GLOSSARIO - italy-s3-mhe-prod.s3-website-eu-west-1...

22
GLOSSARIO A Abbandono o tasso di perdita dei partecipanti Perdita di partecipanti nel corso di uno studio, che può generare un bias associato all’alterata composizione del campione originariamente previsto. Abbinamento a coppie Vedi Appaiamento. Abstract o riassunto Breve descrizione di uno studio, in genere collocata al principio di un articolo. Accordo tra i valutatori (osservatori) Il grado in cui due valutatori o osservatori, che operano in modo indipen- dente, assegnano la stessa valutazione o valore a un attri- buto sottoposto a misurazione o osservazione. Acquiescenza da response set Bias o distorsione negli strumenti di self-report, associato soprattutto alle scale di valutazione psicosociale, che si genera quando i par- tecipanti si mostrano tipicamente concordi con le dichia- razioni (“dicono sì”), quindi acquiescenti, indipendente- mente dal contenuto della dichiarazione stessa. Adattamento Elemento dell’analisi glaseriana basata sul- la grounded theory in cui il ricercatore elabora categorie di una teoria sostanziale che si adattino ai dati disponibili. Affidabilità (1) Criterio di valutazione dell’integrità negli studi qualitativi, riferito alla stabilità dei dati nel tempo e al mutare delle condizioni; analoga all’attendibilità nella ricerca quantitativa; (2) il grado in cui una misurazione è esente da errori di misurazione; la sua accuratezza e la sua coerenza. Affidabilità test-retest Valutazione della stabilità di uno strumento effettuata correlando i punteggi ottenuti su due somministrazioni. After-only design Disegno sperimentale in cui i dati sono raccolti dai partecipanti solo dopo l’introduzione di un intervento. Alfa (α) (1) Nei test di significatività statistica, il criterio di significatività, il rischio di compiere un errore di tipo I che il ricercatore è disposto ad accettare; (2) nelle valu- tazioni di coerenza interna, un coefficiente di affidabilità, l’alfa di Cronbach. Alfa di Cronbach Indice di attendibilità ampiamente uti- lizzato per stimare la coerenza interna di una misura com- posta di più sottoelementi; detta anche Coefficiente alfa. Analisi Strutturazione e sintesi dei dati volte a rispon- dere ai quesiti di ricerca e ai test di verifica delle ipotesi. Analisi dei costi (economica) Analisi del rapporto tra i costi e i risultati degli interventi infermieristici alternativi o praticati da altro operatore sanitario. Analisi dei dati Organizzazione sistematica e sintesi dei dati di ricerca e, negli studi quantitativi, verifica delle ipo- tesi sulla base di quei dati. Analisi del contenuto Processo di organizzazione e in- tegrazione delle informazioni qualitative e narrative sulla base dei temi e dei concetti emergenti. Analisi della covarianza (ANCOVA, Analysis of Co- variance) Procedura statistica utilizzata per verificare le differenze medie tra i gruppi su una variabile di risultato, controllando una o più covariate. Analisi della potenza Procedura di stima della dimen- sione del campione necessaria per uno studio o della pro- babilità di commettere un errore di tipo II. Analisi della varianza (ANOVA, Analysis of Variance) Procedura statistica volta a verificare le differenze medie fra tre o più gruppi, eseguendo un confronto tra la varia- bilità intergruppo e la variabilità all’interno dei gruppi, con conseguente generazione di un rapporto statistico F. Analisi del percorso Procedura basata sull’analisi di re- gressione per verificare modelli causali, in genere utiliz- zando dati di tipo correlazionale. Analisi del processo Analisi descrittiva del processo con Nota: Alcune voci di questo glossario non sono presenti nel testo, ma sono qui incluse perché potrebbero ricorrere nella letteratura di ricerca.

Transcript of GLOSSARIO - italy-s3-mhe-prod.s3-website-eu-west-1...

GLOSSARIO

AAbbandono o tasso di perdita dei partecipanti Perdita di partecipanti nel corso di uno studio, che può generare un bias associato all’alterata composizione del campione originariamente previsto.

Abbinamento a coppie Vedi Appaiamento.

Abstract o riassunto Breve descrizione di uno studio, in genere collocata al principio di un articolo.

Accordo tra i valutatori (osservatori) Il grado in cui due valutatori o osservatori, che operano in modo indipen-dente, assegnano la stessa valutazione o valore a un attri-buto sottoposto a misurazione o osservazione.

Acquiescenza da response set Bias o distorsione negli strumenti di self-report, associato soprattutto alle scale di valutazione psicosociale, che si genera quando i par-tecipanti si mostrano tipicamente concordi con le dichia-razioni (“dicono sì”), quindi acquiescenti, indipendente-mente dal contenuto della dichiarazione stessa.

Adattamento Elemento dell’analisi glaseriana basata sul-la grounded theory in cui il ricercatore elabora categorie di una teoria sostanziale che si adattino ai dati disponibili.

Affi dabilità (1) Criterio di valutazione dell’integrità negli studi qualitativi, riferito alla stabilità dei dati nel tempo e al mutare delle condizioni; analoga all’attendibilità nella ricerca quantitativa; (2) il grado in cui una misurazione è esente da errori di misurazione; la sua accuratezza e la sua coerenza.

Affi dabilità test-retest Valutazione della stabilità di uno strumento eff ettuata correlando i punteggi ottenuti su due somministrazioni.

After-only design Disegno sperimentale in cui i dati sono raccolti dai partecipanti solo dopo l’introduzione di un intervento.

Alfa (α) (1) Nei test di signifi catività statistica, il criterio

di signifi catività, il rischio di compiere un errore di tipo I che il ricercatore è disposto ad accettare; (2) nelle valu-tazioni di coerenza interna, un coeffi ciente di affi dabilità, l’alfa di Cronbach.

Alfa di Cronbach Indice di attendibilità ampiamente uti-lizzato per stimare la coerenza interna di una misura com-posta di più sottoelementi; detta anche Coeffi ciente alfa.

Analisi Strutturazione e sintesi dei dati volte a rispon-dere ai quesiti di ricerca e ai test di verifi ca delle ipotesi.

Analisi dei costi (economica) Analisi del rapporto tra i costi e i risultati degli interventi infermieristici alternativi o praticati da altro operatore sanitario.

Analisi dei dati Organizzazione sistematica e sintesi dei dati di ricerca e, negli studi quantitativi, verifi ca delle ipo-tesi sulla base di quei dati.

Analisi del contenuto Processo di organizzazione e in-tegrazione delle informazioni qualitative e narrative sulla base dei temi e dei concetti emergenti.

Analisi della covarianza (ANCOVA, Analysis of Co-

variance) Procedura statistica utilizzata per verifi care le diff erenze medie tra i gruppi su una variabile di risultato, controllando una o più covariate.

Analisi della potenza Procedura di stima della dimen-sione del campione necessaria per uno studio o della pro-babilità di commettere un errore di tipo II.

Analisi della varianza (ANOVA, Analysis of Variance) Procedura statistica volta a verifi care le diff erenze medie fra tre o più gruppi, eseguendo un confronto tra la varia-bilità intergruppo e la variabilità all’interno dei gruppi, con conseguente generazione di un rapporto statistico F.

Analisi del percorso Procedura basata sull’analisi di re-gressione per verifi care modelli causali, in genere utiliz-zando dati di tipo correlazionale.

Analisi del processo Analisi descrittiva del processo con

Nota: Alcune voci di questo glossario non sono presenti nel testo, ma sono qui incluse perché potrebbero ricorrere nella letteratura di ricerca.

Glossario

cui un programma o un intervento viene realizzato e uti-lizzato nella pratica.

Analisi di casi negativi Perfezionamento di una teoria o di una descrizione in uno studio qualitativo attraver-so l’inclusione di casi che sembrano confutare le ipotesi precedenti.

Analisi d’impatto Valutazione degli eff etti di un pro-gramma o di un intervento sui risultati d’interesse, al net-to di altri fattori che infl uenzano tali risultati.

Analisi di regressione Procedura statistica che prevede i valori di una variabile dipendente sulla base di una o più variabili indipendenti.

Analisi di regressione multipla Procedura statistica per la comprensione degli eff etti di due o più variabili indi-pendenti (predittori) su una variabile dipendente.

Analisi di sensibilità Sforzo teso a verifi care la sensibilità dei risultati di un’analisi statistica per le variazioni delle ipotesi o rispetto al modo in cui l’analisi è stata eseguita (per esempio, in una metanalisi è utilizzata per valutare se le conclusioni sono sensibili alla qualità degli studi inclusi).

Analisi economica Analisi del rapporto tra costi e risul-tati d’interventi sanitari alternativi.

Analisi multivariata della varianza (MANOVA, Mul-

tivariance Analysis of Variance) Procedura statistica uti-lizzata per verifi care la signifi catività delle diff erenze tra le medie di due o più gruppi su due o più variabili dipen-denti, considerate contemporaneamente.

Analisi narrativa Tipologia di approccio qualitativo in-centrata sulla storia come oggetto dell’indagine.

Analisi per confronti multipli Test statistici, in genere ap-plicati dopo che un’ANOVA indica le diff erenze di gruppo statisticamente signifi cative, in cui sono poste a confronto coppie diff erenti di gruppi; detta anche Test post-hoc.

Analisi per protocollo Analisi dei dati provenienti da uno studio randomizzato controllato che esclude i par-tecipanti che non hanno ricevuto il protocollo cui erano stati assegnati.

Analisi qualitativa Organizzazione e interpretazione dei dati narrativi con lo scopo di scoprire importanti temi, categorie e modelli sottostanti.

Analisi quantitativa Manipolazione di dati numerici attraverso procedure statistiche allo scopo di descrivere i fenomeni o valutare l’entità e l’affi dabilità delle relazioni tra di essi.

Analisi secondaria Forma di ricerca in cui i dati raccolti in uno studio sono ulteriormente analizzati in un’altra in-dagine per rispondere a nuovi quesiti.

Analisi statistica Organizzazione e analisi dei dati quan-titativi condotte ricorrendo a procedure statistiche, com-prendenti statistica descrittiva e inferenziale.

Analisi statistica bivariata Analisi statistica di due varia-bili per la valutazione della relazione empirica tra di esse.

Ancestry approach o approccio per ascendenza Nell’am-bito delle ricerche bibliografi che, il ricorso a citazioni in-cluse in studi d’interesse per rintracciare le ricerche pre-gresse su cui si basano gli studi (gli “antenati”).

ANCOVA Vedi Analisi della covarianza.

Anonimato Tutela della riservatezza dei partecipanti tale per cui neanche il ricercatore possa associare i nomi dei partecipanti ai dati forniti.

ANOVA Vedi Analisi della varianza.

ANOVA (Analysis of Variance) per misure ripetute Ana-lisi di varianza usata in presenza di più misurazioni della variabile dipendente nel tempo.

Appaiamento o matching Abbinamento dei componenti di un gruppo con quelli appartenenti a un gruppo di confron-to in base all’affi nità riscontrata in una o più dimensioni, per incrementare la confrontabilità complessiva di gruppo.

Approccio per discendenza Nelle ricerche bibliografi che, reperimento di uno studio cardine precedente e ricerca nei successivi indici bibliografi ci per identifi care studi più re-centi (“discendenti”), in cui è citato lo studio chiave.

Archivio concettuale Metodo manuale di organizzazio-ne dei dati qualitativi, basato sulla creazione di cartelle di documenti suddivise per singola categoria nello schema di codifi ca, in cui siano inseriti stralci rilevanti dei dati d’interesse.

Articolo di rivista scientifi ca Resoconto che appare su riviste professionali (per esempio, Research in Nursing &

Health).

