N 1 14 impresa responsabile giu2014

9
Il servizio segnalazioni, esclusivo di Audit in Italy e certificato, permette di gestire tutte le attività dei codici etici, dei modelli previsti dal Decreto Legge 231del 2011 e degli standard ISO. Semplice ed conomico, garantisce anonimato e la completa tracciabilità delle segnalazioni. Per saperne di più : www.verifiche.info, www.organismodivigilanza.com IN QUESTO NUMERO Ecoconsult S.r.l. Via C. Goldoni, 1 - 20129 Milano www.ecoconsult.it www.ImpresaResponsabile.com Qualche hanno fa abbiamo abbracciato il progetto UNI sulla pianificazione finanziaria, siamo partiti senza sapere precisamente gli sviluppi del lavoro; convinti più dalla dimensione sociale del progetto che da quella economica, abbiamo offerto al gruppo di lavoro (esperti del settore finanziario e previdenziale) le nostre competenze per elaborare le norme, sui sistemi gestionali e sulle certificazioni ISO. Allora nessun di noi avrebbe potuto pensare al successo che oggi l’iniziativa ha avuto: 5 norme specifiche sull’argomento, il primo standard al mondo sull’Educazione Finanziaria, intesa come servizio (versione bilingue), le certificazioni di importanti realtà italiane, il progetto del Comune di Milano. Il nostro contributo è stato sicuramente piccolo, ma ne siamo comunque orgogliosi. Ora è il momento di alzare l’asticella, trovare una nuova sfida, che probabilmente sarà il “welfare aziendale” (vedere box). Il progetto prevede infatti che l’educazione finanziaria sia la dimensione centrale anche di questo nuovo “welfare” in quanto presenta un approccio metodologico che mette al centro del lavoro la persona, la sua famiglia ed il loro progetto di vita, parla prima di obiettivi poi di prodotti e soluzioni (inclusa la fiscalità) e infine, soprattutto, prevede il monitoraggio continuo del progetto. Per questo motivo ci siamo presi l’impegno di coinvolgere nel progetto i dottori commercialisti, da sempre nostri partner per i nostri servizi, quali figure chiave nella vita di ogni azienda e “persone” che possono aiutare i loro clienti a conoscere sia questa nuova prospettiva di business sia le opportunità che può offrire alla ormai famosa sostenibilità di impresa. Alessandro de Vincentis - Presidente PS: abbiamo investito parecchio tempo, ma imparato veramente molto. pag.5 Il nuovo regolamento comunitario sulla privacy pag.6 Rispettare la stagionalità di frutta e verdura pag.8 Parola di esperto: la contraffazione e-magazine di Ecoconsult per la cultura e l’informazione responsabile Anno IV - n.1 - Giugno 2014 Editoriale pag.2 Facilitare la sicurezza attraverso l’apprendimento esperienziale Cosa è: L’insieme delle azioni (positive e decise dal vertice aziendale), per migliorare il benessere del lavoratore e della sua famiglia durante l’intero ciclo di vita, rendendolo partecipe (soggetto attivo) delle azioni decise e con un approccio di reciprocità azienda lavoratore, di specificità delle azioni decise e con l’integrazione del progetto aziendale con il welfare pubblico e con il contesto locale delle aziende e del lavoratore.

description

N 1 14 impresa responsabile giu2014

Transcript of N 1 14 impresa responsabile giu2014

Il servizio segnalazioni, esclusivo di Audit

in Italy e certificato, permette di gestire tutte

le attività dei codici etici, dei modelli previsti

dal Decreto Legge 231del 2011 e degli

standard ISO. Semplice ed conomico,

garantisce anonimato e la completa

tracciabilità delle segnalazioni.

