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Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE DIRETTORE GENERALE/ DIRIGENTE UFFICIO/STRUTTURA DIRIGENTE UNITA’ OPERATIVA DIR. / DIRIGENTE STAFF Dott.ssa Passari Maria (Vicario) DECRETO N° DEL DIREZ. GENERALE / UFFICIO / STRUTT. UOD / STAFF 39 15/03/2017 6 9 Oggetto: Deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 112 del 07.03.2017 "Recepimento del Decreto Interministeriale 3 febbraio 2016 avente ad oggetto: Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura" - approvazione disposizioni attuative ed avviso pubblico - con allegati Data registrazione Data comunicazione al Presidente o Assessore al ramo Data dell’invio al B.U.R.C. Data invio alla Dir. Generale per le Risorse Finanziarie (Entrate e Bilancio) Data invio alla Dir. Generale per le Risorse Strumentali (Sist. Informativi)

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Giunta Regionale della Campania

DECRETO DIRIGENZIALE

DIRETTORE GENERALE/ DIRIGENTE UFFICIO/STRUTTURA

DIRIGENTE UNITA’ OPERATIVA DIR. / DIRIGENTE STAFF Dott.ssa Passari Maria (Vicario)

DECRETO N° DEL DIREZ. GENERALE / UFFICIO / STRUTT.

UOD / STAFF

39 15/03/2017 6 9 Oggetto:

Deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 112 del 07.03.2017 "Recepimento del Decreto Interministeriale 3 febbraio 2016 avente ad oggetto: Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura" - approvazione disposizioni attuative ed avviso pubblico - con allegati Data registrazione

Data comunicazione al Presidente o Assessore al ramo Data dell’invio al B.U.R.C. Data invio alla Dir. Generale per le Risorse Finanziarie (Entrate e Bilancio) Data invio alla Dir. Generale per le Risorse Strumentali (Sist. Informativi)

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Giunta Regionale della Campania

IL DIRIGENTE PREMESSO che Con la Deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 112 del 07.03.2017 avente

ad oggetto “Recepimento del Decreto Interministeriale 3 febbraio 2016 avente ad oggetto “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura”” è stato recepito il decreto in oggetto;

il Decreto Interministeriale 3 febbraio 2016 “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura” stabilisce le disposizioni attuative del sistema di consulenza in agricoltura;

ai sensi dell’art. 5, co. 1, del D.M. del 3 febbraio 2016, possono accedere al sistema di consulenza aziendale, gli organismi che contemplino, tra le proprie finalità, le attività di consulenza nel settore agricolo, zootecnico o forestale e che dispongano di uno o più consulenti, dotati di adeguate qualifiche e regolarmente formati;

ai sensi dell’art. 5, co. 2, del D.M. del 3 febbraio 2016, possono accedere al sistema di consulenza, quali organismi privati di consulenza aziendale, le imprese, costituite anche in forma societaria, le società e i soggetti costituiti, con atto pubblico, nelle altre forme associative consentite per l'esercizio dell'attività professionale;

ai sensi dell’art. 5, co. 3 del D.M. del 3 febbraio 2016, è compito delle regioni e delle province autonome, competenti con riferimento alla sede legale, provvedere al riconoscimento degli organismi privati di consulenza aziendale previa verifica del possesso dei requisiti di cui agli articoli 3 e 4 e ai commi 1 e 2 del citato articolo 5;

ai sensi dell’art. 9 del D.M. del 3 febbraio 2016 le Regioni e le Province Autonome definiscono, ai sensi dell’art 1-ter, co. 6 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge n. 116 del 2014, le disposizioni attuative a livello regionale del sistema di consulenza aziendale di cui all’art. 1 del D.M. del 3 febbraio 2016;

la circolare del MiPAAF n. 2306 del 13 giugno 2016 avente ad oggetto “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura (art. 1-ter, DL n. 91 del 2014, convertito in legge n. 116 del 2014). Decreto interministeriale 3 febbraio 2016. “Necessaria separatezza delle attività di controllo rispetto allo svolgimento delle attività di consulenza”, fornisce indicazioni interpretative volte a delimitare l’ambito proprio delle funzioni di controllo al fine di scongiurarne le reciproche interferenze o sovrapponibilità con l’attività di consulenza alle imprese agricole;

CONSIDERATO che la Deliberazione della Giunta Regionale della Campania n. 112 del 07.03.2017 “Recepimento del Decreto Interministeriale 3 febbraio 2016 avente ad oggetto “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura”” demanda alla Direzione Generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali tutti gli adempimenti consequenziali a dare piena attuazione alla delibera stessa, e fra l’altro per quanto riguarda:

- il riconoscimento dei soggetti erogatori dei servizi di consulenza aziendale in agricoltura, finalizzato a accompagnare il processo di innovazione verso un’economia rurale più sostenibile, più competitiva e meno impattante sui cambiamenti climatici, recependo quanto previsto dal D.M. del 3 febbraio 2016 avente ad oggetto “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura”;

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Giunta Regionale della Campania

- l’individuazione degli organismi privati con procedure di evidenza pubblica che assicurino la massima partecipazione dei potenziali aventi diritto procedendo alla implementazione e pubblicazione di un avviso pubblico e delle relative disposizioni attuative;

RITENUTO pertanto di approvare le disposizioni attuative di cui all’art. 9 del D.M. del 3 febbraio 2016 (allegato 1) ed il relativo avviso pubblico (allegato 2) che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

DECRETA per quanto esposto in narrativa, che si intende integralmente riportato nel presente dispositivo:

1. di approvare le disposizioni attuative di cui all’art. 9 del D.M. del 3 febbraio 2016 (allegato 1) ed il relativo avviso pubblico (allegato 2) che formano parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2. di garantire la pubblicità della procedura in modo adeguato con la pubblicazione sul sito internet istituzionale www.agricoltura.regione.campania.it, sezione “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura”;

3. di inviare il presente provvedimento al Sig. Assessore all’Agricoltura, all’UDCP Ufficio XV presso il Gabinetto della Giunta Regionale che ha competenza in materia statistica e alla UDCP -Segreteria di Giunta – Ufficio III Affari Generali - “Archiviazione Decreti Dirigenziali” ed al B.U.R.C. per la pubblicazione.

PASSARI

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ALLEGATO 1

DISPOSIZIONI ATTUATIVE DEL SISTEMA AZIENDALE IN AGR ICOLTURA

(1) FINALITÀ Le presenti Disposizioni, redatte in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 9 “Norme di attuazione” del Decreto Ministeriale del 03 febbraio 2016 «Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura», definiscono le disposizioni attuative e procedurali per ottenere il riconoscimento di organismo di consulenza aziendale in agricoltura in Regione Campania.

(2) DEFINIZIONI

a) «Sistema di consulenza aziendale»: il sistema di consulenza aziendale in agricoltura istituito dall’art. 1-ter, comma 1, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116;

b) «Servizi di consulenza»: l’insieme delle prestazioni e dei servizi offerti dagli organismi di consulenza; c) «Destinatario del servizio»: agricoltore, giovane agricoltore, allevatore, silvicoltore, gestore del

territorio e PMI insediata in zona rurale che si avvale dei servizi di consulenza; d) «Organismo di consulenza»: l’organismo pubblico o privato che presta servizi di consulenza negli

ambiti di cui all’art. 1-ter, comma 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116;

e) «Ambiti di consulenza»: ambiti di cui all’art. 1-ter, comma 2, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, nel quale il consulente può prestare la propria opera;

f) «Consulente»: la persona fisica, in possesso di qualifiche adeguate e regolarmente formata, che presta la propria opera, per la fornitura di servizi di consulenza;

g) «Riconoscimento»: iscrizione nel Registro Unico dell’organismo di consulenza privato o pubblico da parte della regione o provincia autonoma o, nei casi previsti, del Ministero delle politiche agricole e del Ministero della salute, previa verifica del possesso dei requisiti richiesti;

h) «Registro Unico»: registro nazionale degli organismi di consulenza, privati o pubblici, riconosciuti dalle regioni e province autonome o, nei casi previsti, dal Ministero delle politiche agricole e dal Ministero della salute, per la prestazione dei servizi di consulenza.

(3) SOGGETTI RICHIEDENTI

Possono accedere al sistema di consulenza aziendale gli organismi così come definiti dall’art. 5 del Decreto interministeriale del 3 febbraio 2016, che contemplino, tra le proprie finalità, le attività di consulenza nel settore agricolo, zootecnico o forestale e che dispongano di uno o più consulenti, dotati di adeguate qualifiche e regolarmente formati. Il riconoscimento avviene previo accertamento della sussistenza dei requisiti di cui all’art. 3 e 4 del Decreto interministeriale del 3 febbraio 2016, come meglio dettagliati al successivo paragrafo 4.

