giovedì 28 gennaio 2016 n°9 TIME WOLE - pochi89.com fileragazzi devono ancora diventare grandi, ma...

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TIME WOLVES giovedì 28 gennaio 2016 “Perché la forza del branco è il lupo, e la forza del lupo è il branco. ” La domenica broomballistica ci ha regalato una serata di grande sport con due partite fondamentali per la nostra Società giocate in contemporanea: da una parte, all’Alvise de Toni di Alleghe, il Pochi ’89 di Mirko Mitterhofer affrontava i campioni d’Italia del Belluno, in una sfida da dentro o fuori, in una di quelle partite che fanno anche la storia di una stagione. Dall’altra, in quel di Pinè, i Black Wolves di Isidor Haas giocavano per la prima vittoria stagionale. Partite lontane, diverse, con obiettivi differenti, giocate da lupi dello n°9 stesso branco. L’evoluzione delle partite, Black Wolves che attaccano, Pochi che si compatta e si difende sugli attacchi del Belluno, vicini e lontani, stessi colori da difendere. Succede poi che i dettagli cambiano, fanno la differenza, e il Pochi’89 si mostra cinico e cattivo e con una formazione cresciuta interamente da sempre con gli stessi colori, gialloneri da una vita, fanno il colpaccio in casa degli amici “Belumati”. I Black Wolves invece, alla ricerca ancora di una loro propria identità, non riescono ad imporsi e vengono addirittura puniti da una rete del Pinè. I ragazzi devono ancora diventare grandi, ma la costanza, la motivazione, il gruppo, la rabbia, gli allenamenti... beh, diventeranno grandi in fretta, ne sono sicuro. Racconto di una domenica incredibile, nel bene e nel male, zucchero e sale, dolce e amara. La domenica dello specchio, di quell’uno a zero che fa bene a certi e male ad altri. D’ora in poi iniziano le partite che contano, e non importa se sei ultimo o quarto, noi non giochiamo per i punti, giochiamo per dimostrare a noi stessi, giorno dopo giorno, di saper combattere come lupi. Mancano ancora delle battaglie, abbiamo ancora molto da dimostrare. Forza lupi! SPECCHIO

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TIMEW O L V E S

giovedì 28 gennaio 2016

“Perché la forza del branco è il lupo, e la forza del lupo è il branco. ”

La domenica broomballistica ci ha regalato una serata di grande sport con due partite fondamentali per la nostra Società giocate in contemporanea: da una parte, all’Alvise de Toni di Alleghe, il Pochi ’89 di Mirko Mitterhofer affrontava i campioni d’Italia del Belluno, in una sfida da dentro o fuori, in una di quelle partite che fanno anche la storia di una stagione. Dall’altra, in quel di Pinè, i Black Wolves di Isidor Haas giocavano per la prima vittoria stagionale. Partite lontane, diverse, con obiettivi differenti, giocate da lupi dello

n°9

stesso branco. L’evoluzione delle partite, Black Wolves che attaccano, Pochi che si compatta e si difende sugli attacchi del Belluno, vicini e lontani, stessi colori da difendere. Succede poi che i dettagli cambiano, fanno la differenza, e il Pochi’89 si mostra cinico e cattivo e con una formazione cresciuta interamente da sempre con gli stessi colori, gialloneri da una vita, fanno il colpaccio in casa degli amici “Belumati”. I Black Wolves invece, alla ricerca ancora di una loro propria identità, non riescono ad imporsi e vengono addirittura puniti da una rete del Pinè. I ragazzi devono ancora diventare

grandi, ma la costanza, la motivazione, il gruppo, la rabbia, gli allenamenti... beh, diventeranno grandi in fretta, ne sono sicuro.Racconto di una domenica incredibile, nel bene e nel male, zucchero e sale, dolce e amara. La domenica dello specchio, di quell’uno a zero che fa bene a certi e male ad altri. D’ora in poi iniziano le partite che contano, e non importa se sei ultimo o quarto, noi non giochiamo per i punti, giochiamo per dimostrare a noi stessi, giorno dopo giorno, di saper combattere come lupi. Mancano ancora delle battaglie, abbiamo ancora molto da dimostrare. Forza lupi!

