Giu2014

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Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi Intervista all'astro nascente del Frosinone Calcio Mirko Gori Tagliaferri a pag. 27 Cala il sipario sul Festival del- la Letteratura di Frosinone, successo oltre le aspettative Sperduti a pag. 21 La vita di chi si sposta ogni giorno in treno per lavoro dalla Ciociaria a Roma è dav- vero un incubo. Incidenti, guasti, carenza di vagoni e posti a sedere i principali motivi di disagio. Ma qualcosa pare stia cambian- do con l'intervento della Regione Lazio… Strambi, Tagliaferri, Antonucci alle pagg. 2 e 3 VARIE EVENTI SPORT Pendolari tra ombre e qualche spiraglio… TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT Anno XXI n° 3 - Luglio 2014 MODA E ATTUALITA’ - "Così ho sconfitto il cancro". Testimonianza di un giovane stilista ciociaro a pag. 26 STORIE E PERSONAGGI - Vecchi mestieri: "i ra- nonghiari" oggi e nella storia a pag. 24

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Gente Comune Giugno 2014

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Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie

Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi

Intervista all'astro nascentedel Frosinone Calcio MirkoGori

Tagliaferri aa ppag. 227

Cala il sipario sul Festival del-la Letteratura di Frosinone,successo oltre le aspettative

Sperduti aa ppag. 221

La vita di chi si sposta ogni giorno in trenoper lavoro dalla Ciociaria a Roma è dav-vero un incubo. Incidenti, guasti, carenzadi vagoni e posti a sedere i principali motividi disagio. Ma qualcosa pare stia cambian-do con l'intervento della Regione Lazio…Strambi, Tagliaferri, Antonucci alle pagg. 2 e 3

VARIEEVENTI SPORT

Pendolari tra ombre e qualche spiraglio…

TTRRAA UUNN’’EEDDIIZZIIOONNEE EE LL’’AALLTTRRAA SSEEGGUUIICCII SSUU WWWWWW..GGEENNTTEE-CCOOMMUUNNEE..IITT

Anno XXI n° 3 - Luglio 2014

MODA E ATTUALITA’ - "Così ho sconfitto il cancro".Testimonianza di un giovane stilista ciociaro

a ppag. 226

STORIE E PERSONAGGI - Vecchi mestieri: "i ra-nonghiari" oggi e nella storia a ppag. 224

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Apertura2

Un nuovo Vivalto da Cassino per RomaZingaretti: "Le cose iniziano a cambiare con i fatti"C

on il Vivalto per la linea Fl6 RomaTermini-Frosinone-Cassino, inaugu-rato a Cassino dal presidente dellaRegione Lazio Nicola Zingaretti e

dal consigliere regionale Mauro Buschini,sale a 9 il numero dei nuovi treni conse-gnati per il trasporto pendolare del Lazio. Il convoglio fa parte dei 26 previsti dal-l'intesa siglata nei mesi scorsi dalla Regio-ne e da Trenitalia per la modifica dellaconvenzione attuativa del contratto diservizio certificando lo sblocco e la dispo-nibilità di 35 milioni di euro di fondi re-gionali."Mi auguro che arrivi un messaggio a tuttii cittadini di Cassino: le cose cambiano epossono cambiare. Nel Lazio sono iniziatea cambiare con i fatti". Lo ha detto il pre-sidente della Regione Lazio, Nicola Zinga-retti, a Cassino per l'inaugurazione delnuovo treno Vivalto. "Noi sappiamo che iltema del pendolarismo è uno dei problemipiù grandi del Lazio e anche di questo ter-ritorio, ce lo dicono i pendolari, le asso-ciazioni, i sindaci. E purtroppo non c'era

una risposta. Oggi arriva un nuovo treno -ha aggiunto Zingaretti - e dopo la sotto-scrizione di un protocollo con la RegioneMolise non sarà soppressa nessuna corsa.Quindi, ci saranno più treni sulla Cassino-Roma - Roma-Cassino, più corse e treni più

puliti, perché grazie a un investimentodelle Ferrovie qui ci sarà la piattaformalavaggio treni che offrirà quindi un servi-zio di qualità". Questa, ha concluso Zinga-retti, "è una bella notizia perché dimostrache le cose cambiano e in meglio perché

sono le conferme del buon governo. Oggici sono più treni perché paghiamo i debi-ti, paghiamo i fornitori, le cose stanno mi-gliorando e il beneficio è per i cittadini"."Una nuova fase nella Regione Lazio si staaprendo anche sul tema mobilità - le paro-le del Consigliere regionale Mauro Buschi-ni-. Conosciamo le problematiche che af-fliggono i pendolari e operiamo per rende-re migliori i loro spostamenti: il compito èdifficile perché le problematicità restano evanno affrontate, ma dove altri tagliavanonoi inauguriamo nuovi servizi e miglioria-mo l'efficienza dei collegamenti. Lavoria-mo soprattutto per i tantissimi viaggiato-ri che quotidianamente raggiungono Romada Cassino, passando ovviamente per ilcapoluogo e le altre principali stazionidella nostra Provincia. Non vogliamo dire di aver risolto tutti iproblemi, ma con impegno e passione ini-ziamo ad offrire le prime concrete soluzio-ni. Per questo un sentito grazie all'opera diNicola Zingaretti".

Riccardo SStrambi

Tutti i disagi dei pendolari nella tratta Cassino - RomaF

inalmente, con il governo regionaletargato Zingaretti, i problemi legatial pendolarismo e in particolar mo-do quelli sulla tratta Cassino-Roma,

iniziano ad essere affrontati in manierafattiva. Troppo, però, c'è ancora da fare. Idisagi per i pendolari, inutile negarlo, re-stano molteplici e i risultati del cambio dirotta sulla mobilità intrapreso dalla Regio-ne sono visibili, ma naturalmente sino aun certo punto visto che parliamo di ungoverno regionale che si è insediato dapoco più di un anno e che sta intervenen-do su problemi che perdurano da un tempoquasi incalcolabile. Non capita di rado, infatti, che i viaggia-tori debbano subire ritardi, soppressioni,mancanza di igiene o tempi d'impiego ec-

cessivamente lunghi. Le lamentele mag-giori, spesso, ricadono sulle pessime con-dizioni strutturali delle stazioni e dei trenistessi, freddi d'inverno ed eccessivamentecaldi d'estate. Molti, invece, quelli che la-mentano la mancanza di organizzazione edi assistenza da parte degli addetti ai la-vori: spesso i ritardi non vengono neanchesegnalati, impedendo in questo modo aiviaggiatori di cercare soluzioni alternativenell'arco di breve tempo. Altra questionespinosa è relativa al sovraffollamento:pagare il prezzo intero di un abbonamen-to o di un biglietto e poi essere costrettiad affrontare la tratta interamente in pie-di, magari tra un'immensa folla nei vago-ni, non è proprio il massimo.

Riccardo SStrambi

SPECIALE PENDOLARIA cura di: Riccardo Strambi, Andrea Tagliaferri e Pietro Antonucci

Il taglio del nastro a Cassino con Nicola Zingaretti, Mauro Buschini e il prefetto E. Zarrilli

La stazione di Frosinone

Difficile la vita del pendolare in treno, traconvogli in ritardo, guasti, carrozze alfreddo polare o a temperature equatoriali.Ma difficile è anche la permanenza dei

viaggiatori nelle stazioni ferroviarie attraversatedalla linea Roma-Cassino: piccole, scomode, talvol-ta sporche. Partendo da Ceccano, la stazione è sta-ta restaurata già da un po' di tempo e appare comeuna delle più adeguate. Subito dopo, salendo versoRoma, la stazione di Frosinone, i pendolari gradi-rebbero una sala d'attesa più confortevole, ma an-che servizi igienici più adeguati; troppo corta, infi-ne, la copertura lungo i binari: nelle ore di punta,

la gente resta sotto il sole cocente o sotto la piog-gia battente. Quindi, Ferentino: spesso oggetto diatti vandalici, meriterebbe una completa ristruttu-razione: difficile trovare un biglietto se non ci si èpremuniti prima del viaggio. Morolo e Sgurgola so-no due stazioni considerate "piccole", anche seconoscono un traffico non indifferente: arredi piùcomodi sarebbero graditi per il pubblico. Infine, siarriva alla stazione di Anagni-FFiuggi, molto fre-quentata dato che poi da qui partono servizi busverso le due località: anche in questo caso siimporrebbe un rifacimento degli spazi.

Pietro AAntonucci

Le stazioni ciociare: poca qualità, tanto da fare

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TRASPARENZALa Regione Lazio monitora la qualità del servizio offertoda Trenitalia, ma i risultati del monitoraggio non sonomai stati resi pubblici.Noi chiediamo che i risultati del monitoraggio siano rego-larmente pubblicati dalla Regione (come avviene nellaRegione Toscana ad esempio) e che di conseguenza vengareso noto l'ammontare delle penali dovute da Trenitalia incaso di disservizi. Tale richiesta, più volte reiterata neitavoli di confronto organizzati dall'Assessorato ai Traspor-ti, risulta ad oggi disattesa.

RATEIZZAZIONENonostante quanto pubblicizzato sui siti dei vari gestoridel trasporto coinvolti nel servizio integrato (ATAC,

Me.T.Ro., Co.Tra.L., Trenitalia) non esiste la possibilità dirateizzare l'importo dell'abbonamento annuale (688,40).È stata la nostra associazione a sottoporre alla Regionequesto problema lo scorso febbraio ed ora, a partire dalprossimo Settembre, la rateizzazione sarà di nuovo possi-bile grazie ad un accordo stipulato dalla Regione con Uni-credit. Riteniamo questa una nostra piccola vittoria ma,soprattutto, un esempio di fruttuosa collaborazione conl'ente de La Pisana.

LINEA AALTA VVELOCITA'Collegare Roma a Frosinone in circa 35' e Cassino a Romain circa 60' non è un utopia.È il caso di ricordare infatti che ad oggi esistono 2 lineeche uniscono la Provincia di Frosinone con Roma, la linea

FL6 e la linea Alta Velocità:la prima è congestionata, laseconda sottoutilizzata.Noi chiediamo l'introduzionedi un minimo di 4 treni checolleghino Cassino e Frosi-none a Roma (Termini o Ti-burtina) nelle fasce pendola-

ri utilizzando la linea AV a partire dall'interconnessione diSgurgola (già esistente). I treni percorrerebbero la trattaCassino-Sgurgola (in entrambe le direzioni) sulla lineaFL6 per poi immettersi sulla Linea Alta Velocità fino a Ro-ma. Il progetto, come confermato da RFI e Trenitalia, èfattibile tecnicamente ma necessita di un certo investi-mento iniziale per l'acquisto di nuovi treni. Tale investi-mento però, considerato anche il lungo periodo di am-mortamento, non varierebbe significativamente l'importodel contratto di Servizio ma rappresenterebbe uno stimo-lo all'economia dell'intera provincia che manca dai tempidella cassa del mezzogiorno. Il beneficio sarebbe inoltresignificativo anche per gli utenti della provincia di Romache, pur non usufruendo dei treni veloci, avrebbero unmaggior numero di posti a disposizione essendo deviatisull'altra linea la maggior parte degli utenti provenientidal frusinate.Riteniamo che un progetto del genere meriti, quanto me-no, una attenta analisi da parte della Regione ma, anco-ra una volta, non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta intal senso.

Ass. RRoma-CCassino [email protected] - PPres. PPietro FFargnoli

3Apertura

DAVIDE, 333 AANNI, GGUIDA TTURISTICA

Da qquanti aanni ffa iil ppendolare, ssu qqualetratta ee iin qquali oorari?Quasi 2 anni, sulle tratte Roma-Caserta eRoma - Cassino; i miei orari sono variabi-li, da Frosinone 6.02, 6.42 o 7.08 e da Ro-ma 13.42, 14.42 o 18.07, 18.42 o 19.07dipende dalla giornata lavorativaQuali ssono ii pproblemi ppiù ffrequenti rriscon-trati vviaggiando iin ttreno?Mancato rispetto degli orari, piccoli egrandi ritardi, mancanza di qualsiasi tipodi comunicazione ai passeggeri, non fun-zionamento dei bagni a bordo e treni nonattrezzati per passeggini o carrozzine, nonadatto per un invalido; a volte non funzio-na il riscaldamento o l'aria condizionata, ein quel caso il capotreno è irreperibileÈ ccambiato qqualcosa nnegli aanni iin mmeglioo iin ppeggio?Gli orari all'inizio venivano rispettati, oranon mi sorprendo più per i 5-10 minuti diritardo che ci sono ogni mattina, lo mettogià in conto. E' migliorato il fatto che ognitanto c'è qualche carrozza nuova e chepassano più treni Vivalto, più nuovi e puli-ti, a differenza dei treni per Caserta chesono in servizio credo da troppi anni

Quali ssuggerimenti ddarebbe aalle aammini-strazioni rresponsabili ddel sservizio ssepotesse?Suggerirei moltissime cose, innanzituttoun confronto con una delegazione di pen-dolari per risolvere i mille problemi; dispiegare se il fatto che non funzioni il ser-vizio dipenda dal bilancio in passivo, o difornire maggiori spiegazioni sui disservizi;di aumentare i treni o se non fosse possi-bile di riorganizzare il sistema: non è pos-sibile vedere treni nuovi e vuoti alle 11 dimattina come mi è capitato con interecarrozze a disposizione e al tempo stessoalle 6 dello stesso giorno vedere gente,per esempio a Zagarolo, che non riesceneanche a trovare un posto in piedi, nonha senso. Suggerirei inoltre di porgere scuseo rimborsi o sconti ai pendolari imbufalitiche pagano caro un servizio inadeguatoCi rracconti uun eepisodio pparticolare cche lle èècapitato nnegli aanni ee cche ddimostra lla ddeli-catezza ddella ssituazione ddel ppendolarismo.La gente è talmente esasperata che nondimenticherò mai due episodi molto simi-li: ero seduto in fondo, ed ho notato dal-l'altra parte un ragazzo non vedente e duesignori molto anziani, credo sui 90 anni,che dopo aver percorso metà carrozza non

avevano ancora trovatoposto sul treno perchénessuno si degnava dialzarsi. Sono le due fac-ce di una stessa meda-glia, c'è al tempo stessomolta ignoranza o indif-ferenza, e dall'altra par-te una grande umanità,ci si sente come in una grande famigliadove si condividono gioie e dolori, biscot-ti e bottigliette d'acqua, giornali raccoltiqui e lì o racconti di vita. Di sicuro, un'e-sperienza indimenticabile ad ogni singoloviaggio, non si sa mai quel che potrà acca-dere e quando si arriverà a destinazione.

TINA, 335 AANNI, IIMPIEGATA

Da qquanti aanni ffa iil ppendolare, ssu qqualetratta ee iin qquali oorari?4 anni, Roma - Cassino, (da Frosinone6e42 e da Roma 16e05 ) (salvo complica-zioni)!Quali ssono ii pproblemi ppiù ffrequenti rriscon-trati vviaggiando iin ttreno?Ritardi inspiegabili, aria condizionatad'inverno e riscaldamento d'estate!È ccambiato qqualcosa nnegli aanni iin mmeglio

o iin ppeggio?Forse in meglio… ricordo che viaggiavomolto spesso in piedi e invece ora mi capi-ta raramente… avranno aggiunto più car-rozze!!!Quali ssuggerimenti ddarebbe aalle aammini-strazioni rresponsabili ddel sservizio ssepotesse?Suggerirei agli amministratori di provareuna settimana da pendolari per potersirendere conto delle effettive condizioni e,ovviamente migliorare il servizio!Ci rracconti uun eepisodio pparticolare cche lle èècapitato nnegli aanni ee cche ddimostra lla ddeli-catezza ddella ssituazione ddel ppendolarismo.Si conosce gente, si capiscono gli intral-lazzi… in fondo ci si diverte se la si pren-de con molta filosofia.

Andrea TTagliaferri

Interviste ai pendolariSPECIALE PENDOLARI

A cura di: Riccardo Strambi, Andrea Tagliaferri e Pietro Antonucci

Le principali proposte dell'Ass. Roma-Cassino Express per il miglioramento del servizio

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie,eventi da segnalare?Scrivi a Gente Comune:

[email protected] chiama o invia un fax allo:

0775 441344

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"L’ostruzionismo dei grillini non hafermato la maggioranza in consiglioregionale e dopo alcuni giorni inaula, è stata approvata la legge 147

sulla spending review, un passo moltoimportante per la Regione che continua ilprocesso di riforma e razionalizzazionedell’ente. Finalmente, la buona politicatorna ad incidere sulla vita dei cittadini.Un grazie va al Presidente Nicola Zingaret-ti, al Partito Democratico, alla maggioran-za tutta, al comportamento corretto diparte dell'opposizione, all'assessore albilancio Alessandra Sartore e in generale atutti quelli che hanno collaborato per lastesura di una legge che avrà ripercussio-ni positive sul territorio. Con meno tasse emeno burocrazia, punti cardine della 147, ilLazio riparte e continua quell’inversione dirotta intrapresa con il governo Zingaretti”.Lo dichiara il presidente della Commissio-ne Bilancio Mauro Buschini a margine del-l’approvazione delle legge regionale 147sulla spending review."Ci sono – spiega Buschini - significativiinterventi a sostegno dello sviluppo e del-l’occupazione nelle aree interessate dallacrisi dello stabilimento FIAT di Cassino. La

soppressione di due enti della nostra Pro-vincia, i consorzi riserve naturali "Lago diCanterno" e "Antiche città di Fragellae"con le competenze che passeranno ai par-chi tutelando il territorio con maggiore ef-

ficienza e con risparmi di risorse pubblichee ciò fa seguito al trasferimento delle com-petenze anche per i Consorzi "Grotte diPastena e Collepardo” ai rispettivi parchi.

E’ prevista – continua Buschini - l’esenzio-ne IRPEF anche per i soggetti con redditoimponibile fino a 28.000 euro e a be-nefi-ciarne saranno oltre 2 milioni di cittadini;si istituisce il “Fondo per il riequilibrio

territoriale dei Comuni del Lazio”, con unadotazione di oltre 90 MLN di euro per iltriennio. Ci sarà il taglio di circa 100 pol-trone attraverso la riduzione del numero

dei componenti degli organi di controllonelle Aziende Sanitarie Locali con il pas-saggio dei membri del collegio sindacaledagli attuali 5 a 3 e la riduzione dei mem-bri degli organi di revisione dei consorzi dibonifica, dell’Istituto Jemolo, IRVIT,ARSIAL e degli Enti Regionali di Gestionedelle Aree protette con l’istituzione di unrevisore unico, oltre alla soppressionedell’ABECOL. Sempre per citare alcuniesempi, la Regione fornirà per la primavolta a tutti i Comuni del Lazio il nuovosistema informatico unico (SUAP) per uni-formare e accelerare su tutto il territorio iprocedimenti e la modulistica per le im-prese. Ci sarà, ancora, una nuova discipli-na dell’apprendistato, che permetterà unavvicinamento più rapido al mondo dellavoro"."Questa legge, in sintesi, prevede menotasse per i cittadini e snellimento, sempli-ficazione e riduzione della burocrazia edelle strutture regionali con annessi inve-stimenti per il rilancio economico dei no-stri territori: il Lazio si sta mettendo incammino verso la ripresa, riconquistandofiducia e speranza per il futuro".

Riccardo SStrambi

4 Attualità

Meno tasse e meno burocrazia“Così il Lazio riparte”

Approvata lla 1147 ssulla sspending rreview. IIl ttesto uuscito ddalla CCommissione BBilancio ppresieduta dda BBuschini

Mauro Buschini presiede la Commissione Bilancio alla Pisana

Il Sole 24 Ore boccia l'Università degli studi di Cassino

Apagare, anche e soprattutto a livello di immagi-ne, sono sempre gli studenti. Ci riferiamo ovvia-mente a quelli meritevoli, e ce ne sono, che ven-gono ingiustamente danneggiati da statistiche

che sicuramente non tengono conto di molte questioni. Dall'analisi del Sole 24 Ore l'Università di Cassino nonesce sicuramente con una immagine positiva: l'Uniclam sipiazza al 53esimo posto nella classifica di tutti gli ateneiitaliani, peggio hanno fatto solo altre 6 università. Scarsa mmobilità iinternazionale ddegli sstudenti. Il quotidia-no economico come ogni anno ha stilato la graduatoria,

scegliendo però dei criteri rivisti rispetto a quelli dellescorse edizioni. Dodici gli indicatori che hanno portato aquesti risultati generali. Fondamentali quelli che misura-no gli stage nelle aziende e le esperienze internazionali,che indagano la capacità dell'ateneo di aprire all'esternol'esperienza di studio dei propri iscritti, offrendo strumen-ti in più da poter utilizzare nel mercato del lavoro. Men-tre sugli stage, l'università di Cassino si piazza a metàclassifica, per la mobilità internazionale è tra le peggioriquindici: pochi quindi i crediti ottenuti all'estero dai pro-pri studenti.

