elementare:

Lettura: Italia 16° posto (nel 2006 eravamo al 6° posto)

Scienze: Italia 11° posto (nel 2006 eravamo al 4° posto)

Matematica: Italia 19° posto (nel 2006 eravamo al 14° posto)

Apprendimenti scuola primaria (2011)

Fonte: I.e.a. - International Association for the evaluation of educational achievement

Istruzione secondaria e dispersione (2011)

Fonte: Rapporto Isfol 2012 – Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori

Istruzione secondaria (14-18 anni) su popolazione adulta :

Italia: 56 % (con tassi di crescita inferiori a quelli medi comunitari)

Unione europea: 73,2 %

Dispersione scolastica 18-24 anni Italia: 18,2 % (pur in calo costante negli anni)

Unione europea: 13,3 %

N. Laureati ogni mille giovani (25-30) 2010:

Reggio Emilia: 103° (su 107 province)

Iscritti UniMore - ateneo reggiano 2012/13:

n° 6.500 studenti (+ 7,1% dall'a.a. 2011/2012)

Fonte: elaborazione Sole24ore su dati Miur e Istat; Università Modena e Reggio Emilia

UNIVERSITA’Laureati su popolazione (2010):

Modena: 10,9%

Reggio Emilia: 11,4%Bologna: 12,8%

Parma: 14,5%

(Italia 11,1%)

NEET- Not in Education, Employment or Training 2010(Giovani 15-29 anni che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non

cercano lavoro attivamente, sul totale della popolazione di riferimento)

Bologna: 9,3%

Parma: 13,0%

Modena: 16,3%

Reggio Emilia: 16,5% (10% maschi, 23% femmine)

Emilia Romagna: 13,6%

Italia: 21,2 %

Fonte: Ministero del lavoro e delle politiche sociali

fenomeni socio-demografici crisi socio-economica

tagli agli enti locali riduzione/azzeramento fondi

aumento dei bisogni

diminuzione risorse

L’educazione come competenza strategica della città

TecnopoloMeccatronica

REICentro

Malaguzzi

IRCSS Ospedale

Centro Ricerche energie

rinnovabili

UNIVERSITÀ

Fonte: Gary S. Becker, “ Human Capital Theory “

Dal 2003/04 * ad oggi: 656 posti in più

• 439 posti in più scuola d’infanzia

• 217 posti in più nido d’infanzia

Ampliamenti 2011/12:

• Realizzazione Nido scuola Fism dell’infanzia a Cavazzoli per 70 bambini

• Nuova sezione Primavera presso Scuola dell’infanzia Fism San Giuseppe per 20 bambini (2 - 3 anni)

* Nascita Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia

REGGIO CHILDREN srl

Fatturato 2011 circa3 milioni €

CENTRO INTERNAZIONALE MALAGUZZI

2006 2014

Apertura

Centro

Internazionale

e Auditorium

Gerra

20102008 2012

Inaugurazione

Scuola

Comunale

Infanzia

e Scuola

Primaria

Presentazione

Atelier del Gusto

Inaugurazione

caffetteria

Pause

Inaugurazione

Ristorante

Ampliamento

Scuola Primaria

2007 2013

FONDAZIONE INTERNAZIONALE

CENTRO MALAGUZZI

Fondatori promotori:

1. Comune di Reggio Emilia

2. NAREA North American Reggio Emilia Alliance (USA)

3. REI Reggio Emilia Institutet (Svezia)

4. RED Solare Argentina

5. Effe 2005 – Gruppo Feltrinelli

6. CIR Cooperativa Italiana Ristorazione

7. Cooperativa sociale Coopselios

Progetti della Fondazione Internazionale Centro Loris Malaguzzi

• Sostenibilità ambientale/creatività (REMIDA)

• Premio “Loris Malaguzzi” (divulgazione pedagogica)

• Progetto EDUCA (Europa-Sudamerica-Africa)

