Gissi sul DEF - CISL Scuola Ravenna

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da affiggere allalbo sindacale a norma delle disposizioni vigenti sito web: http://www.cislscuolaromagna.it - e-mail: [email protected] 17 ottobre 2018 n. 06/2018 edizione web Notiziario non periodico di informazione e documentazione sindacale Gissi sul DEF Un elenco di titoli abbastanza nutrito, non privo di interesse ma comunque piuttosto vago, che qua e là suscita anche qualche perplessità. Non si coglie tuttavia la dimensione reale dellimpegno economico che il Governo intende mettere in campo sulle diverse partite, in primis sul rinnovo dei contratti, cui non si fa proprio alcun cenno. Il rischio che il tutto rimanga una scatola vuota purtroppo non è da escludere”. Questo il giudizio di Maddalena Gissi, Segretaria generale della CISL Scuola, sulla nota di aggiornamento del DEF presentata dal Governo. Alcuni degli obiettivi dichiarati sono assolutamente condivisibili: più risorse allistruzione, educazione inclusiva e di qualità, attenzione agli alunni con disabilità, valorizzazione del personale ATA, e potrei continuare. Ma il problema è capire quali azioni si metteranno in campo per raggiungere quegli obiettivi, sempre enunciati in tanti diversi programmi di governo. La legge di bilancio sarà per molti aspetti un passaggio fondamentale di verifica”. Non mancano, come detto, le perplessità su alcuni punti specifici. Si accenna ai trasferimenti dei docenti, su cui sarebbe necessario intervenire, si scrive, per favorire la continuità didattica. Siamo pronti a discuterne, ma voglio ricordare che si tratta di materia contrattuale", afferma Maddalena Gissi, che ha qualcosa da dire anche su un altro punto riguardante in modo specifico la scuola primaria: "La previsione di impiegare sulla primaria insegnanti di musica, inglese e educazione fisica, già contenuta nella legge 107, verrebbe ora rafforzata con lipotesi di creare addirittura nuove classi di concorso destinate a tale scopo. Una deriva pericolosa con discutibili effetti di secondarizzazione già in altre occasioni evidenziati nel dibattito sullidentità della scuola primaria e del profilo professionale di chi vi insegna. Quanto allestensione del tempo pieno e del tempo prolungato, il richiamo all effettiva esistenza delle condizioni è talmente pleonastico da assomigliare in realtà a una cautela preventiva contro facili ottimismi. Sullalternanza scuola lavoro, non si assecondino letture ideologiche per fare in realtà un podi cassa. Guai a generalizzare, il rischio è di buttare via il bambino con lacqua sporca. Non si ritrova nel capitolo istruzione, ma qualche preoccupazione ci deriva anche da quanto sta scritto in altra parte della nota di aggiornamento, riguardo allattuazione della cosiddetta autonomia differenziata’. La scuola entrerà in quella partita? E con quali prospettive? Noi restiamo affezionati a un sistema unitario e nazionale, che dia a tutti pari opportunità e garanzie”. Attendiamo – conclude la Gissi – qualche elemento in più di conoscenza, meglio ancora se questo avverrà in formali occasioni di confronto con le parti sociali. Già tante volte si è visto quanti danni possa fare la pretesa della politica di legiferare in modo autoreferenziale”. Roma, 9 ottobre 2018

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da affiggere all’albo sindacale a norma delle disposizioni vigenti

sito web: http://www.cislscuolaromagna.it - e-mail: [email protected]

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Notiziario non periodico di informazione e documentazione sindacale

Gissi sul DEF “Un elenco di titoli abbastanza nutrito, non privo di interesse ma comunque piuttosto vago,

che qua e là suscita anche qualche perplessità. Non si coglie tuttavia la dimensione reale dell’impegno economico che il Governo intende mettere in campo sulle diverse partite, in primis sul rinnovo dei contratti, cui non si fa proprio alcun cenno. Il rischio che il tutto rimanga una scatola vuota purtroppo non è da escludere”. Questo il giudizio di Maddalena Gissi, Segretaria generale della CISL Scuola, sulla nota di aggiornamento del DEF presentata dal Governo. “Alcuni degli obiettivi dichiarati sono assolutamente condivisibili: più