Elevatissimo iil ffenomeno ddell'abbandono. Nelle classifi-che pubblicate sul noto quotidiano, l'Ateneo di casa no-stra compare in particolare nella "lista nera" delle peggio-ri università d'Italia sia per gli "inattivi" sia per il feno-meno dell'abbandono. Gli studenti considerati "inattivi",ovvero coloro che non hanno ottenuto almeno 15 creditiformativi in un anno, a Cassino rappresentano il 41%contro una media nazionale che si attesta intorno al 34%(la peggiore in assoluto è Foggia con il 47%). Per quan-to riguarda gli studenti che non si iscrivono al secondoanno, invece, le stime risultano ancora peggiori: nel restod'Italia le media si attesta intorno al 15% mentre nell'U-niversità della bassa Ciociaria si sfiora addirittura il 22%(la Tuscia di Viterbo è maglia nera in questa speciale clas-sifica con il 29,5%).Positivo iil ggiudizio ddegli sstudenti ssui ccorsi. Cassino èsesta in Italia, tra le migliori quindici questa volta, gra-zie alle valutazioni espresse dai laureandi che esprimonoun giudizio sui corsi frequentati. Troppi invece i laureatiche, ad un anno dal conseguimento del titolo, ancora cer-cano lavoro: anche in questo caso l'ateneo cassinate pre-cipita tra i peggiori 15. In generale sono le università delsud ad occupare i posti bassi della classifica: molto quin-di dipende sia dalle opportunità che offre il territorio, siadal fatto che i migliori studenti evidentemente, secondoil Sole24ore, vengono attratti dagli atenei del nord."Ho sempre criticato le statistiche anche quando sonostate soddisfacenti per l'Uniclam perché non ritengo siavalido il metodo usato. Emerge però che siamo un ateneoa misura di studente e i ragazzi apprezzano il lavoro chequotidianamente svolgiamo e la cosa è davvero rassicu-rante". Questa l'analisi del Rettore Ciro Attaianase. "Pur-troppo - spiega ancora il Magnifico Rettore - dobbiamofare i conti con una qualità più bassa nella preparazionedegli studenti che arrivano dalle scuole superiori".I professori degli istituti superiori, ne siamo certi, la pen-seranno diversamente. Ricstra

Parola agli studenti: “Per alcuni corsi le difficoltà sono molte”

Secondo il rapporto dell'Anvur, pubblicato sulle pagine de "Il Sole 24Ore" l'Università degli Studi di Cassino edel Lazio Meridionale è tra le peggiori d'Italia. A concorrere a tale posizione la fa da padrone l'elevato nume-ro degli studenti inattivi e il fenomeno dell'abbandono. Nella summenzionata Università gli studenti inatti-vi, ovvero quelli che non hanno ottenuto almeno quindici crediti formativi in un anno sono circa il 41% con-

tro la media nazionale che si aggira intorno al 34,3%. Ma bisognerebbe sentire anche la voce degli studenti riguar-do ai servizi che L'università offre, e chiedere perché sussistono questi abbandoni altamente frequenti. Abbiamoincontrato una studentessa di Alatri iscritta all'Università di Cassino e del Lazio Meridionale al corso di laurea "Valo-rizzazione e promozione dei beni culturali del museo e nel territorio". La studentessa A. B. ci riferisce che nei primitre anni del corso di laurea “i servizi universitari, ovvero lezioni, esami, segreteria studenti e quant'altro erano abba-stanza regolari. In ogni sessione d'esami inoltre era presente un apposito appello di recupero. Si stava abbastanzabene, anche per la possibilità di seguire le lezioni nella sede distaccata di Frosinone. In seguito il corso di laureadi A. B. viene soppresso e diventa ad esaurimento, con possibilità per gli iscritti di sostenere gli esami con i docen-ti della Facoltà di Lettere e Lingue. Adesso, riferisce la studentessa iniziano le difficoltà maggiori soprattutto perquanto riguarda le modalità per sostenere gli esami. Per ogni esame infatti gli studenti del corso di laurea soppres-so devono chiamare personalmente il referente, che, a volte manifesta esplicitamente la sua indisponibilità, perconoscere le date delle sessioni d'esame non più pubblicate sul sito della Facoltà. Gli esami inoltre devono esseresostenuti con professori diversi da quelli titolari della cattedra di insegnamento”. Le difficoltà quindi come riferi-sce A. B. all'Università di Cassino e del Lazio Meridionale sono davvero molte. Forse alla determinazione della posi-zione occupata nella black list bisognerebbe includere anche questi aspetti? O forse bisognerebbe verificare quantistudenti lavorano per pagare la retta universitaria abbastanza elevata? Se è cosi questi disservizi universitari inci-dono certamente sugli abbandoni studenteschi. Se è davvero cosi il rapporto dell'Anvur andrebbe certamente rivisto…

Giuseppe GGatta

Gli studenti che frequentano l'Università ciociara hanno invece espresso giudizi molto positivi sull'Ateneo

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7Focus Economia

L'incertezza e un generale pessimi-smo rispetto alle prospettive di unfuturo non lontano sono forse glistati d'animo più diffusi tra le per-

sone impegnate nel quotidiano impegnodi arrivare più o meno agevolmente a finemese. Se con facilità possiamo farci un'i-dea dell'umore che prevale tra la genteascoltandone i discorsi nei diversi ambitidella vita sociale, più difficile è capirequale sia l'umore del sistema economicoper coglierne i segnali di crisi o ripresa. Focalizzando la nostra attenzione sul si-stema produttivo della provincia di Frosi-none, proviamo ad interpretarne le aspet-tative nel periodo dal 2009 al primo trime-stre del 2014, attraverso i dati di previsio-ne sull'andamento del mercato del lavoro esui fabbisogni professionali e formatividelle imprese (Sistema informativo Excel-sior, Unioncamere - Ministero del lavoro). Anche se relativi al solo fattore lavoro, idati sono di grande interesse per interpre-

tare le reazioni del complesso sistema pro-duttivo provinciale alla situazione econo-mica degli ultimi anni. I dati analizzati cidanno, infatti, una misura della domandadi lavoro del territorio prevista nell'anno,

intesa come l'insieme delle assunzioni dilavoratori alle dipendenze che le impresedell'industria e dei servizi con almeno undipendente intendono effettuare diretta-mente (sia non stagionali sia stagionali) edei contratti, usualmente indicati come"atipici", che intendono stipulare. Analiz-zando quindi le previsioni in materia difabbisogno di personale è possibile dedur-

ne indicazioni sulle aspettative di aumen-to o contrazione dell'attività produttiva. (tab 11)Passando all'analisi dei riportati nella Ta-bella 1, le previsioni occupazionali negli

anni dal 2009 al 2013 evidenziano unanetta contrazione a partire dal 2012, annoin cui i segnali della crisi economica sem-brerebbero iniziare a condizionare pesante-mente le aspettative delle imprese. (tab. 22) A sottolineare il sensibile peggioramentodel clima di fiducia a partire dall'inizio del2012, le variazioni percentuali riportatenella Tabella 2 mostrano un forte ridimen-sionamento delle previsioni di entrata,con un'inversione di tendenza nelle assun-zioni a carattere stagionale che risultanopiù che dimezzate rispetto all'inizio del2011. (tab. 33 ee ttab. 44)Spostando l'attenzione sul fronte delleuscite previste, il manifestarsi delle diffi-coltà congiunturali fa emergere nel 2013

un saldo occupazionale fortemente nega-tivo con un tasso di ricambio che scendeal 54,3% evidenziando una netta contrazio-ne della domanda di lavoro con una previ-sione di circa 54 assunzioni ogni 100 usci-te. (tab. 55 ee ttab. 66)I dati relativi all'evoluzione della doman-da di lavoro per settori di attività econo-mica, esposti nelle Tabelle 5 e 6, eviden-ziano una diversa capacità di reagire aisegnali provenienti dal sistema economi-co. In particolare, nel 2012, i settori del-l'Industria, dei Servizi e del Turismo pre-sentano una sensibile riduzione della do-

manda di lavoro che si mantiene invecepiuttosto stabile nelle Costruzioni e in lie-ve crescita nel Commercio. Nel 2013 la si-tuazione si ribalta e risultano in netta di-minuzione le prospettive di assunzione peril Commercio e le Costruzioni, a fronte diuna ripresa piuttosto marcata nei Servizi enel Turismo. (tab. 77) Analizzando, infine, i dati della Tabella 7,il confronto tra entrate ed uscite previsteevidenzia saldi occupazionali generalmen-te negativi, ma più pesanti per i settoridell'Industria e delle Costruzioni, nell'in-sieme del periodo 2012 - 2013.

Seervizio aa ccuraa ddi Paola Manchi

54 neoassunti ogni 100 fuoriuscitiAnalizzati i dati sul mercato del lavoro in provincia di Frosinone dal 2009 al primo trimestre 2014

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8 CapoluogoCantieri aperti e cantieri chiusi, la nuova viabilità cittadinaTra luci e ombre Frosinone ha dato una "rinfrescata" alla propria rete viaria, Monti Lepini e attraversamenti pedonali su tutti

Con i cantieri aperti e/o terminati lacittà di Frosinone ha rivisto in me-glio la propria organizzazione via-ria, in particolare grazie al posizio-

namento di numerosi attraversamenti pe-donali rialzati e segnalati con lampeggian-te, e con la nascita del tratto "urbano"della Monti Lepini, ex statale e oggi stra-da Regionale famosa per i suoi semafori inserie sui quali tanto si è detto negli anni.Per quanto riguarda il primo piano, quellodegli attraversamenti pedonali, abbiamoanche sentito il parere dell'Assessore allaviabilità del Comune, l'ing. Blasi, che ci haspiegato meglio i principi che stanno allabase di tale progetto, contestato all'inizio,ma oggi pienamente accettato e "premia-to" dai cittadini per le sue ricadute positi-ve sulla sicurezza di pedoni e utenti dellastrada in genere. Le polemiche in partico-lare vertevano sui tanto contestati "dos-si", ad oggi per lo più vietati, che nullahanno a che vedere, ribadisce l'assessore,con i passaggi pedonali rialzati che la nor-mativa descrive come "modifiche del man-to stradale" e non come posizionamentodi strutture artificiali provvisorie, vietateappunto. "Nei prossimi giorni- ha aggiun-to l'ing. Blasi- apporteremo alcune modifi-che e alcuni spostamenti su segnalazioniricevute da residenti e sulla base di valu-tazioni tecniche dei nostri uffici, ma ilprogetto può dirsi completato". Il consi-

glio che come giornale vorremmo lanciareai Primi Cittadini delle altre città dellaprovincia, pertanto, è quello di seguire leorme del comune di Frosinone, ed investi-

re qualche soldo in sicurezza stradale, vi-sto che ormai l'esperimento si può direriuscito e che i risultati della regolazionedel traffico veicolare sono sotto gli occhidi tutti.Il secondo cantiere, molto più esteso, hacoinvolto in questi anni e, in particolare,negli ultimi 6 mesi, la ex SS.156 Monti Le-pini, nel tratto che dall'incrocio all'altezzadell'Aeroporto, arriva fino all'intersezione

con la Casilina. La sostituzione degli im-pianti semaforici con le rotatorie, ha per-messo di trasformare il tratto extraurbanodi questa importante arteria viaria, in un

tratto urbano, a velocità ridotta e con pi-ste ciclabili e percorsi pedonali. È fuori didubbio la necessità che tale strada avevadi essere rimodellata in base alla espan-sione e allo sviluppo commerciale e urba-nistico della città verso l'esterno, ma qual-che perplessità rimane sulle scelte tecni-che effettuate, forse anche a causa dellavetustà del progetto che risale a tanti annifa, ovviamente rivisto e aggiornato ad

oggi. In particolare molte lamentele stan-no nascendo relativamente alla spropor-zione tra il diametro delle rotatorie e laesiguità delle corsie di percorrenza deiveicoli che fanno si che il mezzo che si im-mette sulla rotatoria debba sempre e co-munque fermarsi per far passare chi già haimpegnato la stessa, senza poter procede-re affiancati come dovrebbe essere per farfluire il traffico più regolarmente. Una so-luzione, ad esempio, che ci suggerisconodagli uffici ACI da noi interpellati, può es-sere quella di prevedere una corsia ad hocper chi deve svoltare a destra, evitando diappesantire la rotatoria inutilmente o diallargare di misura le corsie se si ravvisa lafrequente necessità di transito di veicolipesanti come nel caso della Monti Lepini. Staremo a vedere che funzione avranno leisole centrali così estese, se verranno adi-bite a verde o al posizionamento di opered'arte etc. Stessoproblema vale per alcunitratti rettilinei che sono stati molto ridot-ti in larghezza per far posto a marciapiedie piste ciclabili, poco utili in una stradache rimarrà sempre e comunque "extraur-bana". Nonostante le migliorie che pote-vano essere studiate (e che certamente itecnici avranno valutato con competenza)l'intervento atteso da anni è un passo im-portante per la viabilità e il decoro citta-dino del capoluogo.

Andrea TTagliaferri

Cemento e reperti archeologici, un ulteriore appello

Il comune di Frosinone, dopo aver permesso di costruire un palazzo su un Anfi-teatro Romano (Viale Roma), un distributore su Tombe Volsche (Piazza De Mat-thaeis), un parcheggio su Terme Romane (Via G. De Matthaeis - Villa Comuna-le), ora ha autorizzato la costruzione di palazzi su una altra zona archeologica

(Via G. De Matthaeis - Villa Comunale). Dal suo canto il Comune adduce che alcuneperizie darebberoun modesto valoreai reperti, ma inverità dietro que-sto si celerebberoalcuni misteri, pe-rizie contrastantitra loro, indaginicon il georadarche evidenzianoconsistenti reper-

ti, ora scomparse e soprattutto l'evidenza di tracce che sebbene frettolosamente sot-terrate, evidenzierebbero sia il tracciato dell'antica via Latina e soprattutto resti diinsediamenti preromani (Volsci) e soprattutto un ampia struttura termale romana chenon esclude anche altri manufatti.L'operazione permetterebbe di costruire palazzinee di incassare diverse centinai e di migliaia di euro al comune, ma in verità sarebbel'ennesima inutile cementificazione in una città che ha troppo cemento, troppo inqui-namento e troppi palazzi sfitti o invenduti!La tutela dei beni culturali ed archeologi-ci non è solo un dovere, civico prima ancora che giuridico e istituzionale, ma inoltreil nostro paese Italia può avere un futuro economico solo puntando sulla valorizza-zione del turismo e della cultura, poiché la fase industriale, oramai al tramonto, ci halasciato oramai solamente i danni ambientali e le lesioni alla nostra salute. In que-sta ottica è partita una raccolta di firme online sul sito internazionale change all'in-dirizzo: http://chn.ge/1nUsWCm.Si chiede non solo di revocare il permesso di costruire ma anche di osare e investiresulla cultura e sul futuro della città, espropriando le aree limitrofe per realizzare unparco archeologico. In questa battaglia si sono uniti sia la web TV Dossier-La veritàrende liberi di Massimiliano Mancini, ma anche Frosinone Bella e Brutta, la Consultadelle Associazioni di Frosinone e stanno dando l'adesione partiti, sindacati e movi-menti civici.Una lotta contro il tempo che deve e può impedire l'ennesimo scandalo Italiano.

Massimiliano MMancini

Inaugurata piazza Don Carlo a FrosinoneI

l 24 maggio scorso, con una cerimo-nia ufficiale, il Sindaco di Frosinoneha inaugurato una nuova piazza suvia Aldo Moro intitolandola a Don

Carlo Cervini, per quarant'anni amatissimoparroco della chiesa di S. Antonio. La nuo-va piazza, dell'ampiezza di circa 1.000 m2,grazie alla sua posizione strategica sullastrada più frequentata di Frosinone, diven-terà certamente un punto importante diaggregazione culturale e sociale dellacittà. Il primo evento ufficiale della piazza è sta-ta proprio la solenne commemorazione nelsecondo anniversario della scomparsa diDon Carlo, svoltasi il 6 giugno alla presen-za di sua eccellenza il Vescovo Mons. Am-brogio Spreafico.

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Una delle nuove rotatorie della Monti Lepini

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Capoluogo 9ACI: 4.500 giovani neopatentati

"Ambasciatori della sicurezza stradale"

L'Automobile Club d'Italia avvia unnuovo progetto che offre 1.500 cor-si gratuiti di guida sicura l'anno pertre anni ai giovani che hanno con-

seguito la Patente di guida con il metodoReady2Go ACI. E anche questa volta la

provincia di Frosinone grazie all'attenzio-ne di cui gode l'Automobile Club provin-ciale ciociaro, è stata scelta tra i pionieri.Il progetto è la continuazione di "Amba-sciatori della Sicurezza Stradale", che l'an-no scorso vide ben 3000 cittadini stranie-ri (60 da Frosinone e provincia) eseguirecorsi di guida sicura gratuiti presso il Cen-tro ACI SARA di Vallelunga (RM). L'inizia-tiva è talmente importante che è statapatrocinata dalla Presidenza del Consigliodei Ministri, dal Ministero degli Affariesteri e dal Ministero dei Beni e delle Atti-vità Culturali e del Turismo. Da sempre at-

tenta alla sicurezza stradale, l'ACI ha volu-to estendere l'iniziativa denominata ancheai giovani neopatentati italiani visto chenel nostro Paese gli incidenti stradali sonola prima causa di morte tra i giovani e ineopatentati rischiano il triplo a causa

della propria inesperienza. Sono circa 50 igiovani neopatentati della provincia diFrosinone che sabato 14 giugno hannopreso parte gratuitamente ad un corso diGuida Sicura offerto dall'Automobile Clubd'Italia e che sono diventati, così, "Amba-sciatori della Sicurezza Stradale". A Frosi-none tra i conducenti di auto nella classed'età 18/25 anni, nel 2012, sono stati ac-certati 303 giovani coinvolti in incidentistradali con 215 feriti e 1 morto, 87 gliincolumi. L'Automobile Club di Frosinoneinsieme a quello di Latina sono stati scel-ti per avviare questa seconda fase del pro-

getto, voluto con forza dalSegretario Generale ACIAscanio Rozera. Il pro-gramma delle giornate checoinvolgerà tutta Italia,prevede una parte teorica euna pratica con guida incondizioni di scarsa ade-renza e sul bagnato, supe-rato il quale, i 4.500 ragaz-zi selezionati diventano"Ambasciatori della Sicu-rezza Stradale" e si impe-gnano a promuovere il ri-spetto delle regole, (spe-cialmente con riferimentoai pericoli della guida sotto l'effetto dialcol e droghe), in particolare, l'importan-za dell'uso delle cinture di sicurezza(anche posteriori), degli auricolari e deisistemi viva-voce per il cellulare, presso lecomunità giovanili e scolastiche, maanche nelle proprie famiglie. Oggi diversecompagnie di assicurazione, inoltre, riser-vano sconti sulla polizza RC auto a coloroche hanno frequentato un corso di guidasicura. "La sicurezza stradale non ha età - di-chiara il presidente dell'AC Frosinone,Achille Pagliuca, - ma è un obiettivo chel'Automobile Club d'Italia e quello di Frosi-none perseguono anche con questo pro-getto formativo, improntato ai valori dellaconoscenza e della coscienza. La culturadella sicurezza è la nostra chiave di voltaper una mobilità responsabile e realmente

sostenibile. Specialmente nei giovani bisogna far cre-scere la consapevolezza dei rischi sullastrada e la correzione delle 'cattive abitu-dini' al volante, ma soprattutto, sempre ilrispetto delle regole, per la propria e l'al-trui incolumità". "Il mondo dei giovani offre continueopportunità di sviluppo a chi, come l'ACI,svolge da oltre cento anni un ruolo socia-le a beneficio di tutta la collettività e delsistema Paese - dichiara Ascanio Rozera -Segretario Generale dell'Automobile Clubd'Italia. Riteniamo che proprio i giovanisiano i nostri più preziosi interlocutori inquanto sono i primi a manifestare la vo-lontà di progresso finalizzato ad un cam-biamento della qualità di vita"

Andrea TTagliaferri

Sono 20 i ragazzi ciociari formati presso il Centro di Guida Sicura di Vallelunga il 14 giugno scorso

Le opere di Mastroianni al Conservatorio Refice

Giovedì 19 giugno alle ore 11.00, presso il Conser-vatorio di Frosinone, il Presidente della Fondazio-ne Umberto Mastroianni, arch. Antonio Abbate, eil Presidente del "Licinio Refice", prof. Marcello

Carlino, hanno sottoscritto un contratto di comodatod'uso, con cui la Fondazione concede al Conservatorio di

Frosinone, pro tempore e gratuitamente, una Sculturamonumentale di Umberto Mastroianni, da installare neglispazi dell'Istituto. L'evento ha un significato di rilevan-te importanza. Conferma la grande sensibilità della Fon-dazione verso il territorio provinciale e ribadisce la sceltadi far vivere le opere del Maestro nei luoghi culturalmen-te e socialmente più significativi, abbellendo e qualifi-cando le realtà cittadine. Rappresenta per il Conservato-rio la possibilità di dotarsi di un prezioso capolavoro, cheaccrescerà di valore la sua struttura e segnerà un'occasio-ne straordinaria per promuovere ulteriormente la sua atti-vità artistica e per programmarsi come centro di produzio-

ne della cultura, non solo musicale. A beneficio di tuttaFrosinone, infine, la Scultura monumentale, imponentenella sua volumetria e leggera nei suoi riflessi di luce,dagli spazi esterni del "Licinio Refice" si mostrerà comeun eccezionale biglietto da visita. Zio dell'attore Marcel-lo, Umberto Mastroianni fu il fondatore nel 1947 del Pre-mio Torino e docente presso le accademie di Bologna,Napoli e Roma pur mantenendo un forte legame con laCiociaria per la quale realizzò numerose opere. Per la suaterra Mastroianni proponeva una sorta di nuovo Risorgi-mento, un risveglio culturale con cui la invitava ad assu-mere un ruolo di maggiore autorevolezza nel Paese in

virtù di una storia e di una cultura di antichissime e pre-stigiose origini. Mastroianni fu, inoltre, protagonista nel-la Resistenza italiana, durante la Seconda Guerra Mondia-le, da cui trasse molti dei contenuti che successivamenteespresse nelle sue opere in memoria di quella battaglia innome della libertà. Nel corso della sua vita, lo scultoreciociaro fu premiato con numerosi e importanti riconosci-menti quali il Gran Premio Internazionale per la Scultura(Biennale di Venezia 1958) e il Premio Imperiale di Tokyo(1989) diventando un artista di fama internazionale e digrande prestigio, in Italia e all'estero.

Andrea TTagliaferri

Siglato il contratto che porterà a Frosinone un'opera monumentale dell'illustre scultore ciociaro

Chiarimenti sullo sgravio per compostaggio, interviene l'MDC

Lo sportello di Frosinone dell'Associazione dei Consumatori Movimento Difesa del Cittadino (MDC), dopo aversalutato con soddisfazione l'introduzione in materia Tari dell'agevolazione per le utenze domestiche che hannoavviato il relativo compostaggio, avendo chiesto al Comune di Frosinone le caratteristiche tecniche delle com-postiere per usufruire dell'agevolazione in parola, non avendo ancora ricevuto riscontri, sempre a salvaguardia

di un corretto rapporto cittadino/contribuente, ha provveduto a chiedere l'intervento del Sottosegretario di StatoOn.le Barbara Degani. Risulta, infatti, che la Degani non perde occasione per rimarcare l'importanza di una virtuosagestione del rifiuto in ogni angolo d'Italia. "Frosinone - si ribadisce - ha accolto un principio fondamentale in temadi virtuosa gestione del rifiuto urbano: ma, occorre anche rendere operativa la relativa agevolazione, soprattutto inun momento come questo dove il carico fiscale è sentito sensibilmente dal contribuente".

Giuseppe PPettenati - RResp. SSportello ddi FFrosinonecell. 3328/3414011

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Le Poste Italiane hanno concesso peril 25esimo anno consecutivo l'an-nullo postale, che in anteprima viinviamo, e che sarà opposto sulle

speciali cartoline editate dall'AssociazioneCulturale "Rocca D'Oro" con il logo delmaestro Antonio Fiore (Ufagrà). La mostrafotografia degli annulli, uno dei quali an-che delle Poste di Montecarlo e dei ventianni precedenti, ha fatto da cornice al-l'importante manifestazione culturale ser-ronese, fortemente voluta a in città dalSindaco Natale Nucheli dopo il "trasloco"momentaneo a Paliano e Piglio. Il riccoprogramma culturale, ha dovuto subiredelle modifiche iniziali, poiché l'archeolo-ga Michela Costantini non è riuscita a libe-rarsi dall'Università per venire a presenta-re la storia delle Mura della Lesca (ruderi dietà antichissima: sono colossali macigni aforma geometrica irregolare, incastrati gliuni con gli altri con esatte commensure, sida costruire un muro secco solidissimo, a

superficie bene spianata… così ha scrittoRomolo Fulli). E' proprio vero che non tut-to il male viene per nuocere, perché que-sta interessante presentazione storica saràfatta nel mese di agosto così come la pre-

sentazione del libro "I Montanari delloScalambra". L'elenco dei premiati 2014 che hanno rice-

vuto la prestigiosa scultura di Egidio Am-brosetti: On. Beatrice Lorenzin (Ministrodella Sanità); On. Sali Berisha (emeritopresidente Repubblica Albania); Beneme-rita Arma dei Carabinieri (per i 200 anni divita al Servizio del cittadino); S.Ecc. Neri-tan Ceka (Ambasciatore Albania in Italia);Sig. Zhang Jianda (Addetto Culturale Am-bascita popolare di Cina in Italia); DonSergio Rodriguez Y Lopez-Ross (DirettoreIstituto Cervantes - Spagna in Roma);On.le Antonio Tajani (Parlamentare Euro-peo); Prof.sse Anna Ferraro e MargheritaEufemi di Serrone (entrambe ricercatricidell'Università La Sapienza sul tumore allaprostata e mammella); Prof. Umberto Lon-go (Professore di Storia Università La Sa-pienza di Roma); Prof. Manlio Caporale(Primario Ortopedico Ospedale di Tivoli eMonterotondo); Dott. Andrea Maresi (Gior-nalista Europeo da Straburgo); Dott. Mi-chele Cucuzza (Giornalista Rai); Dott. Vit-torio Fiorensuoli (Giornalista Rai); Dott.

Alessio Porcù (direttore Teleuniverso);Dott.ssa Dina d'Isa (Il Tempo); Dott.ssaCinzia Romani (Il Giornale); Dott.ssa AnneCamille Charlait (Giornalista Francese inItalia); Sig. Alessandro Nicosia (PresidenteComunicare Comunicando - Vittoriano);Sig. Franco Maria Ricci (inventore editoreBibenda); Casa Editrice Cangemi (Roma);Sig. Antonio Fiore (artista pittore-sculto-re); Sig.ra Patrizia Barattelli (DirettriceNew Gate Tour- Legionari di Cristo); Dott.Aldo Mattia (Presidente Agenzia MercatiRoma e Direttore Regionale Coldiretti La-zio); M° Stelvio Cipriani; M° Gianni Mazza;Sig.ra Anila Kraya (professoressa Violino);Sig. Maurizio Varamo (scenografo Teatrodell'Opera); Sig. Edoardo Siravo (attore);Sig.ra Emanuela Garuccio (Attrice); Sig.Andrea Rivera (attore comico); Sig.ra Fran-cesca Lollobrigida (Campionessa ItalianaPattinaggio su ghiaccio). Presenta France-sca Rettondini.

