N. 35 · Questa storia è nota, credo, a tutti, ... del mondo musulmano giura di voler distruggere...

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1,10 euro N. 35 Venerdì 3 Ottobre 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 16 18 21 24 26 27 DIOCESI PERUGIA Madonna della Luce, 30 anni di adorazione DIOCESI CASTELLO Festa dei bambini delle scuole paritarie ORVIETO I catechisti della diocesi celebrano il loro Giubileo GUALDO T./SIGILLO Due nostri giovani avviati verso il sacerdozio GUBBIO Prestigioso incarico all’oncologo Pier Giuseppe Pelicci NORCIA Le Olimpiadi delle persone con disagio psichico L’attualità di Francesco in un mondo in guerra di Elio Bromuri ettantacinque anni fa san Francesco veniva proclamato patrono d’Italia da Pio XII, insieme a santa Caterina da Siena. Era un periodo in cui il regime fascista aveva ottenuto grandi consensi; quella scelta era segno di una nazione pacifica e serena, che nel Santo di Assisi pensava di potersi rispecchiare in quanto, come fu detto, san Francesco “è il più santo degli italiani e il più italiano tra i santi”. Quest’ultima notazione si poteva riferire - più che allo spirito francescano, così distante dallo spirito del regime - agli scritti di Francesco, che costituiscono esempi originari della nascente lingua italiana, si pensi soprattutto al Cantico delle creature. Negli anni successivi, fino a oggi, la devozione o la stima anche da parte di non cristiani e non credenti sono andate crescendo. I motivi sono diversi, e l’attuale Pontefice li ha riassunti nel momento in cui, in maniera sorprendente - qualche protestante ha detto perfino “provocatoria” - ha scelto di chiamarsi Francesco. Tra i motivi della scelta papale e della crescente fama del Santo (non amo chiamarlo “il Poverello”, essendo un gigante della storia) è l’aspetto della pace, sia per le parole del saluto “pace e bene” da lui utilizzato, sia per l’esempio della sua vita, e in particolare perché in tempo di Crociata si recò, non per caso ma per sua precisa volontà, a parlare con il sultano d’Egitto Melek al-Kamel. Questa storia è nota, credo, a tutti, e non è il caso di raccontarla nei dettagli. Ma il suo significato è quanto mai chiaro in quel contesto: siamo alla quinta Crociata in atto, e Francesco, disarmato messaggero di Cristo, va dal nemico in guerra (si capisce perché i musulmani definiscano “Crociata” ogni azione dell’Occidente contro un Paese a maggioranza islamica) e pensa di convertirlo. L’incontro andò bene... il Sultano non si convertì, ma i due strinsero amicizia e Francesco ebbe dei regali come pegno di pace. Rileggere e ripensare questa storia oggi, quando in nome di Allah una rilevante corrente politico-religiosa del mondo musulmano giura di voler distruggere gli infedeli dell’Occidente, suscita una serie di interrogativi (non si parla degli “infedeli” dell’Oriente, indiani e cinesi, che sarebbero i veri infedeli secondo l’islam, mentre i cristiani dovrebbero essere considerati con un certo rispetto in quanto “uomini del Libro”, i seguaci di un Profeta considerato tale dal Corano, e figlio di una Vergine). Ma chi sono questi, che vogliono issare bandiere nere sulla Casa bianca e arrivare a Roma, questi tagliatori di teste che non hanno paura di uccidere perché - dicono - è un modo per dare gloria ad Allah, e neppure di morire, perché andrebbero sicuri in paradiso come martiri della causa di Dio? In quale abisso di ignoranza e barbarie sono immerse le loro menti farneticanti? Di chi sono figli? In quale scuola si sono formati? Chi li finanzia? Chi chiude gli occhi di fronte ai loro massacri di popolazioni cristiane? Il grande mondo musulmano pare che cominci a rispondere ad alcune di queste domande e a prendere le distanze da questi folli che distruggono non solo le chiese ma anche le moschee che ritengono eretiche, cioè non allineate con la loro strategia politica. Per parte nostra, facciamo bene a celebrare il Patrono d’Italia con solennità e a stringerci con viva partecipazione alla grande famiglia francescana che ha il suo centro e il suo punto di riferimento nella nostra regione Umbria. Fa bene il presidente Matteo Renzi a sintonizzare la sua chiamata al risveglio per un’Italia stanca e sfiduciata con il messaggio di letizia e speranza per tutti. Rimanendo tuttavia pronti e prudenti nell’operare realisticamente per la pace nel mondo. Non sarà fuori luogo, infatti, ricordare che dopo la visita al Sultano avvenuta nel 1219 vi fu, un anno dopo, un triste seguito nella vicenda dei cinque frati francescani decapitati a Marrakesh (Marocco) nel 1220. Martiri della pace predicata secondo il Vangelo di Gesù Cristo. S l’editoriale 2 5 15 Parola a... Mons. Piemon- tese riceve dal Papa un “voca- bolario” sui doveri di vescovo 4 Società Contro il gioco d’azzardo una proposta di legge della Regione Emergenza profughi L’Umbria, sebbene non si affacci sul Mediterraneo, avrà un ruolo nell’opera- zione Mare nostrum, anzi ha esperienze positive da condividere. Intervista alla vice presidente regionale Carla Casciari 11 CSI - ORATORI Il Csi dell’Umbria vara il progetto “Sport uguale per tutti”: fornirà a parrocchie e orato- ri materiali e competenze a favore delle sane attività ludiche e formative per i giovani Quest’anno la festa di san Francesco d’Assisi cade nel 75° anniversario della sua proclamazione a patrono d’Italia. La regione italiana che offre l’olio votivo sulla tomba del Santo è il Lazio. Presente anche il premier Matteo Renzi. La festa dà occasione a un grande esperto di storia francescana, padre Pietro Messa, di farci visitare alcuni luoghi meno conosciuti dell’Umbria legati alla storia del Poverello e dei suoi seguaci 9 & 3 SINODO Si apre il 5 otto- bre in Vaticano il Sinodo straordi- nario sulla fami- glia. La partecipa- zione dell’Umbria alla veglia di preghiera con Papa Francesco il giorno 4, san Francesco Patrono d’Italia

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1,10 euroCONTIENE I.P.

N. 35Venerdì

3 Ottobre 2014Periodico settimanale

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione inAbbonamento Postale -D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCBFil. di Perugia Uff. A/P

GIORNALE LOCALE ROC

16 18 21 24 26 27DIOCESI PERUGIA

Madonna dellaLuce, 30 anni diadorazione

DIOCESI CASTELLO

Festa dei bambinidelle scuole paritarie

ORVIETOI catechisti delladiocesi celebranoil loro Giubileo

GUALDO T./SIGILLO

Due nostri giovaniavviati verso ilsacerdozio

GUBBIO

Prestigioso incaricoall’oncologo PierGiuseppe Pelicci

NORCIALe Olimpiadi dellepersone condisagio psichico

L’attualità di Francescoin un mondo in guerra

di Elio Bromuri

ettantacinque anni fa san Francesco venivaproclamato patrono d’Italia da Pio XII, insieme asanta Caterina da Siena. Era un periodo in cui il

regime fascista aveva ottenuto grandi consensi; quellascelta era segno di una nazione pacifica e serena, chenel Santo di Assisi pensava di potersi rispecchiare inquanto, come fu detto, san Francesco “è il più santodegli italiani e il più italiano tra i santi”. Quest’ultimanotazione si poteva riferire - più che allo spiritofrancescano, così distante dallo spirito del regime - agli scritti di Francesco, che costituiscono esempi originaridella nascente lingua italiana, si pensi soprattutto al Cantico delle creature. Negli anni successivi, fino a oggi,la devozione o la stima anche da parte di non cristiani enon credenti sono andate crescendo. I motivi sonodiversi, e l’attuale Pontefice li ha riassunti nel momentoin cui, in maniera sorprendente - qualche protestanteha detto perfino “provocatoria” - ha scelto di chiamarsiFrancesco. Tra i motivi della scelta papale e dellacrescente fama del Santo (non amo chiamarlo “ilPoverello”, essendo un gigante della storia) è l’aspettodella pace, sia per le parole del saluto “pace e bene” dalui utilizzato, sia per l’esempio della sua vita, e inparticolare perché in tempo di Crociata si recò, non percaso ma per sua precisa volontà, a parlare con il sultanod’Egitto Melek al-Kamel. Questa storia è nota, credo, atutti, e non è il caso di raccontarla nei dettagli. Ma il suosignificato è quanto mai chiaro in quel contesto: siamoalla quinta Crociata in atto, e Francesco, disarmatomessaggero di Cristo, va dal nemico in guerra (sicapisce perché i musulmani definiscano “Crociata” ogniazione dell’Occidente contro un Paese a maggioranzaislamica) e pensa di convertirlo. L’incontro andò bene...il Sultano non si convertì, ma i due strinsero amicizia eFrancesco ebbe dei regali come pegno di pace.

Rileggere e ripensare questa storia oggi, quando innome di Allah una rilevante corrente politico-religiosadel mondo musulmano giura di voler distruggere gliinfedeli dell’Occidente, suscita una serie di interrogativi(non si parla degli “infedeli” dell’Oriente, indiani ecinesi, che sarebbero i veri infedeli secondo l’islam,mentre i cristiani dovrebbero essere considerati con uncerto rispetto in quanto “uomini del Libro”, i seguaci diun Profeta considerato tale dal Corano, e figlio di unaVergine). Ma chi sono questi, che vogliono issarebandiere nere sulla Casa bianca e arrivare a Roma,questi tagliatori di teste che non hanno paura diuccidere perché - dicono - è un modo per dare gloria adAllah, e neppure di morire, perché andrebbero sicuri inparadiso come martiri della causa di Dio? In qualeabisso di ignoranza e barbarie sono immerse le loromenti farneticanti? Di chi sono figli? In quale scuola sisono formati? Chi li finanzia? Chi chiude gli occhi difronte ai loro massacri di popolazioni cristiane? Ilgrande mondo musulmano pare che cominci arispondere ad alcune di queste domande e a prenderele distanze da questi folli che distruggono non solo lechiese ma anche le moschee che ritengono eretiche,cioè non allineate con la loro strategia politica.

Per parte nostra, facciamo bene a celebrare il Patronod’Italia con solennità e a stringerci con vivapartecipazione alla grande famiglia francescana che hail suo centro e il suo punto di riferimento nella nostraregione Umbria. Fa bene il presidente Matteo Renzi asintonizzare la sua chiamata al risveglio per un’Italiastanca e sfiduciata con il messaggio di letizia e speranzaper tutti. Rimanendo tuttavia pronti e prudentinell’operare realisticamente per la pace nel mondo.Non sarà fuori luogo, infatti, ricordare che dopo la visitaal Sultano avvenuta nel 1219 vi fu, un anno dopo, untriste seguito nella vicenda dei cinque frati francescanidecapitati a Marrakesh (Marocco) nel 1220. Martiridella pace predicata secondo il Vangelo di Gesù Cristo.

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l’editoriale

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15Parola a...Mons. Piemon-tese riceve dalPapa un “voca-bolario” suidoveri di vescovo 4

SocietàContro il giocod’azzardo unaproposta dilegge dellaRegione

Emergenza profughiL’Umbria, sebbene non si affacci sulMediterraneo, avrà un ruolo nell’opera-zione Mare nostrum, anzi ha esperienzepositive da condividere. Intervista allavice presidente regionale Carla Casciari

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CSI - ORATORIIl Csi dell’Umbriavara il progetto“Sport uguale pertutti”: fornirà aparrocchie e orato-

ri materiali e competenze a favore delle saneattività ludiche e formative per i giovani

Quest’anno la festa di san Francescod’Assisi cade nel 75° anniversario dellasua proclamazione a patrono d’Italia. Laregione italiana che offre l’olio votivosulla tomba del Santo è il Lazio.Presente anche il premier Matteo Renzi.

La festa dà occasione a un grandeesperto di storia francescana, padrePietro Messa, di farci visitare alcuniluoghi meno conosciuti dell’Umbrialegati alla storia del Poverello e dei suoiseguaci

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SINODOSi apre il 5 otto-bre in Vaticano ilSinodo straordi-nario sulla fami-glia. La partecipa-zione dell’Umbria alla veglia di preghiera conPapa Francesco il giorno 4, san Francesco

Patrono d’Italia

L’esterno del Convento di Sant’Angelo in Pantanelli

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Francesco e Assisi,incrocio di tante vieSarebbe lungoenumeraretutti i luoghifrancescani inUmbria. Neesploriamoalcuni menoconosciuti,eppure dinotevoleimportanza

attenzione è concentrata suFrancesco d’Assisi e la suacittà, ma questo può diven-

tare fuorviante perché egli ha avutoun passato, un presente e anche unfuturo. Un passato ben testimoniatoad esempio dal ricco patrimoniomonastico, con la sua spiritualità,monumenti e cultura, ma anche lasua famiglia di origine rappresenta-ta dal mercante Pietro di Bernardo-ne che fu padre non solo del più fa-moso Francesco, ma anche di Ange-lo il quale ebbe a sua volta figli equindi una discendenza. Un presen-te rappresentato non solo dal vesco-vo Guido o da Chiara, ma soprattut-to dai fratelli che dal 1208 circa co-minciarono a condividerne la vitasecondo la forma del santo Vangeloe divennero l’inizio dell’Ordine deifrati minori. Tra essi emergono al-cuni come frate Egidio d’Assisi, fra-te Elia, frate Leone, ma anche Gio-vanni da Pian del Carpine o Tom-maso da Celano. Un futuro che sipropagò in diversi rivoli e continuaancora oggi.Quindi la vicenda di frate Francesconon è solipsistica, e similmente an-che la sua città visse e vive in un in-crocio di strade di cui Assisi diventapunto di arrivo o di partenza, e a vol-te più semplicemente di passaggio.Allora non risulta strano che la vi-cenda francescana sia più ampia delterritorio assisano, e che coinvolgain una crescente apertura la Vallespoletana, l’Umbria, l’Appenninoumbro-marchigiano e l’intera Peni-sola italica, giusto per non andarecon gli esempi oltre le Alpi o le costedel Mediterraneo.

Posti poco notiSolo fermandosi all’attuale regioneUmbria, molti sono i luoghi che van-tano la presenza di ricordi o tradi-zioni legate a san Francesco, a cui –come detto – vanno aggiunti i postiche conservano testimonianze dellapresenza francescana lungo i secoli.Enumerarli tutti, o anche solo i piùrappresentativi sarebbe lungo; forsela cosa migliore è menzionarne al-cuni meno conosciuti, seppur di no-tevole importanza. Partendo dal territorio di Norcia, benrappresentativo dell’eredità mona-stica benedettina, nella Valnerina siconserva il lebbrosario di San Laz-zaro in Valloncello, frequentato daFrancesco stesso e luogo privilegia-to per ricordare quanto lui stesso nel Testamento, scritto nel 1226 poco pri-ma di morire, definì come il mo-mento del suo cambiamento di vita:“Il Signore dette a me, frate France-sco, di incominciare a fare peniten-za così: quando ero nei peccati misembrava cosa troppo amara vederei lebbrosi, e il Signore stesso mi con-dusse tra loro e usai con essi miseri-cordia. E allontanandomi da loro, ciòche mi sembrava amaro mi fu cam-biato in dolcezza di animo e di cor-po. E in seguito, stetti un poco e usciidal secolo”. Un vero peccato lo statodi abbandono in cui è lasciato, e ilrichiamo di Papa Francesco alla mi-sericordia sarebbe una bella occa-sione per fare un restauro almenodella piccola chiesa!Continuando la strada ecco che sigiunge sotto la cascata delle Mar-more che non solo ricorda il Canti-co di frate sole in cui l’Assisiate can-

’L

ta: “Laudato si’, mi’ Signore, per so-r’acqua, la quale è multo utile et hu-mile e preziosa e casta”, ma anche ilfilm Fratello sole, sorella luna concui Franco Zeffirelli nel 1972 portòsul grande schermo l’inizio della vi-cenda francescana. Una delle scenepiù rappresentative, ossia la perma-nenza di Francesco con i lebbrosi co-sì come l’inizio della vita penitenzia-le di Chiara, sono ambientate pro-prio sotto lo scrosciare dell’acqua delVelino che casca nel Nera. Anchequesto ormai è traccia del france-scanesimo che, dopo essere statoraffigurato da grandi pittori come

Giotto, Cimabue e altri ancora, nel-la modernità ha attirato l’attenzionedell’arte cinematografica che gli hadedicato ormai oltre una decina difilm. Giunti nella terra di Terni, la me-moria va alla predicazione semplicee coinvolgente dell’Assisiate - tesa asradicare i vizi e annunciare le virtù-, che proprio in questa parte del-l’Umbria meridionale affascinò al-cuni i quali lo seguirono nella vitaevangelica. Una volta giunti alla Por-ziuncola e inviati in Marocco, testi-monieranno la loro affezione a Cri-sto fino a morire per esso: saranno i

primi Frati minori uccisi per la fede,come testimonia il santuario anto-niano dei Protomartiri francescani diTerni che ne conserva le reliquie.Ma la loro testimonianza di sangue –che colpì fortemente il canonicoagostiniano Fernando da Lisbona,tanto che abbracciò la vita minoriti-ca divenendo Antonio di Padova – fusolo la prima, a cui ne seguirono tan-te altre tra cui, per rimanere solo inUmbria, san Massimiliano Kolbe uc-ciso nel Lager di Auschwitz, e chenell’estate del 1918 trascorse alcunesettimane ad Amelia. Prima di luinel luglio del 1900 in Cina furono uc-cisi il vescovo francescano mons.Antonino Fantosati da Trevi assiemea Maria della Pace, suora Missiona-ria Francescana di Maria che crebbea Bolsena, nella diocesi di Orvieto,entrambi canonizzati nel 2000 daGiovanni Paolo II.

Jacopone e AngelaRisalendo da Orte lungo la valle delTevere, ecco il convento di Sant’An-gelo di Pantanelli dove, secondo latradizione, frate Jacopone da Todicompose diverse laudi tra cui la fa-mosa Stabat Mater. Montegiove è ilpaese d’origine della beata Angelinadei Conti di Marsciano che, lasciatala sua famiglia, si trasferì a Folignodove precedentemente non soloFrancesco di Pietro di Bernardoneavrebbe venduto stoffe e cavallo, masant’Angela divenne riferimento perun vero e proprio cenacolo, tantoche la sua esperienza mistica si dif-fuse ben presto ed esercitò un in-flusso spirituale incisivo, come nelBrabante. La vicenda francescana della beataAngelina dei Conti da Marsciano lasi coglie nel monastero di Sant’Annadi Foligno in cui, tra l’annessa casa-bottega dell’Alunno e i numerosi di-pinti, si può vedere una bella raffi-gurazione di Maria con la sorellaMarta dedita alla cucina, testimo-nianza di quell’alternanza di vita at-tiva e contemplativa che caratterizzòl’esperienza cristiana di Francescod’Assisi e che fu recuperata dall’Os-servanza minoritica che ebbe inizioproprio a Foligno con frate Paoluc-cio. I luoghi e le testimonianze france-scane di Spello, Assisi, Perugia eGubbio sono abbastanza conosciute;non altrettanto forse la presenza a Città di Castello di santa VeronicaGiuliani, rappresentante non solodella mistica cappuccina, ma anchedi quel mondo spirituale tanto parti-colare quanto ricco che è quello del-l’epoca barocca. E pensare che, se-condo quanto scrisse più volte leistessa nel voluminoso Diario, tuttocominciò mentre da piccola coglievai fiori in giardino e le si presentò Ge-sù bambino dicendogli che lui era ilfiore più bello: da quell’incontro eb-be origine un’affezione per il Signo-re che l’accompagnerà per tutta lavita.Molti altri posti si potrebbero ag-giungere, ma anche solo questi ba-stano a testimoniare che l’Umbria èuna terra particolare segnata da sanBenedetto e altri; da cui frate Fran-cesco attinse, ma anche donò un’au-tentica testimonianza di vita secondoil Vangelo.

Padre Pietro MessaOfm

La vicendafrancescana, oltread Assisi, coinvolgein una crescenteapertura la Vallespoletana, il restodell’Umbria, e poil’Appenninoumbro-marchigiano

Molti luoghivantano la presenzadi ricordi legati asan Francesco, cuivanno aggiuntiquelli checonservano letestimonianze della presenzafrancescana lungo i secoli

Le celebrazioni del 4 ottobre ad Assisiarà il presidente del Consiglio, MatteoRenzi, a partecipare alle celebrazioniin onore di san Francesco d’Assisi che

si terranno il 4 ottobre a partire dalle ore 10ad Assisi. In occasione del 75° anniversariodella proclamazione di san Francescopatrono d’Italia, dopo la messae l’accensione della lampadadel Santo è previsto unintervento del premier. Il tuttoin diretta su Rai Uno, dalle ore10 fino alle 12. È il caso diricordare che la festa del‘Poverello’ aveva avuto loscorso anno la presenza diPapa Francesco, che proprio inquesta data aveva compiuto unpellegrinaggio nei luoghi chefanno parte della storia delfrancescanesimo. Non è laprima volta che un primoministro italiano partecipa allafesta del 4 ottobre. Lo scorsoanno era presente EnricoLetta, mentre nel passatoerano intervenuti RomanoProdi (1998), Giulio Andreotti(1977), Amintore Fanfani (1962). Quest’annoè la Regione Lazio a offrire l’olio per lalampada votiva dei Comuni d’Italia che ardesulla tomba di Francesco. Il gesto, di altovalore simbolico, verrà compiuto dalsindaco di Roma, Ignazio Marino. Ilpresidente della Regione Lazio, NicolaZingaretti, interverrà dalla loggia, mentre apresiedere la solenne celebrazione nellabasilica superiore sarà il card. AgostinoVallini, vicario del Papa per la città di Roma.Intanto alla Camera dei deputati è statocelebrato il 75° anniversario della

proclamazione di san Francesco d’Assisi apatrono d’Italia, presenti Laura Boldrini,presidente della Camera dei deputati, mons.Nunzio Galantino, segretario generale dellaConferenza episcopale italiana, e padreMauro Gambetti, custode del Sacro

Convento di Assisi. Nellagiornata del 3 ottobre, cheprevede alle ore 17 lacerimonia del Transito allaPorziuncola di Santa Mariadegli Angeli con ledelegazioni dei Comuni delLazio, è in programma unappuntamento di rilievo,sempre alla Porziuncola, maalle 11: il conferimento “Rosad’argento Frate Jacopa 2014 -Donne del nostro tempotestimoni di fede, speranza ecarità”. Il premio è promossodalla Fraternità Francescanadei frati minori dellaPorziuncola in Assisi, insiemeal Comune di Assisi,all’associazione “Lo storicocantiere” di Marino (Roma) e

alla Pro loco di Santa Maria degli Angeli.Prende spunto dalla figura di donna Jacopadei Settesoli che, attraverso l’incontro consan Francesco, cambiò radicalmente lapropria vita, divenendo testimone di fede edi carità. Il riconoscimento è andatoquest’anno alla signora Margherita CarusoColetta, moglie del brigadiere deicarabinieri Giuseppe Coletta, morto aNassiriyah il 12 novembre del 2003, e madredi Paolo, scomparso a soli 6 anni per unmale incurabile.

Emilio Querini

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LA VOCE IN PRIMO PIANO2

Quest’anno è laRegione Lazioa offrire l’oliovotivo. Saràpresente ilpresidente delConsiglioRenzi. Il premio “Rosad’argento -Frate Jacopa”

San Francesco di Gerardo Dottori Abbazia (Lebbrosario) di San Lazzaro in Valloncello-Preci

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

SINODO SULLAFAMIGLIA. Lapartecipazionedall’Umbria alla veglia dipreghiera del 4ottobre con ilPapa, proprio nelgiorno della festadi san Francesco

Vescovi umbri hanno appenapresentato - il 2 ottobre - per boccadi mons. Domenico Sorrentino,

vice presidente della Ceu, con icoordinatori delle Commissioniregionali Ceu per l’educazione(Annarita Caponera) e per la famiglia ela vita (i coniugi Stefano e BarbaraRossi, e don Fabrizio Crocioni), la Lettera aperta a quanti sono impegnatinel mondo della scuola e il contributodelle famiglie umbre per la Veglia dipreghiera con Papa Francesco inpiazza San Pietro a Roma alla vigiliadella III Assemblea straordinaria delSinodo dei vescovi (Vaticano, 5-19ottobre) dedicato a “Le sfide pastoralisulla famiglia nel contestodell’evangelizzazione”. Alla veglia,promossa dalla Cei il 4 ottobre,prenderanno parte anche centinaia difamiglie umbre, guidate dai lorovescovi e parroci. Entrambi gliargomenti, scuola e veglia per ilSinodo, sono legati tra loro dallaricorrenza della festa di san Francescod’Assisi, il 4 ottobre, giorno in cui ètradizione divulgare il documento dellaCommissione Ceu per l’educazione(Cresu) rivolto al mondo scolastico(vedi il testo nell’articolo a fondopagina).

Il contributo delle famiglie umbrealla veglia di preghiera con PapaFrancesco alla vigilia del Sinodostraordinario dei vescovi dedicato a“Le sfide pastorali sulla famiglia nelcontesto dell’evangelizzazione” è cosìriassunto dai coniugi Rossi e da don Crocioni: “A un anno dalla visita diPapa Francesco ad Assisi, la giornatadel 4 ottobre, ancora una volta, sipresenta investita di una luce tuttaspeciale, e non solo per la festa delPoverello d’Assisi, tanto cara alla terraumbra. Infatti molte famiglie in questa

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giornata si troveranno a Roma persostenere l’inizio del Sinodo, per unospeciale momento di preghieraaccanto al Pontefice. Le famiglieumbre giungeranno a Roma da tutte eotto le diocesi con oltre dieci autobus,per unirsi con gioia a tutti coloro cheda ogni parte d’Italia si recheranno inpiazza San Pietro per l’occasione.L’Umbria ancora una volta [come ad

Assisi nel 2013, ndr] rinnoveràspiritualmente l’abbraccio a PapaFrancesco nel giorno della festa delsuo Santo, e al tempo stesso si uniràalle altre famiglie nell’invocazione alloSpirito santo, perché susciti nei Padrisinodali una riflessione profonda suibisogni della famiglia”.

“Una grande sfida - affermano ancorai responsabili della Commissionefamiglia della Ceu - a sostegno dellabellezza del matrimonio, nonostante laconsapevolezza delle tante fragilità e

fatiche di questo momento storico.Ogni famiglia affiderà se stessa e laChiesa intera all’infinita tenerezza diDio, perché la luce dello Spirito e dellafede accompagni la riflessione deiPadri sinodali, guidandoli secondo lavia della Misericordia e della Verità cherende liberi. Come regione Umbria,siamo felici che questo momento dipreghiera si collochi proprio nel giornodella festa di san Francesco d’Assisi,perché, come raccontato nelle Fontifrancescane (n. 623) forte era laconvinzione del Santo sulla potenzadella preghiera come sostegno all’unitàdelle famiglie e alla comunione dicoppia. Così, quando una giovanenobildonna gli chiese di pregareperché con il marito potesse trovareunità spirituale nel servire Cristo, ilPoverello rispose commosso: ‘Va’, figliabenedetta, e sappi che tuo marito infuturo ti sarà di consolazione’. Eaggiunse: ‘Gli dirai, da parte di Dio emia, che ora è tempo di salvezza, mapiù tardi di giustizia’. E la benedisse.La donna se ne tornò a casa e,incontrato il marito, riferì quanto le erastato ordinato. Lo Spirito santo sceseimprovvisamente su di lui e,trasformatolo da vecchio in uomonuovo, lo indusse a rispondere contutta dolcezza: ‘Donna, serviamo ilSignore e salviamo le nostre anime quinella nostra casa’”.

R. L.

Lettera della Ceu alla Scuola:serve un “villaggio” educativo

La Ceu (vedi articolo sopra) ha inviatouna “Lettera aperta di inizio nuovo annoscolastico” a quanti sono impegnati nelmondo della scuola in Umbria. Testo a cu-ra di mons. Domenico Sorrentino e di An-narita Caponera, coordinatrice Cresu.

ll’inizio di un nuovo anno scolasticogiunga a tutte le componenti dellacomunità scolastica un cordiale au-

gurio di buon lavoro. L’accenno alla “co-munità” nasce spontaneo pensando alproverbio africano citata da Papa France-sco nel suo discorso alla scuola italianadel 10 maggio scorso a Roma: “Per educa-re un figlio ci vuole un villaggio”. Il Papaspiegava che l’educazione e l’apprendi-mento non sono un fatto individualistico,ma sono un impegno comunitario, a cuiconcorre una pluralità di esperienze e di

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persone. Nell’attuale momento storico-sociale, diperdurante crisi economica e di difficoltàa sostenere la motivazione e la speranzadelle persone, il valore della solidarietà èda riscoprire. Tanti sono i messaggi chela scuola veicola, ma uno dei più impor-tanti criteri per distinguere un buon pro-cesso educativo rispetto a uno meno posi-tivo è lo sviluppo del senso critico. Per chifa riferimento al tesoro della Parola di Dio,è importante il “discernimento”, che pas-sa anzitutto attraverso un cuore docile chesi lascia ispirare dalla Parola, ma ancheattraverso uno studio serio e approfondi-to. Oggi anche nel mondo della scuola ven-gono veicolati messaggi, suggestioni, pro-poste educative che ci fanno domandare:“Ma chi è l’uomo? Su quali fondamenti co-struire il futuro dell’umanità? Quali valo-ri contano?”. Come cristiani impegnatinella scuola crediamo che, nel rispetto ditutte le persone e di tutte le opzioni cultu-rali e ideali, occorre rendere pubblica te-stimonianza che sul fondamento della Pa-rola di Dio è possibile costruire un’antro-pologia solida, rispettosa della libertà, pro-

pria e altrui, aperta ai valori della pace,della fratellanza, del rispetto del creato,sull’esempio di san Francesco e san Be-nedetto. L’auspicio è che questo nuovo anno sco-lastico veda in atto un rinnovato protago-nismo delle famiglie perché cooperino conattenzione all’educazione dei propri figli;un rinnovato impegno degli studenti per-ché capiscano che il loro è il tempo dellasemina, ma che poi il frutto verrà; una rin-novata sollecitudine dei dirigenti, docentie personale scolastico affinché non smar-riscano la “bussola” del rispetto per le per-sone e della consapevolezza che il loro èun servizio educativo per la piena promo-zione della persona umana, a partire dalsostegno ai più deboli e svantaggiati.Buon anno scolastico e buon lavoro!Per rispondere alle domande sopra evi-denziate, anche quest’anno la Commis-sione regionale per l’educazione della Ceuproporrà incontri di aggiornamento-for-mazione nella primavera 2015. Tre sonogià calendarizzati: “Uomo ludens e ludo-patie” il 27 febbraio; “Relazioni umane erelazioni digitali” il 13 marzo; “Umano-disumano-postumano” il 27 marzo.

Una luce specialeattorno alle famiglie

“Una grande sfida a sostegno dellabellezza del matrimonio, nonostante le tante fragilità e fatiche di questomomento storico, perché la luce delloSpirito e della fede accompagni la riflessione dei Padri sinodali”

LA VOCE IN PRIMO PIANO 3

Scrivo il 30 settembre 2014,festa di san Girolamo, esatta-mente a distanza di anni 40diconsi 40, da quando…Era il 1974. Per tre anni ave-vamo vissuto in comunità aFabriano, un gruppetto dipersone valide a condividerenon tanto l’ideale quanto lavita concreta (compreso ilcesso, soprattutto il cesso) didisabili fisicamente anchemolto gravi, ma mentalmen-te validi, a volte pimpanti. Fabriano ci aveva pressochéignorato, Gubbio ci voleva, einsisteva. Fu così che ungruppetto di noi, il 17 maggio1974, giorno dopo la festa disant’Ubaldo, si trasferì a Gub-bio per insediare una nuovacomunità sul monte che nel-lo stemma del Comune diGubbio (“i cinque monti”) è adestra del monte Ingino: ilmonte Ansciano. A metà del monte, i Frati mi-nori ci avevano messo a dis-posizione il vetusto conventodi San Girolamo: un mucchiod’ossi. Bisognava ripararequalcosina e rifare daccapotutto il resto. Ma soprattuttonon c’era acqua: una trage-dia per una comunità di dis-abili. Prelevarla con una tu-batura chilometrica che par-tisse dalla località di Coppo,nell’avvallamento tra l’Inginoe l’Ansciano… ci voleva pri-ma una fila di banconote lun-ga così, poi una fila di tubi da6 m x 12 cm di diametro lun-ga più di così. E non ci ave-vamo un soldo.A questo punto arrivò ElioCecchetti (“Elio de Barogno-la”): aitante, giovanile, im-polverato dalla visiera delberretto alla punta delle scar-pe. Io non lo avevo mai cono-sciuto di persona. Pensò atutto lui. Pagò i tubi di tascasua (“restituzione a babomorto e sepolto”). Mandò sulmonte sopra San Girolamoun suo nipote con una “ru-spetta”, la cui benna, inclina-ta di 45°, scavava il tracciato,e dietro venivano i ragazzidel campo, con in testa Ra-niero Regni e Marco Mar-chetti, a portar su a spallaquei lunghi tubi che, primad’essere messi a dimora, col-legati e incalciati, s’impiglia-vano a ogni momento nellabassa e frastagliata macchiamediterranea. 30 settembre 1974. In un trat-to del percorso ripido e sco-perto, la “ruspetta” si rove-sciò e prese a rotolare verso ilcimitero di Gubbio, che l’a-spettava a gola aperta. Il ru-spista ebbe la prontezza dinon saltare giù dal mezzomeccanico, ché l’avrebbeschiacciato, ma si rannicchiòentro lo spazio del posto diguida. “Rotola, rotola...”: in quel1974 qualcuno conservavaancora il 45 giri con Il barat-tolo di Gianni Meccia. “Roto-la, rotola”, e andò a fermarsicontro l’unico albero presen-te in quella plaga spelacchia-ta come la testa del Duce. Salimmo con Elio, rincuo-rammo il ruspista con unafiaschetta di brandy d’accatto.Elio mi chiese: “Che santo èoggi?”. “San Girolamo”, ri-sposi. Elio: “Beh, era ora chefacesse qualcosa anche lui!”.

ABAT JOUR

Quando anchelui fece la sua

A cura di Angelo M. Fanucci

governatore dell’Umbria di Claudio Ricci.L’attuale sindaco di Assisi è un politicocon una visione dell’Umbria moderna malegata alle sue radici, e un amministrato-re capace che si è distinto per aver fattoscelte coraggiose e popolari come l’isti-tuzione del ‘Gruppo volontari per la sicu-rezza’ che opera ad Assisi sotto il coordi-namento del Comando della polizia mu-nicipale già dal 2004; per aver allontana-to dalla città accattoni e campi nomadi;per aver difeso sempre e strenuamentela famiglia naturale fondata sull’unionetra uomo e donna. In Umbria, dopo 40 an-ni, c’è bisogno di cambiare. E questo è ilmomento giusto”.

E. Q.

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

La Regione contro il gioco d’azzardorevenire e curare: si muovein queste due direzioni laproposta di legge “Norme

per la prevenzione, il contrasto e lariduzione del rischio della dipen-denza da gioco d’azzardo patologi-co” approvata dalla terza Commis-sione del Consiglio regionale, pre-sieduta da Massimo Buconi.Quando il testo sarà approvato,Comuni, autorità di pubblica sicu-rezza e Aziende sanitarie avrannoin mano qualche strumento in piùper arginare il diffondersi del gio-co d’azzardo, per il quale nella so-la Umbria, vengono spesi “3 milio-ni di euro al giorno, certificati daiMonopòli”. Cifre che, moltiplicateper 365 giorni l’anno, fanno com-prendere “su quale patrimonio lemafie affondino le mani” ha com-mentato il presidente della Com-missione regionale contro la cri-minalità organizzata e le dipen-denze, Paolo Brutti. La proposta di legge prevede l’in-troduzione di un marchio regiona-le “No Slot” con incentivazioni cheprevedono la riduzione dell’ali-quota Irap dello 0,92%. Inoltre i lo-cali in cui si trovano apparecchiper il gioco - pur lecito - dovranno sorge-re ad almeno 500 metri da scuole e altrestrutture aggregative giovanili, e non, e sa-rà vietata qualsiasi pubblicità di sale gio-chi. Con sanzioni che vanno da 5.000 eu-ro fino alla chiusura delle sale da gioco osigilli agli apparecchi. Tra le misure previste, anche l’istituzionedi un numero verde regionale per le se-gnalazioni e le richieste di aiuto, che do-vrà essere affisso su ogni apparecchio enei locali con offerta del gioco; e la pro-mozione della ricerca di soluzioni tecni-che per limitare l’accesso al gioco dei mi-

P

norenni, oltre al sostegno di gruppi di au-to-aiuto per le persone affette da giocod’azzardo patologico e i loro familiari. La proposta di legge presta attenzione an-che alla formazione delle persone chepossono intervenire nel prevenire gli ec-cessi del gioco attraverso il riconoscimen-to delle situazioni di rischio e delle lorodinamiche: può trattarsi di operatori so-ciali e socio-sanitari, educatori delle scuo-le e dei centri di aggregazione giovanile,fino ai gestori di sale da gioco. Previsti an-che contributi ad associazioni e coopera-tive sociali che si occupano di ludopatie

per progetti integrati con i servizi socio-sanitari territoriali o promossi dalla Re-gione stessa. Questo in una logica di col-laborazione e integrazione con il Serviziosanitario regionale, il quale introdurrà neilivelli essenziali di assistenza anche le pre-stazioni relative al gioco d’azzardo pato-logico. Nel testo è poi prevista l’istituzione di unFondo regionale per il contrasto alla di-pendenza da gioco d’azzardo patologico,che per il 2014 sarà di 60 mila euro. Il te-sto della proposta di legge è frutto dell’u-nificazione di tre proposte di legge di ini-ziativa consiliare: la prima redatta da San-dra Monacelli (Udc), la seconda da Olivie-ro Dottorini (Idv), la terza dai consiglieriFranco Zaffini, Alfredo De Sio, Andrea Li-gnani Marchesani (FdI) unitamente aMassimo Mantovani, Massimo Monni eMaria Rosi (Ncd), alle quali si è aggiuntoil disegno di legge della Giunta regionale.

