Giuseppe Onufrio

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Un web sostenibile è possibile? Dall’elettronica verde alla nuvola sostenibile Giuseppe Onufrio - Direttore Esecutivo Greenpeace Italia Rimini, 7 novembre 2012

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Un web sostenibile è possibile?

Dall’elettronica verde alla nuvola sostenibile!

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Giuseppe Onufrio - Direttore Esecutivo Greenpeace Italia"Rimini, 7 novembre 2012"

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Greenpeace nel mondo •  nasce nel 1971 in Canada; diventa una organizzazione

globale nel 1979; •  oggi è presente in 40 paesi e ha circa 3 milioni di

sostenitori •  è presente in India, in Cina, Brasile; dal 2009 in Africa

(Camerun, Senegal, Sudafrica); dal 2011 in Corea del Sud;

•  è indipendente e non accetta fondi da Stati, istituzioni, aziende o partiti politici

•  in Italia è presente dal 1986, oggi ha oltre 60 mila sostenitori

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Struttura di una campagna •  Analisi della situazione (possibili indagini sul campo) •  Identificazione dei possibili target/alleati •  Attivazione di un canale di comunicazione pubblico

e privato •  Elaborazione e pubblicazione di un “Crime file” con

le prove di responsabilità •  Azioni dirette e attività di comunicazione con vari

mezzi •  Fase negoziale e, se possibile, coinvolgimento

positivo nella soluzione

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ELETTRONICA VERDE •  Rifiuti elettronici: indagini in Asia (dal 2002-7) e in

Africa (nel 2008-9) •  Eco-guida all’elettronica verde (dal 2006) •  Campagna su Apple: Greenmyapple (2007) •  Lancio rapporti “Alla ricerca del prodotto elettronico

verde” (dal 2008) •  Cool IT: estensione della campagna al tema clima/

energia (2009) •  Dal 2010 in poi estensione al “Cloud Computing”:

iCoal; chiedere l’uso di fonti rinnovabili (target Facebook) e Clean Our Cloud (Apple, Microsoft e Amazon)

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E-wastes: i rapporti

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La campagna sul settore Hi-tech

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Eco-guida all’elettronica verde: definizione criteri

•  A. criteri di valutazione (chemicals): –  Assunzione del principio di precauzione nelle policy –  Policy trasparente di gestione dei prodotti chimici –  Scadenze precise per l’eliminazione del PVC e dei

ritardanti di fiamma bromurati (BFR) –  Prodotti già in commercio senza PVC e BFR –  Scadenze per eliminazione tutti gli ftalati, Berillio e leghe e

composti, antimonio e composti –  Responsabilità individuale del produttore –  Take-back dei prodotti a fine vita –  Quantità di prodotti riciclati –  Utilizzo di plastiche di riciclo

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Elettronica verde: criteri energetici

•  B. I criteri energetici: – Sostegno alla riduzione globale di gas a

effetto serra – Trasparenza sui dati di emissione di CO2 –  Impegni alla riduzione delle proprie emissioni

di gas a effetto serra – Quota di energie rinnovabili usate – Efficienza energetica dei prodotti

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Dell: da apripista a parole a target di campagna

•  Dopo una prima fase in cui Dell aveva assunto impegni di rilevo nell’eliminazione dei composti chimici pericolosi, è diventato obiettivo di campagna (azioni di protesta nella sede olandese)!

•  Non hanno eliminato PVC e ritardanti di fiamma bromurati, né presentato sul mercato prodotti completamente privi di questi elementi diversamente da Apple e HP!

•  Dell non ha nemmeno presentato una “roadmap” per l’eliminazione totale del PVC (come ha fatto HP)!

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Alla ricerca del prodotto più verde

•  Nel dicembre 2008 è stato presentato il terzo rapporto “Alla ricerca del prodotto elettronico più verde”.

•  Abbiamo analizzato quelli che, secondo le case produttrici, erano i prodotti più ecosostenibili

•  Non hanno partecipato: Apple, Asus, Microsoft, Nintendo, Palm e Philips

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2009: Cool IT challenge"•  Nel febbraio 2009 Greenpeace ha chiesto al settore IT

precisi impegni per dare un contributo alla sfida della salvaguardia del clima globale !

