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Sped in Abbonamento Postale Art. 2 Comma 20/C L. 662/96 Fil. di Palermo E-mail: [email protected] Autoriz. Trib. Palermo 18/85 del 26/7/1985 DELL’ASSOCIAZIONE FRAI PENSIONATI DEL Dir. Resp.: Giuseppe Fundarò - Direz. e redazione: Via Cerda, 24 - 90139 Palermo - Tel. 091329005 - Fax 091584502 - Presidenza: Tel. 091582442 - Fondo di Solidarietà: Tel. 091320039 Anno XX - N. 5 / Anno XXI - N. 1 Periodico bimestrale Dic. 2004 / Gen./Feb. 2005 (segue a pag. 2) Diritti…e diritti di Vittorio Mussolin Per etichettare scherzosa- mente qualcuno che non si mostrava disposto a darla vin- ta a nessuno si usava dire: “ma chi è la Cassazione?”. Erano ovviamente i tempi in cui le decisioni della Suprema Corte erano da considerare definitive ed inoppugnabili, e tali caratteri incontravano un limite solamente nella possi- bilità di un mutamento di in- dirizzo ad opera dello stesso organo, tanto più marcata- mente incisivo se prodotto a sezioni unite. Da qualche tempo pare che la funzione di garanzia esercitata dalle pronunce della Cassazione, la cosiddetta “no- mofilachia”, atta ad assicurare l’esatta osservanza e l’unifor- me interpretazione della leg- ge, possa venir messa in dis- cussione se al nocciolo delle decisioni emesse stanno rile- vanti interessi di gruppi po- tenti e capaci di mobilitare schiere di avvocati, e di eser- citare forti pressioni a tutti i livelli che contano, pur di tro- vare scappatoie e sottrarsi agli obblighi di giustizia. Il caso più recente riguar- da la sentenza delle sezioni unite civili della Cassazione, n. 21095 del 4 novembre 2004, che oltre a riconfermare in via definitiva la nullità del- le clausole anatocistiche prati- cate dalle banche mediante il sistema di capitalizzazione trimestrale degli interessi pas- sivi a carico dei clienti corren- tisti, chiarisce che la sanzione di nullità travolge anche i contratti stipulati anterior- mente al 1999. Trascorrono alcuni giorni caratterizzati da positivi com- menti di stampa e da trepidan- ti aspettative di utenti speran- zosi di potere recuperare quanto pagato indebitamente, quand’ecco che nell’edizione del 18 novembre 2004 il Cor- ALL ’ILL/MO SIG.PRESIDENTE DEL CONSIGLIO ON.SILVIO BERLUSCONI P ALAZZO CHIGI -ROMA Sig. Presidente, non ho osato inviarLe prima questa lettera in quan- to lo sapevo preoccupato e impegnato fortemente per la immane tragedia che ha colpito il sud-est Asiatico che ha provocato migliaia di morti tra cui alcune centinaia di nostri connazionali. Approssimandosi però la fine del mese, data sotto la quale dovranno essere approvati i provvedimenti legis- lativi non compresi o esclusi nella legge Finanziaria 2005, mi rivolgo a Lei da semplice cittadino Italiano, pensionato del Banco di Sicilia s.p.a. che ha votato sin dalla prima ora per Forza Italia e per una svolta politi- ca nel nostro Paese. Mi rivolgo a Lei consapevole di essere nella linea del diritto e della giustizia, principi, questi, che legano in- trinsecamente l’argomento che le vado ad esporre breve- mente: L’approvazione della legge 243/04, con l’inserimen- to di un emendamento ingannevole (comma 55) da parte dell’ex Ministro Tiziano Treu e la esclusione, per presun- ta incostituzionalità, voluta per un “imput esterno” al governo, dei commi 555-556 e 557 dalla recente legge Finanziaria 2005, rappresentano un vero e proprio suici- dio politico gratuito per la C.d.L. ma più in particolare per Forza Italia, oltre che una espropriazione indebita di ingenti somme di denaro di pertinenza dei pensionati del Banco di Sicilia s.p.a. del Banco di Napoli e della Cassa di Risparmio V.E. a tutto vantaggio dei due potenti grup- pi bancari CAPITALIA e SAN PAOLO IMI s.p.a. Ho detto suicidio politico data la vasta platea di pensionati che andrebbe a colpire il mantenimento del- le attuali disposizioni senza l’emanazione di un provve- dimento correttivo di buon senso e di buona opportuni- tà politica che serve a ristabilire il diritto e la giustizia e che oltretutto non costa nulla alle finanze dello Stato. Tuttavia, visto il contenzioso in atto, l’emanazione di un provvedimento legislativo correttivo, per il quale vie- ne chiesto il Suo autorevole intervento, è quanto mai ur- gente per evitare il consolidarsi di situazioni giudiziarie che andrebbero ad arrecare danni irreversibili alla ca- tegoria. Sig. Presidente, i citati pensionati e le loro famiglie, dei quali mi sento di interpretare le loro speranze, con- fidano in Lei per continuare a mantenere fiducia al suo Governo, dal quale si aspettano un atto di giustizia. Tutti i particolari chiaritivi legali e legislativi posso- no essere forniti dal Sen. Mario Ferrara o dagli Organi dell’Associazione fra i Pensionati del Banco di Sicilia che, come ho appreso, hanno chiesto di essere ricevuti dal Sottosegretario alla Presidenza Dott. Gianni Letta. Certo della Sua comprensione e dell’interessamento che metterà in atto per la risoluzione del problema che Le ho appena accennato, La ringrazio infinitamente e Le porgo i miei deferenti saluti. 17.01.2005 Geom. Casimiro Di Grazia Lettera al Presidente Berlusconi Sono già abbastanza note le vicen- de legislative che hanno prodotto, nel- l’ultimo scorcio del 2004, rabbia, de- lusione e vivaci proteste di un gran numero di pensionati bancari, all’in- dirizzo prima di chi aveva manovrato per introdurre una norma idonea a vanificare tutta una serie di procedi- menti giudiziari ormai positivamente giunti a conclusione, e poi di chi ha imposto, in sede di approvazione della Legge Finanziaria 2005, la soppressio- ne di taluni emendamenti che erano stati introdotti proprio per neutraliz- zare gli effetti della predetta norma. In relazione ed a seguito di tali fatti il nostro associato Casimiro Di Grazia ha preso carta e penna (ab- bondante la prima e molto incisiva la seconda) ed ha inviato un bel po’ di lettere a note personalità del mondo politico, che a vario titolo possono avere un ruolo decisivo nell’ulteriore prosieguo della questione, e ce ne ha fatto avere copia per nostra cono- scenza. Pubblichiamo qui di seguito, nella sua stesura integrale, il testo di quella inviata il 17 gennaio scorso al Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, e ci associamo alla sua speranza che un positivo intervento dell’autorevole destinatario possa sortire gli effetti auspicati. In alto: il Quirinale, in basso, Palazzo Chigi.

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Sped in Abbonamento Postale Art. 2 Comma 20/C L. 662/96 Fil. di Palermo E-mail: [email protected] Autoriz. Trib. Palermo 18/85 del 26/7/1985

DELL’ASSOCIAZIONE FRA I PENSIONATI DEL

Dir. Resp.: Giuseppe Fundarò - Direz. e redazione: Via Cerda, 24 - 90139 Palermo - Tel. 091329005 - Fax 091584502 - Presidenza: Tel. 091582442 - Fondo di Solidarietà: Tel. 091320039

Anno XX - N. 5 / Anno XXI - N. 1 Periodico bimestrale Dic. 2004 / Gen./Feb. 2005

(segue a pag. 2)

Diritti…e dirittidi Vittorio Mussolin

Per etichettare scherzosa-mente qualcuno che non simostrava disposto a darla vin-ta a nessuno si usava dire:“ma chi è la Cassazione?”.Erano ovviamente i tempi incui le decisioni della SupremaCorte erano da consideraredefinitive ed inoppugnabili, etali caratteri incontravano unlimite solamente nella possi-bilità di un mutamento di in-dirizzo ad opera dello stessoorgano, tanto più marcata-mente incisivo se prodotto asezioni unite.

Da qualche tempo pareche la funzione di garanziaesercitata dalle pronunce dellaCassazione, la cosiddetta “no-mofilachia”, atta ad assicurarel’esatta osservanza e l’unifor-me interpretazione della leg-ge, possa venir messa in dis-cussione se al nocciolo delledecisioni emesse stanno rile-vanti interessi di gruppi po-tenti e capaci di mobilitareschiere di avvocati, e di eser-citare forti pressioni a tutti ilivelli che contano, pur di tro-vare scappatoie e sottrarsi agliobblighi di giustizia.

Il caso più recente riguar-da la sentenza delle sezioniunite civili della Cassazione,n. 21095 del 4 novembre2004, che oltre a riconfermarein via definitiva la nullità del-le clausole anatocistiche prati-cate dalle banche mediante ilsistema di capitalizzazionetrimestrale degli interessi pas-sivi a carico dei clienti corren-tisti, chiarisce che la sanzionedi nullità travolge anche icontratti stipulati anterior-mente al 1999.

Trascorrono alcuni giornicaratterizzati da positivi com-menti di stampa e da trepidan-ti aspettative di utenti speran-zosi di potere recuperarequanto pagato indebitamente,quand’ecco che nell’edizionedel 18 novembre 2004 il Cor-

ALL’ILL/MO SIG. PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

ON. SILVIO BERLUSCONI

PALAZZO CHIGI - ROMA

Sig. Presidente,

non ho osato inviarLe prima questa lettera in quan-to lo sapevo preoccupato e impegnato fortemente per laimmane tragedia che ha colpito il sud-est Asiatico cheha provocato migliaia di morti tra cui alcune centinaiadi nostri connazionali.

Approssimandosi però la fine del mese, data sotto laquale dovranno essere approvati i provvedimenti legis-lativi non compresi o esclusi nella legge Finanziaria2005, mi rivolgo a Lei da semplice cittadino Italiano,pensionato del Banco di Sicilia s.p.a. che ha votato sindalla prima ora per Forza Italia e per una svolta politi-ca nel nostro Paese.

Mi rivolgo a Lei consapevole di essere nella linea deldiritto e della giustizia, principi, questi, che legano in-trinsecamente l’argomento che le vado ad esporre breve-mente:

L’approvazione della legge 243/04, con l’inserimen-to di un emendamento ingannevole (comma 55) da partedell’ex Ministro Tiziano Treu e la esclusione, per presun-ta incostituzionalità, voluta per un “imput esterno” algoverno, dei commi 555-556 e 557 dalla recente leggeFinanziaria 2005, rappresentano un vero e proprio suici-dio politico gratuito per la C.d.L. ma più in particolareper Forza Italia, oltre che una espropriazione indebita diingenti somme di denaro di pertinenza dei pensionati delBanco di Sicilia s.p.a. del Banco di Napoli e della Cassadi Risparmio V.E. a tutto vantaggio dei due potenti grup-pi bancari CAPITALIA e SAN PAOLO IMI s.p.a.

Ho detto suicidio politico data la vasta platea dipensionati che andrebbe a colpire il mantenimento del-le attuali disposizioni senza l’emanazione di un provve-dimento correttivo di buon senso e di buona opportuni-tà politica che serve a ristabilire il diritto e la giustiziae che oltretutto non costa nulla alle finanze dello Stato.

Tuttavia, visto il contenzioso in atto, l’emanazione diun provvedimento legislativo correttivo, per il quale vie-ne chiesto il Suo autorevole intervento, è quanto mai ur-

gente per evitare il consolidarsi di situazioni giudiziarieche andrebbero ad arrecare danni irreversibili alla ca-tegoria.

Sig. Presidente, i citati pensionati e le loro famiglie,dei quali mi sento di interpretare le loro speranze, con-fidano in Lei per continuare a mantenere fiducia al suoGoverno, dal quale si aspettano un atto di giustizia.