Maria Rita Valli

Vai con... i giri di valzeron c’è niente da fare:politici con estrazione,‘ideologie’ e formazio-

ne diverse... quando si avvici-nano le nuove elezioni regio-nali, cominciano i giri di val-zer. In vista delle regionali del2015 sono già iniziate le ma-novre. In genere, uno non siriconosce più nel movimentoo nel partito nel quale ha mi-litato fino a qualche giornoprima. In attesa delle decisione delcentrosinistra sul candidato - CatiusciaMarini pensa al bis, ma non si registraun consenso granitico – c’è chi si è giàlanciato: il sindaco di Assisi, Claudio Ric-ci, con il suo movimento “Per l’Italia po-polare”, che nelle sue intenzioni punta adandare oltre i partiti. In Consiglio regionale il Nuovo centro-destra ha perso Maria Rosi, che torna aForza Italia, ma soprattutto si registral’abbandono – il caso più eclatante – delconsigliere della Lega nord Gianluca Ci-rignoni, che aderisce al progetto di Ric-ci. Cirignoni non “si riconosce più in unaLega nord che “dall’avvento della segre-teria Maroni in poi, si è progressivamen-

N te trasformata in unpartito lombardo, in-coerente e schizofreni-co, con l’attuale segre-tario la cui massimaaspirazione è quella difare il sindaco di Mila-no”. Di fatto si è costituito inConsiglio il gruppo“Umbria popolare -Nuovo centrodestra”,di cui fanno parte, ol-tre a Cirignoni, Massi-

mo Monni e Massimo Mantovani, giàdel Nuovo centrodestra, “a sostegno delprogetto politico che vede la candidaturadi Claudio Ricci alla presidenza della Re-gione Umbria. Siamo convinti che talecandidatura possa consentire finalmenteuna reale possibilità di cambiare l’Um-bria nell’interesse dei cittadini, delle im-prese, del lavoro, e soprattutto delle nuo-ve generazioni”. Cirignoni ha inteso spiegare che “la miaadesione al gruppo consiliare ‘Umbriapopolare - Nuovo centrodestra’ è coeren-te con le mie scelte, prese esclusivamen-te per il bene dell’Umbria e degli umbri,ed è rivolta a sostenere la candidatura a

Che cosa prevede la proposta di legge “per la prevenzione, il contrasto e la riduzione delrischio della dipendenza dagioco d’azzardo patologico”

AFFITTI. La Regione offre contributi alle famiglie con almeno tre figli

stato pubblicato mercoledì,1° ottobre, il bandoregionale che prevede

l’integrazione del canone di affittodel proprio alloggio (giàindividuato o anche daindividuare) a favore delle famiglienumerose che, alla data dipubblicazione del bando, sianoconiugate o conviventianagraficamente, i cui componentiabbiano un’età inferiore ai 45anni, o compiano il 45° anno di

È età nel 2014, e che abbianoalmeno tre figli, inseriti nelmedesimo nucleo familiareanagrafico e fiscalmente a carico,dei quali almeno due minorenni. Ilbando, ha spiegato l’assessoreregionale alle Politiche abitative Stefano Vinti, prevede unsostegno economico consistente inun incentivo pari alla caparrarichiesta dal proprietario fino a unmassimo di 200 euro, e in uncontributo mensile, erogato per un

periodo di 36 mesi. Il contributo ècalcolato in base all’incidenza delcosto dell’affitto sul reddito annuoe può arrivare al massimo fino a200 euro mensili. “Per far fronte a

queste situazioni - ha dichiaratol’assessore - abbiamo destinatocirca 730.000 euro, prevedendo unsostegno economico all’affitto cheviene corrisposto per i contratti dilocazione stipulati, a decorrere dal1° gennaio 2012 fino al termine di180 giorni successivi alla data diapprovazione della graduatoriadefinitiva e regolarmenteregistrati”. Le richieste dicontributo potranno essere inviatealla Regione dell’Umbria, entro il31 ottobre, da cittadini cheabbiano la residenza o attivitàlavorativa in regione da almenoventiquattro mesi consecutivi.

Claudio Ricci e Catiuscia Marini

SetteGIORNIa cura di Enzo Ferrini

MAGA NON PREVEDEL’ARRIVO DELLA GDF

Diceva di potere prevedere il futuro deglialtri (a pagamento), ma non aveva visto be-ne nel suo. Infatti una maga di Passignanosul Trasimeno, che per le sue consulenze te-lefoniche disponeva di ben tre call center aPerugia, non aveva previsto di essere al cen-tro delle attenzioni della Guardia di finanza.Secondo l’accusa, avrebbe emesso fatturefalse per un milione e mezzo di euro, sot-traendo così al fisco 800.000 euro. Alla ma-ga-imprenditrice sono stati sequestrati unimmobile, partecipazioni in varie società econti correnti con 200.000 euro.

INDAGINE SU IMPRESA E LEGALITÀ

Quando i conti non tornano più, per gli im-prenditori è facile diventare preda di orga-nizzazioni criminali che hanno tanti soldi‘sporchi’ da riciclare. Succede sempre piùspesso anche in Umbria, ed è per richiama-re l’attenzione degli operatori economici suquesti pericoli che la Camera di commerciodi Perugia ha promosso l’indagine “Impre-sa e legalità” attraverso un questionario on-line. Perché - sottolinea l’ente camerale -“trasparenza e legalità sono le gambe su cuifar camminare il nostro Paese”, e invece“negli ultimi anni abbiamo assistito alla cre-scita dei fenomeni criminali nel tessuto so-ciale ed economico dell’Umbria”.

CHIRURGO TERNANOCHIEDE BUSTARELLA

Nei momenti del bisogno, è più facile di-ventare vittime di malintenzionati. Comesuccesso a Terni a una donna che dovevaessere operata con urgenza. Un chirurgodell’ospedale le ha proposto una ‘scorcia-toia’ per scavalcare le liste di attesa: pagare1.000 euro, 300 come anticipo e il resto aoperazione avvenuta. Solo che la polizia,che da tempo monitorava ambulatori eospedale per certe voci raccolte, ha arresta-to il medico mentre riceveva l’acconto. Lasera stessa il chirurgo però era già libero (ilgiudice ha applicato le nostre leggi!). Un fat-to avvenuto mentre la Regione sta avviandouna riorganizzazione della sanità pubblicache - secondo la presidente Catiuscia Mari-ni - porterà a ridurre i tempi di attesa per vi-site ed esami di laboratorio a un massimo di30 giorni.

COMPLIMENTI PER LA GESTIONE DEL SISMA

Nononostante il brutto episodio del medicoarrestato, va ricordato però che la sanitàpubblica umbra è considerata dal ministe-ro della Sanità un modello di efficienza. Co-sì come la gestione dell’emergenza e dellaricostruzione dopo il terremoto del 1997.Definita “eccellente” dal direttore del Di-partimento nazionale di protezione civileFranco Gabrielli, intervenuto a Foligno auna cerimonia per l’anniversario del sisma.Certo, anche in Umbria, durante e dopo ilterremoto, non sempre tutto ha funzionatoal meglio; ma se si considera che proprio inquesti giorni sono stati consegnati alloggi diedilizia popolare a sfollati del terremoto delBelice del 1968...

ARRIVANO ANCHELE VILLE PER CANI

Non ci sono case popolari per tutti, ma sa-rà più facile avere un alloggio adeguato peri nostri cuccioli. Dal Giornale dell’Umbriaapprendiamo che “arrivano le ville per ca-ni”. Infatti in Regione si sta discutendo diuna norma per “realizzare strutture per ca-ni detenuti a scopo amatoriale, ludico esportivo e senza fini di lucro, nel rispettodelle norme igienico-sanitarie, paesaggisti-che, ambientali e sul benessere degli ani-mali”. Si potrà costruire una maxi-cuccia fi-no a 100 metri quadrati di superficie e qua-si due metri e mezzo di altezza.

4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Si vedono gli effettidell’approssimarsidelle elezioniregionali. Ricci è giàlanciato, resta inforse la Marini.Intanto si verificano“travasi” tra iconsiglieri regionali

lla fine di settembre, l’Umbria ospita 508 profughi dell’ope-razione Mare nostrum. Alloggiano in strutture messe a dis-posizione da Arci, Caritas, Cidis e da altre cooperative e as-

sociazioni di volontariato. Di questi, 354 (le donne sono solo 2) so-no ospitati in 17 Comuni della provincia di Perugia, e 154 in 6 Co-muni di quella di Terni. Tutti molto giovani - ma non minorenni -, provengono in gran parte dall’Africa. Ci sono però anche personefuggite da Pakistan e Bangladesh. Con un ricambio quasi continuo,perché la maggior parte di loro, appena possono, se ne vanno. Dal-l’inizio dell’anno ne sono transitati più di un migliaio. I posti dis-ponibili in Umbria sono circa 600 e attualmente non tutti sono oc-cupati. Nel luglio scorso le prefetture di Perugia e Terni avevano emessoun bando, aperto anche a strutture alberghiere private, per ospi-tare i profughi. Non ci sono privati tra i vincitori del bando che ha

assegnato 437 posti in provincia di Perugia e 175 inquella di Terni ad associazioni e cooperative. La ge-stione dell’accoglienza affidata alle sole prefetture- ha detto Carla Casciari - rischiava però di crearedisagi e incomprensioni nei territori interessati. Per questo il 9 luglio scorso è stata sottoscrittaun’intesa tra Governo, Regioni ed enti locali cheprevede di costituire “Tavoli regionali” sulla basedella positiva esperienza di accoglienza nell’emer-genza Nordafrica. Il Tavolo per l’Umbria dovrebbe riunirsi all’inizio diottobre, con la partecipazione, oltre che di Comu-ni e Province, anche di associazioni ed enti privatie pubblici. Si cercherà di ripetere alcune delle po-

sitive esperienze avviate in Umbria con i profughi del Nordafrica,come quelle relative al loro inserimento lavorativo e l’assistenzamedica e legale. Alcuni di loro - ha raccontato l’assessore - aveva-no partecipato come volontari insieme agli italiani alla raccoltadelle olive sull’isola Polvese ed alla manutenzione di impianti spor-tivi e aree pubbliche nei Comuni che li ospitavano. Di quel migliaio di profughi africani ospitati in momenti diversi, at-tualmente ne sono restati solo una decina. Persone con problemidi vario genere (anche di salute) il cui ‘viaggio della speranza’ è fi-nito nella nostra Umbria.

E. F.

A

Creato un Tavolo regionaleper gestire l’emergenza

nche la nostra regione èdiventata una terra dipassaggio per le migliaia di

disperati sfuggiti alla morte inmare su quei barconi arrugginiti,affollati anche di donne ebambini, che ormai siamoabituati a vedere quasiquotidianamente nelle immaginidei telegiornali. Una tappa deiloro ‘viaggi della speranza’ cheormai non hanno più come metal’Italia ma altri Paesi, soprattuttodel Nord Europa, dove hannoamici e parenti. L’Umbriacomunque - dice a La Voce la vicepresidente della Regione condelega al Welfare, Carla Casciari- si è organizzata per rispondereal meglio all’emergenza Marenostrum, forte anchedell’esperienza positiva dellagestione dell’altra ondata diprofughi arrivati dal Nord-Africatra il 2011 e 2012. Ma questefughe in massa da Paesi poveri ein guerra, anche per il difficilequadro internazionale, quasisicuramente non si fermeranno,mentre l’Italia - ha aggiuntol’assessore - non può più reggereda sola il peso di questasituazione, e “sconcerta il fatto diun’Europa che sembra non volerevedere”. Oltre che per la gestionepositiva dell’accoglienza deiprofughi, l’Umbria - hasottolineato Casciari - èconsiderata un “modello diinclusione” per la sua politicasull’immigrazione, con unpercorso di integrazione dellecomunità straniere che coinvolgeistituzioni, volontariato,associazioni di categoria ecittadini. Una rete di esperienzediverse, con la partecipazioneattiva degli immigrati come co-protagonisti. Immigrati che, comead esempio per il progetto “Tra ildire e il fare”, frequentano corsidi formazione linguistica e diorientamento civico, mentre i lorofigli partecipano ai programmi eprogetti di integrazione scolasticafinanziati dalla Regione. Nelluglio scorso, poi, la Giunta

A

regionale ha stanziato 250 milaeuro per finanziare il programmaregionale annuale di iniziativeper l’immigrazione, che prevededi “intensificare e migliorare laqualità dei servizi perl’integrazione delle personeimmigrate, privilegiando i nucleifamiliari stabili sul territorio”.“Dunque, un buon livello diintegrazione - ha proseguito CarlaCasciari - confermato anche dallestatistiche che vedono l’Umbriatra le prime regioni italiane per lapercentuale di bambini stranierisui banchi di scuola e per ilnumero di immigrati regolari inrapporto alla popolazione”. I“nuovi italiani” si trovano benenelle nostre città, non troppograndi, e cominciano apartecipare alla vita sociale dellecomunità dei tanti paesi e paesinidella regione, come succedesempre più spesso nelle tantesagre e feste dell’Umbria. Anchese - e questo l’assessore non lonasconde - con la difficilesituazione economica, lefabbriche che chiudono e con illavoro che non si trova,aumentano i rischi di unaconvivenza più difficile. Ci sonopoi i tanti fatti di cronaca nera congli stranieri come protagonisti:spaccio di droga, furti, rapine.Episodi che rischiano dialimentare il timore che sia solola presenza degli immigrati aturbare e inquinare la vita dellenostre comunità. “Ma questicriminali - sottolinea l’assessore -sono una piccolissima minoranzain comunità di gente perbene eche lavora. Quando si parlava

tanto di ‘Perugia capitale delladroga’ per la presenza dispacciatori nordafricani, lacomunità tunisina ha costituito inUmbria l’associazione Jasmin.Associazione che ha organizzatoiniziative per sensibilizzaretunisini e nordafricani su questiproblemi e invitarli a una sorta disorveglianza sociale nei confrontidi connazionali sospetti. Ha peròorganizzato anche incontri con gliitaliani per avviare un dialogocostruttivo. E a proposito dellasicurezza - ha detto ancoral’assessore -, invito anche gliitaliani a questa sorveglianzasociale per segnalare alle forze dipolizia persone e situazionisospette. Perché il problema dellasicurezza non può certo essererisolto con qualche pattuglia inpiù di polizia e carabinieri in giroper le strade”.

Enzo Ferrini

Come vienevissuto nellanostra regione il “passaggio” dei profughinell’ambitodell’operazioneMare nostrum

I progetti umbri promossi dall’Ue

rogetti di enti pubblici e associa-zioni umbre sono finiti in testa al-

le graduatorie del ministero dell’In-terno per la ripartizione del Fondo eu-ropeo per l’integrazione di cittadini diPaesi terzi, 2007-2013. Tra questi, dueprogetti del Comune di Perugia: unoper l’inclusione dei giovani stranieri el’altro per la formazione del persona-le della pubblica amministrazione inmateria. L’Acli provinciale di Perugiarealizzerà “sportelli” anche mobili perl’assistenza a nuclei familiari di immi-grati. L’Asl 1 avvierà un progetto dimediazione sociale, linguistica e in-terculturale che prevede un’assisten-za particolare alle neo-mamme stra-niere. Tra i progetti finanziati, anchequello dell’Anci per la costituzione diuna rete territoriale che favorisca for-me di aggregazione e collaborazioneall’interno delle comunità straniere, etra immigrati e cittadini italiani.

P

Nella fotograndeimmigrati a Prugnetonel 2011. In piccoloCarla Casciari

IMMIGRAZIONE

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 5LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

COGNOME ..........................................

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CITT¸ ............................................

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TEL/CELL .......................................

DIOCESI ............................................

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TRA LE NUMEROSE INIZIATIVESEGNALIAMO:

sabato 4 ottobre ore 12.30/13.30 “La fotografiacome inclusione sociale” Incon-tro a cura del Perugia SocialPhoto Fest. Ne parlano: Anto-nello Turchetti, direttore Peru-gia Social Fest, fotografo profes-sionista e arte terapeuta; Gian-carla Uguccioni, fotografa e arteterapeuta (Piazzetta Il Carto-naio)

ore 16.30/17.30 “La famiglia nel-la cittadinanza attiva. La crisi, larete sociale e il welfare integra-to: nuova frontiera delle rela-zioni tra pubblico e privato”. Acura delle Acli Umbria e del Fo-rum delle Associazioni Familia-ri dell’Umbria. Intervengono:Santino Scirè, vicepresidente na-zionale Acli con delega alla Fa-miglia; Ernesto Rossi, presiden-te Forum delle Associazioni Fa-miliari dell’Umbria; Barbara Ca-ponnetti; ricercatrice ambitogiuslavoristico, Università di TorVergata. (Piazzetta Il Cartonaio).

ore 18.00/19.00 “L’informazionelibera dalle mafie” Vivere e rac-contare la quotidianità dell’an-timafia. In collaborazione conLibera Informazione. Interven-gono: Santo Della Volpe, Presi-dente della Fondazione LiberaInformazione; Fabrizio Ricci, Li-bera Umbria; Giorgio Santelli,

giornalista

Domenica 5 ottobreore 15.00 “Sobrietà, uno stile divita contemporaneo”, intervistaa Don Paolo Giulietti, VescovoAusiliare di Perugia e Città dellaPieve, a cura di Miriam Giovan-zana, direttore editoriale Terredi mezzo (Sala Convegni CesarePozzo)

ore 16.30/17.30 “Consumo con-sapevole - Meglio una vita pie-na, che piena di cose inutili”.A cura delle Acli Umbria e Fo-rum dei Giovani dell’Umbria. Neparlano: Maurizio Pierdomeni-co, presidente Lega Consumato-ri Perugia; Gabriele Biccini, por-tavoce del Forum dei GiovaniUmbria (Piazzetta Riuso)

ore 18.30/19.30“www.coomperiamo.com Risco-prire le Cooperative di Utenza alservizio di una nuova econo-mia” Ne parlano: Andrea Fora,Presidente e Lorenzo Mariani,Segretario Regionale di Conf-cooperative Umbria; Luca Bri-ziarelli, coordinatore Progettocooperativa di utenza Assicura-zioni movimento cooperativo(Assimoco). Con: Franco Civetta,Gruppo Assimoco (Piazzetta Fa’la casa giusta!)

Ingresso in fiera 3 euro (gratis fi-no a 14 anni) Per info: www.fa-lacosagiustaumbria.it

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

“Fa’ la cosa giusta!”. All’Umbriafiere di Bastia dal 3 al 5 ottobre

Scegli le buone pratiche

l Centro fieristico di Bastia Umbra ospita inquesti giorni la prima edizione in centro Ita-lia di “Fa’ la cosa giusta”, fiera del consumo

consapevole e degli stili di vita sostenibili. Ci so-no 10 aree espositive, oltre 170 stand e più di200 eventi gratuiti e la mostra mercato greencon le aziende sostenibili del centro Italia e nonsolo. Dal 3 al 5 ottobre si snoda un ricco pro-gramma di confronti, dibattiti, educazione e di-dattica, presentazioni, mostre, convegni, co-oking show, laboratori pratici, benessere del cor-po e della mente, qualità della vita. L’evento, organizzato dalla giovane società um-bra Fair Lab in collaborazione con Umbriafiere,con il patrocinio dalla Regione Umbria e del Co-mune di Bastia, coinvolge molte realtà della so-cietà civile umbra, con l’obiettivo di diffonderebuone pratiche di consumo e produzione. “Fai lacosa giusta!” è nato dall’incontro con Terre dimezzo Editore (casa editrice che organizza da 11anni a Milano l’edizione nazionale), e nel comi-tato promotore annovera associazioni quali Acli,Arci, Cittadinanzattiva, Cgil, Cisl, Uil, Legam-biente, Libera, Forum del Terzo settore, Conf-cooperative, Csi Umbria che, tra l’altro, nel suostand ospita anche il nostro settimanale, e altri.

M. R. V.

I

IN BREVE

❖ CONFINDUSTRIAMaster per la comunicazione e promozione sui social network“Esperto in comunicazione e promozione sui social network”: è il titolo delmaster presentato martedì 30 settembre durante un workshop formativocondotto da @Azael-Massimo Santamicone. Il master partirà a dicembre esarà realizzato da SFCU–Sistemi formativi Confindustria Umbria. Il corso è anumero chiuso (massimo di 20 diplomati e/o laureati in qualsiasidisciplina). Il master è a pagamento, ma grazie al sostegno finanziario dellaFondazione Cassa di Risparmio di Perugia la quota di iscrizione sarà ridottadel 50%. Il costo di iscrizione, quindi, sarà di 1.500 euro. Iscrizioni fino al 28novembre. Bando e info su www.sfcu.it.

❖ TERNI E VALNERINA“Antropologia del cibo: alimentazione e salute”Il 4 e 5 ottobre si svolge in Umbria uncongresso sul tema: “Antropologia delcibo: alimentazione e salute”,organizzato dall’Istituto superiore diricerca in Medicina tradizionale e

antropologia. Le relazioni si svolgeranno all’Hotel Michelangelo di Terni il4, mentre il 5 si farà un Tour enogastronomico in Valnerina. I principigenerali su cui è impostato il Congresso sono formulati con le massime: “Fache il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo” e l’altro “chinon sa mangiare non sa vivere”. Tra i relatori il monaco camaldoleseClaudio Ubaldo Cortoni che parlerà su alcuni trattati conservati nell’Anticafarmacia di Camaldoli e il prof. Salvatore Pezzella, paleografo giornalista edesperto di piante officinali e di cucina antica che parlerà su “Le città dellaValnerina, custodi della ricca tradizione gastronomica locale”. Il congressodel 4, con inizio alle ore 9.30, è libero.

❖ ANZIANII sindacati presentano la “Piattaforma casa” perconsentire agli anziani di restare nella propria I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil hanno presentato la Piattaforma“Casa” quale risposta alle crescenti difficoltà dell’abitare degli anziani sucui non escludono di aprire una vertenza con la Giunta regionale, l’AnciUmbria, comuni capofila ambito sociale e con l’Ater. In primo piano ledifficoltà affrontate dagli anziani, spesso over 65, nel mantenere la propriaabitazione spesso troppo grande ed onerosa per una o due persone, sullaquale alcune grandi agenzie immobiliari speculano invogliando pernecessità l’anziano alla vendita della nuda proprietà. Per contrastare ilfenomeno i sindacati propongono di attivare l’Agenzia Casa, detrazionifiscali sulle tariffe dei servizi, limitare il più possibile la tassazione sugliimmobili, ma anche superamento delle barriere architettoniche.

❖ UMBRIA - LUSSEMBURGOUnioncamere porta le eccellenze umbre alSalone del made in Italy di LuxespoUnioncamere Umbria ha presentato le eccellenze imprenditoriali dellaregione a “Italia Dimensione 2000”, il Salone del Made in Italy inLussemburgo. La prestigiosa manifestazione si è svolta all’interno delgrande spazio di Luxexpo dal 26 al 28 settembre. Lo stand di UnioncamereUmbria ha puntato a dare un’ampia visibilità all’Umbria, attraverso lavendita diretta dei prodotti regionali e tutta una serie di incontricommerciali promossi dalla Camera di Commercio italo lussemburghese.

“Il tennis in giro per l’Umbria” pro Telethonome tutti gli anni il Co-mitato regionale umbrodella Federtennis orga-

nizza “Il Tennis in giro perl’Umbria”, manifestazionemeglio nota come “Tennis inpiazza”. La 16esima edizionefarà tappa a Montefalco (9 ot-tobre, piazza del Comune) e a Bastia Umbra (11 ottobre,piazza Mazzini). La longevità di quest’evento èdovuta alla collaborazione

C con le varie amministrazionilocali coinvolte e con gli isti-tuti scolastici che, da sempre,accolgono favorevolmentequesta iniziativa. Slogan dellamattinata è “Una pallina peruna vita”. “Il Tennis in giro per l’Um-bria”, oltre ad avvicinare gio-vani allo sport, ha anche unafinalità benefica, essendo pro-mosso in sinergia con Tele-thon.

I partecipanti e tutti gli spet-tatori, infatti, offrendo volon-tariamente 1 euro, avranno di-ritto ad una pallina da tennisda competizione, con l’interoricavato che sarà devoluto al-la Fondazione Telethon. Pro-tagonisti saranno gli alunnidelle scuole elementari e me-die inferiori (circa 250/300 perogni tappa), che si alterneran-no, dalle ore 9 alle 12.30, sutre mini campi da tennis, sot-

to la guida di istruttori federa-li. Al termine delle varie eserci-tazioni ci saranno gadget pertutti e premi per le classi chesi saranno maggiormente di-stinte. Presenzieranno allaconsegna dei riconoscimenti,il presidente del Coni regiona-le, Domenico Ignozza, il presi-dente del Comitato regionaledella Federtennis, RobertoCarraresi con i suoi consiglierie il referente BNL per Telethonarea Umbria, Paolo Gallina.

Michele Mencaroni

Manifesti dell’iniziativa

Panorama della Valnerina

6 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA

Joyrix un’App per acquistare il cibo invenduto dei ristoranti

isparmiare, guadagnare e non sprecare cibo. Queste leambizioni di Joyrix, una neonata applicazione per dispositivi

mobili (telefoni cellulari di tipo smartphonee tablet), presentata al “Todi Appy Days”. Sitratta di un’App pensata per combattere lospreco alimentare. Nasce dall’intuizione diun esperto di informatica mentre cenava inun ristorante, consapevole che dopo lachiusura del locale il cibo invendutosarebbe finito nella spazzatura. Proprio inquell’istante è nata l’App, sviluppata insinergia con la società TeamDev di Perugia.Con questa tecnologia un ristoratore è ingrado vendere, intorno all’orario dichiusura, pietanze a prezzo ridotto. Basteràfargli una foto, pubblicare l’annuncio e nelgiro di pochi secondi, chi ha installato Joyrixe si trova nei pressi di quel ristorante, vedràl’offerta. Un vero “social di prossimità”,un’pplicazione che unisce persone vicine tradi loro in grado di condividere servizi econtenuti. Joyrix si può installare e usaresenza costi: offre a chi vende la possibilitàdi non gettare più il cibo non venduto madi venderlo a buon mercato e a chi compradi risparmiare denaro e tempo. Nel grandemercato delle “App” ci sono diversi progetti

dedicati al food waste reduction (riduzione del cibo destinatoall’immondizia), ognuno con caratteristiche e specifiche diverse:anche le App possono migliorare la qualità della vita. (A. Coli)

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Lanciata da Eugenio Guarducci l’idea di una Laurea in Mobile technology

Un Todi Appy Days oltre le aspettativeuattro giorni dedicati al mondo delle“App”. Il “Todi Appy days” ha segnato unpunto di svolta nel mondo delle

applicazioni per telefoni cellulari e tablet. Più di160 speaker e oltre 80 incontri dedicati allemoderne tecnologie del mondo “mobile”. Ilprimo grande evento italiano che ha richiamatoin Umbria professionisti, curiosi ed esperti delsettore: un successo sotto ogni aspetto. Molte lepersone intervenute da tutta Italia percomprendere un mercato che, cifre alla mano,conta 26 miliardi di euro all’anno: il 2% delprodotto interno lordo nazionale. Per tutti equattro i giorni si è parlato di applicazioni e dicome queste possono cambiare il modo dilavorare, studiare e divertirsi. Quattro le areetematiche: Personal, Business, Enjoy, Life, Tech,Event. Centinaia di programmi in grado di offrireservizi e soluzioni. Applicazioni per la salute, iltempo libero, per imparare le lingue, per latutela dell’ambiente, per la fede, per la cultura equant’altro: non esiste un settore della viaprivata o professionale che non sia statoconvogliato all’interno di un’App. Fino a qualcheanno fa, le applicazioni erano progettate in modo“verticale”: una persona scaricava un’App perinformarsi su una cosa o risolvere un problema.Un rapporto uno ad uno. Oggi invece le

applicazioni interagiscono tra loro per scambiaredati e contenuti, con un approccio più“orizzontale”. Molte delle soluzioni presentate,sono pensate in questo senso: scambiarsiinformazioni e costruire una comunità dipersone. Un esempio pratico è l’applicazionepresentata da Massimo Cecconi, responsabile delservizio informatico della diocesi di Perugia ePresidente della società informatica H24.it.Diocesi Pg, questo il nome dell’App diocesana ingrado di fornire informazioni sugli orari dellemesse, su dove si trovano le chiese e su comecontattare parroci, oltre che a indicare i luoghi diculto con tanto di schede tecniche e foto delleopere d’arte. Notizie e approfondimenti sulmondo della App sono pubblicate nel sito http://www.appydays.it. In occasione dell’eventoEugenio Guarducci, presidente di Sedicieventi,insieme ai rettori delle due Università perugineMoriconi e Paciullo, ha lanciato l’idea di isttuireun corso di Laurea dedicato alla MobileTechnologies. Todi Appy Days ha visto nascereanche i primi due specialisti informatici inMobile application developer, che hannosostenuto un esame per vedere riconosciute leloro competenze in conformità alla norma Uni11506: Riccardo Queri e Angelo Iacubino.

Andrea Coli

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cennato, vi sono ordinariamente corsi divario tipo e livello la cui offerta riguarda itemi centrali della Scrittura, della teologia,delle liturgia, della filosofia e via dicendo. Molti studenti scelgono questo percorso distudio. Sempre di più sono i laici che si de-dicano alla teologia e molti di più ancorasono coloro che, per varie ragioni e secon-do diversi ritmi, si avvalgono come uditoridella frequenza di corsi utili a un appro-fondimento personale e a una introduzioneai temi della fede.Si potrebbe così dire che vi è posto per tut-ti. Gli uni affrontano il curricolo accademi-co nelle sua interezza, altri invece saggia-no la possibilità di un primo approccio allacultura teologica, infine vi sono quelli che,

nella modalità particolar-mente favorevole dell’iscri-zione come ospiti-uditori,scelgono percorsi personaliz-zati di approfondimento ri-spondenti a necessità diver-se.

SpecializzazioniProprio per raccogliere l’ere-dità lasciata dalla Giornatamondiale di preghiera per lapace, fu attivata presso l’Isti-tuto a partire dal 1993 unaspecializzazione che offrecorsi di approfondimento suitemi del dialogo interreligio-so, dell’annuncio nella pro-spettiva della nuova evange-lizzazione e che al contempofornisce tutti gli strumentiper conoscere il mondo dellereligioni, la loro storia e spi-ritualità. Nella specializza-zione in Teologia fondamen-

tale la trattazione di quelli che potrebberoben a ragione dirsi temi di frontiera, vienesupportata e notevolmente arricchita da ri-flessioni sistematiche sui fondamenti: rive-lazione, fede, tradizione.Per far onore al luogo e alla sua specificità,successivamente è nata nell’Istituto anchela specializzazione in Teologia e studi fran-cescani, all’interno della cui proposta for-mativa sono contemplati numerosi corsiutili a conoscere e studiare le Fonti france-scane, la storia e il carisma specifico di que-sto inestimabile tesoro depositato nel cuo-re della storia della Chiesa dal Poverello diAssisi.

Don Romano Piccinellipreside Ita

La programmazione accademica è pensata per offrire sia le basinecessarie ad alimentarel’intelligenza ecclesiale per il tempopresente, sia una riflessione perl’approfondimento e lo studio dellaScrittura e della tradizione della Chiesa, combinando fedeltà e rinnovamento

Istituto teologico di Assisi è un ser-vizio prezioso e costante alla Chie-sa umbra. Particolarmente in que-

sti anni, la Chiesa italiana invita sapiente-mente a una programmazione pastoraleche abbia al proprio centro l’educazione al-la vita buona del Vangelo. Le vie del dialo-go, dell’ascolto, della prudenza sono parti-colarmente adatte in un tempo convulsoche esige una sempre più sensibile capaci-tà di discernimento. Ebbene, parlare di pastorale, di impegnonelle vita non è altra cosa rispetto allo spe-cifico servizio che l’Istituto teologico com-pie a servizio della Chiesa in questa nostraregione Umbria, ormai da molti anni. Proprio per le mutate condizioni culturali,proprio a causa delle sempre più forti esi-genze che oggi si impongono di fronte acrisi continue e ad alcune lancinanti delu-sioni, tenendo conto delle complesse pro-blematiche in atto nel mondo che cambia,non ci si può affidare a una pastorale del-l’improvvisazione. Sarebbe altrettanto sba-gliato moltiplicare casualmente le iniziati-ve, andando a tentoni alla ricerca di unaquadratura pastorale mai soddisfacente. Per bene operare, è necessario bene riflet-tere, progettare sapientemente. Teologia epastorale – ce lo insegna il Concilio Vatica-no II che nella sua espressione dottrinale siè caratterizzato proprio per il desiderio dimanifestare la sua specifica indole pasto-rale – non sono disgiunte, ma operano inintima sinergia, al punto di non poter esi-stere l’una senza l’altra. Presso l’Istituto teologico di Assisi la pro-grammazione accademica è pensata pro-prio per offrire, a diversi livelli di appro-fondimento, sia le solide basi necessarie adalimentare l’intelligenza ecclesiale per iltempo presente, sia una continua riflessio-ne per l’approfondimento e lo studio dellaScrittura e della tradizione della Chiesa,combinando fedeltà e rinnovamento in unasintesi di rara bellezza.L’offerta accademica e formativa sono cosìplasmate in modo da tener conto e delleesigenze specifiche di un sapere ben strut-turato in una spiccata prospettiva cultura-le, e della necessaria fatica di tradurre ladottrina in scelte concrete per la vita dellaChiesa contemporanea. Chi studia teologiabeneficia di questo duplice sforzo che l’I-stituto profonde, avendo idealmente due ri-ferimenti: da un lato l’insegnamento delConcilio dal quale a cinquant’anni di di-stanza si ha ancora molto da imparare, dal-l’altro avendo presente l’invito a Firenze ecioè a sviluppare una riflessione su GesùCristo quale fonte del nuovo umanesimo.

Corsi e proposteOltre alle proposte straordinarie che pun-teggiano il grande quadro dell’attività del-l’Istituto teologico alle quali abbiamo ac-

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VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

ITA ASSISI. La propostaformativa dell’Istitutoteologico per il nuovoanno accademico. I corsie il progetto pastoraleche li sostiene

qualche tempo didistanza dalla solenneinaugurazione e dalla

prolusione (vedi articolo afianco), si avrà un’altrainiziativa importante nellaquale l’Istituto teologico diAssisi collabora con moltialtri enti e organismi, neldesiderio di ricordare,celebrare e rinnovarel’eredità che GiovanniPaolo II e Benedetto XVIhanno lasciato celebrando inAssisi momentiindimenticabili per la storiadella Chiesacontemporanea. Percontribuire a far crescereulteriormente lo “spirito diAssisi” che invitaall’incontro e al dialogo, eche intravede nellapreghiera la via maestra peruna spiritualità dellereligioni a sostegno dellapace, viene propostaun’iniziativa di largo respiroall’interno della quale l’Itacoglie l’opportunità diporgere nel modo che più gliè proprio una riflessionesulla maestosa figura diAbramo, “padre nella fede”.In un accordo polifonico,saranno fatte risuonare vocidiverse. Quella cristianasarà accompagnata daquelle ebraica e islamica,tutti uniti sotto l’esemplaritàdella figura del patriarcaAbramo nella cui fede lediverse tradizioni religiosecomunemente siriconoscono. L’iniziativadelle conferenze - previsteper la mattina del lunedì 27ottobre presso il Salonepapale del Sacro Convento -si incastona nel quadro, inparte inedito, delineato dallacomposizione di momenti dipreghiera e spiritualità, conla proposta di una mostrad’arte interreligiosa. Lacombinazione di varieiniziative: l’una accademica,le altre spirituali e artistiche,in un certo senso farammentare l’esigenza diuna riflessione che nell’oggipuò solo darsi recuperandola pienezza dell’umanoanche attraverso lavalorizzazione di tutte quelleespressioni che manifestanola trascendenza dell’esserecreaturale.

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L’anno accademico 2014-2015

27 ottobre: lo “spiritodi Assisi”

7LA VOCE TEOLOGIA IN UMBRIA

urante lo svolgimento dell’anno accademico visono momenti di particolare intensità in cuimeglio traspare l’orientamento che le varie

attività stanno seguendo. Riveste particolareimportanza nella vita accademica la prolusioneinaugurale, pensando alla quale le autorità dell’Istitutoabitualmente cercano di evidenziare uno specificovalore programmatico. Quest’anno, precisamentelunedì 6 ottobre, proprio al cuore dell’inaugurazionedell’anno accademico, a seguito della solenne concelabrazione eucaristica di apertura presiedutada mons. Giuseppe Piemontese, Vescovo di Terni-Narni-Amelia, che avrà luogo presso la basilicainferiore a partire dalle ore 9, verrà tenuta alle ore10.30 da mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo diFoligno, già docente stabile di Teologia dogmaticapresso l’Istituto Teologico di Assisi, una lectio sul tema“Linee emergenti dell’azione pastorale di PapaFrancesco nel contesto della ‘riforma’ nella Chiesa”.

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Inaugurazione dell’anno accademico.Prolusione di mons. Sigismondi

I corsi dellaspecializzazione in Teologiafondamentale (in corsivoquelli del primo semestre)Identità e compiti dellaTeologia fondamentale (prof.Piccinelli); Teologia dellarivelazione (prof. Dotolo); Credibilità della rivelazione,tradizione, magistero(prof. Testaferri); Teologia dellafede (prof. Caponera);Fede/ragione e problemapost-moderno (prof. Sciurpa).Due seminari di studio: Iltema della rivelazione di Dionella creazione, nella teologiaortodossa (prof. Bejan); L’iterdella “Dei Verbum” (prof.Testaferri).Due laboratori: su Rahner(prof. Testaferri) e suBonhoeffer (prof. Angelini).

