Giovedì 1marzo 2018 - marinasereni.it · infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di...

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1 2 3 4 Checosa rappresenta perte lapolitica? Chisono iprotagonisti deltuo Pantheon? Qualelibro oautore hasegnatolatua formazione? «Misentounpo8inansia:soche èmoltoimportantevotaremaso anchechesceglieròqualcosa chenonmiconvince completamente».Matilde Perego,18anni,studentessa all8ultimoannodiliceoclassico aParmaèalsuoprimovoto,ma amettediesseremolto confusa.«Nonsoloio,ma persinoimieigenitori3 entrambimedici3sonoindecisi sucosavotare».Laneo18enne perprepararsialmeglioinvista dellasuaprimavoltaalleurnesi èinformataguardandotuttele sereilTgeitalkshowpolitici maèmoltoindubbioinquanto nonsisenterappresentatada quasinessunodeipartiti. «Inquestacampagnaelettorale sièdiscussopiùdipensioniche digiovaniecisonostatipiù attacchiavicendacheproposte concrete».Così,apareredi Matilde,nonsièfattoaltroche creareconfusioneneglielettori. Lastudentessahaseguitoanche undibattitonelproprioliceotra candidati.«Puressendodavanti aragazzihannoiniziatoa litigaresuargomenticheanoi noninteressavano.Nonostante noiavessimopostodomande sullascuolaesucosavorranno farepermigliorarel8istruzione questicandidatihannodiscusso suargomenticheciinteressano menocomelaflattax.Dopo questoincontrosonouscita ancorapiùconfusa,anzièstato peggio:seprimaavevouna simpatiaperqualchepartito, dopoquell8incontroèunpo8 crollatalamiastima». Nonèlasolaadaveredubbisul partitoacuidarefiduciail4 marzo,losonoanchegliamicie compagni.«Moltisonoindecisi, altriinvecescelgonounpartito nonperchénecondividanoi programimapiuttostoper contestareglialtri schieramenti».Matildesiaffida aquestiultimigiorniper prendereunadecisione:«Ilvoto èunaformadipotereedi influenzasuquellochesaràil Paese .Iomisentoun8enorme responsabilità.L8essereindecisa nonmisembraaffattopositivo. Speroinquestigiornidiavere menodubbi». Duesonoipersonaggichehanno influenzatoilmiorapportocon lapolitica.DaunlatoWinston Churchill,perledecisioniprese durantelaSecondaguerra mondialecontroHitler; dall8altroilpresidente americanoRoosevelteilsuo pianodiriformenotocomeil NewDeal.EpoiMarcoPolo,uno deipersonaggipiùinfluenti dellasuaepocaeunodeiprimi diplomaticidellastoria:è riuscitoastabilirerelazionitrala Serenissimael8Oriente. ViaggioinItalia Idiciottennialle Noncisonoriuscitiisondaggiaraccontarelalevadel1999-2000,quella fattadiragazzifreschidimaggioreetàconintascaunatesseraelettora- lecandidaeintestatante3forsetroppe3promesse.Entrerannoinca- binailprossimo4marzo?Perchivoteranno?Siasterrannopersceltao perpigrizia?Perprotestaoperrisposta?L8ultimosondaggioDemopolis parlavadiun47%digiovanisottoi25annichenonandràavotare.An- chenoiabbiamoprovatoaraccontarlifacendoliparlareinprimaperso- naperunmeseattraversoilmezzoaloropiùcongeniale,quellodelleIn- stagramStories,epoisulsitodi Repubblica .Neabbiamosceltisette,tut- tineomaggiorennialprimovoto,eabbiamocercatodimantenereun campionevario:arrivanodaVeneziafinoaPalermo,sonofiglidiprofes- sionistiodiimpiegati,votanoM5socentrodestraechistaasinistranon saancoraseèmeglioPd,+EuropaoLeu,forsePoterealpopolo.Diversi eppurelegatidaunostessoorgoglio,quellodiesercitareundiritto.Ino- strisetteandrannotuttiavotare.Qualcunoancoranonsadoveapporre laprimacrocetta,altrisonoconvinti.Pertuttiperòilprimovotoèun8e- m ozione,quellachehannoscrittoneicartellichetengonoinmanoin questefoto.Unaffrescoparzialediun8Italiachesfugge,troppotrasver- saledafotografare,velocissimadainseguire.Eccoperchélimitarsiad ascoltarli,senzapregiudizi,sembralaviamigliorepercercaredicapir- li.AllelorovociabbiamocontrappostoquelladiMatilde,unagiovane dell8altroschieramento,quellodeitantiindecisi. AllegraSemenzato,Venezia ;Miinformoestudio percapiremeglio larealtàintornoano MariaFiniello,Napoli ;Sudedonn vorreicheq fossero lepriori Politicapermeèquello strumentochepermettedi governareunPaese.Èquella scienzacheconsentedi individuareigestoridiuna nazioneedàlorolapossibilitàdi agirenelbenedelPaese.Mi appassionaconoscerelapolitica sottoquestopuntodivista. Studiarlaancheneisuoiaspetti piùtecniciperconoscereal meglioledinamichechela muovono.Solocosìsiriescea capirequellochecisuccede intorno. L 8inchiesta Le scelte dei neomaggiorenni Orgoglioedubbi Lagenerazione dellaprimavolta ;Un8emozione,diventiamoprotagonisti< Maunosuduenonsaseandràalseggio lenostre quattrodomande t u t t e l e f a c c e d e l v o t o Appassionatadifotografia, viveaVeneziaefrequentailliceo scientifico.Dicentrosinistra, ammiraEmmaBoninoper leposizionieuropeiste MatildePerego Studentessaalliceoclassico aParma,Matildeha18annie ammettediavereleideeconfuse ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Sognodiriuscireafarelacarriera diplomaticaodilavorarein un8agenziainternazionalecome l8Onu.Perquestomihacolpitola letturade Lelineerosse di FedericoRampini.Unlibroche mihapermessodiconoscere nuoviambitidellageopolitica. Parlosoprattuttodipaesicome Birmania,IndiaeCina.Nonavevo ancoraavutomododi approfondirelageografiapolitica diquestenazionichehanno moltodaraccontare. Alnuovo Parlamento qualelegge chiederesti? L8indecisa ;Parlanotutti dipensioni enondigiovani Nessunoèriuscito aconvincermi< MipiacerebbecheloIussoli diventasseleggeperchénella miamentenonècontemplato cheunbambinonatoecresciuto inquestoPaesenonabbiadiritto allacittadinanzaitaliana.Mi piacerebbeinoltreunanuova leggesulpatrimonio paesaggisticoperchél8articolo9 dellaCostituzionenonèpiù sufficienteastabilireilimitidel degradoambientaleea decretarecosafareperfermare ilcambiamentoclimaticoin atto. ViveaPonticelli,all diNapoli,estudiaal Padreimpiegato,madre pensionata.Ha18anni giorniedèorientataa Èlabasedellasociet chetuttoruotaintor politica,veromotore Paese:devefunzionar perchésenzapolitica unoStato.Hofiducia dellapoliticaedèpe chesonofelicedies diventatamaggiorenne, sentochepossoentra cuoredelPaeseavend divoto.Soloil4marz sentiròdiesserefin diventataunacittadi Ilrestodiniente diEnzoStria Èunromanzostoricoc raccontalavicendad DeFonsecaPimentel, intrecciandolaaifer rivoluzionefrancese napoletanadel1799. AmbientatoaNapolimos spiazzamentodiunagi chearrivaconlafamig Portogalloesostiene dellaRepubblicamapaga vitalesuescelte,in cosìvibrantedellast Miamadreèaffettada unararapatologiamusc Sonocresciutainuna segnatadalleesigenze economichelegatealdov affrontarelespesemed questotipodimalattie questomipiacerebbeun chetutelilefamiglied amalatisostenendole.In mièmoltocaroiltemade soli,unapropostache diventareleggealdil posizionideipartiti sostengono. VengodaNapolieconosc ledifficoltàdellamiat questonelmioPantheon GaetanoSalvemini,peri Scrittisullaquestion , eilmeridionalistaGuid Inoltrecredonelvalor Resistenzae,sentendomi modounafeminista,vorr riservareunospazioi alledonnepartigiane. combattenti,comeIrma Bandiera,checonlalo hannodatounnuovosp ruolodelladonna. Intervistedi SARABERTUCCIOLI e BENEDETTAPERILLI 18 Giovedì 1 marzo 2018 VkVSIyMjVm9sb0Vhc3lSZWFkZXJfQ2FtZXJhIyMjNjczNmIyYjktMzg5NC00YWQyLThhYTQtMzVlYTQ5OGE3MTViIyMjMjAxOC0wMy0wMVQxMDozODoyMSMjI1ZFUg==

Transcript of Giovedì 1marzo 2018 - marinasereni.it · infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di...

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Che cosa rappresenta

per tela politica?

Chi sono i protagonisti

del tuo Pantheon?

Quale libro o autore

ha segnato la tua formazione?

«Mi sento un po’ in ansia: so che è molto importante votare ma so anche che sceglierò qualcosa che non mi convince completamente». Matilde Perego, 18 anni, studentessa all’ultimo anno di liceo classico a Parma è al suo primo voto, ma ammette di essere molto confusa. «Non solo io, ma persino i miei genitori — entrambi medici — sono indecisi su cosa votare». La neo 18enne per prepararsi al meglio in vista della sua prima volta alle urne si è informata guardando tutte le sere il Tg e i talk show politici ma è molto in dubbio in quanto non si sente rappresentata da quasi nessuno dei partiti. «In questa campagna elettorale si è discusso più di pensioni che di giovani e ci sono stati più attacchi a vicenda che proposte concrete». Così, a parere di Matilde, non si è fatto altro che creare confusione negli elettori. La studentessa ha seguito anche un dibattito nel proprio liceo tra candidati. «Pur essendo davanti a ragazzi hanno iniziato a litigare su argomenti che a noi non interessavano. Nonostante noi avessimo posto domande sulla scuola e su cosa vorranno

fare per migliorare l’istruzione questi candidati hanno discusso su argomenti che ci interessano meno come la flat tax. Dopo questo incontro sono uscita ancora più confusa, anzi è stato peggio: se prima avevo una simpatia per qualche partito, dopo quell’incontro è un po’ crollata la mia stima».Non è la sola ad avere dubbi sul partito a cui dare fiducia il 4 marzo, lo sono anche gli amici e compagni. «Molti sono indecisi, altri invece scelgono un partito non perché ne condividano i programmi ma piuttosto per contestare gli altri schieramenti». Matilde si affida a questi ultimi giorni per prendere una decisione: «Il voto è una forma di potere e di influenza su quello che sarà il Paese. Io mi sento un’enorme responsabilità. L’essere indecisa non mi sembra affatto positivo. Spero in questi giorni di avere meno dubbi».

