GLI STRUMENTI PER LA DIDATTICA - Codice Fiscale...

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1 Istituto comprensivo “ F. De Sanctis” – Primaria e secondaria a cura delle proff.sse A.Ragucci - E. Marro- P.Clemente - R. Caporaso ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVINARA VIA RENAZZO 83012 CERVINARA (AV) Tel Segreteria: 0824/ 836090 Codice ISTITUTO AVIC86700L CF. 80008970644E-MAIL [email protected] GLI STRUMENTI PER LA DIDATTICA U.D.A. NELL’ORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO CURRICOLARE Conoscenze e abilità tessono le competenze Tutte le materie concorrono alla formazione delle competenze La competenza è sovra disciplinare La competenza, per definizione, è un sapere agito La competenza non è una somma di saperi L’Unità di Apprendimento (UdA) è “un pezzo” del percorso formativo (o curricolo) Sviluppa un argomento o meglio un campo di apprendimento, preferibilmente integrato, cioè affrontato da più discipline e insegnanti, con l’apporto di più punti di vista. Il punto di partenza e di arrivo è un prodottoche gli allievi sono chiamati a realizzare, mobilitando così una serie di conoscenze (saperi) a abilità (saper fare) e maturando gradualmente le competenze previste dai docenti che la progettano. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche. Gruppo di ricerca-azione: misure di accompagnamento delle Indicazioni Nazionali 2012

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Istituto comprensivo “ F. De Sanctis” – Primaria e secondaria – a cura delle proff.sse A.Ragucci - E. Marro-

P.Clemente - R. Caporaso

ISTITUTO COMPRENSIVO DI CERVINARA VIA RENAZZO – 83012 CERVINARA (AV)

Tel Segreteria: 0824/ 836090 – Codice ISTITUTO –AVIC86700L

CF. 80008970644E-MAIL [email protected]

GLI STRUMENTI PER LA DIDATTICA

U.D.A. NELL’ORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO

FORMATIVO CURRICOLARE

Conoscenze e abilità tessono le competenze Tutte le materie concorrono alla formazione delle competenze

La competenza è sovra disciplinare La competenza, per definizione, è un sapere agito

La competenza non è una somma di saperi

L’Unità di Apprendimento (UdA) è “un pezzo” del percorso formativo (o curricolo)

Sviluppa un argomento o meglio un campo di apprendimento, preferibilmente integrato, cioè affrontato da più discipline e

insegnanti, con l’apporto di più punti di vista.

Il punto di partenza – e di arrivo – è un “prodotto” che gli allievi sono chiamati a realizzare, mobilitando così una serie di conoscenze

(saperi) a abilità (saper fare) e maturando gradualmente le competenze previste dai docenti che la progettano.

A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida

questo compito alle istituzioni scolastiche.

Gruppo di ricerca-azione:

misure di accompagnamento delle

Indicazioni Nazionali 2012

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GLI SCOPI FORMATIVI

CITTADINANZA ATTIVA COMPETENZE TRASVERSALI

contribuiscono allo sviluppo delle COMPETENZE DISCIPLINARI

costituiscono elementi indispensabili per lo sviluppo delle

CONOSCENZE - ABILITA’ - ATTEGGIAMENTI

COMPETENZE DISCIPLINARI E COMPETENZE PER LA CITTADINANZA ATTIVA

Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

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PROPOSTA MODELLO PROGETTUALE UDA (PRIMARIA - SECONDARIA DI 1° GRADO) –

ANNO SCOLASTICO : 2013/2014 DOCENTE/I……………………………………………………………………………………………………… DESTINATARI/CLASSE ……………………………………………………………………………………….. U.D.A. N° ………………………..

MACRO - TEMATICA DI RIFERIMENTO

CITTADINI DEL MONDO

DENOMINAZIONE “ ………………………………………………………………………………….”

LEGITTIMAZIONE

Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 Regolamento dell’autonomia 275/99 D.M.139/2007 Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 POF D’ISTITUTO (curricolo verticale)

PREREQUISITI (vedi analisi dei bisogni formativi )

ARTICOLAZIONE DELL’APPRENDIMENTO

COMPITO DI PRESTAZIONE

AUTENTICA/PRODOTTO O

COMPITI SIGNIFICATIVI

Il compito significativo è un’attività che il docente assegna agli allievi da svolgere in autonomia per esercitare competenze.