Tutti i particolari chiaritivi legali e legislativi posso-no essere forniti dal Sen. Mario Ferrara o dagli Organidell’Associazione fra i Pensionati del Banco di Siciliache, come ho appreso, hanno chiesto di essere ricevutidal Sottosegretario alla Presidenza Dott. Gianni Letta.

Certo della Sua comprensione e dell’interessamentoche metterà in atto per la risoluzione del problema cheLe ho appena accennato, La ringrazio infinitamente eLe porgo i miei deferenti saluti.

17.01.2005Geom. Casimiro Di Grazia

Lettera al Presidente BerlusconiSono già abbastanza note le vicen-

de legislative che hanno prodotto, nel-l’ultimo scorcio del 2004, rabbia, de-lusione e vivaci proteste di un grannumero di pensionati bancari, all’in-dirizzo prima di chi aveva manovratoper introdurre una norma idonea avanificare tutta una serie di procedi-menti giudiziari ormai positivamentegiunti a conclusione, e poi di chi haimposto, in sede di approvazione della

Legge Finanziaria 2005, la soppressio-ne di taluni emendamenti che eranostati introdotti proprio per neutraliz-zare gli effetti della predetta norma.

In relazione ed a seguito di talifatti il nostro associato Casimiro DiGrazia ha preso carta e penna (ab-bondante la prima e molto incisiva laseconda) ed ha inviato un bel po’ dilettere a note personalità del mondopolitico, che a vario titolo possono

avere un ruolo decisivo nell’ulterioreprosieguo della questione, e ce ne hafatto avere copia per nostra cono-scenza. Pubblichiamo qui di seguito,nella sua stesura integrale, il testo diquella inviata il 17 gennaio scorso alPresidente del Consiglio, On. SilvioBerlusconi, e ci associamo alla suasperanza che un positivo interventodell’autorevole destinatario possasortire gli effetti auspicati.

In alto: il Quirinale, in basso, Palazzo Chigi.

2 Gennaio/Febbraio 2005

riere della Sera dà notizia di una inattesa reazione del fronte bancario al-la sentenza avanti ricordata, basata sulla prospettiva di un ricorso allaCorte Costituzionale, o addirittura alla Corte di Giustizia Europea; un piùrecente commento dedicato al caso dalla rivista “Altroconsumo”, in uneditoriale pubblicato sul supplemento “Soldi e Diritti” di gennaio 2005,tale difesa corporativa ed aprioristica dei propri privilegi denuncia infineche il problema non è tanto l’anatocismo (vedi pag. 8) quanto l’arrogan-za di un sistema “che, al di là degli aspetti giuridici, non vuole stabilirerapporti equi, trasparenti e corretti con i clienti.

Per ciò stesso pone in essere tutte quelle azioni che intanto possonoavere l’effetto di rallentare l’iter dei procedimenti avviati da chi rivendi-ca i propri diritti, e nel frattempo, chissà, potrebbe sempre trovarsi qual-cuno che riesca ad ottenere l’approvazione da parte del Parlamento, innome del popolo sovrano, di una leggina, o anche soltanto di un sempli-ce comma, che faccia capolino da qualche provvedimento a sorpresa, eche introduca una sorta di “interpretazione autentica” del tipo “al fine diestinguere il contenzioso giudiziario...” e così di seguito fino a modifica-re ex novo le leggi che regolano la materia, in modo da ridare legittimitàalla posizione delle banche.

Qualcosa di simile, e qui siamo al secondo caso anch’esso verificato-

si abbastanza recentemente, è stato attuato in contrapposizione alle nu-merosissime sentenze di Cassazione che hanno riconosciuto il sacrosan-to diritto dei pensionati del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli alla pe-requazione aziendale loro denegata dagli Istituti di provenienza sin dal1993, sentenze poi culminate nella pronuncia a sezioni unite n. 9024/01,ed ulteriormente ribadite, ad esempio, con altrettante decisioni emessenel corso del 2004, nei confronti di diversi gruppi di pensionati di entram-bi i due citati Istituti di Credito.

Sono due episodi, come si vede, che presentano il denominatore co-mune degli schieramenti in campo: Banche contro Cassazione; ma sonoanche segnali che documentano la tendenza a scardinare o quanto menoa mettere in discussione principi fondamentali, come quello che riguardala certezza del diritto, che per secoli hanno regolato i meccanismi dellacivile convivenza, o come l’altro essenziale caposaldo di ogni società or-dinatamente organizzata, secondo cui la legge è uguale per tutti e tutti so-no uguali di fronte alla legge. Non può sfuggire a nessuno, infatti, checerti percorsi possono risultare possibili solo ad alcuni soggetti – non harilievo se Banche o altri gruppi di potere, purché ne abbiano i mezzi – manon sono ugualmente praticabili dai singoli cittadini, tanto più se si trat-ta di pensionati, che certo non dispongono delle necessarie risorse, né deicanali appropriati.

E questo è assai preoccupante.Vittorio Mussolin

Con il precedente numero del“Notiziario” (n. 4 del periodo Lu-glio-Novembre 2004) è stata dataampia comunicazione in merito allasopravvenuta norma di cui al com-ma 55 dell’art. 1 della legge n. 243del 23 agosto 04, che consente allebanche interessate (Banco di Napo-li e Banco di Sicilia) di rimettere indiscussione i diritti riconosciuti aipensionati con le sentenze dei varigradi della magistratura ordinariaanche a livello di Corte di Cassazio-ne a sezioni unite, nonché dellepronte reazioni degli Organismirappresentativi della categoria inpresenza di tale normativa, che pre-senta evidenti elementi di illegitti-mità costituzionale.

Pertanto, allo scopo di superaregli effetti dell’anzidetta norma dilegge e di risolvere, nel contempo,altre problematiche che penalizzanoi pensionati (ingiusta esclusione deipensionati degli anni 1991 e 1992dal riconoscimento del diritto allapiù favorevole perequazione azien-dale, per il periodo 1994-1997, esospensione sin dal 1/1/1998 dellaperequazione annuale della pensio-ne integrativa), si era riusciti ad ot-tenere attraverso il proficuo interes-samento di alcuni senatori sicilianidella maggioranza di governo(On.li Ferrara, Schifani, Battaglia eNania, che si ritiene di dovere rin-graziare sentitamente), l’inclusionenella legge finanziaria per il 2005dei seguenti commi risolutivi di taliproblematiche, che erano stati inte-gralmente approvati dal Senato del-la Repubblica sia in CommissioneBilancio sia in Aula il 16/12/04:

– Comma 568: Al fine di estin-guere il contenzioso giudiziario re-lativo ai trattamenti corrisposti a ta-lune categorie di pensionati giàiscritti a regimi previdenziali sosti-tutivi, ed allo scopo di consentire lacorretta applicazione delle norme dilegge di riforma pensionistica adot-

tate in attuazione della legge 23 ot-tobre 1992, n. 421 l’articolo 3, com-ma 1, lettera p), della legge 23 otto-bre 1992, n. 421, e l’articolo 9,comma 2, del decreto legislativo 30dicembre 1992, n. 503, devono in-tendersi nel senso che la perequa-zione automatica delle pensioniprevista dall’articolo 11 del decretolegislativo 30 dicembre 1992, n.503, si applica al complessivo trat-tamento pensionistico dei lavoratoridi cui all’articolo 2 del decreto le-gislativo 20 novembre 1990, n. 357,collocati in pensione a decorrere dal1° gennaio 1993. All’assicurazionegenerale obbligatoria fa esclusiva-mente carico la perequazione sultrattamento pensionistico di propriapertinenza.

– Comma 569: Il comma 55dell’articolo 1 della legge 23 agosto2004, n. 243, è abrogato.

– Comma 570: All’articolo 59della legge 27 dicembre 1997, n.449, sono apportate le seguenti mo-dificazioni:

a) al comma 32, alinea, le paro-le: “in almeno due degli indicatori”sono sostituite dalle seguenti: “intutti gli indicatori”;

b) dopo il comma 32, è inseritoil seguente:

“32-bis. Venute meno le condi-zioni di anomalie di cui al comma32, per almeno due esercizi conse-cutivi, per gli iscritti in quiescenza èripristinato automaticamente, soloper il futuro, il meccanismo pere-quativo sul trattamento pensionisti-co integrativo”;

c) al comma 33, è aggiunto, in-fine, il seguente periodo: “Nell’ipo-tesi che il bilancio tecnico dei dettifondi integrativi presenti avanzo digestione, la norma di cui al comma32 non è applicabile”.

Successivamente i predetti trecommi dell’art. 1 della legge finan-ziaria suindicata erano stati – tranumerosi altri – approvati anchedalla Commissione Bilancio della

Camera dei Deputati il 22/12/2004e, in tale occasione, erano stati rinu-merati con i nn. 555, 556 e 557,avendo la predetta Commissioneeliminato alcune norme a seguito diuna sentenza di illegittimità nelfrattempo emanata dalla Corte Co-stituzionale per precedenti normesimilari.

Senonché, come risulta dai rela-tivi atti parlamentari e come comu-nicato da organi di stampa quotidia-na a diffusione nazionale, durante ilpassaggio finale della legge alla Ca-mera dei Deputati i predetti trecommi nn. 555, 556 e 557 sono sta-

ti inopinatamente soppressi a segui-to di “input esterni” di personalitàestranee al parlamento, che hannocon ciò dimostrato tutta la loro ca-pacità di interferire nell’attività par-lamentare per danneggiare i pensio-nati, per cui le svariate migliaia disoggetti interessati, e le relative fa-miglie, continueranno ad essereesposti ad ulteriori ingiuste penaliz-zazioni economiche che andranno abeneficio dei potenti gruppi bancariex datori di lavoro (S. Paolo Imi eCapitalia).

Antonino Intravaia

Banco di Napoli e Banco di SiciliaLegge Finanziaria 2005

Diritti... e diritti

IL SEGUITO DALLA PRIMA PAGINA

– Nei locali dell’Associazione si sono tenute tre riunioni tra esodati, che han-no cominciato a discutere dei problemi della loro categoria; le tematiche sonostate sottoposte all’avv. Bigazzi e dopo all’avv. Garilli;

– lo stesso Legale è stato interessato al problema della doppia indennità discala mobile;

– l’Agenzia delle Entrate di Roma ha emesso la “risoluzione” riguardante ladetassazione del 12,50% del trattamento pensionistico integrativo; nonostantequesto, taluni Uffici delle Entrate (es. Rapallo, come riferisce il Segretario del-la Sezione di Genova) oppongono difficoltà ad operare il rimborso;

– buone speranze per l’inserimento nella legge finanziaria degli emenda-menti inerenti all’abrogazione del comma 55, art. 1 della “legge Maroni” ed alripristino della perequazione ISTAT sul trattamento integrativo (notizie avutedal Sen. Ferrara);

– i Legali Ghera e Fortuna, patrocinanti alcune delle vertenze contro il Ban-co sulla perequazione delle pensioni, nell’incontro del novembre u.sc. hannosuggerito di far presentare i decreti ingiuntivi ai due ricorrenti per i quali la sen-tenza di 2° grado è passata in giudicato e di predisporre i conteggi per il ricor-rente di Milano. Hanno chiesto, inoltre, di invitare i ricorrenti delle cause di Ro-ma allo Studio Ghera per sottoscrivere il ricorso ed il controricorso che, rispet-tivamente, li riguardano;

– assistenza sanitaria CASPIE: ci sarà un incontro tra il Banco e la CA-SPIE, che lascia sperare il rinnovo della convenzione per il mantenimento del-l’assistenza ai pensionati senza modifiche;

– rideterminazione TFR (trattamento di fine rapporto); l’avv. Garilli, inter-pellato riguardo alla possibilità di incoare causa al Banco per conto degli asso-ciati che hanno chiesto il ricalcolo del TFR senza ottenere risposta, ha manife-stato perplessità a proposito del costo elevato che si dovrebbe affrontare;

– nuova nomina dei rappresentanti dell’Associazione in sede FAP-CREDI-TO; si propone la conferma dei nominativi attuali (Motisi, Aliprandi, Marchio-ne, Bigazzi), che il Consiglio approva;

– norme sulla “privacy”: bisogna acquisire dai prossimi iscritti la sottoscri-zione del nuovo modulo previsto dalla legge; si propongono le collaboratrici diSegreteria Crippa e Figà, rispettivamente per l’Associazione e per il Fondo diSolidarietà, per la cura dell’adempimento.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTENELLA SEDUTA DEL 13 DICEMBRE 2004

3Gennaio/Febbraio 2005

L’agricoltura nella Sicilia del ’700Nel XVIII secolo la conduzione

dell’Agricoltura nell’Isola era fra lepiù arretrate.