Assegnazione casuale Assegnazione dei partecipanti alle condizioni di trattamento in modo casuale (per esempio, determinato esclusivamente dal caso); detta anche Ran-

domizzazione.

Assenso Accordo favorevole di partecipazione a uno stu-dio reso dai membri di un gruppo vulnerabile (per esem-pio, i bambini).

Glossario

Assunto Principio alla cui veridicità si crede in base alla logica o alla ragione, senza necessità di dimostrazione.

Attendibilità Il grado di fi ducia che i ricercatori qualita-tivi hanno nei propri dati e nelle proprie analisi, valutato secondo i criteri di credibilità, trasferibilità, affi dabilità, confermabilità e autenticità.

Attendibilità intercodifi ca (affi dabilità intervalutatore)

Il grado in cui due programmatori, che lavorano in modo indipendente, pervengono alle stesse decisioni di codifi ca.

Autenticità La misura in cui i ricercatori qualitativi si di-mostrano abbastanza fedeli nel rappresentare una gamma di realtà attraverso la raccolta, l’analisi e l’interpretazione dei dati.

Autodeterminazione Capacità di una persona di decide-re volontariamente della sua partecipazione a uno studio.

Autoetnografi a Studio etnografi co dell’etnia o della cul-tura di appartenenza del ricercatore.

BBenefi cenza Principio etico che cerca di massimizzare i benefi ci per i partecipanti allo studio e di prevenire i danni.

Beta (β) (1) Nella regressione multipla, coeffi cienti stan-dardizzati che indicano il peso relativo delle variabili predittive nell’equazione; (2) nelle verifi che statistiche, la probabilità di un errore di tipo II.

Bias da response set Errore di misurazione risultante dal-la tendenza di alcuni individui a rispondere agli item in modi predefi niti (per esempio, sempre d’accordo), indi-pendentemente dal contenuto dell’item.

Bias di campionamento Distorsioni che insorgono quando un campione non è rappresentativo della popola-zione da cui è stato tratto.

Bias di mancata risposta Bias che può insorgere quando un sottoinsieme non casuale di persone invitate a parteci-pare a uno studio rifi uta di partecipare.

Bias di pubblicazione Tendenza degli studi pubblicati a sovrarappresentare in modo sistematico i risultati stati-sticamente signifi cativi, rifl ettendo la tendenza di ricer-catori, revisori e redattori a non pubblicare i risultati non signifi cativi; detto anche Bias contro l ’ipotesi nulla.

Bias o errore Qualsiasi elemento d’infl uenza in grado di distorcere i risultati di uno studio e di minarne la validità.

CCampionamento Processo di selezione di una porzione della popolazione in rappresentanza dell’intera popola-zione.

Campionamento a valanga Campionamento dei parte-cipanti sulla base delle segnalazioni fornite da chi è già incluso nel campione; detto anche Campionamento a rete

o a catena.

Campionamento basato sul criterio Approccio di cam-pionamento intenzionale utilizzato dai ricercatori quali-tativi, che prevede la selezione di casi che soddisfano un criterio d’importanza predeterminato.

Campionamento casuale Selezione di un campione in modo che ciascun membro di una popolazione abbia la stessa probabilità di essere incluso.

Campionamento casuale (random) semplice Campio-namento probabilistico fondamentale che prevede la selezione dei membri del campione da una struttura di campionamento attraverso procedure del tutto casuali.

Campionamento casuale (random) stratifi cato Selezio-ne casuale dei partecipanti allo studio eff ettuata in modo indipendente su due o più strati della popolazione.

Campionamento consecutivo Reclutamento di tutti i componenti di una popolazione accessibile che soddisfa-no i criteri di eleggibilità per uno specifi co intervallo di tempo o dimensione del campione.

Campionamento di casi estremi Approccio di campio-namento qualitativo che prevede la selezione intenzionale dei casi più estremi o inusuali.

Campionamento di convenienza Selezione delle perso-ne maggiormente disponibili nell’immediato per la par-tecipazione a uno studio.

Campionamento di evento Piano di campionamento che prevede la selezione di comportamenti o eventi fon-damentali da osservare.

Campionamento di massima variazione Approccio di campionamento in uso tra i ricercatori qualitativi, che prevede la selezione mirata di casi basata su un’ampia va-riabilità.

Campionamento intenzionale (o a scelta ragionata, purposive) Metodo di campionamento non-probabilistico in cui il ricercatore seleziona i partecipanti sulla base del giudizio personale su chi fornirà maggiori informazioni.

Glossario

Campionamento multistadio Strategia di campiona-mento che procede attraverso una serie di stadi, dalle uni-tà di campionamento più grandi a quelle più piccole (per esempio, da stati a sezioni di censimento a famiglie).

Campionamento non-probabilistico Selezione di unità di campionamento (per esempio, persone) da una popo-lazione, basata su procedure non casuali (per esempio, campionamento di convenienza e per quote).

Campionamento per quote Metodo di campionamen-to non casuale in cui sono fi ssate le “quote” per alcuni sottogruppi in base alle caratteristiche del campione per accrescerne la rappresentatività.

Campionamento probabilistico Selezione di unità di campionamento (per esempio, i partecipanti) da una po-polazione sulla base di procedure casuali (per esempio, campionamento casuale semplice).

Campionamento sistematico Selezione dei membri di un campione in modo che siano scelte tutte le persone o tutti gli elementi che ricadono in una determinata posi-zione (per esempio, ogni 10a posizione).

Campionamento temporale Nelle osservazioni struttu-rate, campionamento dei periodi di tempo durante i quali avranno luogo le osservazioni.

Campionamento teorico Negli studi qualitativi, selezio-ne dei membri di un campione basata sui risultati emer-genti per garantire la saturazione di importanti categorie teoriche.

Campione Sottoinsieme di una popolazione selezionato per partecipare a uno studio.

Campione rappresentativo Campione le cui caratteri-stiche sono confrontabili con quelle della popolazione da cui è tratto.

Caso di confutazione Concetto utilizzato nella ricerca qualitativa, riferito a un caso che pone in discussione le concettualizzazioni dei ricercatori; talvolta usato in una strategia di campionamento.

Caso paradigmatico In un’analisi ermeneutica basata sui precetti di Benner, modello fortemente esemplifi cativo del fenomeno oggetto di studio, spesso utilizzato nelle fasi iniziali dell’analisi per acquisire cognizione del fenomeno.

Casualità Concetto importante nella ricerca quantita-tiva, in cui determinate caratteristiche dello studio sono stabilite dal caso anziché dal disegno o dalle preferenze personali.

Categoria core (variabile fondamentale) In uno studio di grounded theory, fenomeno centrale utilizzato per inte-grare tutte le categorie di dati.

Categoria principale (categoria core) Categoria o mo-dello di comportamento principale nell’analisi di grounded

theory basata sull’approccio di Strauss e Corbin.

Cecità (blinding) Processo volto a impedire che i soggetti coinvolti in uno studio (partecipanti, esecutori dell’inter-vento o chi raccoglie i dati) ricevano informazioni che potrebbero determinare un bias, per esempio, l’appar-tenenza di un partecipante a un determinato gruppo di trattamento; nota anche come Mascheramento.

Cella (1) Intersezione di una riga e di una colonna in una tabella a due o più dimensioni; (2) in un disegno speri-mentale, rappresentazione di una condizione sperimenta-le in un diagramma schematico.

Circolo ermeneutico In ermeneutica, processo metodo-logico in cui, per raggiungere la comprensione, vi è conti-nuo movimento tra le parti e l’interezza del testo oggetto di analisi.

Cochrane Collaboration Organizzazione internazionale che si propone di facilitare la formulazione di decisioni sanitarie adeguatamente informate mediante l’elabora-zione di revisioni sistematiche sugli eff etti degli interven-ti sanitari.

Codice etico Principi etici fondamentali imposti da una disciplina o un’istituzione al fi ne di indirizzare la con-dotta dei ricercatori nell’ambito della ricerca sull’uomo (o sugli animali).

Codifi ca Processo di trasformazione di dati grezzi in una forma standardizzata per l’elaborazione e l’analisi; nella ricerca quantitativa, processo di collegamento di numeri a categorie; nella ricerca qualitativa, processo di identi-fi cazione di parole, temi o concetti ricorrenti all’interno dei dati.

Codifi ca aperta Il primo livello di codifi ca in uno studio di grounded theory, riferito alla codifi ca descrittiva di base del contenuto dei materiali narrativi.

Codifi ca assiale Secondo livello di codifi ca in uno stu-dio di grounded theory basato sull’approccio di Strauss e Corbin, che prevede il processo di categorizzazione e di condensazione dei codici di primo livello attraverso il col-legamento di una categoria alle sue sottocategorie.

Codifi ca selettiva Livello di codifi ca in uno studio di grounded theory, che comporta la selezione della categoria

Glossario

fondamentale, integrando sistematicamente le relazioni tra la categoria fondamentale e altre categorie e validan-do quelle relazioni.

Coeffi ciente alfa (alfa di Cronbach) Indice di attendibi-lità, che stima la coerenza interna di una misura composta da diversi elementi o sottoparti.

Coeffi ciente di affi dabilità Indice quantitativo, in genere compreso tra 0,00 e 1,00, che fornisce una stima del gra-do di affi dabilità di uno strumento (per esempio, coeffi -ciente α di Cronbach).

Coeffi ciente di correlazione Indice che riassume il gra-do di correlazione tra le variabili, compreso tra +1,00 (correlazione perfetta positiva) e -1,00 (correlazione per-fetta negativa), in cui 0,0 corrisponde all’assenza di cor-relazione.

Coeffi ciente di correlazione multipla Indice che espri-me il grado di relazione tra due o più variabili indipen-denti e una variabile dipendente; simboleggiato dalla let-tera R2.

Coeffi ciente di correlazione prodotto-momento (r) Coeffi ciente di correlazione che esprime la grandezza di relazione tra due variabili misurata almeno su una scala in-tervallare; detto anche Indice di correlazione di Pearson (r).

Coercizione In un contesto di ricerca, uso esplicito o im-plicito di minacce (o di eccessive ricompense) per ottene-re la cooperazione delle persone in uno studio.

Concetto Astrazione basata sulle osservazioni di com-portamenti o caratteristiche (per esempio, la fatica, il do-lore).

Conduzione impropria della ricerca Fabbricazione, fal-sifi cazione, plagio o altre pratiche che si discostano da quelle comunemente accettate all’interno della comunità scientifi ca per lo svolgimento o il resoconto di ricerca.

Confermabilità Criterio d’integrità in un’indagine qua-litativa, riferito all’oggettività o neutralità dei dati e delle interpretazioni.

Confron to continuo Procedura utilizzata in un’analisi di grounded theory in cui i dati di recente acquisizione ven-gono confrontati costantemente con i dati precedente-mente raccolti, per perfezionare teoricamente le categorie d’interesse.

Conoscenza implicita Informazioni su una cultura così profondamente radicata che i membri non ne parlano o potrebbero addirittura non esserne coscienti.

Consenso informato Principio etico che impone ai ri-cercatori di ottenere la partecipazione volontaria delle persone a uno studio, dopo averli informati dei possibili rischi e benefi ci.

Consistenza interna Il grado in cui le sottoparti di uno strumento misurano lo stesso attributo o dimensione, come misura dell’attendibilità dello strumento.

Contaminazione Infl uenza involontaria e indesiderabile di una condizione di trattamento su un’altra condizione di trattamento, che si può verifi care, per esempio, nel caso in cui i membri del gruppo di controllo ricevono l’inter-vento.

Content Validity Index (CVI) Indice del grado di validità del contenuto di uno strumento, in base ai giudizi di un gruppo di esperti; validità di contenuto per i singoli ele-menti e per la possibilità di valutazione della scala globale.

