- Gli scagnozzi del signor Lee 4 · 2020. 4. 19. · - In una misteriosa isola dell’Oceano...

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Transcript of - Gli scagnozzi del signor Lee 4 · 2020. 4. 19. · - In una misteriosa isola dell’Oceano...

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    - In una misteriosa isola dell’Oceano Indiano... 3

    - Un lupo di mare nel Big Ben 3

    - Gli scagnozzi del signor Lee 4

    - Il mio coltello 4

    - Il maledetto corvo 5

    - La mia amica piattaforma 5

    - Contro le corde 6

    - Più lo butti giù e più ti tira su?� 6

    - Impresa di pulizia JK� 7

    - Spaventare l’uccello 7

    - La fuga 8

    - Una nuova avventura all’orizzonte 8

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    Ciò che leggerai di seguito è un adattamento fedele di ciò che il capitano Jack K�eane scrisse sul suo Diario di bordo. Tale documento è stato rinvenuto recentemente nello scantinato di un’enorme villa di New Orleans, quasi un secolo dopo che l’autore firmò l’ultima pagina della sua opera.

    - In una misteriosa isola dell’Oceano Indiano...

    ... il misterioso dottor T sta tramando un machiavellico piano per distruggere l’Impero Britannico. Ma sarà davvero questo il suo obiettivo?� È proprio ciò che si chiede la Regina d’Inghilterra, che, allarmata dalle oscure manovre del dottore, decide d’inviare sull’isola un agente segreto senza eguali...

    - Un lupo di mare nel Big Ben

    Ignaro del grave pericolo che minaccia l’Impero, il giovane capitano di vascello Jack K�eane affronta i suoi conti in sospeso. Legato ad una sedia in un lugubre stanzino in cima al Big Ben, il nostro lupo di mare sta per imbarcarsi in un’avventura che cambierà la sua vita per sempre…

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    - Gli scagnozzi del signor Lee

    So che solitamente racconto con maggior cura l’andamento di ogni viaggio, ma stavolta temo che il tempo stringa. Dovrò essere breve nel descrivere gli ultimi eventi. Ma non credo che questo importi più di tanto dal momento che sono il solo a leggere questo diario...

    L’ho scampata per un pelo. Dopo essermi preso una sbronza nella taverna del mio amico Lo Zoppo, mi risvegliai in un luogo sconosciuto, legato ad una sedia e con la sola compagnia di due brutti ceffi mandati dal caro signor Lee. Si, l’usuraio senza scrupoli che mi prestò la grana per comprare la mia adorata Principessa Incantata…

    - Il mio coltello

    In seguito ad un interessante scambio di frasi geniali (un tantino offensive) da parte mia e tremende sberle dalla loro (non immagini come ci dava dentro l’omaccione), riuscii a recuperare il mio amato coltellino. (Questo mi era saltato fuori dalla tasca al primo ceffone, e fu facile recuperarlo dopo il secondo assalto di quel viscido animale).

    Dopo aver tagliato le corde che mi legavano alla sedia, uscii dalla stanza senz’altri intoppi; ma non potevo immaginare cosa mi aspettasse là fuori…ero in cima al Big Ben! Io! Il capitano di vascello famoso per il suo terrore dell’altitudine!

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    - Il maledetto corvo

    Non potevo farmi prendere dal panico. Dovevo trovare il modo per scendere dalla torre dall’esterno. Camminai verso destra e scoprì dov’era andato a finire il mio coltello. Si trovava in “mano” ad un corvo nero come la notte… e Jack K�eane non è nessuno senza il suo

    coltello in tasca! Visto che non mi scoraggio per un nonnulla, mi avviai a recuperare il mio tesoro. Scendendo da una specie di scalinata di pietra, riuscii ad avvicinarmi un pò di più al nido… ma il maledetto uccello aveva fatto i suoi bisogni sulla parte più stretta della piattaforma, e non era proprio il caso di rischiare la

    pelle su un terreno scivoloso a quasi 100 metri d’altezza!

    - La mia amica piattaforma

    Va tutto ok. Cercherò qualcosa per pulire questo disastro, mi dissi, e mi diressi verso la porta dalla quale ero uscito. Dall’altro lato della stessa si sentivano le bastonate incessanti dei brutti ceffi, perciò decisi di continuare a camminare sul tetto verso l’altro estremo del Big Ben. Fu allora che trovai la soluzione ai miei problemi: una piattaforma di manutenzione! Dopo averla ispezionata attentamente e aver preso una scopa che avrebbe potuto servirmi in seguito, decisi di sciogliere il nodo di una delle corde principali situata a destra della piattaforma.

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    - Contro le corde

    Bingo! L’aggeggio cominciò a scendere. Ma proprio quando sembrava che tutto si fosse risolto, la piattaforma salì di nuovo. Non ci potevo

    credere: Gli amichetti del Signor Lee avevano buttato giù la porta e adesso mi minacciavano dalla corda che avevo sciolto io stesso. Ora che la piattaforma era stabile, pensai ad un modo per squilibrare la bilancia a mio vantaggio: buttando giù un pesante barile, il peso dei brutti ceffi mi avrebbe aiutato a

    risalire fino al tetto.

    - Più lo butti giù e più ti tira su?�

    È’ chiaro, quel barile era troppo pesante. Ma potei servirmi della scopa per fare leva, e grazie allo squilibrio creato, riuscì a risalire e allontanarmi dai brutti ceffi. Nel frattempo, raccolsi uno straccio che rimase in vista sul pavimento della piattaforma. Sicuro che finalmente avrei potuto pulire la zona del nido e recuperare il mio coltello, mi diressi verso la scalinata di pietra.

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    - Impresa di pulizia JK�

    Una volta in cima alla torre, decisi di dare un’occhiata dietro l’angolo per vedere se c’era qualcosa di utile. Li trovai un secchio d’acqua dove poter bagnare lo straccio; dopodichè mi diressi alla zona degli escrementi del corvo. Dopo aver pulito il pavimento, riuscii finalmente ad avvicinarmi al nido e…maledizione! Non potete immaginare la faccia che fece! Era chiaro che dovevo escogitare un modo per metterlo in fuga, così camminai verso sinistra alla ricerca di nuovi oggetti che mi potessero aiutare.

    - Spaventare l’uccello

    Non ci misi molto a trovare un sacco di sabbia appoggiato sul parapetto che mi proteggeva da un volo nel vuoto. E fu allora che mi ricordai che gli idioti che m’inseguivano stavano in bilico sulle lancette del Big Ben… E se gli rendessi le cose ancora più difficili?�

    Mi chiesi. Detto fatto: lanciai il sacco di sabbia direttamente sulla testa dell’omaccione. Sono un grande! Il frastuono causato dal rintocco delle campane del Big Ben per la caduta del brutto ceffo spaventò il corvo e mi lasciò via libera per recuperare il mio coltello.

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    - La fuga

    Col mio coltellino di nuovo in tasca, andai in fretta e furia verso la piattaforma di manutenzione. Mi armai di corraggio, recitai un paio di Padrenostri e tagliai la corda di sicurezza, situata nella parte posteriore sinistra della piattaforma. Non è necessario essere un genio per sapere cosa successe in seguito…

    Una volta sceso dalla torre, corsi come un fulmine verso la mia preziosa goletta, la Principessa Incantata. Lì incontrai il mio fedele equipaggio, gli esperti marinai Eric e Lawrence. Quando pensavo che avrei potuto salpare e allontanarmi dagli scagnozzi del Signor Lee una volta per tutte, fui interrotto da una visita inaspettata: un emissario della Regina!

    - Una nuova avventura all’orizzonte

    Il messaggero di Sua Maestà aveva un incarico degno di un tipo come me. Solo per andare a prendere un agente segreto a Città del Capo e portarlo su una misteriosa isola dell’Oceano Indiano la Regina era disposta a pagarmi dieci mila sterline! Inutile dire che accettai senza battere ciglio, e per questo scrivo queste poche righe a bordo della mia preziosa nave.

    Ed ora, alla luce di questo fioco lume mi chiedo: cosa mi attenderà oltre i mari?� L’avventura è servita… e questo capitano ha un gran appetito!

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    - Città del Capo� 3

    - Alla ricerca del rum� 3

    - Un fam�o�so� avventuriero� 4

    - Il m�io� prim�o� incarico� 5

    - Am�anda 5

    - Il capitano� Co�o�kster 5

    - Sco�nti al bazar 6

    - Do�ve lo� tro�vo� io� un franco�bo�llo�?� 6

    - Curio�sando� nel retro�bo�ttega del nego�zio� 7

    - La scialuppa di salvataggio� 8

    - Un equipaggio� un po�’ bizzarro� 8

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    - Città del Capo�

    Finalm�ente arrivam�m�o� a Città del Capo�. Do�po� aver gettato� l’anco�ra, scesi dalla m�ia go�letta co�n l’o�biettivo� di tro�vare l’agente segreto� e dirigerci quanto� prim�a verso� l’iso�la m�isterio�sa. Co�m�e al so�lito�, gli elem�enti no�n gio�cavano� a m�io� favo�re, po�iché no�tai una certa indispo�sizio�ne tra i m�em�bri dell’equipaggio�. Ma visto� che so�no� un tipo� piutto�sto� diplo�m�atico�, decisi di parlargli per sapere il m�o�tivo� del lo�ro� m�alessere.

    Ci credete se vi dico� che quella m�assa di fannullo�ni aveva intenzio�ne di farsi pagare, prendersi qualche gio�rno� libero� ed una bella sbro�nza, e tutto� ciò alle m�ie spalle?� Inso�m�m�a, do�po� lunghe trattative, acco�nsentii a co�ncedergli un gio�rno� libero� e gli pro�curai una bo�ttiglia di rum� nella quale affo�gare le lo�ro� pene. Giusto� vicino� al m�o�lo� c’era un nego�zio�, co�sì m�i ci recai co�n l’intenzio�ne di tro�vare il liquo�re.

    - Alla ricerca del rum�

    Una vo�lta dentro� il singo�lare bazar africano�, rim�asi incantato� dalla varietà di o�ggetti espo�sti. Do�po� aver dato� un’o�cchiata velo�ce into�rno� ed esserm�i reso� co�nto� che no�n avrei tro�vato� nessun tipo� di alco�l, decisi di so�ddisfare la m�ia innata curio�sità tirando� la tendina verde del cam�erino� del nego�zio�. Che so�rpresa!

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    Un’im�po�nente fanciulla dai capelli do�rati si stava pro�vando� in quel preciso� istante un reggiseno� nero�. Devo� am�m�ettere che una visio�ne del genere si gradisce o�ltrem�o�do� quando� si naviga da gio�rni co�n la so�la co�m�pagnia dei pro�pri aggraziati m�arinai. Ma il pro�m�ettente inco�ntro� fu interro�tto� dall’arrivo� di un pedante esplo�rato�re im�pegnato� a salvare la dam�igella dalle m�ie grinfie. Po�vero� illuso�…

    - Un fam�o�so� avventuriero�

    In seguito� ad un interessante scam�bio� di im�pressio�ni co�n la gio�vane fanciulla, decisi che era o�ra di sm�ettere di aprire e chiudere quella tenda. Visto� che l’esplo�rato�re salva-principesse seguiva da vicino� la no�stra co�nversazio�ne, andai da lui per sco�prire chi fo�sse e co�sa

    vo�lesse. Il tizio� diceva di essere un fam�o�so� avventuriero�, m�a un’afferm�azio�ne del genere no�n si può fare co�sì alla leggera. Gli chiesi pro�ve esaurienti della sua fam�a e della sua fo�rtuna, e fu co�sì che riuscii a farm�i regalare dal babbeo� una bo�ttiglia di rum�, che accettai di buo�n grado�.