SPECCHIO

Torna alla vittoria il Pochi '89, 3 punti pesanti, che ci danno un po' di respiro dopo un inizio al di sopra delle aspettative, al quale ha fatto seguito, prevedibile, una crisi di risultati durata 3 partite, dalla quale siamo usciti ridimensionati e con soltanto un punto in tasca.Percorriamo i tornanti del San Pellegrino con la consapevolezza di andare ad affrontare una squadra, quella del Belluno, con le nostre medesime motivazioni, ed in cerca di riscatto per svoltare una stagione nella quale per i grifoni poche cose sono girate nel verso giusto.In panchina ritroviamo Mister Mitterhofer dopo aver scontato la squalifica subita al termine del tragico incontro con l'Egna, al contrario invece di Carniello, che sconta l'ultimo turno di stop; el Bec Stringari e il Pino Tait danno nuovamente forfait per noie muscolari, D'Acquisto e Podetti sono indisposti, di conseguenza vengono aggregati alla squadra gli energici scudieri della silver Steven Barbi e Jacopo Pedrinolla. In spogliatoio ci si rende conto che, visti i nuovi innesti (tra i quali anche Veronesi, a difesa dei pali), sta per scendere in campo una delle formazioni pochère più giovani degli ultimi anni di golden league. Grinta ed entusiasmo non mancano, ma un po' di esperienza per partite come questa non farebbe altro che giovare: siamo un'incognita!Dall'altra parte del campo i Belumati devono vedersela con numerosi infortuni e defezioni: Bassanello, Bombassei,

Zandegiacomo sono alcuni degli assenti tra le file della formazione di Vecellio Bacco, il quale nonostante tutto manda in campo una formazione determinata e veemente.Infatti, subito dopo il fischio di inizio, ha inizio il monologo Bellunese, che ci pressa nella nostra metà campo, spesso anche nel terzo di difesa, e i padroni di casa si rendono più volte pericolosi con i guizzi di Pagnussat e Zandegiacomo Marzer. Noi pochèri, c'è poco da dire, soffriamo: i grifoni attaccano, ma con ordine e tenacia teniamo su la baracca, e con il passare dei minuti la morsa dei gialloblù si attenua, riusciamo a farci vedere in un paio di circostanze dalle parti di D'Incà e chiudiamo il primo tempo mantenendo inviolata la porta.Nell'intervallo non spendiamo troppe parole, il fiato ci serve, ci pensa il Mitter a darci la carica, e torniamo sul ghiaccio pronti per altri 20 minuti di fuoco. Il Belluno riprende il controllo del gioco, ma la manovra offensiva dei grifoni comincia a farsi macchinosa, e la nostra retroguardia riesce a disimpegnarsi con più tranquillità rispetto al primo tempo. Con l'andar del tempo iniziamo a sentirci meno in affanno, per assurdo diventiamo più lucidi, e soprattutto più cinici: in uno dei rari momenti di sbilanciamento della squadra di casa, il Furli riesce a lanciare la palla verso il Gila, che schizza fuori dalla rossa sorprendendo tutti, involandosi verso la porta avversaria. Non resta altro che

trattenere il fiato. Gran botta e gol! mancano 9 minuti al termine della partita, Monsieur Rolland mi corre in contro con un sorriso a 32 denti, mi viene quasi da piangere. Consci di pagare a caro prezzo ogni distrazione, sappiamo benissimo di dover affrontare gli ultimi minuti alle corde, contro un Belluno che si scaglia contro la nostra porta a folate, e riesce a strappare una doppia superiorità numerica a 5' dalla sirena. È però a questo punto che la nostra difesa si supera, limitando alla grande il numero delle conclusioni dei Belumati, per nostra fortuna non sempre precise. Negli ultimi tre minuti, finalmente sul ghiaccio al completo, troviamo le forze per resistere strenuamente, incoraggiandoci: ogni giocatore è in sintonia con il resto della squadra. Il Belluno attacca ancora, manca poco allo scadere e la pallina viene bloccata. 19'57" sul tabellone, è fatta! Mi viene davvero da piangere!Saliamo a quota 10 in classifica, ma soprattutto siamo consci di aver guadagnato i tre punti in una partita molto importante, nella quale siamo riusciti a sopperire alle nostre lacune tecniche con determinazione e tenacia.Sperando di non farla fuori dal vaso, per sintetizzare l'andamento di questa partita, scomoderei l'idolo musicale pochèro per antonomasia, il Ligabue: non avremo classe, ma abbiamo gambe e fiato...per ancoi! Domani è martedì, e il mister ci aspetta sul ghiaccio...Dimenticavo, #maimolar