• Progetto continuità - ricerca sugli spazi per l’apprendimento e l’integrazione tra scuola Infanzia e scuola Primaria

•Progetto ‘Città Educante’ (Bando MIUR –progetto Cluster)

• Progetto ‘Smart Education’ (Bando MIUR –progetto smart city)

• Progetto EXPO 2015 Children Park

Servizi educativi per la scuola (6-29 anni) * €4.413.410

Trasferimento a Istituzione SCI AN €21.575.000

Trasferimento Istituto Peri €1.840.000

Trasferimento Fondazione per lo Sport €1.686.500

Totale €29.514.910

* funzionamento scuole (escluso refezione scolastica), integrazione scolastica ed

estiva disabili e stranieri, scuole aperte al pomeriggio ed atelier, ludoteche,

gruppi educativi territoriali, partecipazione giovanile, leve giovani.

Impegno del Comune di Reggio Emilia sui servizi educativi (anno 2012 escluso investimenti)

Reggio Scuola + Città Educativa + Ufficio Giovani

PARTECIPAZIONE GIOVANILE e BENESSERE

14-29 anni

SERVIZI EDUCATIVI TERRITORIALI

e DIRITTO allo STUDIO6-14 anni

2

Non si cresce con i se,ma con i nonostante

M. Gramellini

Qualità della vita: Reggio Emilia 11° posto (su 107 province)

Nidi: Reggio Emilia 3° postoFonte: Il Sole 24 ore, novembre 2012

Qualità dei servizi: Reggio Emilia 3° posto

(dopo Trento e Bolzano)Fonte: Monitorcittà, maggio 2012

Significa 188 persone coinvolte nelle attività educative promosse dall’Amministrazione Comunale:40 funzionari ed educatori comunali,88 educatori per disabili, 56 educatori territoriali per ragazzi 6-14, 4 operatori di territorio per ragazzi 14-29 anni

.. e tutti gli altri e le altre

Servizi per il Diritto allo studio

…………………………..

S.E.I. Spazi Educativi Interdisciplinari

GET primarie + Ludoteche

150 bambini al pomeriggio

350 bambini al mattino

Laboratori di italiano L2100 ragazzi

Collaborazioni Territoriali

società sportive, parrocchie, associazioni genitori, centri sociali, circoli ARCI

Progetti di convivenza civile

•Relazioni Disarmate

•Rispettanza

30 classi scuole primarie e secondarie 1° grado

6 GET Gruppi Educativi Territoriali3 CEP Centri Educativi Pomeridiani

200 ragazzi

Atelier/laboratori pomeridiani:43 scuole aperte al pomeriggio

1300 ragazzi

Integrazione scolastica242 alunni

88 educatori

Servizi Educativi territoriali e Diritto allo Studio (6-14)

3

Progetto “Partecipare la città”CCR 450 bambini e ragazzi

Leva 486 giovani

Progetto regionale“Concittadini e Carta Giovani” Percorsi di Educazione alla

Cittadinanza Attivanelle scuole superiori e

Università

Cantieri Giovani(Spazi di Aggregazione e Net)

35 eventi nel 20114 Nuovi Educatori Territoriali

Lotta alla disperionescolastica

(Progetto POLO 117 ragazzi, Gancio Originale 213 ragazzi e 281 volontari, Stanza di Dante,Free Student Box 243 accessi )

Progetto Giovani e lavoro a Reggio Emilia

(collaborazione con Provincia, Camera di Commercio e

Università)

Progetto Creatività e Imprenditoria(collaborazione con Assessorato

Cultura e Università, GAER-Giovani Artisti Emilia Romagna, Provincia e

Regione)

Promozione alla salute e stili di vita sani:•Collaborazione con Fondazione dello Sport e UISP (SportLab coinvolge circa 200 ragazzi l’anno)

•Partecipazione al gruppo interistituzionale “ Prevenzione”del Piano di Zona per la salute e il benessere.