La terra era in mano ai baroni,alla Chiesa e, in minima parte, aiComuni. In ogni caso, ciò significa-va che si tendeva a trarre dalla terrae dal lavoro dei contadini tutto ilvantaggio possibile, senza mai ten-tare di migliorare le modalità dellacoltura dei campi o le condizioni divita della manodopera.

La classe nobile a volte scono-sceva persino l’ubicazione e l’effet-tiva consistenza delle sue proprietàe non era raro, anzi era normale, checerti proprietari non si recasseromai nei loro possedimenti.

Il nobile preferiva trattare la ge-stione delle sue terre con un solo re-sponsabile, il “gabelloto”, il qualegli assicurava un reddito fisso an-nuo, inferiore al valore reale delprodotto della terra.

Esso lucrava sul lavoro dei colo-ni ch’erano l’ultimo gradino di unaperversa piramide, in cima alla qua-le stava il possessore delle terre, acui tuttavia giungeva sempre solouna parte dei proventi della produ-zione.

Ma erano numerose le voci, siaindigene che straniere, che denun-ziavano questo stato di cose.

Perfino l’Abate Giovanni Melidescriveva la condizione dell’agri-coltura in Sicilia.

“Il primo aspetto della maggiorparte dei paesi, e dei casali del no-stro regno” egli osservava “annun-zia la fame e la miseria. Non vi sitrova da comprare né carne né caci,né tampoco del pane, perché toltoqualche benestante, che panifica insua casa per uso proprio, la più par-te dei villani bifolchi si nutrono dierbe e di legumi, e nell’autunno dialcuni frutti, spesso selvatici, e difichi d’India…”.

Dal mondo delle persone dotte edegli studiosi, appartenenti per lopiù alla borghesia che si apriva alleprime notizie relative alle idee del-l’Illuminismo provenienti d’Oltral-pe, cominciarono a nascere studi eproposte, che, maturati in mentiaperte, miravano a fornire un con-tributo alla risoluzione dei problemidell’agricoltura, ma non trovavanopronta risposta, limitandosi ad esse-re spesso solo denunzia.

Tra i cattedratici che approfon-dirono l’argomento vi fu l’AbateAntonio Genovesi, che nel 1775 eratitolare di una cattedra di Economiaall’Università di Napoli.

In una delle sue opere egli affer-mava parlando della condizione deicontadini siciliani alla fine del ‘600:“L’agricoltura per il contadino sici-liano era più che un mestiere: erauno stato, una condizione di vita, unmodo di essere. Dalla terra eglitraeva il suo povero vitto e la sua

esistenza era scandita dalla necessi-tà del lavoro nei campi e delle con-tingenze della natura”. Nel secolosuccessivo le cose non erano cam-biate.

Nella Sicilia del ‘700 prospera-vano – come si sa – varie Accade-mie, sia letterarie che scientifiche,la cui attività tuttavia spesso si ridu-ceva a sterili diatribe, quasi un purointrattenimento per studiosi e dottiche attendevano, per dirla col Pitrè,“alla illustrazione delle cose pa-trie”.

Ma i problemi reali c’erano, ederano tanti.

La Sicilia era ricca di risorse e

di prodotti, ma era anche povera,perché dopo tanta fatica per produr-re, il frutto del lavoro si perdeva enon andava a chi doveva andare se-condo giustizia.

Quasi tutti i viaggiatori stranieriche nel ‘700 visitarono la Sicilia,esaltando le città ed il loro modo divivere sfarzoso, furono concordinel costatare l’arretratezza dell’a-gricoltura.

Ma anche studiosi siciliani ri-volgevano a questo problema la lo-ro attenzione.

“Tutti i coltivatori e proprietaridi fondi rappresentano e sono laNazione” ammoniva Saverio Scro-fani, intendendo con ciò che i pro-prietari siciliani non si sforzavanodi porsi al livello di quelli degli al-tri stati, italiani ed europei, comeper esempio quelli della Toscana odella Lombardia, che avevano adot-tato sistemi innovativi sia nella con-duzione dei loro possedimenti chenelle scelte di altri tipi di colture,praticando diversi tipi di lavorazio-ne della terra.

E a proposito del difetto dei col-tivatori siciliani di non variare le

specie delle colture, osservava Pao-lo Balsamo, “può destare meravi-glia se un buon raccolto è solo uneffetto del caso, un puro terno allotto?”.

Una salma di terreno producevain Inghilterra una quantità di granodoppia di quella di una stessa quan-tità di terra in Sicilia.

Un viaggiatore francese, il DeSaint-Non, osservava nel 1785 co-me i baroni siciliani “passassero lavita in dolce ozio, mangiando a duepalmenti il prodotto di quella loroterra che essi non visitavano mai!”.

E un altro viaggiatore, Munter,notava come oltre Monreale non

c’era una strada degnadi tale nome, ma solosentieri, con ovvie con-seguenze negative, datedalla difficoltà di tra-sporto, per fare giunge-re i prodotti dalla cam-pagna ai mercati deigrossi centri abitati.

Solo nei primidell’800 il Parlamentosiciliano stanziò fondiper la costruzione distrade carrozzabili.

Da un punto di vistaeconomico invece, ungiovane patrizio paler-mitano, Pietro Lanza,principe di Trabia, tentòdi formulare un pro-gramma che fu dato allestampe in Napoli nel1786, dopo essere pas-sato al vaglio della cen-sura preventiva, dal ti-tolo “Memoria sulla de-cadenza dell’Agricoltu-

ra nella Sicilia ed il modo di rime-diarvi, da presentarsi alla Maestàdel Re nostro Signore”.

L’opera maturò attraverso unconfronto che l’autore, il quale ap-parteneva ad una delle più impor-tanti famiglie patrizie della Sicilia,ebbe la possibilità di effettuare me-diante viaggi, letture e contatti congli intellettuali del tempo, tutte cosefavorite dalla sua condizione socia-le privilegiata.

La peculiarità dell’opera delLanza sta nel fatto che, a differenzadelle idee propugnate dal Caraccio-lo, che cercava di rafforzare lo Sta-to attraverso la limitazione del pote-re baronale ingabbiando la feudali-tà, il Lanza sosteneva che il feudodovesse essere riformato dal suo in-terno.

In un certo senso era un tentati-vo di fare sentire la voce dei baroni,ma il tutto restava nel limbo dell’u-topia. Se si fosse realizzato ciò chepropugnava Pietro Lanza, sugge-rendo una educazione dei proprieta-ri e dei contadini ed una diversapratica agricola, sarebbero stati ne-cessari tempi molto lunghi prima di

poterne vedere i frutti.Il momento storico però risulta-

va propizio alla discussione di taleproblema, dato che la domanda diprodotti agricoli, grazie anche al-l’incremento demografico registra-to dopo il 1750, era in forte ascesa.

Pietro Lanza partiva da due as-siomi: il primo, che il contadino,appartenente alla classe sociale piùmeschina, mancava delle cognizio-ni necessarie ad esercitare il propriomestiere; il secondo, che sarebbestata l’ora di disingannarlo dallafalsa credenza di essere l’agricoltu-ra il mestiere più vile.

Tant’è, sosteneva il Lanza, cheappena arrivava a qualche grado dicomodità, il contadino adoperavaogni sforzo per sollevarsi da quellostato e procurava d’educare i figli oper il clero o per il Foro.

Il che avviene anche ai giorninostri!

Alcuni poi, affermava, aborren-do la pratica campestre, fuggivanoverso la Capitale e abbracciavanomestieri servili, come quelli di stal-lieri, cocchieri, domestici, riputan-doli meno vili e obbrobriosi di quel-lo di contadino.

Da qui un’esortazione al Sovra-no ed ai proprietari dei feudi ad ado-perarsi per fare ricredere la classecontadina dalle sue false opinioni.

Il Sovrano doveva poi premiaregli sforzi di modernizzazione deiproprietari e dei lavoratori dei cam-pi con l’accordare decorazioni, pre-mi ed esenzioni a chi avesse col suolavoro di agricoltore tratto maggiorprofitto dalla terra.

I proprietari dei feudi avrebberodovuto prestare la dovuta assistenzaai coloni.

Coinvolgendo i feudatari il Lan-za si poneva in antitesi con le tesisostenute dagli Illuministi democra-tici.

Una scuola teorico-pratica diagricoltura sarebbe stata una solu-zione aggiuntiva che avrebbe potu-to sollevare i contadini dall’igno-ranza. Ma tutto ciò, sebbene dimo-strasse la nuova attenzione per ilproblema, restava pur sempre nelregno dell’utopia.

L’assetto sociale della Sicilia,che era rimasto per secoli immuta-to, con tutti i danni dovuti all’im-mobilismo, cadde solo nel 1812,quando il Parlamento siciliano ap-provò la Costituzione redatta in tremesi dal siciliano Paolo Balsamo.

Ma quella Costituzione non eb-be vita lunga. Come è noto, Ferdi-nando III, appena tornato a Napoli,si affrettò ad abrogarla.

La strada per un vero riscattodella classe contadina sarebbe stataancora lunga da percorrere, così co-me quella della modernizzazionedell’agricoltura.

Elio Russo

4 Gennaio/Febbraio 2005

ALLA CORTESE ATTENZIONEDEL DR. GIUSEPPE MOLES

Segreteria del Ministro degli Esteri On.le Antonio Martino

“Una penalizzazione ingiusta”.Sono delusi i pensionati del Bancodi Sicilia per la soppressione dallaFinanziaria 2005 di alcuni commi,già approvati dal Senato e dallaCommissione bilancio della Came-ra dei deputati in prima lettura, chericonosceva la perequazione annua-le della pensione integrativa. In unanota indirizzata a tutte le autorità, irappresentanti dei pensionati dell’i-stituto di credito siciliano e dell’exSicilcassa, parlano di “decisioneche non trova giustificazione, ancheperché gli oneri economici derivan-ti dall’approvazione di questi com-ma non incidevano assolutamente acarico della finanza pubblica, madovevano essere posti a carico deifondi pensioni integrativi aziendali,di natura privata, nei quali sono sta-ti versati anche i cospicui contributipagati dai pensionati interessatiquando erano in servizio per acqui-

sire il diritto a tali perequazioni do-po il pensionamento”.

Dopo aver rilevato che le treproposte legislative, poi bocciate,non avrebbero fatto altro che abro-gare delle normative pregresse, for-temente sospetti di illegittimità, ipensionati ricordano che comunqueper il riconoscimento delle sommedovute sono in itinere dei procedi-menti giudiziari. “L’obiettivo diquesti commi, bocciati senza chenessuno abbia spiegato il perché –continua la nota – era quello di farcessare l’ingiusta penalizzazionesubita da migliaia di ex dipendentioggi pensionati, unici soggetti incampo nazionale nei confronti deiquali è stata sospesa la perequazio-ne annuale della pensione integrati-va sin dal primo gennaio 1998, sen-za nessuna necessità economica daparte del Banco di Sicilia”.

g.p.