Andrea TTagliaferri

Ferentino - Serrone

Serrone, annullo postale al Premio "Rocca D'Oro" 2014

Bonificata la Sora-Ferentino a seguito di sollecitazioni private e pubblicheGrazie alla tempesta di mail e lettere di Massimiliano Ricelli e dell'ACI Frosinone primi risultati positivi

Il tratto stradale della S.R.214 Ferentino - FrosinoneNord, oggetto di numerose segnalazioni per la pre-senza soprattutto di micro discariche di materialiingombranti e di varia provenienza nelle aree di so-

sta, è stato completamente ripulito e bonificato. E' evi-dente come non sia tollerabile oltre il comportamento dicoloro che utilizzano le aree di sosta delle strade pubbli-che per scaricare materiali da smaltire ma anche le istitu-zioni responsabili della manutenzione stradale dovrebbe-ro fare il proprio lavoro tenendo la rete viaria in condizio-ni ottimali per garantire la sicurezza di chi la percorre.Non è solo un problema di sporcizia, infatti, ma compren-

de anche una segnaletica verticale ormai fatiscente,guard-rail in alcuni tratti divelti, lavori di tenuta del man-to stradale lungo i bordi mai effettuati e segnalati fin dal-l'inizio con segnali di pericolo divenuti ormai stabili etc.Molti giornali hanno dato questa notizia ma non tuttisanno che il risultato è frutto di segnalazioni puntuali eripetute di un privato cittadino, Massimiliano Ricelli, cheha tartassato gli enti preposti e quelli di garanzia affin-chè venisse previsto l'intervento di bonifica e ne sonoprova le risposte che il cittadino ha ricevuto sia dalla Re-gione che dal Ministero e dai Carabinieri competenti perzona. A tali proteste si sono affiancate in sinergia quelle

dell'Automobile Club Frosinone che, ricevendo le segnala-zioni dei cittadini tramite il proprio servizio "SegnalACI ildisservizio nella tua città" ha sensibilizzato Astral e Forzedell'Ordine in tal senso.

Andrea TTagliaferri

Adescava clienti e poi li faceva rapinare: arrestati madre e figlio

FERENTINO - Adescava clienti e durante il rapporto sessuale a pagamento li faceva rapinare dal figlio e da un com-plice. Avevano studiato bene il meccanismo i tre componenti dellabanda , una 45enne, suo figlio 24enne e un amico22enne, tutti di Ferentino. La donna attirava uomini in cerca di rapporti sessuali a pagamento e si lasciava condur-re nelle loro abitazioni lasciando un varco aperto ai due complici che poco dopo si presentavano e rapinavano l'uo-mo. Le indagini sono scattate a seguito alla rapina compiuta ad un anziano di Frosinone pochi mesi addietro, rapi-na durante la quale l'uomo è stato anche picchiato. Nel corso delle indagini, i carabinieri di Frosinone hanno accer-tato che la banda compiva anche furti nei bar e nei supermercati. Madre, figlio e amico sono stati arrestati dai cara-binieri della compagnia di Anagni per i reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali, furto aggravato, ri-cettazione e evasione dagli arresti domiciliari.

Andrea TTagliaferri

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FiuggiAlle “Terme” un sensibile

aumento dei turistiN

otizie positive dalle terme. I ser-vizi e l'efficienza di tutti i com-parti sono le uniche note liete al-l'interno di un tessuto cittadino

alquanto tremolante. "Attualmente - spie-ga Alfonso De Santis consigliere della so-cietà che gestisce i famosi parchi idroter-mali - le uniche cose positive che notopasseggiando per la città, sono le efficien-ze date dai servizi termali della Fonte Bo-nifacio VIII. I fiori sono tornati a sorride-re e il verde delle aiuole fa ben sperare. Dalcomparto termale, abbiamo notizie inte-ressanti sotto ogni aspetto e constatiamoil sensibile aumento delle presenze dei tu-risti termali. Questo successo, ancora daamplificare, è dato dal forte interesse chela società che gestisce mostra di avere neiconfronti della Fiuggi turistica Termale. Ilsuccesso è da condividere con tutti i di-pendenti i quali ancora una volta hannodato tangibili segnali di essere tra gli at-tori principali del rilancio del turismo e

della stessa cittadina termale. Confermia-mo, inoltre, l'apertura della famosa Fontedel divertimento dell'Anticolana ai turisti.E' cosa consueta infatti aprire l'Anticolananel mese di Giugno, la stessa sarà riapertain occasione di un evento a carattere in-ternazionale come il Festival del Lavorodove saranno garantite le presenze dellepiù alte cariche Istituzionali e di perso-naggi leader sia nel mondo politico che inquello economico. La Fonte Anticolana, ri-nomata per le sue aiuole e per le sue carat-teristiche piante, anche per quest'anno èdestinata a fare la voce del padrone, pre-sentandosi in tutto il suo splendore con lefioriture stagionali e le piantumazioni per-tinenti oltre che con tutti i servizi genera-li aperti e funzionali. L'auspicio è quello diottenere - continua De Santis - per la sta-gione in corso una buona immagine ebuoni risultati, in prospettiva di un mi-gliore futuro e di collaborazione generale.

Ennio SSevera

Pierluigi Ambrosetti (FI): "Uniti possiamo rilanciare la città""

L'Estate è appena iniziata ma la cittadina termale sembra già alzare bandiera bian-ca". Sono queste le parole espresse da Pierluigi Ambrosetti di Forza Italia e con-sigliere di minoranza del comune di Fiuggi. "Fiuggi per l'ennesima stagione ter-male si presenta deserta e nulla fa pensare a qualche azione positiva ed incorag-

giante per i settori commerciali ed alberghieri. Le terme più famose d'Italia - continuaAmbrosetti - versano in condizioni precarie e non esiste nessun tipo di progetto forteteso a far decollare l'economia della città. Non esiste un cartellone degli eventi capacequesto di stimolare turisti e vacanzieri e al centro dell'interesse fa sempre più capolinol'interesse personale e non della collettività. Bisogna che tutti i fiuggini si mettano intesta che da soli niente si puo' realizzare: bisogna unire le forze ed orientarle verso un'u-nica meta sia per il bene della città che della stessa collettività. L'obiettivo è mettereda parte il senso critico che spesso è distruttivo e iniziare a tessere una rete tra tuttele forze politiche ed economiche della città. E' inutile continuare a sperare nei miraco-li: la nostra città è gravemente malata e necessita di una pronta e forte cura. Il prossi-mo anno Fiuggi si appresterà a rinnovare l'amministrazione comunale e l'obiettivo èquello di cambiare teatro ed attori: siamo intenzionati infatti a mettere su una serie diobiettivi capaci di rilanciare Fiuggi e tutti i suoi comparti. Bisogna abbandonare tuttequelle strade che finora sono state utilizzate dagli attuali amministratori, strade che sisono arenate davanti ad un forte e chiaro fallimento. Il mio appello è rivolto a tutte leforze economiche: uniti possiamo sperare di farcela, di riportare Fiuggi alla città chetutti conoscono". Ennio SSevera

La giovane Eleonora Bianchi incanta al teatro di Fiuggi

La cittadina termale al centro dell'interesse musicale. Lo scorso mese, infatti,presso la splendida cornice del teatro Comunale di Fiuggi Città, la Gm di Ana-gni del maestro Gianluca Picasi è esibita con i suoi oltre

100 allievi, i quali hanno letteral-mente incantato i presenti. Ottimala musica, ottime le coreografie cu-rate nei minimi particolari, tanta lagioventù presente ed incontenibilela soddisfazione del maestro, il qua-le al termine delle esibizioni deisuoi ragazzi ha regalato all'attentaplatea un saggio della sua indomitaclasse: con la sua fisarmonica, si ècalato in un mixage di musiche deltutto particolare. Le luci della ribalta si sono però ac-cese soprattutto quando a calcare ilcelebre palcoscenico è arrivata Eleonora Bianchi, una ragazzina tutto pepe che con ilsuo inchino rivolto alla platea e la sua magistrale esibizione ha fatto da subito capi-re che la classe non è acqua e che il buon sangue non mente. Eleonora, infatti, è figliad'arte. Il papà Luciano è stato per anni uno dei chitarristi più richiesti da parte deigruppi musicali locali e il fratello Francesco attualmente è il batterista del neogruppomusicale i "Dogma" mentre la mamma Annalisa è la corista dell'azione cattolica. Insomma una famiglia talentuosa e la piccola Eleonora sembra proprio esserne un con-centrato. E.S.

La massiccia opera di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine faabbassare a dismisura la percentuale dei reati commessi. Una forte sinergia crea-tasi tra i vari comandi presenti sul territorio della cittadina termale, infatti, stadando ottimi risultati. A goderne maggiormente i benefici i cittadini di Fiuggi, i

quali si sentono protetti e difesi verso persone dalla natura lesiva. Il maresciallo dei CarabinieriMario Vinci, la dottoressa Ma-ria Assunta Trinti del coman-do di Polizia Locale e il vicequestore aggiunto Sergio Vas-salli della Polizia di Stato,coadiuvati dai loro rispettiviuomini, dalla cittadinanza diFiuggi sono stati eretti a pa-ladini della difesa e dellatranquillità. Ogni angolo e o-gni arteria stradale sono su-per controllati, specie nelleore notturne e nelle zone più a densità di pericolo. La presenza degli uomini in divisafa tirare un sospiro di sollievo, specie agli anziani vittime preferite di raggiri e di truf-fe. Il Centro storico della cittadina termale, infatti, sta tornando al suo vecchio splen-dore e la pace regna sovrana. Un complimento ai rispettivi comandanti, per la continua opera che svolgono sulle stra-de della città assicurando ordine, sicurezza, tranquillità e pace: ingredienti questi chein questa società moderna spesso sono rari.

Ennio SSevera

Netta diminuzione dei reati nella città

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Anagni - Fiuggi

Espugnata la roccaforte, il vincitore Bassetta compie i primi passiANAGNI - Dopo una lunga campagna elet-torale, ha preso il via l'amministrazionecomunale di centrosinistra guidata dalsindaco Fausto Bassetta (foto aa ddx) che il25 maggio ha espugnato, dopo tredici an-ni, il feudo del centrodestra. Una vittorianetta, al primo turno nonostante la pre-senza di altri sette competitors , con il 55%dei consensi pari a quasi 7800 voti.Il neo primo cittadino, 51 anni, colonnel-lo dei carabinieri, ha formato una squadradi governo innovativa scegliendo non trai consiglieri eletti, ma tra tecnici e profes-sionisti. Cinque assessori, tutti esterni,con l'incarico di vice sindaco affidato auna donna, Marilena Ciprani, che si occu-perà di turismo, cultura, rilancio del cen-tro storico. In Giunta anche un'altra don-na, la ricercatrice universitaria RaffaellaSantucci, alla guida di un assessorato ine-dito: Fondi strutturali e di investimentoeuropeo. L'obiettivo, ha spiegato più volteil sindaco, è quello di intercettare finan-

ziamenti regionali ed europei per realizza-re progetti altrimenti impensabili, viste le

difficoltà di cassa dei Comuni. A comple-tare l'Esecutivo, un medico che si occupe-rà soprattutto di sanità e servizi sociali(Fabio Roiati), l'ingegnere Marco Vari alleattività produttive e Aurelio Tagliaboschi,direttore del Consorzio di bonifica di Ana-gni, con delega al Bilancio e al Personale.La scelta operata da Bassetta ha causatoqualche mugugno tra i consiglieri eletti inmaggioranza (sono undici, contro i cinquedell'opposizione rappresentata da ForzaItalia e Sel), con il sindaco che ha spiega-to: <Ho pensato al bene di Anagni, aitanti problemi da risolvere per i quali oc-corrono competenze specifiche, mante-nendo però un Consiglio comunale forteperché eletto dai cittadini>. Consiglieri comunali che, comunque,avranno la possibilità di impegnarsi in pri-ma persona. Bassetta, infatti, a loro ha as-segnato sub-deleghe in campi di interven-to importanti, soprattutto a supporto del-le strategiche deleghe che il sindaco ha

tenuto per sé (Urbanistica, lavori pubblici,ambiente). <In questo modo - ha rilevatoBassetta -le tematiche potranno essere af-frontate più energicamente e, nel contem-po, tutti sono coinvolti nell'amministra-zione della città>.Tanti i problemi che attendono soluzioni,con tre emergenze su tutte: sanità, am-biente e lavoro. Da circa due anni l'ospe-dale di Anagni è stato depotenziato gra-dualmente fino alla chiusura dei reparti eal declassamento del pronto soccorso inpunto di primo intervento; l'inquinamen-to ha colpito, nel tempo, una vasta por-zione di territorio e la chiusura di impor-tanti aziende (Videocon e Marangoni i casipiù scottanti con oltre duemila posti dilavoro persi) ha impoverito le famiglie emesso in ginocchio l'economia locale. Questa la situazione difficile con la quale lanuova amministrazione dovrà confrontarsi.

Daniela PPesoli

“Terme vs Comune”tutti in tribunale

FIUGGI - Il conflitto tra la società di gestione delle terme e il comune è ormai avviatasulla via giudiziaria. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, svoltosi nella cittadinatermale alcuni giorni fa, è stato deciso dalla maggioranza, non senza eclatanti dissen-si, che la Terme di Fiuggi Spa & Golf deve passare il testimone della gestione del com-parto termale e del campo da golf all'azienda pubblica acqua e terme Fiuggi. "All'inef-ficienza del gestore", citando le parole del sindaco, Fabrizio Martini, è arrivata così l'ap-provazione di una discussa delibera di indirizzo. L'atto, approvato all'unanimità dei pre-senti (per la maggioranza non hanno votato due consiglieri) obbliga ATF "ad assumereimmediatamente ogni iniziativa giudiziale e stragiudiziale, ivi compresa la risoluzione ditutti i contratti in essere con la società Terme di Fiuggi Spa & Golf, finalizzata a tute-lare il diritto costituzionale alla salute e la piena fruibilità dei relativi servizi. In prati-ca è stato votato un avviso di sfratto per l'azienda termale nei confronti della quale saràATF tramite i legali rappresentanti, a valutare l'azione giudiziale da intraprendere. Tut-tavia il primo cittadino nel corso dell'assise ha già accennato alla possibilità di ricorre-re al sequestro giudiziario ex art 670 cpc, quale misura cautelare finalizzata ad assicu-rare la conservazione delle terme e del golf. Dopo la riappropriazione dell'imbottiglia-mento, quindi, tornato nelle mani di Atf, un anno e mezzo fa, l'ente di piazza Trento eTrieste punta a recuperare le Terme e il campo da golf per arrivare all'appuntamento elet-torale del prossimo anno con l'attuazione di un ulteriore punto fondamentale del pro-gramma della Fiuggi Unita, che dopo la riappropriazione (imbottigliamento) prevedevala riunificazione dei rami d'azienda.

Francesca LLudovici

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Fondatore Filippo Strambi

Direttore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Davide Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea Tagliaferri

Coordinamento Pietro Antonucci

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia,

Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Caliciotti, Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci, Chiara Camperi,

Massimo Papitto, Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Erika Rossi, Alfredo Salomone, Francesca Vari, Francesca Ludovici,

Mauro Macciocca, Paola Manchi

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 08/07/2014

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A breve il nuovo PalacongressiFIUGGI - Finalmente il palacongressi si farà. A darne l'annuncio l'amministrazione gui-data dal sindaco Fabrizio Martini: "Con la Determina n. 633 del 31/05/2014 - si leggenel comunicato - si conclude il procedimento di gara avviato da questa Amministrazio-ne per la realizzazione di una struttura congressuale polivalente nell'area dell'ex camposportivo in Viale IV Giugno. Un'opera rincorsa nell'ultimo ventennio da molte maggio-ranze politiche e oggi, finalmente, destinata ad essere realizzata concretamente. Laprocedura di gara per la progettazione esecutivo e l'esecuzione dei lavori per realizzarel'opera si è infatti conclusa con l'aggiudicazione definitiva dell'appalto integrato infavore della C.L.C. Soc. Cooperativa Di Livorno che ha ottenuto il punteggio più alto eporterà a compimento l'opera in 165 giorni non appena saranno terminate le procedu-re per la definizione del contratto di appalto. Un risultato straordinario,- prosegue lanota- frutto dell'impegno dell'Amministrazione Comunale che, pur avendo ereditato l'En-te sull'orlo del dissesto finanziario, ha pazientemente avviato un'opera di risanamentodei conti, recuperando anche il finanziamento regionale di % 4.500.000,00 destinatoall'opera che il Comune rischiava di perdere. Sono inoltre stato avviati, attraverso lostanziamento dei fondi GAL, i lavori di riqualificazione del compendio ex Stefer-ZonaStazione e il completamento della pista ciclabile presso il Centro sportivo Capo i Pratiche sarà dotato di un sistema di illuminazione, sorveglianza e di bagni per chi usufrui-sce della pista. Da quando si è insediata, l'Amministrazione targata Fiuggi Unita, ha la-vorato costantemente e quotidianamente nell'interesse della comunità; il risanamentofinanziario ha consentito la programmazione a breve, medio e lungo termine- terminala nota dell'ente di piazza Trento e Trieste- di interventi di miglioramento dei servizial cittadino e dell'offerta turistica. Francesca LLudovici

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Veroli - Ceccano - FumoneTrionfo di musica per il Festival Francesco AlvitiCECCANO - Un grande pianista, la sinfonia dei Queen, ilrombo delle percussioni, un palco all'opera e poi bande,orchestre, quartetti: tutta la musica degli amici di Fran-cesco per ricordarlo a 5 anni dalla morte. E' il FestivalFrancesco Alviti, che, giunto alla VI edizione, ha presto ilvia mercoledì 25 giugno e si è concluso il 3 luglio in Piaz-za S. Giovanni, a Ceccano. Oltre 500 artisti in scena perdichiarare ancora una volta la loro amicizia a Francesco,per affermare il loro amore per la musica, per dire forteche la musica è motivo di vita, di amicizia, offerta di bel-lezza e di piacere. Si è iniziato il 25 giugno con la QueenSymphony, un omaggio alla grande musica dei Queen,nell'opera di Tolga Kashif: ad interpretarla due prestigio-se formazioni, il ConcentusMusicusFabraternusJosquinDe-sPres, diretto da Mauro Gizzi, e l'Orchestra di fiati Città diFerentino, diretta da Alessandro Celardi. Il giorno doposono stati di scena i percussionisti dell'Ensemble del Con-servatorio di Frosinone, diretti da Antonio Caggiano. Inprogramma Lab in time, direttamente dall'Auditorium Par-co della Musica di Roma, una divertentissima lezione sulsuono e le sue caratteristiche. Ai percussionisti sono se-

guiti gli Ikabrothers, la big band capace di travolgere ilpubblico con le proprie canzoni e di offrire una splendida

serata di musica. Il 28 giugno il Festival si è spostato adAmaseno, in omaggio all'avvio delle celebrazioni per il400° anniversario del miracolo della liquefazione del san-gue di S. Lorenzo, la preziosa reliquia conservata nellaCollegiata di S. Maria Maggiore. Di scena la Amaseno Har-mony show band, diretta da Natalino Como. Il 29 giugno,

serata dedicata a Mozart, con il pianista Gesualdo Coggi,vincitore del Premio Busoni di Bolzano, che interpretato

alcuni concerti del compositore sali-sburghese, accompagnato dall'Orche-stra Sinfonica Francesco Alviti, diret-ta da Mauro Gizzi. Il giorno successivodi scena la Banda giovanile di Ferenti-no, diretta da Luigi Bartolini. Il I Lu-glio serata dedicata all'opera lirica conUn palco all'opera, presentato dai soli-sti del ConcentusMusicusFabraternus-JosquinDesPres. Il Festival si è conclu-so con due serate dedicate alla musicabandistica: il 2 con la Banda Musicaledi Ceccano, diretta da Adamo Bartolini

e il 3 luglio la Banda Municipale di Villa S. Stefano, diret-ta da Luigi Bartolini. Centinaia di musicisti in scena, gra-tuitamente per ricordare il loro amico Francesco, un mira-colo della musica ma anche dell'aggregazione viste lecentinaia di ragazzi e persone di tutte le età che hannoriempito le serate. Andrea TTagliaferri

La sagra della Moricolafesteggia le nozze d'Argento

VEROLI - Nel lontano agosto 1989 grazieall'idea di alcuni cittadini verolani che inrelazione al periodo in cui maturano lemore di rovo, decidono di dare vita a que-

sta simpatica festa di grande coinvolgi-mento. La manifestazione si svolge nelRione San Leucio, la parte più alta delpaese da cui si può ammirare uno deipanorami più belli della Ciociaria, ed èabbinata alla tradizionale festa della Ma-donna del Rifugio nell'ultima domenica diAgosto. I preparativi hanno inizio moltotempo prima con la raccolta delle more.Una volta effettuata questa raccolta, unaparte delle more viene utilizzata per lapreparazione di dolci e di marmellate, cheil giorno della sagra vengono presentatead una commissione preposta ai vari as-saggi, che decreta il vincitore. I premi

consistono sempre in prodotti alimentari:prosciutti, fiaschi di vino, pagnotte di pa-ne casareccio e così via…L'unico premioin denaro viene dato a chi ha raccolto più

more, che vengono pesate inpubblico. Nei giorni di festa ven-gono organizzati nella piazzettaantistante, come vuole la vec-chia tradizione, i giochi popola-ri, dalla corsa con i sacchi al fa-moso palo della cuccagna, il tut-to accompagnato da stornelliciociari intonati con l'organettoe da tarantelle tipiche ciociare. Idolci preparati per la sagra ven-gono offerti dal comitato fattida un gruppo di massaie del rio-ne. La sagra si chiude la domeni-ca sera con un grande spettaco-

lo di fuochi pirotecnici, denominato "LaRocca in fiamme, grazie alle spettacolariesibizioni pirotecniche del prof. GiuseppeSalerni e i suoi collaboratori del Rione.Questa manifestazione, entrata a pienotitolo nel calendario delle ricorrenze vero-lane, ha avuto inoltre il pregio di rivisita-re vecchi usi e costumi ed, in modo vera-mente singolare, ricordare gli abitanti diieri riportando in auge anche i vecchi me-stieri di una volta, che si trovavano nelle"botteghe" del rione, mettendo nei vicolidei fantocci di carta che simbolicamentericordano le brave persone di una volta.