Due sono i personaggi che hanno influenzato il mio rapporto con la politica. Da un lato Winston Churchill, per le decisioni prese durante la Seconda guerra mondiale contro Hitler; dall’altro il presidente americano Roosevelt e il suo piano di riforme noto come il New Deal. E poi Marco Polo, uno dei personaggi più influenti della sua epoca e uno dei primi diplomatici della storia: è riuscito a stabilire relazioni tra la Serenissima e l’Oriente.

Figlio di un avvocato e di un’insegnante, studia al liceo classico. Vive a Trabia, Palermo, e ama il calcio. È di centrodestra ma con idee trasversali

Politica è partecipazione, al di là del doveroso esercizio del diritto di voto. È far sentire il proprio interesse verso la comunità. Per me è non rimanere in disparte di fronte ai cambiamenti con i quali la società si confronta ogni giorno. Una posizione che condivido con la famiglia e con gli amici. Nessuno di noi si sogna di non andare a votare o di non partecipare. Ognuno lo fa a suo modo ma siamo tutti attivi con la stessa serietà.

Non voglio sembrare ripetitivo ma per me la Costituzione ha una grande importanza. Mi è piaciuto La Costituzione spiegata a mia figlia di Giangiulio Ambrosini, un libro che consiglio ai giovani per la semplicità con cui avvicina alla politica e il linguaggio non tecnico. Ho amato anche Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon e Gli sdraiati di Michele Serra: sono due libri che raccontano i ragazzi di oggi.

Lo Ius soli è una legge della quale l’Italia ha bisogno. I temi dell’immigrazione stanno dominando la campagna elettorale, questo fa capire quanto l’argomento sia importante. Ma non si tratta più di difficoltà di accoglienza: bisogna imparare a integrare e per farlo va messa nero su bianco una legge che dia la cittadinanza a chi nasce e vive qui. Ospitare deve essere un punto saldo, acquisito, ora però andiamo oltre alle schermaglie tra partiti.

Sono appassionato di Storia e mi piace studiare la storia d’Italia. Un capitolo fondamentale è quello che ha portato alla formazione della Repubblica italiana. Mi ha colpito il processo di stesura della Costituzione e in particolare dal ruolo dei padri costituenti. Per questo Giuseppe Calamandrei è una figura di riferimento per me, sia dal punto di vista della politiche per lo Stato che per l’azione di difesa della scuola pubblica.

Claudio Pace, Palermo

“La Costituzionee la scuola pubblicavanno difese”

Vive a Torino ed è di origini cinesi. Studia alla Scuola internazionale europea. Padre ristoratore, madre infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di centrosinistra

Viaggio in ItaliaI diciottenni alle urne

Secondo me la politica è la partecipazione alla vita quotidiana dalla famiglia, alla scuola, alla società. Io la vedo in qualunque azione dell’uomo: persino gettare una cartaccia per strada è un esempio di politica (negativa). È il mezzo con cui ogni persona sviluppa il proprio pieno potenziale nel rispetto degli altri, dando un contributo alla collettività.

I Miserabili di Victor Hugo è il mio libro preferito, mi ha influenzato perché ha sullo sfondo il coinvolgimento della popolazione in una rivolta partita, secondo me, sulla base di ideali giusti. Hugo dipinge una sinfonia di personaggi struggenti, eroici, essenziali e complessi. Un inno alla potenza dell’ideale per un cambiamento giusto che veda il trionfo della dignità e dell’umanità su tutto il resto.

Quale cittadinanza, se non italiana, dovrebbero avere i bambini che nascono studiano e crescono nel nostro Paese? Penso che la legge sullo Ius soli sia una delle prime da approvare. Da volontaria insegno italiano a bambini di origine nordafricana: ascoltano musica italiana, seguono il calcio. Sono in tutto e per tutto ragazzi italiani, non potrei immaginarli diversamente.

Victor Hugo e Montaigne sono i protagonisti del mio Pantheon. L’autore francese perché combatté con i suoi scritti ingiustizie e disuguaglianze. Il filosofo perché è stato fra i primi a introdurre il concetto di relativismo culturale: non esiste una cultura superiore alle altre, quindi è necessario sviluppare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni tipo di cultura.

Emilia Ling, Torino

“Politica è parteciparealla vita quotidianain classe o in famiglia”

Non ci sono riusciti i sondaggi a raccontare la leva del 1999-2000, quella fatta di ragazzi freschi di maggiore età con in tasca una tessera elettora-le candida e in testa tante — forse troppe — promesse. Entreranno in ca-bina il prossimo 4 marzo? Per chi voteranno? Si asterranno per scelta o per pigrizia? Per protesta o per risposta? L’ultimo sondaggio Demopolis parlava di un 47% di giovani sotto i 25 anni che non andrà a votare. An-che noi abbiamo provato a raccontarli facendoli parlare in prima perso-na per un mese attraverso il mezzo a loro più congeniale, quello delle In-stagram Stories, e poi sul sito di Repubblica. Ne abbiamo scelti sette, tut-ti neomaggiorenni al primo voto, e abbiamo cercato di mantenere un campione vario: arrivano da Venezia fino a Palermo, sono figli di profes-sionisti o di impiegati, votano M5s o centrodestra e chi sta a sinistra non sa ancora se è meglio Pd, +Europa o Leu, forse Potere al popolo. Diversi eppure legati da uno stesso orgoglio, quello di esercitare un diritto. I no-stri sette andranno tutti a votare. Qualcuno ancora non sa dove apporre la prima crocetta, altri sono convinti. Per tutti però il primo voto è un’e-mozione, quella che hanno scritto nei cartelli che tengono in mano in queste foto. Un affresco parziale di un’Italia che sfugge, troppo trasver-sale da fotografare, velocissima da inseguire. Ecco perché limitarsi ad ascoltarli, senza pregiudizi, sembra la via migliore per cercare di capir-li. Alle loro voci abbiamo contrapposto quella di Matilde, una giovane dell’altro schieramento, quello dei tanti indecisi.

Verso il #primovoto: sette ragazzi tra 18 e 19 anni hanno raccontato per un mese, con il linguaggio delle Instagram stories sull’account e poi sul sito di “Repubblica”, il loro avvicinamento al 4 marzo

tutte

le

facce

del

voto

Allegra Semenzato, Venezia

“Mi informo e studioper capire megliola realtà intorno a noi”

Maria Finiello, Napoli

“Sud e donnevorrei che questefossero le priorità”

Vive a Lizzano, Taranto. Frequenta il liceo scientifico. Padre enologo e madre casalinga. Ama leggere, dipingere e suonare la chitarra. Voterà M5s

Politica per me è quello strumento che permette di governare un Paese. È quella scienza che consente di individuare i gestori di una nazione e dà loro la possibilità di agire nel bene del Paese. Mi appassiona conoscere la politica sotto questo punto di vista. Studiarla anche nei suoi aspetti più tecnici per conoscere al meglio le dinamiche che la muovono. Solo così si riesce a capire quello che ci succede intorno.

Per me politica è il modo in cui i cittadini partecipano alla vita pubblica ed esprimono la propria opinione. Non è solo “la poltrona”, ma un modo di interagire. Qualsiasi azione dell’uomo è un atto politico: dall’andare a votare al tipo di comportamento che si adotta. La politica è un modo bellissimo di prendere parte alla vita del Paese: per non essere soltanto cifre, ma protagonisti.

L’Arte di Essere Fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia mi ha fatto riflettere su ciò che è veramente importante: inseguire i propri sogni, fare del bene e portare avanti ideali di solidarietà. Questo secondo me è fondamentale, soprattutto in un mondo che oggi ci trasmette solo l’apparire, quando bisognerebbe riscoprire, appunto, l’arte di essere fragili.

Vorrei vedere approvate nuove proposte di legge sullo sviluppo delle energie rinnovabili: si creerebbe lavoro e si renderebbe competitivo il Paese. Sarebbe importante poi ridurre la burocrazia per i giovani che vogliono aprire nuove imprese. Infine ritengo giusta la legge sull’agente provocatore: aiuterebbe a individuare e ridurre la corruzione.

Tre sono i personaggi che inserirei nel mio Pantheon personale. Il filosofo Fichte: per lui lo Stato, nel mantenere l’ordine tra i cittadini, dovrebbe agire in maniera tale da rendere inutile la sua stessa presenza. Poi Winston Churchill per la sua fermezza nelle decisioni politiche. Infine John Fitzgerald Kennedy perché avviò un dialogo con le potenze ostili e per il suo contributo alla pace nel mondo.

Martino Pinto, Taranto

“Non è solo un dirittoandrò al seggioper poter contare”

Romana, 19 anni. Studia alla facoltàdi Ingegneria alla Sapienza. La madre è impiegata, il padre funzionario pubblico. Non sa ancora se votare Leu o +Europa

La politica influenza qualsiasi azione quotidiana, è sempre presente. È qualcosa di complesso ma che ci viene spiegato e comunicato in modo errato. Bisognerebbe raccontarla in maniera più semplice, soprattutto ai giovani che la sentono lontana. Inoltre dovrebbe essere un vero e proprio servizio per il cittadino e per la collettività, non qualcosa per arricchire se stessi.

