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By Antonino Zema 2009 [email protected] Gli FN della Regina Questa e una guida sulle armi FN (HP esclusa vedi guida sulle pistole) usate dalle Forze Armate e delle Forze di Polizia britanniche. La guida include brevemente la storia delle varie armi con foto e specifiche e succesivamente include la storia complessiva dell’uso di queste armi da parte britannica. I vari argomenti verrano tratti in questo ordine: 1. Le armi 1.1 La FN 1.2 La chiusura a blocco oscillante 1.3 Squaddy Proof, il FAL inglese 1.4 Gimpy, potenza di fuoco dal 1960 1.5 L’ultima arrivata, la Minimi 2. Gli FN della Regina 2.1 Gli albori 2.2 Worldwide 3. FN inglesi nel Softair 3.1 Il FAL 3.2 L’L7 3.3 La Minimi

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By Antonino Zema 2009

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Gli FN della Regina

Questa e una guida sulle armi FN (HP esclusa vedi guida sulle pistole) usate dalle Forze Armate e delle Forze di Polizia britanniche. La guida include brevemente la storia delle varie armi con foto e specifiche e succesivamente include la storia complessiva dell’uso di queste armi da parte britannica.

I vari argomenti verrano tratti in questo ordine:

1. Le armi

1.1 La FN

1.2 La chiusura a blocco oscillante

1.3 Squaddy Proof, il FAL inglese

1.4 Gimpy, potenza di fuoco dal 1960

1.5 L’ultima arrivata, la Minimi

2. Gli FN della Regina

2.1 Gli albori

2.2 Worldwide

3. FN inglesi nel Softair

3.1 Il FAL

3.2 L’L7

3.3 La Minimi

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1. Le armi

1.1 La FN

La Fabrique Nationale d’Armes de Guerre, fu fondata nel 1889 a Liegi in Belgio, con il compito di produrre 150000 fucili Mauser modello 89, per il governo belga. Fino allo scoppio del primo conflitto mondiale la FN aveva prodotto piu fucili tipo Mauser di ogni altro produttore al mondo. Nel 1898 fu avviata una molto prolifica collaborazione tra la FN e John Moses Browning. I ruoli furono divisi nel modo seguente; Browning inventava o disegnava i meccanismi e la FN li trasferiva nella realta. Questo binomio negli anni produsse varie pistole e fucili da caccia, che venivano prodotte dalla Browning negli Stati Uniti per il mercato americano e dalla FN per il resto del Mondo. Ma la FN non produsse solo armi da fuoco, dal 1900 in poi produsse anche motociclette (fino la 1965), autocarri (fino al 1970) e grandi macchinari industriali (fino al 1914).

B.A.R. FN M1921,prodotto in Svezia modificato, cal. 6,5x55m

Dopo la Grande Guerra la collaborazione tra Browning e FN divento ancora piu prolifica, con la FN che disegno nuove varianti del B.A.R. per un gran numero di clienti, in una moltitudine di calibri, migliorandone leggermente il disegno e aggiungendo il cambio rapido della canna, piu di 20 anni prima che fosse introdotto sui B.A.R. americani. Quando Browning mori nel 1926, il disegno per la pistola modello 35 o GP/HP era ancora agli inizi, la FN lo riprese e lo trasferi nella realta, chiamando la pistola Browning in onore della lunga collaborazione.

Il Belgio fu occupato durante tutta la durata del secondo conflitto mondiale, la FN fu costretta a continuare la produzione della HP per i tedeschi, mentre il team di designer riusci a riparare in Gran Bretagna passando per il Portogallo. Dopo il 1943 alla FN fu affidata, assieme ad altre aziende, anche la produzione completa del gruppo di scatto (impugnatura compresa) e del sistema di alimentazione della MG42. Verso la fine del conflitto le infrastrutture dell’azienda furono bomB.A.R.date, ma gia poco tempo dopo la liberazione riprese la produzione e assieme alla Beretta in Italia e alla H&K in Germania si occupo della grande manutenzione delle armi individuali dell’esercito americano. Inoltre fu affidata alla FN la manutenzione della armi (MG42 e K98K) che erano allora in distribuzione alla polizia di frontiera tedesca.

M1949 SAFN egiziano

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Nel 1949 presento il suo primo fucile semiautomatico, il SAFN o Modello 1949, prodotto in vari calibri e in varie configurazioni, con caricatore fisso da 10 colpi o con caricatore amovibile da 10 o 20 colpi. L’arma fu impiegata efficacemente dalle truppe belge impiegate in Corea e in Congo. L’arma fu prodotta su licenza in Egitto e la produzione complessiva (FN + Egitto) ha totalizzato piu di 200000 esemplari.

Al SAFN segui il FAL, ancora oggi in produzione, con piu di 3500000 di esemplari prodotti, e adottato da piu di 90 paesi, rese la FN uno dei piu importanti produttori di armi leggere del Mondo. Dopo pochi anni segui la mitragliatrice MAG, che a sua volta divenne una delle piu diffuse armi del suo genere. Con la comparsa in grande stile del calibro 5,56 la FN cerco in grande stile di proporre armi in questo calibro, il fucile FNC stento ad affermarsi nei primi anni, anche se ad oggi sono stati prodotti quasi 500000 esemplari dalla FN e da vari licenziatari. La mitragliatrice Minimi ebbe una sorte migliore ed e oggi la piu diffusa mitragliatirce calibro 5,56. Con il calo costante delle vendite del modello HP, la FN introdusse il modello MKIII, che pero non ottenne il sucesso sperato, come tutti gli altri modelli di pistola presentati in seguito.