    Co�n il liquo�re in m�ano�, to�rnai in fretta alla nave per so�ddisfare il m�io� fedele equipaggio�. Inutile dire che, no�n appena gli co�nsegnai la bram�ata bo�ttiglia, partiro�no� in quarta intenzio�nati a co�no�scere la città nel m�o�do� più etilico� po�ssibile. Devo� rico�no�scere che sfruttai al m�eglio� l’assenza dei m�iei uo�m�ini: la prim�a co�sa che feci fu aprire lo� sco�m�partim�ento� segreto� della barca (co�n tale sfo�rtuna da ro�m�pere la tavo�la di legno� m�arcio� dietro� la quale nasco�ndevo� la m�ia picco�la fo�rtuna, 30 scellini).

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    - Il m�io� prim�o� incarico�

    Co�n le m�o�nete in tasca, m�i avvicinai ad un individuo� so�spetto� vestito� da m�essicano�. Qualco�sa m�i diceva che quel tipo� singo�lare era giusto� l’agente che stavo� cercando�. In seguito� ad una co�nversazio�ne assurda, riuscii a fare in m�o�do� che il signo�rino� m�i rivelasse qualche info�rm�azio�ne. E no�n co�ntento� do�po� averm�i trattato� co�m�e un babbeo�, ebbe la faccia to�sta di affidarm�i la spedizio�ne di un pacco� co�nfidenziale per la Regina. Ovviam�ente, tale pacco� no�n era affrancato�, perciò era palese quale sarebbe stata la m�ia prim�a m�issio�ne al servizio� di sua Maestà.

    - Am�anda

    Rito�rnando� al nego�zio�, inco�ntrai la bio�nda fanciulla del cam�erino� (stavo�lta ahim�è, vestita da capo� a piedi). No�n po�tei resistere e decisi di chiederle co�sa ci facesse a Città del Capo� e do�ve fo�sse diretta. Incredibilm�ente, avevam�o� la stessa destinazio�ne: l’iso�la di To�o�th. Per dim�o�strarm�i che quell’incredibile casualità era reale, Am�anda (co�sì si chiam�ava la fanciulla) m�i co�nsegnò l’invito� che aveva ricevuto� per andare sull’iso�la.

    - Il capitano� Co�o�kster

    Lungo� il cam�m�ino� verso� il nego�zio�, co�no�bbi un po�vero� diavo�lo� che chiedeva l’elem�o�sina gridando� a squarcia go�la. Do�po� aver asco�ltato� la triste sto�ria del capitano� senza nave, decisi di regalargli la tavo�la di legno� m�arcio� che qualche m�inuto� prim�a avevo� staccato� dalla m�ia go�letta. Grato� ed em�o�zio�nato� di fro�nte a tale gesto�, il capitano� Co�o�kster m�i o�ssequiò co�n una pipa, che accettai di buo�n grado� pensando� all’o�ppo�rtunità di farm�i l’interessante co�n Am�anda.

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    - Sco�nti al bazar

    Quando� finalm�ente giunsi al nego�zio�, il gentile dipendente m�’info�rm�ò che lì no�n si vendevano� franco�bo�lli. Ma, visto� che avevo� le tasche piene di m�o�nete, decisi di co�m�prare alcune delle cianfrusaglie per avventurieri o�ffertem�i dal nego�ziante. Curio�sam�ente ce n’erano� quattro� in o�fferta, a 10 scellini ciascuna:

    • Delle magnifiche fo�rbici d’acciao� tem�prato�• Un durevole accendino�, adatto� a qualsiasi clim�a• Un pizzico del miglior lubrificante co�ncentrato�• Una precisa busso�la tascabile

    Visto� che dispo�nevo� so�lam�ente di 30 scellini, do�vetti scegliere tre di quegli “incredibili” pro�do�tti e, a giudicare dall’aspetto� degli o�ggetti, scegliere l’uno� o� l’altro� era lo� stesso�… Do�po� aver co�m�prato� le fo�rbici, l’accendino� ed il lubrificante, to�rnai alla m�ia so�lita situazio�ne, cio�è, la po�vertà più asso�luta.

    - Do�ve lo� tro�vo� io� un franco�bo�llo�?�

    No�n so�lo� ero� rim�asto� senza so�ldi, no�. No�n avevo� neppure la m�inim�a idea su do�ve avrei po�tuto� tro�vare un franco�bo�llo�...finché, all’im�pro�vviso� rico�rdai che l’invito� di Am�anda era affrancato�. Do�vevo� so�lo� tro�vare il m�o�do� di staccarlo� da quella lettera. Fo�rse, inum�idendo� il franco�bo�llo�, si sarebbe staccato� da so�lo� dalla busta. Tuttavia, per tale o�perazio�ne, avevo� biso�gno� di una cio�to�la piena d’acqua.

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    - Curio�sando� nel retro�bo�ttega del nego�zio�

    Co�n questa idea in testa uscì dal nego�zio�. Mi guardai into�rno� e decisi di arram�picarm�i su per le casse accatastate che si tro�vavano� a destra della po�rta del bazar. Una vo�lta salito� sul co�rnicio�ne, cam�m�inai verso� sinistra fino� a raggiungere il co�rtiletto� del retro� del bazar. Co�n l’eleganza e l’agilità di un gatto� randagio�, salì su delle altre casse di legno� situate di fro�nte ad una finestra.

    E lì vi tro�vai la rispo�sta alle m�ie preghiere! Una m�eraviglio�sa cio�to�la blu…sfo�rtunatam�ente custo�dita da uno� sciam�e di api. Ma io� so�no� un tipo� ingegno�so�, perciò pensai: “di sicuro� a queste sim�patiche api il fum�o� no�n piacerà affatto�”. Ma certo�! Utilizzando� la pipa do�natam�i dal capitano� Co�o�kster, riuscì a spaventare le api e a prendere la cio�to�la.

    Spinto� dalla curio�sità, decisi di scendere da quelle casse per dare un’o�cchiata al retro�bo�ttega. Racco�lsi subito� tre lattine di tè vuo�te, m�a, pensando�ci bene, perché avrei do�vuto� po�rtarm�i dietro� tanti aggeggi inutili?� Servendo�m�i del m�io� segreto� talento� artistico�, co�struii una bella piram�ide co�llo�cando� le lattine una so�pra l’altra.

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    - La scialuppa di salvataggio�

    Ma to�rnando� al m�io� piano� “stacca-franco�bo�lli”: avevo� il recipiente, perciò do�vevo� so�lo� riem�pirlo� d’acqua. Rapido� e im�petuo�so�, m�i diressi verso� la Principessa Incantata. Quando� m�i avvicinai, feci caso� per la prim�a vo�lta ad una barchetta a rem�i situata a po�chi m�etri dalla m�ia go�letta. Intenzio�nato� ad appro�fittare dell’o�ccasio�ne, riem�pii la cio�to�la blu co�n l’acqua che stava filtrando� nella picco�la im�barcazio�ne.

    Subito� do�po�, im�m�ersi l’invito� di Am�anda nella cio�to�la d’acqua e… bingo�! Finalm�ente avevo� un franco�bo�llo� per spedire il pacco� dell’agente Mo�ntgo�m�ery. Do�po� aver affrancato� il pacchettino�, andai dritto� al bazar, do�ve po�rtai a term�ine l’incarico� dell’agente grazie alla buca delle lettere che si tro�vava a destra del banco�ne.

    - Un equipaggio� un po�’ bizzarro�

    Bene, o�rm�ai do�vevo� so�lo� tro�vare quei due scansafatiche che si facevano� chiam�are “m�arinai” e avvisare l’agente della no�stra im�m�inente partenza. Esplo�rando� le zo�ne del po�rto�, tro�vai Eric e Lawrence in un estrem�o� del m�o�lo� situato� a destra del bazar. Do�po� averli co�nvinti che finalm�ente dispo�nevam�o� delle

    attrezzature necessarie per la navigazio�ne (no�n dim�entichiam�o�ci dei tre utilissim�i o�ggetti che avevo� appena co�m�prato�), il m�io� equipaggio� si diresse verso� la barca co�n l’intenzio�ne di lavo�rare (finalm�ente!).

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    Po�co� do�po� salpam�m�o� da Città del Capo� diretti all’iso�la di To�o�th. Curio�sam�ente, co�m�inciavo� il viaggio� co�n il carico� più bizzarro� di tutta la m�ia vita: uno� stravagante agente segreto�, una bio�nda spavalda e un paio� di ricattato�ri co�n una sbo�rnia da rhum�…

    Ahi Jack Jack… quando� im�parerai a no�n cacciarti nei guai?�

    CONTINUA...

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    - La grotta 3

    - Un salvadanaio esplosivo 4

    - A pesca 4

    - Il baule antico 5

    - Shari 6

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    In seguito ad una lunga traversata, riuscimmo finalmente ad approdare all’Isola di Tooth e ovviamente, per l’ennesima volta mi cacciai nei guai… La mia preziosa goletta rimase incagliata in uno scoglio e per di più il furbo dell’agente Montgomery, dopo aver sparato un arpone per arrampicarsi sulla roccia, ne provocò la rottura…

    - La grotta

    Andai a parlare con Montgomery, che mi diede una miccia e un fuso con filo che di sicuro mi sarebbero tornati utili più avanti. Nello stesso punto raccolsi un salvadanaio a forma di elefante e delle stelle marine. L’unico modo che trovai per uscire da lì fu entrare in una grotta, al cui interno trovai uno scrigno pieno di cianfrusaglie, tra le quali presi un vecchio moschetto, pensando che un uomo armato gode sempre di un po’ più di rispetto, no?

    In fondo alla grotta, attraverso l’abbondante vegetazione intravidi un’uscita, perció usai il mio caro coltellino per tagliare le felci e raggiungere l’esterno. Una volta fuori salii per le scale che mi condussero dritto dritto in cima alla scogliera. Dovevo trovare il modo di saltare dall’altro lato…

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    - Un salvadanaio esplosivo

    La mia sorprendente perspicacia mi suggerì di utilizzare gli apparentemente inutili oggetti che mi aveva dato l’agente Montgomery per spostare la roccia che c’era in cima alle scale, sulla parete a sinistra: estrassi la polvere da sparo che restava nel moschetto e con essa riempì il salvadanaio. Misi il salvadanaio nella crepa che c’era nella roccia; utilizzai l’accendino per far esplodere il marchigegno e… bingo!

    Mi appoggiai sulla roccia che era appena caduta per saltare dall’altro lato e alle mie spalle spuntò subito il furbone. Sulla sinistra c’era un ponte, lo attraversai e vidi la mia adorata Principessa Incantata. Con il coltello tagliai l’alberatura della barca e… forse non avrei dovuto… visto che improvvisamente la mia povera goletta si ribaltò.