Antonella CCeci

Come morì il Papa del “gran rifiuto”?FUMONE - Papa Celestino V detto Pietro da Morrone nacque tra il 1209 e il 1215 in Moli-se. E' stato il 192mo Papa della Chiesa Cattolica dal 29 Agosto al 31 Dicembre 1294. Morìa Fumone il 19 Maggio del 1296. Secondo alcune fonti Papa Celestino morì all'età di 87anni, e questo fa presumere che la sua data di nascita fu nell'anno 1209. E' conosciutocome colui che abdicò rifiutando il potere della Chiesa. Dante ricorda così Papa Celesti-no V, collocandolo nell'Inferno: "Poscia ch'io v'ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbil'ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto." (Divina Commedia; Inferno III,58/60)Ma come morì esatta-mente Pietro da Mor-rone? La versione uf-ficiale sostiene che ilPapa, ormai ottanta-settenne morì subitodopo aver recitatol'ultima messa, forte-mente debilitato dal-la prigionia presso larocca di Fumone, nelcastello di proprietàdei Caetani. Ma il fio-rire di voci e il tripu-dio di commenti sullamorte del suddetto Papa portarono sulla piazza altre teorie, come ad esempio -una dellepiù discusse- quella secondo la quale Bonifacio VIII -successore di Celestino V- neavrebbe ordinato l'assassinio. In effetti, due perizie sulla salma del Pontefice avvenuteuna nel 1313, l'altra nel 1888 rilevano la presenza di un foro sul cranio, corrispondentea quello che un chiodo di dieci centimetri avrebbe procurato se fosse stato infilato nelcranio stesso. L'ultima perizia avvenuta nel 2013 rivela invece che il foro sul cranio fuinferto moltissimi anni dopo la sua morte. Verità o no, questa interpretazione non fa cheaccrescere l'interesse per questa figura storica di notevole importanza. La prigione doveil Papa morì è tutt'ora visitabile presso il castello di Fumone. Le spoglie di Celestino V,sono state conservate per molti secoli alla Basilica di Collemaggio a L'Aquila, attualmen-te, visto il devastante terremoto del 2006 che ha distrutto la città, sono state trasloca-te nelle Basilica di San Giuseppe Artigiano, in pieno centro storico della città. Papa Cele-stino V è venerato come Santo dalla Chiesa cattolica che ne celebra la festa liturgica il19 Maggio. Giuseppe GGatta

Papa Celestino V - Benedetto XVI

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In Italia escono ogni giorno dal rubi-netto circa 190 litri procapite (la FAOstima che il fabbisogno minimo diuna persona sia di 30-40 litri al gior-

no di acqua diretta). A livello locale, nellaprovincia di Frosinone, numerose sono lesorgenti; le più abbondanti sono diventatepunti di prelievo per l'azienda di distribu-

zione che fornisce il servizio. Ognuna pre-senta caratteristiche diverse e fornisce unprodotto unico per composizione chimicae temperatura di uscita.

Importante risulta il parametro del residuofisso a 180° C, e cioè il quantitativo in mgdei sali minerali che residuano dall'evapo-razione completa di un litro di acqua.Nonostante la ricchezza di sorgenti brillia-mo per consumo di acqua in bottiglia; inItalia si contano più di 500 etichette, manon può essere la varietà nella scelta che

giustifica il terzo posto da noi occupatonella speciale classifica dei consumatorimondiali. E' perciò lecito domandarsi qualisiano le implicazioni tecniche, commercia-

li e sociali legate alla scelta tra acquaimbottigliata e acqua di rubinetto nei con-sumi quotidiani.A livello normativo un'acqua minerale na-turale e un'acqua di rubinetto hanno lastessa origine (sono pure in quanto en-trambe sotterranee, prelevate da sorgentenaturale o perforata, e quindi sorgive); le

differenziano le caratteristicheigieniche particolari e le proprie-tà salutari. Qualsiasi sia il signi-ficato che ciascuno di noi attri-buisce al concetto di naturale, èfuor di dubbio che tutti i tipi diacqua potabile sono da conside-rarsi tali, e quindi anche le mi-nerali. Quando l'acqua di rubi-netto è trattata con cloro percontrastare lo sviluppo microbi-

co, essa sembra perdere i caratteri di "na-turalità", e allora a questo punto la veraacqua naturale diventerebbe quella del su-permercato. Ma è davverocosi? Molto più

opportuna pare la distinzione tra acqua li-scia e gassata. Probabilmente i consuma-tori pensano che le acque in bottiglia ven-gano controllate giornalmente (invece èvero il contrario, solo quattro volte all'an-no, una per stagione, contro la quotidiani-tà dell'acquedotto) e che debbano soddi-sfare parametri più restrittivi. Certamentealcune perplessità sul prodotto del rubi-netto possono apparire giustificate, comequelle legate ai recenti casi di Arsenicoche hanno spaventato la popolazione. Siresta sorpresi scoprendo quanto bassi sia-no i costi per le aziende imbottigliatrici inrapporto al prezzo finale (e quanto costi inpiù rispetto all'acqua di rubinetto: calco-lando prezzi in bolletta in Italia che oscil-lano tra 0,8 e 1 Euro/m3, il prodotto inbottiglia arriva a costare 1000 volte dipiù). E' stato stimato che una famiglia ditre persone arrivi a spendere fino a 260euro all'anno per l'acquisto di acqua inbottiglia. Quali sono inoltre i problemi intermini di CO2 (anidride carbonica) legatial trasporto? Non sembra esserci adeguatasensibilità neanche nelle associazioni chepromuovono la cosiddetta alimentazione achilometri zero. Quanti hanno conoscenzein merito alla produzione e allo smalti-mento di rifiuti da bottiglie di plastica? Sicalcola circa 11 kg/anno di rifiuti prodottida ogni famiglia. Una bottiglia di plasticada un litro e mezzo pesa circa 40 grammi,e il processo industriale che l'ha prodottaha emesso nell'atmosfera dai 100 ai 300grammi di CO2. La presenza della data di"scadenza" sulle bottigliette dovrebbe farriflettere sul fatto che l'acqua in bottigliaha un tempo entro cui mantiene le carat-teristiche originarie e si chiama Tempo mi-nimo di consumo, ma quanto vale real-mente se le bottiglie vengono tenute alsole nel piazzale del supermercato?Le "case dell'acqua" sono, invece, una no-vità recente: si tratta di apparecchiaturecollocate nei centri cittadini che promet-tono di fornire "acqua purissima". Talvoltaerogano acqua dichiaratamente uguale aquella del rubinetto ma più fresca(!), comein provincia di Modena dove l'acqua lisciaè gratis, quella gasata costa "solo" 5 cen-tesimi al litro. Nella nostra provincia sitrovano a Ferentino, ad Alatri e a Frosino-ne, ma anche in località minori.L'acqua è un bene comune non una merce.

Enrico MMansueti

Acqua "bene comune": nonostante la ricchezza di sorgenti brilliamo per consumo di acqua in bottiglia

Provincia

Sorgente Capofiume Alta Collepardo 226 8,5Posta Fibreno Posta Fibreno 429 9,5Pozzo Capo d'Acqua Castrocielo 473 14Sorgente Madonna di Canneto Settefrati 153 7,5

Pozzo/Sorgente Località Residuo fissomg/L

TemperaturaAcqua °C

Dati Acea Ato5 spa

L'attuale periodo che la società vive sembra caratterizza-to prima che da difficoltà economiche da una crisi gene-ralizzata di valori. Gli attuali protagonisti della scenapolitica sembrano talvol-

ta strumentalizzare la situazio-ne creatasi, allo scopo di creareconsenso dalla demolizione ul-teriore di quanto di buono e vi-tale ancora resiste e potrebbecontribuire alla soluzione deiproblemi. L'attivismo e le inizia-tive che la Cisl di Frosinonemette in campo costituisconouna chiara risposta di avanguar-dia; progetti di sostegno attiva-ti in Senegal e i materiali pro-dotti nell'occasione del settan-tesimo del bombardamento diMontecassino, hanno come naturale interlocutore i giovani,per costruire dalla memoria storica una coscienza sociale. Si inserisce in questa linea di indirizzo il patrocinio offertoall'interessante convegno svoltosi il 6 Giugno alla Villa Comu-nale di Frosinone dal titolo: Cosa bolle in pentola? Una que-stione (di) pratica. L'incontro è stato la conclusione di un pro-getto di ricerca didattica che i ragazzi dell'Istituto alberghiero

di Ceccano, insieme ad un alunno dell'Ipsia di Frosinone, han-no condotto con il coordinamento del Prof. Enrico Mansueti ela collaborazione della dottoressa Annalisa Pizzinga; il lavoro

ha avuto come obiettivo princi-pale la ricerca di nuove metodo-logie didattiche per il processodi insegnamento-apprendimen-to della chimica collegando inuclei fondanti della disciplinaa temi di grande impatto socia-le quali il consumo responsabiledelle risorse e la consapevolez-za delle ricadute che le sceltequotidiane possono avere sulnostro futuro. Nel salone della villa comunaledopo brevi saluti del responsa-bile Cisl Frosinone Pietro Mace-

roni, del Dirigente Scolastico e della responsabile del Coordi-namento 3.0, sono stari introdotti i lavori sottolineando il va-lore formativo ma anche scientifico dell'intero progetto. Glistudenti, visibilmente emozionati, hanno relazionato davantiagli allievi di altre scuole sugli svariati argomenti oggetto dellavoro di ricerca.

E. MM.

Un successo il convegno "Cosa bolle in pentola? Una questione (di) pratica"

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Il prof. Mansueti durante il convegno

Page 16: Giu2014

DISTRETTO SOCIO-aSSISTEnzIalE "a"(PROVInCIa DI FROSInOnE) - l. 328/2000

Comuni di: Acuto, Alatri, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Torre Cajetani, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vico nel Lazio.

Azienda Sanitaria Locale, Terzo Settore, Provincia di FrosinoneComune Capofila Alatri

PROGETTO HOME CARE PREMIUM 2012 Aumenta l'offerta di servizi innovativi a sostegno delle famiglie del territorio distrettuale

PIAZZA CADUTI DI NASSIRIYA SNC - 03011 ALATRI (FR)Struttura di Piano: Tel. 0775.448210/211 - Fax: 0775.448209 - e-mail: [email protected]

ERRATA CORRIGE - Il sito ufficiale del distretto è: www.distrettosocioassistenziale.org

SPAZIO PUBBLICITARIO AUTOGESTITO

Il Distretto Socio Assistenziale "A",attraverso un accordo sottoscrittocon l'INPS ex gestione INPDAP, haavviato a partire dal 2013 il proget-

to "Home Care Premium 2012", un model-lo innovativo e sperimentale di assistenzaalla disabilità e alla non autosufficienza. Le iniziative progettuali sono destinateagli iscritti INPS della Gestione dipenden-ti pubblici, ovvero i pensionati della pub-blica amministrazione e i loro familiari incondizione di non autosufficienza. Gliutenti presi in carico hanno beneficiato

di prestazioni prevalenti erogate diretta-mente dall'INPS e prestazioni integrativegarantite dalle cooperative sociali accre-ditate presso il Distretto.Il progetto, avviato ad ottobre del 2013,ha previsto l'attivazione di uno sportellodi informazione e consulenza con sedepresso il palazzo dei Servizi Sociali delComune di Alatri. Lo sportello ha svoltoun importante ruolo di supporto ai citta-dini interessati, grazie alla professionali-tà delle operatrici in esso impegnate,Dr.ssa Emanuela Rinaldi e Dr.ssa France-

sca Sandonato. La complessa gestione del progetto harichiesto, inoltre, l'impegno di due opera-trici esperte dell'Ufficio di Piano distret-tuale, l'assistente sociale Dr.ssa Rita DeCaro e la psicologa Dr.ssa Roberta Ciocci,che hanno curato le fasi di programma-zione, organizzazione e monitoraggio del-le attività, in collaborazione con i refe-renti regionali dell'INPS - Gestione dipen-denti pubblici.Ad un anno dall'avvio del progetto, i ri-sultati ottenuti dimostrano che, non-

ostante le criticità fisiologiche per l'avviodi un percorso innovativo, è stato possi-bile raggiungere gli obiettivi previsti, conun servizio efficace e personalizzato of-ferto ad 80 utenti del territorio distret-tuale che hanno beneficiato di un pianodi assistenza completo e personalizzato. Grazie alla sensibilità ed all'impegno spe-so dagli amministratori e dagli operatorisociali del territorio distrettuale è statopossibile garantire una diffusione capilla-re delle informazioni relative agli inter-venti progettuali attivando un'efficacecampagna informativa che ha consentitodi raggiungere utenti dei Comuni di Ala-tri, Anagni, Acuto, Collepardo, Fiuggi, Pa-liano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Trevi nelLazio, Torre Cajetani e Trivigliano. Le ca-ratteristiche demografiche dell'utenzaevidenziano, infatti, una composizionepiuttosto articolata con 8 minori presi incarico e 72 utenti di età compresa tra i 18e i 95 anni, di cui 42 donne e 30 uomini. In generale, sono stati garantiti contribu-ti mensili commisurati al bisogno e allacapacità economica del richiedente finoad un valore massimo di 1.200 € mensili,mentre per le prestazioni socio assisten-ziali integrative è stato riconosciuto uncontributo alle spese, rapportato allacondizione economica e di non auto suf-ficienza del soggetto assistito, variabileda 600 € a 3.000 € annui.Tra i risultati raggiunti, di non minore ri-lievo è stata l'opportunità offerta allecooperative accreditate di aumentare leore si assistenza domiciliare prestate e lavalorizzazione del lavoro delle assistentifamiliari iscritti all'Albo istituito dal Di-stretto e riconosciuto dall'INPS. In propo-sito, si sottolinea che l'accesso alle pre-stazioni economiche è stato subordinatoalla presentazione di documentazioneidonea a dimostrare la regolarizzazionedei rapporti di lavoro attivati. Il lavoro finora svolto ha fatto emergerel'esigenza di prevedere per la prossimaprogrammazione un ampliamento degliutenti, fissando per il 2015 l'obiettivo di100 domande accolte, ovviamente se con-sentito dalla capienza dei fondi che sa-ranno stanziati dall'INPS per il prossimobando. L'Assessore Di Fabio nel ringraziare i pro-fessionisti coinvolti, ha inteso esprimeregrande soddisfazione per un risultato cosìimportante raggiunto da questo Distrettoche ha saputo organizzare e gestire unprogetto di significativo interesse e dinon poca complessità a che ha consentitodi offrire servizi ed interventi anche inno-vativi, alle persone affette da disabilità.

Dal Distretto Socio Assistenziale A arriva l'allarme ludopatiaA

distanza di qualche settimana torniamo sull'azione diGuerrilla Marketing che ha animato la città di Alatriavendo come principale punto di riferimento Piazza S.Maria Maggiore, trasformata per qualche ora in pronto

soccorso per una preoccupante emergenza zecca. Visto il clamo-re e le polemiche che hanno accompagnato quell'evento, èdoveroso fornire alcune, necessarie, precisazioni e spiegare conchiarezza le motivazioni di un'inziativa la cui vera finalità èstata richiamare l'attenzione sul dramma della ludopatia. La simulazione di una situazione di emergenza sanitaria è ser-vita, infatti, per far parlare di un'altra emergenza veramente eseriamente in corso ovvero la diffusione della dipendenza dagioco, una "malattia" che contagia sempre più persone e fami-glie con difficoltà di vario genere: come la zecca, il virus dellaludopatia rischia di debilitare l'organismo della nostra società. Ecco perché, dunque, il Distretto socio - assistenziale, nell'ambi-to delle iniziative volte a contrastare tale drammatico fenomeno,

ha aderito alla proposta creativa, condivisa conl'Università di Cassino, di una iniziativa shock. Punto di partenza imprescindibile è chiarire chequella che è stata impropriamente definita "un'eser-citazione contro la ludopatia" è stata in realtà la fasefinale e più importante di una campagna di informazioneideata, programmata e realizzata in collaborazione con un équi-pe di esperti del corso di laurea in Scienze della Comunicazio-ne dell'Università di Cassino. Per meglio comprendere il sensodi quanto accaduto in un tranquillo, primaverile, mercoledìmattina è bene spiegare che nulla è stato improvvisato o lascia-to al caso, ma che ogni particolare è stato accuratamente eresponsabilmente ideato e preparato, con un complesso lavoro

che ha visto coinvolti i ragazzi del Centri di aggregazione gio-vanile distrettuali.In proposito, va precisato che la collaborazione con gli studenti egli esperti dell'università ha permesso di impegnare i ragazzi deicentri di aggregazione su un percorso che, partendo dalle lezionisulle innovative tecniche di marketing proposte, ha permesso dipartecipare alla realizzazione della campagna, dalla condivisionedel messaggio alla preparazione dei materiali utilizzati.Ovviamente, il lavoro svolto per preparare l'azione ha necessaria-mente avvicinato i ragazzi al tema della dipendenza dal giocofacendoli riflettere sulla drammaticità di un fenomeno dalle con-seguenze devastanti per un numero sempre crescente di famiglie.Proprio dalla volontà di attirare l'attenzione in modo deciso eforte su un tema importante come la ludopatia è nata l'idea diusare una tecnica aggressiva ed efficace come la Guerrilla Mar-keting. Obiettivo di questa tecnica di promozione pubblicitariainnovativa e a basso costo è, infatti, coinvolgere e interessareil maggior numero possibile di "spettatori" con azioni ad effet-to in grado di attrarre l'attenzione diretta delle persone e farein modo che il messaggio si diffonda come un virus attraversoi media e il passaparola.Perché l'azione sia efficace, è necessario che sia vissuta comequalcosa di concreto e reale e questo richiede la massima di-screzione nella fase preparatoria, salvo ovviamente informare

con precisione tutti i soggetti istituzionali coinvolti.L'allarme generato, pefettamente controllato dal-

le autorità competenti, diventa funzionale al-l'efficacia del messaggio. La paura di un

pericoloso contagio da zecche fa riflette-re sulla reale pericolosità di un'abitudi-ne troppo spesso percepita come inno-cua e piacevole come il gioco.Nulla di improvvisato, dunque, e se lanotizia della zecca ha generato panico èbene riflettere sul fatto che non genera

ormai alcun allarme il gesto, purtroppo,quotidiano di giocarsi il futuro proprio e

della propria famiglia.Un'ultima precisazione, doverosa da parte di chi

da anni lavora per garantire ai nostri bambini il diritto digiocare in spazi appositamente attrezzati come le ludotechedistrettuali: il gioco, quello vero, non fa male e non è vietatoai minori quindi lasciate che i vostri bambini ne abusino emagari lasciatevi contagiare.

Foto ddi: BBruno GGatta

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NUOVA SEDE

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Alatri

Le mura ciclopiche di “Portadini” tornano alla luce

ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

La foto che vi proponiamo in questo numero risale agli anni '60: la strada do-vrebbe indicare ai lettori in quale zona della città ci si trova... Ma c'è unparticolare! Qual è il locale che si vede in primo piano, attorniato dagli al-beri e con accanto un'ampia terrazza? Confrontate quindi l'idea che vi siete

fatti con la soluzione pubblicata a pagina 31 di questo numero di "Gente Comu-ne". Un ringraziamento al gruppo del "Maggio alatrense", dal quale è tratta que-sta foto. Inoltre, se vvolete rricevere lla ffoto vvia ee-mmail pper iingrandirla ee vvederla mmeglio ssulvostro ccomputer, ppotere ccontattare lla rredazione ddi ““Gente CComune” aal nnumero0775-4442588 oppure sscrivere aall’indirizzo mmail: [email protected]

Pietro AAntonucci

Passeggiando per ilcentro... Ma qual è

quel locale?

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I Ragazzi del Centro Diurno in visitaad Arpino per le giornate del F.A.I.I

l Centro Diurno "Emanuele Fanella" hapartecipato alle giornate di primaveradel F.A.I. ad Arpino. Il F.A.I. è un'as-sociazione che organizza degli eventi

particolari in cui vengono aperti al pubblicoi monumenti, i musei, le chiese e le galle-rie d'arte cosi la gente li può visitare senzaneanche pagare il biglietto. La mattina sia-mo partiti con il pulmino grande e il pulmi-no piccolo e con gli operatori, dopo Sora pe-rò il tempo era già nuvoloso.Ci siamo divisi in due gruppi: un gruppo havisto la casa di Giuseppe Cesari che era il ca-valiere d'Arpino, un pittore molto famoso.C'erano dei ragazzi che spiegavano della ca-sa. Abbiamo visto le decorazioni, i mobiliantichi, i quadri, le statue, gli affreschi deisoffitti e dei muri, la camera da pranzo e lecamere da letto.Ci siamo fatti le fotografie davanti alla casa,davanti alla statua del cavaliere d'Arpino e da-vanti alla scritta in memoria del famoso pittore.L'altro gruppo invece ha fatto una passeg-giata e ha visitato a piedi il centro storicodi Arpino. Però ci siamo fatti una foto tuttiinsieme, Enzo poi ha fatto una foto ad ungruppo di soldati in costume che passavanodi la per la manifestazione.Le giornate Fai di primavera di quest'annosono dedicate all'imperatore Augusto perchéè il secondo millenario che è morto.Durante la giornata si è svolta anche la ma-nifestazione "Mani e terra" dove noi ragazzidel centro avevamo allestito uno stand coni nostri lavori. Vicino a noi c'era anche il lu-dobus con tanti giochi dove ogni persona pote-

va avvicinarsi e giocare con quello che voleva.Ma non c'eravamo solo noi, erano presentianche gli altri centri come Ceccano, Hera-

smus, Agorà e Ceprano. Questi lavori eranodentro dei pacchi molto belli confezionatida noi e ogni cassetta era stata fatta dai ra-gazzi del centro Herasmus.A mezzogiorno, purtroppo, nel bel mezzodella manifestazione si è abbattuto un for-tissimo temporale, che ha costretto tutti atornare a casa prima del previsto. Peccatoche non siamo potuti restare di più e chenon abbiamo potuto vendere i nostri lavori.E' stato bello lo stesso e abbiamo passatouna giornata diversa e allegra con gli amicidel centro e gli operatori.Speriamo di essere più fortunati con il tem-po la prossima volta".

Rubrica aa ccura dei rragazzi ddel CCentro DDiurno

A RCO BA L E NO

“Sono da poco iniziati i lavori di bonifica e sistema-zione del percorso della cinta muraria di Portadini-Portella”. A darne notizia il consigliere comunale emembro del Gal Ernici-Simbruini Maurizio Maggi. Il

componente dell’Amministrazione del sindaco Giuseppe

Morini si è recato sul posto insieme al tecnicocomunale ingegner Sebastiani per un sopral-luogo. “Dopo un intenso e impegnativo la-voro anche questo traguardo è stato rag-giunto – argomenta soddisfatto Maggi - e

finalmente una storica zo-na della nostra città saràinteressata da un grandeintervento di riqualifica-zione e risistemazione ditutto il percorso che dallescalinate che portano alla chie-setta della Madonna di Portadiniarriva fino alla località “La Portella”. Tuttoquesto ci consentirà di riportare alla luceparte di quelle mura “Ciclopiche” che cir-condano la nostra città, oramai invase darovi ed erbacce”.“Anche in questo caso – continua Maggi - i

ringraziamenti sono doverosi: in particolare mirivolgo a tutto il nostro ufficio tecnico per

l'ottima collaborazione prestata in questalunga fase di approvazione con un grazieparticolare che va a Maria Luisa Celani,per la sua grande abnegazione che ognidipendente pubblico dovrebbe avere.Un grazie – termina il consigliere Maggi- a tutti i componenti del Gal, dal Diret-

tivo e ai dipendenti, per il grande lavorosvolto durante tutta la fase istruttoria”.

Doveroso ricordare che l’intervento è statoreso possibile grazie ad un contributo di 288 mila

euro ottenuto dal sempre attivo Giovanni Rondinara (fotonel ttondo), storico presidente del Gal.La sinergia tra il comune di Alatri e l’ente sito a Vico nelLazio (Loc. Pitocco), continua a fornire risposte impor-tanti alla città.