Per saperne di più :

www.verifiche.info,

www.organismodivigilanza.com

IN QUESTO NUMERO

Ecoc

onsu

lt S.

r.l. V

ia C

. Gol

doni

, 1 -

2012

9 M

ilano

ww

w.ec

ocon

sult.

it

www.ImpresaResponsabile.com

Qualche hanno fa abbiamo abbracciato il progetto UNI sulla pianificazione finanziaria, siamo partiti senza sapere precisamente gli sviluppi del lavoro; convinti più dalla dimensione sociale del progetto che da quella economica, abbiamo offerto al gruppo di lavoro (esperti del settore finanziario e previdenziale) le nostre competenze per elaborare le norme, sui sistemi gestionali e sulle certificazioni ISO. Allora nessun di noi avrebbe potuto pensare al successo che oggi l’iniziativa ha avuto: 5 norme specifiche sull’argomento, il primo standard al mondo sull’Educazione Finanziaria, intesa come servizio (versione bilingue), le certificazioni di importanti realtà italiane, il progetto del Comune di Milano.Il nostro contributo è stato sicuramente piccolo, ma ne siamo comunque orgogliosi. Ora è il momento di alzare l’asticella, trovare una nuova sfida, che probabilmente sarà il “welfare aziendale” (vedere box). Il progetto prevede infatti che l’educazione finanziaria sia la dimensione centrale anche di questo nuovo “welfare” in quanto presenta un approccio metodologico che mette al centro del lavoro la persona, la sua famiglia ed il loro progetto di vita, parla prima di obiettivi poi di prodotti e soluzioni (inclusa la fiscalità) e infine, soprattutto, prevede il monitoraggio continuo del progetto.Per questo motivo ci siamo presi l’impegno di coinvolgere nel progetto i dottori commercialisti, da sempre nostri partner per i nostri servizi, quali figure chiave nella vita di ogni azienda e “persone” che possono aiutare i loro clienti a conoscere sia questa nuova prospettiva di business sia le opportunità che può offrire alla ormai famosa sostenibilità di impresa.

Alessandro de Vincentis - Presidente

PS: abbiamo investito parecchio tempo, ma imparato veramente molto.

pag.5 Il nuovo regolamento comunitario sulla privacy

pag.6 Rispettare la stagionalità di frutta e verdura

pag.8 Parola di esperto: la contraffazione

e-magazine di Ecoconsult per la cultura e

l’informazione responsabile

Anno IV - n.1 - Giugno 2014

Editorialepag.2 Facilitare la sicurezza attraverso l’apprendimento esperienziale

Cosa è:L’insieme delle azioni (positive e decise dal vertice aziendale), per migliorare il benessere del lavoratore e della sua famiglia durante l’intero ciclo di vita, rendendolo partecipe (soggetto attivo) delle azioni decise e con un approccio di reciprocità azienda lavoratore, di specificità delle azioni decise e con l’integrazione del progetto aziendale con il welfare pubblico e con il contesto locale delle aziende e del lavoratore.

2 www.ImpresaResponsabile.com

In primo piano

Anno IV - n.1 - Giugno 2014

“FACILITARE ” LA SICUREZZA ATTRAVERSO L’APPRENDIMENTO ESPERIENZIALEil caso METALOG Training Tools a cura di Gian Carlo Manzoni

In tempi come questi, in cui la parola crisi evoca cambiamenti negativi, sprechi, incidenti sul lavoro, perdite o ripercussioni a lungo andare, occorre porsi delle domande che ci stimolino a pensare con il giusto emisfero cerebrale, ossia con la parte creativa del nostro cervello. Per esempio, sarebbe importante chiedersi: come possiamo approfittare di questa crisi anche per fare attecchire meglio la cultura della sicurezza in azienza?Pensiamo al semplice riconoscere di “anomalie” presenti sui nostri luoghi di lavoro. Per definizione un’anomalia è definita come una situazione o un comportamento che si discosta dagli standard stabiliti mediante regole e procedure e che ha il potenziale di causare un incidente.Bene, se qualcosa non va o non è messo in atto da troppo tempo, occorre riscoprire quella condizione