Partecipazione Giovanile e Benessere

(14-29)

4

SCUOLE APERTE AL POMERIGGIO

A.s. 2012/2013 43 scuole aperte almeno un

pomeriggio alla settimana con atelier e laboratori

1.300 ragazzi

3.000 ore

in continuità educativa con il lavoro della mattina, ma con

una molteplicità di linguaggi differenti

La scuola cresce meglio se ha

attorno una comunità che se ne

prende cura

La comunità è più forte se ha la

scuola al suo centro

La scuola (aperta) al centro della comunità

Verso il Patto per la Città Educante

L’educazione è centrale per la nostra comunitàallora tutta la nostra città, tutto il territorio e tutte le

esperienze, devono

essere coinvolte,

assumersene

maggiormente

la responsabilità

0-29

Tre diritti su cui il Patto propone una riflessione

- il diritto agli apprendimenti: accessi plurimi alla conoscenza,

riconoscimento delle differenze, cento linguaggi

- il diritto al benessere: sviluppo dell’individuo in tutte le sue

dimensioni fisiche, educative, relazionali, sociali e culturali

- il diritto alla partecipazione: non prendere parte, ma essere

parte

0-29

Che cosa abbiamo già fatto?

Alcuni esempi del lavoro territoriale degli ultimi anni,

ascoltando, la viva voce dei protagonisti

0-29Verso il Patto per la Città Educante

Il Patto di cui stiamo

parlando esiste già nei fatti

madobbiamo passare da una

città che educa

ad una

città educante

0-29Verso il Patto per la Città Educante

Una città educante

è una città che si fa carico,

attraverso l’azione integrata di

tutti i soggetti che a diverso titolo

lavorano in campo educativo, dello

sviluppo armonico e integrale di

tutti i suoi cittadini

0-29Verso il Patto per la Città Educante

Città educante come città generatrice di benessere e opportunità

Educazione come diritto di cittadinanza

Città educante come città che promuove la partecipazione e la relazione

Città educante come città che riconosce le differenze e valorizza gli intrecci

Città educante che valorizza gli accessi plurimi alla conoscenza

Costruzione di una governance con coordinamento pubblico a sostegno dei

territori

0-29Verso il Patto per la Città Educante

Linee di lavoro

Ora occorre condividere un percorso che sia capace

di mettere a fuoco, a partire dalla chiavi di lettura di

ciascuno, le questioni centrali dell’educare oggi nel

nostro territorio

Progettare insieme le azioni prioritarie al fine di

aumentare la consapevolezza di tutti rispetto al sistema

degli interventi messi in campo

0-29Verso il Patto per la Città Educante

Linee di lavoro

Patto per una Città EducantePromotori

Officina Educativa

Scuole primarie e secondarie di primo grado della città, coinvolte

tramite l’Ufficio Scolastico Territoriale

Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia

Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi

0-29

Il Patto per una Città Educante Si rivolge a

Istituzioni scolastiche, Università, Enti,

pedagogisti, insegnanti, educatori, operatori,

studenti, famiglie, parrocchie, associazioni,

società sportive, volontariato, terzo settore,

centri sociali, circoli, imprese …

0-29

Fine gennaio, la settimana dell’educazioneLa città discute della vita scolastica dei nostri ragazzi, le

opportunità di lavoro per i giovani, i luoghi e i modi della

partecipazione attiva di ragazzi, giovani e famiglie

Febbraio – maggio 2013Stesura dei cinque patti territoriali della città

Il Patto per una Città Educante

Le tappe 0-29

L’educazione, chi educa, ha bisogno di futuro.

Altrimenti non è.

I bambini, i giovani, i ragazzi e le ragazze - che delle volte

sono anche i nostri figli e figlie - sono il futuro.

Noi dobbiamo metterci il coraggio, il coraggio del futuro, il

coraggio dell’utopia perfettibile