La Five-Seven

Nel 1989 fu presentata per la prima volta la SMG/PDW P90 con munizioni proprietarie, a cui fu abbinata la pistola Five-Seven nello stesso calibro. Queste armi ebbero problemi a penetrare il mercato nei primi anni, anche se in seguito incominciarono a diffondersi, ad oggi la produzione della P90 dovrebbe avere totalizzato circa 75000 esemplari, un ottimo risultato per un arma nuova in un mercato gia saturo. Negli anni novanta fu presentato anche l’innovativo fucile bull-pup, perfettamente ambidestro, FN2000, del quale sono stati prodotti ad oggi 80-90000 esemplari. Dal 1988 in poi la FN ha prodotto la maggiorparte degli M16 acquistati dal Pentagono ed e oggi il principale fornitore di armi leggere dell’esercito americano, anche in luce dei piu di 100000 fucili SCAR che fornira nei prossimi anni al SOCOM.

Lo SCAR-L, Mk.16

1.2 La chiusura a blocco oscillante

Il B.A.R. fu una delle prime armi militari a introdurre il concetto di otturatore a blocco oscillante. Questo concetto e stato molto in voga per tutti gli anni venti e trenta per le armi semiautomatiche allora in fase di progettazione.

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B.A.R. in sezione, il portaotturatore (slide group) e il blocchetto che vi viene inserito (bolt)

La chiusura a blocco oscillante ha alcune caratteristiche specifiche, tra cui la possibilita di accopiarla sia a sistemi di recupero gas a corsa corta (FAL), che a corsa lunga (B.A.R., MAG) e la presenza di relativamente poche parti mobili. Il sistema di presa di gas a corsa e basato su due parti distinte, il pistone e il portaotturatore. Al momento dello sparo, i gas spillati dal foro di recupero gas presente sulla canna, attuano una pressione retrograda sul pistone, che da un impulso al portaotturatore e torna in posizione grazie alla molla che lo avvolge, con il solo impulso fornito al portaotturatore, questo e in grado di eseguire tutto il movimento di ricarica (apertura, estrazione, espulsione, caricamento e chiusura). Il sistema di presa di gas a corsa lunga invece comprende un solo componente, il portaotturatore, che ha il pistone integrato. Al momento dello sparo i gas esercitano una pressione retrograda sul pistone che arretra, ed essendo una parte unica con il portaotturatore ritorna in posizione alla conclusione del ciclo di sparo (apertura, estrazione, espulsione, caricamento e chisura). In entrambi i casi il portaotturatore arrivato a fine corsa viene rimandato nella posizione originaria dalla molla di recupero.

Vista anteriore di un portaotturatore FAL con blocchetto rientrato

In generale in un sistema a blocco oscillante i gusci prevedono delle guide sulle quali scorre il portaotturatore. I gusci dell’arma hanno una tale conformazione, da forzare l’otturatore (che per la sua conformazione e chiamato blocchetto) all’interno del portaotturatore, e solo quando questo arriva in chisura, i gusci hanno un recesso che permette l’uscita del blocchetto dal portaotturatore, andando ad assicurare la chiusura dell’otturatore la cameratura della munizione. Al momento dello sparo l’azione indotta dai gas impirme un movimento retrogrado al portaotturatore, che porta il blocchetto a rientrare nello stesso e permette l’apertura del portaotturatore. La FN ha usato due tipi di chiusura di questo tipo, la prima, tipo B.A.R. a corsa lunga, ha un portaotturaotre che scorre sotto la canna e il blocchetto va a innestarsi nel cielo del guscio (il tutto si puo evincere anche dall’immagine del B.A.R.), la seconda invece ha un portaotturatore che opera in linea con la canna e il blocchetto va a chiudersi nel fondo del guscio. Il primo tipo e piu adatto ad armi alimentate a nastro, mentre il secondo e piu adatto ad armi alimentate tramite caricatore. Il sistema a corsa lunga prevede una maggiore escursione verticale del blocchetto rispetto al sistema a corsa corta, influenzando anche la conformazione esteriore dell’arma.

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Un portaotturatore FAL che mostra i due componenti

Il blocchetto del FAL

Mentre il B.A.R. e il FAL hanno un espulsione del bossolo orizzontale, la MAG ha un espulsione del bossolo verticale, il bossolo cade semplicmente attraverso il portaotturatore.

In questa immagine 3d si puo vedere il portaotturatore della MAG

Rispetto agli otturatori del FAL e del B.A.R. quello della MAG e dotato degli attuatori per l’alimentazione a nastro.

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1.3 Spaddy Proof, il FAL inglese

Il FAL nasce nell’immediato dopoguerra sulla base dei progetti portati avanti dal personale della FN in Gran Bretagna durante il conflitto. Mentre il fucile SAFN puo essere visto come lo sviluppo di un fucile della stessa categoria del Garand ma con dei vantaggi significativi rispetto a quest’ultimo. La dottrina militare era in una fase di mutamento sostanziale, almeno in Europa e nel blocco orientale, mentre la dottrina americana rimase piu arretrata.