che possiamo definire un talento operativo per la sicurezza, presente in ognuno di noi, collegato alla dimensione del “buon fare” e del “fare bene”.Come possiamo riscoprire questo talento operativo?Attraverso azioni che ci permettano di individuare quei talenti che non potrebbero essere scoperti facilmente prima dell’avvento di queste situazioni negative, dalle quali possono emergere nuove idee, nuove persone, nuovi protagonisti della sicurezza in ambiente di lavoro.L’idea di base è molto semplice, anche se è necessario darle molto valore per avere risultati concreti.Dato che nell’immaginario collettivo il temine “sicurezza” è forse un po’ vago, poiché comprende significati anche molto differenti tra loro, spesso

legati alle proprie esperienze e capacità, questo talento operativo può essere ottenuto attraverso l’utilizzo, durante momenti formativi, anche obbligatori, di strumenti che ne esaltino la presenza sia nell’individuo sia nel gruppo di lavoro.Per esempio gli strumenti METALOG (marchio registrato) permettono al meglio l’emergere di questo talento, facilitando l’attenzione e il cambiamento nei gruppi.Questi strumenti sono per la maggior parte oggetti di legno, costruiti da persone diversamente abili, che sono utilizzate in Europa da più di dieci anni in ambito formativo esperienziale, sia per quello che riguarda la formazione interna (indoor) sia quella esterna (outdoor).Sono ad esempio:• Blocchi di legno che si impilano insieme formando

una torre o possono essere trasportati da tiranti, grazie al supporto di diverse persone (metafora dei lavori in altezza e della movimentazione dei carichi)

• Figurine di legno che simulano le singole persone di una squadra di lavoro o i singoli carichi presenti in un sistema o in un’organizzazione (metafora della gestione del cambiamento e dell’attenzione ai gesti, posture, strumenti)

• Corde e funi che possono essere utilizzate per il trasporto di materiale fragile da una base di legno ad un’altra in condizioni particolari (metafora delle operazioni simultanee e in parallelo o in spazi confinati)

• Grandi basi di legno simili ad una scacchiera dove si può rappresentare il sistema di sicurezza messo in atto (metafora per rappresentare i lavori per la sicurezza, il cantiere, la circolazione di mezzi, ciclisti, veicoli e pedoni e qualsiasi situazione di rischio)

Grazie a questi strumenti si possono creare ed erogare metodi di addestramento sostenibili, sicuri, che permettono al partecipante di comprendere il messaggio che si vuole comunicare ma, soprattutto, di tradurlo nella vita quotidiana.Questi strumenti per l’apprendimento consentono che qualsiasi gruppo viva esperienze come la

3www.ImpresaResponsabile.comAnno IV - n.1 - Giugno 2014

In primo piano

comunicazione, il lavoro di squadra, l’attenzione alle procedure e alle regole, i ruoli, la direzione, durante il corso di un seminario soprattutto nella sicurezza. Si possono utilizzare bende ed anche dispositivi di protezione per contestualizzare meglio alcuni esercizi.I vantaggi di rendere vivi diversi scenari della sicurezza sul lavoro sono chiari e impressionanti: • le persone diventano responsabili• gli strumenti possono essere allineati per

introdurre sperimentalmente l’utilizzo di qualsiasi risultato di diagnosi condotte da esperti della sicurezza per prevenire gli incidenti sul posto di lavoro e, quindi, per proteggere la vita dei lavoratori

• l’apprendimento e la cultura della sicurezza vengono stimolati ed accelerati

• si creano situazioni di collegamento continuo con la vita quotidiana, grazie alle metafore d’interazione che partono da situazioni specifiche che diventano poi quello che accadrà in azienda o nella vita in quel particolare contesto (es. dai permessi di lavoro necessari per quell’attività a lavori di sostegno o anche addirittura di scavo se gli strumenti vengono utilizzati al di fuori dell’azienda).

Gli strumenti si applicano soprattutto a:• chi organizza • chi opera • chi supervisiona Un esempio pratico. Pensiamo al caso di SECH, l’azienda che gestisce il terminal dei container

nel Porto di Genova, dove attraverso un progetto formativo, nato da una stretta collaborazione con il management aziendale, si è cercato di essere molto concreti e efficaci.