È relativamente semplice e impiega tempi brevi; può coinvolgere anche un solo insegnante e le competenze in cui è coinvolta prevalentemente la sua disciplina.

Il compito unitario costituisce l’”intero” di apprendimento ossia un compito di vita reale, tratto da prassi reali, sensate e compiute, ciascuna con un proprio fine.

La competenza non è un oggetto fisico, ma un “sapere agito”: possiamo valutarla solo se viene agita in contesto.

I compiti reali e i prodotti finali rendono concreto il processo di apprendimento. - Inducono ad utilizzare conoscenze e abilità per risolvere problemi. - Producono COMPETENZE.

ESEMPI: Primaria- Secondaria

1. Analizzare testi comunicativi particolari, come es. il testo pubblicitario o il notiziario e rilevarne le caratteristiche lessicali, di struttura, di organizzazione; produrne a propria volta

2. Ideazione e realizzazione di una brochure, di un cartellone in lingua italiana ed in lingua inglese, presentazioni multimediali, video ecc.

3. Predisporre schede informative a corredo di mostre, esposizioni, organizzate nell’ambito di attività scolastiche.

4. Intrattenere corrispondenza in lingua straniera, via mail o con posta ordinaria, con coetanei di altri Paesi.

5. Rappresentare situazioni reali, procedure con diagrammi di flusso. 6. Analizzare e classificare piante e animali secondo i criteri convenzionali,

individuan le regole che governano la classificazione, come ad esempio l’appartenenza di un animale ad un raggruppamento (balena/ornitorinco/pipistrello/gatto come mammiferi).

7. Utilizzare i mezzi informatici per redigere i testi delle ricerche, delle relazioni, dei rapporti , degli esperimenti.

COMPETENZA/E

EUROPEE

1 comunicazione nella madrelingua;

2 comunicazione nelle lingue straniere;

3 competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

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O

DI CITTADINANZA

(barrare una o più)

Metacompetenze per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Indicazioni nazionali 2012 – profilo dello studente

4 competenza digitale;

5 imparare a imparare;

6 competenze sociali e civiche;

7 spirito di iniziativa e imprenditorialità; e

8 consapevolezza ed espressione culturale

TRAGUARDI PER LO

SVILUPPO DELLE

COMPETENZE

(piste da percorrere; aiutano a finalizzare l’azione educativa;

costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese; sono prescrittivi, a

garanzia dell’unità del sistema nazionale e

della qualità del servizio)

- Vedi Indicazioni nazionali 2012 -

AREE DISCIPLINARI

E DISCIPLINE

(ASSI FUNZIONALI)

(POSSONO ESSERE

COINVOLTE UNA O PIU’ DISCIPLINE)

ITALIANO

LINGUA INGLESE

SECONDA LINGUA

COMUNITARIA

STORIA

GEOGRAFIA

MATEMATICA

SCIENZE

MUSICA

ARTE E IMMAGINE

EDUCAZIONE

FISICA

TECNOLOGIA

Competenze specifiche:

*per le competenze specifiche vedi allegato 1 del DM 139/2007- Indicazioni nazionali 2012

1. _______________________________ 2. _______________________________ 3. _______________________________

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Si declinano in abilità e conoscenze. Scaturiscono dalle competenze specifiche

Abilità Conoscenze

Vedi documento di accompagnamento

Vedi documento di accompagnamento

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PERSONALIZZAZIONE

(EX INDICATORI DI

LIVELLO)

Livello base: Vedi documento di accompagnamento (livelli di padronanza)

Livello intermedio: Vedi documento di accompagnamento (livelli di padronanza)

Livello avanzato: Vedi documento di accompagnamento (livelli di padronanza)

Per gli alunni in difficoltà, DSA, diversamente abili, stranieri di alfabetizzazione nulla o minima e BES si provvede a somministrare prove individualizzate e a valutare in modo coerente agli obiettivi concordati per ogni singola situazione Per le modalità di recupero si fa riferimento a quanto previsto nel POF.