40° MINUTO Golden League

di Elia Veronesi

Pinè che trionfa all'Ice Rink di Baselga di Pinè e che si aggiudica altri tre punti importanti per il campionato: a bocca asciutta rimangono i nostri Lupi “Black Wolves". Il risultato dopo 40 minuti di gioco è di 1 a 0 per i padroni di casa, che hanno giocato una buona partita e hanno meritato il risultato positivo. Negativa la performance della squadra di Pochi che non è riuscita a rendersi particolarmente pericolosa in quasi nessuna azione della partita.

Le prime azioni pericolose da parte della squadra di Pinè, effettuate nei primissimi minuti della prima frazione, danno subito filo da torcere alla difesa pochèra, che riesce però a non farsi intimorire. Ottime le offensive anche da parte dei nostri nella prima frazione (in particolare da evidenziare le ripartenze create dai neo-convocati in Silver Matteo Pedrolli e Manuel "Picco") che creano parecchi grattacapi ai difensori della squadra padrone di casa.Successivamente, durante il 10' minuto di gioco, al difensore pochèro Valentino "Bogi" vengono assegnati due minuti di punizione per "carica scorretta". Questo vantaggio non viene

però utilizzato in modo positivo dalla squadra di Pinè; nei due minuti successivi al fallo non riescono a concretizzare, nemmeno aiutati dalla maggioranza di uomini presenti in campo con la divisa bianco-azzurra. Scontata la penalità, "Bogi" ritorna in campo ma il coach Haas chiama un timeout per rifiatare e riflettere sulle possibili occasioni da gol non concretizzate.Dopo la pausa, però, il primo tempo e gran parte del secondo finiscono con uno stato di crisi per la squadra che riesce a subire più di una volta pericolosissimi contropiedi in 3 contro 1 ! Una di queste azioni rappresenta proprio l'occasione del vantaggio della squadra di casa.L'azione del gol del Pinè vede una ripartenza fulminea dell'attacco durante il decimo minuto di gioco della seconda frazione, dopo un'azione offensiva dei pochèri non concretizzata. Le ali e il centrale riescono a liberarsi dei nostri difensori con una serie di passaggi e riescono ad arrivare in porta; senza pressioni l'ala destra insacca la palla. Il portiere Rossi prova ad evitare il gol, ma inutilmente.Dopo l'1-0 il morale della squadra di Pochi cala così come

il numero di azioni verso la porta.A due minuti esatti dalla fine le speranze pochère si ravvivano. Vengono infatti assegnati due minuti di penalità in sfavore del Pinè. Il coach Haas decide di schierare in attacco 6 giocatori, togliendo quindi il portiere. Si prova il tutto per tutto. Nonostante gli ottimi tentativi di segnare il gol del pareggio, la squadra dei "Black Wolves" non riesce a trovare la rete.Risultato da dimenticare in casa Black Wolves, si sa però che un lupo non molla mai la sua preda. I tanto attesi 3 punti devono arrivare.Prossima partita difficile per il gruppo, che affronterà i "Red Devils" di Vipiteno il giorno 31 gennaio (fino ad ora hanno subito una sola sconfitta). Questo non spaventa i nostri LUPI che lotteranno con le unghie e con i denti per portare a casa un buon risultato. Non resta che seguirli in trasferta e tifare per loro!Forza lupi!#MAIMOLAR