Molti paesi erano consci che il munizionamento delle armi future sarebbe stato di tipo intermedio, con una potenza non elevatissima, ma caraterizzate da una buona controllabilita durante il tiro automatico, basandosi sulle lezioni dell’innovativo 7,92x33 Kurz, la munizione dell’StG44. Questa dottrina prevedeva che l’uso delle munizioni full power fino ad allora utilizzate fossero impiegate esclusivamente nelle mitragliatrici di squadra (altre armi concepite durante il conflitto). La guerra aveva dimostrato che la maggiorparte degli scontri a fuoco avveniva a distanze comprese tra i 15 e i 350m. In questo scenario le munizioni allora in uso erano considerate troppo potenti e quindi fu avviato lo sviluppo di nuove munizioni intermedie. Il Canada, la Gran Bretagna e il Belgio avviarono uno sviluppo comune, mentre gli Stati Uniti furono molto restii ad avviare dei loro programmi.

Da subito il team “europeo” individuo nella munizione 7x43mm la munizione ideale per la nuova arma automatica, che avrebbe dovuto sostituire tutte le armi delle squadre di fanteria ad esclusione delle mitragliatrici di squadra. I primi protipi del FAL furono adattati per motivi di praticita alla munizione 7,92x33mm Kurz e alla .30 M1 Carabine, ma i seguenti adottarono da subito la munizione da 7mm. Nella NATO si fece strada l’idea dell’adozione di un arma e di una munizione comune a tutti gli stati NATO.

Gli USA erano restii ad abbandonare la loro munizione .30-06 e fecero di tutto per ostacolare lo sviluppo di munizioni intermedie, anche perche molte persone negli uffici della Springfield Armoury (l’ufficio tecnico riguardante le armi da fuoco dell’esercito USA) erano ancora legate a concetti di guerra dei primi anni del Novecento. Per creare una nuova munizione di fanteria secondo loro l’unica opzione era basare la nuova munizione sul .30-06 e l’arma sul Garand. Entrambi questi requisiti andavano a cozzare contro la filosofia base delle nuove armi, che richiedeva una munizione intermedia molto precisa e un arma con mirini molto spartani e con una manutenzione veloce e poco onerosa. In effetti la munizione proposta dagli “europei” aveva molto piu in comune con una munizione da tiro che da guerra (come daltronde anche il 5,56 NATO).

Gia dal primo prototipo in poi la configurazione generale dell’arma FN era stata stabilita, selettore e leva di armamento sulla parte sinistra del guscio, hold-open accanto allo sgnacio caricatore, arma facilmente apribile tramite l’apposita leva sulla parte sinistra sotto il mirino.

Un L1A1 in fase di smontaggio, il mirino posteriore stato abattuto

I due gusci erano incernieriati tramite una spina. Il guscio superiore accoglieva il frontale, il portaotturatore e il copriotturatore. Il guscio inferiore invece il calcio (con la molla di recupero dell’otturatore), l’impugnatura a pistola e il mirino posteriore. Il portaotturatore era stato dotato di un bachetta destinata a ingaggiare la molla di rinvio presente nel calcio. I prototipi seguenti furono dotati di una maniglia di trasporto fissata al tubo dell’asta di recupero gas. La canna fu inizialmente lasciata libera, con la possibilita di aggiungere uno spegnifiamma o un dispositivo lanciagranate. Anteriormente il recupero gas fu dotato di un pomo di regolazione molto intuitivo, che andava regolato in base alle condizioni di pulizia dell’arma.

Subito dopo fu sottoposta a dei test contro l’EM-2, il fucile bull-pup allora sviluppato dalla Enfield e il modello sempre in 7x43 proposto dalla BSA (Birmingham Small Arms Factory), che dopo poco fu

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abbandonato per gravi problemi di affidabilita. Il MOD richiese alla FN di produrre anche una versione bull-pup del suo fucile. In pratica si trattava del fucile gia proposto, senza calcio, con l’astina e gli organi di mira ridisegnati e l’impugnatura spostata in avanti, lo smontaggio avveniva tramite delle spine passanti.

Il modello bull-pup della FN ebbe risultati molto simili a quelli del fucile FN, che erano largamente superiori a quelli dell’EM-2. Il MOD si rifiuto di ritirare dai test l’EM-2 dato che is trattava del prodotto di casa. Il precursore del FAL e l’EM-2 furono quindi mandati negli USA per essere confrontati con il T25 uno dei precursori dell’M14, che usava la munizione T65 un prototipo del 7,62 NATO.

Il fucile americano era piu leggero degli omologhi europei, ma ben presto questo divenne uno svantaggio, dato che il peso dell’arma non aiutava a controllare il rinculo dell’arma. L’EM-2 non riusci ad arrivare in fondo ai test, dato che i 6 esemplari usati subirono tutti dei cedimenti strutturali.

Gli americani mostrarono, con grande rammarico della Springfield Armoury, un grande interesse per il progetto FN e per la munizione inglese. Da questo momento in poi (1950), l’arsenale di Springfield fece di tutto per ostacolare il FAL prima e l’M16 dopo, il caso del fucile Colt porto pero a una chiusura definitva dell’arsenale, dato che cercava in ogni modo di ostacolarne l’introduzione senza pero proporre nessun porgetto realistico, tranne la conversione di un M14 in 5,56.

Il MOD nel frattempo decise di migliorare la munizione, allugnando il bossolo prima a 47 e poi a 49 mm, permettendo di montare palle di nuovo disegno e permettendo di usare per la produzione delle munizioni gli stessi macchinari dell’.30-06. La munizione modificata, la 7x49mm o .280 British, aveva una maggiore penetrazione rispetto alla precedente, ma il rinculo rimaneva praticamente invariato.

