GLI SPECIALI DI SUMMA summit -...

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GLI SPECIALI DI SUMMA s u m m i t s u m m i t 2 5 Rapporto sui bilanci 2005 delle società quotate Osservatorio Bilanci Sezione di Ragioneria - Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi di Torino Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Padova Autorizzazione Dir. Prov. P.T. - Padova Editore Mediagraf Spa Direttore responsabile: Lucia Starola Il gruppo di ricerca è così composto Fabrizio Bava Simona Alfiero Paolo Pietro Biancone Laura Broccardo Eugenio Mario Braja Paolo Carenzo Donatella Busso Barbara Castrignanò Maura Campra Cristina Ciartano Massimo Cane Paolo Colurcio Valter Cantino Alessandra Faraudello Maurizio Cisi Elena Finessi Francesca Culasso Enrico Gerbaldo Paola De Bernardi Alessandra Indelicato Alain Devalle Laura Imovilli Elisa Giacosa Fabio Rizzato Guido Giovando Fabio Sansalvadore Luca Maria Manzi Flavio Servato Piero Pisoni Silvana Secinaro Luigi Puddu Alberto Solazzi Christian Rainero Simone Domenico Scagnelli Vania Tradori Paola Vola

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GLI SPECIALI DI SUMMA

s u m m i t

s u m m i t 2 5

Rapporto sui bilanci 2005delle società quotate

Osservatorio BilanciSezione di Ragioneria - Dipartimento di Economia AziendaleUniversità degli Studi di Torino

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abb. post. - DL 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Padova Autorizzazione Dir. Prov. P.T. - PadovaEditore Mediagraf SpaDirettore responsabile: Lucia Starola

Il gruppo di ricerca è così composto

Fabrizio Bava Simona AlfieroPaolo Pietro Biancone Laura BroccardoEugenio Mario Braja Paolo CarenzoDonatella Busso Barbara CastrignanòMaura Campra Cristina CiartanoMassimo Cane Paolo ColurcioValter Cantino Alessandra FaraudelloMaurizio Cisi Elena FinessiFrancesca Culasso Enrico GerbaldoPaola De Bernardi Alessandra IndelicatoAlain Devalle Laura ImovilliElisa Giacosa Fabio RizzatoGuido Giovando Fabio SansalvadoreLuca Maria Manzi Flavio ServatoPiero Pisoni Silvana SecinaroLuigi Puddu Alberto SolazziChristian RaineroSimone Domenico ScagnelliVania TradoriPaola Vola

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Questo Summit...

........ viene pubblicato in un periodo di accelerazione dei cambiamenti edelle innovazioni che derivano dal processo di globalizzazione in atto.Si accentua, infatti, la necessità che le imprese producano l’informazioneeconomico-finanziaria in modo moderno, realistico ed il più possibile stan-dardizzato.La Commissione Europea, abbandonato sostanzialmente fin dal1995 l’approccio all’armonizzazione, ha favorito l’uniformità delle regolecontabili attraverso lo sviluppo dei principi contabili internazionali, la loroomologazione e, con il Regolamento comunitario 1606 del luglio 2002, neha imposto l’utilizzo per i bilanci consolidati delle società quotate, a par-tire dal bilancio al 31 dicembre 2005.Degli effetti e delle difficoltà incontrate si parla in questo Summit, maanche il mondo della piccola e media impresa non è esente da questo pro-cesso di uniformità.Da un lato, il dlgs. n. 38/2005 prevede l’estensione degli IAS a tutte lesocietà, in via facoltativa. Dall’altro, la stessa direttiva di modernizza-zione contabile, la Dir. 2003/51, intende ridurre incompatibilità e conflit-ti fra regole IAS e direttive, per assicurare condizioni di parità.In Italia è in corso il recepimento degli obblighi di adeguamento (conte-nuto della relazione sulla gestione, standardizzazione della relazione direvisione, etc), mentre l’Organismo Italiano di Contabilità, OIC, ha predi-sposto un elaborato tecnico per recepire gli adeguamenti facoltativi.Intanto lo IASB (International Accounting Standard Board) ha in fase diavanzata elaborazione un set specifico di principi per le PMI.In questo intrecciarsi ed accavallarsi di progetti e di prospettive, la pro-fessione economico-contabile deve sapersi muovere, acquisendo unaprofonda conoscenza dei nuovi principi, adeguata alla consulenza di cui leimprese necessitano. E deve saper prendere posizione sui problemi che l’a-deguamento comporta, non ultimo la soluzione delle criticità che derivanodall’utilizzo per i bilanci d’esercizio di principi formulati essenzialmenteper il bilancio consolidato.

Lucia Starola

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Presentazione

Il rapporto sui bilanci 2005 delle società e dei gruppi quotati esamina il primo anno in cui ibilanci consolidati dei gruppi quotati sono stati redatti obbligatoriamente assumendo comeprincipi contabili di riferimento le regole IAS/IFRS: è questa la novità in qualche modo «stori-ca», che differenzia la ricerca di quest’anno rispetto a quella dei sei anni precedenti.La scelta operativa è stata quella di concentrare l’osservazione sui bilanci dei gruppi che svolgo-no un’attività industriale o commerciale, cui è dedicata la Sezione I del rapporto, che tratta siaaspetti di struttura dell’informazione (composizione dei singoli documenti di bilancio, tradi-zionali e nuovi) sia le problematiche relative all’area di consolidamento ed all’emersione delgoodwill, oltre all’esame di alcuni significativi criteri di valutazione.Questa parte del rapporto mette in evidenza soprattutto le difficoltà collegate al passaggio dal-l’impostazione delle direttive contabili europee e del codice civile, che prevedevano documen-ti rigidi nella loro composizione, alla struttura prevista dagli IAS/IFRS, che viceversa si accon-tentano di un contenuto minimo dei documenti di bilancio, pur rinviando una serie di infor-mazioni alle note obbligatorie, come ultimamente ribadito anche dalla Consob.Sui criteri di valutazione, l’analisi ha riguardato soprattutto le poste di bilancio suscettibili divalutazione al fair value, con una particolare attenzione agli strumenti finanziari, per i quali l’in-dicato criterio di valutazione è obbligatorio, ed al trattamento contabile del goodwill, sia in sededi prima iscrizione che in sede di impairment test successivi.La Sezione II e la Sezione III del rapporto prendono in esame invece il bilancio d’esercizio(separato o individuale, nella terminologia IAS/IFRS), suddividendo l’universo considerato indue parti, rappresentate dalle società che hanno esercitato l’opzione per la redazione anche delbilancio d’esercizio con le regole IAS/IFRS e dalle società che hanno continuato a redigere ilbilancio in conformità alle disposizioni del codice civile, in attesa dell’obbligatorietà del pas-saggio, prevista per il 2006.Nella Sezione II i bilanci d’esercizio redatti con le regole IAS/IFRS sono stati esaminati osser-vando la struttura dei documenti di bilancio, alcuni criteri di valutazione e la presenza o menodi operazioni straordinarie.Nella Sezione III, invece, l’esame dei bilanci d’esercizio redatti con le regole civilistiche hariguardato il trattamento contabile delle partecipazioni in società controllate e collegate iscrittenelle immobilizzazioni, i criteri di valutazione destinati ad essere modificati al momento delpassaggio ai principi contabili internazionali, le imposte anticipate sulle perdite riportabili e lenuove informazioni, obbligatorie dal bilancio 2005, sugli strumenti finanziari.La Sezione IV esamina le implicazioni quantitative del passaggio agli IAS/IFRS, osservando neldettaglio le variazioni nel patrimonio netto e nel risultato di bilancio rispetto alle stesse gran-dezze misurate con i principi precedentemente utilizzati, insieme ai giudizi dei revisori.Il rapporto, al solito, si conclude con il calcolo di significativi indicatori sullo stato di salutepatrimoniale, finanziario ed economico delle imprese quotate e con la sottolineatura di taluneparticolarità riferite all’intero campione o a casi specifici: è questo il contenuto della Sezione V,che permette qualche riflessione più generale, che esula dall’aspetto puramente contabile.Molti altri esempi significativi, in aggiunta a quelli contenuti nella ricerca, sono inseriti nel CDallegato. Inoltre, l’intera ricerca, con tutte le esemplificazioni ed ulteriori commenti e casi pra-tici, è consultabile sul sito web wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt, al quale si rimanda anche per l’elenco dellesocietà e dei gruppi che formano il campione esaminato.

IL GRUPPO DI RICERCA DELL’OSSERVATORIO BILANCI

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PUBBLICITÀ

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Introduzione

Sezione I Il bilancio

consolidato

Sezione II Il bilancio d’esercizio

(separato o individuale)

IAS/IFRS

Sezione III Il bilancio d’esercizio

codice civile

Sezione IV Il passaggio agli

IAS/IFRS

Sezione V I fondamentali

economico-finanziaridelle società e dei

gruppi quotati

INDICE DEL RAPPORTO SUI BILANCI 2005 DELLE SOCIETA’ E DEI GRUPPI QUOTATI

Presentazione Pag. 3

1. Il campione esaminato “ 62. Il sito Internet “ 73. L’evoluzione della rendicontazione d’impresa “ 8

1. L’area di consolidamento “ 102. L’applicazione dell’IFRS 3 “ 153. Il Goodwill “ 184. Lo stato patrimoniale “ 255. Il conto economico “ 296. Il rendiconto finanziario “ 327. Le attività destinate a cessare “ 398. L’informativa di settore e sulle operazioni con parti correlate “ 409. Alcuni criteri di valutazione “ 46

1. Lo stato patrimoniale “ 582. Il conto economico “ 603. Il rendiconto finanziario “ 614. Alcuni criteri di valutazione “ 635. Le operazioni straordinarie “ 65

1. Le partecipazioni in società controllate e collegate iscritte “ 68nelle immobilizzazioni

2. Le analisi dei criteri di valutazione in vista dell’adozione “ 73degli IAS/IFRS

3. Le imposte anticipate sulle perdite riportabili “ 804. Le informazioni sugli strumenti finanziari (art. 2427-bis c.c.) “ 82

1. Le variazioni nel patrimonio netto “ 872. Le variazioni nel risultato d’esercizio “ 903. Il giudizio sul bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS “ 92

1. Premessa metodologica “ 962. Gli indicatori economici “ 963. Gli indicatori patrimoniali-finanziari “ 984. Alcune particolarità “ 1025. Le imprese pubbliche. Alcuni approfondimenti “ 103

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Gli aspetti introduttivi esaminati sono i seguenti:1. il campione esaminato;2. il sito Internet;3. l'evoluzione della rendicontazione d'impresa.

L’indagine è stata condotta sui bilanci d’esercizio e consolidati 2005 delle societàquotate nei mercati regolamentati italiani.Complessivamente sono state analizzate 221188 ssoocciieettàà. Il campione esaminato compren-de unicamente società industriali e commerciali. Non sono quindi state esaminate lebanche, le assicurazioni e le società finanziarie sottoposte alla vigilanza di Banca d’Italia.

Per quanto riguarda le 218 società industriali analizzate, esse rappresentano il 96%delle società quotate al 30 giugno 2006.Le motivazioni della non analisi delle restanti 9 società industriali quotate sonoriportate nella tabella che segue.

Società analizzate 218 96%Società estere 4 2%Altre cause 5 2%Totale società industriali quotate al 30/06/2006 227 100%

Le società estere non sono state analizzate in quanto il loro bilancio è presentato inuna valuta diversa dall’Euro1.Per quanto riguarda le altre società industriali non analizzate, si tratta, in quattrocasi di società quotatesi nel corso del 2006 che non hanno reso disponibile il fasci-colo di bilancio, ma esclusivamente il prospetto informativo dell’IPO2. In un caso,invece, il bilancio non è stato analizzato in quanto la società è in amministrazionestraordinaria3.

Relativamente alle 218 società industriali sono stati analizzati i seguenti documenti:– 216 bilanci d’esercizio (della capogruppo);– 193 bilanci consolidati.

1. Il campione esaminato

Introduzione

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1 Si tratta di BBBiotech, Cell Terapheutics, STMicroelectronics e Tenaris.2 Si tratta di Ansaldo, Antichi Pellettieri, Noemalife e Rdm.3 Si tratta di CIT – Compagnia Italiana del Turismo.

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2. Il sito Internet

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Per quanto riguarda i bbiillaannccii dd’’eesseerrcciizziioo, due società neo-quotate hanno reso pub-blico il solo bilancio consolidato al 31/12/2005 e, pertanto, non è stato possibileanalizzare il bilancio d’esercizio4.I bilanci d’esercizio analizzati sono stati redatti con i seguenti criteri:– 50 società hanno utilizzato gli IAS/IFRS;– 166 società hanno continuato ad utilizzare il codice civile, sfruttando la facoltà

concessa dal d.lgs. 38/2005 di posticipare l’utilizzo degli IAS/IFRS per il bilancioindividuale all’esercizio 2006.

Per quanto riguarda ii bbiillaannccii ccoonnssoolliiddaattii, in 15 casi le società non presentano ilbilancio consolidato in quanto non hanno partecipazioni in imprese controllate daconsolidare integralmente5.In 9 casi, invece, il bilancio consolidato non è stato analizzato in quanto non anco-ra predisposto in conformità agli IAS/IFRS. Si tratta delle società il cui esercizionon coincide con l’anno solare e per le quali si aveva a disposizione solo un bilanciochiuso nel corso del 20056.In un caso, alla data di chiusura della ricerca (31/08/2006) il bilancio consolidatonon era disponibile e, pertanto, è stato analizzato il solo bilancio d’esercizio7.

Le 218 società industriali analizzate sono quotate nei seguenti mercati:

Società % sul totale Totale % analizzata analizzate delle società mercato di ciascun

analizzate mercatoBorsa 2048 94% 209 98%Expandi 149 4% 18 77%Totale società analizzate 218 100% 227 96%

Per quanto riguarda le società quotate in Borsa, esse appartengono ai seguenti seg-menti di mercato:

Blue Chip 52 26%Segmento Star 64 31%Segmento Standard 88 43%Totale società analizzate quotate in Borsa 204 100%

L’elenco completo delle società analizzate è disponibile sul sito Internetdell’Osservatorio Bilanci del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Universitàdi Torino (wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt) nonché sul CD allegato.

L’analisi sul sito Internet delle società quotate ha preso in considerazione i seguen-ti aspetti:

Il sito web esiste:

4 Si tratta di EEMS e Saras.5 Autostrade Meridionali, Bonifiche Ferraresi, Caleffi, CIA, Eurofly, Garboli-Conicos, Juventus

Football Club, La Gaiana, Mediterranea Acque, Mondo HE, Navigazione Montanari, Olidata, Sadi, S.S.Lazio, Smurfit Sisa.

6 Si tratta di Danieli, Digital Bros, Fiera di Milano, SO.PA.F. (chiusura al 30 giugno), Borgosesia (31luglio), Cairo Communications, IT Way (chiusura al 30 settembre), I Grandi Viaggi, Viaggi delVentaglio (31 ottobre).

7 Si tratta di Pierrel.8 Le società non analizzate sono le società estere (BBBiotech, Cell Terapheutics, STMicroelectronics,

Tenaris) e la neo-quotata Ansaldo.9 Le società non analizzate sono le neo-quotate Antichi Pellettieri, NoemaLife e Rdm e la società in

amministrazione straordinaria CIT – Compagnia del Turismo).

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Esistenza sito web 212 98%Assenza sito web 6 2%Totale società analizzate 218 100%

Se il sito web esiste (212 casi), è presente la sezione “finanziaria” (InvestorRelations):

Esistenza sezione finanziaria 208 98%Assenza sezione finanziaria 4 2%Totale 212 100%

Se il sito web esiste, sono disponibili informazioni in lingua inglese?

Sì 160 75%No 52 25%Totale 212 100%

Come si può evincere dai risultati della ricerca, mentre la quasi totalità delle societàanalizzate presenta un sito Internet ed una sezione appositamente dedicata alleinformazioni finanziarie, solo il 75% delle società presenta un sito Internet coninformazioni anche in inglese. La maggioranza delle società che presentano infor-mazioni in inglese, pubblica sul sito i bilanci annuali e le relazioni intermedie inlingua inglese.

Come ulteriore aspetto di analisi, la ricerca si è soffermata sul tema delle linee evolu-tive della rendicontazione d’impresa.Sempre di più, infatti, si assiste all’utilizzo di nuovi strumenti di rendicontazione chesi affiancano al bilancio economico finanziario (d’esercizio e consolidato), o si inte-grano con quest’ultimo, al fine di completare l’informativa esterna sui “risultati”aziendali.Gli strumenti utilizzati hanno come oggetto aspetti che tipicamente non traspaionodirettamente dall’informativa del bilancio d’esercizio o dal consolidato (se non per glieffetti indiretti che questi hanno sulla situazione economico-finanziaria), quali leripercussioni sull’ambiente fisico naturale e l’impatto sociale dell’attività d’impresa.Il loro obiettivo è quello di permettere agli stakeholders la comprensione degli sforziprofusi e dei risultati conseguiti in ordine alla sostenibilità economica, sociale edambientale dell’attività. Tali documenti, definiti documenti di “sostenibilità” sono tipicamente: il bilancioambientale (o rapporto HSE – salute, sicurezza e ambiente), il bilancio sociale ed ilbilancio di sostenibilità.I documenti in oggetto, non normati sotto il profilo dei principi e dei contenuti, sonoredatti riferendosi a prassi nazionali o internazionali riconosciute10.L’analisi, in relazione al comportamento dei gruppi quotati, ha fatto emergere iseguenti comportamenti:E’ redatto un documento di “sostenibilità”:

3. L’evoluzione della rendicontazione

d’impresa

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10 In particolare si fa riferimento ai principi GRI – Global Reporting Iniziative, al modello del GBS –Gruppo di Studio per il bilancio Sociale, ed alle linee guida definite dal Ministero del Welfare con ilprogetto CSR – Corporate Social Responsibility, oltre a quanto stabilito da specifiche linee di con-dotta relative alle certificazioni di qualità sociale come SA8000 o ambientale ISO 14001 ed EMAS.

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Numero bilanci %Sì 2411 11%No e non ci sono informazioni 195 89%Totale 218 100%

L’utilizzo di strumenti di rendicontazione di sostenibilità è stata indagata in relazionealle modalità con cui questa viene realizzata. In particolare si registra come i compor-tamenti delle società del campione sono orientati:– alla redazione di un documento separato dal fascicolo di bilancio d’esercizio e con-

solidato (18 casi);– all’integrazione del fascicolo di bilancio della rendicontazione di sostenibilità (6

casi: Autostrade, Telecom Italia, Telecom Italia Media, Pirelli & C., Sabaf eAcegas).

In tali ultime situazioni il documento di bilancio viene denominato “bilancio integra-to” di sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

La tabella seguente riporta la sintesi dei comportamenti in tema di rendicontazione disostenibilità:

Quale forma di rendicontazione di sostenibilità è utilizzata:

Numero bilanci % Bilancio di Sostenibilità 12 50%Bilancio sociale - 0%Bilancio ambientale (rapporto HSE – salute, sicurezza e ambiente) 612 25%Bilancio “integrato” di sostenibilità economica, sociale ed ambientale (nel fascicolo di bilancio) 6 25%

Ulteriori informazioni ed esempi in materia sono disponibili sul sito Internetdell’Osservatorio Bilanci del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università diTorino (wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt).

11 I gruppi industriali che realizzano una forma di rendicontazione di sostenibilità sono: Acea, Acegas,Aem, Aem Torino, Asm Brescia, Autogrill, Autostrade, Buzzi-Unicem, Edison, Enel Eni, Erg, Fiat, Hera,Impregilo, Indesit, Italcementi, Pirelli & C., Pirelli RE, Sabaf, Saipem, Snam, Telecom italia, TelecomItalia Media.

12 Per un gruppo (Impregilo) ci si riferisce al bilancio ambientale del 2004.

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La presente sezione è dedicata all’analisi del bilancio consolidato redatto con gliIAS/IFRS da 193 gruppi industriali quotati.Gli aspetti analizzati sono i seguenti:1. l’area di consolidamento;2. l’applicazione dell’IFRS 3;3. il goodwill;4. lo stato patrimoniale;5. il conto economico;6. il rendiconto finanziario;7. le attività destinate a cessare;8. l’informativa di settore e sulle operazioni con parti correlate;9. alcuni criteri di valutazione.

Secondo i principi IAS/IFRS il bilancio consolidato è un documento che deve include-re “tutte le controllate della controllante” (par. 12, IAS 27). Ciò significa che, sotto ilprofilo dell’inclusione nel bilancio consolidato, e quindi della definizione dell’area diconsolidamento, il “driver” operativo è il concetto di controllo. In generale i principi IAS/IFRS qualificano il controllo come “il potere di determinarele scelte amministrative e gestionali di un’impresa e di ottenerne i relativi benefici”. Sipresume che esista il controllo quando la capogruppo possiede, direttamente o indi-rettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti di voto di un’en-tità salvo che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale posses-so non costituisce controllo.Il controllo esiste anche quando la capogruppo possiede la metà, o una quota minore,dei voti esercitabili in assemblea se essa ha il controllo di più della metà dei diritti divoto in virtù di un accordo con altri investitori, se detiene il potere di determinare lepolitiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una clausola statutaria o di uncontratto o se detiene un potere di nomina e di influenza sull’organo di amministra-zione. Inoltre, il concetto di controllo include la fattispecie del controllo di fatto (siveda IASB Update, ottobre, 2005): il possesso riferito ad una quota inferiore al 50%può, infatti, definire situazioni di controllo, anche in assenza di specifici accordi cheattribuiscano formalmente la titolarità della maggioranza dei diritti di voto. Nell’ambito della definizione dell’area di consolidamento, particolare attenzione deveessere prestata alle cosiddette società veicolo (o Special Purpose Entities – SPE). Talientità, solitamente costituite con scopi limitati e ben definiti (es.: realizzare un con-

1. L’area di consolidamento

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SEZIONE IIl bilancio consolidato

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tratto di leasing, attività di ricerca e sviluppo, cartolarizzazione di attività finanziarie,ecc.) sono, tipicamente costituite con accordi legali che impongono vincoli alle facoltàdecisionali dei propri organi direttivi. Secondo una logica generale, le società veicolosono oggetto di consolidamento qualora la sostanza della relazione tra queste ed un’al-tra impresa sia riconducibile ad un rapporto di controllo da parte di questa ultima. Inparticolare secondo gli IAS, una relazione di controllo si realizza, anche in condizionidi possesso partecipativo minimo o addirittura assente.Per l’insieme delle imprese che ricadono sotto il vincolo del controllo da parte di un’al-tra impresa si prevede il consolidamento secondo il metodo cosiddetto “integrale”. In materia di definizione dell’area di consolidamento occorre rilevare come gliIAS/IFRS non richiedono il consolidamento di una controllata acquisita se risulta cheil controllo è inteso come “temporaneo”.La fattispecie del controllo temporaneo è legata ad una chiara ed evidente temporaneitàdel rapporto di controllo. Tale condizione si presume nel caso di acquisto e detenzioneesclusivamente in vista di una futura dismissione. Il controllo, in questo senso, è daritenere temporaneo nel caso in cui:a) la controllata sia acquistata e posseduta esclusivamente in vista della sua dismissio-

ne da realizzarsi entro un periodo di 12 mesi dall’acquisizione. b) il management è attivamente alla ricerca di un compratore.

Una controllata acquisita in vista di una dismissione, facendo riferimento all’IFRS 5(Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate), deve essereesposta in bilancio come gruppo in dismissione classificato come posseduto per lavendita e deve essere valutata al minore tra il suo valore contabile - se non fosse stataclassificata come posseduta per la vendita (per esempio, al costo) - e il fair value (valo-re equo) al netto dei costi di vendita.Lo IAS 27 richiama come cause specifiche di non esclusione dal consolidamento leseguenti situazioni: 1) Una controllata non è esclusa dal consolidamento solo in ragione del fatto che la par-

tecipante è una società d’investimento in capitale di rischio, un fondo comune, unfondo d’investimento o un’entità analoga.

2) Una controllata non è esclusa dal consolidamento in quanto la sua attività è dissimi-le da quella delle altre entità del gruppo. Le informazioni rilevanti sono fornite con-solidando tali controllate e fornendo informazioni aggiuntive nel bilancio consoli-dato sulle differenti attività delle controllate (IAS 14 Informativa di settore).

La ricerca, con riferimento alle tematiche inerenti l’area di consolidamento, è stataorientata a mettere in luce i seguenti aspetti:A) esistenza di società escluse dall’area di consolidamento;B) motivazione dell'esclusione di società controllate dall'area di consolidamento;C) modalità di contabilizzazione delle escluse.

A) Esistenza di società escluse dall’area di consolidamento

Al fine di verificare l’applicazione delle regole generali in materia di area di consolida-mento, l’analisi si è soffermata sull’esistenza di società controllate escluse. Stante lalimitata possibilità di esclusione dall’area di consolidamento ai fini IAS/IFRS, si è veri-ficato come il numero dei bilanci di gruppo che presentano delle società escluse siadiminuito rispetto agli anni passati, pur presentandosi ancora in 84 casi. I risultati del-l’analisi sono riportati nella tabella seguente.

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Esistono società controllate escluse dall’area di consolidamento:

Numero bilanci %Sì 84 44%No 109 56%Totale 193 100%

Si riporta di seguito un esempio di bilancio consolidato che presenta società controlla-te non consolidate. Il gruppo in oggetto ha però riportato una sintesi dei dati patrimo-niali e finanziari delle società escluse.

BILANCIO CONSOLIDATO PERMASTEELISA

Nota integrativa (pag. 36)

Partecipazioni in società controllate non consolidate

Il gruppo ha le seguenti partecipazioni in società controllate non consolidate

Principali dati di bilancio delle società controllate non consolidate

(in migliaia di euro):

B) Motivazioni dell’esclusione di società controllate dall’area di consolidamento

I motivi addotti per giustificare le esclusioni sono principalmente legati all’irrilevanzadella controllata (35 casi) o al suo stato di liquidazione (39 casi).Entrambe le motivazioni non risultano pienamente convincenti con riferimento aduna intepretazione letterale dello IAS 27 (Bilancio consolidato e separato).

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Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

630 808

% di possesso Valore contabile

attività passivitàPatrimonio

netto RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

1854 2750 -921 2393 -175

Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

630 808

% di possesso

Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

630 808

Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

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Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

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Paese 2005 2004 2005 2004

Alcom Srl Italia 50,00% 50,00% 4 241428509 Ontario Limited in liquidazione Canada 100,00% 100,00% 0 0Belgo Fixing SA Belgio 99,92% 99,92% 107 90Clad design france Sas in liquidazione Francia 100,00% 100,00% 0 0FEA design and engeenering NV Belgio 80,00% 80,00% 80 92Gartner gesellshaftfur Konstruction Germania 100,00% 100,00% 42 42Garnter management Gmbh Germania 100,00% 100,00% 25 25J Gartner Israel Ltd Israele 100,00% 100,00% 0 0Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o Polonia 100,00% 100,00% 0 0Permasteelisa Epitoipari KFT Ungheria 100,00% 100,00% 15 21Pisa Scandinavia AS Svezia 100,00% 100,00% 0 0Progetto finestra Srl Italia 100,00% 100,00% 0 31Ri.I.sa.d.o.o Croazia 98,55% 98,55% 202 193Virtual City srl in liquidazione Italia 80,00% 80,00% 0 0Plan holding GmbH in liquidazione Austria 92,00% 92,00% 156 292

630 808

attività passività RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

1854 2750 -921 2393 -175

attività passività RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

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attività passivitàPatrimonio

netto RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

1854 2750 -921 2393 -175

attività passività RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

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attività passività RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

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attività passivitàPatrimonio

netto RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

1854 2750 -921 2393 -175

attività passivitàPatrimonio

netto RicaviUtile

(perdita)2005

Alcom Srl 70 63 8 25 -401428509 Ontario Limited in liquidazione 2 6 -4 0 -16Belgo Fixing SA 165 58 107 544 17Clad design france Sas in liquidazione 19 309 -290 0 0FEA design and engeenering NV 197 97 101 609 -15Gartner gesellshaftfur Konstruction 45 3 42 0 0Garnter management Gmbh 223 198 25 13 0J Gartner Israel Ltd 33 739 -706 200 -91Josef Gartner & Co. Polska sp zo.o 189 190 -27 0 -2Permasteelisa Epitoipari KFT 20 20 0 0 -5Pisa Scandinavia AS 36 563 -527 1 -66Progetto finestra Srl 0 0 0 0 0Ri.I.sa.d.o.o 356 150 205 801 6Virtual City srl in liquidazione 13 21 -8 0 -1Plan holding GmbH in liquidazione 486 333 153 200 38

1854 2750 -921 2393 -175

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Nel sistema più generale degli IAS/IFRS si registra come la prassi italiana sembri spo-sare una condotta ispirata a criteri di inclusione di soli elementi rilevanti ai fini dellarappresentazione economico-finanziaria del gruppo.Allo stesso modo, sembra che il comportamento dei gruppi quotati sia orientato allanon inclusione delle società controllate sotto il profilo del possesso partecipativo, madelle quali si è perso di fatto il potere di direzione, essendo di fatto questo demandatoad un liquidatore che opera con intenti di non prosecuzione dell’attività.I risultati sono riportati nella seguente tabella:

Motivo dell’esclusione dall’area di consolidamento:

Numero % calcolata sui bilanci che bilanci evidenziano esclusioni

dall’area di consolidamento (84 casi)

Irrilevanza 35 42%Liquidazione 39 46%Altro/non indicato 34 40%

Si richiama l’attenzione sul fatto che tra le “altre” cause di esclusione spicca la motiva-zione legata all’inattività o non operatività della società controllata. Tale causa nonrisulta essere pienamente compatibile con le previsioni dello IAS 27.Si evidenzia, inoltre, come in alcuni casi sia assente una specifica informativa relativaalle cause di eslusione dall’area di consolidamento.

C) Contabilizzazione delle società controllate escluse

Il trattamento contabile riservato alle società controllate escluse dall’area di consolida-mento sembra non essere univoco, ma generalmente orientato all’utilizzo del metododel costo (45 casi), rispetto alla valutazione con il metodo del patrimonio netto (31casi). Quest’ultimo, se da un lato garantisce una migliore rappresentazione economi-co-finanziaria, dall’altro è di più difficile applicazione pratica.Per ciò che concerne la problematica della contabilizzazione delle società controllateescluse dal consolidamento, si riportano i risultati dell’analisi nella tabella (le percen-tuali sono calcolate sul numero totale di gruppi che evidenziano esclusioni dall’area diconsolidamento, ossia 84 casi):

Metodo di contabilizzazione delle escluse:

Numero % calcolata sui bilanci bilanci che evidenziano esclusioni

dall’area di consolidamento (84 casi)

Patrimonio netto 31 37%Costo 45 54%IFRS 5 7 8%Nessuna informazione 11 13%

Si registra, come evidenziato nella tabella precedente, in taluni casi una mancanza diinformativa specifica in merito al metodo di contabilizzazione delle escluse.Si riporta a titolo di esempio un caso di valutazione di una società in ottemperanza alleprevisioni dell’IFRS 5.

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BILANCIO CONSOLIDATO PARTECIPAZIONI ITALIANE

Nota Integrativa (pag. 108)

GGRRUUPPPPOO EELLNNAALa società ha mantenuto il controllo del gruppo Elna per tutto l’esercizio 2005. Si ricor-da che nel corso del mese di marzo 2006, come meglio specificato in altra parte di que-sta relazione, la società ha trasferito ad Elna Int. Corp. l’intera partecipazione detenu-ta in Elna, ricevendo in permuta il 100% della partecipazione detenuta da Elna Int.Corp. in Necchi Macchine per cucire srl, oltre ad un conguaglio in denaro a favore del-la società di euro 1.950.000.Con la conclusione della sopradescritta operazione è iniziata la valutazione economicae gestionale della partecipazione in Necchi Macchine per cucire srl e della ricerca diuna possibile soluzione per una sua eventuale dismissione.In ottemperanza all’IFRS 5, il gruppo Elna è incluso nel bilancio consolidato al31/12/2005 come attività non corrente posseduta per la vendita.

In aggiunta ai casi prima riportati, si presentano alcuni esempi di comportamento alli-neato con le previsioni dello IAS 27.

BILANCIO CALTAGIRONE

Nota Integrativa (pag. 5 e 17/19)

La pronuncia di ottobre 2005 del Board dello IASB ha chiarito che la nozione di “con-trollo di fatto” è pienamente ricompresa nello IAS 27. Al contempo la società ha con-siderato che nell’impianto IAS non è presente la clausola di esclusione dal bilancioconsolidato (prevista dal d.lgs. 127/91) delle partecipazioni che svolgono attivitàcosiddetta dissimile e che altri indicatori rilevanti (andamento nel corso degli ultimiperiodi delle assemblee, la stabilità dei più rilevanti azionisti ed il loro comportamen-to deliberativo, ecc.) portano a ritenere esistente il controllo di fatto della CaltagironeSpa sulla Caltagirone Editore Spa. Si ricorda che quest’ultima è partecipata, tramitediverse società, per il 35,563% dalla Caltagirone Spa e per il 30,001% in via diretta edindiretta dallo stesso azionista di riferimento di Caltagirone Spa.Alla luce di quanto illustrato, acquisito anche uno specifico parere da parte di un pro-fessionista esterno, a partire dal bilancio chiuso al 31/12/2005 (inclusi i valori compa-rativial 31/12/2004) la partecipazione detenuta nella Caltagirone Editore Spa è conso-lidata nella Caltagirone Spa con il metodo integrale.….Area di consolidamentoLe imprese incluse nell’area di consolidamento sono le seguenti:…(omissis)

14

2005 2004Caltagirone editore Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Il messaggero Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Il Mattino Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Piemme Spa (**) Italia 32,96% 32,96%SEM società editrice meridionale Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Calta net Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Leggo Spa (**) Italia 29,67% 29,67%Ced fin Spa (**) Italia 32,96% 32,96%B2WIN Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Finced Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Emera Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Corriere Adriatico Spa (**) Italia 32,96% 32,96%Quotidiano di puglia Spa (**) Italia 28,08% 28,08%

(**) Consolidata sulla base del controllo di fatto

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2. L’applicazionedell’IFRS 3

15

BILANCIO SOCOTHERM

Nota Integrativa (pag. 106)

In data 5 gennaio 2005 la società Socotherm West Africa Ltd ha acquisito il 40% dellasocietà Socotherm Nigeria Ltd. Tale società è da considerarsi controllata ai sensi delloIAS 27, essendo soggetta a influenza dominante in relazione ai contratti di “fornituratecnologica e know how produttivo” sottoscritti e in relazione all’esercizio continuati-vo del controllo operativo e finanziario esercitato dal gruppo Socotherm.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

L’IFRS 3 definisce il comportamento contabile da tenere in occasione di una qualsiasioperazione che possa ricondursi ad una aggregazione aziendale (business combina-tions). Il principio contabile in oggetto definisce una operazione di aggregazioneaziendale come una operazione che abbia come risultato finale l’unione di attivitàaziendali inizialmente distinte in seno ad un unico soggetto giuridico con la caratteri-stica di essere tenuto alla redazione del bilancio. Nell’ottica della prevalenza della sostanza sulla forma dell’operazione, l’IFRS 3, nondistingue le diverse tipologie di operazioni presenti nelle diverse tradizioni nazionali(fusione, scissione, conferimento, acquisto di partecipazioni, ecc.), ma prevede uncomportamento contabile indifferenziato, il cosiddetto purchase method o metododell’acquisto, per le differenti tipologie di operazioni di riorganizzazione aziendale. Ciòcomporta che nell’impostazione dei principi contabili internazionali la forma giuridi-ca con cui viene realizzata l’operazione sia irrilevante per ciò che concerne l’informa-tiva che dal bilancio deve scaturire in relazione all’operazione medesima.Tale definizione generale pone in rilievo i seguenti aspetti:·· in una business combinations (aggregazione aziendale) un soggetto identificato

acquisisce il controllo di una o più attività aziendali; non si può parlare di businesscombinations in caso di aggregazione di attività aziendali in una joint venture, doveil controllo è comune (congiunto) con altri soggetti. Analogamente non rientranonel campo di applicazione della norma in discorso le aggregazioni aziendali a cuipartecipano due o più soggetti aventi scopo mutualistico1;

·· il soggetto che realizza l’acquisizione (singola società o gruppo costituito dalla con-trollante e dalle sue controllate) deve essere tenuto alla redazione del bilancio (deveessere, cioè una reporting entity).

