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1 PROGRAMMI DEL TRIENNIO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE CORSO DI STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA E MEDIEVALE Prof. FRANCESCO DE VINCENZIS GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Obiettivi generali della disciplina: - le questioni fondamentali dell’essere umano e la meraviglia come origine della filosofia; - la conoscenza delle fonti storiche del pensiero; - lo sviluppo delle idee in relazione al contesto socio-politico e alla biografia intellettuale di ogni singolo pensatore; - l’analisi diacronica dell’evoluzione delle singole tematiche; - l’analisi sincronica dello stesso tema nelle diverse epoche; - la proprietà e la specificità del linguaggio filosofico, con particolare riferimento alle espressioni dei concetti rilevanti. Obiettivi specifici per la partizione ‘antica-medievale’: - la conoscenza delle possibili interpretazioni sull’origine della filosofia; - la collocazione dei cosiddetti pre-socratici, il perché della loro riscoperta in età contemporanea; - la padronanza delle nozioni filosofiche fondamentali dei grandi pensatori classici (Socrate, Platone, Aristotele); - la storia degli effetti delle grandi questioni ontologiche, antropologiche, etiche ed epistemologiche; - la rilevanza dell’idea di Dio dalle origini mitiche alla prova ontologica di S. Anselmo; - le società aperte e le società chiuse: da Platone alle Summae. - le grandi questioni e contraddizioni dell’etica greca ed ellenistica. PROGRAMMA DETTAGLIATO Introduzione La nascita della filosofia: il nuovo inizio della filosofia tra mythos e logos.

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PROGRAMMI DEL TRIENNIO LAUREA IN SCIENZE RELIGIOSE CORSO DI STORIA DELLA FILOSOFIA ANTICA E MEDIEVALE Prof. FRANCESCO DE VINCENZIS

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Obiettivi generali della disciplina:

- le questioni fondamentali dell’essere umano e la meraviglia come origine della filosofia;

- la conoscenza delle fonti storiche del pensiero; - lo sviluppo delle idee in relazione al contesto socio-politico e alla

biografia intellettuale di ogni singolo pensatore; - l’analisi diacronica dell’evoluzione delle singole tematiche; - l’analisi sincronica dello stesso tema nelle diverse epoche; - la proprietà e la specificità del linguaggio filosofico, con particolare

riferimento alle espressioni dei concetti rilevanti. Obiettivi specifici per la partizione ‘antica-medievale’:

- la conoscenza delle possibili interpretazioni sull’origine della filosofia;

- la collocazione dei cosiddetti pre-socratici, il perché della loro riscoperta in età contemporanea;

- la padronanza delle nozioni filosofiche fondamentali dei grandi pensatori classici (Socrate, Platone, Aristotele);

- la storia degli effetti delle grandi questioni ontologiche, antropologiche, etiche ed epistemologiche;

- la rilevanza dell’idea di Dio dalle origini mitiche alla prova ontologica di S. Anselmo;

- le società aperte e le società chiuse: da Platone alle Summae. - le grandi questioni e contraddizioni dell’etica greca ed ellenistica.

PROGRAMMA DETTAGLIATO Introduzione

La nascita della filosofia: il nuovo inizio della filosofia tra mythos e logos.

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Parte generale 1-Sapienza e amore della sapienza; sapienza poetica e suo valore di verità; 2- la scuola di Mileto: Talete, Anassimandro, Anassimene; 3- il problema dell’essere; monismo statico e dinamico: Parmenide e Eraclito; 4- i paradossi di Zenone; 5-Socrate e l’umanocentrismo; la confutazione, l’ironia e la maieutica; la sapienza socratica; la virtù e la téchne; l’uomo e la legge; 6- Platone e la seconda navigazione; il mondo delle idee; il mito della biga alata; parola e scrittura: il mito di Theuth; il processo dell’anamnesi; l’idea somma: il bene; il mito della caverna e i quattro piani dell’essere e del conoscere; lo stato ideale: la Repubblica; il significato di eros; le dottrine non scritte; 7- Aristotele e lo scire per causas; affinità e differenze con Platone; l’Organon, ovvero la logica “formale”; i sillogismi; il principio di non contraddizione; dimostrazione e confutazione; la filosofia prima; il significato di sostanza; atto e potenza; il motore immobile; mutamento e ordine finalistico della natura; la tripartizione dell’anima; intelletto passivo e attivo; l’etica eudaimonistica; virtù etiche e dianoetiche; 8- le scuole filosofiche dell’età ellenistica; necessità e casualità nell’epicureismo; il logos e la provvidenza degli stoici; la logica stoica; Plotino e il neoplatonismo; l’albero di Porfirio; 9- la filosofia patristica greca e latina; 10- il neoplatonismo di S. Agostino; 11- il De consolatione Philosophiae di Boezio; 12- il Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena; 13- la prova “ontologica” dell’esistenza di Dio di S. Anselmo d’Aosta; le prove a posteriori del Monologion; 14- credo ut intelligam e intelligo ut credam: il confronto dialettico tra S. Anselmo e Aberlardo; 15- la disputa sugli universali: Roscellino di Compiègne versus Guglielmo di Champeaux; 16- le scuole di traduzione: Toledo; 17- la Metafisica di Avicenna; 18- le Sentenze di Pier Lombardo e gli infiniti commenti; 19- l’ars combinatoria di Raimondo Lullo; 20- l’alta scolastica: Alberto Magno e S. Tommaso d’Aquino; la Summa Theologiae; 21- l’Itinerarium mentis in Deum di S. Bonaventura; 22- il commento aristotelico di Averroè;

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25- Duns Scoto e il volontarismo: potentia absoluta et potentia ordinata Dei; 26- Ockham e gli ockhamisti. Parte monografica

La storia critica dell’etica greca ed ellenistica da Parmenide a Epicuro. METODOLOGIA

La filosofia è anche ‘questione di metodo’. Quello dialogico è il più

antico e il più apprezzato. Tuttavia, occorre anche il momento espositivo, con l’uso del metodo deduttivo (lezione frontale) e quello euristico (scoperta personale attraverso i testi dei singoli autori). Filologia ed ermeneutica intervengono a chiarire le questioni complesse con l’ausilio di sussidi (lessici specifici) e strumenti multimediali (computer con powerpoint). BIBLIOGRAFIA Introduzione: G. Colli, La nascita della filosofia, Adelphi, Milano 1975. Parte generale: manuale consigliato, A. Pastore (a cura di), Lezioni di filosofia, I, II, Sei, Torino 1998. Manuali specialistici: Fumagalli Beonio Brocchieri - Parodi, Storia della filosofia medievale, Laterza, Roma-Bari 1989; C. Moreschini, Storia della filosofia patristica, Morcelliana, Brescia 2004; M. Vegetti – L. Fonnesu, Le ragioni della filosofia, voll. I-II, Le Monnier, Firenze 2008. Opere: testi degli autori con originale a fronte. Parte monografica: A. MacIntyre, A short history of Ethics, Routledge& Kegan Paul, London 1967, pp. 1-109. OPERE A SCELTA: Platone, Apologia di Socrate, Simposio, Fedro, Repubblica, Cratilo, Menone, Fedone, Politico, Leggi. Aristotele, Analitici primi, Analitici secondi, Topici, Categorie, Dell’espressione, Metafisica, De anima, Etica nicomachea, Politica, Retorica. Epicuro, Lettera a Meneceo. Plotino, Enneadi. Porfirio, Isagoge. Agostino, De vera religione.

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Anselmo, Proslogion, Monologion. Avicenna, Metafisica. Tommaso, Quaestiones disputatae de veritate, Summa theologiae. Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum. CORSO DI STORIA DELLA FILOSOFIA MODERNA E CONTEMPORANEA Prof. FRANCESCO DE VINCENZIS GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Obiettivi generali della disciplina:

- le questioni fondamentali dell’essere umano e la meraviglia come origine della filosofia;

- la conoscenza delle fonti storiche del pensiero; - lo sviluppo delle idee in relazione al contesto socio-politico e alla

biografia intellettuale di ogni singolo pensatore; - l’analisi diacronica dell’evoluzione delle singole tematiche; - l’analisi sincronica dello stesso tema nelle diverse epoche; - la proprietà e la specificità del linguaggio filosofico, con particolare

riferimento alle espressioni dei concetti rilevanti. Obiettivi specifici per la partizione ‘moderna-contemporanea’:

- conoscenza delle interpretazioni dell’umanesimo-rinascimento; - rilevanza della nuova episteme: dalla qualità alla quantità; - centralità del principio inconcusso cartesiano e la dialettica

soggetto-oggetto; - analisi delle contraddizioni interne alle istanze di libertà dei

pensatori illuministi; - comparazione tra vecchie e nuove metafisiche e nascita del

trascendentale; - valutazione critica del pensiero economico e sociale di ispirazione

marxista; - analisi comparata delle filosofie del novecento, in specie confronto

tra analitici e continentali.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

Parte generale

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1 - La tradizione magico-ermetica (Ermete Trismegisto, Zoroastro, Orfeo); 2 - I grandi cancellieri fiorentini (C. Salutati, L. Bruni, P. Bracciolini); 3 - Il neo-epicureismo di Lorenzo Valla e la filologia; 4 - la dotta ignoranza di Niccolò Cusano; 5 - Giordano Bruno e gli eroici furori; 6 - Il Novum Organum di Bacone e la critica alla logica tradizionale: agli idola e la teoria dell’induzione: la critica di Popper; 7 - il dualismo cartesiano e la nascita della filosofia moderna: a- verità e certezza in Cartesio; b- il discorso del metodo; c- dubbio metodico e iperbolico; d- l’esistenza di Dio e le verità eterne; 8 - J. Locke e l’empirismo: a- il Saggio sull’intelligenza umana e i “nuovi Saggi” di Leibniz; b- Locke teorico della gloriosa rivoluzione: i due trattati sul governo; c- l’Epistola de tolerantia; 9 - la monadologia leibniziana: a- l’armonia prestabilita e il migliore dei mondi possibili; b- il principio di ragione; la characteristica universalis; 10 - gli illuministi e la nascita dell’Enciclopedia; 11 - Immanuel Kant e la filosofia trascendentale; a- prima e seconda introduzione alla Critica della ragion pura; b- la Critica della ragion pura pratica; c- la Critica del giudizio estetico e teleologico; 12 - Inveramento del kantismo nella scuola idealista:

a) Fichte e l’idealismo etico, la Grundlage del 1794, il Versuch e la rivelazione, il tardo Fichte e l’Anweisung zum seligen Leben;

b) Schelling e l’idealismo “oggettivo”; la filosofia della natura, dogmatismo e criticismo, l’intuizione intellettuale nel Sistema dell’idealismo trascendentale, l’essenza della libertà umana, l’ultimo Schelling tra mitologia e rivelazione;

c) Hegel e lo spirito assoluto, gli scritti giovanili, il sistema francofortese-jenese, la fenomenologia dello spirito, la logica, le lezioni di filosofia della religione; 13- La demolizione del sistema:

a) la sinistra hegeliana, Bruno Bauer, David Strauss, Ludwig Feuerbach e l’essenza della religione;

b) Karl Marx e il rovesciamento della dialettica hegeliana, l’alienazione, i manoscritti economico-filosofici del 1844, il manifesto del ’48;

c) Artur Schopenauer e la volontà di vivere, l’apparenza razionale del fenomeno, l’arte come conoscenza intuitiva delle idee, il valore

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metafisico e la funzione catartica dell’arte, affermazione e negazione della volontà;

d) Søren Kierkegaard e gli stati sul cammino della vita, l’estetico (Don Giovanni, Faust e il seduttore Johannes), l’etico (il giudice Wilhelm), il religioso (Abramo), la critica del sistema di Hegel, l’esistenza come differenza, la decisione e la ripresa, la disperazione e il paradosso della fede;

e) Nietzsche e lo smascheramento delle illusioni, la nascita della tragedia, la fase illuminista, lo Zarathustra e il nichilismo positivo. 14- Le filosofie del Novecento. 15 - La fenomenologia di E. Husserl e Scheler. 16 - Il neokantismo del Baden e di Marburg. 17 - La psicoanalisi: Freud e Jung; la scuola post-freudiana. 18 - Logica e filosofia del linguaggio: Lotze, Frege, Carnap, Russell. 19 - L’antropologia filosofica: Gehlen, Plessner. 20 - L’analitica dell’Esserci del “primo Heidegger”. 21 - Wittgenstein e il Wiener Kreis. 22 - Il rinnovamento critico del marxismo: Lukàcs e la scuola di Fran-

coforte. 23 - l’uomo pastore dell’essere nell’ultimo Heidegger. 24 - Verità e metodo di Gadamer. 25 - I giochi linguistici del “secondo” Wittgenstein. 26 - La filosofia italiana del primo Novecento: il neoidealismo (Croce

e Gentile); il neokantismo (Martinetti).

27 - La post-modernità: Lyotard, Rorty, Vattimo. 28 - L’esistenzialismo ateo francese: Sartre, Camus. 29 - L’esistenzialismo e il personalismo cristiano: Marcel, Maritain,

Mounier. 30 - L’altro pensiero ebraico: Buber, Rosenzweig e Levinas. 31 - Le filosofie pragmatiche: Pierce, James, Dewey; 32 - Etica e comunicazione: Apel, Habermas; 33 - L’epistemologia popperiana e post-popperiana.

Parte monografica

La logica dell’individuale di Rudolf Hermann Lotze. METODOLOGIA

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La filosofia è anche ‘questione di metodo’. Quello dialogico è il più antico e il più apprezzato. Tuttavia, occorre anche il momento espositivo, con l’uso del metodo deduttivo (lezione frontale) e di quello euristico (scoperta personale attraverso i testi dei singoli autori). Filologia ed ermeneutica intervengono a chiarire le questioni complesse con l’ausilio di sussidi (lessici specifici) e strumenti multimediali (computer con powerpoint). BIBLIOGRAFIA Parte generale: manuale consigliato, A. Pastore (a cura di), Lezioni di filosofia, II, III, Sei, Torino 1998; R. Bodei, La filosofia del Novecento, Donzelli, Roma 1997; F. D’Agostini, Analitici e continentali, Raffaello Cortina, Milano 1998; M. Vegetti – L. Fonnesu, Le ragioni della filosofia, vol. III, Le Monnier, Firenze 2008. Opere: traduzioni con testo originale a fronte. Parte monografica: la Logica di Rudolf Hermann Lotze (estratti del volume in corso di stampa per Bompiani a cura di Franco De Vincenzis). OPERE A SCELTA: Cusano, De Deo abscondito. Bruno, Gli eroici furori. Bacone, Novum Organum. Cartesio, Meditationes de prima philosophia, Discorso sul metodo. Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistem del mondo. Spinoza, Ethica, Trattato teologico-politico. Locke, Saggio sull’intelligenza umana, Epistola de tolerantia. Hume, I dialoghi sulla religione naturale. Leibniz, Nuovi saggi sull’intelletto umano, Monadologia. Voltaire, Candido. Kant, Critica della ragion pura, Critica della ragion pratica, Critica del giudizio, Antropologia pragmatica, La religione nei limiti della semplice ragione. Fichte, Saggio di una critica di ogni rivelazione, Dottrina della scienza, Iniziazione alla vita beata. Schelling, Lettere su dogmatismo e criticismo, Sistema dell’idealismo trascendentale, Ricerche filosofiche sull’essenza della libertà umana, Filosofia della rivelazione. Hegel, Fede e sapere, Fenomenologia dello spirito, Enciclopedia, Lezioni di filosofia della religione.

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Feuerbach, L’essenza del cristianesimo. Marx, I manoscritti economico-filosofici, Il manifesto del partito comunista. Schopenauer, Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, Il mondo come volontà e rappresentazione, Parerga e paralipomena. Kierkegaard, Briciole di filosofia, Postilla conclusiva non scientifica, Diario. Nietzsche, Nascita della tragedia, Umano troppo umano, Così parlò Zarathustra, Frammenti postumi. Husserl, La filosofia come scienza rigorosa, La crisi delle scienze europee. Scheler, Il formalismo dell’etica e l’etica materiale dei valori, La posizione dell’uomo nel cosmo. Heidegger, Essere e tempo, Lettera sull’umanismo, Holzwege. Lukàcs, L’anima e le forme, Storia e coscienza di classe. Adorno, Dialettica dell’illuminismo, Minima moralia. Marcuse, L’uomo a una dimensione. Benjamin, Angelus novus. Sartre, L’essere e il nulla, Critica della ragione dialettica. Freud, Psicopatologia della vita quotidiana. Wittgenstein, Tractatus logico-filosofico, Ricerche filosofiche. Gadamer, Verità e metodo. Croce, Breviario di estetica. Dewey, Logica, teoria dell’indagine. Habermas, L’etica del discorso. Lyotard, La condizione post-moderna. Vattimo (a cura di), Il pensiero debole. Popper, Congetture e confutazioni, La società aperta e i suoi nemici. FILOSOFIA SISTEMATICA I PERCORSO DI FILOSOFIA DELLA CONOSCENZA. Prof. FRANCESCO LAVIOLA PROGRAMMA 1.L’atto filosofico originario. 2.La validità razionale del segno. 2.L’esperienza: la conoscenza sensibile e la conoscenza intellettiva.

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3.Sguardo sintetico sulle implicazioni del realismo. 4.Esame di alcuni grandi teorie della conoscenza. BIBLIOGRAFIA Laviola F. A., La portata metafisica dell’etica in C. Cardona, in corso di stampa. Manuali consigliati: Livi A., La ricerca della verità, Roma 1991; Alessi A., Sui sentieri della verità, Roma 2001. PERCORSO DI FILOSOFIA DELL’ENTE. Prof. FRANCESCO LAVIOLA PROGRAMMA 1. L’istanza metafisica e la sua natura. 2. La realtà e la sua verità. 3. La certezza della verità. 4. Verità, contingenza e causalità. 7. La bontà dell’essere e la sua intima finalità.. 8. La bellezza. L’esperienza estetica e la creazione artistica. 9. La persona umana nella filosofia di s. Tommaso e in C. Cardona. 10. La libertà umana. 11. Fede cristiana ed esperienza umana. METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula.

Prima di qualunque esposizione di contenuti, si partirà dell’esperienza concreta per reperire e organizzare i vari contenuti proposti dal corso. Nella presentazione e nella elaborazione dei contenuti si salvaguarderanno sempre i principi didattici della gradualità e della progressività, della concentrazione e della correlazione. BIBLIOGRAFIA

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Laviola F. A., La portata metafisica dell’etica in C. Cardona, in corso di stampa; Ventorino F, Dalla parte della ragione, Castel Bolognese 1997. Manuali consigliati; Clavell L.- Perezde Laborda, Metafisica, Roma 2006; Molinaro A., Metafisica, Corso sistematico, Cinisello Balsamo (MI), Milano 1994. Saggi: Gilson E., L’essere e l’essenza, Milano 1988; Maritain J., Sette lezioni sull’essere, Milano 1981. SEMINARIO DI FILOSOFIA Prof. FRANCESCO LAVIOLA

L’OPZIONE INTELLETTUALE SECONDO IL PENSIERO DI CARLOS CARDONA.

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Far notare come l’opzione immanentista facendo dell’atto di coscienza la sorgente della verità non allarga la ragione al riconoscimento dell’essere e all’accettazione della verità rivelata. PROGRAMMA Nella prima parte si studierà la critica di Cardona al principio di immanenza a partire dal quale il cogito riduce l’essere del soggetto a pensiero fino a diventarne fondamento. Nella seconda parte si esaminerà la struttura dell’opzione intellettuale, cioè come si realizza una tale opzione che compromette il destino dell’uomo e la sua vita morale. BIBLIOGRAFIA Cardona C., Metafisica dell’opzione intellettuale, Roma 2003; durante il seminario saranno date altre indicazioni bibliografiche specifiche. CORSO DI ANTROPOLOGIA FILOSOFICA ED ETICA Prof. ROCCO DIGILIO

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GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso di antropologia filosofica ed etica si propone, in una prima parte, di introdurre alla comprensione dei profondi interrogativi sull’uomo, fondamentale per chi voglia comprendere se stesso. Ciò costituisce un problema di fondo anche per il pensiero filosofico contemporaneo, che cerca di conoscere l’uomo nella sua intima essenza.