Per il fucile FN furono proposti 5 diversi tipi di impugnature, 4 di astina e 3 di profili del calcio, 4 tipi diversi di sicura/selettore, dimostrando gia allora la capacita modulare dell’arma. Le pressioni americane portarono il MOD ad adottare unilateralemente l’EM-2 in .280 British come Rifle No.9, si trattava da una manovra prettamente politica, dato che sotto questa designazione non fu prodotto un solo fucile.

Nel 1953 su pressione americana la munizione T65 fu finalizzata come munizione NATO, mentre era ancora aperto il concorso per il fucile comune. Le due proposte sul tavolo erano il FAL e il T44, un prototipo dell’M14. Il FAL fu quindi prodotto su licenza in piccole quantita negli USA per i test. L’esercito americano fece di tutto per adottare il FAL ma alla fine le ingerenze della Springfield Armoury misero fine a questi progetti.

Nel frattempo in Canada l’esercito aveva ordinato alla FN 6,500 esemplari di FAL (chiamati FAL Canada) in varie versioni, che potevano differire da altre calciature ed astine alla mancanza di organi di mira metallici, sostituiti dai primi prototipi di red dot. Furono prese anche le prime misure per approntare una linea di produzione canadese, che doveva obbligatoriamente passare per la lunga trafila della conversione dei disegni FN (che usavano il sistema metrico) al sistema imperiale. Nel 1955 il Canada assieme al Belgio adotto il FAL in 7,62 NATO, mentre il Venezuela lo adotto in .280 British.

Nel 1956 la Gran Bretagna e l’Australia decisero a loro volta di adottare il FAL nella versione canadese. A seguito della decisione il Canada blocco temporaneamente i propri sforzi in vista della fondazione di un board a tre (con la Nuova Zelanda come osservatore) che doveva essere rivolto a una maggiore interazione tra le armi adottate dai 3 paesi. Il board prevedeva, che le armi prodotte dai 3 paesi fossero basate sui disegni canadesi, dando pero la possibilita ai vari paesi di disegnare parti specifiche, che avrebbero dovuto essere sottoposte al board per l’approvazione.

Nel frattempo la Gran Bretagna e l’Australia stavano combattendo in Borneo e in Malesia ed erano alla disperata ricerca di armi semiautomatiche per contrastare gli AK e gli SKS usati dai rivoltosi. Il Canada offri quindi parte dei 6,500 esemplari sperimentali, che furono protamente rimandati alla FN per portali ad uno standard comune per poi essere subito impiegati sul campo. Il board impose subito delle scelta, tra cui la sola funzione semiautomatica delle armi e il cambiamento del dente di aggancio del caricatore. Il Canada sul suo FAL, designato C1 monto un copriotturatore che permettesse la ricarica dell’arma tramite clip da 5 colpi e 3 diverse lunghezze di calciatura, per meglio adattare il fucile alla corporatura dei soldati. Il Canada e l’Australia svilupparono con la FN una versione LSW chiamata C2/L2. La Gran Bretagna e l’Australia (L1A1) svilupparono un portaotturatore specifico, adatto agli ambienti desertici e tropicali in genere, dotato di intagli che avrebbero dovuto rimuovere la sporcizia dalle superfici in moviemento aumentado l’affidabilita dell’arma. Dopo poco tempo tutti i e 3 i paesi cambiarono la leva di armamento con il modello ripiegabile. Generalmente le armi furono semplicemente chimate SLR (Self Loading Rifle).

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Un L1A1 inglese del 1961, si vedano i vari dettagli

Il mirino anteriore era comune a tutti i paesi, mentre il mirino posteriore e stato modificato da tutti secondo vari criteri. Il Canada adotto un modello abattibile con un disco rotante per le varie aperture, quello inglese e australiano era abattibile.

Dettaglio del portaotturatore anglo-australiano, montato su un L1A1 australiano del 1962

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In Gran Bretagna la produzione fu assegnata alla RSAF Enfield, Sterling e BSA e cesso verso la meta degli anni settanta e comprese circa 600000 esemplari. In Australia la produzione fu eseguita dalla ADI Lightow dal 1960 al 1986 furono prodotti circa 220000 esemplari. In Canada la produzione inzio nel 1957 e cesso nei primi anni settanta, con circa 100000 esemplari prodotti, di cui alcune migliaia erano rivolte al mercato civile e una cifra simile ando agli eserciti di varie nazioni caraibiche. La produzione fu eseguita a Toronto dalla Canadian Arsenals Limited.

A partire dal 1965 in Gran Bretagna vennero provati vari tipi di calciature sintetiche, anche se la FN gia dal 1958 la offriva sul mercato, piu resistenti e leggere di quelle in legno. Nel 1969 fu adottata una versione definitiva, che fu montata su tutti gli esemplari di nuova produzione e fu avviata un programma di upgrade delle armi precedenti, che pero non fu mai completato.

Un L1A1 Enfield del 1959

I due lati di un L1A1 inglese con calciatura polimerica

La calciatura polimerica non e stata adottata dagli altri paesi facenti parte del board, perche giudicata non neccessaria, anche se possedeva ottime capacita di riduzione del rinculo, grazie al calciolo in gomma dura. La cinghia per l’arma segui un disegno comune in tutti e 3 i paesi, anche se i materiali usati furono diversi, come anche la biaonetta.

Nel 1972 in Gran Bretagna incomincio un programma per dotare l’L1A1 di un ottica di puntamento individuale ognitempo. Da questo programma nacqu la SUIT Sight, che a causa di problemi di produzione non fu mai disponibile nelle quantita neccessarie e costrinse le unita a passare le ottiche da un arma all’altra in base alle neccessita perdendo cosi le impostazioni.