(4) REQUISITI PER IL RICONOSCIMENTO

Sono considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell’attività di consulenza di cui al presente Avviso, gli iscritti agli ordini e ai collegi professionali per i rispettivi ambiti di consulenza. Fatte salve le materie per le quali la legge prevede una competenza esclusiva riservata alle categorie professionali, sono altresì considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell’attività di consulenza, i soggetti in possesso del titolo di studio richiesto per l'iscrizione agli ordini o ai collegi

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professionali, o adeguato all'ambito di consulenza, non iscritti ai relativi albi, che abbiano uno dei seguenti requisiti: a) documentata esperienza lavorativa di almeno 3 anni nel campo dell'assistenza tecnica o della consulenza nei rispettivi ambiti di consulenza e relativa attestazione dell'organismo di consulenza; b) un attestato di frequenza / con profitto, per i rispettivi ambiti di consulenza, al termine di una formazione di base che rispetti i seguenti criteri minimi:

a) essere svolte da organismi pubblici, enti riconosciuti o da Enti di formazione accreditati, a livello regionale, nazionale o europeo;

b) avere una durata non inferiore a 24 ore nel relativo ambito di consulenza; c) prevedere al termine del percorso formativo una verifica finale con il rilascio di un attestato di

frequenza con profitto. Le attività di aggiornamento professionale negli ambiti di consulenza sono obbligatorie per tutti i consulenti e dovranno svolgersi con periodicità almeno triennale. Per gli iscritti agli ordini e ai collegi professionali nazionali viene assunta come valida e sufficiente la formazione prevista dai rispettivi piani formativi e di aggiornamento professionale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. Le attività di aggiornamento devono rispettare i seguenti criteri minimi:

a) essere svolte da Organismi pubblici, Enti riconosciuti o da Enti di formazione accreditati, a livello regionale, nazionale o europeo;

b) avere una durata non inferiore a 12 ore nel relativo ambito di consulenza; c) prevedere al termine del percorso formativo il rilascio di un attestato di frequenza.

Per l’ambito della difesa fitosanitaria, l'abilitazione all'esercizio dell'attività di consulente in materia di “utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari” è regolamentata dall'art. 8, comma 3, del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 e dal capitolo A.1 del Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, del 22 gennaio 2014. Ciascun consulente può prestare la propria opera ad un solo organismo di consulenza. Il rapporto fra consulente ed organismo di consulenza deve essere regolamentato attraverso una lettera di intenti. L’organismo dovrà indicare in domanda gli ambiti di consulenza, così come definiti dall’allegato 1 al Decreto interministeriale 3 febbraio 2016, per i quali chiede il riconoscimento. Al fine di garantire il rispetto del principio di separatezza di cui all'art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, e all'art. 13, comma 2, del Regolamento UE 1306/2013, l’organismo di consulenza non può svolgere alcuna funzione di controllo sull’erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità delle predette erogazioni, secondo gli elementi di separatezza delle funzioni dettagliati nella circolare del Mipaaf n. 2306 del 13 giugno 2016 avente ad oggetto “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura (art. 1-ter, DL n. 91 del 2014, conv. in legge n. 116 del 2014). Decreto interministeriale 3 febbraio 2016. Necessaria separatezza delle attività di controllo rispetto allo svolgimento delle attività di consulenza”, che fornisce indicazioni interpretative volte a delimitare l’ambito proprio delle funzioni di controllo al fine di scongiurarne le reciproche interferenze o sovrapponibilità con l’attività di consulenza alle imprese agricole. Nel caso in cui gli organismi siano dotati di strutture specificamente dedicate al supporto alle attività di consulenza (ad esempio, laboratori di analisi, sale destinate alla prestazione collettiva di servizi di consulenza ove opportunamente giustificato dalla tipologia della consulenza stessa, ed altro) dovrà essere per tali strutture dimostrato il possesso dei requisiti previsti dalle relative norme cogenti.

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Tutti i requisiti richiesti saranno valutati sulla base della documentazione prodotta attraverso la compilazione della modulistica allegata al presente Avviso pubblico e resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R, n. 445 del 28 dicembre 2000. Per quanto disposto nel presente paragrafo e nel caso di componenti dello staff tecnico non residenti in Italia, con riferimento all’equipollenza delle qualifiche professionali vale quanto disposto dal D.Lgs. del 9 novembre 2007 n. 206 di recepimento della Direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005; per quanto attiene l’equipollenza dei titoli di studio, si farà riferimento alla “Convenzione di Lisbona” dell’11 aprile 1997 ed alla relativa legge di ratifica da parte italiana n. 148 del 2002; con riferimento all’applicazione degli articoli 46 e 47 del D.P.R, n. 445 del 28 dicembre 2000, le dichiarazioni dovranno essere sostituite da documentazione idonea ed equivalente, secondo quanto previsto dalla legislazione dello stato di appartenenza.

(5) AMBITI DEL SISTEMA DI CONSULENZA

Il sistema di consulenza, rivolto alle aziende agricole, zootecniche e forestali, opera almeno nei seguenti ambiti: a) gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il

mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali, ai sensi del titolo VI, capo I, del regolamento (UE) n. 1306/2013;

b) le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente stabilite nel titolo III, capo 3, del regolamento (UE) n. 1307/2013 e il mantenimento della superficie agricola di cui all'art. 4, paragrafo 1, lettera c), del medesimo regolamento (UE) n. 1307/2013;

c) misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento aziendale, al perseguimento della competitività, all'integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di filiere corte, all'innovazione e all'orientamento al mercato nonché alla promozione dell' imprenditorialità;

d) i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 11, paragrafo 3, della direttiva 2000/60/CE;

e) i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009, in particolare l'obbligo di cui all'art. 14 della direttiva 2009/128/CE;

f) le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola; g) consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta; h) la promozione delle conversioni aziendali e la diversificazione della loro attività economica; i) la gestione del rischio e l'introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli eventi

catastrofici e le malattie degli animali e delle piante; j) i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale, indicati all'art. 28, paragrafo 3, e all'art. 29,

paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013; k) le informazioni relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi, alla

biodiversità e alla protezione delle acque di cui all' allegato I del regolamento (UE) n. 1306/2013; l) misure rivolte al benessere e alla biodiversità animale; m) profili sanitari delle pratiche zootecniche.

(6) DESTINATARI E PRIORITA’ DEI SERVIZI DI CONSULEN ZA

L’erogazione dei servizi di consulenza viene declinata per tipologia di destinatario del servizio e per priorità dello sviluppo rurale secondo i punti di cui alle seguenti lettere a), b) e c):

a) i servizi prestati agli agricoltori e ai giovani agri coltori devono essere correlati con almeno uno dei seguenti elementi:

1. gli obblighi a livello aziendale derivanti dai criteri di gestione obbligatori e/o dalle buone condizioni agronomiche e ambientali di cui al titolo VI, capo I, del regolamento (UE) 1306/2013;

2. le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente di cui al titolo III, capo 3, del regolamento UE n. 1307/2013 ed il mantenimento della superficie agricola di cui all’art. 4, paragrafo 1, lettera c) dello stesso regolamento;

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3. le misure a livello aziendale previste nel programma di sviluppo rurale 2014 – 2020 della Regione Campania, nell’ambito della FA 2A e 2B volti allo start up, all’ammodernamento dell’azienda, al perseguimento della competitività ed al posizionamento sui mercati (in tutti i casi l’attività di consulenza non deve riguardare la redazione del business plan per l’accesso al sostegno del PSR); della FA 3A volti all’integrazione di filiera, allo sviluppo della filiera corta, alla diffusione di regimi di qualità;

4. i requisiti definiti dagli Stati membri, per attuare l’art. 11, paragrafo 3 della direttiva quadro sulle acque; 5. i requisiti definiti dagli Stati membri per attuare l’art, 55 del Regolamento (CE) n. 1107/2009, in

particolare il rispetto dei principi generali della difesa integrata di cui all’art. 14 della direttiva 2009/128/CE;

6. le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all’azienda agricola; 7. la consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta.

In aggiunta ad uno o più elementi di cui ai punti precedenti, possono essere oggetto di consulenza anche: 1. le informazioni connesse alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al relativo adattamento; 2. le informazioni connesse alla biodiversità ed alla protezione delle acque di cui al regolamento (UE)

1307/2013; 3. le questioni inerenti le prestazioni economiche ed ambientali dell’azienda agricola, ivi incluse quelle

sugli aspetti dell’attuazione degli impegni agro-climatico-ambientali, e gli aspetti relativi alla competitività;

4. lo sviluppo di filiere corte; 5. l’agricoltura biologica; 6. gli aspetti sanitari delle pratiche zootecniche.

b) i servizi di consulenza prestati a possessori di supe rfici forestali , vertono, come minimo, sui

pertinenti obblighi prescritti dalle direttive 92/43/CEE, 2009/147/CE e dalla direttiva quadro sulle acque.

In aggiunta ad uno o più elementi di cui al punto precedente, possono essere oggetto di consulenza anche: 1. le questioni inerenti le prestazioni economiche ed ambientali dell’azienda silvicola, ivi incluse quelle

sugli aspetti dell’attuazione degli impegni connessi alla forestazione e imboschimento ed allestimento di sistemi agroforestali, alla prevenzione dei rischi incendio, calamità naturale ed eventi catastrofici, comprese fitopatie, infestazioni parassitarie e rischi climatici;

2. le questioni inerenti l’accrescimento della resilienza, del pregio ambientale degli ecosistemi forestali; 3. le questioni inerenti le tecnologie silvicole e della trasformazione e mobilitazione dei prodotti delle

foreste.

c) i servizi di consulenza prestati alle PMI delle aree rurali possono vertere su questioni inerenti le prestazioni economiche ed ambientali dell’impresa ed in particolare:

1. sull’efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche; 2. sulla competitività e produttività aziendale; 3. sull’acceso ai mercati e filiere corte.

(7) MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLA CONSULENZA

I servizi di consulenza si distinguono per essere mirati a contingenti e specifici fabbisogni delle singole aziende/soggetti che vengono assistiti e, pertanto, devono essere prestati attraverso un sistema trasparente che implichi la stipula di un protocollo o contratto o altra forma scritta e datata tra l’organismo di consulenza e il soggetto beneficiario del servizio (destinatario) che riporti le condizioni di tutela del soggetto beneficiario in caso di inadempienze tra le parti. Al termine della consulenza, l’organismo redige una relazione di analisi della situazione aziendale rilevabile in fase ex-post, da confrontarsi con la situazione aziendale della fase ex-ante, in modo da valutare secondo un metodo oggettivo il grado di realizzazione dei risultati attesi.