    - A pesca

    Tranquilli, Jack Keane ha un rimedio a tutto, perciò tornai indietro, raggiunsi la barca e vi salì attraversando l’albero capovolto. Tra i resti del naufragio raccolsi una canna da pesca fiammante, la mia sacca e un tarlo gigante, prima di ritornare al punto in cui eravamo sbarcati.

    In un nuovo slancio combinai la canna da pesca con il filo che avevo conservato e con il tarlo gigante, ottenendo così una canna da pesca completa. Utilizzai la canna per raccogliere una tavola di legno che galleggiava nell’acqua.

  • 5

    Tornai dove si trovava Montgomery e appoggiai la tavola sulla colonna che c’era a terra per creare un bilancino. Di fronte c’era una pietra, salí su di essa e da lì chiesi a Montgomery di salire sul bilancino in modo da poterlo far rimbalzare fin su, ma il mio peso non era sufficiente, perciò parlai con il saputello e lo convinsi a salirci lui affinché fossi io a rimbalzare. Finalmente arrivai in cima alla roccia, presi una ruota di preghiera e una zeppa. Togliendola, la testa di Budda rotolò giù, proprio sul bilancino, ma ancora non bastò per far salire Montgomery.

    - Il baule antico

    Dovevo trovare il modo di far salire Montgomery. Alle mie spalle c’era un baule antico. Se fossi stato capace di riempirlo con qualcosa di pesante sarebbe scivolato giù cadendo così sul bilancino…Mi diressi a destra e, giungendo ad una scala, salii e arrivai al tempio buddista dove raccolsi da terra varie cosette: un gel per capelli BollyGlo, due frammenti di una testa di Budda, un’altra stella marina e un amo da pesca.

    Proseguendo il mio cammino vidi una carrucola e pensai che avrei potuto servirmene per scendere alla mia goletta… Ma era un po’ arrugginita, perciò utilizzai il lubrificante (avrei potuto usare anche il gel, aprendolo con le forbici) e, aggrappato alla corda, riuscì a raggiungere la barca. Lì raccolsi un altro frammento della testa di pietra e tornai al tempio usando la carrucola.

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    Prima convinsi Monty a togliersi i vestiti di dosso per renderlo un po’ più leggero. In seguito misi i frammenti di pietra nello scrigno e… voilà! Finalmente potei godere della compagnia dell’astuto agente… in deshabillé!

    - Shari

    Improvvisamente, dall’altro lato del precipizio apparse una giovane indiana di nome Shari. Le chiesi di tirarmi una liana ma in cambio voleva che ritrovassi il suo fermaglio.

    Mi diressi al tempio e aprì la porta usando l’amo da pesca. Lì trovai una spezia indiana piccante…dicono che il piccante sia afrodisiaco, no? E un fermaglio senza gemma;

    Ricordai che giù, nella chiglia della barca avevo visto delle ostriche, e andai a vedere se qualcuna conteneva una perla… discesi lungo la corda un’altra volta e, applicando la spezia indiana in una delle ostriche, feci in modo che rilasciasse una bella perla che combinai con il fermaglio.

    Diedi a Shari il fermaglio, ma il baratto non andò come mi aspettavo, perciò tornai al tempio e legai la liana sull’asta conficcata nella roccia per uscire da lì.

    Quando finalmente pensai che avremmo continuato la nostra spedizione senz’altri ostacoli, successe qualcosa di inaspettato…

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    - Il Punjab Inn 3

    - Al mercato� 4

    - La casa della palude 5

    - Il taxista d’elefanti 5

    - Nella fo�resta 6

    - La scimmia lavo�ratrice 7

    - Il santuario� 7

    - La pianta carnivo�ra 8

  • 3

    Finalmente arrivai al villaggio�, do�ve mi attendeva la mia meritata rico�mpensa. Ma appena entrato�, un animale della fo�resta si po�rtò via il caro� Mo�ntgo�mery… Che peccato�!

    Entrando�, vidi un altare, do�ve racco�lsi un basto�ncino� d’incenso� bruciato�. Giunto� al paese, parlai co�n due agenti britannici che pro�teggevano� l’ingresso� e che no�n mi avrebbero� fatto� passare senza un do�cumento� che dimo�strasse la mia cittadinanza inglese, e visto� che no�n avevo� la minima idea di do�ve l’avevo� lasciato�, me ne andai.

    - Il Punjab Inn

    Mi diressi verso� sinistra ed entrai nell’Ho�tel Punjab; suo�nai il campanello� che stava sul banco�ne e parlai co�n il padro�ne dell’albergo�… Pesantuccio� il tipo�! Parlammo� per un bel pezzo� e sco�prì che Mo�ntgo�mery aveva preso� una camera pro�prio� lì, ma no�n mi avrebbe permesso� di entrarci.

    Tra una chiacchiera e l’altra mi o�ffrì un bicchiere d’acqua, che utilizzai per spegnere il fuo�co� e distrarlo� mentre, co�n la velo�cità di una lepre, mettevo� il detergente nello� scaffale dell’acquaragia e viceversa. In seguito� spo�rcai la famo�sa stella dell’ho�tel co�n il basto�ncino� d’incenso� in mo�do� che, quando� il padro�ne andò a pulirla, prese l’acquaragia invece del detergente, e la staccò…

  • 4

    Presi la stella e in cambio� di questa chiesi al tizio� di darmi la chiave della stanza n. 7, nella quale allo�ggiava Mo�ntgo�mery. Salii ed entrai; sulla destra vidi un calzino� ro�sso� per terra, e sul tavo�lo� tro�vai un pacchetto� co�nfidenziale: lo� esaminai e sco�prii che lo� svergo�gnato� aveva speso� i miei so�ldi per co�mprare una pro�prietà! Che… !

    Presi anche l’identificazio�ne dell’agente Mo�ntgo�mery che mi avrebbe fatto� co�mo�do� per parlare co�n gli agenti britannici. Mi diressi dunque verso� di lo�ro� e gli mo�strai il do�cumento�, ma visto� che co�ntinuavano� a dubitare, mi so�tto�po�sero� ad un interro�gato�rio� per verificare se ero� davvero� inglese. Ovviamente no�n si resero� co�nto� che no�n ero� chi affermavo� di essere, e mi permisero� di superare la sbarra.

    - Al mercato�

    Una vo�lta al villaggio�, mi diressi verso� destra e inco�ntrai il padre di Shari, il signo�r Go�pesh, un uo�mo� che vo�leva passare per mafio�so� stile italiano�, so�lo� che… indiano�! Co�minciamo� bene… do�po� aver parlato� un po�’ co�n lui, to�rnai al mercato� e tro�vai un vo�lantino�. Lì vicino� vidi una do�nna di no�me Rupiah, pro�prietaria dell’agenzia immo�biliare. In cambio� dell’atto� di pro�prietà che avevo� tro�vato� mi co�nsegnò le chiavi della casa che il furbo�ne aveva co�mprato� co�n i so�ldi della mia rico�mpensa. To�rnai a parlare co�n lei per farmi dire do�ve si tro�vava quel po�sto�.

  • 5

    - La casa della palude

    Avanzai e mi avvicinai a Shari e al so�mmo� sacerdo�te; vicino� a lo�ro� vidi delle scale, le discesi e sulla sinistra tro�vai una po�rta chiusa che dava a un cimitero�. Vicino� alla po�rta tro�vai una candela. Attraversai il po�nte di legno� e tro�vai la mia presunta casa; la aprì co�n le chiavi e… era una squallida baracca!

    Do�vevo� to�rnare a parlare co�n la do�nna dell’agenzia, no�n po�tevo� farmi ingannare un’altra vo�lta! Le dissi che la casa era un disastro� e le chiesi di restituirmi i miei so�ldi, ma Rupiah mi diede so�lo� 10 sterline ed uno� scellino�.

    - Il taxista d’elefanti

    Arrivai alla po�stazio�ne di guardia e inco�ntrai un taxista di elefanti di no�me Pandu, che si lamentava del fatto� che le guardie gli avevano� ritirato� la patente a causa di un incidente co�n il suo� elefante nel quale aveva ro�tto� il faretto� po�sterio�re; per restituirgliela gli chiedevano� 10 sterline, co�sì pensai di dargliele io�, sarebbe stato� un buo�n mo�do� di spendere i miei so�ldi. Vo�levo� abbando�nare quella maledetta iso�la quanto� prima, e il tipo� mi disse che po�teva co�ndurmi co�n il suo� “mezzo� di traspo�rto�” all’aero�dro�mo� del famo�so� Do�tto�r T., ma prima mi co�nsigliò di pro�vare la marmellata della zia di Shari, Lo�uise.

  • 6

    To�rnai al mercato� e andai ad assapo�rare tale delizia; parlai co�n Lo�uise la quale mi diede il baratto�lo�, ma do�po� decisi di regalarlo� a Shari per rallegrarla, la quale mi restituì il baratto�lo� vuo�to�.

    Fu allo�ra che mi venne un’idea brillante: misi la candela dentro� il baratto�lo� e il tutto� dentro� il calzino� ro�sso�… perfetto�! Un faretto� po�sterio�re nuo�vo� di zecca peri l taxista! Andai di co�rsa a po�sizio�narlo� nella parte po�sterio�re del “taxi-elefante” e parlai co�n i so�ldati per far passare il taxista; parlai anche co�n lui e ci mettemmo� in marcia diretti all’aero�dro�mo�.

    - Nella fo�resta

    Arrivai sano� e salvo� ad un bivio� e mi allo�ntanai dal mio� amico� Pandu, ma subito� do�po� aver lasciato� il po�sto�, questi mi chiamò invitando�mi al suo� pic-nic, pertanto� to�rnai indietro�.

    Vicino� all’elefante vidi una scato�la co�n degli strumenti, e da lì presi un pungo�lo�, un pezzo� di pala e un manico� della pala. To�rnai al bivio�, pro�seguì il sentiero� e cercai di attraversare il fiume passando� su un tro�nco�, ma un’anaco�nda no�n mi permetteva di passare.

    Presi il sentiero� della destra e salì su una grande radice che mi po�rtò ad un’eno�rme statua; mi arrampicai sul suo� piede e salì su per le scale do�ve tro�vai una grande ghianda. Co�ntinuai la mia bella passeggiata sulla statua giungendo� fino� in cima, girai a destra e vidi un gran tro�nco� che o�struiva il passaggio�; in quel punto� racco�lsi un ramo� da terra.

  • 7

    - La scimmia lavo�ratrice

    Andai verso� sinistra e salì fino� ad arrivare ad un recinto� elettrificato�: da terra racco�lsi un vecchio� cacciavite. To�rnai alla testa della statua e, pensando� che fo�sse affamata, le misi in bo�cca la ghiando�na appena racco�lta.

    Ino�ltre, misi il ramo� nel picco�lo� buco� che c’era a sinistra della testa. Mi appo�ggiai sul ramo� per arrampicarmi e dirigermi ad una capanna in mezzo� alla fo�resta. Tro�vai una retina blo�ccata nel recinto�, che riuscii a tirare fuo�ri usando� il cacciavite; in seguito� utilizzai il pungo�lo� per suo�nare il campanello� e disturbare la simpatica scimmietta che si divertiva a pedalare all’interno� della casa per generare energia elettrica co�n cui alimentare il recinto� elettrificato�.