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Vista posteriore di un L1A1 inglese dotato di calciatura polimerica e Blank Firing Adaptor

Un L1A1 Australiano del 1962

Un L1A1 Enfield del 1959 a confronto con StG.58 Seyr

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Un L1A1 australiano convertito in L2A1 a causa della cronica mancanza di L2A1, si veda il mirino

anteriore sperimentale

Il Canada e l’Australia adottarono i caricatori da 20 colpi e per la serie C2/L2 dei caricatori allungati in modo da contenere 30 colpi. In Gran Bretagna furono adottati i caricatori da 20 colpi, mentre la mitragialirce BREN fu modificata per accogliere caricatori con lo stesso attacco, ma con capienza di 30 colpi. Questi caricatori furono usati molto raramente nell’L1A1, dato che risultarono essere pesanti e poco affidabili, dato che erano stati concepiti per un alimentazione tipo BREN, un cui la molla era assisita dalla gravita per l’alimentazione.

Verso la meta degli anni ottanta in Canada il C1 era gia in via di sostituzione con la serie Diemaco C7/C8 e anche la Gran Bretagna e l’Australia si trovarono di fronte a dei problemi. La produzione di parti di ricambio era cessata e le armi risultavano incompatibili con le armi metriche e con le loro parti di ricambio. Mentre in altri paesi venivano prodotti FAL di due generazioni successive, il FAL Squaddy Proof era destinato alla pensione. Se i tre paesi nel 1957 avessero adottato alcune delle migliorie apportate con l’introduzione del FAL G1 (linea di mira abbassata, nuova impugnatura, guscio piu leggero e resistente per citarne alcune) tedesco avrebbero avuto una vita utile molto piu lunga. Dato che appartenava alla prima generazione di FAL ed essedno rimasto sempre al livello del 1955, il fucile non poteva neanche essere dotato del calcio tipo Para o della nuova molla di recupero tripla.

Il fucile fu da subito definito Squaddy Proof, in pratica molto difficile da danneggiare da parte di un comune soldato.

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Il fucile fu spesso convertito al fuoco automatico tramite delle modifiche artigianali non autorizzate, che pero causavano una forte usura dell’arma e casi di blast firing, nei quali l’arma incomincia a sParare da sola e smette solo quando le munizioni sono esaurite.

1.4 Gimpy, potenza di fuoco dal 1960

La MG42 della guerra aveva creato un nuovo metro per le mitragliatrici di squadra, rendendo obsolete sia le mitragliatrici tipo B.A.R.-BREN che quelle tipo M1919. In Unione Sovietica fu ben presto sviluppata la RPD in 7,62x39 M43, ma in europa occidentale si era alla ricerca di una mitragliatrice di squadra che usasse una munizione a piena potenza. Dopo l’esperienza coreana, l’esercito belga avvio un programma per introdurre in servizio un arma di questo genere, che pero ricalcasse in qualche modo i canoni stabilita dalla MG42, che si differenziasse per un piu facile e veloce cambiamento della canna. Poco tempo dopo l’esercito svedese avvicino la FN per trovare un sostituto delle varie versioni del B.A.R. e dell’M1919 in calibro 6,5x55m, che in futuro potesse essere convertito anche in altri calibri dimensionalmente simili. Nacque cosi la MAG, mitragliatrice d’appoggio generale, KSP58 per la Svezia.

Un MAG svedese KSP58 in cal. 6,5x55mm

La FN sfrutto appieno l’esperienza acquisita durante la guerra, producendo parti per la MG42. L’impugnatura della nuova mitragliatrice era identica a quella della mitragliatrice tedesca, e risulta essere intercambiabile, l’unica differenza e la mancanza dell’anello per la cinghia presente sul modello tedesco, la sicura e quindi a bottone passante. Il sistema di alimentazione ricalca da vicino quello della MG42 e permette l’uso sia di nastri metallici non disintegranti teseschi tipo DM che di nastri disintegranti americani M13. Il funzionamento e basato su un otturatore a blocchetto oscillante a corsa lunga, il ciclo di sparo avviene a otturatore aperto.

L’arma non fu dotata di un copricanna, per permettere un piu rapido e facile cambio delle canne, queste ultime dotate di un mirino abbattibile e di uno spegnifiamma ispirato a quello del FAL.

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Il mirino abattibile e a scelta del cliente, come anche la conformazione esterna della canna. Ogni canna e dotata di un regolatore del flusso di gas che contribuisce a regolare il rateo di fuoco dell’arma stessa (650-900 colpi min.). Sul tubo di recupero gas e fissato anche il bipiedie, completamente mobile, ma non ripiegabile, formato da due resistenti gambe di acciaio stampato. Sulla parte destra della canna e presente una maniglia di trasporto, mentre sulla parte sinistra anteriore del guscio dell’arma e presente un semplice pulsante, che svincola la canna, basta premerlo e spingere la maniglia di trasporto verso sinistra per rimuovere la canna. Nella versione svedese basta cambiare la canna per passare dal 7,62 NATO al 6,5x55mm anche se in questo caso cambia il regolatore del flusso dei gas, dato che i due calibri hanno un diverso comportamento.

La canna di un KSP58 svedese in 6,5x55mm

La MAG ha anche altre reminescenze della MG42, dato che anche in questo caso l’espulsione dei bossoli avviene verticalmente, il recesso del guscio e chiuso da uno sportellino Parapolvere tenuto un posizione da una molla. Le maglie vengono espulse normalmente sulla parte destra.

