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dai programmi ai curricoli

la progettazione per competenze

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la progettazione per competenze

La valutazione delle competenze da certificare in uscita dall’obbligo di istruzione “è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche”.(Art.1, comma 2, DPR n. 122/2009)

L’acquisizione delle competenze di base si traduce “nella capacità dello studente di utilizzare conoscenze e abilità personali e sociali in contesti reali, con riferimento alle discipline/ambiti disciplinari che caratterizzano ciascun asse culturale”.

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IL MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE

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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE,DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA (*)(DENOMINAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA)( **)CERTIFICATO delle COMPETENZE DI BASEacquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzioneN°……..

IL DIRIGENTE SCOLASTICO (***)

Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro delta Pubblica Istruzione) con decretb 22 agosto 2007, n.139;Visti gli atti di ufficio;Certifica

che L.. studente/ssa

Cognome………………………… nome…………………………………….

nato/a il ,./..../...., a…………………… Stato……………………………….

iscritto/a presso questo Istituto nella classe sez………….

indirizzo di studio (*****)………………………………………………………

nell’anno scolastico…………………………………………………………..

nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,ha acquisito

le competenze di base di seguito indicate.

(*) Nel caso di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) occorre affiancare al logo del MIIJR anche quella della REGIONE di riferimento.(**) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni, occorre sostituire “Istituzione scolastica” con “Struttura formativa accreditata”.(***) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Il Dirigente Scolastico’ con ‘Il Direttore/Legale Rappresentante della Struttura formativa accreditata’. Per le istituzioni scolastiche paritarie, il certificato è rilasciato dal Coordinatore delle attività educative e didattiche.(****) Nel caso di percorsi di IeFP realizzati da Strutture formative accreditate dalle Regioni occorre sostituire ‘Istituto nella classe ... sezione ...‘ con “Struttura formativa accreditata”. (***** Nel caso di percorsi di IeFP occorre sostituire ‘indirizzo di studio’ con ‘percorso di

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I livelli Livello base: lo studente svolge compiti semplici in

situazioni note,mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.

Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con l’indicazione della relativa motivazione

Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

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Che fare? Suggerimenti organizzativi

I dipartimenti per discipline e/o per assi culturali:

Per discipline: Analisi disciplinare come base della progettazione (ciò che ogni disciplina apporta)

Per assi: progettazione dei percorsi integrati per il

conseguimento delle competenze (problema delle scelte)

Costruzione delle prove per la certificazione delle competenze

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premesse

I riferimenti:

Edgar Morin: la testa ben fattaHoward Gardner: le intelligenze multipleDaniel Goleman: l’intelligenza emotivaMichele Pellerey: la valutazione autentica

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premesse

La complessità dei saperiPoiché la nostra educazione ci ha insegnato a separare e a

non legare le conoscenze, l’insieme di queste costituisce un puzzle inintelleggibile.

Le interazioni, le retroazioni, i contesti, le complessità che si trovano nel no man’s land tra le discipline diventano invisibili. (…)

L’incapacità di organizzare il sapere sperso e compartimentato porta all’atrofia della disposizione mentale naturale a contestualizzare e a globalizzare.

(Edgar Morin, I sette pilastri del sapere, 1999)

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premesseQuali “saperi”

“La conoscenza si sviluppa in forme diverse da persona a persona in relazione all’età, alle condizioni, ai contesti di vita e di lavoro. Non è il dato finale di attività intenzionali, nell’ambito di strutture preposte allo scopo. E’ l’esito, costantemente mutevole, di un’elaborazione sia di saperi volutamente trasmessi e accolti, sia di idee, informazioni, abilità acquisite in via informale o attraverso l’esperienza.

E’ il risultato di itinerari non lineari, nel corso dei quali,si costruisce e ricostruisce un personale modo di porsi di fronte alla realtà, si assumono riferimenti di valore, nascono legami di appartenenza, si definisce un’identità legata a condizioni e valutazioni di carattere sociale, storico, di genere, di classe, civile, etnico e culturale.”

(S. Meghnagi, Il sapere professionale,2005)

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premesse

La scuola richiede prestazioni individuali…..

La scuola richiede un pensiero privo di supporti …..

La scuola coltiva il pensiero simbolico, nel senso che lavora su simboli…..

A scuola si insegnano capacità e conoscenze generali……

……mentre il lavoro mentale all’esterno è spesso condiviso socialmente;

…..mentre fuori ci si avvale di strumenti cognitivi o artefatti;

…..mentre fuori della scuola la mente è sempre direttamente alle prese con oggetti e situazioni;

…..mentre nelle attività esterne dominano competenze specifiche, legate alla situazione.”

le quattro discontinuità [Loren Resnick, 1995]LA NATURA DELL’INSEGNAMENTO

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Alcune definizioni (…nella scuola): comportamento direttamente osservabile

(Bertocchi); livello effettivamente raggiunto nella

esecuzione di un compito (Boscolo); ciò che l’allievo è in grado di fare (Mager); livello di performance (grado di riuscita

individuale) (Guilbert).