    To�rnai ai piedi della statua e andai pro�prio� do�ve po�co� prima avevo� racco�lto� la ghianda; da lì po�tevo� vedere perfettamente che di so�tto� c’era anco�ra la maledetta anaco�nda, e pensai che l’unico� mo�do� di neutralizzarla era intrappo�lando�la nella retina, perciò gliela lanciai addo�sso�… perfetto�!

    - Il santuario�

    Scesi dalla statua, attraversai il fiume dal tro�nco� e giunsi ad un santuario� co�n varie statue. Lì pensai di tirare la leva della testa d’elefante affinché la testa di pietra chiudesse la bo�cca e ro�mpesse la ghianda che gli avevo� lasciato� per rico�rdo�.

  • 8

    Mi diressi a sinistra e vidi che dietro� una spessa vegetazio�ne c’era la fo�resta, perciò tirai fuo�ri il mio� amato� co�ltello� e tagliai l’erba aprendo�mi in tal mo�do� il passaggio�.

    - La pianta carnivo�ra

    Cavo�lo�! Una pianta carnivo�ra mi stava minacciando�! Do�vevo� liberarmene, co�sì to�rnai al santuario� dell’elefante e, pro�seguendo� verso� destra, vidi una liana, la tagliai co�l co�ltello� e to�rnai alla pianta per chiuderle il becco� una vo�lta per tutte e avvo�lgerla co�n essa.

    Co�mbinai il manico� della pala co�n il pezzo� di pala e tirai fuo�ri la pianta. Co�n essa to�rnai alla testa della statua, racco�lsi metà della ghianda, la co�mbinai co�n la pianta e o�ttenni una fantastica pianta carnivo�ra in vaso�.

    To�rnai alla capanna della scimmia e gli lasciai in regalo� la pianta, ma prima la liberai dalla liana. Suo�nai di nuo�vo� il campanello� co�l pungo�lo� e la pianta, alla vista della po�vera scimmia, se la mangiò d’un bo�cco�ne. To�rnai alla zo�na in cui si tro�vava il recinto� elettrificato� (grazie alla mia abilità, no�n era più elettrificato�); lo� saltai e arrivai ad un edificio�. No�n so� perché, ma dalla co�nversazio�ne che ebbi co�n la vecchia che stava allo� spo�rtello� dedussi che no�n sarebbe stato� facile tro�vare un po�sto� sul vo�lo� per Calcutta…

  • 1

  • 2

    - Nel villaggio 3

    - Il punto d’osservazione 4

    - All’hotel 4

  • 3

    Mentre io cercavo inutilmente di ottenere un biglietto per Calcutta, Amanda abbandonò la casa del Dottor T. per dirigersi nella direzione opposta alla mia; giunse ad un punto di osservazione provvisto di cannocchiale.

    Proseguì verso sinistra e giusto al centro della strada un mucchio di tronchi impedivano il passaggio, perciò, utilizzando le sue doti di tiratrice esperta, usò il suo fucile per sparare alla corda e far cadere così i tronchi. Con il cammino libero, camminò fino a raggiungere un bivio e prese il sentiero che scendeva… poco dopo incontrò il taxista d’elefanti che era ancora in attesa del suo passeggero; parlò un po’ con lui e si rimise in cammino verso il villaggio.

    - Nel villaggio

    Che strano, un filo per stendere i panni proprio in mezzo alla strada. La ladruncola aveva cercato di portarsi via gli oggetti che stavano stesi, un ombrello ed un reggicalze, ma visto che non ci arrivava, ebbe la felice idea di sparare sul filo per romperlo; avanzò un poco per raccogliere gli oggetti e si diresse all’Hotel Punjab Inn.

    Dopo aver parlato con il proprietario dell’hotel (che non le permise di salire in camera) andò incontro agli agenti britannici, ma neanche questi ultimi la assecondarono… povera illusa! Proseguì dunque verso destra, attraversò il ponticello di legno e raggiunse l’altare, dove anche lei prese il suo bastoncino d’incenso non utilizzato.

  • 4

    Tornò da Pandu che non la finiva più di lamentarsi perché senza il pungolo (che io mi ero portato via), non poteva guidare il suo pachiderma, sicché la bionda tutto pepe gliene diede un altro, un po’ più artigianale… l’ombrello! Lui ne rimase molto contento e, in segno di gratitudine, le diede un articolo di merchandising un po’ peculiare, un apribottiglia.

    - Il punto d’osservazione

    Di ritorno al punto di osservazione, si avvicinò al cannocchiale e le venne in mente di prenderlo staccandolo con l’apribottiglia; in seguito, appellandosi alle sue idee sensazionali, combinò il reggicalze con il fucile ed il fucile ottenuto con il cannocchiale: che ingegno aveva la fanciulla! Era riuscita ad ottenere un fucile da tiratore scelto!

    Con quell’arma puntò alla terrazza dell’hotel e sparò prima ad un barile, facendo uscire il padrone, poi all’anfora che c’era vicino la porta ed infine, rapidamente, alla zeppa che bloccava la porta, in modo che questa si chiudesse ed il padrone restasse fuori.

    - All’hotel

    Amanda torno rapidamente all’hotel, prese l’acquaragia che c’era sul carrellino ed il documento con il sigillo della casa reale dal bancone. Accese il bastoncino d’incenso nel caminetto e raggiunse finalmente la camera numero 7.

  • 5

    Con un po’ più di calma esaminò il documento: dentro c’era una lettera che sembrava non contenere nulla. Ma, diffidando delle prime apparenze, riempì la lampada ad olio con l’acquaragia e l’accese con il bastoncino d’incenso per poter leggerne meglio il contenuto.

    Improvvisamente ricordò di aver conservato una lettera esca indirizzata a me, che prima di andar via lasciò sul tavolo.

    Povero me! Ignoravo ancora quanto poteva essere pericoloso quel dolce faccino…

  • 1

  • 2

    - Murphy� 3

    - Una camera bruciata 3

    - Le pagine strappate 4

    - La barca a remi 4

    - La Stazione Botanica 1� 6

    - L’Hangar 7

    - Le tubature 7

    - Giardinaggio 7

    - Il segreto del mio passato 8

  • 3

    Visto che volare verso Calcutta sembrava una missione impossibile, mi misi in cammino alla ricerca di soluzioni. Passai dal punto d’osservazione e scesi di nuovo in direzione dell’incrocio di strade.

    - Murphy�

    Improvvisamente udì una voce che chiedeva aiuto, così corsi a verificare chi dovevo cacciare dai guai. Salii sulla radice dell’albero e mi arrampicai su per la statua finché non vidi un tipo rimasto appeso a un ramo; mi ci avvicinai e lo feci cadere nel precipizio tagliando con il mio coltello le corde che lo intrappolavano.Scesi verso il precipizio e parlai brevemente con Murphy�, così si chiamava questo folle che affermava di essere la guida dell’isola.

    - Una camera bruciata

    Tornai al villaggio e, dinanzi all’hotel, trovai una palla di catrame. Mi diressi alla camera n.7 e... Accidenti! Era tutto bruciato, persino il foglio di carta che c’era sul tavolo; lo presi e, fortunatamente, si riusciva ancora a leggere qualcosa: parlava di un avvenimento accaduto nel novembre del 1�871�…

    Rimasi un po’ perplesso, perciò raggiunsi la postazione degli agenti britannici affinché mi dessero maggiori informazioni; questi mi consegnarono le cronache del villaggio di quello stesso anno, ma quando le esaminai, mi resi conto che le pagine relative al mese di novembre erano state strappate. C’era qualcosa di oscuro dietro…

  • 4

    - Le pagine strappate

    Come mi suggerirono le guardie, andai a parlare con le ultime persone che avevano utilizzato le cronache, cominciando da Gopesh, dal quale non ottenni nessuna informazione interessante, perciò continuai il mio interrogatorio; fu la volta di Rupiah, la donna dell’agenzia immobiliare, ma neanche con lei potei soddisfare i miei dubbi; alla fine la zia Louise, dopo aver messo in dubbio la sua parola, mi confesso che era lei ad avere le pagine smarrite, e me le restituì.

    Leggendole, capì che la situazione era più complicata di quanto pensassi, e che alla Stazione Botanica 1� avrei potuto scoprire ciò che stava succedendo. Incontrai il mio equipaggio che casualmente si trovava da quelle parti, ma non avevo tempo per fare i conti anche con loro, perciò corsi alla postazione delle guardie per parlare con Murphy�; chi meglio di lui avrebbe potuto condurmi a quel luogo misterioso?

    - La barca a remi

    Murphy� mi disse che per portarmici aveva bisogno di una barca a remi… ma io avevo una barca a remi! Mi diressi verso la palude in cui si trovava la scialuppa della mia amata Principessa Incantata, ma aveva bisogno di una riparazione urgente, perciò andai al bazar

    da Gopesh per vedere se aveva qualcosa che faceva al caso mio. Nello scaffale trovai esposti un martello e un pennello. Ma, dato che mi restava solo uno scellino, il losco commerciante mi offrì un’altra possibilità: realizzare uno dei suoi incarichi in cambio di un oggetto.

  • 5

    Scelsi il martello, dunque mi disse che in cambio avrei dovuto dar da mangiare a Luigi, la pianta carnivora rinchiusa nella gabbia vicino alla postazione di guardia. Passai dal macellaio per comprare delle salsicce, ma la pianta voleva qualcosa di più fresco, perciò le utilizzai come esca per pescare un pesce nel bel posto in cui pescare vicino al posto delle guardie.

    Proprio come pensavo, la pianta apprezzò il pesce. Presi la tavola di legno che vidi sulla sinistra della gabbia e tornai al bazar del mafiosetto. Finalmente potevo prendere il martello! Tornai alla barca a remi e lo usai per inchiodare i chiodi che avevo nell’inventario. Tatàn! Fatto ciò Murphy� venne da me per portarmi alla misteriosa Stazione Botanica 1�.

    - Metodo alternativo per riparare la barca a remi: avrei anche potuto scegliere il pennello nel bazar di Gopesh. Per ottenerlo dovevo salvare Loretta, sequestrata da Rupiah. Andai alla piazza della palude e, parlando con Rupiah, scoprì dove stava nascosta Loretta. Fu lei a consegnarmi le chiavi per aprire il portello che c’era vicino alla barca a remi.

    Li stava Loretta, ma si trattava solo di una statuetta dorata a forma di gallina. La portai a Gopesh e presi il pennello. In seguito, dato che per ripararla avevo bisogno di qualcosa di appiccicoso, mi arrampicai sulla destra della gabbia di Luigi e andai verso il fumaiolo della postazione di guardia, dove posizionai la palla di catrame per fonderla. All’istante, una delle guardie lasciò un pentolone sulla porta della guardiola, lo riempì di catrame e con esso riparai la barca -

  • 6

    - La Stazione Botanica 1�

    Murphy� mi condusse sulla terra ferma, ma il codardo non volle accompagnarmi. Almeno al momento dei saluti mi regalò una bottiglia olio per insalata. Sulla riva tagliai col mio coltello una foglia di felce e avanzai verso su. Arrivai ad un campo di zucche, dal quale raccolsi una ruota della carriola, un cric arruginito e un po’ di terra per giardinaggio lì ammucchiata.