Il principio contabile internazionale IFRS 3 descrive le procedure di rilevazione e valu-tazione iniziale delle business combinations. Ogni operazione deve essere contabilizzata utilizzando il metodo del costo di acquisto opurchase method. Secondo tale metodo, il soggetto acquirente rileva le attività, le pas-sività, e le passività potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair value (valoriequi) alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in

1 L’IFRS 3 definisce “entità a scopo mutualistico” i soggetti aziendali a cui non si può riferire la pro-prietà di un investitore, come nel caso di mutue assicuratrici o le società cooperative, che fornisconoa costi minori o erogano altri benefici in modo diretto e proporzionale ai soci partecipanti.

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dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate, chedevono essere rilevate al fair value al netto dei costi di vendita.Qualsiasi differenza rilevata tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenzadell’acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identifi-cabili, deve essere contabilizzata come avviamento o, se sono rispettate determinatecondizioni, come provento a conto economico2.Se rilevato, l’avviamento non deve essere ammortizzato e deve essere successivamentesottoposto ad una verifica di riduzione di valore (impairment test).La ricerca ha focalizzato la sua attenzione sull’applicazione del principio contabile inoggetto, con particolare attenzione alle tipologie di operazioni che hanno comportatol’utilizzo del purchase method e al grado di trasparenza informativa fornita.

LL’’aapppplliiccaazziioonnee ddeell ppuurrcchhaassee mmeetthhoodd ee ll’’iinnffoorrmmaattiivvaa ddii bbiillaanncciioo

In 71 casi su 193 gruppi analizzati si sono verificate operazioni di business combina-tions, con conseguente utilizzo dell’IFRS 3.Nei restanti casi non si sono rilevate operazioni di business combinations per assenzadi operazioni o per assenza di informativa specifica.L’insieme dei risultati è di seguito riportato:

E’ stato applicato l’IFRS 3:

Numero bilanci %Sì 71 37%No/No informazioni 122 63%Totale 193 100%

L’applicazione dell’IFRS 3 è stata analizzata in relazione alle tipologie di operazioni chene hanno comportato l’utilizzo. I risultati sono riportati nella tabella sottostante (lepercentuali sono state calcolate sul numero di gruppi che hanno applicato l’IFRS 3,ossia 71):

A quali operazioni è stato applicato l’IFRS 3:

Numero % calcolata sui bilanci bilanci che evidenziano esclusioni

dall’area di consolidamento (71 casi)

Fusione 16 23%Scissione 5 7%Conferimento 2 3%Acquisizione nuove partecipazioni di controllo 55 77%Altre operazioni 8 11%

Data l’importanza delle operazioni di riorganizzazione sottostanti, ed alla luce dellasostanziale novità in materia di contabilizzazione, la ricerca si è focalizzata sulla disclo-sure relativa all’applicazione dell’IFRS 3. I gruppi che in seguito all’applicazione delpurchase method hanno garantito un’adeguata informazione nel bilancio consolidatosono meno della metà del totale, come si evince dalla seguente tabella:

16

2 Si segnala che, nell’ambito del progetto Business Combination Fase II intrapreso congiuntamentecon il FASB, lo IASB ha pubblicato un Exposure Draft “Amendments to IFRS 3 Business Combinations”che innova parzialmente la metodologia di rilevazione delle Business combination e dell’avviamento.

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Esistono informazioni specifiche relative all’applicazione del purchase method:

Numero bilanci %Sì 29 41%No/no informazioni 42 59%Totale 71 100%

A titolo di esempio si riporta un caso di applicazione del purchase method previstodall’IFRS 3 per le aggregazioni aziendali (caso Panariagroup) ed un caso di non appli-cazione del purchase method per una operazione straordinaria di fusione avvenuta traentità soggette al medesimo controllo (caso IRCE).

BILANCIO PANARIAGROUP

Nota Integrativa (pag. 35-36)

L’area di consolidamento al 31 dicembre 2005 è mutata rispetto al 31 dicembre 2004.In particolare si rileva che, con data 30 novembre 2005, Panariagroup IndustrieCeramiche Spa ha acquistato il 100% delle azioni di Novagres, che pertanto è statacompresa nell’area di consolidamento, includendo il conto economico del solo mese didicembre.In sintesi l’acquisizione della società Novagres ha comportato l’iscrizione dei seguentivalori (espressi in migliaia di euro):

La contabilizzazione dell’operazione di acquisizione della società portoghese è avvenu-ta nel rispetto di quanto previsto dall’IFRS 3.I maggiori valori, pari a complessivi Euro 12.265 migliaia, attribuiti ai terreni e fabbri-cati, per allinearli al loro fair value, rispetto ai valori contabili di iscrizione nel bilanciodella società acquisita, risultano supportati da una perizia redatta da una entità specia-lizzata indipendente.

Costo dell'acquisizioneValore di acquisto della partecipazione 40.000oneri accessori di acquisizione 241Totale costo di acquisto 40.241

Novagres - Valori di bilancioBilancio

30/11/05Allocazioneconsolidato

Avviamento 0 7.854Immobilizzazioni 11.462 16.402Rimanenze 9.953Crediti e altre attività correnti 10.968Totale attività 32.383 24.256

Posizione finanziaria netta 2.302Passività non correnti 70Debiti e altre passività correnti 9.516Fondo imposte differite - 4.510Totale passività 11.888 4.510

Patrimonio netto 20.495

Maggior valore pagato rispetto al PN 19.746 19.746

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I maggiori valori, pari a complessivi Euro 4.137 migliaia, attribuiti agli Impianti e mac-chinari, per allinearli al loro fair value, rispetto ai valori contabili di iscrizione nelbilancio della società acquisita, risultano supportati da una relazione tecnica predispo-sta dal personale specializzato del gruppo.Conformemente a quanto previsto dall’IFRS 3, si è provveduto ad iscrivere un fondoimposte differite quale effetto fiscale relativo ai maggiori valori attribuiti alle attività.Tale fondo imposte è stato stimato sulla base dell’aliquota attualmente vigente in basealla normativa portoghese.L’ammontare residuo del maggior valore pagato è stato allocato ad avviamento anche inconsiderazione del fatto che i positivi andamenti economico-finanziari evidenziati datale società portoghese negli ultimi anni rendono estremamente difficoltoso scindereil maggior valore pagato a titolo di avviamento al fine eventualmente di individuare unacomponente di valore da attribuire al marchio Novagres.

BILANCIO IRCE

Nota Integrativa (pag. 52)

La società Andronio, consolidata nella situazione semestrale al 30 giugno 2005, si èfusa con Irce S.p.a. in data 1° luglio 2005 con effetti dal 1 gennaio 2005 e pertanto nonè più oggetto di consolidamento nella presente situazione annuale. La fusione non èsoggetta alla applicazione del IFRS 3 perché effettuata tra entità soggette al controllocomune. Le poste in esame sono state pertanto contabilizzate al costo secondo il prin-cipio della continuità dei valori. Gli effetti sul bilancio consolidato sono riportati nel-l’allegato in fondo alle presenti note.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt

Relativamente al goodwill (avviamento/differenza da consolidamento) sono analizzatii seguenti aspetti:A) il goodwill e l’eccedenza negativa (badwill);B) l’impairment test.

AA)) IIll ggooooddwwiillll ee ll’’eecccceeddeennzzaa nneeggaattiivvaa ((bbaaddwwiillll))

Il principio contabile internazionale IFRS 3 descrive le tecniche di rilevazione e valu-tazione dell’avviamento e delle differenze da consolidamento. L’avviamento è definibile come l’eccedenza del costo d’acquisto rispetto ai fair valuedelle attività, passività e passività potenziali identificabili acquisite alla data dell’acqui-sizione.Il goodwill è dunque il maggior prezzo corrisposto dall’acquirente in previsione difuturi benefici economici derivanti da sinergie o da attività immateriali che non pos-sono essere rilevate distintamente.La metodologia di rilevazione e determinazione iniziale è quella definita dal purchasemethod, ovvero il goodwill viene rilevato come differenza, in sede di aggregazione

3. Il Goodwill

18

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aziendale (business combination), tra il costo sostenuto per ottenere il controllo dellapartecipazione ed i fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabi-li acquisite.Con l’introduzione dei principi contabili internazionali il goodwill non deve più esse-re ammortizzato ma assoggettato almeno annualmente ad impairment test per la veri-fica di valore.Nei bilanci consolidati analizzati la posta “goodwill” (differenza da consolidamento eavviamento in senso stretto) è quasi sempre presente; questa può essere derivante dabusiness combination precedenti o avvenute nell’ultimo esercizio. In diversi casi l’ammontare del goodwill rappresenta, come emerge dalla lettura deidati quantitativi, una rilevante parte dell’attivo consolidato.

Il goodwill è presente nel bilancio consolidato?

N. società % sul totaleSì 158 82%No 35 18%Totale 193 100%

Come si può rilevare dal campione di 193 bilanci consolidati analizzati oltre l’80% pre-senta nell’attivo un goodwill derivante da aggregazioni aziendali.In diversi casi l’ammontare è estremamente significativo rispetto alla dimensione del-l’attivo e del patrimonio netto.

BILANCIO CONSOLIDATO CAMPARI

Prospetto di Stato patrimoniale (pag. 38)

L’IFRS 3 considera anche l’eventualità di un badwill, ovvero di una eccedenza, alla datadi acquisizione del controllo, dei fair value delle attività, passività e passività potenzia-li identificabili acquisite rispetto al costo di acquisizione.

ATTIVITÀ

Note

31 dicembre 2005 (€ 000)

31 dicembre 2004 (€ 000)

Attività non correnti

Immobilizzazioni materia li nette

11 152.479

144.224

Attività biolog iche

12

13.497

9.528

Investimenti immobi liari

13

4.586

4.071

Avviamento e marchi

15-16

750.610

575.628

Attività immateriali a vita definita

14

3.810

3.422

Partecipazioni in società collegatee joint ventu re

6

591

385

Imposte anticipa te

9

16.543

15.532

Altre attività non correnti

17

11.076

34.870

953.192

787.660

Attività correnti

Rimanenze

18

135.283

114.410

Crediti commercial i

19

237.416

166.253

Crediti finanziari, quota a breve

21

3.150

3.893

Cassa, banche e titoli

20

247.535

245.950

Altri crediti

19

24.244

22.868

647.628

553.374

Attività non correnti desti nate alla vendita

22

78

127

Totale attività

1.600.898

1.341.161

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Il principio prevede che in presenza di tali eccedenze sia effettuata nuovamente la valu-tazione del costo dell’aggregazione e dei fair value delle attività e passività identificabi-li acquisite in modo da garantire l’attendibilità dell’operazione di allocazione.L’eventuale eccedenza negativa residua deve essere iscritta come provento in contoeconomico.

Le acquisizioni di controllate avvenute nell’esercizio, hanno determinato “Utili suaggregazioni” (badwill) secondo quanto previsto dall’IFRS 3?

N. bilanci % sul totaleSì 1 0,5%No 192 99,5%Totale 193 100%

Si riporta l’unico esempio rilevato.

BILANCIO CONSOLIDATO ENEL

Note al bilancio consolidato (pag. 151)

Con riferimento all’acquisizione del 51% del capitale sociale delle società ElectricaBanat ed Electrica Dobrogea, il valore complessivo dell’operazione è risultato pari a 31milioni di euro. Nella tabella seguente sono riportate le attività e passività acquisite.

L’avviamento negativo pari a 24 milioni di euro è stato imputato a conto economiconell’esercizio 2005.

BB)) LL’’iimmppaaiirrmmeenntt TTeesstt

Con l’applicazione dei principi contabili internazionali il goodwill, così come tutte leattività immateriali a vita utile indefinita non deve essere più ammortizzato, maassoggettato ad impairment test annuale per la verifica della ricuperabilità del valoreiscritto.Per quanto riguarda il goodwill lo IAS 36 Riduzione di valore di attività prevede unimpairment test basato sulla verifica del valore recuperabile delle Cash GeneratingUnits (Unità generatrici di flussi finanziari) identificate all’interno della struttura digruppo a cui lo stesso è allocabile.

20

Milioni di euro Immobili, impianti e macchinari 305 Attività immateriali 3 Crediti commerciali e rimanenze 57 Cassa e disponibilità liquide equivalenti e Altre attività correnti 133 Totale attività

498 Debiti commerciali (61) Altre passività finanziarie e altre passività correnti (91) Fondi diversi e altri debiti (191)

Totale passività

(343)

Totale attività nette acq uisite

155 Avviamento negativo (24)

Valore dell'operazione al 31 dicembre 2005 131 di cui a passività f inanziaria corrente (15)

EFFETTO CASSA AL 31 DICEMBRE 2005

116

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Le cash generating units sono definite come “il più piccolo insieme di attività identifi-cabili che creano flussi monetari in entrata, chiaramente indipendenti dai flussi finan-ziari in entrata generati da altre attività o da altri gruppi di attività”.Naturalmente i risultati della verifica di impairment sono fortemente condizionati dal-le ipotesi assunte dal gruppo nella identificazione delle cash generating units, nellamodalità di determinazione dei flussi finanziari e nella determinazione del tasso diattualizzazione.La ricerca si è soffermata sull’analisi della “disclosure” nelle note al bilancio consoli-dato circa i sottolineati elementi rilevanti ai fini dell’impairment test.I risultati sono i seguenti:

N. bilanci % sul totale (*)Presenza di informazioni sull’impairment test 142 90%Informazioni sulle cash generating units 84 53%Informazioni sulla modalità di determinazione del valore recuperabile 93 59%Presenza di svalutazioni 24 15%(*) La percentuale è stata calcolata sul numero di bilanci che presentano il goodwill (158)

Per quanto riguarda l’impairment test del goodwill, è opportuno rilevare come l’infor-mativa fornita nelle note al bilancio appare molto disomogenea.Come si evince dai dati rilevati nel 10% dei bilanci consolidati, in cui risulta presenteun goodwill, non è stata data alcuna informazione circa l’effettuazione e le modalitàoperative dell’impairment test.Inoltre, in diversi casi non sono state fornite informazioni adeguate circa le cash gene-rating unit alle quali è stato attribuito il goodwill e le modalità di determinazione delvalore recuperabile delle stesse.

Si riportano a titolo di esempio due casi di comportamenti eterogenei; nel primo casol’informativa sull’individuazione delle CGU è generica, nel secondo correttamenteanalitica.

BILANCIO CONSOLIDATO BENETTON

Note al bilancio consolidato (pag. 45)

Nel caso dell’avviamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefini-ta e delle immobilizzazioni immateriali non in uso, l’impairment test deve essere effet-tuato almeno annualmente e, comunque, ogni qualvolta emergano segnali di possibileperdita di valore.L’impairment test avviene confrontando il valore contabile dell’attività o della CGUcon il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il fair value (al netto deglieventuali oneri di vendita) e valore d’uso. Quest’ultimo è a sua volta calcolato attualiz-zando i flussi di cassa netti che si prevede saranno prodotti dall’attività o dalla CGU. Sela differenza tra valore di libro e valore recuperabile è negativa, l’attività o CGU vienesvalutata di conseguenza.Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un’attività in preceden-za svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripri-stino di valore dell’avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.Il Gruppo Benetton ha identificato le attività e le CGU (esempio: i negozi gestiti diret-tamente e da terzi, e gli stabilimenti del segmento tessile) da sottoporre a impairmenttest nonché le modalità di esecuzione dello stesso: per gli immobili e alcune catego-rie di beni (esempio: i fonds de commerce legati ai negozi francesi e belgi) viene con-siderato il fair value, mentre per la gran parte delle altre attività si fa riferimento alvalore d’uso.

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BILANCIO CONSOLIDATO BOLZONI

Note al bilancio consolidato (pag. 21)

55.. AAvvvviiaammeennttoo

Gli avviamenti acquisiti attraverso aggregazioni aziendali sono stati allocati a duedistinte unità generatrici di flussi di cassa, che rappresentano settori distinti, ai finidella verifica dell’eventuale perdita di valore:

Auramo Oy Bolzoni Auramo Gmbh

AAuurraammoo OOYY ee BBoollzzoonnii AAuurraammoo GGmmbbhhLa stima del valore recuperabile degli avviamenti iscritti in bilancio è stata effettuataattraverso l’utilizzo di un modello di discounted cash flow che per la determinazionedel valore d’uso dell’attività prevede la stima dei futuri flussi di cassa e l’applicazione diun appropriato tasso di attualizzazione.Il tasso di attualizzazione applicato del 7,3% rappresenta il tasso di ritorno atteso dal-l’azionista per l’investimento nel capitale di rischio e l’orizzonte temporale nel quale iflussi previsti vengono attualizzati è pari a 10 anni. Il tasso di attualizzazione adottato èquello attualmente utilizzato per la valutazione della nostra società e pubblicato suglistudi emessi dalle società di analisi finanziaria.L’attività sottoposta ad impairment test degli avviamenti non ha fatto emergere perdi-te durevoli di valore.

In solo 93 bilanci consolidati pari a circa il 59% del campione è stata messa in eviden-za la modalità di determinazione del valore recuperabile. Anche in questo caso il com-portamento dei gruppi è risultato comunque differenziato; alcune imprese hannodescritto analiticamente la modalità di determinazione del valore d’uso con l’indica-zione puntuale dei flussi di cassa e del tasso di attualizzazione, altre hanno presentatouna informazione puramente qualitativa del processo.

Di seguito sono riportati alcuni esempi tratti dai bilanci analizzati.

22

31/12/2004 Incrementi Decrementi Diffe renze di cambio

31/12/2005

Auramo OY

8.155 - - -

8.155

Bolzoni Auramo GMBH

181 - - - 181

Totale

8.336 - - -

8.336 1/12/2004 Incrementi Decrementi Diffe renze di

cambio 31/12/2004

Auramo OY

8.155 - - -

8.155

Bolzoni Auramo GMBH

181

- - -

181

Totale

8.336 - - -

8.336

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BILANCIO CONSOLIDATO ERG

Note al bilancio consolidato (pag. 21)

NNoottaa 22 -- AAvvvviiaammeennttooLa voce "avviamento" (56.944 migliaia di Euro) rappresenta il maggior valore del costodi acquisto rispetto al valore del patrimonio netto delle società acquisite laddove nonallocabile ad altre poste patrimoniali. Tale voce non ha subìto variazioni nel corso del-l’esercizio.VVeerriiffiiccaa ddeellllaa rriidduuzziioonnee ddii vvaalloorree ddeellll’’aavvvviiaammeennttooLa voce non è ammortizzata sistematicamente nel conto economico ed è soggetta aduna verifica, effettuata su base annuale, ai fini di una eventuale perdita di valore(impairment test).L’avviamento acquisito attraverso aggregazioni aziendali è stato allocato a tre distinteunità generatrici di flussi di cassa riconducibili ai seguenti settori di attività:• Raffinazione costiera per 34.498 migliaia di Euro;• Downstream integrato per 20.986 migliaia di Euro;• Energia per 1.461 migliaia di Euro.RRaaffffiinnaazziioonnee ccoossttiieerraaIl valore recuperabile dall’unità Raffinazione costiera è stato determinato in base alvalore d’uso. Si è utilizzato per il calcolo la proiezione dei flussi di cassa contenuti nelpiano finanziario approvato dall’alta direzione e relativo ad un arco temporale di seianni. Il tasso di attualizzazione (WACC al lordo delle imposte) applicato ai flussi di cas-sa prospettici è pari al 9,4% e i flussi di cassa oltre i sei anni sono stati calcolati usandoun tasso di crescita del 2%, pari al tasso medio stimato di inflazione.DDoowwnnssttrreeaamm iinntteeggrraattooIl valore recuperabile dall’unità Downstream integrato è stato determinato in base alvalore d’uso. Per il calcolo si è utilizzato la proiezione dei flussi di cassa contenuti nelpiano finanziario approvato dall’alta direzione, relativo a un arco temporale di sei anni.Il tasso di attualizzazione (WACC al lordo delle imposte) applicato ai flussi di cassa pro-spettici è pari al 9,4% e i flussi di cassa oltre i sei anni sono stati calcolati usando un tas-so di crescita del 2%, pari al tasso medio stimato di inflazione.EEnneerrggiiaaIl valore recuperabile dall’unità Energia è stato determinato in base al valore d’uso. Peril calcolo si è utilizzato la proiezione dei flussi di cassa contenuti nel piano finanziarioapprovato dall’alta direzione, relativo a un arco temporale di sei anni. Il tasso di attua-lizzazione (WACC al lordo delle imposte) applicato ai flussi di cassa prospettici è pari al7,8% e i flussi di cassa oltre i sei anni sono stati calcolati usando un tasso di crescita del2%, pari al tasso medio stimato di inflazione.Di seguito sono riportate le principali ipotesi utilizzate per le proiezioni dei flussifinanziari. Margini lordi previsionali: la previsione è basata sullo scenario dei prezzidei prodotti petroliferi, dell’energia e delle materie prime elaborato per il PianoStrategico e verificato con quello di analisti finanziari e banche d’affari. La previsionetiene inoltre conto per Raffinazione ed Energia dell’evoluzione delle rese degliimpianti e per la Commercializzazione dello scenario dei margini lordi Rete edExtrarete.Costo del Capitale medio ponderato (WACC): è stato utilizzato il WACC calcolato per isettori Oil (Raffinazione Costiera e Downstream integrato) ed Energia.

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BILANCIO CONSOLIDATO ACTELIOS

Note al bilancio consolidato (pag. 101)

L’avviamento acquisito attraverso l’aggregazione di imprese è stato imputato a diversee distinte unità generatrici di flussi di cassa per verificare l’eventuale riduzione di valo-re. Le unità generatrici di flussi di cassa sono state individuate in:- Prima Srl (impianto di termovalorizzazione di Trezzo sull’Adda);- Ecosesto SpA (impianto a biomasse di Rende);- Frullo Energia Ambiente Srl (impianto di termovalorizzazione di Granarolo

dell’Emilia);- Platani Energia Ambiente ScpA (impianto di termovalorizzazione di Casteltermini)- Tifeo Energia Ambiente ScpA (impianto di termovalorizzazione di Augusta).Al 31 dicembre 2005 si è svolta una verifica su eventuali riduzioni di valore degli avvia-menti, seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36. In particolare l’ammontare recu-perabile dalle singole unità generatrici di flussi di cassa è stato determinato in base alvalore d’uso, calcolato con la proiezione dei flussi finanziari previsti per un arco tem-porale corrispondente alla vita attesa dei singoli progetti. Tale verifica giustifica am-piamente il valore degli avviamenti iscritti in bilancio e pertanto non sono state appor-tate ulteriori svalutazioni.

Per quanto riguarda i risultati degli impairment test sull’avviamento si è potuto rileva-re una presenza molto limitata di svalutazioni generalmente motivata dalla presenza digoodwill rilevati in esercizi precedenti sui quali fino all’anno 2004 è stato effettuato unprocesso di ammortamento.Di seguito si riporta un caso di un gruppo che ha svalutato il goodwill.

BILANCIO CONSOLIDATO AEDES

Note al bilancio consolidato (pag. 73)

La verifica dell’esistenza di eventuali riduzioni di valore del goodwill è stata eseguitautilizzando la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (“Discounted CashFlow Unlevered”), basata sulle proiezioni elaborate nei budget/piani pluriennali e suun tasso di attualizzazione sulla base del costo medio del capitale post tasse (“WACC”post tasse) pari al 6,9%.Il valore terminale è stato calcolato con la formula della “rendita perpetua”, ipotizzan-do prudenzialmente un tasso di crescita zero e considerando un flusso di cassa opera-tivo calcolato sulla base dell’ultimo flusso di cassa disponibile dai piani pluriennali,rettificato al fine di proiettare “in perpetuo” una situazione stabile.Per quanto riguarda il costo medio del capitale, è stato elaborato come media pondera-ta del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno spreaddell’1,5%) e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi adun gruppo di aziende operanti nel settore.Il confronto tra il valore contabile del goodwill ed il valore attuale dei flussi di cassaattesi ha comportato una svalutazione di 1.020 migliaia di Euro (595 migliaia di Euronell’esercizio 2004).

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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4. Lo stato patrimoniale

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Lo IAS 1, “Presentazione del bilancio”, contiene le linee guida da seguire per redigereil prospetto di stato patrimoniale. In particolare, vengono regolati gli aspetti relativialla scelta dei criteri di classificazione delle voci patrimoniali e alla scelta della forma dipresentazione o struttura più opportuna di tale prospetto.Lo IAS 1 prevede che le imprese possano presentare lo stato patrimoniale secondo duemodalità che differiscono tra di loro per il criterio di classificazione utilizzato nell’e-sposizione delle attività e delle passività.I due criteri di classificazione sono i seguenti:– classificazione sulla base del cciicclloo ooppeerraattiivvoo, con la distinzione tra le poste correnti e

non correnti. Sulla base di questa distinzione le attività e le passività sono conside-rabili correnti se si suppone che siano realizzate o estinte nel normale svolgimentodel ciclo operativo dell’impresa, definito dallo IAS 1 come «[…] il tempo intercor-rente tra l’acquisizione dei materiali che entrano nel processo produttivo e la lororealizzazione in denaro o in altro strumento prontamente convertibile in denaro».Tale modalità di classificazione delle poste patrimoniali è quella preferita dal princi-pio internazionale;

– classificazione delle attività e delle passività sulla base del loro grado di lliiqquuiiddiittàà. Taleseconda opzione è considerabile residuale, da applicare quando la presentazionedelle poste secondo il modello finanziario si dimostri più efficace nel fornire infor-mazioni attendibili e significative.

Per ogni posta patrimoniale che comprende sia importi che avranno scadenza entro i12 mesi, sia importi che avranno scadenza oltre i dodici mesi, occorre mettere in evi-denza, indipendentemente dal criterio di rappresentazione adottato, l’ammontare chesi ipotizza di recuperare o di regolare oltre i dodici mesi.Lo IAS 1 non dispone l’utilizzo di una struttura specifica dello schema di stato patri-moniale, ma fornisce indicazioni sul contenuto minimo di voci che deve contenere. Ciò significa che le imprese nel redigere tale prospetto, ad esclusione di alcune infor-mazioni di base che devono essere presentate nello schema e nelle note esplicative,possono adottare discrezionalmente strutture diverse: con voci più o meno dettagliatein sotto-classificazioni, subordinate alle disposizioni degli IAS/IFRS e alla dimensio-ne, natura e funzione dei relativi importi, classificate con modalità adeguate all’attivitàdell’impresa.Gli aspetti analizzati sono i seguenti:A) tipologia di schema adottato;B) numero di voci presenti nell’attivo e nel passivo.

AA)) TTiippoollooggiiaa ddii sscchheemmaa aaddoottttaattoo

Tipologia di classificazione delle poste patrimoniali:

N. bilanci % sul totale Classificazione secondo il ciclo operativo 192 99,5%Classificazione secondo la liquidità 0 0%Misto 1 0,5%Totale 193 100%

Dall’analisi dei prospetti di stato patrimoniale delle 193 società del campione è emer-so l’utilizzo, quasi esclusivo, della classificazione secondo il ciclo operativo, anche senon sempre è stata riscontrata una totale aderenza rispetto a quanto previsto dagliIAS/IFRS (alcune strutture ritenute “anomale” sono state fatte rientrare ugualmenteall’interno della categoria del ciclo operativo). Il gruppo FIAT è l’unico che ha dichiarato espressamente di adottare il metodo misto.

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BB)) NNuummeerroo ddii vvooccii pprreesseennttii nneellll’’aattttiivvoo ee nneell ppaassssiivvoo

La ricerca è poi proseguita attraverso l’analisi del numero di poste iscritte sia nell’atti-vo, che nel passivo patrimoniale, con l’obiettivo di verificare quante società del cam-pione si allineassero ai contentuti minimi dettati dallo IAS 1 e quante, invece, avesse-ro deciso di fornire un maggiore dettaglio informativo.I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Numero di voci presenti nell’attivo:

N. bilanci % sul totale Fino a 9 6 3%10 - 20 172 89,5%21 - 30 10 5%Oltre 30 5 2,5%Totale 193 100%

Numero di voci presenti nel passivo:

N. bilanci % sul totale Fino a 9 5 2,5%10 - 20 164 85%21 - 30 19 10%Oltre 30 5 2,5%Totale 193 100%

Nell’analisi delle poste del passivo si è voluto mettere in evidenza quante imprese indi-cassero gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri separatamente rispetto alle passivitàconnesse ai benefici per i dipendenti.

Gli accantonamenti per rischi sono indicati separatamente dai benefici ai dipendenti:

Sì 179 93%No 14 7%Totale 193 100%

Di seguito viene esposto un esempio di stato patrimoniale redatto utilizzando la classi-ficazione secondo il ciclo operativo e, contemporaneamente, con il numero di voci piùbasso iscritte nell’attivo.

BILANCIO CONSOLIDATO SNAM RETE GAS

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Stato patrimoniale (milion i d i €) 3 1.12.2004 31.12.2 005

ATTIVITA'

Att ività correnti

D isponibilità liquide edequivalent i

(NOTA 1) 1 1

Credit i commerciali e altr i credit i (NOTA 2) 360 375 Rimanenze (NOTA 3) 67 48 Attivi tà per imposte correnti (NOTA 4) 2 Al tre attivi tà corrent i (NOTA 5) 6 18

436 442 Attività non correnti

Immobili, impiant i e macchinari (NOTA 6) 9.391 9.575 Attivi tà immateriali (NOTA 7) 58 53 Al tre attivi tà non corrent i (NOTA 8) 25 53

9.474 9.681

TOTALE ATTIVITA'

9.910 10.123

31/12/2004(milioni di €)31/12/2005

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Segue l’esempio di stato patrimoniale redatto con il maggior numero di voci iscritte nelpassivo.

BILANCIO CONSOLIDATO EXPRIVIA

Stato patrimoniale (pagg. 35-36)

PATRIMONIO NETTO

Capitale Sociale 17.642.488 1.000.000 Capitale Sociale 17.642.488 1.000.000 Crediti verso soc i per versamenti ancora dovuti 0 0

0

Riserva da Sovrapprezzo 1.999.113 0 SOVRAPPREZZO AZIONI 1.999.113 0

0

Riserva da Rivalutazione 3.033.230 331.888 Riserva di rivalutazione 3.033.230 331.888

0

Altre Riserve 7.506.679 314.547 Riserva Legale 0 193.061 Riserva Azioni proprie in portafoglio 0 0 Versamenti c /aumento capitale 6.000.000 0 Riserva conversione in euro 0 0 Riserva Straordinaria 82.000 0 Altre Riserve 1.418.000

RISERVA IN SOSPENSIONE DI IMPOSTA 0 0 RISERVA FACOLTATIVA 0 0 Riserva da transazione IAS 142.675 142.675 Effetto Fiscale IAS (135.996) (21.189) Avanzo di Fusione 0 0 F.do Copertura Perdite 0 0 Azioni proprie 0 0

0

Utili/Perdite esercizi precedenti (121.546) 0 Utili / Perdite a nuovo (121.546) 0 Utili esercizi precedenti da distribuire 0 0 Perdite a nuovo 0 0 Dividendi c/distribuzione 0 0

0

Utile/Perdite dell'esercizio (2.684.461) 865.432

TOTALE PATRIMONIO NETTO 27.375.503 2.511.867

Interessenze di minoranza 142.138 (5.415)

TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 27.233.365 2.517.282

PASSIVITA' NON CORRENTI

Obbligazioni in circolazione non correnti 0 0 Obbligazioni 0 0 Obbligazioni convertibili 0 0

0 0 Debiti v/banche non correnti 3.127.172 1.518.217 Debiti v /banche non correnti 3.127.172 1.518.217 Altre Passivita' Finanziarie 29.954 0 Debiti verso altri finanziatori 0

Debiti trbutari e previdenziali oltre eserc. 29.954

Fondi per Rischi e Oneri 1.460.007 20.117 Fondi rischi per consulenze 0

Fondo imposte e tasse 0 20.117 Fondo rischi su crediti 0

F.DO ACC. PER OSCILLAZIONE CAMBI 0 0 FONDO UTILI DIFFERITI SU CAMBI 0 0 ALTRI ACCANTONAMENTI 1.460.007 0 Fondi Relativi al Personale 3.961.577 1.402.253 F.do trattamento di quiescenza 0 23.004 Trattamento di fine rapporto subordinato 3.961.577 1.379.249

Imposte Differite Passive 204.136 211.943

Fondi per imposte dif ferite 204.136 211.943 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 8.782.846 3.152.530

PASSIVITA' CORRENTI

Obbligazioni in circolazione correnti

Debiti v/banche correnti 9.614.465 4.158.183 Debiti v /banche quota corrente 9.614.465 4.158.183 Debiti v/Fornitori 10.458.861 2.458.894 Debiti verso fornitori 10.458.861 2.458.894 Anticipi su lavori in corso su ordinazione 587.340 488.056 Acconti 587.340 488.056 Altre Passivita' Finanziarie 11.495 0 Debiti rappresentati da titoli di credito 0

Debiti verso imprese controllate 995 0 Debiti verso imprese collegate 0 0 Debiti verso imprese controllanti 0 0 Debiti verso imprese correlate 10.500 0 Debiti verso contributi da ricevere 0 0 Debiti Tributari 5.069.108 2.175.175 Debiti tributari 5.069.108 2.175.175 Altre Passivita' Correnti 12.191.605 5.683.514 Debiti v /istituti previdenza e sicurezza soc. 5.079.462 816.607 Altri debiti 4.039.605 1.835.412 Ratei passivi 128.566 87.736 Risconti passivi 2.943.972 2.943.759 PASSIVITA' INCLUSE IN AGGREGATI IN

DISMISSIONE

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 37.932.874 14.963.822

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 74.091.223 20.628.217

a

tri

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Segue un esempio di un passivo dello stato patrimoniale nel quale non sono indicatiseparatamente gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri dai benefici per i dipen-denti e un estratto della nota integrativa dove viene fornito il dettaglio delle due vociseparate.

28

PASSIVITA' NON CORRENTI

Obbligazioni in circolazione non correnti 0 0 Obbligazioni 0 0 Obbligazioni convertibili 0 0

0 0 Debiti v/banche non correnti 3.127.172 1.518.217 Debiti v /banche non correnti 3.127.172 1.518.217 Altre Passivita' Finanziarie 29.954 0 Debiti verso altri finanziatori 0

Debiti trbutari e previdenziali oltre eserc. 29.954

Fondi per Rischi e Oneri 1.460.007 20.117 Fondi rischi per consulenze 0

Fondo imposte e tasse 0 20.117 Fondo rischi su crediti 0

F.DO ACC. PER OSCILLAZIONE CAMBI 0 0 FONDO UTILI DIFFERITI SU CAMBI 0 0 ALTRI ACCANTONAMENTI 1.460.007 0 Fondi Relativi al Personale 3.961.577 1.402.253 F.do trattamento di quiescenza 0 23.004 Trattamento di fine rapporto subordinato 3.961.577 1.379.249

Imposte Differite Passive 204.136 211.943

Fondi per imposte dif ferite 204.136 211.943 TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 8.782.846 3.152.530

PASSIVITA' CORRENTI

Obbligazioni in circolazione correnti

Debiti v/banche correnti 9.614.465 4.158.183 Debiti v /banche quota corrente 9.614.465 4.158.183 Debiti v/Fornitori 10.458.861 2.458.894 Debiti verso fornitori 10.458.861 2.458.894 Anticipi su lavori in corso su ordinazione 587.340 488.056 Acconti 587.340 488.056 Altre Passivita' Finanziarie 11.495 0 Debiti rappresentati da titoli di credito 0

Debiti verso imprese controllate 995 0 Debiti verso imprese collegate 0 0 Debiti verso imprese controllanti 0 0 Debiti verso imprese correlate 10.500 0 Debiti verso contributi da ricevere 0 0 Debiti Tributari 5.069.108 2.175.175 Debiti tributari 5.069.108 2.175.175 Altre Passivita' Correnti 12.191.605 5.683.514 Debiti v /istituti previdenza e sicurezza soc. 5.079.462 816.607 Altri debiti 4.039.605 1.835.412 Ratei passivi 128.566 87.736 Risconti passivi 2.943.972 2.943.759 PASSIVITA' INCLUSE IN AGGREGATI IN

DISMISSIONE

TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 37.932.874 14.963.822

TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 74.091.223 20.628.217

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5. Il conto economico

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BILANCIO CONSOLIDATO MONDO TV

Stato patrimoniale (pag. 13)

Note esplicative (pag. 36)

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Lo IAS 1, che ha ad oggetto le indicazioni relative alla presentazione del bilancio, disci-plina il contenuto minimo che deve avere il conto economico. Esso deve comprenderele seguenti voci (aventi valore):• ricavi; • oneri finanziari;• quota dei proventi e degli oneri derivanti dalla valutazione secondo il metodo del

patrimonio netto delle partecipazioni in società collegate e joint-venture;• oneri fiscali;• ammontare della plusvalenza o della minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, delle

attività operative cessate e della plusvalenza o della minusvalenza, al netto degli effet-ti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita odella dismissione delle attività o del gruppo di dismissioni che costituiscono l’attivitàoperativa destinata a cessare1;

Passività non correnti

Fondi per rischi ed oneri 964.420 1.081.047 -116.627 -11% Pass ività fiscali dif ferite 2.443.746 8.713.161 -6.269.415 -72% - Debiti per locazioni finanziarie 34.894 90.884 -55.990 -62% - Debiti finanziari 20.772 651.402 -630.630 -97% Debiti 55.666 742.286 -686.620 -93%

3.463.832 10.536.494 -7.072.662 -67% Passività correnti

- Debiti commerciali 7.911.516 9.708.824 -1.797.308 -19% - Debiti per locazioni finanziarie 55.993 53.905 2.088 4% - Scoperti bancari e finanziamenti 646.123 1.807.302 -1.161.179 -64% Debiti 8.613.632 11.570.031 -2.956.399 -26% Debiti d'imposta 1.236.290 869.966 366.324 42% Altre pass ività 757.905 3.711.158 -2.953.253 -80%

19. FONDI PER RISCHI ED ONERI

L’analisi è rappresentata nella tabella che segue.