risorse all’istruzione, educazione inclusiva e di qualità, attenzione agli alunni con disabilità, valorizzazione del personale ATA, e potrei continuare. Ma il problema è capire quali azioni si metteranno in campo per raggiungere quegli obiettivi, sempre enunciati in tanti diversi programmi di governo. La legge di bilancio sarà per molti aspetti un passaggio fondamentale di verifica”. Non mancano, come detto, le perplessità su alcuni punti

specifici. “Si accenna ai trasferimenti dei docenti, su cui sarebbe necessario intervenire, si scrive, per favorire la continuità didattica. Siamo pronti a discuterne, ma voglio ricordare che si tratta di materia contrattuale", afferma Maddalena Gissi, che ha qualcosa da dire anche su un altro punto riguardante in modo specifico la scuola primaria: "La previsione di impiegare sulla primaria insegnanti di musica, inglese e educazione fisica, già contenuta nella legge 107, verrebbe ora rafforzata con l’ipotesi di creare addirittura nuove classi di concorso destinate a tale scopo. Una deriva pericolosa con discutibili effetti di secondarizzazione già in altre occasioni evidenziati nel dibattito sull’identità della scuola primaria e del profilo professionale di chi vi insegna. Quanto all’estensione del tempo pieno e del tempo prolungato, il richiamo all’effettiva esistenza delle condizioni è talmente pleonastico da assomigliare in realtà a una cautela preventiva contro facili ottimismi. Sull’alternanza scuola lavoro, non si assecondino letture ideologiche per fare in realtà un po’ di cassa. Guai a generalizzare, il rischio è di buttare via il bambino con l’acqua sporca. Non si ritrova nel capitolo istruzione, ma qualche preoccupazione ci deriva anche da quanto sta scritto in altra parte della nota di aggiornamento, riguardo all’attuazione della cosiddetta ‘autonomia differenziata’. La scuola entrerà in quella partita? E con quali prospettive? Noi restiamo affezionati a un sistema unitario e nazionale, che dia a tutti pari opportunità e garanzie”. “Attendiamo – conclude la Gissi – qualche elemento in più di conoscenza, meglio ancora

se questo avverrà in formali occasioni di confronto con le parti sociali. Già tante volte si è visto quanti danni possa fare la pretesa della politica di legiferare in modo autoreferenziale”. Roma, 9 ottobre 2018

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Cessazioni dal servizio Il 9 ottobre 2018 si è tenuto stamattina al Miur un importante tavolo di confronto in vista delle cessazioni dal

servizio con decorrenza 1 settembre 2019. L'incontro era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali per ricercare soluzioni organizzative volte ad

evitare il ripetersi dei ritardi e delle pesanti difficoltà riscontrate in ordine alla certificazione del diritto a pensione.

Dal 2018, come ben noto, tale competenza è passata alla INPS. Al tavolo erano presenti oltre alla Direzione del Personale e dei Sistemi informativi del Miur, anche

responsabili di vari settori dell'INPS. A cura della Direzione del Personale del Miur verrà redatto un verbale contenente

gli impegni assunti e gli argomenti trattati. In premessa l'INPS ha fornito alcuni dati : • le domande di pensione presentate sono state oltre 41.000.

• di queste, 37.000 sono state le certificazioni positive.

• le pensioni liquidate in data 3 ottobre sono 32.500.

• tra novembre e dicembre saranno liquidate quelle ancora mancanti.

• le pensioni liquidate non tengono ancora conto degli aumenti contrattuali perchè non erano ancora disponibili i relativi flussi MEF e quindi sarà necessario da parte di INPS procedere ai ricalcoli.

• INPS nei prossimi mesi ricalcolerà anche le pensioni precedenti il 2018 interessate agli aumenti contrattuali

Il ministero nel rappresentare ad INPS la necessità di rispettare la tempistica che sarà fissata per le operazioni di mobilità, ha comunicato l'intenzione di anticipare l'apertura delle funzioni POLIS per la presentazione delle domande di cessazione, ovviamente sulla base dei requisiti oggi vigenti. Così facendo si disporrà di almeno un mese in più per la gestione delle pratiche rispetto alla tempistica dello scorso anno.