    Uscì dalla piantagione e andai verso sinistra fino a raggiungere un giardino in cui trovai un imbuto. La salita mi condusse al laboratorio, ma visto che era chiuso, girai a sinistra e mi avvicinai ad un mulino guasto. Il mio ingegno mi diceva che poteva tornarmi utile, perciò combinai la foglia di felce con la ruota della carriola e le utilizzai con il palo che c’era lì vicino. Perfetto! Ora c’era luce nel laboratorio. Prima di dirigermi ad esso, vicino al mulino raccolsi un vaso ed un manuale di giardinaggio (dal quale estrassi le informazioni di cui avrei avuto bisogno all’interno del laboratorio).

    Aprì la porta del laboratorio combinando il cric arruginito con l’olio che mi aveva dato Murphy�. Non appena entrai nell’edificio, presi il fertilizzante e, un po’ più avanti, usai il coltello per tagliare un rampicante gigante che mi ostacolava il passaggio.

    Proseguii e vidi una strana macchina coperta da una spessa liana, impossibile da tagliare.

  • 7

    - L’Hangar

    Uscii dal laboratorio e mi diressi verso destra, dove trovai dei tubi rotti. Attraversai il ponte di legno e salii su un ascensore che mi condusse all’interno di un hangar. Andai verso destra e attivai una

    valvola; accanto presi degli attrezzi da idraulico e mi diressi all’altro lato della stanza dove, dietro le casse, c’era un cartello appeso. Alla sua destra scoprii un pannello di istruzioni per scimmie e accanto, una leva. La attivai e si aprì una rampa metallica.

    - Le tubature

    Uscii dall’hangar e, utilizzando gli attrezzi da idraulico nelle tubature rotte, riuscì a ripararle in modo che vi scorresse l’acqua. In seguito applicai l’imbuto alla tubatura della sinistra in modo che l’acqua non si spargesse.

    - Giardinaggio

    Di ritorno al laboratorio, avanzai fino a trovare degli scrigni. Dal primo estrassi un sacco con dei semi della pianta carnivora; dal secondo un sacco con semi del rampicante viola. Avevo riunito un kit di giardinaggio completo!

  • 8

    Misi il vaso sul tavolo da lavoro, e in esso la terra ed i semi, accesi l’interruttore della lampada e azionai il rubinetto che c’era a destra della macchina. Fiorì all’istante una simpatica pianta mutante. La portai con me, tornai indietro e mi diressi allo scrigno avvolto in una liana gigante. Tagliai la liana con il mio coltello e liberai la piantina, ma non fu sufficiente…

    Tornai dunque al tavolo da lavoro e ripetei il procedimento… Stavolta mi riuscì: ottenni una bella pianta erbivora e mobile, proprio ciò di cui avevo bisogno! La portai allo scrigno e lei stessa provvide a mangiarsi ciò che restava della liana…

    - Il segreto del mio passato

    Aprì lo scrigno misterioso e giuro che non avrei mai pensato di trovarvi, oltre alla formula dell’Emerald 1�3, il diario e un anello che un giorno furono della mia famiglia. Quante cose avevo ignorato fino ad allora…

    Scioccato da ciò che avevo scoperto, uscì dal laboratorio convinto di dover giungere a Calcutta ad ogni costo. Fuori mi attendeva Murphy�. Dopo averci parlato, tornai all’hangar e scoprì una nave predisposta per trasportare delle merci fino a Calcutta.

    Nascosto in un container speravo che la nave mi conducesse a destinazione con l’Emerald 1�3 al sicuro…

  • 1

  • 2

    All’arrivo all’hangar, Amanda si avvicinò al container e scoprì che ero scappato. Si diresse verso le casse situate in un estremo dell’hangar e vide che due scimmie giacevano a terra. Accanto trovò una serie di oggetti che raccolse senza esitazioni: dei pompon, due schede perforate, una cassa di palloncini aerostatici sgonfi e un rotolo di nastro adesivo che trovò accanto alla scimmia che dormiva sulle casse.

    Quando vide che una delle casse era chiusa, si diresse al pannello d’istruzioni per scimmie, depositò la cassa sulla guida della destra (che io avevo precedentemente aperto) e attivò la leva… Così riuscì ad aprire la cassa e ad ottenere un palloncino sgonfio. Ritorno all’estremo opposto dell’hangar e notò che, vicino al container, c’era una valvola arrugginita. Amanda sfoderò il fucile e sparò contro di essa, provocando una fuga di elio.

    Mise il palloncino sgonfio sulla fuga della valvola per gonfiarlo e, subito dopo, aprì la mezza porta del container. Visto che quest’ultimo era fissato con delle catene, applicò le schede perforate nelle fessure di entrambe le catene per liberare il container. In seguito, la folle cominciò a sparare alle cinque lampade per

    lasciare l’hangar al buio. Combinò i pompon, si posizionò sulla piattaforma segnata con una croce (accanto alle scimmie ubriache) e utilizzò i pompon per fare segno alla scimmia che pilotava la nave volante…

    Poco dopo la porta si chiuse e la nave si alzò in volo. Non potevo neanche immaginare ciò che mi aspettava…

  • 1

  • 2

    - Il balcone del faro 3

    - I trofei� 3

    - Apri�re lo sportello 4

  • 3

    La faccenda non mi� di�ceva ni�ente di� buono. Ero i�ntrappolato e non era i�l massi�mo farmi� bruci�are vi�vo… ri�masi� a ri�flettere per qualche i�stante e alla fi�ne pensai� che i�ngerendo i� semi� del rampi�cante vi�ola avrei� acqui�si�to la forza necessari�a per li�berarmi� dalle corde che mi� legavano…

    Una volta li�bero, presi� la mi�cci�a di�etro di� me e di�edi� un’occhi�ata fuori�. Per quanto era sporco i�l vetro si� vedeva appena. Usai� la mi�cci�a per puli�re i� vetri� e ne scoprì uno che potei� rompere usando l’anello di� fami�gli�a.

    - Il balcone del faro

    Ri�uscì così a saltare dal balcone. Guardai� verso si�ni�stra e vi�di� i�l Sommo Sacerdote i�n ci�ma alla colli�na. Parlai� con lui� per chi�edergli� ai�uto e mi� feci� lanci�are una ci�ntura che i�n segui�to legai� all’asta della bandi�era che c’era dall’altro lato del balcone. Fantasti�co! Ci�ò mi� permi�se di� scendere al balcone del pi�ano i�nferi�ore.

    - I trofei�

    Avanzando sulla destra raccolsi� un trofeo (pensai� che forse non mi� sarebbe servi�to a ni�ente, ma era troppo bello!). Andai� verso i�l lato opposto e ne presi� un altro. Entrai� nella stanza e, sulla destra, trovai� un terzo trofeo.

  • 4

    Accanto alla porta c’erano 3 pi�edi�stalli� e collocai� i� trofei� su di� essi� – non era i�l massi�mo della comodi�tà andare i�n gi�ro con tante ci�anfrusagli�e -. Osservai� la stanza e vi�di� che al centro c’era uno sportello, fi�nalmente un’usci�ta! Ma fi�guri�amoci�, era chi�usa e dovevo trovare i�l modo di� apri�rlo.

    - Apri�re lo sportello

    Vi�ci�no ai� pi�edi�stalli� trovai� un enorme fi�ammi�fero, alla sua destra, una vetri�na che ruppi� uti�li�zzando l’anello della mi�a fami�gli�a. Al suo i�nterno presi� un reti�no da pesca. Usci�i� dalla stanza e con i�l reti�no di�sturbai� un po’ i�l pelli�cano posato propri�o di� fronte alla porta. L’ani�maletto ri�spose alle mi�e provocazi�oni� ri�fi�landomi� un vecchi�o barattolo arruggi�ni�to… Bene, di�ssi� fra me e me, tutto può servi�re i�n si�tuazi�oni� del genere.

    Tornai� nella stanza e uti�li�zzai� i�l barattolo per sci�ogli�ere i�l nodo gordi�ano che teneva chi�usa la li�breri�a e feci� scorrere la scala verso di� essa. In tal modo ri�usci�i� ad ottenere una cesta per la pesca dalla quale estrassi� della di�nami�te. Mi�si� la di�nami�te nello sportello, presi� i�l fi�ammi�fero e lo accesi� con le fi�amme che vi�di� vi�ci�no la scala.

    Con i�l fi�ammi�fero acceso feci� esplodere la di�nami�te. E vai�! Lo sportello si� aprì ed i�o non attesi� un secondo di� pi�ù per fi�larmela.

    All’esterno, a si�ni�stra, trovai� i�l Sommo Sacerdote… Aveva delle cose deli�cate da raccontarmi�. Dopo aver conversato con lui� capi�i� che la mi�a vi�ta non sarebbe pi�ù stata la stessa.

  • 1

  • 2

    - La distilleria 3

    - La prova della tigre 4

    - Il carrello della spesa 5

    - Jack Keane, l’iniziato 6

    - Il salvacondotto 6

    - Vincent 7

    - Operazione coppietta 7

    - La farmacia 8

    - Il vestito da sposa 9

    - Il piccolo Jack 9

    - La finestra 10

  • 3

    Armato di coraggio e disposto ad affrontare il mio destino, presi il cammino della destra e mi diressi al tempio. Al bancone mi attendeva un sacerdote; parlai con lui e mi disse che per iniziare la mia formazione dovevo superare alcune prove. La prima era quella dello spazio.

    Andai verso sinistra e salii su un piedistallo; era facilissimo! Solo restando immobile avevo superato la prova; dopo salì sulla statua che c’era accanto al bancone e da lì potei prendere un parasole, un flauto e una mazza da cricket. Tornai a parlare con il sacerdote, il quale m’indicò che dovevo dirigermi al corridoio sulla sinistra, e così feci.

    - La distilleria

    Giunsi ad una distilleria, in cui un altro sacerdote mi propose la seconda prova: riparare una macchina che utilizzavano per distillare. Pensai che dovevo trovare una serie di oggetti che mi servissero per lavoretti di idraulica. Andai verso sinistra e raccolsi un tubo lercio che, a sua volta, pendeva da un altro tubo. Utilizzai il flauto per unire un tubo corroso ad un altro tubo graffiato.

  • 4

    Mi diressi verso la piattaforma per dare un’occhiata e presi un tubo storto, che utilizzai con la connessione superiore del sistema pneumatico che c’era nella parte destra della stanza. Nello stesso punto presi un tubo arrugginito che trovai su un congegno un po’ curioso. Questo tubo lo misi nel tubo consumato della piattaforma.

    Tornai alla zona del sistema pneumatico e nella sua connessione inferiore misi il tubo lercio, mentre sul nastro trasportatore misi il parasole. Certo che sono proprio un genio! Funzionò perfettamente! Adesso dovevo accendere la macchina, perciò tornai alla piattaforma e con la mazza da cricket diedi un paio di colpi alla valvola centrale… Come nuova!

