GIORNO ORA INTENZIONI SS. MESSE -...

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GIORNO ORA INTENZIONI SS. MESSE Lunedì 20 S. Bernardo 8.30 18.30 Adelia Bobbato - Tiziano e Teresina - Bertilla e Mario Bobbato - Giovanni Milani (Catain) Martedì 21 S. Pio X 18.30 Non c’è la messa del mattino (ore 10 Cendrole) Gianni Goegan - Prima e Giuseppe Mussato - Loredana e Agnese Simeoni Mercoledì 22 B. V. M. Regina 8.30 18.30 Mario Campagnolo - Giarsenda Girardin - Tullio Bonaldo e genitori - Luigi Girolametto e fam. - Pierino Beltrame e moglie Giovedì 23 8.30 18.30 Umberto Zardo - Giannina Fraccaro - Alfredo e Giorgio Meneghetti Venerdì 24 S. Bartolomeo 8.30 18.30 Angelo e Imelda Guidolin (Auguri d. Bortolo!) Def. Fam. Pierantozzi e Caprini Sabato 25 8.30 18.30 Avelino e Alessandrina Dinale - Silvio e Angela Sma- nia - Barbara di Giovinazzo - Teresa Simeoni e figli - Riccardo e Palma Cosma - Giovanna Cecchin e fam - Flavia Francescato - Francesco e Maria Bordignon - Gino Bolzon e genitori - Lino Trojetto - Teresa, Pietro Nunssio - Enrico Civiero - Giuseppe Civiero - Luigi Milani - Veronica Martinello e Antonio Battaglia In caso di funerale la S. Messa del mattino è sospesa PULIZIA CHIESA Gruppo Piazza Città di Boves, "Centro", Via Molinare e Via Priuli Ref. Giuliana Padovani (0423/468139). Merc. ore 9 MUSICA A SAN PIETRO Sabato 25 alle 20.30 alcuni musicisti italiani che insegnano al Conservatorio Superiore di Strasburgo terranno nel Sacello di S. Pietro le prove generali di un concerto in programma nella città alsaziana. Le prove sono aperte al pubblico che può seguire il programma tutto barocco per due voci soliste e fisarmonica, con musiche di autori di scuola veneta: Benedetto Marcel- lo, Claudio Monteverdi e Agostino Steffani. Silvana Torto, soprano Monica Tonietto, contralto Claudio Jacomucci, fisarmonica ADORAZIONE SOSPESA L’adorazione è sospesa fino a fine mese. Riprenderà giovedì 6 settembre alle 17.30. Ricordarsi di segnare per tem- po le intenzioni delle messe in modo da poterle riportare sul Castelliere. Via Quirini, 1 - tel. 0423 468937 - 31030 Castello di Godego (TV) www.parrocchiagodego.it - e-mail: [email protected] Anno XXI - N. 33 - 19 agosto 2018 C hi mangia la mia carne vivrà in eterno. Come un sasso che ge nell'acqua e vedi i cerchi delle onde che si allargano sempre più. Per oo volte, Gesù insiste sul perché mangiare la sua carne: per semplicemente vivere, per vivere davvero. Altro è vivere, altro è solo sopravvivere. È l'incalzante certezza da parte di Gesù di possedere il segreto che cambia la direzione, il senso, il sapore della vita. Chi mangia la mia carne ha la vita eterna. Con il verbo al presente: “ha”, non “avrà”. La vita eterna è una vita libera e autenca, giusta, che si rialza e non si ar- rende, che fa cose che meritano di non morire. Una vita come quella di Gesù, capa- ce di amare come nessuno. Sangue e carne è parola che indica la piena umanità di Gesù, le sue mani di carpenere, le sue lacrime, le sue passioni, i suoi abbracci, i piedi intrisi di nardo e la casa che si riempie di profumo e di amicizia. E qui c'è una sorpresa. Gesù non dice: prendete su di voi la mia sapienza, mangiate la mia san- tà. Dice, invece: prendete la mia umanità, il mio modo di abitare la terra e di vivere le relazioni come lievito delle vostre. Nutritevi del mio modo di essere umano, co- me un bimbo che è ancora nel grembo della madre si nutre del suo sangue. Gesù non sta parlando del sacramento dell'Eucarisa, ma del sacramento della sua esistenza: mangiate e bevete ogni goccia e ogni fibra di me. Vuole che nelle nostre vene scorra il flusso caldo della sua vita, come l'ha vissuta lui. Allora mangiare e bere Cristo significa prenderlo come misura, lievito, energia. Non “andare a fare la Comunione” ma “farci noi sacramento di comunione”. Il movi- mento fondamentale non è il nostro andare fino a lui, è Lui che viene fino a noi. Lui in cammino, Lui felice di vedermi arrivare, che mi dice: sono contento che tu sia qui. Prendete, mangiate! Parole che mi sorprendono ogni volta, come una dichiara- zione d'amore: “Io voglio stare nelle tue mani come dono, nella tua bocca come pane, nell'inmo tuo come sangue, farmi cellula, respiro, pensiero di te. Tua vita”. Commento di p. E. Ronchi al Vangelo di Gv 6,51-58 trao da Avvenire

