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1 23 ottobre 2018 «L’efficienza energetica nel settore civile» CONFERENZA ENERMANAGEMENT CIVILE 2018 Bologna, 23 ottobre 2018 Avv. Anna Maria Desiderà - Studio Legale Rödl & Partner Padova Governance di un progetto di riqualificazione edilizia tra profili autorizzativi e sistemi premiali

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1 23 ottobre 2018

«L’efficienza energetica nel settore civile»

CONFERENZA ENERMANAGEMENT CIVILE 2018 – Bologna, 23 ottobre 2018

Avv. Anna Maria Desiderà - Studio Legale Rödl & Partner Padova

Governance di un progetto di riqualificazione

edilizia tra profili autorizzativi e sistemi

premiali

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2 23 ottobre 2018

Sommario

01 Introduzione: panorama nazionale e regionale

03 Interventi edilizi e titoli abilitativi

02

04

La Diagnosi Energetica

Incentivi per la riqualificazione edilizia

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3 23 ottobre 2018

Sommario

03

01 Introduzione: panorama nazionale e regionale

02 La Diagnosi Energetica e il progetto

04 Incentivi per la riqualificazione edilizia

Interventi edilizi e titoli abilitativi

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4 23 ottobre 2018

Il contesto normativo europeo ed italiano in materia di EE

Normativa comunitaria

Direttiva 1993/76/CE Certificazione energetica degli edifici e

normativa impianti termici

Direttiva 2002/91/CE: Miglioramento del rendimento energetico

degli edifici.

Direttiva 2006/32/CE: Efficienza negli usi finali dell’energia e

servizi energetici

Direttiva 2009/39/CE:

Obiettivo riduzione consumi 20-20

Direttiva 2010/31/CE:

Prestazione energetica degli edifici

Direttiva 2012/27/CE: Nuovi obiettivi di riduzione dei consumi

Normativa nazionale

D.P.R. 412/1993:

Norme sugli impianti termici per il

contenimento dei consumi

D.Lgs. 192/2005

Rendimento energetico nell’edilizia

D.Lgs. 115/2008

Servizi energetici ed ESCo

D.Lgs. 28/2011

Attuazione della Direttiva 2009

D.Lgs. 63/2013

Recepimento Direttiva 2010/31 e modifica

D.lgs. 192/2005

D.Lgs. 102/2014 (mod. D.Lgs. 141/2016)

Recepimento Direttiva 2012/27 ! E’ all’esame del Parlamento

Europeo la proposta di modifica della

Dir. 2012/27/CE

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5 23 ottobre 2018

(PA) Il contesto normativo europeo ed italiano in materia di

contratti pubblici

Normativa comunitaria

Direttiva 71/305/CEE Lavori

Direttiva 77/62/CEE Forniture

Direttiva 1993/38/CE Settori speciali

Direttive 1992/50/CE, 1993/36/CEE, 1993/37/CEE Settori classici

Normativa nazionale

R.D. 18 novembre 1923, n. 2440

Contabilità di Stato

L. 584/1977 e L. 113/1981

L. Merloni 109/1994 (D.P.R 554/1999)

D.lgs. 163/2006 + regolamento attuativo

D.P.R. 207/2010

• Direttiva 2014/24/UE Settori ordinari

• Direttiva 2014/25/UE Settori speciali

• Direttiva 2014/23/UE Contratti di concessione

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6 23 ottobre 2018

(PA) Nuovo codice dei contratti pubblici

Normativa nazionale

Legge delega 11/2006: Recepimento direttive e

riordino della disciplina

D. LGS. 50/2016 Nuovo codice

dei contratti pubblici

ATTI ATTUATIVI (circa 50): Linee guida ANAC e

Decreti ministeriali

D.Lgs. 19 aprile 2017 Primo correttivo

• Semplificare il testo normativo

(divieto di goldplating);

• Semplificare i procedimenti e

ridurre la corruzione;

• Promuovere aste elettroniche;

• Centralizzazione delle stazioni

appaltanti;

• Utilizzo strategico degli appalti

(criteri ambientali e sociali);

• Favorire le PMI e introdurre

misure a favore dei giovani;

• Legalità (rafforzamento criteri

esclusione, ma self-cleaning);

• Ridurre il contenzioso (pareri di

pre-contenzioso, comitato

tecnico, arbitrato).

