GRANDI OPERE: LA CLOACA MAXIMA

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GRANDI OPERE: LA CLOACA MAXIMA Conclusione del racconto a cura della 5^ A – Spagna In quel momento, passava di lì Marcus, appena uscito dalle terme dove si recava ogni giorno, che al sentire il nome di Tarquinio il Superbo, si intromise nella conversazione. - Parlate della Cloaca Maxima? – chiese Marcus incuriosito. - Sì! Ci stavamo chiedendo che cosa ne è stato di quella grande opera – disse Agostino. - Forse tu lo sai, Marcus? - Certo che so cosa è accaduto! – rispose Marcus. - Conosco persone i cui famigliari vissero ai tempi di quella vicenda. Volete che vi dica che cosa è successo? - Siiii! Certo! Certo! – risposero tutti entusiasti. - Ascoltate - continò Marcus. Anche se i romani sapevano che la costruzione della Cloaca era stato un evento molto importante che aveva cambiato la qualità della loro vita e volevano continuare a migliorarla, ciò era difficile dato i continui cambiamenti di potere; i lavori furono interrotti e la Cloaca abbandonato per qualche tempo; poi fu terminata, costituendo un miglioramento essenziale nella vita romana. - I risultati ottenuti e le loro conoscenze non potevano essere dimenticati; furono ben utilizzati quando, poco dopo, i Romani cominciarono a conquistare territori vicini e lontani da Roma. - continuò Marcus. - Siii!- disse Agostino - Ho sentito dire che sono arrivati fino in Spagna, precisamente a sud della penisola, e lì fondarono una città molto importante chiamata Italica, con sede a Hispalis (Sevilla). - Davvero? – chiesero quelli che che si trovano in piazza e stavano ascoltando e che diventavano sempre più numerosi. - E cosa si sa di questa città romana? – chiese uno di loro. - Vi dirò tutto quello che so. – rispose Marcus. - Sembra che questa città sia stata fondata perché i soldati ammalati che venivano da lontano per conquistare territori, avevano bisogno di un posto dove stabilirsi per ricevere cure mediche. Così, dopo la vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Ilipa Magna, durante la seconda Guerra Punica, il generale Scipione fondò questo insediamento che, con il passare del tempo, diventò una città per la convalescenza dei soldati feriti che una volta guariti ritornavano in battaglia.

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GRANDI OPERE: LA CLOACA MAXIMA

Conclusione del racconto a cura della 5^ A – Spagna

In quel momento, passava di lì Marcus, appena uscito dalle terme dove si recava ogni giorno, che al sentire il nome di Tarquinio il Superbo, si intromise nella conversazione.

- Parlate della Cloaca Maxima? – chiese Marcus incuriosito.- Sì! Ci stavamo chiedendo che cosa ne è stato di quella grande opera – disse Agostino. - Forse tu lo sai,

Marcus?- Certo che so cosa è accaduto! – rispose Marcus.

- Conosco persone i cui famigliari vissero ai tempi di quella vicenda. Volete che vi dica che cosa è successo?

- Siiii! Certo! Certo! – risposero tutti entusiasti.

- Ascoltate - continò Marcus. Anche se i romani sapevano che la costruzione della Cloaca era stato un evento molto importante che aveva cambiato la qualità della loro vita e volevano continuare a migliorarla, ciò era difficile dato i continui cambiamenti di potere; i lavori furono interrotti e la Cloaca abbandonato per qualche tempo; poi fu terminata, costituendo un miglioramento essenziale nella vita romana.

- I risultati ottenuti e le loro conoscenze non potevano essere dimenticati; furono ben utilizzati quando, poco dopo, i Romani cominciarono a conquistare territori vicini e lontani da Roma. - continuò Marcus.

- Siii!- disse Agostino - Ho sentito dire che sono arrivati fino in Spagna, precisamente a sud della penisola, e lì fondarono una città molto importante chiamata Italica, con sede a Hispalis (Sevilla).

- Davvero? – chiesero quelli che che si trovano in piazza e stavano ascoltando e che diventavano sempre più numerosi.

- E cosa si sa di questa città romana? – chiese uno di loro.- Vi dirò tutto quello che so. – rispose Marcus.

- Sembra che questa città sia stata fondata perché i soldati ammalati che venivano da lontano per conquistare territori, avevano bisogno di un posto dove stabilirsi per ricevere cure mediche.Così, dopo la vittoria contro i Cartaginesi nella battaglia di Ilipa Magna, durante la seconda Guerra Punica, il generale Scipione fondò questo insediamento che, con il passare del tempo, diventò una città per la convalescenza dei soldati feriti che una volta guariti ritornavano in battaglia. Italica fu governata dall'imperatore Traiano, con l'aiuto del nipote Adriano che ne sarebbe diventato il futuro governatore. In questa città i Romani misero in pratica la loro bravura in architettura e in ingegneria, e questo può essere visto nel tipo di edifici che furono costruiti nella città, come i marciapiedi porticati, i bagni termali, le domus, il teatro e l'anfiteatro, e, naturalmente, una imponente rete fognaria basata sul perfezionamento di importanti lavori precedenti come la Cloaca Maxima. Tutto questo rese la città di Italica un luogo di splendore in cui vivevano molte persone.

- Davvero interessante! – esclamò Agostino. - Mi piacerebbe visitare Italica.

Improvvisamente, un cavallo imbizzarrito arrivò di corsa e attraversò la piazza facendo disperdere tutti quelli che si erano riuniti ad ascoltare che tornarono alle loro faccende.