Contesto Sede fi sica e condizioni in cui in uno studio si svolge la raccolta dei dati.

Contesto naturalistico Contesto di raccolta dei dati di ricerca, che corrisponde all’ambiente naturale per gli individui oggetto di studio (per esempio, case, luoghi di lavoro, e così via).

Controbilanciamento Processo di variazione sistematica dell’ordine di presentazione degli stimoli o dei trattamen-ti per il controllo dell’ordine degli eff etti, soprattutto in un disegno crossover.

Controfattuale Condizione o gruppo usato come base di confronto in uno studio, che rappresenta quello che sarebbe successo alle stesse persone esposte a un fattore causale se non fossero state esposte nello stesso tempo al fattore causale.

Controllo Processo in cui le infl uenze confondenti sulla variabile dipendente (il risultato) oggetto di studio sono mantenute costanti.

Controllo di ricerca Vedi Controllo.

Controllo statistico Utilizzo di procedure statistiche per il controllo dei fattori di confondimento sulla variabile dipendente.

Controllo utente Metodo di validazione della credibilità dei dati qualitativi attraverso debrief e discussioni con gli informatori.

Correlazione Legame o associazione tra variabili, in cui la variazione in una variabile è sistematicamente correlata alla variazione di un’altra.

Glossario

Correlazione per ranghi di Spearman (rho di Spear-

man) Coeffi ciente di correlazione che indica la grandezza di una relazione tra variabili misurata sulla scala ordinale.

Costrutto Astrazione o concetto deliberatamente inven-tata (costruita) dai ricercatori per scopi scientifi ci (per esempio, sede di controllo sanitario).

Covariata Variabile statisticamente controllata (mante-nuta costante) nell’analisi della covarianza (ANCOVA), tipico fattore di confondimento sulla variabile di risultato o una misura di pre-intervento del risultato.

Credibilità Criterio di valutazione dell’integrità e della qualità negli studi qualitativi, riferito alla fi ducia nella ve-ridicità dei dati; analoga alla validità interna nella ricerca quantitativa.

Credibilità del ricercatore Affi damento nei confronti di un ricercatore, basato sulla sua formazione, le sue qualifi -che e le sue esperienze.

Criteri di eleggibilità Criteri che designano le caratteri-stiche specifi che della popolazione d’interesse, in base ai quali le persone sono selezionate per l’inclusione in uno studio.

Criteri di esclusione Criteri che specifi cano le caratteri-stiche che una popolazione di studio non possiede.

Dd Indice di dimensione dell’eff etto ampiamente utilizzato per il confronto tra due medie di gruppo, calcolato sottra-endo una media dall’altra e dividendo per la deviazione standard raggruppata; detto anche d di Cohen.

d di Cohen Dimensione dell’eff etto per il confronto di due medie di gruppo, calcolata sottraendo una media dall’altra e dividendo per la deviazione standard raggrup-pata; nota anche come Diff erenza media standardizzata

(SMD, Standardized Mean Diff erence).

Dati Informazioni ottenute in uno studio.

Dati al baseline Dati raccolti prima di un intervento, comprendenti le misure di pre-trattamento degli esiti.

Dati di tipo qualitativo Informazioni raccolte in forma narrativa (non numerica), come un dialogo tratto dalla trascrizione di un’intervista non-strutturata.

Dati di tipo quantitativo Dati raccolti in forma quanti-tativa (numerica).

Dati grezzi Dati forniti nella forma in cui sono stati rac-colti, senza essere stati codifi cati o analizzati.

Debriefi ng Comunicazione con i partecipanti allo studio al termine della partecipazione in relazione agli aspetti dello studio (per esempio, spiegando lo scopo dello studio in modo più approfondito).

Debriefi ng tra pari Incontri fra colleghi in cui si rivedono e si esplorano i diversi aspetti di uno studio, con l’obiet-tivo di accrescere l’affi dabilità in uno studio qualitativo.

Deduzione Nella ricerca, conclusione tratta dall’eviden-za di uno studio, tenendo conto dei metodi utilizzati per generare tale evidenza.

Defi nizione concettuale Signifi cato astratto o teorico di un concetto analizzato in uno studio.

Defi nizione operativa Defi nizione di un concetto o di una variabile in relazione alle procedure con cui devono essere misurati.

Descrizione spessa (densa) Descrizione doviziosa e accu-rata del contesto e dei partecipanti di uno studio qualitativo.

Determinismo Concezione secondo cui i fenomeni non sono casuali bensì determinati da cause antecedenti; as-sunto del paradigma positivista.

Deviazione standard Parametro statistico più frequente-mente utilizzato per misurare il grado di variabilità in una serie di punteggi.

Diaria Compenso monetario elargito a soggetti parteci-panti a uno studio che serve da incentivo di partecipazio-ne e/o a compensazione del tempo dedicato e delle spese sostenute.

Diario di campo Registrazione giornaliera di eventi e conversazioni sul campo; detto anche Registro.

Dichiarazione del problema Espressione di un dilem-ma o di una situazione preoccupante che necessita d’in-dagine.

Dichiarazione d’intenti Dichiarazione degli obiettivi generali di uno studio.

Diff erenza media standardizzata (SMD, Standardized

Mean Diff erence) Nella metanalisi, dimensione dell’eff et-to per il confronto di due medie di gruppo, calcolata sot-traendo una media dall’altra e dividendo per la deviazione standard raggruppata; detta anche d di Cohen.

Dimensione dell’eff etto Espressione statistica della gran-dezza del rapporto tra due variabili o la grandezza della

Glossario

diff erenza tra i gruppi su un attributo d’interesse; utiliz-zata anche nei metasommari della ricerca qualitativa per caratterizzare la rilevanza di un tema o di una categoria.

Dimensione dell’eff etto di frequenza In un metasom-mario di studi qualitativi, percentuale di resoconti che contengono un determinato risultato tematico.

Dimensione dell’eff etto d’intensità In un metasomma-rio di studi qualitativi, percentuale di tutti i risultati te-matici contenuti in un qualsiasi resoconto.

Disegno a lista d’attesa Vedi Disegno di trattamento ri-

tardato.

Disegno concomitante Disegno previsto per uno stu-dio a metodi misti in cui le tipologie di dati qualitativi e quantitativi sono raccolte contemporaneamente; identifi -cato con il segno più, come in “QUAL + QUAN”.

Disegno con gruppo di controllo non-equivalente Di-segno quasi-sperimentale che prevede un gruppo di con-fronto che non era stato creato attraverso l’assegnazione casuale.

Disegno con pre-test e post-test Disegno sperimentale in cui i dati sono raccolti dai partecipanti prima e dopo l’introduzione di un intervento; detto anche Disegno pri-

ma-dopo.

Disegno con serie temporali Disegno quasi-sperimen-tale che prevede la raccolta di dati su un periodo di tempo prolungato, con più punti di raccolta di dati prima e dopo l’introduzione di un intervento.

Disegno con solo post-test Disegno sperimentale in cui i dati sono raccolti dai partecipanti solo dopo l’introdu-zione dell’intervento; detto anche Disegno solo dopo.

Disegno convergente parallelo Disegno di studio con-comitante, di eguale priorità, a metodi misti, in cui sono raccolti dati diff erenti ma complementari, qualitativi e quantitativi, su un fenomeno centrale oggetto di studio; simboleggiato con “QUAL + QUAN”; detto anche Dise-

gno di triangolazione convergente.

Disegno di ricerca Piano generale di risposta a un que-sito di ricerca, che prevede strategie di miglioramento dell’integrità dello studio.

Disegno di studio caso-controllo Disegno non-spe-rimentale di comparazione dei “casi” (persone, cioè, che presentano una specifi ca condizione, come un carcinoma polmonare) con controlli appaiati (persone con caratteri-stiche simili, ma che non presentano quella condizione).

Disegno di studio crossover Disegno sperimentale in cui un gruppo di soggetti è esposto a più di una condizione o trattamento, in ordine casuale.

Disegno di studio di coorte Disegno di studio non-sperimentale in cui un gruppo defi nito di persone (una coorte) è seguito nel corso del tempo per studiare i risul-tati relativi ai sottoinsiemi delle coorti; noto anche come Disegno prospettico.

Disegno di studio trasversale Disegno di studio in cui i dati sono raccolti in un determinato punto tempora-le; talvolta usato per dedurre il cambiamento nel tempo quando i dati derivano da gruppi di età o di sviluppo.

Disegno di trattamento ritardato Disegno di uno stu-dio d’intervento in base al quale i membri del gruppo di controllo sono posti in una lista d’attesa per l’intervento fi nché non venga completata la raccolta dei dati di follow-

up; detto anche Disegno di lista d’attesa.

Disegno di triangolazione Disegno a metodi misti con-comitante e di priorità equivalente, in cui sono ottenuti dati diff erenti, ma complementari, qualitativi e quantita-tivi, su un fenomeno centrale oggetto di studio; simbo-leggiato come “QUAL + QUAN”; detto anche Disegno

parallelo convergente.

Disegno emergente Disegno che prende forma nel cor-so di uno studio qualitativo, in cui il ricercatore formula decisioni sul disegno in corso di studio, decisioni che si basano su quanto di volta in volta appreso.

Disegno esplicativo Disegno di studio sequenziale a metodi misti in cui sono raccolti i dati quantitativi nella prima fase e i dati qualitativi nella seconda fase per incre-mentare o spiegare i risultati quantitativi; simboleggiato con “QUAN → qual” o “quan → QUAL”.

Disegno esplorativo Disegno di studio sequenziale a metodi misti in cui sono raccolti i dati qualitativi nella prima fase e i dati quantitativi nella seconda fase sulla base dell’approfondita esplorazione iniziale; simboleggia-to con “QUAL → quan” o “qual → QUAN”.

Disegno integrato (o embedded, o incorporato) Partico-lare disegno di studio a metodi misti, secondo cui una tipologia di dati è utilizzata principalmente a supporto di un’altra tipologia di dati; simboleggiato con parentesi tonde, come in “QUAL (quan)”.

Disegno prospettico Disegno di studio che ha inizio con l’esame di una causa presunta (per esempio, il fumo di si-garetta) e che prosegue nel tempo per osservare gli eff etti

Glossario

presunti (per esempio, il carcinoma polmonare); detto an-che Disegno di coorte.

Disegno quasi-sperimentale Disegno utilizzato per te-stare un intervento in cui i partecipanti sono assegnati in modo non casuale a condizioni di trattamento; detto anche Studio clinico non randomizzato o Studio controllato

senza randomizzazione.

Disegno retrospettivo Disegno di studio che ha inizio con l’espressione della variabile di risultato nel presente (per esempio, carcinoma polmonare), seguita dalla ricerca di una causa presunta nel passato (per esempio, il fumo di sigaretta).

Disegno sequenziale Disegno a metodi misti in cui un fi lone di raccolta dei dati (qualitativo o quantitativo) ha luogo prima dell’altro, infl uenzando il secondo fi lo-ne; simbolicamente indicato con una freccia, come in “QUAL → QUAN”.

Distribuzione asimmetrica Distribuzione deviata o di-storta (asimmetrica) dei valori dei dati intorno a un punto centrale, per cui due metà non rappresentano immagini speculari l’una dell’altra.

Distribuzione asimmetrica negativa Distribuzione asimmetrica dei valori dei dati con un numero sproporzio-natamente alto di casi all’estremità superiore; quando rap-presentata grafi camente, la coda è allungata verso sinistra.

Distribuzione asimmetrica positiva Distribuzione asimmetrica di valori con un numero sproporzionata-mente elevato di casi all’estremità inferiore; quando vi-sualizzata grafi camente, la coda si allunga verso destra.