GLI EFFETTI DELLA FINANZIARIA

BdS, pensionati delusi

* L’articolo sopra riportato è stato pubblicato, su interessamento dell’asso-ciato Dr. Umberto Insinga di Milazzo, per il tramite del giornalista Dr. G.Petrungaro figlio di una pensionata del Banco. I Quotidiani “Il Giornale diSicilia” e “La Repubblica”, interessati e sollecitati dal Consigliere A. In-travaia, non hanno voluto finora pubblicare alcun articolo sull’argomento.

FAP CREDITOFederazione Nazionale Sindacale

delle Associazioni dei Pensionati del Credito

Torino, 25 gennaio 2005

Ill.mo Sig. Dott. Silvio BerlusconiPresidente del Consiglio dei Ministri - ROMA

Dott. Domenico SiniscalcoMinistro del Bilancio - ROMA

Ill.mo Sig. Dott. Gianni LettaSottosegretario alla Presidenza del Consiglio - ROMA

Con la presente chiediamo alle Sig.rie Vostre un incontro con la no-stra Federazione nelle persone del Presidente della stessa Rag. FrancoSalza e del Segretario Nazionale Avv. Giusto Seminara accompagnatidai Presidenti delle Associazioni dei Pensionati del Banco di Napoli,Dott. Francesco Vallone, e del Banco di Sicilia, Dott. Salvatore Moti-si, nonché dai Consulenti Legali, per esporre le nostre ragioni relativa-mente alla incostituzionalità del Comma 55 dell’articolo 1 della Legge243/2004 che colpisce i pensionati di entrambe le Aziende di Credito.

Il problema si appalesa nella sua maggiore gravità, se si tiene con-to poi delle disposizioni di legge vigenti che congelano gli incrementi,anche solo nei limiti dell’indice ISTAT, dei trattamenti integrativi de-gli ex dipendenti del Banco di Sicilia: in 7/8 anni il potere di acquistosi è ridotto di oltre il 20%!

Trattandosi di temi di grande importanza, sotto il profilo dell’equi-tà e della giustizia, che riguarda una non piccola massa di pensionati,di ogni categoria, e delle loro famiglie, confidiamo nell’accoglimentodella nostra democratica richiesta. Onde dirimere una controversia daicaratteri palesemente scandalistici.

Mentre restiamo in attesa di un cortese urgente riscontro, porgiamoi nostri più deferenti ossequi.

Il PresidenteFranco Salza

Telegramma per sollecitareun incontro con i vertici istituzionali

On.le SILVIO BERLUSCONIPresidente del Consiglio dei MinistriPalazzo Ghigi – Piazza Colonna, 370

00187 ROMA

On.le GIANNI LETTASottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio

Piazza Colonna, 370 00187 ROMA

On.le DOMENICO SINISCALCOMinistro dell’Economia e delle Finanze

Via XX Settembre, 9700187 ROMA

Ventimila pensionati del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli (erelative famiglie) sono profondamente amareggiati per la soppressionedalla legge finanziaria dei commi 555, 556 e 557 (già approvati dal Se-nato e dalla Commissione Bilancio della Camera), commi tendenti adeliminare ingiustizie nascenti da norme che penalizzano i detti pensio-nati rispetto a tutti gli altri pensionati.

Peraltro tali penalizzazioni economiche non sono a beneficio dell’e-rario ma costituiscono un vantaggio per i gruppi bancari privati.

Per il superamento dell’attuale situazione i sottoscritti chiedono unurgente incontro alle SS.VV. II. per ricercare una soluzione ai disagidelle decine di migliaia di soggetti interessati.

Con riguardo.

Palermo, 2/2/2005ASSOCIAZIONE FRA I PENSIONATI

DEL BANCO DI SICILIA

PresidenteDr. Salvatore Motisi

Vice PresidenteDr. Vito Claudio Gigante

Nota: Nonostante l’interessamento finora svolto, non si è, purtroppoancora ottenuto il chiesto incontro con le anzidette autorità.Pertanto, allo scopo di supportare e agevolare il compito del-l’Associazione, gli iscritti che lo ritengono potranno inviare te-legrammi di sollecito ai predetti onorevoli, rimettendone copiaall’Associazione medesima.

Su indicazione del nostro Asso-ciato, Dr. Stefano Marchese di Mi-lazzo, rimettiamo copie di elaboratidai quali risulta l’interesse dei nu-merosi pensionati e delle relativefamiglie alla trasformazione in leg-gi dei contenuti dei commi 555, 556e 557, già inseriti nella legge finan-ziaria 2005 ed approvati dal Senatononché dalla Commissione Bilan-cio della Camera per far cessare leingiustizie che continuano a subire inumerosi interessati, e successiva-mente soppressi dalla Camera deiDeputati a seguito di “input ester-ni”.

Rimettiamo, altresì, copie dellalettera della FAP-CREDITO del 25gennaio 2005 e del nostro telegram-ma del 2 febbraio 2005, inviati ai

vertici del Governo con la richiestadi un incontro ai fini dell’esame edella soluzione di tali problemati-che.

Abbiamo bisogno del Vostro au-torevole interessamento e della Vo-stra collaborazione ai fini del rag-giungimento degli scopi suindicati.

In attesa di cortese riscontro,porgiamo ringraziamenti e cordialisaluti.

Palermo, 3 febbraio 2005

ASSOCIAZIONEFRA I PENSIONATI

DEL BANCO DI SICILIA

Il PresidenteDr. Salvatore Motisi

5Gennaio/Febbraio 2005

Nel notiziario relativo al bime-stre maggio-giugno 2004 abbiamodato notizia di una lettera che l’As-sociazione ha inviato al Banco indata 24 giugno 2004, per ribadirel’inapplicabilità dell’art. 37, com-ma 1, della Legge 23/12/1999, n.488, ed il correlativo diritto al rim-borso del contributo di solidarietàversato negli anni 2000-2002, neiconfronti di quei pensionati per iquali, proprio in dipendenza delladetta inapplicabilità, il contributoin questione non doveva esseretrattenuto o doveva essere gravatoper importi inferiori.

Diamo ora notizia dell’ulterio-re corrispondenza intercorsa al ri-guardo, facendo riserva di far co-noscere, appena possibile, gli atticonclusivi della pratica.

* * *

Spett.le Associazionefra i Pensionati

del Banco di SiciliaVia Cerda, 24

90139 PALERMO

Palermo 2/11/2004

Oggetto: Contributo disolidarietà art. 37 c.1 L. 488/1999

Si fa riferimento alla letteracon la quale codesta Associazio-ne, alla luce del parere reso dal-l’Agenzia delle Entrate in ordineal trattamento fiscale da applica-re alla pensione integrativa, hachiesto la restituzione della quo-ta del contributo in oggetto affe-rente a detta pensione.

Premesso che il Banco hatrattenuto e versato all’I.N.P.S. ilcontributo in parola, secondo lemodalità di calcolo previste dal-la Legge e confermate dal pare-re reso dall’I.N.P.S. sullo speci-fico argomento, si comunica chesi è provveduto ad avanzare al-l’I.N.P.S. richiesta di ulterioreparere per una eventuale riconsi-derazione, sulla base delle re-centi determinazioni dell’Agen-zia delle Entrate, di quanto a suotempo stabilito.

BANCO DI SICILIA S.P.A.DIREZIONE CENTRALE

E. Di NataleM. Critelli

“Contributo di solidarietà”

Perequazione ISTATsul trattamento pensionistico integrativo

Con lettera in data 8 febbraio scorso abbiamo richiesto al Banco di procedere con urgenza al ri-pristino della perequazione automatica del trattamento pensionistico integrativo, sospesa con decor-renza 1/1/1998, e ciò in armonia con quanto ora disposto con l’art. 1, comma 55, della Legge n. 243del 23 agosto 2004.

Nel riprodurre qui di seguito il testo della citata lettera, facciamo riserva di far conoscere appe-na in grado gli sviluppi della pratica.

Palermo 8/2/2005 Spett.le BANCO DI SICILIA S.p.A.All’attenzione del Dr. Valeriano CALZA

Responsabile della - DIREZIONE PERSONALEVia G. Magliocco, 1 - 90141 PALERMO

OGGETTO: Perequazione ISTAT sul trattamento pensionistico integrativo

Come noto, l’art. 1 comma 55 della legge n.243 del 23 agosto 2004 ha disposto che “la pe-requazione automatica delle pensioni previstadall’art. 11 del decreto legislativo 30 dicembre1992, n. 503, si applica al complessivo tratta-mento percepito dai pensionati”, rimuovendo emodificando definitivamente in tal senso la nor-mativa provvisoria contenuta all’art. 59, comma32, lett. b) della legge n. 449 del 27/12/1997, inbase alla quale il Banco ha sospeso, con decor-renza 1/1/1998, la succitata perequazione sultrattamento pensionistico integrativo corrispo-sto ai pensionati.

Poiché risulta che da parte Vostra non siastata ancora data applicazione alla suindicatasopravvenuta disposizione di legge, per conto enell’interesse dei pensionati Vi chiediamo dicorrispondere urgentemente agli stessi, in attua-zione dell’anzidetta normativa e con decorrenzadalla data di entrata in vigore della medesima(6/10/2004), la perequazione automatica sultrattamento pensionistico integrativo.

In attesa, di cortese sollecito riscontro, por-giamo cordiali saluti.

Salvatore MotisiPresidente dell’Associazione

fra i Pensionati del Banco di Sicilia

ASSOCIAZIONI FRA I PENSIONATI Palermo 8/2/2005DEL BANCO DI SICILIA

Spett.leBANCO DI SICILIA SpA

Direzione PersonaleFunzione Amministrazione Pensioni

Via G. Magliocco, 190141 PALERMO

OGGETTO: Contributo di solidarietà.Inapplicabilità dell’art. 37, comma 1 della legge n. 488 del 23/12/1999

Con riferimento ai precedenti di pari argomento, e per ultimo alla Vostra nota n. 321397 del 2/11/2004,Vi preghiamo di comunicarci se è pervenuto il richiesto parere dell’I.N.P.S. sulla problematica inerente alrimborso del contributo di solidarietà trattenuto sui trattamenti pensionistici integrativi e dovuto – a pareredella scrivente – in virtù della non applicabilità dell’art. 37, comma 1 della legge 488/99 alle medesime ero-gazioni, qualificate dall’Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Normativa e Contenzioso, come presta-zioni di previdenza complementare ai sensi dell’art. 50, comma 1 lettera H bis del TUIR.

In attesa di cortese riscontro, e confidando in una sollecita e favorevole risoluzione della problematica,porgiamo i più cordiali saluti.

Salvatore MotisiPresidente dell’Associazione

fra i Pensionati del Banco di Sicilia

6 Gennaio/Febbraio 2005

Si fa riferimento alla lettera n.285 del 16/9/2004 con la quale co-desta Associazione rivendica la ri-petizione delle maggiori sommetrattenute dal Banco in qualità disostituto d’imposta, per le quali nonrisulta possibile, in quanto prescrit-te, ottenere il rimborso da parte del-l’Agenzia delle Entrate.

Al riguardo, premesso che ilcontribuente ha facoltà di richiede-re il rimborso delle maggiori impo-ste versate, non sembra possa costi-tuire motivo di addebito al sostitutod’imposta il mancato recupero diquelle relative a periodi eventual-mente caduti in prescrizione.

Si ricorda che, la stessa Ammini-strazione Finanziaria, interessata inproposito nell’ottobre del 2001 (va-le a dire solo qualche mese dopo larichiesta avanzata al Banco), è statain grado solo nel marzo del 2004 diformulare il parere richiesto.