La seconda parte affronterà la complessa questione dell’etica, sia dal punto di vista della sua fondazione sia attraverso il suo sviluppo storico, analizzandone i diversi paradigmi. Per questo rispetto, particolare attenzione verrà dedicata all’etica applicata con particolare riguardo alla bioetica.

La terza parte del corso si soffermerà sul rapporto tra etica fede e prassi. Partendo dalla consapevolezza che la fede non è pura teoria ma innanzitutto prassi, si giungerà ad assegnare il giusto posto al discernimento morale e al ruolo che vi svolge la coscienza.

Infine, si cercherà di gettare uno sguardo sul presente, sui rischi di una società secolarizzata e il conseguente relativismo etico, che inevitabilmente porta a una negazione dell’uomo come persona. La necessità, dunque, di ristabilire l’essenziale rapporto tra libertà e verità. PROGRAMMA

1. L’INTERROGATIVO SULL’UOMO. LO SFONDO STORICO Definizione di Antropologia filosofica Il metodo dell’antropologia filosofica Lo sfondo storico 2. IL RAPPORTO DELL’UOMO CON IL MONDO Uomo e mondo Il comportamento dell’uomo L’autotrascendenza e la dimensione spirituale dell’uomo L’uomo come persona e come individuo 3. IL PROBLEMA DELLA FONDAZIONE DELL’ETICA Considerazioni generali Ontologia e gnoseologia in etica 4. I PARADIGMI MORALI Agostino

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Tommaso Da Cartesio a Kant a Weber Riflessioni conclusive: il ruolo dell’etica nell’esperienza cristiana 5. IL FINE ULTIMO DELL’ESSERE DELL’UOMO L’atto umano Il sommo bene dell’uomo 6. LEGGE E COSCIENZA La legge naturale Legge naturale e legge rivelata La coscienza 7. LE FONTI DELLA MORALITA’ L’oggetto L’intenzione Le circostanze 8. L’IMPEGNO MORALE NELLA CULTURA DELLA PERSONA E DELLA SOCIETA’ Rapporto cultura e morale Il progetto uomo Impegno morale nella cultura della persona METODOLOGIA ADOTTATA Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di intervenire per chiarire nodi problematici e suscitare discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA B. Mondin, Antropologia filosofica, EDS, Bologna 2000 B. Mondin, Etica e politica, EDS, Bologna 2000 (solo la prima parte, che riguarda l’etica) E. Coreth, Antropologia filosofica, Morcelliana, Brescia 2000 Veritatis Splendor, Lettera enciclica di Giovanni Paolo II (qualsiasi edizione purché integrale) Ulteriori indicazioni bibliografiche verranno date durante il corso.

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CORRENTI CULTURALI CONTEMPORANEE Prof. NICOLA TOMMASINI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Il corso sulle correnti culturali contemporanee si propone la comprensione filosofica della cultura occidentale, tramite un’analisi storica e un’analisi critica delle correnti di pensiero filosofico e culturale più influenti nella storia del pensiero occidentale moderno e postmoderno. PROGRAMMA Modernità 1. Aspetto sociologico 2. Aspetto culturale-concettuale: a. Ragione e filosofìa nella modernità b. La storia come continuo superamento

e. Modernità e storia d. Processo di scientificazione del sapere 3. Le ideologia a. Che cos'è l'ideologia? b. Quali le ideologie della modernità? 4. L'ideologia della secolarizzazione 5. Verso il declino della modernità a. La modernità un "gigante cieco" b. Crollo dei miti della modernità. Postmoderno 1. Ambiguità della modernità 2. Sul termine postmoderno 3. Rapporto modernità-postmodernità 4. Verso una complessità ingovernabile 5. Il declino del metaracconto 6. Dalla metanarrazione alla polimitia 7. Caduta della ragione illuminista 8. Processo di decantazione della secolarizzazione

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9. La cultura postmoderna: cultura frammentaria e decostruttiva 10. Ulteriori connotazioni del postmoderno a. La fine della soggettività moderna b. Il nichilismo e. L'individualismo d. Società opulenta e forme di devianza. Contemporaneità 1. Verso la contemporaneità 2. Oltre il tecnicismo 3. Bisogno di un mondo vitale 4. Oltre il pensiero debole 5. Esigenza di un nuovo umanesimo 6. Invocazione valoriale 7. Verso il superamento dell'ateismo BIBLIOGRAFIA N. Tommasini, Modernità Postmodernità e Contemporaneità, Laterza, 1990 CORSO DI INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA E TEOLOGIA FONDAMENTALE Prof. VITO MIGNOZZI

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso intende introdurre gli studenti allo studio della scienza

teologica e di seguito accompagnarli nell’approfondimento delle tematiche specifiche della Teologia fondamentale.

A partire da tali finalità, il corso si struttura in due parti. Nella prima si affrontano le grandi questioni dell’identità epistemologica e della metodologia scientifica del discorso teologico. Nella seconda, invece, si mettono a tema le problematiche teologiche che connotano la disciplina, a partire da una ricognizione storica del cammino di maturazione fatto dalla stessa per poi giungere alle questioni centrali della Rivelazione, della fede e della Chiesa come luogo di trasmissione tanto dell’evento rivelativo quanto dell’esperienza della fede.

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Il corso si interessa anche alla riflessione sul dialogo del cristianesimo con le altre religioni, soprattutto intorno all’asse centrale della Verità cristologica. Da ciò scaturisce l’analisi delle ragioni per le quali il cristianesimo oggi continua a proporsi in tutta la sua credibilità. PROGRAMMA DETTAGLIATO PRIMA PARTE: LA TEOLOGIA COME SCIENZA

1. Identità e metodo della teologia - L’intelligenza della fede (descrizione del concetto di

teologia) - La teologia come “epistéme” e come “méthodos”

SECONDA PARTE: LA TEOLOGIA FONDAMENTALE

1. Dall’apologetica alla teologia fondamentale: considerazioni storiche ed epistemologiche

2. Il cristianesimo: religione tra le religioni?

- Approccio moderno e postmoderno al cristianesimo - Il cristianesimo e le altre religioni - La credibilità del cristianesimo

3. La Rivelazione di Dio in Gesù Cristo - Forma storica e cristocentrica della rivelazione biblica - Storia dei modelli interpretativi: dal Vaticano I ad oggi - La credibilità della rivelazione di Dio in Gesù Cristo

4. La risposta dell’uomo alla Rivelazione: la questione della fede - Le dimensioni della fede - La credibilità della fede

5. Il luogo della trasmissione della Rivelazione e della fede: la Chiesa

- La Chiesa e la traditio fidei - La credibilità della Chiesa

a. La martyria b. Carisma e istituzione c. Autorità e verità d. Magistero e teologia

METODOLOGIA ADOTTATA

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Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte

del docente. Agli studenti viene chiesto di interagire, nell’ultimo spazio di tempo di ogni lezione, attraverso una riflessione frutto di letture personali o, qualora la tematica trattata lo permetta, mediante un approfondimento che nasca da esperienze concrete di vissuto di fede. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA RIFERIMENTI MAGISTERIALI

- CONC. VAT. I, costituzione dogmatica Dei Filius sulla fede cattolica:

DS 3000-3045 - CONC. VAT. II, costituzione dogmatica Dei Verbum sulla divina

rivelazione: EV 1/872-911 - GIOVANNI PAOLO II, lettera enciclica Fides et ratio, 14 settembre

1998

INTRODUZIONE ALLA TEOLOGIA - J. ALFARO, Rivelazione cristiana, fede e teologia, Brescia 1986 - G.BOF, Teologia, in G.BARBAGLIO – G.BOF – S.DIANICH (EDD.),

Teologia, Cinisello Balsamo 2002, 1601-1674 - P.CODA, Teo-logia. La Parola di Dio nelle parole dell’uomo, Roma

2004 - G. COLOMBO, Professione «teologo», Milano 1996 - R. FISICHELLA, Introduzione alla teologia fondamentale, Casale

Monferrato 1992 - M. FLICK – Z. ALSZEGHY, Come si fa teologia, Roma 1974 - B. FORTE, La teologia come compagnia, memoria e profezia.

Introduzione al senso e al metodo della teologia come storia, Roma 1987

- C.ROCCHETTA – R.FISICHELLA – G.POZZO, La teologia tra Rivelazione e storia. Introduzione alla teologia sistematica, Bologna 19964;

TEOLOGIA FONDAMENTALE - ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, La teologia della Rivelazione,

Padova 1996

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- P. CODA – C. HENNECKE (EDD.), La fede, evento e promessa, Roma 2000

- R.FISICHELLA, La Rivelazione: evento e credibilità. Saggio di teologia fondamentale, Bologna 19976

- W. KERN – H.J. POTTMEYER – M. SECKLER (EDD.), Corso di Teologia fondamentale, 4 voll., Brescia 1990

- R. LATOURELLE, Teologia della Rivelazione, mistero dell’epifania di Dio, Assisi 1996

- G. LORIZIO, Rivelazione cristiana – Modernità – Postmodernità, Cinisello Balsamo 1999

- A. RIZZI, Gesù e la salvezza tra fede, religioni e laicità, Roma 2001 - F.OCÁRIZ – A.BLANCO, Rivelazione, fede e credibilità. Corso di

Teologia fondamentale, Roma 2001 - S. PIÉ-NINOT, La Teologia fondamentale, Brescia 20042 - P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale,

Brescia 1996 - A.TONIOLO, Cristianesimo e verità. Corso di Teologia fondamentale,

Padova 2003 - H.WALDENFELS, Teologia fondamentale nel contesto del mondo

contemporaneo, Cinisello Balsamo 1996 CORSO DI CRISTOLOGIA Prof. ANGELO GALLITELLI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Il corso di Cristologia intende presentare il mistero di Cristo quale presenza viva del Figlio di Dio incarnato e redentore, da cui l'intero popolo di Dio attinge la sua vita spirituale, il suo impegno di santità e di apostolato, la sua disponibilità alla missione e al servizio. Si seguiranno cinque vie per poter raggiungere l'obiettivo prefisso. La prima è dedicata alla presenza paradigmatica di Cristo nella cultura contemporanea; la seconda al mistero di Cristo nell'Antico e Nuovo Testamento; la terza analizza il passaggio dal dato biblico al dogma, sviluppato con riferimento ai primi sette concili ecumenici della chiesa indivisa; la quarta sviluppa il mistero dell'incarnazione come evento trinitario, cristologico e soteriologico; la quinta tratta della salvezza universale in Gesù, Dio incarnato.

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PROGRAMMA DETTAGLIATO 1. INTRODUZIONE AL MISTERO CRISTO

- Gesù Cristo nella cultura contemporanea - Gesù Cristo nella cristologia contemporanea

2. IL MISTERO DI CRISTO NELLA SACRA SCRITTURA

- Fondamenti veterotestamentari al mistero di Cristo - L'evento Cristo nel Nuovo Testamento

3. L'APPROFONDIMENTO NELLA VITA DELLA CHIESA - Dalla

Scrittura ai Padri - Nicea I (325) - Costantinopoli I (381) - Efeso (431) - Calcedonia (451) - Costantinopoli Il (553) - Costantinopoli 111 (680-681) - Nicea Il (787)

4. IL MISTERO DELL'INCARNAZIONE - Evento trinitario

- Evento cristologico - Evento soteriologico

5. CRISTO SALVATORE UNIVERSALE METODOLOGIA ADOTTATA Il corso si svolge seguendo la struttura delle lezioni frontali con il docente. Agli studenti è chiesto di curare l'approfondimento tematico su ogni argomento con letture, elaborati, discussioni. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

- AMATO, Gesù il Signore. Saggio di Cristologia, EDB Bologna 2003

- F. ARDUSSO, Gesù Cristo, S. Paolo, Cinisello Balsamo 1993 - G. O'COLLlNS, Gesù oggi, S. Paolo, Cinisello Balsamo 1993 - FORTE, Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia. Saggio di

una cristologia come storia, S. Paolo, Cinisello Balsamo 1997

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CORSO DI MARIOLOGIA Prof. ANGELO GALLITELLI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Il corso di Mariologia ha lo scopo di presentare Miryam di Nazaret nel mistero di Cristo e della Chiesa. Per raggiungere tale obiettivo si presenterà la storia della mariologia dal suo nascere ad oggi: Maria come persona rappresentativa, un frammento e insieme una sintesi di valori in cui si rispecchia il tutto della fede, della chiesa, della società, in sintesi delle singole culture: mediterranea antica, medievale, moderna, post-moderna (contemporanea). La Vergine di Nazaret appare in ognuna di esse come figura indispensabile che conquista progressivamente tempo, spazio, persone e istituzioni. PROGRAMMA DETTAGLIATO 1. MARIOLOGIA MANUALISTICA - La storia della mariologia 2. Miryam di Nazaret - Il dato biblico 3. Miryam di Nazaret

- I Padri della Chiesa - Gli scrittori ecclesiastici - I Concili

4. IL CONCILIO VATICANO Il - IL Capitolo VIII della Lumen Gentium «La Beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa» 5. IL MAGISTERO ROMANO METODOLOGIA ADOTTATA Il corso si svolge seguendo la struttura delle lezioni frontali con il docente. Agli studenti è rimandato il compito dell'approfondimento

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tematico su ogni argomento proposto con letture, elaborati, discussioni. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

- B. FORTE, Maria, la donna icona del mistero. Saggio di mariologia simbolica-narrativa, S. Paolo Cinisello Balsamo 2000

- G. COLZANI, Maria, S. Paolo Cinisello Balsamo 1999 - S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della

mariologia. S. Paolo Cinisello Balsamo 2005 - IDEM, Maria nella Teologia Contemporanea. Centro di Cultura

mariana «Madre della Chiesa», Roma 1991 - IDEM, Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa, ed. Confortane,

Roma 1995 - E. TONIOLO, La Beata Maria Vergine nel Concilio Vaticano Il,

Centro di Cultura mariana «Madre della Chiesa», Roma 2004 CORSO DI TEOLOGIA TRINITARIA Prof. ANGELO GALLITELLI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso intende offrire gli elementi fondamentali per una riflessione teologica sul mistero del Dio uno e trino che si è rivelato in Gesù, mettendone in evidenza la centralità e la rilevanza per tutta la riflessione teologica e la vita cristiana.

Il mistero di Dio è incomprensibile alla nostra ragione umana, ma ciò non impedisce che l’insegnamento offertoci dalla chiesa in proposito sia profondamente armonico. Ogni riflessione teologica dovrà tentare di mettere in risalto questa coerenza interna, il «nexus mysteriorum» di cui parlava il concilio Vaticano I (DS 3016), pur non essendo possibile in molti casi eliminare il paradosso. Ciò ci servirà per ricordarci del fatto che lo sforzo credente per rendere ragione della propria speranza (1Pt 3,15) non può mai essere confuso con la pretesa di sottomettere tutto all’impero della nostra ragione. PROGRAMMA DETTAGLIATO

1. Questioni preliminari - Introduzione al trattato

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- La relazione tra la Trinità economica e la Trinità immanente

2. La rivelazione di Dio in Cristo e la sua preparazione nell’Antico Testamento

- La rivelazione di Dio nella vita di Gesù - La preparazione della rivelazione del Dio trino nell’Antico

Testamento

3. La storia della Teologia e il dogma trinitario nella Chiesa antica - I Padri apostolici e apologisti - La teologia tra la fine del secondo II e il secolo III - La crisi ariana e il concilio di Nicea. La lotta antiariana nel

secolo IV - I Padri cappadoci. La formulazione del dogma trinitario nel

primo e nel secondo concilio di Costantinopoli

4. «Trinitas in unitate». La vita interna di Dio: le processioni, le relazioni, le persone divine

5. «Unitas in Trinitate». Dio uno nella Trinità. Le sue proprietà e i

suoi modi di agire - L’unità dell’essenza divina - I modi di agire e gli attributi di Dio

6. La conoscenza «naturale» di Dio e il linguaggio dell’analogia

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte

del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA - AMATO A. (ed.), Trinità in contesto, Roma 1993 - BONANNI S., La Trinità, Casale Monferrato 1991 - CIOLA N., Teologia trinitaria. Storia – Metodo –Prospettive,

Bologna 1996 - CODA P., Dio Uno e Trino. Rivelazione, esperienza e teologia del

Dio dei cristiani, Cinisello Balsamo 1993

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- FORTE B., Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, Cinisello Balsamo 19853

- GRESHAKE G., Il Dio unitrino. Teologia trinitaria, Brescia 2000 - KASPER W., Il Dio di Gesù Cristo, Brescia 1984 - LADARIA L.F., Il Dio vivo e vero. Il mistero della Trinità, Casale

Monferrato 1999 - MOLTMANN J., Trinità e regno di Dio. La dottrina su Dio, Brescia

1983 - RAHNER K., Corso fondamentale sulla fede. Introduzione al

concetto di cristianesimo, Roma 1978 - STAGLIANÒ A., Il mistero del Dio vivente. Per una teologia

dell’Assoluto trinitario, bologna 1996 - VORGRIMLER H., Dottrina teologica su Dio, Brescia 1989 - WERBICK J., Dottrina trinitaria, in SCHNEIDER TH. (ed.), Nuovo

corso di dogmatica, Brescia 1995, II, 573-683 CORSO DI ECCLESIOLOGIA Prof. DOMENICO MONACIELLO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso di Ecclesiologia intende rispondere alla domanda circa l’identità della chiesa e il suo rapporto con il mistero della salvezza realizzata in Cristo.

Il percorso si articola in tre parti. Nella prima (momento storico) ci si propone di esibire una recensione, molto sommaria, delle «immagini» di chiesa, che si sono espresse lungo le varie fasi della storia, con l’attenzione a cogliere la loro molteplice ricchezza nel contesto storico. La seconda parte (momento biblico) intende «ascoltare» il messaggio della Sacra Scrittura sulla chiesa, raccogliendone gli appelli vincolanti, capaci di offrire il quadro di riferimento obbligante per ogni comprensione della chiesa. La terza parte (momento sistematico) mira ad elaborare un «profilo sintetico» di teologia della chiesa. Al fine di delineare un quadro unitario, si tenta di organizzare tutto il discorso attorno all’asse «salvezza – diakonia della salvezza», in maniera da leggere le varie articolazioni della realtà-chiesa nella prospettiva della diakonia della chiesa al mistero della salvezza. PROGRAMMA DETTAGLIATO

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1. Momento storico - La Chiesa nella storia - L’ecclesiologia delle varie epoche - La storicità dell’ecclesiologia

2. Momento biblico - Antico Testamento: «preparazione» della chiesa

a. Israele «preparazione e figura» della chiesa b. Il regno e il popolo di Dio c. Israele e la chiesa

- Nuovo Testamento: «manifestazione» della chiesa

a. La chiesa nei sinottici e negli Atti b. La chiesa nelle lettere paoline c. La chiesa negli scritti giovannei

3. Momento sistematico

- Il mistero della salvezza - La chiesa, diakonia della salvezza

a. Origine della chiesa: la missione b. Natura della chiesa: la comunione c. Struttura della chiesa: il servizio d. Missione della chiesa: l’evangelizzazione

- Salvezza e chiesa METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

- A.ANTON, La Iglesia de Cristo. El Israel de la Vieja y de la Nueva

Alianza, Madrid 1977 - ID., El misterio de la Iglesia. Evolucion historica de las ideas

eclesiologicas, I-II, Madrid 1986

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- ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, Annuncio del Vangelo, forma Ecclesiae, Cinisello Balsamo 2005

- G.CANOBBIO-P.CODA (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio. 2. Prospettive sistematiche, Roma 2003

- Y.CONGAR, “Proprietà essenziali della Chiesa” in Mysterium Salutis, VII/439-714

- S.DIANICH, Ecclesiologia. Questioni di metodo e una proposta, Milano 1983

- IDEM, Chiesa estroversa. Una ricerca sulla svolta dell’ecclesiologia contemporanea, Cinisello Balsamo 1987

- IDEM; Chiesa in missione. Per una ecclesiologia dinamica, Cinisello Balsamo 1987

- S.DIANICH-S.NOCETI, Trattato sulla Chiesa, Brescia 2002 - P. FIETTA, Chiesa diakonia della salvezza. Lineamenti di

ecclesiologia, Padova 1993 - M.KEHL, La Chiesa. Trattato sistematico di ecclesiologia cattolica,

Milano 1995 - R.LA DELFA (ed.), La Chiesa tra teologia e scienze umane una sola

complessa realtà, Roma 2005. CORSO DI ANTROPOLOGIA TEOLOGICA I (CREAZIONE, PECCATO E REDENZIONE) Prof. ROCCO PENNACCHIO

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

L’evento cristologico-trinitario della salvezza illumina il mistero dell’uomo nella sua origine, nella sua storia e nel suo futuro definitivo. La luce della fede, infatti, rischiara gli interrogativi fondamentali che da sempre accompagnano la vicenda umana: «Chi è l’uomo? Qual è la sua origine? Qual è il suo posto nel mondo? Perché le relazioni con i propri simili? A cosa è destinato?».