•  Oltre a ridurre consumi e dunque emissioni globali per il 2% - sia nei prodotti che nei processi - il settore può dare un contributo ancora più rilevante nella riduzione delle emissioni di altri settori. Il potenziale di riduzione è del 15 per cento sulle emissioni tendenziali al 2020."

•  Nella seconda classifica, solo due aziende superano i 40 punti su 100, IBM e HP!

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Criteri prioritari per il clima globale

•  1. Soluzioni per ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra in altri settori. Si conteggiano le emissioni dell’LCA delle tecnologie usate

•  2. Posizione sugli obiettivi Kyoto e azione/pressione sui governi

•  3. Target per ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’azienda e target sull’uso di fonti rinnovabili

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Peso globale del settore sul clima: 830 MtCO2 eq

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Consumi elevati e in crescita

•  I consumi di elettricità stimati per il settore ITC nel mondo erano di 623 TWh nel 2007, quasi il doppio del consumo in Italia (345 TWh)

•  Al 2020 si stima un consumo tendenziale di 1.973 TWh

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2012 continua il focus su cloud computing"

•  Molte aziende hanno intrapreso interventi per aumentare lʼefficienza dellʼuso di energia, ma questo non è sufficiente. Senza un cambio nella fornitura di energia la maggiore efficienza significa solo un rallentamento nella crescita dei consumi!

•  Lʼutilizzo dellʼindicatore PUE (consumo totale/consumo dei server) è utile per lʼoperatore ma non dice molto sulla sostenibilità, con effetti paradossali: spegnere server non usati (cosa logica) produce un aumento dellʼindicatore.!

•  Esiste dunque una questione di “metrica” non risolta.!

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Esempi positivi •  Greenqloud/Verne Global: ha stabilito i

suoi data center in Islanda che ha una fornitura 100% rinnovabile

•  Yahoo a Lockport, New York, ha una fornitura di elettricità da idroelettrico (15 MW)

•  Facebook ha costruito il suo terzo data center in Svezia con fornitura idroelettrica

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Il caso Google •  Google ha un contratto di lungo termine con

una azienda eolica che ha 100 MW eolici in Iowa e Oklahoma. E’ il migliore esempio di policy con impatti migliori rispetto all’acquisto di REC

•  Google ha creato una controllata – Google Energy – cosa che consente all’azienda di comprare e vendere elettricità all’ingrosso dove vuole.

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Il caso Apple •  Apple aveva annunciato la costruzione di 20

MW solari nel suo centro a Maiden, NC. E una cella a combustibile da 5 M. Con questo dichiara di coprire il 10% del consumi.

•  Successivamente al rapporto di Greenpeace, ha annunciato il raddoppio dell’impianto e di voler andare verso una fornitura 100% verde

•  Obiettivo ambizioso: 2 dei 3 centri Apple in aree con 50-60% di elettricità da carbone

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Altre strategie •  Investire in impianti rinnovabili anche

distanti dal data center per creare dei propri “crediti rinnovabili”, misura molto più efficace dell’acquisto di REC

•  Un’altra strategia è quella di investire in efficienza – Negawatt - nelle comunità locali, con grande impatto positivo sui loro consumi.

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Criteri di valutazione •  Clean Energy Index. Stima della potenza

assorbita dai singoli data center e quota dell’energia da rinnovabili.

•  Intensità nucleare e da carbone: quota percentuale di queste fonti nella fornitura

•  Trasparenza nell’informazione energetica •  Criteri localizzazione delle infrastrutture, per

verificare se e come il tema della sostenibilità è stato pianificato

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Criteri di valutazione •  Efficienza energetica e strategie di

riduzione dei gas serra •  Investimenti diretti nelle rinnovabili e

advocacy sul tema delle fonti verdi •  Viene assegnata una classe per ciascun

criterio non quantitativo: A, B, C etc.

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Grazie per l’attenzione