Riccardo SStrambiIl consigliere Maurizio Maggi durante il sopralluogo

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Alatri 19Tina Ellul, settanta anni dopo, al campo delle Fraschette...C

oncetta Ellul è oggi una bella si-gnora settantenne, ma nel 1942aveva pochi mesi quando giunsecon la sua famiglia nel campo delle

Fraschette. Di origini maltesi, Concetta -Tina per tutti - fu tra i primi internati nelcampo e qui vi perse il padre, il nonno, uncugino. Concetta Ellul è tornata alle Fra-schette a 70 anni di distanza, accompa-gnata dal marito Roger Turner, con il qua-le vive nei pressi di Vancouver, in Canada.Un viaggio a ritroso nel tempo, tra i ricor-di, il dolore, le sofferenze patite, gli sten-ti. È arrivata nei primi giorni del mese di

giugno per un soggiorno breve, ma pienodi sorprese. Il momento clou della suapermanenza è stato quando ha rimessopiede nel campo: possiamo solo immagi-

nare cosa sia corsonella sua testa e nelsuo cuore in quegliattimi... Vero è che leFraschette, agli inizidegli anni '40, eranocompletamente diver-se, ma passare accan-to alle baracche, cal-pestare di nuovoquella terra, rivederela chiesetta (ormairidotta in macerie) hacommosso l'animo diTina. Poi, la signora

ha concesso un'intervista-testimonianzadella sua esperienza alle Fraschette, che siè rivelata ricca di particolari. ConcettaEllul ha ricordato la morte del nonno equella del padre, perito sotto il bombarda-mento del febbraio 1944 (in quello stessoepisodio, il fratello di Concetta perse lagamba sinistra), la fame, la morte di unpiccolo cugino caduto in una pentola dizuppa bollente, la storia dei poliziotti che

molestavano le donne, la madre divenutacieca per le botte ricevute... Inoltre, haaffermato che nel campo vennero nascostianche alcuni bambini ebrei per sottrarli altrasferimento verso i campi di concentra-mento e di sterminio. Tina si è quindi re-cata nel cimitero di Alatri, nella speranzadi trovare la tomba dei propri congiunti,ma ha scoperto che sono stati sepolti in

una fossa comune. Presso l'ufficio delloStato Civile ha ottenuto invece una copiadell'atto di morte del padre e anche lì unmomento di commozione. Nel ripartire, Ti-na e Roger hanno avuto parole di ringra-ziamento e di vero affetto per Alatri: 70anni dopo la città si è riavvicinata a que-sta piccola-grande donna.

Pietro AAntonucci

Un alatrense al timone per 21 giorni verso l'AmericaN

on con la Nina non con la Pinta o la Santa Maria,ma Davide Baldaccini, ha ripercorso la rotta diCristoforo Colombo che lo porto alla scoperta del-l'America nel 1492. Con una barca a vela la Birba

di 10,5 metri, battente bandiera italiana, Davide Baldac-cini nato ad Alatri 37 anni fa, i genitori sono la dottores-sa Roma e il dottor Baldaccini, è partito dalle isole Cana-rie il 3 gennaio 2014, insieme all'armatore della barca, il

suo amico Rinaldo, che ha personalmente costruito l'im-barcazione che presenta delle caratteristiche particolaririspetto agli altri natanti della stessa classe velica, allavolta dell'America. In 21 giorni di navigazione, battendoil record precedentemente detenuto di 24 giorni di traver-sata, per barche della stessa classe velica, Davide e Rinal-do sono arrivati in Martinica il 24 gennaio 2014. Il climanon ha certamente favorito la traversata, la pioggia li haaccompagnati per quasi tutto il tragitto ed una notte unavera e propria tempesta si è abbattuta su di loro, ma for-tunatamente i due esperti Skipper non hanno mai perso ilcontrollo dell'imbarcazione anche perché psicologicamen-te preparati ad affrontare le insidie del mare. Ciò non-ostante ad accompagnarli nel loro viaggio, con visite ina-spettate, ma gradite, anche delfini, balene e pesci volan-ti. L'esperienza velica acquisita da Davide, che da anni ri-siede nella città spagnola di Valencia, dove insieme adun amico è titolare della società Happy Erasmus, ha fattosi che Davide fosse contattato dal club velico della città,il più antico del mondo, che gli ha ora affidato un natan-te di 18 metri che Davide utilizza per organizzare traver-sate per gli studenti Erasmus.

Francesca LLudovici

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Davide Baldaccini, 37enne, ha solcato l'Oceano nella traversata sulla "Birba"

Davide Baldaccini al timone della Birba

Davide studia la rotta sulle mappe nautiche

CCoonncceettttaa EElllluull aall ccaammppoo ddeellllee FFrraasscchheettttee

Concetta Ellul e il marito Roger Turner

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14/17 AGOSTO14/17 AGOSTOFESTIVAL

INTERNAZIONALE DEL FOLKLORE

“Flavio Fiorletta”44^ EDIZIONE

Piazza S. Maria Maggiore

1/3 AGOSTO1/3 AGOSTOALATRIJAZZ14,INTERNATIONAL

FESTIVAL &MASTERCLASS

OF JAZZGirone

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Speciale Eventi Frosinone

"Tutti i colori del libro" Festival della letteratura di FrosinoneU

n arcobaleno di eventi ha colora-to Frosinone dal 19 al 22 giugnoraccogliendo un consenso di pub-blico che è andato oltre le più

rosee aspettative dell'associazione "Tutti icolori del libro", promotrice e organizza-trice della rassegna omonima. Tanti gliscrittori che hanno animato le piazze cio-ciare come racconta, a seguire, la felicecronaca del primo festival letterario diFrosinone:19 GGIUGNOIl verde-arancio di Geronimo ee TTea SStiltonha dato inizio alla kermesse presso l'audi-torium "S. Paolo": i TOPINGHI (la nuovaserie di stratopiche avventure di GERONI-MORD) hanno intrattenuto una folla dibambini (e genitori) entusiasti.

A seguire dalle 20.30, presso la LibreriaUbik in via Aldo Moro, il giallo-nero diMaurizio DDe GGiovanni intervistato dallagiornalista Laura CCollinoli. Maurizio, gran-de amico dei suoi fan ciociari, ha antici-pato qualcosa del nuovo libro "In fondo altuo cuore. Inferno per il commissario Ric-ciardi" che uscirà il 1° luglio. La prima giornata di festival si è conclusaalle 22.30 in piazza Don Carlo con i coloridel rock di Luigi AAbramo e Laura GGramagliapresentati da Ilaria FFerri.20 GGIUGNODoppio nero alle 10.00 ancora con Mauri-

zio dde GGiovanni in compagnia di StefanoPiedimonte presso il Bar Celani: i duescrittori napoletani, a colazione con ilpubblico, hanno parlato della loro città. 21 GGIUGNOAlle 12.00 il Caffè Minotti ha ospitato unreading poetico-filosofico multicolore sultema del tempo con Umberto MMessia e ipoeti Franco CCampegiani e Sonia GGiovan-netti accompagnati dalla chitarra di Mi-chele Bucciarelli. Grande successo alle 18.00 in piazzale Vit-torio Veneto per Licia TTroisi, astrofisica eautrice di varie saghe fantasy, intervistatada una preparatissima Irene DDonati, suafan di soli 16 anni. Alle 20.00 sulla terrazza della PrefetturaPaolo PPiccirillo e Marco MMarsullo hanno

parlato dei colori del nuovo romanzo ita-liano con Francesco FFormaggi nella caldaluce di uno scenografico tramonto suimonti Lepini. Infine alle 21.30 una gran folla ha segui-to su piazza Vittorio Veneto il divertentis-simo intervento rosa shocking di Anna MMa-ria BBarbera ((Sconsolata), accattivante ecapricciosa come una vera diva.22 GGIUGNOL'ultimo intenso giorno di festival è inizia-to alle 17.00 da Ubik con Aurelio PPicca eil suo "Un giorno di gioia", presentato daGiuseppe Truini. Alle 18.30 in piazza Don Carlo Paolo DDiPaolo ha raccontato la vita e l'opera di In-dro Montanelli. Alle 19.30 di nuovo da Ubik per ascoltaregli eroi in technicolor di Stefano SSgamba-

ti intervistato da Stefano PPizzutelli, presi-dente dell'associazione "Tutti ii ccolori ddellibro". La serata si tinge di Viola come la prota-gonista del libro "Che ci importa del mon-do" di Selvaggia LLucarelli, alle 21.00 inpiazza Don Carlo. L'ultimo evento è rosso-memoria per l'at-tore Giulio SScarpati che alle 22.30 chiudela manifestazione presso la Libreria Ubik

con un emozionante libro sull'Alzheimer.Insieme a lui anche l'attore ciociaro MarcoAngelilli, suo amico di vecchia data.

Tante location dunque, tanti sponsor e ilpatrocinio di Comune, Provincia e Regio-ne, per una città che alla cultura rispondesempre con calore dimostrando di avere gli

spazi e le persone giuste per essere viva. Il grande successo di pubblico è stato ilcompenso più bello per i membri di "Tuttii ccolori ddel llibro" (un manipolo di appas-sionati lettori legati per vari motivi alla

libreria Ubik) che si sono prodigati senzarisparmio sin da febbraio per la riuscitadella manifestazione.. Questi arditi amanti della pagina stampa-ta, finita la prima, sono già al lavoro perpreparare la seconda edizione, quindi sta-te pronti: a giugno 2015 si replica!

Serena SSperdutiservizio fotografico di Paolo TTosti

21

Giulio Scarpati con la giornalista Laura Collinoli

Geronimo Stilton

Annamaria Barbera (Sconsolata)

Laura Gramuglia

Licia Troisi

Stefano Sgambati

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Curiosità e Tradizioni22Un matrimonio difficile tra Veroli ed Alatri nel 1698L

'effimero nelle storie locali sbiadi-scono nel tempo e l'arco loro di vitasi chiude con i racconti dei soprav-vissuti, ma oggi nemmeno la memo-

ria orale ha più spazio: le narrazioni deinonni ai nipoti, nelle famiglie patriarcali,o le conversazioni in piazza negli incontridomenicali sono occasioni ormai estinte. Per fortuna le carte ancora parlano, mabisogna andare a cercarle e leggerle, spes-so con difficoltà, se manoscritte ed in lin-gua latina. C'è il vantaggio di avere reso-conti veritieri, in quanto in questi casi èun notaio che scrive e trasmette ai poste-ri. Basta leggere.Quello che accadde il 25 agosto 1698, traVeroli ed Alatri, merita ora la nostra atten-zione. Il racconto " notarile " viene da noitradotto, per i fatti essenziali narrati, abeneficio dei lettori. Aggiungiamo primache non è nostra invenzione, ma tutta lavicenda si può leggere nell'archivio notari-le di Veroli. Dopo la consueta formula no-tarile di apertura " In Dei nomine amen"(= nel nome di Dio così sia ….). Leggia-mo, dopo la consueta formula notarile diapertura "In Dei nomine amen" (= nelnome di Dio così sia …):"Antonio Pazienza del fu Giuseppe di Vero-li, conosciuto dal notaio stesso, sponta-neamente si è presentato al suo cospettoed ha raccontato. Nei giorni precedentiegli narra che percorreva una strada pub-blica in territorio "Aletrino" prope Acquo-sa ad effectum accedendi ad terramGenazzani per ejus urgenti bus negotiis etsingulariter inveniendi apothecam adusum fabri ferrarj pro elaborando in ea(andava dunque a Genazzano a cercare la-

voro in qualche officina di fabbro ferraio).In quel territorio di confine, tra Veroli edAlatri, "fuit aggressus" (aggredito) da uncerto Giuseppe Cappella armato e da Gero-nimo Cannone "armato archibusio etuxori” (armato d'archibugio e dalla mo-

glie) dello stesso Geronimo; e da altri deiquali non conosce i nomi. Tutti gli fecerosapere che lui, Pazienza Antonio, dovevasposare Palma, "filia dicti Josephi Cappel-la", e che se non l'avesse fatto lo avrebbe-ro ucciso. Perciò il Pazienza, temendo perla sua vita "metu supradictorum ut supraarmatorum et aliis predictorum incognitisvisos pariter armatos" (= per timore deisuddetti e di altri sconosciuti intervenuti),fu costretto a recarsi in un pagliaio di Ge-

ronimo zio della giovane Palma. Nel pa-gliaio si trovò al cospetto di un notaio diAlatri al quale, essendo circondato da tan-ta gente, che in precedenza lo aveva mi-nacciato,"fecit promissionem jurata de ac-cipiendo in futuram sponsam dictamPalma per rogitum dicti notarij ….." (=giurò solennemente che avrebbe sposatola detta Palma sottoscrivendo l'atto nota-rile). Gli aggressori alatrensi del giovanepensavano di aver raggiunto lo scopo conquella dichiarazione sottoscritta dal vero-lano al notaio, spontanea (= non vi !!...per modo di dire). Ma il giovane Pazienzadi Veroli fu più scaltro di tutti gli alatren-si aggressori e, facendo ritorno a Veroli,senza lavoro ed ora quasi coniugato con-tro voglia, andò da un notaio verolano araccontare l'accaduto "quia sua intentio etsuus animus non erat nec est accipiendi inuxore et sponsa dictam Palmam, quia illafuit et est publica meretrix et a multis per-sonis intus et extra hanc civitatem carna-li se conoscere fecit sed solumodo dictampromissionem fecit causa dicti timoris obsalvandam eius propriam vitam ut asse-ruit." (= Perché non aveva nessuna inten-zione di prendere per moglie la dettaPalma, essendo stata in passato e tuttorapubblica meretrice, nota da più personedentro e fuori la città e posseduta sessual-mente da molti; e la sua promessa fu pro-nunciata solamente per la paura di moriree per aver salva la vita, come affermò ….). Se le cose si svolsero in tal modo la vio-lenza usata per avere il suo consenso adun matrimonio avrebbe reso nullo il matri-monio ipso facto; ma il primo notaio ap-postato nel pagliaio aveva scritto che il

Pazienza manifestava la sua volontà "nonvi etc. etc." ed in presenza di testimoni.Perciò fece bene a recarsi subito nell'abi-

tazione del notaio verolano per narrarel'accaduto ed aggiungere "modo ejusspontana voluntate a nullo dolo seductus,non vi nec metu alicuius sed sponte utsuper omnia dixit et declaravit ipsum nolleaccipere in sponsam et uxorem dictamPalma … illam renuntiavit et repudiavit"(= così di sua spontanea volontà senzainganno o per timore di qualcuno dichiaròtutto ciò: di non voler prendere per sposae moglie la detta Palma …. che ripudiavarinunziando etc. etc. etc.). (Fonte: Arch. notarile di Veroli- Prot 422-anno 1698)

Veroli 118 GGiugno 22014 Dr. AAlfredo GGabriele

Stemma del Comune di Veroli

Stemma del Comune di Alatri

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Arte e Cultura 23In arrivo "Musa", il nuovo videoclip di Luciano D'Abbruzzo D

opo "Rondine a primavera", usciràprossimamente il nuovo videoclipdel brano "Musa" di Luciano D'Ab-bruzzo e i Mig. La canzone chiude

lo splendido album "Come un'Arancia inNorvegia", ultimo lavoro del musicista diVico nel Lazio. Il videoclip è stato giratodalla Like Film con la regia di Claudio To-fani, la direzione della fotografia di LauraRossi, direzione di produzione MassimoMangiapelo, backstage Jenny Malandruc-colo e make up Sonia Cedrone e con lapartecipazione di Benedetta Battisti.Abbiamo posto alcune domande a LucianoD'Abbruzzo. Come èè nnata ll'idea ddi qquesto nnuovo vvideo-clip?“In realtà pensavo di aver chiuso con ivideoclip dell'album "Come un'Arancia inNorvegia" che è stato davvero difficileportare alla luce, direi quasi un parto ce-sareo, e soprattutto perché proiettato eimpegnato alla scrittura delle canzoni delprossimo disco. Poi uno strano sogno, dicui purtroppo ricordo ben poco, che mi halasciato in mente il volto di una ragazzache mi rimproverava di trascurare le que-stioni d'amore e di preferire i testi di "pro-testa" come nei miei video precedenti. Penso che sia stata la Musa a passarmi l'i-dea. Successivamente ho avuto dei con-tatti con la Like Film ed il sogno ancoracontinua...”.Il ttesto ddi ""Musa" èè uuna ppoesia dd'amoreche rracconta iil vvuoto ddell'assenza. QQuandol'hai sscritta, hhai vvoluto rraccontare uunastoria ppersonale oo ssemplicemente uun ssen-timento cche nnella vvita aabbiamo pprovato uunpo' ttutti nnoi?“Mi fai una domanda che racchiude in séuna risposta di una efficacia estrema. Il

vuoto dell'assenza. La tua analisi sul testodimostra che l'argomento non è del tuttopersonale. Penso che molti di noi abbiano

provato almeno una volta questo senti-mento di vuoto. Comunque, come in moltealtre mie canzoni, prendo spunto sempreda una storia personale, da un sentimentoche ho vissuto, non necessariamente nelpresente, che vado poi a "colorare" nelladirezione di chi ascolterà. In parte scrivoper raccontare mie sensazioni ma ancor dipiù per raggiungere il prossimo. Penso chesia questo il compito della Musica e del-l'Arte in genere”.A ssettembre, ssempre iinsieme aai MMig, hhai iinprogetto lla rrealizzazione ddi uun nnuovodisco. PPuoi ddarci qqualche aanticipazione?“Stiamo lavorando, se così si può dire, alfilo conduttore dell'album. Non sarà una

semplice raccolta di canzoni, ma un di-scorso articolato. Almeno queste sono lemie e nostre intenzioni al momento. Immagino che si allargherà ancora di piùil divario sonoro tra le ballate acustiche ei brani rock che saranno ancora più "nudie crudi", se così posso dire. Anticipo sol-tanto che tra i testi ci sarà una vera e pro-pria confessione di un politico in declino,che tenta in tutti i modi di rimanere ab-bracciato a quello che per molti di quellastrana razza è più un albero della cucca-gna che una missione di servizio al citta-dino. E' una preghiera malvagia di un di-sperato, per convincere una ultima voltal'elettore al voto mentre intorno si avver-te un soave suono di manette”.Nell'estate ddel 22013 aavete rrealizzato ddiver-si cconcerti iin vvarie pparti dd'Italia. CCi ssonotappe iimminenti?“Abbiamo partecipato nelle scorse setti-mane ad alcuni eventi molto importanti,tra i quali mi fa piacere ricordare "Media-mente", un festival multitasking che mi hacolpito per le intuizioni futuristiche delpensiero e della comunicazione, e la mara-tona di Roma "Walk of Life" organizzatadalla Fondazione Telethon per la ricerca. Continueremo durante l'estate a promuo-vere il nuovo videoclip, anche in formazio-ne acustica. Non ci sarà un vero e propriotour perché la scrittura e la preparazionedel nuovo album in questo momento èfondamentale rispetto alle altre cose e aquesto stiamo rivolgendo tutte le nostreenergie”.I MMig: AAlessandro dde BBerti, JJacopo CCoret-ti, GGiancarlo BBoccitto ee MMassimo FFrance-schina. PParlaci ddi lloro, qquali ssono ii vvostrirapporti?“Chi mi conosce bene e da tempo, sa qua-

le sia il mio pensiero sulla Band. Mi osti-no da sempre a costruire in gruppo. Par-lando in generale posso dirti che vedo l'e-voluzione dell'umanità come il passaggiodall'Io soggettivo all'Io collettivo. Amo lasolitudine, ma come presupposto per cer-care, incontrare e abbracciare i miei simi-li. Non sono ruffiano se dico che senzal'apporto dei Mig la mia musica non avreb-be alcun senso. Ale, Jako, Boc e Maci sonoprima di tutto persone straordinarie e poitra i migliori musicisti che abbia mai in-contrato”.Hai ssuonato ddue vvolte ddi ffronte aa PPapaGiovanni PPaolo III, ddavanti aad uun mmilionedi ppersone aalle ffesta ddel pprimo mmaggio aaPiazza SSan GGiovanni, iin cconcerti iimportan-ti ddell'Estate RRomana ee nnon ssolo. CCosaricordi ddi qqueste bbelle eesperienze?“Se mi trovassi in Tribunale, a questadomanda vorrei che si rispondesse "Omis-sis".In cconclusione?“Mi permetterai, spero, di scherzare seria-mente sulla tua domanda, prendendospunto proprio dal testo di Musa, prossimovideoclip: la conclusione, ovvero "la finedel discorso, non la cerco ancora e ciriprovo domani"… trovo la fase del semi-nare molto stimolante rispetto a quella delraccolto, quest'ultimo non dipende solo danoi ma da tanti e tanti fattori. Quindi leconclusioni le vorrò tirare magari al pros-simo album o quello dopo ancora, mi piacevivere il presente di questa mia grandepassione, che mi da modo di incontraretante persone eccezionali. Una di questesei tu, amico Massimo, e questo è già unottimo raccolto…”.

Massimo MMangiapelo

"Essere Elisabetta Sgarbi"Primo piano di una donna di successo…E

' apparentemente semplice parlare di ElisabettaSgarbi - sorella del noto Vittorio - tantola sua gamma di forme d'arte è libe-ra e indipendente: libri, sceneg-

giature, film, documentari, produzio-ni letterarie, musicali, storiche e fi-losofiche, ci fanno pensare ad unadonna intellettuale buona pertutte le stagioni e per ogni even-to culturale.Ebbene è tutto il contrario. Elisa-betta Sgarbi rifugge proprio ilmondano, il sociale, la bagarre del-la cultura di massa. Pochissime lesue apparizioni in televisioni e radio. Direttore editoriale della casa editriceBompiani, legge i manoscritti degli aspiran-ti autori prima di conoscerli personalmente; haun rapporto diretto con il libro non con lo scrittore. Leggetutto e sceglie in base allo scritto. Così avvengono i lancisu mercato di autori sin allora sconosciuti e che, magica-mente, si trasformano in scrittori letti in Italia e all'estero.Stesso approccio rivoluzionario non conforme per i classi-ci Bompiani: epica la sua scelta di inserire nella prestigio-sa collana le "Opere con l'autografia d'un ritratto" di Car-melo Bene. Molte furono le proteste dei critici ma Elisa-betta non batté ciglio, sapendo ciò che rappresentava Be-ne nella cultura italiana, ovvero uno dei pochi autenticigeni. Stipandolo addirittura a fianco di T.S.Eliot, dalla cri-

tica mondiale considerato il più grande poeta del No-vecento, la Sgarbi fu ritenuta eretica, ma il

grande Carmelo la ripagò nominandola vi-ce presidente della società che avrebbe

gestito la sua immensa eredità arti-stica e culturale.La dottoressa Sgarbi, come sceneg-giatrice e regista cinematografica,realizza films di interesse accade-mico ea n t i -accademi-

co, assem-b l a n d o

schegge di vi-ta quotidiana a

fotogrammi con in-quadrature fisse che cat-

turano i tesori d'arte rinascimen-tale e moderna, sì da sviluppareuna sintesi in divenire baconianasfociante nel godimento metafi-sico mistico sublime.A tutti i film e documentari laSgarbi accompagna un testoscritto. Questo ulteriore contribu-to artistico è delegato a un suoscrittore che diviene l'Artifex del-l'intera opera. Torna l'attacca-

mento alla parola, al linguaggio, vero mondo di ricercadove il detto e lo scritto sono protagonisti e le arti pla-stiche, figurative etc fanno da sfondo, in una visione pla-tonica che in ogni opera successiva si rigenera nuova eoriginale. Dai Greci alle nuove avanguardie, il panoramaculturale di Elisabetta Sgarbi è tutto da scoprire, con l'au-trice che ci accompagna tenendoci per mano.