Distribuzione bimodale Distribuzione dei valori dei dati caratterizzata da due picchi (alte frequenze).

Distribuzione campionaria Distribuzione teorica di una statistica, eff ettuata utilizzando i valori statistici calcolati a partire da un numero infi nito di campioni come punti di dati nella distribuzione.

Distribuzione di frequenza Disposizione sistematica di valori numerici, dal più basso al più alto, associata a un conteggio del numero di volte in cui ogni valore è stato ottenuto.

Distribuzione multimodale Distribuzione di valori con più di un picco (alta frequenza).

Distribuzione normale Distribuzione teorica con forma a campana e simmetrica; detta anche Curva normale o Distribuzione gaussiana.

Distribuzione simmetrica Distribuzione di valori con due metà speculari l’una dell’altra.

Distribuzione unimodale Distribuzione di valori con un picco (alta frequenza).

Domanda aperta esplorativa (grand tour) Ampio quesi-to posto al principio di un’intervista non-strutturata per ottenere una visione generale di un fenomeno, sulla base della quale sono formulate successivamente domande più mirate.

Domanda aperta Quesito di un’intervista o di un que-stionario che non limiti le risposte degli intervistati ad alternative di risposta prestabilite.

Domanda a risposta chiusa Quesito che off re agli inter-vistati una serie di opzioni di risposta che si escludono l’un l’altra.

Dominio Nell’analisi etnografi ca, unità o ampia catego-ria di conoscenza culturale.

EEff etto d’interazione Eff etto di due o più variabili indi-pendenti che agiscono in combinazione (in modo inte-rattivo) su un risultato.

Eff etto di trascinamento Infl uenza che un trattamento può esercitare sui trattamenti successivi, in particolare in un disegno crossover.

Eff etto Hawthorne Eff etto sulla variabile dipendente derivante dalla consapevolezza dei soggetti di partecipare allo studio.

Eff etto placebo Variazioni nella variabile dipendente at-tribuibili al placebo.

Elemento Unità di base di una popolazione ai fi ni del campionamento, tipicamente un essere umano.

Ermeneutica Tradizione della ricerca qualitativa che, at-tingendo alla fenomenologia interpretativa, si concentra sulle esperienze vissute degli esseri umani e sul modo in cui le persone interpretano tali esperienze.

Errore di campionamento Fluttuazione del valore di una statistica da un campione a un altro tratto dalla stessa popolazione.

Errore di misurazione Deviazione tra gli eff ettivi pun-teggi ipotetici e i punteggi ottenuti per una caratteristica misurata.

Glossario

Errore di tipo I Errore generato respingendo l’ipotesi nulla quando è vera (cioè, il ricercatore conclude che esiste una relazione quando, in realtà, non esiste; falso positivo).

Errore di tipo II Errore generato accettando l’ipotesi nulla quando è falsa (cioè, il ricercatore conclude che non esiste alcuna relazione quando, in realtà, esiste; falso negativo).

Errore standard Deviazione standard di una distribuzio-ne campionaria, come la distribuzione campionaria della media.

Esperimento Studio in cui il ricercatore controlla (mani-pola) la variabile indipendente e assegna in modo casuale i soggetti a diff erenti condizioni; gli studi clinici rando-mizzati controllati ricorrono a disegni sperimentali.

Esperimento in doppio cieco Studio clinico in cui né i partecipanti né chi somministra il trattamento è a co-noscenza di chi appartenga al gruppo sperimentale o a quello di controllo.

Eterogeneità Il grado in cui gli oggetti sono dissimili (cioè, caratterizzati da variabilità) rispetto a una determi-nata caratteristica.

Eterogeneità statistica Diversità di eff etti tra gli studi primari inclusi in una metanalisi.

Etica Sistema di valori morali che riguarda il grado in cui le procedure di ricerca aderiscono agli obblighi professionali, legali e sociali nei confronti dei partecipanti allo studio.

Etnografi a Branca della ricerca sull’uomo, associata all’antropologia, incentrata sulla cultura di un gruppo di persone, nel tentativo di comprendere la visione del mon-do e i costumi delle persone oggetto di studio.

Etnografi a critica Etnografi a incentrata sull’aumento della consapevolezza nel gruppo o nella cultura oggetto di studio, nella speranza di realizzare un cambiamento sociale.

Evidenza empirica Evidenza radicata nella realtà ogget-tiva e raccolta utilizzando i sensi per generare conoscenze.

FFedeltà all’intervento La misura in cui l’attuazione di un trattamento è fedele al suo piano.

Fenomeno Concetto astratto oggetto di studio; termine talvolta utilizzato dai ricercatori qualitativi in alternativa al termine Variabile.

Fenomenologia Tradizione di ricerca qualitativa che af-

fonda le sue radici nella fi losofi a e nella psicologia, incen-trata sul vissuto degli esseri umani.

Fonte primaria Resoconti di prima mano di fatti o sco-perte; nella ricerca, il resoconto originale elaborato dal ricercatore che ha condotto lo studio.

Fonte secondaria Resoconti di seconda mano di eventi o fatti; nella ricerca, descrizione di uno studio fornita da una persona diversa dal ricercatore originale.

Forest plot Rappresentazione grafi ca degli eff etti osservati nei diversi studi che compongono una metanalisi, che per-mette una valutazione visiva dell’eterogeneità riscontrata.

Formato IMRAD Organizzazione di un resoconto di ri-cerca in quattro sezioni principali: Introduzione, Metodo, Risultati, Discussione.

Foto-stimolo Intervista stimolata e guidata da immagini fotografi che.

Framework (strutture) Fondamenti concettuali di uno studio, per esempio, framework (struttura) teorico in uno studio a base teorica o framework (struttura) concettuale in studi basati su uno specifi co modello concettuale.

Funnel plot In una metanalisi, visualizzazione grafi ca di un certo grado di precisione dello studio (per esempio, la dimensione del campione), rappresentato rispetto alla di-mensione dell’eff etto; può essere utilizzato per verifi care l’eventualità di un bias di pubblicazione.

GGeneralizzabilità Il grado in cui i metodi di ricerca giu-stifi cano la deduzione della veridicità e dell’applicabilità dei risultati a un gruppo più ampio rispetto a quello dei partecipanti allo studio; in particolare, implica dedurre che le scoperte possono essere generalizzate dal campione esaminato alla popolazione.

Gerarchia delle evidenze Classifi ca della validità e affi -dabilità delle evidenze basata sul rigore del metodo che le ha prodotte; la gerarchia tradizionale delle evidenze è appropriata soprattutto per la ricerca di cause probing, in particolare per i quesiti terapeutici.

Gradi di libertà, gl (df, degrees of freedom) Concetto sta-tistico riferito al numero di valori del campione libero di variare (per esempio, con una determinata media del campione, tutti i valori eccetto uno sarebbero liberi di va-riare).

Glossario

Grand theory Teoria di ampio respiro volta a descrivere vasti segmenti del mondo fi sico, sociale o comportamen-tale; detta anche Macroteoria.

Grounded theory Approccio di raccolta e analisi dei dati qualitativi, volto a sviluppare teorie sui processi psicoso-ciali basati sulle osservazioni nel mondo reale.

Grounded theory costruttivista Approccio di grounded

theory, sviluppato da Charmaz, in cui la grounded theory è costruita a partire dalle esperienze e dalle relazioni con-divise tra il ricercatore e i partecipanti allo studio e in cui sono enfatizzati gli aspetti interpretativi.

Gruppi vulnerabili Particolari gruppi di persone i cui di-ritti nel corso degli studi necessitano di particolare tutela a causa della loro incapacità di fornire un consenso infor-mato signifi cativo o perché la loro situazione li sottopone a un rischio più elevato della media di incorrere in eff etti avversi (per esempio, bambini o pazienti incoscienti).

Gruppo di confronto Gruppo di partecipanti allo stu-dio i cui punteggi relativi a una variabile di risultato sono utilizzati per valutare i risultati del gruppo d’interesse primario (per esempio, i non fumatori come gruppo di confronto per i fumatori); termine spesso usato in luogo di Gruppo di controllo quando il disegno dello studio non è un vero esperimento.

Gruppo di controllo Soggetti coinvolti in un esperimen-to che non ricevono l’intervento sperimentale e le cui pre-stazioni forniscono un elemento di base nei confronti del quale possono essere misurati gli eff etti di un intervento.

Gruppo di controllo di monitoraggio Gruppo di con-trollo che riceve un’attenzione simile a quella riservata al gruppo d’intervento, senza che gli vengano somministrati i “principi attivi” del trattamento.

Gruppo sperimentale (o di trattamento) Gruppo di partecipanti allo studio che ricevono il trattamento o l’in-tervento sottoposto a sperimentazione.

IImpegno prolungato Nella ricerca qualitativa, tempo suffi ciente dedicato durante la raccolta dei dati a una co-noscenza approfondita del gruppo oggetto di studio, per raff orzare la credibilità.

Incidenza Tasso di nuovi casi con una specifi ca condizio-ne, determinato dividendo il numero di nuovi casi in un dato periodo di tempo per il numero dei casi che sono a

rischio di diventarlo (cioè, che non presentano la condi-zione all’inizio di tale periodo).

Indice di correlazione di Pearson (r) Coeffi ciente di cor-relazione che esprime la grandezza del rapporto tra due variabili di livello intervallare o razionale; detto anche Correlazione prodotto-momento.

Inferenza statistica Processo di inferenza degli attributi della popolazione sulla base delle informazioni tratte da un campione, utilizzando leggi di probabilità.

Informatore Chi fornisce informazioni ai ricercatori su un fenomeno oggetto di studio, in genere nell’ambito de-gli studi qualitativi.

Informatore chiave Persona esperta del fenomeno d’inte-resse per la ricerca, disposta a condividere informazioni e approfondimenti con il ricercatore (spesso un etnografo).

Informazione completa Comunicazione di informazio-ni complete e accurate fornita ai potenziali partecipanti a uno studio.

Inganno Mancata rivelazione intenzionale di informa-zioni, o comunicazione di false informazioni, ai parteci-panti allo studio, in genere per ridurre potenziali bias.

Insieme di dati Raccolta complessiva dei dati su tutte le variabili per tutti i partecipanti allo studio.

Institutional Review Board (IRB) Negli Stati Uniti, gruppo di persone aff erenti a un istituto che si riuniscono per revisionare gli studi proposti e in corso sulla base di considerazioni etiche.

Intenzione al trattamento (intention to treat) Strategia di analisi dei dati in uno studio d’intervento che inclu-de i partecipanti e il gruppo al quale sono stati assegnati, anche se non hanno ricevuto o completato il trattamento associato al gruppo.

Intervallo di Confi denza (IC) Intervallo di valori entro cui si stima che cada un parametro relativo a una popola-zione, a una probabilità specifi ca (per esempio, IC al 95%).

Intervento Nella ricerca sperimentale (studio clinico), il trattamento sottoposto a sperimentazione.

Intervista Metodo di raccolta dei dati in cui un intervi-statore pone domande a un intervistato, faccia a faccia, per telefono o tramite Internet.

Intervista con focus-group o gruppo di discussione In-tervista condotta con un gruppo di individui riuniti per rispondere a domande su un determinato argomento.

Glossario

Intervista focalizzata Intervista debolmente strutturata in cui un intervistatore indirizza l’intervistato attraverso una serie di domande utilizzando un argomento-guida.

Intervista non-strutturata Intervista in cui il ricercatore pone quesiti agli intervistati senza un piano prestabilito sul contenuto o sul fl usso di informazioni da raccogliere.

Intervista personale Intervista faccia a faccia e riservata tra intervistatore e intervistato.

Intervista semi-strutturata Intervista aperta in cui il ricer-catore è guidato da un elenco di specifi ci temi da aff rontare.