I corsi della specializzazionein Teologia e studifrancescani (in corsivo quellidel primo semestre)Introduzione al pensierofrancescano (prof. Russo); Storiadel francescanesimo - 1 (prof.Pellegrini); Introduzione alleFonti francescane (prof.Accrocca); I mistici francescanispagnoli del secolo XVI (prof.Spirito); La storia delfrancescanesimo dal XVI al XXsecolo (prof. Autieri); Laconversione di Francesco (prof.Maranesi); Il pensierocristologico di Scoto aconfronto con Anselmo (prof.Serafini); L’Ofs tra XIX e XXsecolo (prof. Asselle);Prospettive formativefrancescane (prof. Roncalli).Un seminario su “La Regola diFrancesco” (prof. Maranesi).

Due laboratori: L’Osservanzafrancescana nella storiografiariformata (prof. Mercuri); Strumenti per lo studiofrancescano (prof. Paoli).

I corsi del primo semestredel quinquennioistituzionaleStoria della filosofia antica emedievale (prof. Capitanucci)Storia della filosofiacontemporanea (prof. Bianchi)Filosofia della scienza e Logica(proff. Capitanucci - Marcacci)Metafisica e teologia razionale(prof. Russo)Antico Testamento:introduzione (prof. Bruscolotti)Nuovo testamento: EsegesiVangeli sinottici e Atti (prof.

Michelini)Patrologia (prof. Monfrinotti)Teologia fondamentale - 1(prof. Testaferri)Teologia fondamentale - 2(prof. Piccinelli)Teologia dogmatica: trinitaria(prof. Segoloni)Teologia dogmatica:Antropologia ed escatologia(prof. Giacometti)Teologia dogmatica:sacramentaria (prof. Maranesi)Teologia spirituale e della vitaconsacrata (proff. Spirito -Grazioli)Teologia pastorale ecatechetica (proff. Spirito -Decesaris)Teologia morale fondamentale(prof. Cappelli)

Teologia morale religiosa: levirtù (prof. Maccari)Teologia morale sociale (prof.Vinerba)Storia della Chiesa antica emedievale (proff. Bini -Czortek)Storia della Chiesa moderna econtemporanea (prof. Bini -Tosti)Introduzione alla storia dellereligioni (prof. Pucciarini)Liturgia speciale: battesimo,confermazione, Ordine sacro(prof. Viola)Diritto canonico - 1:introduzione e popolo di Dio(prof. Carpita)Psicologia (prof. Michielan)Pedagogia (prof. Cognigni)Ebraico biblico (prof. Pettigiani)Greco biblico propedeutico(prof. Bruscolotti)Latino (prof. Maiarelli)

ORARILe lezioni Ita si svolgono dallunedì al venerdì, la mattinadalle 8.40 alle 12.10 e, inalcuni casi, il pomeriggiodalle 15 alle 18.40.

LEZIONI E ISCRIZIONILe lezioni dell’annoaccademico cominciano il 7ottobre. Sono possibiliiscrizioni ordinarie estraordinarie fino al 15ottobre compreso.

CONTATTIIstituto teologico di Assisipiazza San Francesco 2,06081 Assisi (Pg) tel. 075-813061 mail [email protected]; sito www.istitutoteologicoassisi.it

Bergoglio - è scoprire di quanti carismidiversi e di quanti doni del suo Spirito ilPadre ricolma la sua Chiesa! Questonon deve essere visto come un motivodi confusione, di disagio: sono tutti re-gali che Dio fa alla comunità cristiana,perché possa crescere armoniosa, nel-la fede e nel Suo amore, come un corposolo, il Corpo di Cristo. Lo stesso Spiri-to che dà questa differenza di carismi, fal’unità della Chiesa: lo stesso Spirito. Di fronte a questa molteplicità di cari-smi, il nostro cuore si deve aprire allagioia e dobbiamo pensare: ‘Che bellacosa! Tanti doni diversi, perché siamotutti figli di Dio, e tutti amati in modounico’. Guai, allora, se questi doni di-ventano motivo di invidia o di divisione,di gelosia!”.

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI DA S. MARTA

Spunti dalle omelie pronunciate da PapaFrancesco nella cappella di casa Santa Marta.I testi completi - che contengono riflessioni suun ventaglio di tematiche molto più ampio - sipossono trovare sul sito del Vaticano(www.vatican.va), sezione “Meditazioniquotidiane”.

Giovedì 25 settembreLa verità finale “Quanti cristiani vivono per apparire!” haesclamato il Vescovo di Roma. “La vita lorosembra una bolla di sapone” che “è bella, hatutti i colori, ma dura un secondo” e finisce.“Anche quando guardiamo alcuni monumentifunebri, pensiamo che è vanità, perché laverità è tornare alla terra nuda, come dicevail servo di Dio Paolo VI. Ci aspetta la terranuda: questa è la nostra verità finale”. Ma“nel frattempo mi vanto, o faccio qualcosa?Faccio del bene? Cerco Dio? Prego?”. Si devepuntare alle “cose consistenti”, mentre “lavanità è bugiarda, è fantasiosa, inganna sestessa, inganna il vanitoso: prima [il vanitoso]fa finta di essere, ma alla fine crede di esserequello che dice. Ci crede, poveretto”. Dunque“pensiamo oggi ai consigli di Gesù di edificarela nostra vita sulla roccia. È Lui la roccia.L’unica roccia è Gesù!”.

Venerdì 26 settembreL’identità di GesùA scanso di equivoci e di messianismi illusori,Cristo soltanto “la domenica delle Palmepermette che la folla dica, più o meno, la suaidentità. Soltanto lì, perché era l’inizio delcammino finale. Gesù fa questo per prepararei cuori dei discepoli, i cuori della gente acapire questo mistero di Dio: è tanto l’amoredi Dio, è tanto brutto il peccato, che lui cisalva così, con questa identità sulla croce.Non si può capire Gesù Cristo redentore senzala croce. Possiamo arrivare fino a pensare cheè un gran profeta, fa cose buone, è un santo,ma il Cristo redentore senza la croce non lo sipuò capire”. Tuttavia, “i cuori dei discepoli, icuori della gente non erano preparati percapirlo: non avevano capito le profezie, nonavevano capito che lui era proprio l’agnelloper il sacrificio... La pedagogia di Gesù, anchecon noi, è così: passo a passo ci prepara percapirlo bene. Ci prepara anche adaccompagnarlo con le nostre croci nella suastrada verso la redenzione. Ci prepara aessere dei Cirenei per aiutarlo a portare lacroce”. Tanto che “la nostra vita cristiana,senza questo, non è cristiana”.

Lunedì 29 settembreL’Uomo e chi lo odiaLa lotta contro i piani astuti di distruzione edisumanizzazione portati avanti dal demonio- che “presenta le cose come se fosserobuone” inventando perfino “spiegazioniumanistiche” - è “una realtà quotidiana”. Giànell’Apocalisse (12,7-12) “si parla di gloria, macome lotta... La lotta fra il demonio e Dio”.Per questo, “il compito del popolo di Dio ècustodire in sé l’Uomo: l’uomo Gesù.Custodirlo, perché è l’Uomo che dà vita a tuttigli uomini, a tutta l’umanità”. Ciò implica diresistere a Satana, perché “tanti, tanti progettidi disumanizzazione dell’uomo sono opera dilui, semplicemente perché odia l’uomo”.

Martedì 30 settembreSi prega con la realtà di séLa preghiera della Chiesa si deve elevare per itanti “Gesù sofferenti” che “sonodappertutto”. Papa Francesco ha confidatoche nella sua esperienza pastorale tante voltesente “persone che stanno vivendo situazionidifficili, dolorose, che hanno perso tanto, o sisentono sole e abbandonate, e vengono alamentarsi e fanno queste domande:‘Perché?’. Si ribellano contro Dio”. La suarisposta è: “Continua a pregare così, perchéanche questa è una preghiera”. Come lo eraquella di Gesù quando ha detto al Padre:“Perché mi hai abbandonato?”, e come quelladi Giobbe. Perché “pregare è diventare inverità davanti a Dio. Si prega con la realtà. Lavera preghiera viene dal cuore, dal momentoche uno vive”. È “la preghiera nei momentidel buio, nei momenti della vita dove non c’èsperanza” e “non si vede l’orizzonte”; alpunto che “tante volte si perde la memoria enon abbiamo dove ancorare la nostrasperanza”.

PAPA FRANCESCO. Gli interventi in pubblico nella giornata di domenica 28 settembre

Nell’incontro tra generazioni

PAPA FRANCESCO. Proseguono le catechesi sulla Chiesa

Discernere i carismiapa Francesco all’udienza gene-rale di mercoledì in piazza SanPietro ha svolto la sua catechesi

sui carismi della Chiesa: “Fin dall’ini-zio – ha detto - il Signore ha ricolmatola Chiesa dei doni del suo Spirito, ren-dendola così sempre viva e feconda coni doni dello Spirito santo. Tra questi do-ni, se ne distinguono alcuni che risulta-no particolarmente preziosi per l’edifi-cazione e il cammino della comunitàcristiana: si tratta dei carismi”. “In questa catechesi - ha proseguito -vogliamo chiederci: che cos’è esatta-mente un carisma? Come possiamo ri-conoscerlo e accoglierlo? E soprattutto:il fatto che nella Chiesa ci sia una di-versità e una molteplicità di carismi vavisto in senso positivo, come una cosabella, oppure come un problema?”.“Nella prospettiva cristiana - ha spiega-to - il carisma è ben più di una qualitàpersonale, di una predisposizione di cuisi può essere dotati: il carisma è unagrazia, un dono elargito da Dio Padreattraverso l’azione dello Spirito santo.Ed è un dono che viene dato a qualcu-no non perché sia più bravo degli altri

P o perché se lo sia meritato: è un regaloche Dio gli fa perché, con la stessa gra-tuità e lo stesso amore, lo possa mette-re a servizio dell’intera comunità, per ilbene di tutti...Una cosa importante che va subito sot-tolineata è il fatto che uno non può ca-pire da solo se ha un carisma, e quale...È all’interno della comunità che sboc-ciano e fioriscono i doni di cui ci ricol-ma il Padre; ed è in seno alla comunitàche si impara a riconoscerli come unsegno del Suo amore per tutti i Suoi fi-gli. Ognuno di noi, allora, è bene che sidomandi: ‘C’è qualche carisma che il Si-gnore ha fatto sorgere in me, nella gra-zia del suo Spirito, e che i miei fratelli,nella comunità cristiana, hanno ricono-sciuto e incoraggiato? E come mi com-porto io riguardo a questo dono: lo vivocon generosità, mettendolo a servizio ditutti, oppure lo trascuro e finisco per di-menticarmene? O magari diventa in memotivo di orgoglio, tanto da lamentarmisempre degli altri e da pretendere chenella comunità si faccia a modo mio?’.Sono domande che noi dobbiamo fare”.“L’esperienza più bella - ha aggiunto

Papa Bergoglio hacelebrato la liturgia in memoria dei 200anni dalla “rinascita”dei Gesuiti dopo lasoppressione forzata.Poi ha abbracciato il suo predecessoreBenedetto XVI

ue figli, il temadell’obbedienza alpadre, il momento del

pentimento per una rispostaforse troppo affrettata,sicuramente sbagliata. È il Vangelo di Matteo e laparabola dei due figli ai qualiil padre chiede di andare alavorare nella vigna.Conosciamo le risposte:“Non ne ho voglia” il primo,ma poi andrà; “Sì, signore”, einvece eviterà di entrarenella vigna, il secondo.L’evangelista usa due verbiper indicare il cambiamentoavvenuto nel primo figlio: pentire e andare, “si pentì evi andò”. È l’immagine dellaChiesa secondo PapaFrancesco, dove peccato econversione hannocittadinanza. Come il figlioche, pentendosi della primarisposta, vede diversamentele cose: non è più il padroneche chiama a lavorare, ma ilpadre che invita acollaborare per portarefrutti. Torna con forza iltema dell’obbedienza,insieme alla volontà diaffidarsi totalmente al Padre.E questo anche in tempi dicrisi - “tempi di tribolazionee di turbamento” ha dettoFrancesco nell’omeliapronunciata nella chiesa delGesù a Roma per i 200 annidella ricostituzione deiGesuiti - perché “la notte e ilpotere delle tenebre sonosempre vicini” e ci si salvacon il “discernimento dellavolontà di Dio”, perché ilSignore “anche se siamouomini di poca fede epeccatori, ci salverà”. È lìimmagine della barca diPietro sballottata dalle onde,che Francesco riproponenella sua omelia alla chiesadel Gesù. Tornano le paroledell’“umile operaio nellavigna del Signore”,Benedetto XVI, che allafiaccolata dell’Azionecattolica per ricordare i 50anni dall’apertura delConcilio, parlava di zizzania

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nel campo del Signore, dipesci cattivi nella rete diPietro: “Abbiamo visto che lafragilità umana è presenteanche nella Chiesa, che lanave della Chiesa stanavigando anche con ventocontrario, con tempeste cheminacciano la nave”.Peccatori, dunque. Ma chi sadi essere un peccatore, saanche che Dio lo ama. IlSignore non si stanca mai diperdonare, semmai siamonoi che ci stanchiamo dichiedere perdono. Dio èsempre pronto ad accogliereil nostro cambiamento, laconversione. Un genitore sache non sempre il figliosegue il padre, anzi spesso locontesta; a maggior ragione

il Padre celeste. E quei duefigli del padrone della vignasono un po’ il termine diparagone di quanti all’oggidella conversione - “figlio,oggi va’ a lavorare nellavigna” - frappongono unrifiuto temporaneo, e coloroche invece dicono sì pertimore del padrone ma poicontinuano sulla loro strada,quelli che Francesco chiama“cristiani di facciata”. Inpiazza San Pietro ilpassaggio di testimone trapadri e figli è nellabenedizione della lunga vita.Si legge il Vangelo dellavisita di Maria a Elisabetta:anche qui, giovani e anzianiassieme. Perché, comediceva san Giovanni Paolo IIe come ha ripetuto PapaFrancesco, l’uomo che nonha memoria è un uomo chenon ha futuro. Visivamente èil passaggio di testimone tragiovani e anziani; non c’èfuturo senza questo incontrotra generazioni. C’èun’immagine forte:l’abbraccio tra il Vescovo diRoma Francesco e il Papaemerito Benedetto XVI. “Unpadre”, lo aveva definitoFrancesco parlando con igiornalisti di ritorno da Rio;

lo ha ripetuto in piazza sanPietro: “È come avere ilnonno saggio a casa”.Nell’abbraccio del colonnatoberniniano altri 30 milanonni; tra questi Mubarak e Aneesa, dieci figli, dodicinipoti, scappati da Qaraqosh,dalle violenze degliintegralisti del Califfato con isoli abiti che indossavano, econ un desiderio grande:tornare nella loro terra, ilKurdistan iracheno, perricominciare, per ricostruirenella pace. Torna nelleparole del Papa la “culturadello scarto” che emarginagiovani, e anziani la cuifragilità li pone fuori da unasocietà dell’efficienza.Francesco dice: “Se nonviene recuperato l’incontro,se non si ritrova unequilibrio nuovo, fecondo trale generazioni, quello che nederiva è un graveimpoverimento per il popolo,e la libertà che predominanella società è una libertàfalsa, che quasi sempre sitrasforma in autoritarismo”.Un proverbio arabo dice: igiovani hanno la forza percorrere, ma gli anzianiconoscono la strada.

Fabio Zavattaro

Papa Francesco saluta Benedetto XVI durante l’incontro con gli anziani e i nonni del mondo

8 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Famiglia: soluzioni costruttivermai imminente l’apertura dellaIII Assemblea generale straordi-naria del Sinodo dei vescovi, sul

tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nelcontesto dell’evangelizzazione” (Vatica-no, 5-19 ottobre). Per il 4 ottobre la Chie-sa italiana ha organizzato un incontro dipreghiera in piazza San Pietro dalle ore 18alle 19.30, al quale parteciperanno anchegruppi delle diocesi umbre. Questi mesipreparatori sono stati ricchi di dibattiti eapprofondimenti. Facciamo il punto con ilcard. Lorenzo Baldisseri, segretario ge-nerale del Sinodo dei vescovi.

Con che stato d’animo accostarsi al Si-nodo?“Con animo sereno, ponderazione e cal-ma. Capisco che gli animi si accendanoalla vigilia dell’evento, specialmente sucerti argomenti che i media enfatizzano,a cui alcuni ecclesiasticihanno prestato il fianco.Esprimere le proprie opi-nioni è positivo, basta chelo si faccia con civiltà esenso costruttivo. Se si vo-gliono dare risposte ade-guate, occorre costruirlenel confronto e nella buo-na volontà di fare passiavanti per trovare soluzio-ni nella verità e nella cari-tà. Mi chiedo perché nonparlare anche della poli-gamia, dei matrimonicombinati, dei matrimonimisti, delle povertà di ognitipo che creano spesso lecondizioni per separazio-ni, divorzi, fallimenti. Que-sti e molti altri saranno itemi discussi nel Sinodo, esoprattutto quello di trova-re il linguaggio giusto pertrasmettere ai giovani labellezza del Vangelo dellafamiglia”.

Cosa si sente di dire a chinon è addentro ai lavorima guarda con ansia esperanza a questo ap-puntamento?“Che tutto questo non è enon deve essere un mezzoper creare confusione.Quando si dibatte su certitemi, anche sensibili, loscopo è mettere sul tappe-to il tema e lasciare checiascuno opini e si espri-ma secondo le sue cono-scenze e convinzioni. Èstato ripetuto sovente chel’insegnamento dellaChiesa su matrimonio e

O famiglia si trova affermato e descritto indocumenti ufficiali, magisteriali. La mi-sericordia e il perdono sono centrali nel-la dottrina della Chiesa e sono spesso ri-chiamati da Papa Francesco come una ve-rità che deve accompagnare in tutte lecircostanze e i contesti la vita dell’uomo.Il non possumus e la oikonomia sono af-fermazioni e concetti che fanno parte deldibattito, pongono questioni serie degnedi attenzione e di rispetto, e aiutano a farriflettere e approfondire la materia”.

Discussione aperta e confronto realedurante i lavori: sarà effettivamente co-sì?“Papa Francesco in numerose occasioniha ha fatto capire che è importante espri-mersi senza paure e sospetti. La fede èvissuta e s’incarna in persone concrete;lo sforzo della Chiesa e degli operatori pa-storali è porgerla nella sua interezza allaportata della gente, con semplicità e one-stà. Il sentirsi liberi di esprimere ciò a cuisi crede o ciò di cui si dubita mostra laqualità dell’uomo, che lo distingue da al-tre creature e lo rende responsabile da-vanti a Dio e agli uomini. La discussione,allora, nel Sinodo sarà aperta, vi sarà con-fronto: i partecipanti, nelle diverse lorofunzioni, sono chiamati a far primeggia-re non il proprio interesse o punto di vi-sta, ma a cercare la verità, che non è unconcetto astratto, frutto della speculazio-ne filosofica o teologica, ma la persona diCristo, Uomo-Dio. Da lì bisogna partire. Ilprimo evangelizzatore è stato Gesù, che èsceso nelle strade e si è fatto conoscerecon la parola e con i segni e, in definitiva,con la sua testimonianza di vita”.

L’Assemblea non si chiuderà a ottobrema, con una decisione senza preceden-ti, verrà protratta in successive tappe.Come a dire che la sinodalità non ac-celera le decisioni, ma le fa maturare.“Proprio così! La decisione del Santo Pa-dre di indire un’assemblea sinodale che sisvolgerà in due tappe indica la volontà diidentificare la sinodalità per quello che è,cioè un cammino insieme, che prevede ri-flessioni, pause, riprese e via dicendo, fi-no ad arrivare alla meta; tutto questo ècompiuto non attraverso il lavoro di soli-tari, da piccoli gruppi di persone o Com-missioni, ma attraverso il coinvolgimen-to del popolo di Dio intero. Lo abbiamogià visto con il documento preparatorioche ha diffuso il questionario, al qualehanno risposto un enorme numero di per-sone e istituzioni. Il Sinodo è un’assem-blea di vescovi e di altri aventi diritto, masi muove con la partecipazione di tutta laChiesa”.

Tra i partecipanti all’Assemblea figura-no anche 13 coppie di coniugi.

“Sì, tredici coppie di coniugi provenientidai cinque Continenti e anche da zone diguerra. La loro presenza, in primo luogo,è una testimonianza di vita vissuta, da of-frire all’attenzione di tutti come una bel-la esperienza di fede, componente essen-ziale per una buona riuscita di un matri-monio e di una famiglia. Questo nella va-rietà delle culture e delle tradizioni in tut-to il mondo: non c’è geografia, storia, oletteratura e scienza che non trattino delmatrimonio e della famiglia come espres-sione fondamentale della società e, per ilcristiano, una Chiesa domestica che vis’incarna, in forza del battesimo”.

Riguardo alla “nuova metodologia in-terna dei lavori”, può anticipare qual-cosa?“Durante i lavori sinodali sarà seguito ilregolamento in vigore del Sinodo dei ve-scovi, che si chiama ordo Synodi episco-porum. Tuttavia, per il fatto che il temascelto per l’Assemblea si svolgerà in duetappe, nella preparazione come anchenello svolgimento dei lavori si darà atten-zione particolare all’aspetto dinamico epartecipativo. Gli interventi dei parteci-panti saranno inviati in anticipo alla Se-greteria generale per organizzare l’ordinedelle sessioni, che è tematico. Durante lesessioni interverrà una coppia di sposi percomunicare la propria testimonianza. Al-la fine della giornata vi sarà l’ora di dis-cussione libera. L’informazione sarà mag-giormente curata e resa immediata e ra-pida. Si preferisce utilizzare ampiamente briefing e Twitter piuttosto che il testo sin-tetico, spesso modificato a voce in aula,ed è prevista anche la partecipazione dipadri sinodali invitati, che daranno unvolto agli interventi. Le relazioni genera-li pronunciate nei momenti stabiliti dalcalendario del Sinodo saranno a disposi-zione nelle diverse lingue e offriranno ilcontenuto dei lavori dell’Assemblea”.

Come si concluderà il Sinodo?“Vi saranno un Messaggio al popolo di Dioe un documento detto sinodale, che sosti-tuirà le propositiones. Il documento, ap-provato dall’Assemblea, sarà consegnatonelle mani del Santo Padre che ne dis-porrà a suo piacimento, e sarà la base del-l’Instrumentum laboris del Sinodo del2015”.

Vincenzo Corrado

VERSO IL SINODO. Il card. Baldisseri,segretario generaledel Sinodo, aproposito dei temiche rimbalzano sui mass media

Gesù, Maria e Giuseppe,a voi, santa Famiglia di Nazareth,oggi volgiamo lo sguardocon ammirazione e confidenza;in voi contempliamola bellezza della comunione nell’amore vero;a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie,perché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia.

Santa Famiglia di Nazareth,scuola attraente del santo Vangelo:insegnaci a imitare le tue virtùcon una saggia disciplina spirituale,donaci lo sguardo limpidoche sa riconoscere l’opera della Provvidenzanelle realtà quotidiane della vita.

Santa Famiglia di Nazareth,custode fedele del mistero della salvezza:fa’ rinascere in noi la stima del silenzio,rendi le nostre famiglie cenacoli di preghierae trasformale in piccole Chiese domestiche,rinnova il desiderio della santità,sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione,dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono.

Santa Famiglia di Nazareth,ridesta nella nostra società la consapevolezzadel carattere sacro e inviolabile della famiglia,bene inestimabile e insostituibile.Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di paceper i bambini e per gli anziani,per chi è malato e solo,per chi è povero e bisognoso.

Gesù, Maria e Giuseppe,voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo.

Papa Francesco27 ottobre 2013, omelia della messa per la Giornata della famiglia, nell’Anno della fede

“Se si vogliono darerisposte adeguate, occorrecostruirle nel confronto,per trovare soluzioni nellaverità e nella carità. Perché non parlare anchedella poligamia, deimatrimoni combinati, deimatrimoni misti, dellepovertà di ogni tipo checreano spesso le condizioniper separazioni, divorzi,fallimenti?”

❖ I DATI ISTATMatrimoniAl 31 dicembre 2013, l’Istat rileva 25.791.690 nucleifamiliari e 27.372 convivenze (un insieme di personecoabitanti per ragioni di natura diversa: religione, cura,assistenza, militari, pena e simili) aventi dimora abitualenello stesso Comune. Il numero medio di componenti perfamiglia si attesta a 2,34.

Rito civileI matrimoni civili, scorrendo i dati dell’ultimo censimento

Nozze mistePer l’Istat, l’aumento del numero delle nozze rispetto al 2011è dovuto alla ripresa dei matrimoni in cui uno o entrambi iconiugi sono di cittadinanza straniera: nel 2012 sono statecelebrate 30.724 nozze di questo tipo (15% del totale), oltre4.000 in più rispetto al 2011. I matrimoni misti, con unconiuge italiano e l’altro straniero, rappresentano la tipologiaprevalente (68%) dei matrimoni con almeno uno sposostraniero.

Rito cattolicoLe nozze celebrate con rito religioso sono state 122.297. Un

numero in calo di 33 mila unità negli ultimi 4anni. Ma il dato differisce in modoconsiderevole da quello riportato nell’ultimaedizione dell’Annuarium statisticum Ecclesiaeche, per lo stesso anno, censisce 140.152matrimoni tra cattolici e 3.182 tra cattolici enon. Totale: 143.334 matrimoni celebratisecondo il rito cattolico. L’Italia si pone così alsecondo posto in Europa, dietro alla Polonia(150.889) e davanti a Francia (71.019), Spagna(69.275), Germania (46.170) e Ucraina (18.507). Ilnumero complessivo di matrimoni tra cattolici otra cattolici e non, celebrati in tutta Europa nelcorso del 2012, ammonta a 648.540.

9LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

QUALCHE DATOapa Francesco ha convocatoun’Assemblea generale

straordinaria del Sinodo dei vescovi sultema “Le sfide pastorali sulla famiglianel contesto dell’evangelizzazione”. Èla terza “assemblea straordinaria” daquando è stata istituita questamodalità nel 1965. Vi partecipano253 persone, ossia: 114 presidentidelle Conferenze episcopali, 13 capidelle Chiese cattoliche orientali suiiuris, 25 capi dicastero della Curiaromana, 9 membri del Consiglioordinario di segreteria, 3 religiosi(eletti dall’Unione superiori generali),26 membri di nomina pontificia, 8delegati fraterni, 38 uditori, tra cui 13coppie di sposi, 16 esperti.

P

L’apertura del Sinododei vescovi il 26 ottobre2008 nella basilica diSan Pietro, in Vaticano

PREGHIERA PER IL SINODO SULLA FAMIGLIA

Istat sulla popolazione italiana, hanno visto unrecupero negli ultimi due anni (+5.340cerimonie), arrivando a rappresentare il 41%del totale a livello nazionale (84.841). Erano il37% nel 2008.

ConvivenzeAttualmente gli sposi al primo matrimoniohanno, in media, quasi 34 anni e le sposequasi 31. L’Istat mette in relazione questo datocon la progressiva diffusione delle unioni difatto, che da circa mezzo milione nel 2007hanno superato il milione nel 2011-2012.

Il santuario di Collevalenza

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Otto diocesi, una comune linea pastorale

CHIESA UMBRA.I temi dell’ultimariunione dellaCeu. Nasce una Consultapermanentecomposta daiVescovi e daicoordinatori delleCommissioniregionali

La Consulta si occuperàin particolare di nuovaevangelizzazione,problemi della famiglia e della parrocchia,emergenze sul piano della carità, il “pianetagiovani”

Da sinistra i vescovi Cancian,Tuzia,Giulietti,Piemontese,Bassetti,Ceccobelli,Sorrentino,Boccardo,Sigismondi

10 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE

l vantaggio di essereuna piccola regione èsoprattutto di poter col-

laborare insieme, avviando li-nee pastorali che ci accomuna-no sempre più”. Così ha intro-dotto il discorso il card. Gual-tiero Bassetti, presidente dellaCeu, nel corso della riunionedei Vescovi umbri che si è svol-ta il 26 settembre ad Assisi pres-so il Seminario regionale; vihanno partecipato anche i co-ordinatori delle varie Commis-sioni regionali. La scorsa primavera sono stateridisegnate sei ‘macro-aree’ pa-storali le quali, ha annunciatoBassetti, si coordineranno traloro anche attraverso una “Con-sulta permanente composta daiVescovi e dai coordinatori diciascuna delle Commissioni re-gionali di cui si compongono lesei aree pastorali”.

Mons. Domenico Sorrentino,vice presidente della Ceu, haindicato alcuni “spunti per unamigliore collaborazione pasto-rale tra le diocesi umbre” fa-cendo leva sui principi della co-munione e della sussidiarietà.La Ceu, nel suo insieme (com-prese le Commissioni ed altrienti), ha detto Sorrentino, “è lostrumento privilegiato per taleesperienza di comunione e sus-sidiarietà, svolgendo una fun-zione di ‘osservatorio’ della si-tuazione socio-religiosa dellaregione, e favorendo la condi-visione di esperienze e la colla-

I“ borazione”.La Consulta permanente - haspiegato - dovrà tenersi almenoun paio di volte all’anno, in mo-do da poter realizzare un profi-cuo incontro periodico su pun-ti di interesse comune a livelloregionale, “per evitare di pro-cedere solo tallonati dalle‘emergenze’”, e ha delineatoquattro “punti di criticità” checostituiscono sfide comuni esuggeriscono “l’urgenza di per-corsi ispirati a comunione esussidiarietà a livello regiona-le”.

Questi i punti indicati dal Ve-scovo di Assisi: 1) crisi di sensoe valori, sfida della nuova evan-gelizzazione; 2) crisi di relazio-ni (crisi della famiglia, ‘fatiche’delle comunità parrocchiali,ecc.): sfida di una pastorale dicomunione; 3) crisi della soli-darietà: la sfida della carità; 4)crisi di speranza: la sfida diideare il futuro, il ‘pianeta’ gio-vani. Affrontare queste criticità, haaggiunto Sorrentino, significarispondere anche a dei quesitifondamentali: cosa possiamofare per incrementare l’incisi-vità della nostra presenza evan-gelizzante a livello regionale? Ache punto siamo con il rinnova-mento della catechesi? Comerendere più funzionante la co-municazione a livello regiona-le? Per quanto riguarda i media ec-clesiali, mons. Renato Boccar-

do, delegato Ceu per le comu-nicazioni sociali, ha detto: “C’èla necessità di utilizzare al me-glio questa ricchezza [dei massmedia cattolici, ndr] per rende-re presente il messaggio dellaChiesa nella società contempo-ranea. A questo fine i Vescovihanno affidato alla Commissio-ne regionale per le comunica-zioni sociali il compito di svol-gere innanzitutto un monito-raggio sui mezzi esistenti, diesaminare come meglio coordi-nare le diverse iniziative di co-municazione, e di formulareproposte concrete ai Vescovi invista di una migliore organizza-zione e di una più efficace pre-senza dei mezzi di comunica-zione ecclesiali nella societàcontemporanea”.

Sempre riguardo all’attivitàdelle Commissioni regionali invista dell’avvio della Consultapermanente, è emersa l’urgen-za di “dare più efficacia alla no-stra presenza pastorale - ha sot-tolineato mons. Sorrentino - sul

versante del sostegno alla fami-glia e della presenza culturalesui ‘punti caldi’ della crisi eticache riguarda insieme la fami-glia e la vita. Occorre dare nuo-va spinta al rinnovamento delleparrocchie tenendo presenti leindicazioni della Evangelii gau-dium e rimeditando il suggeri-mento ancora attuale di Chrisfi-deles laici (1988) n. 26: maggio-re partecipazione dei laici, col-laborazione tra parrocchie(Unità pastorali) e promozionedella vitalità delle parrocchieattraverso le ‘piccole comunità’.È certamente necessario, inol-tre, prestare ogni attenzione al-la situazione esistenziale delclero, alla formazione dei futu-ri presbiteri e diaconi, all’intesapastorale tra clero, religiosi elaici”.

Altro tema trattato è stato quel-lo della carità in rapporto allaattuale crisi. “La nostra regione- ha dichiarato Sorrentino - si èdistinta in questi anni per la suainiziativa a livello di carità conle sue opere di ascolto e acco-glienza, e con il Fondo di soli-darietà per le famiglie in diffi-coltà a causa della perdita delposto di lavoro”. Per i Vescovi umbri, “i giovanisono indubbiamente la risorsasu cui investire di più e meglio”.Da qui le domande: “Che cosapossiamo fare di più sul versan-te che maggiormente li riguar-da, ossia i tre ambiti della pa-storale giovanile, vocazionale

ed educativo-scolastica? Qualiiniziative e collaborazioni sonoauspicabili e realisticamentepraticabili?”.

Sono state indicate anche al-cune iniziative di prossima rea-lizzazione che riguardano laCaritas regionale e per le mis-sioni (basti pensare all’ottobremissionario) che vedano unmaggiore coinvolgimento deigiovani attraverso le Pastoraligiovanile, vocazionale, scolasti-ca, familiare e il Coordinamen-to regionale oratori. La Caritas Umbria ha organiz-zato un incontro allargato allealtre Commissioni Ceu per ilprossimo 29 novembre, in cuiillustrerà le attività caritativeche vedranno un maggiore co-involgimento delle singole Ca-ritas diocesane. La Commissione per la famigliapromuoverà quest’anno la “Fe-sta della famiglia”, il 28 dicem-bre, a livello regionale. Su sug-gerimento del card. Bassetti, re-digerà un documento/contribu-to al Sinodo straordinario indet-to da Papa Francesco, che ve-drà centinaia di famiglie umbrealla manifesazione nazionale inpiazza San Pietro il 4 ottobre. La Commissione per l’educa-zione e la scuola ha appena pre-sentato (2 ottobre) la lettera perl’inizio del nuovo anno scolasti-co, e le iniziative 2015 rivolte aquanti sono impegnati nel mon-do della scuola.

R. L.

L’11 ottobre il convegno regionale dell’Apostolato della preghiera

gni anno,l’Apostolato dellapreghiera

organizza il Convegnoregionale conpellegrinaggio presso unsantuario umbro: l’eventodella beatificazione diMadre Speranza è statoquest’anno un motivo inpiù per scegliereCollevalenza e il suosantuario. Sabato 11ottobre: una giornataintera di ritiro perriflettere sulle virtùeroiche e l’operato diMadre Speranza, di santaMargherita M. Alacoque,di suor FaustinaKowalska, le tre donneche Gesù si è scelto per la

O diffusione del culto al suodivin Cuore. PadreCamillo Corbetta,promotore regionaledell’Umbria, aprirà ilconvegno con la recitadelle lodi (ore 9) epresenterà il tema: “Uncanto a tre voci sulladivina misericordia”. Allagiornalista MarinaBerardi, direttoreresponsabile del mensiledel santuario, è affidato ilprimo intervento sullasantità e sui carismi diMadre Speranza (ore 10-10.45). A padre Camillo ilsecondo intervento, nelpomeriggio (ore 15-16),su santa Margheria M.Alacoque: il “canto

specifico della divinamisericordia”. SantaFaustina, il filo rosso chelega le tre mistiche.Seguirà la celebrazionedella messa (ore 16.30)che concluderà lagiornata di spiritualità.Una opportunità, ilconvegno, perapprofondire laconoscenza di queste tredonne, apostole dellaDivina Misericordia, oggiassolutamentenecessaria. Molte cosevanno riviste in questaluce. Molte convinzionivanno rivedute. “Dio è unPadre e non un giudice -sentiamo continuamenteaffermare da Padre

Camillo nei convegnidiocesani. - Dio non tienein conto le miserie degliuomini, le dimentica e leperdona”. Con questospirito l’Adp dell’Umbriasi appresta a vivere lagiornata dell’11 ottobre aCollevalenza.Sicuramente una ricaricaspirituale.

Angelina Gravinawww.umbriaradio.it

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La Convention di presentazione del Csi Perugia

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI DAL CSI

❖ CONVEGNOSport, doping e saluteSi tiene oggi, venerdì 3 ottobre alle ore 17.30all’Umbriafiere di Bastia Umbra il convegno CsiUmbria “Quando si sceglie davvero? Sport,doping e salute”. Il convegno è inseritoall’interno della manifestazione “Fa’ la cosagiusta”. Saranno affrontate varie tematiche: leorigini del doping, il doping nell’era moderna;si parlerà della situazione doping a livelloamatoriale, ma si parlerà anche di prevenzionenel contesto scolastico e all’interno delle societàsportive, e di promozione di stili di vita sportivisani e vincenti.

❖ SPORT PARALIMPICIIncontro con il PapaSabato mattina, Papa Francesco incontreràtutto il mondo paralimpico. In aula Paolo VI siriunirà tutta la famiglia del Cip per fare festainsieme al Papa nell’iniziativa “Believe to BeAlive”. Venerdì sera è prevista una cenaufficiale. Sabato mattina l’incontro con il Papae, a seguire, l’attività sportiva in via dellaConciliazione.

❖ MEETINGAssociativo ad Assisi“Francesco, va’ e ripara la mia casa” è il titolo diAssisi 2014, il tradizionale meeting associativoispirato alla figura di san Francesco, incalendario dal 5 al 7 dicembre. La sede deilavori sarà, al solito, la Domus Pacis a S. Mariadegli Angeli. Sono aperte le iscrizioni alla tregiorni ciessina che, meditando sulla figura delSanto di Assisi, proporrà spunti di riflessionesull’essere Csi e l’essere associazione diispirazione cristiana. Il sabato in programma lavisita ai luoghi di Francesco. Messa serale inbasilica. A impreziosire il meeting, attesi gliinterventi dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons.Bruno Forte e del nuovo presidente dell’Azionecattolica, Matteo Trufelli. Per iscriversi: www.csi-net.it.

❖ CSI - RADIOCollaborazione con InBluAppuntamento radiofonico il lunedì mattinacon lo sport del Csi all’interno dellatrasmissione radiofonica curata da Ugo Scali eAndrea Domaschio. Radio InBlu apre dal mesedi ottobre una finestra con collegamenti einterviste sugli argomenti e le iniziative legateal Csi. Una bella occasione per far sentire,attraverso le radio della Chiesa (trovate lefrequenze per zona geografica su www.radioinblu.it), la voce del Centro sportivoitaliano.