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GIORNO ORA INTENZIONI SS. MESSE

Lunedì 20

S. Bernardo

8.30 18.30

Adelia Bobbato - Tiziano e Teresina - Bertilla e Mario Bobbato - Giovanni Milani (Catain)

Martedì 21

S. Pio X

18.30

Non c’è la messa del mattino (ore 10 Cendrole) Gianni Goegan - Prima e Giuseppe Mussato - Loredana e Agnese Simeoni

Mercoledì 22 B. V. M. Regina

8.30 18.30

Mario Campagnolo - Giarsenda Girardin - Tullio Bonaldo e genitori - Luigi Girolametto e fam. - Pierino Beltrame e moglie

Giovedì 23

8.30 18.30

Umberto Zardo - Giannina Fraccaro - Alfredo e Giorgio Meneghetti

Venerdì 24 S. Bartolomeo

8.30 18.30

Angelo e Imelda Guidolin (Auguri d. Bortolo!) Def. Fam. Pierantozzi e Caprini

Sabato 25

8.30 18.30

Avelino e Alessandrina Dinale - Silvio e Angela Sma-nia - Barbara di Giovinazzo - Teresa Simeoni e figli - Riccardo e Palma Cosma - Giovanna Cecchin e fam - Flavia Francescato - Francesco e Maria Bordignon - Gino Bolzon e genitori - Lino Trojetto - Teresa, Pietro Nunssio - Enrico Civiero - Giuseppe Civiero - Luigi Milani - Veronica Martinello e Antonio Battaglia

In caso di funerale la S. Messa del mattino è sospesa

PULIZIA CHIESA Gruppo Piazza Città di Boves, "Centro", Via Molinare e Via Priuli Ref. Giuliana Padovani (0423/468139). Merc. ore 9

MUSICA A SAN PIETRO Sabato 25 alle 20.30 alcuni musicisti italiani che insegnano al Conservatorio Superiore di Strasburgo terranno nel Sacello di S. Pietro le prove generali di un concerto in programma nella città alsaziana. Le prove sono aperte al pubblico che può seguire il programma tutto barocco per due voci soliste e fisarmonica, con musiche di autori di scuola veneta: Benedetto Marcel-lo, Claudio Monteverdi e Agostino Steffani.

Silvana Torto, soprano Monica Tonietto, contralto Claudio Jacomucci, fisarmonica

ADORAZIONE SOSPESA L’adorazione è sospesa fino a fine mese. Riprenderà giovedì 6 settembre alle 17.30.

Ricordarsi di segnare per tem-po le intenzioni delle messe in modo da poterle riportare sul Castelliere.