Il lavoro in SECH è stato impostato in vari momenti formativi partendo dalla consapevolezza che i comportamenti umani sono da comprendere e da analizzare, ma sono prevedibili. Le persone agiscono in base a leve, o an-tecedenti, compien-do azioni e generan-do conseguenze. La comprensione di questo aspetto ha favorito la realizzazione di più corsi di aggiornamento dove la comunicazione e co-noscenza della realtà il più possibile obiettiva, hanno favorito l’instaurarsi di momenti di dialogo tra gruppi differenti di persone per ruolo, incarichi, tessuto so-ciale, formazione permettendo il lavoro di gruppo su obiettivi concreti da realizzare. Esemplificativo a questo riguardo il titolo dell’intervento formativo nel suo complesso: “La sicurezza attraverso il proprio comportamento: stile di vita responsabile”. Sono stati utilizzati, come strumento METALOG le Emotions Cards, Systeaming e Torre del Potere. Le Emotions Cards sono state utilizzate sia per la presentazione sia per dare il “La” ad un azione, ad un impegno, alle nuove responsabilità evocate e dichiarate. Hanno stimolato le persone a “osservare” e “pensare”, a capire il proprio ruolo e anche a fermarsi per riflettere su cosa ognuno possa fare da solo e insieme agli altri. Così è stato fatto anche per il SysTeaming e la Torre del potere, utili per comunicare e confrontarsi per crescere insieme anche su situazioni di possibile rischio operativo, simulando anche lo spostamento “container”Con loro abbiamo discusso e lavorato per stimolare la crescita della cultura della sicurezza e, alla fine, le sorprese sugli obiettivi non sono mancate.Ciò che emerso in maniera forte e chiara durante gli interventi formativi è che la comunicazione è fondamentale: corretta e puntuale comunicazione dall’azienda verso i lavorati e viceversa. Sarebbe utopistico pensare di realizzare un sistema che sia esente da rischi e da incidenti, ma è

 

 

 

Gian Carlo Manzoni

Laurea in Ingegneria, si occupa

da diversi anni di sviluppo e

gestione di progetti e di team di

lavoro presso multinazionali ed

enti pubblici. Segue diversi corsi di

approfondimento in Italia e all’estero

e svolge attività di consulenza e

formazione manageriale, anche

nell’ambito della sicurezza

4 www.ImpresaResponsabile.com

In primo piano

Anno IV - n.1 - Giugno 2014

invece realizzabile un percorso di cambiamento organizzativo e culturale, che si alimenti dalle esperienze passate. Il management aziendale, che è l’estensore delle istruzioni/procedure di sicurezza, ha assolutamente bisogno della sensibilità degli operatori per capire dove è necessario intervenire, migliorare. D’altra parte, gli operatori saranno disponibili a mantenere in atto questo tipo di comunicazione sulle “criticità” del sistema, solo se a livello culturale ed organizzativo è presente un buon “clima” aziendale: il management ottimizza le informazioni e ne fa tesoro e dà risposte in tempi accettabili.Gli strumenti METALOG hanno quindi permesso di facilitare il dialogo concreto fra operatori e di condividere esperienze di reale attenzione alla sicurezza lavorativa fornendo inoltre ottimi spunti ai “facilitatori della sicurezza” interni per lo sviluppo del sistema sicurezza nel suo complesso.

© 2014 METALOG® training tools. All Rights Reserved

La certificazione degli eventi sostenibili è oggi l’argomento più cool nell’austero mondo della certificazione: pensiamo al grande successo per il workshop UNI (eravamo relatori) per non parlare dell’annuncio di EXPO 2015 sulla sostenibilità!Lo standard di riferimento è la nuova ISO 20121, oggi adottata a livello nazionale e disponibie anche in lingua italiana, vera e proria rivoluzione nel settore normativo: ha infatti inserito, oltre agli aspetti ambientali, anche quelli sociali ed economici. Ecoconsult da sempre svolge consulenza in materia ambientale ed ha al suo interno consulenti che lavorano da molto tempo come auditor e formatori nel settore degli eventi sostenibili, ovviamente, come sempre, per la parte tecnica come supporto alle agenzie e ai “produttori” degli eventi. Il passo verso la certificazione è stato quindi obbligato, e specifico per l’attività di consulenza specialistica (conformità legislativa e analisi impatti) a supporto di chi deve progettare e gestire eventi sostenibili.