Peraltro, non sembra possa esse-re ragionevolmente sostenuto chel’interpretazione data dal Banco,nella delicata veste di sostitutod’imposta, fosse manifestamenteerrata o infondata, visto che la stes-sa Agenzia delle entrate nel recenteparere reso sull’argomento ha sotto-lineato che “l’interpretazione stret-tamente letterale delle disposizionidel decreto legislativo porterebbe

alla conclusione che solo i fondiesonerativi sarebbero stati trasfor-mati in fondi integrativi dell’AGOmentre i fondi esclusivi del Bancodi Sicilia e del Banco di Napoli sa-rebbero stati semplicemente sop-pressi. Pertanto i trattamenti eroga-ti ai dipendenti del Banco di Sicilianon assumerebbero mai la qualificadi trattamenti periodici ai sensi delD.lgs. N. 124 del 1993 e non po-trebbe godere dei relativi beneficifiscali”.

Spiace costatare, inoltre, che co-desta Associazione, ometta di con-siderare che, anche recentemente,diverse Agenzie delle Entrate hannorigettato le richieste di rimborsopervenendo ad interpretazioni dellanormativa del tutto identiche aquelle del Banco. Come pure vengatrascurata la circostanza che, ancoraoggi, diverse Agenzie delle Entrateincontrino difficoltà interpretativeriguardo a diversi punti del dettoparere.

Per quanto fin qui evidenziato,si ritiene di respingere ogni addebi-to, ritenendo infondate e non acco-glibili le richieste avanzate.

BANCO DI SICILIA S.P.A.DIREZIONE CENTRALE

E. Di NataleM. Critelli

Trattamento Irpef della quota integrativadel trattamento di quiescenza

ASSOCIAZIONI FRA I PENSIONATI

DEL BANCO DI SICILIA

Palermo 22/2/2005 Spett.le BANCO DI SICILIA SpAAll’attenzione del Dr. Valeriano CALZA

Responsabile della Direzione PersonaleVia Magliocco, 1 - 90141 PALERMO

Oggetto: Tassazione IRPEF della quota integrativa del trattamentodi quiescenza erogato ai pensionati del Banco di Sicilia

Con riferimento ai precedenti di pari oggetto, e per ultimo alla no-stra nota n. 353 del 6/12/2004, acclusa in copia per comodità di con-sultazione, torniamo ad interessarVi sulla proposta di una soluzionetransattiva che possa risarcire i pensionati delle perdite subite per l’er-rata tassazione praticata sul loro trattamento integrativo nei periodi or-mai caduti in prescrizione, non risarcibili dall’Agenzia delle Entrate.

In fiduciosa attesa di un Vostro cortese riscontro, porgiamo i nostripiù cordiali saluti.

Il PresidenteDr. Salvatore Motisi

Palermo 6/12/2004 Spett.le BANCO DI SICILIA SpAAll’attenzione del Dr. Valeriano CALZA

Responsabile della Direzione PersonaleVia Magliocco, 1 - 90100 PALERMO

Oggetto: Tassazione IRPEF della quota integrativa del trattamentodi quiescenza erogato ai pensionati del Banco di Sicilia

Ringraziamo preliminarmente codesta Direzione per il riscontro dato al-la nostra lettera n. 285 del 16/9/2004, del quale però, e ce ne rammarichia-mo, non ci è possibile condividere il contenuto soprattutto per ciò che con-cerne la sostanza degli argomenti addotti.

Alla base del problema da noi evidenziato, è appena il caso di ricordare,sta il fatto che proprio a causa della negativa posizione assunta da codestoBanco sin dall’epoca della prima richiesta da noi formulata con lettera n.900 del 6/4/2001, per ottenere l’applicazione della nota agevolazione fisca-le, questa Associazione è stata poi costretta ad interessare direttamente il Di-partimento Entrate del Ministero delle Finanze, con il risultato che la solu-zione del problema posto è stata resa possibile solo nel corrente anno, in di-pendenza delle inevitabili lungaggini della procedura avviata.

Se per contro codesto Istituto avesse sin da allora esaminato con mag-giore disponibilità la nostra richiesta di cui sopra, la cui validità è stata poipienamente confermata dalla decisione più recentemente intervenuta, la per-dita economica a carico dei pensionati si sarebbe notevolmente attenuata.

Circa le riserve ancora adombrate da codesto Istituto mediante l’esposi-zione di una parte del parere ministeriale, evidenziata in corsivo nella lette-ra cui la presente fa riferimento, è d’uopo osservare che la sostanza dellapronuncia ministeriale va colta attraverso la globale lettura del testo, piutto-sto che dalla estrapolazione di un solo elemento di esso, non collegato alleargomentazioni conclusive e dispositive.

Né alcun rilievo può assumere la circostanza che alcune Agenzie delleEntrate si mostrino riluttanti ad accogliere le istanze di rimborso loro perve-nute, o che altre accusino difficoltà interpretative, essendo ipotizzabile chesi tratti di limiti peculiari alle medesime, auspicabilmente rimovibili ad ope-ra del Ministero competente.

Ritenevamo, quindi, e riteniamo tuttavia, che la proposta “ragionevol-mente” formulata con la nostra citata del 16 settembre scorso, potesse ri-scuotere migliore attenzione.

Oltretutto è da sottolineare, in proposito, a giustificato fondamento del-la proposta anzidetta, che, qualora codesto Banco nella sua qualità di sosti-tuto d’imposta e, a maggior ragione, di gestore del regime pensionistico edel fondo pensioni integrativo “ex esclusivi”, si fosse tempestivamente atti-vato subito dopo l’entrata in vigore della nota norma fiscale agevolativa(17/08/1995) nei confronti dei Ministeri competenti, così come operato dal-l’Associazione fra le Casse di Risparmio italiane per i regimi e i fondi “exesonerativi” (vds. Lett. 8PS/70566/FPC-L-IG del 24/06/1996 del Ministerodel Lavoro e della Previdenza Sociale e lett. n. 871/96 del 10/07/1996 delMinistero delle Finanze), alla problematica di cui trattasi sarebbe stata datasoluzione sin da allora, non certamente in maniera differente da come è sta-ta poi risolta a seguito dell’interessamento di questa Associazione, e i pen-sionati interessati non avrebbero sopportato il danno già rappresentato.

Pertanto non possiamo che insistere nella richiesta inoltrata in merito, enella proposta di soluzione transattiva della medesima.

Il caso in argomento, ma soprattutto il reiterarsi di fattispecie che hannovisto riconosciuta, anche al massimo livello della giurisdizione civile, la va-lidità delle tesi sostenute da questa Associazione in rappresentanza dei Pen-sionati del Banco, ci suggerisce però di ritornare sull’argomento già rasse-gnato con lettera n. 1310 del 15/03/2002, che faceva riferimento alle prati-che allora in corso per la riforma della previdenza complementare, per pre-gare codesta Direzione di rivedere l’orientamento preclusivo di cui alla no-ta n. 228477 del 27/10/2003, e di tenere presente, allorquando si prsentasse-ro in futuro altre situazioni atte a produrre differenti punti di vista in ordinead interessi contrapposti, l’opportunità di preliminari incontri finalizzati al-la ricerca di soluzioni condivise.

Ringraziamo per l’attenzione, e nel restare in attesa di un cortese cennodi riscontro, porgiamo distinti saluti.

Salvatore MotisiPresidente dell’Associazione

fra i Pensionati del Banco di Sicilia

Palermo 2/11/2004 Spett.le ASSOCIAZIONEFRA I PENSIONATI

DEL BANCO DI SICILIAVia Certad, 24

90139 PALERMO

OGGETTO: Trattamento fiscale della pensione integrativa

7Gennaio/Febbraio 2005

Con riferimento alle proble-matiche segnalate da alcuni As-sociati, in esodo in base all’ac-cordo sindacale del 18/3/2003,sono stati richiesti dei pareri le-gali.

In particolare, per quanto ri-guarda l’espulsione dal Fondo diPrevidenza complementare,operato unilateralmente dall’A-zienda anche in virtù del predet-to accordo sindacale, il parerelegale è stato negativo, a motivodella mancata costituzione daparte del Banco del fondo conte-nitore.

Resta vivo il rammarico deicolleghi esodati per la mancatapossibilità di potere disporre, afine esodo, di una ulteriore op-portunità pensionistica che liavrebbe rinfrancati dal sacrificioeconomico tuttavia sopportato.

Per quanto invece attiene alla

richiesta di ricalcolo del TFR,avanzata dal Banco di Sicilia al-la luce delle recenti sentenzeemesse dalla Corte di Cassazio-ne, ed entro i termini di validitàdi cinque anni dalla data di ces-sione dal servizio, tutti i colleghiinteressati potranno rivolgersi aquesta Associazione al fine diformalizzare un’azione legalecomune finalizzata al recuperodelle somme.

Per la loro quantificazione ènecessario che i colleghi si ado-perino, reperendo gli statini pa-ga dai quali sarà possibile dedur-re l’ammontare e i periodi inte-ressati al ricalcolo. Anche i pen-sionati interessati si comportinoallo stesso modo.

In ultimo si fa presente cheper la problematica fiscale sonoin corso accertamenti e appro-fondimenti.

Facendo seguito alla visitaeffettuata un paio di mesi fa (col-loquio con la Dirigente dott.ssaFiricano), il 31 gennaio u.sc. ilPresidente dott. Motisi ed il VicePresidente Vicario Dr. Gigantehanno voluto nuovamente incon-trare gli esponenti del TeamRimborsi di Palermo 1 per un ag-giornamento sullo stato dellepratiche, anche in relazione adun certo ritardo rispetto agli ana-loghi Uffici 2 e 3 di Palermo.

I chiarimenti sono stati offer-ti in particolare dal funzionarioDr. Florulli, il quale ha sottoli-neato la maggior quantità diistanze – circa 800 – rispetto aglialtri cennati Uffici di Palermo,ed ha comunque assicurato cheal lavoro (già in fase avanzataper le istanze presentate infra2003) sarà dato maggiore impul-so possibile.

Proprio in funzione del dis-agio materiale delle pratiche, ilDr. Florulli (che è apparso assaidisponibile ed efficiente) ha in-formato che Palermo 1 si esime-rà dall’inviare ad ogni singolointeressato il prospetto prelimi-nare dei conteggi di rimborso, eciò ad economia di tempo in mo-do che l’Ufficio possa più profi-cuamente dedicarsi direttamente

alle liquidazioni.Nell’occasione il suddetto

funzionario ha fatto presente chenumerose pratiche (fra quelle re-lative ai pensionati che fecero ilriscatto) mancano della certifica-zione che il Banco ha fatto tene-re agli interessati in sostituzionedi un primo esemplare. I pensio-nati di questo gruppo sono pre-gati di inoltrare il documentoall’Agenzia delle Entrate, affin-ché le pratiche, così integrate,possano avere anch’esse avvio.

Ci è stato infine precisato cheè inutile, ed anzi può generarequalche disguido, interessare perconoscenza la Direzione Regio-nale. Invero, essendo stata ormaidefinita la questione di fondo, lacorrispondenza va svolta unica-mente con gli Uffici operativi.

In un secondo momento, rac-cogliendo qualche segnalazionepervenuta da Associati residentiin piccoli Comuni siciliani, ab-biamo interessato la DirezioneRegionale Siciliana perché valu-tasse la possibilità di intervenireper chiarire alle Agenzie delleEntrate in questione che le indi-cazioni ministeriali devono esse-re oggetto di applicazione comelo sono state presso la maggiorparte delle altre strutture.