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(8) INCOMPATIBILITÀ E SEPARATEZZA

Ai sensi dell’art. 3 del D.M. del 3 febbraio 2016 l'organismo di consulenza non può svolgere alcuna funzione di controllo sull'erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità delle predette erogazioni, di cui alla circolare ministeriale n. 2306 del 13 giugno 2016. I soggetti richiedenti non devono trovarsi, alla data di presentazione della domanda, nelle seguenti situazioni di incompatibilità: 1) per il soggetto erogatore del servizio:

• partecipazione, a qualsiasi titolo, alla gestione, diretta o indiretta, ed al controllo di fasi e procedimenti amministrativi connessi con l’erogazione di finanziamenti pubblici nel settore agricolo e dello sviluppo rurale;

• partecipazione, a qualsiasi titolo, ad attività di produzione e vendita di mezzi tecnici nei settori agricolo e forestale (prodotti fitosanitari, farmaci veterinari, fertilizzanti, sementi, mangimi ed integratori, macchinari e attrezzi, ecc.);

• partecipazione, a qualsiasi titolo, ad attività di controllo e certificazione delle aziende agricole, compresi i controlli aventi ad oggetto atti o norme della condizionalità;

2) per il personale tecnico utilizzato: • partecipazione, a qualsiasi titolo, alla gestione, diretta o indiretta, ed al controllo di fasi e

procedimenti amministrativi connessi con l’erogazione di finanziamenti pubblici nel settore agricolo e dello sviluppo rurale;

• titolarità/contitolarità o rappresentanza legale relativamente all’impresa agricola beneficiaria dell’aiuto;

• rapporto di lavoro in corso, alle dipendenze dell’impresa agricola beneficiaria; • promozione, vendita o produzione di mezzi tecnici destinati alle aziende agricole e forestali

(prodotti fitosanitari, farmaci veterinari, fertilizzanti, sementi, mangimi ed integratori, macchinari e attrezzi, ecc.);

• esecuzione di attività di controllo e certificazione presso l’azienda alla quale viene erogato il servizio di consulenza;

• esecuzione di attività di controllo su atti o norme della condizionalità e sicurezza sul lavoro. Devono operare garantendo, in ogni caso, la gestione in proprio dell’attività di consulenza aziendale, senza possibilità di delegare la stessa – in tutto o in parte – a soggetti terzi. Inoltre, gli amministratori, i dipendenti ed i collaboratori delle società che presentato domanda di accreditamento ai fini del presente bando:

• non devono aver riportato condanne, anche non definitive, né provvedimenti sanzionatori stabiliti da sentenze emesse ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati finanziari;

• non devono aver commesso violazioni gravi e ripetute, alle disposizioni in materia di aiuti, contributi, sovvenzioni, premi comunitari, nazionali e regionali al settore agricolo;

• non devono trovarsi in una delle condizioni previste dall’articolo 15, comma 1, della legge 19 marzo 1990 n. 55, come sostituito dall’articolo 1 della legge 18 gennaio 1992, n. 16.

(9) MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La domanda, formulata esclusivamente sull’apposito modello di dichiarazione allegato al presente Avviso pubblico, deve essere inoltrata, esclusivamente a mezzo PEC, al seguente indirizzo: [email protected] Gli allegati devono essere predisposti in formato pdf/A – 1b e firmati digitalmente. La domanda, completa della relativa documentazione, dovrà pervenire a mezzo PEC, a pena di esclusione, entro le ore 24.00 del 45° giorno a far data dalla pubblicazione dell’Avviso sul BURC. Farà fede l’orario di ricezione della PEC, così come attestato dal messaggio di consegna.

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Successivamente al suddetto termine le domande di riconoscimento dovranno pervenire con le stesse modalità entro le ore 24 del 30 giugno e del 31 dicembre di ciascun anno. I predetti termini sono da intendersi perentori. Le domande che perverranno oltre tale termine saranno oggetto di valutazione ai fini del riconoscimento entro la successiva data utile. Le domande ed i relativi allegati, pena la non ricevibilità, dovranno essere redatti in lingua italiana e sottoscritti dal richiedente digitalmente. Le domande possono essere sottoscritte anche da un procuratore del legale rappresentante e nel caso è necessario allegare la relativa procura. La modulistica sarà disponibile dal giorno della pubblicazione dell’Avviso pubblico sul sito internet: www.agricoltura.regione.campania.it, sezione “Servizi di consulenza aziendale in agricoltura”.

(10) DOCUMENTAZIONE RICHIESTA Pena la nullità della domanda, la PEC dovrà riportare in oggetto la dicitura: “AVVISO PUBBLICO PER IL RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI EROGATORI DI SERVIZI DI CONSULENZA AZIENDALE IN AGRICOLTURA” e contenere i seguenti allegati:

1) Domanda di partecipazione, di cui all’Allegato 1; 2) Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 28 dicembre

2000, attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del presente Avviso, di cui all’Allegato 2; 3) Autorizzazione al trattamento dei dati personali ex D.lgs. 196/2003 e s.m.i., di cui all’Allegato 3;

4) Dettagliato Curriculum vitae in formato europeo di ciascun componente del richiedente, sottoscritto digitalmente e con allegato copia del documento di riconoscimento del sottoscrittore in corso di validità, con esplicita dichiarazione di insussistenza di uno o più condizioni di incompatibilità con il rispetto del principio di separatezza di cui all’art. 1-ter, comma 3, del decreto- legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, della legge 11 agosto 2014, n. 116, e all’art. 13, comma 2, del Regolamento UE 1306/2013 ed esplicita liberatoria alla pubblicazione del curriculum stesso sul sito istituzionale, secondo il modello di cui all’Allegato 4;

5) Lettera di intenti, per ogni consulente, secondo il modello di cui all’Allegato 5, sottoscritte dal consulente e dal legale rappresentante dell’organismo di consulenza;

6) Eventuale documentazione relativa al possesso dei requisiti previsti dalle relative norme cogenti nel caso di presenza di strutture specificamente dedicate alla prestazione dei servizi di consulenza; 7) Copia (fronte/retro) del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità.

Tutte le dichiarazioni/attestazioni dovranno essere corredate, pena nullità, da copia fotostatica di un documento di identità del/i sottoscrittore/i. Tutte le comunicazioni inerenti il presente Avviso saranno inviate all’indirizzo PEC del richiedente; la Regione Campania non assume, inoltre, alcuna responsabilità per mancata ricezione delle domande, comunque imputabili a fatti terzi, a caso fortuito o di forza maggiore.

(11) ISTRUTTORIE DELLE DOMANDE PERVENUTE L’istruttoria delle domande sarà realizzata, nel termine di 45 gg a partire dal giorno successivo ad ogni scadenza indicata all’art.6, da una Commissione composta da tre o più membri, nominata con apposito Decreto Dirigenziale dall’UOD09 della DG06 e riguarderà contestualmente la ricevibilità, l’ammissibilità e la valutazione.

1. Ricevibilità Le domande di riconoscimento pervenute saranno oggetto di una verifica di ricevibilità che riguarderà:

• il rispetto dei tempi di presentazione della domanda; • la regolarità della domanda ai sensi del DPR 445 del 2000.

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7

Il mancato rispetto di uno solo degli elementi di ricevibilità di cui ai punti precedenti comporterà l’esclusione dalla successiva attività istruttoria della domanda di riconoscimento.

2. Ammissibilità Le domande ritenute ricevibili saranno sottoposte alla verifica di ammissibilità. Quest’ultima sarà finalizzata a verificare la completezza della documentazione richiesta dalle presenti disposizioni attuative e procedurali e che i soggetti richiedenti il riconoscimento posseggano i requisiti così come dettagliati nelle disposizioni attuative e procedurali del presente avviso pubblico. L’assenza di uno solo dei requisiti di cui ai punti precedenti comporterà la non ammissione e conseguente archiviazione della domanda. Potranno essere richieste integrazioni documentali che dovranno pervenire entro e non oltre il decimo giorno consecutivo dalla richiesta, pena l’inammissibilità. In ogni caso le domande regolarizzate oltre tale termine saranno oggetto di valutazione ai fini del riconoscimento entro la successiva data utile, così come definiti al precedente punto 9.

3. Istruttoria A seguito dell’istruttoria di ammissibilità, la Commissione preposta predisporrà l’elenco provvisorio degli

organismi ammessi. Per ogni domanda verrà redatta apposita scheda istruttoria che diverrà parte integrante del complessivo verbale datato e sottoscritto dalla Commissione competente. La Commissione formulerà, quindi, la proposta di Elenco dei soggetti erogatori di servizi di consulenza agricola e forestale, nonché l’elenco delle domande risultate non ricevibili e non ammissibili con la relativa motivazione. Il suddetto Elenco di soggetti erogatori dei servizi di consulenza agricola e forestale nonché l’elenco delle domande escluse sarà approvato con Decreto Dirigenziale e pubblicato sul sito www.agricoltura.regione.campania.it. Tale modalità di pubblicità assolve all’obbligo della comunicazione a tutti i soggetti richiedenti il riconoscimento. L’elenco verrà aggiornato a seguito dell’istruttoria annuale delle domande medio tempore pervenute. La Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali dopo aver provveduto al riconoscimento degli organismi di consulenza, entro 30 giorni aggiornerà in via informatica il Registro unico nazionale secondo un modello unificato definito dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in accordo con le regioni e le province autonome. Gli estremi identificativi degli organismi di consulenza riconosciuti, iscritti nel Registro unico, saranno pubblicati, con i relativi dati, sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (www.politicheagricole.it).

