Alla tavola della principessa costanza

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Teggiano (Sa) 11-12-13 agosto Festa medioevale

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Teggiano

(Sa)

11-12-13

agosto

Festa medioevale

Nel 1480 Antonello Sanseverino, ambizioso principe di Diano, sposa la quindicenne Costanza da Montefeltro, figlia del potente Duca di Urbino, Federico.

Il matrimonio consente alla già potente famiglia dianese nuovi ed importanti collegamenti politici che sfoceranno, nel 1485, nella congiura ordita dai baroni guidati da Antonello contro il re di Napoli, Federico d'Aragona.

In ricordo di

questo

avvenimento, per

riviverne i fasti e a

magnificenza, la

Pro Loco di

Teggiano, ogni

anno organizza

questa festa

medioevale di metà

agosto.

La taverna della Congiura dove si assaporano salsiccia, salame et cacio fresco.

Taverna dei Mori si gustano i parmatieddi

Taverna Antica si mangiano i famosi cavatieddi et fasuli con la porva.

Taverna dell’Assedio si possono assaggiare salsiccia de porco in su la brace et provola rostita.

Taverna della Vecchia Porta con i succulenticiviere de cinghiale o de agnello.

Taverna dello Falco dove si trovanobicchinotto, tunnuliddo e torta del Duca.

Passeggiando per il centro storico del Paese si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo, le botteghe diventano antiche, l’allestimento su tutto l’itinerario ricorda scenografie medioevali e perfino l’introduzione dell’uso della moneta del XV secolo.

Antonello era figlio di Roberto Sanseverino, I° principe di Salerno, e di Raimondina (o Bernardina) Orsini dei duchi di Venosa.

Antonello ordì la congiura contro il re Ferdinando I di Napoli nel 1485: consigliato da Antonello Petrucci, Francesco Coppola, Luigi dei Gesualdo da Caggiano, riunì intorno a sé molte famiglie feudatarie del Regno della fazione guelfa favorevoli agli angioini, tra cui oltre i Sanseverino si ricordano i Caracciolo principi di Melfi, i Gesualdo marchesi di Caggiano, i del Balzo-Orsini principi di Altamura e di Venosa, i Guevara principi di Teramo, i Senerchia (Sinerchia) conti di Sant'Andrea e Rapone.

Per non cadere in mano al re, Antonello fuggì dal Regno travestito da mulattiere e si rifugiò in Francia, dove meditò la sua vendetta, seguendo il re francese Carlo alla VIII conquista del Regno di Napoli. Nel 1495, Carlo VIII, calato in Italia con un grosso esercito, occupò molte città e il 12 di febbraio fece l'entrata in Napoli, avendo a fianco Antonello Sanseverino, grande ammiraglio del Regno e suo principale consigliere.

Il Re, scoperta la congiura, punì pesantemente i suoi avversari dando loro la caccia uno ad uno.

Nel frattempo giunse notizia della morte del re Ferdinando e della successione al trono del principe Federico, il quale cercò in ogni modo di attirarsi l'amicizia del principe di Salerno, il cui valore e la cui potenza erano presso la corte in grande considerazione e rispetto. Antonello però, non si lasciò vincere dalle profferte reali e si chiuse nel suo castello di Teggiano, le cui fortificazioni gli offrivano un asilo saldo e quasi inespugnabile.Federico riunì un esercito di ventimila tra fanti e cavalli e dopo d'aver sottomesso la città di Salerno pose assedio al castello di Teggiano. Antonello per due mesi e mezzo tenne salda la difesa della terra, ma fu alla fine costretto alla resa a patti onorati. Antonello Sanseverino cedette al re tutti i suoi possedimenti e si rifugiò a Senigallia, nelle terre della moglie, dove morì.Il figlio Roberto II Sanseverino recuperò i possedimenti paterni.