L’inchiesta Le scelte dei neomaggiorenni

Orgoglio e dubbiLa generazione

della prima volta“Un’emozione, diventiamo protagonisti”Ma uno su due non sa se andrà al seggio

I Re di Roma di Lirio Abbate e Marco Lillo. Un libro-inchiesta che presenta la narrazione dei fatti senza melodrammi. Una lettura molto interessante perché fa riflettere sulla situazione di forte corruzione in cui viviamo oltre a descrivere quanti problemi spesso vengano ignorati dalla politica. Parlare di Roma è limitativo per un fenomeno esteso in tutto il mondo. Questo libro mi ha spinto a informarmi su argomenti che finora non conoscevo.

Sostengo la legalizzazione della cannabis per rafforzare l’economia dello Stato e togliere il business alle mafie. E poi dovrebbe essere approvata una legge sulle energie rinnovabili, ancora troppo spesso trascurate. Sono favorevole all’approvazione dello Ius soli. Infine è fondamentale una legge sulla parità di stipendio tra uomini e donne.

Nel mio Pantheon inserirei Marx perché all’epoca ebbe una visione della società rivoluzionaria e innovativa. Aggiungerei John Fitzgerald Kennedy per aver promulgato nel 1963 la legge sulla parità di retribuzione tra uomini e donne. Infine Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano che salvò 5mila ebrei dalla ferocia nazista, che considero uno degli esempi da seguire in ogni istante.

Valeria Rinaldi, Roma

“Subito lo Ius solie la legge sulla paritàdi stipendio”

le nostrequattro domande

tutte

le

facce

del

voto

7

È un dovere di tutti i cittadini, è il modo che tutti noi abbiamo di prenderci cura del posto in cui viviamo. Sono triste quando sento dire «non capisco la politica, non sono esperto». Ma prendersi cura della propria dimensione, che sia quella ristretta della scuola o quella allargata della nazione, è alla portata di tutti. È importante dare il mio contributo e lo faccio con l’attivismo politico nel mio collettivo.

Ho scoperto Zerocalcare nel 2012 con i suoi primi lavori, come Polpo alla gola, e mi sono innamorata del suo modo di raccontare il mondo. Sia per il lato comico fatto di armadilli e ironia, che per quello dell’impegno fatto di politica dal basso. Libri come Macerie prime, che parla di una vera e propria educazione politica con episodi chiave come il G8, o Kobane Calling, racchiudono molti dei miei interessi e dei miei riferimenti.

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge ma sono realista, so che probabilmente vincerà il centrodestra e che questa proposta di legge verrà rimandata a chissà quando. Tengo molto alla proposta di Possibile per l’abbassamento dell’aliquota sugli assorbenti, anche questo è un tema politico. Ma vorrei anche una soluzione per la legalizzazione delle droghe leggere.

Politicamente mi sono formata grazie a mia madre che mi ha fatto appassionare alle figure degli storici dirigenti del Pci e in generale agli uomini forti della sinistra italiana. Quello che preferisco, non tanto per lo studio dei suoi scritti ma per l’influenza che ha avuto su di me, è Enrico Berlinguer. Allo stesso modo ho apprezzato anche Marx e Gramsci: proprio i questi giorni sto finendo di leggere i suoi Quaderni dal carcere.

Appassionata di fotografia, vive a Venezia e frequenta il liceo scientifico. Di centrosinistra, ammira Emma Bonino per le posizioni europeiste

Matilde PeregoStudentessa al liceo classico a Parma, Matilde ha 18 anni e ammette di avere le idee confuse

Emma Sofia Magnoni, Milano

“È un dovereimpegnarsiin prima persona”

©RIPRODUZIONE RISERVATA

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sogno di riuscire a fare la carriera diplomatica o di lavorare in un’agenzia internazionale come l’Onu. Per questo mi ha colpito la lettura de Le linee rosse di Federico Rampini. Un libro che mi ha permesso di conoscere nuovi ambiti della geopolitica. Parlo soprattutto di paesi come Birmania, India e Cina. Non avevo ancora avuto modo di approfondire la geografia politica di queste nazioni che hanno molto da raccontare.

Al nuovo Parlamento quale legge

chiederesti?

L’indecisa

“Parlano tuttidi pensionie non di giovaniNessuno è riuscitoa convincermi”

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge perché nella mia mente non è contemplato che un bambino nato e cresciuto in questo Paese non abbia diritto alla cittadinanza italiana. Mi piacerebbe inoltre una nuova legge sul patrimonio paesaggistico perché l’articolo 9 della Costituzione non è più sufficiente a stabilire i limiti del degrado ambientale e a decretare cosa fare per fermare il cambiamento climatico in atto.

Vive a Ponticelli, alla periferiadi Napoli, e studia al liceo classico. Padre impiegato, madre pensionata. Ha 18 anni da pochi giorni ed è orientata a destra

È la base della società nel senso che tutto ruota intorno alla politica, vero motore di un Paese: deve funzionare bene perché senza politica non c’è uno Stato. Ho fiducia nel ruolo della politica ed è per questo che sono felice di essere diventata maggiorenne, ora sento che posso entrare nel cuore del Paese avendo il diritto di voto. Solo il 4 marzo mi sentirò di essere finalmente diventata una cittadina italiana.

Il resto di niente di Enzo Striano. È un romanzo storico che racconta la vicenda di Eleonora De Fonseca Pimentel, intrecciandola ai fermenti della rivoluzione francese e di quella napoletana del 1799. Ambientato a Napoli mostra lo spiazzamento di una giovane che arriva con la famiglia dal Portogallo e sostiene il valore della Repubblica ma paga con la vita le sue scelte, in un momento così vibrante della storia d’Italia.

Mia madre è affetta da 13 anni da una rara patologia muscolare. Sono cresciuta in una famiglia segnata dalle esigenze economiche legate al dover affrontare le spese mediche per questo tipo di malattie. Per questo mi piacerebbe una legge che tuteli le famiglie degli ammalati sostenendole. Inoltre mi è molto caro il tema dello Ius soli, una proposta che deve diventare legge al di là delle posizioni dei partiti che la sostengono.

Vengo da Napoli e conosco bene le difficoltà della mia terra. Per questo nel mio Pantheon ci sono Gaetano Salvemini, per i suoi Scritti sulla questione meridionale, e il meridionalista Guido Dorso. Inoltre credo nel valore della Resistenza e, sentendomi a mio modo una femminista, vorrei riservare uno spazio importante alle donne partigiane. A quelle combattenti, come Irma Bandiera, che con la loro lotta hanno dato un nuovo spessore al ruolo della donna.

Interviste di SARA BERTUCCIOLI e BENEDETTA PERILLI

Vive a Milano, frequenta il liceo classico e dirige il giornale scolastico. Partecipa al collettivo, gioca a rugby. Si sente vicina a Potere al popolo

18Giovedì1 marzo

2018

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Che cosa rappresenta

per tela politica?

Chi sono i protagonisti

del tuo Pantheon?

Quale libro o autore

ha segnato la tua formazione?

«Mi sento un po’ in ansia: so che è molto importante votare ma so anche che sceglierò qualcosa che non mi convince completamente». Matilde Perego, 18 anni, studentessa all’ultimo anno di liceo classico a Parma è al suo primo voto, ma ammette di essere molto confusa. «Non solo io, ma persino i miei genitori — entrambi medici — sono indecisi su cosa votare». La neo 18enne per prepararsi al meglio in vista della sua prima volta alle urne si è informata guardando tutte le sere il Tg e i talk show politici ma è molto in dubbio in quanto non si sente rappresentata da quasi nessuno dei partiti. «In questa campagna elettorale si è discusso più di pensioni che di giovani e ci sono stati più attacchi a vicenda che proposte concrete». Così, a parere di Matilde, non si è fatto altro che creare confusione negli elettori. La studentessa ha seguito anche un dibattito nel proprio liceo tra candidati. «Pur essendo davanti a ragazzi hanno iniziato a litigare su argomenti che a noi non interessavano. Nonostante noi avessimo posto domande sulla scuola e su cosa vorranno

fare per migliorare l’istruzione questi candidati hanno discusso su argomenti che ci interessano meno come la flat tax. Dopo questo incontro sono uscita ancora più confusa, anzi è stato peggio: se prima avevo una simpatia per qualche partito, dopo quell’incontro è un po’ crollata la mia stima».Non è la sola ad avere dubbi sul partito a cui dare fiducia il 4 marzo, lo sono anche gli amici e compagni. «Molti sono indecisi, altri invece scelgono un partito non perché ne condividano i programmi ma piuttosto per contestare gli altri schieramenti». Matilde si affida a questi ultimi giorni per prendere una decisione: «Il voto è una forma di potere e di influenza su quello che sarà il Paese. Io mi sento un’enorme responsabilità. L’essere indecisa non mi sembra affatto positivo. Spero in questi giorni di avere meno dubbi».

Due sono i personaggi che hanno influenzato il mio rapporto con la politica. Da un lato Winston Churchill, per le decisioni prese durante la Seconda guerra mondiale contro Hitler; dall’altro il presidente americano Roosevelt e il suo piano di riforme noto come il New Deal. E poi Marco Polo, uno dei personaggi più influenti della sua epoca e uno dei primi diplomatici della storia: è riuscito a stabilire relazioni tra la Serenissima e l’Oriente.

Figlio di un avvocato e di un’insegnante, studia al liceo classico. Vive a Trabia, Palermo, e ama il calcio. È di centrodestra ma con idee trasversali

Politica è partecipazione, al di là del doveroso esercizio del diritto di voto. È far sentire il proprio interesse verso la comunità. Per me è non rimanere in disparte di fronte ai cambiamenti con i quali la società si confronta ogni giorno. Una posizione che condivido con la famiglia e con gli amici. Nessuno di noi si sogna di non andare a votare o di non partecipare. Ognuno lo fa a suo modo ma siamo tutti attivi con la stessa serietà.

Non voglio sembrare ripetitivo ma per me la Costituzione ha una grande importanza. Mi è piaciuto La Costituzione spiegata a mia figlia di Giangiulio Ambrosini, un libro che consiglio ai giovani per la semplicità con cui avvicina alla politica e il linguaggio non tecnico. Ho amato anche Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon e Gli sdraiati di Michele Serra: sono due libri che raccontano i ragazzi di oggi.