4. riesame Tutti gli interessati, entro 15 giorni, dalla data di pubblicazione dell'Elenco provvisorio, potranno richiedere il riesame della domanda. Nei successivi 15 giorni, dopo aver valutato eventuali riesami, con apposito Decreto Dirigenziale sarà approvato l’Elenco definitivo delle domande ammesse ed escluse, riportante anche le motivazioni di esclusione, che verrà pubblicato sul sito istituzionale di cui sopra. La pubblicazione dell’Elenco definitivo sul sito web assolve all’obbligo della comunicazione ai soggetti richiedenti dell’avvenuto riconoscimento e della motivazione dell’eventuale esclusione.

(12) IMPEGNI ED OBBLIGHI

Il soggetto riconosciuto si impegna a comunicare a mezzo PEC, specificandone l’oggetto e con le modalità di seguito specificate:

- La sottoscrizione delle convenzioni relative alle lettere di intenti prodotte allegando copia delle convenzioni stesse, entro 15 giorni dall’avvenuto riconoscimento da parte della Regione Campania, pena la decadenza del riconoscimento stesso;

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- ogni variazione della PEC e dei recapiti indicati in domanda entro 48 ore dalla variazione, assumendone le responsabilità derivanti;

- la variazione dello Staff tecnico, presentando in allegato la documentazione di cui al punto 4 del precedente art. 5 entro 20 giorni dalla variazione;

- la variazione degli ambiti di consulenza per i quali il soggetto ha chiesto il riconoscimento; - la cessazione della propria attività e/o la perdita dei requisiti di cui al precedente art. 4 entro 30 giorni

dalla stessa; - qualsiasi altra variazione che comporti una modifica al possesso dei requisiti previsti dal presente

Avviso, anche in relazione agli specifici ambiti di consulenza attivati dall’organismo, entro 30 giorni dalla variazione.

Il soggetto riconosciuto si impegna, inoltre, a custodire, presso la sede operativa indicata in domanda, gli originali di tutta la documentazione cartacea inviata, compresa la domanda stessa, ed a renderla disponibile agli eventuali controlli disposti dall’ufficio regionale competente, pena la revoca del riconoscimento e degli eventuali contributi percepiti per lo svolgimento delle attività di consulenza.

(13) CONTROLLI

Una percentuale non inferiore al 20% dei soggetti riconosciuti sarà sottoposto annualmente al controllo teso a verificare la sussistenza e permanenza dei requisiti di ammissibilità. Oggetto del controllo saranno, inoltre, la verifica della qualità delle prestazioni rese ai beneficiari della consulenza aziendale e l’eventuale insorgenza di condizioni di incompatibilità.

(14) REVOCHE I soggetti riconosciuti che a seguito dei controlli risultano non abbiano mantenuto i requisiti di ammissibilità saranno revocati. Saranno, inoltre, revocati i soggetti che non soddisfano qualitativamente i propri assistiti e per i quali sono insorti condizioni di incompatibilità.

(15) TUTELA DELLA PRIVACY Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003 e s.m.i., si precisa che il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti e della loro riservatezza; il trattamento dei dati personali ha la finalità di consentire l’accertamento della idoneità dei concorrenti a partecipare alla procedura di cui trattasi. Si informa che i dati dichiarati saranno utilizzati dagli uffici esclusivamente per l’istruttoria della domanda presentata e per le formalità ad essa connesse, compresa la pubblicazione dei curricula dei consulenti sul sito istituzionale, previa liberatoria da parte degli stessi. I dati non verranno comunicati a terzi. Il concorrente gode dei diritti di cui all’art. 7 della norma citata, in virtù dei quali potrà chiedere e ottenere, tra l’altro, informazioni circa i dati che lo riguardano e circa le finalità e le modalità del trattamento; potrà anche chiedere l’aggiornamento, la rettificazione, l’integrazione, la cancellazione, l’anonimizzazione e il blocco dei dati e potrà infine opporsi al trattamento degli stessi. Tali diritti potranno essere esercitati mediante richiesta inviata con lettera raccomandata alla Regione Campania - Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Centro Direzionale Is. A6 - 80143 Napoli. Il Titolare del trattamento dei dati è il Dirigente pro tempore dell’UOD09 della DG06. I dati saranno inoltre trattati anche dagli incaricati nominati dal Titolare.

(16) DISPOSIZIONI FINALI Per tutto quanto non previsto nelle presenti Disposizioni attuative si rinvia alle norme regionali, nazionali e comunitarie vigenti in materia.

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ALLEGATO 2 AVVISO PUBBLICO PER IL RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI EROGATORI

DEL SISTEMA DI CONSULENZA AZIENDALE IN AGRICOLTURA

Art. 1 (Amministrazione aggiudicatrice)

Regione Campania - Direzione Generale per le Politiche agricole e forestali - Centro Direzionale isola A6 - 80143 Napoli; Telefono: 0817967332; sito: www.agricoltura.regione.campania.it Punti di contatto: Responsabile del Procedimento: Maria Passari - telefono: 0817967304 - posta elettronica: [email protected]

Art. 2

(Oggetto dell’Avviso) La Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in attuazione di quanto previsto nel Decreto Ministeriale 3 febbraio 2016 «Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura» intende selezionare gli organismi di consulenza aziendale in agricoltura al fine di individuare i soggetti fornitori dei servizi di consulenza aziendale in agricoltura, secondo le modalità e le procedure per la presentazione e l’ammissione delle domande previste dal presente Avviso.

Art. 3 (Soggetti ammessi)

Possono accedere al sistema di consulenza aziendale gli organismi così come definiti dall’art. 5 del D.M. del 3 febbraio 2016 «Istituzione del sistema di consulenza aziendale in agricoltura», che contemplino, tra le proprie finalità, le attività di consulenza nel settore agricolo, zootecnico o forestale e che dispongano di uno o più consulenti, dotati di adeguate qualifiche e regolarmente formati, aventi, coerentemente con quanto previsto dall’art. 5 comma 3 del decreto citato, sede legale in Regione Campania. Il riconoscimento avviene previo accertamento della sussistenza dei requisiti di cui all’art. 3 e 4 del D.M. del 3 febbraio 2016, come meglio dettagliati al successivo art. 4.

Art. 4 (Requisiti generali per la partecipazione)

Sono considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell’attività di consulenza di cui al presente Avviso, gli organismi il cui staff tecnico è composto da iscritti agli ordini e ai collegi professionali per i rispettivi ambiti di consulenza. Fatte salve le materie per le quali la legge prevede una competenza esclusiva riservata alle categorie professionali, sono altresì considerati in possesso di qualifiche adeguate ai fini dello svolgimento dell’attività di consulenza, i soggetti in possesso del titolo di studio richiesto per l'iscrizione agli ordini o ai collegi professionali, o adeguato all'ambito di consulenza, non iscritti ai relativi albi, che abbiano uno dei seguenti requisiti: a) documentata esperienza lavorativa di almeno 3 anni nel campo dell'assistenza tecnica o della consulenza nei rispettivi ambiti di consulenza e relativa attestazione dell'organismo di consulenza; b) un attestato di frequenza con profitto, per i rispettivi ambiti di consulenza, al termine di una formazione di base che rispetti i seguenti criteri minimi:

a) essere svolte da organismi pubblici, enti riconosciuti o da Enti di formazione accreditati, a livello regionale, nazionale o europeo;

b) avere una durata non inferiore a 24 ore nel relativo ambito di consulenza; c) prevedere al termine del percorso formativo una verifica finale con il rilascio di un attestato di

frequenza con profitto. Le attività di aggiornamento professionale negli ambiti di consulenza sono obbligatorie per tutti i consulenti e dovranno svolgersi con periodicità almeno triennale.

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Per gli iscritti agli ordini e ai collegi professionali nazionali viene assunta come valida e sufficiente la formazione prevista dai rispettivi piani formativi e di aggiornamento professionale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137. Le attività di aggiornamento devono rispettare i seguenti criteri minimi:

a) essere svolte da Organismi pubblici, Enti riconosciuti o da Enti di formazione accreditati, a livello regionale, nazionale o europeo;

b) avere una durata non inferiore a 12 ore nel relativo ambito di consulenza; c) prevedere al termine del percorso formativo il rilascio di un attestato di frequenza.

L'abilitazione all'esercizio dell'attività di consulente in materia di “utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari” è regolamentata dall'art. 8, comma 3, del decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 e dal capitolo A.1 del Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con i Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute e d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, del 22 gennaio 2014. Ciascun consulente può prestare la propria opera ad un solo organismo di consulenza. Il rapporto fra consulente ed organismo di consulenza deve essere regolamentato attraverso una lettera di intenti redatta secondo il modello di cui all’allegato 5. L’organismo dovrà indicare in domanda gli ambiti di consulenza, così come definiti dall’allegato 1 al Decreto interministeriale 3 febbraio 2016, per i quali chiede il riconoscimento. Al fine di garantire il rispetto del principio di separatezza di cui all'art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, e all'art. 13, comma 2, del Regolamento UE 1306/2013, l’organismo di consulenza non può svolgere alcuna funzione di controllo sull’erogazione di finanziamenti pubblici in agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità delle predette erogazioni, secondo gli elementi di separatezza delle funzioni dettagliati nella circolare del Mipaaf n. 2306 del 13 giugno 2016 avente ad oggetto “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura (art. 1-ter, DL n. 91 del 2014, conv. in legge n. 116 del 2014). Decreto interministeriale 3 febbraio 2016. Necessaria separatezza delle attività di controllo rispetto allo svolgimento delle attività di consulenza”, che fornisce indicazioni interpretative volte a delimitare l’ambito proprio delle funzioni di controllo al fine di scongiurarne le reciproche interferenze o sovrapponibilità con l’attività di consulenza alle imprese agricole. Nel caso in cui gli organismi siano dotati di strutture specificamente dedicate al supporto alle attività di consulenza (ad esempio, laboratori di analisi, sale destinate alla prestazione collettiva di servizi di consulenza ove opportunamente giustificato dalla tipologia della consulenza stessa, ed altro) dovrà essere per tali strutture dimostrato il possesso dei requisiti previsti dalle relative norme cogenti. Tutti i requisiti richiesti saranno valutati sulla base della documentazione prodotta attraverso la compilazione della modulistica allegata al presente Avviso pubblico e resa ai sensi degli articoli 46 e 47 del D.P.R, n. 445 del 28 dicembre 2000. Per quanto disposto nel presente articolo e nel caso di componenti dello staff tecnico non residenti in Italia, con riferimento all’equipollenza delle qualifiche professionali vale quanto disposto dal D.Lgs. del 9 novembre 2007 n. 206 di recepimento della Direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005; per quanto attiene l’equipollenza dei titoli di studio, si farà riferimento alla “Convenzione di Lisbona” dell’11 aprile 1997 ed alla relativa legge di ratifica da parte italiana n. 148 del 2002; con riferimento all’applicazione degli articoli 46 e 47 del D.P.R, n. 445 del 28 dicembre 2000, le dichiarazioni dovranno essere sostituite da documentazione idonea ed equivalente, secondo quanto previsto dalla legislazione dello stato di appartenenza.