Tassazione delle prestazionipensionistiche corrisposte aidipendenti degli enti creditiziPalermo 9/2/2005 Spett.le

AGENZIA DELLE ENTRATEDirezione Regionale della Sicilia

Via Konrad Roentgen, 3 - 90146 PALERMO

Spett.leAGENZIA DELLE ENTRATE

Ufficio di Palermo, 2Via Toscana, 20 - 90144 PALERMO

Oggetto: Tassazione delle prestazioni pensionistichecorrisposte ai dipendenti degli enti creditizidi cui al decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 357

Come noto, con la decisione dell’Agenzia delle Entrate – Di-rezione Centrale Normativa e Contenzioso di cui alla lettera prot.2004/3621 dell’11/2/04, riassunta nella nota prot. 2004/4.2/23111del 24 marzo c.a. inviata da codesta Agenzia Regionale a questaAssociazione ed al Banco di Sicilia e trasfusa, poi, dalla suddettaDirezione Centrale nella “risoluzione” 136/E, è stato ritenuto chele erogazioni effettuate dai fondi pensioni ex esclusivi previsti peri dipendenti del Banco di Sicilia e del Banco di Napoli “devonoessere qualificate come prestazioni di previdenza complementareai sensi dell’art. 50, comma 1, lettera h bis del TUIR (già art. 47)e le prestazioni in corso di erogazione al 1° gennaio 2001 sono as-soggettate all’imposta dei redditi ai sensi dell’art. 52 dello stessoTUIR (già art. 48 bis) nella misura dell’87,5 per cento dell’am-montare corrisposto.

A coerenza di ciò, il Banco di Sicilia nell’anno 2004 ha tassa-to correttamente le quote di pensione a carico del proprio FondoPensioni, mentre le richieste di rimborso della maggiore IRPEFtrattenuta fino al 2003 dal sostituto d’imposta – presentate dai pen-sionati ai singoli Vostri Uffici competenti per territorio – trovanoriscontro con tempi diversi e, in alcuni casi, non senza difficoltà.

In particolare, ci riferiamo alle richieste di rimborso avanzatedai pensionati il cui trattamento pensionistico è “TOTALMEN-TE” a carico del Banco, tratto cioè interamente dal Fondo Pensio-ni del medesimo, come espressamente dichiarato nella certifica-zione rilasciata dal Banco stesso agli interessati.

Abbiamo evidenza, al riguardo, che le richieste di questa ca-tegoria di pensionati non hanno ancora trovato riscontro pressol’Ufficio di Palermo 2 – cui la presente è indirizzata – e ritenia-mo che stessa sorte sia riservata alle richieste presentate dai pen-sionati della stessa specie presso gli altri Vostri Uffici dislocatinel territorio.

Ora, poiché a nostro avviso la “risoluzione” dell’Agenzia del-le Entrate di Roma non lascia spazio a dubbi interpretativi rispet-to alla detassazione delle prestazioni a carico del Fondo Pensionidel Banco, anche ove tali prestazioni coincidano con il totaletrattamento pensionistico, preghiamo i destinatari della presente– ciascuno per la parte di competenza – di attivare quanto è ne-cessario per giungere al più presto alla definizione di questa par-ticolare tipologia di pratiche ed al conseguente riconoscimentodel rimborso dovuto in favore dei singoli richiedenti.

Confidando in un sollecito riscontro, porgiamo i nostri piùcordiali saluti.

Salvatore MotisiPresidente dell’Associazione

fra i Pensionati del Banco di Sicilia

E s o d a t i

Detassazione di 1/8 della pensioneintegrativa rimborsi

AGENZIA DELLE ENTRATE - PALERMO 1

Da parte di diversi Associati per-vengono richieste di chiarimenti e sug-gerimenti sulla possibilità di richiederealle banche la restituzione degli interes-si su fido o scoperto di conto pagati econteggiati con capitalizzazione trime-strale. Nel premettere che ogni valuta-zione al riguardo non può che esserepresa dall’interessato sulla base della“storia” del suo contratto di conto cor-rente, si ritiene utile riassumere i termi-ni della questione.

– Come noto, con tre sentenze del1999 la Cassazione ha dichiarato la ille-gittimità della prassi della capitalizza-zione trimestrale degli interessi a debitodel cliente, in quanto contraria ai limiticonsentiti all’anatocismo dall’art. 1283c.c. e non qualificabile come uso nor-mativo – idoneo a derogare a detta dis-posizione –, bensì come semplice usonegoziale (Cass. 3096/99). Ed ha affer-mato di conseguenza la nullità di taleprevisione contenuta nei contratti diconto corrente bancario, in quanto nonbasata su una vera e propria norma con-suetudinaria ed anteriore alla scadenzadegli interessi (Cass. 2374/99), ed incontrasto con l’art. 1283 c.c.

Ciò in totale difformità con un pre-cedente pluriennale orientamento; il cheha prodotto la reazione delle banche, edha subito critiche di parte della dottrinae contrastanti orientamenti di giudicidel merito. Il legislatore è allora inter-venuto con una modifica dell’art. 120del Testo Unico della Legge Bancaria(T.U.L.B.), prevedendo la pari periodi-cità della capitalizzazione degli interes-si – a credito e a debito – per la cliente-la, e facendo salve le clausole contenu-te nei contratti stipulati prima della de-liberazione del CICR (che è poi interve-nuta il 9 febbraio del 2000 stabilendo insostanza per le banche, con effetti 1° lu-glio 2000, l’obbligo di adeguare i con-tratti con tale pari periodicità).

La Corte Costituzionale, con sen-

tenza n. 425 del 17 ottobre 2000 dichia-rò l’illegittimità del comma che preve-deva la salvezza delle clausole pregres-se, ma sotto il profilo formale dell’ec-cesso di delega da parte del Governo,con esclusivo riferimento all’art. 76Cost. La Corte non si pronunziò dunquesul merito della questione.

– L’orientamento della SupremaCorte, pur contrastato da numerosi giu-dici del merito, è stato confermato, insede di legittimità, da ulteriori successi-ve pronunzie: in ultimo, quella delle Se-zioni Unite, 4 novembre 2004 n. 21095.

È da prevedere che molti giudici delmerito si uniformeranno alla decisionedelle Sezioni Unite, ma che le banchericerchino un intervento in sede comu-nitaria, dato che in presenza di un muta-mento di indirizzo giurisprudenzialeconsolidato nel tempo dovrebbero, se-condo i principi del diritto comunitariosalvaguardarsi le posizioni pregresse.

Sotto un profilo pratico, è intanto datener presente che almeno a far data dal1° luglio 2000 è applicata la pari perio-dicità – di norma trimestrale – degli in-teressi creditori e debitori. Le eventualirichieste di restituzione degli interessiriguarderebbero pertanto un periodocontrattuale antecedente tale data: al li-mite, dall’inizio del rapporto, salvo chevenga accolta dal Giudice l’eccezionedi prescrizione che fosse formulata dal-la banca.

In conclusione, il privato – consu-matore, che sia ricorso al fido e che ab-bia comunque corrisposto interessi de-bitori, antecedentemente al 1° luglio2000, dovrà valutare in concreto la ef-fettiva utilità di un giudizio, tenendoconto dei costi da affrontare inizialmen-te per il legale e per una eventuale con-sulenza tecnica, e soprattutto dei risul-tati prevedibili del conteggio interessi.

Come noto, vi sono varie Associa-zioni di Consumatori che fornisconosupporto al riguardo.

8 Gennaio/Febbraio 2005

Perequazione delle pensioni2004 - 2005

Si precisa che la perequazione per l’anno 2004 rimane fissata al2,5%, non si avrà pertanto alcun conguaglio per l’anno 2004.

Per l’anno 2005 la perequazione è stata determinata in via provvi-soria nelle seguenti misure:

– Aumento dell’1,9% fino a € 1.236,54– Aumento dell’1,71% oltre € 1.236,54 e fino a € 2.060,90– Aumento dell’1.425% oltre a € 2.060,90

Anche per il 2005 vengono applicate le disposizioni contenute nel-l’art. 34 della legge 488 del 23.12.1998 in caso di titolarità di due o piùpensioni (perequazione unificata).

Viene quindi effettuato il calcolo dell’aumento di rivalutazione au-tomatica sulla somma dei trattamenti pensionistici corrisposti sia dal-l’INPS che da enti previdenziali diversi, presenti nel Casellario genera-le, per ciascun pensionato. Doppia indennità

di scala mobilePalermo 13/5/2004 Prof. Sabino CASSESE

PRESIDENTE DEL BANCO DI SICILIA SpAVia G. Magliocco, 1 - 90141 PALERMO

Dr. Beniamino ANSELMIAMMINISTRATORE DELEGATO

DEL BANCO DI SICILIA SpAVia G. Magliocco, 1 - 90141 PALERMO

Oggetto: INDENNITÀ DI SCALA MOBILE

Con nota n. 1940 del 6 giugno 2003 – a tutt’oggi priva di riscon-tro – questa Associazione ha sottoposto alla Loro attenzione la richie-sta di procedere al riconoscimento della indennità di scala mobile aititolari di altra pensione o reddito comprendente la medesima voce,giusta dichiarazione della Corte Costituzionale circa la illegittimitàdelle norme di legge sulla non cumulabilità della doppia indennità inparola, e facendo altresì riferimento ad una sentenza della Corte di Ap-pello di Palermo, che nel maggio 2002 ha condannato il Banco di Si-cilia a corrispondere ad un pensionato la medesima doppia indennità.

Tutto ciò premesso, si prega di voler esaminare l’intera problema-tica e fornire, quindi, con cortese sollecitudine, il richiesto riscontroalla nota citata in premessa.

Distinti saluti. Salvatore Motisi

Presidente dell’Associazionefra i Pensionati del Banco di Sicilia

* * *

ASSOCIAZIONE FRA I PENSIONATIPalermo 24/9/2004 DEL BANCO DI SICILIA

Via Cerda, 24 90139 PALERMO

Si fa riferimento alla richiesta formulata da Codesta Associazionecon riferimento all’ipotesi di concorso di una pluralità di trattamentipensionistici (ed il particolare al divieto di cumulo tra indennità discala mobile ed indennità integrativa speciale) in dipendenza dell’o-rientamento della Corte Costituzionale e della recente sentenza dellaCorte di Appello di Palermo che, nel maggio 2002, ha condannato ilBanco di Sicilia a corrispondere a un pensionato la citata indennità.

Al riguardo, prescindendo dai profili prescrizionali dei crediti van-tati, si rappresenta la non procedibilità della richiesta avanzata inquanto l’invocato orientamento giurisprudenziale non appare idoneo afondarla.

L’art. 19 della Legge n. 843/1978 che disciplina, vietandolo, il cu-mulo dell’indennità di scala mobile con altre indennità equipollenti, èinfatti tuttora vigente ed anzi risulta aver superato con successo l’esa-me di costituzionalità già nel 1988.

Distinti saluti.BANCO DI SICILIA S.p.A.

DIREZIONE CENTRALE

A seguito della predetta lettera è stato interpellato il prof. Avv.Alessandro Garilli, che si è espresso favorevolmente per la fattibi-lità dell’azione legale riservandosi di quantificare l’entità dell’o-nere relativo. Pertanto gli interessati saranno informati, appena ingrado, sul prosieguo della pratica.

Cumulo delle pensioni ai superstiticon i redditi del benificiario per l’anno 2005

(art. 1, comma 41 della legge 8/8/1995, n. 335)

Limiti di reddito Percentuale di riduzioneFino a € 16.380,78 NessunaOltre € 16.380,78 fino a € 21.841,04 25%Oltre € 21.841,04 fino a € 27.301,30 40%Oltre € 27.301,30 50%

Anatocismo nei rapportidi conto corrente bancario

Imposizione fiscale: dal 2005 le aliquote dell’impostasul reddito delle persone fisiche è la seguente

Scaglioni Aliquota Imposta sui redditi intermediFino a € 26.000 23% 23% sull’intero importo

Oltre € 26.000Fino a € 33.500 33% 5.980 + 33% parte eccedente € 26.000

Oltre € 33.500Fino a € 100.000 39% 8.455 + 39% parte eccedente € 33.500

Oltre 100.000 43% 34.390 + 43% parte eccedente€ 100.0001

139% + 4% di contributo di solidarietà. Aliquota etica o Contributo di solidarietà.