Per saperene di più seguite il nostro webinar sull’argomento. http://www.ecoconsult.it/webinar/www2/index.htmlIl certificato è scaricabile dal nostro sito:www.ecoconsult.it/compliance

ECOCONSULT CERTIFICATA PER LA CONSULENZA IN MATERIA DI EVENTI

SOSTENIBILI

5 www.ImpresaResponsabile.comAnno IV - n.1 - Giugno 2014

Le norme attualmente in vigore in materia di privacy (95/46/EC) risalgono al 1995 e sono state recepite dal legislatore italiano nel 1996 (L. 675/96) e successivamente modificate nel 2003 (D.Lgs. 196/03).Nel marzo di quest’anno la commissione europea ha sollevato, dopo 2 anni di lavoro, il velo sulle nuove regole di tutela dei dati personali, affidate a un regolamento e non ad una direttiva come fu nel ‘95. Il regolamento che andrà a sostituire la direttiva del 1995 non dovrà essere recepito dai singoli stati membri, ma sarà pienamente operativo dal momento in cui verrà approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. I singoli stati potranno solo mantenere le normative nazionali se più stringenti del regolamento o se su fatti specifici, che non siano contemplati dal regolamento. La Direttiva sulla protezione dei dati personali avrà ad oggetto le finalità di prevenzione e investigazione in caso di reati penali con particolare attenzione alla gestione dei dati telematica e alla cooperazione tra le autorità degli stati membri. Se passerà l’esame il regolamento entrerà in vigore entro all’inizio dell’anno prossimo nei 28 paesi dell’UE e interesserà direttamente le imprese sia europee, sia extra-UE con sedi in paesi UE.La bozza del regolamento punta a stabilire un quadro legislativo comune per il mercato unico europeo, limitando le difficoltà a cui un’impresa, che opera a livello transnazionale, deve fare fronte: normative differenti e disparate decisioni prese dalle authority nazionali. Ciò non esclude, tuttavia che le autorità o i legislatori nazionali possano prendere decisioni valide per i singoli stati membri.Entrando più nello specifico, le nuove norme interesseranno tutti quei soggetti che sono chiamati a trattare i dati su clienti e personale interno e a mantenere un database.Sarà posta particolare attenzione al trattamento dei dati personali che circolano sul web:• diritto all’oblio, cioè la possibilità di non trattenere

vita natural durante le informazioni nella memoria della rete, ma di poterle cancellare, soprattutto quando diventate obsolete;

• l’uso dei cookies • l’ingresso e l’uscita dai social network con la

codificazione della portabilità del profilo (“data portability”) da parte di chi si sposta

• la definitiva affermazione che l’indirizzo IP è un dato personale

Imprese ed enti pubblici dovranno introdurre la figura del data protection officer (o privacy officer) a cui affidare le policy in materia di protezione dei dati: in campo pubblico la nuova struttura sarà sempre obbligatoria, mentre le aziende se ne dovranno dotare nel caso impieghino oltre un certo numero di addetti o trattino in modo sistematico dati critici.Sarà richiesto alle aziende di ottenere “specifici e espliciti” forme di consenso dagli utenti nelle operazioni di archivio dei dati.Sarà previsto un obbligo di adottare misure tecnologiche (concetto definito dal Regolamento privacy by design: progettare i sistemi con l’occhio alla protezione dei dati personali) che riducano di default il trattamento dei dati personali al minimo necessario anche riguardo al periodo massimo di conservazione e ai soggetti che possono avere accesso ai dati. Questò avrà un forte Impatto nello sviluppo di software destinati al trattamento dei dati (per esempio CRM,ERP, gestionali).Sarà sancito l’obbligo di conservare documenti contenenti una serie di informazioni volte a descrivere le operazioni di trattamento di dati personali gestite tanto dal titolare quanto dai responsabili del trattamento e che definiscano una valutazione degli impatti privacy nelle procedure aziendali (analsi dei rischi privacy o privacy impact assestment) Ulteriore misure è la predisposizione di regolamento di protezione dei dati al fine di costituire un sistema completo per la gestione della sicurezza nella tecnologia dell’informazione secondo quanto previsto dagli standard ISO/IEC 27001. La norma è applicabile soprattutto nei settori della finanza e delle assicurazioni ed è coerente con il sistema di gestione della qualità ISO 9001 e grazie al sistema è possibile ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita anche accidentale dei dati stessi di accesso non autorizzato o di trattamento non consentito. Si intende così proteggere l’organizzazione dalla commissione dei reati presupposto per la responsabilità amministrativa quali delitti informatici e trattamento illecito di dati ai sensi dell’articolo 24 bis del D.Lgs. 231/2001 sulla responsabilità “penale” di impresa.