    - La prova della tigre

    Ero già pronto per la terza prova, la prova della tigre, che consisteva nel riuscire a tirar fuori dalla grotta il simpatico gattino e farlo ruggire dinanzi ai sacerdoti.

    Mi diressi verso sinistra e, dopo aver attraversato il ponte di legno, entrai nella grotta. Una volta dentro presi una torcia dalla parete e continuai sui miei passi. Giunsi ad una zona con delle enormi ragnatele ma un altrettanto enorme ragno mi ostruiva il passaggio.

  • 5

    Dalla ragnatela sinistra presi una bottiglia di liquore vuota e la misi in quella di destra riuscendo a fare spostare il ragno. Avanzai e trovai un carrello della spesa appeso, cose da pazzi! Un po’ più avanti mi attendeva un precipizio, ma dall’altro lato pendeva dal tetto un’enorme stalattite che non mi permetteva di passare… Rimasi a guardarla per un po’ e osservai che parlando, l’eco della mia voce la faceva vibrare. Fu proprio così che riuscì a farla staccare e potei raggiungere l’altro lato.

    Lì raccolsi un kit antivampiri e un barile di liquore. Oh no! Il gattino era morto! E accanto a lui c’era il presuntuoso agente Montgomery, colpevole della sua morte. Pensai che non avrei mai superato la prova, ma poco dopo mi venne un’idea.

    - Il carrello della spesa

    Vicino a Montogmery presi un altro barile di liquore e tornai alla zona del ragno. Misi un barile in ogni ragnatela; il ragno si avvicinò all’istante per portare la spesa al suo carrello ed io ne approfittai: salii sul masso e misi lo scellino che avevo nel carrello, in modo da farlo cadere.

    Con il carrello nelle mie mani, scesi dal masso per raccogliere i resti del barile rotto, lo combinai con il kit antivampiri e ottenni dei dischi con buco incluso. Mancava poco…

  • 6

    Misi il cadavere della tigre sul carrello e utilizzai i dischi come ruote per il carro. Ottimo, adesso dovevo solo mostrarla ai sacerdoti… sembrava viva sul serio! Prova superata!

    - Jack Keane, l’iniziato

    Dopo aver superato con valore tutte le prove, finalmente potei parlare con il Sommo Sacerdote, che mi consegnò la chiave della sala del trono e mi spiegò cosa avrei dovuto fare.

    Mi diressi al tempio, attraversai il ponte ed entrai: giunsi in una stanza in cui realizzai la mia prima prova e, proprio accanto al piedistallo, trovai una porta segreta, che aprii con la chiave appena ricevuta. Ebbi accesso alla sala del trono e avanzando verso il centro della stanza incontrai nuovamente il Sommo Sacerdote.

    - Il salvacondotto

    Dopo averci parlato, ricevetti il certificato d’iscrizione alla casta dei Kshatriya. Andando a sinistra raggiunsi un patio interno, dopo girai a destra e arrivai al villaggio. Sulla sinistra trovai un cancello con un vecchio chiavistello e usandolo riuscii a raggiungere la foresta.

    Giunsi di nuovo al villaggio e andai direttamente al posto di guardia. Dopo aver parlato con gli agenti mi avvicinai alla piazza del mercato e consegnai il certificato a Rupiah. Finalmente potevo avere accesso alla parte alta del villaggio.

  • 7

    - Vincent

    Al mio arrivo al villaggio trovai Gopesh che stava gustando un tè in una bella tazza di porcellana che cercai di sottrargli. Dopo aver esaurito la nostra conversazione, Gopesh andò a trovare Vincent, il suo presunto futuro genero, a cui diede una bella scarica di botte nel tentativo di fargli tornare la memoria.

    Salii per le scale e andai a chiacchierare con Vincent. Sulla sedia sdraio della destra c’erano delle bende, che presi. Tornai giù e parlai con Louise che, per via della mia insistenza, mi parlò del poema indiano “Kela Tara”, l’unico modo per riconciliare Shari e Vincent.

    - Operazione coppietta

    Ok, dovevo riunire i due piccioncini, perciò mi misi in marcia; attraversai il ponte e scesi giù per le scale della torre fino a raggiungere la parte bassa del villaggio. Presi il volantino che c’era vicino al banco di Rupiah e andai dal macellaio. Io sapevo che in realtà era un poeta, dovevo solo farglielo confessare, e ci riuscii mostrandogli il volantino. Parlai di nuovo con lui del poema indiano, e dopo aver ammesso che era il suo, mi diede l’autorizzazione per usarlo.

    Tornai al tempio passando dalla palude e attraversando la sala giunsi all’ingresso, dove consegnai al sacerdote l’autorizzazione del macellaio. In cambio egli mi diede il famoso poema. Tornai al villaggio e mi diressi alla parte alta salendo le scale accanto al posto di Rupiah.

  • 8

    Una volta superato il ponte, girai a destra e salii le scale che c’erano vicino Murphy. In fondo alla terrazza cercai di prendere un cocco, ma questo cadde rompendosi in due parti. Scesi di nuovo e attraversai il ponte di pietra, ma invece di scendere al villaggio, continuai ad avanzare raggiungendo la terrazza della destra. Lì trovai Shari e finalmente potei consegnarle il poema.

    Dato che il rituale diceva che Shari non poteva ascoltare la sua stessa voce mentre leggeva i versi, utilizzai le bende con le due parti del cocco per creare una protezione per le sue orecchie. Sfortunatamente, durante la lettura gliene cadde uno e la situazione precipitò.

    Vidi che Gopesh era impegnato a parlare con Rupiah, sicché ne approfittai e presi la tazza di porcellana del commerciante. Verso la parte sinistra della terrazza raccolsi da terra il vestito da sposa che la folle Shari si era tolta e mi diressi alle scale situate dall’altro lato per entrare in farmacia.

    - La farmacia

    Chiesi alla farmacista una pozione magica, ma visto che non avevo soldi per coprarla, osservai il poster appeso vicino alla porta e capii che la donna aveva una passione per speci rare di piante…

    Mi diressi verso sinistra, passando dalla porta che dà alla terrazza superiore e incontrai Rupiah, alla quale diedi la tazzina. Sul parapetto trovai una pianta strana, ma visto che a volte sono un po’ imbranato (solo a volte), mi cadde e dovetti scendere a raccoglierla.

  • 9

    Con la pianta in pugno, tornai alla farmacia e la consegnai alla farmacista. Ne approfittai per chiederle la pozione d’amore e me la diede. Mi aiutò anche a mettermi il vestito da sposa… si, nella vita a volte uno deve anche fare il ridicolo…

    - Il vestito da sposa

    Vestito da donna andai a trovare Vincent, utilizzai la pozione e finsi di essere Shari… il mio fascino non è da sottovalutare! Tornai in farmacia e la signora mi aiutò nuovamente a togliermi il vestito. Uscii e scesi le scale che c’erano sulla destra dove incontrai Murphy; questi mi permise di prendere una padella dal suo zaino e, dopo aver attraversato il ponte di pietra, tornai da Shari e utilizzai quell’oggetto con lei in modo diciamo… poco ortodosso, ma funzionò!

    Dopo esser entrato nel tempio, al centro della sala incontrai il Sommo Sacerdote, che mi diede una strana pozione per recuperare la memoria. Tornai ancora una volta al patio e attraversai la porta che da accesso al vecchio laboratorio, proprio accanto alla porta che conduce al villaggio.

    - Il piccolo Jack

    Improvvisamente, senza neanche sapere come, tornai all’infanzia… mi trovavo nella mia cameretta, facendo monellerie come sempre! Cercai di salire sullo sgabello per affacciarmi dalla finestra ma non ci arrivavo, perciò aprii l’armadio e presi un mattoncino. Dallo scaffale sulla destra presi un altro mattoncino, uno scrigno chiuso a chiave e un lazo e, di fronte, trovai una scatola a sorpresa.

  • 10

    Andai verso destra e raccolsi da terra un altro mattoncino. Misi tutti i mattoncini uno sopra l’altro sullo sgabello e su di essi la scatola a sorpresa. Salii ma la finestra era chiusa e non potevo uscire da lì.

    Così mi avvicinai alla culla e tirai via due sbarre. Presi anche il libro delle favole che c’era sul pavimento, sulla destra. Salii sulla sedia e poi sul tavolo, raccogliendo il fucile giocattolo. Misi le sbarre nei buchi dell’attaccapanni e ci misi su il libro delle favole come appoggio. Salii su fino a raggiungere la parte superiore dell’armadio, dove presi la barca dei pirati.

    - La finestra

    Combinai il ciuccio che avevo con il lazo per ottenere… un lazo con ciuccio! In seguito combinai il lazo con la barca dei pirati e dopo con il fucile. Usai il lazo che ne venne fuori con il candelabro che c’era di fronte a me… infine, utilizzai la barca dei pirati per rompere la finestra.

    Salii di nuovo sullo sgabello e mi affacciai dalla finestra, ma la barca era rimasta bloccata nel buco dei vetri e dovevo tirarla fuori da lì. Riscesi e mi avvicinai al cavallino a dondolo. Sotto di esso misi lo scrigno in modo da romperlo e così riuscì ad ottenere il mio coltello, strumento che usai per liberare la finestra…

    Finalmente ero riuscito ad uscire!

  • 1

  • 2

    - Il guardaroba 3

    - Un gorilla dormiglione� 4

    - Il se�cchio 4

    - L’ufficio de�l Dottor T.� 5

    - La cassaforte� 5

  • 3

    Amanda si trovava ne�l giardino de�lla casa de�l Dottor T.� Ce�rcò di pre�nde�re� la colomba d’argilla che� c’e�ra sul pie�distallo ma non ci riuscì.� Si avvicinò alla panchina che� c’e�ra sulla de�stra e� pre�se� de�lla te�rra che� trovò su di e�ssa.� Alla sua sinistra c’e�ra un rubine�tto, che� a poco le� sare�bbe� se�rvito se�nza un se�cchio da rie�mpire�.�

    - Il guardaroba

    Entrò in casa e�, supe�rata la galle�ria de�i ritratti e� la porta de�ll’ufficio de�l Dottor T, girò a sinistra pe�r e�ntrare� ne�lla sua came�ra.� Ne�l ce�rcare� di aprire� l’armadio, si re�se� conto che� e�ra chiuso, pe�rciò uscì e� avanzò dritta dritta fino a raggiunge�re� un orologio a pe�ndolo.� Utilizzò il mio colte�llo pe�r rompe�re� il quadrante� de�ll’orologio ma ne�l farlo, que�sto le� cadde� al suo inte�rno; in cambio si portò via le� lance�tte�.� Tornò in came�ra e� usò le� lance�tte� pe�r aprire� l’armadio… sorpre�sa! Ne�ll’armadio

    c’e�ra uno sche�le�tro.�

    Uscì dire�tta all’ufficio de�l Dottor T.�, ma pe�r e�ntrare� dove�va distrarre� la signora Gristle�.� Parlò con le�i e� le� chie�se� una limonata, ma la tipa tornò in un batte�r d’occhio, e� Amanda dove�tte� cambiare� piano.�

  • 4

    - Un gorilla dormiglione�

    Sce�se� in bibliote�ca e� vide� il gorilla addorme�ntato sul divano.� Lo sve�gliò e� que�sto si alzò, ma tornò subito a se�de�rsi.� De�cise� dunque� di combinare� la te�rra e� la limonata pe�r sporcare� i pie�di de�l gorilla.� Lo sve�gliò ancora e� la signora Gristle� accorse� visibilme�nte� arrabbiata…

    Approfittando de�ll’occasione�, Amanda corse� al piano di sopra e� s’infiltrò ne�ll’ufficio de�l dottore�.� A de�stra de�lle� scale� pre�se� il ritratto de�l gorilla e� in se�guito parlò con il suo capo: dove�va fare� in modo di farlo allontanare� da lì.�

    - Il se�cchio

    Amanda uscì dall’ufficio e� ne�lla galle�ria de�i ritratti rimpiazzò que�llo de�lla signora Gristle� con que�llo de�l gorilla.� Andò in bibliote�ca pe�r avvisarla e� que�sta, ve�de�ndo ciò che� e�ra succe�sso, s’arrabbiò tanto che� tirò addosso al gorilla un se�cchio vuoto.� Amanda si avvicinò pe�r pre�nde�rlo e�, già che� c’e�ra, lì vicino pre�se� un kit di pronto soccorso.�

    Si dire�sse� ve�rso la te�rrazza e� rie�mpì il se�cchio ne�l rubine�tto.� Ritornò in bibliote�ca e� con il se�cchio d’acqua spe�nse� le� braci, e� dalle� braci fre�dde� pre�le�vò il carbone�.�

    Stavolta impie�gò il carbone� pe�r sporcare� il ritratto de�lla signora Gristle� allo scopo di mandarla su tutte� le� furie�, cosa che� le� riusciva be�nissimo! L’avvisò nuovame�nte� e� que�sta si arrabbiò così tanto da attirare� l’atte�nzione� de�l Dottor T.�, il quale� sce�se� a ve�de�re� cosa ste�sse� succe�de�ndo.� Amanda non aspe�ttò un se�condo di più e� corse� ne�l suo ufficio.�

  • 5

    - L’ufficio de�l Dottor T.�

    Die�tro la scrivania de�l dottore� aprì il mappamondo e� ne� e�strasse� una bottiglia di grappa.� Dallo scaffale� de�i dischi pre�se� il disco di musica classica, lo mise� ne�l grammofono e� azionò la macchina con la manove�lla.� Grazie� alla dolce� me�lodia de�l disco, la pianta carnivora che� vigilava la cassaforte� si assopì

    le�gge�rme�nte�, e� pe�r addorme�ntarla de�l tutto gli mise� ne�l vaso alcune� goccie� di grappa…bye� bye�!

    - La cassaforte�

    Amanda uscì in te�rrazza e� con il suo fucile� sparò contro la colomba d’argilla pe�r farla cade�re�.� Al suo posto collocò il kit di pronto soccorso e� gli sparò in modo da aprirlo: da lì pre�se� lo ste�toscopio.�Tornò ne�ll’ufficio e� aprì la cassaforte� con l’aiuto de�llo ste�toscopio.� De�ntro vi trovò l’archivio de�i dipe�nde�nti, e� ovviame�nte� non lo lasciò al suo posto.� Scoprì così che� qualcuno la stava ingannando e� che� il cattivo non e�ro proprio io…

    - Me�todo alte�rnativo pe�r aprire� la cassaforte�: ne�lla bibliote�ca, ne�lla pare�te� di fronte� al camine�tto c’e�ra uno scaffale� con vari libri di storia.� Arrampicandomi sugli scaffali de�lla parte� de�stra riuscii a pre�nde�re� un fazzole�tto e� a darlo al gorilla, che� stava ne�lla sua came�ra piange�ndo come� un bambino.� Parlai con lui e� mi die�de� la combinazione� de�lla cassaforte�: de�stra, due� volte� sinistra e� de�stra-

  • 1

  • 2

    - Ma perché do sempre retta alle donne?� 3

    - I miei vestiti 3

    - Il portachiavi del Dottor T.� 4

    - Alla ricerca del coltello 4

    - L’ufficio del Dottor T.� 4

    - L’aereo 5

    - Alla ricerca del carburante 6

    - Un passeggero indesiderato 6

  • 3

    - Ma perché do sempre retta alle donne?�

    Passeggiai completamente nudo per il cornicione della casa del Dottor T.� Raggiunsi la terrazza in cui il dottore stava facendo colazione con Amanda, ma visto che non potevo farmi vedere, aprii il rubinetto per bagnare il posto in cui era seduto, facendolo così sedere in un posto in cui mi desse le spalle: ne approfittai per passare inosservato ed entrare nell’edificio.�

    - I miei vestiti

    L’obiettivo era recuperare i miei vestiti nella stanza di Amanda, ma la signora Gristle me lo impediva… Mi diressi alla libreria e suonai la campanella che c’era accanto al caminetto.� La vecchia scese di corsa ed io cercai di salire in camera, ma non feci in tempo e dovetti nascondermi dietro l’orologio a pendolo in cui si nascondeva il mio coltello.�

    Entrai nella stanza che c’era accanto all’orologio e vidi il gorilla impegnato a leggere il giornale.� Chiusi la persiana e lo scimmione si alzò intenzionato a romperla, cosa che mi permise di uscire dalla finestra e raggiungere dal cornicione la stanza di Amanda.�

    I miei vestiti erano lì, ma visto che anche se non sembra sono un ragazzo timido, avevo bisogno di un separé per vestirmi con un po’ d’intimità… Dunque aprii la porta sinistra dell’armadio e il cassetto e voilà, non sembravo più un maniaco!

  • 4

    - Il portachiavi del Dottor T.�

    Tornai alla stanza del gorilla e, dopo aver preso degli analgesici e la statua del gorilla, mi diressi alla terrazza passando dalla galleria dei ritratti.� Nella terrazza raccolsi l’annaffiatoio e lo riempii nel rubinetto; sulla destra, tra i tronchi, c’era una sega che mi portai via.� Andai sul cornicione e presi il vecchio ombrello; in seguito tornai sulla terrazza e con questo riuscii ad impossessarmi del portachiavi che c’era accanto al Dottor T.�

    - Alla ricerca del coltello

    Il passo successivo era recuperare il mio compagno inseparabile, il coltello, per questo andai in biblioteca e, sotto la scala sulla sinistra,

    trovai sul pavimento una fibra di filo.� Nella parte opposta alle scale, su un tabellone di annunci, presi un messaggio e dei magneti.� Combinai il filo con i magneti per creare una canna da pesca magnetica con la quale andai verso l’orologio pronto a riunirmi con il mio adorato coltellino.�

    - L’ufficio del Dottor T.�

    Utilizzai il portachiavi per aprire la porta dell’ufficio del dottore.� Dietro la scrivania trovai una penna stilografica con cui modificai il documento di licenziamento di Amanda che il malvagio teneva conservato.�

  • 5

    Aprii tutti i cassetti della scrivania per prendere tutti gli oggetti che nascondeva.� Ma visto che non riuscivo ad aprire l’ultimo cassetto a sinistra, usai il coltello per forzarlo e, nel farlo, m’impossessai delle 3 lettere che conteneva.�

    Misi le teste delle statuette nei corpi corrispondenti, ma mi mancava quella del Dottor T.� Misi gli analgesici nell’innaffiatoio pieno d’acqua e lo versai nel vaso della pianta carnivora; questa si svegliò e gli diedi in pasto la gustosa statuetta del gorilla, della quale mi restituì solo la testa.� Ne approfittai per unirla al corpo della statuetta del Dottor T.�

    Una volta posizionate le quattro teste, le mossi leggermente e all’improvviso si aprì dinanzi a me un pannello di controllo.� Quante cose nascondeva il malvagio nano! Mi ci avvicinai e scoprii il piano segreto del dottore.� Tagliai il cavo del telefono con il mio coltello e preso l’intero telefono.� In quel momento apparse la signora Gristle ed io corsi a nascondermi nella poltrona del dottore.� Le consegnai la lettera di licenziamento falsificata e abbandonai l’ufficio.�

    - L’aereo

    Il gorillone non ci lasciò passare finché non fu Amanda a farci 2 chiacchiere, e ci dirigemmo direttamente all’aerodromo per cercare di raggiungere il nano fuori di testa.�

    Amanda decise di guidare l’aereo, ma visto che questo era troppo carico, mi chiese di tirar giù della zavorra per acquistare velocità.� Diedi una rapida occhiata attorno a me e, dopo esser salito sull’ala superiore, tagliai la corda che fissava due grandi casse…oh oh…forse non avrei dovuto, erano i depositi di carburante!

  • 6

    - Alla ricerca del carburanteAncora una volta eravamo nei guai.� In uno slancio di ingegno cercai di aprire gli scompartimenti della base dell’aereo, ma riuscì ad aprirne solo uno.� Ne presi il contenuto.� Cercai di mettere il recipiente di benzina nello scompartimento del centro dell’aereo ma mi resi conto che avevo bisogno di un tubo per versare il combustibile,

    perciò salii sull’ala superiore.�

    Al centro dell’ala c’era una maschera da volo per scimmie e tagliandola col coltello riuscii a creare un piccolo tubo.� Perfetto! Rapidamente scesi a riempire il serbatoio e all’improvviso apparse una scimmia, scagnozza del Dottor T.� e disposta a renderci la vita impossibile.�

    - Un passeggero indesideratoVicino alla fessura, nella parte destra dell’ala, c’era un montante rotto, che utilizzai con la scimmia per cercare di mandarlo via, ma la furbetta andò direttamente da Amanda a tapparle gli occhi.� La cosa ci stava sfuggendo di mano, perciò mi avvicinai alla scimmia e tirai la corda del paracadute del suo zaino.� Vatti a fare un giretto bella!

    Sfortunatamente, nel suo volo Jerry aveva rotto il timone, perciò andai in fondo all’aereo, raccolsi il cacciavite che aveva lasciato la scimmietta e, retrocedendo un poco, lo utilizzai sulla barra del carrello d’atterraggio.� Tornai ancora una volta alla coda dell’aereo e applicai il cavo del telefono nel timone di profondità.� per fortuna ci cacciammo anche da questo guaio…

    Quasi quasi comincio a credere che davvero sono un eroe.�

  • 1

  • 2

    - Il cocco 3

    - Una birra per Montgomery� 3

    - La comitiva nuziale 4

    - Smascherare il dottore 4

    - Se non fosse per Amanda 5

    - Alla base segreta 6

    - La bella scimmietta addormentata 7

  • 3

    Dopo un volo alquanto movimentato, atterrammo alla meno peggio in quella che risultò essere la base segreta.

    Mi diressi verso sinistra e, dopo aver attraversato un piccolo ponte, incontrai tre piantine carnivore che mi ostruivano il passaggio. Vicino ad esse raccolsi uno scheletro e tornai indietro salendo sulla sinistra; dopo aver superato il piccolo altare, sul ponte incontrai Vincent, il quale aveva bisogno del mio aiuto per riunirsi con la sua gente.