9Gennaio/Febbraio 2005

Stato attuale dellevertenze con il Banco

Patrocinantiprof. E. Ghera e avv. T. Fortuna

1) MILANO: Tappata V.GENOVA: Eredi De Bernardi G.In corso corrispondenza con gli Avvocati Ghera e Fortunaper la prosecuzione degli adempimenti relativi alle verten-ze anzidette.

2) A seguito dell’avvenuto deposito, da parte della Corte diCassazione, delle sentenze riguardanti le vertenze appressospecificate, dovranno essere espletati, entro i termini pre-scritti, gli adempimenti legali necessari per la riassunzionedelle vertenze medesime presso le Corti di Appello stabili-te dalla stessa Suprema Corte:

3) PERUGIA: Maugeri ed altriLe motivazioni della relativa sentenza di appello sono statedepositate il 27/05/2004. Dovrà essere presentato ricorso inCassazione entro il termine prescritto.

4) ROMA: Piccione ed altri: presentato, entro i termini pre-scritti, il ricorso presso la Corte di Cassazione; Lo Mazzi edaltri; a seguito del ricorso depositato dal Banco in Cassazio-ne, è stato presentato il relativo controricorso.Si è in attesa di conoscere la data che sarà fissata per le re-lative udienze.

Patrocinante prof. avv. A. Garilli– PALERMO: Alessi ed altri

Il ricorso di appello è stato già depositato presso il Tribuna-le di Palermo. La relativa udienza è stata fissata per il gior-no 11 maggio 2006

– ROMA: Baratelli ed altriIl ricorso di appello è stato già presentato presso il Tribuna-le di Roma. L’udienza relativa è stata fissata per il giorno8 Marzo 2006

Vertenze– VERONA: Conte

– ROMA: Arena

– CATANIA: Maccarroneed altri

– PALERMO: Agliata ed altri

– PALERMO: Frosina ed altri

Da fare riassumere– presso la Corte di

Appello di Veneziaentro il 24/03/2005(sentenza n. 06130/04)

– presso la Cortedi Appello di Romaentro il 30/03/2005(sentenza n. 06579/04);

– presso la Cortedi Appello di Messinaentro il 24/04/2005(sentenza n. 08168/04);

– presso la Cortedi Appello di Messinaentro il 14/06/2005(sentenza n. 11338/04);

– presso la Cortedi Appello di Messinaentro il 07/07/2005(sentenza n. 12761/04);

Vertenze per perequazione pensioniProf. Avv. Edoardo Ghera

Viale delle Milizie, 1 - 00195 ROMA

Avv. Tullio FortunaVia Maggiore Toselli, 2 - 90143 PALERMO

Con riferimento ai precedenti tutti della pratica indicata in oggetto,informiamo che questa Associazione, interpretando la conforme edunivoca volontà degli Associati che hanno partecipato alle note ver-tenze, esprime l’avviso che sia opportuno procedere senz’altro allariassunzione dei giudizi di Cassazione già conclusivi con sentenze dirinvio alle Corti di Appello designate.Vi preghiamo pertanto di provvedere in tal senso al più presto, e difarci tenere appena possibile copia degli atti che saranno all’uopoprodotti.In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Salvatore MotisiPresidente dell’Associazione

fra i Pensionati del Banco di Sicilia

POLIZZE SANITARIE

UNIPOL - GRANDI INTERVENTI

RICORDIAMO AI NOSTRI ASSOCIATICHE IL 15 MAGGIO P.V.

AVRÀ INIZIO IL NUOVO ANNO ASSICURATIVODELLA POLIZZA SANITARIA

UNIPOL - GRANDI INTERVENTI

pertanto tutti coloro che sono interessati ad iscriversi po-tranno contattare la nostra Segreteria per le informazionidel caso (preferibilmente entro il 15 aprile prossimo). Siprecisa che il disciplinare relativo alla polizza sopra indi-cata è stato precedentemente pubblicato sul nostro noti-ziario n. 1/2004).Per quanto riuguarda invece i già titolari della polizza ri-cordiamo agli stessi di effettuare il versamento relativo alnuovo premio assicurativo ed inviarci entro il 10 maggio2005 copia della distinta del versamento stesso DA EF-FETTUARE SUL

C/C BO1020 04624 000415224928

intestato Associazione fra i Pensionati del Banco di Sici-lia e da noi intrattenuto presso l’agenzia 22 di Palermodel Banco di Sicilia Spa.

POLIZZA CASPIE

Si ricorda che il Banco ha provveduto a rinnovare la con-venzione con la CASPIE per il Personale in quiescenzaalle stesse condizioni normative ed economiche delle po-lizze relative al triennio 2002-2004 che sono state giàportate a conoscenza dei pensionati con avviso inseritonello statino pensione di gennaio 2005.

10 Gennaio/Febbraio 2005

Alicante, 26 novembre 2004

Egregio Sig. Presidente:Ti accludo la rivista Euroincontri 2004, il pro-

gramma del prossimo Euroincontro 2005 che si terràin Islantilla (Huelva) e il modulo di iscrizione allostesso.

Voglio sottolineare che abbiamo prenotato un al-bergo a 4 stelle superiore, inaugurato nel luglio diquest’anno con magnifiche installazioni. L’Assem-blea generale la terremo nello stesso albergo perchédispone di alcuni saloni adatti per i congressi, questoci risparmia il trasferimento in autobus. Su Internet èpossibile accedere alla pagina web dello stesso.www.puertoantilla.com.

Tra i momenti culturali e di relax previsti, vogliofar risaltare che siamo riusciti ad organizzare il“Cammino Rociero”, con carrozze con cavalli ed unafesta “Rociera” che si terrà a metà del “Cammino”con aperitivi e stuzzichini tipici del Rocìo, terminan-do l’escursione con una “Salve Rociera” davanti al-l’Eremo.

Siamo anche riusciti a prenotare una visita al Par-co Nazionale della Doñana, abbiamo prenotato tuttele entrate di un giorno, possono solo entrare 125 per-sone per turno, per questo motivo abbiamo organiz-zato quattro differenti turni per tutto il nostro gruppo.

Spero che per i colleghi dell’Associazione chepresiedi, il programma risulti interessante ed attraen-te e che ci sia quindi l’opportunità di incontrarci a Is-lantilla.

Voglio approfittare di questa opportunità per au-gurare a tutti Buone Feste Natalizie e che il prossimoanno possiamo proseguire usufruendo di una pensio-ne che ci permetta la qualità di vita che ci meritiamo.

Cordiali saluti,Fto.: José R. López Martínez

Presidente

* * *

Torino, 2 dicembre 2004

ALLE ASSOCIAZIONI PENSIONATI

Alleghiamo alla presente, oltre alla lettera di invi-to del Presidente del Gruppo Europeo, anche l’antici-pazione del programma dell’Euroincontro dell’anno2005.

Come potete constatare si tratta di un programmaricco, a costi molto contenuti, che accompagna i la-vori del Gruppo. Oltre a quelle evidenziate vi saran-no riunioni informali tra i diversi gruppi partecipanti.Gli argomenti sono sempre interessati per la nostracategoria. Voglio ancora sottolineare l’importanzadella partecipazione in vista del passaggio della pre-sidenza del Gruppo Europeo all’Italia. Raccomandoquindi a tutte le Associazioni di prendere in conside-razione la partecipazione. Per quanto riguarda il viag-gio di trasferimento potrebbe essere utile, per ridurrei costi, un’organizzazione sul piano nazionale.

Resto a disposizione per qualunque richiesta osuggerimento, naturalmente occorre una certa celeritànelle prenotazioni per potersi mantenere nei limiti perle prenotazioni e mi auguro una buona partecipazione.Copia delle prenotazioni dovrà pervenire alla Segrete-ria della Federazione. Prossimamente vedrò di formu-lare proposte per la realizzazione del viaggio.

Il PresidenteFranco Salza

SABATO 7.Pranzo in albergo il giorno 7, (o il 14, in base al-l’ora di arrivo). Ricevimento dei signori viaggiato-ri, alloggio in hotel e consegna della documenta-zione.20.00 h. Sera. Presentazione dell’€uroincontro2005. Cocktail di benvenuto e cena in hotel. Spet-tacolo di intrattenimento.

DOMENICA 8Pensione completa in hotel. - Festa Rociera.07.00 h. Mattina. Prima colazione in hotel.08.00 h. Visita del Rocío; consiste nel fare il per-corso delle Confraternite del Rocío verso il piccolopaese che porta lo stesso nome, i loro cavalli, lecarrozze, le bibite, le tapas e un gruppo rociero dianimazione. Durante il cammino ci fermeremo adegustare la gastronomia locale (Cibo: formaggio,prosciutto, chorizo, patatine fritte stuzzichini. Bibi-te: birra, bibite varie e acqua). Salutiamo il Rocíocon un “Salve” davanti alla porta dell’Eremo.(14.30 - 16.00 h.) Pranzo in hotel.16.00 h. Pomeriggio: Tempo libero(20.00 - 22.00 h.) Sera. Cena in hotel. Spettacolo diintrattenimento.

LUNEDÌ 9Pensione completa in hotel. - Huelva. - Consigliodi Amministrazione del Gruppo Europeo.07.00 h. Mattina. Prima colazione in hotel.08.30 h. Visita delle spiagge di Huelva: Rompido,Punta Humbría, etc. Visita del Santuario di NuestraSeñora De la Cinta, protettrice di Huelva.(13.30 - 15.30 h.) Pranzo in hotel.16.00 h. Pomeriggio: Consiglieri: Consiglio diAmministrazione del Gruppo Europeo.Accompagnatori: Tempo libero(20.00 - 22.00 h.) Sera. Cena in hotel. Spettacolo diintrattenimento.

MARTEDÌ 10Pensione completa in hotel. - Parco Nazionale del-la Doñana: in un fuoristrada e con l’aiuto di guidespecializzate visiteremo questa importante zona na-turale in cui si incontrano gran parte delle speciemigratorie di uccelli che giungono dal nord Europae in cui convivono, in diversi ecosistemi, numerosespecie animali. Percorso all’interno del Parco e del-la Maremma.(06.30 - 09.30 h.) Mattina. Prima colazione in hotel.Gruppo A:07.15 h. Uscita al Parco Nazionale di Doñana.Gruppo B:09.30 h. Uscita al Parco Nazionale di Doñana.(12.00 - 16.30 h.) Pranzo in hotel.Gruppo C:13.15 h. Uscita al Parco Nazionale di Doñana.Gruppo D:15.30 h. Uscita al Parco Nazionale di Doñana.(20.00 - 22.00 h.) Sera. Cena in hotel. Spettacolo diintrattenimento.

MERCOLEDÌ 11Pensione completa in hotel ”Percorso Colombiano”Assemblea Generale del Gruppo Europeo.07.00 h. Mattina. Prima colazione in hotel.08.30 h. Percorso Colombiano: visita del Monaste-ro della Rábida; Muelle de las Carabelas (Molo del-le Caravelle), in cui si trovano le riproduzioni co-struite in occasione dei V° Centenario della Sco-perta dell’America; Monumento in onore di Cristo-foro Colombo e vista panoramica di Palos.(14.00 - 16.00 h.) Pranzo in hotel.16.00 h. Pomeriggio. Membri dell’Assemblea:Assemblea Generale del Gruppo Europeo.Accompagnatori: Tempo libero(20.00 – 22.00 h.) Sera. Cena in hotel. Spettacolodi intrattenimento.

GIOVEDÌ 12Pensione completa in hotel. Facoltativo: Siviglia(70 €€)07.30 h. Mattina. Prima colazione in hotel.08.30 h. Facoltativo: Interessante escursione orga-nizzata da Halcón Viajes (non inclusa nel prezzodell’Euroincontro). Visita panoramica dei luoghipiù emblematici della città. Visita della Piazza diSpagna e della Basilica della Macarena, passeggia-ta per il famoso quartiere di Santa Cruz fino ad ar-rivare alla Cattedrale. Pranzo in ristorante stabilito. Pomeriggio. Visita della Cattedrale e tempo liberoper gli acquisti.(14.00 - 16.00 h.) Pranzo in hotel.(20.00 - 22.00 h.) Sera. Cena in hotel. Spettacolo diintrattenimento.