L’antropologia teologica cerca di rendere ragionevoli e credibili, secondo un pensiero critico e argomentativo, le verità della fede cristiana circa l’uomo, la sua storia e il suo mondo, mediante un confronto intelligente con le acquisizioni sull’uomo proprie dell’antropologia culturale – filosofica – religiosa. PROGRAMMA DETTAGLIATO

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1. L’uomo ed il mondo in quanto opera del Dio creatore (creati in Cristo) 1.1. Il tema della creazione nell’Antico e nel Nuovo Testamento: dalla creazione, presupposto dell’alleanza, alla creazione in Cristo. 1.2. Lo sviluppo storico-dogmatico. Libertà e fine della creazione. La creazione dal nulla. 1.3. L’uomo creato ad immagine di Dio al centro della creazione: l’antropologia biblica, la riflessione teologica, la questione del soprannaturale. 2. L’uomo peccatore rifiuta l’amicizia di Dio (il peccato) 2.1. La questione dello stato originale. L’ipotesi della “natura pura”. 2.2. Il peccato originale. Dato biblico e teologico. Storia della dottrina del peccato originale. Il concilio di Trento. 2.3. Riflessione sistematica. Il peccato originale “originante” ed “originato”. Le conseguenze del peccato originale. L’universalità del peccato. Il peccato dopo il battesimo. 3. L’uomo redento in Cristo (il dono della grazia) 3.1. Dottrina biblica della grazia. La teologia della grazia: i Padri, la riflessione medievale, Trento e dopo Trento, prospettive attuali. 3.2. La giustificazione. La dottrina paolina. La riforma protestante. La teologia cattolica. 3.3. Riflessione sistematica: nella grazia siamo eredi di Dio, coeredi di Cristo. 3.4. La grazia realizza una nuova creazione. La vita dell’uomo giustificato. METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA LADARIA F. L., Antropologia teologica, Casale Monferrato 2002. LADARIA F. L., Introduzione all’antropologia teologica, Casale Monferrato 2002.

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VOCI: Anima e Corpo, Uomo, Predestinazione, Soprannaturale, Peccato originale, Giustificazione, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Casale Monferrato 1977. ATI, La creazione, Padova 1992, pp. 143-181 (creazione ed alleanza); pp. 187-235 (“nuova creazione”); pp. 367-390 (creazione e cristocentrismo). ATI, Questioni sul peccato originale, Padova 1995, pp. 61-136 (peccato originale e Antico Testamento); pp. 141-166 (peccato originale e Nuovo Testamento); pp. 169-198 (peccato originale ed Agostino). ATI, La giustificazione, Padova 1997, pp. 19-60 (Paolo e la giustificazione); pp. 65-103 (Trento e la giustificazione); pp. 113-192 (la giustificazione nella teologica contemporanea). AAVV, Nuovo corso di Dogmatica, Brescia, 1995. AA.VV., La teologia del XX secolo, vol. II, Roma 2003, pp. 175-263 (percorso storico e sintetico della antropologia teologica). COLOMBO G., Del soprannaturale, Milano 1996 COLZANI G., L’uomo nuovo. Saggio di antropologia soprannaturale, Leumann (TO) 1977. ID., Antropologia Teologica. L’uomo paradosso e mistero, Bologna 1992. GOZZELINO G., Vocazione e destino dell’uomo in Cristo, Leumann (TO) 1985. GANOCZY A., Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto. Lineamenti fondamentali della dottrina della grazia, Brescia 1991. CORSO DI ANTROPOLOGIA TEOLOGICA II (ESCATOLOGIA) Prof. ROCCO PENNACCHIO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Tra gli aspetti originali della dottrina cristiana la visione del

compimento dell’esistenza umana e della vicenda storica occupa un posto singolare. Una rinnovata ermeneutica dei testi biblici e patristici ha permesso di riscoprire il centro del messaggio escatologico del cristianesimo: Gesù Cristo risorto, paradigma della persona umana nella sua vittoria sulla morte e, nello stesso tempo, principio della palingenesi del cosmo.

Il corso offre, in primo luogo, un percorso storico-teologico che rende conto degli sviluppi del pensiero cristiano sui ‘novissimi’; segue poi una

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riflessione sistematica che pone al centro la figura del Signore risorto e, a partire da essa, illustra la connotazione escatologica dell’esistenza cristiana nella Chiesa; la morte infine è presentata come passaggio verso il compimento, che comporta il giudizio nella parusia di Cristo. PROGRAMMA DETTAGLIATO

1. L’escatologia del mondo biblico nelle tradizioni canoniche e in quelle extracanoniche

- L’escatologia veterotestamentaria - L’escatologia delle apocalissi giudaiche - L’escatologia neotestamentaria - L’escatologia delle apocalissi cristiane extracanoniche

2. L’escatologia cristiana nel suo sviluppo storico-teologico

postbiblico - L’escatologia cristiana antica - L’escatologia cristiana medievale (in particolare Gioacchino

da Fiore e Tommaso d’Aquino) - L’escatologia cristiana moderna (la Riforma, il concilio di

Trento) - L’escatologia cristiana contemporanea (in particolare la

sintesi del Vaticano II)

3. L’escatologia cristiana: proposta sistematica - L’evento Gesù Cristo come evento storico-escatologico - Il carattere escatologico dell’esistenza cristiana presente - Il carattere escatologico dell’esistenza cristiana nella morte - L’evento escatologico parusiaco

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte

del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

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Testo base: ANCONA G., Escatologia cristiana, Brescia 2003 Testi integrativi: BORDONI M. – CIOLA N., Gesù nostra speranza. Saggio di escatologia cristiana in prospettiva trinitaria, Bologna 2000. COLZANI G., La comunione dei santi, Casale Monferrato 1983. IDEM, La vita eterna. Inferno, purgatorio, paradiso, Milano 2001. COWARD S., La vita dopo la morte nelle religioni del mondo, Milano 2000. GOZZELINO G., Nell’attesa della beata speranza. Saggio di escatologia cristiana, Leumann 1993. GUARDINI R., Le cose ultime. La dottrina cristiana sulla morte, la purificazione dopo la morte, la resurrezione, il giudizio e l’eternità, Milano 1997. KEHL M., E cosa viene dopo la fine? Sulla fine del mondo e sul compimento finale, sulla reincarnazione e sulla risurrezione, Brescia 2001. MOIOLI G., L’escatologico cristiano, Milano 1994. NOCKE F.-J., Escatologia, Brescia 1997 PANTEGHINI G., L’orizzonte speranza, Padova 1991. POZO C., Teologia dell’aldilà, Roma 1983. CORSO DI TEOLOGIA SACRAMENTARIA Prof. SERGIO GASPARI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA l. Sacramentaria fondamentale. Partendo dai dati biblici, la trattazione mostrerà lo sviluppo storico-teologico relativo alla nozione e alla natura di sacramento. La sacramentalità fondamentale di Cristo e della Chiesa. Dal mysterion al sacramentum. La teologia patristica e medievale, le dichiarazioni magisteriali, la manualistica, i nuovi orientamenti della sacramentaria contemporanea. Successivamente si prenderà in esame, in modo sistematico, i temi classici del trattato: origine cristica dei sacramenti; il segno sacramentale e i suoi costitutivi; natura e causalità dell' azione sacramentale; necessità

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ed effetti sacramentali; ministro e soggetto dei sacramenti. Il settenario sacramentale. I sacramentali. 2. Sacramentaria speciale. Nell'esporre la teologia dei singoli sacramenti si seguirà lo stesso metodo già indicato per la sacramentaria fondamentale. Partendo dalla rivelazione biblica, seguiremo l'evoluzione storicoteologica dei sacramenti della Chiesa attraverso la tradizione patristica, l'evoluzione liturgica, la riflessione medievale, la storia del dogma e gli apporti della teologia contemporanea. Infine ogni sacramento sarà approfondito in modo sistematico e all'interno dell' economia salvifico-sacramentale della Chiesa. PROGRAMMA DETTAGLIATO Introduzione generale Il contesto dei sacramenti cristiani Panoramica storica Tematiche attuali nella sacramentaria L'iniziazione cristiana Il battesimo Lo sfondo umano e quello biblico Percorso storico del rito del battesimo Dal rito alla vita Alcune problematiche attuali La confermazione Lo sfondo umano e biblico Dal rito alla vita L'eucarestia Lo sfondo umano e quello biblico Il rito del vissuto storico della chiesa Dal rito alla vita L'eucarestia fonte e culmine della vita cristiana La penitenza o riconciliazione L'orizzonte culturale ed ecclesiale

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Lo sfondo umano e biblico Il rito nella chiesa Dal rito alla vita L'unzione degli infermi Lo sfondo umano e biblico Il rito nella chiesa Il carisma del malato. La pastorale del malato: urgenze e nuove attenzioni L'ordine ed il ministero ordinato La ministerialita' nella chiesa Lo sfondo umano e biblico nel cammino della storia della chiesa Teologia e ministeri nella riflessione post-conciliare Problemi aperti Il matrimonio cristiano Lo sfondo umano e biblico Il matrimonio nella vicenda storica della chiesa. Problematiche attuali Ministero di coppia e profezia del matrimonio METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l'approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA D. BOROBIO (ed.), La celebrazione nella Chiesa. 1. Liturgia e sacramentaria fondamentale, Leumann (TO) 1992 A. MIRALLES, I sacramenti cristiani. Trattato generale, Roma 1999 C. ROCCHETT A, Sacramentaria fondamentale, Bologna 1990 M. SEMERARO, Il Risorto tra noi, origine, natura e funzione dei sacramenti, Bologna 1992. D. BOROBIO (ed.), La celebrazione nella Chiesa. 2. I sacramenti, Leumann (TO) 1994 G. COLOMBO, Teologia sacramentaria, Milano 1997 F. COURTH, I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi, Brescai 1999 C. ROCCHETTA, I sacramenti della fede. 2. Sacramentaria biblica speciale, Bologna 1998 T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di

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dogmatica, II, Brescia 1995 CORSO DI TEOLOGIA LITURGICA Prof.ssa MARIA ROVERSI GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Il corso intende introdurre gli studenti alla comprensione di ciò che è veramente la scienza liturgica, per arrivare al mistero di Gesù Cristo, celebrato nell’OGGI delle nostre assemblee, per giungere alla liturgia della vita. Per arrivare a dare gli elementi essenziali di tale comprensione è necessario pur nella brevità del corso (ore 18) depurare la mentalità degli studenti da incrostazioni legate a tradizioni popolari che pur presentando una sete di Dio (pietà popolare) sono però confuse dal folklore delle feste locali.

PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA

Essenza e significato della liturgia Il termine e la sua storia

Essenza della liturgia: momento della storia della salvezza, nell’oggi della Chiesa.

Lo spirito liturgico nella propria vita Soggetti e i settori della liturgia

Storia della liturgia Panorama storico generale dalle origini della liturgia cristiana, al Concilio Vaticano II;

Le riforme liturgiche dal secolo IV al Vaticano II La Costituzione sulla Sacra Liturgia: “Sacrosanctum Concilium”

Liturgia in particolare I Sacramenti: segni della nuova alleanza la loro efficacia

• come attuale agire salvifico di Cristo; • come incontro di partecipazione con Cristo

Celebrazione dell’Eucaristia e della Riconciliazione

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I Sacramentali Il tempo liturgico Il tempo e la salvezza L’anno liturgico: la domenica e i vari tempi dell’anno liturgico

La liturgia delle Ore

METODOLOGIA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di interagire al termine di ogni lezione, confrontando nel dialogo l'esperienza del vissuto delle proprie chiese locali, per arrivare a distinguere l’essenza della vera teologia liturgica dalla tradizione locale della pietà popolare. In un secondo tempo si affida agli studenti (a gruppi dello stesso paese) l’osservazione e la riflessione della liturgia di qualche festa particolare, per il confronto tra la pietà popolare del vissuto e la scienza liturgica che si sta approfondendo. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA * Dal Concilio Vaticano II: Costituzione sulla Sacra Liturgia “Sacrosanctum Concilium” NEUNHEUSER B. / MARSILI S./ AUGE’ M. /CIVIL R., a cura di Salvatore Marsili, Anamnesis, La Liturgia, momento nella storia della salvezza, Vol 1, Marietti, Genova, 1974. MARSILI S./ NOCENT A./ NEUNHEUSER B./PINELL J./ TRIACCA A. M. / FEDERICI T., a cura di Salvatore Marsili, Anamnesis, La Liturgia,panorama storico generale, Vol. 2, Marietti, Genova, 1992. MARSILI S./ NOCENT A./ AUGE’ M. /CHUPUNGCO A. J., a cura del Pontificio Istituto Liturgico S. Anselmo di Roma, Anamnesis, La liturgia , eucaristia: teologia e storia della celebrazione, Vol. 3, Marietti, Genova, 1994. UBBIALI S., Il segno sacro. Teologia e sacramentarla nella dogmatica del secolo XVIII, Dissertatio, Series Mediolanensis, Milano 1992. BOROBIO D., La celebrazione nella Chiesa. Liturgia e sacramentarla fondamentale, Vol. 1., Elle Di Ci, Leumann (TO),1992. BOROBIO D. (ed.), La celebrazione nella Chiesa. I Sacramenti, Vol. 2., Elle Di Ci, Leumann (TO), 1994 BOROBIO D. (ed.), La celebrazione nella Chiesa. Ritmi e tempi della celebrazione, Vol. 3., Elle Di Ci, Leumann (TO), 1994

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* BERGAMINI A.,,L’Anno Liturgico, Cristo festa della Chiesa ,storia, celebrazione, teologia, spiritualità, pastorale, Paoline, Cinisello Balsamo (Mi), 2002. * AA.VV. Nuovo Dizionario di Liturgia, Paoline, Roma, 1984 ed edizioni successive. * CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Direttorio su pietà popolare e liturgia, principi e orientamenti, Libreria editrice Vaticana, 2002. Dispense del Professore N.B. I testi consigliati agli studenti del corso sono quelli segnalati con asterisco CORSO DI TEOLOGIA SPIRITUALE Prof. MICHELE LA ROCCA GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si propone di accostare gli elementi fondamentali della teologia spirituale secondo la prospettiva del Mistero Rivelato e dell’esperienza cristiana. Obiettivi essenziali di questo approccio sono: a) la consapevolezza, negli studenti, della necessità e utilità di una conoscenza approfondita e teologicamente fondata dell'esperienza di fede, a livello personale e in relazione al proprio ministero; b) l'acquisizione delle conoscenze e degli strumenti fondamentali per riconoscere e valutare i diversi itinerari di vita cristiana, anche in vista di un serio discernimento e accompagnamento spirituale e pastorale. PROGRAMMA DETTAGLIATO

I. LA VITA SPIRITUALE

1. PANORAMICA STORICA 1.1 Nella Scrittura 1.2 Nella tradizione cristiana

a. Nei primi secoli: vita spirituale e dono dello Spirito Santo

b. I Padri del deserto: il padre spirituale

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c. La teologia classica: vita spirituale e carità d. I tempi moderni: la vita interiore e. La vita spirituale nel senso comune f. Conclusione: la spiritualità

1.3 Precisazioni sul senso dei termini: spiritualità, ascetica, mistica

a. Spiritualità b. Ascetica c. Mistica d. Il problema della mistica in teologia spirituale

2. VITA SPIRITUALE E STORIA DELLA SALVEZZA 2.1 La via d’immanenza Spiritualità cristiana e religioni non cristiane 2.2 Il messaggio rivelato

a. L’iniziativa del Padre b. Dio parla agli uomini c. L’alleanza tra Dio e l’uomo

3. LA COSCIENZA SPIRITUALE CRISTIANA 3.1 L’attività cosciente dell’uomo spirituale 3.2 La vocazione

a. Le forme della vocazione b. Il contenuto teologico della vocazione c. La vocazione quale realtà soggettiva d. Il concetto pratico di vocazione e. Consapevolezza della vocazione

3.3 Presenza dello Spirito Santo a. Vita nello Spirito b. Il senso dello Spirito Santo c. Chi è lo Spirito Santo? d. Come agisce?

II. SPIRITUALITA’ E TEOLOGIA

1. PANORAMICA STORICA 1.1 La Sacra Scrittura 1.2 I Padri della Chiesa 1.3 La teologia scientifica 1.4 Autonomia della Spiritualità 1.5 La situazione presente

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2. SPIRITUALITA’ E DOGMATICA 2.1 Dalla dogmatica alla Spiritualità 2.2 L’originalità dell’esperienza spirituale 3. TEOLOGIA MORALE E TEOLOGIA SPIRITUALE 3.1 Nessuna distinzione dal punto di vista dell’oggetto 3.2 Differiscono per l’aspetto formale del loro oggetto e per il metodo 3.3 Il nesso intrinseco tra l’una e l’altra disciplina 4. IL CONTRIBUTO POSITIVO DELLA TEOLOGIA

SPIRITUALE AL PENSIERO TEOLOGICO 4.1 I documenti ufficiali 4.2 L’apporto teologico della Spiritualità

a. Le nozioni comuni b. Spiritualità e teologia morale c. Dalla Spiritualità alla dogmatica

III. LA TEOLOGIA SPIRITUALE COME DISCIPLINA SCIENTIFICA

Nota preliminare: la nozione analogica di scienza Descrizione della teologia spirituale 1. UNA DISCIPLINA TEOLOGICA… 2. …CHE STUDIA L’ESPERIENZA SPIRITUALE

CRISTIANA… 2.1 La nozione di esperienza in genere 2.2 L’esperienza religiosa 2.3 L’esperienza cristiana 2.4 Esperienza e preghiera 2.5 La dinamica dell’esperienza spirituale

a. La vocazione alla santità b. I vari aspetti della santità c. La vita spirituale integra tutta la vita umana

IV. LA VITA DELLA GRAZIA Nota: precisazioni di terminologia

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1. LA GRAZIA SANTIFICANTE 1.1 La grazia ci trasforma interiormente 1.2 L’aspetto dinamico della grazia 2. LA VITA TEOLOGALE 2.1 Contenuto oggettivo e realtà soggettiva 2.2 La fede

a. La fede quale dono di Dio b. Il senso della fede (Eb 11) c. Fede e storia

2.3 La speranza a. Il desiderio della vita eterna b. L’aiuto di Dio

2.4 La carità a. Il primato della carità sulle altre capacità operative b. La carità unifica la vita spirituale

2.5 L’unità della vita teologale a. Partendo dal dinamismo spirituale b. La struttura dell’anima c. La mutua inclusione delle virtù teologali

3. NATURA TEOLOGALE DELLA VITA SPIRITUALE 3.1 Vivere in Dio 3.2 Il culto interiore

Indicazioni bibliografiche sulla vita teologale

V. IL SOGGETTO DELLA VITA SPIRITUALE – SPIRITO E SENSI Introduzione: il problema metodologico 1. ATTIVITA’ SENSIBILE E UNIONE A DIO 1.1 Nella vita cristiana

a. Immagini e mistero dell’Incarnazione b. Immagini e coscienza incarnata

1.2 La teologia apofatica a. Teologia negativa b. Teologia negativa e vita spirituale c. Ateismo

2. IL LINGUAGGIO SIMBOLICO

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Precisazioni lessicali 2.1 I fondamenti del simbolismo

a. Il simbolo in genere b. Il simbolo cristiano

2.2 Principali strutture simboliche a. La posizione eretta b. L’interiorità c. Il cammino d. Il ciclo

2.3 complementarità di diversi regimi simbolici 2.4 Valore dell’espressione simbolica 2.5. Simbolismo e affettività 2.6 La funzione trasformante dell’attività simbolica

VI. LA DUALITA’ UOMO-DONNA

1. UNA PROBLEMATICA COMPLESSA 1.1 Prospettiva teologica 1.2 Considerazione antropologica 2. LA DIFFERENZIAZIONE 2.1 Il maschile 2.2 Il femminile 3. LA DIMENSIONE RELIGIOSA 3.1 Le figure maschili

a. L’uomo come capo b. La figura del padre c. La figura del Figlio

3.2 Lo sposo e la sposa 3.3 Le figure femminili

a. La madre b. La vergine

VII. L’UOMO PECCATORE

1. PRESENZA DEL PECCATO IN NOI 1.1 La concupiscenza

a. Natura della concupiscenza b. Quale relazione fra stato di concupiscenza e natura

umana?