Nel caso intervenissero modifiche agli attuali requisiti di accesso verranno riaperti i termini e le relative funzioni.

INPS non ha nascosto che il possibile raddoppio delle domande di pensione conseguente alla cosidetta quota 100 comporterà notevoli difficoltà nella gestione .

Per accelerare il lavoro di accertamento dei requisiti, il Miur ha reso disponibili per INPS le cosiddette "anagrafiche sensibili" vale a dire gli elenchi dei dipendenti della scuola nati tra il 1952 e il 1957. Su questi elenchi le sedi INPS possono iniziare a verificare le posizioni contributive completando le banche dati e gli estratti conto contributivi.

A breve le sedi INPS di Roma, Milano e Napoli (aree metropolitane dove si sono riscontrate le maggiori criticità) invieranno tali elenchi ai relativi Uffici scolastici provinciali che potranno procedere agli adempimenti di loro competenza su ricongiunzioni, riscatti, ecc... accelerando i tempi di gestione di domande presentate dai dipendenti interessati molti anni addietro ma ancora non lavorate.

E' stato infine concordato che la Direzione del Personale del ministero, d'intesa con INPS, promuoverà tavoli analoghi a quello di stamattina, da effettuarsi a livello locale, tra Organizzazioni sindacali territoriali, sedi periferiche dell'INPS e Uffici scolastici provinciali .

In tal senso ci eravamo già espressi nel luglio scorso in occasione di un confronto al ministero alla presenza del Capo di Gabinetto: oggi dobbiamo dare atto che l'impegno dichiarato dal Miur è segno di condivisione piena sull'importanza di momenti di dialogo per ricercare tutte le sinergie utili per un miglior servizio al personale e più efficienza amministrativa.

Anche a livello nazionale c'è l'impegno a proseguire il tavolo di confronto.

Terzo anno FIT Il MIUR ha emanato la nota 41693 del 21 settembre 2018 con la quale viene disciplinata la formazione dei

docenti ammessi al percorso annuale (terzo anno FIT).Rispetto alla bozza presentata nell'incontro al Miur di giovedì scorso sono state accolte alcune delle richieste di modifica avanzate dalla Cisl Scuola. In particolare viene precisato che le attività di osservazione a cura del tutor, per un totale di 24 ore., comprendono, le azioni di progettazione preventiva, di confronto successivo e di rielaborazione per un totale di 24 ore. Sono state meglio specificate le cause che possono produrre un rinvio sia del colloquio che del completo percorso annuale, facendo salve le tutele legislative. E' stata inoltre specificata, come da espressa richiesta di parte sindacale, la composizione della commissione di Valutazione che esclude la presenza di componenti esterni. Sarà la commissione ad esprimere la valutazione finale e non il solo Dirigente Scolastico, come invece avviene per i docenti neo assunti a tempo indeterminato che frequentano l'anno di formazione ai sensi del D.M. 850/2015. Come ulteriormente ribadito dalla nota Ministeriale, il percorso annuale, una volta superato, vale a tutti gli effetti come anno di prova. Infine, anche i docenti ammessi alla frequenza del percorso annuale, a partire dal mese di novembre, potranno caricare il proprio portfolio, in un'area riservata della piattaforma

Indire. La segreteria nazionale ha realizzato una presentazione sull’argomento

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Calendario scolastico 2018/2019 Viste le decisioni assunte da alcune istituzioni scolastiche riteniamo utile richiamare le normative relative al

calendario scolastico. L’ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, con nota 9886 del 17 maggio 2018, ha dettato le istruzioni per il

calendario scolastico del l'anno 2018/2019. Nella nostra regione le lezioni sono iniziate il 17 settembre 2018 e termineranno il 7 giugno 2019. Con la dgr 353 del 26 marzo 2012 la regione Emilia Romagna ha fissato in maniera permanente i criteri per la