40° MINUTO Silver League

di Simone Giacomozzi

I PERSONAGGI di Claudio Pedrinolla

SIMONE GIACOMOZZI Ciao Simo! Appena entrato nel mondo del Broomball. Lo conoscevi già? Come ti sei convinto a voler provare? Ma soprattutto… ti piace???Hey! Il mondo del broomball è sempre stato un qualcosa di conosciuto per me; il piccolo Calle sin dalla giovane età ne parlava spesso, anche se non ero mai stato veramente interessato a provare. Poi un giorno, invitato dal Calle alla festa campestre di Salorno organizzata appunto dal Pochi 89, mi è stata fatta una richiesta precisa: quella di provare a fare un allenamento di broomball! Io, preso dalla curiosità, ho accettato l’invito. Poco tempo dopo il mio primo allenamento mi sono adattato in modo eccelso all’interno del gruppo.Come diversi dei ragazzi più giovani hai altri impegni sportivi nella tua vita! Spiegaci come riesci a far combaciare tutti gli impegni e se dovesse capitare, cosa sceglieresti? (Attento a come rispondi ;);))Ho sempre praticato sport negli

anni e oltre al broomball adesso faccio anche arti marziali. Sono attività molto diverse tra di loro, ma entrambe mi portano soddisfazioni. Non ho mai valutato l’opzione di dover smettere di praticare uno dei due e questa forse è una domanda a cui non saprei rispondere.E’ da quest’anno che giochi e già vieni convocato con assoluta regolarità da mister Haas! Ti saresti aspettato un’ascesa così precipitosa? Non mi sarei mai aspettato un tale risultato! Se ripenso al mio primo allenamento con Isidor in cui non riuscivo a colpire la palla e al livello a cui ora mi trovo devo solo essere felice di trovarmi già tra i convocati in squadra.Come detto prima, giochi nel campionato della Silver League. Come ti trovi con i tuoi compagni? Che aspettative riponi in questo gruppo? Chi pensi, alla fine del campionato, riuscirà a conquistare il titolo della Silver e il diritto di accedere alla Golden League?La squadra dei Black Wolves è un gruppo bellissimo. Rimango sempre impressionato dall’impegno che ogni membro ci mette nel rispetto dei suoi compagni e sono orgoglioso di farne parte. Io sono dell’idea che se continuiamo con il ritmo mantenuto dall’inizio del campionato fino ad ora

possiamo anche portare a casa grandi risultati. La squadra che ha più possibilità di vincere il campionato silver league è quella dei Red Devils di Vipiteno, ma anche il Laives è una squadra di giovani in costante ascesa e va tenuta d’occhio.Adesso qualcosa su di te. Parlaci un po’ della tua vita e cosa, una volta finiti gli studi, vorresti fare.Studio meccatronica all’ITI di Bolzano e credo che sia un ottimo indirizzo di studio. Una volta finiti gli studi mi piacerebbe poter lavorare in una ditta abbastanza vicina a casa, dalle mie esperienze di pendolare non mi piacerebbe dover svegliarmi presto per recarmi ogni mattina al posto di lavoro.Ultima domanda! Chi, secondo te, dei tuoi compagni della Silver è più propenso ad una “promozione” in Golden nel giro di poco tempo?La promozione in golden league è un sogno di tutti noi componenti della squadra della silver. Credo che la persona che in questo momento abbia maggiori possibilità di salire di categoria è “Nates”, ma la lotta tra Isidor e Mitter per contenderselo sarebbe enorme. Per ora penso che la rosa della silver debba rimanere invariata così da poter conoscerci meglio.Grazie della disponibilità. Pedro

Anno di nascita: 2000Numero e ruolo ricoperto in campo: 85, alaSoprannome: ancora nessuno ;)Il giocatore di Broomball che più ti ha colpito per capacità e personalità: Sindaco Roland Lazzeri

L’INTERSVISTA DOPPIA di Ulrike Pardatscher

Ciao Elia, ciao Mik, innanzi-tutto un caloroso "Uella uella uella" da parte mia!Perkeo's Maschggra si sta av-vicinando e dato che entram-bi partecipate da anni e con tanta passione a questo evento siamo molto curiosi di leggere cosa ci raccontate!