    - Il cocco

    Attraversai il ponte e proseguii dritto. Vidi una scimmia in cima al cocco; dopo un breve scambio di opinioni, molto gentilmente mi lanciò addosso un cocco. Continuai ad avanzare e trovai la mongolfiera con la quale il Dottor T. era scappato. Prima di raggiungerla raccolsi una canna di bambù accanto alla parete rocciosa sulla destra…

    - Una birra per Montgomery�

    Che macello! Al tirar fuori la canna di bambù caddero un mucchio di rocce e con esse apparse Montgomery� il furbone a rompere le scatole per l’ennesima volta! Non intendeva aiutarmi finché non gli avessi portato una birra, e addirittura fredda! Accanto a lui c’era una cassa di legno, in cui ebbi la fortuna di trovare una bottiglia di birra calda.

  • 4

    Avanzai verso sinistra fino a raggiungere una rampa di metallo; alla sua destra vidi che dietro un’abbondante vegetazione, si nascondeva qualcosa… Tagliai le erbe con il coltello e presi un cartello di pietra.

    Al mio ritorno trovai un blocco di pietra, che in realtà era un ponte benedetto che mi teletrasportò direttamente alla zona in cui si trovava l’aereo. Lì, sulla sinistra, misi il cartello di pietra in un altro blocco di pietra per ricevere una ricompensa…

    - La comitiva nuziale

    Attraversai il ponte in cui si trovava Vincent e scesi verso sinistra per raggiungere il fiume. Il letto del fiume era bloccato dalla coda dell’aereo, impedendo a Shari, Rupiah e Gopesh (che si trovavano sulla destra) di riunirsi con Vincent.

    Utilizzai la canna di bambù con la parte posteriore dell’aereo per muovere il timone e cambiare in tal modo il corso del fiume. Dopo, per raffreddare la birra, misi lo scheletro nel letto del fiume asciutto e la birra al suo interno. Cambiai di nuovo il corso del fiume e ottenni così una bottiglia di birra gelata che

    portai all’agente.

    - Smascherare il dottore

    Avevo bisogno del suo aiuto a tutti i costi. Montgomery� mi diede un pettine e una fascia snellente. Con questi oggetti tornai al fiume e usai il pettine a mò di serra per tagliare l’albero accanto alla scala. Alla fine, presi un ramo staccato rimasto ai miei piedi.

  • 5

    Attraversai il ponte in cui si trovava Vincent e andai a parlare con il Sommo Sacerdote, il quale mi diede dei consigli su quello che avrei dovuto fare. Tornai alla rampa di metallo e ci montai su; mi arrampicai sulla piattaforma di legno e proseguii fino a raggiungere delle turbine.

    Entrambe le turbine avevano accanto un supporto di pietra ancestrale, perciò misi la fascia snellente nel supporto del centro per creare una catapulta e il ramo staccato nel supporto di pietra della turbina sinistra. In seguito, collocai il cocco nella catapulta e… bingo! Il vetro che c’era di fronte al Dottor T si ruppe e gli abitanti dell’isola poterono scoprire i suoi malefici piani.

    - Se non fosse per Amanda

    Tornai alla rampa di manutenzione e attraverso il ponte benedetto giunsi all’aereo. A sinistra del velivolo trovai una manovella: la presi e tornai a parlare con il sacerdote per chiedergli aiuto, e questi mi consegnò uno stampo rituale.

    Tagliai un frammento di caucciù dall’albero che c’era accanto e, combinandolo con lo stampo, ottenni delle ossa di gomma rituali.

    Mi diressi a sinistra, attraversai il piccolo ponte e diedi alle piantine le ossa rituali per farle stare con la bocca occupata per un po’… Ne approfittai per passare e raggiungere una roccia che aveva più l’area di un nascondiglio: aveva un portello centrale e una serratura per ogni lato. Misi la manovella in quello a

    destra.

  • 6

    Tornai all’aereo e chiesi aiuto ad Amanda. Insieme andammo al portello e lei risolse subito il problema.

    - Alla base segreta

    Salii sulla roccia a sinistra del portello ed entrai in un corridoio che mi portò direttamente al centro di comando del dottor T.

    Il nano maledetto ci rinchiuse in quella sala con una bomba per farci compagnia, ma la mia astuzia mi permise di tirarmi fuori dall’ennesimo guaio: presi la teiera che trovai al centro della stanza e la misi nel pannello di comando della sinistra. Accanto alla porta di metallo trovai un bastone per gambe piccole

    e grandi ego che mi servì per aprirla semplicemente mettendolo nel portello della porta.

    Andai verso il ponte, entrai nell’edificio della destra e raggiunsi la piattaforma superiore. Aprii il portello con il coltello e presi il fusibile bruciato, non si sa mai. Trovai anche una maniglia, che in seguito risultò inutile.

    Entrai dalla porta della destra che dava accesso alla piattaforma che conduce ai baracconi. Parlai con Amanda e presi il fermaporte che vidi sulla destra. Tornai alla piattaforma superiore e misi il fermaporte nel portafusibili. Raggiunsi Amanda, attraversai la passerella superiore e passai dall’entrata dei baracconi.

  • 7

    - La bella scimmietta addormentata

    Mi trovavo in una stanza con dei letti a castello. In fondo vidi la scimmietta Jerry� addormentata. Raccolsi un fuso con filo sul letto a sinistra di quello della scimmia. Aprii l’armadietto in fondo alla stanza e presi una gruccia. Combinai la gruccia con il filo per fabbricare una bobina improvvisata.Nella parete del fondo c’era una porta che potei aprire solo dopo aver premuto il tasto verde del pannello dei comandi all’estremo opposto della sala.

    All’istante scattò l’allarme, la scimmia si svegliò e scappò dalla porta di destra.

    Uscimmo dalla stessa porta e raggiungemmo la piattaforma di comando. Amanda cercò di riparare la porta metallica, ma accorsi con la bobina improvvisata per terminare l’opera.

    Adesso dovevamo solo fermare il Dottor T una volta per tutte e nel tentativo di farlo utilizzammo il fucile della bionda. Eravamo sul punto di sconvolgere i suoi oscuri piani…

  • 1

  • 2

    - Di piattaforma in piattaforma 3

    - Salto nel vuoto 4

    - Addio Dottore 4

  • 3

    Ci trovammo all’interno della nave del Doctor T… Mi diressi a sinistra ed entrai nella cabina. Presi il ferro di cavallo su un pezzo di legno che pendeva sulla parete e lo misi nel forno. Presi inoltre il cavatappi che vidi a sinistra e lo usai per aprire il minibar e prendere il secchiello di ghiaccio. Uscendo dalla cabina mi diressi verso destra e dalla parete presi la corda ed il remo d’emergenza.

    - Di piattaforma in piattaforma

    Tornai alla cabina e con il remo tirai fuori dal forno il ferro di cavallo rovente sul remo; lo raffreddai con il ghiaccio e lo combinai con la corda per ottenere un gancio. Tornai fuori, andai a destra e usai la mia ultima creazione per muovere il timone del dottor T: la nave s’inclinò.

    Mi arrampicai sulla piattaforma che c’era sopra la mia testa e girai ancora il timone per salvare Amanda. Sopra vidi una busta con dei bengala. La aprì con il mio coltello e ne presi un paio; li consegnai ad Amanda, la quale cominciò a spararli per impedire al Dottor T di premere il pulsante e azionare il bombardamento.

  • 4

    - Salto nel vuoto

    Andai a destra e, in uno slancio di coraggio, saltai nel vuoto inquietante e in seguito nelle profondità abissali per raggiungere la piattaforma che avevo di fronte. Salii e cercai di montare sulla statua di una scimmia ma, nel farlo, il suo braccio di legno cadde accanto a me, ed io me lo portai via.

    Tornai alla piattaforma che c’era al di sopra di Amanda, utilizzai il braccio di legno per mantenere la porta distrutta della sinistra; saltai di nuovo per raggiungere la scimmia e da lì saltai verso la corda per accedere alla porta che avevo appena sistemato.

    - Addio Dottore

    Avevo di fronte a me l’opportunità di annientare i piani di quel malvagio essere, salvando così il destino dell’Impero Britannico… E non me la feci sfuggire: col mio coltello tagliai la corda che liberò il pallone del Dottor T.

    Buon viaggio.

    Ciò che venne a seguire non sto qui a raccontarlo…

    Capitolo 1. Conti in sospeso.Introduzione- In una misteriosa isola dell’Oceano Indiano...- Un lupo di mare nel Big Ben

    Conti in sospeso- Gli scagnozzi del signor Lee- Il mio coltello- Il maledetto corvo- La mia amica piattaforma- Contro le corde- Più lo butti giù e più ti tira su?- Impresa di pulizia JK- Spaventare l’uccello- La fuga- Una nuova avventura all’orizzonte

    Capitolo 2. Un avventuriero in AfricaUn avventuriero in Africa- Città del Capo- Alla ricerca del rum- Un famoso avventuriero- Il mio primo incarico- Amanda- Il capitano Cookster- Sconti al bazar- Dove lo trovo io un francobollo?- Curiosando nel retrobottega del negozio- La scialuppa di salvataggio- Un equipaggio un po’ bizzarro

    Capitolo 3. Il naufragioIl naufragio- La grotta- Un salvadanaio esplosivo- A pesca- Il baule antico- Shari

    Capitolo 4. Benvenuto a BotanaBenvenuto a Botana- Il Punjab Inn- Al mercato- La casa della palude- Il taxista d’elefanti - Nella foresta- La scimmia lavoratrice- Il santuario - La pianta carnivora

    Capitolo 5. La trappolaLa Trappola- Nel villaggio - Il punto d’osservazione- All’hotel

    Capitolo 6. Ritorno al passatoRitorno al passato- Murphy- Una camera bruciata- Le pagine strappate- La barca a remi- La Stazione Botanica 1- L’Hangar- Le tubature- Giardinaggio - Il segreto del mio passato

    Capitolo 7. L'hangarCapitolo 8. La fugaLa fuga- Il balcone del faro - I trofei- Aprire lo sportello

    Capitolo 9. La formazione de JackLa formazione di Jack- La distilleria- La prova della tigre- Il carrello della spesa- Jack Keane, l’iniziato- Il salvacondotto- Vincent- Operazione coppietta- La farmacia- Il vestito da sposa- Il piccolo Jack- La finestra

    Capitolo 10. Riunendo i pezzi del puzzleRiunendo i pezzi del puzzle- Il guardaroba- Un gorilla dormiglione- Il secchio- L’ufficio del Dottor T.- La cassaforte

    Capitolo 11. Pericolo imminentePericolo imminente- Ma perché do sempre retta alle donne?- I miei vestiti- Il portachiavi del Dottor T.- Alla ricerca del coltello- L’ufficio del Dottor T.- L’aereo- Alla ricerca del carburante- Un passeggero indesiderato

    Capitolo 12. La base segretaLa base segreta- Il cocco- Una birra per Montgomery- La comitiva nuziale- Smascherare il dottore- Se non fosse per Amanda - Alla base segreta- La bella scimmietta addormentata

    Capitolo 13. Al riscatto dell'ImperoAl riscatto dell’Impero- Di piattaforma in piattaforma - Salto nel vuoto- Addio Dottore