ATTIVITÀ

(Da selezionare in riferimento al contesto d’uso)

Presentazione contenuti cultura

Verifica della comprensione dei testi

Applicazione delle conoscenze

Rielaborazione delle conoscenze

Problematizzazione delle conoscenze

Ricerche guidate

Esercitazioni pratiche

Conversazioni/dibattiti

Visita guidata

Produzioni

MEDIAZIONE DIDATTICA

FASE DI

APPLICAZIONE 1° quadrimestre

2° quadrimestre

Mensile

Altro (specificare)…………………………………………………..

STRATEGIE

METODOLOGICHE

Lezione frontale

Lavoro in piccolo gruppo o individuale

Procedure di ricerca

Role playing

Attività laboratoriale

Esperimenti

Apprendimento cooperativo (cooperative learning)

Scoperta guidata

Brain storming

Discussione

Giochi e simulazioni

Mutuo insegnamento (tutoring tra pari)

Problem solving

Lavoro individualizzato e/o semplificato per alunni in difficoltà di apprendimento

Conversazione guidata

MEZZI E STRUMENTI

Libro di testo

Testi di consultazione

Schede predisposte

Attrezzature e strumenti tecnici

Materiale di facile consumo

Materiali multimediali (CD/DVD)

LIM/PC

Laboratorio di _________

Sussidi audiovisivi

Attrezzature e strumenti ginnici

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CONTROLLO DEGLI APPRENDIMENTI

EVIDENZE

(rappresentano il nucleo essenziale della

competenza, sono aggregati di compiti, di

performaces che testimoniano l’agire

competente. Gli insegnanti struttureranno

lo occasioni e le consegne in modo che gli alunni, nello svolgimento di compiti significativi, di unità di apprendimento, nel lavoro quotidiano,

possano agire in modo da mostrare le “evidenze” e i livelli di competenza

posseduti)

CRITERI E MODALITÀ DI

VALUTAZIONE

(INSERITI NEL POF)

Vedi documento di accompagnamento

Nella progettazione dell’UDA si adottano, contestualizzandole, tutte le modalità di verifica orale e scritta ritenute opportune per accertare le evidenze , comprese le prove strutturate, semistrutturate e laboratoriali.

Evidenze della prestazione (esempi)

1. Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, rispettando gli interlocutori, le regole della conversazione e osservando un registro adeguato al contesto e ai destinatari.

2. Interagisce verbalmente con interlocutori collaboranti su argomenti di diretta esperienza, routinari, di studio (lingua straniera)

3. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

Valutazione formativa e sommativa

Le prove formative si svolgono in corso d'opera. Devono fornire informazioni agli insegnanti, ma anche agli alunni, sulla rispondenza fra insegnamento e apprendimento. Sono una guida importante al miglioramento: aiutano a regolare i ritmi, a ricercare alternative, a predisporre attività di rinforzo ecc... Le prove formative verificano tutti gli obiettivi relativi alle singole parti del curricolo svolte.

Le prove sommative sono prove conclusive e intendono verificare i risultati complessivi. Verificano un campionamento degli obiettivi più rappresentativi del curricolo svolto.

MODALITA’ di valutazione

Prove soggettive non strutturate

1. Interrogazioni orali

2. Riassunto

3. Tema

4. Relazione

5. Articolo

Prove oggettive

1. Vero/falso

2. Completamenti

3. Corrispondenze

4. Scelte multiple

5. Esecuzione di calcoli

6. Risoluzione di problemi a percorso obbligato

Prove semistrutturate (stimoli chiusi-risposte aperte)

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1. Saggi brevi

2. Rapporti di ricerca

3. Riassunti

4. Questionario con domande

5. Prova di comprensione di testi

6. Attività grafiche

Per quanto riguarda i livelli della valutazione, viene applicata una scala di voti dall’1 al 10 e si fa riferimento alla griglia d’Istituto contenuta nel POF.

* Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi ( spetta alle singole scuole autonome la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il migliore conseguimento dei risultati. (dalle indicazioni 2012)

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PROPOSTA MODELLO PROGETTUALE UDA PRIMARIA-SECONDARIA NOTE ESPLICATIVE

La normativa relativa all’obbligo di istruzione elenca otto competenze chiave di cittadinanza e quattro assi culturali riferibili soprattutto al biennio delle secondaria di secondo grado cui fare riferimento

nell’impostare l’attività formativa . Il 18-12-06 il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno formalmente espresso una Raccomandazione agli Stati membri relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente, nella quale si esortano

gli Stati membri a sviluppare l'offerta di competenze chiave per tutti per assicurare che:

tutti i giovani acquisiscano gli strumenti per sviluppare le competenze chiave a un livello tale che li prepari alla vita adulta e costituisca la base per ulteriori occasioni di apprendimento, come anche per la vita lavorativa;

tenga debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative;

gli adulti siano in grado di sviluppare e aggiornare le loro competenze chiave in tutto l'arco della loro vita

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Le Indicazioni nazionali per il curricolo del 2007 non individuano con precisione le competenze da perseguire; vengono riportati, infatti dei “traguardi per le competenze” e degli “obiettivi per i traguardi”, ma mai i risultati di apprendimento in termini di competenze. Tuttavia, le competenze in quinta primaria e alla fine del ciclo vanno certificate, per cui è parso importante individuarle, partendo da documenti che possano fare da riferimento, come il DM 139/07 sull’obbligo di istruzione, che può servire anche da confronto per la continuità :le competenze, infatti, non sono diverse nei vari cicli scolastici; sono piuttosto differenti le abilità o la complessità con cui si affrontano e le conoscenze. Nelle indicazioni nazionali vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline che rappresentano riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli. DEFINIZIONE DI COMPETENZA CHIAVE E COMPETENZE SPECIFICHE

La Raccomandazione europea definisce la competenza chiave come una combinazione di conoscenze,

abilità e attitudini appropriate al contesto . Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione . Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente che sono:

1) Comunicazione in lingua madre

La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.

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A questa competenza fanno capo le competenze specifiche della lingua italiana, i cui indicatori sono ispirati al DM 139/07. 2) Comunicazione nelle lingue straniere La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abili tà quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi. A questa competenza fanno capo fanno capo le competenze specifiche della lingua straniera, i cui indicatori sono riformulati a partire da quelli della lingua italiana. 3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, schemi, grafici, rappresentazioni). Per praticità didattica e di valutazione, è stata scissa la competenza matematica dalla competenza specifica di scienze e tecnologica. Per la formulazione degli indicatori di matematica si può fare riferimento ai vecchi indicatori della scheda di valutazione del 1993 e al DM 139/07. La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino. 4) Competenza digitale

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abili tà di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet. A questa competenza fanno capo le competenze tecnologiche di utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione ed ai moduli dell’ECDL. 5) Imparare a imparare

Imparare ad imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. Questa è competenza metodologica fondamentale cui non corrispondono nelle Indicazioni traguardi specifici; si possono utilizzare competenze in parte reperite dal DM 139/07

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6) Competenze sociali e civiche Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. Si possono raggruppare qui le competenze facenti parte dell’ambito Cittadinanza e Costituzione 7) Senso di iniziativa e l’imprenditorialità

Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capac ità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo. A questa competenza chiave fanno capo competenze metodologiche come la presa di decisioni, il problem solving, le competenze progettuali.

8) Consapevolezza ed espressione culturale

Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. A questa competenza fanno capo le competenze specifiche relative all’identità storica; alla consapevolezza delle scelte umane relative all’ambiente di vita; al patrimonio artistico e letterario; all’espressione corporea.

Le “Life skills” dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Integrazione con le competenze

chiave e strumenti didattici comuni.

COMPETENZE CHIAVE LIFE SKILLS

COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA Comunicazione efficace

Capacità di relazione interpersonale

Gestione delle emozioni

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE

STRANIERE

Creatività/Senso critico

Empatia/Autocoscienza

COMPETENZE IN MATEMATICA E

COMPETENZE DI BASE IN SCIENZE E

TECNOLOGIA

Problem solving

COMPETENZA DIGITALE Problem solving/Comunicazione efficace

IMPARARE A IMPARARE Problem solving/Autocoscienza/Senso critico/Gestione dello stress

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE Autocoscienza/Senso critico

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Gestione delle emozioni/Empatia

Gestione dello stress

Capacità di relazione interpersonale

SPIRITO DI INIZIATIVA E IMRENDITORIALITA’ Senso critico

Problem solving/Decision making

Creatività

Gestione delle emozioni/Gestione dello stress

Autocoscienza

CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE

CULTURALE

Comunicazione efficace/Creatività/Empatia/Autocoscienza

Senso critico

AREE DISCIPLINARI E DISCIPLINE (AREE CULTURALI - ASSI FUNZIONALI)

Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità e interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. “L’integrazione tra gli assi culturali rappresenta uno strumento per l’innovazione metodologica e didattica; offre la possibilità alle istituzioni scolastiche, anche attraverso la quota di flessibilità del 20%, di progettare percorsi di apprendimento coerenti con le aspirazioni dei giovani e del loro diritto ad un orientamento consapevole, per una partecipazione efficace e costruttiva alla vita sociale e professionale.” (Vedi DM 139 agosto 2007) Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.