Per iniziare provate a spiegare in poche parole cos'è "Il car-nevale del Perkeo" ai nostri lettori meno informati! Mik: Chi è poco informato >:( ?Scherzi a parte, il Perkeo's Maschggra è la fantastica uni-one tra tradizioni, divertimento e tra persone di ogni genere, etá e cultura!Forse per apprezzarlo e com-prenderlo in tutte le sue sfaccet-tature non bastano poche parole ma bisognerebbe prendersi del tempo per informarsi e leggere le entusiasmanti leggende che si nascondono dietro a molte delle figure come ad esempio quella del Pungamandl, oppure il sig-nificato dei vari rituali pagani, ogni cosa che si fa a carnevale è sempre legata a una tradizione o a un rituale.Elia: Allora, sulla carta si tratta

Nome: Michela;EliaCognome: Furlan;VeronesiSoprannome: Mik o mikgyver; Sepp/Zepp/Z/Ciccione/CicSegno zodiacale: Pesci; GemelliCitazione Preferita: “Vivi e lascia vivere!”; “Neve ai mari, neve ai monti, neve a farve ciavar” [cit. mio Zio]

di una sfilata allegorica in chi-ave storica, nella viene celebra-to e festeggiato il ritorno nella natìa Salorno del nano Perkeo dalla corte di Heidelberg in una pittoresca e brillante cornice di carri, personaggi e spettatori. Nella realtà lo potrei esprimere come un velo di sana e genuina follia che aleggia sul territorio comunale di Salorno dal 7 gen-naio alla sera di martedì grasso e che raggiunge il suo apice durante l’umzug: si mangia, si beve e si festeggia tutti assieme, senza distinzioni e ritrovando la fratellanza che si perde un po’ nella quotidianità al di fuori del carnevale.Come e quando è iniziata la vostra avventura con il "Perkeo's Maschggra"? A quale gruppo partecipate e qual è il vostro "ruolo" nel mondo del Perkeo?Mik: La mia avventura è iniziata una sera di circa sette anni fa, in una cantina, dove con gente allora a me sconosciuta, abbi-amo deciso di iniziare questa splendida avventura che poi si-amo riusciti a realizzare anche se all'inizio sembrava solo una pazza idea!Mi presento sono la "schmirbige Wirtin", da me troverete sempre qualche cosa da mettere sotto i denti e perchè no, anca en bon bicer.

Il mio ruolo nel mondo del Perkeo?La mik, ovvero non ho un ruolo, faccio quello che posso per dare il mio contributo, dal piantar ci-odi, al lavar sdrace!Elia: Ho partecipato per la pri-ma volta alla sfilata nel 2012 (o 2013? No me ricordo :D) nel gruppo degli Etschfischer/Pes-cadori de l’Ades, gruppo unito da una malsana tolleranza nei confronti del tanfo di pesce mar-cio, ho bissato la sfilata nel 2014 sempre come pescador (tra l’al-tro su un carro veramente bello, la barca con la carecia è riuscita benissimo, ancora complimenti a tutti), mentre quest’anno…beh, diciamo che ho preferito il make up alle reste de pes.Cosa vi piace di più del carne-vale a Salorno? Quali sono i motivi per cui partecipate così appassionatamente a questa manifestazione?