Via Quirini, 1 - tel. 0423 468937 - 31030 Castello di Godego (TV) www.parrocchiagodego.it - e-mail: [email protected]

Anno XXI - N. 33 - 19 agosto 2018

C hi mangia la mia carne vivrà in eterno. Come un sasso che getti nell'acqua e vedi i cerchi delle onde che si allargano sempre più. Per otto volte, Gesù

insiste sul perché mangiare la sua carne: per semplicemente vivere, per vivere davvero. Altro è vivere, altro è solo sopravvivere. È l'incalzante certezza da parte di Gesù di possedere il segreto che cambia la direzione, il senso, il sapore della vita. Chi mangia la mia carne ha la vita eterna. Con il verbo al presente: “ha”, non “avrà”. La vita eterna è una vita libera e autentica, giusta, che si rialza e non si ar-rende, che fa cose che meritano di non morire. Una vita come quella di Gesù, capa-ce di amare come nessuno. Sangue e carne è parola che indica la piena umanità di Gesù, le sue mani di carpentiere, le sue lacrime, le sue passioni, i suoi abbracci, i piedi intrisi di nardo e la casa che si riempie di profumo e di amicizia. E qui c'è una sorpresa. Gesù non dice: prendete su di voi la mia sapienza, mangiate la mia santi-tà. Dice, invece: prendete la mia umanità, il mio modo di abitare la terra e di vivere le relazioni come lievito delle vostre. Nutritevi del mio modo di essere umano, co-me un bimbo che è ancora nel grembo della madre si nutre del suo sangue. Gesù non sta parlando del sacramento dell'Eucaristia, ma del sacramento della sua esistenza: mangiate e bevete ogni goccia e ogni fibra di me. Vuole che nelle nostre vene scorra il flusso caldo della sua vita, come l'ha vissuta lui. Allora mangiare e bere Cristo significa prenderlo come misura, lievito, energia. Non “andare a fare la Comunione” ma “farci noi sacramento di comunione”. Il movi-mento fondamentale non è il nostro andare fino a lui, è Lui che viene fino a noi. Lui in cammino, Lui felice di vedermi arrivare, che mi dice: sono contento che tu sia qui. Prendete, mangiate! Parole che mi sorprendono ogni volta, come una dichiara-zione d'amore: “Io voglio stare nelle tue mani come dono, nella tua bocca come pane, nell'intimo tuo come sangue, farmi cellula, respiro, pensiero di te. Tua vita”.

Commento di p. E. Ronchi al Vangelo di Gv 6,51-58 tratto da Avvenire

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GIORNO ORA APPUNTAMENTI

Domenica 19 XX domenica

SS. Messe ore 8 - 9.30 - 11 - 18.30 Santuario ore 10

Sabato 25 Confessioni chiesa parrocchiale: 9-11 e 15.30-17.30 Confessioni Santuario Crocetta: 15.30-17.00

Domenica 26 SS. Messe ore 8 - 9.30 - 11 - 18.30 Santuario ore 10

GENOVA. UN BANCO DI PROVA PER TUTTI.

Non è faccenda che si archivia in fretta, questa di Genova […]. A Genova si tratta di affrontare un nuovo esame di maturità che è per tutti, ognuno in pro-porzione al proprio ruolo. E per superarlo è uno stile che ora serve, e che pro-viamo a riassumere in tre parole. Ci vuole anzitutto compostezza nel modo di accostarsi alla dimensione di un fatto che è insieme umano e materiale, sa-pendo unire comprensione delle ferite da sanare e capacità di vedere tutti gli aspetti di un problema che coinvolge vita quotidiana, mobilità, lavoro, econo-mia, turismo. Impegnarsi a vedere oltre le macerie il futuro e ciò che occorre a costruirlo conferisce la serietà e il rigore adesso imprescindibili, e che metto-no in fuori gioco protagonismi e recriminazioni.

Ci vuole anche concretezza nel saper cogliere ciò che va fatto davvero, un passo dopo l’altro, senza la furia di mostrarsi a conoscenza di soluzioni che tutti sappiamo complesse quanto l’immenso guaio che si è prodotto. È solo così che si sarà in grado di agire nei tempi giusti, con una visione progettuale, senza improvvisare e sapendo mettere insieme competenze e risorse di tutti quelli che possono contribuire, evitando esclusioni pregiudiziali, processi sommari e la caccia a scalpi da esibire sulla piazza. Ci vuole, infine, consa-pevolezza della terra che abitiamo, frastagliata e vulnerabile come poche al mondo […]. Un territorio così, con una morfologia sofferta e una presenza umana diffusa e laboriosa pressoché ovunque, richiede una cura assoluta delle opere pubbliche soggette a degrado elevato e talora improvviso. È un posto fragile, l’Italia, possibile che siano i morti a dovercelo rammentare? Il Paese maturo che vogliamo abitare non può prescindere da questo stile. La tragedia di Genova può diventare uno di quei momenti in cui abbiamo dimo-strato di saper girare al largo dallo sfiancante dedalo delle polemiche faziose per mostrarci capaci di quella forza che di una espressione geografica e politi-ca fa una comunità.