Art. 5 (Modalità di presentazione e contenuto della domand a)

La domanda, formulata esclusivamente sull’apposito modello di dichiarazione allegato al presente Avviso pubblico, deve essere inoltrata, esclusivamente a mezzo PEC, al seguente indirizzo:

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[email protected] Gli allegati devono essere predisposti in formato pdf/A – 1b e firmati digitalmente. La domanda, completa della relativa documentazione, dovrà pervenire entro il termine di cui all’art.6, e dovrà essere redatta in lingua italiana e sottoscritta digitalmente dal richiedente. Le domande che perverranno oltre tale termine saranno oggetto di valutazione ai fini del riconoscimento entro la successiva data utile, così come definito dall’art. 6. La PEC dovrà riportare in oggetto la dicitura: “AVVISO PUBBLICO PER IL RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI EROGATORI DI SERVIZI DI CONSULENZA AZIENDALE IN AGRICOLTURA” e contenere i seguenti allegati:

1) Domanda di partecipazione, di cui all’Allegato 1; 2) Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 28

dicembre 2000, attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del presente Avviso, di cui all’Allegato 2;

3) Autorizzazione al trattamento dei dati personali ex D.lgs. 196/2003 e s.m.i., di cui all’Allegato 3; 4) Dettagliato Curriculum vitae in formato europeo di ciascun componente del richiedente, sottoscritto

digitalmente e con allegato copia del documento di riconoscimento del sottoscrittore in corso di validità, con esplicita dichiarazione di insussistenza di uno o più condizioni di incompatibilità con il rispetto del principio di separatezza di cui all'art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, e all'art. 13, comma 2, del Regolamento UE 1306/2013 ed esplicita liberatoria alla pubblicazione del curriculum stesso sul sito istituzionale, secondo il modello di cui all’Allegato 4;

5) Lettere di intenti, per ogni consulente, secondo il modello di cui all’allegato 5, sottoscritte dal consulente e dal legale rappresentante dell’organismo di consulenza;

6) Eventuale documentazione relativa al possesso dei requisiti previsti dalle relative norme cogenti nel caso di presenza di strutture specificamente dedicate alla prestazione dei servizi di consulenza;

7) Copia (fronte/retro) del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità.

Le domande pervenute a mezzo PEC verranno considerate regolarmente prodotte, se compilate utilizzando i moduli previsti e corredate dalla documentazione obbligatoria come sopra riportata. La domanda ed i relativi allegati, pena la non ricevibilità, dovranno essere sottoscritti dal richiedente digitalmente. La domanda può essere sottoscritta anche da un procuratore del legale rappresentante e nel caso è necessario allegare la relativa procura. La regolarizzazione della domanda da parte del richiedente che abbia omesso, totalmente o in modo parziale, anche una sola delle dichiarazioni allegate alla domanda stessa, dovrà avvenire comunque entro il termine di cui all’art. 6. Le domande regolarizzate oltre tale termine saranno oggetto di valutazione ai fini del riconoscimento entro la successiva data utile, così come definito dall’art. 6. Tutte le comunicazioni inerenti il presente avviso saranno inviate all'indirizzo PEC del richiedente; la Regione Campania non assume, inoltre, alcuna responsabilità per mancata ricezione delle domande, comunque imputabili a fatti terzi, a caso fortuito o di forza maggiore. L’avviso pubblico e la modulistica saranno disponibili dal giorno della loro pubblicazione sul sito internet: www.agricoltura.regione.campania.it, sezione “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura”. .

Art. 6 Termine di presentazione delle manifestazioni di in teresse

Le domande dovranno pervenire a mezzo PEC entro le ore 24.00 del 45° giorno a far data dal giorno successivo la pubblicazione del presente Avviso sul BURC. Farà fede l’orario di ricezione della PEC, così come attestato dal messaggio di consegna. Successivamente al suddetto termine le domande di riconoscimento dovranno pervenire a mezzo PEC entro le ore 24.00 del 30 giugno e del 31 dicembre di ciascun anno. I predetti termini sono da intendersi perentori.

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Art. 7

Impegni ed obblighi Il soggetto riconosciuto si impegna a comunicare a mezzo PEC:

- ogni variazione della PEC e dei recapiti indicati in domanda entro 48 ore dalla variazione, assumendone le responsabilità derivanti;

- la variazione dello Staff tecnico, presentando in allegato la documentazione di cui al punto 4 del precedente art. 5 entro 20 giorni dalla variazione;

- la variazione degli ambiti di consulenza per i quali il soggetto ha chiesto il riconoscimento; - la cessazione della propria attività e/o la perdita dei requisiti di cui al precedente art. 4 entro 30 giorni

dalla stessa; - qualsiasi altra variazione che comporti una modifica al possesso dei requisiti previsti dal presente

bando, anche in relazione agli specifici ambiti di consulenza attivati dall’organismo, entro 30 giorni dalla variazione.

Il soggetto riconosciuto si impegna inoltre a custodire, presso la sede operativa indicata in domanda, gli originali di tutta la documentazione cartacea inviata, compresa la domanda stessa, ed a renderla disponibile agli eventuali controlli disposti dall’ufficio regionale competente, pena la revoca del riconoscimento e degli eventuali contributi percepiti per lo svolgimento delle attività di consulenza.

Art.8

Commissione per la valutazione e modalità di selezi one L’istruttoria delle domande sarà realizzata da una Commissione composta da tre o più membri, nominata con apposito Decreto Dirigenziale dall’UOD09 della DG06 e riguarderà contestualmente la ricevibilità, l’ammissibilità e la valutazione delle domande stesse, secondo le modalità definite nelle Disposizioni attuative del sistema di consulenza aziendale in agricoltura, allegate al presente Avviso.

Art. 9 Informativa sulla privacy

Ai sensi del D.lgs. n. 196/2003 e s.m.i., si precisa che il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti e della loro riservatezza; il trattamento dei dati personali ha la finalità di consentire l’accertamento della idoneità dei concorrenti a partecipare alla procedura di affidamento di cui trattasi. Si informa che i dati dichiarati saranno utilizzati dagli uffici esclusivamente per l’istruttoria della domanda presentata e per le formalità ad essa connesse, compresa la pubblicazione dei curricula dei consulenti sul sito istituzionale, previa liberatoria da parte degli stessi. I dati non verranno comunicati a terzi. Il concorrente gode dei diritti di cui all’art. 7 della norma citata, in virtù dei quali potrà chiedere e ottenere, tra l’altro, informazioni circa i dati che lo riguardano e circa le finalità e le modalità del trattamento; potrà anche chiedere l’aggiornamento, la rettificazione, l’integrazione, la cancellazione, l’anonimizzazione e il blocco dei dati e potrà infine opporsi al trattamento degli stessi. Tali diritti potranno essere esercitati mediante richiesta inviata con lettera raccomandata alla Regione Campania - Direzione Generale per le Politiche agricole e forestali - Centro Direzionale Is. A6 - 80143 Napoli. Il Titolare del trattamento dei dati è il Dirigente pro tempore dell’UOD09 della DG06. I dati saranno inoltre trattati anche dagli incaricati nominati dal Titolare.

Art. 10

Altre informazioni Chiarimenti e informazioni possono essere richiesti al seguente indirizzo e-mail: [email protected], esclusivamente in lingua italiana entro e non oltre tre giorni lavorativi antecedenti la data di scadenza dell’Avviso. Le relative risposte, che non saranno comunicate direttamente al richiedente, saranno pubblicate esclusivamente sul sito internet raggiungibile all’indirizzo

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5

www.agricoltura.regione.campania.it, sezione “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura” senza alcun riferimento al soggetto che le ha richieste.

Art. 11 Pubblicità

Il presente Avviso è pubblicato sul sito internet istituzionale raggiungibile all’indirizzo www.agricoltura.regione.campania.it, sezione “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura”.

Art. 12

Responsabile Unico del Procedimento Il Responsabile Unico del Procedimento è Maria Passari - telefono: 0817967304 - posta elettronica: [email protected]

Art. 13 Allegati

Si allega al presente Avviso, quale parte integrante: 1) Domanda di partecipazione; 2) Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n. 445 del 28

dicembre 2000, attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 del presente Avviso; 3) Autorizzazione al trattamento dei dati personali ex D.lgs. 196/2003 e s.m.i.; 4) Modello di Curriculum vitae, comprensivo della liberatoria alla pubblicazione dello stesso sul sito

istituzionale; 5) Modello di lettera di intenti.