Patrizio MMinnucci

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Il “Ranonghiaro”, così veni-va chiamato una singolarefigura di pescatore nei sta-gni e nei fossi, specializza-

to nella cattura delle rane. LeRane lungo i fossi ci sono ancorama pochi vanno a catturarle. Unavolta - subito dopo la secondaguerra mondiale - dalla Ciociaria,ma più frequentemente nelle Pa-ludi Pontine, i ragazzi detti "Ra-nonghiari" ci andavano spesso

per rifornire i Ristoranti di élitedella capitale. Normalmente siserviva di una rudimentale lenzainnescata con una lumaca, ma,nei periodi di fregola utilizzavadue rane femmine legate per ilcollo, pancia contro pancia. Inquei periodi ad ogni lancio solle-vava ranocchi a grappoli. Abi-tualmente per essere più praticosi usavano le fiocine a quattropunte costruite artigianalmente

con punte sottilissime in mododa non creare troppi danni allacarne. Di solito si pescava di serae soprattutto quando i fossi era-no pieni per l'irrigazione dei cam-pi. La tecnica era quella di andar-gli incontro con i lumi di acetile-ne, abbagliandole per poi infil-zarle con la fiocina. Poi si passa-va alla pulizia - non dovevi esse-re debole di stomaco - perché ap-pena aperte fuoriuscivano tutti

gli insetti che avevamangiato emanandouna puzza tremenda.Si tagliava prima latesta e le zampe, poisi spellava e la siapriva buttandola inun secchio di acquapulita continuandoancora a muoversi. Poteva essere cucina-ta in vari modi, unoera farla fritta, impa-nata con pane grattu-giato e uova. Si pos-sono cucinare anchecon altri ingredienti,come aglio, cipolla, prezzemolo,erbe aromatiche, funghi, patate,seguendo le stesse ricette che ingenere si utilizzano per preparareil pesce o il pollo. La rana è sapo-rita, con un gusto molto simile alpesce o al pollo. Le sue carnisono di ottima digeribilità, in ge-nere se ne consumano le cosce. Le rane sono un alimento dalleantiche tradizioni, considerate unottimo approvvigionamento diproteine, in tempi di guerra o neldopo-guerra fino al boom econo-mico. Le carni sono prelibate, te-nere, praticamente senza grasso,e dunque eccellenti dal punto divista dietetico. Gradualmente il

consumo di questo anfibio è an-dato scemando, fino ai giorni no-stri in cui solo i buongustai si ci-mentano ancora a mangiarle. Dapiatto povero tradizionale oggi ipiatti a base di rane si stannoriabilitando come piatti raffinatie rari. È bene ricordare che la ra-na è, come tutti i rettili e gli an-fibi Italiani, protetta dalla Con-venzione di Berna che viene a suavolta applicata, a livello italiano,con disposizioni regionali. Per-tanto, prima di raccogliere o alle-vare questo anfibio, consultaregli uffici della regione (Caccia ePesca).

Bruno SSbaraglia

Le Ranocchiare di Piazza Montanara…P

iazza Montanara a Roma storicamente fu ilpunto di convergenza di tutti i bracciantigiornalieri o stagionali che giungevano daaltri circondari dello Stato Pontificio e de-

gli stati limitrofi. I Caporali, infatti, li attendeva-no per ingaggiarli a giornata per lavorare nellegrandi tenute delle famiglie borghesi e nobili del-le varie epoche. Assieme ai Caporali, ai Braccian-ti, agli scrivani pubblici, piazza Montanara vede-va la presenza delle "cicoriare" e delle "ranocchia-re" provenienti dalla Ciociaria. Antonietta Palom-bi Corrao ha descritto questa figura in versi, neltesto che riportiamo:

LA RRANOCCHIARA "Donne, ranocchie!" A piazza Montanara

se sentiva uno strillo appena giorno, era la sora Rosa: ranocchiara,

a séde a un angoletto accanto a un forno.

Le mano tutte quante aruvinate, li porzi ce l'aveva sempre rossi,

quante ranocchie s'era scorticate, nell'acqua puzzolente de li fossi!

Co' 'na certa arbaggìa da gran signora, ar posto der cappello, una gran crocchia,

la sora Rosa stava lì abbonora a intolettà ranocchia pe' ranocchia.

Poi dentr'ar zecchio, tutte ammazzettate, degne de figurà ne li gran pranzi,

come ballerinette, preparate p'er balletto de l'opera, ar Costanzi.

(Antonietta Palombi Corrao, da Mestieri e Mestieracci pag. 378)

Andrea TTagliaferri (Fonte "Gente di Ciociaria"

di Iannazzi e Beranger Arce 2007)

Storie e Personaggi24C'era una volta il pescatore di Rane…

Conoscere la propria terra equivale ad amarlaancora di più: l'artigianato ciociaro

Voler conoscere le opere artigianali diun popolo vuol dire apprezzarlo intutto e per tutto. Oggetti che untempo erano d'uso quotidiano oggi

sono diventati curiosità artigianali, un'attra-zione che, se da un lato è semplicemente tu-ristica, dall'altro può essere definita operad'arte popolare. Tentiamo di tracciare unamappa degli oggetti dell'artigianato ciociaroanche se impresa non facile perché il mate-riale è vasto. Per cominciare, il nome stessodi questa terra, Ciociaria, è un esempio del-l'antichità dell'artigianato, di qui: le ciocie,l'antichissimo tipo di calzature usato dai pa-stori, è stato forse il primissimo prodottodell'artigianato ciociaro". Il vimini e il vin-chio (erba palustre che cresce sui pendiidegli Aurunci) si lavorano intrecciati sotto-forma di cesti, canestri, sporte, contenitoriper il formaggio o per il pesce a Frosinone,Ferentino, Patrica, Posta Fibreno, Roccasec-ca, Sora, Vallerotonda e Villa Latina. Più antichi e più poveri, ma per questo nonmeno affascinanti sono gli oggetti in terra-cotta: dalle anfore per acqua, le cosidette"cannate", decorate a freddo con terra ros-sa, di Pontecorvo, ai boccali, soprammobilie lampade di Ceprano; dalle ceramiche deco-rate e smaltate (come le campanelle e le sta-tuette per il presepe) di Arpino alle broccheed ai piatti in terracotta di Aquino e Fiuggi. Da non dimenticare che Arpino e Pontecor-vo hanno avuto sempre una fiorente indu-stria della ceramica. Una preziosa collezionedi statuette per il presepe di Arpino, raccol-te intorno al 1909 da Athos Foco Mainardi,sono attualmente conservate presso il MuseoNazionale delle Arti e Tradizioni Popolari in

Roma. Anche l'oreficeria ha avuto un ruoloimportante in terra ciociara. Non dimenti-chiamo i gioielli in oro e coralli delle famo-se "balie ciociare". Centri principali nellaloro produzione sono Alatri, Anagni, Fiuggi,Veroli. I metalli lavorati e sbalzati si trova-no nella valle di Comino, a Ferentino, a Ser-rone e a Frosinone; i ferri battuti a Vicalvi ea Veroli dove ogni due anni la Mostra delFerro Battuto riunisce tutti gli artigiani cio-ciari del settore che, messi all'opera, forgia-no il metallo direttamente sotto gli occhidel visitatore. Sora è anche un importantecentro nella lavorazione. Poi non dimentica-re l'estrazione del marmo, nella variante delPerlato Royal, resta il famoso Coreno Auso-nio, esportato in tutto il mondo. E poi i rica-mi: splendidi e delicati lavori femminili, co-me le tele e le tovaglie ricamate di Veroli(dove si trovano ancora tappeti rustici e bel-le sedie impagliate), Isola del Liri e BovilleErnica, le lenzuola tessute e ricamate di Ar-pino, Atina, Cassino, Belmonte Castello e iparamenti sacri di Anagni, la "città dei pa-pi". Anche se oggi il settore dell'artigianatodei fonditori di campane è scomparso, essomerita comunque una menzione ricordandoche, per quasi cinque secoli, Veroli fu patriadi famosissimi fonditori di campane. Essi la-sciarono diversi esempi della loro arte invari centri della provincia, della Campania edell'Abruzzo. L'arte della lavorazione delcuoio di Acuto, Alatri e Piglio conclude que-sto itinerario sull'artigianato in Ciociaria,anche se involontariamente ci sarà stataqualche omissione.

Bruno SSbaraglia

Page 25: Giu2014

25Eventi e Cinema

Miss “Pausa Caffè”, un successo P

ienone di pubblico e applausi anon finire per la prima edizione delconcorso di bellezza "Miss PausaCaffè", organizzato dall'omonimo

Bar con sede in via Armando Fabi a Frosi-none, sotto la palazzina che ospita ACI eProvincia sett. Trasporti in via ArmandoFabi. La kermesse si inseriva in una tregiorni di eventi organizzati in occasione

della Festa della Birra; serate che hannogoduto anche della "grazia" del clima cheha garantito la riuscita dell'intero evento.Musica, danza, e, appunto, una sfilata di

moda per l'elezione delle tre più belle ra-gazze che si sono messe in competizionein maniera giocosa e divertente sfilandocon abiti propri in 4 diverse "mise", Mare,Casual, Sportiva e Elegante. Una giuriacomposta da giornalisti, sponsor, espertidi moda e coreografia e sport, ha votato levarie uscite assegnando punteggi per por-tamento, eleganze, sorriso e presenza sce-

nica, come si conviene ai migliori concor-si di bellezza. Ecco i nomi dei giurati: Raf-faella Licocci, coreografa ed esperta didanza "urban style"; Andrea Tagliaferri,

caporedattore del bimestrale Gente Comu-ne e responsabile comunicazione ACI Fro-sinone; Giovanni Plocco, in rappresentan-za del partner dell'evento PloccoOsim; Ka-tia Padovano, Redattrice periodico Asso-ciazione FoedusArs; Irene Celestini, segre-taria della giuria e, Guest Star, Mirko Gori,astro nascente del Frosinone Calcio appe-na promossa in serie B. Le tre finaliste so-no arrivate a pochissimi voti di distanzal'una dall'altra: la vincitrice della fascia di

Miss Pausa Caffè 2014 è risultata Elisa To-fani; seconda Flavia Ciciku; terza Sara Pe-trucci. Durante la serata, tra un'uscita el'altra delle modelle, piacevoli intermezzicon le sfilate dei bambini e con esibizionidi danza. Complimenti agli organizzatoridel Bar Pausa Caffè, Marco, Martina, Irmae Massimo per l'impegno e la riuscita del-l'evento.

Andrea TTagliaferri

Si è svolta domenica 29 giugno la prima edizione del concorso di bellezza

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La vincitrice con gli organizzatori

Le tre finaliste Elisa Tofani, Flavia Ciciku, Sara Petrucci

Dal festival alle sale: i film ed i Premi di Cannes 2014I

l film più lungo del Festival di Cannes, tre ore e 16minuti, si è preso il primo Premio a Cannes 2014. Ilfilm di NuriBilgeCeylan "WinterSleep" (Sonno Inver-nale) ha portato a casa la Palma d'Oro. Il regista tur-

co Ceylan era visibilmente commosso, pur avendo vintogià vinto tre riconoscimenti in precedenza a Cannes,quando ha dedicato il premio per questa pellicola, basatatutta su dialoghi, della storia di un ex attore e ilsuo rapporto con la moglie, sua sorella e il suomondo. "Dedico questo premio ai giovani dellaTurchia hanno perso la vita durante l'ultimo an-no". Il 67° Festival di Cannes di quest'anno, incui Jane Campion, Presidente della giuria, è sta-ta particolarmente buona con i film in linguainglese, considerato che un film americano, unocanadese ed uno britannico hanno vinto i premipiù importanti. Il film USA, "Foxcatcher", (cac-ciatore di volpi) interpretato da un irriconosci-bile Steve Carrell, da ChanningTatum e da MarkRuffalo in una affascinante storia, tipicamenteamericana di seduzione, rifiuto, tradimento eomicidio nel poco conosciuto mondo del wrest-ling olimpico. Bennet Miller ha vinto il premiocome miglior regista. Il premio per il miglior attore èandato a Timothy Spall, che ha interpretato il geniale, madifficile, pittore inglese del 19° secolo, JMW Turner, nelcoinvolgente e ben realizzato "Turner" del regista ingleseMike Leigh. Spall ha fatto il più lungo e commovente di-scorso della serata, iniziando con la rivelazione che" eroin Olanda Settentrionale sulla mia barca, con un tubo in

braccio e coperto di grasso, quando ho ricevuto la chia-mata per tornare a casa per il film. "Leggendo il suo di-scorso di accettazione sul suo cellulare - l'aveva scrittodurante il volo - Spall ha chiesto l'indulgenza del pubbli-co per la sua disorganizzazione". Ho passato un sacco ditempo per essere una damigella d'onore, ma questa è laprima volta che ho fatto la sposa!" Julianne Moore, che

faceva parte del cast di "Maps To The Stars", diretto daDavid Cronenberg e scritto da Bruce Wagner ha vinto ilpremio come miglior attrice. Moore ha assunto il ruolo diun'attrice in declino alla disperata ricerca di ottenere laparte che aveva reso famosa sua madre. Un altro film ca-nadese (ma questa volta in francese), di Xavier Dolan"Mommy (Mamma)," ha preso uno dei due Premi della

Giuria. Il film è un confronto estremo del rapporto tra unamadre difficile e il suo figlio di 15 anni, che presenta deiproblemi comportamentali. Dolan, che era il più giovaneregista in Concorso a 25 anni, ha condiviso il premio conil più anziano, 83 anni, Jean-Luc Godard. Ha anche otte-nuto un Premio della Giuria per il suo ultimo enigma cine-matografica, "Goodbye to Language", un film che è lungo

solo 70 minuti, ma girato in 3D. Unica registadonna della competizione, l'italiana Alice Rohr-wacher, ha preso il Gran Premio, considerato co-me il premio di Cannes per gli emergenti, con ilfilm "Le Meraviglie", una storia di formazione diuna ragazza ambientata in una famiglia pococonvenzionale, immersa nella controcultura. Ilpremio per la sceneggiatura è stato ritirato dalregista Andrey Zvyagintsev e dal suo co-sceneg-giatore OlegNegin, per il film russo "Leviathan".Personalmente trovo inspiegabile che la Giuriaabbia ignorato, nella distribuzione dei Premi, losplendido 'DeuxJours, Une Nuit' (Due giorni, unanotte) dei Fratelli Dardenne, interpretato magi-stralmente da Marion Cotillard, e "Jimmy's hall"(La sala da ballo di Jimmy) di Ken Loach. Non

convincente è stata anche la prova direttoriale di AsiaArgento che, in "Incompresa", gioca a mettere in pubbli-co la sua personale crescita tra il padre Dario e la madreDaria Nicolodi. Il giudizio finale rimane, come è giusto, avoi spettatori. Buona visione.

AAllffrreeddoo SSaalloommoonnee

L'INVIATO DA CANNES

Asia Argento e i protagonisti di Incompresa

Page 26: Giu2014

Moda e Attualità

"Così ho sconfitto il tumore"26

Abbiamo conosciuto un giovane ta-lentuoso, pieno di iniziativa, cheall'improvviso si è trovato davantiad un bivio: mollare o reagire. E

ha scelto la seconda strada seppur più dif-ficile. Lasciamo alle sue parole, sincere espontanee, il racconto di una storia finitabene, magari darà coraggio a chi vive unasituazione simile…Una settimana per scoprire che la tua vi-ta cambierà, quando ti stanno arrivandonotizie positive di lavoro te ne arriva unadi prima mattina:" Salve lei è il signor......"- si mi dica - "si è liberato un posto in ospedale po-trebbe venire oggi per essere ricoverato?" - no non posso perchè non sono a Roma inquesto momento""ma lo sa che il suo problema è gravissimo?"- si lo so, ma non ci sono mi teletraspor-to in ospedale?" "allora faccia una cosa domani mattina al-la stessa ora mi contatti e mi dica lei sepuò venire".Aver scoperto di avere un tumore nel san-gue che guarisce solo con la chemiotera-pia, ed è localizzato già è un buon risulta-to. Un venerdì per un controllo ti accorgiche qualcosa non va, ma il dottore trami-te le analisi non riesce a vedere se staimale, tutto ok, ti da un antibiotico e do-po una settimana tutto passa, il proctolo-go, invece ti fa sbattere a destra e a sini-stra per i reparti dell'ospedale perchè vedeun anomalia nel tuo corpo. Aspetti ungiorno per la seconda visita e ti senti do-lorante, ma non ci dai peso oramai è sola-mente l'ora di accettare il proprio proble-ma, ma il medico ti dice si metta in po-sizione iniziamo con la visita; inizia, ti

senti pronto, senti dolore, prelevano ilcampione di tessuto per analizzarlo "torni

tra venti giorni per i risultati". Tornato acasa ti rilassi e ti domandi cosa avrò? Aspetti questi lunghi giorni e una voltaandati in questo ospedale il medico convoce strana ti dice da dietro una scrivania,"salve guardi abbiamo fatto le analisi rela-tive e abbiamo scoperto che lei ha untumore del sangue "io wow" ed inizio a ri-dere... poi il medico mi indirizza in uncentro di ematologia all'avanguardia, fac-cio tutte le analisi vedo gente che perdei capelli, che fa terapie per combatterequesto problema, e ce la fanno. Una ra-gazza mi si avvicina e mi fa "tu sei simpa-ticissimo", e io "perchè neanche mi cono-sci e già ti sono simpatico?" - "no guardae solo che hai un atteggiamento buffo percome sorridi al tuo problema" e le rispon-do "tutto si può curare mai lasciarsi butta-re giù, se sei forte lo sconfiggi prima, letue debolezze devono essere le tue forze ele tue forze le devi rafforzare per farti co-raggio"; un medico uscendo da una stanzadice "bravo cosi bisogna reagire", facciotutte le analisi sono perfette nulla di ano-

malo, ma del tumore nulla, inizio a noncrederci più sarà una diagnosi sbagliata mase cosi la tac mi darà ragione ed invece latac rivela un'anomalia.La mia dottoressa mi fa andare nel suoospedale e mi dice di aspettare la chiama-ta del ricovero, ma io penso che mi chia-mino a Gennaio ed invece un giorno qua-lunque la dottoressa del reparto mi da ungiorno di tempo per ricoverarmi.Giorno d'inizio, lunedi la terapia sconfig-gerà il mio tumore, mi dovrò sforzare e ri-prendermi subito, sarà fatto tutto solo 1ciclo di 6 mesi mi aiuterà a stare meglio.Un ospedale unico, gente unica, vicinounico mi racconta delle fantastorie, l'uni-co suo problema e che è un po logorroico,mi fa impazzire. Nel ciclo di sei mesi dichemioterapia sono stato sempre forte esempre con il sorriso mai mi sono buttatogiù e nessuno doveva essere triste del pro-blema che avevo, gli infermieri con cui hoistaurato un bellissimo rapporto di amici-zia, tra mangiate e abbuffate di nutella

party nelle lunghe notti d'ospedale. Nel mio ricovero non sono mai stato soloanzi mi sono fatto forza da solo e ho pre-so il sorriso degli altri anche se si perdo-no i capelli non si perde micce l’anima icapelli ricrescono l'anima no. Ho anchepostato foto e pensieri sui social networkper condividere con gli altri il mio percor-so, per sfogarmi e per dare un esempio. Nel frattempo i cicli passano e io ritornosempre più forte che mai, continuo a farele mie sfilate, a disegnare a far crescere ilmio sogno grazie all' aiuto di tutte le per-sone che mi hanno aiutato nel mio per-corso. Ora, finito tutto, posso dire sonoguarito fatto, alla fine è andato tutto bene.Vorrei dire solamente a chi come me stapassando questo momento mai mollaremai mai mai, amate voi stessi vogliatevibene e guarirete. Mai far avanzare il male,l'unica persona e cosa che lo può sconfig-gere siete voi stessi assieme alle cure me-diche, ovviamente. Giuseppe IIaciofano

Servizio aa ccura ddi AAndrea TTagliaferri

Cerimonie troppo "salate"… anche i preti hanno il "tariffario"

E’ davvero pessimo, dover pensareche persino i sacramenti come ilMatrimonio, il Battesimo, le Co-munioni e le Cresime, siano diven-

tati per alcuni (è giusto specificare alcu-ni, perchè non tutti i preti si comportanocosì!) sacerdoti, oggetto di lucro. In que-sti tempi difficili, dove la crisi economicaè una lotta giornaliera, la chiesa, invecedi sostenere e aiutare i fedeli impone il"tariffario"! Molte chiese hanno il suolistino prezzi ed è stabilito dal prete checelebra la funzione religiosa. Quanto co-sta, essere Cattolico? Per il Matrimonio ilprezzo varia dalle 200 ai 400 euro; per ilBattesimo i prezzi si abbassano dalle 50alle 100 euro; per le Comunioni e le Cre-sime dalle 100 alle 200 euro. Oltre allecerimonie ci sono funzioni come i funera-li o gli anniversari che si aggirano in-torno ai 50 euro. La tariffa è proposta daalcuni preti come "un'indicazione" perl'offerta, ma indicare il prezzo esatto nonsembra proprio un’indicazione, se maiuna richiesta ben stabilita! Non tutti pos-sono permettersi di tirare fuori dal porta-foglio 400 euro per il matrimonio o 100euro per il battesimo (calcolando le speseenormi che si affrontano con l'arrivo di unbambino), quindi… chi non può pagare

non è degno di sposarsi o di battezzareil proprio figlio? Esiste una giustificazio-ne al listino prezzi, anche se di giusto c'èben poco: "Il rimborso spese" per pagarela pulizia della chiesa dopo la cerimonia,la luce ecc. Il prete dovrebbe essere unaguida spirituale, aiutare il credente, nonfargli pagare con il proprio matrimoniodue mesi di luce. Ogni uno ha le propriepossibilità, chi più chi meno, in egual mo-do, dovrebbero decidere quanto poter offri-re alla propria parrocchia, sotto forma diofferta, senza sentirsi umiliato o costretto. Papa Francesco in occasione dell'incontrocon il clero romano alla basilica di SanGiovanni in Laterano parla ai preti: "Nonchiedete soldi ai fedeli", rivolgendosi di-rettamente ai sacerdoti "Non chiedetesoldi per i sacramenti”. Sacerdoti, parro-ci, attenti alle vostre segretarie. Perchéspesso capita che a chi viene a chiedereun sacramento venga consegnato un sem-plice modulo, magari, e peggio ancora,con la richiesta di denaro. Non è così chedeve essere. Se la gente vede che c'è uninteresse economico, allora si allontanadalla Chiesa. Chi viene deve sentirsi a ca-sa sua, mai sfruttato.

Erika RRossi

Storia di una promessa del mondo della moda che ha trasformato la tragedia in voglia di vivere...

Giuseppe Iaciofano lavora durante le cure

Page 27: Giu2014

27Sport

“Il goal nella finale di andata, un sogno realizzato”Intervista all’astro nascente del Frosinone Calcio Mirko Gori

Incontriamo Mirko in una piacevoleserata di moda e spettacolo a Frosi-none, dove il giovane centrocampi-sta dei "Canarini" era presente quale

giurato per l'elezione di una Miss estiva,ed approfittiamo per procedere all'intervi-sta programmata da tempo in attesa delrisultato dei Play-off.Innanzitutto ccosa hha ssignificato pper tte, ccio-ciaro ee ttifoso ddel FFrosinone dda ssempre, qque-sta vvittoria, iil ppassaggio iin SSerie ccadetta ee,soprattutto, iil ggoal nnella ffinale ddi aandatadegli sspareggi pper lla ssalita iin SSerie BB?Sembrerà banale ma la sensazione di gioiae entusiasmo ci ha pervasi per giorni egiorni e ancora stenta a scomparire. Ancordi più, a livello personale, perché ho sem-pre tifato Frosinone e perché ho potutorealizzare uno dei miei sogni, fare un goaldeterminante per la mia squadra, e così èstato. D'altronde ho militato nelle giova-nili dei "gialloazzurri" prima dai 15 ai 17anni, e dopo una pausa di un anno aParma, sono tornato per un'ulteriore sta-gione prima dell'entrata di diritto nella

prima squadra in cui mi trovo ormai dadue anni.Quali ssono ii pprogetti ffuturi, ppersonali eedella ssquadra?