• Contenuti dei livelli di progettaz.;

• Requisiti dei progettisti;

• Corrispettivi per la progettazione;

• Compiti e requisiti del RUP;

• Indagini di mercato;

• Rating di legalità delle imprese;

• Scelta dei commissari

aggiudicatori;

• Banca dati degli operatori;

• …

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7 23 ottobre 2018

Il consumo di suolo nazionale

Consumo di suolo, esclusi corpi idrici. Fonte di elaborazione: ISPRA su

cartografia SNPA

Scenari di nuovo consumo di suolo tra il 2017 e il 2050 (in km2 per anno e in

km2 complessivi). Fonte: elaborazione ISPRA

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8 23 ottobre 2018

Il consumo di suolo regionale

Stima del consumo di suolo a

livello regionale, in percentuale

sulla superficie territoriale e in

ettari.

Fonte elaborazioni ISPRA su

cartografia SNPA

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9 23 ottobre 2018

Esempio: consumo di suolo in Emilia-Romagna

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10 23 ottobre 2018

Panorama del patrimonio edilizio nazionale: efficienza

energetica negli edifici esistenti

Edifici residenziali per classe di età

Consumo energetico nel residenziale per fonte (Mtep) Consumo energetico nel residenziale per tipologia (Tep/appartamento)

Risparmio energetico al 2020 (Gwh/anno)

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11 23 ottobre 2018

Sommario

03

02

01

La Diagnosi Energetica e il progetto

04 Incentivi per la riqualificazione energetica

Introduzione: panorama nazionale e regionale

Interventi edilizi e titoli abilitativi

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12 23 ottobre 2018

Il punto di partenza: la Diagnosi energetica

La Diagnosi energetica (o Audit energetico) viene definita dalla

D. Lgs n. 102/2014 recante attuazione della Dir. europea 2012/27/UE come:

«una procedura sistematica finalizzata a ottenere un'adeguata conoscenza del profilo di consumo energetico

di un edificio o gruppo di edifici, di una attività o impianto industriale o commerciale o di servizi pubblici o

privati, a individuare e quantificare le opportunità di risparmio energetico sotto il profilo costi-benefici e a

riferire in merito ai risultati»

Normativa nazionale di riferimento:

- D.Lgs 19 agosto 2005, n. 192 ss.mm.ii (obbligo di

diagnosi energetica per edifici sottoposti ad alcune

tipologie di intervento);

- D.Lgs 30 maggio 2008, n. 115 (obbligo esteso agli

edifici pubblici);

- D. Lgs n. 102/2014 (obbligo diagnosi grande

imprese + soggetti certificati);

- D.M. 26 giugno 2015 (Linee guida nazionali per la

certificazione energetica degli edifici);

- D.M. 16 febbraio 2016 (obbligo diagnosi energetica

per accedere ad incentivi Conto Termico 2.0);

- D.M. 11 gennaio 2017 (CB: sconto sul corrispettivo

dovuto al GSE, salvo soggetti obbligati a diagnosi).

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13 23 ottobre 2018

(PA) I livelli della progettazione per l’affidamento dei lavori

NUOVO CODICE (Art. 23, c. 1)

PROGETTO DI FATTIBILITÀ

TECNICA ED ECONOMICA (più

dettagliato del preliminare)

PROGETTO DEFINITIVO (enfasi sulla

definizione dei lavori e utilizzo prezziari)

PROGETTO ESECUTIVO

CODICE PREVIGENTE (Art. 93)

PROGETTO PRELIMINARE

PROGETTO DEFINITIVO

PROGETTO ESECUTIVO

OBBLIGO DI PORRE A BASE DI GARA

PER I LAVORI IL PROGETTO

ESECUTIVO (appalto)

TRE LIVELLI DI SUCCESSIVI APPROFONDIMENTI TECNICI

(già dalla L. 109/1994)

ECCEZIONI

(comma 1 bis, art.

59)

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14 23 ottobre 2018

Sommario

02

03 Interventi edilizi e titoli abilitativi

01

La Diagnosi energetica

04 Incentivi per la riqualificazione energetica

Introduzione: panorama nazionale e regionale

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15 23 ottobre 2018

Interventi edilizi e titoli autorizzativi richiesti

DECRETO SCIA 2 (D.Lgs 25 novembre 2016 n. 222) modifica il DPR 380/2001 (TUEd)

Riordino complessivo dei titoli e degli atti legittimanti gli interventi edilizi, ampliando la categoria di interventi di

edilizia libera

DIA, SUPER DIA, CIL

Restano in piedi 5 titoli abilitativi:

- ATTIVITA’ EDILIZIA LIBERA (non serve alcun titolo)

- CILA ( Comunicazione inizio lavori asseverata)

- SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività)

- SUPER SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività alternativa al permesso di costruire)

- PERMESSO DI COSTRUIRE

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16 23 ottobre 2018

Attività edilizia libera

Art. 6 D.P.R. 380/2001 (e Tabella A allegata a Decreto SCIA 2)

- Manutenzione ordinaria (efficienza impianti tecnologici esistenti)

- Installazione delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW;

- Pannelli solari, fotovoltaici, a servizio degli edifici, da realizzare al di fuori della zona A) di cui al decreto del

Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444 (zone a carattere storico, artistico e di particolare pregio

ambientale)

Occorre tuttavia rispettare le prescrizioni degli strumenti urbanistici e le normative:

•antisismica

•sicurezza

•antincendio

•igienico-sanitarie

•efficienza energetica

•tutela dal rischio idrogeologico

•codice dei beni culturali e del paesaggio

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17 23 ottobre 2018

CILA: Quali interventi?

Art. 6 bis D.P.R. 380/2001 (e Tabella A allegata a Decreto SCIA 2)

- Gli interventi non riconducibili a edilizia libera, a SCIA o a permesso di costruire (artt. 6, 10 e 22 TUEd) sono realizzabili previa comunicazione asseverata di inizio lavori, anche per via telematica;

- Interventi di manutenzione straordinaria «leggera» (opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti degli edifici, realizzare ed integrare servizi sanitari e tecnologici, sempre che non riguardino le parti strutturali dell’edificio, non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti urbanisticamente rilevanti nelle destinazioni d’uso – Zona A);

- Interventi di restauro e risanamento conservativo «leggero» (es. interventi di consolidamento, ripristino, rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, inserimento di elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso, che non riguardino le parti strutturali).

ESEMPI:

- Installazione di impianti solari termici (aderenti o integrati nei tetti di edifici esistenti, superficie=quella del tetto, no campo di applicazione del codice dei beni culturali e del paesaggio);

- Installazione di pannelli fotovoltaici (anche non a servizio dell’edificio);

- opere e modifiche per rinnovare gli impianti senza alterare volumetria e variazione destinazione d’uso.

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18 23 ottobre 2018

CILA: criticità

- Allegati: elaborato progettuale e CIL asseverata. Il tecnico attesta sotto la propria responsabilità che i lavori

sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti e che sono compatibili con la

normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell’edilizia e che non vi è

interessamento delle parti strutturali dell’edificio;

- Rispetto delle prescrizioni relative a: strumenti urbanistici, regolamenti edilizi, disciplina urbanistico-edilizia,

norme antisismiche, norme di sicurezza, norme antincendio, norme igienico-sanitarie, norme sull’efficienza

energetica, norme sulla tutela dal rischio idrogeologico, codice dei beni culturali e del paesaggio;

- Le regioni ordinarie possono estendere la disciplina della CILA a interventi edilizi ulteriori rispetto a quelli

previsti dalla normativa nazionale (art. 22 DPR 380/2001) – [confronto con l’ufficio tecnico comunale]

- mancata comunicazione asseverata di inizio lavori sanzione pecuniaria pari a 1.000 Euro. Ridotta di

2/3 se comunicazione spontanea durante

l’esecuzione dell’intervento

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19 23 ottobre 2018

La SCIA ed alcune tipologie di interventi edilizi

Art. 22 D.P.R. 380/2001(e Tabella A allegata a Decreto SCIA 2)

- Interventi di manutenzione straordinaria, qualora riguardino le parti strutturali dell’edificio (le opere e

le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e

tecnologici, sempre che non alterino la volumetria complessiva degli edifici e non comportino modifiche delle destinazioni di uso (Art. 3, b), TUEd);

.- Interventi di restauro e risanamento conservativo qualora riguardino le parti strutturali

dell’edificio (interventi volti a conservare organismi ed. esistenti (Art. 3, lett. c), TUEd);

- Interventi di ristrutturazione edilizia «leggera» (interventi volti a trasformare organismi ed. esistenti (Art. 3, lett d), TUEd)

che:

non portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente;

non comportino modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti;

limitatamente alle zone omogenee A, non comportino mutamenti della destinazione d’uso;

non comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del dlgs 42/2004;

Se ristrutturazione edilizia «pesante»

PdC (art. 10) O SCIA alternativa al permesso di costruire (Art. 23)