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Allegato n. 1 – Domanda di partecipazione

Regione Campania

Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali

Centro Direzionale is. A6 80143 Napoli

PEC: [email protected]

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI EROGATORI DEL SISTEMA DI CONSULENZA AZIENDALE IN AGRICOLTURA

Il/La sottoscritto/a …………………………………………… nato/a a ……………………………. prov.

……………….. il ………………………… e residente a ……………………………. prov. ……………………..

indirizzo e n. civico ………………………………. Tel. ………………….. mail …………………………… PEC

………………………………………., Codice Fiscale ……………………………….,

in qualità di legale rappresentante/titolare dell’organismo di consulenza denominato

….………………………………………………………………………………………………………………….forma

giuridica ………………………………………………………………………………………………… con sede

legale in … ………………………… indirizzo e n. civico ………………………….. prov. ………………………,

Tel. ……………………………, mail ………………………… PEC …………………………. Partita IVA

……………………………………, iscritto presso la CCIAA di ……………………, numero REA

……………………….., del……………….,

CHIEDE

il riconoscimento quale organismo di consulenza aziendale in agricoltura, ai sensi e per gli effetti dell’Avviso

pubblico per il riconoscimento dei soggetti erogatori del sistema di consulenza aziendale in agricoltura, in

attuazione di quanto previsto nel Decreto interministeriale 3 febbraio 2016 «Istituzione del sistema di

consulenza aziendale in agricoltura», in almeno uno degli ambiti di consulenza di cui all’allegato 1 del

suddetto decreto, come di seguito indicati:

(barrare l’/gli ambito/i per il/i quale/i si richiede l’accreditamento)

□ a) gli obblighi a livello di azienda risultanti dai criteri di gestione obbligatori e dalle norme per il

mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali, ai sensi del titolo VI, capo

I, del regolamento (UE) n. 1306/2013

□ b) le pratiche agricole benefiche per il clima e l'ambiente stabilite nel titolo III, capo 3, del

regolamento (UE) n. 1307/2013 e il mantenimento della superficie agricola di cui all'art. 4, paragrafo

1, lettera c), del medesimo regolamento (UE) n. 1307/2013

□ c) misure a livello di azienda previste dai programmi di sviluppo rurale volte all'ammodernamento

aziendale, al perseguimento della competitività, all'integrazione di filiera, compreso lo sviluppo di

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filiere corte, all'innovazione e all'orientamento al mercato nonché alla promozione

dell'imprenditorialità

□ d) i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 11, paragrafo 3, della

direttiva 2000/60/CE

□ e) i requisiti a livello di beneficiari adottati dagli Stati membri per attuare l'art. 55 del regolamento

(CE) n. 1107/2009, in particolare l'obbligo di cui all'art. 14 della direttiva 2009/128/CE;

□ f) le norme di sicurezza sul lavoro e le norme di sicurezza connesse all'azienda agricola;

□ g) consulenza specifica per agricoltori che si insediano per la prima volta;

□ h) la promozione delle conversioni aziendali e la diversificazione della loro attività economica;

□ i) la gestione del rischio e l'introduzione di idonee misure preventive contro i disastri naturali, gli

eventi catastrofici e le malattie degli animali e delle piante;

□ j) i requisiti minimi previsti dalla normativa nazionale, indicati all'art. 28, paragrafo 3, e all'art. 29,

paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1305/2013;

□ k) le informazioni relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ai medesimi,

alla biodiversità e alla protezione delle acque di cui all' allegato I del regolamento (UE) n. 1306/2013;

□ l) misure rivolte al benessere e alla biodiversità animale;

□ m) profili sanitari delle pratiche zootecniche.

A tal fine, allega:

1) Dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi dell’art. 46 e 47 del DPR n. 445 del 28 dicembre 2000,

attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 dell’Avviso e dei requisiti di ordine generale;

2) Autorizzazione al trattamento dei dati personali ex D.lgs. 196/2003 e s.m.i.;

3) Curriculum vitae di ciascun consulente componente lo Staff tecnico del richiedente, comprensivo

della liberatoria alla pubblicazione dello stesso sul sito istituzionale della Regione Campania;

4) Lettere di intenti sottoscritte con i consulenti.

SI CHIEDE CHE TUTTE LE COMUNICAZIONI RELATIVE ALLA PRESENTE PROCEDURA DI GARA VENGANO

INVIATE AL SEGUENTE RECAPITO DI POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA:

……………………………………………………………..……………………….……………………………...

Luogo e data

LA PRESENTE VIENE SOTTOSCRITTA INTERAMENTE A MEZZO FIRMA DIGITALE, AI SENSI DELL’ART. 15 COMMA 2 BIS

DELLA LEGGE 241/1990 e S.M.I. ED AI SENSI DELL’ART. 24 del D.LGS. 82/2005 E S.M.I

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28.12.2000 e ss.mm.ii., si allega copia del documento di

riconoscimento del sottoscrittore in corso di validità.

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Allegato n. 2 – Dichiarazione

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

(Art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Oggetto: Avviso pubblico per il riconoscimento dei soggetti erogatori del sistema di consulenza aziendale

in agricoltura. Dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di cui all’art. 4 dell’Avviso

e dei requisiti di carattere generale.

Il/La sottoscritto/a …………………………………………… nato/a a ……………………………. prov.

……………….. il ………………………… e residente a ……………………………. prov. ……………………..

indirizzo e n. civico ………………………………. Tel. ………………….. mail …………………………… PEC

………………………………………., Codice Fiscale ……………………………….,

in qualità di legale rappresentante legale/titolare dell’organismo di consulenza denominato

….…………………………………………………………………………………………………………………….forma

giuridica …………………………………………………………………………………………………… con sede

legale in ………………………… indirizzo e n. civico ………………………….. prov. ………………………, Tel.

……………………………, mail ………………………… PEC …………………………. Partita IVA

……………………………………, iscritto presso la CCIAA di ……………………………………, numero REA

……………………….., del………………………..,

- consapevole delle sanzioni penali per le ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci e della

conseguente decadenza dai benefici di cui agli art. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;

- a conoscenza del fatto che saranno effettuati controlli anche a campione sulla veridicità delle

dichiarazioni rese;

DICHIARA

� che il soggetto richiedente è costituito con atto pubblico, come rilevabile dall’atto costitutivo allegato

alla presente;

� che il soggetto richiedente è un professionista iscritto all’albo dell’ordine/collegio

_________________________________ al n° ______ dal ________________ con P.IVA

_______________________________________________

� che il soggetto richiedente è iscritto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura

della Provincia di _________________ e gli estremi d’iscrizione sono i seguenti:

N° REGISTRO IMPRESE: DATA D’ISCRIZIONE:

N° REA: DATA D’ISCRIZIONE:

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2

che la sede operativa1 è sita in ……………………………………… indirizzo e n. civico

………………………………….. prov. ………………. Tel …………………………………………

� che i fini statutari del soggetto richiedente comprendono la realizzazione di attività di consulenza nel

settore agricolo, zootecnico o forestale;

� che, per l’erogazione dei servizi di consulenza aziendale, il soggetto richiedente dispone del seguente

Staff tecnico, in possesso dei requisiti previsti dall’art. 4 dell’Avviso in oggetto, come sintetizzati e

meglio specificati nei Curriculum Vitae allegati alla Domanda di partecipazione:

NUM. PROG

R.

NOME COGNOME CONTRATTO DI PRESTAZIONE

(1)

(SE ISCRITTO) (SE NON ISCRITTO) ORDINE / COLLEGIO

PROFESSIONALE TITOLO DI STUDIO

NUM. ANNI DI ESPERIENZA

FORMAZIONE DI BASE

(1) C = collaboratore; D = dipendente; P = prestazione professionale; S = socio.

� che il soggetto richiedente non presenta condizioni e/o situazioni ostative o comunque incompatibili

con i principi di cui all’art. 3, comma 1, dell’Avviso in oggetto, ovvero, al fine di garantire il rispetto del

principio di separatezza di cui all'art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91

convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, e all'art. 13, comma 2, del

Regolamento UE 1306/2013, di non svolgere alcuna funzione di controllo sull’erogazione di

finanziamenti pubblici in agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità

delle predette erogazioni, nel rispetto degli elementi di separatezza delle funzioni dettagliati nella

circolare del Mipaaf n. 2306 del 13 giugno 2016 avente ad oggetto “Sistema di consulenza aziendale

in agricoltura (art. 1-ter, DL n. 91 del 2014, conv. in legge n. 116 del 2014). Decreto interministeriale 3

febbraio 2016. Necessaria separatezza delle attività di controllo rispetto allo svolgimento delle attività

di consulenza”;

� (se del caso) di essere dotato delle seguenti strutture specificamente dedicate al supporto alle attività

di consulenza, rispetto alle quali è dimostrato il possesso dei requisiti previsti dalle relative norme

cogenti, come da documentazione allegata alla presente:

1) …………………………………………………………………………………………….autorizzata da

………………………………………………. Con atto n. ……del ………………………………….

2) …………………………………………………………………………………………….autorizzata da

………………………………………………. Con atto n. ……del ………………………………….

3) …………………………………………………………………………………………….autorizzata da

………………………………………………. Con atto n. ……del ………………………………….

4) …………………………………………………………………………………………….autorizzata da

………………………………………………. Con atto n. ……del ………………………………….