Lo Ius soli è una legge della quale l’Italia ha bisogno. I temi dell’immigrazione stanno dominando la campagna elettorale, questo fa capire quanto l’argomento sia importante. Ma non si tratta più di difficoltà di accoglienza: bisogna imparare a integrare e per farlo va messa nero su bianco una legge che dia la cittadinanza a chi nasce e vive qui. Ospitare deve essere un punto saldo, acquisito, ora però andiamo oltre alle schermaglie tra partiti.

Sono appassionato di Storia e mi piace studiare la storia d’Italia. Un capitolo fondamentale è quello che ha portato alla formazione della Repubblica italiana. Mi ha colpito il processo di stesura della Costituzione e in particolare dal ruolo dei padri costituenti. Per questo Giuseppe Calamandrei è una figura di riferimento per me, sia dal punto di vista della politiche per lo Stato che per l’azione di difesa della scuola pubblica.

Claudio Pace, Palermo

“La Costituzionee la scuola pubblicavanno difese”

Vive a Torino ed è di origini cinesi. Studia alla Scuola internazionale europea. Padre ristoratore, madre infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di centrosinistra

Viaggio in ItaliaI diciottenni alle urne

Secondo me la politica è la partecipazione alla vita quotidiana dalla famiglia, alla scuola, alla società. Io la vedo in qualunque azione dell’uomo: persino gettare una cartaccia per strada è un esempio di politica (negativa). È il mezzo con cui ogni persona sviluppa il proprio pieno potenziale nel rispetto degli altri, dando un contributo alla collettività.

I Miserabili di Victor Hugo è il mio libro preferito, mi ha influenzato perché ha sullo sfondo il coinvolgimento della popolazione in una rivolta partita, secondo me, sulla base di ideali giusti. Hugo dipinge una sinfonia di personaggi struggenti, eroici, essenziali e complessi. Un inno alla potenza dell’ideale per un cambiamento giusto che veda il trionfo della dignità e dell’umanità su tutto il resto.

Quale cittadinanza, se non italiana, dovrebbero avere i bambini che nascono studiano e crescono nel nostro Paese? Penso che la legge sullo Ius soli sia una delle prime da approvare. Da volontaria insegno italiano a bambini di origine nordafricana: ascoltano musica italiana, seguono il calcio. Sono in tutto e per tutto ragazzi italiani, non potrei immaginarli diversamente.

Victor Hugo e Montaigne sono i protagonisti del mio Pantheon. L’autore francese perché combatté con i suoi scritti ingiustizie e disuguaglianze. Il filosofo perché è stato fra i primi a introdurre il concetto di relativismo culturale: non esiste una cultura superiore alle altre, quindi è necessario sviluppare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni tipo di cultura.

Emilia Ling, Torino

“Politica è parteciparealla vita quotidianain classe o in famiglia”

Non ci sono riusciti i sondaggi a raccontare la leva del 1999-2000, quella fatta di ragazzi freschi di maggiore età con in tasca una tessera elettora-le candida e in testa tante — forse troppe — promesse. Entreranno in ca-bina il prossimo 4 marzo? Per chi voteranno? Si asterranno per scelta o per pigrizia? Per protesta o per risposta? L’ultimo sondaggio Demopolis parlava di un 47% di giovani sotto i 25 anni che non andrà a votare. An-che noi abbiamo provato a raccontarli facendoli parlare in prima perso-na per un mese attraverso il mezzo a loro più congeniale, quello delle In-stagram Stories, e poi sul sito di Repubblica. Ne abbiamo scelti sette, tut-ti neomaggiorenni al primo voto, e abbiamo cercato di mantenere un campione vario: arrivano da Venezia fino a Palermo, sono figli di profes-sionisti o di impiegati, votano M5s o centrodestra e chi sta a sinistra non sa ancora se è meglio Pd, +Europa o Leu, forse Potere al popolo. Diversi eppure legati da uno stesso orgoglio, quello di esercitare un diritto. I no-stri sette andranno tutti a votare. Qualcuno ancora non sa dove apporre la prima crocetta, altri sono convinti. Per tutti però il primo voto è un’e-mozione, quella che hanno scritto nei cartelli che tengono in mano in queste foto. Un affresco parziale di un’Italia che sfugge, troppo trasver-sale da fotografare, velocissima da inseguire. Ecco perché limitarsi ad ascoltarli, senza pregiudizi, sembra la via migliore per cercare di capir-li. Alle loro voci abbiamo contrapposto quella di Matilde, una giovane dell’altro schieramento, quello dei tanti indecisi.

Verso il #primovoto: sette ragazzi tra 18 e 19 anni hanno raccontato per un mese, con il linguaggio delle Instagram stories sull’account e poi sul sito di “Repubblica”, il loro avvicinamento al 4 marzo

tutte

le

facce

del

voto

Allegra Semenzato, Venezia

“Mi informo e studioper capire megliola realtà intorno a noi”

Maria Finiello, Napoli

“Sud e donnevorrei che questefossero le priorità”

Vive a Lizzano, Taranto. Frequenta il liceo scientifico. Padre enologo e madre casalinga. Ama leggere, dipingere e suonare la chitarra. Voterà M5s

Politica per me è quello strumento che permette di governare un Paese. È quella scienza che consente di individuare i gestori di una nazione e dà loro la possibilità di agire nel bene del Paese. Mi appassiona conoscere la politica sotto questo punto di vista. Studiarla anche nei suoi aspetti più tecnici per conoscere al meglio le dinamiche che la muovono. Solo così si riesce a capire quello che ci succede intorno.

Per me politica è il modo in cui i cittadini partecipano alla vita pubblica ed esprimono la propria opinione. Non è solo “la poltrona”, ma un modo di interagire. Qualsiasi azione dell’uomo è un atto politico: dall’andare a votare al tipo di comportamento che si adotta. La politica è un modo bellissimo di prendere parte alla vita del Paese: per non essere soltanto cifre, ma protagonisti.

L’Arte di Essere Fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia mi ha fatto riflettere su ciò che è veramente importante: inseguire i propri sogni, fare del bene e portare avanti ideali di solidarietà. Questo secondo me è fondamentale, soprattutto in un mondo che oggi ci trasmette solo l’apparire, quando bisognerebbe riscoprire, appunto, l’arte di essere fragili.

Vorrei vedere approvate nuove proposte di legge sullo sviluppo delle energie rinnovabili: si creerebbe lavoro e si renderebbe competitivo il Paese. Sarebbe importante poi ridurre la burocrazia per i giovani che vogliono aprire nuove imprese. Infine ritengo giusta la legge sull’agente provocatore: aiuterebbe a individuare e ridurre la corruzione.

Tre sono i personaggi che inserirei nel mio Pantheon personale. Il filosofo Fichte: per lui lo Stato, nel mantenere l’ordine tra i cittadini, dovrebbe agire in maniera tale da rendere inutile la sua stessa presenza. Poi Winston Churchill per la sua fermezza nelle decisioni politiche. Infine John Fitzgerald Kennedy perché avviò un dialogo con le potenze ostili e per il suo contributo alla pace nel mondo.

Martino Pinto, Taranto

“Non è solo un dirittoandrò al seggioper poter contare”

Romana, 19 anni. Studia alla facoltàdi Ingegneria alla Sapienza. La madre è impiegata, il padre funzionario pubblico. Non sa ancora se votare Leu o +Europa

La politica influenza qualsiasi azione quotidiana, è sempre presente. È qualcosa di complesso ma che ci viene spiegato e comunicato in modo errato. Bisognerebbe raccontarla in maniera più semplice, soprattutto ai giovani che la sentono lontana. Inoltre dovrebbe essere un vero e proprio servizio per il cittadino e per la collettività, non qualcosa per arricchire se stessi.

L’inchiesta Le scelte dei neomaggiorenni

Orgoglio e dubbiLa generazione

della prima volta“Un’emozione, diventiamo protagonisti”Ma uno su due non sa se andrà al seggio

I Re di Roma di Lirio Abbate e Marco Lillo. Un libro-inchiesta che presenta la narrazione dei fatti senza melodrammi. Una lettura molto interessante perché fa riflettere sulla situazione di forte corruzione in cui viviamo oltre a descrivere quanti problemi spesso vengano ignorati dalla politica. Parlare di Roma è limitativo per un fenomeno esteso in tutto il mondo. Questo libro mi ha spinto a informarmi su argomenti che finora non conoscevo.

Sostengo la legalizzazione della cannabis per rafforzare l’economia dello Stato e togliere il business alle mafie. E poi dovrebbe essere approvata una legge sulle energie rinnovabili, ancora troppo spesso trascurate. Sono favorevole all’approvazione dello Ius soli. Infine è fondamentale una legge sulla parità di stipendio tra uomini e donne.

Nel mio Pantheon inserirei Marx perché all’epoca ebbe una visione della società rivoluzionaria e innovativa. Aggiungerei John Fitzgerald Kennedy per aver promulgato nel 1963 la legge sulla parità di retribuzione tra uomini e donne. Infine Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano che salvò 5mila ebrei dalla ferocia nazista, che considero uno degli esempi da seguire in ogni istante.

Valeria Rinaldi, Roma

“Subito lo Ius solie la legge sulla paritàdi stipendio”

le nostrequattro domande

tutte

le

facce

del

voto

7

È un dovere di tutti i cittadini, è il modo che tutti noi abbiamo di prenderci cura del posto in cui viviamo. Sono triste quando sento dire «non capisco la politica, non sono esperto». Ma prendersi cura della propria dimensione, che sia quella ristretta della scuola o quella allargata della nazione, è alla portata di tutti. È importante dare il mio contributo e lo faccio con l’attivismo politico nel mio collettivo.

Ho scoperto Zerocalcare nel 2012 con i suoi primi lavori, come Polpo alla gola, e mi sono innamorata del suo modo di raccontare il mondo. Sia per il lato comico fatto di armadilli e ironia, che per quello dell’impegno fatto di politica dal basso. Libri come Macerie prime, che parla di una vera e propria educazione politica con episodi chiave come il G8, o Kobane Calling, racchiudono molti dei miei interessi e dei miei riferimenti.