Mik: Per capire dovreste venire e viverlo! Mi piace l'atmosfera, mi diverto un sacco a travestirmi ed entrare in ruoli differenti (Dalla Wirtin alla sfilata, alla moglie che rincorre il marito che va a fare le serenate durante la serata del Fensterlen, alla ex morosa disperata per il matri-monio la sera del Brautstehlen).Elia: Innanzitutto il vincolo ad attenersi ai canoni “de sti ani” per il vestiario e la realiz-zazione dei carri, in quanto li ritengo molto scenografici, per non parlare poi delle caratter-istiche di ogni singolo gruppo che ormai rendono unica il car-nevale: i Carbonari con la loro cena e l’immancabile ghebon alla sfilata, le Waschweiber che non si fanno mai mancare un lavaggio totale nelle fontane, la passione sfrenata delle Cem-brane…e poi per gli eventi di “contorno”, come il Fensterlen (le serenate), la sciata storica (co la neo magari), ma la cosa che mi appassiona di più è la sintonia tra i partecipanti, ci si diverte con tutti, anche con chi non si frequenta di solito. Fon-damentalmente il Perkeo unisce, questo è il bello!Qual è il vostro progetto per la sfilata di quest'anno? Ci sono novità?Mik:Progetto principale, far passare una bella giornata a chi viene a vederci e far appassion-are sempre qualcuno in più a questa bellissima tradizione!Ci sono molte novità, ma se ve le svelassi dovrei uccidervi, quindi vi aspetto tutti il 6 feb-braio per scoprirle!Der Perkeo lebe Hooch, hoooch, hooch...Elia: Il mio progetto è riuscire a sopravvivere all’oscuro disegno delle Cembrane: c’è una novità,

ve ne accorgerete.Qual è la vostra figura preferi-ta del "Perkeo's Maschggra"?Mik: Ruperto (il mandrillo del Perkeo) perché finito il carne-vale viaggia per il mondo e ci manda foto da tutti i luoghi af-fascinanti che visita!!! ;)Elia:Ne ho due, il Magnagnoc-chi da Sover e, anche se questa è estranea al codice del Perkeo, il dj Anal Fatal.Raccontateci un episodio riguardante al carnevale indi-menticabile per voi!Mik: Purtroppo nessun momen-to é indimenticabile: il giorno dopo non ricordo mai nulla... scherzi a parte, ci sono un sacco di ricordi che potrei scriverci un libro, Perkeo's Maschggra é un mese di emozioni e pelle d'oca!Elia:Ce ne sono ogni anno ov-viamente, tra i tanti scelgo la volta che sono entrato in un noto locale del centro da una finestra, anche se resta sempre emozion-ante l’ingresso in paese: appena ci si affaccia sulla discesa e si vede tutta la gente che saluta il passaggio dei carri credo che tutti i partecipanti alla sfilata si emozionino!

E per concludere...DOMANDE A RANDOM!

Colore preferito:M: Tutti, dipende dal periodo, da un po' arancione.E: arancionePassatempo preferito: M: Sono troppi...broomball, disegnare, fare a maglia...E: bicicletta ed escursionismoVino o birra?M: BirraE: Vino fa più figo, ma non dis-tinguo un teroldego da uno spu-mante, quindi dico birraMare o montagna?

M: Montagna, ma non disprezzo il mare!E:Devo ancora capirloDa piccolo/a dicevi che da grande avresti fatto il/la:M: La pasticcera e la veterinar-ia, ma mai e poi mai la maestra!E:l’operaio dell’A.N.A.S. per poter usare i cartelli stradali...e invece sei diventato/a un(a):M: Maestra..upps credo di aver sbagliato le previsioni :)E:impiegatoUna cosa a cui non sai resist-ere:M: ViaggiareE:gli stimoli fisiologici...e una cosa di cui potresti tranquillamente fare a meno:M: Le partite e gli allenamenti di Broomball durante i fine set-timana del carnevale ;) ma tran-quilli che vado sempre :)E:la televisioneE anche per voi sono a dispo-sizione le indispensabili tre righe per concludere l'interv-ista...mi raccomando, non es-agerate!Mik: Studiatevi le canzoni per Maschggra e ricordatevi "Der Perkeo lebe hooch, hooch hooch!!" Elia: Ti ringrazio Ulli per aver-mi concesso la possibilità di concludere a mio piacimento e in tre righe l’intervista alla quale mi sono appena sottopos-to. Ritengo sia un’idea originale per lasciare spazio a eventuali precisazioni, ma poiché non ho altro da aggiungere, mi fermo con queste tre righe.