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c. Una soluzione pratica, più che teorica 1.2 Lo stato personale del peccatore

2. L’AMBIENTE DEL PECCATO 2.1 Il “mondo” 2.2 Gli angeli perversi 3. LE TENTAZIONI 3.1 Le prove nella vita spirituale

Come discernere le prove passive? 3.2 Le tentazioni propriamente dette 4. L’ASCESI CRISTIANA 4.1 Necessità della lotta spirituale 4.2 I principali aspetti dell’ascesi 4.3 Equilibrio e senso della misura

VIII. LA RISPOSTA DELL’UOMO: AZIONE E PREGHIERA

1. IL SENSO DELLL’AGIRE UMANO 1.1 L’agire etico

a. La nozione di “habitus” b. Gli “habitus” soprannaturali c. Lo sviluppo degli “habitus” d. Il duplice carattere dell’agire etico

1.2 L’azione nel mondo a. Il senso cristiano di Dio b. Il senso del mondo c. L’azione come mediazione

2. LA CARITA’ OPEROSA 2.1 Descrizione della vita morale 2.2 Lo sviluppo della vita morale cristiana

a. Il momento della conversione b. Il momento dell’autonomia c. Il momento della comunione

2.3 L’amore del prossimo Diverse forme della carità

3. LA PREGHIERA 3.1 Il senso della preghiera cristiana

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a. La preghiera di Cristo b. La preghiera del cristiano

3.2 Presenza della Trinità a. Lo Spirito Santo, ispiratore della preghiera b. Il Padre, termine della nostra preghiera

3.3 La preghiera contemplativa a. Natura della preghiera contemplativa b. Forme della preghiera contemplativa

3.4 La preghiera liturgica a. Confessione di fede in Cristo b. Lode e adorazione c. Intercessione universale

3.5 Preghiera e santificazione a. Finalità soggettiva della preghiera b. Preghiera e virtù teologali

3.6 Conclusione: formazione alla vita di preghiera a. Iniziazione alla vita di preghiera b. Leggi generali della vita di preghiera

4. I RAPPORTI FRA PREGHIERA E AZIONE 4.1 La convergenza oggettiva 4.2 La tensione psicologica 4.3 La relazione dialettica tra preghiera e azione

a. Dall’azione alla preghiera b. Dalla preghiera all’azione

4.4 Conclusione

IX. IL PROGRESSO SPIRITUALE: LO SVILUPPO SPIRITUALE Introduzione

Il tempo dell’anima 1. I MOMENTI PRINCIPALI DELLA VITA SPIRITUALE 1.1 L’inizio della vita spirituale 1.2 La nozione di “conversione”

X. CONCLUSIONE 1. LA LIBERTA’ SPIRITUALE 1.1 Il senso della libertà 1.2 L’interiorizzazione della legge 1.3 Il cammino della libertà

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2. IL COMPORTAMENTO SPIRITUALE 2.1 Il rapporto interpersonale

a. L’unione a Cristo b. La presenza della SS. Trinità

2.2 L’agire perfetto a. La vita teologale b. I doni della vita pratica

3. LA MANIFESTAZIONE DELLO SPIRITO 3.1 I carismi 3.2 I frutti dello Spirito

METODOLOGIA ADOTTATA

Le lezioni, data la limitata disponibilità di tempo e le diverse aspettative degli studenti, avranno carattere soprattutto “frontale”. Tuttavia, per offrire opportuni spazi agli interessi personali dei singoli studenti, si proporrà un lavoro di approfondimento attraverso l'accostamento diretto dell'opera di un autore spirituale. Le modalità di comunicazione dei contributi personali saranno valutate in rapporto alla disponibilità di tempo. In ogni caso i risultati della ricerca entreranno nel contesto del colloquio finale. BIBLIOGRAFIA - F. Ruiz Salvador, Le vie dello Spirito. Sintesi di Teologia Spirituale, Edizioni Dehoniane, Bologna,1999; - Ch. A. Bernard, Teologia Spirituale, Edizioni Paoline, Milano 2002; - G. Moioli, L'esperienza spirituale. Lezioni introduttive, a cura di C. Stercal, Glossa, Milano 1992; - T. Spidlik, Manuale fondamentale di spiritualità, Edizioni Piemme,

Casale Monferrato (AL) 1993; - L.M. Mendizabal, La direzione spirituale. Teoria e pratica, Edizioni Dehoniane, Bologna 1990; - Centro Nazionale Vocazioni, ed., Direzione spirituale e

accompagnamento vocazionale. Teologia e scienze umane a servizio delle vocazioni, ed. Àncora, Milano, 1996;

- Nuovo dizionario di teologia spirituale a cura di S. De Fiores e T. Goffi, ed. Paoline;

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- Dizionari, riviste e testi riguardanti la spiritualità verranno presentati nel corso delle lezioni, secondo le tematiche trattate.

- Testo di approfondimento di un autore spirituale scelto dal Docente. CORSO DI INTRODUZIONE ALLA SACRA SCRITTURA Prof. GIOVANNI TROLIO

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si prefigge di introdurre lo studente nel mondo della Bibbia,

inteso come “parola dell’uomo “ e “Parola di Dio” alla luce della costituzione dogmatica sulla divina rivelazione “Dei Verbum”.

In quanto “parola dell’uomo” viene presentata la Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) come testo letterario, prodotto da autori diversi, in periodi storici diversi ,all’ interno di un contesto socio-culturale, proprio del Vicino-Antico Oriente (critica testuale) .

Inoltre viene offerta allo studente una sintesi della storia di Israele contenuta nei Libri Sacri.

In quanto “Parola di Dio” si affrontano problematiche relative all’ispirazione e al canone.

Infine si danno allo studente gli strumenti per una corretta esegesi ed ermeneutica tenendo conto dell’ “L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa” della Pontificia Commissione Biblica(15-4-1993).

PROGRAMMA DETTAGLIATO 1. Origine e Contenuti della Bibbia

1.1.La Bibbia degli ebrei e dei cristiani 1.2.Com'è nata la Bibbia

1.2.1 L’Antico Testamento tra storia e letteratura 1.2.2 Il Nuovo Testamento tra storia e letteratura

1.3.I libri della Bibbia 1.3.1 I libri dell’Antico Testamento 1.3.2 I libri del Nuovo Testamento

2. La critica testuale dell’AT e del NT

2.1. Il testo dell’AT 2.1.1. Il Testo Masoretico (TM) 2.1.2. La LXX

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2.1.3. I documenti del Mar Morto (Qumran) 2.1.4.Pentateuco Samaritano 2.1.5 Le traduzioni e le recensioni 2.1.6 Evoluzione del testo biblico : tipologia degli errori e correzioni.

2.2 Il testo del N.T. 2.2.1.testimoni diretti (manoscritti greci)

2.2.2.I papiri e le versioni latine antiche 2.2.3.La storia del testo manoscritto(testo alessandrino,testo occidentale, testo cesariense,testo bizantino) 2.2.4.Piccole regole di correzione testuale (esempi)

3. La Bibbia è Parola di Dio

3.1. La Sacra Scrittura è parola di Dio ispirata 3.2 Anche il Nuovo Testamento è parola di Dio 3.3 L’ispirazione è opera dello Spirito di Dio 3.4. L’ispirazione e verità biblica 3.5.La Bibbia: parola di Dio da interpretare

4. La Bibbia nella vita cristiana

4.1.Il ritorno della Bibbia 4.2.Per incontrare la Bibbia 4.2.1.Un percorso

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

1. MANNUCCI V., Bibbia come Parola di Dio, Queriniana 2. C.M.MARTINI -L.PACOMIO, I libri di Dio.Introduzione generale

alla S.Scrittura,Torino,1975 3. FABRIS R. (a cura di), Introduzione generale alla Bibbia, Logos,

Elle Di Ci, 1995 4. LAMBIASI F., La Bibbia.Introduzione generale. Teologia e

scienze religiose. N.1 Manuali di Base

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5. ARDUSSO F., Perchè la Bibbia è parola di Dio, Canone, ispirazione, ermeneutica, metodi di lettura, Ed. Paoline

MAGISTERO BIBLICO

1. DEI VERBUM, Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II sulla divina rivelazione.

2. L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, Pontificia Commissione Biblica (15-4-1993).

3. La Bibbia nella vita della Chiesa, CEI, (18-11-1995 in occasione del XXX anniversario della promulgazione della costituzione dogmatica DEI VERBUM).

4. ENCHIRIDION BIBLICUM , Documenti della Chiesa sulla Sacra Scrittura, EDB

ATLANTE BIBLICO

1. Atlante Biblico,G.Pesce, 1969 2. Atlante della Bibbia, Edizioni Paoline

CORSO DI SACRA SCRITTURA PENTATEUCO E LIBRI STORICI Prof. GIOVANNI TROLIO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Nel corso vengono presentati i singoli libri del Pentateuco e i libri storici, tenendo conto della loro formazione letteraria , della struttura e dei temi più rilevanti (La Legge, l’alleanza…).

Infine vengono offerti agli studenti saggi di esegesi di alcuni brani scelti. PROGRAMMA DETTAGLIATO PENTATEUCO (Genesi,Esodo,Levitico,Numeri,Deuteronomio) a) Il significato del termine b) Critica letteraria c) Tradizione Jahvista (J)

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d) Tradizione Eloista(E) e) Tradizione Sacerdotale(P) f) Tradizione deuteronomistica(D) g) Cronologia documenti h) Ipotesi documentaria al vaglio i) Sviluppo generi letterari j) Conclusione LIBRI STORICI Giosuè,Giudici, 1-2Sam,1-2Re (opera deutoronomistica) 1-2Cron,Esdra,Neemia (opera cronista) Tobia,Giuditta,Ester ,Rut,1-2 Maccabei(Midrashim) METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti viene chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso, mediante letture complementari e discussione in aula. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

1. M.TÀBET, Introduzione al Pentateuco e ai libri storici dell’Antico

Testamento,Apollinare Studi, 2001 2. J.A. SOGGIN, Introduzione all’Antico Testamento, Paideia 3. J.BLENSKINSOPP, Il Pentateuco, Introduzione ai primi cinque

libri della Bibbia 4. R.RENDTORFF, Introduzione all’Antico Testamento, Claudiana 5. J.A.SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia 6. J.L.SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco, Chiavi per

interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia, Queriniana. CORSO DI SACRA SCRITTURA “PROFETI E SAPIENZIALI” Prof. ANTONIO FAVALE

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GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si propone l’obiettivo di condurre l’alunno alla conoscenza dei fenomeni profetico e sapienziale così come vengono presentati dalle testimonianze bibliche. Per entrambi gli ambiti di studio si parte dalla presentazione del contesto storico-sociale entro cui inserire gli scritti in esame; si prosegue nella presentazione generale di tutti i libri biblici con la loro struttura e nuclei tematici. Il cammino si conclude con l’esegesi di alcuni brani scelti dai cui trarre lo spunto per approfondimenti delle principali tematiche teologiche. PROGRAMMA DETTAGLIATO Libri Profetici Introduzione

- Il termine “profeta” - Origine del profetismo - Inquadramento storico generale del fenomeno profetico in Israele - Vicende storiche più importanti connesse con l'attività profetica - I generi antichi della profezia classica - Tipologia e sociologia dei profeti d’Israele - Panoramica della teologia dei profeti

I libri profetici

- I profeti “anteriori” e “posteriori” - I profeti maggiori - I dodici profeti minori

Esegesi

- Amos 2,6-16: Denuncia dell’ingiustizia ed esortazione alla giustizia - Osea 2,4-25: La dimensione nuziale dell’alleanza Dio-Israele - Isaia 6, 1-13; 1,21-26 + 2,2-5; 7,10-17; 8,23-9,6; 11,1-9: La

vocazione; Gerusalemme; L’Emmanuele Libri Sapienziali Introduzione

- La figura del sapiente - La tradizione intellettuale in Israele

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I libri sapienziali - Salmi - Giobbe - Proverbi - I Cinque Rotoli (Rut, Cantico, Qoelet, Lamentazioni, Ester) - I “deuterocanonici” (Siracide e Sapienza) - I libri “didattici” (Tobia, Giuditta)

Esegesi

- Salmo1: Il “Portale” del libro dei Salmi - Lettura semi - corsiva di Prov 1-9: La “paideia” ebraica

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso prevede la lezione frontale, il cui programma è

dettagliatamente esposto sopra; si richiede in aggiunta allo studente di portare in sede di esame la presentazione di uno dei libri profetici o sapienziali meno diffusamente esaminati in classe con un breve commento esegetico di un brano tratto dal medesimo libro. BIBLIOGRAFIA

Testo: una delle edizioni di studio della Bibbia (Bibbia di Gerusalemme, TOB, Bibbia Piemme). Libri profetici: J. M. Abrego de Lacy, I libri profetici, “Introduzione allo studio della Bibbia, 4”, Paideia, Brescia 1996; J. L. Sicre, Profetismo in Israele. Il Profeta, i Profeti, il messaggio, Borla, Roma 1995; G. Cappelletto, M. Milani, In ascolto dei profeti e dei sapienti, “Introduzione all’Antico Testamento, 2”, Edizioni Messaggero, Padova 1992; S. Amsler, J; Asurmendi, J, Auneau, R. Martin-Achard, I Profeti e i libri profetici, “Piccola Enciclopedia Biblica, 4”, Borla, Roma 1987; A. Rofé, Introduzione alla letteratura profetica, “Studi biblici, 111”, Paideia, Brescia 1995; A. Rofé, Storie di profeti. La narrativa sui profeti nella Bibbia ebraica: generi letterari e storia, Paideia, Brescia 1991; J. L. Sicre, J. M. Castillo, J. A. Estrada, La Chiesa e i profeti, Cittadella editrice, Assisi 1993;

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J. L. Sicre, I Profeti d’Israele e il loro messaggio, Borla, Roma 1989; S. Virgulin, Profeti e sapienti, uomini dello Spirito, Borla, Roma 1985; N. Lohfink, I profeti ieri e oggi, Paideia, Brescia 1973. Libri sapienziali: V. Morla Asensio, Libri sapienziali e altri scritti, “Introduzione allo studio della Bibbia, 5”, Paideia, Brescia 1997; G. Cappelletto, Marcello Milani, In ascolto dei profeti e dei sapienti, “Introduzione all’Antico Testamento, 2”, Edizioni Messaggero, Padova 1992; Aa. Vv., I Salmi e gli altri scritti, “Piccola Enciclopedia Biblica, 5”, Borla, Roma 1991; G. Von Rad, La sapienza in Israele, Marietti, Torino 1975. CORSO DI SACRA SCRITTURA “VANGELI SINOTTICI E ATTI DEGLI APOSTOLI” Prof. PASQUALE GIORDANO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si propone l’obbiettivo di guidare gli studenti alla lettura degli scritti degli scritti evangelici chiamati Sinottici e della seconda opera lucana all'interno del cristianesimo nascente. Per entrambi gli ambiti di studio si parte dalla presentazione storico-letteraria degli scritti in esame; si prosegue nella presentazione generale di tutti i libri biblici in questione con la loro struttura e nuclei tematici. Il cammino si conclude con l’esegesi di alcuni brani scelti dai cui trarre lo spunto per approfondimenti delle principali tematiche teologiche. PROGRAMMA DETTAGLIATO

Introduzione

- L'ambiente storico e culturale del Nuovo Testamento - le fonti extra-evangeliche e la storicità - evangelo e Vangeli - la questione sinottica

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Il Vangelo secondo Marco

- l’autore; - i dati della tradizione; - i motivi della composizione; - l'origine; - la struttura; - temi teologici

Il Vangelo secondo Matteo

- luogo e data di composizione - la comunità destinataria - composizione e struttura - aspetti teologici

Il Vangelo secondo Luca

- la personalità di Luca e le caratteristiche dell'evangelista - uditorio del Vangelo - aspetti letterari e data di composizione - struttura - temi teologici);

Atti degli apostoli

- il piano degli Atti e gli aspetti letterari - la storicità e le fonti e - gli scopi dell'opera e temi teologici

Esegesi

- L'esordio del Vangelo (Mc 1,1), il Battista (1,2-8) e il battesimo di Gesù (1,9-11.12-13) // (Mt 3,13-17; Lc 3,21-22).

- L'inaugurazione del ministero in Galilea (Mc 1,14-20) e la "giornata di Cafarnao" (Mc 1,21-45).

- Il discorso della montagna (Mt 5,1-7,29): le beatitudini (Mt 5,3-12 // Lc 6,20-23). il Padre nostro (Mt 6,9-13. 20-26 // Lc 11,1-4).

- Le parabole della misericordia (Lc 15) - L'Ascensione (Lc 24,44-53; At 1,6-12).

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- La Pentecoste e il discorso di Pietro (At 2,1-41). - Il discorso di Paolo ad Atene. - Il discorso di Paolo a Mileto (At 17,22-31; 20,17-38).

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso prevede la lezione frontale, il cui programma è

dettagliatamente esposto sopra; si richiede in aggiunta allo studente di portare in sede di esame la presentazione di uno dei testi della “triplice tradizione” non esaminate in classe con un breve commento esegetico che faccia cogliere le somiglianze e differenze tra le tre pericopi per trarne la visione teologica propria di uno degli evangelisti.

BIBLIOGRAFIA

Testo NESTLE-ALAND, Nuovo Testamento greco-italiano, a cura di B. Corsani e C. Buzzetti, Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 1996. Una delle edizioni di studio della Bibbia (Bibbia di Gerusalemme, TOB, Bibbia Piemme).

Introduzioni e opere di carattere generale AGUIRRE MONASTERIO R. - RODRÍGUEZ CARMONA A., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 1995 (orig. spagn. 1992). BROWN R.E., Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001 (orig. ingl. 1997). CERESA GASTALDO C. (ed.), Storia e preistoria dei Vangeli, Genova 1988. FUSCO V., voci: Marco, Matteo, Vangeli, in Nuovo Dizionario di Teologia Biblica, Paoline, Cinisello B. (Milano) 1988. LACONI M. E COLL., Vangeli sinottici e Atti degli Apostoli, Elledici, Leumann (Torino) 22002. MARCONCINI B., I Vangeli sinottici. Formazione, Redazione. Teologia, San Paolo, Cinisello B. (Milano) 1997. MAZZEO M., I Vangeli sinottici. Introduzione e percorsi tematici, Ed. Paoline, Milano 2001. MEYNET R., Una nuova introduzione ai Vangeli sinottici, EDB, Bologna 2002.