IN ARRIVO NEL 2015 IL NUOVO REGOLAMENTO COMUNITARIO SULLA PRIVACYLuca Oldrini - Responsabile area Privacy Gruppo Ecoconsult

In primo piano

6 www.ImpresaResponsabile.comAnno IV - n.1 - Giugno 2014

RISPETTARE LA STAGIONALITÀ DI FRUTTA E VERDURAPaola Sindoni - Responsabile comunicazione e media Gruppo Ecoconsult

Approfondimento

La stagionalità degli alimenti riguarda comunemente i vegetali freschi, frutta e verdura, ma si può estendere anche ad altri, come il pesce di mare aperto.La Natura è saggia perché ad ogni stagione ci procura il cibo di cui abbiamo bisogno non solo per nutrirci ma anche per fronteggiare le condizioni climatiche del momento.Durante la stagione calda la natura ci offre una grande varietà di frutta e verdura, che apportano al nostro organismo sostanze che lo proteggono dagli effetti nocivi delle alte temperature e delle intense radiazioni solari (albicocche, angurie, fichi, fragole, meloni, pesche, prugne e, a partire da agosto, mele, pere e uva).Tra gli ortaggi ci sono quelli disponibili per gran parte dell’anno (barbabietola, carote, lattuga, rucola, sedano) e quelli tipicamente estivi (fagiolini, melanzane, peperoni, pomodori, ravanelli e, verso la fine dell’estate, la zucca). Nei mesi freddi abbiamo a disposizione le crucifere (cavoli, verze, broccoli, ecc.) che per la loro ricchezza di composti di zolfo, riscaldano il corpo e poi frutta contenente vitamina C (arance, mandarini, kiwi).In autunno arrivano sulle nostre tavole un ampio

ventaglio di frutti come prugne e susine nel pieno della loro maturazione, more, lamponi, mirtilli e uva al massimo della sua espressione stagionale. Lo stesso vale per le verdure tra cui cipolle, patate, sedano, ravanelli, bietole, fagiolini, lattuga. Sono in arrivo inoltre i primissimi broccoli, cavoli, cavolfiore e zucche come pure il prezzemolo, il radicchio rosso, gli spinaci e i funghi.In primavera troviamo verdure di campo, carote novelle, asparagi, ravanelli, fragole, nespole e pesce azzurro.Impariamo ad acquistare verdure di stagione, scegliendo prodotti italiani o addirittura locali che impiegano molto poco ad arrivare sulle nostre tavole e mantengono un contenuto più elevato di vitamine rispetto alle verdure che, fuori stagione, devono fare molta strada prima di raggiungerci. Ricordiamoci che i prodotti fuori stagione coltivati in serra contengono un quantitativo maggiore di pesticidi; poiché per far crescere le verdure nelle serre le temperature elevate non bastano e si fa spesso ricorso a un massiccio quantitativo di pesticidi e di altre sostanze chimiche.