(Francesco Ognibene, articolo tratto da Avvenire del 17 agosto 2018)

FESTA DI S. PIO X - Papa Sarto è compatrono di Riese e della nostra diocesi. Martedì 21 agosto, festa del Santo, ci sarà una S. Messa alle Cendrole alle ore 10. Alle 20 nella chiesa parrocchiale di Riese ci sarà invece una concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Trento, mons. Lauro Lisi, seguita da processione, con preghiera particolare per il Sinodo dei Giovani. Invitati sacerdoti e fedeli del vicariato.

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

Non mancano coppie di sposi che ci chiedono di ricordare un particolare anniversario del lo-ro matrimonio: 25, 30, 40, 50 anni di vita insie-me. Una bella occasione per ringraziare il Si-gnore per il bene che ci si è voluti, per la fami-glia cui si è dato forma, per le gioie e le diffi-coltà che hanno fatto crescere una storia d’a-more. La nostra comunità ha scelto di festeg-giare gli anniversari di matrimonio in un’unica celebrazione, l’8 dicembre, coinvolgendo le coppie interessate. Questo ci consente di non gravare eccessivamente sulle celebrazioni domenicali caricandole di continue ricorrenze. Se qualcuno tuttavia, desidera ricordare il pro-prio anniversario in un giorno particolare, lo può fare con queste attenzioni:

si possono ricordare sempre e tutti gli anni-versari nelle messe feriali;

nelle messe domenicali la disponibilità è li-mitata alla messa delle 18.30 (di sabato e domenica) e delle 11 (o delle 10 al santua-rio);

il ricordo degli sposi e della loro famiglia av-viene nella preghiera dei fedeli che può es-sere preparata e letta dai figli o da qualche familiare;

sul Castelliere si dà notizia solo la domenica della ricorrenza e limitatamente al 50° (55° e 60°) di matrimonio;

dato il valore comunitario della domenica e il numero non certo esiguo di messe in paese, vorremmo escludere di domenica ogni altra celebrazione “privata”, anche in presenza di un sacerdote “proprio", dato che si creereb-be una certa disparità rispetto a chi non ha il sacerdote e anche perché ad ogni messa occorre assicurare la necessaria assistenza.

In questo tempo c’è ancora qualche celebra-zione, precedentemente concordata. Da otto-bre cerchiamo di attenerci a queste indicazio-ni, sia in chiesa parrocchiale che in santuario. Grazie.

VOCE GODIGESE Ricordiamo ai gruppi di pre-parare un contributo da pub-blicare su Voce Godigese sulle iniziative vissute in estate. Rimanere sui 4000 caratteri e allegare almeno 2-3 foto in alta risoluzione, di cui una di gruppo. Inviare il materiale via mail (no wha-tsapp e social ) direttamente a d. Gerardo [email protected]. Entro il 6 settembre.

CAMPO FAMIGLIE È stata una piacevole setti-mana in Casa Alpina cui hanno partecipato una quin-dicina di famiglie e venticin-que bambini e ragazzi. Alcu-ni spunti di riflessione nella preghiera del mattino e della sera con l’invito a cercare e riconoscere un tesoro a ca-sa propria. E poi la gioia di stare insieme a tavola, nelle passeggiate, intorno al fuo-co. Casa Alpina per i grandi e per i piccoli, come piaceva a don Giuseppe!

PELLEGRINI A SANTIAGO Don Stefano con una venti-na di ragazzi di 18-20 anni percorre un tratto del Cam-mino di Santiago. Una bella avventura che li porterà di tappa in tappa a meditare sulle beatitudini. Beatitudine però è anche questo itinera-rio che consente di riprende-re un antico e importante percorso e di camminare su strade di vita, di storia, di cultura e di fede.