Innanzitutto mi pongo obiettivi a brevetermine, perché sono realista anche segiovane. Ora il mio obiettivo è la riconfer-ma nel Frosinone, poi si vedrà. La squadra,con la proprietà e la dirigenza, tienemolto a questa stagione per cui l'obiettivosarà quello di investire e tenere la catego-ria, mirando magari a qualche buon risul-tato in classifica. In qquesti ggiorni ssi pparla ttanto ddell'appro-vazione ddefinitiva ddel pprogetto ddel nnuovostadio aal CCasaleno. CChe nne ppensi?Beh, devo dire che prima le voci eranoconfuse e si rincorrevano notizie e smen-tite di mese in mese. Ad oggi, invece, tut-to sembra più concreto. L'unico dubbio ri-mane sui tempi perché 6 mesi mi paionopochini per un progetto così importante. Ècomunque un' ottima notizia per la squa-dra ma anche per la città. Da giocatore,però, devo dire che lo stadio Matusa èdavvero emozionante in quanto uno deipochi in centro città, e non isolato o peri-ferico come spesso accade. Ma gli obietti-vi del Frosinone sono alti e la città merita

uno stadio che abbia tali potenzialità.Da uultimo nnon ppossiamo nnon cchiederti cchene ppensi ddell'uscita ddell'Italia ddal MMondia-le ee, iin pparticolare, ddella bbufera ssu BBallo-telli. CCosa nne ppensi?Beh, da tifoso e da giocatore sono delusis-simo dalla squadra perché veramente noneravamo in una forma degna di una nazio-nale importante come la nostra. Per lastoria di Ballotelli, invece, da un lato pos-so dire che non è giusto santificare i gio-catori quando fanno bene, né tantomenodistruggerli quando sbagliano e le cosevanno male. Quello che è certo è che lesortite dei compagni e le sue non hannofatto bene alla squadra, certi problemivanno affrontati e risolti nello spoglia-toio, non in pubblico.A questo punto è iniziata la sfilata e Mirkosi è dedicato, giustamente, ai voti per lepretendenti Miss salutandoci con un "arri-vederci" e, da parte nostra, un grande "inbocca al lupo".

Andrea TTagliaferriMirko Gori legge Gente Comune

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Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

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Page 28: Giu2014

Dalla parte della... 28SOS CONSUMATORI - SPECIALE SANITA'

Il caso Avastin-Lucentis

Caso Novartis-Roche. Due colossi farmaceutici chenon paghi degli ingenti guadagni che realizzanocon il commercio normale, stringono uno scellera-to patto per guadagnare di più sulla pelle dei mala-

ti e a danno del Servizio Sanitario NazionaleRoche e Novartis sono legate tra loro, peraltro, perchéNovartis possiede più del 30%di Roche. Lo scopo di massi-mizzare i profitti lo ottengono non soltanto promuoven-do un farmaco costosissimo, ma ostacolando la vendita diun farmaco molto economico, sovrapponibile per efficaciae sicurezza. Diffondendo informazioni false, arrivando adenunciare al Tar due Regioni, l'Emilia Romagna e il Vene-to, che giustamente volevano utilizzare il farmaco più eco-nomico. E condannando alla cecità migliaia di persone.

IL FFATTORiassumiamo velocemente i fatti. Tutto parte da una buo-na notizia: una decina di anni fa si scopre che un farma-co utilizzato contro alcuni tumori, l'Avastin della Roche,funziona anche contro una grave malattia della retina, lamaculopatia essudativa. I medici iniziano a utilizzarlo intutto il mondo, iniettandolo nell'occhio, con buoni risul-tati: la progressione della malattia (che porta alla cecità)rallenta o addirittura regredisce, i malati conservano piùa lungo la possibilità di vedere. Però, nonostante la gran-de diffusione e i dati di efficacia, la Roche non si cura diregistrare il farmaco anche per questa indicazione: for-malmente, l'Avastin resta soltanto un antitumorale. Lo siusa, quindi, anche a carico della mutua, "off label", valea dire al di fuori delle indicazioni ufficiali, quelle riporta-te nel foglietto illustrativo. La legge, dato che non ci so-no altri farmaci registrati per lo stesso uso, lo consente.Un comportamento apparentemente strano, da parte dellaRoche. Di solito le aziende fanno di tutto pur di allarga-re il mercato, compreso ampliare le indicazioni d'uso, ap-pena possibile. Il mistero si spiega però rapidamente,quando la Roche, attraverso la sua controllata Genentech,a partire dal principio attivo dell'Avastin sviluppa un altroprincipio attivo estremamente simile, una "molecola so-rella", e crea un altro farmaco, il Lucentis, che viene, que-sto sì, subito registrato per la cura della maculopatia. Negli Usa la Roche vende direttamente Lucentis tramiteGenentech, mentre al di fuori degli Usa si accorda con No-vartis e a vendere il farmaco sarà quest'ultima (a Rocheovviamente andranno corpose royalties). Bene, si potreb-be concluderne. Due farmaci al posto di uno. C'è però una non piccola differenza: che il Lucentis costaquaranta volte di più dell'Avastin (intorno agli 800 euro adose contro 20). E che il preciso interesse perseguito dal-le due aziende, è che si cessi di usare il farmaco econo-mico, per passare a quello costoso. Per questo scatenanouna vera e propria campagna, in spregio alle più elemen-tari considerazioni di etica, su tutti i fronti, per convin-cere i medici e soprattutto i Servizi sanitari (che paganoil conto), che bisogna spendere quaranta volte di più percurare una malattia che riguarda milioni di persone. Ledue aziende si mettono d'accordo per differenziare artifi-ciosamente i due farmaci: in primo luogo, cercando di di-mostrare che l'Avastin presenta rischi maggiori, contro leevidenze che provengono dall'esperienza e da tutti glistudi indipendenti. I risultati, purtroppo, non mancano. Tanto più che la nor-mativa italiana non aiuta. Ora c'è un altro farmaco formal-mente registrato per curare la malattia, e così l'Avastinnon può più essere rimborsato dal Servizio sanitario. Trail 2009 e il 2012 l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa)sospende via via tutti gli usi di Avastin consentiti in regi-me di rimborso. Le prescrizioni si spostano su Lucentis. Irisultati sono disastrosi: finché i soldi ci sono, si pratica-no le iniezioni di Lucentis. Quando i soldi non bastanopiù, i malati restano senza cure. Oppure, se possono, sele devono pagare di tasca loro in regime privato. L'aggra-vio di spesa per il Servizio sanitario nazionale è calcolatoin 45 milioni di euro per il solo 2012, con possibili mag-giori costi futuri fino a più di 600 milioni di euro all'anno. Le comunicazioni via mail tra i dirigenti delle due azien-

de, pubblicate nella sentenza dell'Antitrust che ha scoper-chiato il pentolone, non lasciano spazio a dubbi: in cam-bio danno i brividi. "Per favore, a che punto siamo con le attività di differen-

ziazione dei due prodot-ti?", chiede il 23 maggio2012 l'amministratore de-legato di Roche in una

mail rivolta a quello diNovartis. Mentre il diret-tore medico di Roche il19 settembre del 2012informa che "Novartis cirichiede una comunica-zione proattiva che sot-tolinei aspetti etici e ri-schi professionali degli

oftalmologi che utilizzano il farmaco off label... io condi-vido in linea di principio la richiesta di Novartis".

LE CCONSIDERAZIONIMa allora, per usare un termine molto di moda adesso,qual è la mission di un azienda farmaceutica? Creare pro-fitto realizzando e vendendo farmaci o creare profitto adogni costo, addirittura ostacolando la prescrizione di unfarmaco ai malati, per lanciarne uno che promette guada-gni maggiori? I fatti, ormai sotto gli occhi di tutti, gra-zie anche a una ineccepibile sentenza dell'Antitrust, natada una denuncia - oltre ad altri - della Società dei medi-ci oftalmologi italiani, gettano una luce sinistra sul mon-do di Big Pharma. E impongono una riflessione: è ancorapossibile che sia un'azienda a decidere da sola per qualimalattie deve essere utilizzato un farmaco? E che dire suiprezzi sempre più follemente alti dei farmaci più recenti? Che si sia potuta creare una situazione così assurda, cosìlesiva degli interessi dello Stato e dei cittadini (malati,oltretutto, in condizioni di particolare vulnerabilità) mo-stra una debolezza intrinseca del sistema normativo ita-liano ed europeo, e, come minimo, una passività intolle-rabile da parte delle autorità regolatorie, Aifa in testa.

IL FFINALEPer fortuna che la vicenda alla fine ha preso una piegapositiva. A fronte di denunce di privati, oftalmologi, as-sociazioni di consumatori (in testa Altroconsumo) l'Anti-trust ha condannato le due aziende a pagare una multa di180 milioni di euro. Si sono aperte inchieste della Magi-stratura, è stata presentata un'interrogazione parlamenta-re, il Ministro ha promesso un decreto legge, che è statoappena pubblicato, e che dovrebbe permettere di reinse-rire nella lista dei farmaci prescrivibili off label anche me-dicinali per i quali c'è sì un'alternativa, ma molto più co-stosa, proprio come in questo caso. L'Aifa ha accolto la richiesta di reinserire Avastin fra i far-maci a carico del Ssn. Una vittoria per i pazienti, vittimedell'intesa fra Roche e Novartis per favorire il farmaco piùcaro (Lucentis) per la cura della maculopatia senile. Accordo che è costato al Servizio sanitario nazionale 1,2miliardi di euro. Il più alto organo scientifico in materia di salute, il Con-siglio Superiore della Sanità, ha certificato come i farma-ci Avastin e Lucentis "non presentano differenze statisti-camente significative dal punto di vista dell'efficacia edella sicurezza nella terapia della degenerazione macula-re senile".

CONSIDERAZIONI CCONCLUSIVEIn conclusione vorrei riportare brevemente quello che inmaniera molto personale io penso: di fronte a sciacallag-gi di questo genere da parte di multinazionali farmaceu-tiche, non basta una multa anche se salata. A queste - edad altre che compiano simili delittuose azioni commercia-li - oltre al comminare multe, andrebbe inibito il commer-cio dei farmaci sul territorio nazionale per un periodo con-gruo di anni (a seconda della gravità di quanto commes-so) esclusi quelli che loro avevano cercato di boicottare.

Riportiamo in calce uno dei casi concreti vissuti da personeaffette da maculopatia e colpite dall'accordo Roche-Nover-tis, attraverso un'intervista realizzata da Altroconsumo

IL CCASO CCONCRETOCristina FFlisi - CCanneto ssull'Oglio ((MN)

Come hha iinziato aa mmanifestarsi lla mmalattia ddi ssua mmadre?Ha iniziato a vedere sempre peggio: non si accorgeva piùdi una macchia sui vestiti, o non notava se un piatto erasporco. Aveva appena cambiato gli occhiali, quindi all'ini-zio ha attribuito la colpa all'ottico. Purtroppo però, lavisita oculistica ha dato un responso completamente di-verso: gli occhiali andavano bene, il problema era nell'oc-chio stesso, dove si stava manifestando una maculopatiaessudativa della retina. E lì è iniziato il nostro calvario. Non èè ccerto ffacile dda aaffrontare iil ttrattamento ddi uundisturbo ssimile...La malattia porta a una progressiva perdita della vista,fino a ridurla a zero, a trasformarla in una visione confu-sa di luci e ombre. E l'unica cura disponibile, per rallen-tare questa degenerazione, sono le iniezioni intravitreali,vale a dire praticate direttamente nell'occhio. Ci siamo ri-volti al San Raffaele di Milano, benché fosse piuttostolontano da casa nostra, perché abbiamo saputo che c'eraun centro specializzato nella cura della malattia.E così sono iniziate le iniezioni, in entrambi gli occhi, dientrambi i farmaci: sia Avastin, sia Lucentis, uno in unocchio, uno nell'altro.Avete aavuto rrisultati aapprezzabili?Certo, fin da subito. Quando ha iniziato la cura mia madreaveva un certo numero di diottrie, già dopo la prima inie-zione è migliorata. E ogni volta migliorava. Così mia ma-dre ha potuto riprendere attività che aveva abbandonato,come lavorare all'uncinetto. E senza subire effetti collate-rali, con nessuno dei due farmaci iniettati. La situazioneera comunque difficile, perché le iniezioni sono in dayhospital e poi il giorno dopo si deve tornare per il con-trollo. Per questo dal San Raffaele di Milano ci siamo spo-stati all'ospedale di Cremona, dove l'iniezione periodica ècontinuata. Nonostante la difficoltà legata agli sposta-menti, per una persona anziana e malata particolarmentefaticosi, mia madre si sottoponeva quasi con entusiasmoalle iniezioni, in un certo senso erano diventate la sua ra-gione di vita, perché le avevano ridato la speranza di con-servare almeno la vista, dopo tutti i guai di salute cheaveva già avuto. E ppoi cche ccosa èè ssuccesso?A Cremona ha fatto in tempo a fare un solo ciclo di cure,che nel frattempo erano state limitate a un solo occhioperché l'altro era ormai troppo compromesso, quando ungiorno, senza preavviso e senza spiegazioni, l'ospedale diCremona ha comunicato a mia madre, che si era presen-tata come stabilito all'appuntamento, che l'iniezione nonsarebbe stata fatta. Mia madre è tornata a casa sconvol-ta, si è seduta sul divano con le mani nei capelli e si èmessa a piangere. "Con tutto quello che ho passato, nonvoglio anche diventare cieca", diceva.Nessuno vvi hha ddato sspiegazioni?Nessuno. Hanno addotto varie scuse, ma nulla di preciso.Cose tipo "Il farmaco non c'è" o "Il farmaco costa troppo"o "La direzione ha deciso di sospendere la cura". Alla fineci hanno consigliato di rivolgerci a un altro ospedale.Abbiamo provato a Mantova, dove abbiamo fatto uno odue cicli, poi ci hanno consigliato di spostarci ad Asola,molto più vicino a casa nostra, dove un ospedale ha aper-to un "ambulatorio Avastin" per le iniezioni intravitreali. E a questo punto, è iniziata l'attesa: siamo in lista, ma dasei mesi non ci chiamano. Mia madre ha già saltato duecicli e la vista non fa che peggiorare. E noi aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo... e non cichiamano mai.

Per fortuna poi anche la Signora Flisi - a seguito delladecisione dell'Aifa - ha potuto riprendere le cure.

Paolo FFiorenzaFonte: ALTROCONSUMO

Il ffarmaco mmeno ccaro ttorna aa ccarico ddel SSSN, vvittoria pper ii ppazienti

Page 29: Giu2014

Rubriche Benessere

Cibo&SaluteRubrica di informazione alimentare e benessere

a cura della d.ssa Francesca Vari, Biologa Nutrizionista

La dieta dell'estateI

n estate la nostra dieta dovrebbe modificarsi alleggerendosi di grassi e arricchen-dosi di fibre. Scegliendo gli ingredienti della cucina estiva potremmo perdere in unmese fino a 4 kg di peso corporeo senza stress, perché potremo assumere tutti iprincipi nutritivi fondamentali per contrastare l'ossidazione - e quindi l' invecchia-

mento - dell'organismo, favorire il rinnovamento cellulare e stimolare il metabolismo. Prima di tutto allontaniamo dalla nostra dieta quegli alimenti che ci appesantiscono e cirendono più difficile tollerare il caldo e il sole. Sono i cibi precotti e/o inscatolati, quel-li ricchi di zuccheri raffinati e di grassi saturi (soprattutto di origine animale), ma anchequelli troppo cotti, che non aiutano l'organismo ad adattarsi al caldo della stagione eperdono gran parte delle vitamine e gli enzimi che contengono. Alimenti di questo tipoappesantiscono, provocano gonfiori addominali, ritenzione e sovrappeso. Inoltre, dopoaverli mangiati, la fame non viene del tutto placata, perché l'organismo continua a recla-mare quei principi nutritivi che non ha ricevuto. Il rischio? Introdurre nella nostra dietacalorie inutili! Ecco ora il momento di imparare a scegliere gli alimenti giusti per la nostra dieta di ognigiorno. Sicuramente dobbiamo favorire frutta e verdura di stagione;dal fruttivendolo possiamotrovare carote, cicorie, cipolle, cipollotti, fagiolini, indivie, lattughe, peperoni, piselli,pomodori, radicchi rossi, ravanelli, rucola, melanzane, zucchine, sedano, spinaci, valeria-na.Tutti questi ortaggi ci aiutano a fare scorta dei principi nutritivi che ci servono, so-prattutto se biologici e mangiati crudi o poco cotti. I migliori per drenare? Sedano, zuc-chine, radicchi, indivie, lattughe, cetrioli, finocchi, valerianella. Utilizziamo le erbe aro-matiche, dal basilico al rosmarino, alla salvia, al prezzemolo... insaporiscono i nostripiatti, stimolano il metabolismo e permettono di diminuire l'uso del sale e dei condi-menti grassi. Preferiamo la verdura cruda: sazia e apporta nutrienti che con la cotturaandrebbero perduti, come la vitamina C e gli enzimi. La frutta è ottima invece per glispuntini, meglio se di stagione, biologica e con la buccia. Esistono anche dei cereali esti-vi come ad esempio l'orzo in chicchi, dalle proprietà diuretiche e rinfrescanti, favoriscel'eliminazione dei liquidi in eccesso e contrasta la cellulite. Sono indicati anche il riso inchicchi e il grano. Per la colazione, sono ideali i fiocchi di grano e mais.Non dimentichia-mo anche carne (da preferire quelle bianche come pollo e tacchino) ma ancor meglio èil pesce di mare, lago o fiume perchè apporta acidi grassi essenziali, vitamine del grup-po B e minerali preziosi per la salute. Il pesce di mare è ricco di iodio, elemento utileper stimolare il metabolismo e aiutarci a dimagrire. Limitare invece le carni rosse (max1volta a settimana) e tra i salumi, preferire la bresaola.Anche le uova sono adatte nelladieta dell'estate, apportano proteine nobili e scorte di vitamina A. In estate vanno con-sumati poi anche i latticini e i formaggi freschi, come yogurt, ricotta, primo sale, caglia-te, mozzarella. Anche in estate la nostra dieta deve avere la giusta dose di grassi, da pre-ferire quelli vegetali e, in particolare, l'olio d'oliva extravergine, ricco di acidi grassi es-senziali utili per mantenere cuore e arterie in salute.E non dimentichiamo di dissetarci:al primo posto, tra le bevande più dissetanti, c'è sempre l'immancabile acqua. Da bere alnaturale o miscelata a centrifugati di verdure fresche o succhi di frutta senza zuccheriaggiunti, per fare scorta anche di vitamine e minerali che si perdono con la sudorazio-ne. Si anche a tisane, the e the verde. E buona estate a tutti.

Arrivati alla lettera "I" del nostro viaggio alfabetico moltisarebbero i vocaboli stimolanti per un'analisi psicologi-ca, tra questi un costrutto molto complesso affascina dasecoli l'essere umano, che ha provato a studiarne vari

aspetti e a darne una definizione il più possibile esaustiva: l'intelligenza. Da un punto di vista etimologico (da Wikipedia), l'iinntteelllliiggeennzzaa è:Quel complesso di funzionalità e abilità psichiche e mentali che consente ad unsoggetto in primo luogo di capire, ovvero di giungere autonomamente a delle co-noscenze reali per merito di proprie elaborazioni di informazioni.L'intelligenza è una proprietà cognitiva che sottende alla buona esecuzione ditutte quelle attività della mente che comportino un "lavorare sulle informazioniche si possiede per andare oltre"; esempi di queste attività sono "trarre delle con-clusioni a partire da ciò che è noto, fare previsioni riguardo al futuro, esprimereun giudizio, risolvere un problema mai incontrato in precedenza, scoprire in unasituazione aspetti prima non considerati", creare un prodotto nuovo (di qualun-que genere) che risulti efficace dal proprio punto di vista. L'intelligenza si perce-pisce nella capacità del soggetto che la detiene di comprendere, adattarsi e fron-teggiare con successo nuove situazioni e può dunque essere concepita anche comeuna capacità di adattamento all'ambiente.Un contributo fondamentale allo studio del funzionamento della mente umana ne-gli ultimi 20 anni sta arrivando dalle Neuroscienze, che grazie alla possibilità diverificare con strumentazione diagnostica (es. PET), ipotesi sul funzionamento diaree specifiche del cervello, sta suffragando ipotesi importanti sull'esistenza di"intelligenze" più che di un'abilità singola. Si è visto, ad esempio, come qualitàquali l'empatia, ovvero la capacità di sentire l'emozione e il vissuto del nostro in-terlocutore, siano legate all'attivazione di un'area della corteccia prefrontale (neu-roni specchio, da rispecchiare). Tutte le ricerche psicologiche più recenti, quindi, parlano di varie intelligenze, vi-suo-spaziale, logico-matematica, interpersonale, musicale, cisestesica, etc. a secon-da dell'abilità più evoluta nell'individuo, abilità frutto sia di predisposizione anato-mo-fisiologica, sia di fattori culturali e familiari.In questo affascinante viaggio nella nostra mente, un aspetto risulta ancora in fasedi esplorazione, ovvero il fatto che siamo quotidianamente bombardati da un sur-plus di iinnffoorrmmaazziioonnii, provenienti da varie fonti continuamente accessibili (inter-net su pc, telefonini, tablet, etc. con uso sempre più precoce). Cosa riusciamo dav-vero a trattenere delle notizie che scorriamo velocemente, ascoltiamo distratta-mente, che arrivano di sfuggita al nostro orecchio-occhio anche quando non le cer-chiamo? Quali delle tante informazioni a cui accediamo va a costruire vera cono-scenza? La differenza nel metabolizzare una tale quantità di dati sarà sicuramentecondizionata dalla motivazione con la quale vi accediamo, ovvero sarà la coscien-za a produrre conoscenza?"Non è la specie più intelligente a sopravvivere e nemmeno quella più forte, maquella più predisposta ai cambiamenti" (Darwin).

Intelligenza, informazioni,intuito….

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della

DD..ssssaa CChhiiaarraa CCaammppeerrii - [email protected]

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Inoduli tiroidei rappresentano oggiuna realtà clinica estremamente fre-quente soprattutto tra le donne.Spesso il loro riscontro avviene in

modo casuale a seguito di un'ecografiadella regione del collo eseguita per altrimotivi, ad esempio per lo studio dei vasiepiaortici.La prevalenza dei noduli tiroidei è più ele-vata nelle aree geografiche a carenza diiodio che sono zone di "endemia gozzige-na", ovvero di alta incidenza di noduli ti-roidei in quella popolazione. Il rischio dicarenza di iodio è maggiore nelle zonelontane dal mare o in quelle ove la supple-mentazione di iodio non è adeguata.Esisteanche una familiarità per la patologia no-dulare della tiroide, per questo la presen-za di un parente con storia clinica di no-duli, tiroidite o distiroidismo costitui-sceun segnale di allerta. La prevalenza deinoduli tiroidei aumenta con l'avanzare del-l'età e nei soggetti sottoposti ad irradia-

zione del collo, inoltre, la crescente espo-sizione a radiazioni ionizzanti e a tossiciambientali costituisce una condizione chefavorisce l'insorgenza di questa patologia.Nella maggior parte dei casi i noduli sonoasintomatici, il paziente non si accorge diaverli perché non ha nessun disturbo, inaltri casi, invece, si può avvertire una sin-tomatologia molto vaga, fastidio a livellodel collo, difficoltà nella deglutizione,dolore o senso di costrizione alla gola. Generalmente i sintomi compaiono soloquando il nodulo raggiunge dimensioni ri-levanti. La diagnosi del nodulo tiroideo è sempli-cissima, un accurato esame obiettivo delcollo già permette, in alcuni casi, di indi-viduare i noduli di dimensioni palpabili. Tuttavia l'esame più importante è l'ecogra-fia la quale costituisce un mezzo d'indagi-ne rapido, semplice e privo di rischi, ma digrande utilità per la valutazione dellamorfologia e della struttura della ghiando-

la e sulla presenza di eventuali noduli o diinfiammazione. Ulteriori informazioni sipossono ottenere abbinando l'eco-colordoppler, esame rivolto a valutare lo statodi vascolarizzazione della ghiandola e deinoduli. Questo semplice accertamentoper-mette già di per sé una valutazioneimpor-tante del paziente e della sua condizionetiroidea da un punto di vista morfologico,che può essere completata con la valuta-zione del profilo ormonale per lo studiofunzionale della tiroide.Di fronte al riscontro di noduli tiroideidevono essere stabiliti: a) la natura ("benigni" o "maligni"), b) la funzione e quella globale dellaghiandola (ridotta, normale o aumentata), c) gli eventuali effetti meccanici sullestrutture adiacenti (ad esempio compres-sione della trachea). Fortunatamente, nel-la stragrande maggioranza dei casi i nodu-li della tiroide sono "benigni", solo unapiccola percentuale di essi sono di natura

maligna e, quandoè questo il caso, la dia-gnosi precocepermette, il più delle volte,iltrattamento tempestivo e la risoluzione-della malattia neoplastica. Per questo, seci sono fattori di rischio per lo sviluppo dinoduli della tiroide è bene fare un control-lo...non per allarmarsi… ma per stare piùtranquilli!