Fondi per rischi ed oneri (migliaia d i euro)

Denominazione 31.12.2005 31.12.2004 variazione Fondo TFR 200 158 42 Fondo vertenze con produttori 233 314

Fondo rischi ed oneri tributari 81 85 -4 Fondo resi su vendite 387 461 -74 Fondo perdite su partecipazioni 14 14 0 Fondo ind supplett iva clientela 49 49 0 TOTALE 964 1.081 -36

1 Al riguardo il riferimento va all’IFRS 5, in cui si richiede esplicitamente che vengano esposte tuttele informazioni che consentono agli utilizzatori del bilancio di comprendere gli effetti sul bilanciodelle attività operative cessate e dei gruppi in dismissione. In particolare, al par. 33 l’IFRS 5 pun-tualizza l’informazione da fornire in conto economico.

31/12/2005

.

31/12/2004 variazione

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• utile o perdita dell’esercizio, con indicazione della quota attribuibile alle minoranzee di quella attribuibile al gruppo.

Lo IAS 1 rimette pertanto al redattore del bilancio la valutazione della significatività diaggiunte, intestazioni o risultati parziali.Tale principio prevede inoltre che vengano indicate alcune informazioni aggiuntiverispetto alle precedenti, nello schema di conto economico o nelle note esplicative, suiseguenti aspetti:• la natura e l’importo dei ricavi e dei costi quando essi siano significativi;• il dettaglio dei costi operativi classificandoli per natura o per destinazione;• i dividendi distribuiti ed il relativo importo per azione.In tema di conto economico, l'analisi effettuata ha la finalità di valutare il grado disignificatività ed analiticità delle informazioni fornite nello schema.Dall’analisi del campione esaminato dei gruppi industriali sono emersi i seguentirisultati.

Quale schema di conto economico è stato adottato:

N. bilanci % sul totaleClassificazione dei costi per natura 170 88%Classificazione dei costi per destinazione 23 12%Totale 193 100%

Come si può osservare la maggioranza dei gruppi ha preferito la classificazione dei costiper natura, che è sostanzialmente quella prevista per gli schemi obbligatori dal nostrocodice civile.In molti degli schemi che utilizzano la classificazione per natura è presente l’indicazionepuntuale della variazione delle rimanenze prodotti in corso di lavorazione, semilavorati efiniti e quella delle rimanenze di materie e materiali di consumo utilizzati. È però benetenere presente che sono altrettanti gli schemi di conto economico, in cui, pur essendo-ci una classificazione dei costi per natura, non compare l’indicazione del valore dellavariazione delle rimanenze, ma costi e ricavi vengono valorizzati a volumi di vendita.

Segue un esempio di classificazione dei costi per destinazione.

BILANCIO CONSOLIDATO ACTELIOS

Bilancio consolidato del gruppo – Conto economico consolidato (pag. 86)

(migliaia di euro) Note 31.12.2005 31.12.2004

A Ricavi (16) 81.939 71.121

Costo del personale diretto (17) (6.334) (6.371)Costi e spese diretti (18) (50.079) (44.821)B Totale costo del venduto (56.413) (51.192)C Utile lordo industriale 25.526 19.929Altri proventi (19) 7.689 1.704Costi del personale di struttura (17) (2.570) (2.068)Spese generali e amministrative (20) (11.656) (8.878)D Risultato operativo 18.989 10.687Proventi e oneri finanziari (21) (7.390) (6.480)Proventi e oneri da partecipazione - 7E Risultato ante imposte 11.599 4.214Totale imposte sul reddito (22) (7.047) (2.233)F Risultato netto 4.552 1.981G Risultato di pertinenza dei terzi (964) (346)H Risultato di pertinenza del Gruppo 3.588 1.635Utile base per azione (euro per azione) (10) 0,17 0,08

30

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31

Quanti risultati intermedi sono presenti in conto economico:

N. bilanci % sul totale1 risultato 8 4%2 risultati 51 26%3 risultati 79 41%4 risultati 50 26%5 risultati 5 3%Totale 193 100%

Molti gruppi hanno indicato almeno tre risultati economici parziali, i quali solitamen-te sono l’utile operativo lordo (pari al risultato operativo ante ammortamenti, plusva-lenze/minusvalenze e ripristini di valore/svalutazioni di attività non correnti), l’utile (oreddito) operativo (netto) e l’utile (o reddito) ante imposte.È però abbastanza consistente anche la componente dei gruppi che ha indicato 4/5risultati intermedi (29% circa), fra i quali i più utilizzati, oltre ai precedenti, sono ilValore aggiunto (componenti positivi di reddito meno costi “esterni”) prima dell’utileoperativo lordo (nel conto economico classificato per natura) ed il risultato ordinario(utile operativo al netto di oneri e proventi finanziari).Nel caso di conto economico per destinazione, invece, compare solitamente un risul-tato intermedio significativo, l’Utile lordo industriale, dato dalla differenza fra i com-ponenti positivi di reddito ed i costi industriali.

Viene presentato un esempio di conto economico con classificazione per natura con 5risultati intermedi.

BILANCIO CONSOLIDATO CAD IT

Bilancio consolidato del gruppo – Conto economico consolidato (pag. 15)

Note

Periodo 2 00 5 01/01 - 31/12

Periodo 2004 01/01 - 31/12

Variazio ne

assoluta % assoluta % assoluta %

Ricavi delle vendite edelle prestazioni

24.267.187

92,10%

24.409.179

91,83%

(1 41.992)

(0,58%)

Va riaz. r imanenzeprodotti in corso dilavorazione

Va riaz. lavori in corso di ordinazione

Incrementi immob. per lavori interni

2.076.188

7,88%

2.153.0 00

8,10%

(7 6.812)

(3,57%)

Altri ricavi e proventi

5.107

0,02%

18.479

0,07%

(1 3.372)

(7 2,36%)

Valore del laproduzione

2.5.2

26.348.482

100,00%

26.580.658

100,00%

(2 32.176)

(0,87%)

Costi per acquistimaterie prime, sussidiarie, di

consumo e merci

(1 22.637)

(0,47%)

(1 21.456)

(0,46%)

(1.181)

0,97%

Costi per servizi

(5.502.394)

(2 0,88%)

(3.8 53.113)

(1 4,50%)

(1.649.281)

42,80%

Altri costi operativi

(3 02.160)

(1,15%)

(3 11.871)

(1,17%)

9.711

(3,11%)

Valore aggiunto

20.421.291

77,50%

22.294.218

83,87%

(1.872.927)

(8,40%)

Costo del lavoro

(1 5.291.312)

(5 8,03%)

(1 4.106.7 49)

(5 3,07%)

(1.184.563)

8,40%

Altre speseamministrative

(8 52.821)

(3,24%)

(8 98.812)

(3,38%)

45.991

(5,12%)

Margine operativo lordo (EBITDA)

4.277.158

16,23%

7.288.6 57

27,42%

(3.011.499)

(4 1,32%)

Accantonam. al f.do svalutaz. crediti

(1.310)

(0,00%)

1.310

(1 00,00%)

Amm ortamenti :

- Ammortam. immobilizz. immat.

(2 77.607)

(1,05%)

(1 99.584)

(0,75%)

(7 8.023)

39,09%

- Ammortam. immobilizz. materiali

Altri accantonamenti

(5 74.081)

(2,18%)

(5 62.742)

(2,12%)

(1 1.339)

2,01%

Risul tato ope rativ o (E BIT)

3.425.470

13,00%

6.525.0 21 )

24,55%

(3.099.551)

(4 7,50%

Proventi (oneri) finanziari netti

2.5.4

572.309

2,17%

1.309.1 64

4,93%

(7 36.855)

(5 6,28%)

Risultato ordinar io

3.997.779

15,17%

7.834.1 85

29,47%

(3.836.406)

(4 8,97%)

Rivalutazioni e svalutazioni

2.5.12

(2 51.412)

(0,95%)

(2 51.412)

100,00%

Utile/(perdita) anteimposte

3.746.367

14,22%

7.834.1 85

29,47%

(4.087.818)

(5 2,18%)

Imposte sul reddito

2.5.5

(2.119.653)

(8,04%)

(3.3 08.296)

(1 2,45%)

1.188.643

(3 5,93%)

Utile (perdita) dell'esercizio

1.626.714

6,17%

4.525.8 89

17,03%

(2.899.175)

(6 4,06%)

Utile per azione 2.5.8

0,18

0,50

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Se ci sono risultati intermedi, c’è l’indicazione del risultato operativo:

N. bilanci % sul totale Sì 178 92%No 15 8%Totale 193 100%

Se c’è l’indicazione del risultato operativo, quanti risultati intermedi sono presentiprima del risultato operativo:

N. bilanci % sul totale 0 77 43%1 83 47%2 18 10%Totale 178 100%

Se non c’è l’indicazione del risultato operativo, è presente un risultato intermedio conuna denominazione diversa:

N. bilanci % sul totaleSì 4 27%No 11 73%Totale 15 100%

In realtà, nei quattro bilanci in cui abbiamo indicato esserci un risultato intermediocon una denominazione diversa da quella di Reddito Operativo, ve ne sono due (Ifil eFiat) che hanno utilizzato la denominazione di reddito operativo, ma il cui risultatointermedio è in verità un risultato diverso (gestione corrente/ordinaria). Negli altridue casi invece la denominazione è effettivamente differente (“Utile ordinario primadegli oneri finanziari” nel bilancio Interpump Group piuttosto che “Utile di gestione”nel bilancio Pininfarina).

Al fondo dello schema di conto economico, è indicato l’utile per azione:

N. bilanci % sul totaleSì 159 82%No 32 17%Rimando esplicito alla nota integrativa 2 1%Totale 193 100%

Nella grande maggioranza dei casi l’indicazione dell’utile per azione in calce al contoeconomico è presente, vi sono però importanti eccezioni. In due casi, pur mancando l’indicazione, è comunque presente un rimando alle noteesplicative (bilancio Ifi e bilancio Ifil). In altri casi ancora c’è invece sia l’informazione nello schema che un rimando alla notaesplicativa.

Gi esempi a chiarimento sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

La struttura, il contenuto e gli obiettivi informativi del rendiconto finanziario sonoillustrati nello IAS 7, principio che dispone che “Il rendiconto finanziario deve pre-sentare i flussi finanziari avvenuti nell’esercizio, classificandoli tra attività operativa,di investimento e finanziaria” e nel quale sono indicate le disposizioni da rispettare perla sua redazione e per la produzione di tutte le informazioni ad esso relative.

6. Il rendicontofinanziario

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Il rendiconto di liquidità previsto dai principi internazionali si fonda su un concetto diliquidità ben delineato, cioè le “disponibilità liquide e mezzi equivalenti” e prevedeuna forma di presentazione dei flussi finanziari predeterminata, in quanto vannodistinti i flussi derivanti da attività operativa, da attività di investimento e da attivitàfinanziaria.Non è quindi possibile redigere il rendiconto finanziario utilizzando grandezze “fon-do” diverse dalle “disponibilità liquide e dai mezzi equivalenti” oppure adottando unadiversa forma di rappresentazione dei flussi finanziari.Gli aspetti analizzati sono i seguenti:A) compatibilità del rendiconto finanziario con lo IAS 7;B) indicazione separata di imposte, interessi e dividendi pagati ed incassati.

AA)) CCoommppaattiibbiilliittàà ddeell rreennddiiccoonnttoo ffiinnaannzziiaarriioo ccoonn lloo IIAASS 77

La prima analisi condotta su tale documento è relativa alla verifica della compatibilitàdella struttura di rendiconto utilizzato e della risorsa finanziaria analizzata rispetto aldettame dello IAS 7.Si mette in evidenza che il campione esaminato è di 191 società in quanto 22 ggrruuppppii nnoonnhhaannnnoo pprreesseennttaattoo,, nneeii ddooccuummeennttii ddii bbiillaanncciioo,, iill pprroossppeettttoo ddeell rreennddiiccoonnttoo ffiinnaannzziiaarriioo(Chl e Monti Ascensori). La Monti Ascensori attribuisce l’impossibilità di presentazione del rendiconto allamancanza dei dati comparativi dell’esercizio chiuso con quelli dell’anno precedente,come di seguito riportato.

BILANCIO CONSOLIDATO MONTI ASCENSORI

Note illustrative (pag. 4)

NNOOTTEE IILLLLUUSSTTRRAATTIIVVEEAAII PPRROOSSPPEETTTTII DDII BBIILLAANNCCIIOO CCOONNSSOOLLIIDDAATTOO AALL 3311 DDIICCEEMMBBRREE 22000055FFoorrmmaa,, ccoonntteennuuttoo ee aallttrree iinnffoorrmmaazziioonnii ddii ccaarraatttteerree ggeenneerraalleeIl Regolamento (CE) N.1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio2002 relativo all’applicazione dei principi contabili internazionali stabilisce che, a par-tire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2005, le società europee con titoli ammessi allanegoziazione in un mercato regolamentato europeo devono redigere i loro bilanci con-solidati conformemente ai principi contabili internazionali (“IAS/IFRS”).Monti Ascensori ha pertanto redatto il bilancio consolidato per l’esercizio al 31 dicem-bre 2005, presentato congiuntamente al bilancio d’esercizio della Controllante MontiAscensori S.p.A., ed ha applicato i principi IAS/IFRS conformemente al disposto deld.lgs. 38/2005 e del Regolamento CE.Il bilancio consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 è il primo bilancioconsolidato redatto dalla Capogruppo Monti Ascensori S.p.A. in quanto in precedenzanon ne sussistevano i requisiti, non avendo la società partecipazioni di controllo.IIll pprriimmoo bbiillaanncciioo ccoonnssoolliiddaattoo èè ppeerrttaannttoo ccoommppoossttoo ddaaii pprroossppeettttii ccoonnttaabbiillii ddii ssttaattoo ppaattrrii--mmoonniiaallee ee ccoonnttoo eeccoonnoommiiccoo,, nnoonn ppootteennddoossii pprreesseennttaarree,, ppeerr mmaannccaannzzaa ddeeii ddaattii ccoommppaa--rraattiivvii ddeellll’’eesseerrcciizziioo pprreecceeddeennttee,, iill rreennddiiccoonnttoo ffiinnaannzziiaarriioo eedd iill pprroossppeettttoo ddeeii mmoovviimmeenn--ttii ddeell ppaattrriimmoonniioo nneettttoo..

Al contrario il gruppo CHL non fornisce alcuna giustificazione, nelle note esplicative,sulla mancata presentazione del prospetto, ma nella relazione della società di revisio-ne viene indicato il bilancio chiuso al 31/12/2005 come compatibile con gli IAS/IFRS,

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indicando però che i prospetti di bilancio presentati sono, ssoollttaannttoo, stato patrimonia-le, conto economico, il prospetto delle variazioni di patrimonio netto e le note esplica-tive; con la giustificazione che, per mancanza dei dati comparativi relativi all’esercizioprecedente, il rendiconto non viene redatto.

Di seguito si riporta un estratto della relazione della società di revisione.

BILANCIO CONSOLIDATO CHL

Estratto della Relazione della società di revisione (MM AA ZZ AA RR SS && GG UU ÉÉ RR AA RR DD)) (pag. 1)

CCHHLL SS..pp..AA..RReellaazziioonnee ddeellllaa ssoocciieettàà ddii rreevviissiioonnee

aaii sseennssii ddeellll’’aarrtt.. 115566 ddeell dd..llggss.. 2244//22//11999988,, nn.. 5588Al Consiglio d’Amministrazione della CHL S.p.A.

1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, ccoossttiittuuiittoo ddaalllloo ssttaattooppaattrriimmoonniiaallee,, ddaall ccoonnttoo eeccoonnoommiiccoo,, ddaall pprroossppeettttoo ddeeii mmoovviimmeennttii ddeell ppaattrriimmoonniioonneettttoo,, ee ddaallllee rreellaattiivvee nnoottee eesspplliiccaattiivvee, della CHL S.p.A. e sue controllate - (“GruppoCHL”) - chiuso al 31 dicembre 2005. La responsabilità della redazione del bilanciocompete agli amministratori della CHL S.p.A.. E’ nostra la responsabilità del giudi-zio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. Il suddet-to bilancio consolidato è stato preparato per la prima volta in conformità agliInternational Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea.

2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione conta-bile raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, larevisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario peraccertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nelsuo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sullabase di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delleinformazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e dellacorrettezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettua-te dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole baseper l’espressione del nostro giudizio professionale.

3. A nostro giudizio, il bilancio consolidato della CHL S.p.A. al 31 dicembre 2005 èconforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall’UnioneEuropea; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero ecorretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, e le varia-zioni del patrimonio netto del Gruppo CHL per l’esercizio chiuso a tale data.

4. Il gruppo CHL si è costituito nel primo semestre 2005 a seguito dell’approvazione daparte dell’Assemblea degli Azionisti del 27 giugno 2005 dell’aumento di capitaleriservato che ha portato all’acquisizione del restante 57% del capitale sociale diFrael S.p.A. (già partecipata al 43%). Per tale motivo, come indicato dagliAmministratori, iill bbiillaanncciioo ccoonnssoolliiddaattoo ddeell GGrruuppppoo CCHHLL nnoonn rriippoorrttaa ii ddaattii ccoonnssoollii--ddaattii ccoommppaarraattiivvii ddeell GGrruuppppoo aall 3311 ddiicceemmbbrree 22000044 ee ccoonnsseegguueenntteemmeennttee iill rreennddiiccoonn--ttoo ffiinnaannzziiaarriioo aall 3311 ddiicceemmbbrree 22000055..

5. Il gruppo nell’esercizio 2005 hhaa rriilleevvaattoo ppeerrddiittee eedd hhaa ooppeerraattoo iinn ccoonnddiizziioonnee ddii tteenn--ssiioonnee ffiinnaannzziiaarriiaa. A seguito dell’Assemblea degli Azionisti del 27 giugno 2005 si è

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completato il processo di acquisizione della società Frael S.p.A, ora controllata al100%. Successivamente all’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazionedella bozza di bilancio dell’esercizio 2005, lo stesso organo ha stabilito le modalità diingresso di un investitore istituzionale nel capitale della CHL tramite un’operazionedi aumento di capitale sociale con esclusione del diritto d’opzione da parte dei duesoci di riferimento.

Il prospetto del rendiconto finanziario risulta compatibile con lo IAS 7:

N. bilanci % sul totale Sì 168 88%No 23 12%Totale 191 100%

Dall’analisi del campione emerge che la maggioranza delle imprese ha redatto il ren-diconto in modo compatibile con il principio contabile internazionale, rispettandonele regole.In ventitre rendiconti finanziari si è riscontrata la non conformità per i seguenti motivi:– in due casi è stata utilizzata una configurazione delle “disponibilità liquide e mezzi

equivalenti” contenente elementi finanziari (immobilizzazioni finanziarie, parte-cipazioni destinate alla vendita, debiti finanziari, ecc.) non ammessi dallo IAS 7 peril quale il concetto di liquidità è, chiaramente, la risultante di elementi quali la cas-sa e i depositi a vista, oltre che le disponibilità liquide equivalenti: investimentifinanziari a breve termine e ad alta liquidità;

– in diciassette bilanci è stato costruito il rendiconto per mettere in evidenza flussifinanziari che hanno comportato variazioni della “posizione finanziaria netta” odell’“indebitamento a breve termine”, quindi di una risorsa diversa dalle “disponi-bilità liquide e mezzi equivalenti”;

– in quattro casi è stato redatto il prospetto del rendiconto con una struttura “noncompatibile” con lo IAS 7, cioè non distinguendo in modo chiaro e separato le tregestioni: operativa, di investimento e finanziaria.

BB)) IInnddiiccaazziioonnee sseeppaarraattaa ddii iimmppoossttee,, iinntteerreessssii ee ddiivviiddeennddii ppaaggaattii eedd iinnccaassssaattii

Lo IAS 7 stabilisce che i flussi finanziari rappresentati dall’incasso e dal pagamento diinteressi e dividendi debbano essere indicati distintamente e classificati – a secondadel caso – nell’attività operativa, di investimento o finanziaria. Anche i flussi finanzia-ri connessi con il pagamento delle imposte sul reddito devono essere indicati separa-tamente ed essere classificati, normalmente, nell’attività operativa, a meno che nonpossano specificamente essere ricondotti all’attività finanziaria e a quella di investi-mento.Alla luce di tali disposizioni, è stata analizzata la separata indicazione di interessi, divi-dendi ed imposte all’interno del campione di imprese per le quali il rendiconto risul-ta compatibile con lo IAS 7.

Esistenza dell’indicazione separata di interessi, dividendi e imposte:

N. bilanci % sul totale Sì, nello schema del rendiconto 120 71%Sì, in prospetti separati 16 10%No 32 19%Totale 168 100%

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Laddove è stata riscontrata l’indicazione separata di interessi, dividendi e imposte, siaall’interno dello schema, che con prospetti separati, si è analizzata la diversa colloca-zione di tali poste economiche. In particolare, per i 136 rendiconti che contengono taleseparata indicazione, abbiamo verificato se la collocazione veniva realizzata nelle atti-vità operative, in quelle di investimento o in quelle finanziarie.

Collocazione di interessi, dividendi e imposte:

Attività Attività Attività Non Totaleoperativa investimento finanziaria Disponibile

Imposte pagate 54% 0% 0% 46% 100%Interessi incassati 21% 10% 0% 69% 100%Interessi pagati 43% 0% 4% 53% 100%Dividendi pagati 1% 0% 75% 24% 100%Dividendi incassati 15% 15% 0% 70% 100%

Di seguito viene esposto un esempio di rendiconto compatibile con lo IAS 7 e con l’in-dicazione separata, all’interno dello schema, di interessi, dividendi e imposte.

BILANCIO CONSOLIDATO SNAM

Rendiconto finanziario (pag. 109)

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Rendiconto finanziario (milioni di €)

2004 2005 Utile netto 538 524 Ammortamenti 475 475 Svalutazioni (Ri valutazion i) 2 4 Variazione fondi per rischi e o neri 9 (13 ) Variazione fondi per benefici ai dipendenti 3 3 Minus valenze da radiazio ne, da eliminazione e da estinz ione 9 7 Minus valenze (plusvalenze) su disi nvestimenti (1) (1) Interessi attivi (2) (1) Interessi passivi 114 117 Differenze di cambio non realizzate 1 Imposte sul redd ito 339 347 Altre rettif iche Flusso di cassa del risultato operativo prime della variazione del capitale di esercizio

1.486 1.463

Variazioni . Rimanenze (34 ) 28 . Crediti commerciali e di versi (8) (19 ) . Altre attività (17 ) (31 ) . Debiti commerciali e diversi (7) 25 . Altre p assiv ità (73 ) (19 ) (139) (16) Flusso di cassa del risultato operativo 1.347 1.447 Interessi incassati 2 1 Interessi pagati (118 ) (114 ) Imposte sul redd ito pagate (44 ) (305 ) Imposte sul redd ito rimb orsate 3 (160) (415) Flusso di cassa netto da attività di esercizio 1.187 1.032 Investimenti . Attività immateriali (43 ) (36 ) . Immobili, impianti e macchinari (518 ) (624 ) . Vari azione debit i e credit i relativi alle attività di i nvestimen to 3 30

Flusso di cassa degli investimenti (558) (630) Disinvestimenti . Immobili, impianti e macchinari 7 2

Flusso di cassa dei disinvestimenti 7 2 Flusso di cassa netto da attività di investimento (551) (628) Assunz ioni di passività fi nanziarie a lung o termine 540 2.423 Rimborsi di passività finanziarie a lu ng o termine (650 ) (814 ) Incremento (Decremento) d i passività fi nanziarie a breve termine (136 ) 335 Apporti di capitale proprio 1 1 Rimborso di capitale proprio (3) Dividendi pagati (391 ) (2.346 )

Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (636) (404) Flusso di cassa netto del periodo 0 0 Disponibilità l iquide ed equivalenti ad inizio del per iodo 1 1 Disponibilità l iquide ed equivalenti alla fine del periodo 1 1

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Segue un esempio di rendiconto finanziario corredato di prospetto separato perl’informativa relativa:– all’iscrizione di interessi/dividendi/imposte;– alla riconciliazione della risorsa di liquidità con le sue componenti.

BILANCIO CONSOLIDATO MARAZZI GROUP

Rendiconto finanziario (pagg. 69 e 70) 2005 200 4

FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ OPERATIVE:

U TILE NETTO 53.450 15.354

Rettifiche per r ic onciliare l’utile netto con i flussi di cassa generati (utilizzati) dallagestione:

Ammortamenti 55.696 53.828 Imposte differ ite 2.607 (135) Accantonamento al Fondo trattamento di fine rapporto 5.979 7.166 Accantonamento al Fondo svalutazione magazzino 2.832 2.395 Accantonamento al Fondo svalutazione crediti 2.475 2.165 Accantonamenti per oneri di ristrutturazione e svalutazione delle immobilizzazion i mater iali

505 1.926

Perdite ( utili) su cambi non rea lizzati (3.058) 1.419 Minusvalenze (plusvalenze) su vend ite di immobilizzazion i materiali (472) (630) Quota degli oneri/(proventi) derivanti da valutazione delle partec ipazion i con il metodo del patrimonio netto

(771) 1.042

Altre c omponenti economiche senza movime nti di cassa 2.196 3.366 Pagamento per trattamento di fine rapporto (4.660) (6.099) Variazion i nelle attività e passività operative: Crediti verso clienti (39 .95 9) (23.264) Magazzi no (2.658) 2.467 Debiti verso fornitori 4.102 11.314 Liquidità generata dall’operazione di cartolarizzazione 97.264 – Pagamento debiti accollati verso ex-azi onisti del gruppo Welor-Kerama (6.028) – Altre - nette (12 .66 1) (5.485) FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE 156.839 66.829 FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Immobilizzazion i materia li acquistate (48 .75 1) (50.126) Immobilizzazion i immateriali acquistate (804) (1.380) Variazione netta nelle immobilizzazion i finanziarie (2.635) (3.511) Incassi dalla vendita di immobilizzazion i mater ia li 2.535 2.386 Variazione delle disponibilità nette per modifica area di consolidamento – (2.419) Acquisizione del gruppo Welor – Kerama al netto delle disponibilità acquisite (78 .72 2) – Variazione delle disponibilità nette per effetto della scissione 1.220 –

FLUSSO DI CASSA NETTO UTILIZZATO PER LE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

(127.15 7) (55.050)

FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ FINANZIARIE: Erogazione di prestiti a lungo termine 191.990 161.106 Rimborso di prestiti a lungo termine (128.80 6) (115.549) Variazione netta dei finanziamenti a breve termine (7.616) 7.416 Pagamento di dividend i (43 .15 8) (30.000) Accensione (r imborso) di depositi bancari a garanzia 21.455 (21.455) Variazione netta dei crediti finanziari 3.455 (512)

FLUSSO DI CASSA GENERATO (UTILIZZATO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE 37.320 1.006 EFFETTO DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE 1.392 (328)

INCREMENTO (DECREMENTO) NETTO NELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE

68.394 12.457

DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 32.436 19.979 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 100.830 32.436 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

Interessi pagati 14.731 10.323 Imposte sul redd ito pagate 30.520 11.747 Interessi incassati 1.448 835 Dividendi incassati 118 61

Il Gruppo presenta il prospetto consolidato di riconciliazione delle disponibilità liquide nette per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 comparato con il prospetto consolidato di riconciliazione delle disponibilità liquide nette per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004.

2005 2004 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO:

Disponibilità liquide 33.946 44.159 Scoperti di conto corrente e liquidità rimborsabile a vista (1.510) (24.180)

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO

32.436 19.979

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO:

Disponibilità liquide 106.741 33.946 Scoperti di conto corrente e liquidità rimborsabile a vista (5.911) (1.510)

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO

100.830 32.436

2005 200 4

FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ OPERATIVE:

U TILE NETTO 53.450 15.354

Rettifiche per r ic onciliare l’utile netto con i flussi di cassa generati (utilizzati) dallagestione:

Ammortamenti 55.696 53.828 Imposte differ ite 2.607 (135) Accantonamento al Fondo trattamento di fine rapporto 5.979 7.166 Accantonamento al Fondo svalutazione magazzino 2.832 2.395 Accantonamento al Fondo svalutazione crediti 2.475 2.165 Accantonamenti per oneri di ristrutturazione e svalutazione delle immobilizzazion i mater iali

505 1.926

Perdite ( utili) su cambi non rea lizzati (3.058) 1.419 Minusvalenze (plusvalenze) su vend ite di immobilizzazion i materiali (472) (630) Quota degli oneri/(proventi) derivanti da valutazione delle partec ipazion i con il metodo del patrimonio netto

(771) 1.042

Altre c omponenti economiche senza movime nti di cassa 2.196 3.366 Pagamento per trattamento di fine rapporto (4.660) (6.099) Variazion i nelle attività e passività operative: Crediti verso clienti (39 .95 9) (23.264) Magazzi no (2.658) 2.467 Debiti verso fornitori 4.102 11.314 Liquidità generata dall’operazione di cartolarizzazione 97.264 – Pagamento debiti accollati verso ex-azi onisti del gruppo Welor-Kerama (6.028) – Altre - nette (12 .66 1) (5.485) FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE 156.839 66.829 FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO: Immobilizzazion i materia li acquistate (48 .75 1) (50.126) Immobilizzazion i immateriali acquistate (804) (1.380) Variazione netta nelle immobilizzazion i finanziarie (2.635) (3.511) Incassi dalla vendita di immobilizzazion i mater ia li 2.535 2.386 Variazione delle disponibilità nette per modifica area di consolidamento – (2.419) Acquisizione del gruppo Welor – Kerama al netto delle disponibilità acquisite (78 .72 2) – Variazione delle disponibilità nette per effetto della scissione 1.220 –

FLUSSO DI CASSA NETTO UTILIZZATO PER LE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

(127.15 7) (55.050)

FLUSSO DI CASSA DA ATTIVITÀ FINANZIARIE: Erogazione di prestiti a lungo termine 191.990 161.106 Rimborso di prestiti a lungo termine (128.80 6) (115.549) Variazione netta dei finanziamenti a breve termine (7.616) 7.416 Pagamento di dividend i (43 .15 8) (30.000) Accensione (r imborso) di depositi bancari a garanzia 21.455 (21.455) Variazione netta dei crediti finanziari 3.455 (512)

FLUSSO DI CASSA GENERATO (UTILIZZATO) DA ATTIVITÀ FINANZIARIE 37.320 1.006 EFFETTO DEI CAMBI SULLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE 1.392 (328)

INCREMENTO (DECREMENTO) NETTO NELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE

68.394 12.457

DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO 32.436 19.979 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO 100.830 32.436 INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

Interessi pagati 14.731 10.323 Imposte sul redd ito pagate 30.520 11.747 Interessi incassati 1.448 835 Dividendi incassati 118 61

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Da ultimo si presenta un esempio di rendiconto non compatibile con lo IAS 7 per moti-vi “strutturali”, cioè per l’indicazione separata dei flussi di patrimonio netto che per ilprincipio contabile internazionale devono essere classificati all’interno delle attività difinanziamento.

BILANCIO CONSOLIDATO GUALA CLOSURES

Rendiconto finanziario (pag. 26)

38

Il Gruppo presenta il prospetto consolidato di riconciliazione delle disponibilità liquide nette per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 comparato con il prospetto consolidato di riconciliazione delle disponibilità liquide nette per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2004. 2005 2004 DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO:

Disponibilità liquide 33.946 44.159 Scoperti di conto corrente e liquidità rimborsabile a vista (1.510) (24.180)

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO

32.436 19.979

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO:

Disponibilità liquide 106.741 33.946 Scoperti di conto corrente e liquidità rimborsabile a vista (5.911) (1.510)

DI SPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO

100.830 32.436

Rendiconto finanziario consolidato

Migliaia di € 12 mesi 12 mesi

2005 2004 A) Disponibilità iniziali 34.189 22.155 B) Flusso monetario da attività d'esercizio

Risultato dell'esercizio 8.478 9.343 (Proventi) / oneri finanziari 23.161 22.726 Delta cambi non realizzato su debito in valuta (430) (8.093) Delta cambi realizzato su debito in valuta 10.501 - Ammortamenti 16.342 17.591 Variazione del capitale d'eserciz io di cui:

- capitale circolante e altre attività/passività correnti (2.477) (111) - altre attività / passività non correnti (9.167) (1.722) - benefici per i dipendenti (1.277) (248) - altri fondi (3.849) 4.077 Totale 41.282 43.563 C) Flusso monetario da attività di investimento

Investimenti (al netto delle dismissioni) (18.798) (14.982) Effetto cambi su cespiti (4.783) - Anticipo leasing (1.956) - Totale (25.537) (14.982) D) Flusso monetario da attività di finanziamento

Incrementi passività f inanziarie 179.032 253.306 Decrementi passività finanziarie (250.902) (254.695) Proventi / oneri finanziari (23.161) (22.726) Delta cambi realizzato su debito in valuta (10.501)

Delta cambi non realizzato su debito in valuta 430 8.093 Variazione attività finanziarie (2.536) - Totale (107.638) (16.022) E) Movimenti del patrimonio netto

Dividendi a terz i (748) (553) Riduzione di capitale a favore di terzi - (110) Aumenti di capitale 81.352 - Riserva conversione 8.997 - Altri movimenti 20 138 Effetti IAS direttamente a patrimonio netto (2.142) - Totale 87.479 (525) F) Flusso monetario netto del periodo (B+C+D+ E) (4.414) 12.034 G) Disponibilità finali (A+F) 29.775 34.189

Ulteriori informazioni sui flussi finanziari:

Interessi passivi pagati 14.304 14.848 Interessi attivi incassati 634 456 Imposte versate 5.779 2.236

Rendiconto finanziario consolidato

Migliaia di € 12 mesi

2005 A) Disponibilità iniziali 34.189 B) Flusso monetario da attività d'esercizio

Risultato dell'esercizio 8.478 (Proventi) / oneri finanziari 23.161 Delta cambi non realizzato su debito in valuta (430) Delta cambi realizzato su debito in valuta 10.501 Ammortamenti 16.342 Variazione del capitale d'eserciz io di cui :

- capitale circolante e altre attività/passività correnti (2.477) - altre attività / passività non correnti (9.167) - benefici per i dipendenti (1.277) - altri fondi (3.849) Totale 41.282 C) Flusso monetario da attività di investimento

Investimenti (al netto delle dismissioni) (18.798) Effetto cambi su cespiti (4.783) Anticipo leasing (1.956) Totale (25.537) D) Flusso monetario da attività di finanziamento

Incrementi passività f inanziarie 179.032 Decrementi passività finanziarie (250.902) Proventi / oneri finanziari (23.161) Delta cambi realizzato su debito in valuta (10.501)

Delta cambi non realizzato su debito in valuta 430 Variazione attività finanziarie (2.536) Totale (107.638) E) Movimenti del patrimonio netto

Dividendi a Terzi (748) Riduzione di capitale a favore di terzi - Aumenti di capitale 81.352 Riserva conversione 8.997 Altri movimenti 20 Effetti IAS direttamente a patrimonio netto (2.142) Totale 87.479 F) Flusso monetario netto del periodo (B+C+D+ E) (4.414) G) Disponibilità finali (A+F) 29.775

Ulteriori informazioni sui flussi finanziari:

Interessi passivi pagati 14.304 Interessi attivi incassati 634 Imposte versate 5.779

12 mesi 12 mesi

2005 2004 34.189 22.155

8.478 9.343 23.161 22.726

(430) (8.093) 10.501 - 16.342 17.591

(2.477) (111) (9.167) (1.722) (1.277) (248) (3.849) 4.077 41.282 43.563

(18.798) (14.982) (4.783) - (1.956) -

(25.537) (14.982)

179.032 253.306 (250.902) (254.695) (23.161) (22.726) (10.501)

430 8.093 (2.536) -

(107.638) (16.022)

(748) (553) - (110)

81.352 - 8.997 -

20 138 (2.142) - 87.479 (525) (4.414) 12.034 29.775 34.189

14.304 14.848 634 456

5.779 2.236

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7. Le attività destinate a cessare

39

Note esplicative (pag. 49)

L’IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate,disciplina le modalità di esposizione in bilancio delle attività operative cessate e dellerelative informazioni integrative.In particolare, le attività o gruppi di attività possedute per la vendita devono essereiscritte nello stato patrimoniale al minor valore fra quello contabile ed il fair value (alnetto dei costi di vendita) e non più ammortizzate.I risultati delle attività operative cessate (già dismesse o classificate come posseduteper la vendita), invece, devono essere esposti separatamente nel conto economico,indicando anche, direttamente nello schema o nelle note esplicative, il dettaglio deivari componenti positivi o negativi di reddito e le informazioni descrittive relative.Nel seguito vengono esposti i risultati della ricerca effettuata sull’informativa relativaalle attività destinate a cessare o cessate, fornita in bilancio dai gruppi industriali.