Intervistato In uno studio di self-report, la persona che risponde alle domande poste dal ricercatore.

Intuizione La seconda fase nella fenomenologia descrit-tiva, che ha luogo quando i ricercatori rimangono aperti al signifi cato attribuito al fenomeno da parte di coloro che lo hanno vissuto.

Ipotesi Dichiarazione dei rapporti ipotizzati tra le varia-bili o i risultati previsti.

Ipotesi direzionale Ipotesi che formula una previsione specifi ca sulla direzione della relazione tra due variabili.

Ipotesi di ricerca Ipotesi eff ettiva che un ricercatore vuo-le testare (rispetto all’Ipotesi nulla), in cui è indicato il rap-porto previsto tra due o più variabili.

Ipotesi non direzionale Ipotesi di ricerca che non fi ssa la direzione della relazione prevista tra le variabili.

Ipotesi nulla Ipotesi che aff erma l’assenza di relazione tra le variabili oggetto di studio; utilizzata principalmente nelle analisi statistiche come ipotesi da respingere.

Ipotesi rivale Spiegazione alternativa, contrapposta all’i-potesi del ricercatore, per interpretare i risultati di uno studio.

Item Singola voce riportata su uno strumento o singola asserzione su una scala.

JJournal club Gruppo che si riunisce periodicamente in ambito clinico per discutere e valutare criticamente gli articoli di ricerca che appaiono sulle riviste.

LLavoro sul campo Attività intrapresa dai ricercatori qua-

litativi, che prevede la raccolta di dati sul campo, cioè in contesti naturali.

Leggibilità Facilità con cui i materiali (per esempio, un questionario) possono essere letti da persone con diff e-renti capacità di lettura, spesso determinata attraverso formule di leggibilità.

Letteratura grigia Resoconti di ricerca inediti e, come tali, meno facilmente accessibili.

Limite di confi denza Limite superiore (UL, Upper Le-

vel) o inferiore (LL, Lower Level) di un intervallo di con-fi denza.

Linee guida CONSORT Linee guida (Consolidated

Standards of Reporting Trials) ampiamente adottate per la comunicazione delle informazioni relative a uno studio randomizzato controllato, comprendenti liste di controllo e diagrammi di fl usso per il tracciamento dei partecipanti nel corso dello studio, dal reclutamento all’analisi dei dati.

Linee guida di pratica clinica Linee guida di pratica cli-nica basate sull’evidenza, in cui sono combinate la sintesi e la valutazione delle evidenze della ricerca con specifi che raccomandazioni per decisioni cliniche.

Livello di misura Sistema di classifi cazione delle misu-razioni basato sulla natura della misurazione e sul tipo di operazioni matematiche consentite; i livelli di misura principali sono quattro: nominale, ordinale, intervallare e razionale (a rapporti).

Livello di signifi catività (1) Probabilità che una relazio-ne osservata possa essere causata dal caso; una signifi ca-tività di livello 0,5 indica la probabilità che una relazione della grandezza osservata sarebbe riconducibile al caso solo 5 volte su 100; (2) il rischio di commettere un errore di tipo I in un’analisi statistica, stabilito in anticipo dal ricercatore (per esempio, il livello 0,05).

MMacroteoria Teoria di ampio respiro volta a descrivere vasti segmenti della realtà fi sica, sociale o comportamen-tale; detta anche Grand theory.

Manipolazione Introduzione di un intervento o tratta-mento in uno studio sperimentale o quasi-sperimentale per valutarne l’impatto sulla variabile dipendente (di risultato).

MANOVA Vedi Analisi multivariata della varianza.

Mappa concettuale Rappresentazione schematica di una

Glossario

teoria o di un modello concettuale che rappresenti grafi -camente i concetti chiave e i reciproci collegamenti.

Mascheramento Vedi Cecità (blinding).

Matrice di correlazione Schema bidimensionale in cui sono mostrati i coeffi cienti di correlazione tra tutte le coppie di un insieme di variabili.

Media Misura di tendenza centrale, calcolata sommando tutti i punteggi e dividendo per il numero di casi.

Mediana Valore statistico descrittivo, una misura di ten-denza centrale che rappresenta il valore intermedio esatto in una distribuzione di punteggio; il valore al di sopra e al di sotto del quale risiede il 50% dei punteggi.

MeSH Medical Subject Heading, utilizzato per l’indiciz-zazione degli articoli in MEDLINE®.

Metanalisi Tecnica di integrazione quantitativa dei ri-sultati di studi multipli che aff rontano lo stesso quesito di ricerca o un quesito estremamente affi ne.

Metasintesi Ampie narrazioni o traduzioni interpretati-ve prodotte mediante integrazione o confronto dei risul-tati tratti da studi qualitativi.

Metasommario Processo che pone le basi per una meta-sintesi e che prevede la creazione di un elenco di risultati estratto da studi primari e il calcolo delle dimensioni de-gli eff etti manifesti (dimensione dell’eff etto di frequenza e d’intensità).

Metodi di ricerca Tecniche utilizzate per strutturare uno studio e per raccogliere e analizzare informazioni in modo sistematico (fasi, procedure e strategie di raccolta e analisi dei dati in uno studio).

Metodo dei gruppi contrapposti Tecnica di valutazio-ne della validità di costrutto di uno strumento attraverso un’analisi del grado in cui lo strumento separa i gruppi che si prevede debbano diff erire in base a caratteristiche o a una teoria nota.

Metodo della varianza inversa Nelle metanalisi, l’uso dell’inverso della varianza nella stima dell’eff etto (uno diviso per il quadrato del relativo errore standard) come peso per il calcolo di una media ponderata degli eff etti.

Metodo Q-sort o scala Q-sort (ordinamento qualitati-

vo) Metodo di raccolta dei dati in cui le dichiarazioni dei partecipanti vengono ordinate (in genere in gruppi di 9 o 11) secondo una dimensione bipolare (per esempio, più utile/meno utile).

Metodo scientifi co Insieme di procedure ordinate, siste-matiche e controllate per l’acquisizione di informazioni affi dabili, empiriche e tipicamente quantitative; approc-cio metodologico associato al paradigma positivista.

Minaccia associata alla maturazione Minaccia alla validità interna di uno studio che si osserva quando le variazioni della variabile di risultato (dipendente) sono imputabili al trascorrere del tempo.

Minaccia di mortalità Minaccia alla validità interna di uno studio, riferita alla diminuzione diff erenziale (perdita di partecipanti) da diversi gruppi.

Minaccia legata alla selezione dei soggetti (bias di se-lezione) Minaccia alla validità interna di uno studio ri-sultante da diff erenze preesistenti tra i gruppi oggetto di studio; le diff erenze infl uenzano la variabile dipendente in modi estranei all’eff etto della variabile indipendente.

Minaccia legata alla storia Insorgenza di eventi esterni a un intervento ma con esso concomitanti, che possono infl uenzare la variabile dipendente e che minacciano la validità interna dello studio.

Misura Assegnazione di numeri a oggetti in base a regole specifi che, al fi ne di caratterizzare le quantità di un deter-minato attributo.

Misurazione nominale Il più basso livello di misura-zione che prevede l’attribuzione di caratteristiche in categorie (per esempio, maschi: categoria 1; femmine: categoria 2).

Misurazione ordinale Livello di misura che classifi ca i fenomeni lungo una determinata dimensione.

Moda Misura di tendenza centrale; il valore che si osser-va più frequentemente in una distribuzione di punteggi.

Modello Rappresentazione simbolica di concetti o varia-bili e correlazioni tra di essi.

Modello a eff etti casuali Nella metanalisi, modello in cui non si presume che gli studi misurino lo stesso eff et-to globale, ma che rifl ettano una distribuzione di eff etti; spesso preferito a un modello a eff etti fi ssi in caso di am-pia variazione di eff etti tra gli studi.

Modello a eff etti fi ssi Nelle metanalisi, modello secondo cui si presume che gli studi inclusi misurino lo stesso ef-fetto complessivo; stima di un eff etto aggregato calcolato presumendo che la variazione osservata tra gli studi sia attribuibile al caso.

Modello concettuale Aggregazione di concetti o astra-

Glossario

zioni correlati in uno schema razionale sulla base dell’at-tinenza a un tema comune; talvolta defi nito Quadro con-

cettuale.

Modello di variabili causali Elaborazione e sperimen-tazione statistica di un modello esplicativo di relazioni causali ipotizzate tra i fenomeni.

Modulo di consenso Accordo scritto e fi rmato da un partecipante allo studio e da un ricercatore riguardante i termini e le condizioni di partecipazione volontaria a uno studio.

Nn Simbolo che designa il numero di soggetti in un sotto-gruppo o cella di uno studio (per esempio, “Ciascuno dei quattro gruppi aveva un n di 125, per un N totale di 500”).

N Simbolo che designa il numero totale dei soggetti (per esempio, “l’N totale era 500”).

Note di campo Annotazioni raccolte dai ricercatori in cui sono registrate le osservazioni non-strutturate ottenute sul campo, affi ancate dalla loro interpretazione.

Note osservazionali Descrizioni approfondite di un os-servatore su eventi e conversazioni osservati in contesti naturalistici.

Note personali Negli studi sul campo, commenti scrit-ti sulle sensazioni personali dell’osservatore nel corso del processo di ricerca.

Note rifl essive Annotazioni che documentano esperien-ze personali del ricercatore qualitativo, sue rifl essioni e progressi sul campo.

Numero necessario da trattare (NNT, Number Neaded

to Treat) Stima del numero di persone che dovrebbero ricevere un intervento per evitare un esito indesiderato, calcolato dividendo uno per il valore della riduzione del rischio assoluto.

OOccultamento Tattica che prevede la raccolta riservata dei dati di ricerca senza consapevolezza o consenso dei partecipanti, cui si ricorre per ottenere una rappresenta-zione precisa del comportamento naturalistico quando la presenza nota di un osservatore distorcerebbe il compor-tamento d’interesse.

Odds o probabilità Forma di espressione della casualità di un evento, la probabilità che un evento si verifi chi ri-spetto alla probabilità che non si verifi chi, calcolata divi-dendo il numero di persone coinvolte in un evento per il numero di persone che non l’hanno subito.

Oggettività La misura in cui due ricercatori indipen-denti perverrebbero a giudizi o conclusioni simili (ovvero giudizi non viziati da valori o credenze personali).

Omogeneità (1) In termini di attendibilità di uno stru-mento, il grado di coerenza interna delle sue sottoparti (che misurano, cioè, lo stesso attributo critico); (2) più in generale, il grado di affi nità degli oggetti (caratterizzati, cioè, da bassa variabilità).

Operazionalizzazione Traduzione dei concetti di ricerca in fenomeni misurabili.

Osservazione non-strutturata Raccolta di dati descrit-tivi attraverso l’osservazione diretta non guidata da un piano formale prestabilito per l’osservazione o la registra-zione delle informazioni.

Osservazione partecipante Metodo di raccolta dei dati attraverso la partecipazione alle attività di un gruppo o di una cultura e la sua osservazione.

Osservazione persistente Focalizzazione intensa dell’at-tenzione di un ricercatore qualitativo sugli aspetti di una situazione che sono rilevanti per i fenomeni oggetto di studio.

PParadigma Visione dei fenomeni naturali che compren-de una serie di assunti fi losofi ci e che indirizza a un ap-proccio individuale all’indagine.

Paradigma costruttivista Vedi Paradigma naturalistico.

Paradigma naturalistico Paradigma alternativo (detto anche Paradigma costruttivista) al paradigma positivista, secondo cui vi sono molteplici interpretazioni della realtà e in base al quale l’obiettivo della ricerca è di comprendere in che modo gli individui costruiscono la realtà all’interno del proprio contesto naturale; associato alla ricerca qua-litativa.