❖ PAPA - 7 GIUGNODisponibile nuovo videoÈ disponibile un nuovo video sull’incontro conPapa Francesco del 7 giugno scorso. Si aggiungea quelli che era già possibile trovare nellasezione del sito www.csi-net.it dedicata ai videoe alle fotografie di quella storica giornata.

SOLIDARIETÀ. Parlano i ragazzidi ritorno dalla missione a Haiti

uesta estate una delegazione del Csi è andata aHaiti con 40 giovani delle società sportive arancio-blu per dare vita al nono capitolo della missione

“Il Csi per Haiti”. Ciò che non tutti sanno, e forse nem-meno possono immaginare, è cosa si prova a vivere un’e-sperienza del genere, tanto “forte” da cambiarti la vita.Ci si può fare un’idea andando alla pagina facebook Csi-perhaiti, dove si trova il diario di viaggio di questa espe-rienza, con le testimonianze dei nostri ragazzi. Vale la pe-na leggerle, farle girare all’interno delle società sportive.L’essenziale è invisibile agli occhi: Haiti è stato un qual-cosa di straordinario, fuori da ogni logica e da ogni di-

Q

mensione spazio-tempo. Ormai è trascorso qualche giorno da quando siamo tor-nati alla nostra quotidianità, ed è bellissimo vedere cometutto abbia assunto un sapore diverso. Ciascuno di noi èpartito con delle domande, con la propria vita alle spal-le, con un bagaglio di dubbi e paure.Haiti ti travolge e ti stravolge, ti porta ad interrogarti pro-fondamente sul valore delle cose e dell’esistenza intera.Haiti cambia la prospettiva da cui guardi il mondo, ti do-na occhi, mani e un cuore diverso. Ti fa capire quali sia-no le cose importanti della vita, e che per essere felici ba-sta spogliarsi di se stessi e riscoprire l’essenziale, perché“l’essenziale è invisibile agli occhi, non lo vedi che con ilcuore”. Per continuare a leggere i racconti di questi ragazzi visi-tate la pagina facebook Csiperhaiti.

Lo sport è uguale per tuttiCSI UMBRIA. Parte il nuovo progetto per venire incontro alle difficoltà economiche

on il presidente regionale del Csi, Carlo Moretti, parliamo del nuovoprogetto “Lo sport uguale per

tutti”. “Prima di tutto - afferma - devodire che lo sport è inteso come gioco, equindi al tempo stesso uno svago maanche un momento di sviluppo perl’ingegno e le forze fisiche. L’idea nascedal semplice osservare ciò che cisuccede intorno: tanti ragazziabbandonano lo sport perché i genitorinon riescono a pagare le quote allesocietà sportive; nelle parrocchie e neglioratori l’attività sportiva diminuisce, oaddirittura scompare, per la mancanza dichi se ne occupi direttamente. I ragazzicrescono con una visione distorta dellosport - si pensi al doping e all’ottenere ilsuccesso a tutti i costi, - che influenza icomportamenti e le relazioni nella vita ditutti i giorni. Ci sono ragazzi cheriescono a praticare lo sport di ‘serie A’ eragazzi che sono costretti allo sport di‘serie Z’, e costretti molto spesso a viverelo sport indirettamente, solo attraverso ivideogiochi”.

“L’area d’intervento e al tempo stesso lefinalità del progetto sono molteplici -aggiunge. - Partendo dalle più semplici aquelle più complesse, abbiamo:- fornire attrezzature di base a quellesocietà sportive, parrocchie, oratori,scuole, squadre amatoriali che ne sonosprovviste, e in questo momento di crisinon riescono ad acquistare;- riuscire a formare ragazzi che poipossano fare da animatori nelleparrocchie e oratori affiancando i parroci- sempre più oberati di impegni - epermettendo lo svolgimento delle attivitàsportive;- creare un Prontosport, un 118 dellosport a disposizione di scuole,parrocchie, Comuni, ecc. per farriscoprire il gioco e lo sport nelle scuole,oratori e nelle piazze di ogni città”.

Tanta carne al fuoco! Quali i tempi direalizzo, e soprattutto dove reperire lerisorse economiche?“Lo sport uguale per tutti non ha

C

scadenza, ma parte subito! Innanzituttocon un’analisi del territorio, conl’individuazione dei luoghi dove esistonoproblematiche connesse allo sport e algioco; dopodiché si analizzeranno lenecessità e i possibili interventi. Siachiaro che il progetto non vuole essere dimera sussistenza, ma vuole fare sì che cisia un coinvolgimento dei ragazzi locali,che piano piano diventino autosufficientie siano gli artefici del loro futuro. Lerisorse economiche sono un grandepunto interrogativo: vogliamoinaugurare una nuova linea e modo difare. Partiremo con quello che abbiamo;una volta che il progetto inizi a darerisultati, solo allora andremo apresentarlo al Coni, ai Comuni, Provincee Regione, presentando nero su bianco iprimi risultati, e chiedendo contributi.Il progetto, come detto, parte subito: ladata ufficiale è il 4 ottobre, sanFrancesco! Con lui condividiamo - con ildovuto rispetto - la volontà di andareverso chi ha bisogno. Il Csi metteràquello che può. A questo proposito,vorrei fare un appello a tutti coloro che

amano il prossimo, a tutti coloro chevedono nello sport e quindi nel gioco unelemento di crescita per giovani maanche per gli adulti: vi chiedo dicontribuire versando un euro (o quantovolete). La moneta da un euro per noisimboleggia l’uno, il singolo che da soloconta poco, ma tanti ‘uno’ fanno unasquadra, fanno il gioco e lo sport. Vichiedo di entrare in questa grandesquadra e di condividere il progetto”. Ci sono associazioni o enti checondividono con voi questo progetto?È possibile per altri aderire?“Al nostro fianco abbiamo Sussidia,un’associazione della quale il Csi Umbriafa già parte in quanto fondatori sono lostesso Csi Umbria, accanto alle Acli -provincia di Perugia e all’Azione cattolicadella diocesi di Perugia. Sussidia nascecon l’intento di mettere a frutto i proventidella raccolta del 5 per mille sul nostroterritorio e farli divenire buone prassi,aiutando chi è in difficoltà. Saremmo benlieti di avere enti, federazioni, societàche vogliano aderire al nostro progetto.Più siamo, più riusciremo a fare!”.

Carlo Moretti,presidente regionale del Csi

Come contribuireer contribuire al progetto “Losport uguale per tutti” si può fare

un versamento sul c/c IT 42 C 0200803035 000029452112 intestato al Csicomitato regionale Umbria pressoUnicredit, filiale di Santa Lucia,scrivendo sulla causale “Progetto Losport uguale per tutti”. Oppurelasciare un’offerta nel nostro standallestito alla fiera “Fa’ la cosa giusta”nei giorni 3-5 ottobre a BastiaUmbra. Oppure destinando il 5 permille a Sussidia, riportando il codice94146010544 nei moduli delladichiarazione dei redditi.

P

Il Centro sportivo italiano è un ente di pro-mozione sportiva di ispirazione cristianache promuove lo sport come momento dieducazione, di crescita, di impegno e diaggregazione sociale, ispirandosi alla vi-sione cristiana dell’uomo e della storia nelservizio alle persone e al territorio.Il CSI risponde ad una domanda di sportnon solo numerica ma qualificata sul pia-no culturale, umano e sociale. Da semprei giovani costituiscono il suo principalepunto di riferimento.

Contatti: [email protected]

PAGINA A CURA DI

l 21 settembre, all’interno del“Villaggio dello sport” Happy MealSport Camp realizzato in piazza IV

Novembre a Perugia, si è svolta la“Convention di presentazione” del Csi- comitato di Perugia. Il presidentedel Csi Claudio Banditelli, insieme atutto il suo staff dirigenziale, hadescritto tutte le attività che vedrannocome sempre il Centro sportivoitaliano - comitato di Perugia in primalinea. La serata ha avuto un ottimosuccesso, e la sala del Dottoratoall’interno del chiostro di SanLorenzo, luogo della manifestazion,era gremita.

“È stato bellissimo vedere il sorrisosui volti dei bambini che, dopo unaun pomeriggio trascorso in piazza agiocare, se ne tornavano sudati ma

I felici a casa”: questo uno deicommenti espressi durante la seratadal presidente Banditelli. E parlandodel Villaggio dello sport: “Devoringraziare l’Amministrazionecomunale – ha proseguito – che ci hasopportato nell’organizzare di questobellissimo evento. È statasicuramente una giornata lunga eimpegnativa, ma ripagataampiamente dai sorrisi e daldivertimento stampato sul volto deibambini presenti. Mi premeringraziare tutti i collaboratori e glianimatori che fanno parte di questanostra grande associazione, e tutti iragazzi dello staff McDonald e icollaboratori del Csi nazionale, inparticolar modo Maurizio Caterina eSara Chiostro, che ci hannomagistralmente supportato

nell’iniziativa”.

Interessanti anche gli interventidegli altri ospiti intervenuti perl’occasione. Tra questi il presidentedel Coni regionale dell’Umbria,Domenico Ignozza, il presidente delCsi regionale Umbria, Carlo Moretti,e il consigliere nazionale ecommissario del comitato di TerniAlessandro Rossi. Nel corso della convention, presentatamagistralmente dal vice presidenteprovinciale Roberto Pascucci, sonoanche state premiate tutte le squadrevincitrici dei tornei primaverili epresentate tutte le attività sportive eformative della stagione 2014-2015che sicuramente sarà, come al solito,avvincente e ricca di iniziative.

Luca Alunni

LA VOCE SPAZIOCSI @[email protected] 11

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

CHIESE E UE. Si sono tenuti a Madrid i Catholic Social Days

Laicato, fatti sentire Le parole di don Ciotti di fronte alle ingiustizie e umiliazioni contro gli esseri umani

Indignazione cristiana

on dobbiamo perdere la ca-pacità di indignarci, persinodi arrabbiarci di fronte alle

ingiustizie che piegano, che umiliano lepersone…”. Le parole, non di oggi masempre attuali, di don Luigi Ciotti tor-nano alla mente leggendo la notizia chel’Australia vende i profughi alla Cambo-gia in cambio di aiuti e denaro, non-ostante Onu e Amnesty abbiano definito“immorale” l’accordo.Le parole di don Ciotti tornano alla men-te nel leggere di alcuni deputati intenti adifendere i propri privilegi mentre la cri-si continua a tenere in ginocchio milio-ni di persone e famiglie.Le parole di don Ciotti tornano alla men-te davanti alla notizia della tortura e del-la lapidazione, a Mosul, di Samira Salehal-Nuaimi, avvocatessa musulmana chesi era battuta per il diritti umani e controla violenza jihadista.Le parole di don Ciotti tornano alla men-te di fronte alla notizia sulla lunghissimacoda di persone per l’iPhone 6. L’indi-gnazione non è di certo per il prodotto,ma per l’ennesima proposta di un usoconsumistico delle nuove tecnologie chesi traduce spesso nel furto della più pre-ziosa risorsa dei giovani: la creatività.Ai bordi della cronaca, la questione del-l’indignazione si muove però in una di-rezione diversa, se non opposta, da quel-le delle manifestazioni che negli anniscorsi hanno attraversato diverse piazzeeuropee.C’è un’indignazione violenta che non co-struisce alternative, che non conduce al-la correzione di scelte sbagliate, che nonrestituisce dignità alle persone offese eumiliate. Si brucia da sola, oppure vienepoliticamente strumentalizzata.C’è un’indignazione culturale che ri-sponde all’affronto, all’umiliazione e al-l’ingiustizia con la forza della ragione enon con la ragione della forza. C’è da preoccuparsi molto quando que-sta indignazione, in nome del perbeni-smo e del conformismo, scompare la-sciando il posto all’indifferenza e al dis-tacco da problemi, disagi e tensioni. Ec’è ugualmente da preoccuparsi quandoqualcuno dice che l’indignazione nonappartiene al cristiano. Come se Gesùnon si fosse indignato per l’occupazione

N“dello spazio sacro da parte dei mercan-ti, e non avesse reso nota la sua fortissi-ma indignazione per ogni offesa arreca-ta ai piccoli.Certo, si tratta di un’indignazione com-pletamente diversa da quella delle piaz-ze e c’è un pensiero - che forse non è disant’Agostino, come alcuni affermano -che può aiutare a definirla: “La speran-za ha due figli bellissimi: l’indignazionee il coraggio. L’indignazione davanti al-le cose così come sono, il coraggio percambiarle!”. Non importa stabilire oral’autenticità delle parole, ma certamen-te si può dire che la collera e l’odio nul-la hanno avuto e nulla hanno a che farecon l’indignazione di persone libere e re-sponsabili.E allora, ai bordi della cronaca quotidia-na, a quale indignazione pensare?L’indignazione è il frutto di una coscien-za non assopita, che riceve e trasmetteimpulsi nella ricerca della verità, dellabellezza e della bontà.L’indignazione è il frutto di un’educazio-ne che anche con l’aiuto - a volte scon-clusionato - della cronaca, bussa allaporta della coscienza.“L’educazione di cui oggi abbiamo mag-gior bisogno - dice ancora don Ciotti - èallora proprio quella alla libertà, alla re-sponsabilità, all’intelligenza critica. L’u-nica in grado di spezzare le catene delconformismo, della rassegnazione equindi dell’ingiustizia, rendendoci capa-ci di operare coraggiosamente i cambia-menti necessari affinché i diritti e la di-gnità di tutti gli uomini siano rispettati epromossi”.Ai bordi della cronaca queste parole di-ventano appello a indignarsi. Indignarsidi fronte all’ingiustizia, all’egoismo, al-l’indifferenza, al furto di umanità. Di-ventano un invito a fare dell’indignazio-ne una risposta forte e costruttiva. Unarisposta pensata e maturata in un per-corso, culturale ed educativo, consape-vole che il perbenismo e il conformismonon sono strade verso il futuro.

Paolo Bustaffa

In fila per l’iPhone 6

uale contributo può dare laChiesa per un’Europa sociale?La Chiesa non ha alcuna

soluzione tecnica. Non ha neppureconcetti politici o economici propricon cui competere nell’arenapolitica. La Chiesa tuttavia partecipaalle preoccupazioni e ai bisogni dellagente, essendo nel mondo. Questo èil motivo per cui non è compito dellaChiesa sviluppare soluzioni in campotecnico per arrivare a miglioramentinelle singole questioni individuali(…). La dottrina sociale è unconcetto olistico che si concentrasulle persone e sulla loro dignità, enon le strumentalizza. Facendo suoi iprincipi di personalità, solidarietà esussidiarietà come un orientamentoper permetterci di stabilire unsistema sociale che non siaunicamente diretto alle questionieconomiche, ma metta a fuoco isingoli membri. La dottrina socialecattolica comunque include non solole proclamazioni in campo socialedel Papa e dei vescovi. Gliinsegnamenti della Chiesa, piuttosto,sono solo uno dei tre pilastri. Unsecondo è costituito dagli studiaccademici di etica sociale nellefacoltà teologiche. Il terzo, a suavolta, è stato per molti anni ilMovimento sociale cattolico. È inparticolare in questo campo che,pertanto, chiamo urgentemente ilaici cattolici a far sentire la lorovoce nelle politiche europee e aproclamare e sostenere la dottrinasociale della Chiesa nel dibattitopolitico. L’efficacia della dottrinasociale della Chiesa dipende anche,primariamente, da cristiani ches’impegneranno nella comunitàdell’Europa e nelle attività cristianepolitico-sociali. La rete di laicicattolici nell’arena politica di tuttal’Europa è certamente un campo incui noi come Chiesa dobbiamoessere più coinvolti. Quando ipresidenti della Commissioneeuropea e del Consiglio europeo,José Manuel Barroso e Herman VanRompuy, così come il vice presidentedel Parlamento europeo, LászlóSurján, si sono incontrati il 10 giugnodi quest’anno per dialogare con ileader religiosi, il presidente Barrosoha illustrato la sua iniziativa diriunire gli intellettuali europei perdiscutere di una nuova “narrativa

Q per l’Europa”. Nella pratica, questosignifica che l’idea della pace comeragione dell’integrazione europeanon è più sufficiente, quasi settantaanni dopo la fine della Secondaguerra mondiale. Molte personesono dell’opinione oggi checombinare il rafforzamentoeconomico, sociale e politicodell’Europa nel mondo globalizzatosia la nuova ragione perché gli Statiin Europa dovrebbero lavorareinsieme. Nella dichiarazione che hotenuto in questo incontro aBruxelles, ho detto che RobertSchuman già attribuiva la necessitàdell’integrazione europea non soloalla logica della pace e dellariconciliazione, ma anche all’auto-affermazione dell’Europa nel mondo.Ritengo che entrambe queste ragionidebbano rimanere ugualmentecentrali oggi. (…) Particolarmente inquesto anno di commemorazioni2014 – a 100 anni dall’inizio dellaPrima guerra mondiale – dovremmocomunque anche non dimenticare lemotivazioni alla base della pace.Jean-Claude Juncker, il nuovopresidente della Commissioneeuropea, è solito dire: “Se avetequalche dubbio sull’Europa, dovrestevisitare un cimitero militare”.Pertanto non dimentichiamo che leinterconnessioni esistenti in Europasono anche una ragione per cui noi,in Europa, non solo viviamo in pace,ma viviamo insieme da amici.L’Europa rimane un progetto di pace,libertà e riconciliazione – anche e inparticolare in questo 2014, che è cosìdifficile in termini di politica estera.La dimensione sociale dell’Europa èun contributo maggiore perimparare la lezione della storia erinforzare il progetto di unificazioneeuropea. Come disse a SalisburgoChristopher Clark, l’Europa socialecome un elemento costituente di unordine basato sulla pace è senzadubbio “uno dei più grandi traguardidella storia dell’umanità”.

Card. Reinhard Marxpresidente Comece

Alcuni passaggi dell’intervento diapertura della seconda giornata deiCatholic Social Days for Europetenutisi a Madrid dal 18 al 21settembre (fonte: Eurcom, testointegrale su www.catholicdays.eu)

La Fisc chiede al Governo di attenuare i tagli per sostenere le voci libere

on sappiamo se sia stato troppopessimista il presidente della Fisc(Federazione italiana settimanali

cattolici), Francesco Zanotti, quando lamattina del 25 settembre alla Camera deideputati, intervenendoall’incontro “Garantire ilpluralismo dell’informa-zione. Appello urgente alGoverno e al Parlamen-to”, ha detto: “La stampadiocesana che rappresen-to, con le sue 189 testate,sta vivendo un momentoveramente difficile. Si na-viga a vista, senza saperecosa accadrà domani.Quasi non ci sono più la-crime per piangere, e cidomandiamo se nei con-fronti della stampa locale in genere,qualcuno voglia la nostra morte”. Il fatto di aver indetto un incontro perpresentare l’appello al Governo, con al-cune proposte concrete, denota la volon-tà di opporsi a una crisi che sta toccandoun po’ tutto il mondo dell’informazione:dalle reti televisive alle grandi societàeditoriali fino alle società editrici più pic-cole. Questo composito mondo della stamparegionale, provinciale, locale, dei picco-li editori di libri e riviste varie, delle gio-vani cooperative di giornalisti che si ci-

N

mentano con la comunicazione in rete econ iniziative d’avanguardia, oggi è ac-comunato da un destino che sta metten-do a repentaglio la sopravvivenza di gior-nali e riviste dalla storia lunga e glorio-sa, ma con crescenti difficoltà economi-che. I dati forniti all’incontro sono allarman-ti: meno 22% le vendite in edicola negliultimi cinque anni, meno 50% la pubbli-cità, 3.000 posti di lavoro persi nelle re-dazioni delle testate maggiori, 1.000 inquelle dei giornali più piccoli e dei terri-tori.

“Negli ultimi dieci anni i contributi pub-blici all’editoria sono scesi da 120 a 55milioni di euro - ha ricordato RobertoCalari di Alleanza cooperative italiane. -Così non si può proseguire. Dopo i 32giornali che hanno chiuso negli ultimidue anni, altre decine di testate locali ri-schiano di scomparire. Si tratta di gior-nali radicati nel territorio, che sono unelemento essenziale della democrazia edel pluralismo dell’informazione”. “La crisi è di tutto il sistema editoriale –ha affermato Franco Siddi, segretariogenerale della Federazione nazionalestampa italiana (Fnsi) – e, oltre alla per-dita dei posti di lavoro, siamo di fronte aun netto dimagrimento dell’offerta e del-la qualità”. Caterina Bagnardi, rappresentante del-la File (quotidiani locali) ha descritto iprovvedimenti di sostegno all’editoria inalcuni Paesi europei: l’Austria con 500mila euro a testata oltre a una quota va-riabile in funzione delle copie vendute;Danimarca con fondi fino a un massimodi 2 milioni di euro; la Francia con prov-videnze varie; la Germania con fondi

erogati dai Laender; la Gran Bretagnasenza alcun aiuto specifico e totale liber-tà di stampa entro la “Common Law”. La richiesta formulata da Zanotti a nomedella Fisc parte dal fatto che “negli ulti-mi due anni abbiamo subìto tagli di cir-ca il 60% dei contributi, mentre il restodell’editoria che usufruisce dei contribu-ti sulla legge 250/90 ha subìto un taglio dicirca il 30%. Quindi, per evitare di doverassistere a chiusure di testate, chiedia-mo che anche nei nostri confronti si por-ti il ‘taglio’ al 30%, così da lasciare un po’di respiro ai giornali diocesani. La que-stione - ha aggiunto - non è una battagliaper conservare privilegi, anzi è esatta-mente il contrario: si tratta di poter usu-fruire di quel minimo di sostegno chepermette di mantenere in vita queste vo-ci libere”. Tre gli appelli rivolti al Governo: avviareun tavolo di confronto con gli operatoridel settore per definire obiettivi e strate-gie per una vera “riforma dell’editoria”da tempo attesa; accelerare la revisionedelle norme sull’emittenza televisiva e ra-diofonica; provvedere, con la prossimalegge di stabilità, a garantire le risorseadeguate agli strumenti di intervento chela legge già oggi prevede per l’editorianon-profit, cooperativa, di idee e di testi-monianza (tra cui rientrano in particola-re le testate diocesane).

Luigi Crimella

La proposta del presidentedella Federazione deisettimanali cattolici:“Chiediamo che anche neinostri confronti si porti iltaglio dei contributi al 30%,così da lasciare un po’ direspiro ai giornali diocesani”

LA VOCE ATTUALITÀ12

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 LA VOCE UMBRIA&DINTORNI 13

al 10 al 12ottobre torna“Altrocioccolato”

festa internazionalededicata alla filiera delcacao equo-solidale.Tema di questaedizione, che si terrà aCittà di Castello, è “Ilcibo è nudo” che nasceproprio dall’idea di“spogliare” il cibo, permostrarne i lati nascosti.Scopo dellamanifestazione è quellodi sostenere i valori delcommercio equo esolidale, favorendo laconoscenza di unmodello di sviluppoalternativo e offrendo aiproduttori del Sud delMondo la possibilità dipresentare i frutti delloro lavoro.Contestualmente adAltrocioccolato, sisvolgeranno anche leiniziative che rientranonell’ambito delle“Giornate regionali delcommercio Equo esolidale”. Protagonistadella tre giorni unamostra mercato che

D ospiterà stand diimportatori, produttori eartigiani cioccolatieri,provenienti da ogniparte di Italia. Ospited’onore, dunque, ilcioccolato, quello equoe solidale, biologico eartigianale. Ma nonsolo. Il programmaprevede una fitta rete dieventi culturali, tradibattiti, seminari,mostre e laboratori chefaranno da cornice allafiera, ospitata nel centrostorico della città. Tragli eventi più attesi dagliintenditori dell’equo-solidale, l’assembleanazionale di Agices. Adaccompagnare il tuttomusica e artisti.

Corciano dal 3 al 5ottobre si tiene laquarta edizione di

“Corciano castello di vi-no”, tre giornate di degu-stazioni enogastronomi-che, con 15 cantine dellazona del Trasimeno e 13punti di ristoro, sullosfondo di eventi folklori-stici, concerti live, dj set,premiazioni e conferen-ze. Un evento nato conl’obiettivo di sostenere equalificare il castello diCorciano attraverso la ri-scoperta e il recupero ditradizioni vinicole delterritorio. Promosso dall’associa-zione “Corciano castellodi vino”, composta dalletre storiche associazioni

locali ApdCorciano,Filarmoni-ca Corcia-no e Pro lo-co di Cor-ciano, l’e-vento sisvolgeràall’internodelle anti-che vie

A medievali del borgo. “Corciano castello di vi-no” è un percorso senso-riale itinerante rivolto atutti gli amanti del buonvino e delle tradizioni. Ivisitatori, acquistando ilproprio calice a 5 euro,potranno degustare gra-tuitamente i diversi vinidi tutte le cantine che perl’occasione allestirannospazi personali, distribui-ti per le vie del paese. Nel corso dei tre giornisarà possibile assaporareanche le numerose deli-zie gastronomiche localigrazie ai corner, punti diristoro all’aperto, dislo-cati nel centro storico delborgo. Musica dal vivo edanimazioni contribuiran-no a creare un’atmosfe-ra suggestiva ed emozio-nante.Tra le novità di quest’e-dizione, anche alcunecollaborazioni con im-portanti realtà del terri-torio, quali l’Associazio-ne Avanti Tutta Onlus diLeonardo Cenci e l’Acca-demia del Peperoncinodi Perugia.

Cioccolato e vino al castelloAltrocioccolatoDal 10 al 12ottobre a Cittàdi Castello lamanifestazio-ne dedicataall’equo-solidale.

Dal 3 al 5 ottobrea Corcianoitinerarienogastrono-mici allascoperta ditradizionivitinicole del territorio

n fine settimana al-la riscoperta dellaantica via Flaminia.

“Expeditio prima: Flami-nia” è il tema intorno alquale si svolge la primaedizione di una iniziativasulle orme degli antichi ro-mani nel territorio umbro compreso tra Ocriculum, Narnia e Carsulae. Il percorso èincentrato sul cammino compiuto da unalegione romana in marcia, che si sposta lun-go l’antica arteria, sostando nelle aree ar-cheologioche e nelle piazze delle tre cittàcoinvolte: il 3 ottobre a Otricoli, il 4 a Nar-

U ni, il 5 a Terni(Carsulae). In occasionedelle soste sisvolgono dellerievocazionistoriche, comel’allestimento

di un accampamento militare di epoca ro-mano - repubblicana, con rappresentazionidi scene di vita quotidiana e addestramen-ti militari. Gli eventi saranno affiancati dalaboratori didattici e banchi artigianali, perricostruire la vita romana e gli antichi me-stieri, ospitati dalle varie trutture museali

‘Expeditio prima: Flaminia’. Otricoli, Narni e Terni(l’Antiquarium San Fulgenzo a Otricoli, ilmuseo civico Palazzo Eroli a Narni, il centrovisita U. Ciotti di Carsulae).I visitatori saranno coinvolti nella ricostru-zione di acconciature romane, nei labora-tori di scrittura antica e altro ancora, conparticolare attenzione per attività dedicateai più piccoli.Il progetto organizzato dai singoli comuni edall’associazione culturale Gens Iulia, in col-laborazione con la società Space, è finaliz-zato alla valorizzazione territoriale, cultu-rale e turistica della via Flaminia. Per info http://expeditioprima.anticaviaflaminia.it.Facebook: “anticaeviae”

14 LA VOCE LETTERE&OPINIONI VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Bene fa Assisi a tutelare la famiglia naturale!

to leggendo il vostro giornale n. 33di venerdì 19 settembre, che a

pagina 7 parla del Consiglio comunaledi Assisi che ha approvato con unadelibera “a tutela della famiglianaturale”. Per quello che mi riguarda, isacramenti sono sette: battesimo,confessione, comunione o eucarestia,cresima, Ordine, matrimonio, unzionedegli infermi. Perciò il matrimonio è unsacramento tra uomo e donna: sisposano e sono moglie e marito, poiavranno i figli e allora padre e madre.Sono millenni che è così, il matrimoniotra uomo e donna è indissolubile, comela famiglia che è sacra e egualmenteindissolubile. Ma sia al Governo italianoche all’Unione europea non importanulla come sta la gente: parecchi sisuicidano che non hanno lavoro, si tassachi assume, se uno è ferito da unanimale (orsa Daniza) tutelano l’animalee non l’uomo, vanno a favore di gay,lesbiche, omosessuali, ecc. Sbarcano gliimmigrati a Lampedusa, li salvano, glidanno tutto, ma a noi italiani ciprendono a calci. I cristiani sonomaltrattati. Io sto con il Consigliocomunale di Assisi, finalmente vedopersone serie cui sta a cuore la famigliatradizionale, cioè uomo e donna, mogliee marito, padre e madre. Viva PapaFrancesco e Giovanni Paolo II! Sono lorogli insegnanti!

Giuseppe LombardoCalvi dell’Umbria

Caro lettore, mi associo al suo“evviva” e grazie delle sueosservazioni. Per quanto riguardagli immigrati, la questione è moltocomplessa, e carica di morti e digrande malessere e sofferenza pertutti. Non è vero che a loro si dàtutto: spesso non si dà nulla, ed ètanto se si riesce a salvargli lavita. Si deve prendere coscienzache il mondo è cambiato e cambiasempre di più, per cui ci si deveattrezzare per affrontare conconsapevolezza le sfide del nostrotempo.

Sinodo sulla famiglia:Gesù dà un suggerimento

Gentile Direttore,alla vigilia del Sinodo dei vescovi,mentre viviamo una intensa riflessione,spesso divisa e al suo interno incontrasto, la parabola della liturgia didomenica 21 settembre pareprovvidenziale (Matteo 20,1-16). Innanzitutto chiarisce con semplicità e facilecomprensione la diversità della logicaumana e della logica di Dio, diconseguenza persuade sulla differenzadella misura della giustizia e quelladell’amore: sono due misure diverse inprofondità, e non stupisce capirlo. Alloraviene spontanea la domanda: qualemisura deve praticare la Chiesa?Altrettanto chiara a me pare la risposta:quella dell’amore, della misericordia(direbbe Papa Francesco), del perdono,come hanno sempre testimoniato i santicon la loro vita. Ancora una volta laParola di Dio illumina nelle difficoltà,nelle difficili responsabilità, sel’accogliamo; addirittura, io penso, puòpersuadere anche i non credenti. Chipuò trovare ragione per rifiutarel’amore? Certo l’amore che concilial’amore per tutti, come nella parabola:gli operai del mattino non sono

S

danneggiati dall’amore per quelli dellasera, hanno avuto quello che avevanopattuito.

Amabilia DiotalleviTerni

Eucaristia ai divorziati,tra Diritto e misericordia

Non è un segreto che nell’ambito dellaChiesa si confrontino da mesi due linee:consentire o no l’eucaristia ai divorziatirisposati? Da tempo comunque nei loroconfronti è emerso un atteggiamento dicomprensione. Basti pensare alladifferenza di giudizio tra il Codice didiritto canonico del 1917 che parlava dipubblici peccatori, e quello attuale. Siasan Giovanni Paolo II sia Benedetto XVIhanno esortato all’accoglienza e allacura pastorale. Stiamo parlando didonne e di uomini, di bambini e diadulti, che vivono situazioni difficili.Papa Francesco ha chiesto che i Padrisinodali, nei casi delle famiglie ferite,indichino la via del Samaritano, che sitrovino il vino e l’olio, che si accolganonella locanda. La misericordia non sisgancia mai dalla verità; al riguardo ilVescovo di Roma ha precisato: “Tra lecondizioni che accomunano ipartecipanti alla celebrazioneeucaristica, due condizioni sonofondamentali per andare bene a messa:tutti siamo peccatori, e a tutti Dio donala Sua misericordia”. Papa Francesco ha

di recente affermato che davanti a tanteesigenze pastorali, davanti a tanterichieste di uomini e donne, corriamo ilrischio di spaventarci e di ripiegarci sunoi stessi in atteggiamento di paura edifesa. Da questo atteggiamento dipaura e difesa, ha spiegato Bergoglio,“nasce la tentazione della sufficienza edel clericalismo, quel codificare la fedein regole e istruzioni, come facevano gliscribi, i farisei e i dottori della Legge deltempo di Gesù. Avremo tutto chiaro,tutto ordinato, ma il popolo credente ein ricerca continuerà ad avere fame esete di Dio”.

Pier Luigi GalassiPerugia

Qualche necessaria riflessionesulla fecondazione eterologa

L’“eterologa” in Umbria si farà, e si faràgratuitamente. Esistono però limiti eticinon secondari, da più voci sollevati, giàemersi nella discussione a livelloministeriale sulla fecondazioneeterologa. Come e quanto si terrà inconto questa prospettiva?Comprendiamo che i temi eticirappresentino per il lettore medio unargomento poco attraente, ma la nostrapreoccupazione diventa almeno inparte, più visibile in rapporto allaquestione economica “occulta” che lafecondazione eterologa si trascinadietro: il grande business potenziale del

Don Franco nel cuore della sua comunitàei stato così poco con noi, eppure sei entrato subitonella nostra vita. Sorriso schietto, occhi penetranti e

sereni, mani aperte all’accoglienza e alla benedizione;ci ammonivi, consigliavi, talvolta serravi le labbra eannuivi per dire: è così, sì, è proprio così, è questo ilvostro Gesù, è questo il suo amore per noi. L’Amore acui dobbiamo corrispondere amandoci fra noi. Carodon Franco, creatura fragile, uomo di Dio, ostiaspezzata per noi, custodiremo nel cuore le tue prezioseparole ricche di fede e di speranza. Vergine santa,porta del Cielo, affidiamo il nostro Pastore al tuoamore di madre; lui, tuo figlio prediletto, sarà semprevivo nell’abbraccio misericordioso di Dio e nei cuori dichi lo ha amato.

La comunità parrocchiale di Prugneto

S È bello e di grande conforto sentire che vi è unacomunità - e sappiamo che non è la sola - che haun ricordo non solo positivo, ma caricodell’affetto di tante persone. Rimane in tutta lavicenda l’amaro in bocca per come si è svolta eper il suo tragico epilogo, e un rammarico perl’insensibilità di chi si è affrettato a difendere idiritti di informazione e si è dichiaratopreoccupato per la presunta messa indiscussione di tale diritto. Non si è dimostratopreoccupato che da certe notizie potesse derivarepiù o meno direttamente un danno per lapersona. Se vi sono delle regole nel fareinformazione, una è il rispetto per la dignitàdelle persone, anche quando si tratta di un prete.

mercato dei gameti e degli uteri, chedire in vendita e in affitto non si può,ma la casistica questo ci consegna, atariffari decisamente anticrisi. Laragione lascia pensare che il mercato dimateriale umano è un limite etico delquale discutere. Pur tenendosi fuori daquesti aspetti - che per onor di veritàvanno citati - la parola “gratuità” delpercorso sanitario lascia sempre qualchedubbio. La gratuità per l’utente non lo èaffatto per il contribuente, e invecediventa un’opportunità favorevolissimaper gli operatori di settore. Ecco cheallora i conti cominciano a tornare piùgiusti. Ma torneranno altrettanto giustial momento di considerare che il dirittoalla salute è una cosa, ma il “diritto alfiglio” è una cosa diversa? Comespieghiamo alla comunità, nella crisiattuale, l’onere di pagare il prezzo deldiritto al figlio a tutti i costi?Raccogliamo allora la provocazione (maneanche poi tanto) di Scienza & Vita: sel’accesso alla fecondazione eterologadeve essere gratuito, perché anche ilpercorso alle adozioni non dovrebbeesserlo? Considerando costi che possonosuperare anche i 20.000 euro, comeriporta il Centro di ricerche sullagestione dell’assistenza sanitaria sociale.Il “diritto al figlio” si esprime anchenell’utilissima e stavolta eticamenteineccepibile opzione adottiva. Tral’altro, aggiungiamo, la tutela delbambino futuro membro della società,nel caso dell’eterologa, si ponepesantemente, a monte, con letentazioni di selezione eugenetica; ilrischio di produrre Ogm umanidovrebbe qui stimolare la coscienza auna riflessione. Parimenti, a valle,ritroviamo le ricadute sul diritto di ogniessere umano a conoscere le proprieradici. Nondimeno, esiste il rischiostatisticamente significativo diconsanguineità tra persone ignare dellapropria parentela che già in altricontesti internazionali si è posto. Insostanza, gli aspetti etici implicatinell’eterologa sono davvero consistenti.Preghiamo tutti di tenere a mentequesto tema, che non è aleatorio e nonè ideologico, ma un dato oggettivo sulquale riflettere. Di tutto questo discorso,la cosa che vorremmo rimanesse nellatesta e nel cuore del lettore è cheparliamo di coppie che desideranodiventare genitori, che magari soffronoper una difficoltà ad avere figli, maparliamo soprattutto di bambini, chesono quelli senza voce in capitolo intutto questo, e ciò non può indurci aragionare senza criteri etici.