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge ma sono realista, so che probabilmente vincerà il centrodestra e che questa proposta di legge verrà rimandata a chissà quando. Tengo molto alla proposta di Possibile per l’abbassamento dell’aliquota sugli assorbenti, anche questo è un tema politico. Ma vorrei anche una soluzione per la legalizzazione delle droghe leggere.

Politicamente mi sono formata grazie a mia madre che mi ha fatto appassionare alle figure degli storici dirigenti del Pci e in generale agli uomini forti della sinistra italiana. Quello che preferisco, non tanto per lo studio dei suoi scritti ma per l’influenza che ha avuto su di me, è Enrico Berlinguer. Allo stesso modo ho apprezzato anche Marx e Gramsci: proprio i questi giorni sto finendo di leggere i suoi Quaderni dal carcere.

Appassionata di fotografia, vive a Venezia e frequenta il liceo scientifico. Di centrosinistra, ammira Emma Bonino per le posizioni europeiste

Matilde PeregoStudentessa al liceo classico a Parma, Matilde ha 18 anni e ammette di avere le idee confuse

Emma Sofia Magnoni, Milano

“È un dovereimpegnarsiin prima persona”

©RIPRODUZIONE RISERVATA

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sogno di riuscire a fare la carriera diplomatica o di lavorare in un’agenzia internazionale come l’Onu. Per questo mi ha colpito la lettura de Le linee rosse di Federico Rampini. Un libro che mi ha permesso di conoscere nuovi ambiti della geopolitica. Parlo soprattutto di paesi come Birmania, India e Cina. Non avevo ancora avuto modo di approfondire la geografia politica di queste nazioni che hanno molto da raccontare.

Al nuovo Parlamento quale legge

chiederesti?

L’indecisa

“Parlano tuttidi pensionie non di giovaniNessuno è riuscitoa convincermi”

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge perché nella mia mente non è contemplato che un bambino nato e cresciuto in questo Paese non abbia diritto alla cittadinanza italiana. Mi piacerebbe inoltre una nuova legge sul patrimonio paesaggistico perché l’articolo 9 della Costituzione non è più sufficiente a stabilire i limiti del degrado ambientale e a decretare cosa fare per fermare il cambiamento climatico in atto.

Vive a Ponticelli, alla periferiadi Napoli, e studia al liceo classico. Padre impiegato, madre pensionata. Ha 18 anni da pochi giorni ed è orientata a destra

È la base della società nel senso che tutto ruota intorno alla politica, vero motore di un Paese: deve funzionare bene perché senza politica non c’è uno Stato. Ho fiducia nel ruolo della politica ed è per questo che sono felice di essere diventata maggiorenne, ora sento che posso entrare nel cuore del Paese avendo il diritto di voto. Solo il 4 marzo mi sentirò di essere finalmente diventata una cittadina italiana.

Il resto di niente di Enzo Striano. È un romanzo storico che racconta la vicenda di Eleonora De Fonseca Pimentel, intrecciandola ai fermenti della rivoluzione francese e di quella napoletana del 1799. Ambientato a Napoli mostra lo spiazzamento di una giovane che arriva con la famiglia dal Portogallo e sostiene il valore della Repubblica ma paga con la vita le sue scelte, in un momento così vibrante della storia d’Italia.

Mia madre è affetta da 13 anni da una rara patologia muscolare. Sono cresciuta in una famiglia segnata dalle esigenze economiche legate al dover affrontare le spese mediche per questo tipo di malattie. Per questo mi piacerebbe una legge che tuteli le famiglie degli ammalati sostenendole. Inoltre mi è molto caro il tema dello Ius soli, una proposta che deve diventare legge al di là delle posizioni dei partiti che la sostengono.

Vengo da Napoli e conosco bene le difficoltà della mia terra. Per questo nel mio Pantheon ci sono Gaetano Salvemini, per i suoi Scritti sulla questione meridionale, e il meridionalista Guido Dorso. Inoltre credo nel valore della Resistenza e, sentendomi a mio modo una femminista, vorrei riservare uno spazio importante alle donne partigiane. A quelle combattenti, come Irma Bandiera, che con la loro lotta hanno dato un nuovo spessore al ruolo della donna.

Interviste di SARA BERTUCCIOLI e BENEDETTA PERILLI

Vive a Milano, frequenta il liceo classico e dirige il giornale scolastico. Partecipa al collettivo, gioca a rugby. Si sente vicina a Potere al popolo

19Giovedì1 marzo

2018

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1234

Che cosa rappresenta

per tela politica?

Chi sono i protagonisti

del tuo Pantheon?

Quale libro o autore

ha segnato la tua formazione?

«Mi sento un po’ in ansia: so che è molto importante votare ma so anche che sceglierò qualcosa che non mi convince completamente». Matilde Perego, 18 anni, studentessa all’ultimo anno di liceo classico a Parma è al suo primo voto, ma ammette di essere molto confusa. «Non solo io, ma persino i miei genitori — entrambi medici — sono indecisi su cosa votare». La neo 18enne per prepararsi al meglio in vista della sua prima volta alle urne si è informata guardando tutte le sere il Tg e i talk show politici ma è molto in dubbio in quanto non si sente rappresentata da quasi nessuno dei partiti. «In questa campagna elettorale si è discusso più di pensioni che di giovani e ci sono stati più attacchi a vicenda che proposte concrete». Così, a parere di Matilde, non si è fatto altro che creare confusione negli elettori. La studentessa ha seguito anche un dibattito nel proprio liceo tra candidati. «Pur essendo davanti a ragazzi hanno iniziato a litigare su argomenti che a noi non interessavano. Nonostante noi avessimo posto domande sulla scuola e su cosa vorranno

fare per migliorare l’istruzione questi candidati hanno discusso su argomenti che ci interessano meno come la flat tax. Dopo questo incontro sono uscita ancora più confusa, anzi è stato peggio: se prima avevo una simpatia per qualche partito, dopo quell’incontro è un po’ crollata la mia stima».Non è la sola ad avere dubbi sul partito a cui dare fiducia il 4 marzo, lo sono anche gli amici e compagni. «Molti sono indecisi, altri invece scelgono un partito non perché ne condividano i programmi ma piuttosto per contestare gli altri schieramenti». Matilde si affida a questi ultimi giorni per prendere una decisione: «Il voto è una forma di potere e di influenza su quello che sarà il Paese. Io mi sento un’enorme responsabilità. L’essere indecisa non mi sembra affatto positivo. Spero in questi giorni di avere meno dubbi».

Due sono i personaggi che hanno influenzato il mio rapporto con la politica. Da un lato Winston Churchill, per le decisioni prese durante la Seconda guerra mondiale contro Hitler; dall’altro il presidente americano Roosevelt e il suo piano di riforme noto come il New Deal. E poi Marco Polo, uno dei personaggi più influenti della sua epoca e uno dei primi diplomatici della storia: è riuscito a stabilire relazioni tra la Serenissima e l’Oriente.

Figlio di un avvocato e di un’insegnante, studia al liceo classico. Vive a Trabia, Palermo, e ama il calcio. È di centrodestra ma con idee trasversali

Politica è partecipazione, al di là del doveroso esercizio del diritto di voto. È far sentire il proprio interesse verso la comunità. Per me è non rimanere in disparte di fronte ai cambiamenti con i quali la società si confronta ogni giorno. Una posizione che condivido con la famiglia e con gli amici. Nessuno di noi si sogna di non andare a votare o di non partecipare. Ognuno lo fa a suo modo ma siamo tutti attivi con la stessa serietà.

Non voglio sembrare ripetitivo ma per me la Costituzione ha una grande importanza. Mi è piaciuto La Costituzione spiegata a mia figlia di Giangiulio Ambrosini, un libro che consiglio ai giovani per la semplicità con cui avvicina alla politica e il linguaggio non tecnico. Ho amato anche Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon e Gli sdraiati di Michele Serra: sono due libri che raccontano i ragazzi di oggi.

Lo Ius soli è una legge della quale l’Italia ha bisogno. I temi dell’immigrazione stanno dominando la campagna elettorale, questo fa capire quanto l’argomento sia importante. Ma non si tratta più di difficoltà di accoglienza: bisogna imparare a integrare e per farlo va messa nero su bianco una legge che dia la cittadinanza a chi nasce e vive qui. Ospitare deve essere un punto saldo, acquisito, ora però andiamo oltre alle schermaglie tra partiti.

Sono appassionato di Storia e mi piace studiare la storia d’Italia. Un capitolo fondamentale è quello che ha portato alla formazione della Repubblica italiana. Mi ha colpito il processo di stesura della Costituzione e in particolare dal ruolo dei padri costituenti. Per questo Giuseppe Calamandrei è una figura di riferimento per me, sia dal punto di vista della politiche per lo Stato che per l’azione di difesa della scuola pubblica.

Claudio Pace, Palermo

“La Costituzionee la scuola pubblicavanno difese”

Vive a Torino ed è di origini cinesi. Studia alla Scuola internazionale europea. Padre ristoratore, madre infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di centrosinistra

Viaggio in ItaliaI diciottenni alle urne

Secondo me la politica è la partecipazione alla vita quotidiana dalla famiglia, alla scuola, alla società. Io la vedo in qualunque azione dell’uomo: persino gettare una cartaccia per strada è un esempio di politica (negativa). È il mezzo con cui ogni persona sviluppa il proprio pieno potenziale nel rispetto degli altri, dando un contributo alla collettività.

I Miserabili di Victor Hugo è il mio libro preferito, mi ha influenzato perché ha sullo sfondo il coinvolgimento della popolazione in una rivolta partita, secondo me, sulla base di ideali giusti. Hugo dipinge una sinfonia di personaggi struggenti, eroici, essenziali e complessi. Un inno alla potenza dell’ideale per un cambiamento giusto che veda il trionfo della dignità e dell’umanità su tutto il resto.

Quale cittadinanza, se non italiana, dovrebbero avere i bambini che nascono studiano e crescono nel nostro Paese? Penso che la legge sullo Ius soli sia una delle prime da approvare. Da volontaria insegno italiano a bambini di origine nordafricana: ascoltano musica italiana, seguono il calcio. Sono in tutto e per tutto ragazzi italiani, non potrei immaginarli diversamente.