MAG israeliana, virtualmente identica allaL7A1

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La mitragliatrice e dotata di un punto di attacco anteriore per trepiedi o per essere installata su veicoli. Il calcio inizialmente in legno prevedeva un asola per il montaggio della cinghia, e accoglie al suo interno una parte della molla di recupero. Come gia accenato il mirino anteriore e abbattibile e il mirino posteriore e composto da due parti, la prima e un normale mirino V per l’impiego normale, la seconda e un mirino abbattibile per l’uso con il treppiede sulle lunghe distanze, per il quale il calcio puo essere rimosso e sostituito da una semplice copertura per la molla di recupero. E possibile installare vari tipi di serbatoi per i nastri sulla parte sinistra dell’arma, quelli piu comuni sono in tessuto e contengono 50 colpi.

Nel 1958 la mitragliatrice ebbe il battesimo del fuoco in Congo da parte delle truppe belge. Nel 1960 il MOD incomincio la ricerca per la sostituzione partziale del BREN e per l’eliminazione della Vickers in cal. .303 British. Fu scelta la MAG, della quale furono subito ordinate diverse centinaia da inviare nei vari teatri d’operazione. La mitragliatrice ottenne la designazione L7 e la RSAF Enfield ne acquisi la licenza di produzione. Nel 1963 fu consegnata la prima L7A1, la MAG costruita utilizzando disegni “imperiali” e modificata secondo le richieste del MOD. Rispetto al L1A1 in questo caso si cerco di convertire i disegni in modo tale da garantire una completa compatibilita di parti con le versioni metriche. La produzione fu affidata alla RSAF Enfield che produsse almeno 100,000 fino al 1988, quando la RSAF Enfield cesso di esistere, di cui un buon numero ando all’estero.

Le modifiche introdotte erano poche rispetto al modello FN, il mirino anteriore era identico a quello della versione belga, sulla parte sinistra dell’arma fu aggiunto un innesto per aggancciare un periscopio da usarsi con il treppiede (usato anche da altri paesi), per sParare da un luogo coperto. Inoltre fu modificata la maniglia di trasporto.

La designazione ufficiale e L7 GPMG (General Purpose Machine Gun) ma e conosciuta come Gimpy.

Negli anni il MOD ha introdotto varie versioni ufficiali e non. Tra le versioni non ufficiali figura la normale L7 con pero un trattamento anticorrosivo, la marina e i Marines sono dotati di questa versione. A meta degli anni settanta fu avviata la sostituzione dei calci in legno con il modello polimerico, nella stessa occasione fu migliorato anche il sistema di alimentazione, con la semplice sostituzione delle parti e fu distribuito per la prima volta ai militari inglesi la sacca in tessuto da 50 colpi, per i quali erano presenti gli attachi, che pero non era mai stata distribuita. La conversione alla versione L7A2 fu ultimata verso la meta degli anni ottanta.

Le versioni inglesi: L7 MAG fornite direttamente dalla FN L7A1 Prima versione inglese L7A2 Calcio poliemerico e sistema di alimentazione migliorato L8A1 Versione coassiale, attuazione elettrica ed estrattore di fumo L8A2 Sistema di alimentazione migliorato L19A1 Versione a canna pesante della L7A2 L20A1 Per pod aerei e torette remote L20A2 Sistema di alimentazione migliorato L37A1 Per l’uso su veicoli, senza calcio L37A2 Sistema di alimentazione migliorato L43A1 Carro Scorpion, munizioni traccianti, per misurare le distanze L44A1 L20A1 per la Royal Navy

Dopo la chiusura della RSAF, la produzione e stata affidata alla Manroy Engineering di Beckley. Questa Azienda e nata nel 1976 per produrre le mitragliatrici pesanti M2 per il MOD e oggi produce sia la M2, che la L7 e derivati assieme alla FN, la quale fornisce alcune componenti di base. Ad oggi rimangono in servizio circa 20000 L7 e derivati, parte delle quali veranno sostituite in un prossimo futuro da una nuova mitragliatrice leggera sempre in 7,62 NATO.

Una MAG modficata con l’applicazione dell’astina della M240G

By Antonino Zema 2009

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I soldati inglesi sono normalmente dotati di 3 canne per le loro L7, due convenzionali e una per l’uso con cartuccie a salve.

1.5 L’ultima arrivata, la Minimi

Nel 1970 la FN incomincio a sviluppare una nuova mitragliatrice leggera multicalibro anche in vista dell’introduzione di una nuova munizione NATO prevista di li a pochi anni. Inizialmente fu prevista la compatibilita con 3 calibri, il 7,62 NATO, il 6x45mm SAW (munizione sperimentale dell’epoca) e il 5,56 M193 americano. La munizione 6x45mm SAW fu pero ben presto abbandonata, dato che il progetto sembrava in forse.

La mitragliatrice ricalcava in alcune componenti la MAG, ma risltava essere completamente differente sotto altri aspetti. Il sistema di funzionamento fu cambiato da quello a blocco scillante a un normale otturatore a corsa lunga con testa di chiusura rotante, la presa di gas permette una regolazione da 650 a 900 colpi al minuto. L’alimentazione avveniva tramite nastri M13 nel caos del 7,62 e tramite nastri M27 e caricatori tipo Colt nel caso del 5,56. Il successo crescente del 5,56 porto la FN ad abbandonare lo sviluppo della variante in 7,62, che fu poi ripreso solo nel 2000.