“determinazione del calendario per gli anni scolastici 2012/2013 e seguenti” . La delibera stabilisce che le lezioni inizino il 15 settembre e si concludano il 6 giugno in ciascun anno scolastico fissando anche i criteri nel caso in cui i giorni di inizio e termine delle lezioni dovessero cadere di sabato o di domenica; in questo caso l’inizio delle lezioni slitterà al primo giorno lavorativo successivo, mentre la chiusura potrà essere anticipata al giorno lavorativo precedente quello festivo o posticipata (per garantire la soglia dei 205 giorni di attività didattiche)

Il Decreto Legislativo 297 del 16 aprile 1994 (approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado) ha disposto che l'anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica nonché un congruo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori interventi didattici ed educativi. la Regione Emilia-Romagna ha quantificato i predetti interventi didattici ed educativi in cinque giorni aggiuntivi che potranno essere articolati dalle istituzioni scolastiche anche in termini di ore, quantificate in forma forfettaria in numero di 30.

Le istituzioni scolastiche possono adattare il calendario scolastico, ai sensi dell’articolo 2 del dpr 275 del 8 marzo 1999. per rispondere ad esigenze derivanti dal proprio piano dell’offerta formativa, assicurando il limite minimo di 205 giorni di attività didattiche, nel rispetto delle date di inizio e di termine delle lezioni, nonché delle festività nazionali e della festa del patrono cittadino se questa cade in un giorno di lezione. E’ prevista, inoltre, la sospensione delle lezioni; nella giornata del 2 novembre; nel periodo di vacanze natalizie (dal 24 al 31 dicembre e dal 2 al 5 gennaio) e nel periodo di vacanze pasquali (i 3 giorni precedenti la domenica di Pasqua e il martedì immediatamente successivo al Lunedì dell’Angelo).

In considerazione della rilevanza e specificità del servizio educativo offerto le scuole dell'infanzia possono, in base al piano dell'offerta formativa, anticipare la data di apertura e posticipare il termine delle attività didattiche, che deve essere comunque previsto entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico.

Il calendario scolastico per l’anno scolastico 2018/2019 prevede:

• Inizio lezioni:

• 17 settembre 2018

• Festività di rilevanza nazionale:

• 1 novembre, festa di Tutti i Santi

• 8 dicembre, Immacolata Concezione

• 25 dicembre, S. Natale

• 26 dicembre, S. Stefano

• 1 gennaio, Capodanno

• 6 gennaio, Epifania

• Lunedì dell’Angelo

• 25 aprile, anniversario della Liberazione

• 1 maggio, festa del lavoro

• la festa del Santo Patrono

• Sospensione delle lezioni:

• 2 novembre, commemorazione dei defunti

• Vacanze natalizie

• dal 24 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019

• Vacanze pasquali:

• dal 18 al 23 aprile 2019

• Termine delle lezioni:

• 7 giugno 2019

SNALS firma CCNL Il sindacato snals confsal, con la firma del verbale del 6 settembre 2018, ha sottoscritto il Contratto

Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2016/2018 già firmato, in data 19 aprile 2018, dall'ARaN e dalle seguenti Organizzazioni e Confederazioni sindacali: FLC CG!L, CGIL, CISL Scuola, CISL, UIL Sscuola RUA, UIL, Federazione GILDA UNAMS e CGS. Se il contratto non era valido perché firmarlo?

Forse è semplicemente finita la campagna elettorale per le RSU.

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Programma annuale Il ministero ha inviato alle istituzioni scolastiche la nota 19270 del 28 settembre 2018 relativa all’assegnazione

integrativa al Programma Annuale 2018 (periodo settembre-dicembre 2018) e alla comunicazione preventiva del Programma Annuale 2019 (periodo gennaio-agosto 2019) disponibili per la contrattazione integrativa di Istituto.

Le novità derivano dalla applicazione del CCNL 2016/2018 che ha istituito il nuovo Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa.

Dal punto di vista della gestione amministrativa delle risorse segnaliamo che il Miur sta predisponendo l'assegnazione di tutte le risorse per la retribuzione accessoria del personale 2018/2019 attraverso un unico piano gestionale a differenza dei tre fino ad oggi disponibili (piano gestionale 5: F.I.S, funzioni strumentali, incarichi specifici, aree a rischio - piano gestionale 6: ore eccedenti e pratica sportiva - piano gestionale 13: bonus docenti).