Victor Hugo e Montaigne sono i protagonisti del mio Pantheon. L’autore francese perché combatté con i suoi scritti ingiustizie e disuguaglianze. Il filosofo perché è stato fra i primi a introdurre il concetto di relativismo culturale: non esiste una cultura superiore alle altre, quindi è necessario sviluppare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni tipo di cultura.

Emilia Ling, Torino

“Politica è parteciparealla vita quotidianain classe o in famiglia”

Non ci sono riusciti i sondaggi a raccontare la leva del 1999-2000, quella fatta di ragazzi freschi di maggiore età con in tasca una tessera elettora-le candida e in testa tante — forse troppe — promesse. Entreranno in ca-bina il prossimo 4 marzo? Per chi voteranno? Si asterranno per scelta o per pigrizia? Per protesta o per risposta? L’ultimo sondaggio Demopolis parlava di un 47% di giovani sotto i 25 anni che non andrà a votare. An-che noi abbiamo provato a raccontarli facendoli parlare in prima perso-na per un mese attraverso il mezzo a loro più congeniale, quello delle In-stagram Stories, e poi sul sito di Repubblica. Ne abbiamo scelti sette, tut-ti neomaggiorenni al primo voto, e abbiamo cercato di mantenere un campione vario: arrivano da Venezia fino a Palermo, sono figli di profes-sionisti o di impiegati, votano M5s o centrodestra e chi sta a sinistra non sa ancora se è meglio Pd, +Europa o Leu, forse Potere al popolo. Diversi eppure legati da uno stesso orgoglio, quello di esercitare un diritto. I no-stri sette andranno tutti a votare. Qualcuno ancora non sa dove apporre la prima crocetta, altri sono convinti. Per tutti però il primo voto è un’e-mozione, quella che hanno scritto nei cartelli che tengono in mano in queste foto. Un affresco parziale di un’Italia che sfugge, troppo trasver-sale da fotografare, velocissima da inseguire. Ecco perché limitarsi ad ascoltarli, senza pregiudizi, sembra la via migliore per cercare di capir-li. Alle loro voci abbiamo contrapposto quella di Matilde, una giovane dell’altro schieramento, quello dei tanti indecisi.

Verso il #primovoto: sette ragazzi tra 18 e 19 anni hanno raccontato per un mese, con il linguaggio delle Instagram stories sull’account e poi sul sito di “Repubblica”, il loro avvicinamento al 4 marzo

tutte

le

facce

del

voto

Allegra Semenzato, Venezia

“Mi informo e studioper capire megliola realtà intorno a noi”

Maria Finiello, Napoli

“Sud e donnevorrei che questefossero le priorità”

Vive a Lizzano, Taranto. Frequenta il liceo scientifico. Padre enologo e madre casalinga. Ama leggere, dipingere e suonare la chitarra. Voterà M5s

Politica per me è quello strumento che permette di governare un Paese. È quella scienza che consente di individuare i gestori di una nazione e dà loro la possibilità di agire nel bene del Paese. Mi appassiona conoscere la politica sotto questo punto di vista. Studiarla anche nei suoi aspetti più tecnici per conoscere al meglio le dinamiche che la muovono. Solo così si riesce a capire quello che ci succede intorno.

Per me politica è il modo in cui i cittadini partecipano alla vita pubblica ed esprimono la propria opinione. Non è solo “la poltrona”, ma un modo di interagire. Qualsiasi azione dell’uomo è un atto politico: dall’andare a votare al tipo di comportamento che si adotta. La politica è un modo bellissimo di prendere parte alla vita del Paese: per non essere soltanto cifre, ma protagonisti.

L’Arte di Essere Fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia mi ha fatto riflettere su ciò che è veramente importante: inseguire i propri sogni, fare del bene e portare avanti ideali di solidarietà. Questo secondo me è fondamentale, soprattutto in un mondo che oggi ci trasmette solo l’apparire, quando bisognerebbe riscoprire, appunto, l’arte di essere fragili.

Vorrei vedere approvate nuove proposte di legge sullo sviluppo delle energie rinnovabili: si creerebbe lavoro e si renderebbe competitivo il Paese. Sarebbe importante poi ridurre la burocrazia per i giovani che vogliono aprire nuove imprese. Infine ritengo giusta la legge sull’agente provocatore: aiuterebbe a individuare e ridurre la corruzione.

Tre sono i personaggi che inserirei nel mio Pantheon personale. Il filosofo Fichte: per lui lo Stato, nel mantenere l’ordine tra i cittadini, dovrebbe agire in maniera tale da rendere inutile la sua stessa presenza. Poi Winston Churchill per la sua fermezza nelle decisioni politiche. Infine John Fitzgerald Kennedy perché avviò un dialogo con le potenze ostili e per il suo contributo alla pace nel mondo.

Martino Pinto, Taranto

“Non è solo un dirittoandrò al seggioper poter contare”

Romana, 19 anni. Studia alla facoltàdi Ingegneria alla Sapienza. La madre è impiegata, il padre funzionario pubblico. Non sa ancora se votare Leu o +Europa

La politica influenza qualsiasi azione quotidiana, è sempre presente. È qualcosa di complesso ma che ci viene spiegato e comunicato in modo errato. Bisognerebbe raccontarla in maniera più semplice, soprattutto ai giovani che la sentono lontana. Inoltre dovrebbe essere un vero e proprio servizio per il cittadino e per la collettività, non qualcosa per arricchire se stessi.

L’inchiesta Le scelte dei neomaggiorenni

Orgoglio e dubbiLa generazione

della prima volta“Un’emozione, diventiamo protagonisti”Ma uno su due non sa se andrà al seggio

I Re di Roma di Lirio Abbate e Marco Lillo. Un libro-inchiesta che presenta la narrazione dei fatti senza melodrammi. Una lettura molto interessante perché fa riflettere sulla situazione di forte corruzione in cui viviamo oltre a descrivere quanti problemi spesso vengano ignorati dalla politica. Parlare di Roma è limitativo per un fenomeno esteso in tutto il mondo. Questo libro mi ha spinto a informarmi su argomenti che finora non conoscevo.

Sostengo la legalizzazione della cannabis per rafforzare l’economia dello Stato e togliere il business alle mafie. E poi dovrebbe essere approvata una legge sulle energie rinnovabili, ancora troppo spesso trascurate. Sono favorevole all’approvazione dello Ius soli. Infine è fondamentale una legge sulla parità di stipendio tra uomini e donne.

Nel mio Pantheon inserirei Marx perché all’epoca ebbe una visione della società rivoluzionaria e innovativa. Aggiungerei John Fitzgerald Kennedy per aver promulgato nel 1963 la legge sulla parità di retribuzione tra uomini e donne. Infine Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano che salvò 5mila ebrei dalla ferocia nazista, che considero uno degli esempi da seguire in ogni istante.

Valeria Rinaldi, Roma

“Subito lo Ius solie la legge sulla paritàdi stipendio”

le nostrequattro domande

tutte

le

facce

del

voto

7

È un dovere di tutti i cittadini, è il modo che tutti noi abbiamo di prenderci cura del posto in cui viviamo. Sono triste quando sento dire «non capisco la politica, non sono esperto». Ma prendersi cura della propria dimensione, che sia quella ristretta della scuola o quella allargata della nazione, è alla portata di tutti. È importante dare il mio contributo e lo faccio con l’attivismo politico nel mio collettivo.

Ho scoperto Zerocalcare nel 2012 con i suoi primi lavori, come Polpo alla gola, e mi sono innamorata del suo modo di raccontare il mondo. Sia per il lato comico fatto di armadilli e ironia, che per quello dell’impegno fatto di politica dal basso. Libri come Macerie prime, che parla di una vera e propria educazione politica con episodi chiave come il G8, o Kobane Calling, racchiudono molti dei miei interessi e dei miei riferimenti.

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge ma sono realista, so che probabilmente vincerà il centrodestra e che questa proposta di legge verrà rimandata a chissà quando. Tengo molto alla proposta di Possibile per l’abbassamento dell’aliquota sugli assorbenti, anche questo è un tema politico. Ma vorrei anche una soluzione per la legalizzazione delle droghe leggere.

Politicamente mi sono formata grazie a mia madre che mi ha fatto appassionare alle figure degli storici dirigenti del Pci e in generale agli uomini forti della sinistra italiana. Quello che preferisco, non tanto per lo studio dei suoi scritti ma per l’influenza che ha avuto su di me, è Enrico Berlinguer. Allo stesso modo ho apprezzato anche Marx e Gramsci: proprio i questi giorni sto finendo di leggere i suoi Quaderni dal carcere.

Appassionata di fotografia, vive a Venezia e frequenta il liceo scientifico. Di centrosinistra, ammira Emma Bonino per le posizioni europeiste

Matilde PeregoStudentessa al liceo classico a Parma, Matilde ha 18 anni e ammette di avere le idee confuse

Emma Sofia Magnoni, Milano

“È un dovereimpegnarsiin prima persona”

©RIPRODUZIONE RISERVATA

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sogno di riuscire a fare la carriera diplomatica o di lavorare in un’agenzia internazionale come l’Onu. Per questo mi ha colpito la lettura de Le linee rosse di Federico Rampini. Un libro che mi ha permesso di conoscere nuovi ambiti della geopolitica. Parlo soprattutto di paesi come Birmania, India e Cina. Non avevo ancora avuto modo di approfondire la geografia politica di queste nazioni che hanno molto da raccontare.

Al nuovo Parlamento quale legge

chiederesti?

L’indecisa

“Parlano tuttidi pensionie non di giovaniNessuno è riuscitoa convincermi”

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge perché nella mia mente non è contemplato che un bambino nato e cresciuto in questo Paese non abbia diritto alla cittadinanza italiana. Mi piacerebbe inoltre una nuova legge sul patrimonio paesaggistico perché l’articolo 9 della Costituzione non è più sufficiente a stabilire i limiti del degrado ambientale e a decretare cosa fare per fermare il cambiamento climatico in atto.