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Proposta di aggregazione per aree culturali o assi funzionali

( in sede di collegio dei docenti) Il raggruppamento delle discipline in aree culturali o assi funzionali promuove la ricerca di connessioni tra saperi disciplinari e la collaborazioni tra docenti.

Partendo dal loro ruolo e dalla loro operatività è stata definita la macrotematica, sorta di contenitore

formativo, che coordinato con discipline proprie di diversi assi funzionali consente la possibilità di operare con continuità nel raccordare le competenze di cittadinanza con quelle disciplinari .

L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più

discipline: Lingua Italiana; Lingue comunitarie; Musica;

Arte e Immagine; Corpo,

Movimento e Sport.

L’area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello

studio delle società umane, nello spazio e nel

tempo

Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche

contribuiscono in modo determinante alla formazione culturale delle persone e delle

comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto

rapporto il "pensare" e il "fare"

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LE “EVIDENZE” Le evidenze rappresentano il nucleo essenziale della competenza, sono aggregati di compiti, di performaces che – se portati a termine dagli alunni con autonomia e responsabilità, ancorché in modo graduato per complessità e difficoltà nel corso degli anni, testimoniano l’agire competente. Gli insegnanti struttureranno lo occasioni e le consegne in modo che gli alunni, nello svolgimento di compiti significativi, di unità di apprendimento, nel lavoro quotidiano, possano agire in modo da mostrare le “evidenze” e i livelli di competenza posseduti.

I COMPITI SIGNIFICATIVI

Sono solo meri esempi di attività da affidare agli alunni. La competenza non è un oggetto fisico, ma un “sapere agito”. Noi la vediamo e possiamo apprezzarla solamente se viene agita in contesto, per risolvere problemi e gestire situazioni. Quindi non potremmo mai né perseguirla, né valutarla, se non affidassimo agli alunni dei compiti non banali che essi portano a termine “in autonomia e responsabilità”, utilizzando i saperi posseduti, ma anche reperendone di nuovi. Il compito significativo, infatti, è sempre un po’ più alto degli strumenti già posseduti dagli alunni, altrimenti si tratterebbe di mera esercitazione e verrebbe a mancare l’elemento di attivazione di risorse personali per il problem solving. I compiti esemplificati sono adattabili sia alla primaria che alla secondaria di primo grado, variandone il grado di difficoltà, la complessità, l’ampiezza dell’ambito di applicazione. Sono strutturati in modo da poter mostrare le “evidenze” della competenza.

Il compito significativo è un’attività che il docente assegna agli allievi da svolgere in autonomia per esercitare competenze;

È relativamente semplice e impiega tempi brevi; può coinvolgere anche un solo insegnante e le competenze in cui è coinvolta prevalentemente la sua disciplina.

I LIVELLI DI PADRONANZA

Viene valutata la padronanza della competenza chiave nel suo complesso . La valutazione di una competenza si esprime tipicamente attraverso una breve descrizione di come la persona utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute e in quale grado di autonomia e responsabilità. E’ necessario quindi articolare la competenza in livelli di padronanza. Non avendo standard nazionali, il compito è lasciato alle reti di scuole nel territorio ( vedi azioni di accompagnamento). Le attese sono appunto dei riferimenti per uno standard; tuttavia la certificazione di competenze serve per attribuire a ciascuno, nelle diverse competenze, la padronanza effettivamente posseduta, al di là dell’anno di studio, dell’età anagrafica, ecc. Quindi, un alunno di quinta, ad esempio, in talune competenze potrebbe avere il livello 3, in talune il 2, magari in qualcuna anche il 4, a seconda del suo effettivo percorso evolutivo.

“I livelli non corrispondono agli anni di scuola”

Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.