Grammatica Italiana - La coesione testuale

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Parole che danno coesione a un testo 

Ci pare utile accennare a parole ed espressioni che operano collegamenti (i legamenti) non solo tra frasi, ma tra gruppi di frasi, spesso realizzando una coesione, per dir così, a distanza. 

Eccone alcune di queste parole‐legamento: 

• Legamenti di  tempo,  che  servono a dare  i  riferimenti di  tempo non  solo  rispetto al momento in cui si parla o scrive, ma anche tra i fatti narrati: prima di tutto, dopo tutto, dapprima,  in  primo  luogo,  in  secondo  luogo,  da  ultimo,  infine,  alla  fine,  all’inizio, intanto,  nel  frattempo, mentre,  contemporaneamente,  al  tempo  stesso,  nello  stesso tempo, ora, allora, a questo punto, a quel punto,  in quel mentre, nel mentre che, alla fine, infine ecc. 

• Legamenti di  luogo, che servono a  fare  riferimenti a  luoghi  reali o ai  luoghi dei  fatti narrati: qui, qua, lì, là, da questa parte, da quella parte, laggiù, sotto, sopra, in mezzo, in quel punto, ecc.   Tra  luogo e  tempo:  in quella  situazione,  in questa  situazione,  in quel caso,  in questo caso, prima, dopo, ecc. 

• Legamenti  per  rapporto  logico  di  causa‐effetto,  che  più  di  tanti  altri  servono  a stabilire relazioni tra fatti o concetti di un testo: in conseguenza di, conseguentemente, a causa di, per via di, per questa ragione, per questa cosa, perciò, per questo, per tutto questo, in seguito a, infatti, in realtà ecc. 

• Legamenti di numerazione, che servono a dare ordine all’esposizione degli argomenti trattati:  in primo  luogo, prima di  tutto,  innanzi  tutto,  in primis,  in secondi, da ultimo, prima, poi, e ancora,  in conclusione, punto primo, punto secondo, punto  terzo, primo argomento, secondo argomento ecc. 

• Legamenti di valutazione (o di giudizio), che costituiscono una classe di  legamenti di testo molto numerosa perché servono a manifestare il grado di partecipazione logica e psicologica  (opinione,  approvazione,  disapprovazione,  dubbio,  meraviglia,  rabbia, ironia,  distacco,  ecc.)  del  parlante  ai  contenuti  della  sua  comunicazione; mediante queste  parole,  dunque,  le  parti  di  un  testo  non  vengono  tanto  collegate  tra  loro, quanto piuttosto con il mondo soggettivo del loro autore: secondo me, a mio giudizio, a mio  parere,  a mio  avviso,  fortunatamente,  finalmente,  per  fortuna, meno male, purtroppo,  troppo, persino,  forse, disgraziatamente,  certamente,  certo,  con  certezza, sicuramente, incredibilmente, senza dubbio, indubbiamente, soprattutto ecc. 

 

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