Vive a Ponticelli, alla periferiadi Napoli, e studia al liceo classico. Padre impiegato, madre pensionata. Ha 18 anni da pochi giorni ed è orientata a destra

È la base della società nel senso che tutto ruota intorno alla politica, vero motore di un Paese: deve funzionare bene perché senza politica non c’è uno Stato. Ho fiducia nel ruolo della politica ed è per questo che sono felice di essere diventata maggiorenne, ora sento che posso entrare nel cuore del Paese avendo il diritto di voto. Solo il 4 marzo mi sentirò di essere finalmente diventata una cittadina italiana.

Il resto di niente di Enzo Striano. È un romanzo storico che racconta la vicenda di Eleonora De Fonseca Pimentel, intrecciandola ai fermenti della rivoluzione francese e di quella napoletana del 1799. Ambientato a Napoli mostra lo spiazzamento di una giovane che arriva con la famiglia dal Portogallo e sostiene il valore della Repubblica ma paga con la vita le sue scelte, in un momento così vibrante della storia d’Italia.

Mia madre è affetta da 13 anni da una rara patologia muscolare. Sono cresciuta in una famiglia segnata dalle esigenze economiche legate al dover affrontare le spese mediche per questo tipo di malattie. Per questo mi piacerebbe una legge che tuteli le famiglie degli ammalati sostenendole. Inoltre mi è molto caro il tema dello Ius soli, una proposta che deve diventare legge al di là delle posizioni dei partiti che la sostengono.

Vengo da Napoli e conosco bene le difficoltà della mia terra. Per questo nel mio Pantheon ci sono Gaetano Salvemini, per i suoi Scritti sulla questione meridionale, e il meridionalista Guido Dorso. Inoltre credo nel valore della Resistenza e, sentendomi a mio modo una femminista, vorrei riservare uno spazio importante alle donne partigiane. A quelle combattenti, come Irma Bandiera, che con la loro lotta hanno dato un nuovo spessore al ruolo della donna.

Interviste di SARA BERTUCCIOLI e BENEDETTA PERILLI

Vive a Milano, frequenta il liceo classico e dirige il giornale scolastico. Partecipa al collettivo, gioca a rugby. Si sente vicina a Potere al popolo

18Giovedì1 marzo

2018

1234

Che cosa rappresenta

per tela politica?

Chi sono i protagonisti

del tuo Pantheon?

Quale libro o autore

ha segnato la tua formazione?

«Mi sento un po’ in ansia: so che è molto importante votare ma so anche che sceglierò qualcosa che non mi convince completamente». Matilde Perego, 18 anni, studentessa all’ultimo anno di liceo classico a Parma è al suo primo voto, ma ammette di essere molto confusa. «Non solo io, ma persino i miei genitori — entrambi medici — sono indecisi su cosa votare». La neo 18enne per prepararsi al meglio in vista della sua prima volta alle urne si è informata guardando tutte le sere il Tg e i talk show politici ma è molto in dubbio in quanto non si sente rappresentata da quasi nessuno dei partiti. «In questa campagna elettorale si è discusso più di pensioni che di giovani e ci sono stati più attacchi a vicenda che proposte concrete». Così, a parere di Matilde, non si è fatto altro che creare confusione negli elettori. La studentessa ha seguito anche un dibattito nel proprio liceo tra candidati. «Pur essendo davanti a ragazzi hanno iniziato a litigare su argomenti che a noi non interessavano. Nonostante noi avessimo posto domande sulla scuola e su cosa vorranno

fare per migliorare l’istruzione questi candidati hanno discusso su argomenti che ci interessano meno come la flat tax. Dopo questo incontro sono uscita ancora più confusa, anzi è stato peggio: se prima avevo una simpatia per qualche partito, dopo quell’incontro è un po’ crollata la mia stima».Non è la sola ad avere dubbi sul partito a cui dare fiducia il 4 marzo, lo sono anche gli amici e compagni. «Molti sono indecisi, altri invece scelgono un partito non perché ne condividano i programmi ma piuttosto per contestare gli altri schieramenti». Matilde si affida a questi ultimi giorni per prendere una decisione: «Il voto è una forma di potere e di influenza su quello che sarà il Paese. Io mi sento un’enorme responsabilità. L’essere indecisa non mi sembra affatto positivo. Spero in questi giorni di avere meno dubbi».

Due sono i personaggi che hanno influenzato il mio rapporto con la politica. Da un lato Winston Churchill, per le decisioni prese durante la Seconda guerra mondiale contro Hitler; dall’altro il presidente americano Roosevelt e il suo piano di riforme noto come il New Deal. E poi Marco Polo, uno dei personaggi più influenti della sua epoca e uno dei primi diplomatici della storia: è riuscito a stabilire relazioni tra la Serenissima e l’Oriente.

Figlio di un avvocato e di un’insegnante, studia al liceo classico. Vive a Trabia, Palermo, e ama il calcio. È di centrodestra ma con idee trasversali

Politica è partecipazione, al di là del doveroso esercizio del diritto di voto. È far sentire il proprio interesse verso la comunità. Per me è non rimanere in disparte di fronte ai cambiamenti con i quali la società si confronta ogni giorno. Una posizione che condivido con la famiglia e con gli amici. Nessuno di noi si sogna di non andare a votare o di non partecipare. Ognuno lo fa a suo modo ma siamo tutti attivi con la stessa serietà.

Non voglio sembrare ripetitivo ma per me la Costituzione ha una grande importanza. Mi è piaciuto La Costituzione spiegata a mia figlia di Giangiulio Ambrosini, un libro che consiglio ai giovani per la semplicità con cui avvicina alla politica e il linguaggio non tecnico. Ho amato anche Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon e Gli sdraiati di Michele Serra: sono due libri che raccontano i ragazzi di oggi.

Lo Ius soli è una legge della quale l’Italia ha bisogno. I temi dell’immigrazione stanno dominando la campagna elettorale, questo fa capire quanto l’argomento sia importante. Ma non si tratta più di difficoltà di accoglienza: bisogna imparare a integrare e per farlo va messa nero su bianco una legge che dia la cittadinanza a chi nasce e vive qui. Ospitare deve essere un punto saldo, acquisito, ora però andiamo oltre alle schermaglie tra partiti.

Sono appassionato di Storia e mi piace studiare la storia d’Italia. Un capitolo fondamentale è quello che ha portato alla formazione della Repubblica italiana. Mi ha colpito il processo di stesura della Costituzione e in particolare dal ruolo dei padri costituenti. Per questo Giuseppe Calamandrei è una figura di riferimento per me, sia dal punto di vista della politiche per lo Stato che per l’azione di difesa della scuola pubblica.

Claudio Pace, Palermo

“La Costituzionee la scuola pubblicavanno difese”

Vive a Torino ed è di origini cinesi. Studia alla Scuola internazionale europea. Padre ristoratore, madre infermiera. È impegnata nel volontariato ed è di centrosinistra

Viaggio in ItaliaI diciottenni alle urne

Secondo me la politica è la partecipazione alla vita quotidiana dalla famiglia, alla scuola, alla società. Io la vedo in qualunque azione dell’uomo: persino gettare una cartaccia per strada è un esempio di politica (negativa). È il mezzo con cui ogni persona sviluppa il proprio pieno potenziale nel rispetto degli altri, dando un contributo alla collettività.

I Miserabili di Victor Hugo è il mio libro preferito, mi ha influenzato perché ha sullo sfondo il coinvolgimento della popolazione in una rivolta partita, secondo me, sulla base di ideali giusti. Hugo dipinge una sinfonia di personaggi struggenti, eroici, essenziali e complessi. Un inno alla potenza dell’ideale per un cambiamento giusto che veda il trionfo della dignità e dell’umanità su tutto il resto.

Quale cittadinanza, se non italiana, dovrebbero avere i bambini che nascono studiano e crescono nel nostro Paese? Penso che la legge sullo Ius soli sia una delle prime da approvare. Da volontaria insegno italiano a bambini di origine nordafricana: ascoltano musica italiana, seguono il calcio. Sono in tutto e per tutto ragazzi italiani, non potrei immaginarli diversamente.

Victor Hugo e Montaigne sono i protagonisti del mio Pantheon. L’autore francese perché combatté con i suoi scritti ingiustizie e disuguaglianze. Il filosofo perché è stato fra i primi a introdurre il concetto di relativismo culturale: non esiste una cultura superiore alle altre, quindi è necessario sviluppare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni tipo di cultura.

Emilia Ling, Torino

“Politica è parteciparealla vita quotidianain classe o in famiglia”

Non ci sono riusciti i sondaggi a raccontare la leva del 1999-2000, quella fatta di ragazzi freschi di maggiore età con in tasca una tessera elettora-le candida e in testa tante — forse troppe — promesse. Entreranno in ca-bina il prossimo 4 marzo? Per chi voteranno? Si asterranno per scelta o per pigrizia? Per protesta o per risposta? L’ultimo sondaggio Demopolis parlava di un 47% di giovani sotto i 25 anni che non andrà a votare. An-che noi abbiamo provato a raccontarli facendoli parlare in prima perso-na per un mese attraverso il mezzo a loro più congeniale, quello delle In-stagram Stories, e poi sul sito di Repubblica. Ne abbiamo scelti sette, tut-ti neomaggiorenni al primo voto, e abbiamo cercato di mantenere un campione vario: arrivano da Venezia fino a Palermo, sono figli di profes-sionisti o di impiegati, votano M5s o centrodestra e chi sta a sinistra non sa ancora se è meglio Pd, +Europa o Leu, forse Potere al popolo. Diversi eppure legati da uno stesso orgoglio, quello di esercitare un diritto. I no-stri sette andranno tutti a votare. Qualcuno ancora non sa dove apporre la prima crocetta, altri sono convinti. Per tutti però il primo voto è un’e-mozione, quella che hanno scritto nei cartelli che tengono in mano in queste foto. Un affresco parziale di un’Italia che sfugge, troppo trasver-sale da fotografare, velocissima da inseguire. Ecco perché limitarsi ad ascoltarli, senza pregiudizi, sembra la via migliore per cercare di capir-li. Alle loro voci abbiamo contrapposto quella di Matilde, una giovane dell’altro schieramento, quello dei tanti indecisi.