Ciò comporta secondo il Miur, che le eventuali risorse non spese nel 2017/2018 possano essere riutilizzate senza i precedenti vincoli solo con la contrattazione 2019/2020.

Resta ovvio che eventuali economie dell'anno 2017/2018 e precedenti possano comunque essere ricontrattate nell'anno scolastico in corso mantenendo però il vincolo del piano gestionale di origine. Pertanto le eventuali economie relative al budget delle ore eccedenti degli anni precedenti mantengono il vincolo di destinazione (piano gestionale 6) mentre economie da F.I.S, funzioni strumentali, Incarichi specifici (tutte risorse presenti sul piano gestionale 5) potranno essere ricontrattate purché all'interno delle finalizzazioni ricomprese nel medesimo piano gestionale.

Ancora una volta la gestione informatizzata finisce per limitare la semplificazione nell'utilizzo delle risorse da parte delle scuole. Il CCNL con l'articolo 40 sul Nuovo Fondo ha avviato un percorso di cambiamento che ha dunque ancora bisogno di qualche passaggio per realizzarsi al meglio.

Abbiamo richiesto al Miur di completare la comunicazione alle scuole informandole del budget relativo al Bonus docenti.

Durante l'incontro di informativa avvenuto al MIUR l'amministrazione ci ha comunicato che Il nuovo regolamento di compatibilità è in corso di perfezionamento alla Corte dei Conti ed é in corso una rilevazione sulle giacenze relative a Scuole Belle e Contratti Pulizia.

Abbiamo segnalato, relativamente all'argomento Cedolino Unico, i seguenti problemi:

• sui contratti ex cococo non è stato assegnato il bonus 80 euro e l'assegno perequativo da CCNL

• sui contratti neo assunti Insegnanti primaria e ATA (CS e AS-AT) non è stato assegnato l'elemento perequativo Sulle questioni di cui sopra l'amministrazione si è impegnata a contattare lo specifico ufficio del MEF.

Concorso straordinario per la scuola dell’infanzia e primaria Il concorso straordinario per la scuola dell’infanzia e primaria potrebbe essere più vicino dopo che il Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nell’adunanza plenaria di martedì 9 ottobre 2018, ha espresso il

proprio parere sulla bozza di decreto ministeriale concernente la procedura del “sul concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento di personale docente per la scuola dell'infanzia e primaria su posto comune e di

sostegno” di cui alla legge 96 del 9 agosto 2018 di conversione del cosiddetto “decreto dignità” che ha previsto, tra l’altro, la risoluzione della questione dei diplomati magistrali attraverso l'emanazione del bando di detto concorso straordinario per chi abbia svolto almeno due anni di servizio negli ultimi otto anni, presso le scuole statali.

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nella stessa adunanza plenaria si è espresso anche sulla relativa tabella di ripartizione del punteggio dei titoli valutabili.

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nel sottolineare l’urgenza della procedura concorsuale, "ha rilevato alcune discrepanze sostanziali opportunamente evidenziate nelle osservazioni all’articolato che si rimettono alla valutazione del MIUR". In particolare, il Consiglio

• ha proposto alcune modifiche al testo del decreto al fine di avere un contenuto più chiaro e coerente rispetto alle previsioni legislative;

• ha evidenziato, sui requisiti di accesso, l’esigenza di definire in maniera più esaustiva la questione dei diplomi rilasciati dalle scuole ad indirizzo linguistico;

• ha proposto di togliere i limiti temporali previsti per la prova orale, chiedendo al contempo la correzione dei riferimenti ai programmi su cui verterà la prova medesima;

• ha posto all’attenzione del responsabili MIUR l’opportunità di prevede l’esonero dal servizio per i presidenti e i commissari, data l’urgenza della procedura.