1 Indicare tutte le sedi operative così come riportate in Camera di Commercio

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3

DICHIARA, INOLTRE,

a) che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso

decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su

richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o

della comunità che incidono sulla moralità professionale o per delitti finanziari ed ogni altro delitto da

cui derivi, quale pena accessoria, l'incapacità di contrattare con la Pubblica Amministrazione;

b) (nel caso di società) di non essere soggetto a sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2, lettera

c) del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o ad altra sanzione che comporta il divieto di contrarre

con la Pubblica Amministrazione;

(Nel caso di società, le dichiarazioni, di cui ai predetti punti a) e b), devono sussistere in capo al titolare (e al direttore

tecnico), se si tratta di impresa individuale; al socio (e al direttore tecnico), se si tratta di s.n.c.; ai soci accomandatari (e

al direttore tecnico), se si tratta di s.a.s. Per altro tipo di società o consorzio, ai membri del consiglio di amministrazione,

direzione o vigilanza che abbiano la legale rappresentanza, al direttore tecnico e al socio unico persona fisica, ovvero al

socio di maggioranza in caso di società con meno di quattro soci).

c) di non essere oggetto di procedure concorsuali ovvero in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di

concordato preventivo, e/o di non essere in presenza di un procedimento in corso per la dichiarazione

di una di tali situazioni;

d) (se del caso) di non aver commesso gravi infrazioni debitamente accertate, alle norme in materia di

salute e sicurezza sul lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, tali da determinare la

commissione di reati penalmente rilevanti;

SI IMPEGNA (a pena di decadenza)

� a rispettare tutti i termini, le condizioni e gli obblighi indicati nell’Avviso e nelle Disposizioni attuative

approvati con DRD ……… del ………….;

� ad erogare i servizi di consulenza aziendale con i consulenti sopra indicati;

� a predisporre per tutti i consulenti e gli operatori dello staff tecnico le attività di aggiornamento

professionale nei relativi ambiti di consulenza con periodicità almeno triennale;

� a comunicare tempestivamente agli Uffici regionali di competenza ogni eventuale variazione delle

informazioni trasmesse precedentemente, nonché ogni atto o fatto che comporti il venir meno dei

requisiti minimi d’idoneità e l’eventuale instaurarsi di situazioni di incompatibilità con i servizi di

consulenza aziendale, anche relativamente ai singoli operatori;

� a fornire o ad esibire agli organismi competenti al controllo tutta la documentazione richiesta presso la

propria sede od altra indicata come luogo di conservazione dei documenti;

AUTORIZZA

gli addetti al controllo incaricati dagli Uffici regionali di competenza ad effettuare, anche presso le proprie

sedi, tutti i controlli tecnici ed amministrativi ritenuti necessari nella fase istruttoria ed anche

successivamente al riconoscimento dell’idoneità all’erogazione di servizi di consulenza.

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4

Allega la seguente documentazione:

□ copia del Codice Fiscale;

□ copia dell’atto costitutivo e statuto vigente del soggetto richiedente;

□ autocertificazione del legale rappresentante d’iscrizione al Registro imprese con dicitura di vigenza,

situazione fallimentare ed antimafia (non necessario per le associazioni tra professionisti);

□ autodichiarazione, compilata dal legale rappresentante, che attesti il possesso dei poteri di

rappresentanza legale;

□ (se del caso) documentazione relativa alle strutture specificamente dedicate al supporto alle attività di

consulenza:

• copia del contratto di locazione/titolo di proprietà/comodato d’uso della sede operativa,

opportunamente registrato presso l’Agenzia delle Entrate;

• copia del certificato di destinazione d’uso della sede operativa rilasciato dal Comune ovvero valida

documentazione rilasciata dagli uffici preposti attestante l’iter procedurale in corso per il rilascio;

• copia del certificato di abitabilità/agibilità dei locali della sede operativa rilasciato dal Comune ovvero

valida documentazione rilasciata dagli uffici preposti attestante l’iter procedurale in corso per il

rilascio;

• perizia asseverata di un professionista abilitato che certifichi l’idoneità dei locali allo svolgimento

dell’attività prevista in riferimento alle leggi sul superamento delle barriere architettoniche;

• copia della visura catastale relativa alla sede operativa planimetria della sede sottoscritta e timbrata

da tecnico abilitato;

• copia del certificato di conformità degli impianti (termico, elettrico, idraulico) ai sensi della vigente

normativa in materia;

• copia dell’inventario delle attrezzature e delle apparecchiature presenti in sede, relativa certificazione

di conformità e delle licenze dei software impiegati;

• copia del Documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori con

individuazione delle misure di prevenzione e protezione e dei dispositivi di protezione individuali e

programma delle misure per il miglioramento della sicurezza nel tempo, ai sensi del D.lgs. 81/08,

compreso misure antincendio e primo soccorso.

Luogo e data

LA PRESENTE VIENE SOTTOSCRITTA INTERAMENTE A MEZZO FIRMA

DIGITALE, AI SENSI DELL’ART. 15 COMMA 2 BIS

DELLA LEGGE 241/1990 e S.M.I. ED AI SENSI

DELL’ART. 24 del D.LGS. 82/2005 E S.M.I

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28.12.2000 e ss.mm.ii., si allega copia del documento di

riconoscimento del dichiarante in corso di validità.

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1

Allegato n. 3 – Autorizzazione al trattamento dei d ati personali

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA

(Art. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Oggetto: Avviso pubblico per il riconoscimento dei soggetti erogatori del sistema di consulenza aziendale

in agricoltura. Autorizzazione al trattamento dei dati personali ex D.lgs. 196/2003 e s.m.i.

Il/La sottoscritto/a …………………………………………… nato/a a ……………………………. prov.

……………….. il ………………………… e residente a ……………………………. prov. ……………………..

indirizzo e n. civico ………………………………. Tel. ………………….. mail …………………………… PEC

………………………………………., Codice Fiscale ……………………………….,

in qualità di legale rappresentante legale/titolare dell’organismo di consulenza denominato

….…………………………………………………………………………………………………………………….form

a giuridica …………………………………………………………………………………………………… con sede

legale in ………………………… indirizzo e n. civico ………………………….. prov. ………………………, Tel.

……………………………, mail ………………………… PEC …………………………. Partita IVA

……………………………………, iscritto presso la CCIAA di ……………………………………, numero REA

……………………….., del………………………..,

� consapevole delle sanzioni penali per le ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci e della

conseguente decadenza dai benefici di cui agli art. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;

� a conoscenza del fatto che saranno effettuati controlli anche a campione sulla veridicità delle

dichiarazioni rese;

AUTORIZZA

ai sensi e per gli effetti dell’art. 13 del Decreto Legislativo n. 196/2003, l’acquisizione ed il trattamento,

anche informatico, dei dati contenuti nella Domanda di partecipazione all’Avviso in oggetto e negli allegati,

esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e per altri

procedimenti ad esso connessi, nonché la pubblicazione, anche parziale, dei dati presenti, sul sito internet

istituzionale dell’Assessorato all’Agricoltura, sezione “Servizi di consulenza aziendale in agricoltura”.

Luogo e data

LA PRESENTE VIENE SOTTOSCRITTA INTERAMENTE A MEZZO FIRMA

DIGITALE, AI SENSI DELL’ART. 15 COMMA 2 BIS

DELLA LEGGE 241/1990 e S.M.I. ED AI SENSI

DELL’ART. 24 del D.LGS. 82/2005 E S.M.I.

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28.12.2000 e ss.mm.ii., si allega copia del documento di

riconoscimento del dichiarante in corso di validità.

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Curriculum Vitae Sostituire con Nome (i) Cognome (i)

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INFORMAZIONI PERSONALI Sostituire con Nome (i) Cognome (i) [Tutti i campi del CV sono facoltativi. Rimuovere i campi vuoti.]

Sostituire con via, numero civico, codice postale, città, paese

Sostituire con numero telefonico Sostituire con telefono cellulare

Sostituire con indirizzo e-mail

Sostituire con sito web personale

Sostituire con servizio di messaggistica istantanea Sostituire con account di messaggistica

Sesso Indicare il sesso | Data di nascita gg/mm/aaaa | Nazionalità Indicare la nazionalità

ESPERIENZA

PROFESSIONALE

[Inserire separatamente le esperienze professionali svolte iniziando dalla più recente.]

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

COMPETENZE PERSONALI

[Rimuovere i campi non compilati.]

OCCUPAZIONE PER LA QUALE SI CONCORRE

POSIZIONE RICOPERTA OCCUPAZIONE DESIDERATA

TITOLO DI STUDIO DICHIARAZIONI PERSONALI

Sostituire con lavoro richiesto / posizione / occupazione desiderata / studi intrapresi / dichiarazioni personali (eliminare le voci non rilevanti nella colonna di sinistra)

Sostituire con date (da - a) Sostituire con il lavoro o posizione ricoperta Sostituire con nome e località del datore di lavoro (se rilevante, indirizzo completo e indirizzo sito web

▪ Sostituire con le principali attività nel campo dell’assistenza tecnica o della consulenza nell’ambito per il quale si richiede l’accreditamento. Indicare gli estremi dell’attestazione di buon esito del servizio di assistenza tecnica / consulenza prestato, che deve essere allegata al CV.

Attività o settore Sostituire con il tipo di attività o settore

(Eventuale) Iscrizione ad Albi professionali

Inserire gli estremi dell’iscrizione all’Ordine o al Collegio professionale nazionale

Sostituire con date (da - a) [Inserire separatamente i corsi frequentati iniziando da quelli più recenti.]

Sostituire con la qualifica rilasciata Sostituire con il livello

QEQ o altro, se conosciuto

Sostituire con il nome e l'indirizzo dell'organizzazione erogatrice dell'istruzione, formazione e aggiornamento (se rilevante, indicare il paese), indicando la durata del corso. Indicare gli estremi dell’attestato di frequenza con profitto, che deve essere allegato al CV.