VENERDÌ 13Pensione completa in hotel. - Facoltativo:Vila Real de San Antonio e Ayamonte (17 €€)08.00 h. Mattina. Prima colazione in hotel.09.30 h. Facoltativo: Interessante escursione orga-nizzata da Halcón Viajes (non inclusa nel prezzodell’Euroincontro). Partenza per il Portogallo, de-stinazione Vila Real de San Antonio (il paradiso de-gli acquisti). Visita della città e tempo libero. Sullastrada di ritorno visiteremo Ayamonte, sul confinetra Spagna e Portogallo.(14.00 - 16.00 h.) Pranzo in hotel.16.00 h. Pomeriggio: Tempo libero20.00 h. Sera. Cena di commiato e Spettacolo diintrattenimento.

SABATO 1408.00 - 10.00 h. Mattina. Prima colazione in hotel.Fine dei nostri servizi. Liberazione delle camere.

• Prezzi:Le prenotazioni degli alloggi si effettueranno in ba-se alla data della domanda.

Membri delle associazioni affiliatedel Gruppo EuropeoALLOGGIO DOPPIO € 465ALLOGGIO SINGOLO € 550

Membri non affiliatiALLOGGIO DOPPIO € 485ALLOGGIO SINGOLO € 470

• Halcón Viajes organizzerà i trasferimenti dall’ae-roporto di Siviglia o Faro (Portogallo), o dallaStazione ferroviaria di Siviglia all’hotel e dall’ho-tel agli aeroporti di Siviglia o Faro o alla Stazioneferroviaria, a tutti coloro che lo desiderano. Le ta-riffe sono le seguenti:– Più di 15 passeggeri / bus 30 €€ a testa / andata e

ritorno.– Più di 25 passeggeri / bus 20 €€ a testa / andata e

ritorno.– Più di 45 passeggeri / bus 10 €€ a testa / andata e

ritorno.– Per un numero diverso di passeggeri, contattate

l’agenzia viaggi.

• Offerta di biglietti d’aereo:Halcón Viajes mette a disposizione gli accordi esi-stenti con diverse compagnie, i quali permettonoimportanti sconti e tariffe speciali per gruppi chefanno si che tutti i partecipanti dell’Euroincontro2005 possano realizzare il viaggio a Siviglia o Fa-ro (Portogallo). Contattate l’agenzia viaggi.

L’anticipazione del programmapuò essere soggetta a cambiamenti

San Fernando, 40- 03001 Alicante (España)Telefono: +34 965 90 57 15 - Fax: +34 965 90 58 26e-mail: [email protected]

PROGRAMMA GENERALE

Gruppo Europeo dei pensionati delle Casse di Risparmio, Banche ed Istituzioni AffiniFAP CREDITO FEDERAZIONE NAZIONALE SINDACALE DELLE ASSOCIAZIONI DEI PENSIONATI DEL CREDITO

€UROINCONTRO 2005ISLANTILLA HUELVA (Costa de la Luz) - Dal 7 al 14 Maggio 2005

11Gennaio/Febbraio 2005

7/05/2005 partenza da Palermo:

Palermo-Madrid 08.35 12.55

14/05/2005 arrivo a Palermo

Madrid-Palermo 14.00 - 18,15

Costo per persona tax inclusevolo Meridiana €€ 307.03

7/05/2005 partenza da Madrid:

Madrid-Siviglia 16.10 - 17.10

14/05/2005 arrivo a Madrid:

Siviglia-Madrid 10.10 - 11.10

Costo per persona tasse inclusevolo Iberia €€ 173.44 Totale €€ 480,47

VOLI PALERMO-SIVIGLIA E VICEVERSA

Ci hanno lasciato.........e li ricordiamo con rimpianto

BONELLI Enrico 29/10/2004 Carini

CAMPANELLA Rosario 17/02/2005 Palermo

CORRAO Maria 18/12/2004 Palermo

D’URSO Concetta 12/12/2004 Caltagirone

DE PAOLI Salvatore 22/10/2003 Palermo

EMMA Rosa 11/01/2005 Agrigento

FERRARO Girolamo febbraio 2005 Palermo

FRANCIONE Vincenzo 31/01/2005 Vittoria

GRAZIOSO Salvatore 08/02/2005 Siracusa

HARRISON Umberto 13/12/2004 Palermo

LACAGNINA Filippo 30/10/2004 Caltanissetta

LO CASCIO Antonino 12/12/2004 Ancona

LOMBARDO Giacomo 22/02/2005 Palermo

MANDALÀ Giacomo marzo 2005 Palermo

MANTEGNA F.sco Paolo 03/03/2005 Palermo

MARTORANA Gaetano 06/07/2004 Cianciana

MESSINEO Giuseppe 13/12/2004 Palermo

MILAZZO Giuseppe 05/07/2004 Palermo

NAPOLI Michele 11/11/2004 Palermo

OCCHIPINTI Giuseppe 17/02/2005 Palermo

PALANA Nunziata 16/01/2005 Palermo

PALUMBO Rosario 20/12/2004 Palermo

PETRALIA Vito 03/02/2005 Partanna

PETRILLI Antonio 29/04/2003 Roma

PUMO Giovanni 14/07/2004 Ravenna

SIERIPEPOLI Stanislao 30/11/2004 Roma

STASSI Maria 22/01/2005 Palermo

Per alcuni decenni ha fatto l’a-stronomo prestato alla banca; mauna volta scaduto il tempo del pre-stito ha pensato bene di rivestire ipanni cui lo legava la sua vera vo-cazione. Parliamo ovviamente diFrancesco Biafore, nostro collegaed associato dì Ravenna, del qualegià in precedenza abbiamo avutooccasione di occuparci (v. Notizia-rio di Marzo-Aprile 2004), dopoaver letto “Vita su Marte, realtà ofantasia?” di cui egli è coautoreassieme a P. Caini ed A. Ferruzzi.

Avevamo già preannunciato,allora, un suo studio sulla Luna,che il collega Randazzo ci ha orainviato per arricchire ulteriormen-te la nostra biblioteca. Lo ringra-ziamo sentitamente, anche perché“Ascoltando la Luna” (ed. Pendra-gon, maggio 2004) costituisce unutile compendio delle accurate ri-cerche di Biafore sul pianeta più

caro a noi terrestri, nel quale l’Au-tore, che questa volta ha fatto tut-to da solo, si è avventurato con lapassione dello studioso di razzaper esporre e commentare la sto-ria, sin dall’antichità, delle osser-vazioni rivolte dall’uomo all’astrod’argento, le diverse ipotesi circale sue origini, i cosiddetti mari lu-nari, gli influssi reciproci fra laTerra e la Luna, i misteri della fac-cia a noi sconosciuta, e tant’altro.

L’interessante opera si conclu-de con un appuntamento: al tem-po in cui l’uomo tornerà sulla Lu-na e vi resterà, come presso “unanuova madre che lo stringerà frale sue braccia e lo guiderà lungo ipiù aspri cammini degli spazi infi-niti”. Complimenti vivissimi, col-lega Biafore, ed auguri, a te ed anoi, di esserci tutti a quell’appun-tamento.

v.m.

Appuntamento con la luna

12 Gennaio/Febbraio 2005

CONSIGLIO DIRETTIVOSalvatore MOTISIGiovanni COMESVito Claudio GIGANTEMario ALIPRANDIMatteo FEDELEPaolo FIRENZESergio FISCOGiovanni FORESTIERIFrancesco INSERRAAntonino INTRAVAIARodolfo LEANZASanti MARCHIONEVittorio MUSSOLINCalogero PARRINELLOItalo PICCIONEUmberto SAVOJAGiuseppe SCIORTINO

Un Consigliere per ciascunodei seguenti raggruppamenti diSezioni:

– Bologna, Venezia, Verona,Trieste

– Ancona, Firenze, Perugia

– Caltanissetta, Marsala,Sciacca, Trapani,Termini Imerese

– Caltagirone, Enna, Ragusa

RAPPRESENTANTISINDACALIda nominare

CONSIGLIODI PRESIDENZASalvatore MOTISI Vito Claudio GIGANTE Matteo FEDELE Sergio FISCOAntonino INTRAVAIAVittorio MUSSOLIN Umberto SAVOJAGiuseppe SCIORTINO

COLLEGIO DEI REVISORIDEI CONTI Ettore NICASTRO Giuseppe AMATO Antonino CUCCIA

COLLEGIODEI PROBIVIRI Domenico ARISTAFrancesco PALUMBO Michele SERIO

TESORIEREFrancesco MILILLO

COMITATO DI DIFESAGiovanni AJELLODomenico BACCHIGiuseppe CORRAOAntonino INTRAVAIAVittorio MUSSOLINFrancesco PALUMBO

FONDODI SOLIDARIETÀGiuseppe SCIORTINODomenico ARISTAGiuseppe CATALANOFilippo DE LUCAAntonio FODDAIPaolo PAPALuigi SASO

DIRETTORERESPONSABILEDEL NOTIZIARIO Giuseppe FUNDARÒ

COMITATODI REDAZIONEVittorio MUSSOLINMatteo FEDELESergio FISCOAntonino INTRAVAIAGregorio NAPOLIElio RUSSORenato C. SIRAGUSA

Chi siamo...SONO ENTRATI A FAR PARTEDELL’ASSOCIAZIONE .............e li accogliamo con simpatia

ALMERICO Dorotea ved. Palumbo Palermo

ANDÒ Gaetano Rozzano (MI)

BILLOTTA Innocenzio Catania

BRUNO Antonino rev. Palermo Palermo

CANGEMI Carmela ved. Gaggia Caltagirone

CARPINO Itria ved. Lapira Siracusa

CASSARÀ Salvatore Palermo

COLLEDANI Bruno Clauzetto (PN)

CUTICCHIO Rosaria ved. Milazzo Palermo

GAMBARO Luigi Genova

GATTUCCIO Diego (*) Palermo

GRATANI Ninetta ved. Lo Cascio Ancona

LI VIGNI Rosaria ved. Passiglia Palermo

MACRÌ Mara ved. Bonomo Catania

MARTINO Filippo Marsala

MEGNA Antonia Elisea ved. Pumo Ravenna

MOCEO Giovanni Palermo

NAWROCKA Halina ved. D’Amato Bagheria

NOTO Francesco Palermo

PASTORE Rodolfo Genova

PIAZZA Carolina ved. Di Maggio Riesi (CL)

PICCILLO Francesca ved. Alajmo Palermo

SALAFIA Raffaele Ragusa

SANTONI Pierino Polverigi (AN)

SAVARESE Raffaele Caltagirone

SOLARO Giuseppe (*) Palermo

SPANU Maria Ines ved. Campanella Palermo

TERESI Maria ved. Messineo Palermo

TRAINA Rita ved. Harrison Palermo

TUMINO Bruno Marina di Ragusa

VIVONA Vito (*) Palermo

ZANCA Giovanni Battista Palermo

ZANDONÀ Pierluigi (*) Venezia

(*) esodato

Costituita nel 1945, l’Associazione fra i Pensionati del Banco di Si-cilia annovera oggi circa 5.500 iscritti, residenti su tutto il territorionazionale ed anche all’estero. Gli organi sociali hanno scadenzatriennale (maggio 2006).SEDE SOCIALE: Via Cerda, 24 - 90139 PalermoLa quota associativa annua è differenziata in relazione al grado ri-vestito dal pensionato al momento del suo collocamento in quiescen-za. Gli Organi Centrali attualmente in carica (il loro mandato haavuto inizio il 30 maggio 2003) risultano così composti:

AuguriLa Presidenza e gli Organi Direttivi

dell’Associazione auguranoa tutti gli Associati ed alle loro famiglie

Buona Pasqua