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20 23 ottobre 2018

SCIA: criticità

Artt 22 e 23 TUEd

Art. 19 Legge 241/1990

- Limiti oggettivi: si deve trattare di provvedimento il cui rilascio dipenda esclusivamente dall’accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli atti stessi (comma 1);

- SCIA non utilizzabile, tra gli altri, nei casi in cui sussistono vincoli ambientali, paesaggistici o culturali (comma 1 bis art. 23 e 1, art. 19);

- L’attività può essere iniziata dalla data della presentazione della segnalazione all’amministrazione competente. N.B. La segnalazione si considera presentata al momento della ricezione da parte dell’amministrazione;

- Accertata carenza dei presupposti richiesti l’Amministrazione (entro 30 gg max) può adottare “motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi” nonché - ove possibili - provvedimenti diretti alla conformazione dell’attività ai requisiti di legge, purché il privato proceda in tal senso entro 30 giorni (comma 3 e 6bis);

- Oltre il termine di 30 gg, la P.A. può disporre il divieto o la sospensione dell’attività in presenza delle condizioni di cui all’art. 21 nonies L. n. 241/90;

- La SCIA non costituisce provvedimento tacito direttamente impugnabile. Il privato può solamente sollecitare l’esercizio delle verifiche della P.A. e, in caso di inerzia, esperire azione avverso il silenzio ex art. 31 c.p.a. (comma 6 ter);

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21 23 ottobre 2018

Cosa prevedono le regioni?

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22 23 ottobre 2018

Focus: Emilia – Romagna (segue)

Legge regionale, 30 luglio 2013, n. 15 (aggiornata con L.r. 23/06/2017, n. 12)

- Sportello Unico per l’Edilizia (SUE) - unico interlocutore tra cittadini e P.A. in materia edilizia - trasmette CILA e SCIA alle altre amministrazioni interessate dall’intervento edilizio, al fine di effettuare i relativi controlli (art. 2, lett. a);

- Sostituzione della SCIA alla DIA anche nel caso di interventi assoggettabili, in via alternativa, al Permesso di costruire (art. 2, lett.c);

- Estensione dei casi di attività di edilizia libera (art. 2 lett. d);

- Recepimento della disciplina statale in materia edilizia (art. 2 bis);

- Al di fuori delle attività di edilizia libera e degli interventi soggetti a CILA (art. 7), le attività edilizie, anche su aree demaniali, necessitano della presentazione di titoli abilitativi, quali SCIA o Permesso di costruire (art. 9);

- Attività edilizia subordinata alla conformità dell’intervento alla normativa tecnica vigente in materia antisismica, sicurezza, antincendio, efficienza energetica, igienico-sanitaria, ecc. (art. 11)

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23 23 ottobre 2018

Interventi edilizi e relativi titoli abilitativi (L.r. 15/2013) (segue)

EDILIZIA LIBERA CILA SCIA

Manutenzione ordinaria Manutenzione straordinaria, restauro e

risanamento conservativo.

Opere interne alle costruzioni quando

non modifichino la destinazione d’uso e

non riguardino parti strutturali

dell’edificio.

Manutenzione straordinaria e opere

interne che non rientrino tra quelle

sottoposte a Comunicazione

Installazione pompe di calore

con potenza < 12Kw

Modifiche interne sulla superficie coperta

dei fabbricati adibiti ad esercizio

d’impresa

Interventi di restauro e risanamento

conservativo che non rientrino tra

quelli sottoposti a Comunicazione

Opere temporanee di carattere

geognostico al di fuori del

centro edificato

Demolizione parziale e integrale di

manufatti edilizi

Interventi di ristrutturazione edilizia

(definizione nell’Allegato unico lett.

f) che possono portare ad un

organismo in tutto o in parte diverso

dal precedente

Serre mobili stagionali Interventi non riconducibili a SCIA,

permesso di costruire o procedure

abilitative speciali

Installazione o revisione di impianti

tecnologici che comportino la

realizzazione di volumi tecnici al

servizio di edifici o attrezzature

esistenti

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24 23 ottobre 2018

La SCIA a livello regionale: disciplina

Art. 14 L.r. 15/2013:

- SCIA deve essere presentata al Comune del proprietario dell’immobile o da chi ne ha titolo;

- Allegati: elaborati progettuali dell’intervento da realizzare, dichiarazione con cui il progettista assevera che l’intervento rientra tra quelli sottoposti a SCIA e che è conforme alla disciplina edilizia e di settore, elaborati tecnici, attestazione di versamento del contributo di costruzione se dovuto;