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50

POPPI A., Sinossi quadriforme dei quattro Vangeli, vol. I. Testo; vol. II. Commento, Messaggero, Padova 21999.61998. SCHREINER J. - DAUTZEMBERG G. et alii, Introduzione letteraria e teologica al Nuovo Testamento, Paoline, Roma 21982 (rist.: Cinisello B. 1992). SEGALLA G., Evangelo e Vangeli. Quattro evangelisti, quattro Vangeli, quattro destinatari, EDB, Bologna 1992. SCHULZ H.J., L’origine apostolica dei Vangeli, Gribaudi, Milano 1996 (orig. ted. 1995).

Vangelo secondo Marco BECK T. e altri, Una comunità legge il Vangelo di Marco, EDB, Bologna 1999. BIANCHI E., Evangelo secondo Marco. Commento esegetico-spirituale, Qiqaion, Magnano 1984. CILIA L. (cur.), Marco e il suo Vangelo. Atti del Convegno internazionale di studi «Il Vangelo di Marco» (Venezia 30-31 maggio 1995), San Paolo, Milano 1997. ERNST J., Il Vangelo secondo Marco, 2 voll., Morcelliana, Brescia 1986-1991 (orig. ted. 1981). FABRIS R., Il Vangelo di Marco, in AA.VV., I Vangeli, Cittadella, Assisi 1975 (rist. 1982). GALIZZI M., Vangelo secondo Marco. Commento esegetico-spirituale, Elledici, Leumann (Torino) 1993. GNILKA J., Marco, Cittadella, Assisi 1987 (orig. ted. 1978.1979). LÉGASSE S., Marco, Borla, Roma 2000 (orig. franc. 1997).* MAGGIONI B., Il racconto di Marco, Cittadella, Assisi 81993. PESCH R., Il Vangelo di Marco, 2 voll., Paideia, Brescia 1980.1982 (orig. ted. 1976.21980).* PIKAZA X., Il Vangelo di Marco, Borla, Roma 1996 (orig. spagn. 1995). POPPI A., Vangelo secondo Marco, in ID., Sinossi dei quattro Vangeli, II. Commento, Messaggero, Padova 61998. RADERMAKERS J., Lettura pastorale del Vangelo di Marco, EDB, Bologna 21981 (orig. franc. 1974). SACCHI A., Un Vangelo per i lontani. Come leggere Marco, Paoline, Milano 1999. SCHNACKENBURG R., Vangelo secondo Marco, 2 voll., Città Nuova, Roma 41983.21981. SCHWEIZER E., Il Vangelo secondo Marco, Paideia, Brescia 1971 (orig. ted. 1967).

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SENIOR D., La passione di Gesù nel Vangelo di Marco, Ancora, Milano 1988 (orig. ingl. 1984).

Vangelo secondo Matteo ERNST J., Matteo. Un ritratto teologico, Morcelliana, Brescia 1992 (orig. ted. 1989). FAUSTI S., Una comunità legge il Vangelo di Matteo, 2 voll., EDB, Bologna 1998. FABRIS R., Matteo, Borla, Roma 21996. FUSCO V., La casa sulla roccia. Temi spirituali di Matteo, Qiqaion, Magnano (Biella) 1994. GALIZZI M., Vangelo secondo Matteo. Commento esegetico-spirituale, Elledici, Leumann (Torino) 1995. GNILKA J., Il Vangelo di Matteo, 2 voll., Paideia, Brescia 1990.1991 (orig. ted. 1986.1988).* GRASSO S., Il Vangelo di Matteo, Dehoniane, Roma 1995. ID., Matteo. Il vangelo narrato, Ed. Paoline, Milano 2000. HARRINGTON D. J., Vangelo secondo Matteo, Queriniana, Brescia 1992 (orig. ingl. 1991). KINGSBURY J. D., Matteo. Un racconto, Queriniana, Brescia 1998 (orig. ingl. 21988). MAGGIONI B., Il racconto di Matteo, Cittadella, Assisi 1981. MAZZINGHI L. – TAROCCHI S., Matteo. Il Vangelo del Regno dei cieli, EDB, Bologna 1998. MELLO A., Evangelo secondo Matteo. Commento midrashico e narrativo, Qiqaion, Magnano (Biella) 1995. ORTENSIO DA SPINETOLI, Matteo. Commento al «Vangelo della Chiesa», Cittadella, Assisi 41985. POPPI A., Vangelo secondo Matteo, in ID., Sinossi dei Quattro Vangeli, II. Commento, Messaggero, Padova 61998. RADERMAKERS J., Lettura pastorale del Vangelo di Matteo, EDB, Bologna 1974 (orig. franc. 1972). SCHWEIZER E., Matteo e la sua comunità, Paideia, Brescia 1987 (orig. ted. 1984). TASSIN C., Vangelo di Matteo. Commento pastorale, San Paolo, Cinisello B. (Milano) 2000 (orig. franc. 1994). TRILLING W., Vangelo secondo Matteo, 2 voll., Città Nuova, Roma 51983.21980 (orig. ted. 1962.1965).

Vangelo secondo Luca

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ALETTI J.-N., Il racconto come teologia. Studio narrativo del terzo Vangelo e del libro degli Atti degli Apostoli, Dehoniane, Roma 1996. ALETTI J.-N., L’arte di raccontare Gesù Cristo. La scrittura narrativa del Vangelo di Luca, Queriniana, Brescia 1991 (orig. franc. 1989). BOTTINI G. C., Introduzione all’opera di Luca. Aspetti teologici, Franciscan Printing Pr., Jerusalem 1992. ERNST J., Il Vangelo secondo Luca, 2 voll., Morcelliana, Brescia 1985 (orig. ted. 1977).* ID., Luca. Un ritratto teologico, Morcelliana, Brescia 1988 (orig. ted. 1985). FAUSTI S., Una comunità legge il Vangelo di Luca, EDB, Bologna 1994. GALIZZI M., Vangelo secondo Luca. Commento esegetico-spirituale, Elledici, Leumann (Torino) 1994. GRASSO S., Luca, Borla, Roma 1999. LÀCONI M., Luca e la sua chiesa, Gribaudi, Torino 1986. MAGGIONI B., Il racconto di Luca, Cittadella, Assisi 2000. MONLOUBOU L., La preghiera secondo Luca, EDB, Bologna 1989. ORTENSIO DA SPINETOLI, Luca. Il Vangelo dei poveri, Cittadella, Assisi 21984. PIKAZA J., Leggere Luca. Il terzo Vangelo e gli Atti, Marietti, Torino 1976 POPPI A., Vangelo secondo Luca, in ID., Sinossi dei Quattro Vangeli, II. Commento, Messaggero, Padova 61998. PRETE B., L’opera di Luca. Contenuti e prospettive, Elledici, Leumann (Torino) 1986. PRETE B., La passione e la morte di Gesù nel Vangelo di Luca, 2 voll., Paideia, Brescia 1996.1997. RADERMAKERS J. - BOSSUYT P., Lettura pastorale del Vangelo di Luca, EDB, Bologna 1983 (orig. franc. 1981). ROSSÉ G., Il Vangelo secondo Luca. Commento esegetico e teologico, Città Nuova, Roma 1992. SCHÜRMANN H., Il Vangelo secondo Luca, 2 voll. (Lc 1,1-9,50; 9,51-11,54), Paideia, Brescia 1983.1998 (orig. ted. 21982.1994).* SCHWEIZER E., Il Vangelo secondo Luca, Paideia, Brescia 2000 (orig. ted. 21986). STÖGER A., Vangelo secondo Luca, 2 voll., Città Nuova, Roma 41982.21981 (orig. ted. 31967.1966).

Atti degli Apostoli

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ALETTI J.-N., Il racconto come teologia. Studio narrativo del terzo Vangelo e del libro degli Atti degli Apostoli, Dehoniane, Roma 1996. BOSSUYT P. - RADERMAKERS J., Lettura pastorale degli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 1996. CIPRIANI S., Missione ed evangelizzazione negli Atti degli Apostoli, Elledici, Leumann (Torino) 1994. DUPONT J., Teologia della Chiesa negli Atti degli Apostoli, EDB, Bologna 1984. FABRIS R., Atti degli Apostoli, Borla, Roma 21984. GHIDELLI C., Atti degli Apostoli, Marietti, Torino 1978. LOHFINK G., La raccolta d’Israele. Una ricerca sull’ecclesiologia lucana, Marietti, Torino 1983 (orig. ted. 1975). MARTINI C. M., Atti degli Apostoli, Paoline, Roma 71985. O’TOOLE R. F., L’unità della teologia di Luca. Un’analisi del Vangelo di Luca e degli Atti, Elledici, Leumann (Torino) 1994 (orig. ingl. 1984). PAPA B., Atti degli Apostoli, 2 voll., EDB, Bologna 1981.1986. PESCH R., Atti degli Apostoli, Cittadella, Assisi 1992 (orig. ted. 1986).* PRETE B., L’opera di Luca. Contenuti e prospettive, Elledici, Leumann (Torino) 1986. ROLOFF J., Gli Atti degli Apostoli, Paideia, Brescia 2002. ROSSÉ G., Atti degli Apostoli, Città Nuova, Roma 1998. SCHNEIDER G., Gli Atti degli Apostoli, 2 voll., Paideia, Brescia 1985.1986 (orig. ted. 1980.1982). CORSO DI SACRA SCRITTURA “GIOVANNI E PAOLO” Prof. PASQUALE GIORDANO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si propone l’obbiettivo di guidare gli studenti alla lettura degli scritti degli apostoli Giovanni e Paolo, all'interno del cristianesimo nascente. Per entrambi gli ambiti di studio si parte dalla presentazione storico-letteraria degli scritti in esame; si prosegue nella presentazione generale di tutti i libri biblici in questione con la loro struttura e nuclei tematici. Il cammino si conclude con l’esegesi di alcuni brani scelti dai cui trarre lo spunto per approfondimenti delle principali tematiche teologiche.

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PROGRAMMA DETTAGLIATO GLI SCRITTI GIOVANNEI

Il vangelo di Giovanni - Storia dell'interpretazione del quarto vangelo - Presentazione letteraria - Dal quarto vangelo alla tradizione giovannea - Lo sfondo religioso del libro e il suo messaggio - Giovanni il teologo - Questioni sull'autore

L’Apocalisse

- Problemi letterari - Il messaggio e gli insegnamenti - Autore e data di composizione

Le Lettere - Presentazione letteraria - Le idee madri di 1Gv - L’ecclesiologia di 2Gv e 3Gv

Esegesi

- Gv 2: Le nozze di Cana e la purificazione del Tempio - Gv 4: La Samaritana - Gv 8: La donna adultera - Gv 13-17: Il discorso di addio - Ap 12-14: la donna, il drago

GLI SCRITTI PAOLINI

Introduzione storica

- Linee della vita di Paolo e personalità - Cronologia assoluta e relativa delle singole Lettere - Autenticità delle lettere e la pseudoepigrafia

Le lettere paoline

- Presentazione storico-letteraria - 1-2 Tessalonicesi - 1-2 Corinti

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- Galati - Romani - Filippesi - Efesini - Colossesi - Filemone - Le Lettere Pastorali

Esegesi e temi teologici

- 1Ts 5, 12-28: la situazione ecclesiale - Gal 5, 13-26: la libertà e i frutti dello Spirito - 1Cor 1,30.2,15-16: Cristo nostra sapienza - 2Cor 5,1-10: presente e futuro escatologico - Rm 6,1-14: il battesimo e la vita cristiana - Ef 1,22-23: la relazione Cristo - Chiesa

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso prevede la lezione frontale, il cui programma è

dettagliatamente esposto sopra; si richiede in aggiunta allo studente di portare in sede di esame la presentazione di una delle lettere paoline meno diffusamente esaminate in classe con un breve commento esegetico di un brano tratto dalla medesima lettera. BIBLIOGRAFIA Testo: Nestle-Aland, Nuovo Testamento greco-italiano, a cura di B. Corsani e C. Buzzetti, Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 1996. Una delle edizioni di studio della Bibbia (Bibbia di Gerusalemme, TOB, Bibbia Piemme). Scritti Giovannei A.Gorge - P.Grelot (edd.), Introduzione al Nuovo Testamento. La tradizione giovannea, 4, Borla 1978, pp. 11-48. J. O. Tuñí – X. Alegre, Scritti giovannei e lettere cattoliche, “Introduzione allo studio della Bibbia 8”, (ed. it. a cura di S. Campanili), Paideia, Brescia 1997. G. Ghiberti (ed.), Opera Giovannea, “Logos. Corso di studi biblici 7”, LDC, Torino-Leumann 2003.

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Scritti paolini A. Pitta, Sinossi Paolina. Le lettere di san Paolo in una nuova traduzione ordinate per temi, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 1994. A. George - P. Grelot, Introduzione al Nuovo Testamento. Le lettere apostoliche, 3, Borla, Roma 1977-78. J. S. Bosch, Scritti paolini, “Introduzione allo studio della Bibbia 7”, (ed. it. a cura di A. Zani), Paideia, Brescia 2001. M. Carrez - P. Dornier - M. Dumais - M. Trimaille, Lettere di Paolo, Giacomo, Pietro e Giuda, “Piccola Enciclopedia Biblica 8”, Borla, Roma 1985. K. H. Schelkle, Paolo. Vita, lettere, teologia, Paideia, Brescia 1990. A. Sacchi, (ed.), Lettere paoline e altre lettere, “Logos. Corso di studi biblici 6”, LDC, Torino-Leumann 1995. CORSO DI LINGUA EBRAICA Prof. GIOVANNI TROLIO GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Gli obiettivi specifici del corso d’ebraico sono i seguenti:

1. Padronanza della morfologia di base dell’ebraico dell’AT. 2. Acquisizione di un vocabolario fondamentale. 3. Conoscenza dei punti più importanti della sintassi. 4. Abilità nel tradurre esercizi semplici in ebraico 5. Facilità nel leggere l’ebraico ad alta voce.

Questi obiettivi specifici tendono a far sì che lo studente sia in grado di leggere e capire testi narrativi semplici dell’AT ebraico.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

1. LA FONETICA L’alfabeto ebraico Le vocali Lo shewa semplice e composto Le sillabe 2. LA MORFOLOGIA L’articolo Alcuni prefissi

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Pronomi personali Pronomi dimostrativi I sostantivi 3. IL VERBO Il verbo Lo stato assoluto e costrutto Suffissi pronominali,i sostantivi irregolari,gli aggettivi 4.LETTURA, TRADUZIONE E ANALISI DI ALCUNI BRANI BIBLICI METODOLOGIA ADOTTATA

Si fa uso del metodo classico per l’apprendimento di una lingua antica: presentazione delle regole e applicazione delle stesse con esercizi.

Si incoraggia lo studente a memorizzare i caratteri , i suoni delle lettere ebraiche e i vocaboli più importanti, oltre che esercitarsi nella lettura costantemente.

Al fine di facilitare l’apprendimento della lingua ebraica vengono proposti agli studenti test di verifica sulle lezioni svolte; Alla fine del corso lo studente sostiene un esame scritto e un esame orale che consiste nella lettura, analisi grammaticale e traduzione di un brano biblico.

BIBLIOGRAFIA PROPOSTA 1) G. DEIANA – A. SPREAFICO, Guida allo studio dell’ebraico

biblico, Società Biblica Britannica e Forestiera, II Ristampa (1994) 2) BIBLIA HEBRAICA STURGARTENSIA. 3) RAYMOND P., Dizionario di ebraico e aramaico biblici, Società

Biblica Britannica e Forestiera, Roma 1995 4) F. SCERBO, Dizionario ebraico e caldaico del Vecchio Testamento,

Libreria Editrice Fiorentina, 1912 TEOLOGIA MORALE FONDAMENTALE Prof. LEONARDO SANTORSOLA

OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

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Fra le scienze teologiche, la Teologia morale è quella che ha maggiormente risentito, e ancora tutt’oggi risente, della crisi spirituale, culturale ed esistenziale, che ha investito la Chiesa e la società. Alla luce del recente Magistero, del rinnovamento teologico e filosofico avviato dal Concilio Vaticano II, delle sfide sempre nuove poste dai progressi della scienza e della tecnica, della rinnovata consapevolezza missionaria della Chiesa nel mondo contemporaneo e delle nuove questioni poste dal pluralismo culturale e religioso, il corso presenta la riflessione teologica come domanda sul bene e su Dio in risposta all’interrogativo sul senso della vita. PROGRAMMA Statuto epistemologico della Teologia morale e sua definizione Carattere umano e specificità cristiana della Teologia morale Fondamenti biblici della morale cristiana Evoluzione storica della morale cristiana: dai Padri della Chiesa ad oggi Rinnovamento morale del Concilio Vaticano II e riflessione post-conciliare Questione antropologica e morale cristiana: libertà, verità e coscienza Linee per il rinnovamento della Teologia morale alla luce della Veritatis splendor BIBLIOGRAFIA S. PINCKAERS, Le fonti della morale cristiana. Metodo, contenuto, storia, Edizioni Ares, Milano 1992; K. WOJTYŁA, Amore e responsabilità, Marietti 1820, Genova-Milano 2007; L. MELINA, Morale: tra crisi & rinnovamento, Edizioni Ares, Milano 1993; L. SANTORSOLA, Il problema dell’etica nella società secolarizzata secondo il pensiero di Augusto Del Noce, Pul-Mursia, Roma 1999; L. MELINA – J. NORIEGA, a cura di, Domanda sul bene & domanda su Dio, Pul-Mursia, Roma 1999; L. MELINA – P. ZANOR, a cura di, Quale dimora per l’agire? Dimensioni ecclesiologiche della morale, Pul-Mursia, Roma 2000; L. MELINA – J. LARRÙ, a cura di, Verità e libertà nella Teologia morale, Lateran University Press, Roma 2001. Documenti magisteriali GIOVANNI PAOLO II, Lett. enc. Veritatis splendor, 6 agosto 1993, LEV, Città del Vaticano 1993

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CORSO DI TEOLOGIA MORALE DELLA PERSONA Prof. ANTONIO POLIDORO OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA Il corso studia i problemi etici legati alle varie fasi della vita umana contemporanea considerando le problematiche da un punto di vista teologico e alla luce degli insegnamenti magisteriali. Obiettivi:

- Approccio alle questioni fondamentali dell’essere umano; - Difesa della vita umana; - Conoscenza delle questioni morali inerenti la vita sessuale e

coniugale; - Natura e significato unitivo e procreativo della sessualità umana.

La virtù della castità, padronanza di sé e dono di sé. La paternità/maternità responsabile.

- La dottrina della Bibbia, il Magistero Cattolico e le altri fonti teologiche.;

- I principi etici fondamentali; - Conoscenza e capacita di dibattito su problemi morali riguardanti:

1) l'inizio della vita umana: statuto dell'embrione, aborto, la procreazione medicalmente assistita, diagnosi e sperimentazione prenatale, ingegneria genetica; 2) il rispetto della persona: omicidio, suicidio, pena di morte; 3) la salute e la malattia: trattamenti, trapianti, droghe, AIDS; 4) la fine della vita: assistenza al morente, eutanasia, cure palliative, direttive anticipate.

PROGRAMMA I. Problematiche inizio vita umana:

- Fecondazione - Riproduzione - Identità e statuto dell’Embrione umano - Aborto

II. Vita Adulta: - Salute (Malattia, donazione e trapianti)

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- Vita coniugale (Dialogo sessuale, procreazione responsabile, contraccezione, diagnosi prenatale,sterilizzazione)

III. Fine della vita umana:

- Eutanasia e suicidio assistito - Testamento biologico - Cura dei malati terminali

BIBLIOGRAFIA

SGRECCIA, E., Manuale di bioetica. Fondamenti ed etica biomedica,

vol. I, Vita e Pensiero, Milano 2007, 615-716; 543-610.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Istruzione su

: il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione

(Donum vitae), Edizione Dehoniane, Bologna 1987.

GIOVANNI PAOLO II, Evangelium Vitae, Paoline, Roma 1995.