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“insieme strutturato di conoscenze,

capacità e atteggiamenti necessari per svolgere un compito e capacità di attivare e coordinare le proprie risorse interne (conoscenze, abilità e disposizioni interne stabili) e quelle esterne disponibili per portare a termine validamente ed efficacemente i compiti richiesti o le sfide da affrontare” (Pellerey)

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Una competenza è raggiunta quando saperi e saper fare diventano patrimonio di un individuo e vengono spontaneamente applicati alla soluzione di problemi di varia natura.

Quindi, per parlare di competenza, è necessario uscire dall'ambito disciplinare e individuare applicazioni esterne alla materia interessata.

(S.Pea, 2009)

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Competenze cognitive disciplinari, professionali: ◊Acquisire i concetti e gli strumenti di base di

una disciplina (es. lettura di carte geografiche )

◊Acquisire e organizzare i contenuti secondo corrette

impalcature concettuali Competenze metacognitive:

◊Consapevolezza e controllo dei propri processi di apprendimento

◊Abilità di studio: imparare a imparare: ◊Compilazione della conoscenza (dichiarativa e

procedurale) Competenze trasversali (strategiche):

◊Prendere decisioni, Diagnosticare, Relazionarsi◊ Affrontare e risolvere problemi◊ Sviluppare soluzioni creative, curare il proprio

successo formativo◊ Inserirsi nel mondo del lavoro, interessarsi alla società

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Cosa abbiamo?

I traguardi di competenza del primo ciclo organizzati in tre aree disciplinari comuni alla scuola primaria e alla secondaria di primo grado:

linguistico-artistico-espressiva; storico-geografica; matematico-scientifico-tecnologica

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Cosa abbiamo? Accordo del gennaio 2004 in Conferenza unificata

Stato – Regioni sugli standard formativi “minimi” in uscita dai percorsi triennali di istruzione e FP;

I livelli di competenza OCSE –PISA per Matematica, Lettura e Problem solving;

Quadro Comune europeo per le lingue – scala globale dei livelli

Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche (EQF)

Prove OCSE PISA Prove INVALSI

Valutazione di sistema Valutazione in matematica e italiano per esame

primo cicclo

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Da dove cominciare?Il significato di educazione per MORIN

1. Fornire una cultura che permetta di DISTINGUERE CONTESTUALIZZARE, GLOBALIZZARE AFFRONTARE i problemi multidimensionali, globali e fondamentali

2. Preparare le menti alla complessità dei problemi

3. Preparare ad affrontare l’incertezza …………..favorendo l’intelligenza strategica

(E.Morin, La testa ben fatta, riforma dell’insegnamento, riforma del pensiero)

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QUALE CURRICOLO PER L’EDUCAZIONE DI DOMANI?

CURRICOLO COME ACCUMULO DI UNITÀ DIDATTICHE Insegnamento come trasmissione descrittiva di

tipo statico e oggettivo: produce CONOSCENZA

CURRICOLO COME RETE DI MODULI/ UdA / PROGETTI… come rete di competenze e/o basi di conoscenze: Percorso di apprendimento dinamico e

soggettivo: PRODUCE COMPETENZA

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Didattica tradizionale organizzazione lineare , sequenziale lettura, memorizzazione, padronanza delle disciplineOrganizzazione per UU. DDL’insieme compone il “programma”

Didattica modulare Organizzazione per unità tematiche/ problemiLe unità di apprendimento sono in sé compiute e conducono a competenze certificabiliL’insieme costituisce un curricoloLe discipline sono strumentiL’analisi è di tipo sincronico e procede per

associazioni

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E’ FONDAMENTALE L’ANALISI DISCIPLINARE

Trasformazione delle sequenze del manuale in mappe di conoscenze

Scelta dei nodi essenziali per il raggiungimento degli standard

E’ un processo di scomposizione e ricomposizione di una disciplina scolastica per ottenere:

I nodi (concetti, idee chiave, regole portanti)

i legami (le connessioni associative e discriminative per disegnare la mappa disciplinare

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MAPPE CONCETTUALI

Sistemi grafici di rappresentazione delle strutture della conoscenza (informazioni e conoscenze)

Rappresentano una gamma di relazioni tra concetti, gerarchie, legami trasversali

Esplicitazione dei nuclei fondamentali

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MODELLO MODI DIAPPRENDIMENTO