Paradigma positivista Paradigma alla base dell’approc-cio scientifi co tradizionale, che presuppone l’esistenza di una realtà ordinata che possa essere studiata oggettiva-mente; spesso associato alla ricerca quantitativa.

Glossario

Parametro Caratteristica di una popolazione (per esem-pio, l’età media di tutti i cittadini italiani).

Parola chiave Termine importante utilizzato per la ricer-ca dei riferimenti bibliografi ci su un argomento in una banca dati bibliografi ca.

Partecipante allo studio Persona che partecipa allo stu-dio e fornisce informazioni per la sua realizzazione.

Pattern costitutivo Nell’analisi ermeneutica, modello che esprime le relazioni tra le tematiche relazionali ed è presente in tutte le interviste o i testi.

Permesso di accesso Procedura di acquisizione del per-messo d’ingresso al sito in cui risiedono i partecipanti allo studio attraverso la cooperazione degli attori principali coinvolti nella comunità o nel sito selezionato.

Piano di campionamento Programma formale che spe-cifi ca il metodo di campionamento, la dimensione del campione e le procedure di reclutamento dei soggetti.

Placebo Intervento fi ttizio o pseudointervento, spesso usato come condizione del gruppo di controllo.

Popolazione Insieme completo di individui o oggetti che possiedono caratteristiche comuni (per esempio, tutti gli infermieri di Roma); talvolta detto Universo.

Popolazione accessibile Popolazione disponibile per uno studio, spesso un sottoinsieme non casuale della po-polazione d’interesse.

Popolazione target (bersaglio) L’intera popolazione cui un ricercatore è interessato e per la quale desidererebbe generalizzare i risultati dello studio.

Positivismo logico Filosofi a alla base dell’approccio scientifi co tradizionale; vedi anche Paradigma positivista.

Post-test Raccolta di dati dopo l’introduzione di un in-tervento.

Potenza Capacità di un disegno o di una strategia di ana-lisi di rilevare i veri rapporti esistenti tra le variabili.

Potenza statistica Capacità del disegno di ricerca e della strategia analitica di rilevare vere relazioni tra le variabili.

Potenziale di attuazione La misura in cui un’innovazio-ne è suscettibile di attuazione in un nuovo contesto, va-lutazione spesso eseguita in un progetto di pratica basata sulle prove di effi cacia.

Pratica basata sulle prove di effi cacia (EBP, Evidence-

Based Practice) Pratica che prevede la formulazione di

decisioni cliniche sulle migliori evidenze/prove di effi -cacia disponibili, con particolare attenzione alle evidenze che derivano dalla ricerca metodologica.

Precisione Il grado in cui un valore di popolazione sti-mato (una statistica) si avvicina strettamente alla stima, generalmente espresso in termini di ampiezza dell’inter-vallo di confi denza.

Predizione Uso di evidenze empiriche per la formulazio-ne di previsioni sul comportamento delle variabili con un nuovo gruppo di persone.

Pre-test (1) Raccolta dei dati prima dell’intervento speri-mentale; talvolta detto Dati al baseline; (2) somministra-zione sperimentale di uno strumento di recente sviluppo per identifi care eventuali punti di debolezza.

Prevalenza Percentuale di una popolazione che presenta una particolare condizione (per esempio, la fi bromialgia) in un determinato momento temporale.

Priorità Questione centrale nella ricerca a metodi mi-sti, che riguarda quale fi lone (qualitativo o quantitativo) sarà maggiormente enfatizzato; in simboli, il fi lone do-minante è riportato in lettere maiuscole, come “QUAL” o “QUAN”, mentre quello non dominante in minuscolo, come “qual” o “quan”.

Probing Stimolo a fornire informazioni più utili o detta-gliate da parte di un intervistato nel corso di un’intervista resa volontariamente.

Problema di ricerca Condizione di disturbo o di preoc-cupazione che può essere esaminata attraverso un’indagi-ne disciplinata.

Procedure di stima Procedure statistiche che stimano i parametri di popolazione basati sulle valutazioni statisti-che del campione.

Processo di consenso (process consent) In uno studio qualitativo, processo transazionale in continua rinegozia-zione del consenso dei partecipanti, permettendo loro di collaborare al processo decisionale sulla loro partecipa-zione continua.

Processo Sociale di Base, PSB (BSP, Basic Social Pro-

cess) Processo sociale centrale, che emerge attraverso l’a-nalisi dei dati di grounded theory.

Proposta Documento di comunicazione di un problema di ricerca, delle procedure suggerite per la soluzione del problema e, in caso di necessità di fi nanziamento, del co-sto previsto dello studio.

Glossario

Prospettiva emica Termine etnografi co riferito al modo in cui i membri di una cultura giudicano il proprio mon-do; il “punto di vista interno”.

Prospettiva etica In etnografi a, visione “dall’esterno” del-le esperienze di un gruppo culturale.

Protocollo d’intervento Indicazione precisa dei requisiti dell’intervento, delle condizioni terapeutiche alternative (controllo) e delle modalità di somministrazione previste.

Protocollo di raccolta dei dati Linee guida formali svi-luppate dai ricercatori per fornire indicazioni sulla raccol-ta dei dati in una forma standardizzata.

Psicometria Teoria alla base dei principi di misurazione e applicazione della teoria nello sviluppo degli strumenti di misurazione.

Punteggio osservato (ottenuto) Punteggio o valore nume-rico eff ettivo assegnato a una persona in base a una misura.

Punteggio vero Punteggio ipotetico che si otterrebbe se la misura fosse infallibile.

QQuasi-statistica Sistema di “giudizio quantitativo” usato per valutare la validità delle conclusioni derivate dall’ana-lisi qualitativa.

Quesito alternativo fi sso (domande a risposta chiusa o ad alternativa fi ssa) Quesito che off re agli intervistati una serie di opzioni di risposte pre-specifi cate.

Quesito di ricerca Domanda specifi ca cui il ricercatore vuole rispondere per aff rontare un problema di ricerca.

Quesito PICO Quesito adeguatamente formulato per la pratica basata sulle prove di effi cacia che identifi ca la po-polazione, l’intervento, il confronto e il risultato d’interesse.

Questionario Documento utilizzato per raccogliere dati di self-report mediante autosomministrazione di domande.

Rr Simbolo del coeffi ciente di correlazione bivariata, che riassume la grandezza e la direzione di una relazione tra due variabili misurate su una scala intervallare o razionale (vedi anche Correlazione).

R Simbolo del coeffi ciente di correlazione multipla, che indica la grandezza (ma non la direzione) della relazione

tra una variabile dipendente e più variabili indipendenti, considerate collettivamente.

R2 Coeffi ciente di correlazione multipla al quadrato, che indica la percentuale di varianza nella variabile dipenden-te spiegata da un gruppo di variabili indipendenti.

Raccolta strutturata dei dati Approccio alla raccolta di dati dai partecipanti attraverso self-report o osservazioni, in cui le categorie di informazione (per esempio, le opzio-ni di risposta) sono specifi cate in anticipo.

Ragionamento deduttivo Processo di sviluppo di speci-fi che previsioni a partire da principi generali (vedi anche Ragionamento induttivo).

Ragionamento induttivo Processo di ragionamento che, da specifi che osservazioni, giunge a norme più generali (vedi anche Ragionamento deduttivo).

Randomizzazione Assegnazione dei soggetti alle con-dizioni di trattamento in modo casuale (cioè, in maniera determinata esclusivamente dal caso); detta anche Asse-

gnazione casuale.

Range Misura di variabilità, calcolata sottraendo il va-lore più alto dal valore più basso in una distribuzione di punteggi.

Rapporto di causa-eff etto (causale) Relazione tra due variabili in cui la presenza o il valore di una variabile (“cau-sa”) determina la presenza o il valore dell’altra (“eff etto”).

Rapporto di probabilità (OR, Odds Ratio) Rapporto di una probabilità rispetto a un’altra probabilità, per esem-pio, il rapporto tra la probabilità di un evento in un grup-po e la probabilità di un evento in un altro gruppo; un odds ratio di 1,0 indica assenza di diff erenza tra i gruppi.

Rapporto di rischio Vedi Rischio relativo.

Rapporto di verosimiglianza (LR, Likelihood Ratio) Per uno strumento diagnostico o di screening, la probabilità re-lativa che in una persona con l’attributo d’interesse (rispet-to a una persona senza tale attributo) sia atteso un determi-nato risultato; gli indici LR esprimono in sintesi il rapporto tra la specifi cità e la sensibilità in un unico numero.

Rapporto F Valore statistico ottenuto in diverse analisi statistiche (per esempio, ANOVA) in cui sono confron-tate le variazioni del punteggio attribuibili a diverse fonti (per esempio, tra i gruppi e all’interno dei gruppi).

Rapporto funzionale Rapporto tra due variabili in cui non può essere presunto che una variabile abbia deter-minato l’altra.

Glossario

Rapporto o relazione Legame o collegamento tra due o più variabili.

Rapporto rischio-benefi cio Costi e benefi ci relativi, per un soggetto singolo e per la società in generale, associati alla partecipazione a uno studio; anche riferito ai costi e ai benefi ci relativi associati alla realizzazione di un’inno-vazione.

Rappresentazione (o composizione) pentadica (penta-

dic dramatism) Approccio all’analisi delle narrazioni, svi-luppato da Burke e incentrato su cinque elementi chiave di una storia: atto o azione (che cosa è stato fatto), scena (quando e dove è stato fatto), attore (chi l’ha fatto), or-ganizzazione o strumento (come è stato fatto) e scopo (perché è stato fatto).

Reattività Distorsione di una misurazione che deriva dalla consapevolezza del partecipante allo studio di essere osservato o, più in generale, dall’eff etto della procedura di misurazione stessa.

Registro Negli studi di osservazione sui partecipanti, re-gistrazione quotidiana di eventi e dialoghi a cura dell’os-servatore.

Regressione logistica Procedura di regressione mul-tivariata che analizza le relazioni tra una o più variabili indipendenti e una variabile dipendente categoriale, che produce un rapporto di probabilità (odds ratio).

Relazione associativa Associazione tra due variabili che non può essere descritta come causale.

Relazione negativa Relazione tra due variabili in cui si osserva una tendenza verso valori elevati per una variabile associati a valori bassi per l’altra (per esempio, quando lo stress aumenta, il benessere psicologico diminuisce); det-ta anche Relazione Inversa o Rapporto negativo.

Relazione perfetta Correlazione tra due variabili tale che i valori di una variabile possano prevedere perfettamente i valori dell’altra; espressa come 1,00 o -1,00.

Relazione positiva Relazione tra due variabili in cui i va-lori elevati di una variabile tendono a essere associati ai valori elevati dell’altra (per esempio, incremento dell’atti-vità fi sica, aumento delle pulsazioni).

Replicazione Ripetizione deliberata delle procedure di ricerca in una seconda indagine, con lo scopo di determi-nare se i precedenti risultati possano essere confermati.

Resoconto (report) di ricerca Documento (spesso un articolo di una rivista) che riassume le principali caratte-

ristiche di uno studio e che include il quesito di ricerca, i metodi utilizzati per aff rontarlo, i risultati e l’interpreta-zione dei risultati.

Revisione d’indagine Controllo indipendente dei dati qualitativi e dei documenti pertinenti a supporto, a cura di un revisore esterno, per determinare l’affi dabilità e la confermabilità dei dati qualitativi.

Ricerca Indagine sistematica che ricorre a metodi ordi-nati per rispondere ai quesiti o risolvere problemi.

Revisione della letteratura Compendio critico della ri-cerca condotta su un determinato argomento, spesso ela-borato per contestualizzare un problema di ricerca o per fornire una sintesi delle evidenze disponibili.