__________, Lettera Apostolica Salvifici doloris, AAS 1984.

(approfondimenti)

CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, Libreria Editrice

Vaticana, Città del Vaticano 1992.

LEGGE 40,19 FEBBRAIO 2004, “Norme in materia di procreazione

medicalmente assistita” in Gazzetta Ufficiale, 19 –febbraio n.45.

CASINI, C., “A tre anni dalla Legge 4°/2004 sulla “procreazione

medicalmente assistita”, in Medicina e Morale 4 (2007), 691-715.

DI PIETRO, M. L. – SGECCIA, E., Procreazione assistita efecondazione

artificiale tra scienza, bioetica e diritto,La Scuola, cap.3, pp 50-70.

D’AGOSTINO F., “Fertilità: una riflessione bioetica”, in Arco di Giano

39 (2004), 9-24.

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CASALONE, C., La provetta della discordia”, in Aggiornamenti Sociali,

5(2004), 331-343.

LANZONE, A., “Riflessioni biomediche sulla legge 40” in Notizie di

Politeia, n. 77 (2005), 41-50. Nello stesso numero della rivista si

consigliano gli articoli per conoscere le diverse posizioni sul tema:

FLAMIGNI, C., “La legge 4°/2004: Norme “cattoliche” nel paese di

Macchiavelli”; 8-16; CASINI, C., “Essere umano o cosa? Problema

laico”, 17-22; FORABOSCO, A., “La legge 40 nella valutazione di un

medico genetista del Servizio Sanitario nazionale”, 34-39; FERRANDO,

G., “Come cambiare una legge ingiusta”, 51-59.

TETTAMANZI, D.,Bioetica, Piemme, Casale Monferrato 1997, 287-311.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTTRINA DELLA FEDE,

Dichiarazione sull’aborto procurato, (Ench. Vat. 5, 668).

CICCONE, L., “I trapianti d’organo: aspetti etici” in Medicina e Morale,

4(1990), 693-716.

AUTIERO, A., “La donazione di organi è un dovere?” in RTM,

109(1996), 53-61.

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Eutanasia,

Magistero 9, San Paolo, Cinisello Balsamo 1980.

FIORI, A., “Il caso Welby, i medici, i pesi e le misure” in Medicina e

morale 1(2007),Editoriale.

AAVV, “Profili storici del dibattito italiano sul testamento biologico ed

esame comparato dei disegni di legge dell’esame della XII Commissione

(Igiene e Sanità del Senato) in Medicina e morale 1(2007), 19-60.

CASALONE, C., “La richiesta di morte tra cultura e medicina. Per un

discernimento etico” in Aggiornamenti sociali 11(2002).

POLIDORO, A., L’eutanasia: una richiesta di vita o di morte?, Tesi di

discussione di licenza.

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Appunti forniti dal docente

MURARO, G., “Procreazione responsabile”, in Nuovo Dizionario di

Teologia Morale, a cura di F., COMPAGONI – G., PIANA- S.,

PRIVITERA, San Paolo, Cinisello Balsamo 1990, 1007-1023.

Approfondimenti

de HENNEZEL, M., La morte amica, Rizzoli, Milano 1998.

COMITATO NAZIONALE PER LA BIOETICA. “Questioni Bioetiche

Relative alla Fine della Vita Umana”, in Medicina e Morale 49 (1999),

1152-205.

LISA SOWLE CHAILL, Sesso, genere ed etica cristiana cristiana,

Giornale di Teologia 293, ROSARO GIBELLI (Ed.), Queriniana, Brescia

2003, 383-493.

CONFERENZA EPISCOPALE SVIZZERA, “La dignità del morente”, in

Medicina e Morale 5 (2003), 931-944.

DICHIARAZIONE DEI VESCOVI CATTOLICI DI PENNSYLVANIA,

“Nutrizione e idratazione. Considerazioni morali”, in Né Accanimento e

né eutanasia, a cura di J. NORIEGA – M. L. DI PIETRO, Pontificia

Università Lateranense, Roma 2002, 173-200.

KÜBLER-ROSS, E., La Morte e il morire, trad. C., di ZOPPOLA,

Psicoguide, Cittadella, Assisi 1982.

SCHOCKENHOFF, E., Etica della vita: un compendio teologico,

Biblioteca di Teologia Contemporanea 91, Queriniana, Brescia 1997.

BASTIANEL, S. – ABIGNENTE, D., “La terra e l’uomo. Vita politica,

vita morale, fede cristiana”, in Teologia e Historia, XI (2002), 129-151.

DEFANTI, C. A., “L’eutanasia in Olanda. A proposito del nuovo

rapporto van der Maas”, in Bioetica 5 (1997), 11-22.

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63

MORI, M., “Eutanasia: una prospettiva matura”, in Bioetica 2 (2003),

204-205.

PRIVITERA, S., “Le cure palliative e la spiritualità del morente”, in

Bioetica e Cultura 2 (2003), 225-231.

SCHIAVONE, M., “Riflessioni bioetiche sullo stato vegetativo

permanente”, in Bioetica 2 (2001), 288-297.

ETICA SOCIALE Prof. SEVERINO DONADONI GLI OBIETTIVI E IL METODO DELLA DISCIPLINA Il percorso favorisce un sempre più puntuale discernimento ed un efficace

impegno politico. Si cercherà di dare risposte alle principali questioni

etico-sociali.

Sotto il profilo metodologico, tale percorso valorizza

un’antropologia relazionale capace di cogliere la libertà nelle sue

differenti dimensioni: personale, comunitaria e socio-istituzionale. Questa

attenzione al pensiero contemporaneo e alle scienze sociali conduce a

una lettura articolata del complesso rapporto sociale nell’alveo della

tradizione teologica cristiana.

Così si può cogliere la dinamica strutturale interna degli attuali

rapporti sociali, in una forma coerente e aperta alle esigenze normative

della fede.

Al termine di ogni tappa è proposta un’ampia bibliografia per

l’approfondimento.

PROGRAMMA

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Il percorso è suddiviso in cinque grandi tappe:

1) I fondamenti Biblici – Teologici del pensiero sociale cristiano;

2) Una sintesi sistematica della Dottrina Sociale della Chiesa;

3) Un progetto di società unitariamente articolato, radicato

nell’antropologia cristiana (una politica del Bene Comune);

4) Un’economia a servizio dell’uomo;

5) Il corso si conclude con “la formazione del credente

all’impegno sociale”.

BIBLIOGRAFIA Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa (2004) Atti delle Settimane Sociali, e nel Centenario, quelli di Pistoia – Pisa 2007 su “Bene Comune oggi: un impegno che viene da lontano” Magistero Sociale di Papa Benedetto XVI e il discorso all’ONU (2008) Combi E.-Monti E., Introduzione all’Etica Sociale, Centro Ambrosiano 2005. Guerriero Elio (a cura di), Le encicliche sociali, Libreria editrice Vaticana/S. Paolo, Milano 2006. CORSO DI BIOETICA (SEMINARIO DI TEOLOGIA) Prof. SEVERINO DONADONI GLI OBIETTIVI E IL METODO DELLA DISCIPLINA

La Bioetica, o Etica della vita, si occupa della vita, dagli inizi alla fine. Per riflettere sulla vita ci vuole una competenza scientifica e una competenza etica (che non sempre abbiamo).

Ma cos’è la vita? La domanda sulla vita pone la questione fenomenologia del senso. La

vita è cifra sintetica di quel senso che rivela il carattere costitutivamente passivo della libertà umana, nella sua unicità singolare, ove le è dato in modo originario la relazione “ad altro da sé”. Questa etica della vita propone una riflessione sistematica nell’ambito dell’esperienza umana, considerandola in rapporto alle problematiche etico-pratiche che –

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incrociandosi con i progressi e le sfide della tecnica – sorgono in tre momenti paradigmatici e critici della vita: il nascere, il morire e il patire.

Questi eventi, nella loro indissolubile unità sintetica, costituiscono l’identità di ogni uomo (ogni uomo nasce, muore ed incontra la sofferenza). Nascere, morire e patire sono le forme originarie dell’esperienza del vivere. Sono esse che dischiudono il senso della vita – donato – alla coscienza personale e al suo volere.

La riflessione qui proposta si pone come un’opera teologica, cioè come un sapere che procede a partire dalle evidenze etiche e pratiche che si dischiudono dalla rivelazione storica di Dio in Gesù Cristo. A partire dal suo presupposto teologico, esplicitamente riconosciuto, essa non solo ha la pretesa di collocarsi nel quadro di un dibattito pubblico ma intende articolare una rigorosa riflessione critica sull’esperienza morale, intesa come l’esperienza della libertà umana interpretata da un senso e da una promessa che le si propone come evidenza degna di essere voluta.

Il carattere teologico di una riflessione non configge affatto con la rigorosità e la criticità dell’interpretazione antropologica. E’ proprio la questione del “senso”, che interpella la libertà alla decisione di credere, a costituire il nesso fra i due saperi fondamentali che si integrano e si implicano in una riflessione di tipo fenomenologico-ermeneutico ed ermeneutico-teologico. E’ proprio l’unica esperienza umana che pone contemporaneamente la domanda sul senso. Assumendo sia il metodo filosofico che quello teologico pensiamo che essi abbiano tra loro una relazione circolare, nella quale né l’interpretazione antropologica è riducibile ad una semplice presupposizione della riflessione teologica né quest’ultima si pone come un completamento estrinseco di un sapere “umano”.

Questo compimento (teologico) implica un’anticipazione (etico-antropologica), e proprio quest’anticipazione invoca e richiede dal suo interno un compimento, che rimane sempre indeducibile rispetto ad essa.

Tra i due livelli di discorso si realizza, dunque, un’integrazione che possiamo rappresentare come una circolarità, nella quale, in modo virtuoso, tra filosofia e teologia si pone una relazione che supera l’estraneità, senza cadere in una superficiale sovrapposizione o identificazione che ne annullerebbe la differenza.

In questa circolarità, la reciprocità delle due forme, o interpretazione – lungi dall’estenuarsi come un’irrisolvibile conflitto delle interpretazione – è autorizzata dall’unità del senso del “fenomeno” e, dunque, dall’unicità dell’esperienza umana che, dal suo interno, postula un’istanza ontologica e teologica, senza che questo annulli in alcun modo una rigorosa fenomenologia del senso.

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Del resto, l’esperienza trova nella cultura, come ethos socio-civile, e nel vivere insieme e nell’alleanza che essa attua, una forma di vita buona, che è anticipazione di quella promessa senza la quale nessun può vivere. PROGRAMMA 1) Bioetica Fondamentale

2) Bioetica di Inizio vita

3) Bioetica di Fine vita

4) Bioetica Clinica

5) Bioetica Sociale

6) Bioetica Ambientale

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso è condotto secondo la struttura delle lezioni frontali da parte del docente. Agli studenti è chiesto di curare l’approfondimento tematico proposto per ogni argomento del corso mediante letture complementari, integrazioni e riflessioni in aula.

Il testo adottato propone, inoltre, alla fine di ogni capitolo, la bibliografia, alcuni spunti per elaborati e ricerche, segue poi un caso di studio per favorire il problem-solving, alcuni approcci narrativi con il riferimento ad una significativa opera letteraria in cui viene evidenziato quel tema e, infine, si propone una piccola appendice di documenti così da offrire riferimenti a cui potersi rifare. BIBLIOGRAFIA 1) AA.VV., La Bioetica, Ed. Glossa, Milano 1998;

2) Aramini M., Manuale di Bioetica, Ed. Paoline, Milano 2008;

3) Aramini M., La Fecondazione Artificiale, Ed. Porta Lupi, Casale

Monferrato 2004;

4) Chiodi M., Etica della Vita, Ed. Glossa, Milano 2006;

5) Chiodi M., Tra Cielo e Terra, Ed. Cittadella, Assisi 2002;

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6) Chiodi M., Modelli teorici in Bioetica, Ed. Franco Angeli, Milano

2005;

7) Ciccone L., Bioetica, Ed. Ares, Milano 2003;

8) D’Agostino F. – Palazzani L., Bioetica, Ed. La Scuola, Brescia 2007;

9) Foriero G., Bioetica Cattolica e Bioetica Laica, Ed. Mondatori,

Milano 2005;

10) Leone Privitera-S., Nuovo Manuale di Bioetica, Ed. Città Nuova,

Roma 2007;

11) Leone Privitera-S., Nuovo Dizionario di Bioetica, Ed. Città Nuova,

Roma 2004;

12) Lucas Lucas R., Bioetica per tutti, Ed. San Paolo, Cinisello

Balsamo (MI) 2002;

13) Mariani A., Bioetica e Teologia Morale, Ed. LEV, Roma 2003;

14) Mordaci R., Una introduzione alla teorie morali, Ed. Feltrinelli,

Milano 2003;

15) Piana G., Bioetica, Ed. Garzanti, Milano 2002;

16) Semplici S., Bioetica, Ed. Morcelliana, Brescia 2007;

17) Tettamanzi D., Nuova Bioetica Cristiana, Ed. Piemme, Casale

Monferrato 2000;

18) Vicini A., Genetica Umana e Bene Comune, Ed. San Paolo, Cinisello

Balsamo (MI) 2008.

DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA Prof. Francesco Taccardi OBIETTIVO DELLA DISCIPLINA

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Dopo un breve excursus storico, che inquadra il contesto in cui è nata la consapevolezza della necessità della Dottrina sociale e ne descrive gli sviluppi, il corso vuole giungere ad una sua definizione epistemologica (metodologia e contenuti), all’interno del pensare teologico e delle connessioni con le altre discipline teologiche. In quanto vera e propria teologia sociale, la Dottrina sociale, come tutto il Magistero, è finalizzata alla formazione di una fede matura della comunità ecclesiale, capace di esprimersi e attuarsi pubblicamente nella forma propria alla missione della Chiesa: l’evangelizzazione della vita umana nella sua dimensione sociale. PROGRAMMA La Dottrina sociale della Chiesa dimensione connaturale al Logos cristiano Le encicliche sociali: dalla Rerum novarum alla Pacem in terris Il Concilio Vaticano II e la Costituzione pastorale Gaudium et spes Paolo VI: la Populorum progressio e l’Octogesima adveniens Giovanni Paolo II: Laborem exercens, Sollicitudo rei socialis, Centesimus annus Ragioni filosofiche e teologiche della necessità della Dsc: la persona umana e Dio Principi e contenuti della Dsc BIBLIOGRAFIA PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2004; K. WOJTYŁA, La Dottrina sociale della Chiesa, intervista di V. Possenti, Lateran University Press, Roma 2003; Dalla collana “Storia del Cristianesimo 1878-2005”, a cura di E. Guerrieri, vol 1: I cattolici e la questione sociale, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; vol. 13: Le encicliche sociali, 2006; A. DEL NOCE, Pensiero della Chiesa e filosofia contemporanea. Leone XIII / Paolo VI / Giovanni Paolo II, a cura di L. Santorsola, Edizioni Studium, Roma 2005; L. SANTORSOLA, Persona e società nel pensiero di Karol Wojtyła e di Giovanni Paolo II, in AA.VV., In cammino verso la sorgente, Cantagalli, Siena 2007, pp. 97-218; AA.VV., Cattolicesimo italiano e futuro del Paese, VII Forum del Progetto culturale, EDB, Bologna 2006; G. CREPALDI – S. FONTANA, La dimensione

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interdisciplinare della Dottrina sociale della Chiesa, Cantagalli, Siena 2006. CORSO DI STORIA DELLA CHIESA I Prof. CONSUELO MANZOLI

GLI OBIETTIVI E IL METODO DELLA DISCIPLINA

Il corso di Storia della Chiesa intende chiarire la sua distinzione dalla

teologia, in quanto è una disciplina storica con un proprio oggetto, una propria ragione formale ovvero la posizione che si assume per analizzare l’oggetto, e un metodo per condurre tali analisi.

Oggetto di studio della Storia della Chiesa è la Chiesa stessa e perciò tutte le Chiese cristiane.

La prospettiva nella quale si muove la Storia della Chiesa è quella della successione nel tempo delle sue manifestazioni visibili; essa cerca nelle fonti il loro contenuto fenomenico, non quello Provvidenziale; di conseguenza non si può parlare di disciplina teologica.

La Storia della Chiesa lavora applicando il metodo storico, un metodo essenzialmente positivo ed empirico di analisi critica delle fonti che testimoniano il passato.

Il corso prevede un primo modulo in cui, dopo alcune lezioni di carattere generale e metodologico, verranno affrontati i nodi centrali della storia della chiesa secondo la seguente periodizzazione: Antica (comprende i primi sei-sette secoli di storia cristiana); Medioevale (secc. VIII-XIV); Moderna (secc. XIV-XVIII); Contemporanea (secc. XIX-XXI).

Nel secondo modulo gli alunni potranno scegliere un tema del corso ed approfondirlo, elaborando successivamente una piccola tesina da presentare in sede di esami.

La preparazione ai fini dell’esame, che si svolgerà in forma orale al termine del ciclo delle lezioni, terrà conto del materiale presentato e analizzato durante il corso e della bibliografia indicata, oltre alla tesina preparata da ogni studente.

PROGRAMMA DI STORIA DELLA CHIESA I

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1. Introduzione alla Storia della Chiesa: Premessa Storico-Teologica; Premessa Ecclesiologica; Premessa Metodologica

2. La Chiesa primitiva 3. La Chiesa fuori di Gerusalemme 4. La crisi del Giudeo-Cristianesimo 5. Efeso, Edessa, Roma 6. Le origini dello gnosticismo 7. Usanze e immagini Giudeo-Cristiane 8. La Chiesa e l’Impero 9. Eterodossia e Ortodossia 10. La comunità cristiana nel II secolo 11. Alessandria 12. L’Occidente sotto i severi 13. La società cristiana nel III secolo 14. Origene, Mani, Cipriano 15. La fine del III secolo 16. Il Cristianesimo alla vigilia della grande persecuzione 17. L’ultima persecuzione e la pace della Chiesa 18. La Chiesa prima metà del IV secolo 19. Ario e il Concilio di Nicea 20. Le peripezie della crisi ariana 21. Le origini del Monachesimo 22. L’espansione del Cristianesimo fuori del mondo romano 23. I progressi del Cristianesimo all’interno dell’Impero 24. L’età d’oro dei Padri della Chiesa 25. La vita cristiana alla fine del secolo IV 26. Le prime dispute cristologiche 27. Dal Concilio di Efeso al Concilio di Calcedonia 28. L’opposizione anti-calcedonese 29. Monofisiti e neo-calcedonesi 30. Le sorti delle Chiese estere 31. Il Monachesimo orientale nel V E VI secolo 32. L’Impero d’Oriente come Impero Cristiano 33. La Chiesa e la pietà bizantine 34. Il Pelagianesimo 35. Le ripercussioni delle invasioni barbariche 36. La fine dell’era patristica in Occidente 37. Chiesa d’Occidente nel Medioevo: potere temporale e

cesaropapismo. 38. La Chiesa bizantina: il monoteismo; la crisi iconoclasta; la

controversia foziana; il Filioque; la rottura del 1054.

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39. Chiese rupestri e presenza dell’arte bizantina in Puglia e Basilicata.

40. I secoli monastici: i benedettini e il monachesimo in Occidente. 41. La Riforma Gregoriana: la simonia; il nicolaismo; Gregorio VII; le

investiture. 42. Le Crociate e i Concili 43. Strutture della Chiesa medievale 44. Innocenzo III 45. Roma e Costantinopoli: il Concilio di Lione; il Concilio di Firenze. 46. La Chiesa e la Corona 47. I frati: i francescani e i domenicani. 48. Movimenti ereticali: i catari; i valdesi; l’inquisizione.