LA POSTA DEL BRADIPOCiao BradipoDa non molto tempo ho comin-ciato a giocare a broomball; il mister mi ha assegnato il ruolo di difensore perché, come dice lui, dove passo non cresce più l’erba...a parer tuo quali sono le doti fondamentali per un buon difensore?Grazie e saluti, Attila

Carissimo AttilaNel broomball, come in molti altri sport di squadra, il compito del difensore è spesso difficile e ancor più spesso ingrato. Sono infatti pochi i difensori che ri-escono ad assaporare il dolce nettare che solo un goal riesce a dare (per citarne uno, Monsieur Roland è tra questi pochi eletti).Il ruolo del difensore non è una semplice posizione sul campo, è una MISSIONE. Quindi, se vuoi esser degno di tale compito, devi attenerti scrupolosamente a questi comandamenti:1) non uccidere (ma lascia il segno)A dispetto di quanto si possa

pensare, il difensore è l’elemen-to di maggior fantasia in una squadra. Sì, perché in questo ruolo non è sufficiente fermare l’avversario: bisogna farlo con originalità.2) Corri più che puoiAll’alba di ogni incontro un difensore si sveglia e sa già che dovrà correre di più dell’attac-cante avversario. 3) non commettere falli impuriPer fallo impuro si intende prendere sia palla che gambe dell’avversario. La gamba a un difensore non serve. 4) gioca solo di prima intenzi-oneQuando un difensore vede av-vicinarsi quell’oggetto sferico misterioso di colore arancione non deve avere dubbi: una bel-la botta di potenza con il fianco della paletta, accompagnata da urlo di guerra vichingo per far salire la squadra. Il mister e i tifosi vi urleranno di controllare la palla ed impostare l’azione. Voi non ascoltateli: loro non sanno quante emozioni si pro-

vano durante una sana spazzata.5) non dire falsa testimonianzaQuesto può essere considerato il comandamento più importante. Quando il difensore commette un fallo e viene punito non deve MAI andare a piangere dall’ar-bitro. Meglio non dire una pa-rola e andarsene corricchiando: difensore = omertà con le D-Gel ai piedi. Chi interpreta con dis-ciplina questo ruolo va fiero del-le sue opere.

L’ANGOLO DEL LETTOREdivergenze d’opinioneC'è chi le chiama "divergenze d'opinione" , chi le considera differenti interpretazioni della realtà ma, sempre e comunque, si tratta di esplicite dichiarazioni di guerra. Nel lavoro, in famiglia, ahimè anche in amore, ma anche nello sport, ognuno si sente in diritto di far valere la propria idea di giustizia e verità, mistificando atti di fede e giuramenti cavallereschi con atti di oltraggio verso le gerarchie, i regolamenti, le persone umane fin nella loro dignità.Se la psicologia ha ormai ben spiegato i meccanismi che fin dall'infanzia condizionano il cucciolo d'uomo a ricercare la comprensione, la cooperazione, sostanzialmente la compagnia che fin dalla Preistoria ha garantito la sopravvivenza del gruppi e la vittoria nelle

battaglie, risulta spesso incomprensibile la tendenza di alcuni individui verso lo scontro e lo scontento. Sarà tutto pianificato con colpa e istinto aggressivo?O sarà magari solo la conseguenza di un diverso approccio mentale all'evento specifico, alla realtà in genere, o anche la differente disponibilità di informazioni. C'è chi, per la pace, si rimette alla volontà del superiore (il capo a lavoro, la moglie in casa, l'allenatore in panchina), chi invece persevera a considerare inaccettabile e profondamente errata l'opinione altrui (spesso giocatori-arbitri). Da profana del broomball, dopo aver visto alcune partite, ho assistito ad un eccessivo numero di dibattiti in ciascuna partita. Posto che

di opinioni personali non si tratta, ma dell'interpretazione un regolamento, è facile pormi degli interrogativi: sarà un testo intelligibile solo all'erudito Albus Silente oppure imperversa l'ignoranza? Ma da quale parte?L'unanime coro di sdegno sugli spalti mi suggerisce che l'errore appartenga alla classe arbitrale. Ho avuto notizia di controlli e pagelle previsti per il loro operato. Che brutta pagina per uno sport professionale con praticanti amatoriali. Non posseggo la soluzione ma sicuramente un bel dialogo, un tavolo tra arbitri che elabori e distribuisca un testo interpretativo delle regole messe maggiormente in discussione durante le partite, potrebbe rendere almeno queste, più serene.

di Ludovica Pillai

I consigli della Nonna Lupa “Na pissada senza en pet, l'è come en violin senza l'archet.”