STILE DI INSEGNAMENTO

PROCESSO

Lista

Albero

Tabella

Rete

Accumulo

Classificazione

Sintesi

Connessione

Lineare

Gerarchico

Multicomponenziale

Ipertestuale

Crescere

Salire

Incrociare

Navigare

RAPPORTO TRA MAPPA E INSEGNAMENTO

Giuseppe Martini, “L’analisi disciplinare apre la programmazione” in ANP Notizie,1994

Analisi disciplinare

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L’analisi disciplinareSignifica: possederne lo statuto epistemologico e la dimensione

storica, delineare la rete semantica dei concetti chiave:i “saperi essenziali”;

ricercare i concetti ricorrenti che “tessono” la disciplina,che hanno valore strutturante e generativo di conoscenze, che ci permettono di riconoscere il già incontrato e prefigurare il senso di un nuovo contesto/contenuto;

evidenziare i collegamenti tra le diverse disciplineper superare la parcellizzazione delle conoscenze.

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Dalle mappe disciplinari alla materia

L’insegnante con la progettazione curricolare: seleziona i concetti portanti delle discipline; individua le relazioni esistenti tra essi; confronta la struttura dei saperi con la loro

relatività storica; attribuisce il loro significato sociale.In questo modo abbandona il ruolo di depositario di

una conoscenza immutabile che contrasta con la magmaticità della ricerca in atto.

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Costruire un curricolo L’insieme delle situazioni di

apprendimento mediante le quali gli insegnanti costruiscono un sistema di opportunità educative volte a fornire chiavi interpretative della realtà:

- selezione di nuclei tematici disciplinari, - metodologia didattica e valutativa, - attività cognitive e metacognitive, - aspetti relazionali e organizzativi, - mezzi e risorse.

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Cosa dice la norma sul curricolo: l’ art. 8 del Regolamento dell’autonomia (DPR 275/99)

2. Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare, a norma del comma 1, la quota definita a livello nazionale con la quota loro riservata che comprende le discipline e le attività da esse liberamente scelte. Nella determinazione del curricolo le istituzioni scolastiche precisano le scelte di flessibilità previste dal comma 1, lettera e).

3. Nell'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole è garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale, nel rispetto delle diverse finalità della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore.

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Art. 8 del Regolamento dell’autonomia4. La determinazione del curricolo tiene conto delle diverse

esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti e alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzione.

5. Il curricolo della singola istituzione scolastica, definito anche attraverso un'integrazione tra sistemi formativi sulla base di accordi con le Regioni e gli Enti locali, negli ambiti previsti dagli articoli 138 e 139 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 può essere personalizzato in relazione ad azioni, progetti o accordi internazionali.

6. L'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tenere conto delle attese degli studenti e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi prescelto.

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Art. 8 del Regolamento dell’autonomia Le scuole sono chiamate a

sperimentare nuovi curricoli strutturati in obiettivi specifici di apprendimento relativi a competenze

Curricoli caratterizzati da: continuità essenzialità

trasversalità

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Progettare/ valutare per competenze: un esempio

Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Livello avanzato C2C2 È in grado di comprendere senza sforzo praticamente tutto ciò che ascolta o legge.

Sa riassumere informazioni tratte da diverse fonti, orali e scritte, ristrutturando in untesto coerente le argomentazioni e le parti informative. Si esprime spontaneamente,in modo molto scorrevole e preciso e rende distintamente sottili sfumature diLivello significato anche in situazioni piuttosto complesse.

C1 È in grado di comprendere un’ampia gamma di testi complessi e piuttosto lunghi e ne sa ricavare anche il significato implicito. Si espri-me in modo scorrevole e spontaneo, senza un eccessivo sforzo per cercare le parole. Usa la lingua in modo flessibile ed efficace per scopi sociali, accademici e professionali. Sa produrre testi chiari, ben strutturati e articolati su argomenti complessi, mostrando di saper controllare le strutture discorsive, i connettivi e i meccanismi di coesione.

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Progettare/ valutare per competenze: un esempio

UN ESEMPIO Le Competenze di base IFTS Area L1

Per comprendere (leggere ed elaborare) testi scritti, anche complessi e strutturati, su argomenti concreti e astratti inerenti la vita quotidiana (dominio pubblico-sociale e privato-personale), distinguendo le diverse fonti informative e disponendo di un proprio “vocabolario” personale ampio e articolato

Il soggetto ha bisogno di sapere come:

Utilizzare efficacemente le proprie risorse cognitive linguistiche (ortografiche, sintattiche e lessicali), socio-linguistiche (convenzioni di scrittura, espressioni idiomatiche, registri e stili linguistici) e pragmatiche (organizzazione del discorso e funzioni comunicative) per percepire ed interpretare il testo

Analizzare il contesto linguistico, riconoscendone le fonti informative, le finalità comunicative e gli strumenti espressivi linguistici e paralinguistici