Revisione “in cieco” Revisione di un manoscritto o di una proposta di ricerca svolta in modo tale che né l’autore né il revisore siano noti all’altra parte.

Revisione sistematica Sintesi rigorosa dei risultati della ricerca su un particolare quesito di ricerca, condotta ri-correndo a procedure sistematiche di campionamento e di raccolta dei dati e a un protocollo formale.

Revisore paritario (peer reviewer) Ricercatore che esa-mina e valuta un resoconto o una proposta di ricerca e che fornisce una raccomandazione sulla pubblicazione o sul fi nanziamento della ricerca.

Ricerca a Metodi Misti (MM) Ricerca che prevede la raccolta e l’analisi di dati qualitativi e quantitativi, per ri-spondere a quesiti diversi ma correlati.

Ricerca applicata Ricerca intrapresa con l’obiettivo di fornire una soluzione a un immediato problema pratico.

Ricerca-Azione Partecipata, RAP (PAR, Participatory

Action Research) Approccio di ricerca basato sul presup-posto secondo cui l’uso e la produzione della conoscen-za possono essere strumentalizzati per fi ni politici e per esercitare il potere.

Ricerca clinica Ricerca progettata per generare cono-scenza allo scopo di indirizzare la pratica sanitaria.

Ricerca correlazionale Ricerca che esplora le interre-lazioni tra le variabili d’interesse senza l’intervento del ricercatore.

Ricerca dall’interno (insider research) Ricerca su un gruppo o su una cultura, in genere in etnografi a, condotta da un membro di tale gruppo o cultura.

Ricerca dei risultati Ricerca intrapresa per documentare

Glossario

l’effi cacia dei servizi sanitari e dei risultati fi nali dell’assi-stenza al paziente.

Ricerca descrittiva Ricerca che ha tipicamente come obiettivo principale la rappresentazione accurata delle caratteristiche delle persone o delle circostanze e/o la fre-quenza con cui certi fenomeni si verifi cano.

Ricerca di base Ricerca intrapresa per estendere la base di conoscenze all’interno di una disciplina per produrre conoscenza o costruire una teoria e non per fornire una soluzione a un problema immediato.

Ricerca di cause probing Ricerca intrapresa con l’intento di indagare le cause sottostanti dei fenomeni.

Ricerca d’intervento Ricerca che prevede lo sviluppo, l’e-secuzione e la verifi ca di un intervento.

Ricerca etnoinfermieristica Studio delle culture umane, con particolare attenzione alle credenze e alle pratiche di un gruppo di persone relative all’assistenza infermieristi-ca e ai comportamenti sanitari correlati.

Ricerca femminista Ricerca che tenta di comprendere, in genere attraverso approcci di tipo qualitativo, in che modo il genere e un ordine sociale basato sul genere in-fl uenzino le vite delle donne e la loro coscienza.

Ricerca infermieristica Indagine sistematica volta a svi-luppare la conoscenza su problemi di rilevanza per la pro-fessione infermieristica.

Ricerca manuale Ricerca pianifi cata di una rivista e con-dotta “a mano”, per identifi care tutti i resoconti d’interes-se che potrebbero sfuggire alla ricerca elettronica.

Ricerca metodologica Ricerca intrapresa con l’obiettivo di sviluppare o perfezionare i metodi di acquisizione, or-ganizzazione o analisi dei dati.

Ricerca non-sperimentale Studi in cui il ricercatore rac-coglie i dati senza introdurre un intervento; detta anche Ricerca osservazionale.

Ricerca osservazionale Studi che non prevedono un intervento sperimentale, per esempio, ricerca non-speri-mentale; indica anche la ricerca in cui i dati sono raccolti attraverso l’osservazione diretta.

Ricerca qualitativa Indagine sui fenomeni, generalmen-te condotta in modo approfondito e olistico, attraverso la raccolta abbondante di materiale narrativo utilizzando un disegno di ricerca fl essibile.

Ricerca quantitativa Ricerca di fenomeni che si prestano

a precise misurazioni e quantifi cazioni, che spesso preve-de un disegno rigoroso e controllato.

Ricerca storica Studi sistematici volti a scoprire fatti e relazioni su eventi passati.

Ricerca sul campo Ricerca che prevede la raccolta dei dati “sul campo”, tratti dagli individui sottoposti a osser-vazione nello svolgimento delle attività abituali, con l’o-biettivo di comprendere le pratiche consuete, i comporta-menti e le credenze di individui o gruppi nelle quotidiane funzioni svolte nella vita reale.

Ricerca valutativa Ricerca volta ad apprendere la modalità di esecuzione di un programma, una pratica o una politica.

Riduzione del rischio assoluto (ARR, Absolute Risk Re-

duction) Diff erenza tra il rischio assoluto osservato in un gruppo (per esempio, tra gli individui esposti a un inter-vento) e il rischio assoluto osservato in un altro gruppo (per esempio, i soggetti non esposti).

Rifl essività Negli studi qualitativi, rifl essione autocritica sui propri errori personali, preferenze e preconcetti.

Rischio assoluto (AR, Absolute Risk) Percentuale di per-sone in un gruppo che hanno riscontrato un esito non desiderabile.

Rischio minimo Rischio previsto non superiore rispetto a quelli ordinariamente incontrati nella vita quotidiana o durante l’esecuzione di un esame o di una procedura di routine.

Rischio relativo (RR, Risk Ratio) Stima del rischio di “casistica” in un gruppo rispetto a un altro, calcolato divi-dendo il rischio assoluto per un gruppo (per esempio, un gruppo esposto) per il rischio assoluto di un altro gruppo (per esempio, il gruppo non esposto); detto anche Rap-

porto di rischio.

Riservatezza Tutela dei partecipanti allo studio, in base alla quale i dati forniti non sono mai divulgati pubblicamente.

Risultati Le risposte ai quesiti di ricerca, ottenute attra-verso un’analisi dei dati raccolti.

Risultati negativi Risultati che non riescono a sostenere le ipotesi del ricercatore.

Risultati positivi Risultati della ricerca coerenti con le ipotesi del ricercatore.

Risultato non signifi cativo Risultato di un test statisti-co secondo cui le diff erenze di gruppo o una relazione osservata potrebbero essersi verifi cate per caso, a un dato

Glossario

livello di signifi catività; talvolta abbreviato in NS (Nonsi-

gnifi cant Result).

SSaturazione Raccolta di dati qualitativi fi no a raggiun-gere un punto prossimo alla chiusura, perché i nuovi dati producono informazioni ridondanti.

Saturazione dei dati Vedi Saturazione.

Scala Misura composita di un attributo, che prevede la combinazione di diversi elementi in relazione logica ed empirica reciproca, con conseguente assegnazione di un punteggio che pone le persone in un continuum in rela-zione all’attributo esaminato.

Scala a intervalli Modalità di misurazione in cui l’attri-buto di una variabile è ordinato su una scala che ha di-stanze uguali tra i punti che la compongono (per esempio, i gradi Fahrenheit).

Scala analogica visiva (VAS, Visual Analog Scale) Proce-dura di classifi cazione utilizzata per misurare determinati sintomi clinici (per esempio, il dolore, la fatica), che pre-vede da parte delle persone l’indicazione dell’intensità del sintomo su una linea retta.

Scala a rapporti Scala di misurazione con uguali distanze tra i punteggi e un vero e proprio punto zero signifi cativo (per esempio, il peso).

Scala di valutazione Scala che prevede valutazioni di un oggetto o di un concetto lungo un continuum.

Scala di valutazione sommata (additiva, composta) Scala composta da più elementi sommati insieme per produrre una misura complessiva e continua di un attri-buto (per esempio, una scala Likert).

Scala Likert Misura composita di un attributo che pre-vede la sommatoria dei punteggi su un insieme di ele-menti che gli intervistati in genere classifi cano in base al grado di accordo o di disaccordo.

Scaletta degli argomenti (topic guide) Elenco di ampie aree di questioni da aff rontare in un’intervista semi-strut-turata o in un’intervista con focus-group.

Scaletta dell’intervista Strumento formale che specifi ca la formulazione di tutti i quesiti da porre agli intervistati in self-report strutturati.

Scoperte o risultati Risultati dell’analisi eseguita sui dati di ricerca.

Self-report Metodo di raccolta dei dati che prevede un resoconto verbale diretto reso da una persona oggetto di studio (per esempio, mediante un’intervista o la sommi-nistrazione di un questionario).

Sensibilità Capacità di uno strumento di screening di identifi care correttamente un “caso”, cioè di diagnosticare correttamente una condizione.

Serie di risposte basate sulla desiderabilità sociale Bias negli strumenti di self-report che si generano quando i partecipanti hanno la tendenza a rappresentare le proprie opinioni in modo non fedele al vero perché si adeguino alle risposte conformi alle norme sociali prevalenti.

Serie di risposte estreme Bias nelle scale psicosociali generato quando i partecipanti selezionano alternative di risposte estreme (per esempio, “fortemente d’accor-do”), indipendenti dal contenuto dell’elemento di valu-tazione.

Sessione di poster Sessione prevista in occasione di un congresso professionale in cui diversi ricercatori propon-gono contemporaneamente delle rappresentazioni gra-fi che riassuntive dei propri studi, mentre i partecipanti al congresso hanno la possibilità di muoversi all’interno della stanza per osservare i poster affi ssi alle pareti.

Signifi catività statistica Termine che indica che i risul-tati di un’analisi dei dati di un campione non sono stati determinati dal caso, a un livello specifi co di probabilità.

Sistema categoriale Negli studi che prevedono l’osser-vazione, piano pre-specifi cato di registrazione dei com-portamenti e degli eventi sottoposti a osservazione; negli studi qualitativi, sistema utilizzato per ordinare e orga-nizzare i dati.

Sito Sede generale in cui lo studio è condotto.

Soggetto Individuo che partecipa e fornisce dati in uno studio; termine usato principalmente nella ricerca quan-titativa.

Sondaggio Ricerca non-sperimentale che raccoglie le informazioni su attività, credenze, preferenze e atteggia-menti delle persone attraverso domande dirette.

Sondaggio on-line Utilizzo di un questionario autosom-ministrato attraverso Internet su un sito web dedicato al sondaggio.

Sospensione (bracketing) Nelle indagini fenomenologi-che, processo d’identifi cazione e sospensione delle creden-ze e opinioni preconcette sui fenomeni oggetto di studio.

Glossario

Specifi cità Capacità di uno strumento di screening di identifi care correttamente i non-casi.

Statistica Stima di un parametro, calcolato a partire dai dati del campione.

Statistica descrittiva Metodo statistico utilizzato per descrivere e sintetizzare i dati (per esempio, medie, per-centuali).

Statistica inferenziale Analisi statistica che consente di dedurre se i risultati osservati in un campione possano riscontrarsi in una popolazione più ampia.

Statistica multivariata Procedure statistiche volte ad analizzare le relazioni tra tre o più variabili (per esempio, regressione multipla, ANCOVA).

Statistica test Statistica utilizzata per verifi care l’af-fi dabilità delle relazioni tra variabili (per esempio, chi-quadrato, t); sono note distribuzioni campionarie di test statistici per le circostanze in cui l’ipotesi nulla è vera.

Statistica univariata Analisi statistica di una singola va-riabile per scopi descrittivi (per esempio, il calcolo di una media).

Stima per intervallo (intervallare) Approccio statistico di stima in cui il ricercatore stabilisce un intervallo di va-lori che possano contenere, entro un dato livello di confi -denza, il vero parametro di popolazione.

Stima puntuale Procedura statistica che utilizza le in-formazioni ottenute da un campione (una statistica) per stimare il valore singolo che meglio rappresenta il para-metro di popolazione.