Nello schema di conto economico, c’è l’indicazione di ricavi/costi (o del risultato net-to) derivanti dalle attività destinate a cessare o cessate:

N. bilanci % sul totale Sì 75 40%No 118 60%Totale 193 100%

Dei 75 casi in cui esiste l’indicazione dei ricavi/costi o del risultato netto derivante dal-le attività destinate a cessare o cessate, una percentuale significativa (circa il 65%) haindicato - correttamente - la posta di bilancio anche se a saldo zero. Il restante 35%presenta invece valori differenti da zero. Nei 118 gruppi in cui non è stata fornita l’indicazione, invece, non si è in grado di com-prendere se si tratti di una mancata applicazione del principio o se i componenti direddito delle attività destinate a cessare o cessate siano a saldo nullo.

Nelle note esplicative, ci sono informazioni sulle attività destinate a cessare o cessate:

N. bilanci % sul totale Sì 68 35%No 125 65%Totale 193 100%

Come si può osservare, anche per ciò che riguarda la nota esplicativa, la maggioranzadei gruppi non ha indicato il risultato economico (o sue componenti) derivante dalleattività destinate a cessare o cessate.

(12) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

Migliaia di € 31 dicembre 31dicembre

2005 2004

Depositi bancari e postali 28.891 32.192

Denaro e valori in cassa 884 1.928

Assegni - 69

Totale 29.775 34.189

(12) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

Migliaia di € 31 dicembre

2005

Depositi bancari e postali 28.891

Denaro e valori in cassa 884

Assegni -

Totale 29.775

(12) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

Migliaia di € 31 dicembre

2005

Depositi bancari e postali 28.891

Denaro e valori in cassa 884

Assegni -

Totale 29.775

(12) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

Migliaia di € 31 dicembre

2005

Depositi bancari e postali 28.891

Denaro e valori in cassa 884

Assegni -

Totale 29.775

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

31 dicembre 31dicembre

2005 2004

28.891 32.192

884 1.928

- 69

29.775 34.189

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

31 dicembre 31dicembre

2005 2004

28.891 32.192

884 1.928

- 69

29.775 34.189

(12) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce rappresenta il saldo dei depositi bancari e postali determinato dal valore nominale deiconti cor renti intrattenuti con le istituzioni creditizie.

Migliaia di € 31 dicembre

2005

Depositi bancari e postali 28.891

Denaro e valori in cassa 884

Assegni -

Totale 29.775

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Viene presentato un esempio di conto economico con indicazione del risultato delleattività destinate a cessare e con relativo dettaglio illustrativo fra le note esplicative.

BILANCIO CONSOLIDATO PARMALAT

Bilancio consolidato del gruppo – Conto economico consolidato (pag. 176)

Bilancio consolidato del gruppo – Note esplicative (pag. 155)

Esempi ulteriori a chiarimento sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nelsito dell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Secondo lo IAS 1 – Presentazione del bilancio, le note al bilancio devono includereinformazioni maggiormente analitiche e puntuali dei valori esposti nei prospetti delbilancio. Inoltre, le note devono comprendere anche l’informativa richiesta e incorag-giata dagli altri IAS/IFRS e tutte le altre informazioni necessarie per ottenere una pre-sentazione attendibile.La maggior parte degli altri IAS/IFRS prevedono apposite sezioni in cui sono indicatespecifiche informazioni integrative, sulla particolare tematica trattata dal singoloIAS/IFRS considerato, da fornirsi nelle note al bilancio.

8. L’informativa di settore e sulle

operazioni con particorrelate

40

Bilancio consolidato PARMALAT

Bilancio consolidato del gruppo – Conto economico consolidato (pag. 176)

Note (in milioni di euro) Esercizio 2005 Esercizio 2004 (35) RICAVI 1.083,5 0,0 Vendite di beni 1.070,6 0,0 Servizi prestati 12,9 0,0 (36) Costo del venduto (796,0) 0,0 (36) Spese commerciali (192,7) 0,0 (36) Spese generali (45,7) 0,0 Altri oneri e proventi: (37) - Oneri derivanti dai sospetti di contaminazione ITX (10,8) 0,0 (38) - Spese legali per azioni revocatorie e risarcitorie (6,9) 0,0 (39) - Oneri di ristrutturazione (9,4) 0,0 (40) - Accantonamento per soc ietà in A.S. (5,5) 0,0 (41) - Altri oneri e proventi 7,8 0,0 RISULTATO OPERATIVO NETTO 24,3 0,0 (42) Provent i finanziari 13,5 0,0 (42) Oneri finanziari (30,7) 0,0 (43) Quota di risultato socie tà valutate a patrimonio netto (0,3) 0,0 RISULTATO ANTE IMPOS TE 6,8 0,0 (44) Imposte sul reddito del periodo (4,2) 0,0 RISULTATO NETTO DERIVANTE DALLE ATTIVITA’ IN FUNZIONAMENTO 2,6 0,0 (45) Risultato net to da att ività destinate ad essere cedute (1,4) 0,0 RISULTATO DEL PERIODO 1,2 0,0 (Utile)/perdita di terzi (1,5) 0,0 Utile /(perdita) di gruppo (0,3) 0,0 Attività in funzionamento: Utile/(Perdita) per azione base 0,0028 Utile/(Perdita) per azione diluito 0,0028

Bilancio consolidato del gruppo – Note esplicative (pag. 155) (40) Risultato netto da att ività destinate ad essere cedute

Risultato Attivitàdestinate ad essere

cedute

Pomì Forno Totale

- Fatturato Netto

4,2

8,1

12,3

- Costo del venduto

(4,0)

(9,7)

(13,7)

Totale Risultato Attivitàdestinate ad esserecedute

0,2

(1,6)

(1,4)

a)

Note (in milioni di euro) Esercizio 2005 Esercizio 2004

(35) RICAVI 1.083,5 0,0Vendite di beni 1.070,6 0,0Servizi prestati 12,9 0,0(36) Costo del venduto (796,0) 0,0(36) Spese commerciali (192,7) 0,0(36) Spese generali (45,7) 0,0Altri oneri e proventi:(37) - Oneri derivanti dai sospetti di contaminazione ITX (10,8) 0,0(38) - Spese legali per azioni revocatorie e risarcitorie (6,9) 0,0(39) - Oneri di ristrutturazione (9,4) 0,0(40) - Accantonamento per società in A.S. (5,5) 0,0(41) - Altri oneri e proventi 7,8 0,0RISULTATO OPERATIVO NETTO 24,3 0,0(42) Proventi finanziari 13,5 0,0(42) Oneri finanziari (30,7) 0,0(43) Quota di risultato società valutate a patrimonio netto (0,3) 0,0RISULTATO ANTE IMPOSTE 6,8 0,0(44) Imposte sul reddito del periodo (4,2) 0,0RISULTATO NETTO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' INFUNZIONAMENTO 2,6 0,0(45) Risultato netto da attività destinate ad essere cedute (1,4) 0,0RISULTATO DEL PERIODO 1,2 0,0(Utile)/perdita di terzi (1,5) 0,0Utile/(perdita) di gruppo (0,3) 0,0Attività in funzionamento:Utile/(Perdita) per azione base 0,0028Utile/(Perdita) per azione diluito 0,0028

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41

In particolare, con il presente rapporto si è verificata la presenza all’interno delle notedei bilanci analizzati delle informazioni integrative previste da:A) IAS 14 – Informativa di settore;B) IAS 24 – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate.

AA)) LL’’iinnffoorrmmaattiivvaa ddii sseettttoorree

Lo IAS 14 – informativa di settore ha come finalità quella di stabilire dei criteri per lapresentazione dell’informativa di “settore”. L’identificazione del “settore” può basar-si sui seguenti parametri:· tipi di prodotti e servizi realizzati;· aree geografiche d’operatività.

Lo IAS 14 richiede che le informazioni relative ai settori siano fornite contemporanea-mente per i due schemi di riferimento (per area d’attività e per ambito geografico) chedebbono essere tra loro gerarchicamente subordinati e diversi nella tipologia di infor-mazioni richieste e nel livello di dettaglio delle stesse. Tali schemi di riferimento sono:· schema primario di presentazione;· schema secondario di presentazione.

L’individuazione dello schema primario (per area d’attività oppure per ambito geogra-fico) è operata dall’impresa tenendo conto di quelle che sono le principali fonti dirischio e di profitto per la medesima; se i rischi e gli indici di profitto dell’impresa sonoinfluenzati significativamente da differenze nei prodotti e nei servizi resi, lo schemaprimario di presentazione per settori sarà quello per attività, e come informazionesecondaria sarà fornita quella per ambito geografico, viceversa nel caso contrario.I settori (d’attività e geografici) oggetto di presentazione sono solo quelli consideratirilevanti dallo IAS 14 sulla base dei criteri che il principio medesimo definisce.Un “settore” è rilevante qualora la maggioranza dei suoi ricavi è ottenuta da vendite aclienti terzi e se:· i ricavi da vendite a clienti terzi e da operazioni con altri settori sono almeno il 10%

del totale dei ricavi, interni ed esterni, di tutti i settori; oppure· il risultato di settore (utile o perdita) è almeno il 10% del risultato complessivo (uti-

le o perdita) di tutti i settori, qualunque sia il maggiore in valore assoluto; oppure· le sue attività sono almeno il 10% del totale delle attività di tutti i settori.

Se un settore interno non supera alcuno dei suddetti parametri di riferimento:· può essere presentato separatamente, indipendentemente dalla sua dimensione;· può essere riunito con uno o più settori simili che rientrino in tutti i parametri di

rilevanza;· qualora non sia oggetto di presentazione né separata né riunita, deve essere presen-

tato come voce non attribuita in sede di riconciliazione.

Inoltre, se il totale dei ricavi esterni da attribuire a tutti i settori oggetto di presentazio-ne non raggiunge il limite del 75% del totale dei ricavi aziendali o consolidati, è neces-sario individuare ulteriori settori da presentare (anche se essi non rispettano i para-metri di rilevanza) sino a quando non si raggiunga il suddetto limite del 75%.

Nell’ambito del campione analizzato (193 società), 18 gruppi (pari a circa il 9%) nonhanno presentato l’informativa di settore prevista dallo IAS 14; tra questi alcunidichiarano esplicitamente di non aver inserito tali informazioni in bilancio poichéoperanti in un unico settore d’attività e/o ambito geografico.

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Tra quelli che l’hanno predisposta (175), la maggior parte ha fornito all’interno del-le proprie note al bilancio consolidato l’informativa settoriale con una sensibile pre-ferenza per uno schema primario articolato per settori d’attività. Ciò sembrerebbeindicare che per i gruppi quotati italiani le principali fonti di rischio e di profittosono influenzate significativamente dai diversi business di attività in cui operano enon tanto dalle varie aree geografiche in cui commercializzano i loro prodotti o in cuiproducono.

Modalità di presentazione dello schema primario di informativa

N. bilanci % sul totale (175)Tipi di prodotti/servizi 147 84%Area geografica – mercato di sbocco 15 9%Area geografica – collocazione delle attività 13 7%Totale 175 100%

Inoltre, in 137 bilanci consolidati (pari a circa il 79% del campione analizzato) sonostati individuati, nell’ambito dello schema primario, dai due ai quattro settori oggettodi presentazione, per i quali sono state presentate, con un grado di analiticità più omeno elevato da caso a caso, le informazioni economiche e patrimoniali richieste dal-lo IAS 14.

Numero di settori presentati nell’ambito dello schema primario

N. bilanci % sul totale1 11 6%2 49 28%3 58 33%4 30 18%5 9 5%6 7 4%7 4 2%Più di 7 7 4%Totale 175 100%

Infine, circa la metà dei gruppi ha presentato un settore di carattere residuale

N. bilanci % sul totale Sì 84 48%No 91 52%Totale 175 100%

Di seguito è riportato un esempio tratto dal bilancio consolidato della BASTOGI.

BILANCIO CONSOLIDATO BASTOGI

Note al bilancio (pag. 89)

4466.. IInnffoorrmmaazziioonnii ppeerr sseettttoorrii ddii aattttiivviittàà ee aarreeee ggeeooggrraaffiicchheeBastogi SpA è una holding di partecipazione la cui attività è svolta prevalentemente inItalia, nei seguenti settori:- immobiliare;- servizi per l’arte;- formazione.La suddivisione delle attività del gruppo per aree geografiche non è esposta in quantol’attività del Gruppo è svolta prevalentemente in Italia.Sono riportati nella tabella allegata le attività, le passività, i costi, i ricavi ed il risultatooperativo per settore di attività.

42

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43

Valori espressi in migliaia di euro

Valori espressi in migliaia di euro

Consolidato

102.362 58.451

828 451

30.346 146

8.586 2.054

203.314

23.445 6.100 3.668

16.194 27.261 76.668

31.344

311.326

97.334 2.444

29.717 (1.499)

127.996 70.755

198.751

62.192 3.859 5.665 1.196 9.541 5.245

87.698

Elisioni

(33)

(33)

(344)

(344)

(377)

0

Formazione

1.353 0

755 156

--

17 1

2.282

0 0

48 307

1.283 1.638

0

3.920

0 0 0

108 8 3

119

Servizi

2.553 0

73 193

0 0

16 464

3.299

113 0

2.145 141

1.032 3.431

0

6.730

0 0

501 537 112

0 1.150

Immobiliare

98.456 58.451

0 102

30.346 146

8.586 1.589

197.768

23.332 6.100 1.475

16.090 24.946 71.943

31.344

301.053

62.192 3.859 5.164

551 9.421 5.242

86.429

ATTIVO ATTIVITA’ NON CORRENTI Immobili, impianti e macchinari Investimenti Immobiliari Avviamento Attività immateriali Partecipazioni Attività finanziarie disponibile per lavendita Crediti immobilizzati Attività per imposte anticipate TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI

ATTIVITA’ CORRENTI Rimanenze Attività finanziarie correnti Crediti commerciali Altri crediti ed attività correnti Disponibilità liquide TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI

ATTIVITA’ NON CORRENTI DETENUTE PER LA VENDITA

TOTALE ATTIVITA’PASSIVO Capitale sociale Altre riserve Utili a nuovo Utile d’esercizio PATRIMONIO NETTO di gruppo Terzi PATRIMONIO NETTO

PASSIVITA’ NON CORRENTI Debiti verso banche Debiti da leasing finanziari Fondi per rischi ed oneri Fondo trattamento di fine rapporto Passività per imposte differite Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITA’NON CORRENTI

Consolidato 23.736

1.682 (9.645)

2.180 (10.073) (1.145) (4.498) (3.655) (2.098) (2.386)

994

(4.908) (443) 1.170

(4.181) 2.367

(1.814) 315

(1.499)

Elisioni (1.218)

(123)

460 880

0

Formazione 4.141

271 (105)

0 (2.767)

(875) (385) (298)

0 (193)

0

(211)

Servizi 5.495

327 (177) (21)

(2.270) (668)

(2.451) (337)

(1) (102)

0

(205)

Immobiliare 15.318

1.206 (9.363)

2.201 (5.496)

(482) (1.662) (3.020) (2.097) (2.091)

994

(4.492)

CONTO ECONOMICO Ricavi delle vendite e delle prestazioni Altri ricavi e proventi Acquisto di beni immobiliari ed altri Variazione delle rimanenze Costi per servizi Costi per godimento beni di terzi Costi per il personale Ammortamenti Accantonamenti Altri costi operativi Plusvalenze da cessioni Partecipazioni Risultato operativo Risultato da partecipazioni Proventi (oneri) finanziari netti Risultato prima delle imposte Imposte del periodo Risultato post imposte dell’esercizio Risultato di terzi Risultato totale

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Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

BB)) LL’’iinnffoorrmmaattiivvaa ddii bbiillaanncciioo ssuullllee ooppeerraazziioonnii ccoonn ppaarrttii ccoorrrreellaattee

Lo IAS 24 – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate ha come fina-lità quella di assicurare che il bilancio di una impresa contenga le informazioni inte-grative necessarie a mettere in evidenza la possibilità che la propria situazione patri-moniale e finanziaria ed il proprio risultato economico possano essere stati alteratidall’esistenza di parti correlate e di operazioni con esse poste in essere nel corso del-l’esercizio.Per lo IAS 24, una ppaarrttee è ccoorrrreellaattaa all’impresa se:aa.. direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari:·· controlla l’impresa, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto (ivi

incluse controllanti, controllate e consociate);·· detiene una partecipazione nell’impresa tale da poter esercitare un’influenza note-

vole su quest’ultima;·· controlla congiuntamente l’impresa stessa;bb.. è una società collegata dell’impresa stessa;cc.. è una joint venture di cui l’impresa stessa è una partecipante;dd.. è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa o la sua control-

lante;ee.. è uno stretto famigliare di uno dei soggetti di cui ai punti a) o d);ff.. è un’entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevo-

le da uno dei soggetti di cui ai punti d) o e), ovvero tali soggetti detengono diretta-mente o indirettamente, una quota significativa di diritti di voto;

gg.. è un fondo pensionistico per i dipendenti dell’impresa, o di una qualsiasi altraimpresa ad essa correlata.

Mentre un’ooppeerraazziioonnee ccoonn uunnaa ppaarrttee ccoorrrreellaattaa è rappresentata da un trasferimento dirisorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che siastato pattuito un corrispettivo.Dunque, i rapporti tra parti correlate sono aspetti ordinari dell’attività commerciale egestionale di un’impresa che possono avere un effetto sulla situazione patrimoniale efinanziaria e sul risultato economico dell’impresa. Infatti, parti tra loro correlate pos-sono effettuare operazioni che imprese indipendenti non effettuerebbero (ad esempiola compravendita di merci al costo o a prezzi diversi da quelli normalmente applicati aclienti terzi). Inoltre, impatti di carattere patrimoniale, finanziario ed economico darapporti tra parti correlate si possono avere anche nel caso in cui tra le stesse non sia-no effettuate specifiche operazioni (ad esempio la controllante impone alla controlla-ta di non dedicarsi ad attività di ricerca e sviluppo).

Consolidato

8.439 223

6.476 1.368

0 8.371

24.877

311.326

Elisioni

(377) (377)

(377)

Formazione

0 0

442 39 0

2.421 2.902

3.021

Servizi

1 0

826 214

0 1.592 2.633

3.783

Immobiliare

8.438 223

5.208 1.115

0 4.735

19.719

106.148

ATTIVO PASSIVITA’ CORRENTI Debiti verso banche Debiti da leasing finanziari Debiti commerciali Debiti tributari Fondi a breve termine Altri debiti e passività correnti TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI

TOTALE PASSIVITA’

44

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45

In particolare, lo IAS 24 richiede siano fornite le seguenti informazioni integrative:11.. la relazione di parte controllata tra controllanti e controllate indipendentemente

dal fatto che siano state effettuate operazioni tra le stesse;22.. le retribuzioni dei dirigenti con responsabilità strategiche, in totale e suddivise per

ciascuna delle seguenti categorie:·· benefici a breve termine;·· benefici successivi al rapporto di lavoro;·· altri benefici a lungo termine;·· indennità per la cessazione del rapporto di lavoro;·· pagamenti in azioni;33.. qualora siano state effettuate operazioni con parti correlate (quali, ad esempio,

acquisti o vendite di beni, acquisti o vendite di immobili o altre attività, prestazio-ne e ottenimento di servizi, leasing trasferimenti a titolo di finanziamento oppuregaranzie), la natura della relazione di parte correlata e tutta l’informativa sulle ope-razioni e sui saldi in essere necessaria a comprendere i potenziali effetti di tale rela-zione sul bilancio. Tali informazioni devono almeno includere:

·· l’ammontare delle operazioni;·· l’ammontare dei saldi in essere e le loro condizioni, termini contrattuali e qualsia-

si garanzia fornita o ricevuta;·· gli accantonamenti per crediti dubbi relativi all’ammontare dei saldi in essere;·· la perdita rilevata nell’esercizio, relativa ai crediti inesigibili o dubbi dovuti da par-

ti correlate.Le informazioni di cui al precedente punto 3) devono essere indicate separatamenteper ciascuna delle seguenti categorie:·· controllante;·· entità economiche che controllano congiuntamente o esercitano un’influenza

notevole sull’impresa stessa;·· controllate;·· collegate;·· joint venture;·· dirigenti con responsabilità strategiche dell’impresa stessa o della sua controllante;·· altre parti correlate.

Relativamente alle informazioni con parti correlate, l’obiettivo della ricerca è statoquello di individuare eventuali operazioni interessanti per tipologia o per dimensione.Di seguito è riportato un esempio tratto dal bilancio consolidato della Panaria Group,nella cui informativa con parti correlate si evidenzia un contratto di locazione passivacon l’immobiliare Gemma (controllata della controllante di Panaria Group). L’importodelle locazioni passive ammonta complessivamente a 4.564 migliaia di euro, pratica-mente tutte a favore della correlata Gemma; nel corso dell’esercizio 2004 è stata effet-tuata una operazione di scissione di immobili e debiti a favore della Gemma.

BILANCIO CONSOLIDATO PANARIAGROUP

Relazione sulla gestione (pag. 23)

RRaappppoorrttii ccoonn ccoonnttrroollllaannttii,, ccoonnssoocciiaattee ee ppaarrttii ccoorrrreellaatteeCon riferimento al bilancio consolidato, i rapporti con parti correlate hanno riguardato:- la controllante Finpanaria S.p.A;- la consociata Immobiliare Gemma S.p.A. (società controllata da Finpanaria S.p.A.).Di seguito gli importi e le tipologie di prestazioni relativi alle parti correlate:

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Le transazioni intercorse con le suddette parti correlate sono state effettuate a condi-zioni di mercato. In particolare le principali transazioni sono relative a:- contratto di consulenza con la controllante Finpanaria S.p.A., relativo a consulenze

di carattere amministrativo e organizzativo;- contratto di affitto stipulato tra Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. e la cor-

relata Immobiliare Gemma S.p.A., relativo alla locazione di tutti gli immobili lega-ti all’attività produttiva e logistica caratteristica del nostro Gruppo.

Si rammenta ai signori Soci che con delibera del Consiglio di Amministrazione avve-nuta in data 15 febbraio 2005 è stato adottata la procedura per il presidio del rispettodei criteri di correttezza e trasparenza nella realizzazione delle operazioni con particorrelate.Ai sensi dell’art. 2.497-bis c.c., si precisa che la controllante Finpanaria S.p.A. eserci-ta attività di direzione e coordinamento sulla Panariagroup S.p.A. e sull’ImmobiliareGemma S.p.A., società di cui detiene il controllo. I dati dell’ultimo bilancio approvatodi Finpanaria S.p.A. sono riportati nel bilancio d’esercizio di Panariagroup S.p.A.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Nell’ambito della ricerca si è proceduto ad analizzare l’applicazione di alcuni criteri divalutazione nella redazione dei bilanci consolidati secondo gli IAS/IFRS. Nel prosieguo verranno illustrati i risultati dell’indagine con riferimento alle seguentifattispecie:A) attività immateriali;B) attività materiali;C) investimenti immobiliari;D) strumenti finanziari.

9. Alcuni criteri di valutazione

46

Rapporti con particorrelate

(valori in euro)

Natura Descrizione Finpanaria Gemma

Conto Economico - Costi Consulenze 150.000 Conto Economico - Costi Locazioni

passive 4.552.782

Conto Economico - Ricavi Locazioni attive

3.459

Conto Economico - Ricavi Servizi 24.955 18.000 Patrimonio - Debiti Debiti 150.000 Patrimonio - Crediti Crediti 24.955 18.000

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AA)) AAttttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii

Le regole di classificazione e di valutazione delle aattttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii sono contenutenel principio contabile n. 38.Le principali problematiche contabili esaminate nel principio sono:a) le condizioni per la rilevazione di un elemento come attività immateriale;b) la determinazione dei valori contabili a cui iscrivere le attività immateriali.

aa)) CCoonnddiizziioonnii ppeerr llaa rriilleevvaazziioonnee ddii uunn eelleemmeennttoo ccoommee aattttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallee

Lo IAS 38 si applica per la contabilizzazione di attività immateriali, ovvero di attivitàidentificabili (in quanto separabili e originate da diritti contrattuali o legali) nonmonetarie prive di sostanza fisica. Per l’iscrizione in bilancio di un’attività immateriale lo IAS 38 richiede che:1. sia probabile che i benefici economici futuri a essa attribuibili affluiranno all’im-

presa;2. il costo sostenuto per acquisire l’attività possa essere determinato attendibilmente.

Per stabilire se un’attività soddisfa o meno la prima condizione posta per la rilevazio-ne, un’impresa deve valutare, usando presupposti ragionevoli e sostenibili, se vi è laprobabilità che si verificheranno benefici economici futuri.La seconda condizione posta per la rilevazione di un’attività immateriale è che il costodell’attività possa essere determinato in modo attendibile.

bb)) DDeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeeii vvaalloorrii ccoonnttaabbiillii aa ccuuii iissccrriivveerree llee aattttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii

Un’attività immateriale che soddisfa le condizioni richieste dallo IAS 38 per l’iscrizio-ne come attività immateriale deve essere iinniizziiaallmmeennttee rriilleevvaattaa aall ccoossttoo..Se l’attività è acquisita da terzi, non si dovrebbero porre problemi in merito all’atten-dibilità nella determinazione del costo, il quale si identifica con l’importo pagato,monetario o non monetario, al momento dell’acquisizione dell’attività immateriale.Se l’attività, invece, è acquisita come parte di un’aggregazione aziendale, in conformitàall’IFRS 3, il suo costo è rappresentato dal fair value alla data di acquisizione. Con riferimento, invece, alle attività generate internamente lo IAS 38 prevede che:· l’avviamento generato internamente non deve essere rilevato come attività;· nessuna attività immateriale derivante dalla ricerca deve essere rilevata;· un’attività immateriale derivante dallo sviluppo deve essere rilevata solo al ricorre-

re della possibilità di dimostrare la capacità tecnica e l’intenzione di completare ilprogetto, la possibilità di vendere l’attività intangibile, le modalità con le quali l’at-tività genererà benefici economici futuri e la capacità di valutare attendibilmente icosti sostenuti attribuibili al progetto di sviluppo.

Il principio contabile internazionale n. 38 individua due modalità alternative secondole quali un’attività immateriale deve essere iissccrriittttaa ssuucccceessssiivvaammeennttee aallllaa rriilleevvaazziioonneeiinniizziiaallee come attività:a) modello del costo;b) modello della rideterminazione del valore.

Il mmooddeelllloo ddeell ccoossttoo consiste nell’iscrizione di un’attività al costo meno gli ammorta-menti accumulati e considerando anche qualunque svalutazione per riduzione di valo-re accumulata.Il mmooddeelllloo ddeellllaa rriiddeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeell vvaalloorree, invece, consiste nel determinare perio-dicamente il fair value delle attività immateriali ed iscrivere come attività tale valore al

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netto dei fondi ammortamento e delle perdite durevoli di valore. Il fair value deve esse-re determinato facendo riferimento a un mercato attivo. Le attività immateriali a vviittaa uuttiillee iinnddeeffiinniittaa, invece, non devono essere ammortizzatee la loro vita utile deve essere rivista ad ogni periodo di riferimento.

Dall’analisi del campione emerge che tutte llee ssoocciieettàà aannaalliizzzzaattee hhaannnnoo aaddoottttaattoo iill mmeettoo--ddoo ddeell ccoossttoo per la rilevazione delle attività immateriali.

Viene presentato un esempio di illustrazione dei criteri di valutazione delle immobi-lizzazioni immateriali.

BILANCIO CONSOLIDATO ERG

Note al bilancio (pag. 18)

AAttttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii

Le attività immateriali sono iscritte nell’attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38 –Attività immateriali, quando le stesse sono identificabili, è probabile che l’uso gene-rerà benefici economici futuri e il costo può essere determinato in modo attendibile. Tali attività sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, comprensivo di tutti glioneri accessori a esse imputabili, e ammortizzate a quote costanti in relazione alla loroutilità temporale. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventualicambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica. In generale le attività immateriali sono ammortizzate in un periodo massimo di 5 annia eccezione:– della licenza di processo industriale ammortizzate in relazione alla durata contrat-

tuale convenuta con scadenza nel 2012; – del diritto acquisito da ENEL per l’allacciamento agli elettrodotti di collegamento

dell’impianto IGCC ammortizzato per il periodo d’uso previsto contrattualmentecon scadenza nel 2020;

– delle autorizzazioni per l’esercizio di punti vendita ammortizzate in relazione alladurata contrattuale.

Non sono presenti attività immateriali con vita utile indefinita.Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell’acquisizione di un’azienda sonoiscritte separatamente dall’avviamento se il loro valore corrente può essere determina-to in modo attendibile.I costi di ricerca vengono spesati direttamente a conto economico nel periodo in cuivengono sostenuti.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

BB)) AAttttiivviittàà mmaatteerriiaallii

Le regole di classificazione e di valutazione delle aattttiivviittàà mmaatteerriiaallii sono contenute nelprincipio contabile n. 16.Le principali problematiche contabili esaminate nel principio sono:a) le condizioni per la rilevazione fra le attività degli immobili, impianti e macchina-

ri, intesi come beni strumentali utilizzati per l’esercizio dell’attività aziendale;

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b) la determinazione dei valori contabili a cui iscrivere tali beni materiali;c) la determinazione delle quote di ammortamento;d) le modalità attraverso le quali quantificare le perdite per riduzione di valore dei

beni strumentali.

aa)) LLee ccoonnddiizziioonnii ppeerr llaa rriilleevvaazziioonnee ffrraa llee aattttiivviittàà ddeeggllii iimmmmoobbiillii,, iimmppiiaannttii ee mmaacccchhiinnaarrii

Lo IAS 16 si applica per la contabilizzazione di immobili, impianti e macchinari, inte-si come beni materiali strumentali destinati all’esercizio dell’attività od alla locazione.Lo IAS 16 si applica anche per quanto riguarda il trattamento contabile dei beni in lea-sing: in particolare, i criteri di iscrizione e di ammortamento di tali beni dovrannoseguire il presente principio.I beni oggetto di rilevazione quali immobili, impianti e macchinari devono essere ele-menti tangibili posseduti per essere utilizzati nella produzione e nella distribuzione dibeni o servizi o per essere affittati a terzi o ancora per essere utilizzati con scopi ammi-nistrativi. Inoltre è necessario che l’impresa ritenga di utilizzare tali beni per più di unesercizio.

bb)) LLaa ddeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeeii vvaalloorrii ccoonnttaabbiillii aa ccuuii iissccrriivveerree llee aattttiivviittàà mmaatteerriiaallii

Gli elementi di immobili, impianti e macchinari che soddisfano le condizioni richie-ste dallo IAS 16 per l’iscrizione come attività devono essere iinniizziiaallmmeennttee rriilleevvaattii aallccoossttoo, che comprende:1. il costo sostenuto per acquisire o costruire l’elemento;2. i costi sostenuti successivamente per migliorare, sostituire una parte ovvero effet-

tuare la manutenzione dell’elemento.

Il costo di un’attività materiale deve comprendere non solo i suddetti elementi, maanche la stima iniziale dei costi di smantellamento e di rimozione del bene e di bonifi-ca del luogo ove è collocato, la cui contropartita è un apposito fondo del passivo (Accan-tonamento secondo IAS 37).Il principio contabile internazionale n. 16 individua due modalità alternative secondole quali un elemento di immobili, impianti e macchinari deve essere iissccrriittttoo ssuucccceessssii--vvaammeennttee aallllaa rriilleevvaazziioonnee iinniizziiaallee come attività:a) modello del costo;b) modello della rideterminazione del valore.

La scelta di un modello per un determinato bene vincola la modalità di valutazione ditutta una classe di beni. Ad esempio, se per un impianto si utilizza il modello della ride-terminazione del valore, lo stesso criterio dovrà essere applicato per tutti gli altriimpianti posseduti dall’impresa.Il mmooddeelllloo ddeell ccoossttoo consiste nell’iscrizione di un bene al costo meno gli ammortamentiaccumulati e considerando anche qualunque svalutazione per riduzione di valore accu-mulata.Il mmooddeelllloo ddeellllaa rriiddeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeell vvaalloorree, invece, consiste nel determinare perio-dicamente il fair value dei beni strumentali tangibili ed iscrivere come attività talevalore al netto dei fondi ammortamento e dei fondi svalutazione relativi agli ammorta-menti e alle perdite di valore accumulati successivamente all’ultima volta in cui si eraproceduto alla determinazione del fair value.La frequenza delle rivalutazioni dipende dalle oscillazioni nei valori correnti degli ele-menti di immobili, impianti e macchinari. In caso di forte differenza tra fair value diun’attività rivalutata e valore contabile è necessaria un’ulteriore rivalutazione. Le oscillazioni del fair value di un elemento possono essere:

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a) rilevanti: in tal caso è necessaria una rivalutazione con frequenza annuale;b) irrilevanti: in tal caso è sufficiente una rivalutazione con frequenza dai tre ai cin-

que anni.

cc)) LLaa ddeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeellllee qquuoottee ddii aammmmoorrttaammeennttoo

Il principio contabile internazionale n. 16 prevede che il costo degli immobili, impian-ti e macchinari venga ammortizzato separatamente in relazione alla durata di ciascunelemento che compone il bene strumentale.Pertanto, potrà accadere che il costo totale di un bene, quale ad esempio un macchina-rio, venga suddiviso nei suoi elementi componenti ed ammortizzato secondo aliquotedifferenti in funzione della durata dei singoli componenti.In numerosi casi la differenziazione della vita utile di parti che compongono un immo-bile, un impianto o un macchinario riguarda una parte del medesimo che presenta unavita notevolmente più lunga o più corta rispetto alle altre, che hanno durata analoga.In tali casi, il paragrafo 46 richiede di ammortizzare separatamente la parte del beneche ha una vita utile differente ed ammortizzare tutte insieme le altre parti.Il valore ammortizzabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari deve esse-re ripartito sistematicamente durante la sua vita utile.

dd)) LLee mmooddaalliittàà aattttrraavveerrssoo llee qquuaallii qquuaannttiiffiiccaarree llee ppeerrddiittee ppeerr rriidduuzziioonnee ddii vvaalloorree ddeeiibbeennii ssttrruummeennttaallii

Al fine di determinare se un elemento di immobili, impianti e macchinari ha subìtouna riduzione durevole di valore, un’impresa deve applicare lo IAS 36 - Riduzionedurevole di valore delle attività.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Criterio di valutazione utilizzato per le immobilizzazioni materiali:

Costo 189 98%Fair value 0 0%Entrambi 3 1,5%Non presenti 1 0,5%Totale 193 100%

Viene presentato un esempio di illustrazione dei criteri di valutazione delle immobi-lizzazioni materiali con utilizzo sia del fair value che del costo storico.

BILANCIO CONSOLIDATO ZUCCHI S.P.A.