Siamo una società che ha ed ha avuto dei veri “top player”, ma quest’anno la forza della squadra Golden sono la solidità e la determinazione di tutti i giocatori, dal più esperto al giovane appena convocato.Nonostante questo, in ogni partita a ben cercare, si possono trovare dei giocatori che sono risusciti a fare qualcosa di particolarmente importante.Per questa settimana il sottoscritto ha scelto:• Elia Veronesi: alla sua seconda presenza stagionale in prima squadra (la prima è stata la sconfitta contro i Bad Boys) il giovane salornero vuole ben figurare e per calarsi meglio nel clima partita già dal giorno prima, decide partecipare al “furto della sposa” organizzato per il carnevale del Perkeo.Naturalmente, il posato Elia, non si limita a partecipare, ma veste proprio i panni della sposa: con un abito bianco, degno di Lady Diana ed un trucco ben curato sembra un trans ucraino in cerca di uno skinhead che approfitti di lui/lei.La nostra graziosa sposina gira per tutta la serata tra bar, locande ed osterie e seppur cercando di limitarsi, si fa trasportare dalla gioia e dall’euforia.Fortunatamente il giorno seguente si gioca solo ad Alleghe contro il Belluno campione d’Italia. La nostra dama bianca calati i panni da sposina veste quelli del muratore, e costruisce un muro inabbattibile dai giocatori bellunesi.Conclusione: prima della prossima partita tassativo un nuovo matrimonio.

• Luca Cristofoletti: il silenzioso Gila si presenta all’Alvise de Toni più tranquillo del solito. Dopo la consueta ed immediata sosta tecnica alla toilette si fa ben massaggiare dalle mani magiche della Lori. Nell’immediato non sembra cambiare molto, il nr 91 gira per lo spogliatoio come se uno strozzino gli avesse frantumato le ginocchia con una mazza da baseball.

Nel riscaldamento, però, il buon Luca comincia a lamentarsi e tutti ci sentiamo sollevati…il Gila che conosciamo era lì con noi.Per tutta la partita insieme ai suoi compagni si impegna per portare a casa il risultato e quando viene ben imbeccato da un ottimo passaggio di Furlo “Furli” Furlan timbra il cartellino spedendo la palla nell’incrocio della porta avversaria.Conclusione: valutata l’importanza della partita e quindi del gol siglato, il sottoscritto gli ha concesso una deroga per poter parlare quanto vuole per un’intera settimana….SIETE TUTTI AVVISATI!!

THE PLAYERS OF THE WEEK

di Andrea Martinelli

RISULTATI E PROSSIMI APPUNTAMENTI

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A.S.D. Sharks

B.C. Bad Boys Steinhaus

A.S. Pochi ‘89

B.C. Welschnofen

B.C. Neumarkt

BC Belluno

GOLDEN LEAGUE

G V N P GF GS PT

Legenda:

Play off

B.C. Bad Boys Steinhaus B.C. Neumarkt 4 - 2

1 - 1

0 - 1

23.01.2016 -

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B.C. Welschnofen

BC Belluno

A.S.D. Sharks

A.S. Pochi ‘89

23.01.2016

24.01.2016

RISULTATI

DATA CASA OSPITI RISULTATO

B.C. Welschnofen B.C. Neumarkt Welschn. 20.45

21.00

20.30

30.01.2016 -

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A.S. Pochi ‘89

BC Belluno

B.C. Bad Boys Steinhaus

A.S.D. Sharks

Egna

Alleghe

30.01.2016

31.01.2016

PROSSIMO TURNO

DATA CASA OSPITI STADIO ORARIO

Wolves Time, a cura di Marco Montel, Daniel Mall, Margherita Nardon, Claudio Pedrinolla, Lorenzo Giuliani, Elia Veronesi, Silvia Tonelli, Lisa Dallapiccola, Pierfrancesco Zimerle, Ulrike

Pardatscher, Manuel Micheletti

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