La Minimi della primissima serie

La Minimi, come era ormai soprannominata, era stata disegnta per sfruttare oltre ai componenti della MAG anche componenti del FAL, tra cui l’impugnatura e il calcio, che fu mutato dal FAL Para, ma anche il gruppo di scatto sfrutta un certo numero di parti del FAL. A differenza della MAG la nuova mitragliatrice ha un astina anteriore che ospita il bipiede quando quest’ultimo e ripiegato. La canna e dotata di una maniglia di trasporto e di un mirino anteriore rimuovibile. A scelta del cliente potevano essere montati diversi spegnifiamma, tra cui un modello specifico a cono (vedi foto), lo spgnifiamma del FAL Para, quello della MAG o quello tipo birdcage dell’M16. Il mirino posteriore era inizialmente abbattibile e regolabile solo in derivazione e fu presto sostituito da un modello che permette la regolazione si dell’alzo che della deriva. Il calciolo fisso era dotato di un sopporto estraibile per migliorare la stabilita dell’arma. La sicura era a bottone passante e l’attacco per il treppiede era identico a quello della MAG. Il nastro poteva essere contenuto in una scatola di plastica da 200 colpi, fissata all’arma tramite un attacco situato davanti alla guardia del grilletto, e che oggi e stato adottato anche da altre mitragliatrici. Inoltre e presente un bocchettone per inserire un caricatore Colt, da usare solo in caso di emergenza, dato che l’azienda non ne garantisce l’affidabilita. Il sistema di alimentazione e dotato di uno sportellino, che ha molteplici funzioni, tra cui impedire che la sporcizia entri tramite il bocchettone del caricatore e impedire che venga inserito un nastro assieme a un caricatore. Il nastro viene espulso orizzontalmente sulla destra dell’arma, i bossoli vengono espulsi a destra da un apertura coperta da uno sportellino Parapolvere. Sul lato destro dell’arma e presente una lamina tenuta in posizione da molle, che dovrebbe garantire un movimento uniforme della maniglia di armamento.

Nel 1982 l’arma fu adotta dall’Esercito Americano come M249E1 SAW, con poche modifiche, tra cui la sostituzione della maniglia di trasporto fissa con una ripigabile e un diverso profilo della canna e lo spegnifiamma birdcage. Intorno al 1985 le forze speciali britanniche acquistarono dalla FN un certo numero di Minimi, designate L108A1, del modello con lo spegnifiamma a cono e la maniglia di trasporto fissa.

By Antonino Zema 2009

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M249E1 SAW americana

Nel 1991 il Belgio, la Francia e la Svezia richiesero alla FN lo sviluppo di una versione compatta per le loro truppe aerotrasportate. La FN reagi presentando una Minimi pesantmente modificata, chiamata Para, la canna fu accorciata al mirino anteriore e dotata dello spgnifiamma del FAL Para o un modello modificato a richiesta del cliente e il calcio fu sostituito da un modello abattibile. Il vantaggio di queste modifiche risiede nel fatto che puo essere applicata a qualsiasi Minimi, semplicemente sostituendo la canna (la procedura e quasi identica a quella della MAG) e il calcio. Nel 1992 su richiesta degli USA la FN sviluppo un copricanna in polimeri e un calcio in polimeri dotato di una molla di recupero maggiorata per mitigare meglio il rinculo.

M249E2 SAW /Minimi Mk2

Anche in questo ultimo caso la modifica la e facilmente applicabile. Nel frattempo fu avviato anche un programma per dotare una slitta superiore la Minimi, la versione Para fu la prima ad esserne dotata di serie. Fu anche sviluppata una nuova presa di gas autoregolante, che ad oggi e offerta su tutte le minimi in produzione, e di serie sulla Mk46 e sulla Mk48.

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Due viste di una Minimi Para con slitta superiore e presa di gas autoregolante

Verso la fine degli anni novanta la Gran Bretagna acquisto circa 3000 Minimi Para, designate L110A1, che rispetto alle L108A1 hanno una maniglia di trasporto ripiegabile. Poi nel 2002 acquisi ulteriori 1200 esemplari, designati L110A2, dato che erano dotate di una slitta superiore da 19mm compatibile con le ottiche SUSAT. Il mirino posteriore fu semplificato ed e ora regolabile solo in derivazione. Le rimanenti L108A1 e le L110A1 nel frattempo sono state portate a questo livello sostituendo rispettivamente la canna, il calcio e la cartella nel caso della L108A1 e la sola cartella nel caso della L110A1. I soldati hanno normalmente 2 canne in dotazione per ogni arma.

Anche gli accessori hanno subito un forte evoluzione, si sono resi disponbili box in tessuto da 100 e 200 colpi, per ridurre il peso, e calci collassabili e collassabili/ripiegabili.

Dal 2000 in poi la FN ha presentato nuovi modello della Minimi, il modello Mk46 e il modello Mk48. Il modello Mk46 si basa sulla Para, l’astina anteriore e sostituita da 4 slitte tipo RAS, il calcio e di itpo polimerico con molla di recupero ed e stato eliminato il bochettone di alimentazione tramite caricatore per ridurre il peso. Sono inoltre disponibile 2 lunghezze di canna (normale e Para) con o senza maniglia di trasporto e con la presa di gas autoregolante la canna e inoltre offerta con il profilo comune o con un profilo tipo fluted (vedi foto sotto) per un migliore raffredammento. E disponibile su richiesta anche con le comuni astine anteriori e con il calcio tipo Para.