Note esplicative (pag. 27)

IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii mmaatteerriiaallii

I terreni sono iscritti in bilancio al valore rivalutato, corrispondente al fair value basa-to sul loro stato d’uso alla data della rivalutazione, determinato in base a periodiche,almeno triennali, valutazioni di periti terzi indipendenti. Le rivalutazioni sono effet-tuate con sufficiente regolarità cosicché il valore iscritto in bilancio non differiscesignificativamente da quello che si determinerebbe utilizzando il fair value alla data dibilancio. Il maggior valore derivante dalla rivalutazione dei terreni è accreditato direttamentealla riserva di rivalutazione, ad eccezione del caso in cui esso costituisca una ripresa di

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valore di una precedente svalutazione della stessa attività rilevata a conto economico, inquesto caso il maggior valore è accreditato al conto economico dell’esercizio nellamisura della svalutazione precedentemente rilevata. Un decremento nel valore di taliterreni è imputato al conto economico nella misura in cui esso ecceda l’eventuale sal-do di rivalutazione relativo a precedenti rivalutazioni di tali attività. Nel caso di vendita di terreni valutati al fair value, la corrispondente riserva di rivalu-tazione è riclassificata ad utili a nuovo.I fabbricati utilizzati per la produzione o la fornitura di beni e servizi o per scopi ammi-nistrativi sono iscritti in bilancio al costo storico dedotti i successivi ammortamenti esvalutazione accumulati. OmissisGli impianti, i macchinari e le attrezzature sono iscritti al costo al netto degli ammor-tamenti accumulati e delle eventuali svalutazioni per perdite di valore. Il costo ricom-prende i costi di smantellamento e rimozione del bene e i costi di bonifica del sito suicui insiste l’immobilizzazione materiale, se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Ibeni composti di componenti, di importo significativo, con vite utili differenti sonoconsiderati separatamente nella determinazione dell’ammortamento. L’ammortamento viene determinato, a quote costanti, sul costo dei beni al netto deirelativi valori residui, in funzione della loro stimata vita utile applicando le seguentialiquote percentuali.OmissisI valori residui dei cespiti e la vita utile sono rivisti, e modificati se necessario, allachiusura del bilancio. Il valore netto di libro è oggetto di svalutazione qualora sia supe-riore al suo valore recuperabile. I terreni non vengono ammortizzati.OmissisGli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinaticome differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell’attività e sonoimputati al conto economico dell’esercizio. I costi di manutenzione sono spesati a conto economico nel periodo di sostenimento.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

CC)) IInnvveessttiimmeennttii iimmmmoobbiilliiaarrii

Le regole di classificazione e di valutazione degli iinnvveessttiimmeennttii iimmmmoobbiilliiaarrii sono conte-nute nel principio contabile n. 40.Lo IAS 40 definisce quali investimenti immobiliari le proprietà immobiliari possedu-te per conseguire canoni di locazione e/o per l’apprezzamento del capitale investito.Non sono investimenti immobiliari gli immobili ad uso del proprietario, anche nelcaso in cui siano occupati da società del gruppo cui appartiene l’impresa.Per l’iscrizione in bilancio di un’attività fra gli investimenti immobiliari, lo IAS 40richiede che:1. sia probabile che i benefici economici futuri associati all’investimento immobi-

liare affluiranno all’entità;2. il costo sostenuto per l’investimento immobiliare possa essere valutato attendi-

bilmente.

Gli investimenti immobiliari che soddisfano le condizioni richieste dallo IAS 40 perl’iscrizione come attività devono essere iinniizziiaallmmeennttee rriilleevvaattii aall ccoossttoo, che comprende:1. il costo sostenuto per acquisire o costruire l’elemento;

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2. i costi sostenuti successivamente per migliorare, sostituire una parte ovvero effet-tuare la manutenzione (non ordinaria) dell’immobile.

Il principio contabile internazionale n. 40 individua due modalità alternative secondole quali un investimento immobiliare deve essere iissccrriittttoo ssuucccceessssiivvaammeennttee aallllaa rriilleevvaa--zziioonnee iinniizziiaallee come attività:1. modello del fair value;2. modello del costo.

La scelta di un modello deve essere applicata a tutti gli investimenti immobiliari del-l’impresa.Il mmooddeelllloo ddeell ffaaiirr vvaalluuee consiste nel determinare il fair value degli investimenti immo-biliari ed iscrivere come attività tale valore al netto dei fondi ammortamento e dei fon-di svalutazione relativi agli ammortamenti ed alle perdite di valore accumulati succes-sivamente all’ultima volta in cui si era proceduto alla determinazione del fair value.Lo IAS 40 incoraggia l’impresa a far determinare il fair value degli investimenti immo-biliari da periti professionalmente qualificati ed esperti nella localizzazione e nellatipologia dell’investimento immobiliare da valutare. Il fair value di un investimento immobiliare deve riflettere le condizioni di mercato alladata di riferimento del bilancio. Le differenze (proventi e oneri) derivanti dalla variazione del fair value dell’investi-mento immobiliare devono essere contabilizzate nel risultato economico dell’esercizioin cui si verificano.Qualora il fair value dell’investimento immobiliare non sia attendibilmente determi-nabile su base continuativa l’impresa deve valutare l’investimento al costo secondo loIAS 16, assumendo un valore residuo pari a zero. Il mmooddeelllloo ddeell ccoossttoo, invece, consiste nella valutazione degli investimenti immobiliarial costo meno gli ammortamenti accumulati e considerando anche qualunque svaluta-zione per riduzione di valore accumulata, secondo le previsioni dello IAS 16. Per gli investimenti immobiliari posseduti per la vendita si applica la valutazione inconformità all’IFRS 5.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Criterio di valutazione utilizzato per gli investimenti immobiliari:

N. bilanci %Costo 53 28%Fair value 12 6%Entrambi 0 0%Non presenti 128 66%Totale 193 100%

Viene presentato un esempio di illustrazione dei criteri di valutazione degli investi-menti immobiliari con utilizzo del fair value.

BILANCIO CONSOLIDATO MONTEFIBRE S.P.A.

Note (pag. 37)

IInnvveessttiimmeennttii iimmmmoobbiilliiaarrii

Gli investimenti immobiliari, rappresentati da immobili posseduti per la concessionein locazione e/o per l’apprezzamento patrimoniale, sono esposti al fair value, determi-

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nato in base a valutazioni effettuate da periti indipendenti. Il fair value è generalmente il prezzo al quale l’immobile potrebbe essere scambiato traparti indipendenti, interessate o disponibili ad effettuare la transazione. La stimaapprossima generalmente il prezzo più probabile ragionevolmente ottenibile sul mer-cato alla data di riferimento del bilancio, e non tiene conto dei costi operativi che l’im-presa potrebbe sostenere in una vendita o in altra dismissione.Per gli immobili rientranti in questa categoria sono stati stornati i fondi ammorta-mento e gli ammortamenti determinati secondo i precedenti principi contabili.Successivamente alla prima iscrizione dell’immobile tra gli investimenti immobiliarile rivalutazioni e svalutazioni derivanti dall’adeguamento al fair value sono rilevate aconto economico. Se a seguito di un cambiamento di destinazione un cespite viene qualificato come inve-stimento immobiliare, l’eventuale incremento di valore derivante dalla valutazione alfair value è imputato a patrimonio netto in apposita riserva.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

DD)) SSttrruummeennttii ffiinnaannzziiaarrii

La valutazione in sede di redazione del bilancio degli strumenti finanziari, derivati enon, dipende dalla categoria nella quale l’impresa ha classificato lo strumento finan-ziario.A tal proposito, lo IAS 39 individua quattro categorie:1. attività e passività finanziarie al fair value rilevato in conto economico (Fair Value

Through Profit and Loss – FVTPL);2. investimenti detenuti fino alla scadenza (Held to Maturity – HtM);3. finanziamenti e crediti (Loans and Receivables);4. attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale – AfS).

Le aattttiivviittàà ee llee ppaassssiivviittàà ffiinnaannzziiaarriiee aall ffaaiirr vvaalluuee rriilleevvaattoo iinn ccoonnttoo eeccoonnoommiiccoo compren-dono attività e passività finanziarie che soddisfano una delle seguenti condizioni.a) è classificata come posseduta per negoziazione (Helf for Trading – HfT).

Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per negozia-zione se è:(i) acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;(ii) parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestitiinsieme per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivoltaall’ottenimento di un profitto nel breve periodo; o(iii) un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia un contratto di garanziafinanziaria o un designato ed efficace strumento di copertura).

b) al momento della rilevazione iniziale viene designata dall’entità al fair value (valo-re equo) rilevato a conto economico. Un’entità può utilizzare questa designazionesoltanto quando consentito dal principio o quando ciò comporta informazioni piùrilevanti.

Tale categoria è valutata a fine esercizio al fair value con iscrizione degli utili/perdite sufair value nel conto economico.Gli iinnvveessttiimmeennttii ppoosssseedduuttii ssiinnoo aallllaa ssccaaddeennzzaa sono attività non derivate con pagamentifissi o determinabili e scadenza fissa che un’entità ha oggettiva intenzione e capacità dipossedere sino alla scadenza.

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Tale categoria è valutata al costo ammortizzato.I ffiinnaannzziiaammeennttii ee ccrreeddiittii sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi odeterminabili che non sono stati quotati in un mercato attivo.Tale categoria è valutata al costo ammortizzato.Le aattttiivviittàà ffiinnaannzziiaarriiee ddiissppoonniibbiillii ppeerr llaa vveennddiittaa sono quelle attività finanziarie nonderivate che sono designate come disponibili per la vendita o non sono classificatecome finanziamenti e crediti, investimenti posseduti sino alla scadenza o attivitàfinanziarie al fair value (valore equo) rilevato a conto economico.Tale categoria è valutata a fine esercizio al fair value con iscrizione degli utili/perdite sufair value direttamente in una riserva di patrimonio netto.A queste categorie si devono aggiungere le ppaassssiivviittàà ffiinnaannzziiaarriiee diverse da quelle valuta-te a fair value rilevato in conto economico che vengono valutate al costo ammortizzato.

Un aspetto particolarmente delicato è costituito dagli ssttrruummeennttii ffiinnaannzziiaarrii ddeerriivvaattii.Infatti, gli strumenti derivati che non fanno parte di relazioni di copertura devonoessere iscritti nella categoria degli strumenti finanziari valutati a fair value con rileva-zione degli utili/perdite nel conto economico.Per quanto riguarda le operazioni di copertura (hedge accounting), invece, lo IAS 39prevede che sia la valutazione dell’elemento di copertura (solitamente un derivato) adeterminare la valutazione dell’elemento coperto.Di fatto, quindi, sia l’elemento di copertura sia l’elemento coperto vengono valutati afair value. La rilevazione delle variazioni di fair value viene fatta direttamente nel con-to economico per le coperture che si qualificano come coperture di fair value oppurenel patrimonio netto se le coperture si qualificano come coperture di flussi di cassa.

Quali tipologie di strumenti finanziari sono presenti?

Tipologia di strumenti finanziari Numero società % (*)Strumenti finanziari valutati a fair value iscritto 96 50%a conto economico, di cui (cercare sia nell’attivo che nel passivo):– Strumenti finanziari di negoziazione 58 30%

(Strumenti di trading) e strumenti designati– Derivati non di copertura 45 23%Attività finanziarie detenute fino a scadenza (Held to maturity) 21 11%Attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale) 69 36%Copertura di fair value (Fair value hedge) 43 22%Copertura di flussi di cassa (Cash flow hedge) 79 41%(*) Percentuale calcolata sul numero di bilanci consolidati esaminati (193)

I risultati della ricerca mettono in evidenza che nel 23% dei bilanci consolidati sonopresenti derivati che non sono utilizzati a fini di copertura ai sensi dello IAS 39. Inrealtà, molto spesso non sono derivati acquistati dalle società con intenti speculativi,quanto piuttosto si tratta di derivati acquistati con intenti di copertura, ma che nonsoddisfano i requisiti molto rigidi previsti dallo IAS 39 per qualificare la relazione dicopertura come tale. A questo proposito, è di seguito riportato un esempio tratto dalbilancio consolidato Guala Closures.Per ciò che concerne le operazioni di copertura, molto presente è la copertura di flussidi cassa (cash flow hedge), rinvenibile nel 41% dei casi analizzati. Si tratta di copertu-re dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che sono attribuibili ad un par-ticolare rischio associato a una attività o passività rilevata o a una programmata opera-zione altamente probabile e che potrebbero influire sul conto economico. A questoproposito, è di seguito riportato un esempio tratto dal bilancio consolidato De’ Longhi.Decisamente meno diffusa la copertura di fair value hedge, presente solo in 43 bilanciconsolidati su 193.

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BILANCIO CONSOLIDATO GUALA CLOSURES

Nota Integrativa (pag. 65)

SSttrruummeennttii ffiinnaannzziiaarrii ddeerriivvaattiiDi seguito, vengono sintetizzate le principali caratteristiche dei contratti aperti al 31dicembre 2005:- iinntteerreesstt rraattee sswwaapp: si tratta di tre contratti.Essi prevedono lo scambio a scadenze semestrali del tasso Euribor/Libor, pagato daBanca Intesa, contro un tasso pagato dalla Società corrispondente all’Euribor/Libormaggiorato di uno spread. Tali regolazioni semestrali sono calcolate con riferimento adun importo nozionale fasato sul piano di ammortamento del debito sottostante. Gliimporti nozionali al 31 dicembre 2005 erano i seguenti: primo contratto euro pari a €82.556 mila, secondo contratto euro pari a € 39.096 mila, contratto in dollari america-ni pari a $ 56.153 mila. Tale spread varia all’interno di una fascia con un valore mini-mo (pari al 2,9% nel 2004, al 3,4% da agosto 2005, al 3,8% da agosto 2006 fino a sca-denza) ed un valore massimo (pari al 5,15% su tutto il periodo).Tutti i contratti hanno scadenza al 31 luglio 2008. In data 1° gennaio 2005 la società ha adeguato gli IRS al loro valore di fair value iscri-vendo il differenziale rispetto alla valutazione fatta sulla base dei principi contabili ita-liani, adottati fino al 31 dicembre 2004, ad una riserva di patrimonio netto (si veda lanota 37).I contratti sopra descritti, pur essendo stati stipulati ai fini della copertura del rischiodi variazione dei tassi di interesse sui finanziamenti, non soddisfano le stringentiregole previste dallo IAS 39 per la valutazione dell’efficacia della copertura; conse-guentemente la variazione del fair value di tali contratti al 31 dicembre 2005 è statarilevata a conto economico per un valore positivo di € 1.938 mila.

BILANCIO CONSOLIDATO DE LONGHI

Nota Integrativa (pag. 53-54)

Rischio di cambioIl Gruppo, in connessione all’attività caratteristica, è esposto al rischio di fluttuazioninei tassi di cambio delle valute (diverse da quella di conto) in cui sono espresse le tran-sazioni commerciali e finanziarie. Al fine di proteggere il conto economico e le postepatrimoniali da tali fluttuazioni, il Gruppo adotta una politica di copertura che utilizzaprocedure e strumenti atti a tale fine ed esenti da connotazioni speculative:

– le politiche di copertura: l’attività di copertura viene svolta a livello centralizzato, sul-la base delle informazioni raccolte da un sistema strutturato di reportistica, da risor-se ad essa specificamente dedicate ed utilizzando strumenti e politiche conformi aglistandard contabili internazionali. L’oggetto dell’attività di copertura è la protezionedei budget e delle poste di credito/debito commerciali e finanziarie;

– l’oggetto della copertura: l’attività di copertura si esplica con due finalità: la copertu-ra prospettica e anticipatoria (cash flow hedging) dei valori economici di budget,fino al momento della fatturazione, la copertura dei valori monetari dei crediti e deidebiti, originati dalla fatturazione e dall’accensione di operazioni di finanziamento;

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– gli strumenti utilizzati: vengono utilizzati strumenti derivati altamente liquidi econformi ad un’attività non speculativa, principalmente operazioni di acquisto/ven-dita a termine ed opzioni call and put. L’attività viene svolta con controparti prima-rie e di standing internazionale riconosciuto;

– la struttura operativa: l’attività di copertura viene centralizzata (fatta eccezione percasi isolati e trascurabili) su un veicolo finanziario del Gruppo, De’Longhi CapitalServices S.p.A., che opera con il mercato sulla base delle indicazioni ricevute dallesingole società operative. Le condizioni ottenute dal mercato vengono poi ribaltateappieno sulle società operative, cosicché De’Longhi Capital Services S.p.A. nonassume in proprio operazioni in derivati per rischi non propri.

Il Gruppo ha posizioni di rischio sulle principali valute internazionali (Dollaro Usa,Sterlina, Yen) e su altre valute minori e di paesi emergenti. Qui di seguito forniamo l’e-lenco delle operazioni in derivati di cambi in essere al 31 dicembre 2005:- per coperture anticipatorie su budget 2006:

- per coperture su crediti e debiti in valuta:

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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VVaalluuttaa OOppeerraazziioonnee VVaalloorree nnoozziioonnaallee FFaaiirr VVaalluueeAAccqquuiissttii VVeennddiittee TToottaallee nneettttoo

USD Forward sintetico 15.000 - 15.000 (548)CAD Contratto a termine - 10.000 10.000 (406)TToottaallee FFaaiirr VVaalluuee ((995544))

VVaalluuttaa VVaalloorree nnoozziioonnaallee FFaaiirr VVaalluueeAAccqquuiissttii VVeennddiittee TToottaallee nneettttoo

AUD v/EUR 21.598 21.598 (292)USD v/GBP (2.000) 6.487 4.487 88CAD v/EUR 11.308 11.308 (504)CHF v/EUR 667 667 (1)GBP v/EUR (15.000) 75.957 65.957 189CHF v/EUR 2.580 2.580 3DKK v/GBP 3.411 3.411 3EUR v/GBP 28.549 28.549 92NOK v/GBP 35.402 35.402 (13)HKD v/EUR (2.400) (2.400) 2JPY v/EUR 1.019.000 1.019.000 294NOK v/EUR 4.000 4.000 (2)NZD v/EUR (859) 6.495 5.645 (81)PLZ v/EUR 14.679 14.679 (313)USD v/EUR 38.027 38.027 (235)ZAR v/EUR 10.000 10.000 (25)TToottaallee FFaaiirr VVaalluuee ((779955))

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PUBBLICITÀ

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La presente sezione è dedicata all’analisi del bilancio d’esercizio (separato) redatto congli IAS/IFRS da 50 società industriali quotate.Gli aspetti analizzati sono i seguenti:1. lo stato patrimoniale;2. il conto economico;3. il rendiconto finanziario;4. alcuni criteri di valutazione;5. le operazioni straordinarie.

Relativamente al prospetto di stato patrimoniale la ricerca è stata condotta con l’obiet-tivo di individuare:A) la tipologia di schema adottato;B) il numero di voci presenti nell’attivo e nel passivo.

AA)) TTiippoollooggiiaa ddii sscchheemmaa aaddoottttaattoo

Tipologia di classificazione delle poste patrimoniali:

N. bilanci % sul totale Classificazione secondo il ciclo operativo 50 100%Classificazione secondo la liquidità 0 0%Misto 0 0%Totale 50 100%

Dall’analisi dei prospetti di stato patrimoniale delle 50 società che hanno redatto ilbilancio di esercizio compatibile con i principi contabili internazionali è emerso l’uti-lizzo nel 100% dei casi, della classificazione secondo il ciclo operativo.

BB)) NNuummeerroo ddii vvooccii pprreesseennttii nneellll’’aattttiivvoo ee nneell ppaassssiivvoo

La ricerca è poi proseguita attraverso l’analisi del numero di poste iscritte sia nell’atti-vo, che nel passivo patrimoniale, con l’obiettivo di verificare quante società del cam-pione si allineassero ai contenuti minimi dettati dallo IAS 1 e quante, invece, avesserodeciso di fornire un maggiore dettaglio informativo.I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Numero di voci presenti nell’attivo:

1. Lo stato patrimoniale

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SEZIONE IIIl bilancio d’esercizio (separato o individuale) IAS/IFRS

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N. bilanci % sul totale Fino a 9 2 4%10 - 20 42 84%21 - 30 2 4%Oltre 30 4 8%Totale 50 100%

Numero di voci presenti nel passivo:

N. bilanci % sul totale Fino a 9 1 2%10 - 20 43 86%21 - 30 3 6%Oltre 30 3 6%Totale 50 100%

Dall’analisi delle poste del passivo si è voluto mettere in evidenza quante imprese indi-cassero gli accantonamenti ai fondi rischi e oneri separatamente rispetto alle passivitàconnesse ai benefici per i dipendenti.

Gli accantonamenti per rischi sono indicati separatamente dai benefici ai dipendenti:

N. bilanci % sul totale Sì 42 84%No 8 16%Totale 50 100%

Di seguito viene esposto un esempio di stato patrimoniale redatto utilizzando la classi-ficazione secondo il ciclo operativo e, contemporaneamente, con il numero di voci piùbasso iscritte nell’attivo:

BILANCIO SEPARATO GIM

Stato patrimoniale (pag. 104)

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Stato Patrimoniale

(valori in Euro)

al 31 dicembre al 31 dicembre

2005 2004

Immobilizzazioni materiali - 14.176 Partecipazioni in controllate 81.157.979 81.157.979 Altre partecipazioni 7.241 7.241 Altre attività finanziarie 130.000.000 - ATTIVITA' NON CORRENTI 211.165.220 81.179.396

Crediti commerciali 2.575 - Altri crediti e attività correnti 101.024 299.318 Attività finanziarie correnti 16.438.142 4.819.621 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 126.463 3.096.719 ATTIVITA' CORRENTI 16.668.204 8.215.658

TOTALE ATTIVITA' 227.833.424 89.395.054

Stato Patrimoniale

(valori in Euro)

al 31 dicembre al 31 dicembre

2005 2004

Immobilizzazioni materiali - 14.176 Partecipazioni in controllate 81.157.979 81.157.979 Altre partecipazioni 7.241 7.241 Altre attività finanziarie 130.000.000 - ATTIVITA' NON CORRENTI 211.165.220 81.179.396

Crediti commerciali 2.575 - Altri crediti e attività correnti 101.024 299.318 Attività finanziarie correnti 16.438.142 4.819.621 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 126.463 3.096.719 ATTIVITA' CORRENTI 16.668.204 8.215.658

TOTALE ATTIVITA' 227.833.424 89.395.054

al 31 dicembre al 31 dicembre

2005 2004

- 14.176 81.157.979 81.157.979

7.241 7.241 130.000.000 -

211.165.220 81.179.396

2.575 - 101.024 299.318

16.438.142 4.819.621 126.463 3.096.719

16.668.204 8.215.658

227.833.424 89.395.054

al 31 dicembre al 31 dicembre

2005 2004

- 14.176 81.157.979 81.157.979

7.241 7.241 130.000.000 -

211.165.220 81.179.396

2.575 - 101.024 299.318

16.438.142 4.819.621 126.463 3.096.719

16.668.204 8.215.658

227.833.424 89.395.054

Stato Patrimoniale

(valori in Euro)

al 31 dicembre

2005

Immobilizzazioni materiali - Partecipazioni in controllate 81.157.979 Altre partecipazioni 7.241 Altre attività finanziarie 130.000.000 ATTIVITA' NON CORRENTI 211.165.220

Crediti commerciali 2.575 Altri crediti e attività correnti 101.024 Attività finanziarie correnti 16.438.142 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 126.463 ATTIVITA' CORRENTI 16.668.204

TOTALE ATTIVITA' 227.833.424

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Di seguito sono esposti i risultati della ricerca effettuata sui bilanci separati redattisecondo i principi contabili internazionali.

Quale schema di conto economico è stato adottato:

N. bilanci % sul totale Classificazione dei costi per natura 42 84%Classificazione dei costi per destinazione 8 16%Totale 50 100%

Come si può osservare, anche nel caso del bilancio separato e individuale, la maggio-ranza delle società ha preferito la classificazione dei costi per natura, che è sostanzial-mente quella prevista per gli schemi obbligatori dal nostro codice civile.

Quanti risultati intermedi sono presenti in conto economico:

N. bilanci % sul totale 1 risultato 5 10%2 risultati 21 42%3 risultati 16 32%4 risultati 5 10%5 risultati 3 6%Totale 50 100%

Molte società hanno indicato almeno due/tre risultati economici parziali (il 74% deicasi), i quali solitamente sono l’utile operativo lordo (risultato operativo ante ammor-tamenti, plusvalenze/minusvalenze e ripristini di valore/svalutazioni di attività noncorrenti), l’utile (o reddito) operativo (netto) e l’utile (reddito) ante imposte.

Se ci sono risultati intermedi, c’è l’indicazione del risultato operativo:

N. bilanci % sul totale Sì 48 96%No 2 4%Totale 50 100%

Le due società che non hanno indicato il risultato operativo, sono la CHL e la MontiAscensori. Segue l’esempio del conto economico di CHL (per quello di MontiAscensori si rinvia al sito wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt o al CD allegato).

BILANCIO SEPARATO CHL

Bilancio d’esercizio – Conto economico (pag. 27)

2. Il conto economico

60

(migliaia di euro) 31.12.2005

Ricavi 41.125Costo del venduto (33.965)Utile lordo 7.160Altri proventi 0Costi di distribuzione (4.611)Costi amministrativi (1.820)Altri costi (3.709)Utile (perdita) di periodo (2.989)

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3. Il rendicontofinanziario

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Se c’è l’indicazione del risultato operativo, quanti risultati intermedi sono presentiprima del risultato operativo:

N. bilanci % sul totale 0 24 50%1 16 33%2 8 17%Totale 48 100%

Se non c’è l’indicazione del risultato operativo, è presente un risultato intermedio conuna denominazione diversa:

N. bilanci % sul totaleSì 0 0%No 2 100%Totale 2 100%

Gi esempi a chiarimento sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Relativamente al rendiconto finanziario la ricerca è stata condotta con l’obiettivo diindividuare:A) la compatibilità del prospetto con lo IAS 7;B) l’indicazione separata di interessi/dividendi/imposte o all’interno dello schema

del rendiconto oppure in prospetti informativi separati.

AA)) CCoommppaattiibbiilliittàà ddeell rreennddiiccoonnttoo ffiinnaannzziiaarriioo ccoonn lloo IIAASS 77

La prima analisi condotta su tale documento è relativa alla verifica della compatibilitàdella struttura di rendiconto utilizzato e della risorsa finanziaria analizzata rispetto aldettame dello IAS 7.Si mette in evidenza che il campione esaminato è di 49 società in quanto il gruppo CIAnon ha presentato, nei documenti di bilancio, il prospetto del rendiconto finanziario.

Il prospetto del rendiconto finanziario risulta compatibile con lo IAS 7:

N. bilanci % sul totale Sì 43 86%No 6 4%Totale 49 100%

Dall’analisi del campione emerge che la maggioranza delle imprese hanno redatto ilrendiconto in modo compatibile con il principio contabile internazionale, rispettan-done le regole.In sei rendiconti finanziari si è riscontrata la non conformità per i seguenti motivi:– in cinque bilanci è stato redatto il rendiconto per mettere in evidenza flussi finan-

ziari che hanno comportato variazioni della “posizione finanziaria netta” odell’“indebitamento a breve termine”, quindi di una risorsa diversa dalle “disponi-bilità liquide e mezzi equivalenti”;

– in un caso è stato redatto il prospetto del rendiconto con una struttura “non com-patibile” con lo IAS 7, cioè non distinguendo in modo chiaro e separato le tregestioni, operativa, di investimento e finanziaria.

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BB)) IInnddiiccaazziioonnee sseeppaarraattaa ddii iinntteerreessssii//ddiivviiddeennddii//iimmppoossttee

Esistenza dell’indicazione separata di interessi, dividendi e imposte:

N. bilanci % sul totale Sì, nello schema del rendiconto 32 75%Sì, in prospetti separati 4 9%No 7 16%Totale 43 100%

Laddove è stata riscontrata l’indicazione separata di interessi, dividendi e imposte, siaall’interno dello schema, che con prospetti separati, si è analizzata la diversa colloca-zione di tali poste economiche. In particolare, per i 36 rendiconti che hanno dato taleseparata indicazione, abbiamo verificato se la collocazione veniva realizzata nelle atti-vità operative, in quelle di investimento o in quelle finanziarie.

Collocazione di interessi, dividendi e imposte:

Attività Attività Attività Non Totaleoperativa investimento finanziaria Disponibile

Imposte pagate 30% 3% 0% 67% 100%Interessi incassati 11% 22% 0% 67% 100%Interessi pagati 33% 0% 8% 59% 100%Dividendi pagati 3% 0% 64% 33% 100%Dividendi incassati 14% 19% 0% 67% 100%

Di seguito viene esposto un esempio di rendiconto compatibile con lo IAS 7 e con l’in-dicazione separata, all’interno dello schema, di interessi, dividendi e imposte:

BILANCIO SEPARATO ITALCEMENTI

Rendiconto finanziario e note esplicative (pagg. 205 e 210)

62

Bilancio separato ITALCEMENTI

Rendiconto finanziario e note esplicative – pagg. 205 e 210

Rendiconto finanziario

(euro)

2005

2004

A) Flusso dell'attività gestionale:

Risultato ante imposte

129.295.358

235.802.070

Ammortamenti e svalutazioni

66.800.673

65.475.123

Svalutazioni immobilizzazioni finanziarie

-

39.714

(Plusvalenze)/minusvalenze vendite immobilizzazioni

(14.696.732)

(23.855.827)

Variazione fondi per benefici verso dipendenti e altri fondi

1.291.277

(4.558.966)

Stock option

1.458.191

673.032

Storno oneri (proventi) finanziari netti

(41.237.037)

(36.668.302)

Flusso dell'attività operativa ante imposte, oneri/proventi

finanziari e variazione del capitale d'esercizio:

142.911.730

236.906.844

capitale circolante operativo

(6.091.097)

(15.608.076)

altre attività/passività

25.409.836

(36.378.513)

Totale variazione capitale di esercizio:

19.318.739

(51.986.589)

Oneri finanziari netti pagati

(14.451.674)

(15.339.782)

Dividendi ricevuti

33.746.776

52.008.085

Imposte pagate

(48.695.898)

(58.902.736)

Totale A)

132.829.673

162.685.822

B) Flusso da attività di investimenti:

Investimenti in immobilizzazioni:

Immateriali

(6.204.878)

(2.384.312)

Materiali

(103.825.291)

(87.093.096)

Finanziarie (Partecipazioni)

(296.415.481)

(21.717.010)

Totale investimenti

(406.445.650)

(111.194.418)

Realizzo disinvestimenti per immobilizzazioni nette cedute

261.199.785

43.513.413

Totale disinvestimenti

261.199.785

43.513.413

Variazione altre attività/passività finanziarie a lungo termine

(4.566.535)

(131.705)

Totale B)

(149.812.400)

(67.812.710)

C) Flusso da attività di finanziamento :

Nuovi debiti finanziari a lungo termine

230.092.448

252.000.000

Rimborso debiti finanziari a lungo termine

(403.841)

(187.594.262)

Variazione debiti a breve termine

(80.239.825)

(21.088.783)

Variazione altre attività finanziarie

(37.887.080)

(43.221.948)

Altre variazioni del patrimonio netto

4.098.615

-

Variazione azioni proprie

(10.227.195)

-

Dividendi distribuiti

(88.553.341)

(96.064.924)

Totale C)

16.879.781

(95.969.917)

D) Variazione di dispon ibilità liquide (A+B+C)

(102.946)

(1.096.805)

E) Disponibilità liquide iniziali

326.458

1.423.263

Disponibilità liquide finali (D+E)

223.512

326.458

Dispo nibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, gli assegni e i depo siti bancar i a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non super iore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziar io corr isponde a que lla dello stato patrimoniale.

Bilancio separato ITALCEMENTI

Rendiconto finanziario e note esplicative – pagg. 205 e 210

2005

2004

129.295.358

235.802.070

66.800.673

65.475.123

-

39.714

(14.696.732)

(23.855.827)

1.291.277

(4.558.966)

1.458.191

673.032

(41.237.037)

(36.668.302)

142.911.730

236.906.844

(6.091.097)

(15.608.076)

25.409.836

(36.378.513)

19.318.739

(51.986.589)

(14.451.674)

(15.339.782)

33.746.776

52.008.085

(48.695.898)

(58.902.736)

132.829.673

162.685.822

(6.204.878)

(2.384.312)

(103.825.291)

(87.093.096)

(296.415.481)

(21.717.010)

(406.445.650)

(111.194.418)

261.199.785

43.513.413

261.199.785

43.513.413

(4.566.535)

(131.705)

(149.812.400)

(67.812.710)

230.092.448

252.000.000

(403.841)

(187.594.262)

(80.239.825)

(21.088.783)

(37.887.080)

(43.221.948)

4.098.615

-

(10.227.195)

-

(88.553.341)

(96.064.924)

16.879.781

(95.969.917)

(102.946)

(1.096.805)

326.458

1.423.263

223.512

326.458

Dispo nibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, gli assegni e i depo siti bancar i a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non super iore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziar io corr isponde a que lla dello stato patrimoniale.

Bilancio separato ITALCEMENTI

Rendiconto finanziario e note esplicative – pagg. 205 e 210

Rendiconto finanziario

(euro)

2005

A) Flusso dell'attività gestionale:

Risultato ante imposte

129.295.358

Ammortamenti e svalutazioni

66.800.673

Svalutazioni immobilizzazioni finanziarie

-

(Plusvalenze)/minusvalenze vendite immobilizzazioni

(14.696.732)

Variazione fondi per benefici verso dipendenti e altri fondi

1.291.277

Stock option

1.458.191

Storno oneri (proventi) finanziari netti

(41.237.037)

Flusso dell'attività operativa ante imposte, oneri/proventi

finanziari e variazione del capitale d'esercizio:

142.911.730

capitale circolante operativo

(6.091.097)

altre attività/passività

25.409.836

Totale variazione capitale di esercizio:

19.318.739

Oneri finanziari netti pagati

(14.451.674)

Dividendi ricevuti

33.746.776

Imposte pagate

(48.695.898)

Totale A)

132.829.673

B) Flusso da attività di investimenti:

Investimenti in immobilizzazioni:

Immateriali

(6.204.878)

Materiali

(103.825.291)

Finanziarie (Partecipazioni)

(296.415.481)

Totale investimenti

(406.445.650)

Realizzo disinvestimenti per immobilizzazioni nette cedute

261.199.785

Totale disinvestimenti

261.199.785

Variazione altre attività/passività finanziarie a lungo termine

(4.566.535)

Totale B)

(149.812.400)

C) Flusso da attività di finanziamento :

Nuovi debiti finanziari a lungo termine

230.092.448

Rimborso debiti finanziari a lungo termine

(403.841)

Variazione debiti a breve termine

(80.239.825)

Variazione altre attività finanziarie

(37.887.080)

Altre variazioni del patrimonio netto

4.098.615

Variazione azioni proprie

(10.227.195)

Dividendi distribuiti

(88.553.341)

Totale C)

16.879.781

D) Variazione di dispon ibilità liquide (A+B+C)

(102.946)

E) Disponibilità liquide iniziali

326.458

Disponibilità liquide finali (D+E)

223.512

Dispo nibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, gli assegni e i depo siti bancar i a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non super iore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziar io corr isponde a que lla dello stato patrimoniale.

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4. Alcuni criteridi valutazione

63

DDiissppoonniibbiilliittàà lliiqquuiiddee ee mmeezzzzii eeqquuiivvaalleennttiiLe disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, gli asse-gni e i depositi bancari a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza origina-ria prevista non superiore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezziequivalenti del rendiconto finanziario corrisponde a quella dello stato patrimoniale.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Nell’ambito della ricerca si è proceduto ad analizzare l’applicazione di alcuni criteri divalutazione nella redazione dei bilanci d’esercizio secondo gli IAS/IFRS. Nel prosieguo verranno illustrati i risultati dell’indagine con riferimento alle seguentifattispecie:A) attività materiali;B) investimenti immobiliari.

AA)) AAttttiivviittàà mmaatteerriiaallii

Per quanto riguarda l’illustrazione della tematica si rinvia a quanto illustrato nellasezione del bilancio consolidato al punto 9.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Criterio di valutazione utilizzato per le immobilizzazioni materiali:

Costo 49 98%Fair value 0 0%Entrambi 0 0%Non presenti 1 2%Totale 50 100%

Viene presentato un esempio di illustrazione dei criteri di valutazione delle immobi-lizzazioni materiali.

BILANCIO SEPARATO SAES GETTERS

Principi contabili e note esplicative (pag. 118)

IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii mmaatteerriiaallii

Sono iscritte al costo o al costo rivalutato (deemed cost) al netto dei fondi di ammorta-mento e delle perdite di valore (impairment). Nel costo sono compresi gli oneri acces-sori ed i costi diretti ed indiretti di produzione, per la quota ragionevolmente imputa-bile al bene.