▪ Sostituire con un elenco delle principali materie trattate o abilità acquisite

Lingua madre Sostituire con la lingua(e) madre

Altre lingue COMPRENSIONE PARLATO PRODUZIONE SCRITTA

Ascolto Lettura Interazione Produzione orale

Sostituire con la lingua Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Sostituire con il nome del certificato di lingua acquisito. Inserire il livello, se conosciuto

Sostituire con la lingua Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Sostituire con il nome del certificato di lingua acquisito. Inserire il livello, se conosciuto Livelli: A1/A2: Utente base - B1/B2: Utente intermedio - C1/C2: Utente avanzato

Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue

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Curriculum Vitae Sostituire con Nome (i) Cognome (i)

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ULTERIORI INFORMAZIONI

ALLEGATI

Competenze comunicative Sostituire con le competenze comunicative possedute. Specificare in quale contesto sono state acquisite. Esempio: ▪ possiedo buone competenze comunicative acquisite durante la mia esperienza di direttore vendite

Competenze organizzative e gestionali

Sostituire con le competenze organizzative e gestionali possedute. Specificare in quale contesto sono state acquisite. Esempio: ▪ leadership (attualmente responsabile di un team di 10 persone)

Competenze professionali Sostituire con le competenze professionali possedute non indicate altrove. Esempio: ▪ buona dei processi di controllo qualità (attualmente responsabile del controllo qualità)

Competenza digitale AUTOVALUTAZIONE

Elaborazione delle

informazioni Comunicazione Creazione di

Contenuti Sicurezza Risoluzione di problemi

Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello Inserire il livello

Livelli: Utente base - Utente intermedio - Utente avanzato Competenze digitali - Scheda per l'autovalutazione

Sostituire con il nome del(i) certificato(i) TIC Sostituire con altre competenze informatiche possedute. Specificare in quale contesto sono state

acquisite. Esempio: ▪ buona padronanza degli strumenti della suite per ufficio (elaboratore di testi, foglio elettronico,

software di presentazione) ▪ buona padronanza dei programmi per l’elaborazione digitale delle immagini acquisita come

fotografo a livello amatoriale

Altre competenze Sostituire con altre rilevanti competenze non ancora menzionate. Specificare in quale contesto sono state acquisite. Esempio: ▪ falegnameria

Patente di guida Sostituire con la categoria/e della patente di guida. Esempio: B

Pubblicazioni Presentazioni

Progetti Conferenze

Seminari Riconoscimenti e premi Appartenenza a gruppi /

associazioni Referenze

Menzioni Corsi

Certificazioni

Esempio di pubblicazione: ▪ Come scrivere un CV di successo, New Associated Publisher, Londra, 2002. Esempio di progetto: ▪ La nuova biblioteca pubblica di Devon. Architetto a capo del progetto e realizzazione, della

supervisione della commessa e della costruzione (2008-2012).

Sostituire con la lista di documenti allegati al CV. Esempio: ▪ copia delle laurea e qualifiche conseguite ▪ copia delle attestazioni di buon esito relative all’assistenza tecnica o alla consulenza prestata, al fine

della dimostrazione dell’esperienza lavorativa ▪ copia degli attestati di frequenza con profitto relativi alla formazione di base e all’attività di

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Curriculum Vitae Sostituire con Nome (i) Cognome (i)

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aggiornamento

Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà

(resa ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445)

Il / la sottoscritto/a, - consapevole delle sanzioni penali per le ipotesi di falsità in atti e di dichiarazioni mendaci e

della conseguente decadenza dai benefici di cui agli art. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;

- a conoscenza del fatto che saranno effettuati controlli anche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese;

DICHIARA

- che le informazioni riportate nel presente Curriculum vitae rispondono a verità; - di non svolgere alcuna funzione di controllo sull’erogazione di finanziamenti pubblici in

agricoltura e nel settore agroalimentare, nonché sulla legittimità e regolarità delle predette erogazioni, nel rispetto degli elementi di separatezza delle funzioni dettagliati nella circolare del Mipaaf n. 2306 del 13 giugno 2016 avente ad oggetto “Sistema di consulenza aziendale in agricoltura (art. 1-ter, DL n. 91 del 2014, conv. in legge n. 116 del 2014). Decreto interministeriale 3 febbraio 2016. Necessaria separatezza delle attività di controllo rispetto allo svolgimento delle attività di consulenza”;

- (ove ricorre) di essere iscritto presso l’Ordine o il Collegio professionale nazionale sotto specificato con i seguenti estremi d’iscrizione: - Ordine e/o il Collegio professionale nazionale: ………………………… - Numero iscrizione: …………………………………. - Data di iscrizione: …………………………………. - di aver svolto la formazione prevista dai rispettivi piani formativi e di

aggiornamento professionale ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137, come si evince dal presente Curriculum Vitae;

oppure - di possedere il titolo di studio richiesto per l’iscrizione all’Ordine o al Collegio professionale di

riferimento ovvero ……………………… ; ed inoltre: - di avere documentata esperienza lavorativa di almeno 3 anni nel campo

dell'assistenza tecnica o della consulenza nell’ambito di consulenza ………. e di disporre della relativa attestazione di buon esito del servizio di assistenza tecnica/consulenza prestato, come si evince dal presente Curriculum Vitae;

oppure: - di possedere un attestato di frequenza/con profitto, per l’ambito di consulenza

…………………., al termine di una formazione di base che rispetti i criteri minimi previsti dall’art.4 dell’Avviso, come si evince dal presente Curriculum Vitae;

- di impegnarsi a svolgere le attività di aggiornamento nel relativo ambito di consulenza professionale con periodicità almeno triennale;

e AUTORIZZA

- il trattamento dei propri dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196

"Codice in materia di protezione dei dati personali”; - la pubblicazione del presente Curriculum nell’area pubblica del sito istituzionale della

Regione Campania www.regione.campania.it. Luogo e data

Firma

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 38, D.P.R. 445 del 28.12.2000 e ss.mm.ii., si allega copia del documento di riconoscimento del dichiarante in corso di validità.

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(da stampare su carta intestata dell’organismo di consulenza)

1

LETTERA D’INTENTI

I sottoscritti:

- ……………………………………………, in qualità di legale rappresentante legale/titolare

dell’organismo di consulenza denominato

….…………………………………………………………………………………….

forma giuridica …………………………………………………………………………………………………

con sede legale in ………………………… indirizzo e n. civico ………………………….. prov.

………………………, Tel. ……………………………, mail ………………………… PEC

…………………………. Partita IVA ……………………………………, iscritto presso la CCIAA di

……………………………………, numero REA ……………………….., del……………………….., (di

seguito organismo di consulenza);

- ……………………… in qualità di consulente .……………………….., iscritto all’Ordine/al Collegio

professionale ………………………….. dal …………………, con sede in ……………….……… alla via

………………………n. civico …………………... Prov. ……………, Tel. ……………………………, mail

…………………………, PEC …………………………. (di seguito consulente),

oppure

……………………… in qualità di consulente .……………………….., in possesso dei requisiti di cui al

Decreto interministeriale 3 febbraio 2016, art. 4 comma 2, residente in ………….……… alla via

………………………n. civico ……... Prov. ……………, Tel. ……………………………, mail

…………………………, PEC …………………………. (di seguito consulente),

PREMESSO CHE

- il Decreto interministeriale 3 febbraio 2016 “Istituzione del sistema di consulenza aziendale in

agricoltura” stabilisce le disposizioni attuative del sistema di consulenza in agricoltura;

- possono accedere al sistema di consulenza aziendale, ai sensi dell’art. 5, comma 1, del Decreto

interministeriale 3 febbraio 2016, gli organismi che contemplino, tra le proprie finalità, le attività di

consulenza nel settore agricolo, zootecnico o forestale e che dispongano di uno o più consulenti, dotati

di adeguate qualifiche e regolarmente formati in almeno uno degli ambiti di consulenza di cui

all’allegato 1 del suddetto Decreto, che non siano in posizioni di incompatibilità secondo i principi di

cui all’art.3, comma 1 del Decreto stesso;

- la Regione Campania ha pubblicato l’Avviso pubblico per il riconoscimento dei soggetti erogatori di

servizi di consulenza aziendale in agricoltura e i relativi allegati, giusto Decreto n.. …… del ………;

- l’organismo di consulenza

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(da stampare su carta intestata dell’organismo di consulenza)

2

- intende presentare Domanda di riconoscimento a valere sul suddetto Avviso relativamente all’ambito

di consulenza …………………e avvalersi della prestazione professionale del consulente;

TUTTO CIO’ PREMESSO,

CHE COSTITUISCE PARTE INTEGRANTE E SOSTANZIALE DELL A PRESENTE,

LE PARTI SI IMPEGNANO

- a collaborare , nel caso in cui l’organismo di consulenza venga riconosciuto quale soggetto erogatore

del sistema di consulenza aziendale in agricoltura ai sensi dell’Avviso pubblico per il riconoscimento

dei soggetti erogatori di servizi di consulenza aziendale in agricoltura, giusto DRD n. ……… del

………., in attuazione di quanto previsto nel Decreto interministeriale 3 febbraio 2016 «Istituzione del

sistema di consulenza aziendale in agricoltura»;

- qualora la domanda di riconoscimento si concluda positivamente e successivamente alla iscrizione

nel Registro Unico dell’organismo di consulenza da parte della Regione Campania, a sottoscrivere

apposita Convenzione regolante i rapporti di prestazione professionale per la fornitura dei servizi di

consulenza di cui all’ambito di consulenza ………………………;

- a collaborare fra loro, nell’ambito e per tutta la durata del rapporto di prestazione professionale, su

base di reciproca esclusività.

Luogo e Data

L’Organismo di consulenza

(legale rappresentante)

_______________________________

Il Consulente

____________________