Ernesto Rossipresidente Forum famiglie Umbria

HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani

L’islam ha deilati allarmanti

o già parlato delleragioni per cui trovoallarmanti gli effetti

globali della (ri)nascita delCaliffato islamico.L’argomento merita di essereapprofondito. Ci sono alcuniaspetti della mentalitàislamica che devono essereconosciuti. Beninteso, se nepuò parlare solo in terminigenerali e approssimativi, conriferimento a grandi masse ea linee di tendenza; le singolepersone poi possono essere esono molto diverse, e questova precisato per non fare tortoa nessuno. Dunque: il primopunto è che la dottrinaislamica non conosce ladistinzione tra la sferareligiosa e quella secolare, oper dirla in termini nostri, trala Chiesa e lo Stato. Ladottrina cristiana invececonosce questa distinzione(“Date a Cesare...”); nel corsodei secoli la Chiesa l’hatradita mille volte, ma ilconcetto è rimasto. Per gliislamici non è così: lacomunità dei credenti e lasocietà civile sono tutt’uno, e iprecetti religiosi sono leggedello Stato. Quindi, se c’è uncapo supremo religioso (ilcaliffo), questi è anche il caposupremo civile, e non lo èsolo entro un certo territorioma dovunque vi siano fedeli.Il sedicente califfo dei nostrigiorni è riconosciuto cometale solo da una piccolaminoranza, ma basta che quae là, nei Paesi occidentali,qualche gruppetto di fanaticilo segua, e avremo nuclei diterroristi pronti a tutto. Poi c’èun fattore più propriamenteculturale. Gli islamici sisentono i seguaci e idepositari della Rivelazionedivina nella sua ultima edefinitiva manifestazione, epensano quindi di essereculturalmente e moralmentesuperiori a tutti gli altri, acominciare dai cristiani cheintimamente disprezzano,anche perché i cristiani sono iprimi a non prendere sulserio la propria religione. Ilfatto che gli occidentali negliultimi secoli abbianoraggiunto livelli di benessere,potere economico, poterepolitico e via dicendo,superiori a quelli degli altripopoli, gli islamici lo vivonocome un furto e unasopraffazione, e covano unsordo rancore pronto atrasformarsi in vendetta.Ripeto: non tutti sono così. Maquesta è l’acqua nella qualenuotano i pesci che ilsedicente califfo chiama araccolta.

Pier Giorgio Lignani

H

IL PUNTO

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Stampato su carta riciclata

vescovi nominati nell’ultimoanno sono stati convocati aRoma per un corso di forma-

zione sul ministero episcopale dapoco iniziato, promosso dallaCongregazione per i vescovi, dal-la Congregazione per le Chieseorientali e da Propaganda Fide.Hanno partecipato i tre vescovirecentemente ordinati in Umbria:Piemontese, Marconi, Giulietti.Sono state giornate intense, riem-pite da quattro relazioni al giornotenute da cardinali e vescovi, re-sponsabili dei vari dicasteri dellaCuria romana.Tra i partecipanti si è subito sta-bilito un clima fraterno, caldo earricchente nella conoscenza,nell’incontro fraterno, nel con-fronto, nella preghiera, nel pelle-grinaggio alla tomba dell’aposto-lo Pietro, al santuario del DivinoAmore, alla tomba di san France-sco e alla Porziuncola.Al termine del percorso formativovi è stato l’incontro con PapaFrancesco, che ha rivolto un dis-corso a dir poco meraviglioso. Haproposto parole che si possonosintetizzare in un vocabolario o

I

prontuario del vescovo. Conoscenza personale:“Ora posso finalmenteassociare la prima cono-scenza avuta dalle carteai vostri volti, e dopoaver sentito parlare divoi, posso personalmen-te ascoltare il cuore diciascuno e fissare lo sguardo suciascuno per scorgere le tantesperanze pastorali che Cristo e lasua Chiesa ripongono in voi. Pro-fumate di Spirito santo con le vo-stre Chiese, siete case abitate dalVangelo, che è stato aperto sullavostra testa”.Presenza stabile: “Quando latita ilPastore o non è reperibile, sonoin gioco la cura pastorale e la sal-vezza delle anime. Voi siete statilegati da un anello di fedeltà alla

Chiesa che vi è stata af-fidata, perciò serve l’in-timità, l’assiduità, la co-stanza, la pazienza. Nonservono vescovi conten-ti in superficie: non sia-te vescovi con scadenzafissata. È importantenon bloccare la forza ri-

sanatrice che sgorga dall’intimodel dono che avete ricevuto, equesto vi difende dalla tentazionedi andare e venire senza meta. Enoi abbiamo imparato dove an-diamo: andiamo sempre da Gesù.Per abitare pienamente nelle vo-stre Chiese è necessario abitaresempre in Lui e da Lui non scap-pare: dimorare nella sua Parola,nella sua eucaristia”. Amate il popolo che Dio vi ha da-to, anche quando avranno “com-

messo grandi peccati”, senzastancarvi di “salire dal Signoreper ottenere perdono e un nuovoinizio. Hanno bisogno della vostrapazienza per essere curati, percrescere. Vi raccomando soprat-tutto i giovani e gli anziani. I pri-mi perché sono le nostre ali, e isecondi perché sono le nostre ra-dici. Ali e radici senza le quali nonsappiamo che cosa siamo e nem-meno dove dovremo andare. Pen-

sate ai vostri sacerdoti, in primis:ce ne sono tanti che non cercanopiù dove Lui abita, o che dimora-no in altre latitudini esistenziali,alcuni nei bassifondi. Altri, di-mentichi della paternità episco-pale o magari stanchi di cercarlainvano, ora vivono come se nonci fossero più padri o si illudono dinon aver bisogno di padri. Vi esor-to a coltivare in voi, Padri e Pa-stori, un tempo interiore nel qua-le si possa trovare spazio per i vo-stri sacerdoti: riceverli, accoglier-li, ascoltarli, guidarli. Vedo in voi le sentinelle: capaci disvegliare le vostre Chiese, alzan-dovi prima dall’alba o in mezzoalla notte per ridestare la fede, lasperanza, la carità; senza lasciar-vi assopire o conformare con il la-mento nostalgico di un passatofecondo ma ormai tramontato”. Pastori in grado di ricomporre l’u-nità, “di tessere reti, di ricucire,di vincere la frammentarietà. Purcustodendo gelosamente la pas-sione per la verità, non sprecateenergie per contrapporsi e scon-trarsi, ma per costruire e amare”.* Vescovo di Terni - Narni - Amelia

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Un vocabolarioper i vescovi

† padre Giuseppe Piemontese*

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Angeli con insegne vescovili

l’annuncio del sacrificio delFiglio di Dio e l’accenno che ilRegno sarà dato a “un popoloche ne produca frutti”. Laseconda lettura mostra un altroaspetto del volto di Dio: la

rassicurazione,l’esortazione, laserenità, la pace,quasi comecontrappunto, maanche comeintegrazione aglialtri due brani.Si dà per assuntoche i brani nonfanno soloriferimento aifatti storici mahanno unavalenza sia sulpiano personaleche come Chiesa.

Il rifiuto di aderire alla Parolaviene presentato in tutta ladrammaticità sia perchécontrapposto all’amore di Dioche si manifesta in manieracosì dolce e piena, sia perchécollega in manieraindissolubile i nostricomportamenti con laPassione di Cristo.

Si propone qualcheconsiderazione. Nei rapportitra le persone, ogni scelta siinserisce in unaconcatenazione di eventi sulpiano psicologico, relazionale edi accadimenti, per cui ogniscelta ha conseguenze dellequali non sempre è agevoleavere consapevolezza, e che avolte hanno sviluppi al di là deinostri gesti e intenzioni. Lacoscienza di ciò ci rende piùattenti, più prudenti. Questovale tanto più quanto più lerelazioni sono intense ecoinvolgenti. Si pensi alla vitafamiliare: è necessaria unacura assidua per mantenererapporti soddisfacenti; èdifficile a volte tornare indietrodopo un percorso - anche nonmolto lungo - diincomprensioni, di distrazione,

Azioni che arrivano lontano Vangeloera un padrone di casa, il quale piantò una vigna,le fece attorno una siepe, vi scavò una buca perpigiare l’uva e vi costruì una torre; poi l’affittò a dei

vignaiuoli e se ne andò in viaggio. Quando fu vicina la stagionedei frutti, mandò i suoi servi dai vignaiuoli per ricevere i fruttidella vigna. Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiaronouno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono... Finalmente,mandò loro suo figlio, dicendo: ‘Avranno rispetto per mio figlio’.Ma i vignaiuoli, veduto il figlio, dissero tra di loro: ‘Costui èl’erede; venite, uccidiamolo, e facciamo nostra la sua eredità’”...

’C“

Commento alla liturgia della Domenica

Le nostre scelte -verso chi amiamo,verso Dio - hannoconseguenze più grandi del previsto

XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A

iemerge nelle lettureodierne il tema delladomenica precedente: il

rifiuto dell’adesione al regno diDio. Nella prima lettura, ilprofeta Isaia contrappone inmaniera efficace e poetical’amore di Dio per il Suopopolo, la Sua iniziativa, la Suadedizione, all’atteggiamentodel popolo eletto, che comportala sua condanna. Il Vangelopresenta il medesimoatteggiamento di amore ededizione di Dio verso il suopopolo, e il rifiuto diquest’ultimo. Sono presentiperò altri due elementi:

R

di sottovalutazione, dinoncuranza. Esistono elementidi analogia tra il rapporto chesi sviluppa tra le persone e ilnostro rapporto con Dio.Questo vale naturalmente perle creature, non per il Padre ilcui amore e fedeltà rimangonoimmutati. Il nostro rapporto locostruiamo nel tempo; i nostrigesti di fedeltà e infedeltà, lanostra attenzione o distrazionedi ogni giorno hannoconseguenze importanti per ilfuturo della nostra vitacristiana. Anche nelladimensione comunitaria, leazioni di singole persone o digruppi comportanoconseguenze che a volte sononon preventivabili, e chespesso trascendono larilevanza dei singoli episodipresi isolatamente,

determinando conseguenze avolte molto gravi. Si pensi alloscoppio della Prima guerramondiale, con ripercussioniche andarono ben oltre leintenzioni e gli interessi deisingoli gesti delle persone eperfino degli Stati.Analogamente, in ambitoecclesiale, ricordiamo lasostanziale scomparsa diChiese una volta floride comequelle dei primi secoli in Africae Asia Minore; ciò senza unachiara “causa” che abbiadeterminato gli eventi. Oggi siva discutendo del “declino”delle Chiese occidentali e dellosviluppo di altre in Asia, Africa,America Latina. Cosasuccederà negli anni futuri,non è dato saperlo.

In conclusione, sia su unpiano personale checomunitario, le conseguenzedelle nostre azioni sono ingenere più rilevanti di quantonoi ci aspettiamo e possiamoprevedere o desideriamo. Daun lato, quindi, l’importanza diesercitare la vigilanza e ildiscernimento; dall’altro, laconsapevolezza che il nostrodestino - sia umano checristiano - necessita diQualcuno che ci sappiaguidare per potersperare di non produrre“acini acerbi”.

Sergio BiaginiAmbretta Berioli(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)

“FIRMATO” Famiglia

CRITTOCRUCIVERBASistema nello schema una letteraper casella in modo da ottenereorizzontalmente 10 parole, ognunadelle quali è contenuta nel Vangelodi questa domenica. A numerouguale corrisponde lettera uguale.A lavoro ultimato, leggendo dall’al-to verso il basso nella colonna dalbordo nero, troverai la frase-chiavedel Vangelo (4,6).

A cura di Michela MassaroSPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINISPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI

LA PAROLAdella Domenica

PRIMA LETTURADal libro del profeta Isaia 5,1-7

SALMO RESPONSORIALESalmo 79

SECONDA LETTURADalla Lettera di Paolo ai Filippesi 4,6-9

VANGELODal Vangelo secondo Matteo 21,33-43

SOLUZIONEDELCRUCIVERBADELNUMEROPRECEDENTE

La frase chiave è: Fare lavolontà del Padre

Lorenzo Perri

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ MUSICAAperte le iscrizioni ai corsi della Scuola diocesanaIl 1° ottobre sono iniziate le lezioni allaScuola musicale diocesana Frescobaldi.Sempre aperte le iscrizioni per frequentarei corsi di tastiera, chitarra, pianoforte,violino e qualsiasi altro strumento. Perfacilitare la frequenza la scuola, oltre lasede centrale in corso Cavour 184, hasezioni anche a Bagnaia e a Perugia pressola parrocchia di Monteluce e della chiesaMadonna delle Grazie in via Caprera.Telefonare di pomeriggio allo 075 5736171.

❖ CITTÀ DELLA PIEVEIncontro eucaristicoe adorazione al santuarioL’Associazione laicale eucaristica riparatrice(Aler) promuove per sabato 25 ottobre aCittà della Pieve, presso il santuarioMadonna Fatima (largo della Vittoria), unincontro eucaristico spirituale per gliassociati della diocesi di Perugia e dellediocesi umbre. L’incontro inizia alle ore 16con una conferenza a carattere formativo ea seguire un’ora di Adorazione eucaristicaper concludersi con la Celebrazioneeucaristica d’orario, alle ore 18, presiedutadall’assistente ecclesiastico nazionale p.Franco Nardi, ofm capp. “Possonopartecipare non solo i diretti interessati,ma chiunque del popolo di Dio fosseinteressato” spiega Luciano Sdruscia,delegato diocesano della Aler.

❖ “AMICI DEL MALAWI”Una precisazione sulleorigini dell’associazioneIn riferimento all’articolo pubblicato su LaVoce n. 34 del 26.09.2014 ed intitolato “Inotto in Malawi”, come Associazione “Amicidel Malawi” ci sentiamo in dovere dicorreggere alcune inesattezze. Inparticolare va precisato che, alla morte didon Gino Vicarelli, legato al missionariocomboniano padre Duccio Stefani,avvenuta nel 1982, mons. Remo Bistoni,amico fraterno di don Gino, assieme adAndrea Vicarelli, promuovono e guidanonel 1983 il primo avventuroso viaggio inMalawi, accompagnati da un gruppo diamici sacerdoti e laici. Nasce così il gruppospontaneo “Amici del Malawi”, che il30/01/2002 si costituisce giuridicamente inAssociazione di volontariato “Amici delMalawi” onlus, della quale mons. RemoBistoni diviene il primo presidente. (Associazione ”Amici del Malawi”)

PERUGIA. Sono 30 anni che nella chiesina dellaMadonna della Luce siporta avanti l’adorazioneeucaristica quotidiana

ono passati trent’anni da quell’otto-bre 1984 in cui, per la prima voltanella chiesina della Madonna della

Luce, il celebre predicatore padre Ranie-ro Cantalamessa celebrò la messa per da-re ufficialmente il via all’adorazione eu-caristica perpetua. Siamo a Perugia, alfondo di via dei Priori; la chiesa della Ma-donna della Luce era rimasta a lungo indisuso, ma è stata restaurata in seguito aun’ispirazione improvvisa che aveva illu-minato la Comunità Magnificat, nata nel1978. “Sentimmo con forza - ricorda una delledirette interessate, Wanda Rossi - le pa-role di Gesù alla samaritana: ‘Se tu cono-scessi il dono di Dio!’. Confidammo l’ideadell’adorazione perpetua al vescovomons. Pagani, e lui ne fu subito entusia-sta”. Del resto, Wanda aveva già ‘nel san-gue’ il profondo valore dell’adorazione si-lenziosa, avendolo assimilato a Spello nel-la comunità di fratel Carlo Carretto.“Questi trent’anni - aggiunge - non sonoun traguardo, sono un punto di partenzache spinge sempre avanti, a oltranza”. LaComunità Magnificat e la diocesi, in col-laborazione con il Cammino neocatecu-menale, intendono festeggiare questaprima tappa con una serie di momenti dipreghiera e di riflessione (vedi box qui ac-canto).Per la verità - precisa ancora Wanda, conun po’ di rammarico - non si tratta di ado-razione “perpetua” in senso stretto, sen-

S

za interruzione, ma di adorazione “quoti-diana”, per esigenze concrete. Attual-mente viene portata avanti dalle ore 9 al-le 18, tutti i giorni, domenica esclusa. Al-l’inizio, a seguire i turni di adorazioneerano quasi esclusivamente alcune con-sacrate della Comunità Magnificat; ades-so, con il loro trasferimento in zona Fer-ro di Cavallo presso la chiesa di San Man-

no, sono subentrati altri fedeli per racco-gliersi in preghiera di fronte al Santissi-mo. Ma in questo modo, anche a SanManno (altra chiesa che era caduta in to-tale abbandono, poi salvata) ha avuto ilvia l’adorazione continuata, dalle 8 delmattino del lunedì alla mezzanotte del ve-nerdì. Si è cominciato proprio dalla so-lennità del Corpus Domini di quest’anno.“L’adorazione - ribadisce Wanda - non èun rimanere statici, appagati di ciò che siha. Dall’eucaristia scaturisce la necessitàdella missione. In questi anni ci sono sta-te varie persone che, attratte da quantovedevano a Madonna della Luce, ci han-no accostate per parlare di Dio. È un mo-do per avvicinare i ‘lontani’, oltre a un ser-vizio reso alla diocesi e alla città, per direa tutti: Gesù ci aspetta, ci desidera. La-sciamoci trasformare da Lui!”.

Dario Rivarossa

Festa solenne a Torale per i santi Cosma e Damiano patroni dell’antica parrocchia

omenica 28 settembre si ècelebrata nella zona di Torale,facente parte della 28a Unità

Pastorale “Passignano - Vernazzano -Tuoro - Borghetto”, la festa dei santiCosma e Damiano titolari dell’anticaparrocchia - oggi soppressa - sorta sullecolline che affacciano il lago Trasimeno,tra Passignano e Vernazzano di Tuoro.Alle 11e un quarto del mattino donAndrea Orlando, parroco moderatore,ha celebrato la messa solenne in onoredei santi - uno medico e l’altro

D farmacista - all’interno della chiesaedificata nel 1771 da Paschalis canonicusSonnati patritius Florianensis, che viprofuse tutto il suo ingente patrimonio eche Divo Iosepho a Leanissa dicavit,come ricorda l’epigrafe latina. Nel suotestamento spirituale don PasqualeSonnati domandava la carità diraccomandare la sua anima a Dio nelgiorno della festa dei santi patroni,intenzione questa applicata da tutti isuoi successori incluso don Alviero. Unapiccola “Schola” composta di circa una

ventina di persone, per la maggior parteragazze di scuola media o poco più...han cantato la messa in latino (Missa deAngelis), che in altre parrocchie se lasognano!, e va a merito di don Alviero,loro educatore musicale, che il 31ottobre di quest’anno festeggerà il 60°anniversario di sacerdozio. Per tutto ilpomeriggio - e fino a tarda sera - èseguito un gioioso momento di fraternaconvivialità a base di dolci fatti in casa,musica e giochi. L’intero ricavato dellagiornata, frutto delle libere offerte difedeli e devoti, è stato devoluto a favoredella chiesa di Torale la quale ospita alsuo interno pregevolissime opere d’arte.

Umberto Benini

Il dono silenzioso di Dio

La chiesa dei santi Cosma e Damiano in Torale

16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve

Quando si diventa diacono,lo si diventa per sempre

rande festa domenica scorsanella parrocchia di Santa MariaAssunta in Monteluce a Perugia,

nella quale da tempi immemorabili nonavveniva un’ordinazione diaconale. Lorenzo Perri, 25 anni, al sesto annodel Seminario regionale umbro, nelgiorno della sua ordinazione diaconalenella chiesa di Monteluce, si è sentitostretto e sostenuto dall’abbraccio dellasua numerosa famiglia, dei suoi tredicimeravigliosi nipoti schierati in primafila, dei tanti amici, compagni di studi e

Gdi avventure, e soprattutto dei tantigiovani conosciuti negli anni diformazione e di collaborazione nellevarie parrocchie e realtà ecclesialidiocesane. La nostra Chiesa locale èstata allietata da un altro “privilegiodella grazia” come lo ha definito don Nicola Allevi nel saluto inizialeall’arcivescovo card. Gualtiero Bassetti,al vescovo emerito mons. GiuseppeChiaretti, al responsabile del“Propedeutico” del Seminario regionaledon Simone Sorbaioli, ai numerosisacerdoti e seminaristi presenti, e aLorenzo, in particolare, visibilmenteemozionato e in trepidante attesa. Nel

suo anno di permanenza nellaparrocchia di Monteluce, Lorenzo halasciato un segno nel cuore del parrocodon Luciano Tinarelli, delle suorePastorelle e dei giovani dell’oratorio,dei quali ha seguito un tratto dicammino, e molto apprezzata è stata lasua recente testimonianza durante ilritiro degli adolescenti che riceverannola cresima il prossimo 19 ottobre. IlCardinale, anche lui visibilmente

commosso e grato al Signore per il donodi questo nuovo “figlio e fratello inCristo”, ha subito chiarito che sarebbestato un grossolano errore considerarequello che stavamo celebrando, ericevendo, come una semplice ‘tappaintermedia’ nel cammino verso ilpresbiterato, ma ha sottolineato tutta labellezza e la profondità del diaconato insé e per sé: “Anche il Vescovo - haspiegato Bassetti - porta la dalmaticasotto la casula, perché è segno delnostro servizio. Quando uno diventadiacono, è diacono per sempre; quandouno si consacra a Dio, Gli appartieneper sempre; quando uno ama

gratuitamente e in modo incondizionatoi fratelli, è per sempre”.

Da mamma, mi hanno colpito molto iringraziamenti di Lorenzo ai suoigenitori al termine della celebrazione.“Grazie per il dono della vita e per ildono della fede in Cristo. Grazie perchémi avete dato dei fratelli con cuicrescere, litigare, ridere e piangere,condividere le conquiste come anche lefatiche e le preoccupazioni”.Commovente il ricordo finale diLorenzo al suo compagno di seminarioGiampiero Morettini, mortoprematuramente poco più di un mesefa: “Se fossi stato qui, mi avresti fattouna battuta e poi mi avresti chiesto dibenedirti. Invece oggi sono io achiederti una benedizione speciale dalCielo”. La festa per Lorenzo èproseguita all’hotel Sacro Cuore, doveda diacono ha nuovamente impartito lasua benedizione “con la potenza umiledell’amore di Dio”, come ha detto luistesso, ringraziando ancora tutti per lapresenza e l’affetto dimostrato. I ragazzidi Montegrillo hanno testimoniato lagratitudine a Dio per il forte legame diamicizia con Lorenzo, e per ilcambiamento portato nelle loro vitegrazie al suo servizio, nel campo dacalcio e fuori.

Chiara Casagrande

PERUGIA. L’ordinazione delgiovane LorenzoPerri nella chiesa di Monteluce

GLI INCONTRISempre nella chiesa di Santa Teresa degliScalzi (al fondo di via dei Priori), ore 21

Venerdì 10 ottobre - card. GualtieroBassetti, “Dall’adorazione all’azione: laChiesa in uscita”Giovedì 30 ottobre - mons. Paolo Giulietti,“L’eucaristia nel cuore della città”Venerdì 7 novembre - padre MauroAngelini, ofm, “Mani innalzate per il mondo:la forza dell’intercessione”. A seguire, dalleore 22 fino alle ore 8 di sabato 8 novembre,adorazione eucaristica ininterrotta nellavicina chiesa della Madonna della Luce

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

Nella casa convivono ex-carcerati, ex-prostitute, bambini vittime di abusi: tuttisotto lo stesso tetto condividendo le diffi-coltà e le gioie di tutti i giorni, consape-voli del fatto che dentro la casa, non so-no più soltanto ex-abusati, carcerati oprostitute, sono persone che vengono ac-colte senza problemi, limitazioni o pre-giudizi e che possono finalmente trovarela pace. La pace che gli viene data dallacertezza di avere qualcuno su cui conta-re, un fratello, un genitore, che non ve-de il suo passato quando lo guarda, ma lapersona che ora è e che può diventare.

Maria Teresa Cappannini

BREVI

❖ DERUTAConvegno su Urbano IV e messa con il CardinaleLa parrocchia di San Francesco in Deruta, con ilpatrocinio dell’Archidiocesi di Perugia-Città dellaPieve, ha organizzato una serie di celebrazionireligiose e di iniziative culturali tra il 2 ed il 7ottobre. Tra i momenti più importanti ci sarà ilConvegno dal titolo: “Urbano IV, il Papa delCorpus Domini”, in programma il 4 ottobre (ore15), presso la chiesa di Sant’Antonio, moderatoda mons. Elio Bromuri, vicario episcopale per lacultura con gli nterventi dei docenti FrancoMezzanotte e Mauro Branda. Seguiranno gliinterventi di don Andrea Czortek sui miracolieucaristici nel XIII secolo, di Sabina Bordino sullaSolennità del Corpus Domini, e di Luca NulliSargenti, su arte e fede nel duomo di Orvieto.Domenica 5 ottobre alle ore 18 nella chiesa diSan Francesco, il cardinale arcivescovo GualtieroBassetti presiederà la celebrazione eucaristicacon l’Unzione degli infermi. Al termine benediràla targa in onore di Urbano IV il Papa che istituìla Solennità del Corpus Domini e che morì il 2ottobre 1264 a Deruta. Il suo corpo fu sepoltonella cattedrale di San Lorenzo, dove ancora oggisono custoditi alcune reliquie. La sua tomba ènelle grotte Vaticane.

❖ CATECHISTICorso di formazione per chi è alle prime armiScherzando un po’ su come vengono “reclutati” icatechisti l’Ufficio catechistico diocesano hatitolato “Pronto? Sono don Pino …” il “corso disopravvivenza per catechisti alle prime armi …chiamati dai parroci”. Si tratta di 6 incontrisettimanali in cui saranno approfonditi l’esserecatechista, il “sapere” e il “saper fare”. Leiscrizioni vanno fatte entro il 19 [email protected]. Il corso inizia il24 ottobre e si tiene dalle 18 alle 22.30 presso laparrocchia di Ponte San Giovanni.

❖ CATECHESICorso sul Vangelo di Marco con padre Michelini Inizia il 6 ottobre alle 21 il ciclo di quattroincontri (i lunedì di ottobre) sul Vangelo del Pimoannuncio, il Vangelo di Marco, guidato dalbiblista padre Giulio Michelini ofm. Gli incontripromossi dall’Ufficio catechistico si tengono alCentro Mater Gratiae di Perugia.

❖ SOCIETÀAnche a Perugia la “veglia”nazionale di Sentinelle in piediIl Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbriaaderisce alla prima veglia nazionale unificatadelle “Sentinelle in piedi”, movimento di cittadiniche spontaneamente si aggregano permanifestare a favore della famiglia naturale e perla libertà d’espressione. I partecipanti domenica5 ottobre in piazza IV Novembre a Perugia dalleore 11.00 alle 12.00 staranno in silenzio e in piedileggendo un libro, per ribadire che il matrimonioè solo quello tra un uomo e una donna e cheogni bambino ha il diritto di avere una mamma eun papà. La manifestazione, inoltre, è promossaper ribadire la libertà di esprimere le proprieopinioni su questi temi.

❖ ACCADEMIA DEL DÒNCAPremio alla cultura a Brunello CucinelliLunedì 6 ottobre l’Accademia del Dòncaconsegnerà a Brunello Cucinelli il premio allacultura 2014 (attribuito ad un personaggio che hasaputo coniugare efficacemente imprenditoria ecultura) per le numerose le iniziative benefiche,in Italia e in Malawi. Cucinelli ha recuperato ilborgo di Solomeo, ha creato un teatro, ha datosostegno al teatro Stabile dell’Umbria, hacontribuito con un sostansioso impegnoeconomico al restauro dell’Arco etrusco. Hasaputo creare un’azienda del lusso secondo unmodello apprezzato in tutto il mondo. Il socio delDònca Rolando Chiaraluce, uno degli ultimiesponenti del lavoro a tarsie, omaggerà ilpremiato con una sua opera che gli verràconsegnata dall’assessore Teresa Severini.L’imprenditore - mecenate verrà intervistato daDonatella Milani.

Oratorio “Don D. Pasquini”. VI edizione di “Bulo Bulissimo”

Non solo un concorso musicalea manifestazione “Bulo Bulissimo”prende vita nel 2009 per festeggia-re l’inaugurazione del nuovo com-

plesso parrocchiale di S. Maria della Spe-ranza di Olmo, viene poi riproposta tuttigli anni l’ultimo sabato di settembre perdare il via alle attività dell’oratorio “donDario Pasquini”. Ogni anno viene decisoun tema che i partecipanti dovrannoprendere in considerazione per la sceltadella canzone da portare in gara; “BuloBulissimo” è comunque un incontro chenon è solo una sfida musicale, ma unapossibilità di confronto tra le realtà gio-vanili presenti nel territorio. Il tema della sesta edizione che si è te-nuta sabato 27 settembre era “Canta latua Pace!”, i ragazzi che sono saliti sulpalco erano divisi secondo le categoriecover base, cover live e cantautori. I vin-citori, “Suburban”, “The rightway” e Ce-cilia, hanno ricevuto in premio la possi-bilità di incidere presso “L’Officina” lacanzone da loro portata al concorso, etutti i partecipanti hanno ricevuto unbuono pizza da consumare entro il primodicembre presso il ristorante Mater Gra-tiae, con la limitazione che si devono pre-

L sentare un minimo di sei persone, per farsi che si crei un tessuto di conoscenze epossibili amicizie. Terminato il concorso e premiati i vinci-tori, è stato il momento della testimo-nianza, anche questa legata al tema del-l’anno. È salito sul palco a donare la suaesperienza di vita ai ragazzi e alle perso-ne presenti Luca, della comunità papaGiovanni XXIII di Palazzo di Assisi. As-sieme a sua moglie Laura ha deciso dicondurre una vita in povertà pronta adaccogliere l’altro presso una casa-fami-glia. La loro è una famiglia particolare, fuoridalla norma e piena di bellezza pura, chescaturisce da un amore reciproco e sen-za pretese. Attualmente composta daquindici persone, due sono le figlie na-turali di Laura e Luca, ogni componenteha una sua storia alle spalle. Avendo de-ciso di vivere senza stipendio e rinun-ciando quindi alla possibilità di una pen-sione, i problemi economici vengono ri-solti “per il 40% dallo Stato con i contri-buti assegnati alla casa-famiglia e per il60% dalla provvidenza Divina”, come haspiegato Luca.

Perugia. Nutrition day: 4 giorni all’insegna delcibo salutare con convegni e mostre mercato

in corso a Perugia fino al 5ottobre il Nutrition day,l’evento che affronta il

tema della nutrizione sotto variaspetti, dalla medicina allascienza agraria, dalla storia allatradizione e alla cucina. Neigiorni del festival sono proposticonvegni, workshop e progettiper le scuole. In diverse piazzedel centro mostre e mercato deiproduttori e distributori diprodotti agroalimentari, per

È percorsi enogastronomici eintrattenimenti. I diversiappuntamenti sono dislocati inalcuni degli spazi e piazze delcentro città e nelle sale deipalazzi storici. Tra gli eventi nelchiostro della Cattedrale di SanLorenzo “Umbria Green Food”,che prevede laboratori del gusto,degustazioni di cibi naturali utilia promuovere gli stili di vitasalutari. Tra i convegni Venerdì3 ottobre, al mattino, nel

Palazzo dello della Provincia diPerugia, medici a confronto sulrapporto tra cibo e salute,moderato dai professori FaustoSanteusanio e Francesco Tei. Nel

pomeriggio alle ore 16, nelchiostro della cattedrale di SanLorenzo a Perugia (salaDottorato) incontro su“Emergenza cibo: l’Italiarisponde”, intervengono CarlaCasciari, assessore regionalewelfare e istruzione e DanielaMonni, direttrice Caritasdiocesana. I temi: “Mondialità emissione della diocesi diPerugia” e “Emporio Tabgha:l’esperienza dell’emporiosolidale a sostegno dellefamiglie in difficoltà”. Verràpresentato il progetto “Domusmea: saperi e sapori di casa”.

17LA VOCE Perugia.Città della Pieve @[email protected]

PERUGIA. In programma tre conferenze sulla beataColomba nell’ambitodell’iniziativa “MaDonna - ilfemminile nell’arte sacra inUmbria”. E poi una propostaper “Famiglie al museo” e la presentazione di un libro

Ottobre al Museo del Capitolo

l Museo del Capitolo della cattedraledi Perugia partecipa alle iniziative pro-mosse dalla rete dei musei ecclesiasti-

ci umbri (Meu) sul tema “MaDonna - ilfemminile nell’arte sacra in Umbria”. Unaserie di eventi proposti congiuntamente,in vari periodi fino al 2015, dai singoli mu-sei ecclesiastici della regione.Il Museo del capitolo proporrà tre confe-renze (ore 16.30, sala del Dottorato nelchiostro della cattedrale) sul tema dellabeata Colomba, in collaborazione con l’as-sociazione “Beata Colomba”. Il primo sitiene il 7 ottobre su “Il contesto storico ela biografia della beata Colomba da Rieti”con Giovanna Casagrande; il 14 ottobreAlessandra Bartolomei Romagnoli parleràsu “Colomba mistica”; il 21 ottobre MariaRita Silvestrelli interverrà su “Colombaper immagini”. A conclusione del ciclo diinterventi il 28 ottobre (ore 16.30) verràproposta una visita guidata al monasterodella beata Colomba (prenotazione pressoil Museo del capitolo al n. tel.075.5724853). Per il mese di ottobre il Museo ha in ser-bo altre novità. Domenica 12, in occasio-ne della 2a Giornata nazionale “Famiglieal museo” promossa tra gli altri dal Mini-stero per i Beni culturali, ci sarà l’oppor-

I

tunità per tutta la famiglia, ma in partico-lare per i bambini (dai 7 ai 10 anni), di go-dere di una giornata per imparare qual-cosa divertendosi. Grazie alle due archeo-loghe Francesca Germini e Monica Lup-parelli di Archeodidattica, i bambini po-tranno partecipare ad uno scavo archeo-logico simulato. La prenotazione èobbligatoria (075.5724853), il costo è di 10euro a famiglia (due persone adulte e duebambini): due i turni, uno alle ore 10, l’al-tro alle ore 15. Intanto i genitori potrannogodersi in tutta tranquillità una visita gui-data gratuita al museo. Si tratta di attivitàsempre gradite dal pubblico: “nella scorsaedizione - spiegano le operatrici del mu-seo - c’è stato un buon riscontro e per l’oc-casione realizzammo un allestimento condelle schede (in italiano e inglese) su die-ci opere conservate dal museo, dove adognuna mancava un particolare; per cui i

bambini per rispondere a questa specie dicaccia al tesoro erano costretti ad osser-vare bene le opere che incontravano nelcorso della visita. Schede che ancora oggivengono utilizzate per le visite di gruppocon i bambini. Nel corso dei mesi di ago-sto e settembre un ottimo successo hannoavuto le visite guidate agli scavi della cat-tedrale (due per ogni mese), con cena nelchiostro. Circa 250 i partecipanti”.Ancora, il 16 ottobre, alle ore 16.30, nellasala del Dottorato conferenza di presenta-zione del libro Arte e devozione, NidiaciEditore, di Divo Savelli, storico dell’artetoscano che si occupa delle opere d’arterinascimentali lasciate lungo la via Lau-retana. Si parla di grandi nomi: Raffaello,Ghiberti... Verrà presentato da GiordanaBenazzi, storica dell’arte e mons. MarioSensi, studioso di vie di pellegrinaggio.

Manuela Acito

Una visita guidata con i bambini al museo

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ CITTÀ DI CASTELLOFesta di san Francesco La comunità dei francescani Conventuali di Cittàdi Castello ha predisposto un ricco programma invista della festa di san Francesco d’Assisi, patronod’Italia. “Signore, donaci la pace, insegnaci Tu lapace, guidaci Tu verso la pace”: questa citazionedel Papa sottende tutto il programma. Nellachiesa cittadina di San Francesco si sta svolgendoun triduo di preparazione, animato dai parrocidell’unità pastorale. Venerdì 3 ottobre alle ore 18ha luogo la celebrazione del Transito di sanFrancesco. Alle ore 18.30 la messa presieduta dadon Tonino Rossi. Sabato 4 ottobre, solennità delSanto, le celebrazioni saranno alle ore 8 - 9 - 11.Alle ore 18.30 quella presieduta dal vescovoCancian. Al termine, la benedizione e ladistribuzione dei ramoscelli di ulivo.

❖ CONCERTO Don Giosy CentoVenerdì 10 ottobre alle ore 21 nella chiesa diSanta Veronica a “La Tina” (in via Spluga a Cittàdi Castello) avrà luogo un incontro-concerto condon Giosy Cento. Sacerdote e cantautore, donGiosy si esibirà coinvolgendo soprattutto lefamiglie della Zona pastorale in occasionedell’inaugurazione dell’anno catechistico.L’ingresso è libero.