Bilancio separato ITALCEMENTI

Rendiconto finanziario e note esplicative – pagg. 205 e 210

Rendiconto finanziario

(euro)

2005

2004

A) Flusso dell'attività gestionale:

Risultato ante imposte

129.295.358

235.802.070

Ammortamenti e svalutazioni

66.800.673

65.475.123

Svalutazioni immobilizzazioni finanziarie

-

39.714

(Plusvalenze)/minusvalenze vendite immobilizzazioni

(14.696.732)

(23.855.827)

Variazione fondi per benefici verso dipendenti e altri fondi

1.291.277

(4.558.966)

Stock option

1.458.191

673.032

Storno oneri (proventi) finanziari netti

(41.237.037)

(36.668.302)

Flusso dell'attività operativa ante imposte, oneri/proventi

finanziari e variazione del capitale d'esercizio:

142.911.730

236.906.844

capitale circolante operativo

(6.091.097)

(15.608.076)

altre attività/passività

25.409.836

(36.378.513)

Totale variazione capitale di esercizio:

19.318.739

(51.986.589)

Oneri finanziari netti pagati

(14.451.674)

(15.339.782)

Dividendi ricevuti

33.746.776

52.008.085

Imposte pagate

(48.695.898)

(58.902.736)

Totale A)

132.829.673

162.685.822

B) Flusso da attività di investimenti:

Investimenti in immobilizzazioni:

Immateriali

(6.204.878)

(2.384.312)

Materiali

(103.825.291)

(87.093.096)

Finanziarie (Partecipazioni)

(296.415.481)

(21.717.010)

Totale investimenti

(406.445.650)

(111.194.418)

Realizzo disinvestimenti per immobilizzazioni nette cedute

261.199.785

43.513.413

Totale disinvestimenti

261.199.785

43.513.413

Variazione altre attività/passività finanziarie a lungo termine

(4.566.535)

(131.705)

Totale B)

(149.812.400)

(67.812.710)

C) Flusso da attività di finanziamento :

Nuovi debiti finanziari a lungo termine

230.092.448

252.000.000

Rimborso debiti finanziari a lungo termine

(403.841)

(187.594.262)

Variazione debiti a breve termine

(80.239.825)

(21.088.783)

Variazione altre attività finanziarie

(37.887.080)

(43.221.948)

Altre variazioni del patrimonio netto

4.098.615

-

Variazione azioni proprie

(10.227.195)

-

Dividendi distribuiti

(88.553.341)

(96.064.924)

Totale C)

16.879.781

(95.969.917)

D) Variazione di dispon ibilità liquide (A+B+C)

(102.946)

(1.096.805)

E) Disponibilità liquide iniziali

326.458

1.423.263

Disponibilità liquide finali (D+E)

223.512

326.458

Dispo nibilità liquide e mezzi equivalenti Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, gli assegni e i depo siti bancar i a vista e gli altri investimenti di tesoreria con scadenza originaria prevista non super iore a tre mesi. La definizione di disponibilità liquide e mezzi equivalenti del rendiconto finanziar io corr isponde a que lla dello stato patrimoniale.

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I costi di manutenzione sostenuti successivamente alla prima rilevazione sono capita-lizzati solo se comportano un incremento dei benefici economici futuri afferenti aicespiti cui si riferiscono. Alcuni cespiti sono stati valutati al fair value alla data di transizione ai principi conta-bili internazionali (IAS/IFRS) e sono misurati sulla base del costo rivalutato (deemedcost), costituito dall’ammontare rettificato da parte della Società in applicazione dispecifiche leggi di rivalutazione monetaria all’epoca delle rivalutazioni stesse. L’ammortamento è calcolato a quote costanti sulla base della vita utile stimata delleimmobilizzazioni materiali. Le immobilizzazioni acquisite nell’anno sono state ammortizzate in funzione dei mesidi possesso; stesso procedimento è stato applicato alle immobilizzazioni dimesse.Sono considerati contratti di locazione finanziaria quelli che trasferiscono sostanzial-mente al locatario tutti i rischi e i benefici della proprietà. I beni oggetto di locazionefinanziaria sono rilevati al minore tra il loro fair value e il valore attuale dei pagamentiminimi dovuti sulla base dei contratti e sono sottoposti ad ammortamento sulla basedella loro vita utile stimata. La passività verso il locatore è classificata tra le passivitàfinanziarie nello stato patrimoniale. La quota di interessi inclusa nei canoni periodiciè rilevata tra gli oneri finanziari imputati al conto economico dell’esercizio. Gli altricontratti sono considerati operativi e i relativi costi sono rilevati sulla base delle con-dizioni previste nei contratti.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

BB)) IInnvveessttiimmeennttii iimmmmoobbiilliiaarrii

Per quanto riguarda l’illustrazione della tematica si rinvia a quanto illustrato nellasezione del bilancio consolidato al punto 9.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Criterio di valutazione utilizzato per gli investimenti immobiliari:

Costo 13 26%Fair value 3 6%Entrambi 0 0%Non presenti 34 68%Totale 50 100%

Viene presentato un esempio di illustrazione dei criteri di valutazione degli investi-menti immobiliari con utilizzo del fair value.

BILANCIO SEPARATO SOGEFI

Note esplicative ed integrative (pag. 199)

IInnvveessttiimmeennttii iimmmmoobbiilliiaarrii

Per quanto riguarda gli investimenti immobiliari, cioè i beni immobili detenuti al finedi conseguire canoni di locazione o per il relativo apprezzamento, si è applicato lo IAS40 e, in particolare, la valutazione a fair value in base alla quale, dopo la rilevazione ini-ziale del bene al fair value, le variazioni successive del fair value sono rilevate a contoeconomico.

64

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5. Le operazionistraordinarie

65

Note esplicative ed integrative (pag. 209)

Investimenti immobiliariOmissisCome richiesto dallo IAS 40 si forniscono le seguenti informazioni:– il fair value indicato in bilancio si basa sulla stima effettuata da perito esterno in

possesso di riconosciute qualifiche professionali;– i canoni di locazione realizzati nell’esercizio sugli investimenti immobiliari sono

indicati nel commento alla voce di conto economico “Ricavi delle vendite e delleprestazioni”.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sito dell’Os-servatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

L’obiettivo dell’indagine sulle operazioni straordinarie è stato, anzitutto, quello diindividuare se nell’esercizio i gruppi quotati hanno effettuato operazioni straordinarieper poi osservare come è stata esposta la relativa informativa nel bilancio consolidatoe/o separato della capogruppo.Come è noto con l’integrale applicazione dei principi contabili internazionali le opera-zioni straordinarie qualificabili come business combinations devono essere rilevatecon la metodologia del purchase method ovvero rilevando attività, passività e passivitàpotenziali del soggetto acquisito al fair value. L’IFRS 1 prima applicazione dei principicontabili internazionali consente alle imprese di applicare retroattivamente il purcha-se method alle business combinations pregresse vincolando tale applicazione all’e-stensione a tutte le operazioni di aggregazione da una determinata data.

In materia di operazioni straordinarie è stato messo in luce quanto segue:

Esistono operazioni di riorganizzazione aziendale (fusioni, scissioni, ecc.)?

N. Bilanci %Sì 6 12%No 16 32%Non dichiarato 28 56%Totale 50 100%

Le sei società che hanno compiuto operazioni di riorganizzazione nel corso del 2005 nonforniscono informazioni puntuali sulla eventuale applicazione del purchase method.Solo in un caso di fusione, la società specifica che non è stato utilizzato il metodo del-l’acquisto in quanto l’aggregata era già controllata.

Esiste il goodwill?

N. Bilanci %Sì 15 30%No 35 70%Totale 50 100%

La presenza di goodwill nel 30% del campione è da riferirsi dunque a business combi-nation pregresse. Anche nei bilanci d’esercizio le poste riferite al goodwill sono signi-ficative. Si veda al proposito il caso riportato.

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BILANCIO SEPARATO SEAT PAGINE GIALLE

Note al bilancio (pag. 127)

55.. AAttttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii ccoonn vviittaa uuttiillee iinnddeeffiinniittaa Ammontano a € 3.187.161 migliaia al31 dicembre 2005 e sono relative ai disavanzi emergenti dalle fusioni effettuate inesercizi passati. 66.. IImmppaaiirrmmeenntt tteesstt ddii aattttiivviittàà iimmmmaatteerriiaallii ccoonn vviittaa uuttiillee iinnddeeffiinniittaa A fine esercizio è stato effettuato l’impairment test degli avviamenti iscritti in bilancio. Il test ha dato esito positivo, pertanto non si sono rese necessarie svalutazioni di taliattivi. Le modalità di svolgimento del test sono descritte nella nota 7 al bilancio conso-lidato del gruppo SEAT Pagine Gialle.

Se esiste il goodwill sono state fornite informazioni circa l’impairment test

Sì 10 67%No 5 33%Totale 15 100%

Il comportamento al riguardo è analogo a quello espresso nell’analisi dei bilanci con-solidati.Si riporta un esempio di informativa analitica circa le Cash generating units.

BILANCIO SEPARATO JOLLY HOTEL

Note al bilancio (pag. 47)

Verifica di eventuali perdite di valore di attività immateriali a vita utile indefinita(avviamenti) Avviamento Jolly Hotel «Touring» di MilanoIl valore recuperabile di tale avviamento è stato determinato in base al valore d’uso. Perla determinazione di tale valore si è utilizzata la proiezione dei flussi di cassa risultantidal budget approvato dall’alta direzione e da una proiezione pluriennale, che copre unarco temporale di tre anni. Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa pro-spettici è pari a 5,2% (anno 2004: 4,2%) e per i flussi di cassa oltre i tre anni è statoconsiderato, prudenzialmente, un tasso di crescita pari a zero.Avviamento Jolly Hotel SienaL’ammontare recuperabile dalla gestione dell’Hotel di Siena è stato determinato inbase al valore d’uso. Per la determinazione di tale valore si è utilizzata la proiezione deiflussi di cassa risultanti dal budget approvato dall’alta direzione e da una proiezionepluriennale, che copre un arco temporale di tre anni. Il tasso di attualizzazione appli-cato ai flussi di cassa prospettici è pari a 5,2% (anno 2004: 4,2%) e per i flussi di cassaoltre i tre anni è stato considerato, prudenzialmente, un tasso di crescita pari a zero.Avviamento Garage Jolly Hotel «Cavalieri» di PisaL’ammontare recuperabile dalla gestione del Garage del Jolly Hotel «Cavalieri» di Pisaè stato determinato in base al valore d’uso. Per la determinazione di tale valore si è pro-ceduto alla proiezione dei flussi di cassa, sulla base dei dati consuntivi dell’esercizio2004. Il tasso di attualizzazione applicato ai flussi di cassa prospettici è pari a 5,2%(anno 2004: 4,2%).

66

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67

Se esistono informazioni sull’impairment test, ci sono informazioni sul metodo di cal-colo del valore recuperabile

N. bilanci %Sì 8 80%No 2 20%Totale 10 100%

Se esistono informazioni sull’impairment test sono indicate/individuate le cash gene-rating unit

N. bilanci %Sì 6 60%No 4 40%Totale 10 100%

Se esiste il goodwill c’è stata svalutazione

N. bilanci %Sì 0 0%No 15 100%Non ci sono informazioni 0 0%Totale 15 100%

Non si rilevano svalutazioni di avviamenti all’atto della prima applicazione dell’im-pairment test.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sito dell’Os-servatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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La presente sezione è dedicata all’analisi del bilancio d’esercizio redatto con il codicecivile da 166 società industriali quotate.Gli aspetti analizzati sono i seguenti:1. le partecipazioni in società controllate e collegate iscritte nelle immobilizzazioni;2. le analisi dei criteri di valutazione in vista dell’adozione degli IAS/IFRS;3. le imposte anticipate sulle perdite riportabili;4. le informazioni sugli strumenti finanziari (art. 2427-bis codice civile).

L’obiettivo dell’indagine effettuata sulle partecipazioni è stato orientato ad indivi-duare:a) le società quotate che hanno redatto il bilancio d’esercizio secondo i principi con-

tabili civilistici che possedevano al 31/12/2005 partecipazioni in imprese control-late e/o collegate iscritte fra le immobilizzazioni finanziarie;

b) quali sono stati i criteri di valutazione adottati per la valutazione di tali partecipa-zioni;

c) la presenza o meno nelle note integrative delle motivazioni riguardanti gli scosta-menti fra costo e patrimonio netto;

d) la presenza di società controllate e/o collegate con patrimonio netto negativo.

A) Esistenza di società controllate/collegate

Esistono partecipazioni in società controllate e/o collegate iscritte nelle immobilizza-zioni finanziarie:

N. bilanci %Sì 158 95%No 8 5%Totale 166 100%

Le società che non hanno partecipazioni immobilizzate in controllate e/o collegatesono le seguenti:

– Autostrade Meridionali;– Bonifiche Ferraresi;– Caleffi;– Eurofly;– Immobiliare Lombarda;

1. Le partecipazioni insocietà controllate e

collegate iscritte nelle immobilizzazioni

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SEZIONE III

Il bilancio d’esercizio codice civile

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– Mondo He;– Olidata;– Uni Land.

Il numero di società che hanno partecipazioni immobilizzate in controllate e/o colle-gate non coincide con il numero di società che hanno presentato il bilancio consolida-to per le seguenti motivazioni:– una società (Immobiliare Lombarda) non ha partecipazioni iscritte nelle immobi-

lizzazioni finanziarie, ma possiede alcune partecipazioni in società controllate ecollegate iscritte nell’attivo circolante. Tale società, pertanto, ha redatto il bilancioconsolidato;

– tre società (La Gaiana, Sadi e Smurfit-Sisa) hanno nel loro bilancio esclusivamen-te società collegate, pertanto non hanno redatto il bilancio consolidato;

– due società (Garboli-Conicons e Navigazione Montanari) presentano nel lorobilancio imprese controllate iscritte nelle immobilizzazioni, ma non hanno redattoil bilancio consolidato13;

– una società (Uni Land) possedeva partecipazioni in imprese controllate al31/12/2004, tali partecipazioni sono state conferite nella società controllata di nuo-va costituzione Perlier S.r.l. con effetto dal 01/08/2005. Successivamente, in data 3novembre 2005, la partecipazione nella società Perlier S.r.l. è stata interamenteceduta alla società Kelemata S.p.A.. Tale società, pertanto, ha redatto il bilancioconsolidato utilizzando a tal fine i dati forniti dalla relazione trimestrale al30/09/200514.

Fra le società che possiedono partecipazioni in società controllate e/o collegate (158casi), è interessante evidenziare il caso della società Algol S.p.A., che possiede parteci-pazioni in 2 società controllate (Algol France S.a.s. e Algol Net S.p.A.), ma ha intera-mente svalutato il valore di tali partecipazioni, in considerazione delle risultanze nega-tive di tali società15.

B) Criteri di valutazione

Se esistono partecipazioni in società controllate e/o collegate (158 casi), il metodo divalutazione utilizzato è:

Solo costo rettificato 145 92%Solo patrimonio netto 5 3%Entrambi 8 5%Totale 158 100%

Le società che adottano il metodo del patrimonio netto sono Alitalia, Cdc, Gewiss, I.nete Snai.Le società che adottano entrambi i metodi sono Amplifon, ASM Brescia, Autogrill,Autostrada Torino-Milano, Crespi, Dada, Enertad e Retelit.

13 La Garboli-Conicons non fornisce alcuna indicazione sulla mancata redazione del bilancio consolidato.La Navigazione Montanari dall’esercizio 2004 non redige più il bilancio consolidato in quanto, in segui-to alla scissione parziale di Beom S.r.l. ed alla successiva incorporazione nella Navigazione MontanariS.p.A., non detiene più partecipazioni in società operative. Le partecipazioni non operative non sonostate consolidate in quanto irrilevanti (pag.23).

14 Il consolidamento delle società controllate è avvenuto unicamente agli effetti del Conto economico edutilizzando i dati riferiti al periodo dal 1 gennaio 2005 al 30 settembre 2005 (pag.24).

15 La partecipazione in Algol France S.a.s. è stata interamente svalutata in presenza di perdite d’eserci-zio e patrimonio netto negativo e tenendo conto, inoltre, della imminente messa in liquidazione dellasocietà (pag.102).Analogamente, la partecipazione in Algol Net S.p.A. è stata interamente svalutata in presenza di patri-monio netto negativo e della messa in liquidazione avvenuta in data 6 luglio 2005.

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Almeno in un caso (Enertad) il metodo del patrimonio netto è stato applicato per laprima volta nell’esercizio 2005 ad una sola società controllata. Il bilancio dell’esercizio2005 della Enertad chiude con una perdita di circa 18.897 mln di euro. Gli effetti del-l’applicazione del patrimonio netto sono descritti nell’estratto del bilancio Enertadriportato di seguito.

BILANCIO D’ESERCIZIO ENERTAD

Immobilizzazioni finanziarie (pag. 125)L’importo indicato nella voce “Altri movimenti” è relativo al cambiamento del criteriodi valutazione della partecipazione nella società controllata EnerTAD France Sas, avve-nuto nel corso del presente esercizio. Tale variazione, effettuata nell’ambito di quantoprevisto dal principio contabile n. 21, consente una migliore rappresentazione dellasituazione economico patrimoniale della società. Poiché l’effetto del cambiamento delcriterio di valutazione è stato effettuato con decorrenza 31 dicembre 2005 non è statadata rappresentazione degli effetti sul patrimonio netto dei precedenti esercizi o dellesituazioni interinali dell’esercizio in corso. Si rimanda a quanto riportato nel successi-vo paragrafo relativo ai proventi straordinari.

Proventi straordinari (pag. 138)Il saldo di bilancio al 31 dicembre 2005, pari a 15 mln di euro, riguarda l’adeguamen-to del valore di carico della società controllata EnerTAD France Sas. La partecipazioneè stata valutata con il metodo del patrimonio netto rispetto ai precedenti esercizi neiquali era iscritta al costo di acquisto. In accordo a quanto previsto dal principio conta-bile n. 29 e considerando che tale variazione ha decorrenza a partire dal 31 dicembre2005, il relativo effetto economico è stato iscritto interamente tra i proventi straordi-nari.

Il metodo del costo è utilizzato dalla quasi totalità delle società per la valutazione dellepartecipazioni, sia come metodo esclusivo di valutazione sia in abbinamento al meto-do del patrimonio netto.

Di seguito si riporta l’esempio della società ASM Brescia.Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

BILANCIO D’ESERCIZIO ASM BRESCIA

Criteri di valutazione(pag. 74)

Immobilizzazioni finanziarie (pag. 76)

Le partecipazioni sono valutate al costo di acquisto o di sottoscrizione, ovvero sulla basedel valore attribuito in sede di conferimento, eventualmente ridotto per perdite dure-voli di valore. Il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora venga-no meno i motivi della svalutazione effettuata.La partecipazione in Endesa Italia S.p.A. è stata valutata con il metodo del patrimonionetto in quanto sono presenti i presupposti richiesti dalla legge e dai principi contabi-li per l’applicazione di tale metodologia. In sede di applicazione di tale metodologia siè tenuto conto anche della quota dei dividendi effettivamente spettanti e relativi all’e-sercizio 2005 per i quali il Consiglio di Amministrazione e l’Assemblea di Endesa ItaliaS.p.A. hanno deciso la distribuzione.

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C) Scostamenti fra costo e patrimonio netto

Nel caso di utilizzo del metodo del costo come unico criterio di valutazione (145 casi) oin abbinamento al metodo del patrimonio netto (8 casi) sono stati presi in considera-zione gli aspetti sotto riportati.In 141 bilanci, pari al 92% circa delle società che utilizzano il metodo del costo, è pre-sente almeno una partecipazione in imprese controllate e/o collegate iscritta ad unvalore superiore rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto.Il codice civile, all’art. 2426, n. 3, richiede espressamente che tale maggior valore ven-ga motivato nella nota integrativa.

Qualora esistano partecipazioni iscritte ad un valore superiore rispetto alla corrisponden-te frazione di patrimonio netto (141 casi), la differenza è motivata nella nota integrativa?

Sì, indicando genericamente che il minor valore non è durevole 64 45%Sì, indicando le specifiche dei piani industriali ed il tempo di recupero 14 10%Sì, indicando l’avviamento pagato sulla partecipazione 21 15%No 42 30%Totale 141 100%

Dall’analisi dei risultati riportati in tabella emergono due considerazioni:– il 30% delle società che presentano partecipazioni iscritte ad un valore superiore

rispetto alla corrispondente frazione di patrimonio netto della partecipata nonindica la motivazione del mantenimento di tale maggior valore di carico;

– il 45% delle società motiva la differenza positiva in modo generico, affermandosemplicemente che tale differenza non è durevole;

– il restante 25% motiva in modo più dettagliato il maggior valore di carico della parte-cipazione rispetto alla frazione di patrimonio netto e, in particolare, nel 15% dei casi,fa riferimento alla presenza di avviamenti pagati all’atto di acquisto della partecipazio-ne, mentre, nel 10% dei casi, fornisce le informazioni richieste dal principio contabi-le nazionale n. 20, ovvero indica le specifiche dei piani industriali ed i tempi di recu-pero che consentono di far ritenere le perdite delle società partecipate non durevoli.

Di seguito viene riportato un esempio tratto dalle società analizzate.

BILANCIO D’ESERCIZIO ISAGRO

Analisi delle voci di Stato patrimoniale e di Conto economico (pag.172)

Partecipazioni (Pag. 179)[…]Il mantenimento dell’iscrizione al costo di acquisizione delle partecipazioni ad unvalore superiore rispetto alla valutazione delle partecipazioni con il metodo del Pa-trimonio netto risulta giustificato dai seguenti fattori:· Isagro Asia Agrochemicals Ltd. – viene mantenuta l’iscrizione ad un valore supe-

riore, rispetto alla quota di patrimonio netto, poiché tale maggior valore è ricondu-cibile in parte alla differenza, giudicata di non durevole valore, tra il tasso di cam-bio di iscrizione e quello dalla data di chiusura dell’esercizio ed in parte allo stornodegli utili intragruppo, sospesi nella valorizzazione dell’inventario di magazzino al31 dicembre 2005, che verranno realizzati con la commercializzazione verso terzinell’esercizio 2006;

· Isagro Espana S.L. – il maggior valore di iscrizione, dovuto alla valutazione dellapartecipazione al momento dell’acquisizione dalla controllata Isagro Europe S.r.l.(incorporata in Isagro S.p.A. nell’esercizio 2004), viene mantenuto in quanto lar-

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gamente supportato dalla capacità reddituale attuale e prospettica;· Isagro U.S.A. Inc. e AgriFormula S.r.l. – viene mantenuta l’iscrizione ad un valore

superiore, poiché la minor valutazione con il metodo del patrimonio netto rispettoal valore di carico è unicamente riconducibile allo storno degli utili intragruppo,sospesi nella valorizzazione dell’inventario di magazzino al 31 dicembre 2005, cheverranno realizzati con la commercializzazione verso terzi nell’esercizio 2006;

· Isagro Ricerca S.r.l. – viene mantenuta l’iscrizione ad un valore superiore, poiché laminor valutazione con il metodo del patrimonio netto rispetto al valore di carico èdovuta allo storno degli utili intragruppo inclusi nei costi di ricerca capitalizzati eche si realizzeranno negli esercizi futuri con la commercializzazione dei prodotti adessi riferiti;

· Isam S.r.l. - viene mantenuta l’iscrizione ad un valore superiore in quanto ampia-mente supportata dai risultati conseguiti e dalle prospettive reddituali future con-fermate dai piani aziendali;

· Isagro Argentina Srl, Isagro Japan Ltd e Isagro Colombia Ltd - viene mantenuta l’i-scrizione ad un valore superiore in quanto le società sono di nuova costituzione e laminore valutazione con il metodo del patrimonio netto deriva essenzialmente dalsostenimento dei costi gestionali necessari all’avvio delle stesse.

[…]Il maggior valore di carico delle partecipazioni nella Siamer S.r.l., acquistata nel corsodell’esercizio 2001, e nella società Arterra, acquistata nel corso dell’esercizio 2005,rispetto alla valutazione con il metodo del patrimonio netto è da imputare all’avvia-mento riconosciuto in sede di acquisizione di tali partecipazioni, a fronte delle pro-spettive reddituali future confermate dai piani aziendali e dai risultati ottenuti.

D) Presenza di società controllate e/o collegate con patrimonio netto negativo

Esistono nei bilanci analizzati società controllate e collegate con un patrimonio nettonegativo?

N. bilanci %Sì 60 39%No 93 61%Totale 153* 100%(*) Si tratta di 153 bilanci poichè 145 società adottano il solo metodo del costo ed 8 utilizzano lo stesso congiuntamente a quello del patrimonio netto.

Le società controllate e collegate con patrimonio netto negativo presentano un valoredi carico netto:

Positivo 31Pari a zero 17Pari a zero, ma con un ulteriore fondo rischi su partecipazioni 24(B.3 del passivo di stato patrimoniale)

Vi sono, pertanto, sessanta società che detengono almeno una controllata o collegatacon patrimonio netto negativo.Le partecipazioni in tali controllate e/o collegate sono state valutate nei bilanci analiz-zati nel modo seguente:– in diciassette casi tali partecipazioni sono state completamente svalutate ed esposte

ad un valore di carico pari a zero;– in ventiquattro casi le partecipazioni non sono state semplicemente svalutate, ma,

per tenere conto di futuri impegni, la società controllante ha costituito un appositofondo rischi nel passivo dello stato patrimoniale;

– in trentuno casi almeno una partecipata con patrimonio netto negativo è stata man-tenuta comunque ad un valore di carico positivo.

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2. Le analisi dei criteri di valutazione

in vista dell’adozionedegli IAS/IFRS

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Nell’ambito della ricerca si è proceduto ad analizzare l’applicazione di alcuni criteri divalutazione per la redazione del bilancio d’esercizio secondo il codice civile al fine diverificare le eventuali modifiche valutative in vista dell’adozione degli IAS/IFRS.Nel prosieguo verranno illustrati i risultati della ricerca con riferimento ad alcuni cri-teri impiegati nella iscrizione e valutazione di:A) immobilizzazioni immateriali;B) immobilizzazioni materiali;C) rimanenze.

AA)) IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii iimmmmaatteerriiaallii

L’indagine si è concentrata sulle modalità di iscrizione dei costi di ricerca, sviluppo epubblicità. Infatti, il n. 5 del primo comma dell’art. 2426 del codice civile ammette la capitalizza-zione di detti costi qualora abbiano utilità pluriennale e venga dato espresso consensoalla loro iscrizione da parte del collegio sindacale. Il principio contabile internazionale IAS 38, invece, prevede quanto segue:– costi di ricerca: devono essere rilevati come costi nel momento in cui sono soste-

nuti;– costi di sviluppo: devono essere rilevati tra le attività immateriali solo se l’impresa

può dimostrare la fattibilità tecnica per il completamento dell’attività immateriale,l’intenzione di portarla a compimento, la capacità di usare o vendere quella attività,la modalità con la quale l’attività genererà probabili benefici economici futuri, ladisponibilità di risorse tecniche e finanziarie adeguate per lo sviluppo e l’utilizzo/vendita di quell’attività, la capacità di poter valutare attendibilmente il costo diquell’attività durante il suo sviluppo;

– costi di pubblicità: devono essere rilevati come costi nel momento in cui sonosostenuti.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Modifica dei criteri di iscrizione dei costi di ricerca, sviluppo e pubblicità rispettoall’esercizio precedente:

N. bilanci %Sì 2 1%No 124 75%Non indicato 0 0%Non presenti 40 24%Totale 166 100%

Viene presentato un esempio di cambiamento dei criteri di valutazione dei costi diricerca, sviluppo e pubblicità.

BILANCIO D’ESERCIZIO BEGHELLI

Nota integrativa (pag. 40)

IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii iimmmmaatteerriiaallii

OmissisIn merito al trattamento dei costi di ricerca applicata e sviluppo, si segnala che laCapogruppo ha provveduto a capitalizzare tra le immobilizzazioni immateriali i costisostenuti per le attività di sviluppo relative alla realizzazione di nuovi prodotti. Tali

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immobilizzazioni sono ammortizzate in un arco temporale di cinque esercizi. Il cambia-mento dei principi contabili è motivato dalla necessità di adeguare il trattamento dei costidi sviluppo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale (IAS 38) invista della sopracitata adozione dei principi contabili internazionali nel bilancio consoli-dato di gruppo al 31 dicembre 2005. Il cambiamento è stato applicato prospetticamentee gli effetti del cambiamento di principio sono illustrati nel seguito della presente Nota.

Nota integrativa (pag. 43)

Immobilizzazioni immaterialiOmissisNel corso del 2005 la Beghelli ha proceduto a capitalizzare i costi di ricerca e sviluppo(prevalentemente costi del personale, spese di consulenza e costi per materiali) speci-ficatamente identificati e relativi a progetti per lo sviluppo di nuovi prodotti in tutte learee di attività in cui opera la Beghelli (illuminazione, sicurezza, emergenza e lineacommerciale), dalla cui produzione e commercializzazione sono attesi benefici futuriin grado di reintegrare i costi sostenuti. Nel corso di precedenti esercizi tali oneri venivano imputati al conto economico dell’e-sercizio in cui venivano sostenuti. Qualora la società non avesse mutato il criterio dicapitalizzazione, il risultato d’esercizio ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2005sarebbero risultati inferiori di euro/migliaia 2.316 pari ai costi di ricerca sostenuti nel-l’anno e capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali al netto degli ammortamentiche sono stati imputati al conto economico nel 2005 (circa euro/migliaia 605) e dei rela-tivi effetti fiscali. Con riferimento al trattamento delle spese di sviluppo capitalizzate al31 dicembre 2005 è stato adottato il cosiddetto “metodo dell’applicazione prospettica”in quanto non risultano disponibili le corrispondenti informazioni per gli esercizi pre-cedenti non avendo la società implementato un sistema di contabilità analitica per rile-vare in modo puntuale e specifico costi di sviluppo associati al singolo progetto.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sito dell’Os-servatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

BB)) IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii mmaatteerriiaallii

L’indagine si è concentrata sull’analisi di eventuali modifiche dei periodi di ammorta-mento delle immobilizzazioni materiali. Lo IAS 16, infatti, in tema di attività materiali prevede che l’ammortamento del costodel bene avvenga al netto del valore residuo, se questo è determinabile, e con riparti-zione sistematica durante la vita utile del bene. Inoltre, lo IAS 16 impone che il valoreresiduo e la vita utile vadano rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio se le aspettati-ve differiscono dalle precedenti stime.Con riferimento ai terreni, inoltre, lo IAS 16 prevede che essi non possano essereammortizzati. Il loro valore deve essere rilevato distintamente dai fabbricati che insi-stono su di essi.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Modifica dei periodi di ammortamento:

N. bilanci %Sì 9 5%No 142 86%Non indicato 15 9%Totale 166 100%

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Vengono presentati due esempi relativi al cambiamento dei periodi di ammortamentoe di scorporo del terreno dal fabbricato.

BILANCIO D’ESERCIZIO INDESIT COMPANY

Nota integrativa (pag. 33)

CCaammbbiiaammeennttii ddii ssttiimmaa

Indesit Company S.p.A., anche in considerazione delle analisi effettuate nell’ambitodel processo di transizione agli IFRS del bilancio consolidato, ha effettuato una nuovastima della vita utile di alcune tipologie di cespiti. In base alle analisi condotte è emer-so che alcuni beni iscritti nella categoria impianti e macchinari hanno una vita utileresidua stimata maggiore di quella determinata con le aliquote di ammortamento adot-tate fino al 31 dicembre 2004. Le relative aliquote di ammortamento sono quindi statecoerentemente riviste, con un effetto di riduzione degli ammortamenti addebitati aconto economico al 31 dicembre 2005. Qualora non fosse stato effettuato il cambia-mento di stima menzionato, il risultato prima delle imposte e il valore di carico degliimmobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2005 sarebbero stati inferiori di 7milioni di euro, mentre l’utile dell’esercizio ed il patrimonio netto alla medesima datasarebbero stati inferiori per 4,4 milioni di euro.

BILANCIO D’ESERCIZIO BASTOGI

Nota integrativa (pag. 122)

IImmmmoobbiilliizzzzaazziioonnii mmaatteerriiaallii

OmissisSi precisa che nel corso dell’esercizio in esame, nell’ambito di una approfondita anali-si sugli immobili e relativi impianti di proprietà del Gruppo Bastogi, si è proceduto aridefinire la vita economico-tecnica residua per i beni appartenenti alla categoria“Terreni e fabbricati” e “Impianti”. Si precisa che tale analisi e ridefinizione della sti-mata vita utile residua è stata effettuata per ciascun immobile a livello dei suoi compo-nenti rilevanti (terreno, fabbricato e impianti) confermata, per gli immobili più signi-ficativi, da una apposita valutazione redatta da terzi indipendenti. In particolare lacomponente terreno su cui insiste l’immobile non viene ammortizzata in quanto ele-mento a vita utile illimitata. Le aliquote di ammortamento applicate nel periodo in esame sui suddetti beni immo-biliari sono state pertanto determinate ripartendo il loro valore netto contabile iscrit-to in bilancio al 31 dicembre 2004 (per le sole componenti fabbricati ed impianti) sul-la base della vita utile residua stimata. Tale cambiamento di stima ha comportato per laSocietà l’addebito a conto economico di minori ammortamenti pari a circa 171 migliaiadi euro con un effetto positivo sul risultato d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2005 e sulpatrimonio netto sempre a tale data di circa 164 migliaia di euro al netto del relativoeffetto fiscale (calcolato ai soli fini IRAP).

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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CC)) RRiimmaanneennzzee

L’indagine si è concentrata sul criterio di valutazione del LIFO e sulla valutazione dellecommesse ultrannuali.Secondo il principio contabile internazionale IAS 2, infatti, il metodo di valutazione delLIFO non è ammesso.Si è anche proceduto a verificare se nel caso di utilizzo del metodo LIFO sia stato indi-cato l’ammontare della cosiddetta “Riserva Lifo”, cioè della differenza tra valore cor-rente delle rimanenze e valore di iscrizione in bilancio.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Esistenza di rimanenze di magazzino valutate con il metodo LIFO:

N. bilanci %Sì 24 15%No, perché il LIFO è stato 5 3%abbandonato nel 2005No 87 52%Non ci sono rimanenze 50 30%Non indicato 0 0%Totale 166 100%

Viene presentato un esempio di rimanenze di magazzino valutate con il metodo LIFO.

BILANCIO D’ESERCIZIO PININFARINA

Nota integrativa (pag. 44)

RRiimmaanneennzzeeLe rimanenze finali sono valutate al minore tra il costo d’acquisto o di fabbricazione edil corrispondente valore di mercato o di realizzo. Il costo è stato determinato con l’ap-plicazione del metodo LIFO a scatti annuali, con l’eccezione dei prodtotti in corso dilavorazione che sono valutati al costo di produzione.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

Indicazione della riserva LIFO in caso di utilizzo del metodo LIFO:

N. bilanci %Sì 14 58%No 10 42%Totale 24 100%

Per quanto riguarda l’ammontare della riserva LIFO nei bilanci nei quali tale riserva èstata indicata, in un bilancio (Eni), la riserva LIFO presenta un valore di 1.820 milionidi euro a fronte di un magazzino di 1.190 milioni di euro e a un patrimonio netto di5.287 milioni di euro. Di fatto, quindi, nel caso Eni, la riserva LIFO è pari al 152% delmagazzino e al 34% del patrimonio netto.Negli altri tredici bilanci nei quali tale riserva è stata indicata, essa presenta i seguentivalori relativi rispetto al valore delle rimanenze e del patrimonio netto.

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(dati in migliaia di euro)

Totale riserve LIFO (A) 30.167Totale rimanenze di magazzino (B) 440.329Totale patrimonio netto (C) 28.561.633

A/B 7%A/C 0,1%

Inoltre, gli stessi dati (riserva LIFO/rimanenze e riserva LIFO/patrimonio netto)riportati nella tabella precedente a livello aggregato sono stati determinati per ognisingola società. I risultati, ripartiti per intervalli di “incidenza”, sono i seguenti:

Riserva LIFO/rimanenze

Dallo 0% al 10% 9Dal 10% al 20% 3Dal 20% al 40% 1Oltre il 100% 1Totale 14

Riserva LIFO/patrimonio netto

Dallo 0% al 5% 13Oltre il 30% 1Totale 14

Viene presentato un esempio di indicazione della riserva LIFO.

BILANCIO D’ESERCIZIO BUZZI UNICEM

Nota integrativa (pag. 123)

RRiimmaanneennzzeeOmissisLa differenza tra le rimanenze calcolate con il metodo LIFO e la valutazione a costi cor-renti, rilevati a fine esercizio, viene fornita, per categorie di beni, nella nota integrativa.