Per quanto riguarda la tabella di valutazione dei titoli, il CSPI ha richiesto all'amministrazione:

• di prevedere un maggior punteggio da assegnare sia a chi è in possesso della laurea in Scienze della Formazione Primaria ovvero della specializzazione per l’insegnamento dell’Italiano L2, sia a chi ha superato un precedente concorso;

• di valutare il servizio svolto su posto di sostegno anche nella procedura concorsuale per posti di tipo comune. Leggendo il decreto legge 87 del 12 luglio 2018 coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2018, n. 96 si è

subito notata la presenza di alcuni problemi (tra gli altri) che apriranno certamente una nuova stagione di contenzioso come, ad esempio, la mancanza del “diploma sperimentale ad indirizzo linguistico conseguito presso gli istituti magistrali” ed i requisito dei due anni di servizio prestato in scuole statali.

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Firmata l'Ipotesi di CCNI per il FMOF 2018/2019 Ministero e organizzazioni sindacali hanno firmato l’ipotesi di ccni del 1 Agosto 2018 relativo all’individuazione dei

criteri per la ripartizione, per l'anno scolastico 2018/2019, delle risorse finanziarie confluite in un unico fondo, denominato "Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa" (FMOF) e destinate a retribuire gli istituti contrattuali di cui agli articoli 9, 30, 33, 47, 62, 84, 86, 87e 104 del CCNL2006/2009 del comparto scuola, come modificati dalle successive sequenze contrattuali (MOF) nonché le risorse indicate nell'articolo l, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, relative alla "Valorizzazione del personale docente" e nell'articolo 1 comma 592 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 riguardante la "Valorizzazione della professionalità dei docenti", come richiamati all'articolo 40 del CCNL 2016/2018 del Comparto Istruzione e Ricerca, sezione istituzioni scolastiche ed educative.

Il confronto, avvenuto con toni costruttivi da parte di tutti, ha consentito, ancora una volta, di recepire le novità introdotte dall’art.40 del CCNL 2016/18, contribuendo, così, a rafforzare il ruolo della RSU nelle scuole.

Novità di rilievo rispetto al precedente impianto: Utilizzo delle risorse

• Il contratto integrativo di istituto dovrà prevedere l’utilizzo integrale delle risorse, senza dar luogo ad eventuali accantonamenti.

Le risorse relative a:

• Avviamento pratica sportiva;

• Funzioni strumentali;

• Aree a rischio;

• Ex FIS pur essendo distribuite sulla base di singoli parametri, ai sensi del comma 6 art. 40 CCNL 2016/2018, confluiscono tutte in un unico nuovo fondo (FMOF) finalizzato a remunerare tutte le attività anche con finalità diverse da quelle originarie e con il solo limite della cifra globalmente assegnata. In questo modo, la contrattazione di istituto potrà utilizzare per gli obiettivi nel PTOF tutte le risorse che riterrà opportuno.

Restano, invece, finalizzate ai soli scopi previsti dal comma 5 dell’art.40 del CCNL 2016/2018 le risorse relative a:

• Ore eccedenti per la sostituzione dei colleghi assenti;

• Attività di recupero presso le istituzioni scolastiche secondarie di II° grado (IDEI);

• Valorizzazione dei docenti (bonus docenti di cui all’art.1 comma 126 Legge 107/2015);

• Gli incarichi specifici del personale ATA

• Risorse per indennità di sostituzione DSGA, indennità di bilinguismo e di trilinguismo, turni notturni e festivi convitti ed educandati.

Tali attività venivano finanziate dalle economie a livello nazionale derivanti principalmente dal finanziamento dell’avviamento alla pratica sportiva e dalla copertura del fabbisogno per le aree a rischio con apposito contratto; dal 2018/19 sono stati previsti appositi stanziamenti, sulla base dello storico, attraverso la riduzione di 4.000.000 di euro del finanziamento per l’avviamento alla pratica sportiva. Al fine della quantificazione delle risorse necessarie alla copertura delle indennità del sostituto del Dsga, è stato previsto un apposito monitoraggio, da concludersi entro il 31/12/2018.

Aree a rischio Tenuto conto che il finanziamento per le aree a rischio è parte integrante del fondo unico e che il nuovo CCNL

2016/18 non prevede una contrattazione regionale specifica a tale scopo, i fondi saranno assegnati a ciascuna scuola in base agli indicatori di dispersione scolastica e di presenza di alunni stranieri, senza più la preventiva ripartizione regionale sulla base di progetti.