❖ CULTURAIl Femminile nell’arte“Madonna: il Femminile nell’arte sacra inUmbria” è il titolo dell’iniziativa regionale cheprevede eventi artistici e itinerari culturali(convegni, mostre, incontri e visite guidatetematiche) legate a figure femminili, sante ebeate radicate nelle diocesi umbre. La scelta deltema è stata suggerita dal riconoscimentoecclesiale della santità di vita di due figure didonne particolarmente significative per la nostraregione, e non solo: Angela da Foligno e MadreSperanza. Due mistiche dedite alla carità, chehanno saputo esaltare la loro femminilità neirispettivi contesti storici, sociali ed ecclesiali,insieme ad altre quali santa Chiara, sant’Agnesed’Assisi, santa Chiara di Montefalco, santaScolastica, santa Veronica Giuliani. Per quantoriguarda il Museo diocesano di Città di Castello,fino al prossimo 8 marzo saranno realizzateiniziative legate a santa Veronica e alla beataMargherita della Metola. Per informazioni ci sipuò rivolgere al Museo, tel. 075 8554705, email [email protected]. (Catia Cecchetti)

❖ IN LIBRERIABuona Notizia TodayTra i sussidi per affrontare il nuovo annocatechistico merita sicuramente una menzione ilpercorso segnato da “Buona Notizia Today”.Curati da Paolo Sartor e Andra Ciucci, editi dalleDehoniane di Bologna, si tratta per la verità dicinque sussidi: il primo dedicato al primoannuncio, il secondo e il terzo alla primacomunione, il terzo e il quarto alla cresima(questi ultimi saranno disponibili il prossimoanno). I sussidi sono affiancati da tre guide -primo annuncio, prima comunione e cresima -,che tracciano il lavoro dei catechisti. Nei mesiscorsi sono usciti i volumi La Via. Verso laComunione (pag. 64, euro 3.50), La Tavola. Viverela Comunione (pag. 64, euro 3.50) con relativaguida (pag. 168, euro 15). Pensati per leparrocchie che seguono un camminotradizionale di preparazione ai sacramenti, i testisono proposti utilizzando caratteri ben leggibili atutti i bambini. Prevedono concetti-chiaveespressi anche in lingua inglese e spagnola, alfine di favorire l’integrazione dei bambinistranieri in parrocchia, o comunque stimolarepositivamente i bambini sul frontedell’interculturalità, che essi già sperimentano ascuola e nelle attività sportive. Come fare adannunciare il Vangelo agli adolescenti oggi? Nonè facile dare una risposta. Ci prova il volume diAlessandro Bonetti Facciamoci le storie (Edb, pag.136, euro 11.50). Gesù, modello dell’uomo veroche insegna l’amore del Padre, è al centro diquesto cammino di evangelizzazione pensatoper gli adolescenti. Il percorso segue lapedagogia di Gesù, che per rivelare il suoprogetto d’amore ha prima incontrato dellepersone e ha annunciato il suo Regno; poi,vedendone l’incomprensione, ha cambiatolinguaggio usando le parabole. Infine, ha decisodi dare se stesso. (Francesco Mariucci)

Per loro, diamo il massimo

Ordinazione diaconale di Filippo Milli il 5 ottobre

DIOCESI. Festadei bambini edelle bambineiscritti allescuole paritariecattoliche. Le parole del vescovoCancian

Il vescovo Cancian alla festa dei bambini e delle bambine delle scuole paritarie

18 LA VOCE Città di Castello

Riflessioni sulla famiglia: priorità della coppia sulla genitorialità

ccolgo l’invito, giunto dalla nostracomunità, di aprire o in un qualche modo

sollecitare il dibattito circa il tema dellafamiglia, già posto in luce dalla recenteAssemblea diocesana. È certamente un temada affrontare con coraggio, perché la famiglia,a mio parere, per fortuna o per sfortuna(dipende dai punti di vista!), “è cosa viva” e inquanto tale non risponde sempre a schemipreordinati, ma muta e si plasma con lasocietà e i suoi cambiamenti. Il tema famigliaha mille declinazioni; ma, essendo io sposatada soli tre anni, faccio il punto su un campocosì spinoso grazie alle felici esperienzefamiliari in cui sono potuta crescere e, non dimeno, da quanto ho potuto osservarenell’attività di educatrice di bambini eragazzi, a contatto quindi con i loro padri e leloro madri. L’argomento che più mi sta cuore

è “essere coppia prima ancora di esseregenitori”. Perché scomodare queste duegrandi sfere, la coppia e la genitorialità? Nondicono forse in tanti “essere genitori è la cosapiù bella del mondo” o “mio figlio prima ditutto”? Non intendo certo mettere in dubbiola buona fede dei genitori che hannoaffermato questo, ma vorrei soltanto pensareall’essere coppia come fondamento dell’esseregenitori, ristabilire una priorità, un ordine chenon è solo quello del tempo, ma anche quellodegli affetti. Credo sia giusto che una coppiasi senta famiglia anche senza un figlio, aldilàdi quanto gli stereotipi possano condizionarel’immaginario. Il sacramento nuziale dà il viaa un viaggio che inizia dai due e che puòavere carburante per andare avanti solo secostantemente curato, mantenuto e rifornito.In questo tempo in cui la capacitàprocreatrice della coppia si scontra conmolteplici difficoltà sociali (l’evoluzione deiruoli sessuali, la mancanza di lavoro, la

crescita del tasso di infertilità anche neigiovanissimi, il protrarsi a dismisura delladipendenza dei figli dai genitori, l’aumentodelle separazioni…), mi sembra più che maideterminante riscoprire il valore di un uomoe di una donna, che non per forza sarannogenitori di un bambino in carne e ossa, mache non per questo non potranno essere padrie madri di altri progetti, di altre speranze e dialtri sogni che possono generarsi dal loroessere coppia, aperta al messaggio delVangelo, e dunque al prossimo e al mondointero.

Lucia Anderini

A

❦ A TE LA PAROLA Lettere in redazione

o stesso giorno in cui il Vesco-vo consegnerà alla diocesi le Linee pastorali per l’anno pa-

storale 2014-2015, la Chiesa di Cittàdi Castello sarà arricchita da un nuo-vo diacono: Filippo Milli. Il 24ennetifernate, dopo avere completato laprima parte degli studi teologici alSeminario regionale di Assisi, rice-

L

verà l’ordinazione diaconale dome-nica 5 ottobre. La celebrazione, cheinizierà alle ore 18, sarà presiedutadal vescovo mons. Domenico Can-cian nella cattedrale tifernate.Sabato 4 ottobre, alle ore 21, si ter-rà una veglia di preghiera nel chio-stro delle cappuccine di Santa Vero-nica Giuliani.

In vista dell’appuntamento, abbia-mo chiesto a Filippo di raccontarsialla nostra redazione. “La mia voca-zione – ha risposto Filippo ricor-dando la sua esperienza vissuta daragazzino e da giovane nella par-rocchia di Santa Maria a Promano –è nata in parrocchia e tra le tanteattività che in quello spazio si svol-gono. Ho sempre ammirato e tenu-to a modello l’impegno dei sacer-doti, nelle difficoltà come nellemansioni ordinarie, il loro altruismo

e la disponibilità che davano neiconfronti del prossimo”.Nonostante la sua sia una sceltacontrocorrente rispetto alla tenden-za della nostra società, e a dispettodella sua giovane età, Filippo conumiltà e con decisione ha tenuto aprecisare che “al giorno d’oggi, perun ragazzo di vent’anni è una scel-ta coraggiosa anche quella di co-struire una famiglia cristiana e diimpegnarsi, legandosi per sempre,ad una sola persona. La mia scelta -ha aggiunto - sicuramente significaeffettuare alcune rinunce e lasciare‘morire’ una parte della mia vitapassata ma, come rassicura il Van-gelo, chi lascia tutto per seguire Cri-sto riceverà cento volte tanto, e giàora sento la grandezza di quello cheti dà il Signore, in amicizie, in rela-zioni umane e nella vita”.“Ai ragazzi che sono in dubbio e

stanno pensando di effettuare unascelta di questo tipo, consiglierei dibuttarsi” ha detto infine, lanciandoun messaggio ai giovani che po-trebbero vivere dubbi e incertezzelegate a una scelta di vita impor-tante come il sacerdozio. E conclu-dendo: “A un ragazzo in dubbio di-rei di vincere i timori, di trovare co-raggio, e fidarsi e affidarsi al Signo-re. Dopo aver preso questa decisio-ne, io stesso ho sperimentato questagrazia; se fino a qualche anno faavevo tante paure legate a cosa po-tessero pensare gli altri, al sentirmiinadeguato per un impegno del ge-nere, ora mi sento trasformato dalSignore e percepisco la Sua vicinan-za. Un fatto che mi ha dato mag-giore sicurezza e coraggio per af-frontare e superare molte incertez-ze”.

F. O.

Filippo Milli

na festa come questa inco-raggia famiglie, insegnanti,educatori e tutti gli operatori

che si dedicano all’infanzia e ai bambini,i quali rappresentano il nostro futuro.Inoltre questa è la terza edizione dell’i-niziativa, e vedendo l’interesse e il nu-mero delle adesioni, possiamo dire chesia una festa ben riuscita” così il vescovomons. Domenico Cancian ha elogiato laFesta dei bambini e delle bambine svol-tasi a Città di Castello domenica 28 set-tembre.L’appuntamento rappresenta, da tre an-ni a questa parte, un momento di ritrovoe di socializzazione per gli iscritti allescuole paritarie tifernati a pochi giornidall’inizio dell’anno scolastico. Con la lo-ro vivacità e il loro entusiasmo, i bambi-ni hanno riempito l’intera giornata, di-mostrandosi i veri protagonisti di questafesta dal primo all’ultimo momento.

U“ La manifestazione è iniziata nel primopomeriggio con il ritrovo sotto il loggia-to Gildoni. A introdurre la giornata è sta-to lo stesso mons. Cancian, il quale ha ri-cordato che “tutti: famiglie, scuole eChiesa devono fare il massimo per farcrescere al meglio i bambini”.Il programma si è svolto lungo quattropercorsi, con altrettante tappe e attivitàcui hanno partecipato i bambini assiemealle loro famiglie. Presso le stesse loggeGildoni, Damiano Zigrino ha propostouno spettacolo teatrale di burattini, il Teatro dei genitori di Riosecco; ha poi rap-presentato Giacomino e i fagioli magicinegli spazi dell’istituto San Francesco diSales, mentre nella sala “Santo Stefano”del vescovado era presente un laborato-rio di “Canzoni in movimento”, e in piaz-za Fanti l’associazione “Lab’oratorio” haeffettuato delle letture animate. Al termine dell’iniziativa e a ricordo del

pomeriggio passato insieme, tutti i bam-bini, sulla scalinata del duomo, hannocontribuito a realizzare l’“arazzo deibambini e delle bambine”. “Un’iniziativa di questo tipo - ha affer-mato il Vescovo - è molto importante per-ché in un modo giocoso e divertente met-te al centro il bambino. Un fatto tanto piùimportante se pensiamo alle difficoltàche gravano su questi ragazzi, le loro fa-miglie e la scuola. Occasioni come que-sta servono anche agli educatori, per col-laborare e realizzare insieme qualcosadi significativo”. Sottolineando l’impor-tanza della cultura e dell’istruzione, hacontinuato: “Le scuole cattoliche hannoun valore aggiunto, che va a completarela formazione umana: assieme alle altreconoscenze, infatti, propongono ancheuna formazione dal punto di vista spiri-tuale”.

Francesco Orlandini

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ MUSEO DUOMOClavicembalo e danzaGrande successo del concerto tenutosi il 28settembre, a cura del Kiwanis Club, nel salonegotico del Museo del Duomo. Al clavicembalo ilmaestro Alessandro Bianconi, di cui è stata,come sempre, altamente apprezzatal’interpretazione dei brani scelti che si sonoalternati con le prestazioni del sopranoEmanuela Agatoni. Ricordiamo che il cembalo insala era la ricostruzione di un Giusti fatta daTamburini di Cremona e gentilmente prestato daAlessandro Tetragoni. A un brano di Vivaldi e al Magnificat di Bach è seguito il canto di alcune Arie di Corelli; dopo una Follia di Scarlatti, ilcanto di Ombra mai fu di Haendel. Eseguiti unminuetto e una bourrée da cembalo e violino,suonato questo da Emanuela Agatoni, trattidall’opera Water Music. È stato poi inserito unballo settecentesco in costume che ha vistol’intervento di Nicolò Mandrelli e Letizia Fioruccidell’associazione Danza classica e moderna.

❖ ALTROCIOCCOLATO“Il cibo è nudo!”Va in scena a Città di Castello dal 10 al 12ottobre la 14a edizione di Altrocioccolato. Scopoè quello di sostenere i valori del commercioequo-solidale, favorendo la conoscenza di unmodello di sviluppo alternativo e offrendo aiproduttori del Sud del mondo la possibilità dipresentare i frutti del loro lavoro. Il tema diquest’anno, “Il cibo è nudo”, nasce propriodall’idea di ‘spogliare’ il cibo per mostrarne i latinascosti. La manifestazione è organizzata daUmbria equo-solidale, associazione che riuniscele Botteghe del mondo e che dal 2005 si occupadi diffondere la cultura del commercio equo. Alcentro della mostra mercato, che ospiterà standdi importatori, produttori e artigianicioccolatieri, ci sarà il cioccolato equo e solidale,biologico e artigianale. La due-giorni sarà poianimata da una fitta rete di eventi culturali:dibattiti, seminari, mostre, musica, arte di stradae laboratori per tutti i gusti.

❖ TIFERNO COMICSDedicato a Marilyn MonroeÈ stata inaugurata il 27 settembre la 12aedizione di Tiferno Comics, dedicata a MarilynMonroe. Per l’occasione nell’auditorium diSan’Antonio, assieme a Vincenzo Mollica,direttore artistico della mostra, erano presentianche alcune autorità politiche. Tra gliintervenuti, il presidente della Provincia, MarcoVinicio Guaticchi, il sindaco di Città di Castello,Luciano Bacchetta, il consigliere regionaleAndrea Lignani Marchesani e l’assessore allaCultura della Regione, Fabrizio Bracco hannoricordato l’importanza di una manifestazione increscita negli anni (tra le 10.000 e le 15.000 lepresenze nella passata edizione) e dedicataall’arte del fumetto. Un’arte, quest’ultima, che“andrebbe considerata al pari delle altre”, comeha aggiunto Gianfranco Bellini, presidente degliAmici del fumetto, l’associazione organizzatricedell’evento. Ciliegina sulla torta è stata l’operarealizzata davanti a palazzo Vitelli, nelpomeriggio, da Bros, uno tra i writer (graffitari)più noti d’Europa. L’esposizione resterà apertafino al prossimo 9 novembre, ma la kermesserisulta ricca di iniziative già a partire dal 17ottobre, con una conferenza dedicata al fumetto.(F. O.)

❖ PROTEZIONE CIVILEEventi per i 20 anniEventi, incontri con le scuole, formazione a tuttocampo e un convegno per i venti anni delgruppo comunale di Protezione civile di Città diCastello, già mobilitato, in stretta collaborazionecon la Regione, per organizzare i numeriappuntamenti in programma tra 4 e 18 ottobre.È stato Facebook a fare da apripista allamanifestazione con la pagina “Fai una domandaalla Protezione civile” che ha esordito sul socialnetwork il 28 settembre come canale di dialogocon tutti i potenziali volontari della città.“Vogliamo che i venti anni siano un’occasioneper integrarsi maggiormente con la nostracomunità” dichiara la presidente Cecilia Cantoni,sottolineando come “accanto a seminarifinalizzati a formare i volontari su tematicheemergenti, sono previsti momenti aperti alpubblico e tra questi la visita alla nostra sedenella Cittadella dell’emergenza”.

San Giustino e mons. Marconi salutano Sergio Giusti

Concorso Axa: votate per Altotevere senza frontiere!

i chiama “Nati per proteggere” ilconcorso con cui il gruppo assicu-rativo Axa ha messo in palio 50.000

euro per il miglior video realizzato dasingoli o associazioni sul tema dellaprotezione intesa nei suoi tanti signifi-cati, da quella rivolta alle persone al-l’attenzione al territorio.Altotevere senza frontiere ha parteci-pato alla sfida raccontando, attraverso

la figura del vecchio furgone “Arturo”,la propria storia e quella delle attivitàpromosse e sostenute fin dalla sua na-scita nel 2010. Un lungo viaggio di pro-tezione dei più deboli, dagli sfollati deL’Aquila dopo il terremoto del 2009(esperienza che ha motivato la costitu-zione dell’associazione l’anno successi-vo) ai bambini della casa famiglia di Ra-duloc in Kosovo, agli anziani della resi-denza Muzi-Betti di Città di Castello. Attraverso il suo percorso, Asf ha mo-strato il ruolo di protezione svolto siasul territorio altotiberino, dove riforni-sce anche l’Emporio della solidarietàdella Caritas con il raccolto dell’orto so-lidale gestito dai volontari, sia fuori daiconfini regionali o all’estero, e ovunquesi ritenga possibile e opportuno inter-venire per far fronte alle necessità dipersone in difficoltà. La storia di “Arturo” è arrivata in fina-le insieme ad altri otto partecipanti. Ilvideo può essere visto sul sito www.na-tiperproteggere.it dove fino al 24 otto-

bre è possibile sostenere la candidatu-ra di Asf votando il video Il furgone Ar-turo cliccando su “Vota questa storia”. Ilprocedimento, rapido e gratuito, tantogioverebbe all’associazione tifernate esoprattutto alle tante attività sociali dicui si occupa. L’eventuale ricavato del-la vincita sarebbe infatti destinato al-l’acquisto di un nuovo furgone, un ere-de del vecchio “Arturo” che cominciaad avvertire gli acciacchi dovuti all’e-tà... La proclamazione del vincitore avverràil 7 novembre, quando sarà possibileconoscere il destinatario dell’ambìtopremio.L’altruismo di Asf sembra tuttavia esse-re contagioso: si è recentemente costi-tuita un’associazione gemella, o megliouna sezione distaccata: “Casentino sen-za frontiere”, perché la solidarietà nonha confini, e con passione e impegno sipossono condividere progetti di solida-rietà e protezione.

Sabina Ronconi

S

19LA VOCE Città di Castello @[email protected]

ualche settimana fa ètornato alla casa del Padre,dopo alcuni anni trascorsi

nella malattia, Sergio Giusti. Lacomunità di San Giustino perde unuomo che, accogliendo il messaggiodi Cristo, ha vissuto amando gli altricome se stesso, oltre ad amare Diocon tutto il cuore. Le esequie sonostate celebrate presso la chiesa diSan Giustino dal neo-vescovo delladiocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, mons. Nazzareno Marconi, il quale peruna decina d’anni è stato viceparroco proprio in quella comunità,avendo così modo di conoscere davicino Sergio e di apprezzarne lasua infaticabile attività nel sociale.“Credo – ha detto nell’omelia mons.

Q Marconi – che sia doverosotrovarmi qui per salutare Sergio, unamico che mi ha sempre accolto incasa sua con gioia e allegria comese fossi un fratello. Abbiamopartecipato assieme a numeroseriunioni, momenti conviviali,attività parrocchiali: in ognioccasione Sergio si distingueva perla sua intelligenza nel promuoveree seguire di persona iniziative digran valore”. È del resto per volontàdi Sergio che nel piazzale antistantela chiesa di San Giustino è stataposta una bella statua di san Pio daPetrelcina, il cui culto da diversianni testimonia la devozionepopolare di questo piccolo mavivace Comune umbro. Anche ilpresidente onorario delle Acli

altotiberine, GiuseppeGildoni, harivolto durante leesequie un salutoall’amico Sergio -che era statopresidenteregionale eprovinciale delleAcli negli anni ’90 - con parolecommoventi: “Caro Sergio, tu seistato per me, come per molti altri,un vero amico. A ogni conferenza eincontro cui abbiamo preso parte,hai lasciato la tua impronta con letue parole, con le tue riflessioni.Possiamo dire che sei stato, e saraiper tutti i giovani, un validoesempio di vita”. Non si può fare un

elenco delle attivitàpromosse da Giusti.Ne ricordiamosoltanto alcune, comeil suo impegno peraiutare le popolazioniumbre dopo ilterremoto del 1997,recandosi con alcunivolontari nei luoghi

più colpiti dal sisma così da portareviveri, coperte, medicinali. Nel2011, in qualità di presidente delComitato “Caterbi”, Sergio ebbel’idea di donare un pulmino alcentro diurno “Altomare”, così dafacilitare gli spostamento adanziani, malati e disabili. Allamoglie e ai parenti giungano lenostre più sentite condoglianze.

CITTÀ DI CASTELLO.Giornata del donatore nel 60° anniversario di fondazione dell’Avis locale

I nostri 2.500 donatori di vita

n traguardo importanteper l’Avis di Città di Castel-lo, giunta al 60° anno di

fondazione, e che ha festeggiato il28 settembre la Giornata del do-natore. Al mattino in cattedrale,messa solenne concelebrata dalvescovo, mons. Domenico Can-cian, e da don Paolo Bruschi, cap-pellano dell’Avis e donatore. Nelsalutare i presenti, il Vescovo haricordato che “il sangue è vita” ecome l’essere donatori supponga una vi-ta corretta. Terminata la messa, si è formato nellapiazza cittadina un corteo preceduto dal-la filarmonica Puccini, al quale hannopartecipato le rappresentanze di associa-zioni Avis provenienti da molti Comuniumbri e di altre regioni. Come di con-sueto, il corteo ha sfilato per corso Vitto-rio Emanuele sostando poi alla stele deiCaduti dove è stata deposta una corona.Quindi raduno nella sala consigliare perla consegna delle benemerenze ai dona-tori. Il presidente onorario dell’associazione, Antonio Gasperini, dopo aver porto ilsuo saluto ai rappresentanti delle forzedell’ordine, a quelli di altre associazionee a quanti erano nella sala, ha ricordatocome nel corso degli anni il numero dei

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donatori sia andato crescendo fino a rag-giungere i 2.500 nel 2013. Non ha dimen-ticato di ricordare, in collegamento conl’opera dell’Avis, l’alta efficienza dell’o-spedale locale. Il Sindaco ha preso la pa-rola dichiarandosi orgoglioso di seguirel’attività di un così alto numero di dona-tori e rallegrandosi dei 60 anni raggiuntidall’associazione. Il presidente regionale, Giovanni Mana-ra, ha ricordato la continuità con cui haagito e agisce l’Avis malgrado le difficol-tà attuali. Ha osservato che, anche calan-do le donazioni, il Servizio sanitario ga-rantisce la soluzione in tutte le situazioni.Il presidente provinciale Roberto Man-cini ha fatto presente che oggi vi sono an-che extracomunitari tra i donatori. Ladott.ssa Speranza Cucciaioni ha ricor-dato come in alcune situazioni il sangue

sia l’unico farmaco possibile, quindi la si-curezza che dà avere donatori periodici el’importanza della raccolta differita. Ildott. Fabio Gori ha fatto un excursus sul-la storia e l’evoluzione della donazionedel sangue fino a giungere alla separa-zione cellulare e alle Banche del sangue. Infine il presidente Paolo Celestini hachiamato i donatori per la consegna deldiploma. A 21 di essi è andato, col diplo-ma, il distintivo in rame per 8 donazioni,a 20 il distintivo in argento (16 donazio-ni), a 17 il distintivo in argento dorato (24donazioni), a 5 il distintivo in oro (50 do-nazioni); distintivo in oro con rubino per75 donazioni, distintivo in oro con sme-raldo (100 donazioni) e un distintivo inoro con diamante al sig. Anselmo AlunniBaldi per ben 122 donazioni.

Eleonora Rose

Sergio Giusti

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

omenica 28 settembre si è cele-brata a Collevalenza la festa dio-cesana del santuario dell’Amore

Misericordioso. Grande festa con laquale la Chiesa ci ricorda che tutti sia-mo chiamati ad annunziare e testimo-niare la Misericordia che è il cuore delVangelo. Lo ha rivelato Gesù stessoportando a compimento la progressivarivelazione della paternità amorosa diDio, iniziata nell’Antico Testamento.Alle ore 11.30, il card. José Saraiva hapresieduto una solenne concelebrazio-ne eucaristica, animata dal coro EdiToni di San Vito di Narni.All’inizio della sua omelia, il Cardinalesi è rivolto alla famiglia dell’Amore Mi-sericordioso con queste parole: “CaraFamiglia dell’Amore Misericordioso!La beata Speranza di Gesù, al secoloMaria Josefa Alhama Valera, con il suoamore materno vi appartiene in modospeciale, e con il suo carisma è statanella Chiesa la vostra fondatrice. Inquanto beata, da oggi e per sempre ap-partiene a pieno titolo a quanti vivononella Chiesa universale!Ella è stata interprete con generosa, in-defettibile e amorevole fedeltà alla san-tità di Cristo, unico e vero Santo, da cuigermoglia la santità che scaturisce dalsacramento battesimale e si sviluppanella risposta personale, libera e per-severante”. Alle ore 18.30 ha avuto inizio la solen-ne messa presieduta dal vescovo mons.Benedetto Tuzia, con la partecipazionedel vicario generale mons. AntonioCardarelli, del clero diocesano e dei Fi-gli dell’Amore Misericordioso con ilrettore del santuario padre Ireneo Mar-tin. All’omelia mons. Tuzia, ricordando larecente beatificazione con la quale laChiesa ha invitato i fedeli a dare lode ericonoscenza a Dio Padre misericor-dioso per la santità che ha fatto ri-splendere nella vita di Madre Speranza,ha detto: “Madre Speranza ha credutonell’Amore misericordioso, ne è stataprofondamente segnata; ne è stata l’a-postola. Credere, per Madre Speranza,è stato un affidarsi all’Amore miseri-cordioso che sempre accoglie e perdo-

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na, che sostiene e aiuta l’esistenza eche si mostra potente nella sua capaci-tà di raddrizzare le storture della no-stra storia.La misericordia è la carezza di Dio sulmio peccato… la misericordia è la chia-ve della vita cristiana. Ogni vero in-contro con Dio (ha detto Papa France-sco) fa scattare il ‘grilletto’ della mise-ricordia.C’è un’immagine molto conosciuta cherappresenta il punto più alto della para-bola ascoltata, nella lettura del Vange-lo di oggi; è il quadro del pittore fiam-mingo Rembrandt, dipinto alcuni anniprima della morte; un’icona da con-

templare a lungo. Un padre in piedi,fuori della casa dove ha atteso a lungoil ritorno di suo figlio; e inginocchiatoai suoi piedi, un giovane. Colpisce l’am-pio mantello del padre, con il qualesembra voler ricoprire una vita squar-ciata. La luce della Misericordia illu-mina questo quadro di vita che ci in-terpella… Misericordia che non soloblocca il male e la distruzione, ma cam-bia, trasforma, rinnova, rigenera e pro-duce gioia”.La liturgia è stata animata dai cori delsantuario e da quello della città di To-di.

Antonio Colasanto

DIOCESI. Festa dell’Amore Misericordioso al santuario di Collevalenza

ssere santi - ha detto il card. José Saraiva - non puòequivalere solo a essere

buoni; ma essere santi deve significare essere per sempre di Dio! La santità haorigine da Dio, come Colui dal qualediscende e riconduce a Sé ogni cosa. Lasantità è una scala speciale e sicura checi conduce verso il cielo. È un patto cheDio stipula con l’uomo. Nel Vangelodella parabola del padre buono, che civiene presentata in questa santaliturgia, è posto in evidenza un trattoche custodisce la bellezza dell’amore diDio. Questo tratto è la Sua misericordia,quale forza che genera e custodiscel’amore, che sana ogni forma di fratturae di lacerazione con Dio. Nella parabolasi coglie la natura pedagogica della

misericordia, che diviene dinamica, e dacui scaturiscono l’attesa paziente di chiantepone alla logica sempre il cuore;l’accoglienza che sconfigge il rancorecon l’amore; l’abbraccio, espressionesublime della carità che vede nellacroce l’emblema dell’accoglienzauniversale di Gesù, in cui visibilmente lesue braccia sono aperte, spalancate,perché inchiodate sulla croce, unica evera fonte dell’amore supremo. Il fulcrodell’intero racconto evangelico, fino aimprimere il carattere profondo alvalore della misericordia, è la rinascita,la quale costituisce, per la fedecristiana, il grande miracolo generatodalla Misericordia che infonde consperanza la vita nuova, fino adimenticare le nostre colpe”.

E“

Le liturgie presiedute,rispettivamente, dalcard. José Saraiva e dalvescovo BenedettoTuzia, con la sintesidelle loro omelie

“Credo nella Misericordia”

Il card.Saraiva al momento della consacrazione

CONFRATERNITE. Primo meeting dei responsabili diocesani

Eventi giubiliari a Bolsena e Orvieto

20 LA VOCE Orvieto.Todi

BREVI

❖ GIUBILEO - UNITALSIGiornata del malatoDomenica 19 ottobre si celebrano a Orvieto ilGiubileo diocesano del malato e la Giornatadel malato Unitalsi - sez. Umbria. Alle ore 9 cisarà l’accoglienza in piazza Duomo, alle 10 ilpassaggio attraverso la Porta santa, alle 11. 30la messa presieduta dal Vescovo e alle ore 13 ilpranzo. Alle ore 15.30 in duomo si svolgerà unincontro con testimonianze, con lapartecipazione del sacerdote cantautore GiosyCento.

❖ COLLEVALENZAConvegno adorazioneDal 9 al 12 ottobre si terrà a Collevalenza il 5°Convegno nazionale dell’Adorazioneeucaristica perpetua, che vedrà gli interventidi mons. Tuzia, mons. Cancian, mons. MauroParmeggiani, vescovo di Tivoli, don GianniCastorani collaboratore di padre Daniel Ange epadre Riccardo Barile. Per informazioni eiscrizioni: www.adorazioneperpetua.it/images/convegno5/Convegno.asp3.html.

❖ MADRE SPERANZASeminario di studio on-lineMercoledì 8 ottobre alle ore 22, daCollevalenza, si terrà un seminario on-line, dasu “Madre Speranza e l’eucarestia”. Saràpossibile fare interventi e/o domande.Partecipare è semplice: basta registrarsi sulsito https://attendee.gotowebinar.com/register/4193599274469258754, compilare icampi richiesti (nome, cognome, email, città enazione) e confermare la registrazione;dopodiché si riceverà via mail un linkpersonalizzato, al quale accedere dieci minutiprima di ogni sessione, accettando le richiestedel sistema. Chi ha già partecipato aiprecedenti seminari non deve effettuare unanuova registrazione, riceveràautomaticamente una mail con il link perconnettersi.

❖ CULTURAPuntiamo sull’archeologiaIl 29 settembre al Museo Faina, alla presenzadi un vasto pubblico, si è svoltal’inaugurazione della mostra “Mario Bizzarri,archeologo fuori dagli schemi”. L’iniziativaripercorre la vita dell’archeologo, delprofessore e dell’uomo, ed è occasione perproporre un progetto di ampio respiro cheriesca a investire sulla storia degli Etruschicreando un motivo di attrazione per Orvieto. Adetta degli addetti ai lavori, i tempi perOrvieto sono maturi per questa strada disviluppo: Orvieto potrebbe concretamenteproporsi come il cuore archeologico esimbolico dell’Etruria che, investendo sullavalorizzazione della storia e della cultura,potrebbe confrontarsi da protagonista conaltre realtà nazionali e mondiali.

ei giorni dal 19 al 21 settembre sisono date appuntamento a Bolsenaoltre duemila persone, confratelli di

Lazio, Umbria e del Ss. Sacramentoconvocati qui dalla Confederazione delleconfraternite delle diocesi d’Italia e dal suopresidente, Francesco Antonetti, di originibolsenesi. L’evento si inscriveva nell’ambitodel Giubileo eucaristico straordinario aricordo del 750° anniversario del miracoloeucaristico (Bolsena, 1263) e dell’istituzionedella festività del Corpus Domini (Orvieto,bolla Transiturus, 1264). L’emozione deipartecipanti è stata subito fortissima, fin dalmomento in cui mons. Mauro Parmeggiani,vescovo di Tivoli e assistente ecclesiasticodella Confederazione delle confraternitedelle diocesi d’Italia, ha portato l’ostensoriocon mani ferme ma viso commosso fuoridella Porta santa. “Adorare il mistero delCristo eucaristico e aumentare il servizio aifratelli più indigenti” queste le motivazioni

N principali che il presidente Antonetti mettealla base di questo grande raduno delleconfraternite, “come 750 anni fa – continua –quando a Bolsena si ebbe il grande prodigiodel miracolo eucaristico. Siamo qui proprioper adorare questa Presenza e anche pertestimoniare la nostra realtà confraternale,fatta di migliaia di sodalizi il cui carisma direligiosità popolare sembra oggirivitalizzarsi grazie al sostegno eall’appoggio di Papa Francesco”. L’incontroprevedeva, oltre a occasioni di intensitàspirituale, anche momenti di incontro con laconvocazione di due assemblee, una fra ipriori delle confraternite e la seconda con idelegati diocesani. Una grande novità, datoche era la prima volta che sacerdoti alservizio dei confratelli si ritrovavano aparlare e scambiarsi esperienze di pietàpopolare. I delegati diocesani sono infattigiunti in rappresentanza della maggior partedelle diocesi regionali, di tutto il territorio

nazionale; i sacerdoti sono stati accolti inCuria ad Orvieto da mons. Benedetto Tuzia,vescovo di Orvieto - Todi, il quale haaugurato loro un proficuo lavoro ecaritatevole scambio di esperienze. I lavoridell’assemblea sono stati estremamenteinteressanti. Dopo la relazione introduttivadi mons. Parmeggiani, sul tema “Il serviziodel sacerdote delegato diocesano delleconfraternite, alla luce dell’esortazioneapostolica Evangelii guadium di PapaFrancesco”, sono seguiti gli interventi degliassistenti, tra cui molto molto seguito quellodei delegati di Senigallia (don UmbertoGasperini) di Salerno (don Generoso) diTortona (don Giovanni) e del delegato delVicariato di Roma mons. AntonioInterguglielmi. Quest’ultimo, riprendendole stimolanti riflessioni della relazione dimons. Parmeggiani e le proposte deiconfratelli, ha riassunto nell’importanzadella formazione ai confratelli edell’apertura alla conoscenza storica anchedel patrimonio ecclesiastico delleconfraternali, le direttrici all’interno delquale far conoscere la ricchezza del carismadelle confraternite.

Antonello CavallottoUn momento della celebrazione con le confraternite in processione

I tratti della santità cristiana

a domenica 28 settembrela cuspide che incorniciala porta laterale sinistra

della cattedrale di Orvieto èimpreziosita da una copia inresina pigmentata della statuabronzea di san Michele e ildrago. Alla presenza di autoritàcivili e militari (presenti i

rappresentanti della Polizia diStato, che ha per patronoproprio l’arcangelo Michele),nella mattinata si è svolta lacerimonia di benedizionepresieduta da don MarcoPagnotta, parroco del Duomo.L’originale, fuso in bronzo NinoPisano come capomastro dellaFabbrica della cattedrale, furimosso nel 2002 a opera dellaSoprintendenza ai beni artisticie culturali per essere inviato alrestauro. Durante il lungo epregevole intervento di restauroè stata anche realizzata la copiaattraverso una tecnica dirilevazione laser, dato che nonè più possibile esporre alleintemperie l’originale - che saràinvece ospitato nel Museo

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❖ DIOCESIPreghiera per il SinodoAnche diversi fedeli della nostra diocesi, guidatidai responsabili dell’ufficio per la Pastoralefamiliare, prenderanno parte all’iniziativa del 4ottobre promossa, alla vigilia del Sinodo sullafamiglia, dai Vescovi d’Italia: una serata dipreghiera e riflessione, dalle ore 18 alle 19.30 inpiazza San Pietro, che culminerà con l’interventodi Papa Francesco. Chi non può recarsi a Roma,può comunque unirsi nella preghierapartecipando alle veglie che si svolgeranno, comevoluto dal Vescovo, nei monasteri di clausura aOrvieto, Todi e Montecastrilli e nel convento diMontesanto a Todi. Tutti siamo poi invitati, esoprattutto chi per vari motivi deve rimanere incasa, la stessa sera, quale segno visibile, adaccendere un lume e collocarlo sulla finestradella propria abitazione. In alcune parrocchie,domenica scorsa, al termine della messa è statoconsegnato ai fedeli il lumino da utilizzare sabatoprossimo, insieme alla “preghiera alla SantaFamiglia” di Papa Francesco.

❖ CASTEL GIORGIOCentro pastorale e oratorioMercoledì 1° ottobre si è svolta, a Castel Giorgio,l’inaugurazione dei nuovi locali del Centropastorale e oratorio. Al significativo evento sonointervenuti il vescovo Benedetto Tuzia, il sindacodi Castel Giorgio Andrea Garbini, il sindaco diCastel Viscardo Daniele Longaroni, il parroco diCastel Giorgio don Claudio Gargagli. I lavori e ilprogetto sono stati presentati dall’arch. AugustoMario Gentili, progettista e direttore dei lavori.Approfondimento nel prossimo numero.

❖ TODI“Cose maravigliose”Il Museo diocesano di Todi, insieme alla diocesi,all’ufficio Beni culturali ecclesiastici, all’ufficioCultura e con il contributo dell’associazione“Pietre vive”, ha organizzato l’evento “Cosemaravigliose et altre molte. Mistiche e fenomenimistici nella Todi del XVIII secolo”, celebrato aTodi dal 26 al 28 settembre e inserito negliitinerari culturali dei tredici musei ecclesiasticidell’Umbria con una tematica comune:“MaDonna - il femminile nell’arte sacra inUmbria”. Venerdì 26 presso nel palazzoepiscopale di Todi, dopo il saluto di mons. Tuzia,il tema è stato approfondito con diversiinterventi: don Alessandro Fortunati ha parlato di“Spiritualità e mistica nell’epoca dei Lumi”; AldoCuriotto de “Il sottile confine tra mistica e follia”;Chiara Coletti ha presentatole figure di “ChiaraIsabella Fornari, Chiara Prosperi e MariaMaddalena Foschi Bolognini: mistiche a Todi nelXVIII secolo”; Filippo Orsini quella di “SuorLanceata Morelli”. Il sabato e la domenica, visiteguidate nei monasteri della città. A conclusione,domenica presso il monastero della Rocca, si ètenuto un concerto “Canto della Passione ovveroduetto dell’anima con Gesù Cristo” disant’Alfonso M. de Liguori, per soprano, tenore,violino e basso continuo.

L’angelo Michele torna sulla cattedrale di Orvietodell’Opera del duomo e visibileal pubblico. Il giorno 29, pressoil Modo (Museo Emilio Greco -palazzo Soliano), nel corso diuna conferenza è stato poipresentato il complessointervento di restauro, eseguitodagli esperti dell’Istitutosuperiore per la conservazionee il restauro (Iscr), sotto l’altasorveglianza del soprintendenteBsae dell’Umbria, Fabio DeChirico. Particolare attenzioneè stata dedicata al progetto -curato dall’ingegnere GerardoDe Canio dell’Enea - diriproduzione e musealizzazionedella statua trecentesca, oracollocata su un basamentodotato di un dispositivo per laprevenzione anti-sismica, come

quello che l’Enea harecentemente applicato aiBronzi di Riace. All’incontro, iniziato con ilsaluto delle varie autoritàpresenti e proseguito con gliinterventi degli addetti ailavori, il vescovo BenedettoTuzia ha detto: “Non cisentivamo privati solo di unelemento artistico, ma dellarassicurante presenza di unafigura simbolica che dall’altovigila, protegge e difende lacittà. Nell’eterna lotta tra ilbene e il male, gli angeli hannoun valore nella vita dellacomunità civile. Come Mariaschiaccia il serpente, l’arcangelovince sul drago”.