Nota integrativa (pag. 139)

RRiimmaanneennzzeeOmissisIl valore delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, qualora fosse deter-minato sulla base dei prezzi correnti a fine esercizio 2005, sarebbe migliore di circa8.237 migliaia di euro rispetto al valore iscritto a stato patrimoniale con la seguenteripartizione:- materie prime, sussidiarie e di consumo 4.198- prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 3.493- prodotti finiti 546Totale 8.237

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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Per quanto riguarda le cinque società che hanno abbandonato il LIFO nell’esercizio2005 si è proceduto a calcolare l’incidenza sul risultato dell’esercizio dell’iscrizione inconto economico del componente di reddito straordinario (positivo o negativo) deri-vante dall’abbandono del criterio LIFO di valutazione delle rimanenze di magazzino. Irisultati sono i seguenti:

(dati in migliaia di euro)

Società Proventi (oneri) Utile (perdita) A/Bda cambio criterio di esercizio %

(A) (B)Ciccolella +1.167 -6.100 19,13%Gewiss -223 +34.923 0,64%Ima +406 +15.535 2,61%Negri Bossi* 0 -9.271 0%Smurfit Sisa +279 +6.458 4,32%* La società dichiara l’irrilevanza dell’effetto del cambiamento di criterio.

Viene presentato un esempio di cambiamento del criterio di valutazione delle rima-nenze.

BILANCIO D’ESERCIZIO GEWISS

Nota integrativa (pag. 121)

RRiimmaanneennzzeeLe rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produ-zione ed il valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato. Il costo delle rimanenze di materie prime, prodotti finiti, merci e semilavorati diacquisizione esterna è determinato applicando a partire dal 1° gennaio 2005 il metododel costo medio ponderato mentre nell’esercizio precedente veniva applicato il crite-rio LIFO. La differenza emergente dalla diversa metodologia di calcolo al 1° gennaio2005 è stata attribuita al conto economico dell’esercizio ed imputata alla voce oneristraordinari. Nella valutazione dei prodotti in corso di lavorazione si è tenuto conto del costo di pro-duzione in funzione delle fasi di lavorazione raggiunte a fine esercizio. Il costo di pro-duzione comprende tutti i costi diretti ed una quota di costi indiretti ragionevolmenteimputabile ai prodotti.Le scorte obsolete o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possi-bilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l’iscrizione di un apposito fondo rettifi-cativo del valore delle rimanenze.

Nota integrativa (pag. 134)

RRiimmaanneennzzeeOmissisCome già commentato nella sezione principi contabili, a partire dal 2005 è stata modi-ficata la configurazione di costo delle rimanenze passando dal criterio LIFO al costomedio ponderato. L’impatto sui saldi di apertura delle giacenze pari a 223 mila euro èstato attribuito al conto economico alla voce “Oneri straordinari”.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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Per quanto riguarda le commesse ultrannuali si è proceduto a verificare l’esistenza dicommesse valutate con il metodo della commessa completata (costo) e l’eventualeabbandono di tale metodo. Lo IAS 11, infatti, prevede l’utilizzo del criterio della per-centuale di avanzamento.

I risultati della ricerca sono quelli indicati nel seguito.

Esistenza di prodotti in corso su ordinazione (commesse ultrannuali) valutate con ilmetodo della commessa completata (costo):

N. bilanci %Sì 6 4%No, perché il metodo del costo 0 0%è stato abbandonato nel 2005No 42 25%Non ci sono commesse 118 71%Non indicato 0 0%Totale 166 100%

Viene presentato un esempio di applicazione del criterio di valutazione del metododella commessa completata.

BILANCIO D’ESERCIZIO SIRTI S.P.A.

Nota integrativa (pag. 49)

RRiimmaanneennzzeeOmissisI lavori in corso su ordinazione sono valutati al costo industriale, costituito dagli oneridi diretta imputazione, esclusi gli interessi passivi e le spese generali. Il valore dei lavo-ri in corso su ordinazione è ridotto, mediante apposite svalutazioni, per tener contodelle perdite presunte al completamento della commessa e di altri eventuali rischi con-nessi.

Nota integrativa (pag. 60)

RimanenzeOmissisLa valutazione dei lavori di durata ultrannuale con il metodo della percentuale di com-pletamento porterebbe le rimanenze dei lavori in corso su ordinazione di fine periodoa circa 441,2 milioni di euro contro i circa 343,8 milioni di euro di fine 2004. Pertanto,il valore della produzione risulterebbe al 31 dicembre 2005 superiore di circa 23,8milioni di euro, con un effetto positivo sul risultato netto 2005 di 14,9 milioni di euro,ed un maggior valore del patrimonio netto di fine esercizio di circa 57,2 milioni dieuro, al netto dell’effetto fiscale.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sito dell’Os-servatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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Le imposte anticipate su perdite fiscali devono essere iscritte qualora gli amministra-tori ritengano ragionevolmente certo l’ottenimento, nei successivi cinque esercizi,ovvero nel periodo di riportabilità in genere delle perdite fiscali, di imponibili fiscalisufficienti a consentirne il riassorbimento.L’OIC n. 25 richiede specifiche ulteriori condizioni da valutare al fine dell’iscrizionedelle imposte anticipate sulle perdite fiscali:a) la ragionevole certezza di ottenere in futuro imponibili fiscali che potranno assor-

bire le perdite riportabili, entro il periodo nel quale le stesse sono deducibilisecondo la normativa tributaria;

b) l’identificabilità delle circostanze che hanno generato le perdite e la ragionevolecertezza che tali circostanze non si ripeteranno.

In presenza di tali condizioni l’iscrizione delle imposte anticipate è obbligatoria.La delicatezza di tale tema ha indotto il legislatore, nell’ambito della riforma societaria,ha richiedere, in nota integrativa (punto 14, lett. b) dell’art. 2427 del codice civile), laredazione di un apposito prospetto contenente le seguenti informazioni: «l’ammonta-re delle imposte anticipate contabilizzato in bilancio attinenti a perdite dell’esercizio odi esercizi precedenti e le motivazioni dell’iscrizione, l’ammontare non ancora conta-bilizzato e le motivazioni della mancata iscrizione».Il prospetto consente di cogliere un segnale importante, in quanto:a) in caso di iscrizione delle imposte anticipate la società «assume l’impegno» di

fronteggiare la perdita dell’esercizio o degli esercizi precedenti (più precisamentele perdite fiscali) attraverso gli imponibili positivi delle gestioni future;

b) in caso di non iscrizione delle imposte anticipate la società segnala l’incapacità digenerare, nel periodo di tempo previsto per la recuperabilità fiscale, adeguati risul-tati positivi.

L’informativa nei bilanci è spesso carente, poiché raramente vengono riportate inmodo analitico le motivazioni del comportamento seguito dagli amministratori.Per le società che adottano gli IAS/IFRS non è più richiesta la ragionevole certezza qua-le condizione per l’iscrizione delle imposte anticipate, ma è sufficiente la probabilità diottenere negli esercizi futuri imponibili sufficienti a consentirne il riassorbimento.

Per quanto riguarda le perdite riportabili, la ricerca ha messo in evidenza quanto diseguito riportato:

N. bilanci % sul totaleSì 77 46%No 7 4%Non dichiarato 82 50%Totale 166 100%

Di seguito viene presentato un esempio di dettaglio relativo alle perdite riportabili agliesercizi successivi con iscrizione delle imposte anticipate.L’esempio riguarda un caso in cui sono state iscritte le imposte anticipate sia sulle per-dite illimitatamente riportabili, sia sulle perdite riportabili per cinque esercizi.La dimensione delle perdite e la continuatività delle stesse rende la scelta degli ammi-nistratori di iscrivere le imposte anticipate particolarmente delicata. A supporto dell’i-scrizione gli amministratori riportano la motivazione in modo corretto, affermandoche l’iscrizione è supportata dalle previsioni economiche formulate nel piano indu-striale.L’OIC 25 indica infatti, a titolo esemplificativo, la presenza di piani industriali e bud-get attendibili quale motivazione da indicare per l’iscrizione delle imposte anticipate.

3. Le imposte anticipate sulle

perdite riportabili

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BILANCIO D’ESERCIZIO FASTWEB

Nota integrativa (pag. 71)

La voce Crediti per imposte anticipate, pari a € 351.690 migliaia (€ 292.590 migliaia),è interamente riferita al beneficio correlato a perdite fiscali riportabili a nuovo ed one-ri a deducibilità differita, tenuto conto delle differenze temporanee fra il valore attri-buito alle attività e passività secondo criteri civilistici ed il valore attribuito alle stessesecondo criteri fiscali.Nel prospetto seguente vengono evidenziate per anno di formazione l’ammontare del-le perdite fiscalmente deducibili con il relativo calcolo delle imposte anticipate.

AAnnnnoo ddii ffoorrmmaazziioonnee ((ddaattii iinn €//000000)) PPeerrddiittee FFiissccaallii SSccaaddeennzzaa IImmppoossttee aannttiicciippaattee 1999 1.290 illimitata 4262000 81.094 illimitata 26.7612001 226.702 illimitata 74.812PPeerrddiittee iilllliimmiittaattaammeennttee rriippoorrttaabbiillii 330099..008866 110011..999988

2002 33.770 2007 11.1442003 383.321 2008 126.4962004 121.932 2009 40.2382005 135.287 2010 44.645PPeerrddiittee lliimmiittaattaammeennttee rriippoorrttaabbiillii 667744..331100 222222..552222

TToottaallii ((IIRReeSS)) 998833..339966 332244..552211

DDiiffffeerreennzzee tteemmppoorraanneeee ((IIRReeSS ++ IIRRAAPP)) 2277..116699

TToottaallee IImmppoossttee AAnnttiicciippaattee iinn bbiillaanncciioo 335511..669900

Le imposte anticipate sono per € 324.521 migliaia relative alle perdite fiscali già rea-lizzate il cui dettaglio è riportato nella tabella precedente, di cui € 674.311 migliaiariferite a perdite fiscali a riporto limitato entro le scadenze sopraindicate. La societàritiene ragionevolmente di poter utilizzare tali perdite fiscali a riduzione di futuri red-diti imponibili entro le relative scadenze. Tali imposte anticipate sono state determi-nate applicando l’aliquota IReS vigente del 33%.Sono stati inoltre iscritti € 27.169 migliaia di imposte anticipate relative a differenzetemporanee originate da circa € 80.000 migliaia di differenze fra i valori fiscali e valo-ri civilistici di attività e passività iscritte a bilancio. Tali imposte anticipate sono statedeterminate applicando l’aliquota IReS vigente del 33% e, ove applicabile, anche ilbeneficio derivante dalla futura deducibilità ai fini IRAP, considerando l’aliquotavigente del 4,25%.Le attività per imposte anticipate iscritte al 31 dicembre 2005 sono ritenute recupera-bili sulla base delle previsioni economiche formulate nel piano industriale 2005-2013approvato dal Consiglio di Amministrazione del 14 gennaio 2005.

Negli esercizi successivi alla manifestazione delle perdite è necessario monitorare lapresenza delle condizioni per l’iscrizione e procedere all’iscrizione delle imposte anti-cipate, qualora nell’esercizio di manifestazione della perdita non fossero state giudica-te presenti le condizioni necessarie, oppure allo storno di tale posta di bilancio, qualo-ra le condizioni inizialmente presenti dovessero venir meno.

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Nel corso degli esercizi successivi all’iscrizione della fiscalità differita è però anchepossibile che intervengano operazioni straordinarie o modifiche nella normativafiscale tali da determinare una modifica della fiscalità differita precedentementeiscritta.Di seguito è riportato un esempio in cui la società ha stornato la fiscalità differita inrelazione alla cessione di un ramo d’azienda:

BILANCIO D’ESERCIZIO RONCADIN

Schemi di bilancio (pag. 41)

Il credito per imposte anticipate è stato azzerato nel 2005 per effetto della cessione delramo pizza.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

L’art. 2427-bis del codice civile richiede che vengano esposte nella nota integrativa leseguenti informazioni:– strumenti finanziari derivati: illustrazione, per ciascuna categoria, del loro fair

value e delle informazioni sulla loro entità e natura;– immobilizzazioni finanziarie (escluse le partecipazioni in società controllate, colle-

gate e joint ventures) iscritte ad un valore superiore al loro fair value: indicazionedel valore contabile e del fair value delle singole attività (o di appropriati raggrup-pamenti di tali attività) e dei motivi per i quali il valore contabile non sia stato ridot-to, inclusa la natura degli elementi sostanziali sui quali si basa il convincimento chetale valore possa essere recuperato.

4. Le informazionisugli strumenti

finanziari (art. 2427-bis c.c.)

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Bilancio d’esercizio RONCADIN

Pag. 41 VOCI DI BILANCIO Saldo al Saldo al Variazione 31/12/04 31/12/05 C) Attivo circolante II – Crediti 1) verso clienti, esigib. entro l'esercizio 6.718.803 - (6.718.803) successivo 2) verso imprese controllate 458.676 111.709.614 111.250.938 2 a esigibili entro l’eser cizio successivo 458.676 - Commerciali 19.197 (19.197) - Finanziari 439.479 111.709.614 111.270.135 2 b esigibili oltre l’esercizio successivo -commerciali 3) verso imprese collegate esigibili entro l’esercizio successivo 2.272.920 - (2.272.920) 4) verso imprese controllanti esigibili entro 160.000 625 (159.375) l 'esercizio 4-bis Crediti tributari 107.136 572.416 465.280 4-ter Imposte anticipate 2.960.784 - (2.960.784) 5) verso altri, 844.707 1.339.475 494.768 - esigibili entro l'esercizio successivo - esigibili oltre l'esercizio successivo TOTALE 13.523.026 113.622.130 100.099.104

Il credito per imposte anticipate è stato azzerato nel 2005 per effetto della cessione del ramo pizza.

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La presenza di strumenti finanziari derivati, siano essi di copertura o di speculazione(negoziazione), obbliga l’impresa ad inserire in nota integrativa informazioni:– sul loro fair value a fine esercizio;– sulla loro entità;– sulla loro natura.

L’OIC 3 richiede che, sulla scorta dello IAS 32 e dell’IFRS 7, «le informazioni integra-tive comprendano un insieme di descrizioni qualitative e quantitative, tenuto contodella natura degli strumenti e della loro importanza relativa».L’informativa deve cioè essere modulata in relazione all’importanza relativa di talistrumenti rispetto al complesso delle posizioni detenute dall’impresa.L’OIC 3 propone due tabelle, per i derivati di negoziazione e per i derivati di copertu-ra, che possono essere utilizzate per fornire le informazioni richieste dal 2427-bis, co.1, qualora l’impresa abbia stipulato molteplici contratti derivati con finalità di tradinge/o di copertura.In caso di numero di contratti derivati contenuto le tabelle possono essere sostituitecon un’informativa per ogni singolo contratto con l’indicazione di: – tipologia del contratto derivato; – finalità (trading o copertura); – valore nozionale; – rischio finanziario sottostante (rischio di tasso di interesse, di cambio, crediti-

zio, ecc.); – fair value del contratto derivato; – attività o passività coperta (per i contratti derivati di copertura); – fair value dell’attività o passività coperta se disponibile (per i contratti derivati di

copertura).

Per quanto riguarda la presenza di strumenti finanziari derivati la ricerca ha prodotto iseguenti risultati:

n. bilanci % sul totaleSì 76 46%No 84 51%Non chiaro 6 3%Totale 166 100%

Se sono presenti strumenti finanziari, è indicato il valore di fair value di tali strumenti:

n. bilanci % sul totaleSì 66 87%No 10 13%Totale 76 100%

L’indicazione del valore del fair value viene riportata con terminologie varie, tra le qua-li: fair value, market to market, valore, valore di mercato. In alcuni casi la nota integra-tiva non riporta il valore quantitativo del fair value, ma l’affermazione che la valorizza-zione a fair value non avrebbe prodotto effetti significativi.

Di seguito è riportato un esempio di informativa sintetica con l’indicazione delle carat-teristiche dei singoli contratti.

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BILANCIO D’ESERCIZIO SICC

(Pag. 95)

22)) IInnffoorrmmaazziioonnii rreellaattiivvee aall vvaalloorree eeqquuoo ““ffaaiirr vvaalluuee”” ddeeggllii ssttrruummeennttii ffiinnaannzziiaarrii ((aarrtt.. 22442277bbiiss ccoodd..cciivv..))Con riferimento da quanto previsto dal codice civile si evidenzia quanto segue:1) strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla società:

* Gli importi sono espressi in unità di euro

Di seguito è riportato un esempio di informativa sintetica.

BILANCIO D’ESERCIZIO BENETTON GROUP

(Pag. 149)

AAllttrree iinnffoorrmmaazziioonniiLa gestione dei rischi finanziari e informazioni relative al valore equo fair value deglistrumenti finanziari (art. 2427 bis c.c.). Il Gruppo Benetton pone da sempre particola-re attenzione alla gestione dei rischi finanziari attraverso un monitoraggio delle pro-prie esposizioni a rischio; Benetton Group S.p.A., nel suo ruolo di holding finanziaria,gestisce tali rischi per conto delle società del Gruppo attraverso l’uso di strumentifinanziari derivati.L’esposizione al rischio cambio è sostanzialmente neutralizzata per effetto delle opera-zioni poste in essere di outright, currency swap e collar (“zero cost”); al 31 dicembre2005 il valore nozionale e il fair value di questi strumenti era così suddiviso:

(1) Il valore nozionale è calcolato in base al controvalore applicando il cambio a termine.(2) Il fair value è calcolato come attualizzazione dei flussi di cassa futuri.

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Descrizione Interest Rate Swap

InterestRate Swap

Interest RateSwap

Interest RateSwap

Interest RateSwap

Totale

Contratto n. 30434 30426 30418 30430 30422 Finalità copertura copertura cop ertura copertura copertura Valore nozionale 3.062.500 2.448.791 1.742.392 1.709.683 2.451.555 11.414.921 Rischio rischio di rischio di rischio di rischio di rischio di sottostante interesse interesse interesse interesse inte resse Fair value (90.803) (72.123) (35.686) (63.644) (376) (262.632) Attività o muto BNL n. mutuo BPA

n. mutuo Medio mutuo Banca mutuo Medio

passività 6073579 70505563 Credito delle Marche n. Credito coperta Fondiario n. 146623 Fondiario n. 59938 63764

(in migliaia di euro) Divisa da cedere Divisa da acquistare

Valutazione a Valutazione a Rischio cambio Nozionale (1) fair value (2) Nozionale

(1) fair value (2)

Outright 224.498 (5.126) (202.564) 4.980 Currency swap 509.636 (3.456) (532.230) 3.154 Opzioni collar (zero cost) 19.535 185 (17.094) 29 Totale 753.669 (8.397) (751.888) 8.163

(in migliaia di euro) Divisa da cedere Valutazione a

Rischio cambio Nozionale (1) fair value (2)

Outright 224.498 (5.126) Currency swap 509.636 (3.456) Opzioni collar (zero cost) 19.535 185 Totale 753.669 (8.397)

(in migliaia di euro) Divisa da cedere Valutazione a

Rischio cambio Nozionale (1) fair value (2)

Outright 224.498 (5.126) Currency swap 509.636 (3.456) Opzioni collar (zero cost) 19.535 185 Totale 753.669 (8.397)

Divisa da cedere Divisa da acquistare Valutazione a

Nozionale(1)

fair value (2)

(202.564) 4.980 (532.230) 3.154 (17.094) 29 (751.888) 8.163

Divisa da acquistare Valutazione a

Nozionale(1)

fair value (2)

(202.564) 4.980 (532.230) 3.154 (17.094) 29 (751.888) 8.163

Divisa da cedere Divisa da acquistare Valutazione a

Nozionale(1)

fair value (2)

(202.564) 4.980 (532.230) 3.154 (17.094) 29 (751.888) 8.163

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Dalla valutazione al fair value emerge un saldo netto negativo di 234 mila euro cherisulta inferiore di 38 mila euro a quanto già iscritto nel conto economico nelle voci“Interessi e altri oneri finanziari” e “Utili/(perdite) su cambi”. L’esposizione a rischiotasso è parzialmente coperta da operazioni di interest rate swap: al 31 dicembre 2005 ilvalore nozionale e il fair value di questi strumenti era così suddiviso:

(1) Il fair value è calcolato come attualizzazione dei flussi di cassa futuri.

Una dettagliata illustrazione delle linee guida di Gruppo sulla gestione dei rischi finan-ziari è riportata nelle note esplicative al bilancio consolidato.

In caso di fair value degli strumenti finanziari derivati a fine esercizio tale da compor-tare un potenziale debito della società, i principi contabili richiedono lo stanziamentodi un fondo rischi in bilancio.Di seguito si riporta un esempio di stanziamento di tale fondo rischi.

BILANCIO D’ESERCIZIO PREMUDA

(Pag. 69 e 72)

Si segnala inoltre che la Società ha effettuato operazioni di copertura del tasso di inte-resse riferite a finanziamenti a medio lungo termine per complessivi 110,3 milioni dieuro, la cui valutazione a fair value al 31/12/2005, effettuata dagli istituti presso cui talioperazioni sono state realizzate, evidenzia un minor valore di circa euro 500.000, giàrilevati tra le passività.

13) Altri accantonamentiRappresentano gli stanziamenti di euro 500.000 al fondo rischi tassato a fronte dellavalorizzazione a fair value degli strumenti finanziari derivati, di euro 1.800.000 a fron-te del piano di incentivazione del management e di euro 1.000.000 al fondo manuten-zioni cicliche delle navi, rappresentati nel passivo.

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

(in migliaia di euro) Valutazione a Rischio tasso Nozionale fair value (1)

Interest Rate Swap 50.000 (1.383)

(in migliaia di euro) Rischio tasso Nozionale Interest Rate Swap 50.000

Valutazione a Nozionale fair value (1)

50.000 (1.383)

Valutazione a Nozionale fair value (1)

50.000 (1.383)

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Il passaggio agli IAS/IFRS rappresenta per le società quotate un punto di discontinuitàrispetto al passato.L’utilizzo degli IAS/IFRS comporta la redazione di un bilancio che ha finalità comple-tamente diverse da quelle del bilancio redatto secondo il codice civile. Ovviamente, afinalità diverse corrispondono anche postulati diversi, criteri di valutazione diversi,nonché contenuto diverso.Di conseguenza, il patrimonio netto alla fine di un esercizio oppure il risultato di uncerto esercizio possono risultare anche significativamente diversi se determinati con ilcodice civile o con gli IAS/IFRS.Il momento del passaggio è, quindi, particolarmente delicato anche perché l’IFRS 1(prima adozione degli IFRS) prevede che nel primo bilancio redatto con gli IAS/IFRS(bilancio 2005) vengano esposti anche i valori comparativi relativi all’esercizio prece-dente (2004), valori che nel fascicolo di bilancio reso pubblico l’anno precedente era-no determinati con criteri completamente diversi.Per poter predisporre le informazioni comparative, le società hanno dovuto redigereuna situazione patrimoniale al 1° gennaio 2004 in conformità agli IAS/IFRS. Ciò hacomportato:– l’eliminazione delle attività/passività che non avevano i requisiti per essere rileva-

te secondo gli IAS/IFRS (es.: eliminazione delle spese di ricerca);– l’inserimento delle attività/passività precedentemente non rilevate, ma che aveva-

no i requisiti per essere rilevate secondo gli IAS/IFRS (es.: inserimento delle spesedi sviluppo);

– il cambiamento di classificazione per talune attività/passività (es.: le azioni proprienon più considerate investimento dell’attivo patrimoniale, ma a diretta riduzionedelle voci di patrimonio netto);

– il cambiamento dei criteri di valutazione laddove diversi rispetto al codice civile(es.: non più ammortamento dell’avviamento, ma impairment test annuale).

La rideterminazione dei valori è stata effettuata anche sul risultato 2004 nonché sulpatrimonio netto al 31/12/2004.Per la comprensione dell’effetto della transizione agli IAS/IFRS è quindi fondamenta-le analizzare le variazioni intervenute nel patrimonio netto all’1/01/2004 e al31/12/2004 e nel risultato 2004 determinati utilizzando le regole del codice civileoppure quelle degli IAS/IFRS.Di seguito sono analizzati i seguenti aspetti:

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SEZIONE IV

Il passaggio agli IAS/IFRS

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1. Le variazioni nelpatrimonio netto

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1. le variazioni intervenute nel patrimonio netto;2. le variazioni intervenute nel risultato d’esercizio;3. il giudizio dei revisori del bilancio al momento del passaggio agli IAS/IFRS.

La sintesi delle variazioni nel patrimonio netto nei bbiillaannccii ccoonnssoolliiddaattii all’1/01/2004 èriportata nella tabella che segue.

1/01/2004 – Stato patrimoniale di aperturaPatrimonio netto IAS / Patrimonio netto codice civileRisposte Numero bilanci %Minore del 50% 5 3%Maggiore o uguale al 50% e minore del 90% 13 7%Maggiore o uguale al 90% e minore del 99% 47 25%Maggiore o uguale al 99% e minore del 101% 44 24%Maggiore o uguale al 101% e minore del 110% 40 21%Maggiore o uguale al 110% e minore del 130% 22 12%Maggiore o uguale al 130% 14 8%Totale 185 (*) 100%

(*) Il numero di bilanci consolidati non è pari al campione analizzato in quanto in 8 bilanci consolidati non èstato possibile rinvenire l’informazione in oggetto. In alcuni casi, l’assenza di informazioni è giustificata dal-l’adozione nel precedente esercizio dei principi contabili internazionali (Recordati), in altri casi la societàcapogruppo ha iniziato l’attività nel corso del 2005 e, pertanto, non sono stati forniti i dati comparativi (es.:Valentino Fashion Group), in altri ancora l’informazione non era presente.

Come si può vedere dalla tabella il 24% dei gruppi ha subìto variazioni del patrimonionetto molto contenute (incremento/decremento del patrimonio netto nell’ordinedell’1%). In ogni caso, il 71% dei gruppi ha contenuto la variabilità del patrimonio netto all’in-terno del 10%, con un patrimonio netto IAS compreso tra il 90% e il 110% del patri-monio netto determinato con le regole del codice civile.Per contro, il 29% dei gruppi ha subìto nel passaggio agli IAS variazioni decisamentepiù consistenti.In particolare, cinque gruppi nel passaggio agli IAS hanno visto il patrimonio nettoridursi più del 50%.Per uno di questi cinque gruppi (Kaitech), il passaggio agli IAS ha addirittura compor-tato il passaggio del patrimonio netto positivo di 1.515 migliaia di euro ad un patrimo-nio netto negativo di 1.587 migliaia di euro. Una differenza così rilevante è da impu-tarsi all’eliminazione di costi di impianto ed ampliamento nonché all’eliminazionedella rivalutazione monetaria effettuata su alcune partecipazioni in imprese controlla-te che ha comportato anche l’eliminazione della corrispondente differenza di consoli-damento iscritta negli anni precedenti.Gli altri quattro gruppi sono Exprivia, Ifi, Ifil e Saras: in tutti i casi il patrimonio nettoIAS è all’incirca il 45% dell’ammontare determinato con le regole del codice civile.In quattordici casi il passaggio agli IAS ha comportato un iinnccrreemmeennttoo ddeell ppaattrriimmoonniioonneettttoo ssuuppeerriioorree aall 3300%%. Si tratta dei seguenti gruppi:– Autostrade 166%– Beni Stabili 136%– Buongiorno Vitaminic 269%– Caltagirone 159%– Ceramiche Ricchetti 156%– Gim 147%– Green Vision 189%– Gruppo Editoriale L’Espresso 132%– Kme Group 148%

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– Luxottica Group 157%– Marazzi Group 132%– Mariella Burani Fashion Group 147%– Sicc 148%– Snai 167%

Il gruppo che presenta l’incremento percentuale maggiore è il gruppo BuongiornoVitaminic, il cui patrimonio netto passa 5.800 migliaia di euro a 15.620 migliaia di euro(+269%) a causa principalmente dell’iscrizione di imposte anticipate su perdite pre-gresse ai sensi dello IAS 12, precedentemente non iscritte.Si segnala che due gruppi che hanno avuto variazioni del patrimonio netto non parti-colarmente elevate, partivano da una situazione di patrimonio netto negativo. Si trattadei seguenti gruppi:– Coin: patrimonio netto codice civile (-87.254) migliaia di euro, patrimonio netto

IAS (110.687) migliaia di euro;– Schiapparelli: patrimonio netto codice civile (-2.673) migliaia di euro, patrimonio

netto IAS (2.655) migliaia di euro.

La sintesi delle variazioni nel patrimonio netto al 31/12/2004 è riportata nella tabellache segue.

31/12/2004 Patrimonio netto IAS / Patrimonio netto codice civileRisposte Numero bilanci %Minore del 50% 2 1%Maggiore o uguale al 50% e minore del 90% 12 6%Maggiore o uguale al 90% e minore del 99% 37 20%Maggiore o uguale al 99% e minore del 101% 36 19%Maggiore o uguale al 101% e minore del 110% 55 29%Maggiore o uguale al 110% e minore del 130% 28 15%Maggiore o uguale al 130% 18 10%Totale 188(*) 100%

(*) Il numero di bilanci consolidati non è pari al campione analizzato in quanto in 5 bilanci consolidati non èstato possibile rinvenire l’informazione in oggetto. In alcuni casi, l’assenza di informazioni è giustificata dal-l’adozione nel precedente esercizio dei principi contabili internazionali (Recordati), in altri casi la societàcapogruppo ha iniziato l’attività nel corso del 2005 e, pertanto, non sono stati forniti i dati comparativi (es.:Valentino Fashion Group), in altri ancora l’informazione non era presente.

Anche per quanto riguarda il patrimonio netto al 31/12/2004, la maggior parte deigruppi (il 68%) ha subìto incrementi/decrementi del patrimonio entro il 10%.I due gruppi che hanno visto ridursi il patrimonio del 50% sono Ifi e Ifil.Per ben 18 gruppi, invece, il passaggio agli IAS ha comportato un incremento del patri-monio netto superiore al 30%. Si tratta dei seguenti gruppi:– Autostrade 174%– Beni Stabili 138%– Buongiorno Vitaminic 337%– Caltagirone 145%– Carraro 151%– Ceramiche Ricchetti 161%– Exprivia 133%– Gim 167%– Green Vision 135%– Gruppo Editoriale L’Espresso 132%– Igd 134%– Kme Group 167%– Luxottica Group 148%

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– Marazzi Group 136%– Mariella Burani Fashion Group 139%– Sicc 180%– Snai 161%– Vianini Industria 130%

Si segnala che al 31/12/2004 due gruppi presentavano un patrimonio netto negativo siacon il codice civile sia con gli IAS. Si tratta di:– Coin: patrimonio netto codice civile (-113.763) migliaia di euro, patrimonio netto

IAS (110.687) migliaia di euro;– Algol: patrimonio netto codice civile (-8.439) migliaia di euro, patrimonio netto

IAS (7.813) migliaia di euro.

Per quanto riguarda i bbiillaannccii dd’’eesseerrcciizziioo ((bbiillaanncciioo sseeppaarraattoo)) ddeellllaa ccaappooggrruuppppoo, il pas-saggio ha determinato le situazioni riportate in tabella.

1/01/2004 – Stato patrimoniale di aperturaPatrimonio netto IAS / Patrimonio netto codice civileRisposte Numero bilanci %Minore del 50% 1 2%Maggiore o uguale al 50% e minore del 90% 8 17%Maggiore o uguale al 90% e minore del 99% 10 21%Maggiore o uguale al 99% e minore del 101% 8 17%Maggiore o uguale al 101% e minore del 110% 13 27%Maggiore o uguale al 110% e minore del 130% 6 12%Maggiore o uguale al 130% 2 4%Totale 48(*) 100%

(*) Il numero di bilanci separati non è pari al campione analizzato (50) in quanto in 2 bilanci non è stato pos-sibile rinvenire l’informazione in oggetto.

La società che ha subìto la riduzione più consistente nel patrimonio netto è Exprivia(che ha visto il patrimonio netto praticamente dimezzarsi) mentre le società che han-no subìto il maggior incremento sono Mediterranea Acque (+ 171%) e Cofide(+133%).

31/12/2004 Patrimonio netto IAS / Patrimonio netto codice civileRisposte Numero bilanci %Maggiore o uguale al 50% e minore del 90% 4 8%Maggiore o uguale al 90% e minore del 99% 14 29%Maggiore o uguale al 99% e minore del 101% 6 13%Maggiore o uguale al 101% e minore del 110% 16 33%Maggiore o uguale al 110% e minore del 130% 6 13%Maggiore o uguale al 130% 2 4%Totale 48(*) 100%

(*) Il numero di bilanci separati non è pari al campione analizzato (50) in quanto in 2 bilanci non è stato pos-sibile rinvenire l’informazione in oggetto.

Le società che hanno subìto la riduzione più consistente nel patrimonio netto sonoMondo TV (patrimonio netto IAS pari al 64% del patrimonio codice civile), Exprivia(patrimonio netto IAS pari al 65% del patrimonio codice civile), Mariella Burani(patrimonio netto IAS pari al 72% del patrimonio codice civile) e Pirelli Real Estate(patrimonio netto IAS pari al 89% del patrimonio codice civile).Le società che hanno subìto il maggior incremento sono Mediterranea Acque (+ 169%)e Carraro (+133%).

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La sintesi delle variazioni nel risultato d’esercizio 2004 nei bbiillaannccii ccoonnssoolliiddaattii è ripor-tata nella tabella che segue.

Risultato 2004Numero bilanci %

Effetti positivi 138 73%· Da perdita codice civile a utile IAS 10 5%· Riduzione della perdita codice civile (minore perdita IAS) 37 20%· Incremento dell’utile codice civile (maggiore utile IAS) 91 48%Effetti negativi 50 27%· Riduzione dell’utile codice civile (minor utile IAS) 36 19%· Aumento della perdita (maggiore perdita IAS) 13 7%· Da utile codice civile a perdita IAS 1 0%Totale 188(*) 100%(*) Il numero di bilanci consolidati non è pari al campione analizzato in quanto in 5 bilanci consolidati non èstato possibile rinvenire l’informazione in oggetto. In alcuni casi, l’assenza di informazioni è giustificata dal-l’adozione nel precedente esercizio dei principi contabili internazionali (Recordati), in altri casi la societàcapogruppo ha iniziato l’attività nel corso del 2005 e, pertanto, non sono stati forniti i dati comparativi (es.:Valentino Fashion Group), in altri ancora l’informazione non era presente.

Dalla tabella si può notare che per circa 3 gruppi su 4 il passaggio agli IAS ha avuto effet-ti positivi sul risultato 2004, migliorandolo in 138 casi su 188.

Per ben 10 gruppi quotati, il passaggio ha consentito di trasformare la perdita dell’e-sercizio 2004 in un risultato positivo.Nella tabella che segue si riportano i gruppi in oggetto con l’indicazione del risultatodeterminato secondo il codice civile ed il risultato determinato con gli IAS/IFRS.

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004codice civile IAS(Euro/000) (Euro/000)

Digital M. (Dmt) (1.579) 5.252 Gim (4.542) 10.993 Guala (6.876) 7.244 Ifi (1.029.000) 168.000 Ifil (1.018.000) 109.000 Immobiliare Lombarda (673) 514 Kme Group (8.175) 22.748 Negri Bossi (497) 469 Seat Pagine Gialle (119.500) 79.930 Trevisan (3.763) 203

In 37 casi, il passaggio agli IAS ha permesso di ridurre la perdita dell’esercizio. In talu-ni casi, la riduzione è superiore al 70%. Si tratta dei seguenti gruppi:

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004codice civile IAS(Euro/000) (Euro/000)

Bioera (439) (36)Buongiorno Vitaminic (6.659) (1.820)Sicc (1.573) (216)Stefanel (8.430) (37)

Tra i 91 gruppi che hanno visto incrementare l’utile dell’esercizio, l’incremento per-centuale del risultato è così distribuito:

UTILE IAS / UTILE CODICE CIVILE Numero bilanci %Maggiore 200% 10 11%Maggiore del 150% e Minore o uguale al 200% 10 11%Maggiore del 130% e Minore o uguale al 150% 10 11%Maggiore del 100% e Minore o uguale al 130% 61 67%Totale 91 100%

2. Le variazioni nelrisultato d’esercizio

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In particolare, i 10 gruppi che hanno subìto l’incremento maggiore sono i seguenti:

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004 Incrementocodice civile IAS percentuale(Euro/000) (Euro/000)

FULLSIX 67 1.128 1684%KERSELF 16 259 1619%SAFILO GROUP 2.600 22.000 846%IGD 6.506 25.998 400%EUROTECH 200 647 324%DE LONGHI 15.000 35.300 235%INTERPUMP GROUP 8.396 19.726 235%TAS 920 2.124 231%DMAIL.IT GROUP 1.968 4.376 222%UNILAND 55 122 222%

In un caso il passaggio agli IAS ha comportato la trasformazione di un risultato d’eser-cizio positivo in una perdita, come risulta dalla tabella che segue:

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004codice civile IAS(Euro/000) (Euro/000)

Pininfarina 3.673 (2.405)

In 13 casi il passaggio agli IAS ha comportato l’incremento della perdita. In quasi tuttii casi, però, si tratta di incrementi contenuti nell’ordine di pochi punti percentuali.Solo in 3 casi, come si evince dalla tabella che segue, la perdita ha subìto un incremen-to notevole.

