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GLI IMMIGRATI IN FRANCIA - Chi sono ? - Da dove provengono ? - Da quando è iniziato il flusso migratorio in quel paese ? - Che tipo di lavoro svolgono ? - Come si sono integrati ? - Quali sono le loro condizioni di vita?

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GLI IMMIGRATI IN FRANCIA- Chi sono ?

- Da dove provengono ?

- Da quando è iniziato il flusso migratorio in quel paese ?

- Che tipo di lavoro svolgono ?

- Come si sono integrati ?

- Quali sono le loro condizioni di vita?

CHI SONO ?Ufficialmente gli immigrati stranieri residenti nelle regioni francesi sono 4.5 milioni, di cui 1.6 milioni sono impiegati nel mondo del lavoro, contribuendo così allo sviluppo dell’economia francese. Gli immigrati sono spesso accusati di furto o di spaccio.

DA DOVE PROVENGONO ?Molti di loro provengono dal Maghreb ( Algeria, Tunisia e Marocco ), dalle ex colonie dell’Africa Nera e dal Sud-Est Asiatico.

CHE TIPO DI LAVORO SVOLGONO ?Attualmente, il mercato del

lavoro francese è in pessime condizioni, anche se esso sta

migliorando grazie all’aiuto degli immigrati. La

manodopera straniera ha quindi risentito delle difficoltà

negli ultimi anni.

COME SI SONO INTEGRATI? QUALI SONO LE LORO CONDIZIONI DI VITA?

La Francia è il paese europeo che riceve più stranieri. Ci sono, per questo motivo, numerosi problemi tra cui pregiudizi e la differenza delle tante culture. Di conseguenza questi problemi riguardano anche la tolleranza, anche se, nel 1972, è stata promulgata una legge che impedirebbe manifestazioni di razzismo.

L’IMMIGRAZIONE IN FRANCIAEBBE INIZIO ANNI ADDIETRO:

L’emigrazione maghrebina in Europa occidentale ha origine dalla colonizzazione francese dell’Africa del Nord, da cui resterà a lungo condizionata, anche dopo l’indipendenza dei Paesi maghrebini. Negli ultimi tre decenni, tra Algeria, Tunisia e Marocco, differenze significative sono emerse nel movimento migratorio. Colonizzati precocemente (1830), gli algerini intrapresero per primi viaggi in Europa. Dalla fine del XIX secolo ambulanti algerini vennero segnalati in città e stazioni termali francesi. Verso il 1910 fabbriche francesi ricorsero a lavoratori algerini che contano ufficialmente 5000 unità nel 1912, a Parigi, Marsiglia e nella Regione del Pas-de-Calais.

DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE…

La prima guerra mondiale portò in Francia il primo grande flusso di “lavoratori coloniali" reclutati a forza per sostituire gli operai francesi mobilitati nei cantieri e al fronte. L’incarico fu affidato a un servizio specializzato, creato nel 1916. Arrivò a reclutare più di mezzo milione di maghrebini, i 3/5 impiegati nell’esercito. Quasi un decimo morì o scomparve, molti furono i feriti. La maggioranza dei sopravvissuti fu rimpatriata dopo la guerra. La ricostruzione del Paese nel dopoguerra determinò una richiesta urgente di manodopera supplementare. Tra il 1919 e il 1924, gli algerini, grazie al loro statuto speciale, entrarono in massa in Francia superando i 100.000 nel 1924, contro una decina di migliaia di marocchini e quasi altrettanti tunisini. Fino a quel momento l’uscita dei maghrebini dai propri Paesi era priva di particolari controlli.

DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE…Il conflitto mondiale portò a un secondo reclutamento in massa di maghrebini come lavoratori o soldati: i più in breve rimpatriati con l’occupazione della Francia e la chiusura di molte fabbriche, molti reclutati dall’esercito tedesco per le fortificazioni sull’Atlantico. Dopo lo sbarco alleato in Africa del Nord e in Italia meridionale, in molti parteciparono valorosamente al conflitto in Italia, Francia, Germania. Alla fine della guerra parte dei sopravvissuti rimase di stanza nelle caserme.

Il conflitto arabo-israeliano del 1967 portò a emigrare gran parte della colonia ebraica ancora presente di cui non restarono che 31.000 individui in Marocco nel 1971. La quasi totalità dei coloni rimpatriati tornò in Francia, creando attività nel settore agricolo. Divennero importante elemento di assorbimento di manodopera maghrebina, che il "patron" poteva assumere all’occorrenza con contratti nominativi appellandosi ai vecchi dipendenti maghrebini che fornivano liste di nomi di parenti o amici. Si sviluppò così un’emigrazione stagionale tra Francia e Maghreb, più intensa nel Mezzogiorno o in Corsica. L’emigrazione israelita si è diretta in gran parte in Francia, quella proveniente da Tunisia e Algeria soprattutto in Belgio, mentre molti degli ebrei partiti dal Marocco si sono diretti in Canada e soprattutto Israele.

IMMIGRAZIONE MAGHREBINA NEGLI ANNI ‘50

Algerini Tunisini Marocchini

Come possiamo notare dal grafico,

l’immigrazione maghrebina

prevalente negli anni ’50, è quella

algerina, a seguire quella

marocchina e infine l’immigrazione

in Francia dal paese della Tunisia.

IMMIGRAZIONE MAGHREBINA NEGLI ANNI ‘60

Come possiamo notare dal

grafico, negli anni ’60

l’immigrazione algerina subisce un

calo, aumentano invece quella

marocchina e quella tunisina.

Algerini Tunisini Marocchini

IMMIGRAZIONE MAGHREBINA NEGLI ANNI ‘70

Algerini Tunisini Marocchini

Come possiamo notare

dal grafico, negli anni ’70

l’immigrazione

marocchina e quella

tunisina raggiunge lo

stesso livello

dell’immigrazione

algerina.

UNA PRODUZIONE:

- Fiore Nardella;- Luigi Pellicani;

- Michael Pichierri.