M. M.

CATECHISTI. Il loroGiubileo diocesano.L’intervento di donAndrea Lonardodell’Ufficio catechisticodi Roma

La fatica di farsi sentire in mezzoa un anticlericalismo imperante

el settembre del 1860 l’Umbria,sottratta allo Stato pontificio, fuannessa al Regno d’Italia. Uno

dei primi atti del nuovo governo fu lasoppressione delle corporazionireligiose. Iniziòun aspro conflittotra la Chiesa e loStato liberale,pervaso da unbellicosoanticlericalismo.Il vescovo diOrvieto GiuseppeMaria Vespignanifu incarcerato, el’antico conventodei Servi di Mariatrasformato inpostribolo. A Todiil vescovoGiovanni Rosati -definito dal patriota e massone LorenzoLeoni come un “pastore inetto” - il 3dicembre 1861 scrisse al ministro deiCulti una lettera molto coraggiosa. Ilvescovo Marino Marini di Orvieto eGiovanni Rosati di Todi parteciparono

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al Concilio Vaticano I indetto nel 1868 daPapa Pio IX; i vescovi dell’Umbria furonoraccordati dalla personalità del vescovodi Perugia Gioacchino Pecci. L’Unitàd’Italia fu condotta da un’élitearistocratica e borghese mentre le

grandi masse popolari rimasero aimargini, peggiorando le condizionieconomiche; tra i contadini vi era unafede viva ma molto devozionale, e ilsocialismo stava penetrando in larghistrati del popolo. Il pericolo per laperdita della fede e l’allontanamentodalla Chiesa erano evidenti ma lacreazione di un “movimento cattolico”andò a rilento a causa di unanticlericalismo che paralizzava l’azionepastorale del clero nonché perl’atteggiamento dei cattolici, timorosi diorganizzarsi per paura della classepolitica laicista. Nel 1872 a Bolsena sorseun circolo giovanile cattolico che aderìalla Società della gioventù cattolica. Leopere di carità, molto vive e gestite dallaChiesa, furono laicizzate dallo Stato conla legge Crispi del 1890: la caritàcristiana si trasformò in filantropia laica.A Todi si salvò a stento l’istituto

Artigianelli fondato dal canonico LuigiCrispolti (1815 -1883), detto “il padre deipoveri”. Con la pubblicazionedell’enciclica Rerum novarum nel 1891ci fu una maggiore intraprendenza deicattolici. Nel 1896 si svolse a Orvieto,durante l’episcopato di mons. DomenicoBucchi-Accica, il Congresso eucaristiconazionale “Eucaristia e questionesociale”. Nel 1902 a Orvieto un gruppo dicattolici fondò il giornale Il Comune diispirazione democratico-cristiana,movimento promosso a livello nazionaleda don Romolo Murri. Nel 1912 divenneparroco di Ficulle don DomenicoPipparelli (1880 - 1940) originario diChiusi, ove aveva realizzato molte operesociali; anche a Ficulle creò numeroseiniziative a favore del popolo, tra cui laCassa rurale. Notevole fu la presenzadelle suore di vita attiva, salvate dallasoppressione e chiamate dagliamministratori a gestire le opere dibeneficenza; le Figlie della Carità di sanVincenzo de Paoli aprirono a Todi trecomunità al servizio dei poveri e deimalati.

Marcello Cruciani

DAL PASSATO ALFUTURO. Ladifficilesituazione dellaChiesa nelnostro territorioall’indomanidell’Unitàd’Italia

Mons.Bucchi-Accicavescovo di Orvietodal 1889 al 1905

21LA VOCE Orvieto . Todi @[email protected]

l 26 settembre si è svolto nella catte-drale di Orvieto il Giubileo dei cate-chisti, iniziativa che il competente Uf-

ficio diocesano ha organizzato per ringra-ziare i catechisti per il servizio che svol-gono con passione nelle parrocchie, pre-gare per loro, offrire un momento di ri-flessione insieme, dare una parola diincoraggiamento. E così è stato.Il tutto ha avuto inizio alle ore 16 con ilpassaggio dei presenti attraverso la Portasanta. Subito dopo, i catechisti (“battezza-ti, evangelizzatori, testimoni”) hannoascoltato, come da programma, una rela-zione di don Andrea Lonardo, direttoredell’Ufficio catechistico della diocesi diRoma, sul tema “Il difficile ed entusia-smante ‘mestiere’ del catechista, nei gior-ni di Papa Francesco”. Don Lonardo hacominciato il suo intervento ricordandoquanto il Papa ha affermato riguardo i ra-gazzi del nostro tempo: “I giovani sono or-fani di una strada sicura da percorrere, diun maestro di cui fidarsi, di ideali che ri-scaldino il cuore, di speranze che sosten-gano la fatica del vivere quotidiano. Sonoorfani, ma conservano vivo nel loro cuoreil desiderio di tutto ciò!”. Partendo da que-sta situazione, ha formulato i punti focalipropri di una catechesi kerygmatica. È ne-cessario - ha detto - proporre e non pre-supporre la fede. Il cuore della catechesi

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è rimettere al centro l’essenziale, cioè ilVangelo, il quale risponde alle necessitàpiù profonde delle persone, essendo tuttestate create per quello che proprio il Van-gelo ci propone: l’amicizia con Gesù e l’a-more fraterno (cfr. Evangeli gaudium,265). L’evangelizzazione, la catechesi de-ve essere l’espressione del camminarecon Gesù. Una persona che non è convin-ta, entusiasta, sicura, innamorata, nonconvince nessuno.“Gesù - dice ancora il Pontefice - ci ha fat-to una grande promessa: ‘Non vi lasceròorfani’ (Gv 14,18), perché Lui è la via dapercorrere, il Maestro da ascoltare, la spe-ranza che non delude. Come non sentireardere il cuore e dire a tutti, in particola-re ai giovani: ‘Non sei orfano! Gesù Cristoci ha rivelato che Dio è Padre e vuole aiu-tarti, perché ti ama’. Ecco il senso profon-

do dell’iniziazione cristiana: generare al-la fede vuol dire annunziare che non sia-mo orfani”.Il relatore ha poi sintetizzato con l’espres-sione “catechesi mistagogica” il cammi-nare con Gesù, proponendo le quattro di-mensioni che la caratterizzano, come in-dicato dal Catechismo della Chiesa cattoli-ca, e cioè: la fede confessata, celebrata,vissuta, pregata (Lumen fidei, 46).Momento conclusivo è stata la celebra-zione eucaristica presieduta dal Vescovo,il quale ha richiamato quanto sottolinea-to nell’Assemblea diocesana di domenica21 settembre, incentrata sul versetto, trat-to dal capitolo 8 degli Atti degli apostoli,“Alzati e mettiti in cammino”. Ha poi haconferito il mandato ai catechisti per l’an-no pastorale 2014-2015.

Don Antonio Cardarelli

Un “mestiere” entusiasmante

Particolare del drago

Corso Tacito a Terni

sottolineato Rossi - è determinata da trefattori fondamentali: la situazione oro-grafica sfavorevole alla dispersione del-le polveri, il traffico e le industrie pre-senti sul territorio”. “Il nostro è un approccio sistemico: nonsi può fare prevenzione senza cono-scenza e sicurezza” ha detto ancoraSvedo Piccioni, che in conclusione deldibattito ha ribadito “l’impegno dell’Ar-pa anche nella diffusione della culturaambientale”.

Claudia Sensi

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❖ OFFICINE BOSCOLa tutela dell’archivioProvincia di Terni e Arpa Umbria, incollaborazione con la Soprintendenzaarchivistica regionale, hanno raggiuntoun’intesa per il salvataggio e la valorizzazionedell’archivio storico delle ex Officine Bosco,che avrà sede presso l’Agenzia per l’ambientein via Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’internodei locali del complesso “Le Terrazze”. L’intesatutela infatti un patrimonio culturale eindustriale di altissimo livello e cheappartiene alla storia della città e delterritorio; esso salvaguarda la memoria storicae industriale di un’azienda che harappresentato una delle eccellenze a livellonazionale e internazionale. L’archivio,composto da 9.000 pezzi e da circa 12.000disegni industriali, è stato dichiarato “dinotevole interesse storico” e per questosoggetto a vincolo di tutela.

❖ CARSULAERiprendono gli scaviI ricercatori australiani della MacQuarieUniversity di Sydney tornano tra gli antichiscavi di Carsulae per partecipare in quattrosettimane all’attività di scavo nella zona lungol’antica via Flaminia. Due insegnanti e 11studenti parteciperanno ai vari interventiguidati dalla professoressa e ricercatrice JayeMcKenzie-Clark in collaborazione con laSoprintendenza ai beni artistici e archeologicidell’Umbria. Già in estate altri sette studentiguidati dalla stessa prof.ssa Clark sono statiper tre settimane impegnati nella stessaattività di scavo e studio dei materiali trovatinelle recenti campagne. Gli scavi di Carsulae sisvolgono sotto la direzione dellaSoprintendenza ai beni archeologicidell’Umbria e della direttrice scientifica, MariaCristina De Angelis. Vi partecipano anchestudenti dell’Università della Tuscia di Viterboe dell’Università di Perugia.

❖ UNITRE TERNII nuovi corsi

Lunedì 6 ottobre, alle ore 16, inizieranno gliincontri pomeridiani dell’Unitre presso ilCentro socio-culturale di via Aminale 22 aTerni. Dopo l’apertura a cura del Presidentedell’Unitre, Sandro Tomassini, Maria CaterinaFederici parlerà sui temi “Il viaggio dell’uomo”e “Sviluppo locale e società globale”.Mercoledì 8 ottobre, nella stessa sede, AnnaRita Marino curerà la presentazione dei corsiper l’anno accademico 2014-2015 con idocenti che illustreranno il proprioprogramma: dalle lingue straniere,all’informatica, alle arti visive, découpage,letteratura, storia e storia locale, yoga e altro.Le iscrizioni sono aperte presso la segreteriadalle ore 10 alle ore 12, dal lunedì al venerdì. (B. Rinaldi)

❖ NARNII luoghi della guerraAnche Narni, insieme a Perugia e Spoleto perl’Umbria, sarà protagonista del Trekkingurbano 2014, la Giornata nazionale del“turismo lento” che il prossimo 31 ottobrecelebra la sua undicesima edizione. Il temascelto per quest’anno è “Ricordare eripercorrere la nostra storia a 100 anni dallaGrande guerra”, un tema declinato in unavarietà di percorsi con diversi livelli didifficoltà, accessibili a tutte le età. A Narni saràpossibile partecipare al percorso “Frammentidi guerra” sia il 31 ottobre che nei giorni 1° e2 novembre. L’itinerario sulle tracce dellaPrima guerra mondiale permetterà di visitareluoghi all’interno e a ridosso del centrostorico, estranei al tradizionale circuitoturistico, ma carichi di grande suggestione.Partendo dal palazzo comunale, con il museodedicato alle moto d’epoca in cui sonocustoditi motocicli del primo Novecento,verranno percorsi i vicoli più caratteristicidella città alla scoperta di targhe e statueattraverso cui viene ricordata la Grandeguerra, per quindi giungere all’imponentemonumento, inaugurato nel 1927, inmemoria dei narnesi caduti nel corso dellaGrande guerra e per arrivare infineall’auditorium di San Domenico. (C. Sensi)

I dati anagrafici e socio-economici La Terni del 2014

li ultimi dati demografici elabora-ti dalla direzione Sviluppo econo-mico del Comune di Terni, e quel-

li socio-economici che si riferiscono al-l’andamento e alle caratteristiche dellapopolazione, fotografano una città sem-pre più “rosa” e con un flusso migratorioche continua a essere molto elevato, sep-pure in cambiamento costante nel corsodegli anni. La popolazione residente è pari a112.227 unità (in leggero calo rispetto aldato del 2010, quando i residenti risulta-vano 113.324) con una prevalenza mar-cata della componente femminile, chesupera quella maschile di 6.815 unità, euna percentuale di popolazione stranieracostantemente in crescita, che rappre-senta attualmente l’11,3% del totale deiresidenti. Gli stranieri residenti a Ternisono 12.685, dei quali 7.384 femmine. Oc-corre considerare che nel 1995 gli stra-nieri residenti a Terni erano solo 870.La popolazione inoltre risulta sempre più anziana, con un indice di invecchiamen-to molto alto e ancora in salita. Nel corsodel 2013 sono nati da madri residenti aTerni 871 bambini; il contributo maggio-re alle nascite è dato, in proporzione, dal-le madri straniere, mentre risultano in di-minuzione i nati da entrambi genitori ita-liani.I significativi mutamenti demografici chesi stanno verificando a Terni nell’ultimodecennio sono determinati dall’influen-za della popolazione straniera, che rap-presenta la componente in attivo dellapopolazione. Di riflesso tutti i fenomenidemografici in genere hanno risentito diquesta massiccia immigrazione. Oltre alla femminilizzazione della popo-lazione e alla ripresa della natalità grazieal contributo dei genitori stranieri, si èregistrato a Terni un abbassamento del-l’età media delle madri al parto e una for-

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te diminuzione dei matrimoni, soprat-tutto religiosi: 63% in meno rispetto al2000, con un contemporaneo incremen-to dei matrimoni misti (+25%), soprattut-to quelli in cui uno dei due coniugi è stra-niero. Sul versante dei matrimoni è note-volmente cresciuta, rispetto all’inizio delsecolo, anche l’età dei coniugi: lo sposonel 2000 arrivava al matrimonio a 32 an-ni e mezzo; attualmente a poco meno di40. Stesso discorso per la sposa: da 29,7

anni a 35. Le comunità straniere più rappresenta-te sono quella dei romeni (oltre il 34%),seguita a distanza da albanesi, ucraini,indiani e filippini. In particolare è quasiraddoppiato rispetto al 2010 il numero deiresidenti nigeriani. In sensibile aumentoanche gli immigrati dal Pakistan, dallaMoldavia e dalla Bulgaria. I dati sul reddito elaborati a partire dagliarchivi delle dichiarazioni Ipef del mini-stero dell’Economia e delle finanze evi-denziano 80.200 dichiaranti, con un red-dito medio di 20.053,16 euro. Tra i di-chiaranti prevalgono leggermente i ma-schi (51%) i quali, sempre in media, de-tengono il reddito più elevato: poco me-no di 25 mila euro, rispetto ai 15 miladelle donne.

AMBIENTE. Due recenti iniziative dell’Arpa a Terni

Piediluco e Conca, che fare?Arpa (Agenzia regionale di pro-tezione ambientale) ha pro-mosso due iniziative a Terni. “I

laghi fra passato e futuro” è il tema delconvegno organizzato in collaborazio-ne con l’Isuc per sottolineare l’evolu-zione del rapporto storico fra l’uomo el’acqua; “un rapporto - ha spiegato Sve-do Piccioni, direttore generale dell’Ar-pa - che ha dato grandi risultati in ter-mini di sviluppo economico, ma che og-gi deve essere ripensato”. Le trasformazione del lago di Piedilu-co, che in due millenni da piccolo baci-no lacustre è diventato il fulcro dell’a-gricoltura e dello sviluppo industrialedella zona, sono state raccontate da Mi-ro Virili, che ha sottolineato come que-sto sviluppo, però, non ha lasciato in-denne l’ambiente e lo stato di salute dellago. “A partire dal 2005 - ha spiegato Adriano Rossi, direttore del diparti-mento provinciale di Terni dell’Arpa - ilministero dell’Ambiente, attraverso ilpiano stralcio, ha dettato nuove regoleper poter salvaguardare il lago di Piedi-luco. Ma a distanza di dieci anni l’affi-damento di questo piano all’Autorità di

’L bacino non ha avuto i risultati attesi”. “Quello che è emerso nel corso dell’in-contro - ha detto Renato Covino, do-cente dell’Università di Perugia - è cheanche gli invasi naturali o artificiali, ol-tre alle acque correnti salvaguardate at-traverso leggi e decreti appositi, sonostati fondamentali per lo sviluppo agri-colo e industriale del nostro Paese. Nelcorso degli anni, però, l’utilizzo della ri-sorsa lago da parte dell’uomo ha messoin evidenza tutte le contraddizioni trasviluppo antropico ed ecosistema”.“La qualità dell’ambiente nei territoriurbanizzati: il caso della Conca terna-na” è invece il titolo del convegno pro-mosso in collaborazione con il centroternano di cultura “Il Punto” e il Lionsclub San Valentino. L’Arpa Umbria svol-ge attività di supporto tecnico alle Am-ministrazioni pubbliche attraverso ilmonitoraggio e il controllo delle variematrici ambientali. Ma per meglio mo-nitorare l’ambiente c’è bisogno di inno-vazione e per questo, negli ultimi anni,Arpa Umbria sta investendo in innova-zioni tecnologiche. “La qualità critica dell’aria di Terni - ha

Emerge una popolazione in maggioranza femminile,e un flusso migratoriomolto elevato

SAN GEMINI. Incontro sul Concilio Vaticano II, con mons. Bettazzi, e sulla guerra in Siria

n occasione della festa delpatrono, la parrocchia di SanGemini ha organizzato due

incontri dedicati rispettivamentea una rilettura del Concilio e alleradici del conflitto in Siria. Ilprimo, nella Giornata della non-violenza, ha visto protagonistamons. Luigi Bettazzi, che haparlato di “Chiesa dei poveri e lapace, dal Concilio a PapaFrancesco”. Mons. Bettazzi, a 90anni, ancora continua con

I entusiasmo a raccontare labellezza e la grandezzadell’evento del Concilio, con tuttoil carico delle speranze e delleattese della Chiesa e del mondo.Il secondo incontro si terràdomenica 5 ottobre, nellagiornata di preghiera per la Siria,alle ore 16 nel duomo di SanGemini, con la testimonianza didon Salvatore Lazzara delCoordinamento nazionale per lapace in Siria. Anche San Gemine

era originario della Siria, dove ènato e ha incontrato testimonidella fede che gli hanno fattoconoscere Gesù; ha abbracciato lafede cristiana per la quale halasciato le ricchezze terrene, ilpotere, rifiutandosi di parteciparealla guerra promossa da suopadre Miliziano per difendere ilpopolo dalle bande armate.Incarcerato e liberatomiracolosamente, è scappatodalla Siria salendo su una nave dipassaggio ed è approdato inItalia, portando la sua bellatestimonianza di vita evangelica.“La festa del Patrono - ricorda il

parroco don Gianni Sabatini - èmotivo di gioia e di speranzaperché ogni santo porta in sé unavita positiva, pensieri saggi,sentimenti nobili, azioniammirevoli. Nel ricordo di sanGemine, testimone della fede inGesù Cristo, la nostra parrocchiaauspica per la Chiesa una nuovaprimavera, nello spirito delConcilio Vaticano II. Una Chiesarinnovata è sale, luce, lievito… fabene al mondo intero, perché èsegno e strumento dell’intimaunione con Dio e dell’unità ditutto il genere umano”.

E. L.

Barche sul lago di Piediluco

22 LA VOCE Terni.Narni.Amelia

ipercorrerei sentieridella bassa

Umbria che sanFrancesco d’Assisiha attraversato eamato,rappresenta unmodo percelebrare la festa del Patrono d’Italia. Nella provincia diTerni questi sentieri conducono a luoghi unici, nei qualisi può respirare la più genuina atmosfera francesca:come all’Eremita, nei pressi di Portaria, tra Terni eAcquasparta, dove il Santo scrisse la prima bozza del Cantico. Spesso sono sentieri percorribili solo a piedi,

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quelli che conducono agli“spechi” in cui il Poverello siritirava per ascoltare il respirodella sua terra all’interno digrotte e cavità naturali, quasisempre in prossimità di grandiboschi o su montagne, comenel caso dello Speco di Sant’Urbano vicino a Narni.Anche nell’Amerino ci sonoitinerari francescani, come ilconvento di San Francesco di Lugnano in Teverina. Ilconvento venne edificatocome atto di omaggio al Santoche, secondo i racconti, nel1212 qui salvò un bimbo chestava per essere divorato daun lupo. Nel 1229 iniziarono ilavori per la realizzazione delconvento, che al suo interno

contiene alcuni dipintiraffiguranti il combattimentotra il lupo e l’anatra mandatada san Francesco per salvare ilbambino. Tra i tesori delcastello di Alviano vi è anchela raffigurazione, nellacappella interna all’edificiofortificato, del Miracolo dellerondini; un affrescorecentemente restaurato cheraffigura un fatto accaduto adAlviano nel 1212, in unalocalità denominataattualmente “Belvedere”.L’avvenimento destò grandemeraviglia nelle genti cheerano accorse per ascoltare leparole di Francesco: la predicaera disturbata dalla rondiniche garrivano, ma il Santo si

rivolse a “sorelle rondini” eottenne il silenzio. La Cappelladella rondini è oggi anche uninteressante puntopanoramico, con belvederesulla piana Teverina e sull’oasinaturalistica di Alviano.Ugualmente interessante è la grotta di Guardea. Latradizione dice che nellagrotta, che si trova a pochimetri dalla chiesa di SantaIlluminata, nelle campagne diAlviano, San Francesco si ritiròa pregare e riposare. La grottaè oggetto di venerazionepopolare, così come la chiesa,anch’essa, insieme alconvento, luogo strettamentelegato al francescanesimo.

Benedetta Rinaldi

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

DIOCESI. Laprima tre-giornidi “convivenza”del nuovoVescovo con ilclero. Lo stiledell’incontro e le indicazionipastorali che nesono emerse

SAN FRANCESCO

❖ CONCERTOA S. Giuseppe LavoratoreLa parrocchia ternana di San GiuseppeLavoratore retta dalla comunità dei fratiConventuali, in occasione della festa di sanFrancesco, organizza un concerto pervenerdì 3 ottobre alle ore 21 pressol’auditorium della parrocchia. Il gruppomusicale Ensamble Amadeus eseguemusiche di Cimarosa, Gatti, Bach, Haendel,Pachlbel, Albinoni.

❖ CELEBRAZIONIFesta di San FrancescoDa quando san Francesco predicò a Terniottocento anni fa nel 1214, il territorio èstato non soltanto fortemente influenzatodalla spiritualità, arte, cultura francescana,ma ha offerto a sua volta a tale movimentoun apporto notevole tra cui si distinguono isanti Protomartiri francescani, il beatoAntonio da Stroncone, la clarissa venerabileTeresa Eletta Rivetti. Tale presenzacontinua ancora oggi: soltanto al santuarioantoniano dei Protomartiri francescani inTerni - chiesa di Sant’Antonio, nell’estatescorsa sono passati gruppi e singolipellegrini provenienti tra l’altro da Polonia,Belgio, Ucraina, Veneto e un folto gruppodi giovanni da Taranto. In occasione dellasolennità di san Francesco, presso ilsantuario di Sant’Antonio a Terni retto daiFrati minori venerdì 3 ottobre alle ore18.30 si celebra la messa solenne conlettura del Transito di san Francesco, enella serata il pellegrinaggio notturnodiocesano Narni - Sacro Speco, conpartenza ore 22.30 dalla cattedrale diNarni. Arrivo alle ore 4 e celebrazionedell’eucarestia presieduta dal vescovoPiemontese. Sabato 4 ottobre al santuarioalle ore 8.30 e 18.30 la messa e alle 21.15,sempre il chiesa, lo spettacolo Io, frateFrancesco piccolo.

❖ ALVIANOFiaccolata a S. IlluminataSabato 4 ottobre alle ore 17.30 presso lacappella di San Francesco, all’interno delcastello, eucaristia. Ore 20 ritrovo in piazzaBartolomeo di Alviano, ore 20.25 partenzapellegrinaggio-fiaccolata per l’eremo diSanta Illuminata; ore 21.30 celebrazionedella messa presso l’eremo (in caso dimaltempo, sarà celebrata presso la chiesaparrocchiale di Alviano). La messa pressol’eremo di Santa Illuminata è organizzata incollaborazione con la parrocchia diGuardea. La fiaccolata che parte da Alvianoogni anno vede la presenza di tanti fedeliche cammineranno lungo un percorso di 2chilometri, cantando e lodando Dio. Ilpercorso sarà come ogni anno illuminatoda fuochi, candele e altro. I bambini e iragazzi di Alviano porteranno,trasportandola a spalla, la piccola statuadel Santo lungo tutto il percorso. Un’anticatradizione che ogni anno rinnova il ricordodel passaggio di san Francesco, il quale nel1212 proprio ad Alviano compì il “miracolodelle rondini”. Domenica 5 ottobre ore 8.30messa presso la chiesa “delle Rondini”; ore10, a cura del rione San Francesco, ritrovopresso il parco La Pietraia e inizio della“Camminata tra la natura nei luoghi di sanFrancesco”; ore 13 “polentata” (aperta atutti) presso il parco La Pietraia.

❖ CAPPUCCINI AMELIAPellegrinaggio a piediInsieme per festeggiare san Francesco alconvento dei Cappuccini di Amelia, sabato4 ottobre con il pellegrinaggio a piedi daSambucetole ai Cappuccini. Ore 17.30partenza a piedi per il convento dal bivio diSambucetole e dall’edicola ex scuole(antistante abitazione Conocchia); ore 18,30confessioni; ore 19.30 inaugurazione dellastatua di san Francesco e messa, animatadalla corale di Sambucetole. Ore 20.30convivio nel piazzale del convento. Nellospirito francescano, ognuno può portarequello che desidera, salato, dolce, acqua,vino, stoviglie di carta, ecc. Perinformazioni: padre Alberto Bordellini0744 988102.

Ascolto, decisione, azione

Luoghi francescaninel nostro territorio

La diocesi si rimette al passol ritiro del clero della diocesi, svoltosinella scorsa settimana, si è chiuso conl’impegno, sollecitato dal Vescovo e con-

diviso dai presenti, di riprendere il cammi-no dell’intera comunità diocesana in ma-niera ordinata e con finalità e traguardi pa-storali da raggiungere, coinvolgendo i laici.Finalmente, dopo due anni di stasi (perlo-meno sotto questo profilo, e ne conoscia-mo il motivo: il cambiamento del Vescovo,con un lungo intermezzo in attesa del nuo-vo, malgrado l’impegno vero e fattivo del-l’Amministratore apostolico e dei suoi col-laboratori) che non ha consentito traguar-dare il futuro proprio per la provvisorietàdel tempo “di mezzo” che genera una qual-che incertezza. È nella natura delle umanecose che tutto rimanesse, per così dire, so-speso. La Chiesa di Terni-Narni-Amelia è statapresentissima nelle vicende socio-econo-

miche assai preoccupanti nel tempo pre-sente del nostro territorio, e ha risposto atutte le chiamate della Chiesa italiana e del-la Chiesa universale sotto la guida dei Ve-scovi e del Papa. Ma è ora di riprenderequello che spetta solo a noi e che dobbiamoai nostri concittadini. Cosa dire e come an-nunciare il Vangelo e la sua salvezza agliabitanti delle città e dei paesi della nostradiocesi? Abbiamo continuato a fare l’“ordi-nario”, ora dobbiamo fare lo “straordina-rio”, lo “specifico” che nessun altro può fa-re al nostro posto.Al termine del ritiro è stato deciso, tra le al-tre cose, di ricostituire il Consiglio pastora-le diocesano. Ciò significa che bisogna ri-prendere i contatti con i Consigli pastoraliparrocchiali e fare le dovute revisioni, in-dicando la meta e i modi misurando le for-ze. Rimettiamoci in cammino, tutti.

Nicola Molè

I❖ DIOCESIIn preghiera per il Sinodo sulla famigliaIn occasione dell’apertura del Sinodostraordinario sulla famiglia, che si terrà a Romadal 5 al 19 ottobre, tutte le famiglie sono stateconvocate per sostenere con la preghieraquesto evento di grazia, sabato 4 ottobre inpiazza San Pietro con Papa Francesco dalle 18alle 19.30. La diocesi organizza un’interagiornata a Roma che prevede la visita allabasilica di San Pietro e alle tombe dei Papi e ilrinnovo della professione di fede sulla tomba diPietro in mattinata, e nel pomeriggio lapreghiera con il Papa. La partenza da Terni èprevista alle ore ore 9 e il rientro alle 21.30circa. Si invitano le famiglie a partecipare ancheda casa a questo evento con l’iniziativa “Accendiuna luce in famiglia” con una preghiera nellapropria casa, in comunione con quanto staràavvenendo in piazza San Pietro, accendendo unlumino sul davanzale della finestra.

I partecipanti all’incontro con il vescovo

L’Eremo di Portaria

23LA VOCE Terni.Narni.Amelia @[email protected]

na tre-giorni del clero particolare,quella di Vitorchiano 2014: è statala prima “convivenza” del vescovo

Giuseppe con il suo clero, convivenza at-tesa “con impazienza, curiosità e interes-se”; presenza praticamente completa deipresbiteri e dei diaconi; e infine il metodocon cui la tre-giorni si è articolata. Quest’anno non è stata la relazione fronta-le teologico-pastorale il punto di partenza,ma il racconto della propria vicenda di fe-de, compresi i vari momenti di “vaglio”. Èstata questa modalità che ha costituito il“fatto teologico” e anche il primo “fatto pa-storale”, avendo avuto al centro la personastessa del Pastore all’interno della comu-nità presbiterale.Nelle sette Vicarie c’è stato l’ascolto reci-proco e rispettoso della narrazione di untratto della propria storia personale, al di làdel ruolo pastorale ricoperto. Ancora unavolta abbiamo sperimentato che la personasi rivela narrando, perché noi siamo anchela nostra storia. Il clima positivo degli in-contri ha favorito una conoscenza recipro-

U ca più fraterna e un accresciuto rispetto.Di grande utilità sono stati i successivi in-terventi di don Giuseppe Zanon, respon-sabile della formazione permanente delclero dell’istituto “San Luca” della diocesidi Padova.Le sue riflessioni semplici, profonde ed ef-ficaci, hanno trattato “la fede cristologica”,“la fede ecclesiale”, “la formazione per-manente”, quest’ultima intesa non sempli-cemente come aggiornamento teologico-pastorale o di ricarica spirituale da viverein determinati incontri, ma come la sa-piente disponibilità a lasciarsi formare dal-la vita per tutta la vita, come insegna ilConcilio.Il terzo giorno ha avuto come momentocentrale l’intervento del Vescovo: “Ripren-dere la vita ordinaria”. Padre Giuseppe hasviluppato la sua riflessione seguendo ilmetodo “vedere - giudicare - agire” o, co-me dice Papa Francesco, il metodo di Ma-ria: “ascolto - decisione - azione”. In questiprimi tre mesi, ha detto, “ho cercato di ve-dere-incontrare-ascoltare il maggior nu-

mero di sacerdoti e laici, rappresentantidelle istituzioni, parrocchie, gente comunee rappresentanti di associazioni e movi-menti, realtà civili ed ecclesiali”. Da qui so-no scaturite le “impressioni” del Vescovo,derivate da tanto ascolto e incontri, conaspetti di gratitudine e anche di problema-ticità. Numerose sono state le indicazioni opera-tive da realizzare in “uno stile di sinodali-tà” in ogni azione pastorale. Sono state isti-tuite due piccole commissioni per proce-dere all’elezione del Consiglio presbitera-le e del Consiglio pastorale diocesano.L’incontro si è concluso in clima di comu-nione, ascoltando le indicazioni dei re-sponsabili dei vari uffici diocesani, in vistadi un calendario unitario.Tutto bene? Sostanzialmente sì per quantoriguarda il ritiro. E ora, al lavoro con ac-cresciuta comunione e corresponsabilità enella preghiera, come è avvenuto nel no-stro incontro!

Mons. Piergiorgio Brodoloni vicario episcopale della pastorale

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ DIOCESI In preghiera con il Papa“Accendi una luce in famiglia, con PapaFrancesco in preghiera per il Sinodo” è il titolodell’iniziativa lanciata dalla Cei per il 4ottobre. Anche la nostra diocesi sarà presente(partiranno dei pullman per Roma)all’incontro di preghiera del Santo Padre conle famiglie che si terrà alle ore 18 in SanPietro. Il programma prevede la partenza da S.Maria degli Angeli alle 13, alle 16.30 è previstol’arrivo a San Pietro e alle 18 l’incontro con ilPontefice. Si ripartirà da Roma alle 20. Pertutte le informazioni si può visitare il sito delladiocesi: www.diocesiassisi.it.

❖ AEROPORTO/1Sinergie umbro-toscaneVenerdì 19 settembre i vertici della Sasehanno incontrato rappresentanti istituzionali(sindaci o assessori) dei Comuni di Chianciano,Chiusi, Montepulciano, Sinalunga, Torrita diSiena, Sarteano e Città della Pieve peresaminare la possibilità di sinergie tra iterritori della Val d’Orcia e della Val di Chiana,che tramite il raccordo Perugia-Bettollepotrebbero ottenere agevolmente rapidicollegamenti con l’aeroporto regionaledell’Umbria. Con questa iniziativa sipotrebbero interessare i tour operator deimaggiori Paesi europei con l’offerta diproposte turistiche integrate, destinate aincrementare sensibilmente i volumi ditraffico. (PDG)

❖ AEROPORTO/2Atterraggio di emergenza Il 17 settembre, poco dopo le ore 12, la torredi controllo di Sant’Egidio ha ricevuto unarichiesta di atterraggio di emergenza peravaria motore da un DC 3 in rotta da Salerno aFirenze con 15 passeggeri a bordo e tre uominidi equipaggio. La situazione è stata gestita conprontezza e professionalità dal personaledell’aeroporto, che ha garantito l’incolumità ditutte le persone coinvolte e il ricoverodell’aeromobile, poi posto a disposizione delleautorità per gli accertamenti di rito. (PDG)

❖ ALBERGHIEROQuest’anno, 51 classiIl nuovo anno scolastico appena iniziatopresenta un ulteriore progresso dell’Istitutoalberghiero di Assisi egregiamente diretto daBianca Maria Tagliaferri, che fa convergere lasua passione e la sua elevata professionalità suuna popolazione di alunni che ha raggiunto1.042 unità, distribuiti in 51 classi e dislocatiin 5 diverse sedi. Tra i suoi collaboratori, tuttiimpegnati al progresso della scuola, occupaun posto di rilievo il vice preside Aldo Geraci,coordinatore del “Progetto 2.0” orientato a faracquisire la padronanza del mezzoinformatico e della ricerca in Rete qualistrumenti indispensabili a costruire relazionipositive di cultura e di informazione. Con gliobiettivi di “sapere e saper fare” si impostaquella creatività educativa su cui si basano isuccessi di questa scuola che offre, al terminedei corsi, immediate opportunità di ingressonel mondo del lavoro. (PDG)

❖ ASSISI“Distributori” elettriciSecondo un piano sottoscritto tra Enel eRegione dell’Umbria, sono state attivate neidue capoluoghi Perugia e Terni le colonninedestinate ad alimentare le auto elettriche conuna modesta spesa di abbonamento (30 euromensili) e con un’autonomia di circa 40 km.Tra i Comuni che hanno aderito al progettofigura anche Assisi, a conferma dellaparticolare sensibilità verso i problemidell’ecologia, patrocinata - come è noto - dasan Francesco. Con questa novità la Regionedell’Umbria si colloca al secondo posto (dopol’Emilia Romagna) per diffusione dei circa1.000 impianti finora attivati. Per incoraggiarel’acquisto di auto elettriche è stata sospesal’esazione del bollo per 3 anni. Secondo datiAci dell’anno 2013, nella nostra regionefiguravano immatricolate 432 auto elettriche,31.718 dotati di impianti a gas, 30.218 ametano. (PDG)

Gualdo Tadino. Successo dipubblico e gareesaltanti per i Giochi de lePorte 2014

I migliori Giochi da 40 anni

opo un’estate così ba-lorda a livello meteo-rologico, non erano

pochi coloro che temevanoche l’annuale appuntamentocon i Giochi de le Porte diGualdo Tadino si svolgessesotto un cielo plumbeo eun’acqua a catinelle. Invece,per tutta la durata dei Giochie specialmente nella giornatadi svolgimento del Palio, do-menica 28, il tempo è stato magnifico.Questo ha, di fatto, aumentato notevol-mente l’affluenza di pubblico e visitato-ri, con tutta soddisfazione dell’ente Gio-chi e dei portaioli, che hanno avuto il pie-none in tutte le taverne e un folto pub-blico lungo il percorso della competizio-ne. “Questa, in quarant’anni, è senza dubbiola migliore edizione del Palio mai svol-ta!” ha, del resto, dichiarato il sindaco Massimiliano Presciutti, da poco pas-sato dai portaioli al palco delle autorità.Dichiarazioni simili hanno reso anchegli ospiti d’onore, in primis il sindaco diGubbio, Filippo Stirati, e due fra quellidelle città gemelle, quella francese diAudun-Le-Tiche e quella polacca di Kro-sno. Insomma, la sensazione è che la

D

soddisfazione sia generale e l’organizza-zione parla di “record di presenze”. Anche la gara ha mantenuto le attese,con un andamento decisamente equili-brato, che ha visto ben tre Porte giocar-si la vittoria all’ultima gara. A dire il ve-ro, la prima competizione, quella relati-va al corteo storico, come ormai consue-to specie negli ultimi anni, è andata aporta San Facondino; era dedicato a “L’e-terna lotta fra la vita e la morte”, con al-cuni notevoli carri, fra cui una nave, concostumi rigorosamente rinascimentali,che sono stati particolarmente apprez-zati dalla giuria di esperti. Ma non menospettacolari sono stati gli altri, special-mente quello di porta San Martino. Nella gara della corsa dei carretti, vinceSan Facondino, con uno spettacolare

“fuoripista” dell’asino di San Donato.Nella gara, equilibratissima, del tiro allafionda, la spunta San Benedetto agli spa-reggi, mentre San Facondino butta all’a-ria una vittoria che sembrava già co-struita. Nella gara di tiro con l’arco, SanBenedetto finisce però ultimo, mentre gliarcieri di San Donato e San Martino so-no protagonisti di due incredibili perfor-mance, rispettivamente con 46 e 42 pun-ti (su 50). Nell’ultima gara, quella della corsa a pe-lo sugli asini, il testa-a-testa tra San Fa-condino e San Donato si risolve, all’ulti-ma curva, con la vittoria di San Donato,che vince il suo 12° palio, bruciando co-sì l’effigie della Bastola in una gremitis-sima piazza Martiri.