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004codice civile IAS(Euro/000) (Euro/000)

IT Holding (8.403) (12.581)Montefibre (1.643) (4.376)Poligrafica San Faustino (406) (779)

Tra i 36 gruppi che hanno subito una riduzione dell’utile d’esercizio, il rapporto tra uti-le IAS e utile codice civile risulta così distribuito:

UTILE IAS / UTILE CODICE CIVILE Numero bilanci %Minore o uguale al 10% 1 2Maggiore del 10% e Minore o uguale al 50% 5 14Maggiore del 50% e Minore o uguale al 90% 15 42Maggiore del 90% e Minore o uguale al 100% 15 42Totale 36 100%

In particolare, il gruppo che ha visto ridursi più sensibilmente il risultato è il seguente:

GRUPPO Risultato 2004 Risultato 2004codice civile IAS(Euro/000) (Euro/000)

Irce 2.691 255

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Per quanto riguarda i bbiillaannccii dd’’eesseerrcciizziioo ((bbiillaanncciioo sseeppaarraattoo)) ddeellllaa ccaappooggrruuppppoo, il pas-saggio ha determinato le situazioni riportate in tabella.

Numero bilanci %Effetti positivi 25 52%· Da perdita codice civile a utile IAS 1 2%· Riduzione della perdita codice civile (minore perdita IAS) 6 12%· Incremento dell’utile codice civile (maggiore utile IAS) 18 38%Effetti negativi 23 48%· Riduzione dell’utile codice civile (minor utile IAS) 18 38%· Aumento della perdita (maggiore perdita IAS) 4 8%· Da utile codice civile a perdita IAS 1 2%Totale 48(*) 100%(*) Il numero di bilanci separati non è pari al campione analizzato (50) in quanto in 2 bilanci non è statopossibile rinvenire l’informazione in oggetto.

La società che passa da una perdita ad un utile è Seat Pagine Gialle.La società che riduce maggiormente la perdita è Chl (perdita quasi dimezzata).La società che incrementa maggiormente l’utile è Finarte Casa d’Aste (utile codice civi-le 21 migliaia di Euro, utile IAS 560 migliaia di euro, con incremento del 2500%). Alivello assoluto, l’incremento maggiore è di Beni Stabili (utile codice civile 89.992migliaia di euro, utile IAS 113.769 migliaia di euro, con un incremento di 23.777migliaia di euro).La società con la riduzione dell’utile più consistente è Monrif (utile codice civile 26.635migliaia di euro, utile IAS 1.625 migliaia di euro).La società che incrementa maggiormente la perdita è KME (perdita IAS pari al 378%della perdita codice civile).La società che passa da un utile ad una perdita è Trevisan.

L’applicazione degli IAS/IFRS ha richiesto un adeguamento del format con cui lesocietà di revisione emettono il giudizio sul bilancio. La struttura dei giudizi emessi dalle società di revisione nei confronti di società quota-te nei mercati regolamentati è disciplinata dalla Comunicazione Consob n. DAC/99088450 del primo dicembre 1999.La relazione contiene i seguenti elementi costitutivi:a) titolo;b) destinatari della relazione; c) identificazione del bilancio oggetto della revisione contabile e delle diverse re-

sponsabilità facenti rispettivamente capo ai redattori del bilancio ed alla società direvisione incaricata del controllo legale dei conti;

d) natura e portata della revisione contabile:- riferimento ai principi e criteri per la revisione contabile seguiti;- descrizione del lavoro di revisione svolto;

f) espressione del giudizio professionale sul bilancio;g) data e luogo di emissione della relazione;h) firma del responsabile della revisione contabile.

Di seguito si analizzano gli elementi sopra esposti.

a) TitoloL’intestazione della relazione della società di revisione deve riportare con chiarezza lafonte normativa in base alla quale il giudizio è rilasciato.Di conseguenza, le relazioni emesse sui bilanci d’esercizio e consolidati delle societàitaliane con azioni quotate, in mercati regolamentati italiani o di altri paesi dell’Unione

3. Il giudizio sulbilancio redatto

secondo gli IAS/IFRS

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Europea, sono intestate: «Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156 delD.Lgs. 24.2.1998, n. 58».

b) Destinatari della relazioneLa relazione deve essere indirizzata all’assemblea degli azionisti.

c) Identificazione dell’oggetto della revisione contabile e delle responsabilitàIl paragrafo introduttivo (o paragrafo 1) della relazione indica il bilancio oggetto dellarevisione contabile e riporta una dichiarazione circa la distinzione di responsabilità trachi predispone il bilancio e chi è chiamato a verificarne la conformità alle norme chene disciplinano i criteri di redazione.

Paragrafo 1Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato, costituito dallo statopatrimoniale, dal conto economico, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto,dal rendiconto finanziario e dalle relative note esplicative della ……………….e suecontrollate, chiuso al 31 dicembre 2005. La responsabilità della redazione del bilanciocompete agli amministratori di ………………………….È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sul-la revisione contabile. Il suddetto bilancio è stato preparato per la prima volta inconformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottatidall’Unione Europea.

Rispetto al format utilizzato per i bilanci redatti secondo il codice civile, nel caso degliIAS/IFRS i revisori indicano che il bilancio è costituito dai cinque documenti richiestidai principi contabili internazionali: stato patrimoniale, conto economico, rendicontofinanziario, prospetto delle movimentazioni di patrimonio netto, note al bilancio.Nel primo paragrafo, inoltre, i revisori specificano che il bilancio è stato redatto inconformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS), al fine di consen-tire al lettore del giudizio di comprendere immediatamente quali siano le norme tec-niche seguite ai fini della redazione del bilancio.

d) Natura e portata della revisione contabileIl revisore deve descrivere la natura e la portata della revisione contabile indicando iprincipi di revisione seguiti e le finalità della revisione stessa (paragrafo 2). Il para-grafo ha inoltre lo scopo di mettere in evidenza le modalità e le caratteristiche del lavo-ro svolto e di garantire che siano state effettuate tutte le procedure di revisione ritenu-te necessarie nella circostanza. I principi e i criteri da adottare per la revisione conta-bile sono quelli raccomandati dalla Consob.Il paragrafo deve inoltre contenere la dichiarazione che la revisione è stata pianificatae svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio siaviziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. A conclusione del paragrafo il revisore deve dichiarare altresì che, con riferimento allarevisione contabile del bilancio oggetto di esame, il lavoro svolto fornisce una ragione-vole base per l’espressione del proprio giudizio professionale. Infine, per quantoriguarda i dati dell’esercizio precedente, deve riportare un esplicito rinvio alla relazio-ne della società di revisione relativa al precedente esercizio eventualmente emessa.

Paragrafo 2Il nostro esame è stato condotto secondo i principi e i criteri per la revisione contabiliraccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi e criteri, la revisione èstata pianificate e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se

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il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso,attendibile.Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione,degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilan-cio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili uti-lizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo cheil lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio pro-fessionale.

La responsabilità dei lavori di revisione contabile dei bilanci di alcune società control-late e collegate, che rappresentano rispettivamente il …. per cento dell’attivo consoli-dato ed il ….. per cento dei ricavi consolidati, è di altri revisori.

L’applicazione dei principi contabili internazionali non comporta conseguenze suiprincipi di revisione da adottare nell’ambito del controllo contabile, in quanto gliattuali principi di revisione sono già allineati ai principi di revisione internazionali(ISA). La prima applicazione degli IAS/IFRS per la redazione dei bilanci consolidati compor-ta anche la necessità di riportare nel giudizio alcune informazioni in merito alle scelteeffettuate dagli amministratori nell’ambito di quanto previsto dall’IFRS 1. Nel paragrafo in esame viene precisato che i dati comparativi sono presentati inconformità agli IAS/IFRS con l’eccezione dei documenti 32 e 39 così come previstodalle facoltà disciplinate dal citato IFRS 1.Infine, si indica la presenza di un’informativa specifica in cui sono riportate alcuneinformazioni connesse alla prima applicazione degli IAS/IFRS e alla revisione dei pro-spetti di riconciliazione.

Paragrafo 2: seconda parteIl bilancio consolidato presenta ai fini comparativi i dati corrispondenti dell’esercizioprecedente predisposti in conformità ai medesimi principi contabili ad eccezionedegli effetti dei principi contabili internazionali IAS 32 e IAS 39 che, in accordo con lascelta consentita dal principio contabile IFRS 1, sono applicati a partire dal 1 gennaio2005.Inoltre, la nota esplicativa, al paragrafo III, illustra gli effetti della transizione agliInternational Financial Reporting Standards adottati dall’unione Europea ed include leinformazioni relative ai prospetti di riconciliazione previsti dal principio contabileinternazionale IFRS 1, precedentemente approvati dal Consiglio di amministrazione epubblicati in appendice alla relazione semestrale al 30 giugno 2005, da noi assoggetta-ti a revisione contabile, per i quali si fa riferimento alla relazione di revisione da noiemessa in data …………… 2005.

e) Espressione del giudizio professionale sul bilancioNell’esprimere il giudizio, il revisore deve valutare se il bilancio è conforme alle nor-me che ne disciplinano i criteri di redazione.

Paragrafo 3A nostro giudizio, il bilancio consolidato di ………….. al 31 dicembre 2005 è confor-me agli International Financial Reporting Standards adottati dall’Unione Europea;esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto lasituazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico, le variazioni del patrimo-nio netto ed i flussi di cassa di ……………….per l’esercizio chiuso a tale data.

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f) Data e luogo di emissione della relazioneLa data della relazione è quella in cui hanno avuto termine le procedure di revisione. Larelazione deve indicare, inoltre, il luogo nel quale la società di revisione ha la sede lega-le o secondaria.

g) Firma del responsabile della revisione contabileLa relazione della società di revisione emessa ai sensi dell’art. 156 del d.lgs. n. 58/98 èsottoscritta secondo quanto previsto dal primo comma dello stesso articolo.

I richiami di informativaL’applicazione degli IAS/IFRS può comportare la modifica dei principi contabili utiliz-zati dall’impresa negli anni precedenti. Di conseguenza, la società di revisione puòinserire dei richiami di informativa.I richiami di informativa vengono inseriti in appositi paragrafi che seguono l’espres-sione del giudizio nella circostanza in cui alcuni principi contabili adottati abbianoinfluenzato significativamente (positivamente o negativamente) il risultato d’esercizioed il patrimonio della società.Detti eventi sono esposti dagli amministratori in modo analitico nelle note al bilancioe vengono «richiamati» (o «sottolineati») nella relazione della società di revisione.Il «richiamo di informativa» costituisce un apposito paragrafo della relazione dellasocietà di revisione che viene riportato sempre dopo il giudizio.Di seguito si riporta un esempio di richiamo di informativa a seguito della modifica deiprincipi contabili.

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE DEL GRUPPO CARRARO: ESTRATTO

Il gruppo Carraro, in sede di applicazione degli International Financial ReportingStandards, ha rideterminato il valore di carico di alcune immobilizzazioni materiali edi alcuni investimenti immobiliari adattando il criterio del costo presunto “deemedcost” previsto dall’IFRS 1. La relazione sulla gestione e le note esplicative illustranol’effetto sul bilancio chiuso al 31 dicembre 2005 della rideterminazione della passivitàper imposte differite conseguente al riallineamento, consentito dalla legge n. 266 del23 dicembre 2005, tra i valori di bilancio della Capogruppo e della società controllataSiap S.p.A. e i valori fiscali dei sopra citati beni

Ulteriori esempi sono disponibili nel CD ROM allegato al rapporto e nel sitodell’Osservatorio Bilanci: wwwwww..mm22aa..uunniittoo..iitt.

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Nell’ambito della ricerca condotta sui bilanci delle società quotate industriali e hol-ding di partecipazione sono stati presi in considerazione anche alcuni dati quantitati-vi che hanno consentito l’elaborazione degli indicatori patrimoniali, finanziari edeconomici riportati nei paragrafi successivi.Tali indicatori sono stati calcolati sia con riferimento all’intero campione analizzatosia con riferimento a sotto-insiemi significativi.In particolare, gli indicatori sono stati calcolati con riferimento:a tutte le società quotate (Borsa-MTA, Expandi);– alle società quotate nel mercato Borsa-MTA;– alle società quotate nel mercato Expandi;– alle società considerate Blue Chip;– alle società parte del segmento Star;– alle altre società quotate presso la Borsa (SBO – Segmento di Borsa Ordinario).

Gli indicatori sono stati calcolati con riferimento ai dati del bilancio d’esercizio ed aidati del bilancio consolidato, così come risultanti dagli schemi di stato patrimoniale econto economico inseriti nel fascicolo di bilancio.Pertanto, non sono stati utilizzati gli eventuali schemi riclassificati presentati dallesocietà nel fascicolo di bilancio.Gli indicatori riportati nei successivi paragrafi 2 e 3 sono stati calcolati aggregando idati delle singole società.

L’analisi economica è condotta distintamente per:A) bilanci consolidati (193 gruppi);B) bilanci d’esercizio (separati e individuali) IAS/IFRS (50 società);C) bilanci d’esercizio codice civile (166 società).

AA)) BBiillaanncciioo ccoonnssoolliiddaattoo

Gli indicatori economici calcolati sono i seguenti:– R.O.E. complessivo: rapporto tra il reddito netto complessivo ed il patrimonio

netto complessivo;– R.O.E. di pertinenza del gruppo: rapporto tra il reddito netto di pertinenza del

gruppo ed il patrimonio netto di pertinenza del gruppo;

1. Premessa metodologica

2. Gli indicatori economici

96

SEZIONE V

I fondamentali economico-finanziari delle società e dei gruppi quotati

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– R.O.E. di pertinenza dei terzi: rapporto tra il reddito netto di pertinenza dei terzied il patrimonio Netto di pertinenza di terzi.

– Incidenza della fiscalità: rapporto tra la voce «imposte sul reddito» del conto e-conomico ed il «risultato ante imposte».

Gli indicatori economici sono stati calcolati aggregando esclusivamente i dati deigruppi che presentano un risultato netto positivo, escludendo, pertanto, tutti i gruppiin perdita16.

Indicatore 2004 2005ROE complessivoTotale società quotate 14% 17%Blue Chip 13% 18%Star 9% 12%SBO 39% 10%Totale Borsa 14% 17%Expandi 6% 6%

ROE di gruppoTotale società quotate 14% 17%Blue Chip 13% 18%Star 9% 12%SBO 50% 10%Totale Borsa 14% 17%Expandi 6% 6%

ROE di terziTotale società quotate 14% 16%Blue Chip 15% 17%Star 7% 9%SBO 12% 11%Totale Borsa 14% 16%Expandi -3% 1%

Incidenza delle imposte sul redditoTotale società quotate 41% 39%Blue Chip 43% 39%Star 41% 33%SBO 21% 29%Totale Borsa 41% 39%Expandi 39% 41%

Per il 2004 abbiamo provveduto a determinare il ROE anche con i dati del codice civi-le, utilizzando i dati forniti dai gruppi relativamente alla transizione agli IAS/IFRS.

Il ROE risulta così distribuito:

2004 2004 2005(dati codice civile) (dati IAS) (dati IAS)

Negativo 60 32% 51 27% 47 24%Tra 0% e 5% 36 19% 30 16% 32 17%Tra 5% e 10% 37 20% 41 22% 24 13%Tra 10% e 20% 38 20% 49 26% 63 33%Oltre 20% 17 9% 18 9% 26 13%

188(*) 100% 189(*) 100% 192(**) 100%(*) I gruppi considerati sono inferiori al numero di bilanci consolidati (193) in quanto in alcuni casi non sonopresenti i dati comparativi con il codice civile o con l’esercizio 2004.(**) I gruppi considerati sono solo 192 in quanto un gruppo (Algol) presenta nel 2005 un utile, ma il patri-monio netto complessivo è negativo.

16 I gruppi che chiudono l’esercizio 2004 in perdita sono 51.I gruppi che chiudono l’esercizio 2005 in perdita sono 47.

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Il confronto della redditività 2004 codice civile con la redditività 2004 IAS confermaquanto esposto nella precedente sezione. La transizione agli IAS ha infatti permessonella maggior parte dei casi di migliorare il risultato e l’incremento di risultato si ètradotto anche in un incremento di redditività.Dal confronto, invece, dei dati IAS 2004 e 2005 si percepisce un netto miglioramentodella redditività: non solo diminuisce il numero di gruppi in perdita, ma aumenta ilnumero dei gruppi con una redditività superiore al 10%.

BB)) BBiillaanncciioo dd’’eesseerrcciizziioo ((sseeppaarraattoo ee iinnddiivviidduuaallee)) IIAASS//IIFFRRSS

Gli indicatori economici calcolati sono i seguenti:– R.O.E. complessivo: rapporto tra il reddito netto complessivo ed il patrimonio

netto complessivo;– Incidenza della fiscalità: rapporto tra la voce «imposte sul reddito» del conto eco-

nomico ed il «risultato ante imposte».Gli indicatori economici sono stati calcolati aggregando esclusivamente i dati dellesocietà che presentano un risultato netto positivo, escludendo, pertanto, tutte lesocietà in perdita17.

2004 2005ROE 7% 7%Incidenza imposte sul reddito 21% 14%

CC)) BBiillaanncciioo dd’’eesseerrcciizziioo ccooddiiccee cciivviillee

Gli indicatori economici calcolati sono i seguenti:– R.O.E. complessivo: rapporto tra il reddito netto complessivo ed il patrimonio

netto complessivo;– Incidenza della fiscalità: rapporto tra la voce «imposte sul reddito» del conto eco-

nomico ed il «risultato ante imposte».Gli indicatori economici sono stati calcolati aggregando esclusivamente i dati dellesocietà che presentano un risultato netto positivo, escludendo, pertanto, tutti lesocietà in perdita18.

2005ROE 15%Incidenza imposte sul reddito 14%

L’analisi patrimoniale-finanziaria è condotta distintamente per:A) bilanci consolidati (193 gruppi);B) bilanci d’esercizio (separati e individuali) IAS/IFRS (50 società);C) bilanci d’esercizio codice civile (166 società).

AA)) BBiillaanncciioo ccoonnssoolliiddaattoo

Gli indicatori patrimoniali-finanziari calcolati sono i seguenti:– grado di indebitamento: rapporto tra il totale passivo dello stato patrimoniale ed il

totale della voce «Patrimonio netto» dello stato patrimoniale;

3. Gli indicatoripatrimoniali-

finanziari

98

17 Le società che chiudono l’esercizio 2004 in perdita sono 13.Le società che chiudono l’esercizio 2005 in perdita sono 11.

18 Le società che chiudono l’esercizio 2005 in perdita sono 44.

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– Incidenza del goodwill sull’attivo: rapporto tra la differenza di consolidamento/avviamento iscritta tra le immobilizzazioni immateriali dello stato patrimonialeconsolidato e l’attivo;

– Incidenza del goodwill sul patrimonio netto: rapporto tra la differenza di consoli-damento/avviamento iscritta tra le immobilizzazioni immateriali dello stato patri-moniale consolidato e il patrimonio netto consolidato;

– Leva azionaria: rapporto tra il patrimonio netto di terzi ed il patrimonio nettocomplessivo.

Inoltre, sono stati calcolati degli indicatori di struttura finanziaria (“pesi”) rappor-tando le singole categorie dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale sul totaleattivo e passivo.

2004 2005Grado di indebitamentoTotale società quotate 3,14 2,85Blue Chip 3,18 2,86Star 3,39 3,18SBO 2,66 2,58Totale Borsa 3,14 2,85Expandi 2,74 2,67

Leva azionariaTotale società quotate 13% 11%Blue Chip 12% 10%Star 7% 6%SBO 19% 18%Totale Borsa 13% 11%Expandi 6% 5%

Incidenza del goodwill sull’attivoTotale società quotate 13% 15%Blue Chip 14% 16%Star 7% 8%SBO 9% 9%Totale Borsa 13% 15%Expandi 2% 3%

Incidenza del goodwill sul patrimonio nettoTotale società quotate 40% 43%Blue Chip 43% 45%Star 22% 26%SBO 24% 24%Totale Borsa 40% 43%Expandi 6% 7%

I dati sopra riportati evidenziano un miglioramento nel corso del 2005 del grado dipatrimonializzazione delle società quotate.In particolare, la distribuzione del grado di indebitamento è la seguente:

2004 2005Tra 1 e 3 108 57% 118 61%Tra 3 e 5 59 31% 52 27%Oltre 5 22 12% 23 12%

189(*) 100% 193 100%(*) I gruppi considerati sono inferiori al numero di bilanci consolidati (193) in quanto in alcuni casi non sonopresenti i dati comparativi con l’esercizio 2004.

I 23 gruppi che presentano il grado di indebitamento maggiore sono i seguenti:

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Gruppo Grado di indebitamentoALGOL P.N. negativoGRUPPO COIN P.N. negativoINNOTECH P.N. negativoSNIA 29,81CENTENARI E ZINELLI 25,19PAGNOSSIN 12,78RONCADIN 11,16ESPRINET 8,47IMPREGILO 8,13VEMER SIBER GROUP 7,92IT HOLDING 6,80FIAT 6,63JOLLY HOTELS 6,51CDC 6,17BASIC NET 6,15DATA SERVICE 5,89NEGRI BOSSI 5,85KME GROUP 5,84AUTOGRILL 5,52SICC 5,34SEAT PAGINE GIALLE 5,32ASTALDI 5,12KERSELF 5,05

Nel 2005 è aumentata l’incidenza del goodwill, sia sull’attivo sia in rapporto al patri-monio netto.A questo proposito, la distribuzione dell’incidenza del goodwill su patrimonio netto èla seguente:

2004 2005Assenza di goodwill 37 20% 35 18%Tra 0% e 10% 65 34% 70 36%Tra 10% e 20% 28 15% 22 12%Tra 20% e 30% 10 5% 12 6%Tra 30% e 40% 10 5% 10 5%Tra 40% e 50% 7 4% 7 4%Tra 50% e 100% 17 9% 25 13%Oltre 100% 15 8% 12 6%

189 (*) 100% 193 100%(*) I gruppi considerati sono inferiori al numero di bilanci consolidati (193) in quanto in alcuni casi non sonopresenti i dati comparativi con l’esercizio 2004.

I dodici gruppi che presentano nel 2005 l’incidenza maggiore del goodwill sul patri-monio netto sono i seguenti (dati in migliaia di euro):

Goodwill Patrimonio netto Goodwill/PN (%)GRUPPO COIN 42.733 (126.562) --SEAT PAGINE GIALLE 3.574.260 999.710 357%DATA SERVICE 41.055 14.914 275%AUTOGRILL 1.080.872 482.641 224%TELECOM ITALIA 43.980.000 26.985.000 163%TREVISAN 77.879 56.736 137%LOTTOMATICA 663.613 512.255 130%AUTOSTRADE 4.382.941 3.414.073 128%GUALA 197.760 185.839 106%CAMPARI 728.219 695.780 105%IMMSI 529.910 512.454 103%TISCALI 313.462 311.320 101%

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Gli indicatori di struttura calcolati sui dati consolidati 2005 sono i seguenti:

ATTIVO 2004 2005 PASSIVO 2004 2005Peso patrimonio netto

Peso attivo non corrente (indipendenza finanziaria)Totale società quotate 64% 65% Totale società quotate 32% 35%Blue Chip 66% 67% Blue Chip 31% 35%Star 46% 45% Star 30% 31%SBO 54% 54% SBO 38% 39%Totale Borsa 64% 65% Totale Borsa 32% 35%Expandi 62% 51% Expandi 36% 37%

Peso attivo corrente Peso passivo non correnteTotale società quotate 35% 35% Totale società quotate 38% 36%Blue Chip 33% 33% Blue Chip 40% 36%Star 53% 54% Star 21% 24%SBO 46% 46% SBO 29% 32%Totale Borsa 35% 35% Totale Borsa 38% 36%Expandi 38% 48% Expandi 25% 25%

Peso passivo correnteTotale società quotate 30% 29%Blue Chip 29% 28%Star 49% 43%SBO 33% 29%Totale Borsa 30% 29%Expandi 39% 37%

Peso attività destinate Peso passività destinate a cessare a cessareTotale società quotate 1% 0% Totale società quotate 0% 0%Blue Chip 1% 0% Blue Chip 0% 0%Star 1% 2% Star 1% 1%SBO 0% 0% SBO 0% 0%Totale Borsa 1% 0% Totale Borsa 0% 0%Expandi 0% 0% Expandi 0% 0%

Il fascicolo di bilancio 2005 presenta, per la prima volta, un rendiconto finanziarioomogeneo per la gran parte dei gruppi: di conseguenza, è stato possibile utilizzareanche i dati quantitativi riportati nel rendiconto finanziario.In particolare, si riporta il numero di gruppi che presenta situazioni ritenute signifi-cative con riferimento al rendiconto finanziario.

Attività operativa 2004 2005Negativa (assorbimento di risorse) 26 40Positiva (generazione di risorse 137 128Totale 163(*) 168(*)

(*) Il numero di bilanci non è pari al campione analizzato (193) perché in alcuni casi il rendiconto finanziariopresentato non è completamente compatibile con lo IAS 7. Si veda la precedente Sezione I, paragrafo 6.

Attività di investimento 2004 2005Negativa (assorbimento di risorse) 128 135Positiva (generazione di risorse 35 33Totale 163(*) 168(*)

(*) Il numero di bilanci non è pari al campione analizzato (193) perché in alcuni casi il rendiconto finanziariopresentato non è completamente compatibile con lo IAS 7. Si veda la precedente Sezione I, paragrafo 6.

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Attività finanziaria 2004 2005Negativa (assorbimento di risorse) 94 94Positiva (generazione di risorse 69 74Totale 163(*) 168(*)

(*) Il numero di bilanci non è pari al campione analizzato (193) perché in alcuni casi il rendiconto finanziariopresentato non è completamente compatibile con lo IAS 7. Si veda la precedente Sezione I, paragrafo 6.

BB)) BBiillaanncciioo dd’’eesseerrcciizziioo ((sseeppaarraattoo ee iinnddiivviidduuaallee)) IIAASS//IIFFRRSS

Gli indicatori patrimoniali-finanziari calcolati sono i seguenti:– grado di indebitamento: rapporto tra il totale passivo dello stato patrimoniale ed il

totale della voce «patrimonio netto» dello stato patrimoniale;– incidenza del goodwill sull’attivo: rapporto tra l’avviamento iscritta tra le immobi-

lizzazioni immateriali dello stato patrimoniale consolidato e l’attivo;– incidenza del goodwill sul patrimonio netto: rapporto tra l’avviamento iscritta tra

le immobilizzazioni immateriali dello stato patrimoniale consolidato e il patrimo-nio netto consolidato.

2004 2005Grado di indebitamento 2,12 1,92Incidenza del goodwill sul totale attivo 12% 11%Incidenza del goodwill sul patrimonio netto 26% 22%

CC)) BBiillaanncciioo dd’’eesseerrcciizziioo ccooddiiccee cciivviillee

L’indicatore patrimoniale-finanziario calcolato è il seguente:– grado di indebitamento: rapporto tra il totale passivo dello stato patrimoniale ed il

totale della voce A) «patrimonio netto» dello stato patrimoniale;

I dati relativi al campione esaminato sono i seguenti:

2005Grado di indebitamento 2,23

Nella tavola che segue sono riportate le statistiche riguardanti alcune voci dello statopatrimoniale e del conto economico dei gruppi e delle società analizzate.

Società… Bilancio Bilancio Bilancioconsolidato d’esercizio IAS d’esercizio C.C.Campione Campione Campione

esaminato: esaminato: esaminato:193 gruppi 50 società 166 società

…con Patrimonio netto negativo 319 0 120

…con Patrimonio netto di gruppo negativo 421

…con Patrimonio netto di terzi negativo 522

…con Risultato ante imposte negativo 48 12 42…con Imposte sul reddito pari a zero 123 124 10…con Imposte sul reddito di importo positivo25 24 16 43

4. Alcune particolarità

102

19 Trattasi dei gruppi Algol, Coin, Innotech.20 Trattasi di Algol.21 Trattasi dei gruppi Algol, Coin, Innotech e Pagnossin.22 Trattasi di Alitalia, Astaldi, Algol, Lavorwash e Roncadin.23 Trattasi di Algol.24 Trattasi di Chl.25 La voce 22 Imposte sul reddito è positiva quando influisce sul conto economico come componente

positivo di reddito. Questo accade quando l’impatto della fiscalità differita è positivo ed il relati-vo importo è superiore a quello delle imposte correnti.

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5. Le imprese pubbliche.

Alcuni approfondimenti

103

Società… Bilancio Bilancio Bilancioconsolidato d’esercizio IAS d’esercizio C.C.Campione Campione Campione

esaminato: esaminato: esaminato:193 gruppi 50 società 166 società

…in perdita 47 11 44…con una perdita di gruppo 47…con una perdita di terzi 35…con un risultato complessivo in perdita e con un reddito di gruppo positivo 126

…con Risultato ante imposte positivo e risultato netto negativo 427 0 428

…con Risultato ante imposte negativo e risultato netto positivo 529 130 231

Con la ricerca sui bilanci 2005 si sono approfonditi anche alcuni aspetti relativi alleimprese pubbliche.In particolare, gli aspetti analizzati sono i seguenti:A) individuazione delle imprese a controllo pubblico;B) dimensioni del settore;C) indicatori economici, patrimoniale, finanziari;D) capitalizzazione di borsa.

AA)) IInnddiivviidduuaazziioonnee ddeellllee iimmpprreessee aa ccoonnttrroolllloo ppuubbbblliiccoo

Il campione utilizzato nel presente approfondimento è costituito da 193 società quo-tate non finanziarie e, rispetto al totale delle società quotate sono state escluse quelleoperanti nel settore bancario ed assicurativo e quelle che, chiudendo il bilancio in unadata infrannuale, non hanno applicato i criteri IAS/IFRS.Le società sono state classificate in imprese pubbliche ed imprese private, come risul-ta dalla tabella di seguito riportata.

IMPRESE PUBBLICHE IMPRESE PRIVATE TOTALE CAMPIONE % IMPRESE PUBBLICHE19 174 193 9,8%

Tale classificazione si fonda sulla natura giuridica dei soggetti proprietari rilevata uti-lizzando le informazioni relative alla composizione dell’azionariato di ciascunasocietà riportato sul sito Internet della Consob (www.consob.it).

L’analisi è stata condotta sui bilanci consolidati 2005 delle società non finanziariequotate nei mercati regolamentati italiani: complessivamente sono state individuatele 19 imprese pubbliche, riportate nella tabella sottostante, che sono state poste aconfronto con le 174 imprese private selezionate.

In particolare, il confronto si è basato su:

26 Trattasi di Brioschi Finanziaria.27 Trattasi di Cdc, Juventus, Tas e Txt-Solutions.28 Trattasi di Cdc, Juventus, Tas e Txt-Solutions.29 Trattasi di Gemina, Irce, Retelit, Roncadin e Telecom Italia Media.30 Trattasi di Cir.31 Trattasi di De’Longhi e Fullsix.

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– Dimensione del settore;– Indicatori economici, patrimoniali e finanziari;– Capitalizzazione di borsa.

IMPRESE PUBBLICHEACEAAEM

ALITALIAAMGA

ASM BRESCIADATAMAT

ENELENI

FINMECCANICAHERA

SAIPEMSNAMTERNA

ACQUE POTABILIACSM

AEM TORINOAEROPORTO DI FIRENZE

FERR NORD MILANOSAVE

BB)) DDiimmeennssiioonnee ddeell sseettttoorree

E’ stato rilevato il dato “totale attivo” dai bilanci consolidati delle società facenti par-te del campione per confrontare il parametro dimensionale del capitale investito del-le imprese pubbliche e private. Dall’analisi è risultato che, sia per il 2004 che per il2005, gli investimenti totali delle imprese non finanziarie quotate sono effettuati peroltre il 35% da imprese pubbliche come risulta dalle tabelle di seguito riportate.

(Dati in milioni di Euro) IMPRESE PUBBLICHE IMPRESE PRIVATE TOTALE2004 2005 _ % 2004 2005 _ % 2004 2005 _ %

TOTALE ATTIVO 200.323 212.506 6,1% 344.741 383.977 11,4% 545.064 596.483 9,4%

2004 2005Incidenza degli investimenti delle imprese pubbliche sul totale 36,8% 35,6%

CC)) IInnddiiccaattoorrii eeccoonnoommiiccii,, ppaattrriimmoonniiaallii ee ffiinnaannzziiaarrii

Sono stati calcolati i seguenti indicatori per gli anni 2004 e 2005:– R.O.E.: rapporto tra il reddito netto ed il patrimonio netto32.– grado di indebitamento: rapporto tra il totale passivo e patrimonio netto.– incidenza del goodwill sul patrimonio netto: rapporto tra goodwill e patrimonio

netto.– incidenza del goodwill sull’attivo: rapporto tra goodwill e totale attivo.– peso delle attività non correnti sul totale attivo: rapporto tra attività non correnti e

totale attivo.

104

32 Il R.O.E. è stato calcolato aggregando esclusivamente i dati delle società che presentano unrisultato netto positivo, escludendo, pertanto, tutte le società in perdita. L’unico gruppo achiudere il bilancio consolidato in perdita è Alitalia.

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– peso delle attività correnti sul totale attivo: rapporto tra attività correnti e totaleattivo.

– peso delle attività destinate a cessare sul totale attivo: rapporto tra attività destina-te a cessare e totale attivo.

– peso delle passività non correnti sul totale passivo: rapporto tra passività non cor-renti e totale passivo.

– peso delle passività correnti sul totale passivo: rapporto tra passività correnti etotale passivo.

– peso delle passività destinate a cessare sul totale passivo: rapporto tra passivitàdestinate a cessare e totale passivo.

(Dati in milioni di Euro) IMPRESE PUBBLICHE IMPRESE PRIVATE TOTALE2004 2005 % 2004 2005 % 2004 2005 _ %

R.O.E. 17% 19% 15% 12% 15% 26% 14% 17% 18% Grado di indebitamento 2,68 2,59 -4% 3,49 3,01 -14% 3,14 2,85 -9% Incidenza del goodwill sul patrimonio netto 19% 16% -15% 57% 60% 5% 40% 43% 6%incidenza del goodwill sul totale attivo 7% 6% -11% 16% 20% 22% 13% 15% 17%Peso delle attività non correnti sul totale attivo 71% 69% -3% 60% 63% 4% 64% 65% 1%Peso delle attività correnti sul totale attivo 28% 31% 9% 39% 37% -6% 35% 35% -1%Peso delle attività destinate a cessare sul totale attivo 0% 0% -78% 1% 0% -38% 1% 0% -44%Incidenza del patrimonio netto sul totale passivo 37% 39% 4% 29% 33% 16% 32% 35% 10%Peso delle passività non correnti sul totale passivo 33% 31% -5% 41% 38% -7% 38% 36% -6%Peso delle passività correnti sul totale passivo 29% 30% 2% 30% 29% -6% 30% 29% -3%Incidenza delle passività non correnti disponibili per la vendita sul totale passivo 0% 0% -77% 0% 0% -39% 0% 0% -47%

DD)) CCaappiittaalliizzzzaazziioonnee ddii bboorrssaa

E’ stato rilevato il dato capitalizzazione dal sito Internet della Borsa Italiana(www.borsaitaliana.it)33 di tutte le 240 imprese non finanziarie quotate nei mercatiregolamentati italiani. Dall’analisi è risultato che la capitalizzazione delle impresepubbliche rappresenta più del 45% della capitalizzazione totale, come risulta dallatabella di seguito riportata.

(Dati in milioni di Euro)IMPRESE IMPRESE

TOTALEIncidenza della

PUBBLICHE PRIVATE capitalizzazione delle imprese pubbliche sul totale

Capitalizzazione 180.617 217.975 398.592 45,3%

33 In dati sono riferiti alla capitalizzazione risultante in data 20 settembre 2006.

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Questo numero è stato chiuso in redazione lunedì 16 ottobre 2006

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