* nel rispetto degli artt.55,56,57 del Codice diDeontologia Medica e delle Linee Guida sulla Pub-blicità dell'Informazione Sanitaria. Ilaria Malan-drucco S.S. 155 Montelena 65/A 03011 Alatri (FR)

I noduli della tiroide…

Rubrrica ddi iinforrmmazionee ssanitarria* a ccurra ddeelllla

ddootttt..ssssaa IIllaarriiaa MMaallaannddrruuccccooMedico Chirurgo Specialista

in Endocrinologia e Malattie del Ricambio [email protected]

Page 30: Giu2014

Almanacco30CIOCIARIA PARANOICA

di Antonio Coletta

L'abbacchio escatologicoC'erano proprio tutti i sei intellettuali ciociari alla

presentazione de "L'abbacchio escatologico" (Edi-zioni Fanfarillo, 2014), l'ultimo libro di Julio Sixto

Cianfrocca, celebre studioso di origini argentine ma resi-dente da quasi sessant'anni ad Alatri. Emozionante come sempre l'intervento di benvenuto del-l'autorità inviata dalle Istituzioni, per l'occasione il diri-gente della squadra di Curling della Comunità Montanadegli Ernici dottor Sisto M. Pantano, il quale non ha po-tuto negare la sua viva preoccupazione per la cultura lo-cale vista la netta diminuzione del numero di laureati inEsperienze di Vita presso l'Università della Strada.Particolarmente interessante il passaggio del discorsodel Cianfrocca nel quale l'autore di "Fenomenologia delCesanese del Piglio" (Edizioni Fanfarillo, 1987) e "LaFiura: etica ed estetica" (Edizioni Fanfarillo, 2001) haspiegato che "il confronto con l'abbacchio è il vero luogodove si decide l'umano".Dopo il discorso iniziale del Cianfrocca, ogni intellettua-le è intervenuto nel dibattito per lodare l'opera dell'eru-

dito collega, facendo attenzione a complimentarsi anchecon tutti gli altri dotti.La professoressa Jolanda Promutico ha annunciato che lepoesie in vernacolo alatrense del poeta Sisto Ciangola(presente ma - come noto - impossibilitato ad interveni-re causa mancata conoscenza della lingua italiana), sa-ranno studiate obbligatoriamente in tutte le scuole ele-mentari del paese e che, finalmente, dal prossimo annonon sarà presente in provincia neanche un liceo classico:"del resto il greco lo parlano solo in Grecia, non serve anulla: spariranno in totem (sic!)".Lo storico ed urbanista Sistino Gneo è intervenuto sotto-lineando che "mentre nel resto del mondo occidentale lecampagne venivano urbanizzate, in questa parte d'Italiaerano i centri urbani ad essere campagnizzati, con tuttele meravigliose conseguenze che questo comporta: leautomobili più larghe delle strade, ad esempio, oppure lapossibilità di percorrere la statale con il trattore senzaessere derisi, o ancora le ville di trecento metri quadridove abitano due persone".

Ha preso poi la parola il noto compositore e maestro d'or-ganetto Gian Sisto Dell'Uomo il quale ha annunciato com-piaciuto che, dopo il turno della pizzica e quello della ta-ranta, quest'estate esploderà la "saltarello-mania".Pieno di commozione e speranza il momento in cui ilricercatore Pier Sisto Tagliaferri ha rivelato di aver sco-perto il Metodo Staminchia, una profilassi medica chedal punto di vista della scienza ufficiale probabilmentenon servirà a nulla ma, almeno, fa ridere: "funziona così:io faccio finta di incontrare il malato per caso e gli dice"Lo sai a chi piaci?"; il malato risponde "A chi?"; iorispondo "A Staminchia" (sì, proprio il nome del Metododa me inventato!); il malato ride e si sente meglio".Da segnalare momenti di tensione quando, durante la di-scussione, gli studiosi hanno notato otto sconosciuti insala: per fortuna, grazie al celere intervento della poliziamunicipale, gli otto sono stati allontanati ristabilendo ilclima conviviale proprio delle élite culturali.

Ciociaria PParanoica èè lla pprima gguida aalla pprovvincia ddi FFrossinone sscritta ddai ccittadini pper ii ccittadini: oogni ccapitolo vviene aapprovvatoattravversso uuna cconssultazzione oon-lline ssul bblog ddi BBeppe GGrillo.

FFFFaaaatttt tttt iiii PPPPaaaaeeeessssaaaannnniiii "Uccide il marito a coltellate ad Alatri"

Avvenimenti, vicende, aneddoti di cronaca nera, rosa e altro dell'Alatri di ieri e di... oggia cura di ER-LLL

Dopo la cronaca nella prima partedell'omicidio, l'agonia del morentenel continuo del racconto, ecco arri-vato il momento del processo di Pal-

ma Antonia per l'uccisione del marito ad Al-tri nel lontano 1838. Sarà assolta o condan-nata a morte? Ecco il racconto…

"…Antonio Minnocci interrogato da chi fuferito contando parole accusò l'inquisita, ericercato del motivo rispose "per niente" uncoro poi di testimoni verifica l'incolpazione,e racconta in sostanza il fatto come si èesposto in narrativa, confidando che l'inqui-sita stessa ha confessato il delitto ma perdiminuirne l'atrocità ha voluto supporre cheAntonio aveva illecita corrispondenza conuna donna della Torre, ed altra ad Alatri chenel maggio 1838 stavano in Caffè Giannetta,procurò di darle il veleno, che quindici gior-ni prima del delitto nella strada di Velletri ein presenza della donna la offese in modo,che la credette estinta ed in questa suppo-sizione se ne gloriò colla stessa Donna, chenella Domenica, 16 giugno, Antonio coll'al-tra Amasia di Alatri, si recò in un luogo ap-partato e perché l 'inquisita se ne avvidenella sera la percosse e minacciò, e che neisuccessivi giorni ancora le minacce furonorinnovate.Parlando poi del delitto dedusse nel secon-do costituito che partito Antonio dall'Oste-ria Sarandrea, e fattala con gli occhi dellaMinnocci, andò in casa del di chi FratelloVincenzo, e lo trovò nell'Osteria De Cesaris. Si portarono insieme verso la Bottega delFerrazzoli, ed Antonio appena la vide, le in-giunse di tornare a casa, e datole un calcio,la fece cadere per terra. Si rialzò, e restituìal marito un colpo di sasso. Antonio volevaandarle addosso, e Vincenzo ideò di portar-

lo via.Conobbe l'indagata che voleva ucciderla,partì, si munì di un coltello. Sin da due anniviveva in continuo timore, e prevedendo chein quel giorno Antonio, se Vincenzo l'avesselasciato l'avrebbe fatta cadere vittima, fuperciò che col coltello gli vibrò più colpi perammazzarlo.CONSIDERANDO che sul conato di beneficiosulle percosse nel Territorio di Velletri e sul-la pratica colla donna di Alatri, non ha sapu-to l'Inquisita somministrare alcun mezzo diprova, e ne anche indicava dei testimoni, aiquali ne abbia omesso racconto che sullaamicizia coll'altra donna della Torre, per ilParroco, e due testimoni di relato dell'in-quisita la verificano e l'altra testimone an-cora contesta di averne intesa l'istessa in-quisita rimproverarne l'ucciso, che la smentìvi sono d'altronde due testimoni che decan-tano le ottime qualità di Antonio ed accer-tano che non aveva mezzi per essere infede-le alla moglie ed una terza testimone ag-giunge che era una scusa dell'inquisita ditenere in gelosia il marito.CHE DAGLI ATTI è pienamente stabilito, chenella Domenica 16 giugno l' inquisita fu per-cossa, non già per colpa della donna di Ala-tri, che fa credere Amasia dal marito, maperché continuava ed aveva una prattica.CHE MOLTI TESTIMONI presenti al delitto, fi-nalmente e sono le circostanze messe incampo dall'inquisita, e soltanto una testi-mone, accennava che Antonio, che dopo ri-cevuto il terzo colpo di sasso non astanteche fosse tenuto da Vincenzo, si avvicinòalla moglie e le dette due schiaffi.CONSIDERANDO, che quando ancora si fosse-ro verificate l'amicizia colla donna della Tor-re, e le percosse ed insidie alla vita, di cuil'inquisita ha parlato, non poteva da ciò ri-petersi l'origine del delitto, subito che è

coartato.CHE ALTRO più prossimo motivo, cioè la con-tinuazione per parte di Palma Antonia di unaillecita prattica, aveva dato luogo alle ultimeamarezze fra li coniugi, ne' dedursi dai fattisuddetti per una provocazione, sia perché ladonna della Torre era assente, ed Antonio,stando in Alatri non poteva trattarla, e veni-va in tal modo a provocare l'inquisita, sia an-cora perché le suppose percosse, a Conato diVeneficio, sarebbero venuti in epoca, benlontana dal delitto, e non in quello interval-lo di tempo della Legge fissato per potersi afavore dell' inquisita calcolare.CONSIDERANDO che minima ingiuria proferì:ne alcun atto fece Antonio contro l'inquisi-ta nel giorno, e prima del delitto, e tutto alpiù dal di lui contegno poteva la medesimatemere che essendo ubriaco si fosse fattoinseguito a molestarla, questo motivo peral-tro non essendo proporzionato a tanto mi-sfatto, ed alla straordinaria ferocia dimo-strata nel consumarlo e' forza di ritenere chel'inquisita prendesse quella occasione perrealizzare il Disegno, che in precedenza ave-va formato. CONSIDERANDO che l'ubriachezza dedottadall'inquisita in Udienza non può attendersi,sia perché la quantità di vino bevuta nonpoteva alterarla il perfetto uso dei sensi, siaperché dalle di lei operazioni nel delitto tut-t'altro si ravvisa che lo stato di ebrietà.CONSIDERANDO in quanto a Vincenzo Palmi-sano, che se e' certo che col trattenimentoche fece di Antonio Minnocci, fu causa chenon potesse difendersi e che la conquistaPalma Antonia riuscisse ad ucciderlo, èaltrettanto certo che si diportò in tal modonella speranza, che tenendo fermo Antonio,non avrebbero reagito, e l'inconveniente sa-rebbe cessato, e si è provato, che mentretratteneva il Cognato, non omise di allonta-

nare Palma Antonia, e per questo effetto pertre volte la investì con dei calci e la fece ca-dere a terra.TUTTO CIO' CONSIDERATO -invocato il nomedi SS.MO di Dio- il Tribunale DICHIARA ad unanimità di voti, che costadell'Omicidio in persona del fu Antonio Min-nocci.CHE COSTA in Specie Autrice di tale omicidioPalma Antonia Palmisiano Minnocci, mogliedell'ucciso, Rea perciò di Parricidio.A Parità di voti DICHIARA, che Vincenzo Palmisano non ècolpevole di complicità nel Parricidio pre-detto avendo due dei Signori Giudici ritenu-to, che costa abbastanza della complicitàpredetta, e perciò ha ordinato che venga di-messo dal Carcere liberamente e quando allapena, visto l'art.276 paragrafo Primo commadel vigente Regolamento per i Delitti, e sul-le pene del seguente tenore, è punito collamorte di esemplarità il Parricidio in personadegli ascendenti o discendenti, dei Fratelli,e Sorelle Germane, Consanguinee ed uteri-ne del Marito e della Moglie. CONDANNA a Pluralità di voti Palma AntoniaPalmisano Minnocci alla pena di Morteesemplare, da eseguire nella Città di Alatri,luogo del Commesso Delitto, e ciò contro unvoto, che ha opinato per i lavori forzati avita, ritenuta la gravissima provocazione.CONDANNA la medesima al rimborso dellespese processuali, ed alimentare verso ilPubblico Erario da liquidarsi, dal Signor Giu-dice Palomba, invocato per la redazionedella Sentenza.Firmato: Avv. Gregorio Piergentile. Presiden-ta Avv. Raffaele Palomba, Avv.ti RinaldoConte, Di Monte, Giudici. Antonio RennaGiudice Supplente.

ER-LLL

ULTIMA PARTE

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Extras - Di tutto di più

PPiilllloollee ddii ssttoorriiaa

Nel 1983 Walter Binni (Perugia, 4 maggio 1913 - Roma, 27 novembre 1997) organizzò una seriedi "incontri con Dante", toccando tutta l'Italia Alatri compresa. Ci preme ricordare la letturadel III canto del Purgatorio che Binni eseguì magistralmente proprio nella nostra città. Nelquadro di una lettura complessiva egli delinea i caratteri fondamentali del personaggio stori-

co Manfredi. La prima presentazione della figura del re svevo, svolta in un'aura d'incanto, di melodiae di meraviglia letificante, e pur increspata d'una sommessa malinconia, pausata nella sua disposizio-ne di successive indicazioni, priva di ogni plastica tensione: "Biondo era e bello e di gentile aspetto,/ ma l'un dei cigli un colpo avea diviso". E poiché le prime indicazioni non sono sufficienti ad opera-re il riconoscimento (ma la ragione più intima e poetica non è il bisogno "verisimile" di dirci che Dantenon aveva conosciuto in vita Manfredi, sebbene l'esigenza di svolgere lentamente l'individuazione dellafigura, di fare affiorare lentamente le caratteristiche più necessarie alla sua storia individuale e al suosignificato esemplare e poetico, di comporre un'immagine di nobiltà, di bellezza, di sventura), Man-fredi aggiungerà ancora un gesto rivelatore e due parole: "Or vedi; / e mostrommi una piaga a sommoil petto", che implicano un chiaro riferimento alla vicenda miracolosa del Cristo risorto ed apparso aisuoi discepoli ancora attoniti ed incapaci di riconoscerlo se egli non avesse indicato il segno del suomartirio. Non v'è dubbio circa la volontà del poeta di presentare la figura di Manfredi in un'altissimanobilitazione del suo carattere regale e cavalleresco e del suo significato di "martire" di una tragicavicenda storica, della crisi, come sappiamo, dell'ordine mondano provocato dalla politica della Chiesa,e soprattutto di personale testimone di una suprema e complessa verità che Manfredi rivive in tutti isuoi elementi attraverso la rievocazione della sua personale esperienza di peccato e di redenzione, discomunica, di persecuzione esercitata contro il suo corpo e contro il suo nome, e di comunione riac-quistata nell'incontro del suo pentimento e della misericordia divina. Come nella presentazione dellafigura di Manfredi si compongono insieme echi della cronaca ghibellina e guelfa, concorde almeno nelriconoscere la nobiltà, la bellezza, la cortesia, il valore personale del re svevo, così in tutta la storiapoetica che Dante crea come sensibile incarnazione di un "esempio" delle verità che dominano il canto,vengono a fondersi gli elementi della leggenda ghibellina che aveva fantasticato sulla conversione delre in punto di morte, sulla salvezza della sua anima. Per far risaltare la storia vera di Manfredi post mor-tem, Dante accentua il contrasto fra l'empio zelo degli ecclesiastici e la "faccia" misericordiosa di Dio.

Patrizio MMinnucci

Dante ad Alatri

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Il 25 agosto 1900 moriva in manicomio Federico Nietzsche. Dopo114 anni la sua fama è nel pieno fulgore e non c'è corrente filoso-fica, letteraria o ideologica che non cerchi nell'opera di Nietzschequalche spunto vitale da cui trarre validità o giustificazione. Raz-

zisti e marxisti, immoralisti e moralisti, atei e teologi hanno cercato conuguale impegno d'impadronirsi di qualche caposaldo della fortezza nietz-schiana per combattere meglio le loro battaglie. E il caposaldo al qualetutti cercano di aggrapparsi è quello della "liberazione" della qualeNietzsche si sarebbe fatto promotore nel mondo occidentale, dopo seco-li di asservimento al pregiudizio e alla menzogna. Come insegna di taleliberazione, viene assunta la frase famosa con la quale Nietzsche annun-ciava la fine dell'ascetismo religioso: "Dio è morto".Con questa frase il filosofo tedesco intendeva la fine della morale tradi-zionale e l'inizio della nuova morale, fondata sulla piena, gioiosa e libe-ra accettazione dei valori della vita. Non solo Dio, ma l'anima, la co-scienza, lo spirito, la soggettività e quindi anche la ragione e la fede, lacertezza e la scienza sono, secondo Nietzsche, maschere di una rinunziada schiavi a vivere pienamente, ad essere se stessi, ad accettare le disu-guaglianze e i mali della vita così come sono, senza condannarli né spe-rare nel loro superamento. Come Platone, Nietzsche voleva che la guidadell'umanità fosse affidata ai filosofi; ma non a filosofi come Platonestesso o Kant o Hegel, che egli considerava semplici "operai della filo-sofia" ma a quelli che fossero anche "legislatori e dominatori" e adope-rassero la verità ai fini della potenza. L'annuncio di una nuova morale ècollegato all'annuncio di una aristocrazia alimentata e sorretta dallavolontà di potenza liberata dai vincoli della morale tradizionale. Cosìcom'è oggi, l'uomo è soltanto "una corda tesa fra la bestia e il superuo-mo, una corda sull'abisso". Il futuro del superuomo è, secondo Nietzsche,garantito dal destino stesso del mondo. La dottrina del superuomo e del-la volontà di potenza, infatti, divengono il presupposto della concezio-ne dell'eterno ritorno, perché solo l'uomo che ha superato se stesso puòvolere, con l'eterno ritorno, la ripetizione all'infinito della propria vita edi tutti gli eventi del mondo. Patrizio MMinnucci

Avvenne...... aa AAGGOOSSTTOORiforma della Pubblica Amministrazione:quali vantaggi per i cittadini

Quella in cantiere della Pubblica Ammini-strazione potrebbe avere benefici effettisia sull'efficienza generale del sistema,con conseguenti immediate ricadute po-

sitive sull'Economia, sia sulla qualità della vita dicentinaia di migliaia di cittadini perché incorpo-ra in sé una revisione della fallimentare riformadelle pensioni voluta dalla Fornero.In particolare la possibilità di andare in pensio-ne a 57 anni (con 35 di contributi), viene estesaanche al settore privato (58 e 35 di contributi pergli autonomi), cercando in questo modo di supe-rare l'increscioso problema degli "esodati", cioèdi coloro che sono rimasti (causa retroattivitàdella riforma Fornero) senza salario e senza sus-sidi. L'anticipo della pensione, tuttavia, costeràcaro. L'assegno sarà interamente calcolato con ilmetodo "contributivo", ossia in base ai contribu-ti versati e non con il più vantaggioso "retributi-vo" in base all'ultimo stipendio. La perdita, se-condo le stime, sarebbe in media del 25-30% sullapensione, con un minino del 15%e un massimoche può arrivare al 45%a seconda dei contributiversati. Questa norma in realtà già esisteva, maera riservata alle sole lavoratrici (la cosiddetta"opzione donna") ed è stata utilizzata in 18 milacasi. Ora viene estesa a tutti e allungata fino al2018. Solo per i pubblici dipendenti, poi, la rifor-ma prevede la possibilità di trasformare negli ul-timi cinque anni di lavoro il contratto di lavoroda tempo pieno in part-time al 50% dello stipen-dio. In pensione si andrà comunque con un asse-

gno pieno. Prorogata anche la norma che obbligatutti coloro che hanno raggiunto il massimo dicontributi nella Pa ad andare in pensione.Altro interessante provvedimento è relativo allapossibilità che dipendenti pubblici e pensionati(18 milioni di contribuenti su 41 totali) possanoricevere dal prossimo anno il modello 730 pre-compilato direttamente a casa. La seconda tappadell'operazione mirerà invece a coinvolgere tuttii lavoratori dipendenti, portando la dichiarazioneprecompilata a essere disponibile a più di 3 con-tribuenti su 4. Nel modulo compariranno una se-rie di informazioni di cui il Fisco già dispone co-me quelle anagrafiche e reddituali presenti nelCud. Si aggiungono poi le detrazioni per i fami-liari a carico e per lavoro dipendente e pensione.L'Erario, inoltre, dispone già dei dati sugli immo-bili, e per chi è in regime di cedolare secca anchedei dati sui beni concessi in locazione e adibitiad abitazione principale. Ne dovrebbe risultaremolto alleggerito il lavoro dei Caf, ai quali po-trebbero però essere date maggiori responsabili-tà di certificazione della correttezza.Altro obiettivo è svecchiare la Pubblica Ammini-strazione, mandando in pensione tutti coloro re-stano al loro posto oltre i 70 anni (in maggioran-za magistrati), creando 15mila posti di lavoro. Leresistenze non mancheranno ma, per il bene ditutti e non solo delle nostre finanze, è necessa-rio che la riforma veda luce.

Alessandro AArcese SSSS PPPPEEEE ZZZZ IIIIAAAA NNNN DDDD OOOORRuubbrriiccaa ssuullll''uussoo ddeellllee eerrbbee ee ddeellllee ssppeezziiee aa ccuurraa ddii GGiiuusseeppppee GGaattttaa

L'arrivo della bella stagione porta con se, tra le tante altre cose,profumi, colori e sapori del tutto particolari. La frutta in questoperiodo infatti né fa da padrona. Vediamo ora dei semplici modidi conservazione per averla a disposizone quando non sarà più

fresca di stagione. Iniziamo con un piccolo chiarimento che nel linguag-gio comune spesso fa cadere in con-traddizione e provoca equivoci: la dif-ferenza tra marmellate e confetture.Ebbene le marmellate si riferiscono agliagrumi come limoni, arance, bergamot-ti, pompelmi e mandarini, mentre leconfetture a tutti gli altri tipi di frutta.Il procedimento, sia per le marmellateche per le confetture è il medesimo.Questi metodi di conservazione sono tra i più antichi esistenti. "Conser-vare" infatti vuol dire bloccare negli alimenti il processo di deperimen-to, neutralizzando l'attività dei microrganismi, anche mediando l'utiliz-zo nella cottura di ingredienti come zucchero e limone. Vediamo ora al-cuni semplici procedimenti per la realizzazione di un'ottima marmellatao confettura. Non c'è bisogno di particolari attrezzi da cucina, bastanoinfatti una bilancia, dei mestoli, un tagliere e dei setacci. Il materialepiù adatto per la conservazione è il vetro (è importante scegliere vaset-ti di piccola-media grandezza, che permettono una consumazione velo-ce una volta aperti).Vediamo ora da vicino come realizzare un'ottima confettura, di albicoc-che, tipica per eccellenza. Ingredianti per una media dose di confettu-ra: 2kg di albicocche abbastanza mature e 300g di zucchero bianco. La-vate, asciugate e tagliate le vostre albicocche in quattro. Nel frattempopreparate uno sciroppo mettendo sul fuoco lo zucchero con un po' d'a-cuqa (quanto basta a ricoprire lo zucchero) e mescolate su fiamma bassasinchè non sarà sciroppato, quandi unite i frutti e, sempre mescolando,cuocete per 20 minuti. Invasate a caldo, capovolgete i barattoli e lascia-teli raffreddare prima di riporre in dispensa a testa in giù. Per avere unsapore più particolare si possono, al momento che si spegne il fuoco,aggiungere alcune spezie a piacere, come ad esempio la vanillina, la can-nella o l'estratto di bergamotto, che renderanno la vostra confettura dialbicocche davvero unica. Giuseppe GGatta

Marmellate e confetture

La ssoluzione ddella ffotoLa foto pubblicata in questo numero (passeggiata di Alatri, anni '60) è Viale Duca d'Aosta, nei pres-si dei giardinetti. Il locale fotografato in primo piano è il "Brio Bar" prima che venisse trasformato,nel 1988, nel locale che tutti oggi conoscono.

Forte del clamoroso successo alle elezioni Europee, il GovernoRenzi prosegue a tappe forzate il cammino delle riforme

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