- Il Sportello Unico ha 5 giorni dalla data della presentazione per verificare la completezza della documentazione;

- Dalla data di efficacia della SCIA (ovvero dalla comunicazione di regolare deposito o decorsi 5 gg dal deposito, senza comunicazione verifica negativa) lo Sportello Unico ha 30 giorni per verificare la sussistenza dei requisiti e presupposti richiesti dalla normativa per l’esecuzione dell’intervento;

Art. 15:

- L’interessato può dichiarare che i lavori non saranno avviati prima della conclusione del procedimento di controllo (inizio dei lavori differito). Non più di un anno dalla presentazione della SCIA.

Art. 16:

- Il lavori devono iniziare entro un anno dalla data di efficacia della SCIA e devono concludersi entro 3 anni dalla stessa data (validità della SCIA).

- Possibilità di proroga

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25 23 ottobre 2018

Focus: Veneto

Legge regionale 8 luglio 2009, n. 14 (aggiornata con L.r. 29/11/2013, n. 32)

Rinvio a normativa statale (DPR 380/2001)

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26 23 ottobre 2018

Focus: Lombardia

Legge regionale 18 aprile 2012, n. 7

Art. 19: Gli interventi di riqualificazione energetica, connessi a funzioni residenziali, sono realizzati previa

comunicazione al Comune ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. 380/2001. Alla comunicazione è allegata una

relazione sugli interventi asseverata da un professionista abilitato.

Rinvio alla normativa statale in materia

Circolare regionale 20 luglio 2017, n. 10

• CIL

• CILA

• SCIA

• SCIA alternativa al PdC

• Permesso di costruire

• Permesso di costruire convenzionato

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27 23 ottobre 2018

Altre autorizzazioni per impianti di produzione energia da FER

AUTORIZZAZIONE UNICA

(art. 5 Dlgs 28/2011

già art. 12 Dlgs 387/03 + Linee Guida naz.)

PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA (≠ SCIA)

(art. 6 Dlgs 28/2011

già Linee Guida naz. D.M. 10.09.2010)

(Reg e Prov. aut. possono estendere fino a 1 MW elettrico)

ATTIVITA’ EDILIZIA LIBERA (previa comunicazione)

(art. 6, co. 11 Dlgs 28/2011

già artt. 11 e 12 Linee Guida naz. D.M. 10.09.2010)

(Reg e Prov. aut. possono estendere il regime fino a 50 kW elettrico e FV su edifici di qualsiasi potenza, salva VIA e tutela risorse idriche )

GSE

S.p.a.

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28 23 ottobre 2018

Certificazioni, protocolli, strumenti di controllo del processo …

- Focus sulle performance dell‘immobile, puntando l’attenzione sul ciclo di vita

dell’immobile dalla progettazione alla costruzione, con approccio orientato alla sostenibilità,

sotto il profilo del risparmio energetico ed idrico, della riduzione delle emissioni di CO2, del

miglioramento della qualità ecologica degli interni, dei materiali e delle risorse impiegati, del

progetto e della scelta del sito.

Questi in linea di massima gli obiettivi delle seguenti diverse certificazioni/protocolli:

- LEED, sviluppato dal U.S. Building Council );

- CasaClima KlimaHaus Agenzia (BZ);

- Protocollo Itaca (promosso dall’Istituto per l’innovazione e la Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità

Ambientale) ecc

- Focus sul processo di riqualificazione

- Investor Confidence Project (ICP) illuminazione pubblica

- ValoRe Modello di governance, finalizzato a supportare e validare ogni passaggio del processo di

riqualificazione degli immobili, strettamente legato al loro efficientamento e all’incremento della “qualità

globale” (valore) degli stessi. I passaggi sono validati da un Ente Terzo accreditato e indipendente nella

sua qualità di OdC (DEKRA) sulla base del disciplinare tecnico proprietario e volontario (predisposto da

Ambiente Italia Progetti con il supporto di Röedl&Partner - PD)

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29 23 ottobre 2018

Sommario

02

04 Incentivi per la riqualificazione edilizia

01

La diagnosi energetica

03 Interventi edilizi e titoli abilitativi

Introduzione: panorama nazionale e regionale

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30 23 ottobre 2018

Premi edilizi «indiretti»: Piano casa regionale

- EMILIA ROMAGNA: Il Piano Casa dell’E.R. è scaduto da anni, dal 31 dicembre 2010, e non è mai stato riproposto per lo scarso interesse che ha suscitato;

- LOMBARDIA: il Piano Casa lombardo è scaduto a fine 2013 e da allora non è stato più riproposto;

VENETO: il Piano Casa è stato previsto da ultimo con L.R. n. 14/2009 finalizzata a rilanciare l'attività edilizia attraverso l'ampliamento degli edifici esistenti e favorendone la loro contemporanea ottimizzazione in termini di prestazioni energetiche. Il Piano Casa Veneto scadrà il 31 dicembre 2018.