Mk46 con RAS senza maniglia di trasporto

La FN oltre alle due lunghezze di canne offre anche tre diversi passi di rigatura, per poter soddisfare le richieste dei clienti, dato che in molti paesi sono ancora presenti grandi stock di munizioni M193.

Passo di rigatura Munizione 1:12 5,56x45mm M193 1:9 5,56x45mm M193, 5,56x45mm SS109 1:7 5,56x45mm SS109

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Fu anche proposta la variante Mk48, che in pratica e la vecchia Minimi 7,62 aggiornata secondo gli stessi canoni adottati nel caso della Mk46 e anche qui viene offerta in versione semplice senza slitte e con la possibilita di montare il calcio Para.

Mk48 con RAS

La Mk48 e stata concepita per aver una elevata comunanza di parti con la Mk46 e la Minimi in generale. E dotata dello stesso attacco inferiore per il box portamunizioni, di cui pero al momento non e stato finalizzato il disegno, anche se molto probabile che ricalchera quello in tessuto da 100 colpi della Minimi. Sia la Mk48 che la Mk46 possono essere dotate di attacchi per il treppiede a richiesta del cliente.

E molto probabile che la Mk46 andra a sostituire le M249 attualmente in servizio in molti paesi, come la Mk48 andra a sostituire un certo numero di MAG.

2. Gli FN della Regina

2.1 Gli albori

La Gran Bretagna ha da sempre avuto un ottima collaborazione con la FN belga, che ospito durante la Seconda Guerra Mondiale e la supporto nello sviluppo di armi leggere, tanto che oggi la FN ne e diventata il principale fornitore. Da subito l’L1A1 fu usato in combattimento nel Borneo e questo fu solo l’inizio, la stessa cosa vale per la L7 che tutti pero conoscono come Gimpy.

2.2 Worldwide

In mani britanniche l’L1A1 e la L7 hanno visto campi di battaglia intorno al Mondo, dal Borneo, allo Yemen, all’Oman, al Belize, all’Irlanda del Nord alle Falkland per arrivare fino all Guerra del Golfo. L’L1A1 e stato sostituito a causa della mancanza di aggiornamenti che lo resero antiquato rispetto agli altri FAL che si trovano tuttora in uso.

La maggiorparte degli L1A1 e stata usata ancora per qualche anno per l’addestramento e poi e stata irrimediabilemente ritirata. Gli esemplari piu fortunati sono finiti nei musei o in qualche paese africano o sono stati smontati per fornire pezzi di ricambio, mentre i piu sfortunati sono andati incontro alla distruzione.

La L7 continua a rimanere in servizio ma anch’essa si sta avvicinando alla fine del suo ciclo vitale, sostituita gradulmente dalla Minimi e chissa anche dalla Mk48. Comunque vadano le cose il legame che lega le armi FN ai soldati britannici e destinato e durare nel tempo.

3. FN inglesi nel Softair

3.1 Il FAL

Ad oggi esistono varie repliche del FAL sul mercato. La replica piu fedele dell’L1A1 disponibile e quella Ares/Star, seguita a ruota dall’L1A1 King Arms. Queste due repliche pero hanno delle caratteristiche particolari che le rendono piu che altro delle repliche da collezione. La versione lunga del FAL King Arms dovrebbe ricalcare il G1 tedesco, e pero dotata dei mirini del FAL Canada/L1A1 e della maniglia di armamento di secondo tipo. Il G1 King Arms potrebbe essere convertito in un L1A1, sostituendo l’astina e lo spegnifiamma. Qualcuno ha sostituito anche la maniglia di armamento, mentre risulta essere quasi impossibile montare il calcio corretto.

By Antonino Zema 2009

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Tutti sappiamo che le forze speciali hanno usato per un breve periodo anche dei FAL Para argentini. Anche in questo caso per le repliche (Para Mid Lenght) non sono corrette, sono dotate dei mirini anteriori del FAL Canada e sono dotati della stessa maniglia di armamento del G1 King Arms, mentre in realta sarebbero dotati del modello ripiegabile e i gli organi di mira dovrebbero essere del tipo ribassato. La materia e complicata e probabilmente non si risucira a creare un FAL Para filologicamente corretto

FAL Para M3 come quelli argentini

3.2 L’L7

Da qualche tempo si sono rese disponibili varie repliche della MAG/M240. Le repliche (Trigger Happy) della Mag potrebbero essere convertite abbastanza facilmente in L7A1 o A2, con la sola sostituzione dello spegnifiamma, mentre le repliche MAG Inokatsu potrebbero essere lasciate invariate, dato che non e disponibile l’attacco laterale per il periscopio di puntamento e quindi si potrebbe sorvolare su questo punto.

3.2 La Minimi

La Minimi inglese e l’arma inglese piu facile da ottenere nel Softair...

L108A1 Per ottenerne una L108A1 filologicamente corretta si puo ricreare semplicemente accoppiando una M249 SAW TOP, CA o A&K con un box da 200 colpi in plastica.

L110A1 La L110A1 e facilmente ottenibile montando una cartella superiore A&K (disponibile a prezzi relativamente bassi) senza slitta su una Minimi Para e rimuovendo a quest’ultima il paracanna. I box utilizzati sono quelli da 200 colpi e quelli in tessuta da 100 colpi.

L110A2 L’L110A2 e impossibile da ricreare nel Softair a causa della mancanza della cartella superiore dotata della slitta e del mirino dedicato. Si puo usare una Minimi Para e rimuovere il paracanna, ma comunque non sara mai la stessa cosa.