Pierluigi Gioia

NOCERA UMBRA. Festa della Madonna de La Salette al santuario di Salmata

a Madonna nei secoli è apparsamolte volte, lasciando messaggi,incitando alla preghiera e al

pentimento dei peccati. Perlopiù èapparsa a persone di umili condizionie di animo innocente, quasi agaranzia della veridicità degli eventiche si verificavano. Il 19 settembre1846 la Madonna apparve sul montede La Salette, in Francia, a MélanieCalvat di 15 anni e Maximin Giraud, di11, due giovani pastorelli. Una BellaSignora che dice loro: “Avvicinatevi,

L figli miei, non abbiate paura; sonoqui per narrarvi una grande notizia!”.Rincuorati, i pastorelli si avvicinano evedono che sta piangendo. È alta,luminosa, veste come le donne delluogo, con una lunga tunica: dellerose le incoronano la testa, orlano ilsuo scialle e i suoi calzari; sulla frontesplende una luce simile a undiadema; sulle spalle ha una lungacatena, un’altra catenina trattiene sulpetto un crocifisso sfavillante sui cuilati vi sono un martello e una

tenaglia. I due raccontano che laSignora affidò loro un messaggiodiretto all’intera umanità, e quindi dadiffondere universalmente. Perricordare tale evento, a Salmata diNocera Umbra dal 12 al 20 settembresi è tenuta una novena itinerante cheha coinvolto le frazioni di Pascigliano,La Costa e alcune famiglie. Venerdì 19si è tenuta la novena e liturgiapenitenziale, mentre sabatoprocessione e fiaccolata. Domenica,giorno della festa, sono statecelebrate varie messe, e nelpomeriggio vi è stata l’esposizione diGesù sacramentato.

Marta Ginettelli

coppia l’applauso sponta-neo per il ricordo di padreFabrizio Migliasso ofm –

recentemente tornato alla casadel Padre – all’inizio della cele-brazione eucaristica presiedu-ta dal suo confratello padre Vit-torio Viola, succedutogli comecustode della basilica di SantaMaria degli Angeli, nel corsodella Festa degli angeli di do-menica 28 settembre, arrivataalla quarta edizione. Nata dall’iniziativa di alcuni ge-nitori che hanno sperimentatoil lutto per la perdita di un fi-glio, la manifestazione è diven-tata, negli anni, motivo di gioianon solo per i bambini che, conle proprie famiglie, vi parteci-pano sempre più numerosi eanche tramite questa giornatasi accostano alla figura degliangeli – a iniziare da quello checustodisce ciascuno, e la cuiprece è riportata su brioche emagliette vendute sul sagratodella chiesa – ma anche per tut-

S ti i bambini che beneficianodelle offerte raccolte loro desti-nate tramite iniziative di ado-zione a distanza e di interventodiretto, così come il Comitatoorganizzativo ha pensato. Se nel corso della celebrazioneeucaristica del mattino il mes-saggio è stato maggiormente ri-volto agli adulti, chiamati a im-parare dagli angeli a essere do-cili esecutori della volontà delPadre anche quando essa appa-re infinitamente lontana - in unatteggiamento di abbandono aquel mistero d’amore rivelatodalla morte in croce di Gesù,del Figlio, che dà senso ad ognimorte, compresa quella delproprio figlio -, protagonistidell’animazione pomeridianasono stati i più piccoli che, at-traverso canti e danze, hannoscoperto il significato dei settecolori dell’arcobaleno, segnodell’alleanza tra Dio e il popolod’Israele.

Elena Lovascio

S. M. DEGLI ANGELI. La Festa degli angeli

Per bambini e “custodi”❖ GUALDO TADINO - SIGILLODue giovani avviativerso il sacerdozio

ecisamente un periodo di grazia, in fatto di vocazionidiaconali e sacerdotali, per la diocesi di Assisi, con

altri due giovani seminaristi sempre più viciniall’ordinazione. Il 20 settembre, la parrocchia di SantaMaria Madre di Dio a Gualdo Tadino ha ufficialmentesalutato Alessandro Picchiarelli, dopo due mesi diservizio come seminarista collaboratore presso laparrocchia: il prossimo 18 ottobre sarà infatti ordinatodiacono presso la cattedrale di San Rufino. Un calorosoringraziamento gli è stato rivolto dal parroco, don AldoMataloni, durante la messa e la successiva cena. Il giornodopo, invece, il giovane sigillano Simone Petrosino èufficialmente entrato nel percorso sacerdotale, dopo averricevuto l’autorizzazione dal vescovo diocesano, mons.Domenico Sorrentino. La cerimonia si è svolta all’internodella chiesa di Sant’Andrea a Sigillo, duranteun’affollatissima concelebrazione eucaristica, che ha vistola presenza, oltre che del Vescovo e del parroco, donFerdinando dell’Aquila, anche di numerosi altri sacerdotidel territorio, fra i quali il giovane don Carlo Cecconi,recentemente ordinato, il vicario generale mons. MaurizioSaba, e don Cesare Provenzi, parroco di San Rufino.Ovviamente, grande festa e grande commozione, ancheperché, durante la messa, sono state festeggiate le nozzed’argento dei genitori di Simone ed era presente, alcompleto, il gruppo scout di cui Simone ha fatto parte perlunghi anni.

Pierluigi Gioia

D

Festeggiamenti per il Palio in una affollata piazza Martiri a Gualdo Tadino

Santuario di Salmata

24 LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo

Un momento dell’incontro

Incontro Acli sul terzo settore

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ GUALDO TADINOVai con Dio, Alessandro!Lo scorso 20 settembre presso la parrocchia diSanta Maria del Piano a Gualdo Tadino si ètenuto un bel momento di gioia e di preghiera.C’è stato il saluto al seminarista AlessandroPicchiarelli e ai suoi genitori. Il parroco mons.Aldo Mataloni ha voluto, con questo semplicema significativo gesto, esprimere la suagratitudine e quella dell’intera comunità adAlessandro che, arrivato in parrocchia tre annifa, vi ha trascorso quasi tutti i fine settimana,coadiuvando il parroco nell’attività pastorale,liturgica e catechetica: una presenza discreta,un inserimento efficace ed apprezzato da tutti.Ora Alessandro, che sarà ordinato diacono ilprossimo 18 ottobre nella cattedrale di SanRufino, lascia l’impegno nella parrocchia perchépresterà servizio al fianco del vescovo mons.Sorrentino. Una cena con una cinquantina dipersone, i saluti, qualche piccolo dono, unbreve discorso, i reciproci ringraziamenti hannocaratterizzato l’evento della calda famigliaparrocchiale. (M. G.)

❖ ISTITUTO SERAFICO“I linguaggi della vita”Promossa dall’Istituto Serafico di Assisi incollaborazione con la Pro loco di S. Maria degliAngeli, sabato 27 settembre è stata inauguratala mostra “I linguaggi della vita”, allestita pressoil Museo Fazzini (piazza Garibaldi - S. Mariadegli Angeli). A un anno dalla storica visita diPapa Francesco, la mostra espone le opererealizzate dai ragazzi dell’Istituto Serafico eresta aperta al pubblico fino al 5 ottobre. Tuttociò che lo spazio della mostra racchiude altronon è che un racconto dell’ordinariaquotidianità di tante esistenze, attraversatedalla comune caratteristica della fragilità dellanatura umana: una quotidianità raccontata conparole, segni, immagini la cui percezione puòapparire caotica e, in prima battuta, pococomprensibile. Dopo il saluto delle autorità, lacerimonia di inaugurazione ha registrato gliinterventi di Francesca Di Maolo, presidentedell’Istituto Serafico, e di Silvia Bravi, arte-terapeuta presso l’Istituto.

❖ BASTIA/1Contro la corruzioneSi è tenuta nei giorni scorsi in Comune a Bastiala cerimonia di consegna al sindaco StefanoAnsideri del braccialetto bianco, simbolo diadesione alla campagna anticorruzione “Riparteil futuro”. La consegna è stata effettuata dalleassociazioni Libera e Gruppo Abele, promotricidella iniziativa. Il Sindaco aveva aderito nelperiodo elettorale, promettendo con l’adesionedi impegnarsi, qualora fosse stato eletto, arispettare i punti della lotta alla corruzioneindividuati dalle associazioni. In breve temposarà adottata la delibera “Trasparenza a costozero”, che prevede l’impegno del rispetto dialcune prescrizioni.

❖ BASTIA/2 Lotteria di san MicheleIl 29 settembre in piazza Mazzini a Bastia, dopola tradizionale processione del pomeriggio, si èsvolta l’estrazione della Lotteria di san Micheleper opere di bene, promossa dalla Caritasparrocchiale. Ecco i numeri estratti e i relativipremi: n. 4817 - buono vacanza del valore di400 euro; n. 6688 - orologio donna; n. 2773 -Asus Fonepad 7 tablet; n. 1766 - bicicletta; n.2700 - fornetto elettrico; n. 5357 - telefonoNokia; n. 445 - borsone; n. 3557 - vassoio; n.3339 - cornice d’argento; n. 626 - ventilatore. Ipremi resteranno a disposizione dei vincitorifino a 30 giorni dall’estrazione.

❖ BASTIA/3Circo Romina OrfeiAncora pochissimi giorni per assistere albellissimo spettacolo proposto dal circo RominaOrfei, che ha installato il suo tendone a Bastialungo la strada Rivierasca (zona fiera). Il circo sifermerà infatti in città fino a domenica 5ottobre. Uno spettacolo tutto da vedere contante attrazioni - acrobati, giocolieri, lanciatoridi coltelli, clown - e animali: cavalli, pony,struzzi, dromedari, zebre, lama del Perù e unippopotamo.

Con la stoffa dei protagonistiBASTIAUMBRA. Il rione SanRocco siaggiudical’edizione2014 del Palio.Tutti i premirelativi allediversemanife-stazioni

l rione S. Rocco vince la 52a edizionedel Palio de San Michele, svoltasi aBastia dal 18 al 29 settembre. Il

capitano dei “verdi”, Cristina Bagnetti,ha alzato al cielo lo stendardo 2014,dipinto dall’artista Samantha Maiarelli.Circa settemila persone erano presenti inpiazza Mazzini nella serata di domenica28 per assistere alla “lizza” (avvincentestaffetta 4x400 metri) e hanno poi attesocon estrema trepidazione la classificafinale che ha visto il trionfo di S. Rocco(punti 16), seguito da Portella (11),Moncioveta (10) e S. Angelo (6). Verdettodeterminato dai punteggi ottenuti dairioni nelle classiche tre prove: giochi,sfilate e lizza. Quarto classificato neigiochi, il rione San Rocco ha vinto poicon pieno merito le sfilate e la lizza. Larappresentazione messa in scena daiverdi - dal titolo “La stoffa delprotagonista” - è stata particolarmentebella e significativa, sottolineata dalgiudizio unanime espresso daicompetenti giurati. Giuria checomunque ha lodato tutti gli spettacolidei rioni, esaltando al contempo il valoredi questa festa capace di aggregare e

I creare quel particolare clima dicondivisione. A risultato ormai acquisito,è esplosa la gioia irrefrenabile del popolosanrocchino. A Luca Sargenti (Portella),quale migliore interprete nelle sfilate inpiazza, è stato attribuito il premiospeciale “Monica Petrini”. Il premio“Stella nascente” è andato al coro dellarecita scolastica che si è potutoapprezzare nella sfilata del rionePortella. Valutando i contenuti dellequattro rappresentazioni, lacommissione presieduta dal parroco donGiuseppe Pallotta ha ritenuto meritevoledel premio “Don Luigi Toppetti” la sfilatadel rione S. Rocco. Vittoria di Monciovetanella gara gastronomica “Magie delgusto in taverna” organizzata dalla Proloco. La giuria del Palio è stata ospitenelle quattro taverne rionali, degustandole varie prelibatezze gastronomiche.Moncioveta ha conquistato anche ilMinipalio (la sfida dei giovanissimi),realizzato quest’anno da Angelica Sirci.Infine, il concorso fotografico “Il Palio…dietro le quinte” ha decretato i seguentivincitori: Francesco Valori e SimoneRossetti (1° e 2° classificato secondo la

giuria tecnica); Roberto Fausti e MelissaMassara (1° e 2a classificata per la giuriapopolare). Un bilancio molto positivo perquesta 52a edizione della festa, ma già siguarda avanti. “In qualità di presidentedell’ente Palio - ha detto MarcoGnavolini - mi sono assunto l’impegnodi iniziare un percorso per far ottenere alPalio de san Michele il riconoscimento dievento tipologico storico dell’Umbria”.

R. B.

IL PALIO 2014l Palio de san Michele 2014 è ope-ra di Samantha Maiarelli, giovane

artista bastiola. La stessa ha dichia-rato: “Ho disegnato realisticamentela figura del santo patrono, il qualesimboleggia la supremazia della giu-stizia divina. Il Maligno viene trafittodalla lancia di san Michele arcange-lo. Il rosone, elemento distintivo del-la chiesa di Bastia, rappresenta l’em-blema del dominio di Cristo sulla ter-ra. Nella mia rappresentazione equi-vale al sole che con i suoi raggi fa lu-ce nell’oscurità, aprendone le nubi. Iquattro colori rionali sono inseriti al-l’interno dei motivi geometrici dellacornice a indicare l’integrazione del-la festa con la città e la sua centrali-tà nella nostra comunità”.

I

25LA VOCE Assisi.Nocera.Gualdo @[email protected]

o scorso 27 settembre, presso lasala consigliare del Comune diFossato di Vico si è tenuto il

seminario sulla riforma del terzosettore, promosso dal circolo Acli “Oraet labora”. L’incontro ha intesoesaminare i principali contenuti della“Delega al Governo per la riforma delterzo settore, dell’impresa sociale e perla disciplina del Servizio civileuniversale”. Si sono confrontati SaraRago dell’Aiccon, Carlo Di Sommaportavoce del Forum terzo settoreUmbria nonché vice presidente delleConfcooperative dell’Umbria, e ilsindaco di Fossato di Vico MoniaFerracchiato, la quale ha portato ilsaluto dell’Amministrazionesottolineando il valore morale ed eticodi “fare il volontariato”. Sante Pirrami,vice presidente provinciale delle Acli

L Perugia, ha coordinato i lavoripuntualizzando il concetto disussidiarietà, che da “orizzontale” devetendere a “circolare”, includendo nelterzo settore i soggetti d’impresa oltreall’associazionismo. Crescente è ladomanda di bisogni sociali, che legaall’evoluzione del concetto divulnerabilità legata alla scarsità direlazioni e legami sociali. Secondo ladott.ssa Rago, tre sono le funzioni-obiettivo del terzo settore: produttiva,volta a generare ed erogare beni eservizi di pubblica utilità; erogativa,volta a sostenere l’attuazione diinterventi di welfare a livello locale; e diadvocacy per organizzare il volontariatoe la promozione sociale. Il dott. DiSomma è intervenuto specificando checosa si intenda per no-profit: “L’impresano-profit non è un ente benefico, è

un’impresa che ha bisogno di equilibrioeconomico per gestire se stessa e la suasussistenza, per poi riversare la suaenergia sul territorio”. Le istituzioni no-profit in Umbria sono pari a 6.249 unità,ovvero il 2,1% del dato nazionale. Ildato mostra dinamiche più sostenutedella media nazionale per crescitad’istituzioni e per diffusione sulterritorio, con un’incidenza - rispettoalla popolazione residente - pari a quasi71 istituzioni ogni 10 mila abitanti.

Marta Ginettelli

BASTIA UMBRA. Le celebrazioni religiose per la festa di san Michele arcangelo

l 29 settembre, giorno che i cri-stiani dedicano a san Michelearcangelo, a Bastia Umbra, in

una gremita chiesa parrocchiale, siè celebrata la messa solenne pre-sieduta dal parroco don GiuseppePallotta alla presenza del Sindaco,del presidente dell’ente Palio, deicapitani dei quattro Rioni, della pre-sidente della Pro loco, delle autori-

I tà civili, militari e dell’intera comu-nità. Durante l’omelia, il celebrante hamesso in evidenza come la fede e ladevozione popolare dei bastioli siafortemente radicata nel tessuto so-ciale. Una dimostrazione lo è statala grande partecipazione di popoloalle funzioni liturgiche, in partico-lare la straordinaria presenza dei

giovani alle varie iniziative del Paliode San Michele, sia nei momenti didivertimento sia in quelli religiosi.Questo è un segno della fede vissu-ta nella quotidianità in modo sem-plice ma intenso, come è stata tra-smessa dalle generazioni passate. Significativi sono stati i gesti com-piuti durante la celebrazione litur-gica: l’accensione della lampada da-vanti al simulacro di Michele comesegno della vittoria di Gesù Cristo ri-sorto sulla morte e sul peccato; unomaggio floreale per ringraziarlodella sua protezione su tutta la cit-

tà; i Ceri, come segno di gratitudineper un altro anno di cammino vis-suto insieme, e la consegna dell’im-magine votiva di san Michele al Ri-one vincitore, come segno della vit-toria del Bene sul male. Di seguito, si è svolta la processioneper le vie della città con la statuadel Santo patrono, che dal 2012 –anno del 50° del Palio – viene con-dotta fino alla Taverna del vincitoreper onorarla: quest’anno è stata lavolta del rione San Rocco, che si èaggiudicato l’edizione 2014.

O. S.

Assegnazione del Palio,edizione 2014,al rione San Rocco (fapfoto)

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ UMBERTIDEPremio RomettiÈ stato “Musen”, decorazione per vasoispirata all’arte di Matisse e ideata da ClaraSterner, studentessa dell’Istituto europeodi design di Milano, il progetto che si èaggiudicato la seconda edizione delpremio Rometti, la cui premiazione si ètenuta presso la Fa.Mo. Erano presenti ilsindaco Marco Locchi, l’on. GiampieroGiulietti, l’ing. Patrizio Nonnato,amministratore delegato di Aimet, che hasostenuto economicamente l’iniziativa,oltre al titolare delle ceramiche RomettiMassimo Monini che ha spiegato lemotivazioni del premio, nato con lo scopodi tornare ad aprire le porte dellamanifattura ai giovani, dando loro lapossibilità di ideare e realizzare nuovipezzi in grado di coniugare innovazione etradizione. Del pezzo di Clara Sterner, cheverrà messo in produzione con uncontratto di royalty, verranno eseguitesoltanto 30 copie uniche, Al secondo posto“Venere Redesign” di Caroline Nakayamadell’Università di Washington, e al terzo,Matteo Stucchi dell’Istituto di design diPerugia con “Le dive”. Chiude la classificaJean Paul Modaffari, sempre dell’istitutoperugino, con “Spicciolo”. (F. C.)

❖ MONTECORONAStatua di Beniamino GigliLe ceramiche Rometti hanno finanziato ilrestauro della statua di Beniamino Gigli,celebre cantante lirico che negli anniTrenta ha vissuto a Umbertide, collocatadinanzi alla badia di Montecorona. L’operaera stata realizzata nel 2003 da GiovanniPelliccia per volere dell’associazione “Amicidella lirica Beniamino Gigli” di Umbertide,che hanno così voluto rendere omaggio alcantante d’opera, dal 1938 per qualcheanno proprietario della tenuta diMontecorona. Alla cerimonia hapartecipato il nipote Beniamino GigliJunior che ha ricordato il nonno aprendo ilconcerto in suo onore, protagonisti lasoprano Tullia Maria Mancinelli, ilcontratenore Jean-Christophe Clair e iltenore David Sotgiu, accompagnati da AsiaBeniamina Gigli (pronipote di BeniaminoGigli) ed Enrico Bianchi al pianoforte e daIvano Rondoni al clarinetto, che hannoproposto brani tratti da Chopin, Puccini,Malher, Massenet e Verdi. (F. C.)

❖ GUBBIORata della TasiIl servizio Tributi del Comune ricorda cheentro il 16 ottobre dovrà essere effettuatoil versamento della rata di acconto suiServizi indivisibili – Tasi sulla base delleseguenti aliquote calcolate sul redditocatastale: abitazione principale e relativepertinenze (tranne categorie A/1, A/8 e A/9)0,33%; fabbricati rurali a uso strumentale0,10%; fabbricati costruiti e destinatidall’impresa costruttrice alla vendita(cosiddetti “immobili merce”) 0,25%.Queste le detrazioni previste per fascia direndita catastale e per figli: fino a 450euro, detrazione di euro 100; da 451 a600, euro 60; da 601 a 700, euro 30; oltre700, euro 0. La detrazione per figli è pari aeuro 35 per ciascun figlio di età nonsuperiore a 26 anni, purché dimoranteabitualmente e residente anagraficamentenell’unità immobiliare adibita adabitazione principale. Per il calcolo, similea quello dell’Imu, e ogni altrainformazione si può consultare il sitoinformatico del Comune www.comune.gubbio.pg.it dove è possibileanche stampare il modello F24 per ilpagamento, che va fatto tramite F24 obollettino di conto corrente postale.

❖ MOSTRALaurence CourtoIl 2 ottobre presso il Museo diocesano èstata inaugurata la mostra Les HeuresCrépuscules, di Laurence Courto, curata daAdelinda Allegretti. L’esposizione cheproseguirà fino al 26 ottobre, presenzauna trentina di lavori dell’artista francese.

Pier Giuseppe Peliccidiventa direttore dellaricerca all’Istitutoeuropeo di oncologia

stata accolta con orgoglio e soddi-sfazione la nomina del prof. PierGiuseppe Pelicci a direttore della

ricerca dell’Istituto europeo di oncologia(Ieo), su proposta dal prof. Umberto Vero-nesi. Pelicci, nato a Gubbio 58 anni fa, laureatoin Medicina e chirurgia presso l’Universi-tà di Perugia nel 1981, formatosi come bio-logo molecolare prima a Parigi e poi aNew York, nel 1995 viene chiamato da Ve-ronesi a fondare la ricerca sperimentaleall’Ieo. Ordinario di Patologia all’Univer-sità di Milano, è uno dei maggiori scien-ziati internazionali nel campo della medi-cina molecolare. Autore di più di 400 pub-blicazioni scientifiche, ha ottenuto nume-rosi riconoscimenti internazionali. Ha fon-dato e dirige la Scuola europea di medici-na molecolare (Semm), tra le miglioriscuole in Europa per la formazione dei fu-turi leader dell’oncologia molecolare. “È stato un privilegio - dichiara Pelicci - la-vorare con Umberto alla costruzione diquesto favoloso istituto. Gli sono immen-samente grato per la fiducia e l’opportu-nità di immaginare e costruire una comu-nità scientifica che in poco più di 15 anniè diventata leader nel mondo in moltearee della ricerca oncologica. La nostrapassione è migliorare la cura dei pazienticon tumore e prevenire che migliaia dipersone contraggano questa malattia.L’oncologia sta vivendo una vera e propria

È

rivoluzione, e mai come oggi i successidella ricerca possono trasformarsi in suc-cessi nella cura”. Pelicci, nonostante la molteplicità degliimpegni, è rimasto legatissimo a Gubbio enon manca mai, “santubaldaro” appassio-nato, alla festa dei Ceri. La città gli ha te-stimoniato affetto e gratitudine chiaman-dolo nel 2006 ad accendere l’Albero di Na-tale più grande del mondo e assegnando-gli il premio Bandiera. È stato premiatoanche dalla famiglia dei Santubaldari. Al prof. Pelicci il Sindaco ha indirizzatoall’illustre concittadino eugubino una let-

tera, nella quale tra l’altro scrive: “Mi uni-sco, come sindaco e a nome della città in-tera, al plauso che le viene tributato e conorgoglio mi piace ricordare la sua nascitatutta eugubina e la sua ‘fede’ ceraiola. Soche i suoi legami con la nostra terra sonovivi e profondi, e questo ci onora e ci ren-de orgogliosi del nuovo incarico nellosvolgimento di un compito arduo e impe-gnativo che, sono certo, saprà corrispon-dere con l’intelligenza, la passione, l’im-pegno che sempre l’hanno contraddistin-ta”.

Giampiero Bedini

“È stato un privilegio - dichiara -lavorare con Umberto Veronesi allacostruzione di questo favolosoistituto”. Pelicci intanto è e restalegatissimo alla sua città

SCHEGGIA - PASCELUPO. Cambio di parroco. Il Sindaco dà voce ai sentimenti di tutti

on la solenne cerimonia diingresso di mons. Luigi Lupinialla guida della parrocchia di San

Paterniano (Scheggia), avvenutadomenica 28 settembre, si è concluso ilriassetto interno alla diocesi. È stato unpassaggio importante, intriso dirimpianto, gratitudine e auguri.Esemplare la lettera che il sindaco Fabio Vergari ha indirizzato a don Gaetano Bonomi Boseggia, di cuiriportiamo una sintesi. L’arrivo non erastato salutato con grande entusiasmo,

C ammette Vergari, “forse per la giovaneetà o forse perché diverso dal classico‘prete di campagna’ a cui tutti noieravamo abituati”, ma ben presto “halasciato il posto alla consapevolezzache, ancora una volta, chi dall’altomuove le pedine non aveva sbagliato,anzi aveva mandato la persona giustanel posto giusto. Da quel momento cihai accompagnato nel nostro camminodi fede con una presenza costante ediscreta, facendo tue le nostre gioie e lenostre speranze, i nostri dolori e i nostri

problemi”, entrando in punta di piedi“nelle nostre case” e “nei nostri cuori eli hai conquistati. L’ascolto, con unaparticolare attenzione all’altro -prosegue Vergari - è stata la tua armavincente, e mentre proclamavi la Paroladi Dio lasciavi, sapientemente, adognuno la libertà di accoglierla”. Quindii ringraziamenti “per la tua profondaumanità”, “per l’impegno profuso” e “ilgrazie più grande” a “Dio, perché ci haconcesso la fortuna di incontrarti sullastrada della nostra vita personale ecomunitaria. Senza questo incontro, iocredo, ora ognuno di noi sarebbesicuramente più povero, e più poverosarebbe il nostro sentirci comunità”.

abato 27 settembre scorso alleore 18.30 ha fatto il suo in-gresso a Cristo Risorto don

Luca Lepri. Ad accoglierlo tantisuoi ex parrocchiani (un pullman etante macchine venute da Padule),oltre che tanti umbertidesi, mo-strando una comunità che ha benrisposto all’arrivo del nuovo parro-co. Ha officiato la messa il vescovo diGubbio, mons. Mario Ceccobelli,insieme all’emerito, mons. PietroBottaccioli (primo parroco di Cri-sto Risorto), ai frati di Santa Mariae a don Gerardo Balbi. Il rito di insediamento è stato belloe toccante. Il Vescovo ha letto unariflessione di don Luca sulla suaesperienza di parroco a Padule epoi su come sia riuscito a organiz-zare quello che aveva sognato al-l’inizio: l’oratorio, rimettere a po-sto la casa parrocchiale, gli uffici, lachiesa e rendere la comunità viva,bella, pulsante. Quindi ha fatto ri-ferimento alla comunità di CristoRisorto, dicendo che “qui Don Lu-

S ca ha già tutto e può solo migliora-re, cercando di fare diventare que-sta realtà una comunità”.Mons. Ceccobelli ha fatto quindi ri-ferimento al Vangelo della dome-nica, in cui compaiono due figli chedevono andare a lavorare nei cam-pi. Uno dice di no, poi però ci va;mentre l’altro dice subito di sì, pe-rò poi non va. Parafrasando, Cec-cobelli ha detto che “noi dobbiamodire di no... e poi darci da fare, equesto vale per tutti: fedeli, parro-co, vescovo”. Ha ringraziato poi tut-ti quanti e in particolar modo don Gerardo Balbi, che sta facendo datramite in tutta questa “operazio-ne” e che ha preso un applauso,una vera e propria standing ova-tion da tutti i presenti. Anche il Sindaco di Umbertide erapresente e il tutto è terminato conun rinfresco organizzato a fine ce-lebrazione. Don Luca, gli umberti-desi sono tendenzialmente chiusi,ma poi, vinta la diffidenza iniziale,sapranno darti tutto il loro affetto!

Fabrizio Ciocchetti

UMBERTIDE. Nuovo parroco a Cristo Risorto

Benvenuto don Luca!Diocesi

Celebrazioniper san Francesco

a diocesi eugubina celebra con solennitàe coinvolgimento la festa di sanFrancesco, che quest’anno coincide con

la chiusuradell’ottavocentenario daquando lachiesa dellaVittorina, nel1213, vennemessa daiBenedettini a

disposizione del Poverello. Episodio ricordatoda alcune iniziative che si chiudono il 5ottobre, con una celebrazione inserita inquelle per la festa del Santo che si terrannonella chiesa di San Francesco. Questo ilprogramma. Sabato 4, liturgie eucaristichealle ore 9 e 10; ore 18 rosario, ore 18.30celebrazione presieduta dal vescovoCeccobelli, in comunione con Papa Francescoche alla stessa ora in piazza San Pietro pregaper il Sinodo sulla famiglia. Domenica 5: ore11 chiusura del centenario della Vittorina conuna messa concelebrata dall’abate GiustinoFarnedi, da mons. Ceccobelli e dai ministrigenerali delle famiglie francescane.

L

Medico eugubino si fa onore

Fabio Vergari

La chiesa della Vittorina

26 LA VOCE [email protected]@lavoce.it

Una dellestrutturedell’Ieo di Milano. A fianco il prof.Pier GiuseppePelicci

VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014

BREVI

❖ SPOLETO/1Asili nido: riaperte iscrizioniLa Giunta comunale ha disposto la riaperturadelle iscrizioni agli asili nido in via transitoriafino all’emanazione del bando del mese dinovembre. Otto i posti ancora disponibili, 3presso l’asilo nido “Il Carillon” in via di VillaRedenta e 5 all’asilo nido “Il Bruco” di SanGiacomo. Gli interessati possono scaricare ilmodulo di “Domanda di iscrizione maggio 2014”dal portale istituzionale al link http://bit.ly/1tgwBNv. Le domande di iscrizionedevono essere presentate presso lo Sportello delCittadino, via Busetti 36 (via dei Filosofi), Spoleto.Le domande verranno accolte secondo l’ordinedi arrivo.

❖ PALAZZO COLLICOLAEsposizione di ori e argentiVenerdì 3 ottobre, alle ore 19.30, nell’ambitodell’iniziativa “Mezz’ora dopo la chiusura”,proposta da Palazzo Collicola - Arti Visive diSpoleto, si tiene “Ori e argenti – capolavori dioreficeria sacra”. Verranno svelati nuovi preziosioggetti custoditi negli armadi della cappella diPalazzo Collicola. Tra i numerosi capolavori adopera di famosi argentieri attivi tra il XVI e il XIXsecolo, che hanno lasciato i loro marchi sucandelieri, turiboli e navicelle, si potrà ammirareun pregiato angelo di scuola berniniana. (Sa.Sa.)

❖ ARCHIVIO DI SPOLETODomeniche di cartaNell’ambito del progetto nazionale “Domenichedi carta 2014”, domenica 5 ottobre la Sezione diArchivio di Stato di Spoleto, aderisce al progettocon due iniziative. La prima, dal titolo “In mezzoalle carte”, a partire dalle ore 16, prevedel’allestimento di una esposizione di oggetti divaria natura (vegetali, metallici, animali)rinvenuti all’interno dei registri d’archivio,nonché alcuni corpi di reato che si conservanoinsieme alle carte dei fascicoli processuali deltribunale di Spoleto. Tra questi oggetti si notanosemi di granaglie, legumi, steli di frumento, fiori,insetti, ma anche piccoli attrezzi metallicidimenticati da chi ha compilato gli antichiregistri. Una valutazione a parte la meritano icorpi del reato, anch’essi di vario genere, comemonete, biglietti di banca, pennelli, lettereminatorie, manifesti abusivi cheaccompagnano alcuni fascicoli processuali delTribunale di Spoleto.

❖ ARCHIVIO DI FOLIGNODiapositive della Quintana Anche Foligno partecipa alle “Domeniche dicarta” con l’apertura dell’Archivio di Stato. Dalleore 16 alle 20 di domenica 5 ottobre esporràdocumenti appartenenti a vari archivi di nuovaacquisizione tra i quali quello dell’asilo infantile“G. Garibaldi” e l’archivio fotografico AlbertoScarabattieri che conserva diapositive dellepassate edizioni della Quintana e dei palazzistorici della città. Dalle ore 17 alle 18.15 verràrappresentato lo spettacolo teatrale“L’interdizione ossia l’orologio della Bastiglia”.

NORCIA. Dal 13 al 19 ottobre la manifestazionesportiva accoglieràcirca 300 atletiprovenienti da strutture per il recupero da disagio psicologico

L’Olimpiade dell’integrazione

orcia sarà di nuovoluogo privilegiato perla II edizione delle

“Olimpiadi internazionalidell’integrazione sociale” chesi terranno dal 13 al 19 otto-bre. Anche quest’anno saràun momento di esperienza divita comune per tutti, di in-contro, di condivisione, di impegno epartecipazione, in nome di una culturasportiva che si concretizzerà sull’assio-ma “sport di tutti e per tutti i cittadinid’Italia e del mondo”. Il programma della manifestazione,promossa dall’associazione sportiva “IlGabbiano di Roma 1993” è stato illu-strato presso il palazzo comunale neigiorni scorsi nel corso di una conferen-za stampa alla quale hanno fatto glionori di casa gli assessori comunali al-la Cultura e ai servizi sociali Giuseppi-na Perla e al Turismo e sport PietroLuigi Altavilla. Presenti anche gli or-ganizzatori, tra i quali l’ideatore del pro-getto Mario Loguercio. “Alle Olimpiadi – ha annunciato Lo-guercio – prenderanno parte circa 300atleti, dai 18 ai 60 anni, provenienti daogni parte d’Italia, ma ci saranno ancheteam da Spagna, Francia, Ungheria eAustria”. Le squadre saranno centri disalute mentale, comunità terapeutiche

N

e associazioni operanti nel recuperodelle persone con disagio psicologico.E lo sport, in tutte le sue declinazioni -dal calcio A6 alla pallavolo, dalle boccealla maratona, dai giochi tradizionali altrekking – nei giorni dell’Olimpiade sitrasformerà in esperienza riabilitativa,testimoniando che la vita dà opportuni-tà a tutti, anche a chi deve sconfiggerela malattia mentale. “Bisogna stare con la gente, tra la gen-te – ha ribadito lo psichiatra e volonta-rio de ‘Il Gabbiano’ Mauro Raffaeli –Solo così si combatte lo stigma di que-sto disagio, che produce malattie terri-bili come la depressione, la schizofreniae il bipolarismo”. “Tuttavia - ha volutoprecisare il presidente de ‘Il Gabbiano’ Sante Blasi – la nostra manifestazionevuole andare oltre l’attività medica. Pre-ferirei parlare di integrazione, gioco eintrattenimento piuttosto che di disagioe malattia”. La sei giorni olimpionica, infatti, sarà

anche puro divertimento. Per il 17 otto-bre, presso il teatro Civico, è in pro-gramma una commedia teatrale del-l’attore e cinematografo pistoiese EnioDrovandi, che vedrà la partecipazionedi artisti romani come l’attrice Anna-maria Malipiero. Il titolo dello spetta-colo: Permette questo ballo, ispirato alfilm Sapore di Mare, che nel 1982 viderecitare lo stesso Drovandi, nel ruolo difotografo, al fianco di Francesco Nuti.“Lo spettacolo, pensato sottoforma dimusical – ha detto l’attore toscano, pre-sente in conferenza – sarà un omaggioallo stesso Nuti. Vi parteciperanno i ra-gazzi giunti a Norcia per le Olimpiadi,ma anche gli studenti dell’Istituto om-nicomprensivo di Norcia “De Gasperi-Battaglia”, grazie alla disponibilità mo-strata dalla dirigente Rosella Tonti e al-la collaborazione del ‘Gad Anna e Al-berto Ferrari’”. Durante le Olimpiadisaranno a Norcia Miss Umbria e il cal-ciatore Marco Materazzi.

Foligno. Il Gruppo Meic festeggia don SergioAndreoli in occasione del 50° di sacerdozio

l Gruppo Meic di Foligno hafesteggiato i 50 anni di sacerdozio didon Sergio Andreoli, assistente del

Gruppo da anni, trascorrendo unpomeriggio all’eremo francescano diCampello sul Clitunno. Un incontro riccodi spiritualità e di condivisione con lacomunità delle eremite che attualmentepresenziano quell’oasi francescana. Si ètrattato anche di un “ritorno all’Eremo”.Per me in particolare. Perché già nelgiugno del 1970, come risulta da unaritrovata documentazione fotografica,con il Gruppo di Foligno del Movimentolaureati di Azione cattolica (oraMovimento ecclesiale di impegnoculturale) facemmo visita all’Eremo,

I accolti con analoga fraternità dalleeremite di allora. L’incontro insieme adon Sergio, che si è svolto sabato scorso,è iniziato con una essenziale narrazione,da parte di sorella Daniela Maria cheguida l’attuale piccola comunità,dell’antica e più recente storia della vitaeremitica del luogo. Il presidente delGruppo, Bernard Fioretti, ha quindiconsegnato a don Sergio duepubblicazioni, l’una sulla storiadell’Eremo e l’altra sulla spiritualità disorella Maria di Campello. Poi la visitainterna ed esterna dell’eremo con lavisione dominante dell’ampia Valleumbra, dalla “Spoletana” in particolare.Quindi la celebrazione eucaristica ed il

momento conviviale, al solo lume dellecandele, in assenza di luce elettrica. Nelfrattempo il Gruppo Meic di Foligno hadato avvio alle proprie attivitàdedicando già due incontri di riflessionesulla Lettera enciclica Laborem exercensdi Giovanni Paolo II, non trascurandoriferimenti alla discussione in corso nelPaese sulla riforma del mercato dellavoro. Una riflessione destinata acontinuare attraverso anche specifichefuture iniziative. Rappresentanti delGruppo parteciperanno anche allaprossima Assemblea nazionale delMovimento sul tema “L’impegno delMeic nella comunità civile ed ecclesiale”che si concluderà con la partecipazionealla cerimonia di beatificazione di PaoloVI, prevista per domenica 19 ottobreprossimo.

Alvaro Bucci

La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa

Don Sergio Andreoli

27LA VOCE Spoleto.Norcia .Foligno @[email protected]