- Legge regionale 14/2018 sul contenimento del consumo di suolo e rigenerazione urbana

- LAZIO: Il Piano Casa nel Lazio è scaduto il 31 maggio 2017 ed è stato assorbito dalla legge regionale sulla rigenerazione urbana e il recupero edilizio (L.r. 18 luglio 2017, n. 7). La normativa consente interventi di ampliamento degli immobili esistenti, di demolizione e ricostruzione e di cambio di destinazione d’uso, come ad esempio il recupero a fini abitativi dei sottotetti per limitare il consumo di suolo.

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31 23 ottobre 2018

Premi edilizi nazionali «diretti» (segue)

- ECOBONUS (Legge Stabilità 2018): Prorogata al 31 dicembre 2019 la

detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50% (da

suddividere in 10 quote annuali).

Prorogata al 31 dicembre 2019 anche la detrazione per interventi di

riqualificazione energetica (sempre da suddividere in 10 quote annuali),

ma in misura inferiore per alcune fattispecie (50% invece che 65% per

sostituzione di infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione

invernale tramite caldaie a condensazione a biomassa)

- CONTO TERMICO 2.0: potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno per l’incremento dell’efficienza

energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

I beneficiari sono pubbliche amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni

di euro annui. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei

Servizi Energetici (GSE SpA)

- CERTIFICATI BIANCHI: sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli

usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Le attività di

gestione, valutazione e certificazione dei risparmi correlati a progetti di efficienza energetica condotti

nell'ambito del meccanismo dei certificati bianchi sono affidate al GSE. Normativa aggiornata con D.M.

11.01.2017.

FONDO NAZIONALE EFFICIENZA ENERGETICA: sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati

dalle imprese (anche ESCo) e dalla Pubblica Amministrazione, su immobili, impianti e processi produttivi.

Disciplinato dal D.M. (MiSE) 22.12.2017.

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32 23 ottobre 2018

Avv. Anna Maria Desiderà, Padova

Aree di Attività: diritto amministrativo, diritto dell’energia e dell’ambiente,

dei contratti pubblici, diritto urbanistico e dell’edilizia, diritto della sanità

pubblica e convenzionata.

Formazione ed esperienze professionali: Laureatasi all’Università

degli Studi di Parma è iscritta all’Ordine degli Avvocati di Padova.

Ha collaborato per molti anni con un importante Studio di Padova

specializzato in diritto amministrativo, prestando consulenza ed

assistenza, giudiziale e stragiudiziale, sia ad enti pubblici che a soggetti

privati, ed occupandosi, tra l’altro, di procedure ad evidenza pubblica e di

operazioni di sviluppo di complessi immobiliari. Nel 2010 è entrata nello

Studio Rödl & Partner come responsabile del dipartimento di diritto

amministrativo della sede di Padova, prestando tra l’altro assistenza,

giudiziale e stragiudiziale, a clienti italiani e stranieri in materia di diritto

dell’energia, con particolare riferimento agli aspetti autorizzativi connessi

alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti

rinnovabili ed alla loro ammissione ai sistemi di incentivazione, nonché

tutti gli altri aspetti di diritto amministrativo connessi alla realizzazione di

progetti della green e brown economy.

Relatrice in diversi convegni ed eventi in materia di energia, è anche

autrice di pubblicazioni in materia di appalti.

Lingue: italiano, inglese.

Anna Maria Desiderà

Avvocato

Associate Partner

e-mail: [email protected]

Rödl & Partner Padova

Via Francesco Rismondo, 2/E

35131 Padova

Tel.: +39 (049) 80 46 911

Fax: +39 (049) 80 46 920

Contatti

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33 23 ottobre 2018

La nostra filosofia

“Also every human tower we build is unique.

From a strategic point of view there is more

than just one way. The most important thing is

to keep your eyes fixed on the goal, discuss it

together and work towards success.”

Castellers de Barcelona