Le risorse relative alla valorizzazione del personale docente ai sensi dell’art. 1 co. 126 della legge 107/2015 (bonus) fanno parte, a tutti gli effetti, del FMOF nella misura stabilita dall’Intesa del giugno 2018 recepita dal DM 525 del 4 luglio 2018.

Semplificazione della contrattazione integrativa di istituto Pur essendo le risorse finanziarie ancora distribuite su parametri specifici relativi a singole voci (punti di

erogazione, organico, complessità, ecc.) l’impianto del nuovo CCNI prevede la possibilità per la singola scuola di definire nella Contrattazione Integrativa di Istituto le modalità di ripartizione delle eventuali risorse non utilizzate nell’a.s. 18/19 anche per finalità diverse ai sensi dell’art. 40 del CCNL 2016/2018.

Personale all'estero Nella premessa del CCNI è stato introdotto quanto previsto dall’art. 104 del CCNL 2006/2009 relativo alle modalità

di contrattazione delle risorse del personale delle scuole italiane all’estero. Con questo contratto viene rafforzato il ruolo della Contrattazione Integrativa e dei suoi protagonisti, con la

riaffermazione delle innovazioni introdotte dal CCNL 2016/2018.

Concorso FIT Con la nota 42322 del 26 settembre 2018 che trasmette il dm 631 del 25 settembre 2018 il ministero ha disposto che gli aspiranti collocati a pieno titolo nelle graduatorie di merito del concorso FIT d.lvo 59/2017 art. 17, comma 2, lett.b) approvate e pubblicate entro il 31 dicembre 2018, effettueranno la scelta dell’ambito territoriale, con decorrenza giuridica ed economica

dall’anno scolastico 2019/2020. Durante l'anno 2019/2020, i soggetti saranno avviati al percorso FIT con le procedure, i criteri e le

modalità di verifica in itinere del percorso così come disciplinato dal DM 984/2017. Per l'anno 2019/2020, i posti saranno pertanto accantonati e resi indisponibili nei rispettivi

ambiti per le operazioni di mobilità e di assunzioni in ruolo.

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A pensar male ….. I sindacati scuola confederali hanno chiesto un incontro urgente al ministero per aver chiarimenti

sulla rilevazione che è stata richiesta alle scuole sulle somme non impegnate ricevute dal MIUR comprese quelle relative ai compensi accessori del personale.

Non è la prima volta che il ministero si interessa alle “giacenze” delle scuole e non sarebbe la prima volta che la cosa si conclude con un “esproprio”.

Speriamo bene ma “a pensar male si fa peccato ma ….”

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FSUR CISL Scuola Romagna - edizione web Notiziario non periodico di informazione e documentazione sindacale

A cura della CISL Scuola Romagna Sede legale: piazza del Carmine 20 - 47121 Forlì (FC) Comitato di redazione: Garoia Giancarlo, Casali Patrizia, Consoli Maura, Battistelli Luca, Benini Lamberto, Masotti Giorgio, Del Bene Gianstefano, Zanotti Francesca, Martni Fiorella Redazione, elaborazione e pubblicazione a cura della sede di Ravenna: via Vulcano 78/80 - 48124 Ravenna - mail: [email protected] - web: www.cislscuolaromagna.it Responsabile edizione: Benini Lamberto Vincenzo Marcello

n. g. 88

CISL Scuola Romagna web: http://www.cislscuolaromagna.it - mail: [email protected]

Orari delle sedi Servizi

dal 10 settembre 2018

Presso le nostre sedi è possibile ottenere consulenza ed assistenza sulla scuola e la normativa che la regolamenta. L'assistenza per la presentazione di domande (mobilità, supplenze, concorsi, ricostruzione di carriera, dichiarazione dei servizi, ecc.) e la gestione del contenzioso sono servizi riservati agli iscritti. Gli iscritti possono richiedere consulenza utilizzando le nostre mail. Devono essere indicati nome, cognome, telefono e provincia di iscrizione.

sede di Forlì piazza Del Carmine 21 - telefono 0543 454511

lunedì 16:00 18:30

mercoledì 16:00 18:30

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venerdì 10:00 12:00

15:30 18:30

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martedì 15:30 18:00

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