Distinguere le tipologie testuali (descrittivo, informativo, argomentativo e narrativo) Attivare tecniche diverse di lettura (skimming, scanning ecc.) in funzione delle specifiche finalità linguistiche Utilizzare le principali strategie linguistiche di: attivazione e setting di schemi mentali e aspettative ricettive,

individuazione di “segnali” comunicativi, sviluppo e verifica di inferenze, revisione delle ipotesi interpretative

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Progettare/ valutare per competenze:gli standard

N ESEMPIO : Italiano Triennio Istituto Tecnico

STANDARD DI LIVELLO Conoscenza frammentaria, non si orienta anche se guidato, commette gravi errori Conoscenza disorganica, non sa rielaborare, commette errori non gravi Conoscenza di base, comprende i contenuti, sa applicare le proprie conoscenze Conoscenza completa, comprende e sa esporre, commette a volte qualche imprecisione Conoscenza approfondita, comprende e rielabora in modo autonomo, corretto e argomentatoCOMPETENZE DI BASE Riconosce gli elementi fondamentali di una struttura comunicativa Analizza, riconoscendoli, gli elementi fondamentali di un testo Individua un genere letterario e la forma in cui è scritto Contestualizza la produzione di un autore Elabora autonomamente argomenti diversi con proprietà lessicaleOBIETTIVI Acquisire sensibilità nei confronti dei testi letterari ed elaborare giudizi di valutazione sui testi stessi Saper utilizzare linguaggi specifici del contesto letterario Acquisire la capacità di elaborazione critica nella produzione scritta Acquisire la capacità di argomentare con il supporto di documenti Saper mettere in relazione le competenze specifiche con altri ambiti

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Un contributo per la certificazione

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Quadro europeo competenze chiave

Assi culturali documento italiano

1) Comunicazione nella madrelingua

2) Comunicazione nelle lingue straniere

Asse dei linguaggi: Padronanza della lingua italiana, Utilizzare una lingua straniera (per scopi comunicativi e operativi); utilizzare gli strumenti fondamentali per la fruizione del patrimonio artistico e letterario, utilizzare e produrre testi multimediali.

3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia

Asse matematico: Uso delle tecniche di calcolo aritmetico e algebrico, Analisi delle figure geometriche, Strategie per la soluzione di problemi, Analisi e interpretazione di dati, anche con rappresentazioni graficheAsse scientifico-tecnologico: Osservazione e analisi di fenomeni legati alle trasformazioni di energia, essere consapevoli delle potenzialità e limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

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Quadro europeo competenze chiave

Assi culturali documento italiano

4) Competenza digitale Confluisce nell’asse dei linguaggi

5) Imparare a imparare Non compare come competenza specifica, se ne ritrovano elementi nell’asse matematico e scientifico

6) Competenze sociali e civiche

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Asse storico-sociale: Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici, attraverso il confronto tra epoche e aree geografiche e culturali; collocare l’esperienza personale in un sistema di regole; riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico.Di fatto include le competenze sociali e civiche, come pure lo spirito di iniziativa e imprenditorialità, ma li inquadra sulla dimensione storico-socio.economica.

8) Consapevolezza ed espressione culturale

Non compare come competenza specifica, se ne ritrovano elementi nell’asse dei linguaggi

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Esempi utili di prove…Gli esami del primo ciclo: matematica

Su una confezione di succo di frutta da 250 ml trovi le seguenti informazioni nutrizionali:

INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Valori medi per 100 mlValore energetico 54 Kcal – 228 kJProteine 0,3 gCarboidrati 13,1gGrassi 0,0 g

Quante Kcal assumi se bevi tutto il succo di frutta della confezione?

A. 54 B. 135 C. 228 D. 57

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Gli esami del primo ciclo: matematica

D8- Piero e Giorgio partono per una breve vacanza. Decidono che Piero pagherà per il cibo e Giorgio perl’alloggio. Questo è il riepilogo delle spese che ciascuno di loro ha sostenuto:

Giorgio PieroLunedì 27 euro 35 euroMartedì 30 euro 30 euroMercoledì 49 euro 21 euroAl ritorno fanno i conti per dividere in parti uguali le

spese.Quanti euro deve dare Piero a Giorgio per far sì che

entrambi abbiano speso la stessa somma di denaro?Risposta ___10____ euroScrivi i calcolo che hai fatto per trovare la risposta:

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Gli esami del primo ciclo: matematica

D10. Un aereo parte alle 14:15 (ora di Roma) dall’aeroporto Roma-Fiumicino e arriva all’aeroporto JFK di New York alle 18:00 (ora di New York). Sapendo che fra Roma e New York vi sono 6 ore di differenza di fuso

orario (cioè se a New York è mezzanotte, a Roma sono le 6 del mattino seguente), quante ora dura il volo?

A. 3h 45’B. 4h 15’C. 9h 45’D.10h 15’