BIBLIOGRAFIA

I testi di seguito riportati sono quelli utilizzati durante il corso, numerosi altri testi vengono poi di volta in volta segnalati agli alunni in base al tema scelto dagli stessi per la stesura della tesina. J. LORTZ, Storia della Chiesa nello sviluppo delle sue idee (2 voll.), Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1969-1973. L.J. ROGIER - R. AUBERT - M.D. KNOWELS (a cura di), Nuova storia della Chiesa, 5 voll. in 6, Marietti, Torino 1970-79. AA.VV., Storia della Chiesa cattolica, Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1989. K.F. SUSO, Manuale della Chiesa Antica, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2000. H. JEDIN, Introduzione alla Storia della Chiesa, Morcelliana, Brescia 1972. M. CHAPPIN, Introduzione alla storia della Chiesa, Piemme, Casale M. (TO) 1994. M. SORDI, I cristiani e l’Impero romano, Jaca Book, Milano 1984. M. GUARDUCCI, Il Primato della Chiesa di Roma. Documenti, riflessioni, conferme, Rusconi, Milano 1991. H. JEDIN - K.S. LATOURETTE - J. MARTIN (a cura di) Atlante universale di storia della Chiesa. Le Chiese cristiane ieri e oggi, Ed. Piemme - Libreria Ed. Vaticana 1991. BENAZZI NATALE, Archivium, Documenti della Storia della Chiesa, Piemme, Casale M. (TO) 2000.

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ALBERIGO GIUSEPPE, Storia dei Concili Ecumenici, Queriniana, Brescia 1990. JOHN N.D. KELLY, Vite dei Papi, Piemme, Casale Monferrato (TO) 1995. ALBERIGO GIUSEPPE, Decisioni dei Concili Ecumenici, UTET, Torino 1978. AA.VV., Il Concilio e i Concili, Contributo alla storia dalla vita conciliare della Chiesa, Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1962. K. BIHLMEYER – H. TUECHLE, Storia della Chiesa. Vol. II: Il Medioevo, Morcelliana, Brescia 1973. AA.VV., Bisanzio e l’Occidente: arte, archeologia, storia, Studi in onore di F. dè Maffei, Roma 1996. AA.VV., La chiesa greca in Italia dall’VIII al XVI secolo, voll. I-III, Padova 1972. R. DE’ RUGGERI, Gli insediamenti rupestri della Basilicata, in AA.VV., La Civiltà Rupestre Medioevale nel Mezzogiorno d’Italia. Ricerche e Problemi, Atti del I Convegno Internazionale di Studi (Mottola-Casalrotto 29 settembre – 3 ottobre 1971), a cura di C.D. FONSECA, Genova 1975. C.D. FONSECA, La Civiltà Rupestre in Puglia, in AA.VV., La Puglia fra Bisanzio e l’Occidente, Milano 1980. CORSO DI STORIA DELLA CHIESA II Prof. CONSUELO MANZOLI PROGRAMMA

1. I papi di Avignone: Clemente V e Giovanni XXII.

2. Il grande scisma

3. La crisi alla vigilia della riforma

4. La riforma di Lutero

5. Controriforma e Concilio di Trento

6. I germi della secolarizzazione, la monarchia assoluta e il nuovo

pensiero

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7. La religione e i lumi: la decadenza della Chiesa in Europa; il

deismo; la massoneria.

8. La Santa Sede nel XVIII secolo

9. L’episcopalismo: in Francia, nei Paesi Bassi, in Germania.

10. La dottrina e la vita religiosa: i gesuiti; la vita religiosa.

11. L’ Aufklarung cattolica: la riforma interna della Chiesa; il

giuseppinismo.

12. La Chiesa e la rivoluzione: secolarizzazione e scisma.

13. L’emisfero occidentale: l’America spagnola, portoghese.

14. La Chiesa nel vicino oriente: i maroniti, i giacobiti, i melchiti, i

caldei, i copti.

15. La restaurazione (1800-1848)

16. Il papa e l’imperatore

17. Il pensiero cattolico dal 1800 al 1846

18. Tre pontificati: Pio IX, Leone XIII, Pio X

19. La Chiesa romana e il liberalismo dal “Sillabo” alla condanna del

“Sillon”

20. I progressi della centralizzazione romana: l’ultramontanismo.

21. La vitalità cristiana: fioritura di ordini e congregazioni.

22. Pastorale e azione cattolica

23. Gli inizi del cattolicesimo sociale: la Rerum Novarum di Leone

XIII.

24. Da Benedetto XV a Giovanni XXIII

25. La vita della Chiesa: l’apostolato laicale; l’attività sociale;

evoluzione della catechesi; il rinnovamento liturgico; sviluppo del

movimento ecumenico.

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26. Il Concilio Vaticano II : L’idea del Concilio in Pio XI e Pio XII;

Papa Giovanni XXIII e la preparazione del Concilio; i lavori

conciliari.

27. La Chiesa italiana del postconcilio: i cambiamenti sociali;

adattamenti postconciliari della Chiesa.

28. Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI.

BIBLIOGRAFIA

I testi di seguito riportati sono quelli utilizzati durante il corso, numerosi altri testi vengono poi di volta in volta segnalati agli alunni in base al tema scelto dagli stessi per la stesura della tesina. J. LORTZ, Storia della Chiesa nello sviluppo delle sue idee (2 voll.), Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1969-1973. L.J. ROGIER - R. AUBERT - M.D. KNOWELS (a cura di), Nuova storia della Chiesa, 5 voll. in 6, Marietti, Torino 1970-79. G. MARTINA, Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni, Vol. II: L’età dell’assolutismo; Vol. III: L’età del liberalismo; Vol. IV: L’età contemporanea, Morcelliana, Brescia 1998; si consiglia inoltre la lettura dell’agile sintesi di G. VERUCCI, La Chiesa cattolica in Italia dall’Unità a oggi, Roma-Bari, Laterza, 1999. M. GUASCO, Modernismo. I fatti, le idee, i personaggi, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1995. M. ROSA (a cura di), Clero e società nell'Italia contemporanea, Roma-Bari, Laterza, 1992. AA.VV., Storia della Chiesa cattolica, Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1989. H. JEDIN - K.S. LATOURETTE - J. MARTIN (a cura di) Atlante universale di storia della Chiesa. Le Chiese cristiane ieri e oggi, Ed. Piemme - Libreria Ed. Vaticana 1991. BENAZZI NATALE, Archivium, Documenti della Storia della Chiesa, Piemme, Casale M. (TO) 2000. ALBERIGO GIUSEPPE, Storia dei Concili Ecumenici, Queriniana, Brescia 1990. JOHN N.D. KELLY, Vite dei Papi, Piemme, Casale Monferrato (TO) 1995. ALBERIGO GIUSEPPE, Decisioni dei Concili Ecumenici, UTET, Torino 1978.

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AA.VV., Il Concilio e i Concili, Contributo alla storia dalla vita conciliare della Chiesa, Paoline, Cinisiello Balsamo (MI) 1962. CORSO DI PATROLOGIA Prof. CONSUELO MANZOLI

GLI OBIETTIVI E IL METODO DELLA DISCIPLINA

Il corso di Patrologia cerca di far comprendere agli studenti il

contributo che hanno fornito i Padri della chiesa orientale ed occidentale per la “fedele trasmissione ed enucleazione delle singole verità rivelate” (Optatam totius n.16). Il corso tiene conto di tre direttive nel presentare i Padri: come testimoni privilegiati della Tradizione; come trasmettitori di un metodo teologico luminoso e sicuro; come fonte di una ricchezza culturale, spirituale e apostolica, che ne fa grandi maestri della chiesa di ieri e di oggi (Istruzione della Congregazione per l’educazione cattolica, Lo studio dei Padri della Chiesa nella formazione sacerdotale).

Il corso di Patrologia vuole presentare una buona panoramica dei Padri e delle loro opere, con le loro caratteristiche individuali, situando nel contesto storico la loro attività letteraria e pastorale.

Viene proposto il ricorso diretto ai testi dei Padri, che vanno studiati con il metodo storico-scientifico.

Il corso prevede una prima parte in cui viene presentata la vita dei Padri e il loro pensiero; una seconda parte in cui vengono letti alcuni testi scelti dei Padri.

Inoltre gli alunni potranno scegliere un Padre (vita, opere principali e pensiero) ed approfondirlo, elaborando successivamente una piccola tesina da presentare in sede di esami.

La preparazione ai fini dell’esame, che si svolgerà in forma orale al termine del ciclo delle lezioni, terrà conto del materiale presentato e analizzato durante il corso e della bibliografia indicata, oltre alla tesina preparata da ogni studente.

PROGRAMMA DI PATROLOGIA 1. Introduzione ai Padri della Chiesa. 2. L’età apostolica: Clemente di Roma; Ignazio di Antiochia; Policarpo di Smirne; Erma; Pseudo-Barnaba.

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3. L’apologetica di lingua greca: Aristide; Giustino; Taziano; Atenagora; Teofilo; A Diogneto. 4. La letteratura del martirio: Atti, Passioni, Martirologi. 5. Ireneo di Lione. 6. La scuola di Alessandria: Clemente; Origene; Dionigi di Alessandria. 7. La scuola di Roma: Minucio Felice; Ippolito di Roma. 8. Gli scritti per la comunità: Didaché; Tradizione apostolica; Didascalia siriaca; Costituzioni apostoliche. 9. Gli autori d’Africa: Tertulliano; Cipriano. 10. I Padri di Alessandria e di Egitto: Atanasio; Didimo il cieco; Cirillo di Alessandria. 11. I fondatori del monachesimo egiziano: Antonio; Pacomio; Orsiesi; Macario l’Egiziano. 12. I Padri cappadoci: Basilio; Gregorio Nazianzeno; Gregorio Nisseno. 13. Eusebio di Cesarea e la storiografia cristiana. 14. La catechesi sistematica: Cirillo di Gerusalemme. 15. Epifanio. 16. La scuola antiochena: Diodoro di Tarso; Giovanni Crisostomo; Teodoro di Mopsuestia; Teodoreto di Ciro. 17. I Padri della Siria: Afraate; Efrem. 18. I Padri dell’occidente: Ilario di Poitiers; Ambrogio; Rufino di Aquileia; Girolamo; Agostino.

BIBLIOGRAFIA

I testi di seguito riportati sono quelli utilizzati durante il corso, numerosi altri testi vengono poi di volta in volta segnalati agli alunni in base al tema scelto dagli stessi per la stesura della tesina.

B. ALTANER, Patrologia, Marietti, Casale Monferrato 1981. ID., “Introduzione” alla Patrologia, Marietti, Casale M. (TO) 1981. J. QUASTEN, Patrologia, Torino, Marietti, voll. I-II, 1980; proseguimento a cura dell’Institutum Patristicum Augustinianum e di A. DI BERNARDINO, voll. III-V, 1978-2000. ID., “Introduzione” alla Patrologia, ediz. ital., Marietti, Casale M. (TO) 1983, vol. I, pp. 1-14.

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Lo studio dei Padri della chiesa nella formazione sacerdotale, Istruzione della Congregazione per l’educazione cattolica, Paoline, Milano 1990. A. QUAQUARELLI, I Padri Apostolici, Città nuova editrice, Roma 1980. ID. (a cura di), Complementi di Patrologia, Roma, Città Nuova, 1989 (con riferimento alle patrologie in lingue orientali). H. VON CAMPENHAUSEN, I Padri greci, Brescia, Paideia, 1967. ID., I Padri della Chiesa latina, Firenze, Sansoni, 1969. J.N.D. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, EDB, Bologna 1984. G. BOSIO – E. DAL COVOLO – M. MARITANO, Introduzione ai Padri della Chiesa, Secoli I e II, SEI, Torino 1995. G. PETERS, I Padri della Chiesa, Borla, Roma. E. BELLINI, I Padri nella tradizione cristiana, Jaca Book, Milano 1982. A. BENOIT, Attualità dei Padri della Chiesa, trad. ital., Il Mulino, Bologna 1970. H. CROUZEL, La patrologia e il rinnovamento degli studi patristici, in R. VANDER GUCHT – H. VORGRIMLER, Bilancio della teologia del XX secolo, Città Nuova, Roma 1972, vol. III, pp. 544-570. S. D’ELIA, “Presentazione dell’edizione italiana” di J . FONTAINE, La letteratura latina cristiana. Profilo storico, Bologna, Il Mulino, 1973, pp. 7-15. M. SIMONETTI – E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Casale Monferrato, Piemme, 1999. M. SIMONETTI, La letteratura cristiana antica greca e latina, Firenze-Milano, Sansoni-Accademia, 19882. C. MORESCHINI – E. NORELLI, Storia della letteratura cristiana antica greca e latina, Brescia, Morcelliana, 1995. G. BARDY – G. DI NOLA, Storia della letteratura cristiana antica greca. Storia letteraria, letteratura critica e approfondimenti tematici, Citta del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1996. ID., Storia della letteratura cristiana antica latina. Storia letteraria, letteratura critica e approfondimenti tematici, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1999. CORSO DI METODOLOGIA DELLA RICERCA SCIENTIFICA Prof. CONSUELO MANZOLI

GLI OBIETTIVI E IL METODO DELLA DISCIPLINA

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Il corso di metodologia si prefigge di far acquisire agli studenti un habitus scientifico che permetta di giungere alla maturazione di un lavoro personale metodologicamente perfetto.

Viene definito cos’è il Metodo, in cosa esso consiste, nonché come può essere applicato in particolare al lavoro che si svolge in prossimità della redazione della tesi.

Il corso tenderà a dare dei suggerimenti metodologici fondamentali per un avvio da parte dello studente, alla comprensione della tecnica del lavoro scientifico affinché lo stesso possa prendere ordinatamente e con estrema chiarezza e consapevolezza nello studio, nella elaborazione e redazione di un determinato lavoro, attenendosi a dei criteri universalmente riconosciuti e sperimentati come i più funzionali, efficaci ed adottati.

Il corso prevede una prima parte di carattere generale e teorico sulla Metodologia della ricerca scientifica; una seconda parte di carattere pratico con esercitazioni relative alla schedatura di testi, alla citazione degli stessi, alla predisposizione di un indice ipotetico, la divisione della bibliografia.

Sono previste delle lezioni da svolgere presso gli Archivi e le biblioteche.

La preparazione ai fini dell’esame, che si svolgerà in forma orale al termine del ciclo delle lezioni, terrà conto del materiale presentato e analizzato durante il corso e della bibliografia indicata, oltre alla tesina preparata da ogni studente.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

1. Per uno studio efficace

1.1. Migliorare le abitudini di studio 1.2. Dalla lezione (prendere appunti) alla lettura-scrittura 1.3. Come studiare

2. Presupposti per la ricerca

2.1. Studio universitario 2.2. Il lavoro scientifico 2.3. Metodo e metodologia 2.4. Tipi di lavoro scientifico

3. Sussidi per la ricerca

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3.1. Biblioteche 3.2. Archivi 3.3. Centri di documentazione 3.4. Servizi informatici: banche dati e Internet

4. Tappe nella preparazione di un lavoro scientifico

4.1. Scelta del tema 4.2. Ricerca bibliografica iniziale: le fonti 4.3. Progetto personale del lavoro 4.4. Raccolta, organizzazione ed elaborazione della documentazione

5. Aspetti tecnici e formali

5.1. Parti di un lavoro scientifico 5.2. Dalla prima redazione alla stesura finale 5.3. Stampa e presentazione 5.4. Citazioni bibliografiche, sigle e abbreviazioni

BIBLIOGRAFIA PROPOSTA R. FARINA, Metodologia. Avviamento alla tecnica del lavoro scientifico, LAS, Roma 1986. P. HENRICI, Guida pratica allo studio. Con bibliografia degli strumenti di lavoro per la Filosofia e la Teologia, Pontificia Università Gregoriana, Roma 1992. J. GUITTON, Il lavoro intellettuale. Consigli a coloro che studiano e lavorano, Paoline, Cinisello Balsamo (MI) 1991. E. UMBERTO, Come si fa una tesi di laurea, Tascabili Bompiani, Milano 2005. G.M. BESUTTI, Note di metodologia. I. Suggerimenti per il lavoro scientifico e introduzione bibliografica, Roma 1975. A. GALLUZZI, OM, Appunti di metodologia, Roma 1983. R. LESINA, Il nuovo manuale di stile, Zanichelli, Bologna 1994. J.M. PRELLEZO – J.M. GARCIA, Invito alla ricerca. Metodologia del lavoro scientifico, LAS, Roma 1998. M. POLITO, Guida allo studio: il metodo. Quando, quanto, come, dove e perché studiare?, Franco Muzzio, Padova 1993. ID., Guida allo studio: le tecniche. Come sottolineare, prendere appunti, schematizzare e archiviare, Franco Muzzio, Padova 1993.

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G. LORIZIO – N. GALANTINO, Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca pluridisciplinari, San Paolo, Milano 1994. CORSO DI ECUMENISMO Prof. DONATO GIORDANO O.S.B GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA L’insegnamento si propone i seguenti obiettivi: a - educazione ad una mentalità di apertura e di dialogo con i fratelli di altre confessioni cristiane attraverso la conoscenza della loro storia, del loro pensiero, delle forme di preghiera e di vita; b - una preparazione pedagogica al dialogo ecumenico, in vista del suo svolgimento a livello locale; c - il rispetto della coscienza e della convinzione personale di chiunque esponga un aspetto o una dottrina della propria chiesa. PROGRAMMA DETTAGLIATO Excursus storico sulle divisioni e i tentativi d’unione nella Chiesa. Storia del movimento ecumenico. Stato attuale della ricerca dell’unità. Principi cattolici dell’ecumenismo. Fine e metodo dell’ecumenismo; forme di unione e di collaborazione. Tendenze dottrinali, cause reali della separazione, vita attuale delle diverse comunità cristiane. L’ecumenismo spirituale. Documenti del Magistero sull’ecumenismo. METODOLOGIA ADOTTATA Il metodo d’insegnamento è improntato a un’esigenza di progressività, in modo da distinguere e distribuire gradualmente la materia e i rispettivi contenuti, secondo le diverse fasi della formazione dottrinale e dell’esperienza ecumenica maturata. BIBLIOGRAFIA PROPOSTA Bromuri E., L’ecumenismo, Ancora, Milano 1991; Kasper W., L’ecumenismo spirituale, linee-guida per la sua attuazione, Città Nuova, Roma 2006; Direttorio per l’applicazione dei principi e delle norme

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sull’ecumenismo (Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani), 1993; Concilio Vaticano II, Decreto sull’Ecumenismo, Unitatis Redintegratio, 1964. Altro materiale bibliografico sarà indicato durante le lezioni. DIRITTO CANONICO Prof.ssa FRANCA MAURO OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA II corso si propone di fornire gli strumenti essenziali per la conoscenza e lo studio delle norme secondo le quali è organizzata la Chiesa Cattolica ed è regolata l'attività dei soggetti ad essa appartenenti; inoltre si propone di illustrare agli studenti il lungo itinerario che ha condotto l'ordinamento giuridico della Chiesa dai primi secoli fino alla codificazione del '17 e dell'83 in un dialogo costante ed interrotto con i diritti secolari. L'approfondimento di tale percorso evolutivo permette di offrire inedite chiavi di lettura sia dal punto di vista culturale sia metodologico. Un criterio ermenuetico guiderà la ricostruzione delle diverse fasi della storia del diritto canonico, quello secondo il quale la comprensione del passato non può che essere stimolata ed orientata dalla problematica del presente, soprattutto in un ambito come quello dello lus Ecclesiae. Una particolare considerazione è riservata alle quaestiones selectae di alcuni libri del Codex e a cenni su altri libri, che costituiscono una chiave di lettura importante per la storia della civiltà giuridica dell'Occidente Cristiano. Molti istituti e molte delle idee che hanno innervato gli ordinamenti giuridici statuali derivano infatti la propria matrice dall'elaborazione canonistica. Da tali accenni emerge il carattere formativo di questa disciplina che si colloca, per sua stessa natura, sia sul versante del diritto positivo sia su quello della storia del diritto, al fine di rendere gli studenti sempre più attenti alla comprensione dei frequenti mutamenti socio-culturali ed alla corretta valutazione degli stessi per prepararli, nella piena coerenza con la Legge Evangelica e secondo i principi del Magistero Sociale della Chiesa, ad una presenza professionale e pastorale che contribuisca alla maturazione delle mentalità e delle strutture sociali in funzione del primato della persona umana.