RISPETTARE LA STAGIONALITÀ DI FRUTTA E VERDURA CALENDARIO MENSILE DELLA STAGIONALITÀ DI FRUTTA E VERDURA

Approfondimento

7 www.ImpresaResponsabile.comAnno IV - n.1 - Giugno 2014

8 www.ImpresaResponsabile.comAnno IV - n.1 - Giugno 2014

Parola di Esperto

LA CONTRAFFAZIONE

Nella dinamica del mercato globale l’imprenditore è costretto ad operare in una effettiva realtà complessa dove distinguersi diviene una esigenza primaria: una delle principali finalità del Marchio è appunto quella di identificare, agli occhi del pubblico (e quindi della ipotetica clientela) il prodotto di un imprenditore, sia come provenienza che come standard di qualità.La contraffazione del marchio, sul quale l’imprenditore ha investito ed investe risorse ed impegno, costituisce quindi un danno reale per la vita della azienda. Si ha contraffazione quando segni distintivi, attribuiti a determinati prodotti vengono utilizzati da soggetti terzi e non autorizzati su prodotti di diversa provenienza. Purtroppo il fenomeno della contraffazione è molto diffuso e costituisce una grossa fetta della “industria del crimine”.Il compito di far rispettare un Marchio grava essenzialmente sul suo titolare, l’imprenditore cui spetta il compito di scoprire eventuali violazioni e predisporre misure atte a far rispettare i propri diritti derivanti dal segno distintivo. È l’imprenditore, pertanto, che deve attuare un servizio di “sorveglianza” del mercato, allo scopo di intervenire immediatamente a propria tutela.Ciò può apparire a prima vista un costo, ma in realtà costituisce una tutela del proprio patrimonio seriamente minacciato, come sopra accennato.Ovviamente la tutela è maggiormente garantita nei casi in cui si debba proteggere un Marchio registrato, rispetto al caso di un Marchio di fatto.La prima forma di tutela, preventiva, è il ricorso alla procedura di opposizione in sede amministrativa avanti l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi nei confronti di chi intenda registrare un Marchio simile al proprio. Nel caso di utilizzo di Marchio identico o simile da parte di altro soggetto, l’imprenditore ben può contestare al concorrente la contraffazione, diffidando l’azione legale in mancanza di cessazione della turbative ai propri diritti.Molto di frequente si fa quindi ricorso alle misure cautelari, che la legge garantisce per tutelare il segno distintivo.

Le misure cautelari sono strumenti garantiti dal codice finalizzati a neutralizzare, pur nella loro provvisorietà, nella immediatezza i danni che possono derivare al titolare del diritto, senza dover attendere i tempi indubbiamente lunghi di una azione ordinaria.Tra le misure cautelari in tema di tutela anticontraffazione si possono annoverare la descrizione, il sequestro dei prodotti contraffatti, l’inibitoria, nonché, accessoriamente, la pubblicazione dell’ordinanza cautelare su giornali nazionali e locali.Nel giudizio ordinario, che deve seguire le adottate misure cautelari, pena la decadenza, può essere comunque introdotto per ottenere la liquidazione del risarcimento dei danni patiti dal titolare del marchio per l’attività di contraffazione. Una peculiare modalità di protezione del marchio è la tutela in dogana: con tale misura il titolare di un marchio può impedire l’importazione di beni sospettati di contraffazione sulla base del Regolamento CE n. 1383/2003, bloccando alla frontiera l’ingresso di merce sospetta, tramite specifica domanda all’Agenzia delle Dogane di Roma, che procederà al sequestro dei beni contraffatti.Per completezza espositiva appare opportuno ricordare che l’art. 473 c.p. punisce il delitto di contraffazione, alterazione o uso di marchi o altri segni distintivi.Pertanto il titolare può anche denunziare alla Autorità Giudiziaria l’attività di contraffazione, richiedendo il sequestro delle merci, nonché la condanna del contraffattore.Per concludere, quindi, l’ordinamento fornisce diversi misure di tutela in favore del titolare di un segno distintivo; spetta all’imprenditore, quindi, agire a tutela dei propri interesse.

Avv. Marco Boretti - Collaboratore del servizio “L’Avvocato risponde”, sportello legale gratuito del Gruppo Ecoconsult

Questi articoli sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons

PER IL SOCIALE