Strati Suddivisioni della popolazione sulla base di deter-minate caratteristiche (per esempio, maschi e femmine).

Strumento Dispositivo utilizzato per raccogliere i dati della ricerca (per esempio, un questionario, un test, un programma di osservazione ecc.).

Strumento di screening Strumento utilizzato per deter-minare se i potenziali soggetti da coinvolgere in uno stu-dio soddisfano i criteri di eleggibilità oppure per stabilire se una persona risulta positiva a un test per una specifi ca condizione.

Struttura di campionamento Un elenco di tutti gli ele-menti nella popolazione da cui è tratto un campione.

Studio clinico Studio disegnato per valutare la sicurezza, l’effi cacia e l’eff ectiveness di un nuovo intervento clinico, che talvolta prevede più fasi, una delle quali (fase 3) con-

siste in uno Studio clinico controllato randomizzato (RCT,

Randomized Controlled Trial) basato su un disegno spe-rimentale.

Studio clinico controllato Studio clinico su un interven-to che comprende un gruppo di controllo, con o senza randomizzazione.

Studio clinico controllato randomizzato (RCT, Ran-

domized Controlled Trial) Valutazione completamente sperimentale di un intervento, che prevede l’assegnazione casuale a gruppi di trattamento; spesso, un RCT corri-sponde alla fase 3 di uno studio clinico completo.

Studio clinico pratico (pragmatico) Studi clinici che rispondono a quesiti pratici su benefi ci, rischi e costi di un intervento come se questo avesse luogo nella pratica clinica di routine, applicando controlli meno rigidi rispet-to a quelli generalmente condotti negli studi di effi cacia.

Studio di caso Metodo che prevede un’indagine approfon-dita su un’entità singola, quale un individuo, una famiglia, un’istituzione, una comunità o qualsiasi altra unità sociale.

Studio di eff ectiveness Studio clinico disegnato per evi-denziare l’eff ectiveness di un intervento in condizioni nor-mali, in genere un intervento già riconosciuto effi cace in uno studio di effi cacia.

Studio di effi cacia Studio clinico strettamente control-lato, disegnato per stabilire l’effi cacia di un intervento in condizioni ideali, basato su un disegno che sottolinea la validità interna.

Studio di follow-up Studio intrapreso per determinare i risultati di individui che presentano una determinata con-dizione o che hanno ricevuto uno specifi co trattamento.

Studio longitudinale Studio volto a raccogliere dati in più momenti temporali, a diff erenza dello studio trasversale.

Studio pilota Versione in scala ridotta o periodo di prova, condotto in preparazione di uno studio più ampio o per valutarne la fattibilità.

Studio primario In una revisione sistematica, studio origi-nale i cui risultati sono utilizzati come dati nella revisione.

TTabella di contingenza (a doppia entrata) Tabella bi-dimensionale in cui sono incrociate le frequenze di due variabili categoriche.

Tabella (o tavola) dei numeri casuali Tabella in cui sono

Glossario

mostrate centinaia di cifre (da 0 a 9) in ordine casuale; ciascun numero ha la stessa probabilità di seguire qual-siasi altra cifra.

Tabulazione incrociata Calcolo di frequenze per due va-riabili considerate simultaneamente; per esempio, il sesso (maschio/femmina) incrociato con l’abitudine al fumo (fumatore/non fumatore).

Tacito consenso Consenso di partecipazione a uno stu-dio che un ricercatore presume sia stato fornito in base alle azioni dei partecipanti, come la restituzione del que-stionario compilato.

Tasso di risposta Tasso di partecipazione a uno studio, calcolato dividendo il numero delle persone partecipanti per il numero delle persone campionate.

Tassonomia In un’analisi etnografi ca, sistema di classifi -cazione e organizzazione di termini e concetti, sviluppato per chiarire l’organizzazione di un dominio e il rapporto tra le categorie del dominio.

Tecnica degli incidenti critici Metodo di acquisizione delle informazioni dai partecipanti allo studio mediante un’indagine approfondita di incidenti e comportamenti specifi ci legati al tema oggetto di studio.

Tema Regolarità ricorrente che emerge da un’analisi di dati qualitativi.

Tendenza centrale Indice statistico della “tipicità” di una serie di punteggi, derivato dal centro della distribuzione del punteggio; gli indici di tendenza centrale comprendo-no la moda, la mediana e la media.

Teoria Generalizzazione astratta che fornisce una spie-gazione sistematica delle relazioni tra i fenomeni.

Teoria a medio raggio Teoria circoscritta a una porzione limitata della realtà o dell’esperienza umana, che coinvol-ge un numero selezionato di concetti (per esempio, una teoria dello stress).

Teoria critica Approccio per la formulazione di una vi-sione del mondo che implica una critica della società, con l’obiettivo di immaginare nuove possibilità e realizzare un cambiamento sociale.

Teoria descrittiva Ampia caratterizzazione che rappre-senta accuratamente un fenomeno.

Teoria d’intervento Fondamento concettuale di un in-tervento sanitario, che illustra la base teorica di quanto debba essere realizzato per raggiungere i risultati desi-derati.

Test chi-quadrato Test statistico utilizzato in vari conte-sti, il più delle volte per valutare le diff erenze nelle pro-porzioni, simboleggiato come χ2.

Test non parametrici Categoria di test statistici che non prevedono ipotesi stringenti sulla distribuzione delle va-riabili nell’analisi.

Test parametrici Classe di test statistici che prevedono ipotesi sulla distribuzione delle variabili e sulla stima di un parametro.

Test post-hoc Test di confronto di tutte le possibili cop-pie di gruppi dopo l’esecuzione di un test di signifi catività delle diff erenze complessive tra i gruppi (per esempio, in un’ANOVA).

Test statistico Strumento analitico che stima la proba-bilità che i risultati ottenuti da un campione rifl ettano i valori eff ettivi della popolazione.

Test t Test statistico parametrico per l’analisi della diff e-renza tra due medie di gruppo.

Traccia delle revisioni (audit trail) Documentazione si-stematica dei materiali, tale da consentire a un revisore indipendente di uno studio qualitativo di trarre conclu-sioni sull’attendibilità dei dati.

Trasferibilità La misura in cui i risultati qualitativi pos-sono essere trasferiti ad altri contesti o gruppi; analoga a generalizzabilità.

Trattamento Intervento sperimentale oggetto di studio; condizione che viene manipolata.

Triangolazione Utilizzo di più metodi di raccolta e in-terpretazione dei dati di un fenomeno, in modo che con-vergano su una rappresentazione rigorosa della realtà.

Triangolazione dei dati Utilizzo di più fonti di dati con lo scopo di validare le conclusioni.

Triangolazione dei ricercatori Coinvolgimento di due o più ricercatori per analizzare e interpretare una serie di dati e migliorare la validità.

Triangolazione dello spazio Raccolta di dati sullo stesso fenomeno in più siti, per migliorare la validità dei risultati.

Triangolazione del metodo Utilizzo di più metodi di raccolta dei dati relativi allo stesso fenomeno, per incre-mentare la validità.

Triangolazione del tempo Raccolta di dati sullo stesso fenomeno o per le stesse persone in diversi momenti di tempo, per migliorare la validità.

Glossario

Triangolazione di persona Raccolta dei dati da diversi livelli di persone, con l’obiettivo di validare i dati attraver-so più punti di vista sul fenomeno.

UUnità di analisi Unità fondamentale o elemento centrale di un’analisi del ricercatore, in genere i singoli partecipan-ti allo studio.

Utilizzo dei risultati della ricerca (RU, Research Utili-

zation) Utilizzo di alcuni aspetti di uno studio in un’ap-plicazione non associata alla ricerca originale.

VValidità Criterio di qualità riferito al grado di accura-tezza e fondatezza delle inferenze operate in uno studio; nelle misurazioni, il grado in cui uno strumento misura ciò che si intende misurare.

Validità apparente La misura in cui uno strumento sembra che stia misurando quello che pretende di mi-surare.

Validità contemporanea Il grado in cui i punteggi mi-surati su uno specifi co strumento sono correlati con i punteggi basati su un criterio esterno, misurati contem-poraneamente.

Validità delle conclusioni statistiche Grado di accu-ratezza delle deduzioni sulle relazioni e sulle diff erenze ottenute da un’analisi statistica dei dati.

Validità di contenuto Il grado in cui gli elementi di uno strumento rappresentano adeguatamente l’universo dei contenuti per la misurazione del concetto.

Validità di costrutto Validità delle inferenze derivanti dalle persone, contesti e interventi osservati in uno studio per i costrutti che questi casi potrebbero rappresentare; per uno strumento di misurazione, il grado in cui è misu-rato il costrutto sottoposto a indagine.

Validità di criterio (criterio-correlata) La misura in cui i punteggi ottenuti su uno strumento di misurazione sono correlati con un criterio esterno.

Validità esterna La misura in cui i risultati di uno studio possono essere generalizzati per contesti o campioni di-versi da quello studiato.

Validità interna La misura in cui si può dedurre che il

trattamento sperimentale (la variabile indipendente), an-ziché i fattori di confondimento, sia responsabile degli eff etti osservati sul risultato.

Validità predittiva Il grado con cui uno strumento può prevedere un criterio osservato in un tempo futuro.

Valore p Nei test statistici, la probabilità che i risultati ottenuti siano dovuti esclusivamente al caso: probabilità di un errore di tipo I.

Valore scientifi co Il grado in cui uno studio è metodolo-gicamente e concettualmente solido.

Valore soglia Punteggio ottenuto mediante uno stru-mento diagnostico o di screening utilizzato per distingue-re i casi (per esempio, persone con depressione) dai non-casi (per esempio, persone senza depressione).

Valutazione psicometrica Valutazione della qualità di uno strumento, principalmente in termini di affi dabilità e validità.

Variabile Attributo che varia, che assume, cioè, diff eren-ti valori (per esempio, temperatura corporea, frequenza cardiaca).

Variabile categorica Variabile caratterizzata da valori di-screti (per esempio, il sesso) anziché valori posti lungo un continuum (per esempio, il peso).

Variabile confondente Variabile estranea al quesito di ricerca e che confonde la comprensione della relazione tra le variabili indipendenti e dipendenti; le variabili con-fondenti possono essere controllate nel disegno di ricerca o attraverso procedure statistiche.

Variabile continua Variabile che può assumere una se-rie infi nita di valori lungo uno specifi co continuum (per esempio, l’altezza).

Variabile dicotomica Variabile che assume solo due valo-ri o categorie (per esempio, il genere).

Variabile di mediazione Variabile che media o che funge da “intermediario” in una catena causale che collega altre due variabili.

Variabile dipendente Variabile che si presume dipen-dente o causata da un’altra variabile (la Variabile indipen-

dente); risultato d’interesse.

Variabile di risultato Variabile dipendente; misura che cattura l’esito di un intervento.

Variabile estranea Variabile che confonde il rapporto tra le variabili indipendente e dipendente e che deve essere

Glossario

controllata nel disegno di ricerca o attraverso procedure statistiche; spesso defi nita Variabile confondente.

Variabile indipendente Variabile che si ritiene causi o infl uenzi la variabile dipendente; nella ricerca sperimen-tale, la variabile manipolata (di trattamento).

Variabile moderatrice Variabile che infl uenza (modera) il rapporto tra le variabili indipendente e dipendente.

Variabilità Grado di dispersione dei valori in una serie di punteggi.

Varianza Misura di variabilità o di dispersione, equiva-lente al quadrato della deviazione standard.

Vignetta o aneddoto Breve descrizione di un evento, persona o situazione rispetto a cui viene richiesto agli in-tervistati di manifestare le proprie reazioni.