Verso il #primovoto: sette ragazzi tra 18 e 19 anni hanno raccontato per un mese, con il linguaggio delle Instagram stories sull’account e poi sul sito di “Repubblica”, il loro avvicinamento al 4 marzo

tutte

le

facce

del

voto

Allegra Semenzato, Venezia

“Mi informo e studioper capire megliola realtà intorno a noi”

Maria Finiello, Napoli

“Sud e donnevorrei che questefossero le priorità”

Vive a Lizzano, Taranto. Frequenta il liceo scientifico. Padre enologo e madre casalinga. Ama leggere, dipingere e suonare la chitarra. Voterà M5s

Politica per me è quello strumento che permette di governare un Paese. È quella scienza che consente di individuare i gestori di una nazione e dà loro la possibilità di agire nel bene del Paese. Mi appassiona conoscere la politica sotto questo punto di vista. Studiarla anche nei suoi aspetti più tecnici per conoscere al meglio le dinamiche che la muovono. Solo così si riesce a capire quello che ci succede intorno.

Per me politica è il modo in cui i cittadini partecipano alla vita pubblica ed esprimono la propria opinione. Non è solo “la poltrona”, ma un modo di interagire. Qualsiasi azione dell’uomo è un atto politico: dall’andare a votare al tipo di comportamento che si adotta. La politica è un modo bellissimo di prendere parte alla vita del Paese: per non essere soltanto cifre, ma protagonisti.

L’Arte di Essere Fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia mi ha fatto riflettere su ciò che è veramente importante: inseguire i propri sogni, fare del bene e portare avanti ideali di solidarietà. Questo secondo me è fondamentale, soprattutto in un mondo che oggi ci trasmette solo l’apparire, quando bisognerebbe riscoprire, appunto, l’arte di essere fragili.

Vorrei vedere approvate nuove proposte di legge sullo sviluppo delle energie rinnovabili: si creerebbe lavoro e si renderebbe competitivo il Paese. Sarebbe importante poi ridurre la burocrazia per i giovani che vogliono aprire nuove imprese. Infine ritengo giusta la legge sull’agente provocatore: aiuterebbe a individuare e ridurre la corruzione.

Tre sono i personaggi che inserirei nel mio Pantheon personale. Il filosofo Fichte: per lui lo Stato, nel mantenere l’ordine tra i cittadini, dovrebbe agire in maniera tale da rendere inutile la sua stessa presenza. Poi Winston Churchill per la sua fermezza nelle decisioni politiche. Infine John Fitzgerald Kennedy perché avviò un dialogo con le potenze ostili e per il suo contributo alla pace nel mondo.

Martino Pinto, Taranto

“Non è solo un dirittoandrò al seggioper poter contare”

Romana, 19 anni. Studia alla facoltàdi Ingegneria alla Sapienza. La madre è impiegata, il padre funzionario pubblico. Non sa ancora se votare Leu o +Europa

La politica influenza qualsiasi azione quotidiana, è sempre presente. È qualcosa di complesso ma che ci viene spiegato e comunicato in modo errato. Bisognerebbe raccontarla in maniera più semplice, soprattutto ai giovani che la sentono lontana. Inoltre dovrebbe essere un vero e proprio servizio per il cittadino e per la collettività, non qualcosa per arricchire se stessi.

L’inchiesta Le scelte dei neomaggiorenni

Orgoglio e dubbiLa generazione

della prima volta“Un’emozione, diventiamo protagonisti”Ma uno su due non sa se andrà al seggio

I Re di Roma di Lirio Abbate e Marco Lillo. Un libro-inchiesta che presenta la narrazione dei fatti senza melodrammi. Una lettura molto interessante perché fa riflettere sulla situazione di forte corruzione in cui viviamo oltre a descrivere quanti problemi spesso vengano ignorati dalla politica. Parlare di Roma è limitativo per un fenomeno esteso in tutto il mondo. Questo libro mi ha spinto a informarmi su argomenti che finora non conoscevo.

Sostengo la legalizzazione della cannabis per rafforzare l’economia dello Stato e togliere il business alle mafie. E poi dovrebbe essere approvata una legge sulle energie rinnovabili, ancora troppo spesso trascurate. Sono favorevole all’approvazione dello Ius soli. Infine è fondamentale una legge sulla parità di stipendio tra uomini e donne.

Nel mio Pantheon inserirei Marx perché all’epoca ebbe una visione della società rivoluzionaria e innovativa. Aggiungerei John Fitzgerald Kennedy per aver promulgato nel 1963 la legge sulla parità di retribuzione tra uomini e donne. Infine Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano che salvò 5mila ebrei dalla ferocia nazista, che considero uno degli esempi da seguire in ogni istante.

Valeria Rinaldi, Roma

“Subito lo Ius solie la legge sulla paritàdi stipendio”

le nostrequattro domande

tutte

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facce

del

voto

7

È un dovere di tutti i cittadini, è il modo che tutti noi abbiamo di prenderci cura del posto in cui viviamo. Sono triste quando sento dire «non capisco la politica, non sono esperto». Ma prendersi cura della propria dimensione, che sia quella ristretta della scuola o quella allargata della nazione, è alla portata di tutti. È importante dare il mio contributo e lo faccio con l’attivismo politico nel mio collettivo.

Ho scoperto Zerocalcare nel 2012 con i suoi primi lavori, come Polpo alla gola, e mi sono innamorata del suo modo di raccontare il mondo. Sia per il lato comico fatto di armadilli e ironia, che per quello dell’impegno fatto di politica dal basso. Libri come Macerie prime, che parla di una vera e propria educazione politica con episodi chiave come il G8, o Kobane Calling, racchiudono molti dei miei interessi e dei miei riferimenti.

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge ma sono realista, so che probabilmente vincerà il centrodestra e che questa proposta di legge verrà rimandata a chissà quando. Tengo molto alla proposta di Possibile per l’abbassamento dell’aliquota sugli assorbenti, anche questo è un tema politico. Ma vorrei anche una soluzione per la legalizzazione delle droghe leggere.

Politicamente mi sono formata grazie a mia madre che mi ha fatto appassionare alle figure degli storici dirigenti del Pci e in generale agli uomini forti della sinistra italiana. Quello che preferisco, non tanto per lo studio dei suoi scritti ma per l’influenza che ha avuto su di me, è Enrico Berlinguer. Allo stesso modo ho apprezzato anche Marx e Gramsci: proprio i questi giorni sto finendo di leggere i suoi Quaderni dal carcere.

Appassionata di fotografia, vive a Venezia e frequenta il liceo scientifico. Di centrosinistra, ammira Emma Bonino per le posizioni europeiste

Matilde PeregoStudentessa al liceo classico a Parma, Matilde ha 18 anni e ammette di avere le idee confuse

Emma Sofia Magnoni, Milano

“È un dovereimpegnarsiin prima persona”

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sogno di riuscire a fare la carriera diplomatica o di lavorare in un’agenzia internazionale come l’Onu. Per questo mi ha colpito la lettura de Le linee rosse di Federico Rampini. Un libro che mi ha permesso di conoscere nuovi ambiti della geopolitica. Parlo soprattutto di paesi come Birmania, India e Cina. Non avevo ancora avuto modo di approfondire la geografia politica di queste nazioni che hanno molto da raccontare.

Al nuovo Parlamento quale legge

chiederesti?

L’indecisa

“Parlano tuttidi pensionie non di giovaniNessuno è riuscitoa convincermi”

Mi piacerebbe che lo Ius soli diventasse legge perché nella mia mente non è contemplato che un bambino nato e cresciuto in questo Paese non abbia diritto alla cittadinanza italiana. Mi piacerebbe inoltre una nuova legge sul patrimonio paesaggistico perché l’articolo 9 della Costituzione non è più sufficiente a stabilire i limiti del degrado ambientale e a decretare cosa fare per fermare il cambiamento climatico in atto.

Vive a Ponticelli, alla periferiadi Napoli, e studia al liceo classico. Padre impiegato, madre pensionata. Ha 18 anni da pochi giorni ed è orientata a destra

È la base della società nel senso che tutto ruota intorno alla politica, vero motore di un Paese: deve funzionare bene perché senza politica non c’è uno Stato. Ho fiducia nel ruolo della politica ed è per questo che sono felice di essere diventata maggiorenne, ora sento che posso entrare nel cuore del Paese avendo il diritto di voto. Solo il 4 marzo mi sentirò di essere finalmente diventata una cittadina italiana.

Il resto di niente di Enzo Striano. È un romanzo storico che racconta la vicenda di Eleonora De Fonseca Pimentel, intrecciandola ai fermenti della rivoluzione francese e di quella napoletana del 1799. Ambientato a Napoli mostra lo spiazzamento di una giovane che arriva con la famiglia dal Portogallo e sostiene il valore della Repubblica ma paga con la vita le sue scelte, in un momento così vibrante della storia d’Italia.

Mia madre è affetta da 13 anni da una rara patologia muscolare. Sono cresciuta in una famiglia segnata dalle esigenze economiche legate al dover affrontare le spese mediche per questo tipo di malattie. Per questo mi piacerebbe una legge che tuteli le famiglie degli ammalati sostenendole. Inoltre mi è molto caro il tema dello Ius soli, una proposta che deve diventare legge al di là delle posizioni dei partiti che la sostengono.

Vengo da Napoli e conosco bene le difficoltà della mia terra. Per questo nel mio Pantheon ci sono Gaetano Salvemini, per i suoi Scritti sulla questione meridionale, e il meridionalista Guido Dorso. Inoltre credo nel valore della Resistenza e, sentendomi a mio modo una femminista, vorrei riservare uno spazio importante alle donne partigiane. A quelle combattenti, come Irma Bandiera, che con la loro lotta hanno dato un nuovo spessore al ruolo della donna.

Interviste di SARA BERTUCCIOLI e BENEDETTA PERILLI

Vive a Milano, frequenta il liceo classico e dirige il giornale scolastico. Partecipa al collettivo, gioca a rugby. Si sente vicina a Potere al popolo

19Giovedì1 marzo

2018

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