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PROGRAMMA II corso inizia dalla riflessione del diritto nella Chiesa e prosegue affrontando la relazione tra diritto canonico e Chiesa, introducendo lo studente ad un excursus storico che dai primi secoli della Chiesa giunge alle produzioni dei codici dell'83 e del 90. Il corso, in seguito, procede prendendo in esame alcune parti del codice latino. Premessa: nozioni di teoria generale del diritto. Natura del diritto ecclesiale: sintesi storica del diritto della Chiesa; fonti del diritto canonico. Esame di alcuni libri del Codex: norme generali quaestiones selectae; il popolo di Dio quaestiones selectae; la funzione di insegnare nella Chiesa quaestiones selectae; la funzione di santificare nella Chiesa quaestiones selectae; cenni sui libri V-VI-VII. BIBLIOGRAFIA Testo: AA: W., Corso istituzionale di diritto canonico, Roma 2005 Codice di Diritto Canonico. Appunti del docente Letture consigliate: G.B. Beyer, Dal Concilio al Codice, Bologna 1984. G. Feliciani, Le basi del diritto Canonico, Bologna 1995. G. Rossetti, Grandezza e miseria del Diritto Canonico, Bologna 1996

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CORSO DI PEDAGOGIA Prof.ssa SANTORO M. CONCETTA Tema del corso: «LA RESPONSABILITÀ EDUCATIVA». OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

• Restituire consapevolezza e spessore alla nozione di educazione.

• Far cogliere gli elementi costitutivi della pedagogia come disciplina autonoma.

• Acquisire la consapevolezza dell'identità umana come sintesi di aspetti biologici, psicologici, spirituali e sociali.

PROGRAMMA La relazione educativa.

Aspetti essenziali della storia della pedagogia.

La natura umana e l’educazione.

Sfide e rischi dell’educazione nel XXI secolo.

METODOLOGIA Si procederà, dopo una breve introduzione di carattere generale sui temi fondanti della pedagogia, alla lettura e commento di testi selezionati da cui si trarrà spunto per approfondimenti e discussioni. Attraverso la lettura e l’analisi del testo di riferimento e la successiva discussione, gli studenti potranno ampliare le conoscenze e raggiungere convinzioni condivise e suffragate da Autori di grande rilievo.

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Bibliografia: CAMBI F., Manuale di storia della pedagogia, Laterza, Bari, 2003 oppure (a scelta) un buon manuale di storia della pedagogia in uso nei Licei pedagogici CONC. VAT. II, Decreto Gravissimum educationis BENEDETTO XVI, Lettera alla diocesi di Roma, gennaio 2008 FABBRONI F. – PINTO MINERVA F., Manuale di pedagogia generale, Laterza, Roma - Bari, 2001 ANGELINI G., Educare si deve, ma si può?, Milano, Vita e pensiero, 2002 BERTAGNA G., Avvio alla riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia, 2000 DAMIANO E., La nuova alleanza, La Scuola, Brescia, 2006 FIORIN I., La relazione didattica, La Scuola Brescia, 2004 NANNI C., Educare cristianamente. Lettere spirituali a educatori, insegnanti e formatori, Elledici, Rivoli (TO), 2008 NANNI C., Educazione e pedagogia in una cultura che cambia, LAS, Roma, 1998 SCURATI C., Esperienza educativa e riflessione pedagogica, La Scuola, Brescia, 2007 VICO G., Pedagogia generale e nuovo umanesimo, La Scuola, Brescia, 2006 PROGRAMMMA CORSO DI PSICOLOGIA Prof.ssa ROSALIA PARADISO

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Il corso si prefigge di trasmettere ai corsisti non solo delle nozioni

teoriche del campo di azione e della metodologia utilizzata nella scienza psicologica, ma anche di appropriarsi del linguaggio e delle tecniche proprie della stessa.

PROGRAMMA

1. Storia della psicologia: da branca della filosofia a scienza umana 2. Come nasce la psicologia

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3. Le principali teorie psicologiche: - il modello psicoanalitico; - il modello comportamentista; - il modello fenomenologico; - il modello epistemologico-genetico; - il modello cognitivista.

4. Quali sono gli oggetti di studio della psicologia:

- la percezione, - la memoria; - il pensiero; - l’apprendimento; - il linguaggio e la comunicazione; - la motivazione; - la frustrazione e il conflitto; - la personalità; - l’affettività e le emozioni; - la socialità e le relazioni interpersonali.

5. Cenni di psicologia dell’età evolutiva e dell’adolescenza

BIBLIOGRAFIA

LEGRENZI P., Storia della psicologia, Il Mulino CANESTRARI R., Psicologia generale e dello sviluppo, CLUEB Editrice CAMAIONI L., La prima infanzia, Il Mulino OLIVERIO FERRARIS, L’età scolare: la famiglia, la scuola, i coetanei,

in “Psicologia Contemporanea”, 52, 10-15 1982 COLEMAN J. C., La natura dell’adolescenza, Il Mulino

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PROGRAMMA DI SOCIOLOGIA Prof. REMO CAVICCHINI Obiettivi formativi Conoscenza - Del pensiero sociologico

- Degli strumenti interpretativi dei fatti sociali

- Degli attori sociali

- Della identità personale e della identità sociale

- Delle relazioni socio-educative

- Delle agenzie di socializzazione

- Dei ruoli sociali

- Del ruolo dei soggetti familiari

- Delle problematiche relative alla comunicazione

Competenze

• Consapevolezza dei cambiamenti e delle trasformazioni sociali

• Capacità di utilizzo delle conoscenze/competenze acquisite per

affrontare il cambiamento

• Acquisizione di competenze relazionali ed abilità comunicative

• Acquisizione di abilità nell’ascolto attivo e nella risoluzione dei

conflitti

Capacità

• Saper interpretare il fatto sociale

• Sapersi relazionare

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• Saper affrontare situazioni problematiche con creatività

Metodologia

Lezione interattiva – analisi con slide - videoproiettore –

Programma

Che cosa significa leggere la società – Lo schema AGIL come quadro

concettuale per fare scienza della società – Il nesso tra struttura e azioni

sociali – Che cosa è la società – Che cosa è un fatto sociale – La

semantica odierna della società – Il dibattito tra olisti e individualisti – La

relazione sociale come concetto della conoscenza sociologica – Le tre

semantiche della identità e della relazione – I differenti approcci allo

studio della relazione sociale – La società dell’Umano – Che cos’è la

socializzazione – Socializzazione ed educazione – Identità personale e

identità sociale – La relazione socio-educativa e le agenzie della

socializzazione – Cultura e prospettiva relazionale – Cultura e

comunicazione - Mezzi e forme della relazione comunicativa – La

comunicazione di massa – La nozione di potere in sociologia: approccio

individualista, strutturalista, relazionale – L’avvento della modernità – la

modernità compiuta – la modernità globalizzata.

Testo

Introduzione alla sociologia

Le teorie, i concetti, gli autori

Ambrogio Santambrogio – GLF Edizioni Laterza

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Bibliografia Complementare

La matrice teologica della società – Pierpaolo Donati – Ed. Rubettino

La società dell’umano – Pierpaolo Donati – Ed. Marietti

Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi – Zygmunt Bauman

– econom. Laterza

Vita liquida - Zygmunt Bauman – econom. Laterza

Sociologia. Una introduzione allo studio della società - Pierpaolo

Donati – Cedam.

Durkheim: contributi per una rilettura critica– Massimo Rosati e

Ambrogio Santambrogio – Melteni Editori

Momenti della famiglia e politiche sociali in Italia – Chiara Saraceno

– Il Mulino

Manuale di sociologia della famiglia – Pierpaolo Donati – Laterza

F.Lo Verde, F.M.Pirrone, Letture di sociologia della famiglia, Carocci, Roma 2003

CORSO DI LINGUA GRECA Prof.ssa SILVIA LO MASSARO

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Obiettivo principale del corso è fornire, agli studenti che lo frequentano, i prerequisiti necessari per un approccio sereno e consapevole agli altri insegnamenti previsti nel piano di studi. Si farà in modo che, questa lingua, morta, riviva e, nel contempo, si affranchi dall’attuale e sempre più ricorrente status “cosa inutile che si è obbligati a studiare”, mostrando quasi, date le numerosissime traslitterazioni presenti nelle diverse discipline, l’inadeguatezza e l’incapacità delle lingue neolatine a discorrere icasticamente di filosofia, religione, etica, ecc.

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Il corso si articolerà in quattro segmenti. Il primo segmento mirerà all’acquisizione degli elementi di fonetica al fine di “saper leggere correttamente in greco”; il secondo segmento avrà come obiettivo la conoscenza delle nozioni principali di morfologia del nome e del verbo, finalizzata alla analisi e traduzione di frasi e semplici brani. Obiettivo fondamentale del terzo segmento sarà l’apprendimento del lessico e della fraseologia essenziale, costanti indiscusse in seno all’intero corso di studi, dal momento che imparare una lingua significa soprattutto imparare le parole per capire veramente, anche nelle sfumature, ciò che essa ci ha consegnato. Tale segmento sarà trasversale al primo, al secondo e al quarto. Il quarto segmento si baserà su laboratori di traduzione guidata, di passi dei Vangeli, al fine di conseguire l’obiettivo, o meglio, la finalità di concepire il greco come vehiculum di ciò che è alla base della nostra cultura, della nostra fede, di quello che siamo.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

I SEGMENTO. FONETICA:

- l’alfabeto - la pronuncia - la punteggiatura - gli spiriti - vocaboli, dittonghi, consonanti (classificazione dei suoni) - l’accento: gli accenti greci; la legge del trisillabismo; proprietà e

sede degli accenti; la legge del trocheo finale.

II SEGMENTO. MORFOLOGIA DEL NOME E DEL VERBO

MORFOLOGIA DEL NOME

- la flessione: caratteri generali - uso e funzione dei casi - gli elementi costitutivi del nome - la flessione dell’articolo - la prima declinazione: nomi femminili e maschili - la seconda declinazione - gli aggettivi di I classe (a 3 e 2 terminazioni) - la III declinazione: temi in consonante e in vocale semplice.

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MORFOLOGIA DEL VERBO:

- la coniugazione del verbo:generalità(coniugazioni, modi, tempi, diatesi, persone, elementi costitutivi del verbo) - I coniugazione: il presente attivo e medio-passivo di tutti i modi - I coniugazione: l’indicativo imperfetto attivo e medio-passivo - II coniugazione: il presente di tutti i modi di είμί - II coniugazione: l’imperfetto di είμί

ELEMENTI DI SINTASSI:

- alcuni usi del participio presente

III SEGMENTO. LESSICO

Saranno forniti elenchi di vocaboli ed espressioni dallo spettro semantico ampio e che ritornano con insistenza nei brani di traduzione guidata dei passi dei Vangeli: - schede lessicali ed etimologiche sul significato di λόγ о ,Ψuχή, φώ, πνεuμα, ίερό , άρχή, θεό ecc.

IV SEGMENTO. LABORATORIO DI TRADUZIONE GUIDATA

Saranno oggetto di traduzione alcuni passi dei Vangeli, per la maggior parte dei quali sarà fornita, a fronte, anche la traduzione latina, al fine di avviare, da parte dei discenti, un discorso comparativo tra le due lingue, mettendo in evidenza, più che le differenze o analogie di costrutti, le corrispondenze lessicali e semantiche. Elenco dei passi da tradurre: 1) Il Discorso della Montagna “ Le Beatitudini” (Matteo,5,1-12) 2) Le Nozze di Cana (Giovanni 2, 1-12) 3) Cristo davanti a Pilato (Luca, 23, 1-5)

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso si baserà, per lo più, su lezioni frontali alla cui partecipazione i discenti saranno agevolati mediante l’utilizzo di dispense, fornite, di volta in volta, dall’insegnante; il laboratorio si svolgerà sulla base di lezioni partecipate, durante le quali, gli studenti si serviranno di un piccolo dizionario dal greco all’italiano.

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Date l’esiguità del tempo a disposizione e l’estrema varietà, relativa a diversi ambiti, degli alunni del corso, si lavorerà affinché l’acquisizione delle strutture grammaticali delle lingue classiche sia ragionata e non mnemonica: saranno ridotti al minimo indispensabile i processi di memorizzazione delle nozioni e si cercherà di potenziare quelli logico-deduttivi, attraverso una prospettiva di riordino del molteplice in poche categorie esattamente definite.

Grandissimo rilievo verrà dato allo studio del lessico, affinché il possesso di un bagaglio lessicale, in cui figurino i termini più ricorrenti, relativi alla sfera religiosa e filosofica, semplifichi il percorso di studio intrapreso.

BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

- C. CAMPANINI-P.SCAGLIETTI, Greco. Grammatica descrittiva, Milano 2003

- A.R. SODANO-V.VANACORE, ‘Н’ Αττική . Corso di grammatica greca. Esercitazioni-Parte II, Antologia, Napoli 1996.

- A.ALONI, La lingua dei Greci. Corso propedeutico, Roma 2002

CORSO DI LINGUA LATINA Prof.ssa SILVIA LO MASSARO

GLI OBIETTIVI DELLA DISCIPLINA

Obiettivo principale del corso è fornire, agli studenti che lo frequentano, i prerequisiti necessari per un approccio sereno e consapevole agli altri insegnamenti previsti nel piano di studi. Si farà in modo che, questa lingua, morta, riviva e, nel contempo, si affranchi dall’attuale e sempre più ricorrente status “cosa inutile che si è obbligati a studiare”, mostrando quasi, date le numerosissime traslitterazioni presenti nelle diverse discipline, l’inadeguatezza e l’incapacità delle lingue neolatine a discorrere icasticamente di filosofia, religione, etica, ecc.

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Il corso si articolerà in tre segmenti. Il primo segmento mirerà all’acquisizione degli elementi di fonetica al fine di “saper leggere correttamente in latino” ed avrà, altresì, come obiettivo, la conoscenza delle nozioni principali di morfologia del nome e del verbo, finalizzata alla analisi e traduzione di frasi e semplici brani. Obiettivo fondamentale del secondo segmento sarà l’apprendimento del lessico e della fraseologia essenziale, costanti indiscusse in seno all’intero corso di studi, dal momento che imparare una lingua significa soprattutto imparare le parole per capire veramente, anche nelle sfumature, ciò che essa ci ha consegnato. Tale segmento sarà trasversale al primo ed al terzo. Il terzo segmento si baserà su laboratori di traduzione guidata, di passi dei Vangeli, estrapolati dalla Vulgata di San Girolamo, al fine di conseguire l’obiettivo, o meglio, la finalità di concepire il latino come vehiculum di ciò che è alla base della nostra cultura, della nostra fede, di quello che siamo.

PROGRAMMA DETTAGLIATO

I SEGMENTO.FONETICA; MORFOLOGIA DEL NOME E DEL VERBO FONETICA

- l’alfabeto - la pronuncia - vocali e dittonghi - la quantità e la divisione in sillabe - l’accento

MORFOLOGIA DEL NOME

- la flessione: caratteri generali - uso e funzione dei casi - la prima declinazione - la seconda declinazione - gli aggettivi di I classe - la III declinazione - gli aggettivi di II classe - la IV declinazione - la V declinazione

MORFOLOGIA DEL VERBO:

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- la coniugazione del verbo:generalità (le quattro coniugazioni, modi,

tempi, diatesi, numeri, persone, elementi costitutivi del verbo)

- il modo indicativo: tutti i tempi, diatesi attiva e passiva delle quattro

coniugazioni

- il modo congiuntivo: tutti i tempi, diatesi attiva e passiva delle quattro

coniugazioni

- il modo imperativo: imperativo presente delle quattro coniugazioni

- il modo infinito: tutti i tempi, diatesi attiva e passiva delle quattro

coniugazioni

- il modo participio: participio presente, perfetto e futuro delle quattro

coniugazioni

- il verbo sum: tutti i tempi di tutti i modi

ELEMENTI DI SINTASSI:

- alcuni usi del participio presente - cenni sulle infinitive

II SEGMENTO. LESSICO

Saranno forniti elenchi di vocaboli ed espressioni dallo spettro semantico ampio e che ritornano con insistenza nei brani di traduzione guidata dei passi dei Vangeli, tramandatici, in lingua latina, dalla Vulgata di San Girolamo.

III SEGMENTO. LABORATORIO DI TRADUZIONE GUIDATA

Saranno oggetto di traduzione alcuni passi della Vulgata di San Girolamo, per la maggior parte dei quali sarà fornita, a fronte, anche la traduzione greca, al fine di avviare, da parte dei discenti, un discorso comparativo tra le due lingue, mettendo in evidenza, più che le differenze o analogie di costrutti, le corrispondenze lessicali e semantiche. Elenco dei passi da tradurre: 1) Il Discorso della Montagna “ Le Beatitudini” (Matteo, 5,1-12) 2) Le Nozze di Cana (Giovanni 2, 1-12)

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3) Cristo davanti a Pilato (Luca, 23, 1-5)

METODOLOGIA ADOTTATA

Il corso si baserà, per lo più, su lezioni frontali alla cui partecipazione i discenti saranno agevolati mediante l’utilizzo di dispense, fornite, di volta in volta, dall’insegnante; il laboratorio si svolgerà sulla base di lezioni partecipate, durante le quali, gli studenti si serviranno di un piccolo dizionario dal latino all’italiano.

Date l’esiguità del tempo a disposizione e l’estrema varietà, relativa a diversi ambiti, degli alunni del corso, si lavorerà affinché l’acquisizione delle strutture grammaticali delle lingue classiche sia ragionata e non mnemonica: saranno ridotti al minimo indispensabile i processi di memorizzazione delle nozioni e si cercherà di potenziare quelli logico-deduttivi, attraverso una prospettiva di riordino del molteplice in poche categorie esattamente definite.

Grandissimo rilievo verrà dato allo studio del lessico, affinché il possesso di un bagaglio lessicale, in cui figurino i termini più ricorrenti, relativi alla sfera religiosa e filosofica, semplifichi il percorso di studio intrapreso.

BIBLIOGRAFIA PROPOSTA

- N. FLOCCHINI – P. GUIDOTTI BACCI - M. MOSCIO, Comprendere e Tradurre. Grammatica descrittiva della lingua latina. Manuale, Pioltello 1998

- A.R. SODANO-V.VANACORE, ‘Н’ Αττική . Corso di grammatica greca. Esercitazioni-Parte II, Antologia, Napoli 1996.

- M. BELPONER, Letture latine: Versioni e testi di autore, vol. 2, Milano 2003

CORSO DI LINGUA INGLESE Prof.ssa BRUNELLA LAMACCHIA GLI OBIETTIVI E METODO DELLA DISCIPLINA

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L’obiettivo del corso è raggiungere il livello A2 (CEF). Si daranno le basi per consolidare una buona conoscenza della lingua inglese. Il corso verterà sulle quattro abilità linguistiche quale il listening, speaking, writing e reading PROGRAMMA Lessico: countries, everyday objects, plural nouns Grammatica: Verb to be; Possessive adjectives Lessico: the family; opposite adjectives; food and drink Grammatica: verb to be (question form and negative); possessive forms Lessico. Verbs; jobs Grammatica: present simple (affirmative) Lessico: verbs; leisure activities Grammatica: Present simple (negative and question forms) Lessico. Rooms; things in the house; places Grammatica there is; there are; how many; some and any; this, that, these, those Lessico. What’s the date? Grammatica. Present continuous (all forms) Lessico. The way we were Grammatica: past simple (all forms) Lessico: Describing a holiday Grammatica: can; can’t Lessico. City and country adjectives Grammatica. Comparatives Lessico: the weather Grammatica: future forms Il programma sarà arricchito dalla lettura di alcuni passi della bibbia in lingua inglese.

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Ci saranno verifiche nel corso del modulo per verificare il progresso di ogni allievo.

BIBLIOGRAFIA The New Headway Elementary Third Edition Oxford University Press Liz and John Soars